NEONATI DA MADRE HCVPOSITIVA
DIMENSIONE DEL PROBLEMA
 PREVALENZA DI INFEZIONE HCV NELLE
GRAVIDE (IN EUROPA OCCIDENTALE,
ITALIA COMPRESA) = 2%
 TRA LE GRAVIDE ANTI-HCV POSITIVE, IL
70% E’ VIREMICA, QUINDI
POTENZIALMENTE INFETTANTE
 IL TASSO DI TRASMISSIONE VERTICALE
E’ INTORNO AL 5%
POSSIAMO PREVEDERE, IN ITALIA, LA
NASCITA DI CIRCA 500 BAMBINI INFETTI
ALL’ANNO

1
I QUESITI
• 1) Quale è la prevalenza dell’infezione da
HCV nelle gravide, in Italia
• 2) Quali test permettono di definire
“infetto” un neonato/lattante e a che età
• 3) Ruolo dei possibili fattori di rischio per
la trasmissione verticale
2
I QUESITI SECONDO LO
SCHEMA PICO
1
P
I
C
O
Nelle
italiane
2a
gravide Nel nato da madre
HCV-positiva
il dosaggio degli Ac antiHCV
Quale
è
probabilità
infezione
HCV?
2b
Nel nato da madre
HCV-positiva
la ricerca dell’RNA
virale
la può definire lo stato di può definire lo
di infezione e a che età?
stato di infezione e
da
a che età?
3
I QUESITI SECONDO LO
SCHEMA PICO
3a
3b
Nel nato da madre HCV- Nel nato da madre
positiva
HCV-positiva
il parto cesareo
l’allattamento
artificiale
rispetto al parto vaginale rispetto
all’allattamento al seno
riduce
il
rischio
di riduce il rischio di
trasmissione
trasmissione
dell’infezione?
dell’infezione?
4
LA RACCOLTA DEI DATI
La raccolta dei dati: la ricerca delle fonti
bibliografiche è stata fatta inizialmente su
PubMed.
- Abbiamo iniziato la ricerca con due parolechiave: “Hepatitis C and Vertical Disease
transmission”: in questo modo venivano
selezionati 222 articoli.
- Abbiamo poi introdotto dei limiti alla ricerca:
“all infant: birth-23 months”; “publication
date from 1/1997”;”human”: in questo modo
venivano selezionati 99 articoli.
5
LA RACCOLTA DEI DATI
Abbiamo esplorato anche le banche dati di lineeguida, selezionandone 2 (NIH e Health Canada); il
limite di queste pubblicazioni è il fatto che non sono
recentissime, e trattano in modo un po’ generico
l’argomento che ci interessa.
Gli articoli definitivamente presi in considerazione
sono:
- 1 documento di Consensus Conference
- 3 review
- 3
studi di coorte (2 prospettici ed uno
retrospettivo)
-
6
CONFRONTO TRA DUE
STUDI DI COORTE
TITOLO
Mother-to-child
Effects of mode of
transmission of hepatitis C delivery
and
infant
virus: prospective study of feeding on the risk of
risk factors and timing of mother-to-child
infection in children born transmission of hepatitic C
to women seronegative for virus
HV-1
AUTORI
Resti et al.
European
Paediatric
Hepatitis C Virus Network
RIVISTA
BMJ, Aug 1998
BJOG, Apr 2001
7
CONFRONTO TRA DUE
STUDI DI COORTE
BMJ
OBIETTIVO DEL LAVORO
Determinare i fattori di rischio e
l’andamento temporale della
trasmissione verticale dell’HCV
in donne non ofette da HIV 1
DISEGNO DELLO STUDIO
Studio prospettico di coorte
BJOG
Indagare gli effetti della
modalità del parto e di
allattamento sul rischio di
trasmissione verticale dell’HCV
Analisi retrospettiva “pooled” su
dati raccolti prospetticamente
ESITO MISURATO
Presenza di anticorpi anti-HCV e Stato dell’infezione da HCV in
di RNA virale e ALT nei figli. nati da donne con infezione da
Presenza di RNA virale, via di HCV
infezione da HCV, tipo di parto e
tipo di allattamento nelle madri
8
CONFRONTO TRA DUE
STUDI DI COORTE
BMJ
CAMPIONE
Testate 25.654 gravide, trovate 442
(1,7%) anti-HCV pos (anti-HIV neg)
Hanno completato lo studio 403 (drop
out 8,8%)
RISULTATI
Al termine del follow-up risultano infetti
13/403 bambini (3,2%)
Tutti questi bambini sono nati dalle madri
viremiche (RNA-pos), che sono 275
(68,2%):
tasso di trasmissione 5% (IC 95% = 27%); tra queste…
le madri trasfuse o con uso di droghe
e.v. avevano un
tasso di trasmissione 8% (IC 95% = 212%)
Il rischio relativo di trasmissione in
assenza di questi fattori di rischio è
0,17% (0.04-0.73% - p = 0.0063)
BJOG
Studiate 1474 gravide anti-HCV pos (di
cui 503 coinfette HIV). Tra le 971 solo
anti-HCV pos …
Hanno completato lo studio 916 (drop
out 5,7%)
Al termine del follow-up risultano infetti
60/916 bambini (6,6%) - Sul totale
(coinfette HIV e non) 136/1474 (9,2%)
Le donne che facevano uso di droghe
e.v. (sul totale, coinfette HIV e non)
avevano un
Tasso di trasmissione 10% (OR 1,1 – IC
95%=0,7-1,9)
9
CONFRONTO TRA DUE
STUDI DI COORTE
BMJ
FATTORI DI RISCHIO
n
n.
R.R.
infetti
(%)
MODALITA’ DEL PARTO
vaginale 213
9 (4%) 0,65
0,21cesareo
62
4 (6%) 2,05
ALLATTAMENTO
materno
87
6 (7%) 1,85
0,64artificiale 188
7 (4%) 5,35
BJOG
p
n
n.infetti
(%)
OR
p
0,498
666
39
(5,9%)
15
(6,9%)
1,19
0,64-2,2
0,58
21
(6,6%)
36
(6,3%)
1,04
0,6-1,82
0,89
218
0,358
319
568
10
Conclusioni
Risposte ai quesiti
11
1°
Quale è la probabilità di infezione
da HCV nelle gravide italiane ?
intorno al 2%
(1,7% nello studio di Resti e 2,4%
nello studio di Conte )
12
2°
Nel nato da madre HCV positiva la
ricerca degli anticorpi anti HCV e/o
dell’RNA virale possono definire lo
stato di infezione e a che età ?
13
2a
Esistono attualmente due test di
laboratorio per la determinazione
degli anticorpi anti-HCV:
ELISA (usato come test di
screening)
RIBA (usato come test di
conferma
e
considerato
positivo se vengono riscontrati
Ac contro almeno 2 antigeni
virali)
Entrambi evidenziano la presenza
di anticorpi IgG
14
2a
Esistono attualmente due test di
laboratorio per la determinazione
degli anticorpi anti-HCV:
ELISA (usato come test di
screening)
RIBA (usato come test di
conferma
e
considerato
positivo se vengono riscontrati
Ac contro almeno 2 antigeni
virali)
Entrambi evidenziano la presenza
di anticorpi IgG
15
2b
La diagnosi di infezione verticale da HCV è
data da:
Persistenza di Ac anti-HCV dopo i 18 mesi
d’età
e/o
HCV-RNA positivo in due determinazioni
separate.
16
MADRI
Non è giustificato lo screening routinario sulle gravide
- ma lo è nelle gravide a rischio (tossicodipendenza,
coinfezione HIV, operatori sanitari, trasfuse, storia di
epatite C)
- nelle gravide positive per anti-HCV:
se hanno 2 PCR neg = non infettanti, non è
giustificato follw-up nel neonato
se hanno 1 PCR positiva (o non eseguita) = follow-up
nel neonato
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MADRI
Non è giustificato lo screening routinario sulle gravide
- ma lo è nelle gravide a rischio (tossicodipendenza,
coinfezione HIV, operatori sanitari, trasfuse, storia di
epatite C)
- nelle gravide positive per anti-HCV:
se hanno 2 PCR neg = non infettanti, non è
giustificato follw-up nel neonato
se hanno 1 PCR positiva (o non eseguita) = follow-up
nel neonato
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3°
Nel nato da madre HCV positiva, la viremia
materna, il parto vaginale e l’allattamento al seno
aumentano il rischio di trasmissione verticale
dell’infezione?
19
Le madri sicuramente non viremiche(2 PCR negative)
non sono infettanti;
i dati suggeriscono che alti valori di viremia sono correlati a
maggior rischio di trasmissione, ma non esiste un cut-off che
permetta di quantificare il rischio.
La modalità del parto (spontaneo o cesareo) e il tipo di
allattamento (materno o artificiale) non sono correlate a
variazioni del rischio di trasmissione verticale, nelle madri
con sola positività per HCV;
sono tuttavia necessari campioni ancora più numerosi per
trarre conclusioni definitive.
20
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NEONATI DA MADRE HCV