ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO
NEGRI
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CARTA DEI VALORI E CODICE ETICO DELL’IRCCS ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE MARIO NEGRI Nel presente documento vengono elencati i principi ed i valori su cui si fonda l’attività dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (IRFMN). Questo documento è articolato in due parti: ‐ Carta dei Valori ‐ Codice Etico Mentre il Codice Etico viene adottato in relazione a quanto previsto dalle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per gli illeciti da reato (D. Lgs. 231/2001), la Carta dei Valori intende definire i principi da seguire ed i comportamenti da evitare, anche se le relative inosservanze producono conseguenze rilevanti solo sot‐
to il piano delle sanzioni amministrative (es. revoca di autorizzazioni) o non producono conseguenza alcuna. L’IRFMN richiede il rispetto dei valori qui enunciati: ‐ a tutte le persone che svolgono la propria attività nell’Istituto; ‐ a chi ne finanzia le ricerche; ‐ a coloro che forniscono i servizi di supporto. STORIA ESSENZIALE DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI .......................................................... 3 ATTIVITÀ DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI ........................................................................... 6 VALORI DELL’ISTITUTO MARIO NEGRI .............................................................................. 7 REGOLE DI COMPORTAMENTO DELL’IRFMN ................................................................... 8 SPERIMENTAZIONE CLINICA ...................................................................................................... 8 SPERIMENTAZIONE ANIMALE .................................................................................................... 8 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE .................................................................................................... 8 BREVETTI ............................................................................................................................. 8 FORMAZIONE ........................................................................................................................ 8 DIFFUSIONE DEI RISULTATI ....................................................................................................... 9 RAPPORTI CON I DIPENDENTI .................................................................................................. 10 ALTRO PERSONALE ADDETTO ALLA RICERCA ............................................................................... 10 REGOLE NELLA RICERCA ......................................................................................................... 11 REDAZIONE DEI PROGETTI DI RICERCA ....................................................................................... 11 POSIZIONE NEI CONFRONTI DEI FORNITORI ................................................................................ 11 FORMAZIONE CONTINUA ....................................................................................................... 12 CODICE ETICO ................................................................................................................. 13 ART. 1 ‐ PRINCIPI FONDAMENTALI ........................................................................................... 13 ART. 2 ‐ QUADRO NORMATIVO .............................................................................................. 14 ART. 3 ‐ STRUTTURA ORGANIZZATIVA ...................................................................................... 14 ART. 4 ‐ DEFINIZIONI ............................................................................................................ 15 ART. 5 ‐ PRINCIPI GENERALI ................................................................................................... 15 ART. 6 ‐ INCOMPATIBILITÀ, REVOCA E INTERRUZIONE DEL RAPPORTO.............................................. 16 ART. 7 ‐ REGOLE DI FUNZIONAMENTO DELL’ODV ....................................................................... 17 ART. 8 ‐ RAPPORTI CON GLI ORGANI DELL’ISTITUTO .................................................................... 17 ART. 9 ‐ STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEI REATI ................................................................... 17 ART. 10 ‐ RAPPORTO CON GLI ALTRI SISTEMI DI CONTROLLO DELL’ISTITUTO ..................................... 18 ART. 11 ‐ IPOTESI DI REATO ................................................................................................... 18 ART. 12 ‐ INDIVIDUAZIONE DEI PROCESSI .................................................................................. 23 ART. 13 ‐ GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE AUTORITÀ DI VIGILANZA 23 ART. 14 ‐ ATTIVITÀ DI RICERCA ............................................................................................... 23 ART. 15 ‐ GESTIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA ................................................................. 24 ART. 16 ‐ AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE ........................................................................... 24 ART. 17 ‐ GESTIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI .......................................................................... 25 ART. 18 ‐ GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO .. 25 ART. 19 ‐ GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA AMBIENTALE ............................................... 25 Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 2 Storia essenziale dell’Istituto Mario Negri L’IRFMN è nato dal testamento del Cavaliere del Lavoro Mario Negri (1891‐1960) in se‐
guito ad accordi precedenti con il Prof. Silvio Garattini, nominato nel testamento Diret‐
tore del costituendo Istituto. L’attuazione dell’Ente Morale (denominazione in uso all’epoca e sinonimo di Fondazione oppure Ente senza scopo di lucro) è stata realizzata il 5/5/1961 con Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R. 361/1961), che ne ha approvato lo Statuto. I lavori per la costruzione dell’edificio ospitante i laboratori di ricerca, gli uffici, i servizi ed un’aula di riunione iniziarono nel settembre del 1961. Il 1° febbraio 1963 segnò la data dell’ingresso del personale di ricerca (venti ricercatori provenienti dall’Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano che facevano capo all’équipe del Prof. Silvio Ga‐
rattini) e l’inizio delle attività di ricerca. Nel proseguo degli anni il numero dei ricerca‐
tori aumentò attraverso l’istituzione di una scuola per tecnici di laboratorio (per di‐
plomati) ed una scuola di qualificazione professionale in farmacologia (per laureati). Le aree di ricerca iniziali riguardavano la psicofarmacologia, il metabolismo dei lipidi e la chemioterapia dei tumori. Mentre all’inizio la ricerca era strettamente di natura spe‐
rimentale, con il tempo si sviluppò un interesse per i problemi che riguardavano gli svi‐
luppi della ricerca clinica. Già nel 1970, seguendo le competenze sviluppate nel campo della farmacocinetica, iniziarono i primi studi clinici per stabilire gli eventuali rapporti fra livelli ematici dei farmaci ed efficacia o tossicità nei pazienti trattati. Nella seconda parte del 1970 iniziarono anche gli studi clinici controllati multicentrici per stabilire la reale efficacia dei farmaci coinvolgendo numerosi ospedali italiani e dif‐
fondendo in questo modo nella pratica clinica i principi della medicina basata sull’evidenza. Nel 1976 la diffusione di una nube tossica a Seveso fu determinante nel‐
lo sviluppare da parte dell’IRFMN un forte interesse nell’ambiente, che permane tutto‐
ra. L’Istituto ebbe un ruolo fondamentale nella identificazione della sostanza tossica (la diossina) e nella mappatura del territorio inquinato. Parallelamente, lo sviluppo degli studi di epidemiologia nei vari campi d’interesse dell’IRFMN e l’apporto di nuove competenze nel campo dell’ematologia, con particola‐
re riferimento alla coagulazione, contribuirono a rafforzare l’interesse dell’Istituto per il settore cardiovascolare. All’inizio degli anni ’80, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), si realizzò il più grande studio clinico controllato (GISSI) mai condotto al mondo, che stabilì l’efficacia clinica dei fibri‐
nolitici nel diminuire la mortalità indotta da infarto cardiaco. Gli studi clinici denomina‐
ti GISSI hanno continuato a fornire risultati interessanti dal punto di vista terapeutico fino ai giorni nostri. Gli studi clinici da allora furono realizzati in vari campi della medicina: i tumori gineco‐
logici (GIVIO), il settore dermatologico (GISED), la medicina intensiva (GIVITI), la psico‐
farmacologia (GISAS). I tempi erano maturi per cercare di integrare in modo più diretto la farmacologia con la clinica. L’incontro con un gruppo di giovani nefrologi permise di realizzare una nuova Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 3 struttura a Bergamo con le caratteristiche di quella che oggi si chiama “ricerca trasla‐
zionale”, riguardante un continuo trasferimento bidirezionale di ricerche fra IRFMN (Laboratori Negri Bergamo) e Ospedali Riuniti di Bergamo. La struttura fu realizzata con la ristrutturazione del Conventino, grazie all’apporto di tre banche bergamasche, con le attività di ricerca che iniziarono nel 1984, contribuendo in modo determinante al progresso delle malattie nefrologiche ed ai problemi dei trapianti d’organo con par‐
ticolare riferimento al rene. Negli anni ’80 nasceva l’idea di estendere l’attività dell’IRFMN anche al Sud per recupe‐
rare “cervelli” che non avevano la possibilità di svolgere attività di ricerca nelle struttu‐
re esistenti. In collaborazione con la Provincia di Chieti ed in seguito con la Regione A‐
bruzzo, veniva inaugurato nel 1985 un Centro Biomedico di Ricerca a Santa Maria Im‐
baro a cui l’Istituto partecipa attualmente con il 75% del capitale consortile. Il Consor‐
zio Mario Negri Sud occupa attualmente oltre 200 ricercatori e svolge ricerche speri‐
mentali nel campo dei tumori, ricerche cliniche ed epidemiologiche in vari settori della medicina inclusa l’area cardiovascolare e psichiatrica. Nel frattempo si sviluppò un interesse per la ricerca sperimentale e clinica per le popo‐
lazioni “fragili”: l’area perinatale, i bambini, gravidanza, vecchiaia, demenza, psichiatri‐
a, promuovendo interesse nella comunità scientifica e civile e portando contributi at‐
traverso la ricerca farmacologica ed epidemiologica. Non poteva in questo senso mancare un’attenzione particolare per le malattie rare, ol‐
tre 6.000 malattie spesso di origine genetica, trascurate dalla ricerca farmacologica in‐
dustriale a causa della sua intrinseca non‐remunerabilità. Fin dalla fine degli anni ’80 l’IRFMN iniziò una campagna di sensibilizzazione a livello europeo ed italiano per atti‐
rare l’attenzione su queste malattie che coinvolgono milioni di famiglie che pratica‐
mente dopo la diagnosi sono nella maggior parte dei casi senza la speranza di trovare terapie. Questa istanza fu alla base della realizzazione nel 1990 da parte dell’IRFMN di una nuova struttura denominata “Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò”, localizzata a Ranica (BG), con lo scopo di mettere a disposizione informa‐
zioni, eseguire ricerche sperimentali su base genetica, in armonia anche con analoghe ricerche eseguite nella sede di Milano e del Negri Bergamo e, disponendo di letti clini‐
ci, realizzare anche ricerche e sperimentazioni cliniche. Il Centro è stato incaricato nel 2001 dalla Regione Lombardia di identificare e coordinare i gruppi di ricerca clinica sul‐
le malattie rare esistenti in Lombardia. Nel 2002 si costituiva accanto al Centro per le Malattie Rare un laboratorio per lo stu‐
dio sperimentale dei trapianti. Il Centro denominato Centro di Ricerche Trapianti “C. Cucchi De Alessandri e G. Crespi” ha lo scopo di ottenere condizioni di “tolleranza” ai trapianti di rene per evitare l’impiego di farmaci che sono spesso tossici aumentando la probabilità dell’incidenza di infezioni e tumori. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 4 Nel 2005, dopo uno studio clinico preliminare, l’IRFMN realizzava in Italia il più grande studio clinico controllato e randomizzato, coinvolgendo circa 1.200 medici di medicina generale, per verificare l’efficacia degli acidi grassi omega‐3 nella patologia cardiova‐
scolare in condizioni di pratica clinica corrente, nell’ottenere i risultati favorevoli di una precedente ricerca condotta in ambiente ospedaliero. Questo studio dimostra la pos‐
sibilità di condurre studi rigorosi attinenti alla pratica clinica, attraverso la collabora‐
zione dei medici del territorio. E’ infatti ancora molto carente la ricerca che documen‐
ta la trasferibilità dei risultati dall’ospedale alla medicina di tutti i giorni. Nel febbraio 2013 l’IRFMN è stato riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico da parte del Ministero della Salute (IRCCS). L’IRFMN non è mai stato estraneo ai problemi riguardanti il dolore con particolare rife‐
rimento al dolore indotto dai tumori nella maggioranza dei pazienti terminali, come dimostrato dall’oltre ventennale gemellaggio con l’Associazione Via di Natale che ad Aviano (Pordenone) ha realizzato un hospice. L’interesse per il dolore ha richiesto la creazione nel 2005, all’interno dell’Istituto, di un Centro per gli studi sul dolore con l’intento di integrare ricerca sperimentale e clinica, studi clinici controllati ed epide‐
miologia. Nel 2002 in rapporto con lo sviluppo delle nuove tecnologie bio‐mediche è nata l’idea di costruire un nuovo edificio che rispondesse alle nuove esigenze di ricerca. E’ sorta così a Milano una moderna struttura di circa 30.000 mq che è stata inaugurata nel 2008 dopo la visita del Presidente della Repubblica. Analogamente è stata necessaria la realizzazione di nuovi laboratori anche a Bergamo, che sono sorti nel Parco Scientifi‐
co‐Tecnologico del Kilometro Rosso, con una superficie di 5.400 mq ed una dotazione adeguata. Attualmente quindi l’IRFMN con le sue tre localizzazioni di Milano, Bergamo e Ranica (BG), forte di oltre 800 membri, si prepara alle nuove sfide della ricerca biomedica che in un’era altamente tecnologica richiede grande attenzione all’interesse degli ammala‐
ti. L’IRFMN ha anche partecipato attivamente ad un’attività di informazione sui farmaci sensibilizzando operatori sanitari e pubblico alla necessità di studi rigorosi per stabilire il rapporto benefici‐rischi. In questo senso l’IRFMN ha contribuito alle attività degli Enti regolatori ed alla realizzazione di una politica del farmaco dove prevale l’interesse dei pazienti rispetto a quello delle industrie produttrici. Alcune tappe significative di que‐
sto percorso sono la partecipazione, a partire dal 1993, alla ristrutturazione del Pron‐
tuario Terapeutico Nazionale eliminando farmaci inutili, con un risparmio di circa 2 mi‐
liardi di euro per anno; la presenza nel CPMP dell’EMEA (l’Ente regolatorio per i farma‐
ci dell’Unione Europea) per oltre sette anni; la presenza nel Comitato Tecnico Scientifi‐
co dell’AIFA fino al 2009. L’IRFMN attraverso suoi dipendenti ha contribuito alla politi‐
ca della ricerca e della sanità in Italia attraverso la presenza in vari comitati, quali ad esempio il Comitato di Medicina e Biologia del CNR, il Comitato per la Politica della Ri‐
Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 5 cerca Scientifica, il Consiglio Sanitario Nazionale, il Consiglio Superiore di Sanità, il Co‐
mitato Nazionale di Bioetica. A partire dall’anno 2000 si è avvertita la necessità di operare una riorganizzazione dell’IRFMN istituendo i dipartimenti che sono attualmente 10: - Ambiente e Salute - Biochimica e Farmacologia Molecolare - Bioingegneria - Epidemiologia - Medicina Molecolare - Medicina Renale - Neuroscienze - Oncologia - Ricerca Cardiovascolare - Salute Pubblica I dipartimenti, coordinando il lavoro di più laboratori, hanno lo scopo di rispondere alle esigenze di una medicina moderna basata sull’integrazione di più discipline per inte‐
grare il rapporto fra la ricerca sperimentale e clinica. Inoltre l’IRFMN, nell’ambito delle sue disponibilità economiche, facilita la partecipazio‐
ne dei ricercatori – borsisti e dipendenti – a congressi e corsi nazionali ed internaziona‐
li, nonché la periodica consultazione dei tutor internazionali da parte dei candidati al PhD. Attività dell’Istituto Mario Negri Lo scopo primario dell’IRFMN è lo studio dei farmaci in tutte le loro componenti, quali ad esempio: scoperta di nuovi bersagli con implicazioni terapeutiche, studio del mec‐
canismo d’azione a livello molecolare e cellulare, destino del farmaco nell’organismo, effetto sulle principali funzioni in vitro ed in vivo, sperimentazione clinica, epidemiolo‐
gia dei farmaci, farmacoeconomia, utilizzazione dei farmaci, diffusione dei farmaci nell’ambiente. Per realizzare questi obiettivi l’IRFMN opera su tre filoni principali: ri‐
cerca, formazione e informazione. I membri dell’Istituto si impegnano ad eseguire la ricerca sperimentale o clinica con grande rigore, seguendo lo stato delle conoscenze, registrando tutte le operazioni svol‐
te in modo che vi sia sempre una tracciabilità delle varie tappe di ogni esperimento. Requisito fondamentale è la trascrizione sul libro di laboratorio delle varie operazioni, registrando la data e giustificando ogni correzione effettuata. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 6 L’IRFMN dispone di specifiche Standard Operating Procedures (SOP) per riguarda l’impiego di materiale umano e l’utilizzo di radioisotopi e di materiali tossici e di regole etiche per la sperimentazione animale. Valori dell’Istituto Mario Negri L’IRFMN da oltre cinquant’anni basa la sua attività di ricerca, formazione ed informa‐
zione sull’indipendenza, la fedeltà al metodo scientifico ed il rispetto delle regole eti‐
che. Per queste ragioni ha sviluppato nel tempo la capacità di vivere con risorse otte‐
nute in modo autonomo. Ogni ricercatore, in base al suo livello di responsabilità sente il dovere di ottenere i fondi necessari per la sua ricerca ed allo stesso tempo si impegna ad utilizzare le risor‐
se in modo appropriato senza sprechi. L’ IRFMN non accetta fondi che siano destinati a promuovere prodotti commerciali o a sostenere ideologie contrarie alla scienza oppure irrispettose della salute pubblica ed individuale. Clausole fondamentali per accettare progetti di ricerca sono la condotta degli studi in modo autonomo, la proprietà dei dati fino alla pubblicazione, il rispetto dei diritti terzi per quanto riguarda la brevettabilità. L’IRFMN accetta fondi di ricerca senza pregiudizi per la provenienza pubblica e privata non‐profit e profit ad eccezione di fonti, come ad esempio i produttori di tabacco, che vendono prodotti nocivi alla salute. In linea generale l’IRFMN non accetta da una sola fonte risorse superiori al dieci per cento del suo bilancio annuale per non essere condi‐
zionato nelle sue linee di ricerca. L’IRFMN esprime la sua riconoscenza ai donatori privati intestando laboratori o aule di riunione oppure attraverso il ringraziamento sulle pubblicazioni scientifiche, a meno che non si tratti di donazioni anonime. In particolare l’IRFMN accetta con particolare riconoscenza i fondi destinati a realizzare borse di studio per la formazione di giovani ricercatori. Nei limiti delle loro competenze i membri dell’IRFMN sono sempre a disposizione degli ammalati per dare consigli ed informazioni e per adoperarsi nel dare indicazioni sui medici, sui luoghi di cura e sui trattamenti terapeutici più adatti. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 7 Regole di comportamento dell’IRFMN Sperimentazione clinica Per la sperimentazione clinica è obbligatoria l’autorizzazione da parte di un Comitato Etico. Sono disponibili SOP per la sperimentazione clinica e per il monitoraggio dei cen‐
tri clinici partecipanti allo studio. I ricercatori che realizzano uno studio clinico non possono avere consulenze con l’industria che sponsorizza lo studio. I rapporti con i pazienti nella struttura di Ranica (BG) sono stabiliti da apposite SOP. Sperimentazione animale E’ istituito un Comitato Etico per l’autorizzazione preliminare di esperimenti che ri‐
chiedano derogatorie. L’impiego degli animali deve sempre essere giustificato dall’impossibilità di utilizzare altre metodologie in vitro, deve essere selezionata la specie animale di più basso livello ontologico compatibilmente con le finalità dello stu‐
dio, deve essere impiegata l’anestesia laddove vi sia probabilità di dolore o sofferenza per gli animali. Per ogni laboratorio è individuato un responsabile che deve fare rispet‐
tare le regole e deve partecipare alle riunioni dei responsabili di laboratorio con il vete‐
rinario e il team responsabile degli stabulari. Il ricercatore che intende effettuare sperimentazione in vivo, deve prima seguire un corso pratico e svolgere un periodo di attività pratica sotto la responsabilità di un ri‐
cercatore dell’IRFMN autorizzato alla sperimentazione. Potrà realizzare sperimentazio‐
ne in vivo solo dopo avere superato un esame. Per l’erogazione di servizi di assistenza all’allevamento e alla sperimentazione animale dedicati a progetti di ricerca biomedica l’Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2008. Pubblicazioni scientifiche L’IRFMN non esercita restrizioni a meno che non siano in gioco interessi di terzi. I ricer‐
catori sono tenuti a riportare nelle pubblicazioni solo dati oggettivi rispettando i prin‐
cipi dell’oggettività, evitando di enfatizzare i risultati ottenuti seguendo le regole della prudenza. Le pubblicazioni devono avere il visto del direttore o di persona da lui dele‐
gata prima di sottoporre i testi alle riviste scientifiche. Brevetti L’IRFMN non richiede brevetti, salvo il diritto a che i propri ricercatori siano riconosciu‐
ti autori dell’invenzione, in modo da mettere a disposizione tempestivamente tutti i dati ottenuti dalla ricerca a vantaggio della comunità scientifica. Formazione L’IRFMN è fortemente impegnato nella formazione di nuovi ricercatori. Per tutte le at‐
tività formative svolte l’Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001:2008: Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 8 ‐ Corsi di Formazione Professionale patrocinati dalla Regione Lombardia; ‐ Corso di Perfezionamento in Scienze Farmacologiche riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca, equipollente al titolo italiano “Dottorato di Ricerca”; ‐ candidatura al titolo di PhD da parte della Open University, UK; ‐ Scuola Avanzata di Farmacologia Applicata (SAFA); ‐ Master riguardante la farmacologia clinica, in collaborazione con l’Università di Mi‐
lano; Per coloro che frequentano le attività formative valgono le regole di condotta che si applicano al personale dell’Istituto, che sono dettagliate nella comunicazione che viene ricevuta e firmata all’ingresso in Istituto. Diffusione dei risultati L’IRFMN ritiene un dovere la comunicazione di informazioni riguardanti il suo campo di studio. Tali informazioni devono raggiungere anzitutto i medici attraverso strumenti come la rivista bimestrale Ricerca & Pratica, la realizzazione dei corsi ECM e la parteci‐
pazione da parte dei ricercatori dell’IRFMN a corsi e conferenze organizzate da istitu‐
zioni pubbliche e private. Simili attività d’informazione possono riguardare anche gli infermieri e gli operatori au‐
siliari del Servizio Sanitario Nazionale. Infine l’informazione deve rivolgersi al pubblico. Strumenti per questa informazione sono i comunicati stampa, il bollettino Negri News, gli articoli su giornali e la partecipa‐
zione a trasmissioni radiofoniche e televisive. Sono inoltre disponibili vari siti, via internet, tutti collegati a www.marionegri.it. Nei propri rapporti con l’opinione pubblica, tutte le informazioni sulle attività dell’IRFMN sono reperibili sul sito internet all’indirizzo www.marionegri.it. I ricercatori dell’IRFMN sono impegnati ad utilizzare un linguaggio chiaro, comprensibile e a non essere strumenti veicolanti di interessi farmaceutici o di altra natura. Le retribuzioni per tali attività dovranno essere commisurate all’impegno e non rappresentare una ec‐
cessiva remunerazione personale. I principi generali dell’informazione da parte dell’IRFMN contemplano: ‐ evitare di enfatizzare i risultati della propria ricerca; ‐ tenere ben distinte le scoperte che riguardano il progresso delle conoscenze da quelle che hanno una diretta attinenza per la salute dei pazienti; ‐ non suscitare speranze ingiustificate nei pazienti e nei loro familiari; ‐ non aver paura dell’impopolarità nel prendere posizioni scomode quando queste siano giustificate dalle conoscenze scientifiche; ‐ non esitare a contrastare anche le posizioni dei politici quando ciò sia fatto nell’interesse dei pazienti; ‐ non subordinare la ricerca e la diffusione della conoscenza al filtro di qualsiasi credo ideologico, politico e religioso. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 9 In definitiva è importante che tutti i ricercatori dell’IRFMN siano sempre dalla parte degli ammalati, privilegiando gli interessi della salute rispetto agli interessi commercia‐
li. Rapporti con i dipendenti I dipendenti vengono assunti a tempo determinato o indeterminato. I dipendenti dell’area scientifica sono ricercatori che hanno già un passato di interazio‐
ne con l’IRFMN. Il percorso previsto, salvo eccezioni dettate da esigenze lavorative, consiste nell’avere già effettuato un periodo come borsista, avere ottenuto un dotto‐
rato di ricerca oppure un PhD ed avere realizzato un periodo di post‐doc all’estero. I dipendenti dei servizi sono scelti, se sono servizi amministrativi sulla base delle com‐
petenze anche attraverso una inserzione sul sito dell’IRFMN, mentre se sono servizi tecnici, vengono favoriti ricercatori dell’IRFMN che vogliano cambiare attività. Tutti i dipendenti condividono i principi etici dell’IRFMN nonché le clausole del contratto na‐
zionale del terziario ed il regolamento interno. Il personale dipendente è inquadrato secondo il CCNL per il Terziario e da un regola‐
mento interno che costituisce contratto integrativo aziendale. Altro personale addetto alla ricerca Oltre che dal personale dipendente, l’attività di ricerca viene svolta da titolari di borse di studio, personale a contratto e consulenti. In rapporto con le disponibilità economiche vengono lanciati bandi di concorso per il reclutamento degli allievi dei corsi di formazione. Le domande vengono esaminate da una Commissione nominata dal Responsabile dell’Attività Didattica e composta da membri del personale scientifico dell’Istituto. I candidati in possesso dei requisiti indi‐
cati nel bando di concorso vengono convocati per un esame scritto e per un colloquio. Viene redatta una graduatoria sulla base dei punteggi ottenuti dai candidati nelle pro‐
ve scritte e orali. La scelta dei candidati si basa sul merito, le motivazioni e il C.V.. Eventuali referenze non vengono prese in considerazione nel giudizio. Il reclutamento effettivo avviene in base alla graduatoria ed alle necessità dei Dipartimenti e dei Laboratori. I Contrattisti sono selezionati in base alle necessità di uno specifico progetto di ricerca utilizzando la formula del Co.Co.Pro. I contrattisti sono tenuti a collaborare con i mem‐
bri dell’IRFMN senza vincoli di orario giornaliero e vengono giudicati in base ai risultati Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 10 ottenuti. La formula dei Co.Co.Co. viene invece utilizzata per coloro che abbiano già un impiego che permette altri impegni oppure a personale titolare di pensione di vecchia‐
ia. I consulenti vengono contattati per determinate necessità e per tempi variabili. La con‐
sulenza avviene per problemi specifici, a tempo parziale; qualora sia rilevante per il progetto, l’incarico conferito prevede l’indicazione esplicita della persona che dovrà svolgere la prestazione. Borsisti, contrattisti e consulenti condividono i principi etici dell’IRFMN. Regole nella ricerca Per ogni esperimento in corso ogni ricercatore dispone di un protocollo che descrive le modalità della realizzazione. I risultati ottenuti, corredati da tutti i dettagli necessari, vengono riportati nei libri di laboratorio e firmati dallo sperimentatore. Le pagine sono numerate e vanno lasciate anche in caso di correzioni o di cancellature. Se la speri‐
mentazione richiede l’impiego di animali vengono seguite le SOP predisposte dal servi‐
zio Animal Care. Nella stesura dei rapporti e dei lavori scientifici viene seguita l’obiettività nel riportare i dati evitando di omettere risultati che possano essere con‐
trari alla tesi sostenuta. I lavori scientifici devono essere vistati dal Direttore e devono essere accompagnati da una dichiarazione del responsabile che attesta la corrispon‐
denza fra i dati ottenuti e quelli presentati nel lavoro scientifico. Redazione dei progetti di ricerca Possono essere redatti da singoli laboratori, a livello dipartimentale o interdipartimen‐
tale. Ogni progetto deve essere corredato dagli obiettivi, dall’articolazione della ricerca e dal budget. Ogni progetto deve essere approvato dalla Direzione e tempestivamente fornito in copia alla Segreteria della Direzione che l’archivierà in attesa di ricevere una eventuale approvazione. Il proponente in caso di approvazione o di diniego comunicherà l’informazione alla Se‐
greteria. In caso di approvazione la Segreteria informerà tempestivamente l’Amministrazione per quanto riguarda le modalità di fatturazione o di frazionamento del contributo. Al termine del progetto verrà redatto un rapporto finale di cui verrà informata l’Amministrazione per gli adempimenti economici. Posizione nei confronti dei fornitori Trattandosi molto spesso di forniture altamente specializzate, è difficile poter ricevere più offerte per lo stesso acquisto. Quando sia possibile si devono acquisire più propo‐
ste e metterle in concorrenza fra di loro valutando il rapporto fra qualità e costo. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 11 L’IRFMN nei limiti del possibile e di eventuali urgenze si impegna a non acquistare al‐
cun materiale senza un ordine, una bolla di consegna ed una regolare fattura. In Istitu‐
to esistono delle procedure che permettono di risalire a chi ha effettuato l’ordine, a chi l’ha autorizzato ed a chi ha provveduto all’acquisto. Alla fine del mese ogni laboratorio e ogni dipartimento riceve un resoconto degli ordini eseguiti e dei relativi costi. E’ re‐
sponsabilità del capo dipartimento verificare che non venga superato il tetto di spesa prestabilito, salvo specifiche autorizzazioni da parte della Direzione. Le ditte fornitrici dell’IRFMN dovranno sottoscrivere su base annuale una dichiarazione riguardante il rispetto delle normative sul lavoro, il versamento di imposte e contributi sociali e la certificazione antimafia. L’Ufficio Acquisti ha l’obbligo di segnalare qualsiasi anomalia o problema alla Direzio‐
ne. Formazione continua Compito di una istituzione di ricerca è quello di facilitare l’intrinseca necessità di ag‐
giornamento di tutti i suoi componenti, resa ancora più urgente dal rapido e continuo progresso delle conoscenze. L’IRFMN mette a disposizione di tutti i suoi collaboratori – indipendentemente dal ruolo e dal livello – un calendario mensile di manifestazioni che comprende seminari e corsi, nonché il cosiddetto “club delle 2” dove a turno tutti i ricercatori devono riportare i risultati delle loro ricerche e delle loro riflessioni su ar‐
gomenti scientifici ed organizzativi. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 12 CODICE ETICO Art. 1 ‐ Principi fondamentali Il presente Modello di Organizzazione Gestione e Controllo è adottato in applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. 231/2001 ed ha lo scopo di individuare i profili di rischio dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” (IRFMN) con riferimento allo svolgimento delle attività sensibili. Tali attività sono quelle per cui si possono a‐
strattamente configurare condotte che rientrano nelle fattispecie di reato individuate dalla norma citata. L’IRFMN è una fondazione di diritto privato dotata di personalità giuridica ed eretta in Ente Morale con DPR 361/1961; è iscritto al registro delle persone giuridiche tenuto dall’Ufficio Territoriale del Governo presso la Prefettura di Milano al n. 227. Il riferimento per l’attività dell’IRFMN è l’art. 1 dello Statuto, nel quale il Fondatore ha previsto che l’Istituto persegua la propria attività: a) creando laboratori specializzati per la ricerca tecnico scientifica dove ricercatori italiani e stranieri avviino i giovani laureati e i tecnici allo studio delle condizioni che possono favorevolmente influenzare il decorso delle malattie; b) mediante una scuola interna che, utilizzando i risultati dei laboratori, prepari gio‐
vani laureati e tecnici, anche stranieri, che vengano a trascorrere periodi di studio presso l'Istituto. La scuola sarà gratuita e aperta ai giovani diplomati e laureati in materie scientifiche; c) istituendo una biblioteca scientifica cartacea e digitale a disposizione degli studio‐
si; d) pubblicando i propri risultati, promuovendo convegni e corsi di aggiornamento, in modo da disseminare la conoscenza di base e applicata nel campo della biomedi‐
cina. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo è approvato con delibera del Consi‐
glio di Amministrazione secondo quanto previsto dall'art. 6 del D. Lgs. 231/2001; il Consiglio, il Direttore, i Dipartimenti, i Laboratori e le diverse unità organizzative, i di‐
pendenti, i collaboratori a qualunque titolo, i ricercatori, i consulenti ed i partner commerciali e finanziari dell'IRFMN, in quanto soggetti destinatari del Modello, sono formalmente impegnati al suo rispetto ed alla sua applicazione in conformità con i principi generali del presente Codice Etico. ll presente Codice Etico e il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo sono por‐
tati a conoscenza di tutti i soggetti destinatari e dei portatori di interessi con le più i‐
donee modalità atte a garantirne tempestiva e opportuna informazione. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 13 L’IRFMN, per garantire piena effettività al proprio Modello Organizzativo, ne cura la costante diffusione e il continuo monitoraggio ed aggiornamento, in particolar modo per quanto concerne l'individuazione e l’implementazione dei più modi più opportuni per la prevenzione dei reati previsti nella norma giuridica. Il Codice Etico e il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo sono pubblicati sul sito internet dell’IRFMN. L'attività di formazione interna finalizzata alla diffusione della conoscenza del Codice Etico e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, è differenziata nei conte‐
nuti e nelle modalità di erogazione in funzione della qualifica rivestita dai destinatari della loro posizione nella struttura organizzativa e del livello di rischio conseguente Art. 2 ‐ Quadro normativo Le principali norme di riferimento, oltre al citato D.Lgs. 231/2001, sono: ‐ il D.Lgs. 9 Aprile 2009, n. 81 relativo alla riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; ‐ il CCNL per i dipendenti delle aziende del Terziario e Servizi e il contratto integrativo azienda (“Regolamento interno”); ‐ le procedure ISO‐9001:2008 relative ai processi di qualità nella formazione e nell’attività dello stabulario. L’Organismo di Vigilanza (OdV), composto da tre membri esterni all’IRFMN nominati dal Consiglio di Amministrazione e dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, verifica l’effettiva attuazione e l’aggiornamento del Modello. L’OdV verifica anche i comportamenti dell’Istituto, i relativi scostamenti e l’attività delle diverse unità opera‐
tive. Art. 3 ‐ Struttura organizzativa La struttura organizzativa dell’IRFMN è indicata nell’organigramma allegato al presente Codice Etico. In particolare, secondo quanto previsto dal Fondatore nello Statuto: ‐ è compito del Consiglio di Amministrazione la gestione ordinaria e straordinaria dell'Ente, nulla escluso; ‐ è compito del Direttore determinare l'indirizzo scientifico e l'attività dell'Istituto, di‐
rigere il lavoro di ricerca e di insegnamento e curare i rapporti culturali secondo le direttive del Consiglio di Amministrazione. Ai sensi degli artt. 5 e 7 D.Lgs. 231/2001, sono considerati soggetti apicali: - il Presidente; Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 14 -
il Direttore; i Capi Dipartimento; il Responsabile del Servizio Amministrativo; il Responsabile dei Servizi Tecnici. Art. 4 ‐ Definizioni
Nell’ambito del presente documento vengono assunte le seguenti definizioni: Codice Etico: dichiarazione dei valori e di principi nei quali l’IRFMN si riconosce e ai quali conforma la propria azione nello svolgimento della propria attività. Modello Organizzativo: documento che definisce gli strumenti adottati dall’IRFMN per prevenire che vengano commessi i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001, ivi comprese le modalità di controllo, le procedure e i profili sanzionatori nei confronti delle condotte volte a commettere e/o a favorire tali reati. Destinatari: tutti i soggetti portatori di interessi nei confronti dell’IRFMN, sia interni che esterni. Tra i soggetti interni, i soggetti apicali, tutti i dipendenti di qualsiasi livello, qualifica e mansione, nonché tutti coloro che esercitano la propria attività di ricerca o professionale a qualsiasi titolo presso l’IRFMN. Tra i soggetti esterni, tutte le persone fisiche e giuridiche che finanziano le attività dell’IRFMN, che commissionano lavori di ricerca o che sono interessati ai risultati conseguiti dall’IRFMN. Organismo di Vigilanza: organismo dell’IRFMN di natura collegiale, istituito ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 231/2001, preposto a vigilare sull’effettiva applicazione del Modello Organizzativo. L’OdV ha accesso a tutti gli atti dell’IRFMN senza alcuna limitazione ed è dotato di autonomia e indipendenza rispetto a tutti gli altri organi dell’Istituto. Propone, inoltre, gli aggiornamenti del Modello Organizzativo. Dipartimenti, Laboratori e Unità: articolazioni della struttura di ricerca dell’IRFMN. Funzioni (Servizi e Uffici): strutture di supporto all’attività di ricerca. Art. 5 ‐ Principi generali L’OdV ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Orga‐
nizzativo e di curare il suo aggiornamento. Ad esso sono garantiti autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 15 L’OdV ha struttura collegiale, è composto da tre membri esterni all’Istituto, nominati dal CdA, secondo i seguenti criteri: ‐ un membro scelto per le capacità e I'esperienza nella gestione dei rischi; ‐ un membro scelto per la conoscenza dell'organizzazione dell’Istituto e delle modali‐
tà secondo cui si svolge l’attività di ricerca scientifica in campo biomedico; ‐ un membro scelto per la competenza giuridica. L’OdV resta in carica per un triennio; la prima nomina viene effettuata dal Consiglio di Amministrazione; le successive sono effettuate allo scadere del triennio, da parte del Consiglio di Amministrazione in sede di approvazione del bilancio preventivo. I membri dell’OdV sono rieleggibili. I compiti principali dell’OdV sono: ‐ confrontare i comportamenti effettivamente adottati all'interno dell'Istituto con quanto previsto dal Codice Etico, dal Modello di Organizzazione Gestione e Control‐
lo e dalle procedure operative, mediante la raccolta, l’elaborazione e la custodia di tutte le informazioni ritenute necessarie; ‐ effettuare periodiche verifiche mirate, anche a campione, con particolare riguardo alla gestione dei processi sensibili individuati nel Modello; ‐ comunicare con immediatezza al Direttore e/o al Consiglio di Amministrazione le eventuali violazioni del Modello, anche relativamente a comportamenti che possa‐
no favorire la commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001, per I'adozione dei conseguenti provvedimenti. In caso di inerzia, l’OdV segnala quanto riscontrato al Collegio Sindacale o al Prefetto; ‐ valutare I’adeguatezza del Modello con particolare riferimento alla sua congruità con l’organizzazione dell’IRFMN e all’efficacia per la prevenzione dei reati di cui al D.Lgs. 231/2001; ‐ proporre gli aggiornamenti del Modello. L’attività dell’OdV deve essere documentata; la conservazione della documentazione è a cura dello stesso OdV e deve avvenire in conformità con la normativa sul trattamen‐
to dei dati personali e sensibili. Art. 6 ‐ Incompatibilità, revoca e interruzione del rapporto
I componenti dell’OdV non devono trovarsi in nessuna situazione che possa configura‐
re un conflitto di interessi né al momento della nomina né per tutta la durata dell’incarico. Sono da considerarsi incompatibili i rapporti di parentela fino al quarto grado e la convivenza stabile con i componenti degli Organi dell'lRFMN. Questa regola vale anche per i soggetti apicali e per coloro che intrattengano con l’Istituto rapporti di natura commerciale, di consulenza e di dipendenza con l’Istituto. È compito dei componenti dell’OdV dichiarare l’esistenza di tali situazioni di incompatibilità o comu‐
nicare il loro sopravvenire. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 16 Qualsiasi atto modificativo o interruttivo del rapporto dell’IRFMN con l’OdV o con uno dei soggetti che lo compongono è sottoposto alla preventiva e motivata approvazione del Consiglio di Amministrazione. Art. 7 ‐ Regole di funzionamento dell’OdV L’OdV ha l'uso di un idoneo locale per le proprie riunioni, le audizioni e per ogni altra attività. Ad esso vengono messi a disposizione appositi archivi dotati di chiavi per la cu‐
stodia dei relativi documenti e del materiale. Il supporto di Segreteria all’OdV viene as‐
sicurato dalla Segreteria del Sistema Gestione Qualità dell’Istituto. Le regole per l’operatività dell’OdV, quali in via esemplificativa ma non esclusiva, le re‐
gole per la convocazione, la frequenza delle riunioni, le maggioranze per le decisioni, vengono stabilite con decisione dell’OdV stesso, secondo le norme di legge. L’OdV redige verbale delle attività svolte. Art. 8 ‐ Rapporti con gli organi dell’Istituto L’OdV risponde ai vertici dell’IRFMN, ossia al Consiglio di Amministrazione, al Presiden‐
te ed al Direttore, secondo le rispettive competenze e secondo la valutazione operata dall’OdV stesso. L’OdV garantisce una costante attività di monitoraggio del presente Modello Organizzativo e propone gli aggiornamenti ritenuti necessari al fine del suo adeguamento al mutare delle condizioni dell’Istituto. L’OdV redige annualmente una relazione che viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione che approva il bilancio consuntivo dell’IRFMN. L’OdV può essere convocato, su specifici argomenti o può essere incaricato dell’esame di specifiche situazioni, su richiesta dei seguenti organi: ‐ Consiglio di Amministrazione; ‐ Presidente; ‐ Direttore. Il Collegio Sindacale e la Società di Revisione possono sottoporre all’OdV specifiche ri‐
chieste di ottenere opportune delucidazioni o di effettuare degli approfondimenti. Art. 9 ‐ Strumenti per la prevenzione dei reati L’OdV agisce d’ufficio, mediante apposite attività di ispezione di controllo. L’OdV può attivarsi in seguito ad apposite comunicazioni ricevute sotto qualsiasi forma. E' garanti‐
ta ai dipendenti, ai ricercatori, ai collaboratori ai consulenti, ai finanziatori, ai cliente ed ai fornitori dell’IRFMN la facoltà di inviare segnalazioni e comunicazioni con la garanzia Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 17 della riservatezza. Le segnalazioni di comportamenti che possano favorire o integrare fattispecie di reato previste dal D. Lgs. 231/2001, sono esaminate tempestivamente dall’OdV. E’ stata istituita una casella di posta elettronica ([email protected]), opportunamente resa disponibile sul sito internet dell’Istituto, alla quale possono essere inviate le se‐
gnalazioni di cui sopra. A tale casella possono accedere solamente i membri dell’OdV. L’OdV effettua le indagini interne ritenute necessarie valutando le fattispecie secondo un criterio di prudente ragionevolezza finalizzato alla massima effettività del modello di prevenzione dei reati. Conclusa l'attività di cui sopra, l’OdV assume le decisioni con‐
seguenti, compresa la segnalazione agli organi dell’Istituto per l’assunzione dei prov‐
vedimenti di competenza. L’OdV, nell’ambito dei propri poteri di controllo, ha diritto ad accedere a tutte le in‐
formazioni dell’IRFMN, anche mediante audizioni dirette ed acquisizione di documenti. Art. 10 ‐ Rapporto con gli altri sistemi di controllo dell’Istituto Nell’ambito della propria attività, l’OdV si coordina con i seguenti organi di controllo dell’Istituto: ‐ Collegio Sindacale; ‐ Società di Revisione; ‐ Responsabile del Sistema Qualità ISO 9001:2008; ‐ Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Al fine di garantire l’integrazione dei sistemi di controllo, è compito di questi organi se‐
gnalare all’OdV fatti o situazioni che possano configurare reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 o elementi prodromici ad essi. Art. 11 ‐ Ipotesi di reato La responsabilità dell’IRFMN per reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio è circoscritta alle fattispecie indicate espressamente dal D.Lgs. 231/2001, che sono di seguito elencate (gli articoli di seguito citati si riferiscono al D.Lgs. 231/2001, salvo do‐
ve diversamente indicato; sono indicati tra parentesi quadre i reati che non sono con‐
siderati di particolare pertinenza all’attività dell’IRFMN). Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (art. 24) - Malversazione a danno dello Stato o di altro ente pubblico; - Indebita percezione di erogazioni da parte dello Stato; - Truffa in danno dello Stato o di altro ente pubblico o delle Comunità europee; Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 18 -
Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche; Frode informatica in danno dello Stato o di altro ente pubblico. Delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24‐bis) - Falsità in un documento informatico pubblico o avente efficacia probatoria; - Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico; - Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telema‐
tici; - Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneg‐
giare o interrompere un sistema informatico o telematico; - Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche; - Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere co‐
municazioni informatiche o telematiche; - Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici; - Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque di pubblica utilità; - Danneggiamento di sistemi informatici o telematici; - Danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità; - [Frode informatica del certificatore di firma elettronica]. Delitti di criminalità organizzata (art 24‐ter) - [Associazione per delinquere]; - [Associazione di tipo mafioso]; - [Scambio elettorale politico‐mafioso]; - [Sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione]; - [Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope]; - [Illegale fabbricazione, introduzione nello Stato, messa in vendita, cessione, deten‐
zione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi da guerra o tipo guerra o parti di esse, di esplosivi, di armi clandestine nonché di più armi comuni da spa‐
ro]. Reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (art. 25) - Corruzione per l’esercizio della funzione; - Istigazione alla corruzione; - Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio; - Corruzione in atti giudiziari; - [Concussione]; - [Induzione indebita a dare o promettere utilità]. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 19 Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25‐bis) - [Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate]; - [Alterazione di monete]; - [Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate]; - Spendita di monete falsificate ricevute in buona fede; - [Falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati]; - [Contraffazione di carta filigranata in uso per la fabbricazione di carte di pubblico credito o di valori di bollo]; - [Fabbricazione o detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete, di valori di bollo o di carta filigranata]; - Uso di valori di bollo contraffatti o alterati; - [Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di pro‐
dotti industriali]; - [Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi]. Delitti contro l'industria e il commercio (art. 25‐bis.1) - Turbata libertà dell'industria o del commercio; - Frode nell'esercizio del commercio; - [Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine]; - [Vendita di prodotti industriali con segni mendaci]; - [Fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà indu‐
striale]; - [Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari]; - [Illecita concorrenza con minaccia o violenza]; - [Frodi contro le industrie nazionali]. Reati societari (art. 25‐ter) - False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori; - Impedito controllo; - [Indebita restituzione di conferimenti]; - [Illegale ripartizione degli utili e delle riserve]; - [Illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante]; - Operazioni in pregiudizio dei creditori; - Omessa comunicazione del conflitto d'interessi; - Formazione fittizia del capitale; Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 20 -
[Indebita ripartizione dei beni sociali da parte dei liquidatori]; Corruzione tra privati; [Illecita influenza sull'assemblea]; Aggiotaggio; Ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico previsti dal codice penale e dalle leggi speciali (art. 25‐quater) - [Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico]; - [Assistenza agli associati]; - [Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale]; - [Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale]; - [Attentato per finalità terroristiche o di eversione]; - [Atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi]; - [Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione]; - [Istigazione a commettere alcuno dei delitti preveduti dai Capi primo e secondo]. Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25‐quater.1) - [Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili]. Delitti contro la personalità individuale (art. 25‐quinquies) - [Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù]; - [Prostituzione minorile]; - [Pornografia minorile]; - [Detenzione di materiale pornografico]; - [Pornografia virtuale]; - [Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile]; - [Tratta di persone]; - [Acquisto e alienazione di schiavi]; - [Adescamento di minorenni]. Reati di abuso di mercato (art. 25‐sexies) - [Abuso di informazioni privilegiate]; - [Manipolazione del mercato]. Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con viola‐
zione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro (art. 25‐septies) Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 21 -
Omicidio colposo; Lesioni personali colpose. Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25‐octies) - Ricettazione; - Riciclaggio; - Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Delitti in materia di violazione del diritto d'autore (art. 25‐novies) Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25‐decies) - Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autori‐
tà giudiziaria. Reati ambientali (art. 25‐undecies) - [Uccisione, distruzione, cattura, prelievo o possesso di esemplari di specie animali o vegetali protette]; - [Reato di danneggiamento di habitat]; - Effettuazione di scarichi di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione; - Gestione di rifiuti non autorizzata: raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazio‐
ne; - Bonifica dei siti; - [Traffico illecito di rifiuti: spedizione di rifiuti costituente traffico illecito]; - Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti; - Omessa iscrizione al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti; - [Messa in esercizio di uno stabilimento, in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera]; - [Commercio, trasporto o detenzione di esemplari di specie protette o di parti di es‐
se o di prodotti derivati]; - [Produzione, consumo, importazione, esportazione, detenzione e commercializza‐
zione di sostanze lesive di cui quelli contenenti cloruro di metile e altri idrocarburi]; - [Reati di inquinamento doloso e colposo provocato dalle navi]. Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25‐duodecies) - Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 22 Art. 12 ‐ Individuazione dei processi Nell’ambito dell’attività svolta dall’IRFMN vengono evidenziati i processi all’interno dei quali possono essere commessi i reati di cui all’articolo precedente. Per ognuno di tali processi, vengono descritte le fasi sensibili. I processi che devono essere sottoposti a monitoraggio sono: a) Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Autorità di Vigilanza b) Attività di ricerca c) Gestione amministrativa e finanziaria d) Amministrazione del personale e) Gestione dei sistemi informativi f) Gestione degli adempimenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro g) Gestione degli adempimenti in materia ambientale Art. 13 ‐ Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Autorità di Vigilan‐
za I rapporti con la Pubblica Amministrazione e le Autorità di Vigilanza prevedono lo svol‐
gimento delle seguenti attività: -
gestione di comunicazioni, adempimenti, autorizzazioni, accreditamenti e richieste di informazioni; gestione dei rapporti con i funzionari pubblici in occasione di visite ispettive; gestione dei rapporti con i funzionari pubblici nell’ambito di incontri / convegni. Il monitoraggio dell’attività di gestione di comunicazioni, adempimenti, autorizzazioni, accreditamenti e richieste di informazioni deve aver riguardo dell’analisi della comple‐
tezza, correttezza ed accuratezza dei dati e delle informazioni predisposte destinate alla Pubblica Amministrazione, mantenendo adeguata tracciabilità delle verifiche svol‐
te. Il monitoraggio dei rapporti con i funzionari pubblici in occasione di visite ispettive de‐
ve aver riguardo dei soggetti cui è riconosciuto formalmente il potere di intrattenere rapporti con tali funzionari, alle modalità di svolgimento delle ispezioni, alla loro verba‐
lizzazione ed alla tracciabilità delle loro risultanze. Il monitoraggio dei rapporti con i funzionari pubblici nell’ambito di incontri / convegni deve aver riguardo delle autorizzazioni alla partecipazione a tali eventi e delle comuni‐
cazioni inviate dai partecipanti.
Art. 14 ‐ Attività di ricerca Nel processo dell’attività di ricerca si riscontrano le seguenti fasi: ‐ raccolta dei fondi; ‐ esecuzione della ricerca e rendicontazione dei costi; Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 23 ‐ diffusione dei risultati. Il monitoraggio della fase di raccolta fondi deve aver riguardo dell’analisi della prove‐
nienza dei fondi raccolti, della presenza di eventuali richieste indebite o di vincoli di destinazione posti dal soggetto finanziatore dello studio e dell’assenza di condotte ille‐
cite poste in essere per la raccolta. Il monitoraggio nella fase di ricerca deve aver riguardo dell’impiego dei fondi raccolti e del rispetto delle norme penali che regolano il lavoro che viene svolto (ad esempio, re‐
lative alla sicurezza sul luogo di lavoro, alla violazione del diritto d’autore ed ai delitti informatici). Il monitoraggio nella fase di diffusione dei risultati deve verificare che non vengano dif‐
fusi risultati falsi o alterati oppure taciuti risultati al fine di commettere o favorire il re‐
ato di manipolazione del mercato. Art. 15 ‐ Gestione amministrativa e finanziaria La gestione amministrativa e finanziaria prevede lo svolgimento delle seguenti attività: - Predisposizione del bilancio d’esercizio; - Gestione delle risorse finanziarie; - Gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi; - Gestione di consulenti; - Gestione dei rapporti con Sindaci e Revisori. Nell’ambito dell’attività di predisposizione del bilancio d’esercizio, della gestione degli approvvigionamenti di beni e servizi, dei consulenti e dei rapporti con Sindaci e Reviso‐
ri, deve avvenire il monitoraggio delle attività che possono comportare l’effettuazione di reati societari quali quello di false comunicazioni sociali, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza o di corruzione tra privati. Il monitoraggio dell’attività di gestione delle risorse finanziarie deve aver riguardo della verifica della corretta gestione degli incassi, dei pagamenti e dei fondi dell’IRFMN, al fine di evitare fatti di corruzione o altri comportamenti illeciti nei confronti della Pub‐
blica Amministrazione o di controparti private. Il tracciamento dei flussi finanziari deve inoltre garantire che non vi siano impieghi illeciti del denaro dell’Istituto. Art. 16 ‐ Amministrazione del personale L’Amministrazione del Personale prevede lo svolgimento delle seguenti attività: - Selezione, assunzione e gestione del personale (scientifico e non scientifico); - Selezione, assunzione e gestione dei borsisti; - Gestione dei rimborsi spese. Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 24 Allegato al Codice Etico dell’IRFMN Carta dei Valori e Codice Etico dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri 26 
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