I.P.S.A.R. “C. Russo” Cicciano Ministero della Pubblica Istruzione Regione Campania UNIONE EUROPEA ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE ”Carmine Russo” Cod. Ist.: NARH07000E - Distr. 030 - Cod. Serv. D53 - Cod. Fisc. 9212260631 Via Sandro Pertini, 54 - 80033 Cicciano (Na) - Tel. 0818248393 - Fax 0818262594 www.ipsar.net - [email protected] P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Anno scolastico 2006/2007 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 1 di 119 INDICE SEZIONE A PAG Premessa 5 Impatto normativo ed effetti finanziari 6 Attuazione POF – I documenti del POF 6 Principi fondanti 8 Collocazione dell’IPSAR “C. Russo” nel territorio 11 Bacino d’utenza 12 La struttura e risorse logistiche 12 Macrostruttura organigramma 14 Organigramma 15 Progettazione curriculare 16 Profili professionali 16 Corso qualifica “operatore servizi ristorazione” 16 Corso qualifica “operatore servizi sala bar” 17 Corso qualifica “operatore servizi ricevimento” 17 Tecnico servizi ristorativi 18 Tecnico servizi turistici 18 Area professionalizzante 19 Quadro orario 20 Quadro orario “biennio” 25 Quadro orario “operatore servizi cucina” 26 Quadro orario “operatore servizi sala bar” 27 Quadro orario “operatore servizi ricevimento” 28 Quadro orario “tecnico servizi ristorativi” 29 Quadro orario “tecnico servizi turistici” 29 Offerta formativa 30 Metodologie e tecniche di lavoro 30 Recupero e sostegno (IDEI) 31 Strumenti e criteri di valutazione 32 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 2 di 119 Criteri di valutazione 32 Strumenti di verifica e misurazione 33 Parametri di valutazione 33 Griglia di valutazione delle varie discipline 34 Obiettivi generali 43 Obiettivi socio affettivi 43 Obiettivi cognitivi 43 Obiettivi formativi e metodi specifici disciplinari 43 Flessibilità quadro orario 55 Formazione orario 55 Criteri per la formazione delle classi 55 Struttura orario scolastico 56 Criteri per l’assegnazione classi 56 Criteri per la formulazione dell’orario dei docenti 57 Criteri per la formulazione dell’orario del personale ATA 57 Indicatori di qualità 57 Procedure dei reclami 58 Valutazione in servizio 58 Attività aggiornamento docenti 59 SEZIONE B Piano di sviluppo dell’offerta formativa 61 Progetti 63 Nominativi organigramma 2007 68 Compiti e ruoli dei soggetti preposti 74 Monitoraggio POF 77 APPENDICI Regolamento d’Istituto 82 Regolamento di disciplina 93 Contratto d’Istituto 96 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 3 di 119 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 4 di 119 PREMESSA Il documento presenta: ◊ le scelte curricolari, extracurricolari, educative e organizzative dell’Istituto; come previsto dal D.M. 179 del 19/7/1999 sulla “Sperimentazione dell’Autonomia” e dal D.P.R. 275 dell’8/3/1999 sulla “Autonomia delle II. SS.” ◊ i progetti curricolari ed extracurricolari da effettuare e le risorse finanziarie disponibili. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) s’inserisce nell’ottica dell’autonomia scolastica e può essere definito una sorta di “carta d’identità” dell’Istituto in quanto è il documento attraverso cui lo stesso fa conoscere nel territorio le sue proposte educative, formative e professionalizzanti, nonché le attività e le iniziative volte a concretizzarle. La sua elaborazione necessita di un coinvolgimento responsabile e fattivo di tutte le componenti della scuola, le quali si impegnano a formulare proposte innovative al fine di rispondere nel modo più adeguato ed efficace alle richieste provenienti dall’esterno, concorrendo così al raggiungimento della finalità primaria dell’istituzione scolastica che è la formazione umana e culturale della persona dell’allievo. Un così alto obiettivo, però, presuppone: che il P.O.F. sia in sintonia con quello dei gradi scolari precedenti in modo da rendere più agevole l’inserimento dei giovani nella scuola secondaria superiore e limitare la dispersione scolastica; che tutti coloro che operano nella scuola rispettino le decisioni collegiali. Il P.O.F. è un documento il più possibile semplice, unitario, modificabile periodicamente in funzione del mutare delle necessità scolastiche e sociali. Nel documento, quindi, si troveranno: le scelte etiche fondanti dell’Istituto; la descrizione delle strutture ambientali in cui si opera, le problematiche occupazionali del territorio in cui viviamo; le figure professionali che la scuola intende formare al fine di un ideale progresso sociale; gli ordinamenti scolastici in adozione; alcuni basilari elementi dell’organizzazione interna; una sintesi degli obiettivi educativi e didattici e dei metodi operativi e valutativi adottati dai docenti nello svolgimento della propria attività individuale e collegiale; le attività (progetti) che saranno svolte dalle Classi Prime, Seconde e Terze in orario d’approfondimento; le attività (progetti) svolte in orario extra scolastico, oppure in ore di lezione appositamente indirizzate a consentire agli alunni una preparazione più completa, non limitata alla conoscenza generale dei programmi delle singole materie; in Appendice, il Regolamento dell’Istituto, l’organico che ne consente il funzionamento (mansioni, orari di servizio, ecc.), le norme di sicurezza adottate, il contratto decentrato delle R.S.U. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 5 di 119 IMPATTO NORMATIVO ED EFFETTI FINANZIARI Occorre osservare che il regolamento di attuazione dell'autonomia (D.P.R. 275/99), dettando nuove regole per l’organizzazione della didattica, dà luogo a riflessi sull’organizzazione del lavoro ed impone quindi una contrattazione collettiva che renda possibile la realizzazione dei nuovi “Istituti”. Sotto questo aspetto la istituzione della R.S.U. e la contrattazione integrativa di istituto (disciplinati dall’art. 6 CCNL/99 e art. 3 CNNL 2001/2002) hanno definito il ruolo delle componenti dell’istituzione scolastica nei riguardi dell'implementazione del P.O.F.. Dal punto di vista finanziario una prerogativa dell’autonomia è la riorganizzazione dell’uso delle risorse esistenti, razionalizzandolo e finalizzandolo. A ciò ha provveduto il nuovo “regolamento contabile” (D. I. 1/febbraio/2001 n° 44) già in vigore per l’anno scol. 2001/2002. Esso regolamenta la gestione amministrativa attraverso un documento unico, il “programma annuale”. Resta ancora da realizzare la riforma degli organi collegiali da parte del parlamento per una ridefinizione delle competenze e delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e per una corretta ed efficiente gestione amministrativa del P.O.F. L'ATTUAZIONE DEL P.O.F -- I DOCUMENTI DEL P.O.F. I principali documenti elaborati e redatti dalla scuola in regime di autonomia per l’attuazione del P.O.F. sono: ◊ Regolamento interno (C.M. 16/04/75 n° 105 e D.P.C.M. 07/06/75) ◊ Regolamento di discipline degli allievi, previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 249/98 art. 4) e richiamato dal Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99 art. 14 ). Esistono tra il POF e questo documento rapporti particolarmente significativi. ◊ Carta dei servizi (già esistente prima dell'autonomia e tutt’ora obbligatoria). ◊ Piano annuale delle attività. Questo documento è il più importante strumento giuridico di attuazione del P.O.F.. Il P.O.F., in quanto documento programmatico volto a determinare la cosiddetta “Identità culturale” della scuola, comporta evidentemente l’adozione successiva di determinazioni decisorie e comportamenti destinati a dare concreta attuazione agli obiettivi pianificati. Il piano delle attività è appunto il documento che riporta le decisioni più importanti assunte dalla scuola. E' predisposto, come prevede l'art. 26.4 del CCNL 2003, dal dirigente scolastico sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali. Da esso derivano i conseguenti impegni del personale docente per il quale possono essere previste delle attività aggiuntive (Art 28 CCNL 01/03). E' deliberato dal collegio dei docenti. La copertura finanziaria del piano delle attività è assicurata dal fondo d’istituto (CCNI 31/08/99 art. 26). Con esso vengono retribuite le prestazioni di cui agli artt. 27/28/29/30/31 - CCNI 31/08/99, rese dal P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 6 di 119 personale docente, educativo ed ATA per sostenere il processo di autonomia scolastica, con particolare riferimento alle esigenze che emergono alla realizzazione del P.O.F. e alle sue ricadute sull’organizzazione complessiva del lavoro nonché delle attività e del servizio. Il fondo è finalizzato all’ampliamento dell’offerta di istruzione e formazione anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio. ◊ Piano di miglioramento dell’offerta formativa (DPR 275/79 - L.440/97). I coordinatori dei dipartimenti presentano il piano di miglioramento. In esso vengono indicati gli interventi e le risorse necessarie per migliorare la qualità della didattica e la qualità della formazione. Gli ambiti di intervento sono quelli indicati nel regolamento dell’autonomia DPR. 275/99. ◊ Programma annuale. Questo documento contabile, prima richiamato, tiene conto del piano delle attività, del piano di miglioramento e delle risorse disponibili. In esso sono illustrati la destinazione delle risorse finanziarie e gli obiettivi da realizzare in coerenza con le previsioni del piano dell’offerta formativa (P.O.F.). Questo documento viene generato dalla scuola entro il 15 dicembre e costituisce il budget per l’esercizio finanziario che ha inizio il primo gennaio e termina il 31 dicembre dell’anno successivo. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 7 di 119 PRINCIPI FONDANTI Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto colloca la propria fonte di ispirazione negli articoli 1-3-4-9-21-30-33-34-35 della Costituzione della Repubblica Italiana, laddove s’affermano i valori di: ◊ uguaglianza, ◊ imparzialità e regolarità operativa, ◊ accoglienza e integrazione, ◊ diritto di scelta, ◊ obbligo scolastico e controllo della frequenza, ◊ partecipazione, ◊ efficienza, ◊ trasparenza, ◊ libertà d’insegnamento e di aggiornamento del personale. art.1: L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. art.3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ... art.4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. art.9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura.... art.21: Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. art.30: E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. art.33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. art.34: La scuola è aperta a tutti. art.35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Il progetto educativo d'Istituto intende favorire lo sviluppo dei giovani nella dimensione: ◊ personale di crescita dinamica verso l'autonomia e la responsabilità, in un atteggiamento positivo nei confronti della vita, dello studio, del lavoro, che orienta a scelte motivate e sostenute da valide conoscenze culturali e da competenze ed abilità professionali; ◊ relazionale-sociale di partecipazione e collaborazione, di apertura e tolleranza, in una società pluralista in continua evoluzione, mediante un atteggiamento di ricerca costruttiva, a servizio della società; professionale di graduale coscienza e assunzione del ruolo professionale adeguato alle attitudini e capacità personali, come richiesto da una società investita da rapidi processi di trasformazione nel campo del lavoro, delle comunicazioni e dei rapporti interpersonali. L’istituto offre i seguenti percorsi ed opportunità formative, aderendo al Progetto di Sperimentazione '92: ◊ 1° - 2° anno: biennio unitario di base; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 8 di 119 ◊ ◊ 3° anno: qualifica nei tre settori cucina, sala-bar, ricevimento; 4° - 5° anno: biennio post-qualifica nei due settori ristorazione e turistico, comprensivo di incontri settimanali all’interno dell’area di professionalizzazione. Al termine del ciclo di studi gli studenti potranno accedere a corsi universitari o para- universitari, a corsi post-diploma o al mondo del lavoro. UGUAGLIANZA Il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell’allievo. All’interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti le condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di etnia, di religione, di opinioni politiche. IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ OPERATIVA I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE La scuola favorisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di rilevante necessità. Attraverso il coordinamento con i servizi sociali, con gli enti locali e con le associazioni senza fine di lucro, la scuola pone in essere le azioni adatte ad avviare a soluzione le problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, agli alunni portatori di handicap. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO, FREQUENZA L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico; tale libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo. La scuola assicura il controllo della frequenza e favorisce il proseguimento degli studi; ciò viene svolto anche tramite interventi di prevenzione della dispersione e dell’evasione scolastica, in collaborazione con tutte le istituzioni interessate, i genitori e gli alunni. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA L’organizzazione dell’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità. Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono i protagonisti e i responsabili dell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, anche attraverso momenti di confronto e incontro. Le istituzioni scolastiche e gli Enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, favoriscono le attività extra scolastiche volte a realizzare la funzione della scuola quale centro di promozione culturale, sociale e civile. L’uso degli edifici e delle attrezzature, fuori dell’orario del servizio scolastico, è consentito nel rispetto del regolamento di Istituto, dell’integrità degli ambienti, delle attrezzature e dei sussidi didattici. L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 9 di 119 trasparente. La legge 241/90 è assunta quale riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio. LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La programmazione assicura la libertà di insegnamento come autonomia didattica e come libera espressione culturale del Docente e garantisce la piena formazione della personalità degli alunni nel rispetto della loro coscienza morale e civile, al fine di assicurare pienamente il diritto allo studio. La scuola organizza le modalità di aggiornamento del personale scolastico, che può aderire alle proposte dell’Amministrazione, delle Istituzioni e degli Enti culturali ed anche promuovere, con responsabile autonomia, la propria formazione in servizio. L’aggiornamento e la formazione del Corpo Docente costituiscono un diritto fondamentale dell’utenza scolastica ed un evidente impegno per l’amministrazione, che dovrà assicurare specifici interventi organici e regolari. Tutto ciò verrà attuato nel rispetto della libertà dei Docenti in merito alle scelte compiute per la propria formazione culturale e professionale. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 10 di 119 COLLOCAZIONE DELL’I.P.S.A.R. "C. RUSSO" NEL TERRITORIO Cicciano, comune situato nel territorio dell'agro Nolano, si estende su una superficie di Km 7.07, consta di circa 13000 abitanti. Esso si trova in una posizione centrale tra Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento ed è facilmente raggiungibile mediante l'autostrada NA-BA, CE-SA e la circumvesuviana, nonché linee private di autobus. Le risorse economiche del paese sono legate soprattutto all'agricoltura, al commercio e all'industria alimentare. In aumento lo sviluppo del settore terziario per la vicinanza della zona del C.I.S. e per la realizzazione dell'interporto. La sede dell’I.P.S.A.R. di Cicciano inizia la sua attività didattica in autonomia nell'anno scolastico 1996/97, in una zona periferica della città che presenta un notevole sviluppo nel campo della ristorazione e del turismo d'affari e pertanto offre opportunità di lavoro. L’istituto è stato per più di 10 anni sede staccata del vicino I.P.S.A.R. della città di Ottaviano. La popolazione scolastica consta oggi di un numero di alunni che superano le 1000 unità, provenienti dal distretto di Nola, Marigliano, Pomigliano D’Arco e dai comuni che occupano la zona Sud-Est della città di Napoli. L’attività dell’istituto è protesa alla formazione di personale altamente specializzato nel campo alberghiero e della ristorazione, intensamente richiesto nel territorio e nell’ambito del Mercato Europeo. Esaminiamo ora brevemente il trend dell’Istituto nel recente decennio (fra gli Anni Scolastici 1995/96 e 2004/05). Terminato il Biennio comune, gli alunni debbono optare per un Indirizzo di Qualifica; le scelte, nel corso degli ultimi anni, si sono indirizzate così: ◊ Operatore servizi di cucina 45 % ◊ Operatore servizi di sala bar 36% ◊ Operatore servizi di ricevimento 19 % Tale scelta ricade poi a livello di Biennio post qualifica; qui le opzioni si determinano così: ◊ Tecnico dei servizi ristorativi 75 % ◊ Tecnico dei servizi turistici 25 % Il fenomeno della dispersione scolastica è purtroppo presente anche nel nostro Istituto; i dati statistici parlano mediamente di un 20 % di abbandoni ogni anno. Isolati sono i casi di passaggio ad altra scuola; la maggioranza dei casi è costituita da alunni che, per svariate ragioni, decidono di rinunciare e incanalarsi nel mondo del lavoro. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 11 di 119 BACINO D’UTENZA Gli studenti che si iscrivono all’I.P.S.A.R. sono alunni di provenienza e capacità eterogenei, molti appartengono a famiglia poco agiate e con una preparazione culturale quasi sufficiente. Nella maggior parte degli alunni si evidenzia una carenza delle competenze di base quali lettura, scrittura e calcoli. Presentano grosse lacune nelle lingue straniere, leggono poco. Di fronte a tali lacune l’Istituto attiva tutte le procedure burocratiche finalizzate a far acquisire a questi alunni motivazione, competenze professionali e conoscenze culturali da spendere poi nel mondo del lavoro. Gli alunni provengono da paesi appartenenti al distretto scolastico di Nola, Marigliano, Pomigliano, Acerra e anche da cittadine fuori dai detti distretti come Afragola, Caivano ed altre. LA STRUTTURA E LE RISORSE LOGISTICHE L'istituto è suddiviso in quattro plessi, che si trovano: 1. sede Centrale in Via Pertini (Cicciano). 2. sede Gescal in Via Caserta (Rione Gescal-Cicciano), 3. sede Comiziano in Comiziano 4. sede Camposano in Via Quatrano (Camposano). La sede Centrale è dotato di cortile e si sviluppa su quattro livelli. Il primo livello (interrato) ospita un attrezzato laboratorio per le esercitazioni pratiche di cucina; un forno a legna ed un ampio laboratorio per le esercitazioni pratiche di pasticceria. Nei locali sono disponibili: tutti le attrezzature necessarie per poter svolgere esercitazioni pratiche in cucina e in sala, macchine lavastoviglie per la pulizia delle attrezzature. A questo livello troviamo anche tre ampi spogliatoi riscaldati ed arredati con armadietti messi a disposizione degli alunni e degli I.T.P. impegnati nelle lezioni pratiche quotidiane. L'economato, annesso a questo livello, è dotato di una capiente cella frigorifera e di un congelatore che permettono di avere a disposizione una consistente scorta di generi alimentari, necessari per il buon funzionamento dei laboratori di cucina e sala. Il suddetto locale è attrezzato anche per il deposito di generi non deperibili. Al primo livello fuori terra, leggermente rialzato rispetto al livello stradale, troviamo appena entrati un'ampia Hall. Alla sinistra di chi entra vi è il banco di ricevimento dietro il quale, con l'ausilio di un moderno centralino, collegato a tutti gli interni della scuola e di un computer, si svolgono le esercitazioni pratiche per operatori ai servizi di ricevimento. Ancora al piano terra si trovano: ◊ Il Bar, fornito di elegante banco dotato di frigo e di un attrezzato retro-bar con macchina produttrice di ghiaccio, macinacaffè con dosatore e macchina per caffè espresso a tre bracci; ◊ la Sala Ristorante, molto luminosa e con una capienza di oltre 120 posti a sedere. Anche a quest'ultima sono annessi due locali di servizio: uno utilizzato per la pulizia e la custodia della posateria e della vetreria, l'altro, provvisto di armadietti, come spogliatoio. ◊ l’aula Multimediale con 25 postazioni multimediali. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 12 di 119 Dalla Hall attraverso un'ampia scala si accede al I piano, dove si trovano: la presidenza, la vicepresidenza, l'ufficio del dirigente amministrativo, la segreteria didattica, l’ufficio contabile, l'ufficio del personale, due aule ben illuminate, servizi igienici per alunni e docenti. Al secondo piano sono situate altre sette aule bene illuminate, due gruppi di servizi igienici ed un piccolo deposito. Al terzo piano è presente un'unica aula. La sede GESCAL si sviluppa interamente su un piano terra. All'esterno di esso vi è un ampio spazio verde recintato e attualmente si sta costruendo un campetto di pallavolo e di calcetto. All’interno vi è un lungo corridoio luminoso con tre accessi, sul quale convergono dieci aule, la sala professori, una stanza di servizio ed uno stanzino adiacente utilizzato dal personale ausiliario. Sono in uso nella sede quattro gruppi di servizi igienici. È presente un’aula multimediale con 10 postazioni multimediali La sede di Camposano annessa alla scuola media “Virgilio” di Camposano, è costituito da un piano unico fornito di palestra, dieci aule, sala professori, un front desk, cucina, sala ristorante, tre servizi igienici ed una piccola stanza di servizio utilizzata dal personale ausiliario. All'esterno la scuola è provvista di cortile alberato. Sede di Comiziano è la nuova costruzione realizzato dalla Provincia ed attivita nel suo funzionamento nell’anno scolastico 2005/2006. Si sviluppa in tre livelli: ◊ il primo livello, stesso altezza del fronte strada, sono situati i depositi dei materiali di segreteria, depositi di materiale di pulizie, magazzini delle merci alimentari con celle frigoriferi per la conservazione di merci con scadenza a breve termine e a lungo termine. ◊ Il secondo livello, situato al primo piano, presenta aule didattiche, servizi igienici, sala professore, ufficio del preside, e un aula per le conferenze ◊ Il terzo livello, situato al secondo piano, presenta le aule didattiche, le aule speciali: cucine, una grande e una piccola con tutte le attrezzature necessarie per il suo funzionamento, sala per ricevimenti, capienza circa 120 persone, arredata e funzionante. I docenti in servizi presso la Nostra Istituzione Scolastica sono 124 unità Il personale ATA è 60 unità P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 13 di 119 MACROSTRUTTURA ORGANIGRAMMA CONSIGLIO D’ISTITUTO DIRETTORE S. G. A. COLLABORATORI SCOLASTICI ASSISTENTI TECNICI E R.S.U. FUNZIONI STRUMENTALI DIRIGENTE SCOLASTICO COORDINATORE MATERIA COLLEGIO DEI DOCENTI COORDINATORI CONSIGLI CLASSI CONSIGLI DI CLASSE COLLABORATORI DIRIGENTE COORDINATORE DIPARTIMENTO P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 14 di 119 ORGANIGRAMMO COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO 2 DOCENTI FIDUCIARI SEDE SUCCURSALI 2 DOCENTI PER OGNI PLESSO ESCLUSO IL PLESSO CENTRALE COORDINAMENTO ATTIVITÀ da SVOLGERE in collaborazione con L’ESTERNO 3 DOCENTI DELL’AREA TECNICA COORDINATORI PER DIPARTIMENTI 1 DOCENTE PER OGNI SINGOLA AREA – MAX 4 DOCENTI COORDINATORI PER MATERIE ORARIO FUNZIONI STRUMENTALI COMMISSIONE VALUTAZIONE DOCENTI FORMAZIONI CLASSI RESPONSABILI DI LABORATORI COMMISSIONE VIAGGI D’ ISTRUZIONE - ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE COMMISSIONE I. D. E. I. COMMISSIONE ORGANIZZAZIONE ELEZIONI COMMISSIONE P.O.F. COMMISSIONE EDUC. STRADALE COMMISSIONE EDUC. SALUTE COMMISSIONE EDUC. LEGALITA’ COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ COMMISSIONE CATERING REFERENTE GRUPPO H COMMISSIONE ORIENTAMENTO COMMISSIONE VALUTAZIONE D’ISTITUTO COMMISSIONE ESAMI WEB SCUOLA COORDINATORI DI CLASSE / VERBALIZZANTI COMMISSIONE ACQUISTI – COLLAUDI 16 DOCENTI UNO PER OGNI DISCIPLINA 4 DOCENTI 6 DOCENTI PER LE QUATTRO AREE 4 DOCENTI EFFETTIVI E 2 SUPPLENTI 3 DOCENTI 3 DOCENTI 4 DOCENTI 3 DOCENTI 4 DOCENTI 2 DOCENTI 3 DOCENTI 4 DOCENTI 3 DOCENTI 3 DOCENTI 9 DOCENTI 1 DOCENTE 4 DOCENTI 3 DOCENTI 3 DOCENTI 1 DOCENTE E I ASSISTENTE TECNICO 1 DOCENTE PER OGNI CLASSE 1 DOCENTE E 6 ATA P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 15 di 119 PROGETTAZIONE CURRICULARE PROFILI PROFESSIONALI Al termine del terzo anno di qualifica l'allievo acquisisce una discreta formazione culturale, una preparazione professionale elastica e polivalente ed una sufficiente autonomia nel sapersi orientare nel mondo del lavoro e nella eventuale scelta del proseguimento degli studi. Il diploma di qualifica di primo livello che consegue in uno dei tre settori di specializzazione lo qualifica come: ◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI CUCINA; ◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI SALA – BAR; ◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO. Il biennio post-qualifica intende offrire all'allievo la possibilità di raggiungere una maturità caratterizzata da un forte bagaglio culturale ed una professionalità di secondo livello. Alla fine di tale percorso l'allievo consegue il diploma in: ◊ TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI ◊ TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI Oltre al diploma l’allievo consegue la qualifica di secondo livello “area professionalizzante” attraverso un percorso formativo biennale di 180 ore di teoria e pratica e 120 ore di stage presso aziende (300 ore di formazione annuali). La figura professionale viene individuato dalla collaborazione tra Consiglio di Classe della quarta, dalle rappresentanze aziendali del territorio e dalle famiglia. CORSI DI QUALIFICA OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTORE CUCINA Al conseguimento del diploma di qualifica è in grado di: ◊ eseguire con discreta autonomia la preparazione di piatti caldi e freddi, ◊ valutare le merci all'entrata e in uscita, ◊ predeterminare i tempi di esecuzione del lavoro, ◊ partecipare alla redazione di menù giornalieri e rotativi, ◊ partecipare al calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menù, ◊ valutare i principi nutritivi e i metodi migliori di conservazione degli alimenti, ◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in situazioni e con interlocutori diversi. Inoltre, conosce gli impianti e le attrezzature di cucina che sa utilizzare con discreta autonomia, possiede una valida formazione culturale ed una preparazione professionale polivalente, nonché una discreta padronanza di due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 16 di 119 OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTORE SALA-BAR Al termine del corso di qualifica è in grado di: ◊ accogliere i clienti ed assisterli durante il consumo dei pasti, ◊ eseguire con discreta autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio di ristorante o di altre strutture ristorative, ◊ effettuare le principali attività inerenti il servizio di Bar, ◊ partecipare alle operazioni relative al conto, ◊ utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla anche la pulizia, ◊ partecipare alla preparazione ed allo svolgimento di feste, banchetti, buffet, ecc., ◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in rapporto all'interlocutore e alle diverse situazioni. Inoltre, conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei diversi reparti con i quali sa stabilire rapporti di collaborazione, ha una valida formazione culturale ed una preparazione professionale flessibile e polivalente, nonché una discreta padronanza di due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore. OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO Al conseguimento del diploma di qualifica è in grado di: ◊ accogliere i clienti ed assisterli durante il soggiorno in albergo, in modo responsabile e con discreta autonomia, nel rispetto delle norme vigenti, ◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in rapporto all'interlocutore e alle diverse situazioni, ◊ dare informazioni sui servizi dell'albergo e sulle risorse culturali e turistiche del territorio, consigliando opportunamente spettacoli, visite ed itinerari ai clienti, ◊ espletare le mansioni relative ai servizi di ricevimento, portineria e segreteria, ◊ usare le attrezzature e gli strumenti di settore offerti dalla moderna tecnologia nonché i sistemi informatizzati per la gestione dell'azienda. Inoltre, ha una buona conoscenza di vari tipi di strutture ricettive e dei diversi reparti con i quali sa stabilire rapporti di collaborazione, ha una valida formazione culturale ed una preparazione professionale organica, nonché una discreta padronanza di due lingue straniere di cui padroneggia la microlingua di settore. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 17 di 119 BIENNIO POST-QUALIFICA TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI L'intervento formativo ha l'obiettivo di unire un'ampia cultura di base ad un'altrettanto solida cultura e preparazione professionale, che associa alla conoscenza del sistema azienda abilità specifiche per le attività relative al settore della ristorazione, coinvolgendo sia l'aspetto tecnico che quello gestionale. Tale figura professionale, oltre ad avere una visione organica del sistema azienda, deve possedere una esauriente conoscenza degli alimenti e dell'alimentazione, una sicura competenza nel trattare le materie prime e nell'impostare i menù e deve essere dotata di spirito creativo, attitudine al lavoro di gruppo, capacità di analisi del mercato e di gestione dei costi e dei ricavi. Inoltre, date le funzioni che riveste, il Tecnico dei Servizi di Ristorazione deve anche possedere capacità di comunicazione e di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e saper padroneggiare due lingue straniere. Infine, la frequenza di un'area di specializzazione, coordinata ed integrata con il curricolo scolastico di base, gli consente l’acquisizione di ulteriori e più finalizzate competenze. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI E' una figura in cui le competenze professionali si integrano con un'ampia cultura storico-umanistica, geografica ed artistica. L'obiettivo è quello di far acquisire ai futuri operatori le conoscenze tecnico-scientifiche, amministrative e le capacità operative proprie di una professione di secondo livello, necessarie a svolgere proficuamente il proprio ruolo in un settore in continua evoluzione. Pertanto, si rende necessario lo sviluppo di particolari abilità e attitudini, quali lo spirito di iniziativa, il senso critico, la capacità di recepire e di adattarsi ai cambiamenti, la disponibilità a comprendere richieste ed esigenze provenienti dal mercato e dal mondo esterno in generale. Inoltre, tale figura deve conoscere almeno due lingue straniere e possedere buone capacità comunicative (anche a livello non verbale) affinché possa interagire e comprendere al meglio le esigenze del personale e della clientela. Infine, la frequenza di un'area di specializzazione integrata con il curricolo di base gli permette di acquisire ulteriori conoscenze e consolidare le competenze professionali. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 18 di 119 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al curriculum scolastico nell'ambito di un Progetto d’intesa con la Regione Campania permettono il conseguimento di un secondo diploma riconosciuto dalla Regione, che qualifica gli allievi come: 1. Addetto ai servizi di food and beverage 2. Enologo della ristorazione 3. Addetto ai servizi di room division 4. Operatore tecnico delle Agenzie di Viaggio: 5. Tecnico dell’assistenza locale all’ospite 6. Operatore addetto ai servizi di enologia e di enogastronomia 7. Responsabile dei servizi di banquetink 8. Operatore di banqueting classe iv Tali diplomi potranno essere ottenuti solo se la frequenza dei corsi coprirà almeno i due terzi del monte ore previsto nell'arco del biennio post-qualifica (600 ore). Lo schema di biennio post-qualifica cerca di trovare la massima sinergia tra le opportunità offerte dalla scuola e dagli ordinamenti della formazione professionale regionale. Tale curricolo comprende: 1) un insieme di discipline volto alla crescita culturale dell'alunno e condizione di accesso al sapere professionale articolate in: ◊ insegnamenti umanistico-scientifici ◊ insegnamenti tecnico-tecnologico-organizzativi 2) un insieme di occasioni di professionalizzazione finalizzate a: ◊ acquisizione di attitudini e atteggiamenti orientati all'inserimento nell'attività professionale ◊ apprendimento di capacità operative relative ad uno specifico ruolo lavorativo. Il corso si sviluppa in moduli intensivi da svolgere nei modi e nei tempi definiti in sede progettuale con scadenza settimanale. Essi sono tenuti da esperti reperiti all'esterno della scuola con competenze ed esperienze significative nel settore di specializzazione interessato. E' comunque possibile ricorrere a docenti qualificati interni all'Istituto per una percentuale che non superi il 30% del monte orario previsto. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 19 di 119 QUADRO ORARIO Attualmente il percorso formativo è quello previsto dal progetto 92. La sperimentazione ha modificato e aggiornato i contenuti, gli orari, i metodi del piano di studi, potenziando la preparazione culturale, dotando lo studente di una maggiore flessibilità professionale, riqualificando la preparazione tecnica con il monte orario dell’area professionalizzante. Tale impianto didattico – educativo originale si struttura così: un Biennio iniziale dedicato ad un’azione formativa di base, in cui i nuclei delle competenze professionali sono abbozzati in funzione alla scelta che l’alunno svolgerà, alla fine della Classe Seconda, riguardo al proprio indirizzo di specializzazione (Cucina, Sala – bar o Ricevimento); un Monoennio (Classe Terza), culminante nell’Esame di Qualifica, in cui si concentra l’organico approfondimento professionale d’indirizzo; la prova d’Esame si articola in due fasi di valutazione: fase ammissione: a) somministrazione di prove strutturate interdisciplinari o riferite a singole discipline; b) curricolo scolastico e formativo dell’allievo fase esame c) somministrazione di due prove, la prima delle quali verifica le capacità relazionali del candidato, la seconda delle quali accerta le competenze e le abilità professionali e nell’ambito della quale potranno essere comprese discipline sia dell’area comune sia dell’area di indirizzo; d) eventuale orale un Biennio Post – Qualifica (Classe Quarta e Quinta) indirizzato ad affinare nell’alunno le competenze culturali, linguistiche e organizzativo – gestionali, così da consentirgli l’assunzione di elevati livelli di responsabilità; il percorso prevede e culmina nell’Esame di Stato e nel possibile accesso agli studi universitari; Il Biennio Post–Qualifica è caratterizzato da un momento di elevata professionalizzazione: Area professionalizzante. Gli alunni della Classe Quarta e Quinta partecipano a corsi di cosiddetta della “Terza Area”. La terza Area costituisce lo spazio metodologico e didattico in cui la formazione scolastica e professionale d’indirizzo si coniuga con interventi di consulenti esperti di specifici segmenti professionali, attraverso attività in aula, di laboratorio, di ricerca, di realizzazione di prodotti, di stage. Sono previste 300 ore annue di cui 180 da effettuare in stage. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 20 di 119 classe prima e seconda Biennio comune: Classe terza Classe terza Classe terza Operatore ai servizi di cucina Operatore ai servizi di sala bar Operatore ai servizi di ricevimento Esame di qualifica Esame di qualifica Esame di qualifica Operatore ai servizi di cucina Operatore ai servizi di sala bar Operatore ai servizi di ricevimento Classe quarta e quinta Classe quarta e quinta Tecnico dei servizi ristorativi Tecnico dei servizi turistici Diploma di maturità Diploma di maturità Tecnico dei servizi ristorativi Tecnico dei servizi turistici Diploma di qualifica di secondo livello Diploma di qualifica di secondo livello P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 21 di 119 PROFILI PROFESSIONALI ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ OPERATORE AI SERVIZI DI CUCINA Sa organizzarsi ed è in grado di elaborare menu giornalieri e rotativi. È capace di eseguire con discreta autonomia la preparazione di piatti caldi e freddi. È in grado di partecipare al calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menu. Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente. Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore. Conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti. Partecipa alle operazioni di manutenzione degli utensili e del materiale di cucina e sa collocarsi con disponibilità e correttezza all’interno della brigata di cucina. OPERATORE AI SERVIZI DI SALA-BAR Sa eseguire con discreta autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio in ristorante. È in grado di partecipare alla preparazione e allo svolgimento di feste, banchetti, buffet, nonché di eseguire le principali attività inerenti il servizio di bar. È in grado di partecipare alle operazioni relative alla preparazione del conto. Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente. Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore. Conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti. È in grado di stabilire rapporti comunicativi adeguati all’interlocutore e alle situazioni. Conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 22 di 119 ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO È capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il soggiorno in modo responsabile e con discreta autonomia. Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente. Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore. Sa dare informazioni sulle risorse culturali e turistiche del territorio. Ha una buona conoscenza degli impianti delle strutture ricettive e dei diversi reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione ed integrazione. Sa espletare le mansioni relative ai servizi di Ricevimento, Portineria, Cassa e Main-courante. Sa usare le attrezzature di settore offerte dalla moderna tecnologia. TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI Possiede un ampio bagaglio culturale per un consapevole inserimento nella società e nel mondo del lavoro. Ha una valida preparazione nella produzione scritta e orale in due lingue straniere, con un allargamento del patrimonio linguistico-settoriale spendibile in situazioni reali di contatto con il cliente. Sa realizzare beni e servizi di qualità utilizzando le risorse disponibili. Sa valutare, programmare e coordinare il personale controllando l'efficienza del lavoro e favorendo la comunicazione tra i vari membri. Sa adattare l'organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del cliente, del tipo di azienda, delle attrezzature disponibili e delle nuove possibilità offerte dalla dietetica e dall'industria agroalimentare. Sa realizzare prodotti creativi e facilmente ripetibili. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI Possiede un ampio bagaglio culturale per un consapevole inserimento nella società e nel mondo del lavoro. Ha una valida preparazione nella produzione scritta e orale in due lingue straniere, con un allargamento del patrimonio linguistico-settoriale spendibile in situazioni reali di contatto con il cliente. Ha buone capacità comunicative non solo in termini di espressione linguistica, ma anche di comunicazione non verbale. È consapevole del ruolo, delle articolazioni e delle implicazioni economiche del settore P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 23 di 119 + P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 24 di 119 QUADRO ORARIO BIENNIO Materie d’insegnamento Biennio comune Area comune Italiano 5 5 s. o. Storia 2 2 o. Lingua straniera 3 3 s. o. Diritto ed economia 2 2 o. Matematica ed informatica 4 4 s. o. Scienze della terra e biologia 3 3 o. Educazione fisica 2 2 p. Religione 1 1 o. Area d’approfondimento 4 4 2^ lingua straniera 3 3 s. o. Principi di alimentazione 2 2 o. Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina 3* 3* p. Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar 3* 3* p. Lab. Serv. di Ricevimento 3 3 p. TOTALI 40 40 Area d’indirizzo * La classe è divisa in due gruppi di lavoro: uno con il docente di Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina e l’altro con docente di Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 25 di 119 OPERATORE SERVIZI DI CUCINA Materie d’insegnamento Qualifica Area comune Italiano 3 s.o. Storia 2 o. Lingua straniera 3 s.o. Diritto ed economia - o. Matematica ed informatica 2 s. o. Scienze della terra e biologia - o. Educazione fisica 2 p. Religione 1 o. Area d’approfondimento 4 Area d’indirizzo 2^ lingua straniera 2 s.o. Principi di alimentazione - o. Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina 16 p. Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar - p. Lab. Serv. di Ricevimento - p. Alimenti e alimentazione 3(2)* o. Elementi di gestione aziendale 2 o. TOTALI 40 * (2) ore di compresenza con Lab. Serv. Cuc. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 26 di 119 OPERATORE SERVIZI DI SALA - BAR Materie d’insegnamento Qualifica Area comune Italiano 3 s.o. Storia 2 o. Lingua straniera 3 s.o. Diritto ed economia - o. Matematica ed informatica 2 s. o. Scienze della terra e biologia - o. Educazione fisica 2 p. Religione 1 o. Area d’approfondimento 4 Area d’indirizzo 2^ lingua straniera 2 s.o. Principi di alimentazione - o. Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina - p. Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar 16 p. Lab. Serv. di Ricevimento - p. Alimenti e alimentazione 3(2)* o. Elementi di gestione aziendale 2 o. TOTALI 40 * (2) ore di compresenza con Lab. Serv. Cuc. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 27 di 119 OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO Materie d’insegnamento Qualifica Area comune Italiano 3 s.o. Storia 2 o. Lingua straniera 3 s.o. Diritto ed economia - o. Matematica ed informatica 2 s. o. Scienze della terra e biologia - o. Educazione fisica 2 p. Religione 1 o. Area di approfondimento 4 Area di indirizzo 2^ lingua straniera 3 s.o. Principi di alimentazione - o. Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina - p. Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar - p. Lab. Serv. di Ricevimento 12 p. Amministrazione alberghiera 3 o. Geografia risorse culturali-turist. 3 o. Lab. trattamento testi 2 p. TOTALI 40 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 28 di 119 TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI Materie d’insegnamento 4° Anno Area comune 4 2 3 3 2 1 Italiano Storia Matematica Lingua straniera Educazione fisica Religione Area di indirizzo 2^ lingua straniera Alimenti e alimentazione Economia e gestione dell'azienda ristorativa Legislazione Laboratorio d’organizzazione e gestione dei servizi ristorativi TOTALI 5° Anno 4 2 3 3 2 1 s. o. o. s. o. s. o. p. o. 3 3 4 2 3 3 3 4 2 3 s. o. s. o. s. o. o. 30 30 p. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI Materie d’insegnamento 4° Anno Area comune Italiano 4 Storia 2 Matematica 3 Lingua straniera 3 Educazione fisica 2 Religione 1 Area d’indirizzo Economia e tecnica dell'azienda turistica 6(2) Lingua inglese 3 Geografia turistica 2 Storia dell'arte 2 Tecniche di comunicazione e relazione 2(1) TOTALI 30 5° Anno 4 2 3 3 2 1 s.o. o. s.o. s.o. p. o. 6(2) 3 2 2 2(1) 30 s.o. s.o. o. o. o. N. 4 ore di compresenza con Lab. Serv. Ric. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 29 di 119 OFFERTA FORMATIVA Al fine di pervenire alla formazione dell’individuo-cittadino ed alla realizzazione dei profili umani e professionali richiesti dal nostro territorio, l’Istituto elabora la propria Offerta Formativa, il documento cioè che costituisce la sintesi fondamentale di quanto recitano, in modo ben più articolato, le programmazioni dei Dipartimenti per Area e per Materia. Da tali programmazioni scaturiscono quelle dei Consigli di Classe e, in ultimo, i dettagliati Piani di Lavoro d’ogni singolo Insegnante. Le programmazioni dei Consigli di Classe (con i relativi Progetti) e quelle dei singoli Docenti sono redatte entro il mese di Ottobre, al termine d’una prima analisi della situazione di partenza delle Classi. L’Offerta Formativa d’Istituto è il documento che stabilisce idealmente, fra l’Istituzione (e i Docenti) e gli "utenti" (Alunni, Genitori), un rapporto di diritti e di doveri all’interno degli obiettivi educativi definiti a livello istituzionale. L’Istituto (e, in particolare, ogni singolo Docente): ◊ esprime la propria offerta formativa; ◊ motiva il proprio intervento didattico; ◊ spiega le proprie strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; L'Allievo ed il Genitore devono conoscere: ◊ gli obiettivi didattici; ◊ i percorsi per raggiungerli; ◊ le fasi di realizzazione. ◊ Le richieste minime disciplinari, che si esprimono in competenze prefissate. Potranno esprimere pareri e proposte in un clima di collaborazione e di rispetto, per favorire la continuità del percorso formativo tra scuola e famiglia. METODOLOGIE E TECNICHE DI LAVORO Per quanto riguarda la rilevazione dei livelli di partenza nei vari ambiti disciplinari, i Consigli di Classe predisporranno test d’ingresso o altre modalità adatte a completare il quadro della situazione iniziale, fermo restando che nella determinazione degli strumenti idonei a rilevare i livelli di partenza e nella programmazione di attività trasversali si terrà conto delle indicazioni pervenute dai Dipartimenti per materia. Dopo aver rilevato i livelli di partenza ed individuato le strutture e gli strumenti disponibili, al Consiglio di Classe spetta il compito di articolare le finalità trasformandole in obiettivi graduati e verificabili a seconda dei ritmi d’apprendimento delle Classi. In funzione di ciò saranno poi determinate le strategie educative, il metodo di lavoro e gli strumenti più opportuni, verificando in itinere l’attività svolta ed eventualmente ridefinendo gli obiettivi. Si prevede di predisporre, come strumento di valutazione e d’informazione, una scheda interperiodale che raccolga i dati del profilo dinamico di ogni discente nel suo complesso. Tale scheda, redatta dal Consiglio di Classe sarà inviata alle famiglie a Novembre e ad Aprile. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 30 di 119 Per quanto riguarda le modalità operative, tutti i Consigli di Classe privilegeranno: ◊ Moduli ed Unità didattiche; ◊ lavoro di gruppo; ◊ conversazione guidata; ◊ lezione frontale, dialogata e cooperativa; ◊ stage; ◊ attività pluridisciplinari; ◊ problem – solving; ◊ compresenza; ◊ avviamento all’autovalutazione; Mastery Learning; ◊ lavoro di ricerca; ◊ uso di programmi informatici. Nella scelta del libro di testo e delle strumentazioni didattiche la scuola assume come criteri di riferimento la validità, la funzionalità educativa ed i costi contenuti. Per quanto concerne, infine, la programmazione delle Classi Quinte, in funzione degli Esami di Stato, ci si richiama al documento che i Consigli di Classe interessati redigono entro il 15 Maggio. RECUPERO E SOSTEGNO (I.D.E.I.) La C. M. 492 del 7/8/1996, abrogativa degli esami di riparazione, ha determinato l’adozione, da parte del Collegio dei Docenti, di un chiaro modello di comportamento in merito agli interventi didattici e educativi integrativi. Alla fine dell’Anno Scolastico sono individuati, in sede di scrutinio, gli alunni "in debito", ossia carenti rispetto al livello prefissato per gli obiettivi (formativi e di contenuto) definiti nella programmazione annuale del Consiglio di Classe. L'attività di recupero è programmata in massima per i mesi di Settembre e Ottobre. Alla fine di questo periodo si valuta l'estinzione o la sussistenza del “debito”. Per facilitare l’alternanza e l’integrazione delle attività di recupero e di approfondimento, fin dall’inizio dell’anno scolastico potranno essere organizzati moduli di attività trasversali per Gruppi Classi parallele, per le quali siano subito definite attività, disponibilità del personale, tempi, orari, materiali. In linea generale saranno privilegiati i mesi che precedono gli scrutini del Primo Quadrimestre e quelli successivi, per offrire un’ulteriore possibilità di recupero prima degli scrutini finali. I corsi di recupero a sostegno degli alunni frequentanti il biennio postqualifica, considerando il gravoso impegno che scaturisce dalla frequenza degli stage (Terza Area), i diversi Consigli di Classe valutano, a secondo dei casi, se effettuare, nel periodo febbraio-marzo delle attività di recupero in itinere. Si ritiene che il recupero possa essere efficace soprattutto su gruppi ristretti e che la programmazione di tale attività rientri nelle competenze del Consiglio di Classe. Non si escludono interventi in area extracurricolare, purché l'orario settimanale degli allievi non diventi eccessivamente pesante. I Dipartimenti dei Docenti per materia potranno a loro volta programmare interventi di recupero su Classi parallele. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 31 di 119 STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE Le normative vigenti, soprattutto quelle riferite al Nuovo Obbligo Scolastico ed al Nuovo obbligo Formativo, prevedono l’istituzione di percorsi individualizzati atti al passaggio in itinere ad altri ordini di scuola o ai Corsi di Formazione Professionale o all'eventuale accesso all'Istituto da altre provenienze. L'istituto ha sviluppato un sistema di competenze certificabili che consentono i passaggi di cui sopra e nello stesso tempo permettono di definire percorsi individualizzati sia per alunni drop-out sia per alunni portatori di handicap. Percorsi di questo genere hanno imposto una riflessione sul significato e sul valore degli obiettivi dei moduli nella misura in cui concorrono alla formazione delle competenze. Le programmazioni modulari contengono sia obiettivi formativi socio–affettivi, sia obiettivi cognitivi: i primi vengono valutati collegialmente dai Consigli di Classe sulla base degli accordi assunti all’inizio dell’anno; la valutazione degli obiettivi cognitivi deriva dagli accordi assunti in sede di Dipartimento per Materia, sia riguardo la definizione dei livelli minimi di accettabilità, sia riguardo l’individuazione degli strumenti di misurazione. Gli obiettivi contenuti nei moduli sono per definizione minimi, tanto che il loro conseguimento parziale comporta attività di recupero, i cui esiti negativi determinano il debito formativo o addirittura la non promozione. Da quanto sopra esposto emerge comunque la necessità di individuare criteri generali di valutazione che consentano di formulare equi ed omogenei giudizi di fine corso. Perché ciò sia reso possibile nel rispetto del principio di collegialità, previsto dalla normativa vigente, la valutazione finale scaturirà dall’attenta considerazione: • dei livelli di partenza e dei percorsi individuali; • della motivazione allo studio ed al lavoro e del senso di responsabilità maturato. La valutazione formativa (in itinere) e quella sommativa, pur mantenendo caratteri distinti, sono interdipendenti e la prima comunque informa la seconda. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 32 di 119 STRUMENTI DI VERIFICA E MISURAZIONE ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ Interrogazione individuale frontale; elaborato scritto; relazione orale; riproduzione pratica di apprendimenti; interrogazione di gruppo; relazione scritta; prova strutturata; prova semistrutturata. PARAMETRI DI VALUTAZIONE Si individuano e specificano i seguenti parametri: obiettivi formativi socio-affettivi A Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi; B Completo raggiungimento degli obiettivi; C Sufficiente raggiungimento degli obiettivi; Il non raggiungimento degli obiettivi esclude la loro misurazione Obiettivi formativi cognitivi A Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi; B Completo raggiungimento degli obiettivi; C Sufficiente raggiungimento degli obiettivi D Insufficiente raggiungimento degli obiettivi; E Mancato raggiungimento degli obiettivi. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 33 di 119 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VARIE DISCIPLINE DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO ITALIANO ORALE Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si propone di adottare (integralmente o con le modifiche che si riterrà di dovervi apportare) le presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di comprensione, delle conoscenze acquisite, delle capacità espressive e delle capacità di analisi e di sintesi. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda l’Italiano orale fanno riferimento alle capacità di comprensione, al livello delle conoscenze possedute, alla capacità di espressione e alle capacità di analizzare testi e tematiche e operare delle sintesi. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere livello 1 = 5 cinque livello 2 = 4 quattro livello 3 = 3 tre livello 4 = 2 due livello 5 = 1 uno COMPRENSIONE (classi prime, seconde e terze) 1. Coglie le informazioni esplicite e comprende il significato profondo del testo 2. Coglie le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza 3. Coglie solo le informazioni esplicite 4. Fraintende o non coglie le informazioni esplicite contenute nel testo 5. Non fornisce alcuna risposta CAPACITA’ DI COMPRENSIONE, DI ANALISI E DI SINTESI (classi quarte e quinte) 1. Sa individuare e spiegare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti affrontati, distinguere le informazioni accessorie, stabilire collegamenti puntuali ed efficaci, operare sintesi ed esprimere giudizi criticamente motivati. 2. Sa individuare e spiegare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti affrontati, stabilire collegamenti efficaci, operare sintesi ed esprimere giudizi criticamente motivati. 3. ) Sa individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti affrontati, stabilire semplici collegamenti, operare sintesi essenziali ed esprimere giudizi personali. 4. Fatica a individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti, e non sempre riesce a stabilire collegamenti, ad effettuare le sintesi necessarie e ad esprimere giudizi motivati. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 34 di 119 5. Non riesce a individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti affrontati. LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE (tutte le classi) 1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole 2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio appropriato 3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio adeguato 4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e utilizza un linguaggio poco appropriato 5. Non conosce gli argomenti richiesti Per quanto riguarda l’ITALIANO SCRITTO gli indicatori per valutazione fanno riferimento alla correttezza formale per tutte le tipologie, alla pertinenza e originalità per le tipologie C e D, alla capacità di analisi e di contestualizzazione per la tipologia A, alla utilizzazione dei dati forniti e al rispetto delle consegne per la tipologia B. Le griglie tengono, pertanto, conto delle varie tipologie di prova scritta a cui bisogna abituare gli allievi a partire fin dal primo anno. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, che verranno utilizzate in riferimento ad ogni tipologia di prova scritta, vale la seguente tabella: livello 1 = 9 – 10 livello 2 = 7 – 8 livello 3 = 6 livello 4 = 4 – 5 livello 5 = 1 – 2 - 3 Per la traduzione in voti espressi in decimi i docenti divideranno per due la somma dei punti relativi alle due griglie utilizzate per la valutazione. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 35 di 119 A T T I V I T A’ MOTORIE Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi che, per quanto riguarda le attività motorie, fanno riferimento alla conoscenza di tali attività, dei giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici. Le griglie in questione fanno altresì riferimento alle capacità di svolgere le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere livello 1 = 5 cinque livello 2 = 4 quattro livello 3 = 3 tre livello 4 = 2 due livello 5 = 1 uno CONOSCENZE 1. Ha una conoscenza ampia e corretta delle attività motorie, dei giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici 2. Ha una conoscenza corretta delle attività motorie, dei giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni che accompagnano gli esercizi fisici 3. Conosce le fondamentali attività motorie, i giochi individuali e di gruppo più diffusi e i fenomeni principali che accompagnano gli esercizi fisici 4. Ha una conoscenza inadeguata delle attività motorie, dei giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici 5. Non conosce le attività motorie, i giochi individuali e di gruppo e i fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici CAPACITA’ 1. L’allievo svolge sempre in maniera corretta ed efficace le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo, mostrando un’ottima coordinazione nei movimenti 2. L’allievo svolge in maniera corretta le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo e mostra una buona coordinazione nei movimenti 3. L’allievo svolge con sufficiente correttezza le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo e mostra una coordinazione adeguata nei movimenti 4. Non sempre l’allievo svolge in maniera corretta le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo e non sempre adeguata è la sua coordinazione nei movimenti 5. L’allievo non svolge / non svolge in maniera corretta le attività motorie e i giochi individuali e di gruppo P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 36 di 119 DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO LINGUE STRANIERE Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si propone di adottare (integralmente o con le modifiche che si riterrà di dovervi apportare) le presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di comprensione, delle conoscenze acquisite e delle capacità di utilizzare le conoscenze. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda le lingue straniere, dovrebbero fare riferimento al possesso delle strutture grammaticali e delle funzioni linguistiche (ivi compresa la terminologia specifica dell’area professionale), alla capacità di utilizzare quelle conoscenze nella fruizione e nella produzione orale e scritta e alla capacità di comprendere testi scritti e messaggi orali in lingua straniera. Si fa notare che la doppia riproduzione grafica delle tre griglie consente di fotocopiare quelle di dimensioni più piccole e di collocarle negli appositi riquadri del registro personale. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle tre griglie, vale la seguente tabella: livello 1 = 9 – 10 livello 2 = 7 – 8 livello 3 = 6 livello 4 = 4 – 5 livello 5 =1 – 2 – 3 ABILITA’ STRUMENTALI E CONOSCENZE 1. Conosce tutte le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche studiate 2. Ha una buona conoscenza delle strutture grammaticali e delle funzioni linguistiche studiate 3. Ha una conoscenza essenziale delle strutture grammaticali e delle funzioni linguistiche studiate 4. Ha una conoscenza insufficiente delle strutture grammaticali e delle funzioni linguistiche studiate 5. Non conosce le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche studiate CAPACITA’ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE 1. Utilizza sempre in modo corretto ed efficace le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di messaggi orali 2. Utilizza in modo corretto le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di messaggi orali 3. Utilizza con sufficiente correttezza le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di messaggi orali. 4. Utilizza spesso in modo errato le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione scritta e orale 5. Non utilizza / utilizza quasi sempre in modo errato le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 37 di 119 scritta e orale COMPRENSIONE 1. Comprende con prontezza e in modo completo il significato di testi scritti e di messaggi orali 2. Ha buone capacità di comprensione dei testi scritti e dei messaggi orali 3. Ha sufficienti capacità di comprensione dei testi scritti e dei messaggi orali 4. Non sempre comprende in maniera corretta il significato dei testi scritti e dei messaggi orali 5. Non comprende il significato dei testi scritti e dei messaggi orali P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 38 di 119 DIPARTIMENTO GIURIDICO - ECONOMICO EGAR - ETAT Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si adottano le presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di comprensione, delle conoscenze acquisite e delle capacità di utilizzare le conoscenze. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda Egar ed Etat, fanno riferimento al livello delle conoscenze possedute, alla capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e alle capacità espressive Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere livello 1 = 5 cinque livello 2 = 4 quattro livello 3 = 3 tre livello 4 = 2 due livello 5 = 1 uno LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE 1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole. 2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio appropriato 3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio adeguato 4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e utilizza un linguaggio poco appropriato 5. Non conosce gli argomenti richiesti CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE 1. Utilizza sempre in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con grande efficacia nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione di progetti 2. Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con efficacia nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione di progetti 3. Utilizza con sufficiente correttezza le conoscenze acquisite e adopera quelle essenziali nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione di progetti 4. Utilizza in maniera non sempre corretta/scorretta le conoscenze acquisite e mostra difficoltà nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione di progetti 5. Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze acquisite P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 39 di 119 DIPARTIMENTO SCIENTIFICO MATEMATICA / SCIENZE DELLA TERRA / SCIENZE DEGLI ALIMENTI Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda la matematica, fanno riferimento alle capacità di individuare e applicare correttamente le regole e i principi per la soluzione dei problemi e alla correttezza dell’esecuzione e nella soluzione di calcoli e problemi Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda le Scienze della terra e degli alimenti, fanno riferimento ai livelli delle conoscenze acquisite e alle capacità di utilizzare le conoscenze. 1° livello - 9 - 10 2° livello - 7 - 8 3° livello - 6 4° livello - 4 - 5 5° livello - 2 - 3 CONOSCENZA 1° livello - Completa, approfondita ed ampliata 2° livello - Completa ed approfondita 3° livello - Completa ma non approfondita 4° livello - Frammentaria e superficiale 5° livello - Nessuna. Minima e lacunosa COMPRENSIONE 1° livello - Riconosce autonomamente la struttura dei problemi ed elabora le conoscenze con metodo e rigore scientifico 2° livello - Riconosce la struttura di problemi semplici e complessi 3° livello - Riconosce la struttura di semplici problemi 4° livello - Riconosce proprietà e relazioni solo se guidato 5° livello - Non riesce ad individuare la struttura de problema. APPLICAZIONE 1° livello - Applica le conoscenze in situazioni nuove senza errori ed imprecisioni 2° livello - Individua le principali relazioni e proprietà complesse. 3° livello - Individua semplici relazioni ed applica le principali proprietà 4° livello - Individua semplici relazioni solo se guidato. Commette errori nelle applicazioni 5° livello- Non riesce ad essere operativo. COMUNICAZIONE 1° livello - Si esprime con proprietà di linguaggio 2° livello - Si esprime in modo chiaro e corretto 3° livello - Si esprime in modo congruo anche se con qualche improprietà 4° livello - Se guidato esprime pochi pensieri in modo corretto P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 40 di 119 5° livello - Non riesce ad esporre in modo corretto alcun pensiero DIPARTIMENTO GIURIDICO - ECONOMICO LEGISLAZIONE Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda Legislazione, fanno riferimento ai livelli delle conoscenze acquisite e alle capacità di utilizzare le conoscenze. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere livello 1 = 5 cinque livello 2 = 4 quattro livello 3 = 3 tre livello 4 = 2 due livello 5 = 1 uno LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE 1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole 2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio appropriato 3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio adeguato 4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e utilizza un linguaggio poco appropriato 5. Non conosce gli argomenti richiesti CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE 1. Utilizza sempre in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con grande efficacia nei collegamenti con le altre discipline 2. Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con efficacia nei collegamenti con le altre discipline 3. Utilizza in modo corretto le conoscenze acquisite e adopera quelle essenziali nei collegamenti con le altre discipline 4. Utilizza in maniera non sempre corretta/scorretta le conoscenze acquisite e mostra difficoltà ad operare / non sa operare collegamenti con le altre discipline 5. Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze acquisite P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 41 di 119 DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO STORIA Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda la Storia, fanno riferimento al possesso degli strumenti atti a riconoscere le persistenze e i mutamenti e al livello delle conoscenze e delle capacità espressive. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere livello 1 = 5 cinque livello 2 = 4 quattro livello 3 = 3 tre livello 4 = 2 due livello 5 = 1 uno POSSESSO DI STRUMENTI INTERPRETATIVI 1. Possiede e utilizza sempre in maniera appropriata gli strumenti per individuare e descrivere le persistenze e i mutamenti 2. Possiede e utilizza in maniera corretta gli strumenti per individuare e descrivere le persistenze e i mutamenti 3. Utilizza in maniera essenziale gli strumenti per l’individuazione delle persistenze e dei mutamenti 4. Non sempre riesce a individuare le persistenze e i mutamenti 5. Non possiede gli strumenti per l’individuazione e la descrizione delle persistenze e dei mutamenti LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE 1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole 2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio appropriato 3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i contenuti con un linguaggio adeguato 4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e utilizza un linguaggio poco appropriato 5. Non conosce gli argomenti richiesti P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 42 di 119 OBIETTIVI GENERALI Concordemente, il Dipartimento dei Docenti dell’area linguistica (Italiano, Storia, Lingue Straniere e Religione), il Dipartimento dei Docenti dell’area tecnologica (Economia Aziendale, Matematica, Geografia turistica e Storia dell’arte, Scienze della terra e Biologia, Legislazione, Alimenti e alimentazione) e il Dipartimento dell’area pratica (Laboratorio servizi ristorativi sala – bar, Laboratorio servizi ristorativi cucina, Laboratorio servizi di ricevimento, Educazione fisica) determinano i parametri operativi di base. OBIETTIVI SOCIO – AFFETTIVI Biennio iniziale: ◊ Educazione al rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente; ◊ Educazione all’autocontrollo; ◊ Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune. Triennio terminale ◊ Educazione alla motivazione allo studio ed al lavoro; ◊ Educazione al senso di responsabilità; ◊ Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune. OBIETTIVI COGNITIVI Biennio iniziale ◊ Comprensione dei linguaggi e dei codici; ◊ Alfabetizzazione nelle varie discipline di base; ◊ Conoscenza dei principi fondamentali delle varie discipline; ◊ Applicazione elementare delle nozioni acquisite. Triennio terminale ◊ Uso dei linguaggi specifici; ◊ Conoscenza e utilizzo delle tecnologie specifiche; ◊ Individuazione e creazione dei collegamenti; ◊ Riformulazione dei nuclei concettuali e delle acquisizioni individuali; ◊ Stesura di progetti. OBIETTIVI FORMATIVI E METODI SPECIFICI DISCIPLINARI OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER IL TERZO ANNO P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 43 di 119 ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ l'approfondimento della riflessione sulla lingua almeno in ordine alle attività specificamente connesse con il profilo professionale; lo sviluppo delle capacità critiche dell'alunno per giungere ad una più generale capacità di espressione di proprie valutazioni personali in ordine a fatti e problemi; la capacità di recepire l'esistenza delle diversità ideologiche e culturali allo scopo di suscitare, nei discenti il rispetto per la pluralità delle idee; il potenziamento Consapevole delle competenze comunicative in vari contesti e settori, soprattutto in ambito professionale; relazioni sulle attività di laboratorio e di sala (classi di cucina e di sala); rapporti epistolari con imprenditori del settore alberghiero e della ristorazione e con Enti pubblici; conversazioni attinenti l'ambito professionale; preparazione di itinerari turistici per i clienti di un albergo. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER IL BIENNIO POST QUALIFICA ◊ ◊ ◊ ◊ la conoscenza delle cornici storiche per inquadrare più compiutamente gli eventi letterari degli ultimi due secoli; la capacità di orientarsi nelle varie epoche e di riconoscere somiglianze e differenze fra diversi eventi culturali; la capacità di riconoscere l'importanza storica dei fenomeni culturali della nostra epoca; la padronanza degli strumenti concettuali occorrenti per spiegare le conoscenze storiche. ITALIANO (biennio iniziale e monoennio) Obiettivi ◊ Lettura e comprensione ◊ comprensione del significato delle singole parole in riferimento al testo; ◊ capacita di distinguere l’idea centrale di un testo dalle informazioni accessorie; ◊ saper riconoscere lo scopo di un testo; ◊ capacità di individuare il punto di vista dell’autore di un testo. ◊ comunicare un’esperienza personale, un racconto, un argomento di studio in modo ordinato; ◊ esporre in maniera corretta un argomento, facendo riferimenti pertinenti, operando confronti ed esprimendo giudizi motivati; ◊ • utilizzare in maniera appropriata il lessico specifico delle varie discipline. Per quanto riguarda la produzione scritta sono stati stabiliti i seguenti obiettivi; ◊ ◊ esprimere il proprio pensiero con frasi brevi e logicamente articolate; fare uso di un lessico appropriato; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 44 di 119 ◊ ◊ ◊ usare correttamente gli elementi grammaticali e le strutture sintattiche; organizzare e rielaborare in modo appropriato le informazioni ricevute; produzione di vari tipi di testo (regolativi, descrittivi, argomentativi, rielaborazioni personali in forma di parafrasi o di riassunto). STORIA (biennio iniziale ) Obiettivi ◊ conoscenza degli eventi storici studiati e capacità di esporli in modo chiaro e ordinato; ◊ capacità di usare con proprietà i termini e i concetti fondamentali della disciplina; ◊ capacità di distinguere i molteplici aspetti di un evento LINGUA STRANIERA (Inglese, Francese, Tedesca, Russa) Biennio comune Obiettivi ◊ Acquisire la capacità di presentarsi, chiedere e dare informazioni, descrivere cose, esprimere concetti, raccontare eventi, comprendere e produrre piccoli testi scritti. ◊ Conoscere gli elementi grammaticali di base. (Classe Terza) Obiettivi ◊ Utilizzare il linguaggio relativo all’ambito professionale di qualifica ◊ Saper conversare, saper capire e produrre testi scritti generali o collegati all’ambito turistico e ristorativo. Classe Quarta e Quinta Obiettivi ◊ Potenziare tutte le abilità acquisite negli anni precedenti. ◊ Conoscere la civiltà del paese di cui si studia la lingua ◊ Saper analizzare la struttura di testi settoriali, articoli di giornale o rivista, o testi legati all’indirizzo professionali Metodi ◊ Lezione frontale, riflessione sulle strutture linguistiche, esercitazioni guidate al dialogo in lingua, analisi di testi e visione di filmati originali. DIRITTO ED ECONOMIA Biennio comune e monoennio Obiettivi ◊ Acquisire un’alfabetizzazione giuridico – economica, individuando i concetti fondamentali della materia. ◊ Comprendere i principi fondamentali della Costituzione italiana sotto il profilo giuridico – economico, P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 45 di 119 ◊ utilizzando un linguaggio specifico Metodi ◊ Metodi Lezione frontale, dibattito, lavoro su testi e documenti. LEGISLAZIONE Biennio Post Qualifica Obiettivi ◊ Conoscere a livello essenziale gli Istituti giuridici, risalendo alle fonti e utilizzando un linguaggio specifico corretto ◊ Acquisire una visione globale della Disciplina, correlata alla realtà professionale. ◊ Acquisire la capacità di risalire autonomamente alle fonti e di creare collegamenti. Metodi ◊ Metodi Lezione frontale, analisi delle fonti, discussione guidata. MATEMATICA E INFORMATICA / MATEMATICA Biennio Comune Obiettivi ◊ Comprendere il significato dei formalismi indotti. ◊ Saper utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo ◊ Saper cogliere le analogie strutturali. ◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambiti disciplinari. Classe Terza Obiettivi ◊ Comprendere il significato dei formalismi indotti, utilizzando consapevolmente le procedure di calcolo. ◊ Riconoscere e disegnare semplici funzioni. ◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche. ◊ Acquisire rigore espositivo e formale. Classe Quarta e Quinta Obiettivi ◊ Acquisire maggiore competenza, sicurezza e consapevolezza riguardo agli aspetti del calcolo. ◊ Riconoscere e disegnare grafici di funzioni razionali. ◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche. ◊ Acquisire rigore espositivo e formale. ◊ Utilizzare autonomamente le tecniche e i concetti appresi. Metodi ◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 46 di 119 SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA Biennio Comune Obiettivi Scienze della Terra ◊ conoscenza basilare di chimica generale e inorganica; ◊ conoscenza della litosfera, del sistema solare e della terra; ◊ conoscenza dell’atmosfera, dell’idrosfera e del ciclo dell’acqua. Obiettivi Biologia: ◊ conoscenza della teoria cellulare, della continuità della specie, ◊ conoscenza dell’evoluzione della vita sul pianeta; ◊ conoscenza dell’organizzazione del corpo umano. Metodi ◊ Lezione frontale, dibattito, quaderno di lavoro, visione di filmati, lettura di articoli. ELEMENTI DI GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE ALBERGHIERA Monoennio ( Cucina – Sala bar – Ricevimento ) Obiettivi ◊ Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema azienda. ◊ Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale. ◊ Conoscere, nell’ambito del circuito dei finanziamenti alle imprese, il ruolo fondamentale del sistema bancario e dell’intermediazione creditizia. ◊ Saper riconoscere e compilare i documenti della compravendita. Metodi ◊ Lezione frontale, colloquio guidato, lavoro di ricerca individuale e di gruppo. ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE (Classe quarta e quinta ristorazione) Obiettivi ◊ Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale. ◊ Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie d’impresa ricettivo-ristorativa. ◊ Conoscere la struttura e la composizione del capitale nelle aziende turistiche. ◊ Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa ristorativa. ◊ Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 47 di 119 esercizio. ◊ Riconoscere e applicare le strategie di marketing. Metodi ◊ Lezione frontale, dibattito guidato, modulistica d’azienda, articoli. ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA (Classe quarta e quinta turismo) Obiettivi ◊ Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale. ◊ Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio. ◊ Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica. ◊ Saper compiere le principali operazioni di front e back office nelle imprese alberghiere. ◊ Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera. ◊ Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio. ◊ Riconoscere e applicare le strategie di marketing. Metodi ◊ Lezione frontale, dibattito guidato, procedure informatiche, modulistica d’azienda, articoli (due ore in comprese con Laboratorio dei Servizi di Ricevimento). LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI Classe Terza Ricevimento Obiettivi ◊ Potenziare le capacità di utilizzare le nuove tecnologie informatiche. ◊ ◊ Metodi ◊ Lezione frontale, esercitazione pratica sul computer. PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE Biennio comune Obiettivi ◊ Conoscere le principali caratteristiche della nutrizione. ◊ Conoscere la classificazione degli alimenti. ◊ Conoscere le modificazioni degli alimenti nei procedimenti di cottura. ◊ Saper interpretare il significato dei termini e dei concetti appresi. Metodi ◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, audiovisivi, articoli. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 48 di 119 ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE Classe Terza Cucina e Sala bar Obiettivi ◊ Conoscere i sistemi di produzione e conservazione degli alimenti ◊ Saperne distinguere le categorie ed i criteri di classificazione. ◊ Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni. ◊ Metodi ◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, esercitazioni pratiche. Classe Quarta e Quinta Ristorazione Obiettivi ◊ Acquisire la capacità di distinguere le categorie, le caratteristiche ed i criteri di classificazione degli alimenti. ◊ Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni. ◊ Conoscere le norme igieniche, la chimica degli alimenti e la dietetica. Metodi ◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, ricerche. LABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE (Settore Cucina) Biennio comune Obiettivi ◊ Sviluppare un atteggiamento di cooperazione e partecipazione. ◊ Conoscere il laboratorio di cucina e i locali adiacenti. ◊ Conoscere le norme igieniche e di manutenzione delle attrezzature. ◊ Conoscere a livello elementare le basi tecnico – professionali. ◊ Conoscere le trasformazioni del prodotto alimentare. Classe Terza Cucina Obiettivi ◊ Acquisire la capacità di operare all’interno di una brigata di cucina. ◊ Saper applicare le procedure operative relative alla realizzazione delle ricette. ◊ Conoscere i principali piatti della cucina locale, regionale, nazionale e internazionale. ◊ Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni precedenti. Metodi ◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 49 di 119 L ABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE (Settore Sala – bar) Biennio comune Obiettivi ◊ Conoscere i reparti del ristorante, le norme igieniche e di manutenzione, i principali tipi di servizio. ◊ Eseguire la "Mise en Place" di un tavolo. ◊ C onoscere il reparto bar, le attrezzature in uso e le preparazioni di caffetteria. ◊ Conoscere l’impostazione del menù e del buffet, le bevande analcoliche e i principali tipi di vini, liquori e distillati. Classe Terza Sala bar Obiettivi ◊ Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni precedenti. ◊ Conoscere le regole della cucina di sala. ◊ Conoscere i vini italiani, le loro caratteristiche organolettiche e il loro corretto servizio. ◊ Conoscere i principali cocktail e long drink. ◊ Conoscere i criteri per la composizione e la porzionatura dei piatti e le tecniche di calcolo per stabilirne il costo. Metodi ◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche. LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI Classe Quarta e Quinta Ristorazione Obiettivi ◊ Conoscere le principali strutture ristorative, con attenzione alle evoluzioni del settore. ◊ Acquisire la capacità di rielaborare le competenze acquisite, adattandole a situazioni e tipi d’utenza differenti. ◊ Acquisire la capacità di organizzare le risorse umane e le tecniche alimentari. ◊ Saper redigere menù differenziati in funzione di considerazioni merceologiche, dietetiche ed economiche. ◊ Saper abbinare correttamente il cibo al vino. ◊ Conoscere le nuove tecnologie culinarie e le nuove forme di ristorazione. Metodi ◊ Lezione frontale, lavoro di gruppo e ricerca, esercitazioni guidate, stage aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni gastronomiche. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 50 di 119 LABORATORIO SERVIZI DI RICEVIMENTO Biennio comune Obiettivi ◊ Conoscere l’etica professionale, le norme igieniche e la prevenzione antinfortunistica. Conoscere l’organizzazione dei reparti alberghieri. ◊ Saper ricevere e consigliare i clienti, effettuare prenotazioni, redigere formulari, fatture, distinte e statistiche. Metodi ◊ ezione frontale, esercitazioni pratiche, visite guidate ad Aziende. Classe Terza Ricevimento Obiettivi ◊ P otenziamento delle abilità acquisite dagli alunni negli anni precedenti. ◊ Conoscenza approfondita degli strumenti in dotazione alla struttura alberghiera. ◊ Saper utilizzare in modo adeguato i mezzi informatici nella reception di un hotel. ◊ Saper accogliere il cliente; saper svolgere operazioni contabili. Metodi ◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate, stage aziendale, visite ad alberghi. Classe Quarta e Quinta Turismo Obiettivi La Disciplina, adottando gli obiettivi di Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica e di Tecniche di Comunicazione e Relazione, viene svolta in compresenza dai suddetti Docenti. GEOGRAFIA DELLE RISORSE CULTURALI E TURISTICHE Classe Terza Ricevimento Obiettivi ◊ Conoscere il turismo in Italia: le Alpi, la Padania, le isole, le città d’arte. ◊ C onoscere il patrimonio artistico di Ferrara. ◊ Saper consultare, leggere ed interpretare carte, mappe, piante delle città, guide di una regione. Metodi ◊ Lezione frontale, discussione, audiovisivi, cartografia, materiale turistico. GEOGRAFIA TURISTICA Classe Quarta e Quinta Turismo Obiettivi ◊ Saper elaborare itinerari turistici. ◊ Conoscere la regione mediterranea, il Nord e il Centro Europa, le più importanti capitali europee, i caratteri turistici dei paesi della Comunità P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 51 di 119 Europea, dell’Asia, dell’Oceania, dell’America. ◊ Conoscere alcuni elementi di storia del turismo. Metodi ◊ Lezione frontale, esercitazioni su cartografia, discussione guidata STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI Classe Quarta e Quinta Turismo Obiettivi ◊ Conoscere le caratteristiche delle opere d'arte e dei beni culturali dall'antichità al Novecento. ◊ Saper analizzare le opere d’arte e le relative realtà ambientali. ◊ Saper organizzare e progettare itinerari turistici. Metodi ◊ Lezione frontale, visita a monumenti e musei, discussione guidata. TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE Classe Quarta e Quinta Turismo Obiettivi ◊ Conoscere le dinamiche comunicative individuali e di gruppo. ◊ Rendersi consapevoli dei diversi bisogni del cliente. ◊ Conoscere i linguaggi della comunicazione di massa. Metodi ◊ Metodi Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni comunicative (un’ora risulta in compresenza con Laboratorio dei Servizi di Ricevimento). EDUCAZIONE FISICA Biennio comune Obiettivi Gli alunni saranno guidati, tramite un lavoro d’esercitazione particolare, al proprio potenziamento fisiologico ed all’evoluzione quantitativa e qualitativa del proprio patrimonio motorio. Classe Terza Obiettivi Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo positivo dello sport come difesa della salute, come mezzo di socializzazione e d’espressione della personalità. Classe Quarta e Quinta Obiettivi Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo dello sport come difesa della salute, mezzo di socializzazione e d’espressione della personalità; ad essere consapevoli dei comportamenti a "rischio", a conoscere le norme da seguire in caso d’infortunio. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 52 di 119 RELIGIONE (Insegnamento opzionale) Tutte le Classi Obiettivi Gli alunni saranno guidati all’analisi consapevole di tematiche educative quali: • la realtà giovanile e i problemi del mondo contemporaneo, • la ricerca interiore dell’uomo, • le proposte e le risposte della Chiesa Cattolica. AREA DI APPROFONDIMENTO Biennio comune Obiettivi Si tratta di alcune ore settimanali, quattro, che il Consiglio di Classe gestisce in funzione delle necessità riscontrate. L’area può quindi essere utilizzata: ◊ per un’azione di recupero e sostegno di alunni in difficoltà nel percorso dell’apprendimento; per un’azione progettuale (anche interdisciplinare) di rafforzamento e ampliamento delle abilità e delle conoscenze; ◊ per l’anno scolastico in corso il Collegio docenti, sentito i Dipartimenti, ha deciso di affidare queste ore a progetti finalizzati all’educazione stradale ed educazione alla salute. Monoennio (classi terze) Obiettivi Le ore destinate a queste classi, considerata la valenza professionale dell’indirizzo d’istituto, sono affidate a progetti pluridisciplinari che coinvolgono le materie professionali d’indirizzo AREA PROFESSIONALIZZANTE (TERZA AREA) Classe Quarta e Quinta Obiettivi Si tratta di attività che l’Istituto programma in collaborazione con i Consigli di classe, Aziende operanti sul territorio per il conseguimento della qualifica di secondo livello attraverso percorsi formatavi teorici – pratici ed attività di stage presso aziende. I docenti in questi corso per il 50 % devono appartenere al mondo del lavoro con una valida esperienza professionale. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 53 di 119 O.F.I.S. (Offerta Formativa integrata sperimentale) Classe terze (Addetto ai servizi di cucina e Operatore dei servizi per l’area di ricevimento e ristorazione) L’O.F.I.S. è un corso rivolto a studenti che hanno abbandonato la scuola. Può essere frequentato da alunni che hanno compiuto il 14° anno d’età e che non hanno ancora compiuto il 18° anno. Il corso O.F.I.S. è un progetto sovvenzionato dalla Regione Campania che ha una durata di tre anni. Vi sono due terze con relative qualifiche. 1. Addetto ai servizi di cucina 2. Operatore dei servizi per l’area di ricevimento e ristorazione Il corso è strutturato nel seguente modo: 1320 ore annuali, il 70% di queste è nell’area specifica professionalizzante. Il 30% è dedicato a lezioni teoriche dell’area umanistica, scientifica e linguistica. Molta importanza viene data all’area tecnico-pratica. In ogni corso vi è la presenza di un tutor didattico e un tutor aziendale per le attività stage presso ristoranti e alberghi che agevolano molto l’intenzione e la valenza didattica del progetto. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 54 di 119 FLESSIBILITÀ DEL QUADRO ORARIO Per realizzare iniziative formative integrate, l'Istituto provvede ad adeguare l'impianto curricolare attraverso la riorganizzazione dei percorsi didattici e la flessibilità dell'orario, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze, e a realizzare compensazioni tra le discipline e le attività previste dagli attuali programmi. In conformità alla normativa vigente, l'Istituto ritaglierà una quota oraria fino al 15% del monte ore annuale di ciascuna disciplina finalizzato al potenziamento di abilità tecnico-professionali. FORMAZIONE ORARIO Nella formazione dell’orario si considerano: ◊ Le disposizione ministeriali ◊ Le esigenze didattiche ◊ I gruppi linguistici ◊ La disponibilità dei laboratori (sala, cucina, ricevimento, palestra, multimediale, linguistico) ◊ Accesso al servizio di ristorazione ◊ Progetti curricolari ed extracurricolari CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI Criterio fondamentale per la formazione delle Classi è il mantenimento della prima lingua straniera studiata nella scuola media, della attribuzione della seconda lingua secondo le scelte degli allievi e in rapporto all’organico esistente, al numero di alunni per classe stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione, alla formazione di gruppi omogenei per provenienza. In tutte le Classi è comunque stabilito l'insegnamento della lingua inglese. In base alla legge 241 del ‘90 è possibile accedere agli atti esplicativi relativi alla formazione delle Classi. All’atto della formazione delle Classi, qualora non sussistano impedimenti, può essere esaudita la richiesta di uno studente di essere inserito in un ambito particolare. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 55 di 119 STRUTTURA DELL’ORARIO SCOLASTICO L'orario delle lezioni, per l'a.s. 2006/2007, stabilito dal Consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio Docenti è il seguente: 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° dalle ore 8.00 9.00 9.55 10.50 11.45 12.40 13.30 14.20 alle ore 9.00 9.55 10.50 11.45 12.40 13.30 14.20 15.10 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI L'assegnazione dei docenti alle classi è effettuata dal Preside sulla base di criteri generali forniti dal C.d.I. e da quelli didattici operativi dal C.D.. Qualora le contingenze suggeriscano al preside scelte diverse per esigenze d’opportunità funzionale al servizio, ne darà motivazione. Per l'A.S. 2006/2007 sono stati seguiti i seguenti criteri: a) Garantire la continuità didattica prioritariamente alle classi quinte, se possibile alle classi terze ed in secondo ordine alle altre classi. b) Ove possibile, formare cattedre separate tra Sede Centrale e Succursali. c) Rispettare le graduatorie. d) Rispettare i desiderata dei docenti. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 56 di 119 CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DEI DOCENTI La formulazione dell’orario dei Docenti è determinata innanzi tutto dalle esigenze didattiche delle Classi, quali una distribuzione omogenea del carico di lavoro nell’arco della settimana, l’aggregazione di blocchi orari di estensione non eccessiva, ma sufficiente allo svolgimento di esercitazioni anche complesse; la formulazione dell’orario medesimo è tuttavia condizionata da precisi vincoli, quali: ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ la disponibilità dei laboratori; gli sdoppiamenti e gli abbinamenti di Classi per la formazione di gruppi omogenei dal punto di vista dell’insegnamento delle lingue straniere; la compresenza dei Docenti di materie tecnico – pratiche e di Scienze dell’Alimentazione, con l’obbligo della fruizione dei laboratori per almeno un’ora settimanale; la compresenza dei Docenti di Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica e di Tecniche della Comunicazione e Relazione nell’ambito di Laboratorio dei Servizi di Ricevimento; la distribuzione delle cattedre di alcune discipline su Classi ubicate in sede e su Classi delle succursali, con la necessità di prevedere i tempi necessari per lo spostamento dei Docenti nell’arco della mattinata; CRITERI PER LA FORMAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE A.T.A. La formulazione dell’orario del personale tecnico-pratico (A.T.A.) è determinata in funzione alla definizione dell’orario di lavoro delle Classi e dei Docenti, al fine di assicurare: ◊ la presenza del personale nei laboratori durante il normale svolgimento delle lezioni; ◊ il mantenimento di un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro; ◊ un’agevole fruizione dei supporti didattici e dei servizi; ◊ lo svolgimento di incontri di lavoro e di aggiornamento; ◊ un supporto ai Docenti nella produzione di materiali didattici; ◊ un facile accesso dell’utenza agli uffici. INDICATORI DI QUALITA’ Nell’ambito del P.O.F, in piena coerenza con la programmazione educativodidattica, s’inserisce la valutazione globale del sistema scuola, fondata sul principio dell’autoanalisi, avente come parametri i seguenti indicatori: ◊ per quanto attiene ai docenti le competenze didattico-metodologiche e disciplinari, le competenze relazionali e gestionali, gli esiti formativi, i procedimenti strutturali posti in essere. Qualsiasi altra valutazione non P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 57 di 119 ◊ ◊ ◊ ◊ strettamente legata ad elementi oggettivamente riscontrabili è da escludersi; la Figura Strumentale preposta, i Dipartimenti e le Commissioni elaboreranno questionari sul grado di efficienza dei servizi amministrativi e didattici da sottoporre al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto prima della diffusione e da somministrare a tutti gli operatori della scuola, ad alunni e genitori; con le medesime modalità verranno, altresì, elaborati oggettivi parametri indicatori della qualità dei servizi; parametri indicatori saranno da considerarsi: i livelli di consistenza della dispersione scolastica, la regolarità del ciclo di studi, le ripetenze, i tassi di frequenza degli alunni, i tassi di assenza degli operatori, l’efficienza degli organismi di programmazione (OO:CC:, Assemblee dei rappresentanti di classe, Comitato dei genitori, Assemblea dei genitori); la valutazione dell’esito formativo riguarderà il rapporto tra alunni in entrata e in uscita (qualifica e maturità), i risultati medi del profitto in uscita, il proseguimento degli studi universitari, l’inserimento nel mondo del lavoro con particolare attenzione al livello dell’inserimento stesso (qualifica rivestita, livello di azienda turistico-alberghiera). PROCEDURA DEI RECLAMI La scuola si adopera per costruire una fattiva e reciproca collaborazione con le famiglie, proponendosi di chiarire direttamente i problemi con gli Insegnanti ed il personale interessato. In caso di mancato chiarimento, è possibile inoltrare reclamo scritto e sottoscritto. Il Preside avvia le procedure del caso, ai sensi della normativa vigente; formula inoltre, annualmente, una relazione analitica di tutte le procedure attivate, da inserire in quella generale del Consiglio d’Istituto. VALUTAZIONE IN SERVIZIO Allo scopo di offrire un contributo in termini di proposte migliorative per gli anni successivi, tutte le componenti interessate al servizio scolastico sono sollecitate alla compilazione d’appositi questionari o d’altre forme di rilevazione e/o confronto, che costituiscono elementi utili di verifica e valutazione dell’attività formativa della scuola; da ciò potrà scaturire una relazione che il Collegio dei Docenti sottoporrà all’attenzione del Consiglio d’Istituto. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 58 di 119 ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI L’attività d’aggiornamento è programmata in modo tale da dare la possibilità di partecipare ad ogni iniziativa autorizzata dal Ministero, dal C.S.A., dall’ I.R.R.E., dall’Università e da tutti gli altri organi competenti, con l’approvazione del Capo d’Istituto. Il Collegio dei Docenti può comunque decidere autonomamente in ordine alle attività d’aggiornamento: si precisa infatti che fanno parte del piano educativo di Istituto anche i corsi eventualmente organizzati da Scuole o Enti esterni all’Istituto, purché approvati dal Collegio. Il Collegio dei Docenti formula dunque il proprio piano di aggiornamento, lasciando liberi i singoli di partecipare ad altri corsi di interesse personale. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 59 di 119 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 60 di 119 IL PIANO DI SVILUPPO DELL’OFFERTA FORMATIVA Per rendere più agevole la lettura del presente documento riteniamo opportuno far conoscere al lettore i criteri fondamentali in base ai quali abbiamo redatto e di volta in volta aggiorneremo il P.O.F.. ◊ Condivisione: che rappresenta la condizione necessaria per raggiungere gli obiettivi generali e specifici. ◊ Flessibilità: che riguarda le scelte innovative rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extra curricolari. ◊ Coordinamento ed Integrazione: che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative all'interno dell’Istituto e le relazioni tra la scuola e i diversi enti del territorio. ◊ Responsabilità: che coinvolge tutti i processi decisionali attivati dalla scuola e da tutte le sue componenti. Tale responsabilità si esplicita in un’analisi di fattibilità dei diversi processi, nell’individuazione di metodi di attuazione e di verifica. ◊ Miglioramento: che identifica la finalità di tutti i processi attivati nella scuola dai suoi componenti. Alla luce dell’esperienza ed al fine di definire le diverse proposte emerse dalle riunioni con la commissione P.O.F. e dall’ascolto (in modo informale) di tutte le componenti presenti nella nostra scuola questo istituto intende attivarsi per divenire un centro di cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio. In particolare si tratta di sostenere azioni di sviluppo ed ampliamento dei servizi interni ed esterni alla scuola al fine di incoraggiare e sviluppare le attitudini e gli interessi degli studenti. La realizzazione della scuola come centro di cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio dovrà avvenire con modalità diverse (rete, consorzi, protocolli d’intesa con altre scuole, con la Provincia, con la Formazione Professionale, con il Comune,…) comunque in attività a ciò finalizzate (progetti di continuità di sistema, progetti di integrazioni di sistemi, corsi IFTS, corsi di qualifica di secondo livello in cui la scuola potrebbe porsi anche come Agenzia Formativa). Per individuare un piano coerente con le linee generali della scuola e fattibile rispetto al sistema organizzativo interno, si vuole proporre al Collegio dei Docenti, l’attivazione di un gruppo di lavoro finalizzato alla riflessione, valutazione e selezione delle finalità generali da sviluppare nei prossimi anni. In particolare la scuola si propone di ◊ sostenere un progetto di utilizzo e riorganizzazione delle strutture logistiche e delle risorse umane per un sistema più efficace ed efficiente ◊ ridefinire l’impianto curricolare (triennio iniziale) ◊ aumentare il livello di consapevolezza del ruolo che il docente deve avere nella scuola dell’autonomia ◊ aumentare il successo scolastico e combattere efficacemente la dispersione ◊ favorire azioni mirate al mantenimento e/o miglioramento dello star bene a scuola P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 61 di 119 La flessibilità oraria per un servizio efficiente ed efficace può essere applicata subito tenendo presente l’espletamento del progetto “Scuola aperta e catering esterno”. Visto l’impegno nelle ore pomeridiane e serale degli alunni, i quali devono preparare le pietanze, preparare la sala e servire il tutto a volte nelle ore serali, sarebbe auspicabile applicare la flessibilità orario per le classi impegnate. In questo modo le classi impegnate di mattina per le esercitazioni, potrebbero traslare nel pomeriggio le attività in modo da impegnare l’alunno per le ore previste dall’orario scolastico e non per l’intera giornata. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 62 di 119 PROGETTI Al fine di ampliare la propria efficacia sul campo ed i propri orizzonti culturali e professionali, la Scuola attua una vasta gamma di Progetti qualificanti, mirati all’ accoglienza, al benessere e all'orientamento degli alunni, all’integrazione dei disabili, all’apertura all’Europa ed al territorio circostante, ad un efficace supporto alla specifica attività didattica. Ogni progetto attuato dalla Scuola è esplicitamente indirizzato ad un miglioramento del servizio svolto nei riguardi dell’utenza (alunni, genitori); al termine, l’efficacia del lavoro svolto sarà valutata tramite un’apposita scheda in cui ogni alunno potrà esprimere giudizi e suggerimenti per un miglioramento del servizio. In quest’anno scolastico si vedrà la realizzazione dei seguenti progetti: I progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2006/07 sono: 1) “DAL RICETTARIO ALL’IPERTESTO” – da finanziare col Fondo d’Istituto per un importo pari a € 14.100.00; 2) “INFORMATICA PATENTE EUROPEA” da finanziare col Fondo d’Istituto per un importo pari a € 10.700.00; 3) “SCUOLA APERTA” - costo zero; 4) “PROGETTARE PER IMPARARE” € 6.481.20 da finanziare dal capitolo della formazione docenti; Progetti approvati e finanziati con altri fondi sono: ◊ “AREA A RISCHIO” finanziato con i fondi dell’Ufficio Scolastico della Regione Campania, per un importo pari a € 35.675.00, da completarsi entro e non oltre il 31/12/2006; a. Modulo Teatro b. Modulo Cineforum …. Problematiche c. Modulo Ecologia e Ambiente d. Modulo Lingue straniere e multimedialità e. Modulo Informatica f. Modulo Sculture Alimentari ◊ I.F.T.S. PON 5.1 – “TECNICO SUOERIORE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” - finanziato con fondi europei per un importo di € 185.000.00 da completarsi entro e no oltre il 31/12/2007; ◊ O.F.I.S. 3^ annualià– Cicciano (pasticciere), finanziato con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400; ◊ O.F.I.S. 3^ annualità – Camposano (addetto ai servizi di cucina), finanziato con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 63 di 119 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al curriculum scolastico nell'ambito di un Progetto d’intesa con la Regione Campania permettono il conseguimento di un secondo diploma riconosciuto dalla Regione, che qualifica gli allievi come: CLASSI QUINTE 1) ADDETTO AI SERVIZI DI FOOD AND BEVERAGE sarà in grado di: ◊ condurre e pianificare tutti i servizi di ristorazione; ◊ dirigere e coordinare il lavoro del ristorante, della cucina e del bar e di una pasticceria; ◊ elaborare i menù, poiché è aggiornato sull’evoluzione dei gusti alimentari; ◊ procedere alla definizione e all’applicazione degli standard qualitativi e quantitativi nelle varie fasi di approvvigionamento, di produzione, erogazione del servizio; ◊ supervisionare le operazioni di cottura, di preparazione e di abbinare correttamente le bevande e i vini ai menù, poiché conosce i principi della gastronomia. 2) TECNICO DELL’ASSISTENZA LOCALE ALL’OSPITE IL TECNICO a fine corso sarà in grado di: ◊ Operare nell’housekeeping; ◊ Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni strumenti informatici; ◊ Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti vari; ◊ organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate; ◊ operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto turistico, seguire e coordinare una politica di vendita stabilendo i metodi più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in collaborazione con i sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi; ◊ conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali con la clientela e con il personale. 3) OPERATORE ADDETTO AI SERVIZI DI ENOLOGIA ENOGASTRONOMIA Conoscenze ◊ Conoscere la lavorazione dell’uva e la produzione del vino. ◊ Conoscere i vini nazionali ed i principali vini internazionali. ◊ Conoscere l’informatica di base e le reti informatiche. ◊ Conoscere bene almeno una lingua straniera. ◊ Conoscere bene la ristorazione ed i suoi reparti P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. E DI Pagina 64 di 119 ◊ ◊ Conoscere il Marketing e l’applicazione dello stesso nel settore enologico e della ristorazione. Conoscere il ristorante e l’utilizzazione del vino al suo interno. Abilità ◊ ◊ ◊ ◊ Alla fine del corso gli allievi ,raggiungeranno le seguenti abilità: avranno un discreto spirito di iniziativa Manageriale; sapranno coordinare i servizi della ristorazione; saranno in grado di relazionare in modo soddisfacente e positivo con i clienti. Comportamenti ◊ L’alunno alla fine del corso oltre alla specifica preparazione professionale dovrà possedere doti di onestà e senso del dovere, Calma e padronanza di se, cortesia e garbo. 4) RESPONSABILE DEI SERVIZI DI BANQUETING OBIETTIVI DEL SAPERE: L’alunno dovrà: ◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di catering-banqueting ◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro ◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie, prodotti, risorse umane OBIETTIVI DEL SAPER FARE: L’alunno saprà: ◊ Promuovere il servizio in diverse situazioni ◊ Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole” ◊ Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE: L’alunno: ◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse soluzioni/offerte ◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e promuovere soluzioni alternative CLASSI IV 5) OPERATORE DI BANQUETING OBIETTIVI DEL SAPERE: L’alunno dovrà: ◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di catering-banqueting ◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro ◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie, prodotti, risorse umane OBIETTIVI DEL SAPER FARE: L’alunno saprà: P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 65 di 119 ◊ ◊ ◊ Promuovere il servizio in diverse situazioni Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole” Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE: L’alunno: ◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse soluzioni/offerte ◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e promuovere soluzioni alternative 6) RESPONSABILE DEI SERVIZI DI BANQUETING OBIETTIVI DEL SAPERE: L’alunno dovrà: ◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di catering-banqueting ◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro ◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie, prodotti, risorse umane OBIETTIVI DEL SAPER FARE: L’alunno saprà: ◊ Promuovere il servizio in diverse situazioni ◊ Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole” ◊ Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE: L’alunno: ◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse soluzioni/offerte ◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e promuovere soluzioni alternative 7) OPERATORE ADDETTO AI SERVIZI DI ENOLOGIA E DI ENOGASTRONOMIA Conoscenze ◊ Conoscere la lavorazione dell’uva e la produzione del vino. ◊ Conoscere i vini nazionali ed i principali vini internazionali. ◊ Conoscere l’informatica di base e le reti informatiche. ◊ Conoscere bene almeno una lingua straniera. ◊ Conoscere bene la ristorazione ed i suoi reparti ◊ Conoscere il Marketing e l’applicazione dello stesso nel settore enologico e della ristorazione. ◊ Conoscere il ristorante e l’utilizzazione del vino al suo interno. Abilità ◊ Alla fine del corso gli allievi ,raggiungeranno le seguenti abilità: ◊ avranno un discreto spirito di iniziativa Manageriale; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 66 di 119 ◊ ◊ sapranno coordinare i servizi della ristorazione; saranno in grado di relazionare in modo soddisfacente e positivo con i clienti. Comportamenti ◊ L’alunno alla fine del corso oltre alla specifica preparazione professionale dovrà possedere doti di onestà e senso del dovere, Calma e padronanza di se, cortesia e garbo. 8) TECNICO DELL’ASSISTENZA LOCALE ALL’OSPITE IL TECNICO a fine corso sarà in grado di: ◊ Operare nell’housekeeping; ◊ Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni strumenti informatici; ◊ Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti vari; ◊ organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate; ◊ operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto turistico, seguire e coordinare una politica di vendita stabilendo i metodi più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in collaborazione con i sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi; ◊ conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali con la clientela e con il personale. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 67 di 119 NOMINATIVI ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO FERRARA PIERINO COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO FUSCO VITALE GIACOMO GIACOMO - collaboratore vicario con esonero FIDUCIARI SEDE SUCCURSALI COMIZIANO NAPOLITANO SILVESTRE GIULIANO ADELINA GESCAL CACCAVALE FALCO ANTONIO VINCENZO CAMPOSANO CASORIA GUERRIERO CHIARA IMMACOLATA COORDINAMENTO ATTIVITÀ da SVOLGERE in collaborazione con L’ESTERNO Prof. Antonio D’ASCOLI Antonio Prof. Antonio TAGLIAFERRO Antonio Prof. Antonio PAURA Antonio COORDINATORI PER DIPARTIMENTI CACCAVALE ANTONIO Linguistico - Letterario MICCOLI ANNA Scientifico FERRETTI DOMENICO Area d’indirizzo RUSSO ROSA ALBA Giuridico - economico P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 68 di 119 COORDINATORI PER MATERIE COGNOME NOME MUTO LUISA SPIEZIA NICOLINA DE DOMENICO MARIA ROSARIA BORRELLI MARIA ROSARIA ANNUNZIATA MARIA ROSARIA MICCOLI ANNA FERRANTE CHIARASTELLA DE STEFANO RAFFAELE SUMMO GABRIELLA VARRIALE MARIACOSTANTINA VECCHIONE ANNA D’ASCOLI ANTONIO PAURA ANTONIO MUIA ANTONINA PELUSO CASSESE AGOSTINO FRESCA MARIA CATERINA ORARIO FUSCO VITALE NAPOLITANO MARINO MATERIA RELIGIONE ITALIANO - STORIA FRANCESE INGLESE TEDESCO MATEMATICA SCIENZE DELLA TERRA SCIENZE DEGLI ALIMENTI DIRITTO EGAR – ETAT GEOGRAFIA SALA CUCINA SEGRETERIA EDUCAZ. FISICA SOSTEGNO GIACOMO GIACOMO GIULIANO DOMENICO FUNZIONI STRUMENTALI FALCO VINCENZO CACCAVALE ANTONIO GUERRIERO IMMACOLATA CASORIA CHIARA TAGLIAFIERRO ANTONIO COLUCCI BENEDETTO area area area area area area 1 2 3 3 4 4 COMMISSIONE VALUTAZIONE DOCENTI FUSCO GIACOMO VITALE GIACOMO NAPOLITANO GIULIANO BUSSONE PAOLINO SPIEZIA SIRIGNANO NICOLINA (Supp.) GELSOMINA (Supp.) P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 69 di 119 FORMAZIONI CLASSI FUSCO NAPOLITANO VITALE GIACOMO GIULIANO GIACOMO RESPONSABILI DI LABORATORI PAURA D’ASCOLI MASUCCI ANTONIO ANTONIO FRANCESCO cucina sala segreteria COMMISSIONE VIAGGI D’ ISTRUZIONE - ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE GUERRIERO CASTALDO NAPOLITANO TORTORA IMMACOLATA PASQUALE NICOLETTA FRANCESCO COMMISSIONE I. D. E. I. ESPOSITO CAPRIGLIONE SPIEZIA ROSA ANGELO NICOLINA COMMISSIONE ORGANIZZAZIONE D’AVANZO NAPOLITANO DE FELICE FRACCOLA ELEZIONI LOREDANA GIULIANO SABINA MARIAPIA ( ata ) COMMISSIONE P.O.F. COPPOLA NAPOLITANO MASSIMILIANO GIULIANO COMMISSIONE EDUC. STRADALE MUIA ANTONINA PELUSO CASSESE AGOSTINO SANTANIELLO ANTONIO P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 70 di 119 COMMISSIONE EDUC. SALUTE DE STEFANO ALLOCCA GENOVESE MONTELLA RAFFAELE MARIA LUISA RITA CARMINE COMMISSIONE EDUC. LEGALITA’ ARPAIA ANNA MARIA FERRARO CATERINA MUTO LUISA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ AMATO LUCIA MOSCA LUCREZIA NAPOLITANO TOMMASO COMMISSIONE CATERING D’ASCOLI ANTONIO PAURA ANTONIO FERRETTI DOMENICO MASUCCI FRANCESCO MAUTONE NICOLA TRANSITO ANTONIO LAURI ANTONIO SORRENTINO ANTONIO CUTOLO FRANCESCO REFERENTE GRUPPO H FRESCA MARIA COMMISSIONE ORIENTAMENTO ALFANO MARIA ANTONIETTA SPIEZIA NICOLETTA NUNZIATA TERESA REGA CARMELA COMMISSIONE VALUTAZIONE D’ISTITUTO COLUCCI BENEDETTO VITALE GIACOMO REGA DOMENICO P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 71 di 119 COMMISSIONE ESAMI VECCHIONE ANNA DEL GIUDICE VINCENZO DELL’ANNO NICOLA WEB SCUOLA FUSCO MIGLIACCO GIACOMO GIANPAOLO COORDINATORI DI CLASSE / VERBALIZZANTI CLASSE SEZ. COORDINATORE SEGRETARIO PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA A B C D E F G H I L M N ROMANO Paola ASCOLESE Assunta MUIA Antonina DE STEFANO Raffaele IMPERATO Cecilia Elena MICCOLI Anna ALFANO Maria Antonietta COLUCCI Benedetto ARPAIA Anna Maria BORRELLI Maria Rosaria MONTELLA Carmine NAPOLITANO Nicoletta SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA A B C D E F G H I L M N VITALE Giacomo CAPOLONGO Toninetta NAPOLITANO Tommaso DE STEFANO Raffaele IMPERATO Cecilia Elena GUERRIERO Immacolata CASORIA Chiara ESPOSITO Rosa ARIOLA Elvira BLASIO Maria SARNACCHIARO Giovanna TERRACCIANO Carmela A K B K C K CAPRIGLIONE Angelo TAGLIAFIERRO Antonio PETITO Concetta TERZA TERZA TERZA P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 72 di 119 TERZA TERZA TERZA TERZA TERZA TERZA D K A S B S C S Segr. A Segr. B SORRENTINO Antonio BIFULCO Maria Immacolata SILVESTRE Adelina TRANSITO Antonio NAPOLITANO Giuliano NUNZIATA Teresa QUARTA QUARTA QUARTA QUARTA QUARTA QUARTA QUARTA A B C D E F A Tur. DE SARNO Giuseppina SANTANIELLO Antonio CUOMO Anna Giulia CACCAVALE Antonio ( 17/07/75) TOTORA Francesco NAPOLITANO Antonietta VECCHIONE Anna QUINTA QUINTA QUINTA QUINTA QUINTA QUINTA QUINTA A B C D E F Tur. CACCAVALE Antonio REGA Domenico ERCOLE Antonietta ADDEO Stefano SPIEZIA Nicolina DE DOMENICO Maria Rosaria MIRANDA Michelina COMMISSIONE ACQUISTI – COLLAUDI MAZZEO LIPARULI MIGLIACCIO FRACCOLA PUGLIESE CORRADO ESPOSITO ANDREA GIUSEPPE GIANPAOLO MARIA PIA NICOLA ANIELLO ANTONELLA per materiale di Informatica/Segreteria per materiale di Informatica/Segreteria per materiale di Sala/Cucina per materiale di Sala/Cucina per materiale di Sala/Cucina P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 73 di 119 ORE APPROFONDIMENTO CLASSE SEZ. DOCENTE PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA PRIMA A B C D E F G H I L M N MUIA Antonina REGA Carmela NAPOLITANO Tommaso PELUSO CASSESE Agostino IMPERATO Cecilia Elena GUERRIERO Immacolata ALFANO Maria Antonietta FERRETTI Domenico ESPOSITO Rosa BORRELLI Maria Rosaria BORRELLI Maria Rosaria BORRELLI Maria Rosaria SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA SECONDA A B C D E F G H I L M N VITALE Giacomo ASCOLESE Assunta CAPOLONGO Toninetta MUTO Luisa IMPERATO Cecilia Elena GUERRIERO Imma CASORIA Chiara COLUCCI Benedetto DEL GIUDICE Vincenzo BLASIO Maria NAPOLITANO Nicoletta NAPOLITANO Nicoletta DE STEFANO Raffaele DE ANGELIS Mara Rita D’APOLITO Antonia COPPOLA Massimiliano MUTO Luisa CASORIA Chiara BUSSONE Paolino ARIOLA Elvira COLUCCI Benedetto FERRANTE Chiarastella MOSCA Lucrezia TERRACCIANO Carmela PAURA Antonio Ore 2 TAGLIAFIERRO Antonio Ore 2 MAUTONE Nicola Ore 2 SORRENTINO Antonio Ore 2 D’ASCOLI Antonio Ore 2 CUTOLO Francesco Ore 2 TRANSITO Antonio Ore 2 MASUCCI Francesco Ore 2 NUNZIATA Teresa Ore 3 CAPRIGLIONE Angelo Ore 1 CAPRIGLIONE Angelo Ore 1 CAPRIGLIONE Angelo Ore 1 CAPRIGLIONE Angelo Ore 1 Esperto Esterno Ore 1 Esperto Esterno Ore 1 Esperto Esterno Ore 1 BIFULCO Maria Immac. Ore 1 TERZA TERZA TERZA TERZA TERZA TERZA TERZA A K B K C K D K A Sal B Sal C Sal TERZA Segr. A TERZA Segr. B P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. DOCENTE Pagina 74 di 119 COMPITI E RUOLI SOGGETTI PREPOSTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ◊ Predispone il calendario annuale delle attività funzionali relativo al funzionamento degli organi collegiali; ◊ Cura la stesura dei verbali delle sedute del Collegio dei docenti; ◊ Cura l'archivio informatico dell'ufficio di presidenza per l'a.s. 2006/2007; ◊ Verifica quadrimestralmente, con l'ausilio dei docenti con funzione strumentale, la tenuta degli strumenti relativi alla valutazione: o Registri di classe; o Registri dei Verbali del Consiglio di Classe; o Registri dei Verbali del Collegio dei Docenti. ◊ Controlla la documentazione scolastica prevista dalla carta dei servizi: piani didattici e relazioni finali dei consigli di classe, ◊ Elabora, con il D.S., il piano annuale delle attività comprensive delle attività aggiuntive di insegnamento e aggiuntive funzionali all’insegnamento. ◊ Verifica l’aggiornamento dello stato del personale docente; ◊ Formula, con l’assistente amministrativo di settore, le graduatorie interne del personale docente ed ata; ◊ Collabora con il D.S. negli adempimenti connessi alla definizione dell’organico d'Istituto; ◊ Verifica le iscrizioni degli alunni e gestisce, con il D.S. la formazione delle classi; ◊ Coordina gli esami di qualifica; ◊ Collabora con il Direttore SGA, nella gestione informatica degli atti di competenza del Dirigente Scolastico. RESPONSABILI DI SEDI ◊ Servizi di vigilanza presso le proprie sedi, ◊ Controllo di orari, assenze, permessi del personale docente e ATA in servizio nel plesso, ◊ Sostituzione dei docenti assenti ed attribuzione sulla base dei criteri definiti comandate di ore eccedenti, ◊ Attivazione con il Dirigente scolastico, delle procedure previste in caso di assemblee sindacali e di scioperi, ◊ Controllo delle assenze, dei permessi degli alunni, anche con l’ausilio dei docenti coordinatori di classe. Vigilanza nel rispetto delle norme disciplinari degli alunni e, in caso di grave inosservanza, assunzione dei necessari provvedimenti provvisori, dandone tempestiva comunicazione al Dirigente scolastico per la definizione e la vidimazione, ◊ Cura della sorveglianza interne degli alunni, con l’ausilio dei docenti coordinatori e degli altri docenti in servizio nelle classi e nel plesso, nonché dei collaboratori scolastici, all’inizio e fine lezioni, durante l’intervallo e nei cambi dell’ora. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 75 di 119 COORDINATORI DI CLASSI Il coordinatore di classe viene individuato dal consiglio di classe. Le mansioni assegnate sono: ◊ Presiedere il consiglio di classe in caso di impedimento del DS. ◊ Coordinare la programmazione didattico-educativa. ◊ Verificare mensilmente le assenze della classe e comunicare le situazioni di particolare rilevanza. ◊ Curare i rapporti collegiali con le famiglie. ◊ Raccogliere le problematiche della classe e proporre le eventuali soluzioni. ◊ Svolgere attività di tutoraggio degli allievi orientandoli di volta in volta ai referenti interni ed esterni all'istituto. FUNZIONI STRUMENTALI: 1) Area 1 (Gestione del Piano dell’Offerta Formativa): ◊ Coordinamento della redazione del P. O. F.. ◊ Monitoraggio e Valutazione di tutta l’azione formativa. ◊ Attività di progettazione. ◊ Valutazione della conformità dei Progetti al P. O. F.. ◊ Coordinamento della progettazione curricolare in funzione del P. O. F.. 2) Area 2 (Sostegno al lavoro dei Docenti): ◊ Predisposizione del piano di formazione e aggiornamento. ◊ Reperimento e trasmissione di informazioni varie. ◊ Attività di tutoraggio dei nuovi Docenti. ◊ Contributo all’integrazione didattica all’interno dell’Istituto. ◊ Supporto ai Docenti nell’attività preparatoria alla certificazione delle competenze. 3) Area 3 (Interventi e servizi per studenti): ◊ Consulenza studenti. ◊ Cura dello Sportello psicologico per studenti ◊ Collaborazione alle attività di promozione dell’Istituto sul territorio: concorsi, manifestazioni, attività extrascolastiche. ◊ Contatti con Docenti di sostegno e il personale sanitario delle Scuole Medie, per la futura iscrizione di alunni disabili all’Istituto. ◊ Coordinamento attività di continuità nell’ambito del postdiplomauniversità. 4) Area 4 (Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterne alle scuole): ◊ Rapporti con il mondo del lavoro ◊ Rapporti con Enti di Formazione ◊ Contatti con Associazioni di rilevanza scolastica presenti sul territorio ◊ Organizzazione delle attività di Stage per i Corsi di Post-qualifica. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 76 di 119 MONITORAGGIO P.O.F. Il P.O.F. si caratterizza come il documento progettuale in cui esplicitare le condizioni di esercizio dell'autonomia didattica, organizzativa, finanziaria, di ricerca e sviluppo nella singola Istituzione Scolastica. L'azione di Monitoraggio è una ricerca che fornisce supporto con una duplice funzione: Strumento di conoscenza sullo stato di sviluppo dell'Autonomia. Strumento di aiuto per l'avvio di una riflessione sulla propria cultura organizzativa e per l'avvio di un processo di autoanalisi e di autovalutazione d’Istituto. Essa ha il compito di dialogare con tutte le componenti della scuola, di condividere le sensazioni e percezioni e di esprimere apprezzamenti al fine di offrire a chi vive il processo in prima persona, un'occasione di scambio, di discussione e di comune accordo. L'intervento di monitoraggio non ha la valenza di una valutazione nel senso "classico", ma va sentito come un supporto esterno sulla nuova strada che la scuola sta percorrendo, poiché l'attività di valutazione è parte integrante di ogni progetto formativo. Le osservazioni e le rilevazioni del monitoraggio vanno intese come l'interazione con "l'amico critico" in grado di dischiudere una prospettiva autoriflessiva, autovalutativa, di richiamo all'approfondimento dell'autoanalisi organizzativa. Gli oggetti d'indagine che saranno utilizzati come "macroindicatori", o meglio, come "lenti di osservazione" delle condizioni di esercizio dell'autonomia saranno: flessibilità, responsabilità, integrazione. la flessibilità, che riguarda le scelte innovative compiute da ciascuna scuola rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari; la responsabilità, che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna scuola, nell'ambito della propria discrezionalità e attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti; l'integrazione, che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché gli aspetti di relazione costruttiva e funzionale della scuola con le comunità locali. La combinazione delle voci proposte rappresenta la cultura professionale espressa dalla singola Istituzione Scolastica, intesa come insieme dei modi di essere che qualificano l'interpretazione del ruolo docente nella prospettiva dell'autonomia scolastica (valori, credenze, miti, norme, aspettative, rappresentazioni, comportamenti, routine, etc.). La restituzione di quanto osservato avverrà tramite una rappresentazione grafica e tabulare che fissa i risultati dell’osservazione, per ognuno dei tre macroindicatori e con una scala di intensità a tre valori (Bassa, Media, Alta ), sui quattro semiassi di un piano cartesiano che identificano le seguenti prospettive di analisi: dichiarato (ciò che la scuola dichiara di essere e di voler fare), agito (ciò che la scuola è e fa), pensato (ciò che la scuola pensa di essere e di poter fare), percepito (come la scuola è vista nel suo essere e nel suo fare). P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 77 di 119 Tali prospettive, incrociate, delineano una mappa utile alla riflessione delle scuole. L'identità culturale e progettuale della scuola trova nel P.O.F. un primo luogo di sedimentazione, all'interno di una pluralità di prospettive articolate e intrecciate. Si propongono quattro prospettive di analisi dell'identità della scuola in rapporto agli oggetti sopra richiamati: il dichiarato, come insieme degli orientamenti progettuali esplicitamente assunti dalla scuola nel P.O.F.; l'agito, come insieme dei comportamenti professionali agiti dagli operatori della scuola; il pensato, come insieme delle elaborazioni individuali e collettive che caratterizzano la cultura organizzativa della scuola; il percepito, come insieme delle rappresentazioni che i soggetti esterni (genitori e studenti) hanno dell'identità della scuola. L'incrocio tra i tre macroindicatori e le quattro prospettive di analisi permetterà di configurare anche graficamente l'identità (collocata nel tempo e nello spazio e quindi in continua evoluzione) della scuola. Gli strumenti di indagine utilizzati saranno determinati dalle quattro prospettive indicate che richiedono strategie di esplorazione diversificate e complementari. Dichiarato: Analisi del Piano dell'Offerta Formativa elaborato dalla scuola; Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una scala di valori da attribuire, sul semiasse del “Dichiarato”, ai tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità). Agito: Osservazione diretta di eventi significativi, analisi di documenti e prodotti rilevanti, contatti con docenti, studenti per osservare le realizzazioni concrete operate per dar corso agli impegni delineati nel P.O.F.. Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una scala di valori da attribuire, sul semiasse dell’“Agito”, ai tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità). Pensato: Uso di strumenti semi-proiettivi (scala d'atteggiamento) con un gruppo significativo di docenti della scuola. Intervista di gruppo (focus-group) con lo stesso gruppo di docenti. Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse “Pensato” per i tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità). Percepito: Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di genitori. Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di studenti. Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse “Percepito” per i tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità). P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 78 di 119 Gli elementi da osservare saranno: Per la rilevazione del dichiarato e dell’agito verrà osservato nel suo complesso l’offerta formativa della scuola, prendendo in esame gli elementi qui di seguito elencati: Per la flessibilità: articolazione oraria; articolazione del curricolo (nazionale/locale, utilizzo riduzione del 15%, modularità, laboratorio, uso tecnologie); articolazione flessibile del gruppo-classe; ampliamento dell’offerta formativa; procedure per la valutazione; collegamento con la formazione professionale e obbligo formativo; progetti di IFTS. In particolare, rispetto alle diversità (eccellenza e handicap): modalità per la valorizzazione delle eccellenze; modalità per l’integrazione dei portatori di handicap; modalità per l’integrazione degli alunni stranieri. Per la Responsabilità: forme di informazione all’utenza sul P.O.F.; attività di formazione in servizio collegata al P.O.F.; forme di verifica su attese e grado di soddisfazione di utenti e territorio; strutturazione e articolazione del Collegio dei docenti; In particolare, rispetto alla Leadership: soggetti che hanno elaborato il P.O.F. o hanno collaborato alla sua stesura; funzioni tecnico-gestionali (staff, funzioni obiettivo ecc…): composizione e funzionamento dello staff; o rapporti tra staff e collegio, staff e dirigente o modalità di individuazione delle F. S. e loro rapporti Per l’Integrazione: collaborazione con gli Enti Locali; reti di scuole; iniziative di continuità e accoglienza; iniziative di formazione per gli adulti; uso didattico dell’ambiente; In particolare, rispetto alla relazione con gli Enti Locali: collaborazioni, convenzioni, accordi di programma; modalità di partecipazione ad iniziative promosse da altri soggetti del territorio. Verrà osservato inoltre: 1. La seguente documentazione: il P.O.F., la documentazione formale: schemi orari delle attività, calendario scolastico, verbali. 2. Le seguenti esperienze didattiche: laboratori, P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 79 di 119 attività di classe, attività motorie, ecc. 3. Le seguenti attività (docenti/ATA/studenti/genitori/…): con gruppi di genitori, con docenti referenti di progetti con gruppi di alunni. Infine, il monitoraggio del P.O.F. sarà finalizzato a: o porre i consigli di classe in una situazione di maggiore consapevolezza del lavoro svolto, per consentire autonome valutazioni sulla base di dati risultanti da osservazioni e rilevazioni puntuali e precise; o porre il collegio dei docenti, ove se ne ravvisasse l’opportunità, nella condizione di apportare eventuali modifiche in itinere alla programmazione d'inizio anno; o consente al Dirigente scolastico di relazionare periodicamente al consiglio d'istituto sull’attuazione del P.O.F. e dei relativi progetti. Tutti i dati raccolti nell'attività di monitoraggio saranno restituiti e raccolti in forma sintetica, con grafici e tabelle e costituiranno una banca dati a cui tutti possono attingere. Il collegio dei docenti, sulla base dei dati che saranno forniti dal Dirigente scolastico e dai docenti eventualmente impegnati in tale funzione di monitoraggio, effettua una valutazione finale. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 80 di 119 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 81 di 119 REGOLAMENTO DI ISTITUTO TITOLO I GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO CAPO I – IL CONSIGLIO D’ISTITUTO ART. 1 Il Consiglio d’Istituto programma le attività della scuola, predisponendo a tale scopo i mezzi finanziari disponibili e verificando la corrispondenza effettiva del lavoro che la scuola svolge ai fini propri dell’istituzione. ART. 2 Il Consiglio d’Istituto, nel quale sono rappresentate tutte le componenti della scuola, è organo di governo unitario della scuola. Ogni membro del Consiglio non rappresenta solo la componente dalla quale è stato eletto, ma l’intera comunità scolastica, facendosi promotore dell’unità di indirizzo di tutte le componenti. Il presidente è garante di tale unità d’indirizzo. E’ obiettivo del Consiglio mantenere e sviluppare nei loro aspetti educativi le relazioni fra l’attività interna della scuola e la vita della società civile. ART. 3 Il Consiglio d’Istituto si riunisce obbligatoriamente, entro i termini previsti dalla legge, ogni volta che abbiano avuto luogo le votazioni per il rinnovo dei suoi membri, per procedere all’elezione del presidente e della Giunta Esecutiva. ART. 4 Nel caso di cui all’articolo precedente, la convocazione è disposta dal Preside, cui è attribuito il compito di presiedere la seduta sino a che non sia proclamata l’elezione del presidente. Il presidente eletto, accettato l’incarico, prosegue i lavoro, procedendo alle operazioni di elezione della Giunta. ART. 5 La convocazione del Consiglio deve essere disposta con congruo preavviso – non inferiore a 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta del Consiglio. Alla stessa si allegherà copia del verbale della seduta precedente. Il presidente formulerà l’ordine del giorno tenendo presente: a. le incombenze derivanti dalle legge dagli atti normativi dell’Amministrazione; b. le proposte della Giunta Esecutiva concernenti le materie di cui all’art. 6 del D. P. R. 416/1974; c. le istanze avanzate da almeno sei consiglieri. Nel caso di mancato svolgimento della riunione per carenza del numero minimo dei consiglieri previsti dalla legge, il presidente provvederà a riconvocare il Consiglio entro 15 giorni sul medesimo ordine del giorno. La convocazione della Giunta esecutiva deve essere disposta almeno tre giorni prima della data d’adunanza del Consiglio d’Istituto. ART. 6 Il Consiglio d’Istituto programma le proprie attività nel tempo, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse raggruppando, per quanto P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 82 di 119 possibile, la discussione di argomenti su cui appaia opportuno adottare decisioni, proposte o pareri. ART. 7 Il Consiglio d’Istituto può istituire delle commissioni di lavoro paritetiche per l’istruzione di taluni argomenti. Tali commissioni sono elette a maggioranza dei componenti, e, al termine dei lavori, riferiscono al Consiglio riunito collegialmente. ART. 8 Il Consiglio d’Istituto opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali, nell’ambito delle proprie competenze, in particolar modo quando esse costituiscono il presupposto necessario od opportuno per l’esercizio delle funzioni di altro organo collegiale. ART. 9 Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio per richiesta del presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. ART. 10 La relazione annuale del Consiglio di Istituto al CSA e al Consiglio Scolastico Provinciale prevista dall’art. 6 ultimo comma, del D. P. R. 31 / 05 / 1974 n° 416 è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta dal Consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento del Consiglio, prima dell’insediamento del nuovo Consiglio. La relazione firmata dal presidente del Consiglio d’Istituto e dal presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli Studi ed al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione dal Preside. ART. 11 La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D. P. R. 31 / 05 / 1974 n° 416, dall’art. 13 della legge 11 / 10 / 77 n. 748 e T.U. 19 / 4 / 94 art. 43, deve avvenire mediante affissione in apposito albo, sia nella sede centrale sia nelle sedi staccate dell’Istituto. L’affissione all’albo avviene entro il termine di 8 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia delle delibere deve rimanere esposta per un periodo di giorni 10. I verbali e tutti gli atti preparatori sono depositati nell’Ufficio di Segreteria dell’Istituto e sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La custodia del registro dei verbali è affidata al Preside. La copia delle delibere da affiggere all’albo è consegnata al Preside dal Segretario del Consiglio; il Preside ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. Non sono soggetti alla pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. ART. 12 Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Preside ed elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 83 di 119 almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti sarà eletto il più anziano d’età. ART. 13 Le riunioni del Consiglio d’Istituto e quelle della Giunta esecutiva hanno luogo al di fuori dell’orario delle lezioni, con esclusione dei giorni festivi e prefestivi. ART. 14 Al momento della decisione sulle proposte di delibera, la votazione riguarderà dapprima gli emendamenti presentati e, successivamente, il testo così risultante. La votazione avviene per alzata di mano. Prima della verifica dei voti favorevoli, contrari ed astenuti, sono consentite brevi dichiarazioni di voto. La delibera è approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di mancata approvazione, l’argomento è cancellato dall’ordine del giorno. ART. 15 Il presidente affida le funzioni di segretario del Consiglio d’Istituto ad un membro del Consiglio stesso. CAPO II – IL COLLEGIO DEI DOCENTI ART. 16 Il Collegio dei docenti si riunisce obbligatoriamente all’inizio dell’anno scolastico per procedere all’attività di programmazione e provvedere agli adempimenti di legge. Il Collegio si riunisce altresì ogni volta che il Preside lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta motivata da un terzo dei suoi membri ai rappresentanti dei docenti eletti nel Consiglio d’Istituto. ART. 17 I lavori del Collegio possono aver luogo in forma articolata attraverso la costituzione di gruppi d’insegnanti delle medesime materie o di materie affini. E’ compito di questi gruppi coordinare l’insegnamento delle discipline interessate nelle diverse classi. CAPO III – I CONSIGLI DI CLASSE ART. 18 Il Consiglio di classe si riunisce obbligatoriamente all’inizio dell’anno scolastico per l’attività di programmazione della classe. Si riunisce altresì obbligatoriamente per gli scrutini del primo e del secondo quadrimestre (scrutini finali), nonché a metà del primo e a metà del secondo quadrimestre. Nelle riunioni che non hanno ad oggetto le operazioni di scrutinio, gli insegnanti verificano la corrispondenza del lavoro svolto alla programmazione iniziale, determinano le correzioni e le iniziative opportune, e concorrono – attraverso la definizione dei propri giudizi analitici – a definire il giudizio complessivo d’ogni alunno, che è approvato collegialmente. Il Consiglio di classe si riunisce altresì obbligatoriamente quando insorgano nella classe problemi disciplinari. CAPO IV – IL COMITATO DI VALUTAZIONE ART. 19 Il Comitato per la valutazione dei docenti si riunisce obbligatoriamente per la richiesta avanzata da un docente di ottenere una valutazione della propria attività. Si riunisce altresì obbligatoriamente quando sia compiuto il periodo di prova di un insegnante per provvedere agli adempimenti di legge. CAPO V – NORME COMUNI AI PRECEDENTI CAPI II, III E IV ART. 20 Il Collegio dei docenti, i Consigli di classe, il Comitato per la valutazione dei P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 84 di 119 docenti sono convocati dal Preside. Il Preside dispone la convocazione, comunicando l’ordine del giorno, con un preavviso di 5 giorni. In casi d’urgenza, il preavviso è ridotto a 3 giorni per il Collegio e ad 1 giorno per i Consigli di classe e per il Comitato di valutazione. ART. 21 Il Collegio dei docenti è presieduto dal Preside o in caso di sua assenza e per sua delega, dal collaboratore vicario; i Consigli di classe sono presieduti dal Preside o, per sua delega, da un professore del Consiglio di Classe da lui designato; il Comitato di valutazione è presieduto dal Preside o, per sua delega, dal collaboratore vicario. T I T O L O II LE ASSEMBLEE DI CLASSE E DI ISTITUTO DEGLI STUDENTI ART. 22 Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe e in assemblea generale d’istituto, nei limiti posti dalla legge. ART. 23 La richiesta d’assemblea di classe o d’istituto deve contenere la precisa indicazione dell’ordine del giorno. La convocazione dell’assemblea, autorizzata dal Preside, deve essere comunicata agli studenti con un preavviso di 2 giorni per l’assemblea di classe e di 6 giorni per l’assemblea generale. In caso d’urgenza, il preavviso è ridotto ad un giorno per l’assemblea di classe e a tre giorni per l’assemblea generale. ART. 24 Le assemblee sono gestite e dirette dagli studenti. Le assemblee di classe sono presiedute dagli studenti della classe che appartengono al Consiglio dei delegati, le assemblee di istituto dai delegati di assemblea, eletti secondo le modalità di legge. ART. 25 Le assemblee studentesche non sono organi di scuola, ma strumenti d’autonomia studentesca. Le loro decisioni hanno efficacia per gli studenti, in quanto non incompatibili con norme di legge. ART. 26 La partecipazione alle assemblee di classe e d’Istituto è obbligatoria per gli studenti, così come la frequenza di qualsiasi ora di lezione. Allo scopo di favorire la effettiva partecipazione Le assemblee studentesche non sono organi di scuola, ma strumenti d’autonomia studentesca. Le loro decisioni hanno efficacia per gli studenti, in quanto non incompatibili con norme di legge. ART. 26 La partecipazione alle assemblee di classe e d’Istituto è obbligatoria per gli studenti, così come la frequenza di qualsiasi ora di lezione. Allo scopo di favorire la effettiva partecipazionedegli studenti all’assemblea generale, la scuola non organizza un servizio alternativo nelle ore dell’assemblea. ART. 27 Partecipa alle assemblee di classe un professore del Consiglio di classe, alle assemblee di Istituto i professori che hanno obbligo di servizio nelle ore in cui si svolge l’assemblea. Essi hanno il compito di garantire per la scuola l’ordinato P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 85 di 119 svolgimento dell’assemblea. Il Preside, quando non partecipa personalmente all’assemblea, può delegare in propria vece uno dei professori presenti all’assemblea. ART. 28 Gli studenti hanno diritto di riunirsi in gruppi liberamente formati, che la scuola riconosce, sempre che se ne dichiarano la costituzione, la denominazione, le finalità, i rappresentanti. Le riunioni dei delegati di classe devono svolgersi fuori dall’orario delle lezioni. ART. 29 L’attività delle assemblee studentesche e delle loro rappresentanze devono svolgersi nel rispetto delle norme di legge e secondo regole democratiche. ART. 30 Gli studenti hanno diritto di affiggere a un loro albo nella scuola avvisi di convocazione e manifesti sotto la loro responsabilità di almeno uno dei delegati di assemblea o, nel caso che nessuno di questi abbia compiuto diciotto anni, di uno studente diciottenne designato dai delegati di assemblea. I documenti affissi dovranno essere siglati dal responsabile, previa autorizzazione del Preside, che potrà disporre il veto solo qualora le affissioni richieste siano contrarie alle norme di legge e del presente regolamento. Avverso tale decisione, il responsabile degli studenti può ricorrere alla Giunta, la quale decide irrevocabilmente. ART. 31 Le iniziative studentesche implicanti consumo di materiale e spese varie possono gravare sul bilancio della scuola, solo se approvate dal Consiglio d’Istituto, che indicherà per ognuna di esse la misura della spesa consentita e il relativo capitolo. ART. 32 Gli studenti possono riunirsi nei locali della scuola, al di fuori dell’orario scolastico, per incontri destinati ad attività d’interesse culturale, sociale e formativo. Il programma di tali incontri deve essere presentato al Consiglio d’Istituto che verifica sia la validità delle proposte, sia l’esistenza della compatibilità di tali proposte con l’orario di servizio del personale docente e non docente. T I T O L O III LE ASSEMBLEE DI CLASSE E DI ISTITUTO DEI GENITORI ART. 33 I genitori degli studenti della scuola hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe e generale di istituto. ART. 34 La prima assemblea di classe è convocata dal preside entro i termini previsti dalla legge affinché i genitori designino i loro rappresentanti nel Consiglio di classe. Successivamente le assemblee di classe sono convocate dai genitori del Consiglio di classe. ART. 35 L’assemblea generale dei genitori è convocata obbligatoriamente dal Preside in preparazione alle elezioni per il rinnovo della rappresentanza nel Consiglio d’Istituto. In ogni altro caso, fermo restando il potere del Preside di convocare i genitori per le esigenze della scuola, l’assemblea generale è convocata dal P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 86 di 119 Presidente del Consiglio d’Istituto di propria iniziativa o per richiesta della maggioranza dei genitori presenti nel Consiglio. Qualora i voti favorevoli e contrari a tale richiesta siano in numero uguale, prevarrà la proposta che ha ottenuto il voto favorevole del Presidente. Il Presidente del Consiglio d’Istituto è altresì obbligato a convocare l’assemblea generale qualora ne sia fatta richiesta da almeno la metà dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe. ART. 36 La partecipazione dei genitori alla vita della scuola e ai suoi organi deve mirare a tutelare le esigenze di formazione dei propri figli e ad esprimere le istanze dell’intera società. Analogamente, la partecipazione degli studenti agli organi della scuola ha lo scopo di esercitarli all’autogoverno e favorire lo sviluppo del senso di responsabilità. T I T O L O IV LA DISCIPLINA DEGLI STUDENTI ART. 37 L’allievo che abbia personalmente chiesto l’iscrizione, se diciottenne, o del quale sia stata chiesta dal genitore l’iscrizione alla scuola, se di età inferiore ai diciotto anni, assume l’obbligo di frequentare regolarmente le lezioni. ART. 38 Gli allievi sono ammessi a scuola solo prima dell’inizio delle lezioni e possono uscire dalla scuola solo al termine delle lezioni. Sono eccezionalmente consentiti ritardi nell’ingresso e anticipi nell’uscita, quando l’allievo documenti di essere stato sottoposto o di dover essere sottoposto ad analisi, visite o cure mediche in orari determinati o per altre particolari e comprovate esigenze di natura familiare o personale, la cui valutazione è rimessa al Preside. Si fa eccezione, altresì, per gli studenti residenti fuori dal Comune ove ha sede l’istituto o la sede coordinata, quando il ritardo dell’allievo sia causato dal mezzo di trasporto pubblico utilizzato. ART. 39 Gli allievi sono ammessi a scuola alle ore 7,55 per consentire l’inizio effettivo delle lezioni alle ore 8,00. Gli alunni potranno accedere in istituto, attraverso l’entrata loro destinata, dalle ore 7.55 alle ore 8.00. I cancelli d’entrata, dei vari plessi, saranno chiusi alle ore 8.15. E’ consentito l’accesso entro tale ora solo eccezionalmente e se accompagnati dai genitori. Gli alunni possono accedere dopo tale orario solo se accompagnati da uno dei genitori. Non sono ammessi più di tre ritardi mensili, oltre i quali gli alunni ritardatari saranno riammessi in classe solo se accompagnati dai genitori. ART. 40 La famiglia assume la responsabilità delle assenze del proprio figlio, comunicando all’istituto di esserne informata. ART. 41 Nel caso d’assenza di durata superiore ai cinque giorni, causata da malattia, la famiglia dovrà produrre certificazione medica attestante che l’allievo può essere riammesso a scuola. L’allievo diciottenne, in caso d’assenza, indica, specifica ed eventualmente documenta personalmente i motivi della stessa. Se l’assenza è superiore ai cinque giorni, assicura che non è stata dovuta a malattia o produce il P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 87 di 119 necessario certificato medico. ART. 42 Gli allievi sono impegnati a rispettare l’integrità dei beni della scuola e sono responsabili, sia singolarmente sia collegialmente dei danni, che venissero loro arrecati TITOLO V NORME PER I LABORATORI DI PRATICA OPERATIVA ART. 43 La classe sarà presa in consegna al suono della campana dall’insegnante di Pratica operativa e accompagnata negli spogliatoi. Gli allievi saranno assistiti durante il cambio d’abito ed usufruiranno d’armadietti che saranno successivamente chiusi. Non sarà possibile accedere agli spogliatoi prima del termine delle lezioni di Pratica operativa, ma solo in via eccezionale, previa autorizzazione dell’insegnante e con accompagnamento di un tecnico o di un ausiliario. ART. 44 La divisa del personale operante nel laboratorio di cucina dovrà essere la seguente: Biennio: Camice bianco e zoccoli bianchi. Classi terze: Giacca bianca doppio petto, Pantalone sale e pepe, Scollino bianco, Cappello da cuoco in stoffa o carta, Zoccoli bianchi, Grembiule bianco, Torcione. ART. 45 La divisa del personale maschile operante in sala Ristorante e al Bar dovrà essere la seguente: Giacca bianca, modello Rondè, Camicia bianca, Papillon nero, Fascia elastica nera, Cintura nera (maschi), Pantalone nero (maschi), Gonna nera (femmine), Calze scure, Mocassino nero, Maglietta intima bianca ART. 46 La divisa delle classi prime e seconde Nuovo Ordinamento del personale di Ricevimento dovrà essere la seguente: Giacca blu doppio petto, Camicia bianca, Pantalone grigio (maschi), Gonna o Pantalone grigio (femmine ), Cravatta grigia (maschi), Foulard bleu a pois bianchi (femmine), Calze scure, Mocassino blu. Gli allievi in esercitazione sono tenuti ad indossare la divisa sia nell’hall che nell’aula di computer. ART. 47 Poiché l’igiene e la cura della persona sono sinonimo di serietà professionale e rispetto verso i collaboratori e gli ospiti, il personale di Sala Ristorante dovrà osservare con particolare attenzione le seguenti prescrizioni: capelli corti per gli uomini, raccolti e legati per le donne; nessun tipo di orecchino per gli uomini e orecchini consentiti ma poco appariscenti per le donne; nessun tipo di monili né orologi troppo colorati ed appariscenti; per le donne è permesso solo un trucco leggero dai colori tenui; mani curate, unghie possibilmente corte, senza smalto; se smaltate colori chiari (trasparente, rosa, bianco perlato). Il personale di cucina dovrà osservare con particolare attenzione le seguenti prescrizioni: nessun smalto, trucco o monili; capelli corti e comunque completamente raccolti nel top blanche. ART. 48 Norme specifiche per il laboratorio di sala: ◊ L’uso dei laboratori non è consentito a chi non indossa i prescritti indumenti di lavoro. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 88 di 119 ◊ L’alunno sprovvisto di divisa sarà ammonito con nota sul registro personale del docente. Qualora si verificassero in modo continuativo tali incresciose situazioni, il docente informerà la famiglia nei modi previsti. ◊ Durante le esercitazioni pratiche, l’accesso ai laboratori sarà vigilato da un assistente scolastico affinché sia negato l’accesso agli allievi che non sono in esercitazioni. ◊ L’accesso degli alunni al laboratorio di bar sarà regolato con calendario periodicamente stilato dal coordinatore della materia. ◊ L’aula bar può essere utilizzata in funzione di “open bar” fermo restando la compatibilità con la priorità dell’esigenza didattica. ◊ Al fine di favorire i collegamenti interdisciplinari, sarà regolata la partecipazione dei componenti il consiglio di classe alle esercitazioni pratiche. ◊ Le richieste di prelevamento settimanali dei docenti devono essere consegnate al coordinatore entro il giovedì antecedente la settimana oggetto della richiesta. Gli addetti al magazzino indicheranno le ore nelle quali potranno essere effettuati i prelevamenti. I buoni di scarico dell’avvenuto prelevamento devono essere redatti in due copie: una copia rimarrà al magazzino, l’altra sarà consegnata all’autore della richiesta di prelevamento. ◊ I docenti in esercitazione nel laboratorio di bar devono annotare su di un registro i liquori consumati. ◊ Le esercitazioni che prevedono l’uso dei liquori vengono svolte dalle classi terze e, solo in modo limitato dalle classi seconde. ◊ Le esercitazioni saranno svolte producendo le commandes in triplice copia di cui una sarà consegnata agli alunni in servizio cassa ristorante. ◊ Al fine di dare estetica alla sala ristorante le tovaglie utilizzate per le esercitazioni rimarranno sui tavoli. ◊ Le rotture di materiale saranno registrate e firmate dall’alunno responsabile. Qualora qualche allievo rompi di proposito il materiale a lui consegnato, sarà punito con nota disciplinare. ART49 Norme specifiche per il laboratorio di Cucina: Procedura per il prelevamento e lo scarico. ◊ Il magazzino contiene i materiali di consumo che vanno ai reparti. La consegna delle derrate alimentari avviene dalle ore 8.00 alle ore 8.30. ◊ L'insegnante compila il buono di prelevamento e lo consegna al magazziniere. ◊ L'assistente tecnico ritira i materiali e li mette a disposizione dei reparti di cucina. ◊ L'insegnante consegna al magazziniere il documento di scarico completato in tutte le sue parti. ◊ I prelevamenti successivi devono essere ridotti al minimo indispensabile, rivestono carattere d’eccezionalità e sono effettuati solo quando sono strettamente necessari. Il magazzino ha un solo orario di apertura, rimane chiuso negli orari non previsti per consentire ai magazzinieri di assolvere ai loro compiti (ricevimento merci, P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 89 di 119 contabilizzazioni consumi, ecc.) ◊ E' vietato agli allievi l'acceso al magazzino, se non in relazione ad attività specifiche programmate dall'insegnante in collaborazione con il magazziniere. ◊ Gli insegnanti possono richiedere la disponibilità di materie prime di largo consumo e di costo contenuto su un espositore presente in cucina. Programmazione dei menù da confezionare e dell’attività di laboratorio. Gli insegnanti programmano le esercitazioni con una settimana d’anticipo e comunicano al magazzino il relativo fabbisogno di derrate alimentari. Ogni mese e/o nelle apposite riunioni disciplinari gli I.T.P. devono fare il punto della situazione dei laboratori e segnalare eventuali problemi al coordinatore. In particolare la valutazione dovrà concentrarsi sui seguenti punti: ◊ stato delle attrezzature e richieste di materiali mancanti o deteriorati con l'indicazione delle cause che hanno determinato il deterioramento (usura, danneggiamenti, ecc.) ◊ verifica delle rotazioni nell'uso delle derrate alimentari. Gestione delle lezioni e suddivisione dei compiti. La responsabilità della gestione delle lezioni e dell'affidamento di compiti agli allievi è assegnata all'insegnante. L’insegnante pur concordare con l'assistente tecnico, in vista di un inserimento dello stesso nella gestione del lavoro di cucina, la delega a quest'ultimo di compiti di sorveglianza e coordinamento dei gruppi di lavoro costituiti dagli studenti. Gli assistenti tecnici collaborano con gli insegnanti nella gestione e controllo delle operazioni nelle attività di laboratorio e, compatibilmente con il loro mansionario, eseguono i compiti loro affidati. I compiti degli assistenti tecnici: ◊ predisposizione e controllo della funzionalità delle attrezzature all’inizio ed al termine dell’attività, segnalano tempestivamente eventuali danneggiamenti, controllano la aerazione dei locali, predispongono l’accensione dei fuochi, verificano lo stato di pulizia dei locali; ◊ ritiro dei materiali dal magazzino e consegna ai reparti di cucina; ◊ effettua il controllo e la manutenzione delle attrezzature e si occupa delle pulizie, specialmente per le classi prime degli strumenti di lavoro più pericolosi (tritacarne, affettatrici, ecc.) e delle turnazioni di sua competenza (armadi, lucidatura pentolame, celle frigorifere.); ◊ coordina, su incarico dell’insegnante il lavoro di gruppo degli studenti alla plonge; ◊ in casi eccezionali può chiedere all’insegnante l’autorizzazione ad impiegare gruppi ristretti di allievi in attività di predisposizione dei materiali e delle attrezzature; ◊ collabora nella gestione delle specifiche attività didattiche predisposte dall’insegnante in relazione all’utilizzo e alla manutenzione delle attrezzature. Pulizia dei locali ◊ La pulizia dei locali è affidata al personale non docente di turno nel reparto. L’assistente tecnico si occupa della manutenzione delle attrezzature P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 90 di 119 pericolose o di sua competenza. Gli studenti sono tenuti a tenere in ordine e a mantenere un elevato grado di pulizia e controllo igienico delle postazioni di lavoro e svolgono la pulizia “del giorno”. ◊ In casi di problemi di scarsa pulizia o di situazione non idonea da un punto di vista igienico, i responsabili del laboratorio sono pregati di segnalare i problemi al coordinatore. Danneggiamenti L’insegnante e l’assistente tecnico all’inizio e alla fine delle lezioni sono tenuti a verificare lo stato di materiali e delle attrezzature e a segnalare eventuali danneggiamenti al coordinatore con tempestività in modo da poter risalire ad eventuali responsabili. Ingresso nei locali adibiti ad esercitazione pratiche. Tutto il personale dell’istituto è tenuto ad accedere ai locali di esercitazioni pratiche esclusivamente per necessità di servizio. Per effettuare consumazione di cibi o bevande ci si deve rivolgere agli studenti in servizio al bar(compatibilmente con lo svolgimento delle esercitazioni di sala e bar) i quali provvederanno ad inoltrare l’ordine al reparto di cucina. Consumazione dei pasti in sala ristorante ◊ La consumazione dei pasti è regolata dalla circolare ministeriale 262 (vedi circolare n 5 del 12/10/88). ◊ Il personale in servizio è autorizzato a consumare il pasto, previa prenotazione da inoltrare all’assistente tecnico di sala entro ed non oltre le ore 10.00. ◊ Le consumazioni che avvengono oltre le ore 13.35 devono portare il minimo aggravio per gli studenti in servizio ed essere compatibili con lo svolgimento delle lezioni. ART. 50 Norme specifiche per il laboratorio di Segreteria: Ricevimento-magazzino: ◊ I prelievi dal magazzino vanno giustificati con buoni di prelevamento e di scarico. ◊ Per motivi didattici è consentito a n. 2 allievi la presenza giornaliera in magazzino per assistere alle varie fasi di ricevimento merci, controllo, stoccaggio, contabilità. Ricevimento-ristorazione: ◊ Gli I.T.P. di sala comunicheranno le disponibilità per garantire la partecipazione alle esercitazioni di sala di un numero limitato d’allievi in servizio al ricevimento. ◊ Gli insegnanti di sala bar comunicheranno con una settimana d’anticipo i menus, per consentire al reparto la predisposizione delle liste. ◊ Per le occasioni speciali la comunicazione dei menus sarà fatta con 10 giorni d’anticipo. ◊ Per le occasioni speciali l’insegnante di ricevimento, informato dalla presidenza o dai collaboratori, comunicherà la lista ed il numero dei partecipanti ai reparti di ristorazione. ◊ Sistematicamente gli I.T.P. parteciperanno a Briefings in cui esporranno ai coordinatori eventuali problematiche. ◊ Il personale in servizio potrà partecipare alle esercitazioni di sala previa comunicazione al ricevimento con 24 ore d’anticipo. ◊ Il ricevimento inoltrerà ordini di servizio alla cucina, alla sala, al bar per le ◊ P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 91 di 119 ◊ ◊ ◊ consumazioni di cibi e bevande da parte del personale. Per l’a.s. 2002/2003 istituita la cassa ristorante gli I.T.P. di sala consegneranno copie delle commandes agli allievi di ricevimento. Per le consumazioni al bar gli I.T.P. in servizio consegneranno di volta in volta agli allievi del ricevimento i giustificativi di scarico. Gli allievi di ricevimento in servizio procederanno alla raccolta delle firme un’ora dopo l’inizio dei vari turni di lavoro. T I T O L O VI NORME FINALI ART. 51 Per quanto non previsto dal presente regolamento, si richiamano le norme del regolamento tipo proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione e, più in generale, tutte le norme legislative ed amministrative vigenti. Ogni variazione o integrazione del presente regolamento che non sia dettata dalla necessità di adeguarne il disposto a nuove disposizioni di legge, dovrà essere approvata con il voto favorevole dei due terzi dei componenti il Consiglio d’Istituto. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 92 di 119 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA (in ottemperanza del D. P. R. 24/6/1988 n° 249 , Statuto delle studentesse e degli studenti Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 1998) Art. 1 I comportamenti degli alunni I comportamenti degli alunni Il comportamento dello studente, quale membro della comunità scolastica, è improntato al rispetto della personalità degli altri componenti, siano essi studenti, operatori della scuola o terzi che entrano in rapporto con l'istituzione stessa. Nell'assolvimento dei suoi impegni scolastici e di studio è tenuto ad utilizzare correttamente le strutture scolastiche non arrecando danno al patrimonio dell'Istituto e facendo sì che la sua presenza all'interno degli ambienti della scuola sia coerente con le esigenze di mantenere accogliente e rendere vivibili gli spazi entro cui si svolgono le attività scolastiche in ottemperanza alle disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore. Il comportamento corretto e responsabile deve mirare al rispetto delle idee altrui, delle diversità e delle differenti scelte da ciascuno assunte, alla crescita personale, culturale e professionale propria e degli altri compagni di scuola operando nella direzione di rendere possibile il pieno coinvolgimento dei propri genitori e delle famiglie degli altri studenti all'andamento della vita dell'Istituto nei momenti qualificanti sul piano professionale ed, in genere, della partecipazione democratica all'interno della comunità scolastica. Art. 2 Sanzioni Nel caso di violazione delle disposizioni contenute nel precedente articolo sono previste, in rapporto alla gravità delle stesse, le seguenti sanzioni: ◊ ammonimento verbale; ◊ censura scritta; ◊ frequenza riparatoria, consistente nell'obbligo di frequenza scolastica e riparazione del danno arrecato compresi la conciliazione nel caso di conflitti personali o di gruppo fra studenti e il ripristino morale dell'altrui personalità attraverso il confronto e l'accettazione da parte dell'offeso dell'offerta di riparazione; ◊ l’allontanamento dalla comunità scolastica nel caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari per un periodo non superiore ai quindici giorni. L'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto altresì nel caso siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. Tali sanzioni hanno finalità rieducative e non influiranno sul profitto. Le sanzioni sono ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e terranno conto della situazione personale dello studente al quale è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della Comunità scolastica. Costituiscono violazioni gravi sanzionabili con l'allontanamento temporaneo dello studente: ◊ le offese al decoro e al prestigio della funzione docente e di tutto il personale della scuola; ◊ le offese gravi alla personalità degli altri studenti; ◊ i danni arrecati alle strutture scolastiche, agli arredi, attrezzature e sussidi; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 93 di 119 ◊ ◊ ◊ ◊ inottemperanze gravi all'obbligo di frequenza e all'assolvimento dei doveri scolastici; minaccia o compromissione dell'incolumità del personale scolastico e degli altri studenti; ogni reato penale consumato all'interno della scuola o a danno di essa e delle sue componenti; ogni altra violazione grave della normativa scolastica vigente. L'esecutività delle sanzioni irrogate rimane sospesa fino a quando il provvedimento disciplinare diventa definitivo. Art. 3 Organi competenti ad irrogare le sanzioni Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni di cui all'art. 2 del presente regolamento sono il Preside ed il Consiglio di classe. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l'allontanamento dalla Comunità scolastica sono sempre adottati dal Consiglio di classe. Per le altre sanzioni – di natura più lieve – è competente il Preside. Art. 4 Comitato di disciplina Il comitato di disciplina - quale organo di garanzia - s’identifica nel Consiglio d’Istituto eletto all'interno della scuola. Uno dei componenti del Comitato prescelto in seno all'organo di disciplina fungerà da istruttore e relatore nel corso del procedimento, salvaguardando la privacy dello studente ed in generale il segreto professionale e documentale secondo le vigenti disposizioni di legge. Art. 5 Impugnazione Contro le sanzioni disciplinari previste dal presente Regolamento è ammesso ricorso - da parte dello studente interessato o dei genitori - entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione al Comitato di disciplina di cui all'art.4. L'esame e la decisione sull'impugnazione avverrà nella prima seduta ordinaria del Consiglio di Istituto successiva alla presentazione del ricorso o, se necessario e in via eccezionale, con convocazione straordinaria per garantire l'immediatezza del giudizio. In tale fase del procedimento sarà garantita la difesa dello studente incolpato. Il Consiglio d’Istituto ha poteri istruttori ed il giudizio sarà espresso a maggioranza dei suoi componenti. Il Consiglio d’Istituto accoglie il ricorso annullando il provvedimento irrogato altrimenti lo respinge. L'organo di garanzia ha, altresì, la facoltà di commutare la sanzione irrogata in una più lieve o convertire la sanzione nell'obbligo - a carico dello studente incolpato - di svolgere attività a favore della Comunità scolastica individuate dal Consiglio stesso. Il giudizio del Consiglio d’Istituto è definitivo. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'art. 4 comma 7 del DPR 249/98, che comportano l'allontanamento dello studente per gravi o reiterate infrazioni disciplinari fino a quindici giorni - e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni previste dall'art. 328 commi 2 e 4, del D. L. 16/4/94 n° 297. Il Consiglio d’Istituto, per richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, decide anche sui conflitti che sorgono all'interno dell'Istituto in merito all'applicazione del regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti di cui al DPR 249/98. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 94 di 119 Art. 6 Diritto alla difesa La difesa dell'alunno incolpato nel procedimento d’impugnazione davanti al Comitato di disciplina è assicurata dalla presenza in giudizio di un rappresentante alla difesa. Tale rappresentante sarà scelto dallo studente sottoposto a procedimento disciplinare fra i soggetti appartenenti ad una delle componenti presenti nella scuola. Non potrà essere assunta la difesa, in quanto incompatibile, da chi è membro del Comitato di disciplina o da chi è chiamato in concorso con l'interessato a rispondere delle violazioni per cui si apre il giudizio di impugnazione. Il Collegio Docenti, previa autorizzazione anche da parte del Consiglio d’Istituto, propone come ulteriore sanzione disciplinare la possibilità che l’allievo incolpato svolga attività socialmente utile all’interno della struttura scolastica per un periodo da determinare. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 95 di 119 CONTRATTO D’ISTITUTO Il giorno 24 novembre 2006 alle ore 15 .00 presso la sede coordinata di Comiziano dell’IPSAR “C. RUSSO” tra il Dirigente Scolastico e le R.S.U., si stipula il seguente contratto RELAZIONI SINDACALI PREMESSA Le relazioni sindacali tra il Dirigente Scolastico e le R.S.U SI ISPIRERANNO al rispetto delle distinzioni dei ruoli e delle rispettive responsabilità. Le relazioni sindacali perseguono l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio scolastico mediante la valorizzazione delle professionalità, contemperando l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale, con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi prestati alla collettività. La correttezza e la trasparenza dei comportamenti sono condizione essenziale per il buon esito delle relazioni sindacali, costituendo impegno reciproco delle parti contraenti. INFORMAZIONE PREVENTIVA Saranno oggetto di informazione preventiva alle RSU: 1. PROPOSTE DI FORMAZIONE DELLE CLASSI E DI DETERMINAZIONE DEGLI ORGANICI DELLA SCUOLA; 2. CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI PERMESSI PER L’AGGIORNAMENTO; 3. UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI; CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA Sono materie di contrattazione integrativa: A) MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN RAPPORTO AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA; B) CRITERI RIGUARDANTI LE ASSEGNAZIONI DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA ALLE SEZIONI STACCATE E AI PLESSI, RICADUTE SULL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL SERVIZIO DERIVANTI DALL'INTENSIFICAZIONE DELLE PRESTAZIONI LEGATE ALLA DEFINIZIONE DELL’UNITÀ DIDATTICA. RITORNI POMERIDIANI; C) MODALITÀ E CRITERI DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI, NONCHÉ DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI DI PERSONALE PREVISTI DALL'ACCORDO SULL'ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 146/1990 i , COSÌ COME MODIFICATA E INTEGRATA DALLA LEGGE N.83/2000; D) ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO; E) I CRITERI GENERALI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D'ISTITUTO PER L'ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI ACCESSORI, AI SENSI DELL’ART. 45, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 165/2001 (CFR. NOTA N.2), AL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 96 di 119 F) MODALITÀ E CRITERI RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA, NONCHÉ I CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA DA UTILIZZARE NELLE ATTIVITÀ RETRIBUITE CON IL FONDO DI ISTITUTO; Il dirigente scolastico, nelle materie di cui sopra, deve formalizzare la propria proposta contrattuale entro termini congrui con l’inizio dell’anno scolastico. La contrattazione di cui sopra si svolge con cadenza annuale. Le parti possono prorogare, anche tacitamente, l’accordo già sottoscritto. INFORMAZIONE SUCCESSIVA Sono materia di informazione successiva: A) NOMINATIVI DEL PERSONALE UTILIZZATO NELLE ATTIVITÀ E PROGETTI RETRIBUITI CON IL FONDO DI ISTITUTO; B) CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN PROGETTI DERIVANTI DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE, NONCHÉ DA CONVENZIONI, INTESE O ACCORDI DI PROGRAMMA STIPULATI DALLA NOSTRA SCUOLA O DALL'AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA PERIFERICA CON ALTRI ENTI E ISTITUZIONI; C) VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA D’ISTITUTO SULL’UTILIZZO DELLE RISORSE. MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E CALENDARIZZAZIONE DEGLI INCONTRI ◊ Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa di scuola possono essere convocati di propria iniziativa dal DS o su richiesta dalla RSU; ◊ Il DS può essere assistito durante la contrattazione e/o confronto sindacale da personale al quale ha affidato compiti specifici di collaborazione; ◊ Analogamente la R.S.U potrà essere assistita durante la contrattazione e/o confronto sindacale da personale esperto dei problemi oggetto dell’incontro. ◊ Data, orario, ordine del giorno degli incontri saranno concordati tra DS e RSU almeno 5 giorni prima. In situazione di comprovata urgenza le convocazioni possono essere fatte in tempi più stretti, sempre comunque secondo accordi preventivamente assunti. ◊ Il DS provvede alla convocazione con atto scritto che deve indicare data e ora della riunione ed individuare con chiarezza le tematiche da trattare. Alle convocazioni deve essere allegato tutto il materiale che consenta un’ampia informazione preliminare. Validità delle decisioni a) Le intese raggiunte si ritengono valide qualora vengano sottoscritte dal Dirigente Scolastico e dalla maggioranza dei componenti la RSU P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 97 di 119 b) Non possono essere posti termini perentori di scadenza entro i quali siglare l’accordo. c) E’ diritto di ciascun membro della RSU e del DS prendere tempo per acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione. d) Prima della firma di ciascun accordo integrativo di istituto i componenti la RSU, singolarmente o congiuntamente, se lo ritengono necessario, devono disporre del tempo utile per convocare l’assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l’ipotesi di accordo. e) Di ogni seduta dovrà essere redatto e sottoscritto apposito verbale. f) Entro sette giorni dalla sottoscrizione, il DS provvede all’affissione di copia integrale delle intese siglate nelle bacheche sindacali della sede centrale e di tutti i plessi e delle sedi staccate dell’Istituzione scolastica. PERMESSI SINDACALI a) Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU (almeno 30 minuti da moltiplicare per il numero dei dipendenti) è da queste gestito autonomamente nel rispetto del tetto massimo attribuito. b) I componenti della RSU hanno titolo ad usufruire dei permessi sindacali retribuiti, giornalieri od orari, per l’espletamento del loro mandato, o anche per presenziare a convegni di natura sindacale. c) I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato d) Della fruizione del permesso sindacale va data comunicazione al DS con 3 giorni di anticipo; in caso di comprovata urgenza anche il giorno prima. e) La verifica dell’effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU spetta all’O.S. di appartenenza. Sulla base dei dati forniti dal D.S., il personale in servizio risulta essere pari a: - n° 124 docenti; - n° 60 personale ATA che moltiplicato per 30 minuti da un risultato di 5520 minuti che equivalgono a 92 ore di permessi sindacali (art.9,10 e 16 CCNL). BACHECA SINDACALE a) b) Sarà predisposta dall’amministrazione una bacheca sindacale RSU per ogni plesso dell’istituzione scolastica; I componenti delle RSU possono affiggere, senza preventivo visto del D.S. pubblica azioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro. SEDE RIUNIONI E RISORSE DELLA SCUOLA Le RSU possono riunirsi per lo svolgimento dei loro compiti nelle aule insegnanti o chiedere un locale per le assemblee che verrà individuato e messo a disposizione volta per volta dal D.S. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 98 di 119 La RSU, per l’attività che gli è propria, ha diritto alla fruizione dei locali della scuola: ◊ In occasione delle Assemblee le lezioni termineranno in tempo utile per consentire il raggiungimento della sede delle adunanze, preferibilmente da tenersi presso l’Auditorium della sede di Comiziano. Albo. La RSU fruisce di un proprio Albo in tutte le sedi dell’istituto. La rete informatica, il telefono, la fotocopiatrice e le altre attrezzature dell’Istituto vengono utilizzate dalla RSU solo ed esclusivamente per funzioni legate all’espletamento del proprio mandato. DIRITTO DI ASSEMBLEA 1. I componenti della RSU possono indire per la propria istituzione scolastica assemblee durante l’orario di lavoro e fuori orario di lavoro di durata massima di due ore, che riguardino tutti o parte dei dipendenti, secondo le modalità previste dall’art. 13 del CCNL- Scuola 1995. 2. Le assemblee possono essere richieste: ◊ Dai componenti la RSU; ◊ Dalle strutture provinciali delle OO.SS di categoria: ◊ Da almeno 1/3 dei dipendenti dell’istituto. 3. La convocazione, la durata, la sede (concordata con il capo d’istituto, o rappresentanti organizzazioni sindacali), l’ordine del giorno (che deve riguardare materie d’interesse sindacale e del lavoro) e l’eventuale partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con fonogramma o fax, almeno 5 giorni prima al capo d’istituto. Per le assemblee fuori dall’orario di lezione, il preavviso è ridotto a 3 giorni. 4. La comunicazione, relativa all’indizione dell’assemblea, deve essere affissa all’albo della sede centrale nonché di tutti gli altri plessi e sedi, e deve essere comunicata al personale in tempo utile per consentire al personale in servizio presso queste istituzioni di esprimere la propria adesione. 5. Contestualmente all’affissione all’albo della comunicazione dell’assemblea, il DS provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna (che deve essere firmata per presa visione) al fine di raccogliere in forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell’orario dell’assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per consentirne la partecipazione. 6. Ai fini del computo del monte ore individuale annuale il personale che partecipa all’assemblea è tenuto ad apporre apposita firma su di un apposito foglio di presenza. 7. Il personale sia con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che quello con rapporto di lavoro a tempo determinato ha diritto a partecipare ad assemblea sindacali per un totale di 10 ore annue pro capite senza decurtazione della retribuzione. 8. Il DS sospende le attività didattiche delle sole classi o sezioni i cui docenti abbiano dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 99 di 119 9. Non possono essere convocate assemblee in coincidenza di scrutini finali e degli esami. 10. In caso di assemblea sindacale il personale ATA è tenuto a garantire i servizi essenziali da non confondere con i servizi minimi da garantire in caso di sciopero. 11. Il DS dopo aver interpellato il personale sulla propria intenzione di partecipare espressa in forma scritta del personale in servizio nell’ora di assemblea sindacale stabilisce d’intesa con la RSU i nominativi del personale che dovrà garantire i servizi essenziali. Per evitare spiacevoli problemi e che i nominativi del personale vengano decisi coattivamente da chi di competenza è data facoltà e si consiglia al personale di mettersi d’accordo nel proprio interno. 12. Per garantire una significativa partecipazione di personale all’assemblea è facoltà del DS e del DSGA effettuare spostamenti di personale da una sede all’altra. Si rammenta che sono ritenuti servizi essenziali per i quali è necessaria la presenza di un collaboratore scolastico per sede nonché di un assistente amministrativo in segreteria: ◊ Vigilanza degli ingressi alla scuola ◊ Il servizio di centralino ◊ Apertura e chiusura edificio scolastico ◊ Tutte le attività indifferibili coincidenti con l’assemblea sindacale. Nessuna imposizione potrà avvenire nei confronti del personale senza l’intesa con la RSU d’istituto. DIRITTO DI SCIOPERO a) In occasione di ogni proclamazione di sciopero, il capo d’istituto inviterà in forma scritta il personale a rendere comunicazione volontaria circa l’adesione allo sciopero entro il decimo giorno dalla comunicazione della proclamazione dello sciopero oppure entro il quinto, qualora lo sciopero sia proclamato per più comparti. b) Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili, il DS valuterà l’entità della riduzione del servizio scolastico e, almeno cinque giorni prima dell’effettuazione dello sciopero, comunicherà le modalità di funzionamento (eventuale riduzione dell’orario delle lezioni, attività pomeridiane, etc.), o la sospensione del servizio alle famiglie. Agli insegnanti che non scioperano, si potrà chiedere di essere in servizio, nel caso in cui non si possano garantire lezioni regolari, alla prima ora di lezione, per un monte ore totale alle ore di servizio di quel giorno. c) Il DS nel giorno dello sciopero non può organizzare forme sostitutive di erogazione del servizio. d) Contingente di personale in caso di sciopero: il contingentamento riguarda solo il personale ATA ed è esclusivamente finalizzato ad assicurare le prestazioni indispensabili o servizi minimi previste dall ‘art. 2 comma 1 dell’accordo sull’attuazione della legge 146/90. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 100 di 119 DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI ACCESSO AGLI ATTI a) Sarà consegnata su richiesta alla RSU copia di tutti gli atti della scuola che devono essere affissi all’albo ( in particolare organici, graduatorie, delibere del Consiglio d’Istituto). b) I componenti delle RSU, singolarmente o congiuntamente, hanno diritto di accesso a tutti gli atti dell’istituzione Scolastica riguardanti tutte le materie oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva e successiva. c) La richiesta di accesso agli atti può essere fatta verbalmente. Assume forma scritta in seguito ad espressa richiesta de DS. d) Il rilascio di tali atti avviene , di norma, al momento della richiesta e comunque entro 3 giorni. e) I componenti della RSU previa richiesta, possono usufruire, senza per questo impedire lo svolgimento delle attività scolastiche, di telefoni, fax, fotocopiatrici, accesso ad internet. CONTRATTO DI ISTITUTO RELATIVO AL P.O.F. SCHEDA 1 Comprende le seguenti materie: ◊ progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti, progetti OFIS a.s. in corso, progetto Area a Rischio, progetti IFTS; ◊ modalità di utilizzazione del personale in rapporto al P.O.F.; ◊ ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall’intensificazione delle attività; ◊ prestazioni legate alla definizione dell’unita’ didattica; ◊ ritorni pomeridiani. ◊ ripartizione delle funzioni nel rispetto dell’art. 7 e dell’art. 47 del CCNL ART. 1 Criteri per l’assegnazione delle attività del P.O.F. Le attività deliberate nel P.O.F. per il corrente anno scolastico sono assegnate al personale docente e ATA in base ai seguenti criteri: ◊ dichiarata disponibilità; ◊ competenze e titoli in relazione alle attività da svolgere; ◊ in presenza della richiesta di più docenti e personale ATA per la stessa attività ,sarà il Dirigente Scolastico, insieme alle RSU, a stabilire ulteriori criteri di assegnazione, salvaguardando, comunque, il principio di un’equa ripartizione dei compiti. ART.2 ISTITUZIONE DI FUNZIONI Sono istituite le seguenti funzioni ◊ n. 2 collaboratori del dirigente, di cui uno con esonero totale; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 101 di 119 ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ ◊ n. 2 collaboratori per ciascuno degli altri plessi; n .4 coordinatori di dipartimento; n. 15 coordinatori per materie; n. 6 funzioni strumentali; n. 3 docenti per coordinamento per attività esterne; n. 47 coordinatori di classe; n. 16 Commissioni di lavoro così individuate dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto: 1) Commissione viaggi d’istruzione- attività extra scolastiche; 2) Commissione per G.L.I.S.-I.D.E.I.; 3) Commissione organizzazione elezioni; 4) Commissione P.O.F.; 5) Commissione formazione classi; 6) Commissione Ed. Stradale; 7) Commissione Ed. Salute; 8) Commissione legalità; 9) Commissione Pari Opportunità; 10) Commissione orientamento; 11) Commissione Catering; 12) Commissione Valutazione di istituto; 13) Commissione orario lezioni. 14) Commissione valutazione documentazione candidati esterni agli esami; 15) Commissione collaudi e acquisti; 16) n.1 Referente gruppo H; Art. 3 INCARICHI SPECIFICI A.T.A. Ai sensi del CCNL vigente entra in vigore l’art. 7, che prevede il compenso di compiti più complessi svolti dal personale ATA (compresa la sostituzione del DSGA) con un aumento dello stipendio tabellare. Gli incarichi specifici (art. 47) potranno essere attribuiti solo a chi non beneficia dell’art. 7. Laddove si dovessero produrre eventuali disparità di trattamento economico tra i destinatari dell’art. 7 e quelli dell’art. 47, si provvederà, con i fondi degli incarichi specifici (art. 47), ad integrare i compensi. ART. 3bis UFFICIO TECNICO E’ addetto alla istruzione dei capitolati per gare d’appalto, forniture e servizi all’istituzione scolastica, ne cura i collaudi con l’ausilio della Commissione collaudi e acquisti. Cura i rapporti con gli enti locali (Comune ,Provincia e Regione ) ed enti esterni per tutto ciò che riguarda gli aspetti tecnici relativi alla manutenzione e ai problemi strutturali della scuola. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 102 di 119 ART.4 SITO WEB Sul sito web dell’Istituto sono pubblicate in tempo utile tutte le attività didattiche interne ed esterne alla scuola, le gare d’appalto, le manifestazioni interne ed esterne, i bandi pubblici e le varie funzioni attivate dalla scuola. ART.5 BIBLIOTECA A partire da quest’anno scolastico 2006/07 è istituita la biblioteca presso la sede di Comiziano, l’uso della stessa sarà disciplinato da un regolamento appositamente predisposto. ART.6 ORARIO DELLE LEZIONI Nella formulazione dell’orario delle lezioni si tiene conto prioritariamente della esigenza di garantire il migliore servizio all’utenza. Compatibilmente con tale principio, si terrà conto dei desiderata dei docenti, dando la precedenza a quelli in servizio su più scuole, per i quali si pone l’esigenza di concordare gli orari, e in subordine a quelli che documenteranno comprovate esigenze di salute e di famiglia, dando precedenza al personale con prole in età fino a 11 anni. L’orario rimane comunque flessibile e può essere modificato in itinere per esigenze didattiche. ART.7 ORARIO DELLE RIUNIONI Le ore che eccedono le 40 annue per riunioni di collegio e informazioni alle famiglie sui risultati degli scrutini sono retribuite. I docenti (ad esempio, di educazione fisica, religione) che in base alle riunioni dei consigli di classe previste abbiano un impegno superiore a 40 ore, possono esonerati dal dirigente scolastico a partecipare ad alcune riunioni in modo da non superare il tetto delle 40 ore. Il docente a disposizione per l’ora di ricevimento non può essere utilizzato in quell’ora per altre attività. ART.8. CASI PARTICOLARI DI UTILIZZAZIONE I docenti a disposizione per tutto o parte del loro orario giornaliero sono utilizzati in attività connesse alla funzione docente e programmate dal collegio docenti; in via residuale possono essere utilizzati per le supplenze brevi. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 103 di 119 Le parti si danno atto che nei periodi di assenza di impegni di docenza frontale l’orario di lavoro si assolve con la sola partecipazione ad attività funzionali all’insegnamento programmate dal collegio nel piano di attività; i docenti non hanno l’obbligo di firma, né possono essere trattenuti in servizio nei giorni in cui non si svolge attività didattica e non sono state previste attività programmate dal collegio. Rimane comunque l’obbligo della reperibilità e della messa a disposizione durante lo svolgimento degli esami. ART.9 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE Il dirigente scolastico assegna le attività deliberate dal Collegio con lettera di incarico in cui sono indicate la durata, l’impegno orario, il compenso. In caso di rinuncia di un docente ad assolvere l’incarico ricevuto , il dirigente scolastico assegna le medesime attività ai docenti disponibili, dandone successivo avviso al Collegio. ART.10 PERMESI ORARI In attuazione dell’art.16 del CCLN 2002/2005 sui permessi brevi, il dirigente scolastico può concedere permessi orari anche per le ore di attività funzionali di insegnamento. Le ore di permesso sono recuperate secondo le seguenti modalità: ◊ sostituzione dei colleghi assenti, ◊ svolgimento di ore di lezione equivalenti per interventi didattici integrativi. Il docente che chiede il permesso orario ne documenta i motivi con autocertificazione. ART.11 FLESSIBILITA’ ORARIA INDIVIDUALE Sono consentite forme di flessibilità opportunamente concordate nell’ambito del modulo classe , fermo restando il rispetto del monte orario individuale anche su base plurisettimanale, al fine di garantire all’utenza un servizio regolare e qualitativamente alto. ART.12 FERIE Il docente che intende usufruire delle ferie previste dall’art. 13 del CCNL 2002/2005, nei limiti previsti dal comma 8, presenta la richiesta al dirigente scolastico almeno tre giorni prima del periodo chiesto. Il dirigente scolastico entro 24 ore comunica se concede o i motivi del diniego. In presenza di più richieste per lo stesso periodo il dirigente scolastico dà priorità: P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 104 di 119 1) al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare un proprio congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione urgente e indifferibile di problemi di salute; 2) al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare un proprio congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione urgente e indifferibile di questioni burocratiche legali. ART.13 SOSTITUZIONE DI COLLEGHI ASSENTI I criteri che il dirigente scolastico adotta per la sostituzione dei docenti assenti sono oggetto di informazione preventiva. Al termine di ogni anno scolastico detti criteri sono oggetto di informazione successiva relativamente alla durata delle assenze dei docenti e alle supplenze assegnate. ART.14 MALATTIA La visita fiscale per il personale in servizio presso l’IPSAR “Russo” di norma non viene disposta dal Dirigente scolastico nei casi in cui l’assenza per malattia è di un solo giorno. E’, comunque, facoltà del Dirigente scolastico disporre ugualmente la visita fiscale per i dipendenti che si assentano frequentemente per un solo giorno. ART.15 BANCA DELLE ORE Ogni docente che lo chiede può essere titolare di un conto in ore di lavoro che può essere alimentato da crediti, costituiti da ore aggiuntive di insegnamento nelle proprie classi per supplenza o altro, di cui il lavoratore non chiede il compenso.Il credito può essere utilizzato, a richiesta del lavoratore, per permessi brevi, per recuperare eventuali ritardi, per ferie. ART.16. ASSEGNAZIONI CLASSI Il dirigente scolastico in base all’organico di diritto forma le cattedre ed assegna i docenti alle classi secondo i seguenti criteri: ◊ il docente mantiene le classi dell’anno precedente se l’orario corrispondente è pari ad almeno metà della cattedra. ◊ il docente di sostegno è assegnato alle classi in cui sono inseriti gli alunni seguiti nell’anno precedente. ◊ il docente a par time è assegnato preferibilmente a classi di corsi non completi. Il dirigente scolastico assegna le classi/attività tenendo conto delle specifiche competenze professionali dei docenti e delle aree disciplinari alle quali gli stessi sono stati assegnati negli anni precedenti, secondo l’ordine in cui sono collocati nella graduatoria interna d’istituto compilata per singole materie di insegnamento. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 105 di 119 Il docente che intende cambiare classi fa domanda entro il 30 giugno indicando le proprie preferenze. E’ fatta salva comunque la prerogativa del dirigente, sancita dalla vigente normativa, di assegnazione dei docenti alle classi. Il piano complessivo di assegnazione dei docenti alle classi è reso pubblico non più tardi del 5 settembre. ART.17 COMPLETAMENTO ORARIO I docenti con cattedre inferiore a 18 ore completano l’orario obbligatorio in queste attività di insegnamento in ordine di priorità : ◊ spezzoni di orario pari o inferiori alle ore mancanti alle 18 ore ◊ attività integrative individuate dal collegio ◊ supplenze brevi ART.18 SPEZZONI Nei casi consentiti dalla vigente normativa, il dirigente scolastico opera il completamento d’orario dei docenti con cattedra inferiore a 18 ore prioritariamente con l’assegnazione di uno spezzone a chi è disponibile. Per realizzare il completamento è preferibile non frazionare l’orario di una cattedra, né frazionare le ore d’insegnamento in una determinata classe. Il completamento è assegnato con lettera di incarico in cui è indicata la classe assegnata e la decorrenza. ART.19 ATTIVITA’ INTEGRATIVE I docenti che non hanno completato, in tutto o in parte , l’orario con le modalità di cui ai punti precedenti sono utilizzati dal dirigente scolastico per le supplenze brevi (assenze di altri docenti per periodi non superiori a dieci giorni) secondo un piano di utilizzo annuale che tiene conto dell’esigenza di assicurare il regolare servizio, con particolare riguardo alle prime ed ultime ore. In subordine si terrà conto delle preferenze espresse. Il dirigente scolastico, o un suo incaricato, assegna la supplenza breve con incarico scritto, seguendo, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora, questo ordine: ◊ docente di qualunque materia che deve recuperare un permesso orario o un ritardo, dando la precedenza al docente della stessa classe; ◊ docenti disponibili a prestare ore eccedenti di insegnamento, individuati con il seguente criterio;◊ docente della stessa classe in cui si è verificata l’assenza ◊ docente della stessa materia ma di altra classe ◊ docente di qualunque materia. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 106 di 119 Non sono utilizzati per supplenze brevi i docenti impegnati nella stessa ora in compresenze o altre attività di completamento deliberate dal collegio, salvo che in casi eccezionali, al fine di garantire preliminarmente la dovuta vigilanza delle classi. Il docente rimasto a disposizione nelle ore previste non utilizzato in supplenze ha comunque assolto ai suoi obblighi orari e non è tenuto ad alcun recupero. ART. 20. Riduzione della durata oraria delle lezioni La riduzione dell’unità didattica, deliberata dal Collegio e ratificata dal C.di I. per motivo di pendolarismo , trasporti ,ecc., non comporta l’obbligo da parte dei docenti del recupero dei minuti non prestati in quanto la riduzione dipende da cause esterne in base all’art. 26 comma 2-8 del CCNL. Se la riduzione avviene su una scelta programmata dal Collegio, per motivi didattici, ciò comporta una programmazione , definita dallo stesso collegio, delle modalità di recupero delle unità didattiche ridotte. ART.21. IDEI Nel caso il dirigente scolastico debba assegnare IDEI a docenti della scuola, ne dà avviso con circolare indicando, per ogni intervento orario, competenze richieste, compensi e i tempi utili per la presentazione delle domande. Se le domande presentate superano gli incarichi da assegnare, il dirigente scolastico li assegna ai docenti in base alla comparazione dei titoli presentati, dando la precedenza al docente della classe frequentata dagli alunni fruitori del servizio. L’attivazione degli interventi integrativi è così disciplinata: 1) gli interventi integrativi saranno attivati per gruppi di 12 allievi, con oscillazioni in più o in meno del 20%. 2) eventuali problematiche relative agli stessi saranno oggetto di trattativa tra il DS e la RSU. ART.22 ATTIVITA’ DI STAGE a) Si istituisce una commissione stage nominata dal D.S. b) La composizione della commissione è formata da n. 6 docenti dal D.S.G.A. e n. 1 A.A. c) Il D.S. accertata la disponibilità del personale individuato, conferisce il relativo incarico con nomina ufficiale in cui sono indicati la durata ed il compenso. d) Il compito dei docenti assegnati alla commissione legate alle attività di stage , sono di sorveglianza degli alunni e coordinamento degli esperti sia interni che esterni, di monitoraggio delle presenze degli alunni, P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 107 di 119 nonché del monitoraggio dell’andamento didattico di ogni singolo modulo. e) La funzione del DSGA e dell’assistente amministrativo sono di coordinamento e rapporto con le istituzioni e gli enti esterni (alberghi , ristoranti ecc.) ART.23 Flessibilità e compensi Al personale docente che attua la flessibilità organizzativa (coloro che operano su più plessi) e didattica si attribuisce un compenso annuo forfetario definito in sede di contrattazione del fondo d’istituto. ART.24. Il personale che fruisce di leggi e norme sui congedi parentali, sul diritto allo studio, sulla collaborazione con l’università o che abbia problemi di salute o difficoltà familiari, può comunicare al dirigente le proprie esigenze in merito alle materie disciplinate dal presente contratto entro e non oltre il 15-09-dell’inizio di ogni anno scolastico o comunque entro 15 giorni dalla presa di servizio. SCHEDA N.2 Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi. ART. 1. Il personale docente viene assegnato alle sezioni staccate e ai plessi secondo i seguenti criteri: a) disponibilità; b) continuità. c) anzianità di servizio; d) rotazione; Per il personale ATA si fa riferimento all’ART. 2 della Scheda n. 4. SCHEDA N.3 CRITERI E MODALITA’ RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE, NEL RISPETTO DI QUANTO PERVISTO DALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA NAZIONALE. ART.1 P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 108 di 119 L’organizzazione del lavoro e l’articolazione dell’orario del personale docente sono regolamentati come segue : ◊ ore 8,00-15.10 per le attività didattiche nelle classi 1°-2°3°; ◊ ore 13.30-15.30 per le attività di stage; ◊ ore 8.00-15.00 per i corsi OFI; In particolare: le attività pomeridiane e serali relative ai vari progetti (PON-P.O.F. ecc.) si svolgeranno nei giorni e negli orari compatibili con le esigenze della scuola . I colloqui individuali con le famiglie si svolgono con le seguenti modalità: ◊ almeno due volte all’anno e presso i rispettivi plessi, la prima entro il 15 dicembre e la seconda entro il 30 aprile. SCHEDA N.4 UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE A.T.A. ART. 1 PIANO DELLE ATTIVITA’ 1. Il piano delle attività del Personale A.T.A. è predisposto dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi a norma dell’art. 52 comma 10.1 del C.C.N.I. 31.8.1999 2. Per predisporre il piano delle attività è opportuno che il Direttore dei servizi generali e amministrativi svolga apposite riunioni di servizio con il personale interessato al fine di acquisire pareri, proposte e disponibilità per l’articolazione degli orari, della ripartizione dei carichi di lavoro. 3. Il piano viene formulato nel rispetto delle finalità e degli obiettivi della scuola contenuti nel P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) deliberato dal Consiglio di Istituto e contiene la ripartizione delle mansioni fra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e degli orari e le necessità di ore eccedenti. 4. Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi individua il personale a cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nella presente intesa e disporrà l’organizzazione del lavoro con lettere di incarico individuali protocollate, contenenti gli impegni da svolgere per tutto l’anno scolastico. 5. Le disposizioni giornaliere di lavoro del personale A.T.A., vengono effettuate dal Direttore dei servizi generali e amministrativi. 6. All’albo della scuola sarà esposto un prospetto generale analitico con l’indicazione di mansioni, turni e orari assegnati a ciascuna unità di personale; copia del prospetto sarà consegnato ai rappresentanti sindacali che sottoscrivono la presente intesa. ART. 2 RIPARTIZIONE DELLE MANSIONI E ASSEGNAZIONE ALLE SEDI 1. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra il numero del personale risultante in organico. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 109 di 119 2. Al personale dichiarato parzialmente inidoneo o esente dallo svolgere le mansioni ordinarie e a cui non verranno assegnati i lavori indicati nel verbale del collegio medico, non potranno accedere ai compensi accessori; gli stessi lavori vengono assegnati ad altro personale disponibile dietro compenso a carico del fondo di istituto. Nel caso in cui non vi sia personale disponibile, i lavori verranno ripartiti in modo equo fra tutto il personale con esclusione di coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalla legge 8/3/2000 n.53 e dalla Legge n. 104/92; al personale coinvolto nella ripartizione verrà attribuito il compenso a carico del fondo di istituto. 3. Nell’assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della rotazione sulla base della disponibilità e delle attitudini del personale, la continuità nell’espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del personale coinvolto nella rotazione. 4. L’assegnazione alle sedi viene effettuata tenendo conto di: ◊ anzianità, ◊ continuità nel plesso o nel corso serale, ◊ disponibilità ad effettuare le funzioni aggiuntive. ◊ rotazione; ART. 3 TURNI E ORARI DI LAVORO ORDINARI 1. L’orario di lavoro giornaliero del personale A.T.A. si articola in 36 ore settimanali su 6 giorni e per 6 ore continuative; 2. per garantire il miglioramento dell’efficienza e la produttività dei servizi e tenuto conto anche delle esigenze del dipendente, è possibile articolare il monte ore settimanale sulla base dei seguenti criteri: a) orario distribuito in 5 giorni; b) flessibilità di orario; c) turnazione 3. Tali istituti possono anche coesistere nell’ambito della concreta gestione flessibile dell’organizzazione dei servizi. 4. L’orario di lavoro non deve essere normalmente inferiore alle 4 ore giornaliere né mai può essere superiore alle 9; 5. nell’ambito dell’organizzazione flessibile dell’orario di lavoro distribuito in 5 giorni, gli assistenti amministrativi saranno tenuti ad effettuare due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno; 6. i collaboratori scolastici osserveranno turni antimeridiani e pomeridiani, secondo le esigenze dettate dal P.O.F. d’Istituto, come stabilisce l’art. 52 del CCNL vigente; 7. PAUSA Qualora la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 6 ore continuative il personale deve usufruire, a richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti per il recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto. Tale pausa deve essere prevista qualora l’orario continuativo di lavoro giornaliero sia superiore alle 7 ore. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 110 di 119 8. MODALITA’ ORGANIZZATIVE Nell’organizzazione dei turni e degli orari si tengono in considerazione le eventuali richieste dei lavoratori motivate con effettive esigenze personali o familiari; le richieste vengono accolte se non determinano disfunzioni di servizio e aggravi personali o familiari per gli altri lavoratori. In base al funzionamento dell’intero servizio scolastico vengono previsti i seguenti turni di lavoro e unità di personale per ognuno di essi: a. Il personale assistente amministrativo, per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la puntuale realizzazione del P.O.F. e garantire le necessarie relazioni con l’utenza, l’orario di lavoro dovrebbe prevedere le seguenti prestazioni: l’orario di lavoro è di sei ore continuative antimeridiane e per cinque giorni ,con due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno. b. L ‘apertura al pubblico in orario antimeridiano, è dalle ore 10.00 alle ore 12.30 per il LUNEDI’-MERCOLEDI’-SABATO, l’apertura in orario pomeridiano, nei giorni di MARTEDI’-GIOVEDI’ è dalle ore 14.30-17,30. Un AA.AA. a turno svolgerà il seguente orario :8,00-14 dal lunedì al venerdì e 14.30-17.30 martedì e giovedì con riposo infrasettimanale. c. Nei vari turni sarà assegnato prioritariamente il personale in base alla disponibilità individuale e alla professionalità necessaria durante il turno in considerazione. d. su richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali o familiari, è possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro. e. in occasione dello svolgimento degli scrutini quadrimestrali è necessaria la presenza di un assistente amministrativo. 9. RITARDI Il ritardo sull’orario di ingresso ( ore 8.00-tolleranza massima 15 minuti) non potrà avere carattere abitudinario quotidiano. Se il ritardo è superiore a 15 minuti sarà recuperato entro penultimo o l’ultimo lunedì del mese successivo. 10. PERMESSI ORARI E RECUPERI I permessi possono essere concessi anche al personale con contratto a tempo determinato. I permessi sono autorizzati dal Dirigente Scolastico sentito il parere del Direttore dei servizi generali ed amministrativi… Non occorre motivare e documentare la domanda. L’eventuale rifiuto o riduzione della concessione deve essere comunicato per iscritto, specificando i motivi in modo preciso e non generico e può avvenire solo per gravi e non rinviabili esigenze di servizio. Eventuali imprevisti prolungamenti della durata del permesso concesso devono essere calcolati nel monte ore complessivo. Il recupero delle ore di permesso sarà effettuato entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso stesso . 11. BANCA DELLE ORE Ogni lavoratore è titolare di un conto in ore di lavoro che può essere alimentato da P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 111 di 119 crediti costituiti : A) dal lavoro straordinario effettivamente prestato ed autorizzato di cui il lavoratore non chiede il compenso; B) dalle ore di formazione aggiuntive all’orario di lavoro. C) Il credito può essere utilizzato a richiesta del lavoratore per riposi compensativi, per recuperare eventuali ritardi o i giorni di chiusura prefestiva. D) Il direttore amministrativo fornirà ad ogni lavoratore un quadro riepilogativo ogni trimestre. E) Il conto può essere verificato dal lavoratore presso il direttore amministrativo. 12. RILEVAZIONE E ACCERTAMENTO ORARIO DI LAVORO La presenza di tutto il personale A.T.A. viene rilevata con fogli firma, ecc... registrando l’orario dell’inizio e del termine della prestazione lavorativa. Gli atti dell’orario di presenza sono tenuti dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi. L’accertamento delle presenze viene effettuato mediante controlli obiettivi e con carattere di generalità. 13. INFORMAZIONE Il riepilogo dei crediti o debiti orari di ogni dipendente risultante dagli orari ordinari, dai permessi orari e relativi recuperi e dalle ore eccedenti da recuperare sarà fornito a ciascun interessato entro 10 giorni dal termine di ogni trimestre (10 dicembre; 10 marzo; 10 giugno; 10 settembre) Entro gli stessi termini sarà fornito il riepilogo delle ore eccedenti da retribuire con il fondo di istituto. ART. 4 ORE ECCEDENTI 1. La necessità di eventuali ore eccedenti per lo svolgimento delle mansioni ordinarie (con esclusione delle attività aggiuntive) e la disponibilità del personale ad effettuarle, deve essere prevista nell’ambito del piano delle attività. 2. Le eventuali ore eccedenti saranno effettuate prioritariamente dal personale resosi disponibile all’inizio dell’anno scolastico. L’interessato dichiarerà anche la propria preferenza per la retribuzione con compenso a carico del fondo di istituto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, o per il recupero con riposi compensativi. La necessità di eventuali ulteriori ore eccedenti non previste nel piano delle attività che si presenteranno occasionalmente durante l’anno scolastico, saranno assegnate prioritariamente secondo il criterio della disponibilità e verranno recuperate con riposi compensativi. 3. Sulla base di quanto proposto dagli assistenti tecnici e nel rispetto delle esigenze di servizio, gli stessi garantiranno, con apposito calendario che preveda un’equa distribuzione delle ore di partecipazione tra tutti gli addetti: a) la partecipazione alle esercitazioni speciali in sede e fuori sede; P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 112 di 119 b) la partecipazione alle esercitazioni speciali in orario di servizio e fuori orario di servizio; c) la collaborazione nelle situazioni di urgenza ed emergenza; d) la sostituzione dei colleghi assenti; e) la collaborazione per i corsi Ofis; f) la collaborazione pomeridiana per gli esami ECDL (assistente tecnico Fiaccola Maria Pia); g) la presenza di almeno una unità durante lo svolgimento degli esami di Stato. Per l’espletamento delle attività sopra menzionate, gli assistenti tecnici, a partire dal 20 giugno e fino al 31 luglio usufruiranno dei giorni di recupero equivalenti al monte ore maturato in tutte le attività effettivamente svolte. I docenti responsabili dei laboratori dovranno comunicare al D.S.G.A. il numero di personale A.T.A. da utilizzare per le manifestazioni sia interne che esterne indicando anche le eventuali ore di lavoro da effettuare; sarà compito del D.S.G.A. predisporre le relative comandate. 4. Per le attività interne, per lavori non ordinari, sarà il DSGA a concordare con il dipendente l’orario straordinario da attribuire. 5. Coloro che danno la disponibilità per tutte le attività straordinarie e accessorie, saranno assegnati a turno al servizio dal DSGA, con un calendario a cadenza settimanale. 6. Il recupero delle ore eccedenti saranno usufruite dagli interessati durante la sospensione delle attività didattiche, sempre compatibilmente con le esigenze di servizio. 7. Nel caso in cui nessun dipendente sia disponibile ad effettuare ore eccedenti, le stesse saranno ripartite in modo omogeneo fra tutto il personale con il criterio della rotazione in ordine alfabetico con esclusione di coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalla Legge 8/3/2000 n.53 e dalla Legge 104/92. ART. 5 CHIUSURA PREFESTIVI 1. Nei periodi di interruzione delle attività didattiche e nel rispetto delle attività programmate dagli Organi collegiali è possibile la chiusura dell’unità scolastica nelle giornate prefestive. Della chiusura dell’unità scolastica deve essere dato pubblico avviso. 2. Tale chiusura è disposta dal Dirigente Scolastico quando lo richieda più del 50% del personale A.T.A. in organico per giornate comprese fra l’inizio dell’anno scolastico e il 30 giugno, e dal 75% per quelle ricadenti nei mesi di luglio e agosto. 3. Il relativo provvedimento di chiusura deve essere pubblicato all’albo della scuola e comunicato al CSA, 4. La programmazione delle attività di recupero, da concordare con il personale interessato, deve essere contestuale alla delibera di chiusura ed esposta all’albo. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 113 di 119 5. L’amministrazione deve promuovere, in relazione alle esigenze della scuola, tutte quelle iniziative che consentono al personale di recuperare le ore non prestate. 6. Il personale che non intende recuperare le ore d’obbligo non prestate con rientri pomeridiani, può chiedere di conteggiare a compensazione: 1. giorni di ferie o festività soppresse; 2. ore di lavoro straordinario non retribuite; 3. ore per la partecipazione a corsi di aggiornamento fuori dal proprio orario di servizio. 4. solo nel periodo estivo si chiede l’organizzazione dell’orario di lavoro su 5 gg.(7h 12’ x 5 gg) ART. 6 FERIE E FESTIVITA’ SOPPRESSE 1. Le richieste di ferie e festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente Scolastico sentito il parere del Direttore dei servizi generali ed amministrativi. 2. Le richieste per il periodo estivo devono essere presentate entro il termine stabilito dalla relativa O.M. e comunque non oltre il 30 aprile; subito dopo sarà predisposto il piano delle ferie e festività soppresse tenendo in considerazione quanto segue: a) dal termine delle attività didattiche, compreso il termine della conferma delle iscrizioni e degli esami di stato, al 20 agosto il funzionamento della scuola sarà garantito con la presenza di una unità di personale per ogni settore del personale amministrativo salvo diverse e comprovate esigenze di servizio legate al maggior carico di lavoro. b) nel caso in cui tutto il personale di una qualifica richieda lo stesso periodo, sarà modificata la richiesta del dipendente (oppure dei dipendenti) disponibile; in mancanza di personale disponibile sarà adottato il criterio della rotazione annuale, tenendo in considerazione eventuali situazioni di vincolo oggettivo (chiusura aziendale) al fine di consentire almeno 15 giorni di ferie coincidenti con il coniuge o il Convivente more-uxorio, anche dello stesso sesso. 3. Le richieste saranno autorizzate entro il 30 maggio ART. 7 NOMINA SUPPLENTI 1. Per i posti vacanti si provvede subito alla nomina di personale supplente in attesa dell’arrivo dell’avente diritto. 2. Per la sostituzione del personale assente si provvede applicando le disposizioni in vigore al verificarsi delle condizioni previste e si provvederà con urgenza alla nomina di personale supplente. ART. 8 RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A 35 ORE SETTIMANALI P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 114 di 119 1. Al personale adibito a regimi di orario articolati su più turni o coinvolto in sistemi d’orario comportanti significative oscillazioni degli orari individuali, rispetto all’orario ordinario, finalizzati all’ampliamento dei servizi all’utenza e/o comprendenti particolari giorni a settimana), può, su richiesta motivata, essere applicata una riduzione d’orario a 35 ore settimanali con il recupero di un’ora da inserire nel monte ore di recupero annuale. ART. 9 ATTIVITA’ AGGIUNTIVE Sono considerate attività aggiuntive tutte quelle che comportano una intensificazione della prestazione di lavoro. I criteri per l’assegnazione del personale alle attività aggiuntive sono: ◊ la disponibilità; ◊ il possesso delle competenze necessarie per svolgerle; ◊ l’assegnazione del personale alle sedi in cui tali attività si svolgono. L’intensificazione della prestazione dà diritto ad un compenso forfetario annuo. ART. 10 RICEVIMENTO PUBBLICO 1. Gli orari di apertura al pubblico e al personale interno degli sportelli degli uffici di segreteria sono gli stessi stabiliti nella Carta dei Servizi. Il personale docente che in relazione al proprio orario delle lezioni è impedito a rivolgersi agli sportelli nei suddetti orari e che ha necessità personali o di lavori urgenti non rinviabili, può accedere agli sportelli al termine del proprio orario di lezione. 2. Ai delegati sindacali, per attività di patrocinio e accesso agli atti personali degli interessati e per accesso agli atti della scuola su tutte le materie oggetto di relazioni sindacali, è consentito rivolgersi agli sportelli con 15 minuti di anticipo rispetto all’inizio degli orari di ricevimento. SCHEDA N 5 ” Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro”. ART.1. L.S.U. La RSU designa come rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il prof. Antonio Caccavale. ART.2 Il rappresentante per la sicurezza P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 115 di 119 Fruisce di 40 ore annue di permesso retribuito per lo svolgimento delle attività di sua competenza fruisce dei diritti stabiliti all’art.58 del CCNL; viene consultato dal dirigente e formula proposte nei casi previsti dalle norme in vigore. ART.3 Nel corso del corrente anno scolastico saranno attuate le seguenti attività di formazione sulla sicurezza, alle quali parteciperà il personale sotto indicato: ◊ Attività di formazione :corsi per la 626 ◊ Personale che partecipa : personale docente e Ata di nuova provenienza nell’anno scolastico di riferimento. ◊ ART.4 Le esercitazioni previste nel piano per la sicurezza, vengono attuate nel corrente anno scolastico secondo il seguente calendario:almeno una entro il 20 dicembre dell’anno scolastico di riferimento e l’altra entro e non oltre il 30 marzo dell’anno scolastico di riferimento. SCHEDA N .6 “CRITERI E MODALITÀ DELLE SPESE EFFETTUATE DAI DOCENTI PER L’AUTOAGGIORNAMENTO” ART.1. Vengono riconosciute le seguenti tipologie di autoaggiornamento: A) aggiornamento relativo alla disciplina che si insegna; B) aggiornamento relativo alla funzione che si ricopre; ART.2 La documentazione per il rimborso spese deve contenere : a) l’ente o istituzione che l’ha proposta con il calendario dei lavori; b) la nomina da parte del dirigente; c) l’attestato di partecipazione; d) il mezzo di cui ci si è serviti. ART.3. Le domande e la relativa documentazione vanno presentate entro e no oltre 5 giorni dal termine del corso. ART.4 La quota totale è stabilita in euro 500-------- P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 116 di 119 SCHEDA N.7 CRITERI DI RIPARTO DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO PER LA REALIZZAZIONE DEL P.O.F. Le parti concordano quanto segue: ART.1 Le risorse assegnate indistintamente a tutto il personale docente e Ata saranno ripartite nella misura forfetaria del 63% ai docenti e 37% al personale Ata. I progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2006/07 sono: a)- DAL RICETTARIO ALL’IPERTESTO –da finanziare col Fondo d’Istituto per un importo pari a € 14.100.00; b)-INFORMATICA PATENTE EUROPEA- da finanziare col Fondo d’Istituto per un importo pari a € 10.700.00; c) -SCUOLA APERTA- costo zero; d)- PROGETTARE PER IMPARARE- € 6.481.20 da finanziare dal capitolo della formazione docenti; Progetti approvati e finanziati con altri fondi sono: 1) AREA A RISCHIO- finanziato con i fondi dell’Ufficio Scolastico della Regione Campania, per un importo pari a € 35.675.00, da completarsi entro e non oltre il 31/12/2006; 2) I.F.T.S. PON 5.1 –TECNICO PER IL MONITORAGGIO E LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO-finanziato con fondi europei per un importo di € 185.000.00 da completarsi entro e no oltre il 31/12/2007; 3) O.F.I.S. 3^ annualià– Cicciano (pasticciere), finanziato con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400; 4) O.F.I.S. 3^ annualità – Camposano (addetto ai servizi di cucina), finanziato con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400; 5) I progetti inseriti nel P.O.F., finalizzati al recupero ed all’ampliamento dell’offerta formativa, saranno finanziati, se necessario, anche con le economie dei fondi assegnati per gli Idei, se non impegnate per le attività specifiche programmate per il corrente anno; 6) Ai docenti individuati dal Collegio quali Funzioni strumentali per l’attuazione del P.O.F. (ex funzioni obiettivo) sarà corrisposto il compenso lordo di euro P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 117 di 119 1549.00; 7) Le funzioni strumentali (ex funzioni aggiuntive art. 47) sei, assegnate al personale assistente amministrativo saranno ripartite nel seguente modo: a. una funzione intera sarà attribuita alla unità di personale Ata con funzione vicarie del DSGA; b. le rimanenti 5 funzioni saranno distribuite proporzionalmente tra il personale con incarico a tempo indeterminato in servizio (ad esclusione del personale che usufruisce dell’art.7 del CCNL) i quali saranno, a turno, responsabili del lavoro nei rispettivi uffici; 8) Le funzioni strumentali per il personale Collaboratori scolastici saranno assegnate a tutto il personale con incarico a tempo indeterminato ( ad eccezione di coloro che sono fruitori dell’art.7 del CCNL) resosi disponibile a svolgere i seguenti incarichi : a. funzione di coordinamento del personale nel plesso di appartenenza; b. responsabilità di pulizia dei plessi; c. assistenza agli alunni diversamente abili; d. addetto al pronto soccorso ; e. servizio esterno nella sede centrale e nei vari plessi; f. addetti responsabili alla pulizia delle cucine nelle sedi dei vari plessi. 9) Al personale Assistente tecnico le funzioni strumentali (ex funzioni aggiuntive), una funzione intera sarà attribuita ad un assistente tecnico che avrà la funzione di coordinatore, le altre quattro saranno distribuite proporzionalmente tra il personale con incarico a tempo indeterminato (ad eccezione del personale che usufruisce dell’art.7 del CCNL) e avranno i seguenti compiti: a. responsabilità del settore di appartenenza e della custodia del materiale assegnato con apposito verbale; b. effettuare verifiche trimestrale del materiale in possesso e comunicazione tempestiva del materiale mancante, con individuazione delle eventuali responsabilità. ART.2 COMPETENZE ACCESSORIE DEL PERSONALE ATA 1) Per tutto il personale ATA sarà preventivato un budget massimo 30-40 ore di lavoro straordinario , retribuito dal fondo di istituto, così distribuite : a) sostituzione dei colleghi assenti; b) flessibilità dell’orario di servizio; c) maggiori carichi di lavoro. 2) Le ore effettivamente prestate previa comandata del DSGA eccedenti il budget preventivato sanno recuperate con permessi o ferie, o in via residuale retribuite con le risorse non assegnate al personale che a consuntivo non avrà in tutto o parzialmente prestato servizio di straordinario per il monte ore preventivato. 3) Le ore di attività di lavoro prestate a seguito di collaborazione, vigilanza o di gestione amministrativa nell’ambito dei progetti PON, OFI e P.O.F., ed in genere finanziati da enti esterni, nei limiti delle risorse assegnate, saranno P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 118 di 119 ripartite secondo il criterio dell’equità e del maggior impegno o carico di responsabilità e necessaria competenza , fermo restando il fine primario di assicurare l’efficienza ed efficacia del servizio e la regolarità degli atti amministrativi. ART.3 Tutte le competenze accessorie del personale ATA, saranno erogate in misura massima solo ai dipendenti che avranno fatto registrare non più di venti giorni di assenza a qualsiasi titolo effettuate nell’anno scolastico di riferimento e per tutto il periodo delle attività didattiche. Per ogni 5 giorni di assenza oltre i venti, sarà effettuata una decurtazione del 10 per cento del compenso. Le risorse che residueranno da tali decurtazioni saranno ripartite in misura proporzionale tra coloro che non avranno fatto registrare un numero di giorni di assenza superiore a venti, incentivando, in tal modo, la più assidua presenza. Fanno parte integrante del presente contratto i prospetti di ripartizione del fondo d’istituto (PD e PA) allegati, relazione finanziaria DSGA. Il presente contratto , per tutto quanto non riportato, fa salve le norme del vigente CCNL: Cicciano lì 21/11/2006 Il presente contratto è sottoscritto: Per la parte pubblica Dal Dirigente scolastico prof. Ferrara Pierino …………………………………………. Per le rappresentanze sindacali dai componenti della RSU Caccavale Antonio …………………………………. D’Ascoli Antonio …………………………………… Vitale Giacomo ……………………………………. P.O.F. 2006/2007 I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F. Pagina 119 di 119