Biografia di Anton P. Cechov
Scrittore russo nacque nel 1860 a Taganrog in una povera famiglia
contadina. Morì in Baviera nel 1904 a soli 44 anni. Nonostante le difficili
condizioni economiche, nel 1879 si iscrisse alla facoltà di medicina di Mosca;
durante gli anni universitari comparvero su giornali e piccole riviste i primi
racconti, in cui prevale – sotto l’influsso do Gogol- lo stile umoristico.
 La notorietà giunse con le due raccolte Racconti variopinti (1866) Nel
crepuscolo (1887); i protagonisti di questi racconti sono uomini incompresi
e umiliati, che aspirano ad un mondo migliore; la loro vita è un atto di
accusa contro la società russa del tempo. Seguirono la Steppa nel
1888,Ivanov, il duello, La mia vita I contadini, La signora col cagnolino.
Contemporaneamente uscirono i capolavori del suo teatro, Il gabbiano, Zia
Vania, Le tre sorelle, Il giardino dei ciliegi. Nelle opere teatrali Cechov
riprende i temi , già presenti nei racconti, della rassegnazione e dell’attesa
di un qualcosa di indefinito e sinistramente incombente.
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“Il grasso e il magro”
Anton Pavlovic Cechov
Analisi del testo
di
Giovanna Casapollo
A una stazione della linea ferroviaria di Nikolàev si incontrarono due amici:
uno grasso e l'altro magro. Il grasso aveva allora allora pranzato alla
stazione e le sue labbra, unte di burro, erano lucide come ciliegie mature.
Odorava di Xères e di fleur d'orange. Il magro era allora allora sceso dal
vagone ed era carico di valigie, di fagotti e di scatole. Odorava di prosciutto
e di fondi di caffè. Di dietro la sua schiena sbirciavano una donna magrolina
con un lungo mento sua moglie e uno studente di ginnasio, alto, con un
occhio socchiuso, suo figlio.
 “Porfirij!” esclamò il grasso, vedendo il magro. “Sei tu? Tesoro mio! Da
quanti anni non ci vediamo!”
 “Santi del Paradiso!” fece il magro pieno di meraviglia. “Misa! Il mio amico
d'infanzia! Di dove sbuchi?”
 Gli amici si abbracciarono tre volte e si scrutarono a vicenda negli occhi
pieni di lacrime. Tutti e due erano piacevolmente sbalorditi. “Mio caro!”
cominciò il magro dopo gli abbracci. “Non me l'aspettavo davvero! Questa sì
che è una sorpresa! Be', fatti vedere un po' per benino! Sempre bello come
prima! Sempre elegante e profumato! Ah, Dio mio! Ebbene, che fai? Sei
ricco? Ammogliato? Io ho già moglie, come vedi... Ecco, questa è mia
moglie, Luisa, nata Vantsenbach... luterana... E questo è mio figlio Nafanalì,
alunno della terza classe. Questo, Nafànja, è un amico d'infanzia! Al
ginnasio abbiamo studiato insieme!”
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Nafanalì rifletté un po' e si levò il berretto.
“Abbiamo studiato insieme al ginnasio!” continuò il magro “Ti ricordi come ti
avevamo soprannominato? Ti chiamavamo Erostrato perché avevi bruciato
con la sigaretta il diario di scuola: quanto a me, mi chiamavano Efialte
perché mi piaceva far la spia. Oh, oh!... Eravamo bambini! Non aver paura,
Nefànja! Fatti più vicina, Luisa... Questa è mia moglie, nata Vantsenbach...
luterana.”
Nafanaìl rifletté un po' e si nascose dietro il padre.
“Be', come te la passi, caro?” domandò il grasso, guardando estasiato
l'amico. “Sei impiegato? Hai fatto carriera?”
“Sono impiegato, mio caro! Già da due anni sono assessore collegiale, e ho
la croce di Santo Stanislao! Lo stipendio è misero... be', sia fatta la volontà
di Dio! Mia moglie dà lezioni di musica, ed io nella mia vita privata fabbrico
dei portasigari di legno! Splendidi portasigari! Li vendo a un rublo l'uno. Per
chi ne compra dieci o più, tu lo capisci, c'è uno sconto. Sbarchiamo il
lunario. Sono stato impiegato, sai, al ministero, ma ora mi hanno trasferito
qui come capoufficio nella stessa amministrazione... Lavorerò qui. E tu
come te la passi? M'immagino, sarai già consigliere di Stato? Eh?”
“No, mio caro, va un po' più in su” disse il grasso. “Sono già arrivato a
consigliere segreto... Ho due stelle”.
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Il magro a un tratto impallidì, restò di sasso, ma ben presto il suo viso si deformò da
tutte le parti nel più ampio dei sorrisi
dal viso e dagli occhi pareva che sprizzasse faville. Tutta la sua persona si contrasse,
si piegò, si fece piccola piccola... Le sue valigie, i suoi fagotti e le sue scatole si
rimpicciolirono e si rattrappirono... Il lungo mento della moglie diventò ancora più
lungo Nafanaìl si mise sull'attenti e si abbottonò tutti i bottoni della divisa...
“Io, Eccellenza... Sono felicissimo! Era, si può dire, un amico d'infanzia e ora a un
tratto è diventato una personalità. Ih, ih!”.
“Via, basta!” fece il grasso accigliandosi. “Perché questo tono? Noi siamo amici
d'infanzia, perché questo cerimoniale?”
“Scusate... Vi pare...” e il magro ridacchiò, facendosi ancor più piccolo. “La graziosa
attenzione di vostra Eccellenza... come un umore vivificante... Ecco, Eccellenza,
questo è mio figlio Nafanaìl l... mia moglie Luisa, luterana, in un certo qual modo...”.
Il grasso avrebbe voluto rispondere qualche cosa, ma sul viso del magro era dipinta
tanta reverenza, tanta dolcezza e tanta rispettosa acidità, che il consigliere segreto si
sentì nauseato.
Si staccò dal magro e gli porse la mano per congedarsi.
Il magro strinse tre dita, si inchinò con tutto il corpo e riprese a ridacchiare come un
cinese: “Ih, ih, ih!”. Sua moglie sorrise, Nafanaìl strisciò un piede per inchinarsi e
lasciò cadere il berretto.
Tutti e tre erano piacevolmente sbalorditi.
Presentazione dei personaggi
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Nome

Misa
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Aspetto fisico

Grasso (stereotipo del ricco)

Azioni e comportamento
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Ha pranzato al ristorante della stazione
Ha consumato cibi raffinati (labbra
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unte di burro)
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Ha bevuto vini pregiati (xeres)
Odorava di profumo

Alto burocrate: consigliere segreto
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Si suppone ricco
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Status sociale
Condizioni economiche
Presentazione dei personaggi
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Nome

Porfiri

Aspetto fisico

Magro (stereotipo del povero)

Era arrivato da poco col treno
Era carico di valige, fagotti e scatole
Aveva mangiato sul treno (odorava di
prosciutto e fondi di caffè)
Era insieme alla moglie (magra) e al
figlio (studente con un difetto
all’occhio)

Azioni e comportamento
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
Status sociale
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Assessore collegiale: piccolo burocrate
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Condizioni economiche

Stipendio misero + lavori extra e
lezioni della moglie
Vita modesta ma dignitosa

Sentimenti provati dai due amici nel rivedersi
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
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“Porfirij!” esclamò il grasso, vedendo il
magro. “Sei tu? Tesoro mio! Da
quanti anni non ci vediamo!”
“Santi del Paradiso!” fece il magro
pieno di meraviglia. “Misa! Il mio
amico d'infanzia! Di dove sbuchi?”
Gli amici si abbracciarono tre volte
e si scrutarono a vicenda negli occhi
pieni di lacrime. Tutti e due erano
piacevolmente sbalorditi.
“Mio caro!” cominciò il magro dopo gli
abbracci. “Non me l'aspettavo davvero!
Questa sì che è una sorpresa! Be',
fatti vedere un po' per benino!
Sempre bello come prima! Sempre
elegante e profumato! Ah, Dio mio!
Ebbene, che fai?

Affetto e commozione

Sorpresa e incredulità

Curiosità per le sorti dell’amico
I gesti di Nafanaìl

Dopo la 1° presentazione:
Quando il padre racconta che faceva la
spia:
(Indizio negativo sul carattere del magro)
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
Quando capisce di trovarsi di fronte ad
un potente

Quando saluta il grosso:
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

Sensibilità ma rispetto per l’autorità
Riflette e saluta correttamente da
amico
Riflette e si nasconde: (si vergogna del
padre)

Scatta sull’attenti e si mette in ordine
la divisa (saluta da subalterno)

Si prostra in un inchino
esageratamente ossequioso (gesto di
umiltà)
Mutamento dei sentimenti di Porfiri
Impallidì, restò di sasso, il suo viso si
deformò…nel più ampio sorriso
La persona si contrasse, si piegò, si
fece piccola piccola…


Io, Eccellenza…sono felicissimo… Ih
Ih…

Le sue parole esprimono riverenza e
compiaciuta sorpresa

Scusate…Vi pare…il magro ridacchiò

Si mostra schivo e quasi indegno
dell’attenzione ricevuta

“la graziosa attenzione di Vostra
Eccellenza, mia moglie Luisa, luterana
in certo qual modo

Ridimensiona quella che considerava
una qualità della moglie



Il suo aspetto denuncia invidia e
dispiacere
Il suo comportamento indica umiltà
meschina
Mutamento dell’atteggiamento di Misa
“No, mio caro, va un po' più in su” …
“Sono già arrivato a consigliere

Lo informa orgogliosamente della
carriera fatta

Si irrita e si sorprende con amarezza

Lo coglie il disgusto quando legge sul
viso dell’amico i nuovi sentimenti

Si comporta da estraneo (non più
abbracci ma mano tesa)

Aveva creduto che l’amico si compiacesse
con lui ma scopre con disgusto di avere di
fronte un subalterno viscido e invidioso
segreto... Ho due stelle”.
“Via, basta!” fece il grasso accigliandosi.
“Perché questo tono? Noi siamo amici
d'infanzia, perché questo cerimoniale?”
Il grasso avrebbe voluto rispondere
qualche cosa, ma sul viso del magro
era dipinta tanta reverenza, tanta
dolcezza e tanta rispettosa acidità,
che il consigliere segreto si sentì
nauseato.
Si staccò dal magro e gli porse la
mano per congedarsi.

Intenzione comunicativa

Esiste l’amicizia sincera?

Messaggio

Nella nostra società quello che
conta è il ruolo sociale e non i
valori legati al sentimento

Visione del mondo

Amarezza, delusione e disincanto
(non esistono sentimenti sinceri
ma atteggiamenti vuoti e formali)
Ancora una volta i personaggi di Cechov si muovono in un mondo dove il posto che
ciascuno di loro occupa nella scala sociale li condiziona in modo tragico e
definitivo:
•Il grasso è condannato a non aver amici
•Il magro a umiliarsi della propria miseria e a rodersi di invidia
Riassunto
Sequenza n° 1:
 Nella stazione ferroviaria di Nikolàev si incontrano due amici: l’uno grasso e
l’altro magro impacciato carico di bagagli e accompagnato da moglie e
figlio.

Sequenza n° 2:
 Riconosciutisi con palese commozione, si abbracciano e si scambiano
affettuosamente notizie sulla propria vita e sulla propria carriera.

Sequenza n° 3:
 Ma appena il magro viene a conoscenza che l’amico ha raggiunto il grado di
consigliere segreto cambia atteggiamento e si rivolge all’amico con
riverenza e impaccio.
 Il grasso nauseato e deluso dal repentino cambiamento dell’amico, si
congeda da lui mentre questi, insieme alla moglie e al figlio si profondono in
inchini e sorrisi di compiacimento e di falsa rispettosità.

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Il grasso e il magro