I.P.S.A.R. “C. Russo”
Cicciano
Ministero della Pubblica
Istruzione
Regione Campania
UNIONE EUROPEA
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI
ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE
”Carmine Russo”
Cod. Ist.: NARH07000E - Distr. 030 - Cod. Serv. D53 - Cod. Fisc. 9212260631
Via Sandro Pertini, 54 - 80033 Cicciano (Na) - Tel. 0818248393 - Fax 0818262594
www.ipsar.net - [email protected]
P
IANO DELL’
O
FFERTA
F
ORMATIVA
Anno scolastico 2006/2007
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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INDICE
SEZIONE A
PAG
Premessa
5
Impatto normativo ed effetti finanziari
6
Attuazione POF – I documenti del POF
6
Principi fondanti
8
Collocazione dell’IPSAR “C. Russo” nel territorio
11
Bacino d’utenza
12
La struttura e risorse logistiche
12
Macrostruttura organigramma
14
Organigramma
15
Progettazione curriculare
16
Profili professionali
16
Corso qualifica “operatore servizi ristorazione”
16
Corso qualifica “operatore servizi sala bar”
17
Corso qualifica “operatore servizi ricevimento”
17
Tecnico servizi ristorativi
18
Tecnico servizi turistici
18
Area professionalizzante
19
Quadro orario
20
Quadro orario “biennio”
25
Quadro orario “operatore servizi cucina”
26
Quadro orario “operatore servizi sala bar”
27
Quadro orario “operatore servizi ricevimento”
28
Quadro orario “tecnico servizi ristorativi”
29
Quadro orario “tecnico servizi turistici”
29
Offerta formativa
30
Metodologie e tecniche di lavoro
30
Recupero e sostegno (IDEI)
31
Strumenti e criteri di valutazione
32
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Criteri di valutazione
32
Strumenti di verifica e misurazione
33
Parametri di valutazione
33
Griglia di valutazione delle varie discipline
34
Obiettivi generali
43
Obiettivi socio affettivi
43
Obiettivi cognitivi
43
Obiettivi formativi e metodi specifici disciplinari
43
Flessibilità quadro orario
55
Formazione orario
55
Criteri per la formazione delle classi
55
Struttura orario scolastico
56
Criteri per l’assegnazione classi
56
Criteri per la formulazione dell’orario dei docenti
57
Criteri per la formulazione dell’orario del personale ATA
57
Indicatori di qualità
57
Procedure dei reclami
58
Valutazione in servizio
58
Attività aggiornamento docenti
59
SEZIONE B
Piano di sviluppo dell’offerta formativa
61
Progetti
63
Nominativi organigramma 2007
68
Compiti e ruoli dei soggetti preposti
74
Monitoraggio POF
77
APPENDICI
Regolamento d’Istituto
82
Regolamento di disciplina
93
Contratto d’Istituto
96
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PREMESSA
Il documento presenta:
◊ le scelte curricolari, extracurricolari, educative e organizzative dell’Istituto;
come previsto dal D.M. 179 del 19/7/1999 sulla “Sperimentazione
dell’Autonomia” e dal D.P.R. 275 dell’8/3/1999 sulla “Autonomia delle II.
SS.”
◊ i progetti curricolari ed extracurricolari da effettuare e le risorse finanziarie
disponibili.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) s’inserisce nell’ottica dell’autonomia
scolastica e può essere definito una sorta di “carta d’identità” dell’Istituto in
quanto è il documento attraverso cui lo stesso fa conoscere nel territorio le sue
proposte educative, formative e professionalizzanti, nonché le attività e le
iniziative volte a concretizzarle.
La sua elaborazione necessita di un coinvolgimento responsabile e fattivo di tutte
le componenti della scuola, le quali si impegnano a formulare proposte innovative
al fine di rispondere nel modo più adeguato ed efficace alle richieste provenienti
dall’esterno, concorrendo così al raggiungimento della finalità primaria
dell’istituzione scolastica che è la formazione umana e culturale della persona
dell’allievo.
Un così alto obiettivo, però, presuppone:
che il P.O.F. sia in sintonia con quello dei gradi scolari precedenti in modo
da rendere più agevole l’inserimento dei giovani nella scuola secondaria
superiore e limitare la dispersione scolastica;
che tutti coloro che operano nella scuola rispettino le decisioni collegiali.
Il P.O.F. è un documento il più possibile semplice, unitario, modificabile
periodicamente in funzione del mutare delle necessità scolastiche e sociali.
Nel documento, quindi, si troveranno:
le scelte etiche fondanti dell’Istituto;
la descrizione delle strutture ambientali in cui si opera,
le problematiche occupazionali del territorio in cui viviamo;
le figure professionali che la scuola intende formare al fine di un ideale
progresso sociale;
gli ordinamenti scolastici in adozione;
alcuni basilari elementi dell’organizzazione interna;
una sintesi degli obiettivi educativi e didattici e dei metodi operativi e
valutativi adottati dai docenti nello svolgimento della propria attività
individuale e collegiale;
le attività (progetti) che saranno svolte dalle Classi Prime, Seconde e Terze
in orario d’approfondimento;
le attività (progetti) svolte in orario extra scolastico, oppure in ore di lezione
appositamente indirizzate a consentire agli alunni una preparazione più
completa, non limitata alla conoscenza generale dei programmi delle
singole materie;
in Appendice, il Regolamento dell’Istituto, l’organico che ne consente il
funzionamento (mansioni, orari di servizio, ecc.), le norme di sicurezza
adottate, il contratto decentrato delle R.S.U.
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IMPATTO NORMATIVO ED EFFETTI FINANZIARI
Occorre osservare che il regolamento di attuazione dell'autonomia (D.P.R.
275/99), dettando nuove regole per l’organizzazione della didattica, dà luogo a
riflessi sull’organizzazione del lavoro ed impone quindi una contrattazione
collettiva che renda possibile la realizzazione dei nuovi “Istituti”. Sotto questo
aspetto la istituzione della R.S.U. e la contrattazione integrativa di istituto
(disciplinati dall’art. 6 CCNL/99 e art. 3 CNNL 2001/2002) hanno definito il ruolo
delle componenti dell’istituzione scolastica nei riguardi dell'implementazione del
P.O.F..
Dal punto di vista finanziario una prerogativa dell’autonomia è la
riorganizzazione dell’uso delle risorse esistenti, razionalizzandolo e
finalizzandolo. A ciò ha provveduto il nuovo “regolamento contabile” (D. I.
1/febbraio/2001 n° 44) già in vigore per l’anno scol. 2001/2002. Esso regolamenta
la gestione amministrativa attraverso un documento unico, il “programma
annuale”.
Resta ancora da realizzare la riforma degli organi collegiali da parte del
parlamento per una ridefinizione delle competenze e delle responsabilità di tutti i
soggetti coinvolti e per una corretta ed efficiente gestione amministrativa del
P.O.F.
L'ATTUAZIONE DEL P.O.F -- I DOCUMENTI DEL P.O.F.
I principali documenti elaborati e redatti dalla scuola in regime di autonomia per
l’attuazione del P.O.F. sono:
◊ Regolamento interno (C.M. 16/04/75 n° 105 e D.P.C.M. 07/06/75)
◊ Regolamento di discipline degli allievi, previsto dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti (DPR 249/98 art. 4) e richiamato dal
Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99 art. 14 ). Esistono tra il POF e
questo documento rapporti particolarmente significativi.
◊ Carta dei servizi (già esistente prima dell'autonomia e tutt’ora obbligatoria).
◊ Piano annuale delle attività. Questo documento è il più importante
strumento giuridico di attuazione del P.O.F.. Il P.O.F., in quanto documento
programmatico volto a determinare la cosiddetta “Identità culturale” della
scuola, comporta evidentemente l’adozione successiva di determinazioni
decisorie e comportamenti destinati a dare concreta attuazione agli obiettivi
pianificati. Il piano delle attività è appunto il documento che riporta le
decisioni più importanti assunte dalla scuola. E' predisposto, come prevede
l'art. 26.4 del CCNL 2003, dal dirigente scolastico sulla base delle eventuali
proposte degli organi collegiali. Da esso derivano i conseguenti impegni del
personale docente per il quale possono essere previste delle attività
aggiuntive (Art 28 CCNL 01/03). E' deliberato dal collegio dei docenti. La
copertura finanziaria del piano delle attività è assicurata dal fondo
d’istituto (CCNI 31/08/99 art. 26). Con esso vengono retribuite le
prestazioni di cui agli artt. 27/28/29/30/31 - CCNI 31/08/99, rese dal
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personale docente, educativo ed ATA per sostenere il processo di
autonomia scolastica, con particolare riferimento alle esigenze che
emergono alla realizzazione del P.O.F. e alle sue ricadute
sull’organizzazione complessiva del lavoro nonché delle attività e del
servizio. Il fondo è finalizzato all’ampliamento dell’offerta di istruzione e
formazione anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio.
◊
Piano di miglioramento dell’offerta formativa (DPR 275/79 - L.440/97).
I coordinatori dei dipartimenti presentano il piano di miglioramento. In
esso vengono indicati gli interventi e le risorse necessarie per migliorare la
qualità della didattica e la qualità della formazione. Gli ambiti di intervento
sono quelli indicati nel regolamento dell’autonomia DPR. 275/99.
◊
Programma annuale. Questo documento contabile, prima richiamato, tiene
conto del piano delle attività, del piano di miglioramento e delle risorse
disponibili. In esso sono illustrati la destinazione delle risorse finanziarie e
gli obiettivi da realizzare in coerenza con le previsioni del piano dell’offerta
formativa (P.O.F.). Questo documento viene generato dalla scuola entro il
15 dicembre e costituisce il budget per l’esercizio finanziario che ha inizio il
primo gennaio e termina il 31 dicembre dell’anno successivo.
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PRINCIPI FONDANTI
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto colloca la propria fonte di ispirazione
negli articoli 1-3-4-9-21-30-33-34-35 della Costituzione della Repubblica Italiana,
laddove s’affermano i valori di:
◊ uguaglianza,
◊ imparzialità e regolarità operativa,
◊ accoglienza e integrazione,
◊ diritto di scelta,
◊ obbligo scolastico e controllo della frequenza,
◊ partecipazione,
◊ efficienza,
◊ trasparenza,
◊ libertà d’insegnamento e di aggiornamento del personale.
art.1: L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
art.3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale ...
art.4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto.
art.9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura....
art.21: Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto
ed
ogni altro mezzo di diffusione.
art.30: E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche
se nati
fuori del matrimonio.
art.33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
art.34: La scuola è aperta a tutti.
art.35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la
formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Il progetto educativo d'Istituto intende favorire lo sviluppo dei giovani nella
dimensione:
◊ personale di crescita dinamica verso l'autonomia e la responsabilità, in un
atteggiamento positivo nei confronti della vita, dello studio, del lavoro, che
orienta a scelte motivate e sostenute da valide conoscenze culturali e da
competenze ed abilità professionali;
◊ relazionale-sociale di partecipazione e collaborazione, di apertura e
tolleranza, in una società pluralista in continua evoluzione, mediante un
atteggiamento di ricerca costruttiva, a servizio della società; professionale
di graduale coscienza e assunzione del ruolo professionale adeguato alle
attitudini e capacità personali, come richiesto da una società investita da
rapidi processi di trasformazione nel campo del lavoro, delle comunicazioni
e dei rapporti interpersonali.
L’istituto offre i seguenti percorsi ed opportunità formative, aderendo al Progetto
di Sperimentazione '92:
◊ 1° - 2° anno: biennio unitario di base;
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◊
◊
3° anno: qualifica nei tre settori cucina, sala-bar, ricevimento;
4° - 5° anno: biennio post-qualifica nei due settori ristorazione e turistico,
comprensivo
di
incontri
settimanali
all’interno
dell’area
di
professionalizzazione.
Al termine del ciclo di studi gli studenti potranno accedere a corsi universitari o
para- universitari, a corsi post-diploma o al mondo del lavoro.
UGUAGLIANZA
Il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dell’allievo. All’interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta
per motivi riguardanti le condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di
sesso, di etnia, di religione, di opinioni politiche.
IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ OPERATIVA
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e
di equità. La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuità del servizio e
delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
La scuola favorisce l’accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare
riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di rilevante
necessità. Attraverso il coordinamento con i servizi sociali, con gli enti locali e con
le associazioni senza fine di lucro, la scuola pone in essere le azioni adatte ad
avviare a soluzione le problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri,
agli alunni portatori di handicap.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO, FREQUENZA
L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico;
tale libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche dello stesso tipo. La
scuola assicura il controllo della frequenza e favorisce il proseguimento degli
studi; ciò viene svolto anche tramite interventi di prevenzione della dispersione e
dell’evasione scolastica, in collaborazione con tutte le istituzioni interessate, i
genitori e gli alunni.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA
L’organizzazione dell’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di
efficacia e di flessibilità. Istituzioni, personale della scuola, genitori, alunni sono i
protagonisti e i responsabili dell’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa,
anche attraverso momenti di confronto e incontro. Le istituzioni scolastiche e gli
Enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, favoriscono le attività extra
scolastiche volte a realizzare la funzione della scuola quale centro di promozione
culturale, sociale e civile. L’uso degli edifici e delle attrezzature, fuori dell’orario
del servizio scolastico, è consentito nel rispetto del regolamento di Istituto,
dell’integrità degli ambienti, delle attrezzature e dei sussidi didattici. L’istituzione
scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la
massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e
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trasparente. La legge 241/90 è assunta quale riferimento fondamentale nella
regolamentazione del servizio.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
La programmazione assicura la libertà di insegnamento come autonomia didattica
e come libera espressione culturale del Docente e garantisce la piena formazione
della personalità degli alunni nel rispetto della loro coscienza morale e civile, al
fine di assicurare pienamente il diritto allo studio. La scuola organizza le modalità
di aggiornamento del personale scolastico, che può aderire alle proposte
dell’Amministrazione, delle Istituzioni e degli Enti culturali ed anche promuovere,
con responsabile autonomia, la propria formazione in servizio. L’aggiornamento e
la formazione del Corpo Docente costituiscono un diritto fondamentale
dell’utenza scolastica ed un evidente impegno per l’amministrazione, che dovrà
assicurare specifici interventi organici e regolari. Tutto ciò verrà attuato nel
rispetto della libertà dei Docenti in merito alle scelte compiute per la propria
formazione culturale e professionale.
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COLLOCAZIONE DELL’I.P.S.A.R. "C. RUSSO" NEL TERRITORIO
Cicciano, comune situato nel territorio dell'agro Nolano, si estende su una
superficie di Km 7.07, consta di circa 13000 abitanti. Esso si trova in una posizione
centrale tra Napoli, Caserta, Avellino, Salerno, Benevento ed è facilmente
raggiungibile mediante l'autostrada NA-BA, CE-SA e la circumvesuviana, nonché
linee private di autobus.
Le risorse economiche del paese sono legate soprattutto all'agricoltura, al
commercio e all'industria alimentare.
In aumento lo sviluppo del settore terziario per la vicinanza della zona del C.I.S. e
per la realizzazione dell'interporto. La sede dell’I.P.S.A.R. di Cicciano inizia la sua
attività didattica in autonomia nell'anno scolastico 1996/97, in una zona periferica
della città che presenta un notevole sviluppo nel campo della ristorazione e del
turismo d'affari e pertanto offre opportunità di lavoro.
L’istituto è stato per più di 10 anni sede staccata del vicino I.P.S.A.R. della città di
Ottaviano.
La popolazione scolastica consta oggi di un numero di alunni che superano le 1000
unità, provenienti dal distretto di Nola, Marigliano, Pomigliano D’Arco e dai
comuni che occupano la zona Sud-Est della città di Napoli.
L’attività dell’istituto è protesa alla formazione di personale altamente
specializzato nel campo alberghiero e della ristorazione, intensamente richiesto nel
territorio e nell’ambito del Mercato Europeo.
Esaminiamo ora brevemente il trend dell’Istituto nel recente decennio (fra gli Anni
Scolastici 1995/96 e 2004/05).
Terminato il Biennio comune, gli alunni debbono optare per un Indirizzo di
Qualifica; le scelte, nel corso degli ultimi anni, si sono indirizzate così:
◊ Operatore servizi di cucina 45 %
◊ Operatore servizi di sala bar 36%
◊ Operatore servizi di ricevimento 19 %
Tale scelta ricade poi a livello di Biennio post qualifica; qui le opzioni si
determinano così:
◊ Tecnico dei servizi ristorativi 75 %
◊ Tecnico dei servizi turistici 25 %
Il fenomeno della dispersione scolastica è purtroppo presente anche nel nostro
Istituto; i dati statistici parlano mediamente di un 20 % di abbandoni ogni anno.
Isolati sono i casi di passaggio ad altra scuola; la maggioranza dei casi è costituita
da alunni che, per svariate ragioni, decidono di rinunciare e incanalarsi nel mondo
del lavoro.
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BACINO D’UTENZA
Gli studenti che si iscrivono all’I.P.S.A.R. sono alunni di provenienza e capacità
eterogenei, molti appartengono a famiglia poco agiate e con una preparazione
culturale quasi sufficiente. Nella maggior parte degli alunni si evidenzia una
carenza delle competenze di base quali lettura, scrittura e calcoli. Presentano
grosse lacune nelle lingue straniere, leggono poco. Di fronte a tali lacune l’Istituto
attiva tutte le procedure burocratiche finalizzate a far acquisire a questi alunni
motivazione, competenze professionali e conoscenze culturali da spendere poi nel
mondo del lavoro. Gli alunni provengono da paesi appartenenti al distretto
scolastico di Nola, Marigliano, Pomigliano, Acerra e anche da cittadine fuori dai
detti distretti come Afragola, Caivano ed altre.
LA STRUTTURA E LE RISORSE LOGISTICHE
L'istituto è suddiviso in quattro plessi, che si trovano:
1. sede Centrale in Via Pertini (Cicciano).
2. sede Gescal in Via Caserta (Rione Gescal-Cicciano),
3. sede Comiziano in Comiziano
4. sede Camposano in Via Quatrano (Camposano).
La sede Centrale è dotato di cortile e si sviluppa su quattro livelli. Il primo
livello (interrato) ospita un attrezzato laboratorio per le esercitazioni pratiche di
cucina; un forno a legna ed un ampio laboratorio per le esercitazioni pratiche di
pasticceria. Nei locali sono disponibili: tutti le attrezzature necessarie per poter
svolgere esercitazioni pratiche in cucina e in sala, macchine lavastoviglie per la
pulizia delle attrezzature. A questo livello troviamo anche tre ampi spogliatoi
riscaldati ed arredati con armadietti messi a disposizione degli alunni e degli
I.T.P. impegnati nelle lezioni pratiche quotidiane. L'economato, annesso a questo
livello, è dotato di una capiente cella frigorifera e di un congelatore che
permettono di avere a disposizione una consistente scorta di generi alimentari,
necessari per il buon funzionamento dei laboratori di cucina e sala. Il suddetto
locale è attrezzato anche per il deposito di generi non deperibili. Al primo livello
fuori terra, leggermente rialzato rispetto al livello stradale, troviamo appena
entrati un'ampia Hall. Alla sinistra di chi entra vi è il banco di ricevimento dietro
il quale, con l'ausilio di un moderno centralino, collegato a tutti gli interni della
scuola e di un computer, si svolgono le esercitazioni pratiche per operatori ai
servizi di ricevimento. Ancora al piano terra si trovano:
◊ Il Bar, fornito di elegante banco dotato di frigo e di un attrezzato retro-bar
con macchina produttrice di ghiaccio, macinacaffè con dosatore e macchina
per caffè espresso a tre bracci;
◊ la Sala Ristorante, molto luminosa e con una capienza di oltre 120 posti a
sedere. Anche a quest'ultima sono annessi due locali di servizio: uno
utilizzato per la pulizia e la custodia della posateria e della vetreria, l'altro,
provvisto di armadietti, come spogliatoio.
◊ l’aula Multimediale con 25 postazioni multimediali.
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Dalla Hall attraverso un'ampia scala si accede al I piano, dove si trovano: la
presidenza, la vicepresidenza, l'ufficio del dirigente amministrativo, la segreteria
didattica, l’ufficio contabile, l'ufficio del personale, due aule ben illuminate,
servizi igienici per alunni e docenti.
Al secondo piano sono situate altre sette aule bene illuminate, due gruppi di
servizi igienici ed un piccolo deposito.
Al terzo piano è presente un'unica aula.
La sede GESCAL si sviluppa interamente su un piano terra. All'esterno di esso vi
è un ampio spazio verde recintato e attualmente si sta costruendo un campetto di
pallavolo e di calcetto. All’interno vi è un lungo corridoio luminoso con tre accessi,
sul quale convergono dieci aule, la sala professori, una stanza di servizio ed uno
stanzino adiacente utilizzato dal personale ausiliario. Sono in uso nella sede
quattro gruppi di servizi igienici.
È presente un’aula multimediale con 10 postazioni multimediali
La sede di Camposano annessa alla scuola media “Virgilio” di Camposano, è
costituito da un piano unico fornito di palestra, dieci aule, sala professori, un front
desk, cucina, sala ristorante, tre servizi igienici ed una piccola stanza di servizio
utilizzata dal personale ausiliario. All'esterno la scuola è provvista di cortile
alberato.
Sede di Comiziano è la nuova costruzione realizzato dalla Provincia ed attivita
nel suo funzionamento nell’anno scolastico 2005/2006. Si sviluppa in tre livelli:
◊ il primo livello, stesso altezza del fronte strada, sono situati i depositi dei
materiali di segreteria, depositi di materiale di pulizie, magazzini delle
merci alimentari con celle frigoriferi per la conservazione di merci con
scadenza a breve termine e a lungo termine.
◊ Il secondo livello, situato al primo piano, presenta aule didattiche, servizi
igienici, sala professore, ufficio del preside, e un aula per le conferenze
◊ Il terzo livello, situato al secondo piano, presenta le aule didattiche, le aule
speciali: cucine, una grande e una piccola con tutte le attrezzature
necessarie per il suo funzionamento, sala per ricevimenti, capienza circa 120
persone, arredata e funzionante.
I docenti in servizi presso la Nostra Istituzione Scolastica sono 124 unità
Il personale ATA è 60 unità
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MACROSTRUTTURA ORGANIGRAMMA
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
DIRETTORE
S. G. A.
COLLABORATORI
SCOLASTICI
ASSISTENTI
TECNICI E
R.S.U.
FUNZIONI
STRUMENTALI
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COORDINATORE
MATERIA
COLLEGIO DEI
DOCENTI
COORDINATORI
CONSIGLI CLASSI
CONSIGLI DI CLASSE
COLLABORATORI
DIRIGENTE
COORDINATORE
DIPARTIMENTO
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ORGANIGRAMMO
COLLABORATORI DIRIGENTE
SCOLASTICO
2 DOCENTI
FIDUCIARI SEDE SUCCURSALI
2 DOCENTI PER OGNI
PLESSO ESCLUSO IL PLESSO
CENTRALE
COORDINAMENTO ATTIVITÀ da
SVOLGERE in collaborazione con
L’ESTERNO
3 DOCENTI DELL’AREA TECNICA
COORDINATORI PER
DIPARTIMENTI
1 DOCENTE PER OGNI SINGOLA
AREA – MAX 4 DOCENTI
COORDINATORI PER MATERIE
ORARIO
FUNZIONI STRUMENTALI
COMMISSIONE VALUTAZIONE
DOCENTI
FORMAZIONI CLASSI
RESPONSABILI DI LABORATORI
COMMISSIONE VIAGGI D’
ISTRUZIONE - ATTIVITA’ EXTRA
SCOLASTICHE
COMMISSIONE I. D. E. I.
COMMISSIONE ORGANIZZAZIONE
ELEZIONI
COMMISSIONE P.O.F.
COMMISSIONE EDUC. STRADALE
COMMISSIONE EDUC. SALUTE
COMMISSIONE EDUC. LEGALITA’
COMMISSIONE PARI
OPPORTUNITA’
COMMISSIONE CATERING
REFERENTE GRUPPO H
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
COMMISSIONE VALUTAZIONE
D’ISTITUTO
COMMISSIONE ESAMI
WEB SCUOLA
COORDINATORI DI CLASSE /
VERBALIZZANTI
COMMISSIONE ACQUISTI –
COLLAUDI
16 DOCENTI UNO PER OGNI
DISCIPLINA
4 DOCENTI
6 DOCENTI PER LE QUATTRO AREE
4 DOCENTI EFFETTIVI E 2
SUPPLENTI
3 DOCENTI
3 DOCENTI
4 DOCENTI
3 DOCENTI
4 DOCENTI
2 DOCENTI
3 DOCENTI
4 DOCENTI
3 DOCENTI
3 DOCENTI
9 DOCENTI
1 DOCENTE
4 DOCENTI
3 DOCENTI
3 DOCENTI
1 DOCENTE E I ASSISTENTE
TECNICO
1 DOCENTE PER OGNI CLASSE
1 DOCENTE E 6 ATA
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PROGETTAZIONE CURRICULARE
PROFILI PROFESSIONALI
Al termine del terzo anno di qualifica l'allievo acquisisce una discreta formazione
culturale, una preparazione professionale elastica e polivalente ed una sufficiente
autonomia nel sapersi orientare nel mondo del lavoro e nella eventuale scelta del
proseguimento degli studi. Il diploma di qualifica di primo livello che consegue in
uno dei tre settori di specializzazione lo qualifica come:
◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI CUCINA;
◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI SALA – BAR;
◊ OPERATORE DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO.
Il biennio post-qualifica intende offrire all'allievo la possibilità di raggiungere una
maturità caratterizzata da un forte bagaglio culturale ed una professionalità di
secondo livello.
Alla fine di tale percorso l'allievo consegue il diploma in:
◊ TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
◊ TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Oltre al diploma l’allievo consegue la qualifica di secondo livello “area
professionalizzante” attraverso un percorso formativo biennale di 180 ore di teoria
e pratica e 120 ore di stage presso aziende (300 ore di formazione annuali).
La figura professionale viene individuato dalla collaborazione tra Consiglio di
Classe della quarta, dalle rappresentanze aziendali del territorio e dalle famiglia.
CORSI DI QUALIFICA
OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
SETTORE CUCINA
Al conseguimento del diploma di qualifica è in grado di:
◊ eseguire con discreta autonomia la preparazione di piatti caldi e freddi,
◊ valutare le merci all'entrata e in uscita,
◊ predeterminare i tempi di esecuzione del lavoro,
◊ partecipare alla redazione di menù giornalieri e rotativi,
◊ partecipare al calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menù,
◊ valutare i principi nutritivi e i metodi migliori di conservazione degli
alimenti,
◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in situazioni e con
interlocutori diversi.
Inoltre, conosce gli impianti e le attrezzature di cucina che sa utilizzare con
discreta autonomia, possiede una valida formazione culturale ed una
preparazione professionale polivalente, nonché una discreta padronanza di due
lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore.
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OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
SETTORE SALA-BAR
Al termine del corso di qualifica è in grado di:
◊ accogliere i clienti ed assisterli durante il consumo dei pasti,
◊ eseguire con discreta autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio di
ristorante o di altre strutture ristorative,
◊ effettuare le principali attività inerenti il servizio di Bar,
◊ partecipare alle operazioni relative al conto,
◊ utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla anche la pulizia,
◊ partecipare alla preparazione ed allo svolgimento di feste, banchetti, buffet,
ecc.,
◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in rapporto
all'interlocutore e alle diverse situazioni.
Inoltre, conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei diversi reparti con i
quali sa stabilire rapporti di collaborazione, ha una valida formazione culturale ed
una preparazione professionale flessibile e polivalente, nonché una discreta
padronanza di due lingue straniere con conoscenza della microlingua di settore.
OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO
Al conseguimento del diploma di qualifica è in grado di:
◊ accogliere i clienti ed assisterli durante il soggiorno in albergo, in modo
responsabile e con discreta autonomia, nel rispetto delle norme vigenti,
◊ esprimersi con correttezza e proprietà di linguaggio in rapporto
all'interlocutore e alle diverse situazioni,
◊ dare informazioni sui servizi dell'albergo e sulle risorse culturali e turistiche
del territorio, consigliando opportunamente spettacoli, visite ed itinerari ai
clienti,
◊ espletare le mansioni relative ai servizi di ricevimento, portineria e
segreteria,
◊ usare le attrezzature e gli strumenti di settore offerti dalla moderna
tecnologia nonché i sistemi informatizzati per la gestione dell'azienda.
Inoltre, ha una buona conoscenza di vari tipi di strutture ricettive e dei diversi
reparti con i quali sa stabilire rapporti di collaborazione, ha una valida formazione
culturale ed una preparazione professionale organica, nonché una discreta
padronanza di due lingue straniere di cui padroneggia la microlingua di settore.
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BIENNIO POST-QUALIFICA
TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
L'intervento formativo ha l'obiettivo di unire un'ampia cultura di base ad
un'altrettanto solida cultura e preparazione professionale, che associa alla
conoscenza del sistema azienda abilità specifiche per le attività relative al settore
della ristorazione, coinvolgendo sia l'aspetto tecnico che quello gestionale. Tale
figura professionale, oltre ad avere una visione organica del sistema azienda, deve
possedere una esauriente conoscenza degli alimenti e dell'alimentazione, una
sicura competenza nel trattare le materie prime e nell'impostare i menù e deve
essere dotata di spirito creativo, attitudine al lavoro di gruppo, capacità di analisi
del mercato e di gestione dei costi e dei ricavi. Inoltre, date le funzioni che riveste,
il Tecnico dei Servizi di Ristorazione deve anche possedere capacità di
comunicazione e di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e
saper padroneggiare due lingue straniere. Infine, la frequenza di un'area di
specializzazione, coordinata ed integrata con il curricolo scolastico di base, gli
consente l’acquisizione di ulteriori e più finalizzate competenze.
TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
E' una figura in cui le competenze professionali si integrano con un'ampia cultura
storico-umanistica, geografica ed artistica. L'obiettivo è quello di far acquisire ai
futuri operatori le conoscenze tecnico-scientifiche, amministrative e le capacità
operative proprie di una professione di secondo livello, necessarie a svolgere
proficuamente il proprio ruolo in un settore in continua evoluzione. Pertanto, si
rende necessario lo sviluppo di particolari abilità e attitudini, quali lo spirito di
iniziativa, il senso critico, la capacità di recepire e di adattarsi ai cambiamenti, la
disponibilità a comprendere richieste ed esigenze provenienti dal mercato e dal
mondo esterno in generale. Inoltre, tale figura deve conoscere almeno due lingue
straniere e possedere buone capacità comunicative (anche a livello non verbale)
affinché possa interagire e comprendere al meglio le esigenze del personale e della
clientela. Infine, la frequenza di un'area di specializzazione integrata con il
curricolo di base gli permette di acquisire ulteriori conoscenze e consolidare le
competenze professionali.
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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al
curriculum scolastico nell'ambito di un Progetto d’intesa con la Regione Campania
permettono il conseguimento di un secondo diploma riconosciuto dalla Regione,
che qualifica gli allievi come:
1.
Addetto ai servizi di food and beverage
2.
Enologo della ristorazione
3.
Addetto ai servizi di room division
4.
Operatore tecnico delle Agenzie di Viaggio:
5.
Tecnico dell’assistenza locale all’ospite
6.
Operatore addetto ai servizi di enologia e di enogastronomia
7.
Responsabile dei servizi di banquetink
8.
Operatore di banqueting classe iv
Tali diplomi potranno essere ottenuti solo se la frequenza dei corsi coprirà almeno
i due terzi del monte ore previsto nell'arco del biennio post-qualifica (600 ore).
Lo schema di biennio post-qualifica cerca di trovare la massima sinergia tra le
opportunità offerte dalla scuola e dagli ordinamenti della formazione
professionale regionale. Tale curricolo comprende:
1) un insieme di discipline volto alla crescita culturale dell'alunno e
condizione di accesso al sapere professionale articolate in:
◊ insegnamenti umanistico-scientifici
◊ insegnamenti tecnico-tecnologico-organizzativi
2) un insieme di occasioni di professionalizzazione finalizzate a:
◊ acquisizione di attitudini e atteggiamenti orientati all'inserimento
nell'attività professionale
◊ apprendimento di capacità operative relative ad uno specifico ruolo
lavorativo.
Il corso si sviluppa in moduli intensivi da svolgere nei modi e nei tempi definiti in
sede progettuale con scadenza settimanale.
Essi sono tenuti da esperti reperiti all'esterno della scuola con competenze ed
esperienze significative nel settore di specializzazione interessato. E' comunque
possibile ricorrere a docenti qualificati interni all'Istituto per una percentuale che
non superi il 30% del monte orario previsto.
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QUADRO ORARIO
Attualmente il percorso formativo è quello previsto dal progetto 92.
La sperimentazione ha modificato e aggiornato i contenuti, gli orari, i metodi del
piano di studi, potenziando la preparazione culturale, dotando lo studente di una
maggiore flessibilità professionale, riqualificando la preparazione tecnica con il
monte orario dell’area professionalizzante.
Tale impianto didattico – educativo originale si struttura così:
un Biennio iniziale dedicato ad un’azione formativa di base, in cui i nuclei delle
competenze professionali sono abbozzati in funzione alla scelta che l’alunno
svolgerà, alla fine della Classe Seconda, riguardo al proprio indirizzo di
specializzazione (Cucina, Sala – bar o Ricevimento);
un Monoennio (Classe Terza), culminante nell’Esame di Qualifica, in cui si
concentra l’organico approfondimento professionale d’indirizzo; la prova d’Esame
si articola in due fasi di valutazione:
fase ammissione:
a) somministrazione di prove strutturate interdisciplinari o riferite a singole
discipline;
b) curricolo scolastico e formativo dell’allievo
fase esame
c) somministrazione di due prove, la prima delle quali verifica le capacità
relazionali del candidato, la seconda delle quali accerta le competenze e le
abilità professionali e nell’ambito della quale potranno essere comprese
discipline sia dell’area comune sia dell’area di indirizzo;
d) eventuale orale
un Biennio Post – Qualifica (Classe Quarta e Quinta) indirizzato ad affinare
nell’alunno le competenze culturali, linguistiche e organizzativo – gestionali, così
da consentirgli l’assunzione di elevati livelli di responsabilità; il percorso prevede
e culmina nell’Esame di Stato e nel possibile accesso agli studi universitari;
Il Biennio Post–Qualifica è caratterizzato da un momento di elevata
professionalizzazione: Area professionalizzante. Gli alunni della Classe Quarta e
Quinta partecipano a corsi di cosiddetta della “Terza Area”. La terza Area
costituisce lo spazio metodologico e didattico in cui la formazione scolastica e
professionale d’indirizzo si coniuga con interventi di consulenti esperti di specifici
segmenti professionali, attraverso attività in aula, di laboratorio, di ricerca, di
realizzazione di prodotti, di stage. Sono previste 300 ore annue di cui 180 da
effettuare in stage.
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classe prima e
seconda
Biennio comune:
Classe terza
Classe terza
Classe terza
Operatore ai
servizi di cucina
Operatore ai
servizi di sala bar
Operatore ai
servizi di
ricevimento
Esame di qualifica
Esame di qualifica
Esame di qualifica
Operatore ai
servizi di cucina
Operatore ai
servizi di sala bar
Operatore ai
servizi di
ricevimento
Classe quarta e
quinta
Classe quarta e
quinta
Tecnico dei servizi
ristorativi
Tecnico dei servizi
turistici
Diploma di
maturità
Diploma di
maturità
Tecnico dei servizi
ristorativi
Tecnico dei servizi
turistici
Diploma di
qualifica di
secondo livello
Diploma di
qualifica di
secondo livello
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PROFILI PROFESSIONALI
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◊
◊
OPERATORE AI SERVIZI DI CUCINA
Sa organizzarsi ed è in grado di elaborare menu giornalieri e rotativi.
È capace di eseguire con discreta autonomia la preparazione di piatti caldi e
freddi.
È in grado di partecipare al calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menu.
Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale
flessibile e polivalente.
Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della
microlingua di settore.
Conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti.
Partecipa alle operazioni di manutenzione degli utensili e del materiale di
cucina e sa collocarsi con disponibilità e correttezza all’interno della brigata di
cucina.
OPERATORE AI SERVIZI DI SALA-BAR
Sa eseguire con discreta autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio in
ristorante.
È in grado di partecipare alla preparazione e allo svolgimento di feste,
banchetti, buffet, nonché di eseguire le principali attività inerenti il servizio di
bar.
È in grado di partecipare alle operazioni relative alla preparazione del conto.
Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale
flessibile e polivalente.
Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della
microlingua di settore.
Conosce i principi nutritivi e di conservazione degli alimenti.
È in grado di stabilire rapporti comunicativi adeguati all’interlocutore e alle
situazioni.
Conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei reparti con i quali è in
grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione.
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◊
◊
◊
◊
◊
◊
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◊
OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO
È capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il soggiorno in modo
responsabile e con discreta autonomia.
Ha una buona formazione culturale e una preparazione professionale
flessibile e polivalente.
Ha una valida preparazione in due lingue straniere con conoscenza della
microlingua di settore.
Sa dare informazioni sulle risorse culturali e turistiche del territorio.
Ha una buona conoscenza degli impianti delle strutture ricettive e dei diversi
reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione ed
integrazione.
Sa espletare le mansioni relative ai servizi di Ricevimento, Portineria, Cassa e
Main-courante.
Sa usare le attrezzature di settore offerte dalla moderna tecnologia.
TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
Possiede un ampio bagaglio culturale per un consapevole inserimento nella
società e nel mondo del lavoro.
Ha una valida preparazione nella produzione scritta e orale in due lingue
straniere, con un allargamento del patrimonio linguistico-settoriale spendibile
in situazioni reali di contatto con il cliente.
Sa realizzare beni e servizi di qualità utilizzando le risorse disponibili.
Sa valutare, programmare e coordinare il personale controllando l'efficienza
del lavoro e favorendo la comunicazione tra i vari membri.
Sa adattare l'organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione
del cliente, del tipo di azienda, delle attrezzature disponibili e delle nuove
possibilità offerte dalla dietetica e dall'industria agroalimentare.
Sa realizzare prodotti creativi e facilmente ripetibili.
TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Possiede un ampio bagaglio culturale per un consapevole inserimento nella
società e nel mondo del lavoro.
Ha una valida preparazione nella produzione scritta e orale in due lingue
straniere, con un allargamento del patrimonio linguistico-settoriale spendibile
in situazioni reali di contatto con il cliente.
Ha buone capacità comunicative non solo in termini di espressione linguistica,
ma anche di comunicazione non verbale.
È consapevole del ruolo, delle articolazioni e delle implicazioni economiche
del settore
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QUADRO ORARIO
BIENNIO
Materie d’insegnamento
Biennio comune
Area comune
Italiano
5
5
s. o.
Storia
2
2
o.
Lingua straniera
3
3
s. o.
Diritto ed economia
2
2
o.
Matematica ed informatica
4
4
s. o.
Scienze della terra e biologia
3
3
o.
Educazione fisica
2
2
p.
Religione
1
1
o.
Area d’approfondimento
4
4
2^ lingua straniera
3
3
s. o.
Principi di alimentazione
2
2
o.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina
3*
3*
p.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar
3*
3*
p.
Lab. Serv. di Ricevimento
3
3
p.
TOTALI
40
40
Area d’indirizzo
*
La classe è divisa in due gruppi di lavoro: uno con il docente di Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina e
l’altro con docente di Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar.
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OPERATORE SERVIZI DI CUCINA
Materie d’insegnamento
Qualifica
Area comune
Italiano
3
s.o.
Storia
2
o.
Lingua straniera
3
s.o.
Diritto ed economia
-
o.
Matematica ed informatica
2
s. o.
Scienze della terra e biologia
-
o.
Educazione fisica
2
p.
Religione
1
o.
Area d’approfondimento
4
Area d’indirizzo
2^ lingua straniera
2
s.o.
Principi di alimentazione
-
o.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina
16
p.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar
-
p.
Lab. Serv. di Ricevimento
-
p.
Alimenti e alimentazione
3(2)*
o.
Elementi di gestione aziendale
2
o.
TOTALI
40
* (2) ore di compresenza con Lab. Serv. Cuc.
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OPERATORE SERVIZI DI SALA - BAR
Materie d’insegnamento
Qualifica
Area comune
Italiano
3
s.o.
Storia
2
o.
Lingua straniera
3
s.o.
Diritto ed economia
-
o.
Matematica ed informatica
2
s. o.
Scienze della terra e biologia
-
o.
Educazione fisica
2
p.
Religione
1
o.
Area d’approfondimento
4
Area d’indirizzo
2^ lingua straniera
2
s.o.
Principi di alimentazione
-
o.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina
-
p.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar
16
p.
Lab. Serv. di Ricevimento
-
p.
Alimenti e alimentazione
3(2)*
o.
Elementi di gestione aziendale
2
o.
TOTALI
40
* (2) ore di compresenza con Lab. Serv. Cuc.
P.O.F. 2006/2007
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OPERATORE AI SERVIZI DI RICEVIMENTO
Materie d’insegnamento
Qualifica
Area comune
Italiano
3
s.o.
Storia
2
o.
Lingua straniera
3
s.o.
Diritto ed economia
-
o.
Matematica ed informatica
2
s. o.
Scienze della terra e biologia
-
o.
Educazione fisica
2
p.
Religione
1
o.
Area di approfondimento
4
Area di indirizzo
2^ lingua straniera
3
s.o.
Principi di alimentazione
-
o.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Cucina
-
p.
Lab. Serv. Rist.-Sett. Sala-bar
-
p.
Lab. Serv. di Ricevimento
12
p.
Amministrazione alberghiera
3
o.
Geografia risorse culturali-turist.
3
o.
Lab. trattamento testi
2
p.
TOTALI
40
P.O.F. 2006/2007
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TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI
Materie d’insegnamento
4° Anno
Area comune
4
2
3
3
2
1
Italiano
Storia
Matematica
Lingua straniera
Educazione fisica
Religione
Area di indirizzo
2^ lingua straniera
Alimenti e alimentazione
Economia e gestione dell'azienda ristorativa
Legislazione
Laboratorio d’organizzazione e gestione dei
servizi ristorativi
TOTALI
5° Anno
4
2
3
3
2
1
s. o.
o.
s. o.
s. o.
p.
o.
3
3
4
2
3
3
3
4
2
3
s. o.
s. o.
s. o.
o.
30
30
p.
TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
Materie d’insegnamento
4° Anno
Area comune
Italiano
4
Storia
2
Matematica
3
Lingua straniera
3
Educazione fisica
2
Religione
1
Area d’indirizzo
Economia e tecnica dell'azienda turistica
6(2)
Lingua inglese
3
Geografia turistica
2
Storia dell'arte
2
Tecniche di comunicazione e relazione
2(1)
TOTALI
30
5° Anno
4
2
3
3
2
1
s.o.
o.
s.o.
s.o.
p.
o.
6(2)
3
2
2
2(1)
30
s.o.
s.o.
o.
o.
o.
N. 4 ore di compresenza con Lab. Serv. Ric.
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OFFERTA FORMATIVA
Al fine di pervenire alla formazione dell’individuo-cittadino ed alla realizzazione
dei profili umani e professionali richiesti dal nostro territorio, l’Istituto elabora la
propria Offerta Formativa, il documento cioè che costituisce la sintesi
fondamentale di quanto recitano, in modo ben più articolato, le programmazioni
dei Dipartimenti per Area e per Materia. Da tali programmazioni scaturiscono
quelle dei Consigli di Classe e, in ultimo, i dettagliati Piani di Lavoro d’ogni
singolo Insegnante. Le programmazioni dei Consigli di Classe (con i relativi
Progetti) e quelle dei singoli Docenti sono redatte entro il mese di Ottobre, al
termine d’una prima analisi della situazione di partenza delle Classi. L’Offerta
Formativa d’Istituto è il documento che stabilisce idealmente, fra l’Istituzione (e i
Docenti) e gli "utenti" (Alunni, Genitori), un rapporto di diritti e di doveri
all’interno degli obiettivi educativi definiti a livello istituzionale.
L’Istituto (e, in particolare, ogni singolo Docente):
◊ esprime la propria offerta formativa;
◊ motiva il proprio intervento didattico;
◊ spiega le proprie strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
L'Allievo ed il Genitore devono conoscere:
◊ gli obiettivi didattici;
◊ i percorsi per raggiungerli;
◊ le fasi di realizzazione.
◊ Le richieste minime disciplinari, che si esprimono in competenze prefissate.
Potranno esprimere pareri e proposte in un clima di collaborazione e di rispetto,
per favorire la continuità del percorso formativo tra scuola e famiglia.
METODOLOGIE E TECNICHE DI LAVORO
Per quanto riguarda la rilevazione dei livelli di partenza nei vari ambiti
disciplinari, i Consigli di Classe predisporranno test d’ingresso o altre modalità
adatte a completare il quadro della situazione iniziale, fermo restando che nella
determinazione degli strumenti idonei a rilevare i livelli di partenza e nella
programmazione di attività trasversali si terrà conto delle indicazioni pervenute
dai Dipartimenti per materia. Dopo aver rilevato i livelli di partenza ed
individuato le strutture e gli strumenti disponibili, al Consiglio di Classe spetta il
compito di articolare le finalità trasformandole in obiettivi graduati e verificabili a
seconda dei ritmi d’apprendimento delle Classi. In funzione di ciò saranno poi
determinate le strategie educative, il metodo di lavoro e gli strumenti più
opportuni, verificando in itinere l’attività svolta ed eventualmente ridefinendo gli
obiettivi. Si prevede di predisporre, come strumento di valutazione e
d’informazione, una scheda interperiodale che raccolga i dati del profilo dinamico
di ogni discente nel suo complesso. Tale scheda, redatta dal Consiglio di Classe
sarà inviata alle famiglie a Novembre e ad Aprile.
P.O.F. 2006/2007
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Per quanto riguarda le modalità operative, tutti i Consigli di Classe
privilegeranno:
◊ Moduli ed Unità didattiche;
◊ lavoro di gruppo;
◊ conversazione guidata;
◊ lezione frontale, dialogata e cooperativa;
◊ stage;
◊ attività pluridisciplinari;
◊ problem – solving;
◊ compresenza;
◊ avviamento all’autovalutazione; Mastery Learning;
◊ lavoro di ricerca;
◊ uso di programmi informatici.
Nella scelta del libro di testo e delle strumentazioni didattiche la scuola assume
come criteri di riferimento la validità, la funzionalità educativa ed i costi contenuti.
Per quanto concerne, infine, la programmazione delle Classi Quinte, in funzione
degli Esami di Stato, ci si richiama al documento che i Consigli di Classe
interessati redigono entro il 15 Maggio.
RECUPERO E SOSTEGNO (I.D.E.I.)
La C. M. 492 del 7/8/1996, abrogativa degli esami di riparazione, ha determinato
l’adozione, da parte del Collegio dei Docenti, di un chiaro modello di
comportamento in merito agli interventi didattici e educativi integrativi. Alla fine
dell’Anno Scolastico sono individuati, in sede di scrutinio, gli alunni "in debito",
ossia carenti rispetto al livello prefissato per gli obiettivi (formativi e di contenuto)
definiti nella programmazione annuale del Consiglio di Classe. L'attività di
recupero è programmata in massima per i mesi di Settembre e Ottobre. Alla fine di
questo periodo si valuta l'estinzione o la sussistenza del “debito”. Per facilitare
l’alternanza e l’integrazione delle attività di recupero e di approfondimento, fin
dall’inizio dell’anno scolastico potranno essere organizzati moduli di attività
trasversali per Gruppi Classi parallele, per le quali siano subito definite attività,
disponibilità del personale, tempi, orari, materiali. In linea generale saranno
privilegiati i mesi che precedono gli scrutini del Primo Quadrimestre e quelli
successivi, per offrire un’ulteriore possibilità di recupero prima degli scrutini
finali. I corsi di recupero a sostegno degli alunni frequentanti il biennio postqualifica, considerando il gravoso impegno che scaturisce dalla frequenza degli
stage (Terza Area), i diversi Consigli di Classe valutano, a secondo dei casi, se
effettuare, nel periodo febbraio-marzo delle attività di recupero in itinere. Si
ritiene che il recupero possa essere efficace soprattutto su gruppi ristretti e che la
programmazione di tale attività rientri nelle competenze del Consiglio di Classe.
Non si escludono interventi in area extracurricolare, purché l'orario settimanale
degli allievi non diventi eccessivamente pesante. I Dipartimenti dei Docenti per
materia potranno a loro volta programmare interventi di recupero su Classi
parallele.
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STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le normative vigenti, soprattutto quelle riferite al Nuovo Obbligo Scolastico ed al
Nuovo obbligo Formativo, prevedono l’istituzione di percorsi individualizzati atti
al passaggio in itinere ad altri ordini di scuola o ai Corsi di Formazione
Professionale o all'eventuale accesso all'Istituto da altre provenienze. L'istituto ha
sviluppato un sistema di competenze certificabili che consentono i passaggi di cui
sopra e nello stesso tempo permettono di definire percorsi individualizzati sia per
alunni drop-out sia per alunni portatori di handicap.
Percorsi di questo genere hanno imposto una riflessione sul significato e sul valore
degli obiettivi dei moduli nella misura in cui concorrono alla formazione delle
competenze.
Le programmazioni modulari contengono sia obiettivi formativi socio–affettivi, sia
obiettivi cognitivi: i primi vengono valutati collegialmente dai Consigli di Classe
sulla base degli accordi assunti all’inizio dell’anno; la valutazione degli obiettivi
cognitivi deriva dagli accordi assunti in sede di Dipartimento per Materia, sia
riguardo la definizione dei livelli minimi di accettabilità, sia riguardo
l’individuazione degli strumenti di misurazione.
Gli obiettivi contenuti nei moduli sono per definizione minimi, tanto che il loro
conseguimento parziale comporta attività di recupero, i cui esiti negativi
determinano il debito formativo o addirittura la non promozione.
Da quanto sopra esposto emerge comunque la necessità di individuare criteri
generali di valutazione che consentano di formulare equi ed omogenei giudizi di
fine corso. Perché ciò sia reso possibile nel rispetto del principio di collegialità,
previsto dalla normativa vigente, la valutazione finale scaturirà dall’attenta
considerazione:
• dei livelli di partenza e dei percorsi individuali;
• della motivazione allo studio ed al lavoro e del senso di responsabilità maturato.
La valutazione formativa (in itinere) e quella sommativa, pur mantenendo
caratteri distinti, sono interdipendenti e la prima comunque informa la seconda.
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STRUMENTI DI VERIFICA E MISURAZIONE
◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
Interrogazione individuale frontale;
elaborato scritto;
relazione orale;
riproduzione pratica di apprendimenti;
interrogazione di gruppo;
relazione scritta;
prova strutturata;
prova semistrutturata.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE
Si individuano e specificano i seguenti parametri:
obiettivi formativi socio-affettivi
A
Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi;
B
Completo raggiungimento degli obiettivi;
C
Sufficiente raggiungimento degli obiettivi;
Il non raggiungimento degli obiettivi esclude la loro misurazione
Obiettivi formativi cognitivi
A
Completo ed autonomo raggiungimento degli obiettivi;
B
Completo raggiungimento degli obiettivi;
C
Sufficiente raggiungimento degli obiettivi
D
Insufficiente raggiungimento degli obiettivi;
E
Mancato raggiungimento degli obiettivi.
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VARIE DISCIPLINE
DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO
ITALIANO ORALE
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si propone
di adottare (integralmente o con le modifiche che si riterrà di dovervi apportare) le
presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di comprensione,
delle conoscenze acquisite, delle capacità espressive e delle capacità di analisi e di
sintesi. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di
misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto
riguarda l’Italiano orale fanno riferimento alle capacità di comprensione, al livello
delle conoscenze possedute, alla capacità di espressione e alle capacità di
analizzare testi e tematiche e operare delle sintesi. Per la traduzione in voto dei
cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che
ciascun alunno mostra di valere
livello 1 = 5 cinque
livello 2 = 4 quattro
livello 3 = 3 tre
livello 4 = 2 due
livello 5 = 1 uno
COMPRENSIONE (classi prime, seconde e terze)
1. Coglie le informazioni esplicite e comprende il significato profondo del
testo
2. Coglie le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di
inferenza
3. Coglie solo le informazioni esplicite
4. Fraintende o non coglie le informazioni esplicite contenute nel testo
5. Non fornisce alcuna risposta
CAPACITA’ DI COMPRENSIONE, DI ANALISI E DI SINTESI
(classi quarte e quinte)
1. Sa individuare e spiegare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti
affrontati, distinguere le informazioni accessorie, stabilire collegamenti
puntuali ed efficaci, operare sintesi ed esprimere giudizi criticamente
motivati.
2. Sa individuare e spiegare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti
affrontati, stabilire collegamenti efficaci, operare sintesi ed esprimere
giudizi criticamente motivati.
3. ) Sa individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti affrontati,
stabilire semplici collegamenti, operare sintesi essenziali ed esprimere
giudizi personali.
4. Fatica a individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti, e non
sempre riesce a stabilire collegamenti, ad effettuare le sintesi necessarie e ad
esprimere giudizi motivati.
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5. Non riesce a individuare i concetti o i passaggi chiave degli argomenti
affrontati.
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE (tutte le classi)
1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole
2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio appropriato
3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio adeguato
4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e
utilizza un linguaggio poco appropriato
5. Non conosce gli argomenti richiesti
Per quanto riguarda l’ITALIANO SCRITTO gli indicatori per valutazione fanno
riferimento alla correttezza formale per tutte le tipologie, alla pertinenza e
originalità per le tipologie C e D, alla capacità di analisi e di contestualizzazione
per la tipologia A, alla utilizzazione dei dati forniti e al rispetto delle consegne per
la tipologia B. Le griglie tengono, pertanto, conto delle varie tipologie di prova
scritta a cui bisogna abituare gli allievi a partire fin dal primo anno. Per la
traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, che verranno
utilizzate in riferimento ad ogni tipologia di prova scritta, vale la seguente tabella:
livello 1 = 9 – 10
livello 2 = 7 – 8
livello 3 = 6
livello 4 = 4 – 5
livello 5 = 1 – 2 - 3
Per la traduzione in voti espressi in decimi i docenti divideranno per due la
somma dei punti relativi alle due griglie utilizzate per la valutazione.
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A T T I V I T A’
MOTORIE
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono
adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei
discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi che, per quanto riguarda le attività motorie, fanno riferimento alla
conoscenza di tali attività, dei giochi individuali e di gruppo e dei fenomeni
fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici. Le griglie in questione fanno altresì
riferimento alle capacità di svolgere le attività motorie e i giochi individuali e di
gruppo. Per la traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si
sommano i valori numerici che ciascun alunno mostra di valere
livello 1 = 5 cinque
livello 2 = 4 quattro
livello 3 = 3 tre
livello 4 = 2 due
livello 5 = 1 uno
CONOSCENZE
1. Ha una conoscenza ampia e corretta delle attività motorie, dei giochi
individuali e di gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano gli
esercizi fisici
2. Ha una conoscenza corretta delle attività motorie, dei giochi individuali e
di gruppo e dei fenomeni che accompagnano gli esercizi fisici
3. Conosce le fondamentali attività motorie, i giochi individuali e di gruppo
più diffusi e i fenomeni principali che accompagnano gli esercizi fisici
4. Ha una conoscenza inadeguata delle attività motorie, dei giochi individuali
e di gruppo e dei fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici
5. Non conosce le attività motorie, i giochi individuali e di gruppo e i
fenomeni fisiologici che accompagnano gli esercizi fisici
CAPACITA’
1. L’allievo svolge sempre in maniera corretta ed efficace le attività motorie e i
giochi individuali e di gruppo, mostrando un’ottima coordinazione nei
movimenti
2. L’allievo svolge in maniera corretta le attività motorie e i giochi individuali
e di gruppo e mostra una buona coordinazione nei movimenti
3. L’allievo svolge con sufficiente correttezza le attività motorie e i giochi
individuali e di gruppo e mostra una coordinazione adeguata nei
movimenti
4. Non sempre l’allievo svolge in maniera corretta le attività motorie e i giochi
individuali e di gruppo e non sempre adeguata è la sua coordinazione nei
movimenti
5. L’allievo non svolge / non svolge in maniera corretta le attività motorie e i
giochi individuali e di gruppo
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DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO
LINGUE STRANIERE
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si propone
di adottare (integralmente o con le modifiche che si riterrà di dovervi apportare) le
presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di comprensione,
delle conoscenze acquisite e delle capacità di utilizzare le conoscenze. Gli
indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado
di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda le lingue
straniere, dovrebbero fare riferimento al possesso delle strutture grammaticali e
delle funzioni linguistiche (ivi compresa la terminologia specifica dell’area
professionale), alla capacità di utilizzare quelle conoscenze nella fruizione e nella
produzione orale e scritta e alla capacità di comprendere testi scritti e messaggi
orali in lingua straniera. Si fa notare che la doppia riproduzione grafica delle tre
griglie consente di fotocopiare quelle di dimensioni più piccole e di collocarle
negli appositi riquadri del registro personale. Per la traduzione in voto dei cinque
livelli di ciascuna delle tre griglie, vale la seguente tabella:
livello 1 = 9 – 10
livello 2 = 7 – 8
livello 3 =
6
livello 4 = 4 – 5
livello 5 =1 – 2 – 3
ABILITA’ STRUMENTALI E CONOSCENZE
1. Conosce tutte le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche studiate
2. Ha una buona conoscenza delle strutture grammaticali e delle funzioni
linguistiche studiate
3. Ha una conoscenza essenziale delle strutture grammaticali e delle funzioni
linguistiche studiate
4. Ha una conoscenza insufficiente delle strutture grammaticali e delle
funzioni linguistiche studiate
5. Non conosce le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche studiate
CAPACITA’ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE
1. Utilizza sempre in modo corretto ed efficace le strutture grammaticali e le
funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di
messaggi orali
2. Utilizza in modo corretto le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche
nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di messaggi orali
3. Utilizza con sufficiente correttezza le strutture grammaticali e le funzioni
linguistiche nella fruizione e nella produzione di testi scritti e di messaggi
orali.
4. Utilizza spesso in modo errato le strutture grammaticali e le funzioni
linguistiche nella fruizione e nella produzione scritta e orale
5. Non utilizza / utilizza quasi sempre in modo errato le strutture
grammaticali e le funzioni linguistiche nella fruizione e nella produzione
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scritta e orale
COMPRENSIONE
1. Comprende con prontezza e in modo completo il significato di testi scritti e
di messaggi orali
2. Ha buone capacità di comprensione dei testi scritti e dei messaggi orali
3. Ha sufficienti capacità di comprensione dei testi scritti e dei messaggi orali
4. Non sempre comprende in maniera corretta il significato dei testi scritti e
dei messaggi orali
5. Non comprende il significato dei testi scritti e dei messaggi orali
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DIPARTIMENTO GIURIDICO - ECONOMICO
EGAR - ETAT
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, si
adottano le presenti griglie di valutazione che tengono conto delle capacità di
comprensione, delle conoscenze acquisite e delle capacità di utilizzare le
conoscenze. Gli indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di
misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto
riguarda Egar ed Etat, fanno riferimento al livello delle conoscenze possedute, alla
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e alle capacità espressive Per la
traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i
valori numerici che ciascun alunno mostra di valere
livello 1 = 5 cinque
livello 2 = 4 quattro
livello 3 = 3 tre
livello 4 = 2 due
livello 5 = 1 uno
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE
1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole.
2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio appropriato
3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio adeguato
4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e
utilizza un linguaggio poco appropriato
5. Non conosce gli argomenti richiesti
CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE
1. Utilizza sempre in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera
con grande efficacia nella soluzione di problematiche aziendali e/o
nell’elaborazione di progetti
2. Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con
efficacia nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione di
progetti
3. Utilizza con sufficiente correttezza le conoscenze acquisite e adopera quelle
essenziali nella soluzione di problematiche aziendali e/o nell’elaborazione
di progetti
4. Utilizza in maniera non sempre corretta/scorretta le conoscenze acquisite e
mostra
difficoltà nella soluzione di problematiche aziendali e/o
nell’elaborazione di progetti
5. Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze acquisite
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DIPARTIMENTO SCIENTIFICO
MATEMATICA / SCIENZE DELLA TERRA / SCIENZE DEGLI ALIMENTI
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono
adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei
discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi didattici che, per quanto riguarda la matematica, fanno riferimento alle
capacità di individuare e applicare correttamente le regole e i principi per la
soluzione dei problemi e alla correttezza dell’esecuzione e nella soluzione di
calcoli e problemi Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più
omogenei gli indicatori per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle
attività didattiche, vengono adottate le presenti griglie di valutazione. Gli
indicatori per la valutazione dei discenti consentono, in realtà, di misurare il grado
di raggiungimento degli obiettivi didattici che, per quanto riguarda le Scienze
della terra e degli alimenti, fanno riferimento ai livelli delle conoscenze acquisite
e alle capacità di utilizzare le conoscenze.
1° livello - 9 - 10
2° livello - 7 - 8
3° livello - 6
4° livello - 4 - 5
5° livello - 2 - 3
CONOSCENZA
1° livello - Completa, approfondita ed ampliata
2° livello - Completa ed approfondita
3° livello - Completa ma non approfondita
4° livello - Frammentaria e superficiale
5° livello - Nessuna. Minima e lacunosa
COMPRENSIONE
1° livello - Riconosce autonomamente la struttura dei problemi ed elabora le
conoscenze con metodo e rigore scientifico
2° livello - Riconosce la struttura di problemi semplici e complessi
3° livello - Riconosce la struttura di semplici problemi
4° livello - Riconosce proprietà e relazioni solo se guidato
5° livello - Non riesce ad individuare la struttura de problema.
APPLICAZIONE
1° livello - Applica le conoscenze in situazioni nuove senza errori ed imprecisioni
2° livello - Individua le principali relazioni e proprietà complesse.
3° livello - Individua semplici relazioni ed applica le principali proprietà
4° livello - Individua semplici relazioni solo se guidato. Commette errori nelle
applicazioni
5° livello- Non riesce ad essere operativo.
COMUNICAZIONE
1° livello - Si esprime con proprietà di linguaggio
2° livello - Si esprime in modo chiaro e corretto
3° livello - Si esprime in modo congruo anche se con qualche improprietà
4° livello - Se guidato esprime pochi pensieri in modo corretto
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5° livello - Non riesce ad esporre in modo corretto alcun pensiero
DIPARTIMENTO GIURIDICO - ECONOMICO
LEGISLAZIONE
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono
adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei
discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi didattici che, per quanto riguarda Legislazione, fanno riferimento ai
livelli delle conoscenze acquisite e alle capacità di utilizzare le conoscenze. Per la
traduzione in voto dei cinque livelli di ciascuna delle due griglie, si sommano i
valori numerici che ciascun alunno mostra di valere
livello 1 = 5 cinque
livello 2 = 4 quattro
livello 3 = 3 tre
livello 4 = 2 due
livello 5 = 1 uno
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE
1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole
2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio appropriato
3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio adeguato
4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e
utilizza
un linguaggio poco appropriato
5. Non conosce gli argomenti richiesti
CAPACITÀ DI UTILIZZARE LE CONOSCENZE
1. Utilizza sempre in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera
con grande efficacia nei collegamenti con le altre discipline
2. Utilizza in modo appropriato le conoscenze acquisite e le adopera con
efficacia nei collegamenti con le altre discipline
3. Utilizza in modo corretto le conoscenze acquisite e adopera quelle
essenziali nei collegamenti con le altre discipline
4. Utilizza in maniera non sempre corretta/scorretta le conoscenze acquisite e
mostra difficoltà ad operare / non sa operare collegamenti con le altre
discipline
5. Non sa utilizzare le poche / pochissime conoscenze acquisite
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DIPARTIMENTO LINGUISTICO – ESPRESSIVO
STORIA
Nell’ambito del progetto teso a migliorare e a rendere più omogenei gli indicatori
per la valutazione delle prestazioni dei discenti nelle attività didattiche, vengono
adottate le presenti griglie di valutazione. Gli indicatori per la valutazione dei
discenti consentono, in realtà, di misurare il grado di raggiungimento degli
obiettivi didattici che, per quanto riguarda la Storia, fanno riferimento al possesso
degli strumenti atti a riconoscere le persistenze e i mutamenti e al livello delle
conoscenze e delle capacità espressive. Per la traduzione in voto dei cinque livelli
di ciascuna delle due griglie, si sommano i valori numerici che ciascun alunno
mostra di valere
livello 1 = 5 cinque
livello 2 = 4 quattro
livello 3 = 3 tre
livello 4 = 2 due
livello 5 = 1 uno
POSSESSO DI STRUMENTI INTERPRETATIVI
1. Possiede e utilizza sempre in maniera appropriata gli strumenti per
individuare e descrivere le persistenze e i mutamenti
2. Possiede e utilizza in maniera corretta gli strumenti per individuare e
descrivere le persistenze e i mutamenti
3. Utilizza in maniera essenziale gli strumenti per l’individuazione delle
persistenze e dei mutamenti
4. Non sempre riesce a individuare le persistenze e i mutamenti
5. Non possiede gli strumenti per l’individuazione e la descrizione delle
persistenze e dei mutamenti
LIVELLO DELLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ESPRESSIVE
1. Ha una conoscenza approfondita degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti
con un linguaggio sempre appropriato e scorrevole
2. Ha una buona conoscenza degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio appropriato
3. Ha una conoscenza sufficiente degli argomenti affrontati e ne espone i
contenuti con un linguaggio adeguato
4. Ha una conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti affrontati e
utilizza un linguaggio poco appropriato
5. Non conosce gli argomenti richiesti
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OBIETTIVI GENERALI
Concordemente, il Dipartimento dei Docenti dell’area linguistica (Italiano, Storia,
Lingue Straniere e Religione), il Dipartimento dei Docenti dell’area tecnologica
(Economia Aziendale, Matematica, Geografia turistica e Storia dell’arte, Scienze
della terra e Biologia, Legislazione, Alimenti e alimentazione) e il Dipartimento
dell’area pratica (Laboratorio servizi ristorativi sala – bar, Laboratorio servizi
ristorativi cucina, Laboratorio servizi di ricevimento, Educazione fisica)
determinano i parametri operativi di base.
OBIETTIVI SOCIO – AFFETTIVI
Biennio iniziale:
◊ Educazione al rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente;
◊ Educazione all’autocontrollo;
◊ Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune.
Triennio terminale
◊ Educazione alla motivazione allo studio ed al lavoro;
◊ Educazione al senso di responsabilità;
◊ Educazione alla collaborazione ed all’impegno nel lavoro comune.
OBIETTIVI COGNITIVI
Biennio iniziale
◊ Comprensione dei linguaggi e dei codici;
◊ Alfabetizzazione nelle varie discipline di base;
◊ Conoscenza dei principi fondamentali delle varie discipline;
◊ Applicazione elementare delle nozioni acquisite.
Triennio terminale
◊ Uso dei linguaggi specifici;
◊ Conoscenza e utilizzo delle tecnologie specifiche;
◊ Individuazione e creazione dei collegamenti;
◊ Riformulazione dei nuclei concettuali e delle acquisizioni individuali;
◊ Stesura di progetti.
OBIETTIVI FORMATIVI E METODI SPECIFICI DISCIPLINARI
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER IL TERZO ANNO
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◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
l'approfondimento della riflessione sulla lingua almeno in ordine alle
attività specificamente connesse con il profilo professionale;
lo sviluppo delle capacità critiche dell'alunno per giungere ad una più
generale capacità di espressione di proprie valutazioni personali in ordine a
fatti e problemi;
la capacità di recepire l'esistenza delle diversità ideologiche e culturali allo
scopo di suscitare, nei discenti il rispetto per la pluralità delle idee;
il potenziamento Consapevole delle competenze comunicative in vari
contesti e settori, soprattutto in ambito professionale;
relazioni sulle attività di laboratorio e di sala (classi di cucina e di sala);
rapporti epistolari con imprenditori del settore alberghiero e della
ristorazione e con Enti pubblici;
conversazioni attinenti l'ambito professionale;
preparazione di itinerari turistici per i clienti di un albergo.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI PER IL BIENNIO POST QUALIFICA
◊
◊
◊
◊
la conoscenza delle cornici storiche per inquadrare più compiutamente gli
eventi letterari degli ultimi due secoli;
la capacità di orientarsi nelle varie epoche e di riconoscere somiglianze e
differenze fra diversi eventi culturali;
la capacità di riconoscere l'importanza storica dei fenomeni culturali della
nostra epoca;
la padronanza degli strumenti concettuali occorrenti per spiegare le
conoscenze storiche.
ITALIANO
(biennio iniziale e monoennio)
Obiettivi
◊ Lettura e comprensione
◊ comprensione del significato delle singole parole in riferimento al testo;
◊ capacita di distinguere l’idea centrale di un testo dalle informazioni
accessorie;
◊ saper riconoscere lo scopo di un testo;
◊ capacità di individuare il punto di vista dell’autore di un testo.
◊ comunicare un’esperienza personale, un racconto, un argomento di studio
in modo ordinato;
◊ esporre in maniera corretta un argomento, facendo riferimenti pertinenti,
operando confronti ed esprimendo giudizi motivati;
◊ • utilizzare in maniera appropriata il lessico specifico delle varie discipline.
Per quanto riguarda la produzione scritta sono stati stabiliti i seguenti obiettivi;
◊
◊
esprimere il proprio pensiero con frasi brevi e logicamente articolate;
fare uso di un lessico appropriato;
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◊
◊
◊
usare correttamente gli elementi grammaticali e le strutture sintattiche;
organizzare e rielaborare in modo appropriato le informazioni ricevute;
produzione di vari tipi di testo (regolativi, descrittivi, argomentativi,
rielaborazioni personali in forma di parafrasi o di riassunto).
STORIA
(biennio iniziale )
Obiettivi
◊ conoscenza degli eventi storici studiati e capacità di esporli in modo chiaro
e ordinato;
◊ capacità di usare con proprietà i termini e i concetti fondamentali della
disciplina;
◊ capacità di distinguere i molteplici aspetti di un evento
LINGUA STRANIERA (Inglese, Francese, Tedesca, Russa)
Biennio comune
Obiettivi
◊ Acquisire la capacità di presentarsi, chiedere e dare informazioni,
descrivere cose, esprimere concetti, raccontare eventi, comprendere e
produrre piccoli testi scritti.
◊ Conoscere gli elementi grammaticali di base.
(Classe Terza)
Obiettivi
◊ Utilizzare il linguaggio relativo all’ambito professionale di qualifica
◊ Saper conversare, saper capire e produrre testi scritti generali o collegati
all’ambito turistico e ristorativo.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
◊ Potenziare tutte le abilità acquisite negli anni precedenti.
◊ Conoscere la civiltà del paese di cui si studia la lingua
◊ Saper analizzare la struttura di testi settoriali, articoli di giornale o rivista, o
testi legati all’indirizzo professionali
Metodi
◊ Lezione frontale, riflessione sulle strutture linguistiche, esercitazioni
guidate al dialogo in lingua, analisi di testi e visione di filmati originali.
DIRITTO ED ECONOMIA
Biennio comune e monoennio
Obiettivi
◊ Acquisire un’alfabetizzazione giuridico – economica, individuando i
concetti fondamentali della materia.
◊ Comprendere i principi fondamentali della Costituzione italiana sotto il
profilo giuridico – economico,
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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◊ utilizzando un linguaggio specifico
Metodi
◊ Metodi Lezione frontale, dibattito, lavoro su testi e documenti.
LEGISLAZIONE
Biennio Post Qualifica
Obiettivi
◊ Conoscere a livello essenziale gli Istituti giuridici, risalendo alle fonti e
utilizzando un linguaggio specifico corretto
◊ Acquisire una visione globale della Disciplina, correlata alla realtà
professionale.
◊ Acquisire la capacità di risalire autonomamente alle fonti e di creare
collegamenti.
Metodi
◊ Metodi Lezione frontale, analisi delle fonti, discussione guidata.
MATEMATICA E INFORMATICA / MATEMATICA
Biennio Comune
Obiettivi ◊ Comprendere il significato dei formalismi indotti.
◊ Saper utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo
◊ Saper cogliere le analogie strutturali.
◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambiti
disciplinari.
Classe Terza
Obiettivi ◊ Comprendere il significato dei formalismi indotti, utilizzando
consapevolmente le procedure di calcolo.
◊ Riconoscere e disegnare semplici funzioni.
◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche.
◊ Acquisire rigore espositivo e formale.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi ◊ Acquisire maggiore competenza, sicurezza e consapevolezza riguardo agli
aspetti del calcolo.
◊ Riconoscere e disegnare grafici di funzioni razionali.
◊ Saper matematizzare semplici situazioni problematiche.
◊ Acquisire rigore espositivo e formale.
◊ Utilizzare autonomamente le tecniche e i concetti appresi.
Metodi
◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo.
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SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA
Biennio Comune
Obiettivi Scienze della Terra
◊ conoscenza basilare di chimica generale e inorganica;
◊ conoscenza della litosfera, del sistema solare e della terra;
◊ conoscenza dell’atmosfera, dell’idrosfera e del ciclo dell’acqua.
Obiettivi Biologia:
◊ conoscenza della teoria cellulare, della continuità della specie,
◊ conoscenza dell’evoluzione della vita sul pianeta;
◊ conoscenza dell’organizzazione del corpo umano.
Metodi
◊ Lezione frontale, dibattito, quaderno di lavoro, visione di filmati, lettura di
articoli.
ELEMENTI DI GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE
ALBERGHIERA
Monoennio ( Cucina – Sala bar – Ricevimento )
Obiettivi
◊ Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative
del sistema azienda.
◊ Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica
commerciale.
◊ Conoscere, nell’ambito del circuito dei finanziamenti alle imprese, il ruolo
fondamentale del sistema bancario e dell’intermediazione creditizia.
◊ Saper riconoscere e compilare i documenti della compravendita.
Metodi
◊ Lezione frontale, colloquio guidato, lavoro di ricerca individuale e di
gruppo.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE
(Classe quarta e quinta ristorazione)
Obiettivi
◊ Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico
nazionale.
◊ Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e
le diverse tipologie d’impresa ricettivo-ristorativa.
◊ Conoscere la struttura e la composizione del capitale nelle aziende
turistiche.
◊ Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari
dell’impresa ristorativa.
◊ Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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esercizio.
◊ Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Metodi
◊ Lezione frontale, dibattito guidato, modulistica d’azienda, articoli.
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA
(Classe quarta e quinta turismo)
Obiettivi
◊ Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico
nazionale.
◊ Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e
le diverse tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio.
◊ Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e
dell’impresa turistica.
◊ Saper compiere le principali operazioni di front e back office nelle imprese
alberghiere.
◊ Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari
dell’impresa alberghiera.
◊ Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di
esercizio.
◊ Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Metodi
◊ Lezione frontale, dibattito guidato, procedure informatiche, modulistica
d’azienda, articoli (due ore in comprese con Laboratorio dei Servizi di
Ricevimento).
LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
◊ Potenziare le capacità di utilizzare le nuove tecnologie informatiche.
◊
◊
Metodi
◊ Lezione frontale, esercitazione pratica sul computer.
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE
Biennio comune
Obiettivi
◊ Conoscere le principali caratteristiche della nutrizione.
◊ Conoscere la classificazione degli alimenti.
◊ Conoscere le modificazioni degli alimenti nei procedimenti di cottura.
◊ Saper interpretare il significato dei termini e dei concetti appresi.
Metodi
◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, audiovisivi, articoli.
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ALIMENTI ED ALIMENTAZIONE
Classe Terza Cucina e Sala bar
Obiettivi
◊ Conoscere i sistemi di produzione e conservazione degli alimenti
◊ Saperne distinguere le categorie ed i criteri di classificazione.
◊ Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni.
◊
Metodi
◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, esercitazioni pratiche.
Classe Quarta e Quinta Ristorazione
Obiettivi
◊ Acquisire la capacità di distinguere le categorie, le caratteristiche ed i
criteri di classificazione degli alimenti.
◊ Comprendere le relazioni di causa e effetto fra i fenomeni.
◊ Conoscere le norme igieniche, la chimica degli alimenti e la dietetica.
Metodi
◊ Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo, ricerche.
LABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE
(Settore Cucina)
Biennio comune
Obiettivi
◊ Sviluppare un atteggiamento di cooperazione e partecipazione.
◊ Conoscere il laboratorio di cucina e i locali adiacenti.
◊ Conoscere le norme igieniche e di manutenzione delle attrezzature.
◊ Conoscere a livello elementare le basi tecnico – professionali.
◊ Conoscere le trasformazioni del prodotto alimentare.
Classe Terza Cucina
Obiettivi
◊ Acquisire la capacità di operare all’interno di una brigata di cucina.
◊ Saper applicare le procedure operative relative alla realizzazione delle
ricette.
◊ Conoscere i principali piatti della cucina locale, regionale, nazionale e
internazionale.
◊ Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni
precedenti.
Metodi
◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate,
stage aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni
gastronomiche.
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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L ABORATORIO SERVIZI DI RISTORAZIONE
(Settore Sala – bar)
Biennio comune
Obiettivi
◊ Conoscere i reparti del ristorante, le norme igieniche e di manutenzione, i
principali tipi di servizio.
◊ Eseguire la "Mise en Place" di un tavolo.
◊ C onoscere il reparto bar, le attrezzature in uso e le preparazioni di
caffetteria.
◊ Conoscere l’impostazione del menù e del buffet, le bevande analcoliche e i
principali tipi di vini, liquori e distillati.
Classe Terza Sala bar
Obiettivi
◊ Consolidare con un esercizio assiduo le conoscenze apprese negli anni
precedenti.
◊ Conoscere le regole della cucina di sala.
◊ Conoscere i vini italiani, le loro caratteristiche organolettiche e il loro
corretto servizio.
◊ Conoscere i principali cocktail e long drink.
◊ Conoscere i criteri per la composizione e la porzionatura dei piatti e le
tecniche di calcolo per stabilirne il costo.
Metodi
◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate,
stage aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni
gastronomiche.
LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI
RISTORATIVI
Classe Quarta e Quinta Ristorazione
Obiettivi
◊ Conoscere le principali strutture ristorative, con attenzione alle evoluzioni
del settore.
◊ Acquisire la capacità di rielaborare le competenze acquisite, adattandole a
situazioni e tipi d’utenza differenti.
◊ Acquisire la capacità di organizzare le risorse umane e le tecniche
alimentari.
◊ Saper redigere menù differenziati in funzione di considerazioni
merceologiche, dietetiche ed economiche.
◊ Saper abbinare correttamente il cibo al vino.
◊ Conoscere le nuove tecnologie culinarie e le nuove forme di ristorazione.
Metodi
◊ Lezione frontale, lavoro di gruppo e ricerca, esercitazioni guidate, stage
aziendale, visita d’aziende e fiere, partecipazione a manifestazioni
gastronomiche.
P.O.F. 2006/2007
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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LABORATORIO SERVIZI DI RICEVIMENTO
Biennio comune
Obiettivi
◊ Conoscere l’etica professionale, le norme igieniche e la prevenzione
antinfortunistica. Conoscere l’organizzazione dei reparti alberghieri.
◊ Saper ricevere e consigliare i clienti, effettuare prenotazioni, redigere
formulari, fatture, distinte e statistiche.
Metodi
◊ ezione frontale, esercitazioni pratiche, visite guidate ad Aziende.
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
◊ P otenziamento delle abilità acquisite dagli alunni negli anni precedenti.
◊ Conoscenza approfondita degli strumenti in dotazione alla struttura
alberghiera.
◊ Saper utilizzare in modo adeguato i mezzi informatici nella reception di un
hotel.
◊ Saper accogliere il cliente; saper svolgere operazioni contabili.
Metodi
◊ Lezione frontale, attività dimostrativa del Docente, esercitazioni guidate,
stage aziendale, visite ad alberghi.
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
La Disciplina, adottando gli obiettivi di Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica
e di Tecniche di Comunicazione e Relazione, viene svolta in compresenza dai
suddetti Docenti.
GEOGRAFIA DELLE RISORSE CULTURALI E TURISTICHE
Classe Terza Ricevimento
Obiettivi
◊ Conoscere il turismo in Italia: le Alpi, la Padania, le isole, le città d’arte.
◊ C onoscere il patrimonio artistico di Ferrara.
◊ Saper consultare, leggere ed interpretare carte, mappe, piante delle città,
guide di una regione.
Metodi
◊ Lezione frontale, discussione, audiovisivi, cartografia, materiale turistico.
GEOGRAFIA TURISTICA
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
◊ Saper elaborare itinerari turistici.
◊ Conoscere la regione mediterranea, il Nord e il Centro Europa, le più
importanti capitali europee, i caratteri turistici dei paesi della Comunità
P.O.F. 2006/2007
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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Europea, dell’Asia, dell’Oceania, dell’America.
◊ Conoscere alcuni elementi di storia del turismo.
Metodi
◊ Lezione frontale, esercitazioni su cartografia, discussione guidata
STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
◊ Conoscere le caratteristiche delle opere d'arte e dei beni culturali
dall'antichità al Novecento.
◊ Saper analizzare le opere d’arte e le relative realtà ambientali.
◊ Saper organizzare e progettare itinerari turistici.
Metodi
◊ Lezione frontale, visita a monumenti e musei, discussione guidata.
TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
Classe Quarta e Quinta Turismo
Obiettivi
◊ Conoscere le dinamiche comunicative individuali e di gruppo.
◊ Rendersi consapevoli dei diversi bisogni del cliente.
◊ Conoscere i linguaggi della comunicazione di massa.
Metodi
◊ Metodi Lezione frontale, discussione guidata, esercitazioni comunicative
(un’ora risulta in compresenza con Laboratorio dei Servizi di Ricevimento).
EDUCAZIONE FISICA
Biennio comune
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati, tramite un lavoro d’esercitazione particolare, al
proprio potenziamento fisiologico ed all’evoluzione quantitativa e qualitativa del
proprio patrimonio motorio.
Classe Terza
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo positivo dello
sport come difesa della salute, come mezzo di socializzazione e d’espressione
della personalità.
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati ad acquisire consapevolezza del ruolo dello sport come
difesa della salute, mezzo di socializzazione e d’espressione della personalità; ad
essere consapevoli dei comportamenti a "rischio", a conoscere le norme da seguire
in caso d’infortunio.
P.O.F. 2006/2007
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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RELIGIONE (Insegnamento opzionale)
Tutte le Classi
Obiettivi
Gli alunni saranno guidati all’analisi consapevole di tematiche educative quali:
• la realtà giovanile e i problemi del mondo
contemporaneo,
• la ricerca interiore dell’uomo,
• le proposte e le risposte della Chiesa Cattolica.
AREA DI APPROFONDIMENTO
Biennio comune
Obiettivi
Si tratta di alcune ore settimanali, quattro, che il Consiglio di Classe gestisce in
funzione delle necessità riscontrate. L’area può quindi essere utilizzata:
◊ per un’azione di recupero e sostegno di alunni in difficoltà nel percorso
dell’apprendimento; per un’azione progettuale (anche interdisciplinare) di
rafforzamento e ampliamento delle abilità e delle conoscenze;
◊ per l’anno scolastico in corso il Collegio docenti, sentito i Dipartimenti, ha
deciso di affidare queste ore a progetti finalizzati all’educazione stradale
ed educazione alla salute.
Monoennio (classi terze)
Obiettivi
Le ore destinate a queste classi, considerata la valenza professionale dell’indirizzo
d’istituto, sono affidate a progetti pluridisciplinari che coinvolgono le materie
professionali d’indirizzo
AREA PROFESSIONALIZZANTE (TERZA AREA)
Classe Quarta e Quinta
Obiettivi
Si tratta di attività che l’Istituto programma in collaborazione con i Consigli di
classe, Aziende operanti sul territorio per il conseguimento della qualifica di
secondo livello attraverso percorsi formatavi teorici – pratici ed attività di stage
presso aziende. I docenti in questi corso per il 50 % devono appartenere al mondo
del lavoro con una valida esperienza professionale.
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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O.F.I.S. (Offerta Formativa integrata sperimentale)
Classe terze (Addetto ai servizi di cucina e Operatore dei servizi per l’area di
ricevimento e ristorazione)
L’O.F.I.S. è un corso rivolto a studenti che hanno abbandonato la scuola. Può
essere frequentato da alunni che hanno compiuto il 14° anno d’età e che non
hanno ancora compiuto il 18° anno. Il corso O.F.I.S. è un progetto sovvenzionato
dalla Regione Campania che ha una durata di tre anni. Vi sono due terze con
relative qualifiche.
1. Addetto ai servizi di cucina
2. Operatore dei servizi per l’area di ricevimento e ristorazione
Il corso è strutturato nel seguente modo: 1320 ore annuali, il 70% di queste è
nell’area specifica professionalizzante. Il 30% è dedicato a lezioni teoriche
dell’area umanistica, scientifica e linguistica. Molta importanza viene data all’area
tecnico-pratica. In ogni corso vi è la presenza di un tutor didattico e un tutor
aziendale per le attività stage presso ristoranti e alberghi che agevolano molto
l’intenzione e la valenza didattica del progetto.
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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FLESSIBILITÀ DEL QUADRO ORARIO
Per realizzare iniziative formative integrate, l'Istituto provvede ad adeguare
l'impianto curricolare attraverso la riorganizzazione dei percorsi didattici e la
flessibilità dell'orario, secondo modalità fondate su obiettivi formativi e
competenze, e a realizzare compensazioni tra le discipline e le attività previste
dagli attuali programmi. In conformità alla normativa vigente, l'Istituto ritaglierà
una quota oraria fino al 15% del monte ore annuale di ciascuna disciplina
finalizzato al potenziamento di abilità tecnico-professionali.
FORMAZIONE ORARIO
Nella formazione dell’orario si considerano:
◊ Le disposizione ministeriali
◊ Le esigenze didattiche
◊ I gruppi linguistici
◊ La disponibilità dei laboratori (sala, cucina, ricevimento, palestra,
multimediale, linguistico)
◊ Accesso al servizio di ristorazione
◊ Progetti curricolari ed extracurricolari
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Criterio fondamentale per la formazione delle Classi è il mantenimento della
prima lingua straniera studiata nella scuola media, della attribuzione della
seconda lingua secondo le scelte degli allievi e in rapporto all’organico esistente, al
numero di alunni per classe stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione, alla
formazione di gruppi omogenei per provenienza. In tutte le Classi è comunque
stabilito l'insegnamento della lingua inglese. In base alla legge 241 del ‘90 è
possibile accedere agli atti esplicativi relativi alla formazione delle Classi. All’atto
della formazione delle Classi, qualora non sussistano impedimenti, può essere
esaudita la richiesta di uno studente di essere inserito in un ambito particolare.
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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STRUTTURA DELL’ORARIO SCOLASTICO
L'orario delle lezioni, per l'a.s. 2006/2007, stabilito dal Consiglio di Istituto,
sentito il parere del Collegio Docenti è il seguente:
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
dalle ore
8.00
9.00
9.55
10.50
11.45
12.40
13.30
14.20
alle ore
9.00
9.55
10.50
11.45
12.40
13.30
14.20
15.10
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE CLASSI
L'assegnazione dei docenti alle classi è effettuata dal Preside sulla base di criteri
generali forniti dal C.d.I. e da quelli didattici operativi dal C.D.. Qualora le
contingenze suggeriscano al preside scelte diverse per esigenze d’opportunità
funzionale al servizio, ne darà motivazione.
Per l'A.S. 2006/2007 sono stati seguiti i seguenti criteri:
a) Garantire la continuità didattica prioritariamente alle classi quinte, se
possibile alle classi terze ed in secondo ordine alle altre classi.
b) Ove possibile, formare cattedre separate tra Sede Centrale e Succursali.
c) Rispettare le graduatorie.
d) Rispettare i desiderata dei docenti.
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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CRITERI PER LA FORMULAZIONE
DELL’ORARIO DEI DOCENTI
La formulazione dell’orario dei Docenti è determinata innanzi tutto dalle esigenze
didattiche delle Classi, quali una distribuzione omogenea del carico di lavoro
nell’arco della settimana, l’aggregazione di blocchi orari di estensione non
eccessiva, ma sufficiente allo svolgimento di esercitazioni anche complesse; la
formulazione dell’orario medesimo è tuttavia condizionata da precisi vincoli,
quali:
◊
◊
◊
◊
◊
la disponibilità dei laboratori;
gli sdoppiamenti e gli abbinamenti di Classi per la formazione di gruppi
omogenei dal punto di vista dell’insegnamento delle lingue straniere;
la compresenza dei Docenti di materie tecnico – pratiche e di Scienze
dell’Alimentazione, con l’obbligo della fruizione dei laboratori per almeno
un’ora settimanale;
la compresenza dei Docenti di Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica e
di Tecniche della Comunicazione e Relazione nell’ambito di Laboratorio dei
Servizi di Ricevimento;
la distribuzione delle cattedre di alcune discipline su Classi ubicate in sede
e su Classi delle succursali, con la necessità di prevedere i tempi necessari
per lo spostamento dei Docenti nell’arco della mattinata;
CRITERI PER LA FORMAZIONE
DELL’ORARIO DEL PERSONALE A.T.A.
La formulazione dell’orario del personale tecnico-pratico (A.T.A.) è determinata in
funzione alla definizione dell’orario di lavoro delle Classi e dei Docenti, al fine di
assicurare:
◊ la presenza del personale nei laboratori durante il normale svolgimento
delle lezioni;
◊ il mantenimento di un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro;
◊ un’agevole fruizione dei supporti didattici e dei servizi;
◊ lo svolgimento di incontri di lavoro e di aggiornamento;
◊ un supporto ai Docenti nella produzione di materiali didattici;
◊ un facile accesso dell’utenza agli uffici.
INDICATORI DI QUALITA’
Nell’ambito del P.O.F, in piena coerenza con la programmazione educativodidattica, s’inserisce la valutazione globale del sistema scuola, fondata sul
principio dell’autoanalisi, avente come parametri i seguenti indicatori:
◊ per quanto attiene ai docenti le competenze didattico-metodologiche e
disciplinari, le competenze relazionali e gestionali, gli esiti formativi, i
procedimenti strutturali posti in essere. Qualsiasi altra valutazione non
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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◊
◊
◊
◊
strettamente legata ad elementi oggettivamente riscontrabili è da escludersi;
la Figura Strumentale preposta, i Dipartimenti e le Commissioni
elaboreranno questionari sul grado di efficienza dei servizi amministrativi e
didattici da sottoporre al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto prima
della diffusione e da somministrare a tutti gli operatori della scuola, ad
alunni e genitori;
con le medesime modalità verranno, altresì, elaborati oggettivi parametri
indicatori della qualità dei servizi;
parametri indicatori saranno da considerarsi: i livelli di consistenza della
dispersione scolastica, la regolarità del ciclo di studi, le ripetenze, i tassi di
frequenza degli alunni, i tassi di assenza degli operatori, l’efficienza degli
organismi di programmazione (OO:CC:, Assemblee dei rappresentanti di
classe, Comitato dei genitori, Assemblea dei genitori);
la valutazione dell’esito formativo riguarderà il rapporto tra alunni in
entrata e in uscita (qualifica e maturità), i risultati medi del profitto in
uscita, il proseguimento degli studi universitari, l’inserimento nel mondo
del lavoro con particolare attenzione al livello dell’inserimento stesso
(qualifica rivestita, livello di azienda turistico-alberghiera).
PROCEDURA DEI RECLAMI
La scuola si adopera per costruire una fattiva e reciproca collaborazione con le
famiglie, proponendosi di chiarire direttamente i problemi con gli Insegnanti ed il
personale interessato. In caso di mancato chiarimento, è possibile inoltrare
reclamo scritto e sottoscritto. Il Preside avvia le procedure del caso, ai sensi della
normativa vigente; formula inoltre, annualmente, una relazione analitica di tutte le
procedure attivate, da inserire in quella generale del Consiglio d’Istituto.
VALUTAZIONE IN SERVIZIO
Allo scopo di offrire un contributo in termini di proposte migliorative per gli anni
successivi, tutte le componenti interessate al servizio scolastico sono sollecitate alla
compilazione d’appositi questionari o d’altre forme di rilevazione e/o confronto,
che costituiscono elementi utili di verifica e valutazione dell’attività formativa
della scuola; da ciò potrà scaturire una relazione che il Collegio dei Docenti
sottoporrà all’attenzione del Consiglio d’Istituto.
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
L’attività d’aggiornamento è programmata in modo tale da dare la possibilità di
partecipare ad ogni iniziativa autorizzata dal Ministero, dal C.S.A., dall’ I.R.R.E.,
dall’Università e da tutti gli altri organi competenti, con l’approvazione del Capo
d’Istituto. Il Collegio dei Docenti può comunque decidere autonomamente in
ordine alle attività d’aggiornamento: si precisa infatti che fanno parte del piano
educativo di Istituto anche i corsi eventualmente organizzati da Scuole o Enti
esterni all’Istituto, purché approvati dal Collegio. Il Collegio dei Docenti formula
dunque il proprio piano di aggiornamento, lasciando liberi i singoli di partecipare
ad altri corsi di interesse personale.
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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IL PIANO DI SVILUPPO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per rendere più agevole la lettura del presente documento riteniamo opportuno
far conoscere al lettore i criteri fondamentali in base ai quali abbiamo redatto e di
volta in volta aggiorneremo il P.O.F..
◊ Condivisione: che rappresenta la condizione necessaria per raggiungere gli
obiettivi generali e specifici.
◊ Flessibilità: che riguarda le scelte innovative rispetto alle attività
didattiche, organizzative, curricolari ed extra curricolari.
◊ Coordinamento ed Integrazione: che riguarda la coerenza progettuale
delle diverse iniziative all'interno dell’Istituto e le relazioni tra la scuola e i
diversi enti del territorio.
◊ Responsabilità: che coinvolge tutti i processi decisionali attivati dalla
scuola e da tutte le sue componenti. Tale responsabilità si esplicita in
un’analisi di fattibilità dei diversi processi, nell’individuazione di metodi di
attuazione e di verifica.
◊ Miglioramento: che identifica la finalità di tutti i processi attivati nella
scuola dai suoi componenti.
Alla luce dell’esperienza ed al fine di definire le diverse proposte emerse dalle
riunioni con la commissione P.O.F. e dall’ascolto (in modo informale) di tutte le
componenti presenti nella nostra scuola questo istituto intende attivarsi per
divenire un centro di cultura, di servizi e di risorse aperto al territorio.
In particolare si tratta di sostenere azioni di sviluppo ed ampliamento dei servizi
interni ed esterni alla scuola al fine di incoraggiare e sviluppare le attitudini e gli
interessi degli studenti.
La realizzazione della scuola come centro di cultura, di servizi e di risorse aperto
al territorio dovrà avvenire con modalità diverse (rete, consorzi, protocolli
d’intesa con altre scuole, con la Provincia, con la Formazione Professionale, con il
Comune,…) comunque in attività a ciò finalizzate (progetti di continuità di
sistema, progetti di integrazioni di sistemi, corsi IFTS, corsi di qualifica di secondo
livello in cui la scuola potrebbe porsi anche come Agenzia Formativa).
Per individuare un piano coerente con le linee generali della scuola e fattibile
rispetto al sistema organizzativo interno, si vuole proporre al Collegio dei Docenti,
l’attivazione di un gruppo di lavoro finalizzato alla riflessione, valutazione e
selezione delle finalità generali da sviluppare nei prossimi anni.
In particolare la scuola si propone di
◊ sostenere un progetto di utilizzo e riorganizzazione delle strutture
logistiche e delle risorse umane per un sistema più efficace ed efficiente
◊ ridefinire l’impianto curricolare (triennio iniziale)
◊ aumentare il livello di consapevolezza del ruolo che il docente deve avere
nella scuola dell’autonomia
◊ aumentare il successo scolastico e combattere efficacemente la dispersione
◊ favorire azioni mirate al mantenimento e/o miglioramento dello star bene
a scuola
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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La flessibilità oraria per un servizio efficiente ed efficace può essere applicata
subito tenendo presente l’espletamento del progetto “Scuola aperta e catering
esterno”. Visto l’impegno nelle ore pomeridiane e serale degli alunni, i quali
devono preparare le pietanze, preparare la sala e servire il tutto a volte nelle ore
serali, sarebbe auspicabile applicare la flessibilità orario per le classi impegnate. In
questo modo le classi impegnate di mattina per le esercitazioni, potrebbero
traslare nel pomeriggio le attività in modo da impegnare l’alunno per le ore
previste dall’orario scolastico e non per l’intera giornata.
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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PROGETTI
Al fine di ampliare la propria efficacia sul campo ed i propri orizzonti culturali e
professionali, la Scuola attua una vasta gamma di Progetti qualificanti, mirati all’
accoglienza, al benessere e all'orientamento degli alunni, all’integrazione dei
disabili, all’apertura all’Europa ed al territorio circostante, ad un efficace supporto
alla specifica attività didattica.
Ogni progetto attuato dalla Scuola è esplicitamente indirizzato ad un
miglioramento del servizio svolto nei riguardi dell’utenza (alunni, genitori); al
termine, l’efficacia del lavoro svolto sarà valutata tramite un’apposita scheda in
cui ogni alunno potrà esprimere giudizi e suggerimenti per un miglioramento del
servizio.
In quest’anno scolastico si vedrà la realizzazione dei seguenti progetti:
I progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2006/07 sono:
1) “DAL RICETTARIO ALL’IPERTESTO” – da finanziare col Fondo
d’Istituto per un importo pari a € 14.100.00;
2) “INFORMATICA PATENTE EUROPEA” da finanziare col Fondo
d’Istituto per un importo pari a € 10.700.00;
3) “SCUOLA APERTA” - costo zero;
4) “PROGETTARE PER IMPARARE” € 6.481.20 da finanziare dal capitolo
della formazione docenti;
Progetti approvati e finanziati con altri fondi sono:
◊
“AREA A RISCHIO” finanziato con i fondi dell’Ufficio Scolastico della
Regione Campania, per un importo pari a € 35.675.00, da completarsi entro e
non oltre il 31/12/2006;
a. Modulo Teatro
b. Modulo Cineforum …. Problematiche
c. Modulo Ecologia e Ambiente
d. Modulo Lingue straniere e multimedialità
e. Modulo Informatica
f. Modulo Sculture Alimentari
◊
I.F.T.S. PON 5.1 – “TECNICO SUOERIORE PER IL MONITORAGGIO E LA
GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO” - finanziato con fondi
europei per un importo di € 185.000.00 da completarsi entro e no oltre il
31/12/2007;
◊
O.F.I.S. 3^ annualià– Cicciano (pasticciere), finanziato con i fondi della
Regione Campania, per un importo pari a € 92.400;
◊
O.F.I.S. 3^ annualità – Camposano (addetto ai servizi di cucina), finanziato
con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400;
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
I corsi di specializzazione del biennio post-qualifica attivati parallelamente al
curriculum scolastico nell'ambito di un Progetto d’intesa con la Regione Campania
permettono il conseguimento di un secondo diploma riconosciuto dalla Regione,
che qualifica gli allievi come:
CLASSI QUINTE
1) ADDETTO AI SERVIZI DI FOOD AND BEVERAGE sarà in grado di:
◊ condurre e pianificare tutti i servizi di ristorazione;
◊ dirigere e coordinare il lavoro del ristorante, della cucina e del bar e di
una pasticceria;
◊ elaborare i menù, poiché è aggiornato sull’evoluzione dei gusti
alimentari;
◊ procedere alla definizione e all’applicazione degli standard qualitativi e
quantitativi nelle varie fasi di approvvigionamento, di produzione,
erogazione del servizio;
◊ supervisionare le operazioni di cottura, di preparazione e di abbinare
correttamente le bevande e i vini ai menù, poiché conosce i principi della
gastronomia.
2) TECNICO DELL’ASSISTENZA LOCALE ALL’OSPITE
IL TECNICO a fine corso sarà in grado di:
◊ Operare nell’housekeeping;
◊ Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni
strumenti informatici;
◊ Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti
vari;
◊ organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate;
◊ operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto
turistico, seguire e coordinare una politica di vendita stabilendo i metodi
più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in collaborazione con i
sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi;
◊ conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali
con la clientela e con il personale.
3) OPERATORE ADDETTO AI SERVIZI DI ENOLOGIA
ENOGASTRONOMIA
Conoscenze
◊ Conoscere la lavorazione dell’uva e la produzione del vino.
◊ Conoscere i vini nazionali ed i principali vini internazionali.
◊ Conoscere l’informatica di base e le reti informatiche.
◊ Conoscere bene almeno una lingua straniera.
◊ Conoscere bene la ristorazione ed i suoi reparti
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E
DI
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◊
◊
Conoscere il Marketing e l’applicazione dello stesso nel settore enologico
e della ristorazione.
Conoscere il ristorante e l’utilizzazione del vino al suo interno.
Abilità
◊
◊
◊
◊
Alla fine del corso gli allievi ,raggiungeranno le seguenti abilità:
avranno un discreto spirito di iniziativa Manageriale;
sapranno coordinare i servizi della ristorazione;
saranno in grado di relazionare in modo soddisfacente e positivo con i
clienti.
Comportamenti
◊ L’alunno alla fine del corso oltre alla specifica preparazione professionale
dovrà possedere doti di onestà e senso del dovere, Calma e padronanza
di se, cortesia e garbo.
4) RESPONSABILE DEI SERVIZI DI BANQUETING
OBIETTIVI DEL SAPERE:
L’alunno dovrà:
◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di
catering-banqueting
◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro
◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie,
prodotti, risorse umane
OBIETTIVI DEL SAPER FARE:
L’alunno saprà:
◊ Promuovere il servizio in diverse situazioni
◊ Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole”
◊ Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate
OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE:
L’alunno:
◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse
soluzioni/offerte
◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e
promuovere soluzioni alternative
CLASSI IV
5) OPERATORE DI BANQUETING
OBIETTIVI DEL SAPERE:
L’alunno dovrà:
◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di
catering-banqueting
◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro
◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie,
prodotti, risorse umane
OBIETTIVI DEL SAPER FARE:
L’alunno saprà:
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◊
◊
◊
Promuovere il servizio in diverse situazioni
Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole”
Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate
OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE:
L’alunno:
◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse
soluzioni/offerte
◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e
promuovere soluzioni alternative
6) RESPONSABILE DEI SERVIZI DI BANQUETING
OBIETTIVI DEL SAPERE:
L’alunno dovrà:
◊ Conoscere le diverse tipologie di aziende che promuovono i servizi di
catering-banqueting
◊ Conoscere le tendenze ristorative dei diversi territori, micro-macro
◊ Conoscere le regole per la gestione degli spazi, tecniche, tecnologie,
prodotti, risorse umane
OBIETTIVI DEL SAPER FARE:
L’alunno saprà:
◊ Promuovere il servizio in diverse situazioni
◊ Valorizzare lo stile professionale in base alle “regole”
◊ Gestire l’evento enogastronomico nel rispetto delle regole codificate
OBIETTIVI DEL SAPER ESSERE:
L’alunno:
◊ È in grado di contestualizzarsi nel territorio e proporre le diverse
soluzioni/offerte
◊ E’ in grado di realizzare il proprio servizio in occasioni richieste e
promuovere soluzioni alternative
7) OPERATORE ADDETTO AI SERVIZI DI ENOLOGIA E DI
ENOGASTRONOMIA
Conoscenze
◊ Conoscere la lavorazione dell’uva e la produzione del vino.
◊ Conoscere i vini nazionali ed i principali vini internazionali.
◊ Conoscere l’informatica di base e le reti informatiche.
◊ Conoscere bene almeno una lingua straniera.
◊ Conoscere bene la ristorazione ed i suoi reparti
◊ Conoscere il Marketing e l’applicazione dello stesso nel settore enologico
e della ristorazione.
◊ Conoscere il ristorante e l’utilizzazione del vino al suo interno.
Abilità
◊ Alla fine del corso gli allievi ,raggiungeranno le seguenti abilità:
◊ avranno un discreto spirito di iniziativa Manageriale;
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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◊
◊
sapranno coordinare i servizi della ristorazione;
saranno in grado di relazionare in modo soddisfacente e positivo con i
clienti.
Comportamenti
◊ L’alunno alla fine del corso oltre alla specifica preparazione professionale
dovrà possedere doti di onestà e senso del dovere, Calma e padronanza
di se, cortesia e garbo.
8) TECNICO DELL’ASSISTENZA LOCALE ALL’OSPITE
IL TECNICO a fine corso sarà in grado di:
◊ Operare nell’housekeeping;
◊ Effetture le operazioni di ricevimento, effettuate con l’utilizzo di moderni
strumenti informatici;
◊ Effetture corrispondenza con i clienti, con le agenzie, con ditte ed enti
vari;
◊ organizzare in stretta collaborazione con enti locali, visite guidate;
◊ operare attraverso le conoscenze di tecniche di marketing del prodotto
turistico, seguire e coordinare una politica di vendita stabilendo i metodi
più idonei per raggiungere gli obiettivi prefissati e, in collaborazione con i
sales manager e il caporicevimento, stabilire la politica dei prezzi;
◊ conoscere due lingue straniere ed di intrattenere buone qualità relazionali
con la clientela e con il personale.
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NOMINATIVI ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
FERRARA PIERINO
COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO
FUSCO
VITALE
GIACOMO
GIACOMO
- collaboratore vicario con esonero
FIDUCIARI SEDE SUCCURSALI
COMIZIANO
NAPOLITANO
SILVESTRE
GIULIANO
ADELINA
GESCAL
CACCAVALE
FALCO
ANTONIO
VINCENZO
CAMPOSANO
CASORIA
GUERRIERO
CHIARA
IMMACOLATA
COORDINAMENTO ATTIVITÀ da SVOLGERE in collaborazione con
L’ESTERNO
Prof. Antonio D’ASCOLI Antonio
Prof. Antonio TAGLIAFERRO Antonio
Prof. Antonio PAURA Antonio
COORDINATORI PER DIPARTIMENTI
CACCAVALE
ANTONIO
Linguistico - Letterario
MICCOLI
ANNA
Scientifico
FERRETTI
DOMENICO Area d’indirizzo
RUSSO
ROSA ALBA Giuridico - economico
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COORDINATORI PER MATERIE
COGNOME
NOME
MUTO
LUISA
SPIEZIA
NICOLINA
DE DOMENICO
MARIA ROSARIA
BORRELLI
MARIA ROSARIA
ANNUNZIATA
MARIA ROSARIA
MICCOLI
ANNA
FERRANTE
CHIARASTELLA
DE STEFANO
RAFFAELE
SUMMO
GABRIELLA
VARRIALE
MARIACOSTANTINA
VECCHIONE
ANNA
D’ASCOLI
ANTONIO
PAURA
ANTONIO
MUIA
ANTONINA
PELUSO CASSESE AGOSTINO
FRESCA
MARIA CATERINA
ORARIO
FUSCO
VITALE
NAPOLITANO
MARINO
MATERIA
RELIGIONE
ITALIANO - STORIA
FRANCESE
INGLESE
TEDESCO
MATEMATICA
SCIENZE DELLA TERRA
SCIENZE DEGLI ALIMENTI
DIRITTO
EGAR – ETAT
GEOGRAFIA
SALA
CUCINA
SEGRETERIA
EDUCAZ. FISICA
SOSTEGNO
GIACOMO
GIACOMO
GIULIANO
DOMENICO
FUNZIONI STRUMENTALI
FALCO
VINCENZO
CACCAVALE
ANTONIO
GUERRIERO
IMMACOLATA
CASORIA
CHIARA
TAGLIAFIERRO ANTONIO
COLUCCI
BENEDETTO
area
area
area
area
area
area
1
2
3
3
4
4
COMMISSIONE VALUTAZIONE DOCENTI
FUSCO
GIACOMO
VITALE
GIACOMO
NAPOLITANO
GIULIANO
BUSSONE
PAOLINO
SPIEZIA
SIRIGNANO
NICOLINA (Supp.)
GELSOMINA (Supp.)
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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FORMAZIONI CLASSI
FUSCO
NAPOLITANO
VITALE
GIACOMO
GIULIANO
GIACOMO
RESPONSABILI DI LABORATORI
PAURA
D’ASCOLI
MASUCCI
ANTONIO
ANTONIO
FRANCESCO
cucina
sala
segreteria
COMMISSIONE VIAGGI D’ ISTRUZIONE - ATTIVITA’ EXTRA
SCOLASTICHE
GUERRIERO
CASTALDO
NAPOLITANO
TORTORA
IMMACOLATA
PASQUALE
NICOLETTA
FRANCESCO
COMMISSIONE I. D. E. I.
ESPOSITO
CAPRIGLIONE
SPIEZIA
ROSA
ANGELO
NICOLINA
COMMISSIONE ORGANIZZAZIONE
D’AVANZO
NAPOLITANO
DE FELICE
FRACCOLA
ELEZIONI
LOREDANA
GIULIANO
SABINA
MARIAPIA ( ata )
COMMISSIONE P.O.F.
COPPOLA
NAPOLITANO
MASSIMILIANO
GIULIANO
COMMISSIONE
EDUC. STRADALE
MUIA
ANTONINA
PELUSO CASSESE AGOSTINO
SANTANIELLO
ANTONIO
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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COMMISSIONE EDUC. SALUTE
DE STEFANO
ALLOCCA
GENOVESE
MONTELLA
RAFFAELE
MARIA LUISA
RITA
CARMINE
COMMISSIONE EDUC. LEGALITA’
ARPAIA
ANNA MARIA
FERRARO
CATERINA
MUTO
LUISA
COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’
AMATO
LUCIA
MOSCA
LUCREZIA
NAPOLITANO
TOMMASO
COMMISSIONE CATERING
D’ASCOLI
ANTONIO
PAURA
ANTONIO
FERRETTI
DOMENICO
MASUCCI
FRANCESCO
MAUTONE
NICOLA
TRANSITO
ANTONIO
LAURI
ANTONIO
SORRENTINO
ANTONIO
CUTOLO
FRANCESCO
REFERENTE GRUPPO H
FRESCA
MARIA
COMMISSIONE ORIENTAMENTO
ALFANO
MARIA ANTONIETTA
SPIEZIA
NICOLETTA
NUNZIATA
TERESA
REGA
CARMELA
COMMISSIONE VALUTAZIONE D’ISTITUTO
COLUCCI
BENEDETTO
VITALE
GIACOMO
REGA
DOMENICO
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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COMMISSIONE ESAMI
VECCHIONE
ANNA
DEL GIUDICE
VINCENZO
DELL’ANNO
NICOLA
WEB SCUOLA
FUSCO
MIGLIACCO
GIACOMO
GIANPAOLO
COORDINATORI DI CLASSE / VERBALIZZANTI
CLASSE
SEZ.
COORDINATORE
SEGRETARIO
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
ROMANO Paola
ASCOLESE Assunta
MUIA Antonina
DE STEFANO Raffaele
IMPERATO Cecilia Elena
MICCOLI Anna
ALFANO Maria Antonietta
COLUCCI Benedetto
ARPAIA Anna Maria
BORRELLI Maria Rosaria
MONTELLA Carmine
NAPOLITANO Nicoletta
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
VITALE Giacomo
CAPOLONGO Toninetta
NAPOLITANO Tommaso
DE STEFANO Raffaele
IMPERATO Cecilia Elena
GUERRIERO Immacolata
CASORIA Chiara
ESPOSITO Rosa
ARIOLA Elvira
BLASIO Maria
SARNACCHIARO Giovanna
TERRACCIANO Carmela
A K
B K
C K
CAPRIGLIONE Angelo
TAGLIAFIERRO Antonio
PETITO Concetta
TERZA
TERZA
TERZA
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
D K
A S
B S
C S
Segr. A
Segr. B
SORRENTINO Antonio
BIFULCO Maria Immacolata
SILVESTRE Adelina
TRANSITO Antonio
NAPOLITANO Giuliano
NUNZIATA Teresa
QUARTA
QUARTA
QUARTA
QUARTA
QUARTA
QUARTA
QUARTA
A
B
C
D
E
F
A Tur.
DE SARNO Giuseppina
SANTANIELLO Antonio
CUOMO Anna Giulia
CACCAVALE Antonio ( 17/07/75)
TOTORA Francesco
NAPOLITANO Antonietta
VECCHIONE Anna
QUINTA
QUINTA
QUINTA
QUINTA
QUINTA
QUINTA
QUINTA
A
B
C
D
E
F
Tur.
CACCAVALE Antonio
REGA Domenico
ERCOLE Antonietta
ADDEO Stefano
SPIEZIA Nicolina
DE DOMENICO Maria Rosaria
MIRANDA Michelina
COMMISSIONE ACQUISTI – COLLAUDI
MAZZEO
LIPARULI
MIGLIACCIO
FRACCOLA
PUGLIESE
CORRADO
ESPOSITO
ANDREA
GIUSEPPE
GIANPAOLO
MARIA PIA
NICOLA
ANIELLO
ANTONELLA
per materiale di Informatica/Segreteria
per materiale di Informatica/Segreteria
per materiale di Sala/Cucina
per materiale di Sala/Cucina
per materiale di Sala/Cucina
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I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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ORE APPROFONDIMENTO
CLASSE
SEZ.
DOCENTE
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
PRIMA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
MUIA
Antonina
REGA
Carmela
NAPOLITANO
Tommaso
PELUSO CASSESE Agostino
IMPERATO Cecilia Elena
GUERRIERO Immacolata
ALFANO Maria Antonietta
FERRETTI Domenico
ESPOSITO Rosa
BORRELLI Maria Rosaria
BORRELLI Maria Rosaria
BORRELLI Maria Rosaria
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
SECONDA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
VITALE Giacomo
ASCOLESE Assunta
CAPOLONGO Toninetta
MUTO Luisa
IMPERATO Cecilia Elena
GUERRIERO Imma
CASORIA Chiara
COLUCCI Benedetto
DEL GIUDICE Vincenzo
BLASIO Maria
NAPOLITANO Nicoletta
NAPOLITANO Nicoletta
DE STEFANO Raffaele
DE ANGELIS Mara Rita
D’APOLITO Antonia
COPPOLA Massimiliano
MUTO Luisa
CASORIA Chiara
BUSSONE Paolino
ARIOLA Elvira
COLUCCI Benedetto
FERRANTE Chiarastella
MOSCA Lucrezia
TERRACCIANO Carmela
PAURA Antonio
Ore 2
TAGLIAFIERRO Antonio
Ore 2
MAUTONE Nicola
Ore 2
SORRENTINO Antonio
Ore 2
D’ASCOLI
Antonio
Ore 2
CUTOLO
Francesco
Ore 2
TRANSITO Antonio
Ore 2
MASUCCI
Francesco
Ore 2
NUNZIATA Teresa
Ore 3
CAPRIGLIONE Angelo
Ore 1
CAPRIGLIONE Angelo
Ore 1
CAPRIGLIONE Angelo
Ore 1
CAPRIGLIONE Angelo
Ore 1
Esperto Esterno
Ore 1
Esperto Esterno
Ore 1
Esperto Esterno
Ore 1
BIFULCO Maria Immac.
Ore 1
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
TERZA
A K
B K
C K
D K
A Sal
B Sal
C Sal
TERZA
Segr. A
TERZA
Segr. B
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
DOCENTE
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COMPITI E RUOLI SOGGETTI PREPOSTI
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
◊ Predispone il calendario annuale delle attività funzionali relativo al
funzionamento degli organi collegiali;
◊ Cura la stesura dei verbali delle sedute del Collegio dei docenti;
◊ Cura l'archivio informatico dell'ufficio di presidenza per l'a.s. 2006/2007;
◊ Verifica quadrimestralmente, con l'ausilio dei docenti con funzione
strumentale, la tenuta degli strumenti relativi alla valutazione:
o Registri di classe;
o Registri dei Verbali del Consiglio di Classe;
o Registri dei Verbali del Collegio dei Docenti.
◊ Controlla la documentazione scolastica prevista dalla carta dei servizi: piani
didattici e relazioni finali dei consigli di classe,
◊ Elabora, con il D.S., il piano annuale delle attività comprensive delle attività
aggiuntive di insegnamento e aggiuntive funzionali all’insegnamento.
◊ Verifica l’aggiornamento dello stato del personale docente;
◊ Formula, con l’assistente amministrativo di settore, le graduatorie interne
del personale docente ed ata;
◊ Collabora con il D.S. negli adempimenti connessi alla definizione
dell’organico d'Istituto;
◊ Verifica le iscrizioni degli alunni e gestisce, con il D.S. la formazione delle
classi;
◊ Coordina gli esami di qualifica;
◊ Collabora con il Direttore SGA, nella gestione informatica degli atti di
competenza del Dirigente Scolastico.
RESPONSABILI DI SEDI
◊ Servizi di vigilanza presso le proprie sedi,
◊ Controllo di orari, assenze, permessi del personale docente e ATA in
servizio nel plesso,
◊ Sostituzione dei docenti assenti ed attribuzione sulla base dei criteri definiti
comandate di ore eccedenti,
◊ Attivazione con il Dirigente scolastico, delle procedure previste in caso di
assemblee sindacali e di scioperi,
◊ Controllo delle assenze, dei permessi degli alunni, anche con l’ausilio dei
docenti coordinatori di classe. Vigilanza nel rispetto delle norme
disciplinari degli alunni e, in caso di grave inosservanza, assunzione dei
necessari provvedimenti provvisori, dandone tempestiva comunicazione al
Dirigente scolastico per la definizione e la vidimazione,
◊ Cura della sorveglianza interne degli alunni, con l’ausilio dei docenti
coordinatori e degli altri docenti in servizio nelle classi e nel plesso, nonché
dei collaboratori scolastici, all’inizio e fine lezioni, durante l’intervallo e nei
cambi dell’ora.
P.O.F. 2006/2007
I.P.S.A.R. “C. RUSSO” CICCIANO
Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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COORDINATORI DI CLASSI
Il coordinatore di classe viene individuato dal consiglio di classe.
Le mansioni assegnate sono:
◊ Presiedere il consiglio di classe in caso di impedimento del DS.
◊ Coordinare la programmazione didattico-educativa.
◊ Verificare mensilmente le assenze della classe e comunicare le situazioni di
particolare rilevanza.
◊ Curare i rapporti collegiali con le famiglie.
◊ Raccogliere le problematiche della classe e proporre le eventuali soluzioni.
◊ Svolgere attività di tutoraggio degli allievi orientandoli di volta in volta ai
referenti interni ed esterni all'istituto.
FUNZIONI STRUMENTALI:
1) Area 1 (Gestione del Piano dell’Offerta Formativa):
◊ Coordinamento della redazione del P. O. F..
◊ Monitoraggio e Valutazione di tutta l’azione formativa.
◊ Attività di progettazione.
◊ Valutazione della conformità dei Progetti al P. O. F..
◊ Coordinamento della progettazione curricolare in funzione del P. O. F..
2) Area 2 (Sostegno al lavoro dei Docenti):
◊ Predisposizione del piano di formazione e aggiornamento.
◊ Reperimento e trasmissione di informazioni varie.
◊ Attività di tutoraggio dei nuovi Docenti.
◊ Contributo all’integrazione didattica all’interno dell’Istituto.
◊ Supporto ai Docenti nell’attività preparatoria alla certificazione delle
competenze.
3) Area 3 (Interventi e servizi per studenti):
◊ Consulenza studenti.
◊ Cura dello Sportello psicologico per studenti
◊ Collaborazione alle attività di promozione dell’Istituto sul territorio:
concorsi, manifestazioni, attività extrascolastiche.
◊ Contatti con Docenti di sostegno e il personale sanitario delle Scuole
Medie, per la futura iscrizione di alunni disabili all’Istituto.
◊ Coordinamento attività di continuità nell’ambito del postdiplomauniversità.
4) Area 4 (Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni
esterne alle scuole):
◊ Rapporti con il mondo del lavoro
◊ Rapporti con Enti di Formazione
◊ Contatti con Associazioni di rilevanza scolastica presenti sul territorio
◊ Organizzazione delle attività di Stage per i Corsi di Post-qualifica.
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MONITORAGGIO P.O.F.
Il P.O.F. si caratterizza come il documento progettuale in cui esplicitare le
condizioni di esercizio dell'autonomia didattica, organizzativa, finanziaria, di
ricerca e sviluppo nella singola Istituzione Scolastica.
L'azione di Monitoraggio è una ricerca che fornisce supporto con una duplice
funzione:
Strumento di conoscenza sullo stato di sviluppo dell'Autonomia.
Strumento di aiuto per l'avvio di una riflessione sulla propria cultura
organizzativa e per l'avvio di un processo di autoanalisi e di
autovalutazione d’Istituto.
Essa ha il compito di dialogare con tutte le componenti della scuola, di
condividere le sensazioni e percezioni e di esprimere apprezzamenti al fine di
offrire a chi vive il processo in prima persona, un'occasione di scambio, di
discussione e di comune accordo.
L'intervento di monitoraggio non ha la valenza di una valutazione nel senso
"classico", ma va sentito come un supporto esterno sulla nuova strada che la scuola
sta percorrendo, poiché l'attività di valutazione è parte integrante di ogni progetto
formativo.
Le osservazioni e le rilevazioni del monitoraggio vanno intese come l'interazione
con "l'amico critico" in grado di dischiudere una prospettiva autoriflessiva,
autovalutativa, di richiamo all'approfondimento dell'autoanalisi organizzativa.
Gli oggetti d'indagine che saranno utilizzati come "macroindicatori", o meglio,
come "lenti di osservazione" delle condizioni di esercizio dell'autonomia saranno:
flessibilità, responsabilità, integrazione.
la flessibilità, che riguarda le scelte innovative compiute da ciascuna scuola
rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari;
la responsabilità, che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna
scuola, nell'ambito della propria discrezionalità e attraverso il
coinvolgimento di tutte le componenti;
l'integrazione, che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative,
nonché gli aspetti di relazione costruttiva e funzionale della scuola con le
comunità locali.
La combinazione delle voci proposte rappresenta la cultura professionale espressa
dalla singola Istituzione Scolastica, intesa come insieme dei modi di essere che
qualificano l'interpretazione del ruolo docente nella prospettiva dell'autonomia
scolastica (valori, credenze, miti, norme, aspettative, rappresentazioni,
comportamenti, routine, etc.).
La restituzione di quanto osservato avverrà tramite una rappresentazione grafica e
tabulare che fissa i risultati dell’osservazione, per ognuno dei tre macroindicatori e
con una scala di intensità a tre valori (Bassa, Media, Alta ), sui quattro semiassi di
un piano cartesiano che identificano le seguenti prospettive di analisi:
dichiarato (ciò che la scuola dichiara di essere e di voler fare),
agito (ciò che la scuola è e fa),
pensato (ciò che la scuola pensa di essere e di poter fare),
percepito (come la scuola è vista nel suo essere e nel suo fare).
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Tali prospettive, incrociate, delineano una mappa utile alla riflessione delle
scuole.
L'identità culturale e progettuale della scuola trova nel P.O.F. un primo luogo di
sedimentazione, all'interno di una pluralità di prospettive articolate e intrecciate.
Si propongono quattro prospettive di analisi dell'identità della scuola in rapporto
agli oggetti sopra richiamati:
il dichiarato, come insieme degli orientamenti progettuali esplicitamente
assunti dalla scuola nel P.O.F.;
l'agito, come insieme dei comportamenti professionali agiti dagli operatori
della scuola;
il pensato, come insieme delle elaborazioni individuali e collettive che
caratterizzano la cultura organizzativa della scuola;
il percepito, come insieme delle rappresentazioni che i soggetti esterni
(genitori e studenti) hanno dell'identità della scuola.
L'incrocio tra i tre macroindicatori e le quattro prospettive di analisi permetterà di
configurare anche graficamente l'identità (collocata nel tempo e nello spazio e
quindi in continua evoluzione) della scuola.
Gli strumenti di indagine utilizzati saranno determinati dalle quattro prospettive
indicate che richiedono strategie di esplorazione diversificate e complementari.
Dichiarato:
Analisi del Piano dell'Offerta Formativa elaborato dalla scuola;
Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una
scala di valori da attribuire, sul semiasse del “Dichiarato”, ai tre
“macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità).
Agito:
Osservazione diretta di eventi significativi, analisi di documenti e
prodotti rilevanti, contatti con docenti, studenti per osservare le
realizzazioni concrete operate per dar corso agli impegni delineati nel
P.O.F..
Uso di schede di rilevazione che, traducono gli elementi rilevati in una
scala di valori da attribuire, sul semiasse dell’“Agito”, ai tre
“macroindicatori” (flessibilità, integrazione, responsabilità).
Pensato:
Uso di strumenti semi-proiettivi (scala d'atteggiamento) con un gruppo
significativo di docenti della scuola.
Intervista di gruppo (focus-group) con lo stesso gruppo di docenti.
Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse
“Pensato” per i tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione,
responsabilità).
Percepito:
Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di
genitori.
Intervista di gruppo (focus-group) con un gruppo rappresentativo di
studenti.
Le osservazioni saranno tradotte nei valori riportati sul semiasse
“Percepito” per i tre “macroindicatori” (flessibilità, integrazione,
responsabilità).
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Gli elementi da osservare saranno:
Per la rilevazione del dichiarato e dell’agito verrà osservato nel suo complesso
l’offerta formativa della scuola, prendendo in esame gli elementi qui di seguito
elencati:
Per la flessibilità:
articolazione oraria;
articolazione del curricolo (nazionale/locale, utilizzo riduzione del 15%,
modularità, laboratorio, uso tecnologie);
articolazione flessibile del gruppo-classe;
ampliamento dell’offerta formativa;
procedure per la valutazione;
collegamento con la formazione professionale e obbligo formativo;
progetti di IFTS.
In particolare, rispetto alle diversità (eccellenza e handicap):
modalità per la valorizzazione delle eccellenze;
modalità per l’integrazione dei portatori di handicap;
modalità per l’integrazione degli alunni stranieri.
Per la Responsabilità:
forme di informazione all’utenza sul P.O.F.;
attività di formazione in servizio collegata al P.O.F.;
forme di verifica su attese e grado di soddisfazione di utenti e territorio;
strutturazione e articolazione del Collegio dei docenti;
In particolare, rispetto alla Leadership:
soggetti che hanno elaborato il P.O.F. o hanno collaborato alla sua
stesura;
funzioni tecnico-gestionali (staff, funzioni obiettivo ecc…):
composizione e funzionamento dello staff;
o rapporti tra staff e collegio, staff e dirigente
o modalità di individuazione delle F. S. e loro rapporti
Per l’Integrazione:
collaborazione con gli Enti Locali;
reti di scuole;
iniziative di continuità e accoglienza;
iniziative di formazione per gli adulti;
uso didattico dell’ambiente;
In particolare, rispetto alla relazione con gli Enti Locali:
collaborazioni, convenzioni, accordi di programma;
modalità di partecipazione ad iniziative promosse da altri
soggetti del territorio.
Verrà osservato inoltre:
1. La seguente documentazione:
il P.O.F.,
la documentazione formale: schemi orari delle attività, calendario
scolastico, verbali.
2. Le seguenti esperienze didattiche:
laboratori,
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attività di classe,
attività motorie, ecc.
3. Le seguenti attività (docenti/ATA/studenti/genitori/…):
con gruppi di genitori,
con docenti referenti di progetti
con gruppi di alunni.
Infine, il monitoraggio del P.O.F. sarà finalizzato a:
o porre i consigli di classe in una situazione di maggiore consapevolezza del
lavoro svolto, per consentire autonome valutazioni sulla base di dati risultanti
da osservazioni e rilevazioni puntuali e precise;
o porre il collegio dei docenti, ove se ne ravvisasse l’opportunità, nella
condizione di apportare eventuali modifiche in itinere alla programmazione
d'inizio anno;
o consente al Dirigente scolastico di relazionare periodicamente al consiglio
d'istituto sull’attuazione del P.O.F. e dei relativi progetti.
Tutti i dati raccolti nell'attività di monitoraggio saranno restituiti e raccolti in
forma sintetica, con grafici e tabelle e costituiranno una banca dati a cui tutti
possono attingere.
Il collegio dei docenti, sulla base dei dati che saranno forniti dal Dirigente
scolastico e dai docenti eventualmente impegnati in tale funzione di monitoraggio,
effettua una valutazione finale.
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REGOLAMENTO DI ISTITUTO
TITOLO I
GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO
CAPO I – IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
ART. 1
Il Consiglio d’Istituto programma le attività della scuola, predisponendo a tale
scopo i mezzi finanziari disponibili e verificando la corrispondenza effettiva del
lavoro che la scuola svolge ai fini propri dell’istituzione.
ART. 2
Il Consiglio d’Istituto, nel quale sono rappresentate tutte le componenti della
scuola, è organo di governo unitario della scuola. Ogni membro del Consiglio non
rappresenta solo la componente dalla quale è stato eletto, ma l’intera comunità
scolastica, facendosi promotore dell’unità di indirizzo di tutte le componenti. Il
presidente è garante di tale unità d’indirizzo. E’ obiettivo del Consiglio mantenere
e sviluppare nei loro aspetti educativi le relazioni fra l’attività interna della scuola
e la vita della società civile.
ART. 3
Il Consiglio d’Istituto si riunisce obbligatoriamente, entro i termini previsti dalla
legge, ogni volta che abbiano avuto luogo le votazioni per il rinnovo dei suoi
membri, per procedere all’elezione del presidente e della Giunta Esecutiva.
ART. 4
Nel caso di cui all’articolo precedente, la convocazione è disposta dal Preside, cui è
attribuito il compito di presiedere la seduta sino a che non sia proclamata
l’elezione del presidente. Il presidente eletto, accettato l’incarico, prosegue i
lavoro, procedendo alle operazioni di elezione della Giunta.
ART. 5
La convocazione del Consiglio deve essere disposta con congruo preavviso – non
inferiore a 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere
effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione all’albo di
apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli
argomenti da trattare nella seduta del Consiglio. Alla stessa si allegherà copia del
verbale della seduta precedente. Il presidente formulerà l’ordine del giorno
tenendo presente:
a. le incombenze derivanti dalle legge dagli atti normativi
dell’Amministrazione;
b. le proposte della Giunta Esecutiva concernenti le materie di cui
all’art. 6 del D. P. R. 416/1974;
c. le istanze avanzate da almeno sei consiglieri.
Nel caso di mancato svolgimento della riunione per carenza del numero minimo
dei consiglieri previsti dalla legge, il presidente provvederà a riconvocare il
Consiglio entro 15 giorni sul medesimo ordine del giorno.
La convocazione della Giunta esecutiva deve essere disposta almeno tre giorni
prima della data d’adunanza del Consiglio d’Istituto.
ART. 6
Il Consiglio d’Istituto programma le proprie attività nel tempo, allo scopo di
realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse raggruppando, per quanto
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possibile, la discussione di argomenti su cui appaia opportuno adottare decisioni,
proposte o pareri.
ART. 7
Il Consiglio d’Istituto può istituire delle commissioni di lavoro paritetiche per
l’istruzione di taluni argomenti. Tali commissioni sono elette a maggioranza dei
componenti, e, al termine dei lavori, riferiscono al Consiglio riunito
collegialmente.
ART. 8
Il Consiglio d’Istituto opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali,
nell’ambito delle proprie competenze, in particolar modo quando esse
costituiscono il presupposto necessario od opportuno per l’esercizio delle funzioni
di altro organo collegiale.
ART. 9
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente. Il Presidente è tenuto a disporre
la convocazione del Consiglio per richiesta del presidente della Giunta Esecutiva
ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso.
ART. 10
La relazione annuale del Consiglio di Istituto al CSA e al Consiglio Scolastico
Provinciale prevista dall’art. 6 ultimo comma, del D. P. R. 31 / 05 / 1974 n° 416 è
predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è
oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta dal Consiglio, da
convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al
rinnovamento del Consiglio, prima dell’insediamento del nuovo Consiglio. La
relazione firmata dal presidente del Consiglio d’Istituto e dal presidente della
Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli Studi ed al Consiglio Scolastico
Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione dal Preside.
ART. 11
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D. P. R.
31 / 05 / 1974 n° 416, dall’art. 13 della legge 11 / 10 / 77 n. 748 e T.U. 19 / 4 / 94
art. 43, deve avvenire mediante affissione in apposito albo, sia nella sede centrale
sia nelle sedi staccate dell’Istituto. L’affissione all’albo avviene entro il termine di 8
giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia delle delibere deve rimanere
esposta per un periodo di giorni 10. I verbali e tutti gli atti preparatori sono
depositati nell’Ufficio di Segreteria dell’Istituto e sono esibiti a chiunque ne faccia
richiesta. La custodia del registro dei verbali è affidata al Preside. La copia delle
delibere da affiggere all’albo è consegnata al Preside dal Segretario del Consiglio;
il Preside ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data
iniziale di affissione. Non sono soggetti alla pubblicazione gli atti e le deliberazioni
concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.
ART. 12
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Preside ed elegge tra i
rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso il proprio presidente.
L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del
Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza
assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non
si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta
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almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti sarà eletto il più
anziano d’età.
ART. 13
Le riunioni del Consiglio d’Istituto e quelle della Giunta esecutiva hanno luogo al
di fuori dell’orario delle lezioni, con esclusione dei giorni festivi e prefestivi.
ART. 14
Al momento della decisione sulle proposte di delibera, la votazione riguarderà
dapprima gli emendamenti presentati e, successivamente, il testo così risultante.
La votazione avviene per alzata di mano. Prima della verifica dei voti favorevoli,
contrari ed astenuti, sono consentite brevi dichiarazioni di voto. La delibera è
approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di
mancata approvazione, l’argomento è cancellato dall’ordine del giorno.
ART. 15
Il presidente affida le funzioni di segretario del Consiglio d’Istituto ad un membro
del Consiglio stesso.
CAPO II – IL COLLEGIO DEI DOCENTI
ART. 16
Il Collegio dei docenti si riunisce obbligatoriamente all’inizio dell’anno scolastico
per procedere all’attività di programmazione e provvedere agli adempimenti di
legge. Il Collegio si riunisce altresì ogni volta che il Preside lo ritenga opportuno o
ne sia fatta richiesta motivata da un terzo dei suoi membri ai rappresentanti dei
docenti eletti nel Consiglio d’Istituto.
ART. 17
I lavori del Collegio possono aver luogo in forma articolata attraverso la
costituzione di gruppi d’insegnanti delle medesime materie o di materie affini. E’
compito di questi gruppi coordinare l’insegnamento delle discipline interessate
nelle diverse classi.
CAPO III – I CONSIGLI DI CLASSE
ART. 18
Il Consiglio di classe si riunisce obbligatoriamente all’inizio dell’anno scolastico
per l’attività di programmazione della classe. Si riunisce altresì obbligatoriamente
per gli scrutini del primo e del secondo quadrimestre (scrutini finali), nonché a
metà del primo e a metà del secondo quadrimestre. Nelle riunioni che non hanno
ad oggetto le operazioni di scrutinio, gli insegnanti verificano la corrispondenza
del lavoro svolto alla programmazione iniziale, determinano le correzioni e le
iniziative opportune, e concorrono – attraverso la definizione dei propri giudizi
analitici – a definire il giudizio complessivo d’ogni alunno, che è approvato
collegialmente. Il Consiglio di classe si riunisce altresì obbligatoriamente quando
insorgano nella classe problemi disciplinari.
CAPO IV – IL COMITATO DI VALUTAZIONE
ART. 19
Il Comitato per la valutazione dei docenti si riunisce obbligatoriamente per la
richiesta avanzata da un docente di ottenere una valutazione della propria attività.
Si riunisce altresì obbligatoriamente quando sia compiuto il periodo di prova di
un insegnante per provvedere agli adempimenti di legge.
CAPO V – NORME COMUNI AI PRECEDENTI CAPI II, III E IV
ART. 20
Il Collegio dei docenti, i Consigli di classe, il Comitato per la valutazione dei
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docenti sono convocati dal Preside. Il Preside dispone la convocazione,
comunicando l’ordine del giorno, con un preavviso di 5 giorni. In casi d’urgenza,
il preavviso è ridotto a 3 giorni per il Collegio e ad 1 giorno per i Consigli di classe
e per il Comitato di valutazione.
ART. 21
Il Collegio dei docenti è presieduto dal Preside o in caso di sua assenza e per sua
delega, dal collaboratore vicario; i Consigli di classe sono presieduti dal Preside o,
per sua delega, da un professore del Consiglio di Classe da lui designato; il
Comitato di valutazione è presieduto dal Preside o, per sua delega, dal
collaboratore vicario.
T I T O L O II
LE ASSEMBLEE DI CLASSE E DI ISTITUTO DEGLI STUDENTI
ART. 22
Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe e in assemblea generale
d’istituto, nei limiti posti dalla legge.
ART. 23
La richiesta d’assemblea di classe o d’istituto deve contenere la precisa indicazione
dell’ordine del giorno. La convocazione dell’assemblea, autorizzata dal Preside,
deve essere comunicata agli studenti con un preavviso di 2 giorni per l’assemblea
di classe e di 6 giorni per l’assemblea generale. In caso d’urgenza, il preavviso è
ridotto ad un giorno per l’assemblea di classe e a tre giorni per l’assemblea
generale.
ART. 24
Le assemblee sono gestite e dirette dagli studenti. Le assemblee di classe sono
presiedute dagli studenti della classe che appartengono al Consiglio dei delegati,
le assemblee di istituto dai delegati di assemblea, eletti secondo le modalità di
legge.
ART. 25
Le assemblee studentesche non sono organi di scuola, ma strumenti d’autonomia
studentesca. Le loro decisioni hanno efficacia per gli studenti, in quanto non
incompatibili con norme di legge. ART. 26 La partecipazione alle assemblee di
classe e d’Istituto è obbligatoria per gli studenti, così come la frequenza di
qualsiasi ora di lezione. Allo scopo di favorire la effettiva partecipazione Le
assemblee studentesche non sono organi di scuola, ma strumenti d’autonomia
studentesca. Le loro decisioni hanno efficacia per gli studenti, in quanto non
incompatibili con norme di legge.
ART. 26
La partecipazione alle assemblee di classe e d’Istituto è obbligatoria per gli
studenti, così come la frequenza di qualsiasi ora di lezione. Allo scopo di favorire
la effettiva partecipazionedegli studenti all’assemblea generale, la scuola non
organizza un servizio alternativo nelle ore dell’assemblea.
ART. 27
Partecipa alle assemblee di classe un professore del Consiglio di classe, alle
assemblee di Istituto i professori che hanno obbligo di servizio nelle ore in cui si
svolge l’assemblea. Essi hanno il compito di garantire per la scuola l’ordinato
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svolgimento dell’assemblea. Il Preside, quando non partecipa personalmente
all’assemblea, può delegare in propria vece uno dei professori presenti
all’assemblea.
ART. 28
Gli studenti hanno diritto di riunirsi in gruppi liberamente formati, che la scuola
riconosce, sempre che se ne dichiarano la costituzione, la denominazione, le
finalità, i rappresentanti. Le riunioni dei delegati di classe devono svolgersi fuori
dall’orario delle lezioni.
ART. 29
L’attività delle assemblee studentesche e delle loro rappresentanze devono
svolgersi nel rispetto delle norme di legge e secondo regole democratiche.
ART. 30
Gli studenti hanno diritto di affiggere a un loro albo nella scuola avvisi di
convocazione e manifesti sotto la loro responsabilità di almeno uno dei delegati di
assemblea o, nel caso che nessuno di questi abbia compiuto diciotto anni, di uno
studente diciottenne designato dai delegati di assemblea. I documenti affissi
dovranno essere siglati dal responsabile, previa autorizzazione del Preside, che
potrà disporre il veto solo qualora le affissioni richieste siano contrarie alle norme
di legge e del presente regolamento. Avverso tale decisione, il responsabile degli
studenti può ricorrere alla Giunta, la quale decide irrevocabilmente.
ART. 31
Le iniziative studentesche implicanti consumo di materiale e spese varie possono
gravare sul bilancio della scuola, solo se approvate dal Consiglio d’Istituto, che
indicherà per ognuna di esse la misura della spesa consentita e il relativo capitolo.
ART. 32
Gli studenti possono riunirsi nei locali della scuola, al di fuori dell’orario
scolastico, per incontri destinati ad attività d’interesse culturale, sociale e
formativo. Il programma di tali incontri deve essere presentato al Consiglio
d’Istituto che verifica sia la validità delle proposte, sia l’esistenza della
compatibilità di tali proposte con l’orario di servizio del personale docente e non
docente.
T I T O L O III
LE ASSEMBLEE DI CLASSE E DI ISTITUTO DEI GENITORI
ART. 33
I genitori degli studenti della scuola hanno diritto di riunirsi in assemblea di classe
e generale di istituto.
ART. 34
La prima assemblea di classe è convocata dal preside entro i termini previsti dalla
legge affinché i genitori designino i loro rappresentanti nel Consiglio di classe.
Successivamente le assemblee di classe sono convocate dai genitori del Consiglio
di classe.
ART. 35
L’assemblea generale dei genitori è convocata obbligatoriamente dal Preside in
preparazione alle elezioni per il rinnovo della rappresentanza nel Consiglio
d’Istituto. In ogni altro caso, fermo restando il potere del Preside di convocare i
genitori per le esigenze della scuola, l’assemblea generale è convocata dal
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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Presidente del Consiglio d’Istituto di propria iniziativa o per richiesta della
maggioranza dei genitori presenti nel Consiglio. Qualora i voti favorevoli e
contrari a tale richiesta siano in numero uguale, prevarrà la proposta che ha
ottenuto il voto favorevole del Presidente. Il Presidente del Consiglio d’Istituto è
altresì obbligato a convocare l’assemblea generale qualora ne sia fatta richiesta da
almeno la metà dei rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe.
ART. 36
La partecipazione dei genitori alla vita della scuola e ai suoi organi deve mirare a
tutelare le esigenze di formazione dei propri figli e ad esprimere le istanze
dell’intera società. Analogamente, la partecipazione degli studenti agli organi
della scuola ha lo scopo di esercitarli all’autogoverno e favorire lo sviluppo del
senso di responsabilità.
T I T O L O IV
LA DISCIPLINA DEGLI STUDENTI
ART. 37
L’allievo che abbia personalmente chiesto l’iscrizione, se diciottenne, o del quale
sia stata chiesta dal genitore l’iscrizione alla scuola, se di età inferiore ai diciotto
anni, assume l’obbligo di frequentare regolarmente le lezioni.
ART. 38
Gli allievi sono ammessi a scuola solo prima dell’inizio delle lezioni e possono
uscire dalla scuola solo al termine delle lezioni. Sono eccezionalmente consentiti
ritardi nell’ingresso e anticipi nell’uscita, quando l’allievo documenti di essere
stato sottoposto o di dover essere sottoposto ad analisi, visite o cure mediche in
orari determinati o per altre particolari e comprovate esigenze di natura familiare
o personale, la cui valutazione è rimessa al Preside. Si fa eccezione, altresì, per gli
studenti residenti fuori dal Comune ove ha sede l’istituto o la sede coordinata,
quando il ritardo dell’allievo sia causato dal mezzo di trasporto pubblico
utilizzato.
ART. 39
Gli allievi sono ammessi a scuola alle ore 7,55 per consentire l’inizio effettivo delle
lezioni alle ore 8,00. Gli alunni potranno accedere in istituto, attraverso l’entrata
loro destinata, dalle ore 7.55 alle ore 8.00. I cancelli d’entrata, dei vari plessi,
saranno chiusi alle ore 8.15. E’ consentito l’accesso entro tale ora solo
eccezionalmente e se accompagnati dai genitori. Gli alunni possono accedere
dopo tale orario solo se accompagnati da uno dei genitori. Non sono ammessi più
di tre ritardi mensili, oltre i quali gli alunni ritardatari saranno riammessi in classe
solo se accompagnati dai genitori.
ART. 40
La famiglia assume la responsabilità delle assenze del proprio figlio, comunicando
all’istituto di esserne informata.
ART. 41
Nel caso d’assenza di durata superiore ai cinque giorni, causata da malattia, la
famiglia dovrà produrre certificazione medica attestante che l’allievo può essere
riammesso a scuola. L’allievo diciottenne, in caso d’assenza, indica, specifica ed
eventualmente documenta personalmente i motivi della stessa. Se l’assenza è
superiore ai cinque giorni, assicura che non è stata dovuta a malattia o produce il
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necessario certificato medico.
ART. 42
Gli allievi sono impegnati a rispettare l’integrità dei beni della scuola e sono
responsabili, sia singolarmente sia collegialmente dei danni, che venissero loro
arrecati
TITOLO V
NORME PER I LABORATORI DI PRATICA OPERATIVA
ART. 43
La classe sarà presa in consegna al suono della campana dall’insegnante di Pratica
operativa e accompagnata negli spogliatoi. Gli allievi saranno assistiti durante il
cambio d’abito ed usufruiranno d’armadietti che saranno successivamente chiusi.
Non sarà possibile accedere agli spogliatoi prima del termine delle lezioni di
Pratica operativa, ma solo in via eccezionale, previa autorizzazione dell’insegnante
e con accompagnamento di un tecnico o di un ausiliario.
ART. 44
La divisa del personale operante nel laboratorio di cucina dovrà essere la
seguente: Biennio: Camice bianco e zoccoli bianchi. Classi terze: Giacca bianca
doppio petto, Pantalone sale e pepe, Scollino bianco, Cappello da cuoco in stoffa o
carta, Zoccoli bianchi, Grembiule bianco, Torcione.
ART. 45
La divisa del personale maschile operante in sala Ristorante e al Bar dovrà essere
la seguente: Giacca bianca, modello Rondè, Camicia bianca, Papillon nero, Fascia
elastica nera, Cintura nera (maschi), Pantalone nero (maschi), Gonna nera
(femmine), Calze scure, Mocassino nero, Maglietta intima bianca
ART. 46
La divisa delle classi prime e seconde Nuovo Ordinamento del personale di
Ricevimento dovrà essere la seguente: Giacca blu doppio petto, Camicia bianca,
Pantalone grigio (maschi), Gonna o Pantalone grigio (femmine ), Cravatta grigia
(maschi), Foulard bleu a pois bianchi (femmine), Calze scure, Mocassino blu. Gli
allievi in esercitazione sono tenuti ad indossare la divisa sia nell’hall che nell’aula
di computer.
ART. 47
Poiché l’igiene e la cura della persona sono sinonimo di serietà professionale e
rispetto verso i collaboratori e gli ospiti, il personale di Sala Ristorante dovrà
osservare con particolare attenzione le seguenti prescrizioni: capelli corti per gli
uomini, raccolti e legati per le donne; nessun tipo di orecchino per gli uomini e
orecchini consentiti ma poco appariscenti per le donne; nessun tipo di monili né
orologi troppo colorati ed appariscenti; per le donne è permesso solo un trucco
leggero dai colori tenui; mani curate, unghie possibilmente corte, senza smalto; se
smaltate colori chiari (trasparente, rosa, bianco perlato). Il personale di cucina
dovrà osservare con particolare attenzione le seguenti prescrizioni: nessun smalto,
trucco o monili; capelli corti e comunque completamente raccolti nel top blanche.
ART. 48
Norme specifiche per il laboratorio di sala:
◊ L’uso dei laboratori non è consentito a chi non indossa i prescritti
indumenti di lavoro.
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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◊
L’alunno sprovvisto di divisa sarà ammonito con nota sul registro
personale del docente. Qualora si verificassero in modo continuativo tali
incresciose situazioni, il docente informerà la famiglia nei modi previsti.
◊ Durante le esercitazioni pratiche, l’accesso ai laboratori sarà vigilato da un
assistente scolastico affinché sia negato l’accesso agli allievi che non sono in
esercitazioni.
◊ L’accesso degli alunni al laboratorio di bar sarà regolato con calendario
periodicamente stilato dal coordinatore della materia.
◊ L’aula bar può essere utilizzata in funzione di “open bar” fermo restando la
compatibilità con la priorità dell’esigenza didattica.
◊ Al fine di favorire i collegamenti interdisciplinari, sarà regolata la
partecipazione dei componenti il consiglio di classe alle esercitazioni
pratiche.
◊ Le richieste di prelevamento settimanali dei docenti devono essere
consegnate al coordinatore entro il giovedì antecedente la settimana oggetto
della richiesta. Gli addetti al magazzino indicheranno le ore nelle quali
potranno essere effettuati i prelevamenti. I buoni di scarico dell’avvenuto
prelevamento devono essere redatti in due copie: una copia rimarrà al
magazzino, l’altra sarà consegnata all’autore della richiesta di
prelevamento.
◊ I docenti in esercitazione nel laboratorio di bar devono annotare su di un
registro i
liquori consumati.
◊ Le esercitazioni che prevedono l’uso dei liquori vengono svolte dalle classi
terze e, solo in modo limitato dalle classi seconde.
◊ Le esercitazioni saranno svolte producendo le commandes in triplice copia
di cui una sarà consegnata agli alunni in servizio cassa ristorante.
◊ Al fine di dare estetica alla sala ristorante le tovaglie utilizzate per le
esercitazioni rimarranno sui tavoli.
◊ Le rotture di materiale saranno registrate e firmate dall’alunno
responsabile. Qualora qualche allievo rompi di proposito il materiale a lui
consegnato, sarà punito con nota disciplinare.
ART49
Norme specifiche per il laboratorio di Cucina:
Procedura per il prelevamento e lo scarico.
◊ Il magazzino contiene i materiali di consumo che vanno ai reparti. La
consegna delle derrate alimentari avviene dalle ore 8.00 alle ore 8.30.
◊ L'insegnante compila il buono di prelevamento e lo consegna al
magazziniere.
◊ L'assistente tecnico ritira i materiali e li mette a disposizione dei reparti di
cucina.
◊ L'insegnante consegna al magazziniere il documento di scarico completato
in tutte le sue parti.
◊ I prelevamenti successivi devono essere ridotti al minimo indispensabile,
rivestono carattere d’eccezionalità e sono effettuati solo quando sono
strettamente necessari.
Il magazzino ha un solo orario di apertura, rimane chiuso negli orari non previsti
per consentire ai magazzinieri di assolvere ai loro compiti (ricevimento merci,
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contabilizzazioni consumi, ecc.)
◊ E' vietato agli allievi l'acceso al magazzino, se non in relazione ad attività
specifiche programmate dall'insegnante in collaborazione con il
magazziniere.
◊ Gli insegnanti possono richiedere la disponibilità di materie prime di largo
consumo e di costo contenuto su un espositore presente in cucina.
Programmazione dei menù da confezionare e dell’attività di laboratorio.
Gli insegnanti programmano le esercitazioni con una settimana d’anticipo e
comunicano al magazzino il relativo fabbisogno di derrate alimentari. Ogni
mese e/o nelle apposite riunioni disciplinari gli I.T.P. devono fare il punto
della situazione dei laboratori e segnalare eventuali problemi al
coordinatore. In particolare la valutazione dovrà concentrarsi sui seguenti
punti:
◊ stato delle attrezzature e richieste di materiali mancanti o deteriorati con
l'indicazione delle cause che hanno determinato il deterioramento (usura,
danneggiamenti, ecc.)
◊ verifica delle rotazioni nell'uso delle derrate alimentari. Gestione delle
lezioni e suddivisione dei compiti. La responsabilità della gestione delle
lezioni e dell'affidamento di compiti agli allievi è assegnata all'insegnante.
L’insegnante pur concordare con l'assistente tecnico, in vista di un
inserimento dello stesso nella gestione del lavoro di cucina, la delega a
quest'ultimo di compiti di sorveglianza e coordinamento dei gruppi di
lavoro costituiti dagli studenti. Gli assistenti tecnici collaborano con gli
insegnanti nella gestione e controllo delle operazioni nelle attività di
laboratorio e, compatibilmente con il loro mansionario, eseguono i compiti
loro affidati.
I compiti degli assistenti tecnici:
◊ predisposizione e controllo della funzionalità delle attrezzature all’inizio ed
al
termine
dell’attività,
segnalano
tempestivamente
eventuali
danneggiamenti, controllano la aerazione dei locali, predispongono
l’accensione dei fuochi, verificano lo stato di pulizia dei locali;
◊ ritiro dei materiali dal magazzino e consegna ai reparti di cucina;
◊ effettua il controllo e la manutenzione delle attrezzature e si occupa delle
pulizie, specialmente per le classi prime degli strumenti di lavoro più
pericolosi (tritacarne, affettatrici, ecc.) e delle turnazioni di sua competenza
(armadi, lucidatura pentolame, celle frigorifere.);
◊ coordina, su incarico dell’insegnante il lavoro di gruppo degli studenti alla
plonge;
◊ in casi eccezionali può chiedere all’insegnante l’autorizzazione ad
impiegare gruppi ristretti di allievi in attività di predisposizione dei
materiali e delle attrezzature;
◊ collabora nella gestione delle specifiche attività didattiche predisposte
dall’insegnante in relazione all’utilizzo e alla manutenzione delle
attrezzature.
Pulizia dei locali
◊ La pulizia dei locali è affidata al personale non docente di turno nel reparto.
L’assistente tecnico si occupa della manutenzione delle attrezzature
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pericolose o di sua competenza.
Gli studenti sono tenuti a tenere in ordine e a mantenere un elevato grado
di pulizia e controllo igienico delle postazioni di lavoro e svolgono la
pulizia “del giorno”.
◊ In casi di problemi di scarsa pulizia o di situazione non idonea da un punto
di vista igienico, i responsabili del laboratorio sono pregati di segnalare i
problemi al coordinatore. Danneggiamenti
L’insegnante e l’assistente
tecnico all’inizio e alla fine delle lezioni sono tenuti a verificare lo stato di
materiali e delle attrezzature e a segnalare eventuali danneggiamenti al
coordinatore con tempestività in modo da poter risalire ad eventuali
responsabili. Ingresso nei locali adibiti ad esercitazione pratiche. Tutto il
personale dell’istituto è tenuto ad accedere ai locali di esercitazioni pratiche
esclusivamente per necessità di servizio. Per effettuare consumazione di
cibi o bevande ci si deve rivolgere agli studenti in servizio al
bar(compatibilmente con lo svolgimento delle esercitazioni di sala e bar) i
quali
provvederanno ad inoltrare l’ordine al reparto di cucina.
Consumazione dei pasti in sala ristorante
◊ La consumazione dei pasti è regolata dalla circolare ministeriale 262 (vedi
circolare n 5 del 12/10/88).
◊ Il personale in servizio è autorizzato a consumare il pasto, previa
prenotazione da inoltrare all’assistente tecnico di sala entro ed non oltre le
ore 10.00.
◊ Le consumazioni che avvengono oltre le ore 13.35 devono portare il minimo
aggravio per gli studenti in servizio ed essere compatibili con lo
svolgimento delle lezioni.
ART. 50
Norme specifiche per il laboratorio di Segreteria: Ricevimento-magazzino:
◊ I prelievi dal magazzino vanno giustificati con buoni di prelevamento e di
scarico.
◊ Per motivi didattici è consentito a n. 2 allievi la presenza giornaliera in
magazzino per assistere alle varie fasi di ricevimento merci, controllo,
stoccaggio, contabilità. Ricevimento-ristorazione:
◊ Gli I.T.P. di sala comunicheranno le disponibilità per garantire la
partecipazione alle esercitazioni di sala di un numero limitato d’allievi in
servizio al ricevimento.
◊ Gli insegnanti di sala bar comunicheranno con una settimana d’anticipo i
menus, per consentire al reparto la predisposizione delle liste.
◊ Per le occasioni speciali la comunicazione dei menus sarà fatta con 10 giorni
d’anticipo.
◊ Per le occasioni speciali l’insegnante di ricevimento, informato dalla
presidenza o dai collaboratori, comunicherà la lista ed il numero dei
partecipanti ai reparti di ristorazione.
◊ Sistematicamente gli I.T.P. parteciperanno a Briefings in cui esporranno ai
coordinatori eventuali problematiche.
◊ Il personale in servizio potrà partecipare alle esercitazioni di sala previa
comunicazione al ricevimento con 24 ore d’anticipo.
◊ Il ricevimento inoltrerà ordini di servizio alla cucina, alla sala, al bar per le
◊
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consumazioni di cibi e bevande da parte del personale.
Per l’a.s. 2002/2003 istituita la cassa ristorante gli I.T.P. di sala
consegneranno copie delle commandes agli allievi di ricevimento.
Per le consumazioni al bar gli I.T.P. in servizio consegneranno di volta in
volta agli allievi del ricevimento i giustificativi di scarico.
Gli allievi di ricevimento in servizio procederanno alla raccolta delle firme
un’ora dopo l’inizio dei vari turni di lavoro.
T I T O L O VI
NORME FINALI
ART. 51
Per quanto non previsto dal presente regolamento, si richiamano le norme del
regolamento tipo proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione e, più in
generale, tutte le norme legislative ed amministrative vigenti. Ogni variazione o
integrazione del presente regolamento che non sia dettata dalla necessità di
adeguarne il disposto a nuove disposizioni di legge, dovrà essere approvata con il
voto favorevole dei due terzi dei componenti il Consiglio d’Istituto.
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
(in ottemperanza del D. P. R. 24/6/1988 n° 249 , Statuto delle studentesse e degli
studenti Gazzetta Ufficiale il 29 luglio 1998)
Art. 1
I comportamenti degli alunni
I comportamenti degli alunni Il comportamento dello studente, quale membro
della comunità scolastica, è improntato al rispetto della personalità degli altri
componenti, siano essi studenti, operatori della scuola o terzi che entrano in
rapporto con l'istituzione stessa. Nell'assolvimento dei suoi impegni scolastici e di
studio è tenuto ad utilizzare correttamente le strutture scolastiche non arrecando
danno al patrimonio dell'Istituto e facendo sì che la sua presenza all'interno degli
ambienti della scuola sia coerente con le esigenze di mantenere accogliente e
rendere vivibili gli spazi entro cui si svolgono le attività scolastiche in
ottemperanza alle disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore. Il
comportamento corretto e responsabile deve mirare al rispetto delle idee altrui,
delle diversità e delle differenti scelte da ciascuno assunte, alla crescita personale,
culturale e professionale propria e degli altri compagni di scuola operando nella
direzione di rendere possibile il pieno coinvolgimento dei propri genitori e delle
famiglie degli altri studenti all'andamento della vita dell'Istituto nei momenti
qualificanti sul piano professionale ed, in genere, della partecipazione democratica
all'interno della comunità scolastica.
Art. 2
Sanzioni
Nel caso di violazione delle disposizioni contenute nel precedente articolo sono
previste, in rapporto alla gravità delle stesse, le seguenti sanzioni:
◊ ammonimento verbale;
◊ censura scritta;
◊ frequenza riparatoria, consistente nell'obbligo di frequenza scolastica e
riparazione del danno arrecato compresi la conciliazione nel caso di conflitti
personali o di gruppo fra studenti e il ripristino morale dell'altrui
personalità attraverso il confronto e l'accettazione da parte dell'offeso
dell'offerta di riparazione;
◊ l’allontanamento dalla comunità scolastica nel caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari per un periodo non superiore ai quindici giorni.
L'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica può
essere disposto altresì nel caso siano stati commessi reati o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone.
Tali sanzioni hanno finalità rieducative e non influiranno sul profitto. Le sanzioni
sono ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e
terranno conto della situazione personale dello studente al quale è sempre offerta
la possibilità di convertirle in attività in favore della Comunità scolastica.
Costituiscono violazioni gravi sanzionabili con l'allontanamento temporaneo dello
studente:
◊ le offese al decoro e al prestigio della funzione docente e di tutto il
personale della scuola;
◊ le offese gravi alla personalità degli altri studenti;
◊ i danni arrecati alle strutture scolastiche, agli arredi, attrezzature e sussidi;
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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◊
◊
inottemperanze gravi all'obbligo di frequenza e all'assolvimento dei doveri
scolastici;
minaccia o compromissione dell'incolumità del personale scolastico e degli
altri studenti;
ogni reato penale consumato all'interno della scuola o a danno di essa e
delle sue componenti;
ogni altra violazione grave della normativa scolastica vigente. L'esecutività
delle sanzioni irrogate rimane sospesa fino a quando il provvedimento
disciplinare diventa definitivo.
Art. 3
Organi competenti ad irrogare le sanzioni
Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni di cui all'art. 2 del presente
regolamento sono il Preside ed il Consiglio di classe. Le sanzioni e i provvedimenti
che comportano l'allontanamento dalla Comunità scolastica sono sempre adottati
dal Consiglio di classe. Per le altre sanzioni – di natura più lieve – è competente il
Preside.
Art. 4
Comitato di disciplina
Il comitato di disciplina - quale organo di garanzia - s’identifica nel Consiglio
d’Istituto eletto all'interno della scuola. Uno dei componenti del Comitato
prescelto in seno all'organo di disciplina fungerà da istruttore e relatore nel corso
del procedimento, salvaguardando la privacy dello studente ed in generale il
segreto professionale e documentale secondo le vigenti disposizioni di legge.
Art. 5
Impugnazione
Contro le sanzioni disciplinari previste dal presente Regolamento è ammesso
ricorso - da parte dello studente interessato o dei genitori - entro quindici giorni
dalla comunicazione della loro irrogazione al Comitato di disciplina di cui all'art.4.
L'esame e la decisione sull'impugnazione avverrà nella prima seduta ordinaria del
Consiglio di Istituto successiva alla presentazione del ricorso o, se necessario e in
via eccezionale, con convocazione straordinaria per garantire l'immediatezza del
giudizio. In tale fase del procedimento sarà garantita la difesa dello studente
incolpato. Il Consiglio d’Istituto ha poteri istruttori ed il giudizio sarà espresso a
maggioranza dei suoi componenti. Il Consiglio d’Istituto accoglie il ricorso
annullando il provvedimento irrogato altrimenti lo respinge. L'organo di garanzia
ha, altresì, la facoltà di commutare la sanzione irrogata in una più lieve o
convertire la sanzione nell'obbligo - a carico dello studente incolpato - di svolgere
attività a favore della Comunità scolastica individuate dal Consiglio stesso. Il
giudizio del Consiglio d’Istituto è definitivo. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui
all'art. 4 comma 7 del DPR 249/98, che comportano l'allontanamento dello
studente per gravi o reiterate infrazioni disciplinari fino a quindici giorni - e per i
relativi ricorsi si applicano le disposizioni previste dall'art. 328 commi 2 e 4, del D.
L. 16/4/94 n° 297. Il Consiglio d’Istituto, per richiesta degli studenti o di chiunque
vi abbia interesse, decide anche sui conflitti che sorgono all'interno dell'Istituto in
merito all'applicazione del regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli
studenti di cui al DPR 249/98.
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Art. 6
Diritto alla difesa
La difesa dell'alunno incolpato nel procedimento d’impugnazione davanti al
Comitato di disciplina è assicurata dalla presenza in giudizio di un rappresentante
alla difesa. Tale rappresentante sarà scelto dallo studente sottoposto a
procedimento disciplinare fra i soggetti appartenenti ad una delle componenti
presenti nella scuola. Non potrà essere assunta la difesa, in quanto incompatibile,
da chi è membro del Comitato di disciplina o da chi è chiamato in concorso con
l'interessato a rispondere delle violazioni per cui si apre il giudizio di
impugnazione. Il Collegio Docenti, previa autorizzazione anche da parte del
Consiglio d’Istituto, propone come ulteriore sanzione disciplinare la possibilità
che l’allievo incolpato svolga attività socialmente utile all’interno della struttura
scolastica per un periodo da determinare.
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CONTRATTO D’ISTITUTO
Il giorno 24 novembre 2006 alle ore 15 .00 presso la sede coordinata di Comiziano
dell’IPSAR “C. RUSSO” tra il Dirigente Scolastico e le R.S.U., si stipula il seguente
contratto
RELAZIONI SINDACALI
PREMESSA
Le relazioni sindacali tra il Dirigente Scolastico e le R.S.U SI ISPIRERANNO al
rispetto delle distinzioni dei ruoli e delle rispettive responsabilità.
Le relazioni sindacali perseguono l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio
scolastico
mediante la valorizzazione delle professionalità, contemperando
l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla
crescita professionale, con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei
servizi prestati alla collettività. La correttezza e la trasparenza dei comportamenti
sono condizione essenziale per il buon esito delle relazioni sindacali, costituendo
impegno reciproco delle parti contraenti.
INFORMAZIONE PREVENTIVA
Saranno oggetto di informazione preventiva alle RSU:
1. PROPOSTE DI FORMAZIONE DELLE CLASSI E DI DETERMINAZIONE
DEGLI ORGANICI DELLA SCUOLA;
2. CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI PERMESSI PER L’AGGIORNAMENTO;
3. UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI;
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
Sono materie di contrattazione integrativa:
A) MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE IN RAPPORTO AL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA;
B) CRITERI RIGUARDANTI LE ASSEGNAZIONI
DEL PERSONALE
DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA ALLE SEZIONI STACCATE E AI
PLESSI, RICADUTE SULL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEL
SERVIZIO
DERIVANTI
DALL'INTENSIFICAZIONE
DELLE
PRESTAZIONI
LEGATE
ALLA
DEFINIZIONE
DELL’UNITÀ
DIDATTICA. RITORNI POMERIDIANI;
C) MODALITÀ E CRITERI DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI,
NONCHÉ DETERMINAZIONE DEI CONTINGENTI DI PERSONALE
PREVISTI DALL'ACCORDO SULL'ATTUAZIONE DELLA LEGGE N.
146/1990 i , COSÌ COME MODIFICATA E INTEGRATA DALLA LEGGE
N.83/2000;
D) ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO;
E) I CRITERI GENERALI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL
FONDO D'ISTITUTO PER L'ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI
ACCESSORI, AI SENSI DELL’ART. 45, COMMA 1, DEL D.LGS. N.
165/2001 (CFR. NOTA N.2), AL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO
ED ATA;
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F) MODALITÀ E CRITERI RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL
LAVORO E ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE
DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA, NONCHÉ I CRITERI PER
L’INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO ED
ATA DA UTILIZZARE NELLE ATTIVITÀ RETRIBUITE CON IL FONDO
DI ISTITUTO;
Il dirigente scolastico, nelle materie di cui sopra, deve formalizzare la propria
proposta contrattuale entro termini congrui con l’inizio dell’anno scolastico.
La contrattazione di cui sopra si svolge con cadenza annuale. Le parti possono
prorogare, anche tacitamente, l’accordo già sottoscritto.
INFORMAZIONE SUCCESSIVA
Sono materia di informazione successiva:
A) NOMINATIVI DEL PERSONALE UTILIZZATO NELLE ATTIVITÀ E
PROGETTI RETRIBUITI CON IL FONDO DI ISTITUTO;
B) CRITERI DI INDIVIDUAZIONE E MODALITÀ DI UTILIZZAZIONE DEL
PERSONALE IN PROGETTI DERIVANTI DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI
LEGISLATIVE, NONCHÉ DA CONVENZIONI, INTESE O ACCORDI DI
PROGRAMMA
STIPULATI
DALLA
NOSTRA
SCUOLA
O
DALL'AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA PERIFERICA CON ALTRI
ENTI E ISTITUZIONI;
C) VERIFICA
DELL’ATTUAZIONE
DELLA
CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA INTEGRATIVA D’ISTITUTO SULL’UTILIZZO DELLE
RISORSE.
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E CALENDARIZZAZIONE DEGLI
INCONTRI
◊ Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa di scuola possono essere
convocati di propria iniziativa dal DS o su richiesta dalla RSU;
◊ Il DS può essere assistito durante la contrattazione e/o confronto sindacale
da personale al quale ha affidato compiti specifici di collaborazione;
◊ Analogamente la R.S.U potrà essere assistita durante la contrattazione e/o
confronto sindacale da personale esperto dei problemi oggetto
dell’incontro.
◊ Data, orario, ordine del giorno degli incontri saranno concordati tra DS e
RSU almeno 5 giorni prima. In situazione di comprovata urgenza le
convocazioni possono essere fatte in tempi più stretti, sempre comunque
secondo accordi preventivamente assunti.
◊ Il DS provvede alla convocazione con atto scritto che deve indicare data e
ora della riunione ed individuare con chiarezza le tematiche da trattare.
Alle convocazioni deve essere allegato tutto il materiale che consenta
un’ampia informazione preliminare.
Validità delle decisioni
a)
Le intese raggiunte si ritengono valide qualora vengano sottoscritte dal
Dirigente Scolastico e dalla maggioranza dei componenti la RSU
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b)
Non possono essere posti termini perentori di scadenza entro i quali
siglare l’accordo.
c)
E’ diritto di ciascun membro della RSU e del DS prendere tempo per
acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto
di contrattazione.
d)
Prima della firma di ciascun accordo integrativo di istituto i componenti
la RSU, singolarmente o congiuntamente, se lo ritengono necessario,
devono disporre del tempo utile per convocare l’assemblea dei
lavoratori al cui giudizio sottoporre l’ipotesi di accordo.
e)
Di ogni seduta dovrà essere redatto e sottoscritto apposito verbale.
f)
Entro sette giorni dalla sottoscrizione, il DS provvede all’affissione di
copia integrale delle intese siglate nelle bacheche sindacali della sede
centrale e di tutti i plessi e delle sedi staccate dell’Istituzione scolastica.
PERMESSI SINDACALI
a)
Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU (almeno 30 minuti da
moltiplicare per il numero dei dipendenti) è da queste gestito
autonomamente nel rispetto del tetto massimo attribuito.
b)
I componenti della RSU hanno titolo ad usufruire dei permessi sindacali
retribuiti, giornalieri od orari, per l’espletamento del loro mandato, o
anche per presenziare a convegni di natura sindacale.
c)
I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti
gli effetti al servizio prestato
d)
Della fruizione del permesso sindacale va data comunicazione al DS con
3 giorni di anticipo; in caso di comprovata urgenza anche il giorno
prima.
e)
La verifica dell’effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte
del delegato RSU spetta all’O.S. di appartenenza.
Sulla base dei dati forniti dal D.S., il personale in servizio risulta essere pari
a:
- n° 124 docenti;
- n° 60 personale ATA
che moltiplicato per 30 minuti da un risultato di 5520 minuti che
equivalgono a 92 ore di permessi sindacali (art.9,10 e 16 CCNL).
BACHECA SINDACALE
a)
b)
Sarà predisposta dall’amministrazione una bacheca sindacale RSU per ogni
plesso dell’istituzione scolastica;
I componenti delle RSU possono affiggere, senza preventivo visto del D.S.
pubblica
azioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e
del lavoro.
SEDE RIUNIONI E RISORSE DELLA SCUOLA
Le RSU possono riunirsi per lo svolgimento dei loro compiti nelle aule insegnanti
o chiedere un locale per le assemblee che verrà individuato e messo a disposizione
volta per volta dal D.S.
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La RSU, per l’attività che gli è propria, ha diritto alla fruizione dei locali della
scuola:
◊ In occasione delle Assemblee le lezioni termineranno in tempo utile per
consentire il raggiungimento della sede delle adunanze, preferibilmente da
tenersi presso l’Auditorium della sede di Comiziano.
Albo.
La RSU fruisce di un proprio Albo in tutte le sedi dell’istituto.
La rete informatica, il telefono, la fotocopiatrice e le altre attrezzature dell’Istituto
vengono utilizzate dalla RSU solo ed esclusivamente per funzioni legate
all’espletamento del proprio mandato.
DIRITTO DI ASSEMBLEA
1. I componenti della RSU possono indire per la propria istituzione scolastica
assemblee durante l’orario di lavoro e fuori orario di lavoro di durata massima
di due ore, che riguardino tutti o parte dei dipendenti, secondo le modalità
previste dall’art. 13 del CCNL- Scuola 1995.
2. Le assemblee possono essere richieste:
◊ Dai componenti la RSU;
◊ Dalle strutture provinciali delle OO.SS di categoria:
◊ Da almeno 1/3 dei dipendenti dell’istituto.
3. La convocazione, la durata, la sede (concordata con il capo d’istituto, o
rappresentanti organizzazioni sindacali), l’ordine del giorno (che deve
riguardare materie d’interesse sindacale e del lavoro) e l’eventuale
partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per
iscritto, o con fonogramma o fax, almeno 5 giorni prima al capo d’istituto. Per
le assemblee fuori dall’orario di lezione, il preavviso è ridotto a 3 giorni.
4. La comunicazione, relativa all’indizione dell’assemblea, deve essere affissa
all’albo della sede centrale nonché di tutti gli altri plessi e sedi, e deve essere
comunicata al personale in tempo utile per consentire al personale in servizio
presso queste istituzioni di esprimere la propria adesione.
5. Contestualmente all’affissione all’albo della comunicazione dell’assemblea, il
DS provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare
interna (che deve essere firmata per presa visione) al fine di raccogliere in
forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in
servizio nell’orario dell’assemblea e conseguentemente predisporre gli
opportuni adempimenti per consentirne la partecipazione.
6. Ai fini del computo del monte ore individuale annuale il personale che
partecipa all’assemblea è tenuto ad apporre apposita firma su di un apposito
foglio di presenza.
7. Il personale sia con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che quello con
rapporto di lavoro a tempo determinato ha diritto a partecipare ad assemblea
sindacali per un totale di 10 ore annue pro capite senza decurtazione della
retribuzione.
8. Il DS sospende le attività didattiche delle sole classi o sezioni i cui docenti
abbiano dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie.
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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9. Non possono essere convocate assemblee in coincidenza di scrutini finali e
degli esami.
10. In caso di assemblea sindacale il personale ATA è tenuto a garantire i servizi
essenziali da non confondere con i servizi minimi da garantire in caso di
sciopero.
11. Il DS dopo aver interpellato il personale sulla propria intenzione di partecipare
espressa in forma scritta del personale in servizio nell’ora di assemblea
sindacale stabilisce d’intesa con la RSU i nominativi del personale che dovrà
garantire i servizi essenziali. Per evitare spiacevoli problemi e che i nominativi
del personale vengano decisi coattivamente da chi di competenza è data facoltà
e si consiglia al personale di mettersi d’accordo nel proprio interno.
12. Per garantire una significativa partecipazione di personale all’assemblea è
facoltà del DS e del DSGA effettuare spostamenti di personale da una sede
all’altra. Si rammenta che sono ritenuti servizi essenziali per i quali è necessaria
la presenza di un collaboratore scolastico per sede nonché di un assistente
amministrativo in segreteria:
◊ Vigilanza degli ingressi alla scuola
◊ Il servizio di centralino
◊ Apertura e chiusura edificio scolastico
◊ Tutte le attività indifferibili coincidenti con l’assemblea sindacale.
Nessuna imposizione potrà avvenire nei confronti del personale senza l’intesa con
la RSU d’istituto.
DIRITTO DI SCIOPERO
a) In occasione di ogni proclamazione di sciopero, il capo d’istituto inviterà in
forma scritta il personale a rendere comunicazione volontaria circa l’adesione
allo sciopero entro il decimo giorno dalla comunicazione della proclamazione
dello sciopero oppure entro il quinto, qualora lo sciopero sia proclamato per
più comparti.
b) Decorso tale termine, sulla base dei dati conoscitivi disponibili, il DS valuterà
l’entità della riduzione del servizio scolastico e, almeno cinque giorni prima
dell’effettuazione dello sciopero, comunicherà le modalità di funzionamento
(eventuale riduzione dell’orario delle lezioni, attività pomeridiane, etc.), o la
sospensione del servizio alle famiglie. Agli insegnanti che non scioperano, si
potrà chiedere di essere in servizio, nel caso in cui non si possano garantire
lezioni regolari, alla prima ora di lezione, per un monte ore totale alle ore di
servizio di quel giorno.
c) Il DS nel giorno dello sciopero non può organizzare forme sostitutive di
erogazione del servizio.
d) Contingente di personale in caso di sciopero: il contingentamento riguarda solo
il personale ATA ed è esclusivamente finalizzato ad assicurare le prestazioni
indispensabili o servizi minimi previste dall ‘art. 2 comma 1 dell’accordo
sull’attuazione della legge 146/90.
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DIRITTO DI INFORMAZIONE E DI ACCESSO AGLI ATTI
a) Sarà consegnata su richiesta alla RSU copia di tutti gli atti della scuola che
devono essere affissi all’albo ( in particolare organici, graduatorie, delibere del
Consiglio d’Istituto).
b) I componenti delle RSU, singolarmente o congiuntamente, hanno diritto di
accesso a tutti gli atti dell’istituzione Scolastica riguardanti tutte le materie
oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva e successiva.
c) La richiesta di accesso agli atti può essere fatta verbalmente. Assume forma
scritta in seguito ad espressa richiesta de DS.
d) Il rilascio di tali atti avviene , di norma, al momento della richiesta e comunque
entro 3 giorni.
e) I componenti della RSU previa richiesta, possono usufruire, senza per questo
impedire lo svolgimento delle attività scolastiche, di telefoni, fax, fotocopiatrici,
accesso ad internet.
CONTRATTO DI ISTITUTO RELATIVO AL P.O.F.
SCHEDA 1
Comprende le seguenti materie:
◊ progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti, progetti OFIS a.s. in corso,
progetto Area a Rischio, progetti IFTS;
◊ modalità di utilizzazione del personale in rapporto al P.O.F.;
◊ ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio derivanti
dall’intensificazione delle attività;
◊ prestazioni legate alla definizione dell’unita’ didattica;
◊ ritorni pomeridiani.
◊ ripartizione delle funzioni nel rispetto dell’art. 7 e dell’art. 47 del CCNL
ART. 1
Criteri per l’assegnazione delle attività del P.O.F.
Le attività deliberate nel P.O.F. per il corrente anno scolastico sono assegnate al
personale docente e ATA in base ai seguenti criteri:
◊ dichiarata disponibilità;
◊ competenze e titoli in relazione alle attività da svolgere;
◊ in presenza della richiesta di più docenti e personale ATA per la stessa attività
,sarà il Dirigente Scolastico, insieme alle RSU, a stabilire ulteriori criteri di
assegnazione, salvaguardando, comunque, il principio di un’equa ripartizione
dei compiti.
ART.2
ISTITUZIONE DI FUNZIONI
Sono istituite le seguenti funzioni
◊ n. 2 collaboratori del dirigente, di cui uno con esonero totale;
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◊
◊
◊
◊
◊
◊
◊
n. 2 collaboratori per ciascuno degli altri plessi;
n .4 coordinatori di dipartimento;
n. 15 coordinatori per materie;
n. 6 funzioni strumentali;
n. 3 docenti per coordinamento per attività esterne;
n. 47 coordinatori di classe;
n. 16 Commissioni di lavoro così individuate dal Collegio dei docenti e dal
Consiglio d’Istituto:
1) Commissione viaggi d’istruzione- attività extra scolastiche;
2) Commissione per G.L.I.S.-I.D.E.I.;
3) Commissione organizzazione elezioni;
4) Commissione P.O.F.;
5) Commissione formazione classi;
6) Commissione Ed. Stradale;
7) Commissione Ed. Salute;
8) Commissione legalità;
9) Commissione Pari Opportunità;
10) Commissione orientamento;
11) Commissione Catering;
12) Commissione Valutazione di istituto;
13) Commissione orario lezioni.
14) Commissione valutazione documentazione candidati esterni agli esami;
15) Commissione collaudi e acquisti;
16) n.1 Referente gruppo H;
Art. 3
INCARICHI SPECIFICI A.T.A.
Ai sensi del CCNL vigente entra in vigore l’art. 7, che prevede il compenso di
compiti più complessi svolti dal personale ATA (compresa la sostituzione del
DSGA) con un aumento dello stipendio tabellare. Gli incarichi specifici (art. 47)
potranno essere attribuiti solo a chi non beneficia dell’art. 7. Laddove si dovessero
produrre eventuali disparità di trattamento economico tra i destinatari dell’art. 7 e
quelli dell’art. 47, si provvederà, con i fondi degli incarichi specifici (art. 47), ad
integrare i compensi.
ART. 3bis
UFFICIO TECNICO
E’ addetto alla istruzione dei capitolati per gare d’appalto, forniture e servizi
all’istituzione scolastica, ne cura i collaudi con l’ausilio della Commissione
collaudi e acquisti.
Cura i rapporti con gli enti locali (Comune ,Provincia e Regione ) ed enti esterni
per tutto ciò che riguarda gli aspetti tecnici relativi alla manutenzione e ai
problemi strutturali della scuola.
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ART.4
SITO WEB
Sul sito web dell’Istituto sono pubblicate in tempo utile tutte le attività didattiche
interne ed esterne alla scuola, le gare d’appalto, le manifestazioni interne ed
esterne, i bandi pubblici e le varie funzioni attivate dalla scuola.
ART.5
BIBLIOTECA
A partire da quest’anno scolastico 2006/07 è istituita la biblioteca presso la sede di
Comiziano, l’uso della stessa sarà disciplinato da un regolamento appositamente
predisposto.
ART.6
ORARIO DELLE LEZIONI
Nella formulazione dell’orario delle lezioni si tiene conto prioritariamente della
esigenza di garantire il migliore servizio all’utenza. Compatibilmente con tale
principio, si terrà conto dei desiderata dei docenti, dando la precedenza a quelli in
servizio su più scuole, per i quali si pone l’esigenza di concordare gli orari, e in
subordine a quelli che documenteranno comprovate esigenze di salute e di
famiglia, dando precedenza al personale con prole in età fino a 11 anni. L’orario
rimane comunque flessibile e può essere modificato in itinere per esigenze
didattiche.
ART.7
ORARIO DELLE RIUNIONI
Le ore che eccedono le 40 annue per riunioni di collegio e informazioni alle
famiglie sui risultati degli scrutini sono retribuite. I docenti (ad esempio, di
educazione fisica, religione) che in base alle riunioni dei consigli di classe previste
abbiano un impegno superiore a 40 ore, possono esonerati dal dirigente scolastico
a partecipare ad alcune riunioni in modo da non superare il tetto delle 40 ore.
Il docente a disposizione per l’ora di ricevimento non può essere utilizzato in
quell’ora per altre attività.
ART.8.
CASI PARTICOLARI DI UTILIZZAZIONE
I docenti a disposizione per tutto o parte del loro orario giornaliero sono utilizzati
in attività connesse alla funzione docente e programmate dal collegio docenti; in
via residuale possono essere utilizzati per le supplenze brevi.
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Le parti si danno atto che nei periodi di assenza di impegni di docenza frontale
l’orario di lavoro si assolve con la sola partecipazione ad attività funzionali
all’insegnamento programmate dal collegio nel piano di attività; i docenti non
hanno l’obbligo di firma, né possono essere trattenuti in servizio nei giorni in cui
non si svolge attività didattica e non sono state previste attività programmate dal
collegio. Rimane comunque l’obbligo della reperibilità e della messa a
disposizione durante lo svolgimento degli esami.
ART.9
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Il dirigente scolastico assegna le attività deliberate dal Collegio con lettera di
incarico in cui sono indicate la durata, l’impegno orario, il compenso. In caso di
rinuncia di un docente ad assolvere l’incarico ricevuto , il dirigente scolastico
assegna le medesime attività ai docenti disponibili, dandone successivo avviso al
Collegio.
ART.10
PERMESI ORARI
In attuazione dell’art.16 del CCLN 2002/2005 sui permessi brevi, il dirigente
scolastico può concedere permessi orari anche per le ore di attività funzionali di
insegnamento. Le ore di permesso sono recuperate secondo le seguenti modalità:
◊ sostituzione dei colleghi assenti,
◊ svolgimento di ore di lezione equivalenti per interventi didattici
integrativi.
Il docente che chiede il permesso orario ne documenta i motivi con
autocertificazione.
ART.11
FLESSIBILITA’ ORARIA INDIVIDUALE
Sono consentite forme di flessibilità opportunamente concordate nell’ambito del
modulo classe , fermo restando il rispetto del monte orario individuale anche su
base plurisettimanale, al fine di garantire all’utenza un servizio regolare e
qualitativamente alto.
ART.12
FERIE
Il docente che intende usufruire delle ferie previste dall’art. 13 del CCNL
2002/2005, nei limiti previsti dal comma 8, presenta la richiesta al dirigente
scolastico almeno tre giorni prima del periodo chiesto.
Il dirigente scolastico entro 24 ore comunica se concede o i motivi del diniego.
In presenza di più richieste per lo stesso periodo il dirigente scolastico dà priorità:
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1) al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare
un proprio congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione
urgente e indifferibile di problemi di salute;
2) al docente che ha la comprovata necessità di dover assistere/accompagnare
un proprio congiunto impossibilitato a provvedere da solo alla soluzione
urgente e indifferibile di questioni burocratiche legali.
ART.13
SOSTITUZIONE DI COLLEGHI ASSENTI
I criteri che il dirigente scolastico adotta per la sostituzione dei docenti assenti
sono oggetto di informazione preventiva. Al termine di ogni anno scolastico detti
criteri sono oggetto di informazione successiva relativamente alla durata delle
assenze dei docenti e alle supplenze assegnate.
ART.14
MALATTIA
La visita fiscale per il personale in servizio presso l’IPSAR “Russo” di norma non
viene disposta dal Dirigente scolastico nei casi in cui l’assenza per malattia è di un
solo giorno. E’, comunque, facoltà del Dirigente scolastico disporre ugualmente la
visita fiscale per i dipendenti che si assentano frequentemente per un solo giorno.
ART.15
BANCA DELLE ORE
Ogni docente che lo chiede può essere titolare di un conto in ore di lavoro che può
essere alimentato da crediti, costituiti da ore aggiuntive di insegnamento nelle
proprie classi per supplenza o altro, di cui il lavoratore non chiede il compenso.Il
credito può essere utilizzato, a richiesta del lavoratore, per permessi brevi, per
recuperare eventuali ritardi, per ferie.
ART.16.
ASSEGNAZIONI CLASSI
Il dirigente scolastico in base all’organico di diritto forma le cattedre ed assegna i
docenti alle classi secondo i seguenti criteri:
◊ il docente mantiene le classi dell’anno precedente se l’orario corrispondente è
pari ad almeno metà della cattedra.
◊ il docente di sostegno è assegnato alle classi in cui sono inseriti gli alunni
seguiti nell’anno precedente.
◊ il docente a par time è assegnato preferibilmente a classi di corsi non completi.
Il dirigente scolastico assegna le classi/attività tenendo conto delle specifiche
competenze professionali dei docenti e delle aree disciplinari alle quali gli stessi
sono stati assegnati negli anni precedenti, secondo l’ordine in cui sono collocati
nella graduatoria interna d’istituto compilata per singole materie di insegnamento.
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Il docente che intende cambiare classi fa domanda entro il 30 giugno indicando le
proprie preferenze.
E’ fatta salva comunque la prerogativa del dirigente, sancita dalla vigente
normativa, di assegnazione dei docenti alle classi.
Il piano complessivo di assegnazione dei docenti alle classi è reso pubblico non
più tardi del 5 settembre.
ART.17
COMPLETAMENTO ORARIO
I docenti con cattedre inferiore a 18 ore completano l’orario obbligatorio in queste
attività di insegnamento in ordine di priorità :
◊ spezzoni di orario pari o inferiori alle ore mancanti alle 18 ore
◊ attività integrative individuate dal collegio
◊ supplenze brevi
ART.18
SPEZZONI
Nei casi consentiti dalla vigente normativa, il dirigente scolastico opera il
completamento d’orario dei docenti con cattedra inferiore a 18 ore
prioritariamente con l’assegnazione di uno spezzone a chi è disponibile. Per
realizzare il completamento è preferibile non frazionare l’orario di una cattedra, né
frazionare le ore d’insegnamento in una determinata classe. Il completamento è
assegnato con lettera di incarico in cui è indicata la classe assegnata e la
decorrenza.
ART.19
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
I docenti che non hanno completato, in tutto o in parte , l’orario con le modalità di
cui ai punti precedenti sono utilizzati dal dirigente scolastico per le supplenze
brevi (assenze di altri docenti per periodi non superiori a dieci giorni) secondo un
piano di utilizzo annuale che tiene conto dell’esigenza di assicurare il regolare
servizio, con particolare riguardo alle prime ed ultime ore. In subordine si terrà
conto delle preferenze espresse.
Il dirigente scolastico, o un suo incaricato, assegna la supplenza breve con
incarico scritto, seguendo, nel caso di più docenti a disposizione nella stessa ora,
questo ordine:
◊ docente di qualunque materia che deve recuperare un permesso orario o un
ritardo, dando la precedenza al docente della stessa classe;
◊ docenti disponibili a prestare ore eccedenti di insegnamento, individuati
con il seguente criterio;◊ docente della stessa classe in cui si è verificata l’assenza
◊ docente della stessa materia ma di altra classe
◊ docente di qualunque materia.
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Non sono utilizzati per supplenze brevi i docenti impegnati nella stessa ora in
compresenze o altre attività di completamento deliberate dal collegio, salvo che in
casi eccezionali, al fine di garantire preliminarmente la dovuta vigilanza delle
classi.
Il docente rimasto a disposizione nelle ore previste non utilizzato in supplenze ha
comunque assolto ai suoi obblighi orari e non è tenuto ad alcun recupero.
ART. 20.
Riduzione della durata oraria delle lezioni
La riduzione dell’unità didattica, deliberata dal Collegio e ratificata dal C.di I. per
motivo di pendolarismo , trasporti ,ecc., non comporta l’obbligo da parte dei
docenti del recupero dei minuti non prestati in quanto la riduzione dipende da
cause esterne in base all’art. 26 comma 2-8 del CCNL.
Se la riduzione avviene su una scelta programmata dal Collegio, per motivi
didattici, ciò comporta una programmazione , definita dallo stesso collegio, delle
modalità di recupero delle unità didattiche ridotte.
ART.21.
IDEI
Nel caso il dirigente scolastico debba assegnare IDEI a docenti della scuola, ne dà
avviso con circolare indicando, per ogni intervento orario, competenze richieste,
compensi e i tempi utili per la presentazione delle domande. Se le domande
presentate superano gli incarichi da assegnare, il dirigente scolastico li assegna ai
docenti in base alla comparazione dei titoli presentati, dando la precedenza al
docente della classe frequentata dagli alunni fruitori del servizio. L’attivazione
degli interventi integrativi è così disciplinata:
1) gli interventi integrativi saranno attivati per gruppi di 12 allievi, con
oscillazioni in più o in meno del 20%.
2) eventuali problematiche relative agli stessi saranno oggetto di trattativa
tra il DS e la RSU.
ART.22
ATTIVITA’ DI STAGE
a) Si istituisce una commissione stage nominata dal D.S.
b) La composizione della commissione è formata da n. 6 docenti dal
D.S.G.A. e n. 1 A.A.
c) Il D.S. accertata la disponibilità del personale individuato, conferisce il
relativo incarico con nomina ufficiale in cui sono indicati la durata ed il
compenso.
d) Il compito dei docenti assegnati alla commissione legate alle attività di
stage , sono di sorveglianza degli alunni e coordinamento degli esperti
sia interni che esterni, di monitoraggio delle presenze degli alunni,
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nonché del monitoraggio dell’andamento didattico di ogni singolo
modulo.
e) La funzione del DSGA e dell’assistente amministrativo sono di
coordinamento e rapporto con le istituzioni e gli enti esterni (alberghi ,
ristoranti ecc.)
ART.23
Flessibilità e compensi
Al personale docente che attua la flessibilità organizzativa (coloro che operano su
più plessi) e didattica si attribuisce un compenso annuo forfetario definito in sede
di contrattazione del fondo d’istituto.
ART.24.
Il personale che fruisce di leggi e norme sui congedi parentali, sul diritto allo
studio, sulla collaborazione con l’università o che abbia problemi di salute o
difficoltà familiari, può comunicare al dirigente le proprie esigenze in merito alle
materie disciplinate dal presente contratto entro e non oltre il 15-09-dell’inizio di
ogni anno scolastico o comunque entro 15 giorni dalla presa di servizio.
SCHEDA N.2
Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente ed ATA alle sezioni
staccate e ai plessi.
ART. 1.
Il personale docente viene assegnato alle sezioni staccate e ai plessi secondo i
seguenti criteri:
a) disponibilità;
b) continuità.
c) anzianità di servizio;
d) rotazione;
Per il personale ATA si fa riferimento all’ART. 2 della Scheda n. 4.
SCHEDA N.3
CRITERI E MODALITA’ RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E
ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE, NEL
RISPETTO
DI
QUANTO
PERVISTO
DALLA
CONTRATTAZIONE
INTEGRATIVA NAZIONALE.
ART.1
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Redatto dalla F.S. area 1 e Commissione P.O.F.
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L’organizzazione del lavoro e l’articolazione dell’orario del personale docente
sono regolamentati come segue :
◊ ore 8,00-15.10 per le attività didattiche nelle classi 1°-2°3°;
◊ ore 13.30-15.30 per le attività di stage;
◊ ore 8.00-15.00 per i corsi OFI;
In particolare:
le attività pomeridiane e serali relative ai vari progetti (PON-P.O.F. ecc.) si
svolgeranno nei giorni e negli orari compatibili con le esigenze della scuola .
I colloqui individuali con le famiglie si svolgono con le seguenti modalità:
◊ almeno due volte all’anno e presso i rispettivi plessi, la prima entro il 15
dicembre e la seconda entro il 30 aprile.
SCHEDA N.4
UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE A.T.A.
ART. 1
PIANO DELLE ATTIVITA’
1. Il piano delle attività del Personale A.T.A. è predisposto dal Direttore dei
servizi generali ed amministrativi a norma dell’art. 52 comma 10.1 del
C.C.N.I. 31.8.1999
2. Per predisporre il piano delle attività è opportuno che il Direttore dei servizi
generali e amministrativi svolga apposite riunioni di servizio con il personale
interessato al fine di acquisire pareri, proposte e disponibilità per
l’articolazione degli orari, della ripartizione dei carichi di lavoro.
3. Il piano viene formulato nel rispetto delle finalità e degli obiettivi della scuola
contenuti nel P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) deliberato dal Consiglio di
Istituto e contiene la ripartizione delle mansioni fra il personale in organico,
l’organizzazione dei turni e degli orari e le necessità di ore eccedenti.
4. Il Direttore dei servizi generali ed amministrativi individua il personale a cui
assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nella
presente intesa e disporrà l’organizzazione del lavoro con lettere di incarico
individuali protocollate, contenenti gli impegni da svolgere per tutto l’anno
scolastico.
5. Le disposizioni giornaliere di lavoro del personale A.T.A., vengono effettuate
dal Direttore dei servizi generali e amministrativi.
6. All’albo della scuola sarà esposto un prospetto generale analitico con
l’indicazione di mansioni, turni e orari assegnati a ciascuna unità di personale;
copia del prospetto sarà consegnato ai rappresentanti sindacali che
sottoscrivono la presente intesa.
ART. 2
RIPARTIZIONE DELLE MANSIONI E ASSEGNAZIONE ALLE SEDI
1. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra il numero del
personale risultante in organico.
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2. Al personale dichiarato parzialmente inidoneo o esente dallo svolgere le
mansioni ordinarie e a cui non verranno assegnati i lavori indicati nel verbale
del collegio medico, non potranno accedere ai compensi accessori; gli stessi
lavori vengono assegnati ad altro personale disponibile dietro compenso a
carico del fondo di istituto. Nel caso in cui non vi sia personale disponibile, i
lavori verranno ripartiti in modo equo fra tutto il personale con esclusione di
coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalla legge 8/3/2000
n.53 e dalla Legge n. 104/92; al personale coinvolto nella ripartizione verrà
attribuito il compenso a carico del fondo di istituto.
3. Nell’assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della
rotazione sulla base della disponibilità e delle attitudini del personale, la
continuità nell’espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita
con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del personale
coinvolto nella rotazione.
4. L’assegnazione alle sedi viene effettuata tenendo conto di:
◊ anzianità,
◊ continuità nel plesso o nel corso serale,
◊ disponibilità ad effettuare le funzioni aggiuntive.
◊ rotazione;
ART. 3
TURNI E ORARI DI LAVORO ORDINARI
1. L’orario di lavoro giornaliero del personale A.T.A. si articola in 36 ore
settimanali su 6 giorni e per 6 ore continuative;
2. per garantire il miglioramento dell’efficienza e la produttività dei servizi e
tenuto conto anche delle esigenze del dipendente, è possibile articolare il
monte ore settimanale sulla base dei seguenti criteri:
a) orario distribuito in 5 giorni;
b) flessibilità di orario;
c) turnazione
3. Tali istituti possono anche coesistere nell’ambito della concreta gestione
flessibile dell’organizzazione dei servizi.
4. L’orario di lavoro non deve essere normalmente inferiore alle 4 ore giornaliere
né mai può essere superiore alle 9;
5. nell’ambito dell’organizzazione flessibile dell’orario di lavoro distribuito in 5
giorni, gli assistenti amministrativi saranno tenuti ad effettuare due rientri
pomeridiani di tre ore ciascuno;
6. i collaboratori scolastici osserveranno turni antimeridiani e pomeridiani,
secondo le esigenze dettate dal P.O.F. d’Istituto, come stabilisce l’art. 52 del
CCNL vigente;
7. PAUSA
Qualora la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 6 ore continuative il
personale deve usufruire, a richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti per il
recupero delle energie psicofisiche e dell’eventuale consumazione del pasto.
Tale pausa deve essere prevista qualora l’orario continuativo di lavoro giornaliero
sia superiore alle 7 ore.
P.O.F. 2006/2007
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8. MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Nell’organizzazione dei turni e degli orari si tengono in considerazione le
eventuali richieste dei lavoratori motivate con effettive esigenze personali o
familiari; le richieste vengono accolte se non determinano disfunzioni di servizio e
aggravi personali o familiari per gli altri lavoratori.
In base al funzionamento dell’intero servizio scolastico vengono previsti i seguenti
turni di lavoro e unità di personale per ognuno di essi:
a. Il personale assistente amministrativo, per svolgere correttamente le funzioni
istituzionali, consentire la puntuale realizzazione del P.O.F. e garantire le
necessarie relazioni con l’utenza, l’orario di lavoro dovrebbe prevedere le
seguenti prestazioni: l’orario di lavoro è di sei ore continuative antimeridiane e
per cinque giorni ,con due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno.
b. L ‘apertura al pubblico in orario antimeridiano, è dalle ore 10.00 alle ore 12.30
per il LUNEDI’-MERCOLEDI’-SABATO, l’apertura in orario pomeridiano, nei
giorni di MARTEDI’-GIOVEDI’ è dalle ore 14.30-17,30. Un AA.AA. a turno
svolgerà il seguente orario :8,00-14 dal lunedì al venerdì e 14.30-17.30 martedì e
giovedì con riposo infrasettimanale.
c. Nei vari turni sarà assegnato prioritariamente il personale in base alla
disponibilità individuale e alla professionalità necessaria durante il turno in
considerazione.
d. su richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali o familiari, è
possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro.
e. in occasione dello svolgimento degli scrutini quadrimestrali è necessaria la
presenza di un assistente amministrativo.
9. RITARDI
Il ritardo sull’orario di ingresso ( ore 8.00-tolleranza massima 15 minuti) non
potrà avere carattere abitudinario quotidiano.
Se il ritardo è superiore a 15 minuti sarà recuperato entro penultimo o l’ultimo
lunedì del mese successivo.
10. PERMESSI ORARI E RECUPERI
I permessi possono essere concessi anche al personale con contratto a tempo
determinato.
I permessi sono autorizzati dal Dirigente Scolastico sentito il parere del Direttore
dei servizi generali ed amministrativi…
Non occorre motivare e documentare la domanda.
L’eventuale rifiuto o riduzione della concessione deve essere comunicato per
iscritto, specificando i motivi in modo preciso e non generico e può avvenire solo
per gravi e non rinviabili esigenze di servizio.
Eventuali imprevisti prolungamenti della durata del permesso concesso devono
essere calcolati nel monte ore complessivo.
Il recupero delle ore di permesso sarà effettuato entro i due mesi lavorativi
successivi a quello della fruizione del permesso stesso .
11. BANCA DELLE ORE
Ogni lavoratore è titolare di un conto in ore di lavoro che può essere alimentato da
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crediti costituiti :
A) dal lavoro straordinario effettivamente prestato ed autorizzato di cui il
lavoratore non chiede il compenso;
B) dalle ore di formazione aggiuntive all’orario di lavoro.
C) Il credito può essere utilizzato a richiesta del lavoratore per riposi
compensativi, per recuperare eventuali ritardi o i giorni di chiusura prefestiva.
D) Il direttore amministrativo fornirà ad ogni lavoratore un quadro
riepilogativo ogni trimestre.
E) Il conto può essere verificato dal lavoratore presso il direttore
amministrativo.
12. RILEVAZIONE E ACCERTAMENTO ORARIO DI LAVORO
La presenza di tutto il personale A.T.A. viene rilevata con fogli firma, ecc...
registrando l’orario dell’inizio e del termine della prestazione lavorativa.
Gli atti dell’orario di presenza sono tenuti dal Direttore dei servizi generali ed
amministrativi. L’accertamento delle presenze viene effettuato mediante controlli
obiettivi e con carattere di generalità.
13. INFORMAZIONE
Il riepilogo dei crediti o debiti orari di ogni dipendente risultante dagli orari
ordinari, dai permessi orari e relativi recuperi e dalle ore eccedenti da recuperare
sarà fornito a ciascun interessato entro 10 giorni dal termine di ogni trimestre (10
dicembre; 10 marzo; 10 giugno; 10 settembre)
Entro gli stessi termini sarà fornito il riepilogo delle ore eccedenti da retribuire con
il fondo di istituto.
ART. 4
ORE ECCEDENTI
1. La necessità di eventuali ore eccedenti per lo svolgimento delle mansioni
ordinarie (con esclusione delle attività aggiuntive) e la disponibilità del
personale ad effettuarle, deve essere prevista nell’ambito del piano delle
attività.
2. Le eventuali ore eccedenti saranno effettuate prioritariamente dal personale
resosi disponibile all’inizio dell’anno scolastico. L’interessato dichiarerà anche
la propria preferenza per la retribuzione con compenso a carico del fondo di
istituto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, o per il recupero con
riposi compensativi. La necessità di eventuali ulteriori ore eccedenti non
previste nel piano delle attività che si presenteranno occasionalmente durante
l’anno scolastico, saranno assegnate prioritariamente secondo il criterio della
disponibilità e verranno recuperate con riposi compensativi.
3. Sulla base di quanto proposto dagli assistenti tecnici e nel rispetto delle
esigenze di servizio, gli stessi garantiranno, con apposito calendario che
preveda un’equa distribuzione delle ore di partecipazione tra tutti gli addetti:
a) la partecipazione alle esercitazioni speciali in sede e fuori sede;
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b) la partecipazione alle esercitazioni speciali in orario di servizio e fuori
orario di servizio;
c) la collaborazione nelle situazioni di urgenza ed emergenza;
d) la sostituzione dei colleghi assenti;
e) la collaborazione per i corsi Ofis;
f) la collaborazione pomeridiana per gli esami ECDL (assistente tecnico
Fiaccola Maria Pia);
g) la presenza di almeno una unità durante lo svolgimento degli esami di
Stato.
Per l’espletamento delle attività sopra menzionate, gli assistenti tecnici, a partire
dal 20 giugno e fino al 31 luglio usufruiranno dei giorni di recupero equivalenti al
monte ore maturato in tutte le attività effettivamente svolte.
I docenti responsabili dei laboratori dovranno comunicare al D.S.G.A. il numero di
personale A.T.A. da utilizzare per le manifestazioni sia interne che esterne
indicando anche le eventuali ore di lavoro da effettuare; sarà compito del D.S.G.A.
predisporre le relative comandate.
4. Per le attività interne, per lavori non ordinari, sarà il DSGA a concordare con il
dipendente l’orario straordinario da attribuire.
5. Coloro che danno la disponibilità per tutte le attività straordinarie e accessorie,
saranno assegnati a turno al servizio dal DSGA, con un calendario a cadenza
settimanale.
6. Il recupero delle ore eccedenti saranno usufruite dagli interessati durante la
sospensione delle attività didattiche, sempre compatibilmente con le esigenze
di servizio.
7. Nel caso in cui nessun dipendente sia disponibile ad effettuare ore eccedenti, le
stesse saranno ripartite in modo omogeneo fra tutto il personale con il criterio
della rotazione in ordine alfabetico con esclusione di coloro che si trovano in
particolari situazioni previste dalla Legge 8/3/2000 n.53 e dalla Legge 104/92.
ART. 5
CHIUSURA PREFESTIVI
1. Nei periodi di interruzione delle attività didattiche e nel rispetto delle attività
programmate dagli Organi collegiali è possibile la chiusura dell’unità scolastica
nelle giornate prefestive. Della chiusura dell’unità scolastica deve essere dato
pubblico avviso.
2. Tale chiusura è disposta dal Dirigente Scolastico quando lo richieda più del
50% del personale A.T.A. in organico per giornate comprese fra l’inizio
dell’anno scolastico e il 30 giugno, e dal 75% per quelle ricadenti nei mesi di
luglio e agosto.
3. Il relativo provvedimento di chiusura deve essere pubblicato all’albo della
scuola e comunicato al CSA,
4. La programmazione delle attività di recupero, da concordare con il personale
interessato, deve essere contestuale alla delibera di chiusura ed esposta
all’albo.
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5. L’amministrazione deve promuovere, in relazione alle esigenze della scuola,
tutte quelle iniziative che consentono al personale di recuperare le ore non
prestate.
6. Il personale che non intende recuperare le ore d’obbligo non prestate con
rientri pomeridiani, può chiedere di conteggiare a compensazione:
1. giorni di ferie o festività soppresse;
2. ore di lavoro straordinario non retribuite;
3. ore per la partecipazione a corsi di aggiornamento fuori dal proprio orario
di servizio.
4. solo nel periodo estivo si chiede l’organizzazione dell’orario di lavoro su 5 gg.(7h
12’ x 5 gg)
ART. 6
FERIE E FESTIVITA’ SOPPRESSE
1. Le richieste di ferie e festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente
Scolastico sentito il parere del Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
2. Le richieste per il periodo estivo devono essere presentate entro il termine
stabilito dalla relativa O.M. e comunque non oltre il 30 aprile; subito dopo sarà
predisposto il piano delle ferie e festività soppresse tenendo in considerazione
quanto segue:
a) dal termine delle attività didattiche, compreso il termine della conferma
delle iscrizioni e degli esami di stato, al 20 agosto il funzionamento della
scuola sarà garantito con la presenza di una unità di personale per ogni
settore del personale amministrativo salvo diverse e comprovate esigenze
di servizio legate al maggior carico di lavoro.
b) nel caso in cui tutto il personale di una qualifica richieda lo stesso periodo,
sarà modificata la richiesta del dipendente (oppure dei dipendenti)
disponibile; in mancanza di personale disponibile sarà adottato il criterio
della rotazione annuale, tenendo in considerazione eventuali situazioni di
vincolo oggettivo (chiusura aziendale) al fine di consentire almeno 15 giorni
di ferie coincidenti con il coniuge o il Convivente more-uxorio, anche dello
stesso sesso.
3. Le richieste saranno autorizzate entro il 30 maggio
ART. 7
NOMINA SUPPLENTI
1. Per i posti vacanti si provvede subito alla nomina di personale supplente in
attesa dell’arrivo dell’avente diritto.
2. Per la sostituzione del personale assente si provvede applicando le disposizioni
in vigore al verificarsi delle condizioni previste e si provvederà con urgenza
alla nomina di personale supplente.
ART. 8
RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A 35 ORE SETTIMANALI
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1. Al personale adibito a regimi di orario articolati su più turni o coinvolto in
sistemi d’orario comportanti significative oscillazioni degli orari individuali,
rispetto all’orario ordinario, finalizzati all’ampliamento dei servizi all’utenza
e/o comprendenti particolari giorni a settimana), può, su richiesta motivata,
essere applicata una riduzione d’orario a 35 ore settimanali con il recupero di
un’ora da inserire nel monte ore di recupero annuale.
ART. 9
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Sono considerate attività aggiuntive tutte quelle che comportano una
intensificazione della prestazione di lavoro.
I criteri per l’assegnazione del personale alle attività aggiuntive sono:
◊ la disponibilità;
◊ il possesso delle competenze necessarie per svolgerle;
◊ l’assegnazione del personale alle sedi in cui tali attività si svolgono.
L’intensificazione della prestazione dà diritto ad un compenso forfetario annuo.
ART. 10
RICEVIMENTO PUBBLICO
1. Gli orari di apertura al pubblico e al personale interno degli sportelli degli
uffici di segreteria sono gli stessi stabiliti nella Carta dei Servizi. Il personale
docente che in relazione al proprio orario delle lezioni è impedito a rivolgersi
agli sportelli nei suddetti orari e che ha necessità personali o di lavori urgenti
non rinviabili, può accedere agli sportelli al termine del proprio orario di
lezione.
2. Ai delegati sindacali, per attività di patrocinio e accesso agli atti personali degli
interessati e per accesso agli atti della scuola su tutte le materie oggetto di
relazioni sindacali, è consentito rivolgersi agli sportelli con 15 minuti di
anticipo rispetto all’inizio degli orari di ricevimento.
SCHEDA N 5
” Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di
lavoro”.
ART.1.
L.S.U.
La RSU designa come rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il prof.
Antonio Caccavale.
ART.2
Il rappresentante per la sicurezza
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Fruisce di 40 ore annue di permesso retribuito per lo svolgimento delle attività di
sua competenza fruisce dei diritti stabiliti all’art.58 del CCNL; viene consultato dal
dirigente e formula proposte nei casi previsti dalle norme in vigore.
ART.3
Nel corso del corrente anno scolastico saranno attuate le seguenti attività di
formazione sulla sicurezza, alle quali parteciperà il personale sotto indicato:
◊ Attività di formazione :corsi per la 626
◊ Personale che partecipa : personale docente e Ata di nuova provenienza
nell’anno scolastico di riferimento.
◊
ART.4
Le esercitazioni previste nel piano per la sicurezza, vengono attuate nel corrente
anno scolastico secondo il seguente calendario:almeno una entro il 20 dicembre
dell’anno scolastico di riferimento e l’altra entro e non oltre il 30 marzo dell’anno
scolastico di riferimento.
SCHEDA N .6
“CRITERI E MODALITÀ DELLE SPESE EFFETTUATE DAI DOCENTI PER
L’AUTOAGGIORNAMENTO”
ART.1.
Vengono riconosciute le seguenti tipologie di autoaggiornamento:
A) aggiornamento relativo alla disciplina che si insegna;
B) aggiornamento relativo alla funzione che si ricopre;
ART.2
La documentazione per il rimborso spese deve contenere :
a) l’ente o istituzione che l’ha proposta con il calendario dei lavori;
b) la nomina da parte del dirigente;
c) l’attestato di partecipazione;
d) il mezzo di cui ci si è serviti.
ART.3.
Le domande e la relativa documentazione vanno presentate entro e no oltre 5
giorni dal termine del corso.
ART.4
La quota totale è stabilita in euro 500--------
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SCHEDA N.7
CRITERI DI RIPARTO DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO PER LA
REALIZZAZIONE DEL P.O.F.
Le parti concordano quanto segue:
ART.1
Le risorse assegnate indistintamente a tutto il personale docente e Ata saranno
ripartite nella misura forfetaria del 63% ai docenti e 37% al personale Ata.
I progetti P.O.F. approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2006/07 sono:
a)- DAL RICETTARIO ALL’IPERTESTO –da finanziare col Fondo d’Istituto per
un importo pari a € 14.100.00;
b)-INFORMATICA PATENTE EUROPEA- da finanziare col Fondo d’Istituto per
un importo pari a € 10.700.00;
c) -SCUOLA APERTA- costo zero;
d)- PROGETTARE PER IMPARARE- € 6.481.20 da finanziare dal capitolo della
formazione docenti;
Progetti approvati e finanziati con altri fondi sono:
1) AREA A RISCHIO- finanziato con i fondi dell’Ufficio Scolastico della Regione
Campania, per un importo pari a € 35.675.00, da completarsi entro e non oltre il
31/12/2006;
2) I.F.T.S. PON 5.1 –TECNICO PER IL MONITORAGGIO E LA
SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO-finanziato con
fondi europei per un importo di € 185.000.00 da completarsi entro e no oltre il
31/12/2007;
3) O.F.I.S. 3^ annualià– Cicciano (pasticciere), finanziato con i fondi della
Regione Campania, per un importo pari a € 92.400;
4) O.F.I.S. 3^ annualità – Camposano (addetto ai servizi di cucina), finanziato
con i fondi della Regione Campania, per un importo pari a € 92.400;
5) I progetti inseriti nel P.O.F., finalizzati al recupero ed all’ampliamento
dell’offerta formativa, saranno finanziati, se necessario, anche con le economie
dei fondi assegnati per gli Idei, se non impegnate per le attività specifiche
programmate per il corrente anno;
6) Ai docenti individuati dal Collegio quali Funzioni strumentali per l’attuazione
del P.O.F. (ex funzioni obiettivo) sarà corrisposto il compenso lordo di euro
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1549.00;
7) Le funzioni strumentali (ex funzioni aggiuntive art. 47) sei, assegnate al
personale assistente amministrativo saranno ripartite nel seguente modo:
a. una funzione intera sarà attribuita alla unità di personale Ata con
funzione vicarie del DSGA;
b. le rimanenti 5 funzioni saranno distribuite proporzionalmente tra il
personale con incarico a tempo indeterminato in servizio (ad
esclusione del personale che usufruisce dell’art.7 del CCNL) i quali
saranno, a turno, responsabili del lavoro nei rispettivi uffici;
8) Le funzioni strumentali per il personale Collaboratori scolastici saranno
assegnate a tutto il personale con incarico a tempo indeterminato ( ad
eccezione di coloro che sono fruitori dell’art.7 del CCNL) resosi disponibile a
svolgere i seguenti incarichi :
a. funzione di coordinamento del personale nel plesso di appartenenza;
b. responsabilità di pulizia dei plessi;
c. assistenza agli alunni diversamente abili;
d. addetto al pronto soccorso ;
e. servizio esterno nella sede centrale e nei vari plessi;
f. addetti responsabili alla pulizia delle cucine nelle sedi dei vari plessi.
9) Al personale Assistente tecnico le funzioni strumentali (ex funzioni
aggiuntive), una funzione intera sarà attribuita ad un assistente tecnico che
avrà la funzione di coordinatore, le altre quattro saranno
distribuite
proporzionalmente tra il personale con incarico a tempo indeterminato (ad
eccezione del personale che usufruisce dell’art.7 del CCNL) e avranno i
seguenti compiti:
a. responsabilità del settore di appartenenza e della custodia del
materiale assegnato con apposito verbale;
b. effettuare verifiche trimestrale del materiale in possesso e
comunicazione tempestiva del materiale mancante, con
individuazione delle eventuali responsabilità.
ART.2
COMPETENZE ACCESSORIE DEL PERSONALE ATA
1) Per tutto il personale ATA sarà preventivato un budget massimo 30-40 ore di
lavoro straordinario , retribuito dal fondo di istituto, così distribuite :
a) sostituzione dei colleghi assenti;
b) flessibilità dell’orario di servizio;
c) maggiori carichi di lavoro.
2) Le ore effettivamente prestate previa comandata del DSGA eccedenti il budget
preventivato sanno recuperate con permessi o ferie, o in via residuale retribuite
con le risorse non assegnate al personale che a consuntivo non avrà in tutto o
parzialmente prestato servizio di straordinario per il monte ore preventivato.
3) Le ore di attività di lavoro prestate a seguito di collaborazione, vigilanza o di
gestione amministrativa nell’ambito dei progetti PON, OFI e P.O.F., ed in
genere finanziati da enti esterni, nei limiti delle risorse assegnate, saranno
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ripartite secondo il criterio dell’equità e del maggior impegno o carico di
responsabilità e necessaria competenza , fermo restando il fine primario di
assicurare l’efficienza ed efficacia del servizio e la regolarità degli atti
amministrativi.
ART.3
Tutte le competenze accessorie del personale ATA, saranno erogate in misura
massima solo ai dipendenti che avranno fatto registrare non più di venti giorni di
assenza a qualsiasi titolo effettuate nell’anno scolastico di riferimento e per tutto il
periodo delle attività didattiche. Per ogni 5 giorni di assenza oltre i venti, sarà
effettuata una decurtazione del 10 per cento del compenso. Le risorse che
residueranno da tali decurtazioni saranno ripartite in misura proporzionale tra
coloro che non avranno fatto registrare un numero di giorni di assenza superiore a
venti, incentivando, in tal modo, la più assidua presenza.
Fanno parte integrante del presente contratto i prospetti di ripartizione del fondo
d’istituto (PD e PA) allegati, relazione finanziaria DSGA.
Il presente contratto , per tutto quanto non riportato, fa salve le norme del vigente
CCNL:
Cicciano lì 21/11/2006
Il presente contratto è sottoscritto:
Per la parte pubblica
Dal Dirigente scolastico
prof. Ferrara Pierino
………………………………………….
Per le rappresentanze sindacali
dai componenti della RSU
Caccavale Antonio
………………………………….
D’Ascoli Antonio
……………………………………
Vitale Giacomo
…………………………………….
P.O.F. 2006/2007
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