UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DI EMERGENZA-URGENZA LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PRONTO SOCCORSO LA VIOLENZA E IL FINE VITA Dott. Gian A. CIBINEL Direttore DEA e SC Medicina e Chirurgia d’Urgenza - ASL TO3 Presidente Nazionale SIMEU LA COMUNICAZIONE IN PS LA COMUNICAZIONE • Obiettivi • Problemi • Attori • Componenti LA COMUNICAZIONE DIFFICILE • La violenza • Il fine vita • I pazienti meno competenti LA COMUNICAZIONE IN PS OBIETTIVI • • • • • Attivare la relazione Ottenere informazioni Fornire informazioni Supportare Collaborare LA COMUNICAZIONE IN PS PROBLEMI • Assenza di relazioni pre-esistenti con i pazienti • Fattori ambientali interferenti • Fattori stressanti per i pazienti: dolore, ansia, paura, asimmetria relazionale • Fattori stressanti per i medici: sovraccarico di lavoro, densità decisionale, alterazione bioritmi • Barriere culturali, di genere e di linguaggio • Molti pazienti con limiti nella comunicazione (ritardo mentale, demenza, malattie psichiatriche), con stili di vita a rischio (abuso di sostanze, violenza), con problemi sociali (clandestinità/irregolarità, povertà, solitudine, reclusione, coercizione) MEDICO PAZIENTE OOSS AMM RAPPR LEGALI MEDICI INFERMIERI PAZIENTE PARENTI AMICI LA COMUNICAZIONE IN PS COMPONENTI PERSONE • Comunicazione verbale • Comunicazione paraverbale • Comunicazione non verbale CONTESTO • Tempo • Ambiente • Interferenze VERBALE PARA VERBALE NON VERBALE LA COMUNICAZIONE IN PS COMPONENTE VERBALE • Contenuto • Forma: lingua e linguaggio • Tecnica: ascolto, domande aperte, domande chiuse LA COMUNICAZIONE IN PS COMPONENTE PARA-VERBALE • Volume • Modulazione • Velocità LA COMUNICAZIONE IN PS COMPONENTE NON VERBALE • Linguaggio del corpo: sguardo, postura, mimica, gesti • Uso dello spazio • Odorato • Uso degli strumenti (divise, termometro, fonendoscopio, sfigmomanometro) • Contatto fisico • Interazione personale empatica LA COMUNICAZIONE IN PS REGOLE GENERALI • Presentazione reciproca con pronuncia del nome del paziente – identità personale • Valutazione dell’opportunità della presenza di parenti o amici – identità sociale e facilitazione del flusso comunicativo VS rispetto della privacy e libertà da ingerenze • Tempo iniziale di ascolto • Settaggio della comunicazione “in uscita”: verbale, para-verbale e non verbale • Interazione • Chiusura LA COMUNICAZIONE IN PS REGOLE COMUNICAZIONE VERBALE • Raccogliere le informazioni pertinenti partendo con un approccio low-control, che permette di focalizzare meglio i problemi dalla parte del paziente • Trasmettere le informazioni essenziali onestamente e con un linguaggio comprensibile • Usare l’interazione verbale per attivare la relazione e per coinvolgere il paziente, non solo in fase di decisione terapeutica o di educazione sanitaria, ma anche in fase diagnistica LA COMUNICAZIONE IN PS REGOLE COMUNICAZIONE PARA-VERBALE • Settare il volume • Modulare il tono • Settare la velocità LA COMUNICAZIONE IN PS REGOLE COMUNICAZIONE NON VERBALE • Mantenere il contatto visivo • Usare il linguaggio del corpo per esprimere l’attenzione e l’empatia • Usare il “mirroring” con i pazienti: posizione, postura, mimica • Valutare l’uso dello spazio e del contatto fisico preliminare • “Chiedere il permesso” al paziente per l’esame fisico MEDICO PAZIENTE LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PS I PAZIENTI MENO COMPETENTI LA VIOLENZA IL FINE VITA M 48 aa Caso 01 PV LAB FC 96R GB 12.3 PAs 150 Hb 16.1 PAd 80 Ht 48.1% FR 20 PLT 231 SaO2 97 Creat 4.01 GCS 15 Na 147 36.8 K 5.0 T CLINICA 1 Ritardo mentale moderato. Vive da solo con supporto assistenziale. S. influenzale da una settimana con ridotto introito alimentare e stato confusionale. DISPOSIZIONE Osservazione con controllo PA-FC ogni 6 ore, terapia idratante, ematochimici + EGA a 12 ore. M 48 aa a 12 h Caso 01 PV FC LAB 32R pH 6.801 PAs pCO2 25 PAd pO2 320 FR 10 HCO3 SaO2 GCS T 3 35.8 CLINICA 2 Arresto cardiaco in PEA bradicardica. Pz vuoto all’eco. IOT e ventilazione meccanica (10 x 400ml) – accesso periferico, poi CVC JI – adrenalina 2 mg – fluidi 2L > ROSC 4 Na 151 K 6.3 Latt 16 LAB Glu HIGH Hb 1585 Creat 15.4 6.3 F 19 aa PV CLINICA 2 FC 98R PAs 105 PAd 60 FR 18 SaO2 99 GCS 15 T Caso 02 Valutazione in PS due mesi prima per trauma ad un braccio. EO non significativo. Non richiesti esami lab 37.8 CONCLUSIONE CLINICA 1 Rinorrea, tosse, mialgie e algie addominali Dimessa con diagnosi di sindrome influenzale e prescrizione di ibuprofene. Rinviata al medico curante. F 19 aa dopo 4 gg PV CLINICA 4 FC 130 PAs 85 PAd 50 FR 32 SaO2 ? GCS 13 T Caso 02 Viva dolorabilità ipogastrica con peritonismo. Diaframma intravaginale, con fuoriuscta di pus dopo la rimozione. 39.9 CONCLUSIONE CLINICA 3 Dolore addominale intenso e obnubilamento Trattamento immediato con fluidi ev e antibiotici. Ricoverata con diagnosi di sepsi grave in MIP. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE Caso 02 • Età reale 15 aa • Paziente fuggita di casa 6 mesi prima, in seguito ad abusi da parte del patrigno • Coinvolta in un sistema organizzato di prostituzione da un giovane che si era offerto di aiutarla e di introdurla nel mondo del lavoro come modella M 15 aa CLINICA 1 Pdc a scuola con crisi tonica. Trasportato in PS da ambulanza di base con segni vitali ancora presenti CLINICA 2 All’arrivo in PS pz in arresto CR. RCP per 1h. FV e DCS > PEA tachicardica > PEA bradicardica > asistolia. Pz vuoto all’eco. IOT e ventilazione meccanica (10x 400ml) – accesso IO, poi CVC JI – adrenalina 15 fl – fluidi 5L, con 2 sacche GR 0 Rh- Caso 03 M 15 aa CLINICA 1 Pdc a scuola con crisi tonica. Trasportato in PS da ambulanza di base con segni vitali ancora presenti CLINICA 2 All’arrivo in PS pz in arresto CR. RCP per 1h. FV e DCS > PEA tachicardica > PEA bradicardica > asistolia. Pz vuoto all’eco. IOT e ventilazione meccanica (10x 400ml) – accesso IO, poi CVC JI – adrenalina 15 fl – fluidi 5L, con 2 sacche GR 0 Rh- Caso 03 LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PS I • • • • • • PAZIENTI MENO COMPETENTI Minore età, disabilità mentale, demenza Malattie psichiatriche Abuso di sostanze Stato di detenzione Clandestinità/irregolarità Problemi sociali: povertà, solitudine, fragilità, coercizione I PAZIENTI MENO COMPETENTI • Accogliere • Garantire la sicurezza dei pazienti e del personale • Lasciare tempo ai pazienti per esprimersi • Utilizzare altre fonti di informazione verbale e documentale • Utilizzare “in ricezione” la comunicazione non verbale • Rassicurare LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PS LA VIOLENZA – LE FASCE DEBOLI • Minori • Donne • Anziani • Disabili LA VIOLENZA – GLI AUTORI • Parenti • Amici e conoscenti • Estranei LA VIOLENZA LA VIOLENZA – LE VITTIME • Accogliere e isolare da potenziali aggressori • Individuare l’abuso – certo o sospetto • Rassicurare • Proteggere LA VIOLENZA – I POTENZIALI AUTORI • Interagire separatamente • Segnalare quanto rilevato all’autorità giudiziaria LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PS IL FINE VITA • Il paziente • I parenti • Gli amici e i conoscenti IL FINE VITA DI CHI OCCUPARSI E COSA FARE • • • • La famiglia Gli altri pazienti Noi Gli altri (p.es. i compagni di scuola e i professori) Per la famiglia - comunicazione - gestione del lutto Per noi Per gli altri pazienti - donazione di organi e tessuti - autopsia, studio del caso, audit Per i compagni e i professori LA COMUNICAZIONE DIFFICILE IN PS • • • • • Conoscenza delle situazioni a rischio Sensibilità clinica e personale Ascolto Osservazione Accoglienza LA COMUNICAZIONE IN PS OBIETTIVI • • • • • Attivare la relazione Ottenere informazioni Fornire informazioni Supportare Collaborare • Ricevere • Assicurarsi • • • • EFFICACIA EFFICIENZA EQUITA’ AUTONOMIA dei pz LA COMUNICAZIONE IN PS TAKE HOME MESSAGES • La comunicazione è una componente fondamentale della professionalità medica e infermieristica, in particolare nell’urgenza • Una buona comunicazione non è funzione del tempo, ma soprattutto della professionalità e della capacità empatica • Una comunicazione scadente condiziona in negativo l’efficacia e l’efficienza, oltre che l’equità e la possibilità di autodeterminazione dei pazienti LA COMUNICAZIONE IN PS TAKE HOME MESSAGES • Attraverso la comunicazione riceviamo dai pazienti e dai loro congiunti molto più di quello che offriamo • La migliore assicurazione di responsabilità civile dei medici e di tutto il personale sanitario non viene da una polizza omnicomprensiva, ma da una buona comunicazione …………. che oltrettutto costa molto meno GRAZIE E BUON LAVORO ! = BUONA COMUNICAZIONE