A.A. 2011-2012
Beatrice Borghi
PRIMA CHE IO NASCESSI …
COM’ERA QUESTO, PRIMA CHE IO NASCESSI?
domanda Francesco di quattro anni, guardando
il paesaggio che attornia la sua scuola
PERCHE’ LE COSE SONO COSI’?
PERCHE’ I FATTI DEL PASSATO
SI SVOLSERO IN QUEL MODO?
Una sfida…
 E’ possibile fare storia alla Scuola dell’Infanzia?
 Parlare di storia non significa solo parlare degli eventi
accaduti dal Big-Bang ad oggi.
 I bambini fin da piccoli hanno una naturale
predisposizione della mente, un’emozione che li attiva:
LA CURIOSITA’
LAVORO DELLO STORICO
Curiosità dei bambini e Lavoro dello storico:
quali caratteristiche in comune?
 Entrambi si pongono interrogativi
 Dubitano
 Vanno a vedere cosa sta al di là di una
semplice disposizione di spazi/oggetti in un
luogo
Dewey (1949) sosteneva che la scuola dovesse
mettere gli allievi in grado di inserirsi
attivamente nei cambiamenti verso il futuro,
senza rimanere disorientati e “naufragare nel
mare tempestoso dell’esistenza”.
L’educazione deve portare a pensare
ATTIVITA’ LABORATORIALE
SULLA SEQUENZA TEMPORALE
Discutere sull’ordine in cui si svolge una semplice attività quotidiana del bambino,
per esempio vestirsi, lavarsi, prepararsi un panino, comperare un libro.
Creare la sequenza della giornata scolastica.
Stabilire la sequenza della giornata di ciascun bambino: prima, durante,
dopo un evento saliente che ha caratterizzato la giornata.
Organizzare un gioco sulla sequenza: disporre, per esempio,
una collezione di fotografie di persone, oggetti, macchine
o edifici che appartengono a differenti epoche storiche.
Promuovere uscite didattiche sul territorio attraverso
una prima esplorazione dell’edificio scolastico
e del quartiere prossimo alla scuola al fine di stimolare i bambini
a ordinare in un sequenza i determinati edifici,
dal più recente al più antico. Successivamente potranno distribuirli
e situarli in una cronologia con la realizzazione
di un cartellone-linea del tempo.
Esibire tre o più immagini
di avvenimenti che sono in relazione tra di loro,
per esempio immagine 1.: una casa in un bosco;
immagine 2: una madre accudisce i suoi bambini;
immagine 3: i bambini stanno correndo nel bosco.
Costruire un cartellone a partire da queste immagini.
Soprattutto valutare come il cambio della sequenza produca una storia differente.
Quale percorso possibile?
Partire dalla realtà odierna…
(chi sono io, dove vivo, la mia famiglia, la mia scuola)
…per affrontare un viaggio nella storia prossima…
(al tempo dei nonni)
…cercando di capire che ciò che siamo noi oggi, dipende da
un passato e indipendentemente dalla nostra volontà ogni
gesto è influenzato da esso.
Braudel: ”Cercare di conoscere il passato equivale più che mai
a cercare di conoscere se stessi”
La storia personale
i primi passi nel tempo e nelle sue dimensioni
Un ampio patrimonio di trattazioni e di esperienze dimostra
che è possibile e auspicabile avviare ad un apprendimento
motivato e attivo della storia e sviluppare gradatamente le
capacità e le conoscenze necessarie, assecondando la
naturale espansione psico-percettiva dei bambini.
La storia personale
i primi passi nel tempo e nelle sue dimensioni
Nei primi anni scolari la storia può essere proposta solo dopo un
graduale avvicinamento alle sue dimensioni, ai suoi codici, alle
competenze e alle conoscenze che esige: un avvicinamento che
parta dal vissuto reale e quotidiano di ogni soggetto
É in questa prospettiva che la storia personale, rappresenta un
valido percorso propedeutico e introduttivo alle successive
acquisizioni
La storia personale
i primi passi nel tempo e nelle sue dimensioni
Dai programmi per la scuola elementare del 1985: “Orientarsi nel
tempo e nello spazio a partire dalla propria storia, superare la
percezione di sé come unità di misura della realtà, distinguere il
'prima' dal 'dopo', il 'lontano' dal 'vicino', la successione delle
generazioni”.
La storia personale
Le “Indicazioni” emanate nel 2004 negli obiettivi specifici di apprendimento
individuano:
per la prima classe,
tra le conoscenze:
• Successione e contemporaneità delle azioni e delle situazioni
• Concetto di durata e misurazione delle durate delle azioni.
• Ciclicità dei fenomeni temporali e loro durata (giorni, settimane, mesi,
stagioni, anni…).
Tra le abilità
• Collocare nel tempo fatti e riconoscere rapporti di successione esistenti tre
loro.
• Rilevare il rapporto di contemporaneità tra azioni e situazioni.
• Utilizzare strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e per la
periodizzazione (calendario, stagioni…).
• Organizzare il lavoro scolastico utilizzando il diario.
• Riconoscere la ciclicità in fenomeni regolari e la successione delle azioni in
una storia, in leggende, in aneddoti.
La storia personale
per le classi seconda e terza
tra le conoscenze:
• Indicatori temporali.
• Rapporti di causalità tra fatti e situazioni
• Trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti connesse al trascorrere del tempo
• Concetto di periodizzazione.
• Testimonianze di eventi, momenti, figure significative presenti nel proprio territorio e
caratterizzanti la storia locale.
• La Terra prima dell’uomo e le esperienze umane preistoriche (…)
• Passaggio dall’uomo preistorico all’uomo storico nelle civiltà antiche.
• Miti e leggende delle origini.
Tra le abilità:
• Applicare in modo appropriato gli indicatori temporali, anche in successione.
• Utilizzare l’orologio nelle sue funzioni.
• Riordinare gli eventi in successione logica e analizzare situazioni di concomitanza spaziale e di
contemporaneità.
• Individuare a livello sociale relazioni di causa effetto e formulare ipotesi sugli effetti possibili di
una causa
• Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato.
• Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica orale e scritta
• Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico.
• Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio.
• Individuare nella storia di persone diverse vissute nello stesso tempo e nello stesso luogo gli
elementi di costruzione di una memoria comune.
La storia personale
Dalle Indicazioni emanate il 3 settembre 2007 (Ministero della Pubblica Istruzione Indicazioni per il
curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione)
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Organizzazione delle informazioni
–
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate
temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo.
– Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze
in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Uso dei documenti
– Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e
della comunità di appartenenza.
–
Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non.
Strumenti concettuali e conoscenze
–
Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura,
ambiente, produzione, ecc.
–
Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politicoistituzionale, economica, artistica, religiosa,…).
–
Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i
gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).
Produzione
–
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni.
La storia personale
i primi passi nel tempo e nelle sue dimensioni
E’ sempre possibile fare “Storia personale”?
E’ essenziale che i bambini possano raccontare e raccontarsi.
Farli sentire parte attiva nel gruppo classe e quindi partecipi
di una comunità unita dai legami relazionali ed emotivi indotti
dalla condivisione di una serie di esperienze e di finalità comuni,
tra cui quella di imparare singolarmente e insieme.
La storia personale
Un esempio di tracciato di storia personale
Tale tracciato si prepara e si presenta utilizzando una decina di fogli di carta
in formato A4 in cui i bambini riporteranno risposte, immagini e disegni
secondo una sequenza prestabilita.
Il vantaggio di un simile strumento sta non solo nel disporre di un tracciato
comune, ma anche nello scongiurare eccessive disparità nella confezione
delle diverse storie.
I fogli andranno utilizzati e redatti in orizzontale per poter abbinare argomenti
simili.
Il tracciato prende le mosse dal presente e dal soggetto allargandosi poi alle
realtà limitrofe e alle precedenze cronologiche
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Realizzato dalla classe ...
Della scuola...
Nell’anno
Sono io
Mi chiamo..........................................
Sono nata/o il.........................a..........................
Ecco il mio ritratto
Io sono una bambina/ un bambino
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Io e la mia famiglia
Nella mia casa abitano...............................................................................................
Mia mamma si chiama...............................................................................................
Mio padre si chiama .................................................................................................
Inoltre c’è...................................................................................................................
Ecco la mia famiglia
Ci sono anche degli animali...........................................................................................
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La mia casa
La mia casa è fatta di .....................................................................................................
Scrivi se la tua casa è in un condominio o isolata, in città o in campagna, vicino ad
elementi importanti del paesaggio
Conosco altre persone che abitano nella mia casa e vicino ad essa
Ecco la mia casa
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
ECCO I DOCUMENTI DELLA MIA STORIA
Il certificato di nascita
Una fotografia con la mamma e il papà
Una fotografia del primo compleanno
Un gioco
Una fotografia con gli amici e i compagni
……………..
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
I miei amici
Dopo la scuola vado a
e faccio
Ho degli amici preferiti che si chiamano
Con loro gioco, canto, suono, nuoto, leggo…
Ecco i miei amici
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La mia scuola
Ho … anni, frequento la scuola...........
la classe…
Nella mia classe ci sono … scolari ….. bambine e …. bambini
La mia maestra/ il mio maestro si chiama………
(le mie maestre si chiamano)….
La mia scuola è nuova/vecchia, da migliorare ……………………………………….
………………………………………………………………………………………...
………………………………………………………………………………………..
ecco la mia scuola
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Il mio quartiere (il mio paese)
Io abito in un quartiere (paese) che si chiama …
È un grande/piccolo quartiere (paese) della città di… (della provincia di…)
La sua caratteristica è…
Del quartiere (o paese) conosco persone che fanno diversi mestieri (autista,
casalinga, giardiniere, insegnante, medico, negoziante, sacerdote,…)
Ecco il mio quartiere
(mappa stradale riprodotta in cui segnalare con colori la propria casa, la scuola e le case degli amici)
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Il territorio in cui vivo
La mia città (paese) fa parte della provincia di ……
nella regione …
è conosciuta per…
Le caratteristiche principali di questo territorio (pianura, collina, montagna, clima)
In esso le attività principali sono
Si parlano lingue e dialetti
Si mangiano cibi
Ecco il territorio in cui vivo
(carta geografica che riporti in evidenza la propria città, provincia e regione)
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Feste e ricorrenze
Nella mia famiglia durante l’anno si ricordano e si festeggiano
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
Nella mia città durante l’anno si ricordano e si festeggiano
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………….
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
I miei nonni
Io conosco i miei nonni
Si chiamano
……………….
È nata a
……………….
È nato a
……………….
È nata a
……………….
È nato a
Ecco i miei nonni
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La storia della mia famiglia
Mamma
Papà
I suoi fratelli e sorelle
I suoi fratelli e sorelle
I suoi genitori
I suoi genitori
I suoi avi
I suoi avi
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La mia provincia
I suoi confini
Io sono qui
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La mia regione
I suoi confini
Io sono qui
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
La mia nazione e il suo continente
I suoi confini
Io sono qui
Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
L’Italia, la sua cultura la sua storia
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Io e la mia storia
Corso di preparazione allo studio della Storia
Ricostruendo e narrando le proprie vicende egli impara in primo luogo a selezionarle
per diversità di importanza, poi ad ordinarle in sequenza, acquisendo così i concetti
di successione e di contemporaneità degli eventi e scoprendo i nessi che li legano, il
senso del cambiamento delle situazioni, delle persistenze e delle novità, quello della
durata e della ciclicità di alcune ripartizioni naturali del tempo (giorni, settimane,
mesi, stagioni, anni, …) che pur ripetendosi per alcuni aspetti ricorrenti e prevedibili,
racchiudono anche eventi differenti e imprevisti.
Albero genealogico di:
Passo dopo passo… Riflessioni sul tempo
 Obiettivo: far conoscere ai bambini diversi strumenti per orientarsi
nel tempo in autonomia
 Circolarità degli eventi e concetto di “Prima e Dopo”
 Le attività di cucina  Riflessioni sul concetto di durata
Passo dopo passo… Riflessioni sul tempo

All’interno del progetto ogni bambino ha costruito
una clessidra per misurare il tempo.

Abbiamo compiuto alcune misurazioni per vedere
“con i nostri occhi” il passare del tempo.

La clessidra è uno strumento idoneo per far
misurare il tempo ai bambini perché offre la
possibilità di osservare lo scorrere di un tempo
ben preciso. (T. Richterman, 1946)
Passo dopo passo… La realtà odierna

Il gioco del “Chi sono io”  Lettura del libro di G. Rodari “Chi sono io”
Obiettivo: esplorare gli insiemi di cui il bambino fa parte

La mia famiglia  Proposta di narrazione autobiografica. I bambini utilizzano
la memoria quale capacità della mente di conservare le tracce dell’esperienza
vissuta.
I ricordi contengono le impronte della storia personale e sociale e richiamano alle
radici.
Obiettivi: - allargare l’orizzonte e capire che in più all’ “IO” c’è
il
“NOI”
- ognuno di noi è unico e irripetibile  Lettura di Pezzettino
(L. Lionni)

La scuola  Osservazione dell’edificio scolastico con occhi diversi e attenti
Obiettivi: - comprendere il punto di vista diverso di ognuno sul mondo
- capire che tutto ha una storia (anche la scuola ha un nome e
una sua identità)
Passo dopo passo… La realtà odierna

Le nostre case  I bambini scoprono elementi che compongono l’ambiente in cui agiscono,
svolgono confronti e formulano ipotesi.
Obiettivi: - la casa come fonte della storia: struttura e disposizione nello spazio
- preparare il terreno per successivi raffronti con una realtà passata
Tour per le vie cittadine e gioco: “Alla caccia dei particolari”
Durante l’uscita riflessione sulla piazza del paese come luogo di aggregazione, soffermando
l’attenzione sulle trasformazione avvenute nel tempo.
Passo dopo passo… La storia prossima
L’incontro con i nonni

Curiosità di interrogare il passato attraverso le fonti che abbiamo a
disposizione: I NONNI

Obiettivi: - conoscenza di una realtà vicina a noi, che può
divenire fonte tramite racconti, foto, oggetti.
- imparare una modalità per interrogare le fonti (intervista)

I bambini scrivono loro un invito speciale

Prestiamo attenzione nella preparazione al contesto dell’incontro

I bambini da intervistati diventano intervistatori

Registrazione dell’incontro con videocamera  Memoria a distanza di
tempo
Passo dopo passo… La storia prossima
L’incontro con i nonni
Nei ricordi successivi all’incontro, i bambini evidenziano un quadro completo di
informazioni:
 Riferiti alle usanze (modi di lavare, mezzi di trasporto)
 Cibi consumati
 I giochi che costruivano e la fantasia
 Riferimenti alla storia locale
Abbiamo messo inoltre in evidenza, elementi salienti
delle fonti fotografiche pervenute
Passo dopo passo… Le attività ludiche

Il gioco del detective e la valigia misteriosa
Obiettivi: - formazione di operazioni e abilità inferenziali
- integrare l’utilizzo di fonti diverse
Lo sfondo integratore diventa un espediente per proporre l’attività
I bambini diventano investigatori del tempo.
(Emerge capacità critica)

Memory di oggi e di ieri
Partiamo da un interesse dei bambini su elementi distintivi:
passato/presente
Obiettivo: lasciare una traccia indelebile del percorso effettuato
L’attività si è mostrata un’ottima modalità per riepilogare il percorso
svolto insieme.
«Osservando la linea del tempo notiamo che nelle giornate del 9 e del 13
settembre non abbiamo fatto nessuna relazione. Ci siamo forse
dimenticati di ricostruire gli avvenimenti? No, per i giorni 9 e 13 non
avevamo né foto né documenti. Non abbiamo informazioni e quindi non
possiamo sapere; è successo sicuramente qualcosa, ma non abbiamo
prove».
A conclusione di questo modulo didattico le risposte fornite dai bambini sul metodo di
lavoro dello storico sono risultate significative dell’interesse suscito dall’attività e dalla
metodologia che attivamente li ha visti “piccoli detective” in cerca di prove per ricostruire
il proprio passato recente.
D. Come lavora lo storico?
R. Lo storico è un curioso: vuole sapere tutto ciò che è accaduto nel passato; per questo,
lavora come un investigatore.
1. Individua un avvenimento
2. Formula ipotesi e si pone domande
3. Cerca informazioni che possono aiutarlo
D. Ma non basta…
R. Deve riordinare le notizie raccolte e accertarsi che siano vere. Lo storico deve seguire
un percorso preciso.
Concludendo… Una sfida possibile
L’esperienza di storia personale permette di svolgere in concreto una vera e propria indagine
storiografica (anche se molto semplificata).
Contribuisce all’introduzione di concetti molto importanti che per quest’età sono tutt’altro
che banali:

La necessità di reperire i dati indispensabili per ricostruire il passato: nozione di fonte.

Concetto di cambiamento.

Consolidamento e sviluppo di nozioni temporali (riordino sequenze nella loro scansione
cronologica);

Fornire capacità al bambino in merito ad alcuni problemi che l’indagine storiografica sempre
presenta (possibili e diverse interpretazioni di uno stesso evento).
Elementi fondamentali per coinvolgere i bambini nella pratica si sono rivelati la DISCUSSIONE e
il CONFRONTO.
I racconti e le storie hanno rappresentato chiavi di lettura nell’analisi della realtà.
Se la sfida a cui sono chiamati gli insegnanti è formare i cittadini del domani, è indispensabile la
formazione di capacità critica.
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