La mac
stata v china è
dopo 1 alutata
.00
di lavo 0 ore
ro
Mietitrebbiatrice Laverda
AL quattro Evolution
n di Giuseppe Francesco Sportelli
la mietitrebbiatrice
autolivellante per­
fetta o quasi, consi­
gliabile per chiunque sia impe­
gnato nella mietitrebbiatura in
media e alta collina. Dopo
1.000 ore di lavoro, pari a due
campagne, la mia Laverda AL
quattro Evolution non ha accu­
sato il minimo problema, altri­
menti non ci avrei pensato due
volte a cambiarla, perché alla
mietitrebbiatrice chiedo la
massima efficienza e l’assenza
di difficoltà di qualsiasi tipo. In­
vece me la tengo ben stretta».
Antonio D’Onofrio, conto­
terzista di Colletorto (Cb), è
drastico, a buona ragione.
Per mietitrebbiare con rapidi­
tà e tranquillità ettari su ettari
di grano duro, soprattutto, ma
anche di avena, orzo, colza o
girasole, «non ci si può affida­
«È
re alla prima mietitrebbiatrice
che si incontra. Perché non è
vero che una vale l’altra. Cer­
co sempre il top. E oggi per
me il massimo è la Laverda AL
quattro Evolution. Affidabile,
efficiente, produttiva, sempli­
ce da guidare, con inoppu­
gnabili punti di forza: livella­
mento automatico che per­
mette di affrontare pendenze
trasversali del 40% e longitu­
dinali del 30% in salita e del
10% in discesa; sistema di ali­
mentazione a flusso regolare
e continuo costituito da un ca­
nale specifico per autolivel­
lanti con grande imbocco, do­
tato di dispositivo Pfr; appara­
to trebbiante efficace e
rispettoso della qualità di pa­
glia e granella composto da
battitore a 8 spranghe batten­
ti e 8 masse inerziali, contro­
battitore a regolazione elettri­
ca indipendente anteriore e
posteriore; separazione con
Mcs Plus, disattivabile in caso
di prodotti delicati a paglia
friabile, per una separazione
forzata della granella dalla pa­
glia prima dell’arrivo agli
scuotipaglia, e modulo Rev
che incrementa la superficie
di separazione del 20% e l’an­
golo di avvolgimento a 120°;
nuovo motore ecologico fase
III/B Agco Sisu Power a tecno­
logia Scr e Doc a garanzia di
La mietitrebbiatrice Al quattro
Evolution provata per voi
nel Molise.
riduzione dei consumi, massi­
ma economia di esercizio, du­
rata prolungata nel tempo e
ridotte emissioni nell’atmo­
sfera; trinciapaglia specifico
per autolivellanti, attivabile at­
traverso un innesto idraulico e
utilizzabile su tutti i prodotti
trebbiabili: munito di rotore a
52 coltelli, assicura un’effica­
ce trinciatura della paglia gra­
I PREGI
n Agilità in salita data dal motore a trazione integra­
le 4WD a doppia cilindrata, da una pompa idrostati­
ca di 130 litri e da pneumatici che facilitano la salita
con l’aumento del rotolamento (1)
n Cabina spaziosa, ariosa, luminosa, confortevole
per le lunghe giornate di lavoro (2)
n Tubo di scarico della granella posizionato ad an­
golo retto nella parte alta della macchina
1
L’affidabilità dell’Al quattro
Evolution è dovuta innanzitutto
al livellamento automatico,
che permette di affrontare
pendenze trasversali del 40%
e longitudinali del 30% in salita
e del 10% in discesa.
zie ai contro coltelli regolabili
seghettati su entrambi i lati e
al caratteristico fondo bugna­
to registrabile; Comfort Cab
Pro per un ambiente di lavoro
in cui sentirsi a proprio agio».
Trazione integrale 4WD
Nei campi, anche in quelli più
scoscesi e ripidi, aspri e acci­
dentati, questa mietitrebbia­
trice fa sempre un figurone,
afferma ammirato D’Onofrio.
«Mostra un’eccellente agilità
in salita e in discesa, conferita
dal motore a trazione integra­
le 4WD a doppia cilindrata che
aumenta la potenza in salita,
oltre alla sterzata in manovra,
dalla pompa idrostatica di 130
litri e da pneumatici che facili­
tano la salita con l’aumento
del rotolamento. In più vanta
estrema facilità di manuten­
zione, con riduzione dei tempi
d’intervento e dei costi. In­
somma, non teme confronti,
con essa vado sul sicuro.
D’altra parte se da 36 anni
compro mietitrebbiatrici della
Laverda, e mai a occhi chiusi,
è perché ne sono rimasto
sempre soddisfatto».
D’Onofrio cita fra i numerosi
vantaggi dell’AL quattro Evo­
lution anche l’adeguamento
automatico trasversale e lon­
gitudinale della barra di taglio
e pressione al suolo costante
con Gsax, «anche se io non
utilizzo questa barra di taglio.
Dato che la mietitrebbiatrice è
omologata per l’impiego di
barre falcianti pieghevoli, ho
rinunciato alla piattaforma di
taglio Free Flow, che non lo è,
e l’ho equipaggiata con barre
pieghevoli di altre ditte, una
per il grano duro e il colza e
un’altra per il girasole, proprio
per garantirmi facile movi­
mentazione e sicurezza sulla
strada. Le barre pieghevoli ri­
mangono nella sagoma, 3,3
m, della mietitrebbiatrice, che
quindi può procedere tran­
quilla su strada. Chiedo perciò
alla Laverda di rendere pie­
ghevoli anche le barre falcian­
L’agilità in salita
dell’Al quattro Evolution è data
dal motore a trazione integrale
4WD a doppia cilindrata, da una
pompa idrostatica di 130 litri e da
pneumatici che facilitano la salita
con l’aumento del rotolamento.
I DIFETTI
2
3
n Mancanza di una bar­
ra falciante pieghevole
di serie Laverda (3)
n Mancanza del Gps di
serie
n Climatizzatore manuale: sarebbe preferibile au­
tomatico
ti: così le mietitrebbiatrici sa­
ranno davvero complete».
Per un contoterzista impe­
gnato nella mietitrebbiatura è
fondamentale disporre di una
mietitrebbiatrice pienamente
affidabile, che esprima il me­
glio di sé nel breve arco della
raccolta. «La mietitrebbiatura
è come una gara attesa per
un anno, un appuntamento al
quale la macchina, cioè l’atle­
ta, non può farsi trovare im­
preparata e deve dimostrarsi
affidabile a 360 gradi. È pro­
prio l’affidabilità il pregio parti­
colare di questa mietitrebbia­
trice: nella qualità della rac­
colta, nella pulizia della
granella, nei bassi consumi,
nella silenziosità della lavora­
zione, un aspetto di particola­
Poiché la mietitrebbiatrice è
omologata per barre pieghevoli,
D’Onofrio ha rinunciato alla
piattaforma di taglio Free Flow,
che non lo è, e ha equipaggiato
la macchina con barra
pieghevole di altra ditta.
Aumentando il raggio degli
pneumatici anteriori da 26 a 32
pollici e quello dei posteriori da
20 a 24 pollici, la mietitrebbiatrice
è stata rialzata di circa 15 cm
dal suolo: così sono stati eliminati
tutti i problemi di strisciamento.
re importanza per chi lavora
10­12 ore al giorno, nell’ottima
produttività oraria in funzione
del tipo di terreno. Ma il pregio
che più si nota in collina e
montagna è il livellamento au­
tomatico, che “incolla” la mie­
titrebbiatrice al terreno con
pendenze trasversali fino al
40%, longitudinali del 30% in
salita e del 10% in discesa, e
garantisce la massima pro­
duttività in tutta sicurezza an­
che su superfici con forti pen­
denze. La mietitrebbiatrice,
dotata di trazione integrale
con quattro ruote motrici di
serie, trasmissioni robuste,
frenata decisa, grazie ai sen­
sori del circuito elettronico è
sempre in perfetto assetto ri­
La barra pieghevole rimane nella
sagoma, pari a 3,3 m, della
mietitrebbiatrice, che quindi può
procedere tranquilla su strada.
spetto al profilo del terreno,
mantenendo in posizione
orizzontale gli organi di ali­
mentazione, battitura e sepa­
razione e quindi assicurando
condizioni di lavoro ottimali su
salite e discese impegnative».
Nei terreni scomodi, evidenzia
D’Onofrio, un’altra mietitreb­
biatrice potrebbe toccare sot­
to, strisciare e danneggiarsi, o
comunque essere costretta a
procedere con estrema atten­
zione per evitare danni. «Non
così per la AL quattro Evolu­
tion. Grazie all’attenzione dei
meccanici e tecnici della La­
verda, che sono stati sempre
vicini a me e ad altri contoterzi­
sti, chiedendo le nostre valuta­
zioni sui pregi e difetti delle
mietitrebbiatrici e ascoltando i
nostri consigli, la società co­
struttrice ha aumentato il rag­
gio degli pneumatici anteriori
da 26 a 32 pollici e quello dei
posteriori da 20 a 24 pollici,
rialzando così la macchina di
circa 15 cm dal suolo ed elimi­
nando tutti i problemi di stri­
sciamento. In alta collina esiste
in particolare il problema della
presenza di grossi sassi: il rial­
zamento della macchina per­
mette di lavorare con maggio­
re tranquillità, senza il timore
continuo di provocarle danni».
Un canale elevatore ad hoc
L’eccellente trebbiatura del­
l’AL quattro Evolution è possi­
bile solo con un’ottima prepa­
razione e un’alimentazione
uniforme di steli, nota D’Ono­
LA PAGELLA
8: perfetta, per la piena adattabilità
Ý Affidabilità
ai vari ambienti e terreni: nessun problema nelle
prime 1.000 ore di lavoro
8: ottima capacità di lavoro: 3 ha/h su
Ý Produttività
grandi appezzamenti di grano in media collina
di lavoro 7,5: molto buone, «meglio
Ý Condizioni
nella mietitrebbiatrice che in casa»
7,5: ottima, la disponibilità dei tecnici
Ý Assistenza
del concessionario Laverda garantisce piena tutela
in caso di improvvisa emergenza
trebbiante 7: efficiente, tradizionale,
Ý Sistema
ma aggiornato con l’Mcs che permette
Ý
Ý
Ý
Ý
Ý
Ü
di disinserirlo con paglie molto fragili
e leguminose per avere un prodotto integro
Elettronica 7: semplice, ma efficiente, senza
doverci perdere la testa
Versatilità 7: si adatta bene a numerose colture
(grano duro, avena, orzo, favino, colza e girasole),
tratta bene sia la granella o altri semi sia la paglia
Consumi 7: ridotti, grazie all’innovativo motore
ecologico fase III/B Agco Sisu Power
e all’efficienza dell’apparato trebbiante
Estetica 7: bella, di un bel colore rosso, «è un
vanto guidarla»
Manutenzione 7: facile, con riduzione dei tempi
d’intervento e dei costi
Tenuta su strada 6,5: buona, grazie però alla
barra falciante pieghevole non prodotta da Laverda
frio. «Perciò la mietitrebbiatri­
ce è provvista di un lungo ca­
nale elevatore, specifico per
autolivellanti e dotato di gran­
de imbocco, concepito per
migliorare sia la resa della
macchina (grazie alla maggio­
re capacità e alla continuità di
L’ampia luce dal suolo (almeno
0,5 m), si rivela molto utile
nei terreni impervi e sassosi
delle alte colline molisane.
flusso del prodotto) sia il lavo­
ro dell’operatore che dispone
di una maggiore visibilità dalla
cabina. Inoltre è dotata del si­
stema Pfr (Prepare and Fee­
ding Roller), soluzione che
agevola il flusso continuo, dal­
la piattaforma di taglio agli or­
gani trebbianti, grazie a un rul­
lo con dita retrattili all’ingresso
del canale elevatore, e garan­
tisce numerosi benefici: rego­
larità di trebbiatura, rendimen­
to costante della mietitrebbia,
minor fabbisogno di potenza,
riduzione dei consumi, massi­
ma durata delle trasmissioni».
Anche nella battitura l’AL
quattro Evolution è insupera­
bile per prestazioni ed effi­
cienza, sostiene D’Onofrio. «Il
battitore, con diametro di 600
mm e larghezza di 1.340 mm,
dotato di otto spranghe bat­
tenti e otto masse inerziali, as­
Laverda AL quattro Evolution, costo orario per il contoterzista (€)*
COSTI FISSI
Costo storico
La nuova leva multifunzione
integrata nel bracciolo del sedile
si distingue per intuitività
di utilizzo, forma ergonomica e
integrazione del comando innesto/
disinnesto scarico granella.
sicura un’ottima separazione
del prodotto nel massimo ri­
spetto della qualità di paglia e
granella. Le masse inerziali
imprimono un effetto volano al
battitore e riducono lo spazio
fra una spranga battente e
l’altra: ne risultano un’attività
di battitura estremamente re­
golare e un trattamento deli­
cato anche in caso di prodotto
a paglia fragile. Grazie inoltre
al sistema elettrico di regola­
zione indipendente della par­
te anteriore e posteriore del
controbattitore, la mietitreb­
bia si adatta in modo rapido ai
diversi tipi di prodotto in ogni
condizione. La regolazione la
effettuo facilmente dalla cabi­
na di comando».
Poiché le migliori prestazioni di
La cabina Comfort Cab Pro offre
il massimo in termini
di razionalità dei comandi,
comfort ed ergonomia.
185.000
Interessi (anni 5)
46.250
Costi manutenzione e riparazione
74.000
Recupero per vendita
–55.500
TOTALE
- all’anno
- all’ora
249.750
31.219
62,4
COSTI VARIABILI
La gestione dell’affidabilità
operativa viene controllata
attraverso il computer di bordo
Agritronic Plus di 2ª generazione.
L’interfaccia con l’operatore offre
una visualizzazione ben distinta
delle molteplici prestazioni
e dei parametri di efficienza
della macchina.
Consumo gasolio
23,4
Manodopera
22,0
Costi amministrativi
10,8
Costo fisso all’ora
62,4
Totale Costo orario
118,6
*500 ore annue d’impiego dichiarate
Costi fissi
Per costo storico viene considerato il prezzo effettivamente pagato dal
contoterzista e non il prezzo di listino. L’ammortamento è considerato
di 8 anni. Gli interessi sono calcolati considerando un piano di
finanziamento di 5 anni al tasso medio del 5%. I costi di manutenzione
sono calcolati imputando al 5% annuo del costo storico. Il recupero di
vendita è valutato nel 30% del costo storico.
Costi variabili
Il consumo di gasolio è considerato in litri al prezzo di 0,9 euro/litro e
poi trasformato in costo orario. Il costo della manodopera è stato
considerato in 22 euro all’ora. I costi amministrativi (assicurazione,
costi burocratici, personale d’ufficio, spese di rappresentanza, oneri
per la sicurezza) sono valutati al 10% del costo storico.
Il sedile a sospensione
pneumatica.
una mietitrebbia si ottengono
separando la granella dalla
paglia prima che arrivi agli
scuotipaglia, l’AL quattro Evo­
lution è provvista del Multi
Crop Separator Plus (Mcs
Plus), che sottopone il prodot­
to a un’azione di separazione
forzata e può essere disattiva­
to nel caso di prodotti delicati a
paglia friabile. «Posso così dif­
ferenziare la capacità di sepa­
razione in base al tipo e alle
condizioni del prodotto e for­
mare sempre andane abbon­
danti e soffici, presupposto
ideale per l’efficienza nelle
successive fasi di raccolta e
pressatura della paglia. Posso
passare da un sistema di treb­
biatura più aggressivo a uno
più delicato più volte al giorno,
semplicemente, tramite un in­
terruttore elettrico. Inoltre il
modulo Rev, integrato nel si­
stema Mcs, incrementa la su­
perficie di separazione del
20% e l’angolo di avvolgimen­
to a 120°, senza rinunciare al­
l’utilizzo dell’intera lunghezza
degli scuotipaglia. Infatti, poi­
ché una piccola percentuale di
granella rimane tra la paglia, i
lunghi scuotipaglia consento­
no una ulteriore separazione
attiva grazie all’esclusiva for­
ma dei grigliati e agli alti gradini
L’Al quattro Evolution offre
come optional la disponibilità
di frigorifero portatile, impianto
radio e lettore cd, telecamera
con display a colori e sistema
satellitare Gps.
Motore ecologico
I nuovi fari ad alta intensità H9
regolabili garantiscono elevata
luminosità per un lavoro
notturno in piena sicurezza.
di scuotimento. L’ampia su­
perficie del piano preparatore
predispone in modo ideale la
miscela pula­paglia corta­
granella all’azione sia dei cri­
velli registrabili High Capacity
Design, a profilo speciale con
azione contrapposta, che as­
sicurano un’eccellente pulizia
della granella e aumentano il
rendimento, sia del potente
ventilatore a portata differen­
ziale, dotato di due prese
d’aria laterali e di una superio­
re. Così la mietitrebbia garan­
tisce, oltre all’eccellente quali­
tà della granella, prestazioni
superiori, consumi contenuti e
polivalenza d’impiego».
L’insieme di questi fattori au­
menta la produttività giorna­
liera della mietitrebbia. «A in­
crementarla
ulteriormente
concorrono altri tre fattori: il
serbatoio per granella da
6.500 litri con una capacità di
scarico di 85 litri/sec; il tubo di
I lunghi scuotipaglia consentono
un’ulteriore separazione grazie
all’esclusiva forma dei grigliati
e agli alti gradini di scuotimento.
scarico posto sulla sommità
del serbatoio cereali, che, con
il suo brandeggio orizzontale,
agevola il riempimento otti­
male di qualsiasi tipo di rimor­
chio; l’ampia dotazione di fari
H9 regolabili che permette di
lavorare anche di notte con
una visibilità totale finché lo
consentano le condizioni di
raccolta».
UNA VITA CON LAVERDA
S
in dagli esordi dell’attività di contoterzista D’Ono­
frio ha avuto come compagna di lavoro quasi
sempre una mietitrebbiatrice Laverda.
«Un contoterzista che si rispetti, dalle mie parti, non
può non avere una mietitrebbiatrice autolivellante.
Mio padre ne aveva una, io ne ho già cambiate nove,
tutte autolivellanti e quasi tutte Laverda. Ho iniziato, nel lontano 1976, con una Laverda M
100, autolivellante solo sui laterali. Ma, operando su terreni di media e alta collina, dai 200
m di Serracapriola agli 800 m e oltre di Sant’Elia a Pianisi, scoscesi, con pendenze
superiori al 40%, e in più aspri, accidentati e franosi, ho scelto le successive mietitrebbia­
trici autolivellanti su tutti e quattro i lati. Nel 1978 la Laverda M 112 AL, nel 1985, unica
eccezione, una Fiatagri 3350 AL, nel 1990 una Laverda 3550 AL, che ricordo quasi con
affetto: una mietitrebbiatrice robusta e completa, il primo anno ha lavorato 1.250 ore, nei
dieci anni in cui l’ho tenuta ben 12.000 ore. Nel 1998 ho acquistato una New Holland 3550
AL, frutto di una breve joint­venture fra Laverda e New Holland, ma che in sostanza era il
risultato della tecnologia Laverda. Nel 2000 una Laverda 3560 AL con barra Schuma­
cher che tagliava molto bene, nel 2004 una Laverda 255 AL 4WD, nel 2009 una Laverda
AL quattro, infine nel 2011 l’AL quattro Evolution. E sto già pensando all’acquisto, nel
2013, di una nuova mietitrebbiatrice, naturalmente sempre Laverda».
«Il fatto è – conclude D’Onofrio – che le mietitrebbiatrici autolivellanti Laverda nascono
come tali sin dal primo bullone. Invece quelle di altre società costruttrici nascono per la
pianura e poi vengono allestite per la media e alta collina, cioè come autolivellanti, ma
non raggiungono mai la capacità di lavorare anche col 40% e oltre di pendenza laterale,
aspetto che per me è molto utile, direi decisivo, e che la Laverda mi garantisce». nG.F.S.
Per esprimerne e valorizzarne
al meglio le molteplici caratte­
ristiche l’AL quattro Evolution
è dotata di un motore ecologi­
co fase III/B Agco Sisu Power
che «ha una riserva di forza fa­
volosa e assicura consumi
bassi, come ho verificato met­
tendo a confronto, nello stes­
so campo, la mia con le mieti­
trebbie di miei amici. Questo è
peraltro un motore che, grazie
alle tecnologie Scr (Selective
Catalytic Reduction) e Doc
(Diesel Oxidation Catalyst), ri­
duce le emissioni in atmosfera
mantenendo il consumo tota­
le invariato senza effetti nega­
tivi sul funzionamento o sulle
operazioni di manutenzione e
permettendo un utilizzo più
efficiente del carburante. Un
sistema elettronico mi per­
mette di gestire la potenza in
modo intelligente per assicu­
rare un surplus quando le con­
dizioni di lavoro lo richiedono».
Altro vantaggio dell’AL quat­
tro Evolution è, per D’Onofrio,
la facilità di manutenzione,
con riduzione dei tempi d’in­
tervento e costi. «È la sempli­
cità il tratto distintivo di questa
mietitrebbiatrice, benché si
coniughi con funzionalità. Le
operazioni di manutenzione
Il serbatoio di gasolio visto
da sotto. L’Al quattro Evolution si
distingue per la notevole riduzione
dei consumi di carburante.
L’IMPORTANZA DI UN CONCESSIONARIO DI FIDUCIA
L
Il serbatoio per granella
da 6.500 litri con una capacità
di scarico di 85 litri/sec. In
fondo: il grande oblò vetro/vetro
sulla cabina e sul serbatoio
granella per avere sempre sotto
controllo il livello di riempimento
e la qualità del prodotto.
vengono agevolate dai criteri
di razionalità con cui la mac­
china è stata costruita: a parti­
re dagli ampi portelloni latera­
li, completamente apribili per
accedere alla trasmissione e
agli organi interni, fino al filtro
rotante a sgancio rapido che
consente un facile accesso al
radiatore dell’acqua e dell’olio
e al condensatore dell’im­
pianto di climatizzazione della
cabina. Ben l’80% delle lamie­
re dei componenti è zincato
e ultime due mietitrebbiatrici, l’AL quattro e l’AL quattro Evolution, D’Onofrio le ha
acquistate dalla concessionaria Laverda Palumbo Motors di Lucera (Fg), gestita
con encomiabile cura e sollecitudine dal titolare Giuseppe Palumbo. «Pure se non
ho bisogno di assistenza, i tecnici di Palumbo compiono sempre visite di controllo e di
cortesia che mi fanno sentire pienamente tutelato in caso di improvvisa emergenza.
Anche questo è segno di serietà e affidabilità».
L’Al Quattro Evolution è una macchina che si arrampica dappertutto ed è molto adatta
alnostroterritorio,osservaPalumbo,veroconoscitoredelmestiereperché,figliod’arte
e contoterzista lui stesso, appena ha un attimo libero sale su una delle sue Laverda e si
dedica al lavoro sul campo. «La mia è una vera passione che ho ereditato da mio padre
e voglio trasmettere anche a mio figlio, perché queste sono le nostre origini: lavori dei
campi e in particolare mietitrebbiatura, come agricoltori e contoterzisti. È così che si
scoprono tutti i segreti della mietitrebbiatrice: sul campo si impara quali sono le regola­
zioni più adatte alle condizioni e al tipo di prodotto, come usare al meglio le tecnologie
disponibili sulla macchina, quale tipo di manutenzione giornaliera fare prima della mieti­
trebbiatura, come gestire la manutenzione annua, quali controlli effettuare». n G.F.S.
per garantire la massima du­
rata nel tempo. I tempi per la
pulizia e il controllo degli orga­
ni trebbianti sono considere­
volmente ridotti grazie alla va­
schetta parasassi di grande
capacità che, con la sua am­
pia apertura, assicura uno
svuotamento totale e per­
mette un rapido e facile ac­
cesso al piano preparatore e
agli organi trebbianti senza al­
terare la registrazione di base
del controbattitore».
Comfort Cab Pro
Sull’ambiente di benessere
ed efficienza offerto dalla ca­
bina Comfort Cab Pro D’Ono­
frio vuole spendere particolari
parole di elogio «perché offre
il massimo in termini di razio­
nalità dei comandi, comfort
ed ergonomia. La nuova leva
multifunzione integrata nel
bracciolo del sedile si distin­
gue per intuitività di utilizzo,
forma ergonomica e integra­
LE DUE IMPRESE DI D’ONOFRIO
C
ome quasi tutti gli agromeccanici meridio­
nali Antonio D’Onofrio associa all’attività di
contoterzista, di gran lunga prevalente, quella
di agricoltore, e per entrambe le attività è rego­
larmente iscritto alla Camera di commercio di
Campobasso. Coltiva infatti un’azienda di pro­
Antonio D’Onofrio, al centro, con il figlio
prietà, due corpi fondiari di 48 ha a Serraca­
Giovanni e il titolare della concessionaria
priola (Fg) e 7 ha a Colletorto, nella quale adot­
Laverda Palumbo Motors Giuseppe Palumbo.
ta in genere una rotazione quadriennale: gra­
no duro ­ favino ­ grano duro ­ girasole con
terreni più asciutti oppure colza con terreni più umidi. Come contoterzista, invece,
gestisce 600 ha a grano duro, in parte a Serracapriola e per la maggior parte in
provincia di Campobasso, fra Colletorto, Rotello, Bonefro e Sant’Elia a Pianisi, e, nello
stesso comprensorio, 150­200 ha a girasole o favino. Sull’intera superficie che gesti­
sce come contoterzista effettua la raccolta, mentre su circa 200 ha si occupa anche
del ciclo colturale completo, dalle arature alla semina fino alla cura di diserbo, conci­
mazione e difesa fitosanitaria.
n G.F.S.
zione del comando innesto/
disinnesto scarico granella.
La visibilità è completa, a 360
gradi, grazie alle ampie vetra­
te, al grande oblò vetro/vetro
sulla cabina e sul serbatoio
granella per avere sempre
sotto controllo il livello di riem­
pimento e la qualità del pro­
dotto. Il massimo comfort è
assicurato dal sedile a so­
spensione pneumatica, dal
climatizzatore manuale, che
però sarebbe preferibile au­
tomatico, e, come optional,
dalla disponibilità di frigorifero
portatile, impianto radio e let­
tore cd, telecamera con di­
splay a colori. Sembra un sa­
lotto. Anche il sistema satelli­
tare Gps è optional, ma
secondo me sarebbe bene
che fosse di serie. Non voglio
infine dimenticare i già citati
nuovi fari H9 regolabili, che
garantiscono intensa lumino­
sità per un lavoro notturno in
piena sicurezza. Infine le inno­
vazioni tecnologiche introdot­
te sull’AL quattro Evolution
non potevano non includere
interventi sulla gestione del­
l’affidabilità operativa, con­
trollata attraverso il computer
di bordo Agritronic Plus di 2ª
generazione.
L’interfaccia
LA RISPOSTA DELLA CASA COSTRUTTRICE
D
esideriamo innanzi tutto ringraziare il Sig. Antonio
D’Onofrio e suo figlio Giovanni per la fiducia ac­
cordata a Laverda, non solo per la mietitrebbia Al
quattro Evolution di cui alla prova, ma per i numerosi
altri modelli Laverda acquistati nel corso della sua at­
tività. Ringraziamo anche il concessionario Laverda,
Giuseppe Palumbo, che sa interpretare sempre con
grande professionalità le esigenze dei nostri clienti.
Per quanto riguarda le migliorie da apportare, possia­
moassicurarechelabarrapieghevoleacquistatadal­
l’impresa agromeccanica D’Onofrio, pur non essen­
do di nostra produzione, corrisponde perfettamente
alle specifiche di applicazione, proprio come se fosse
un componente originale. Questo perché Laverda
fornisceaicostruttoridiapparecchiatureapplicabilial­
le macchine di propria produzione tutte le indicazioni
tecniche necessarie per l’ottimale interfaccia.
Con riferimento all’adozione standard del sistema
con l’operatore, perfetta­
mente funzionale, offre una
visualizzazione ben distinta
delle molteplici prestazioni e
dei parametri di efficienza del­
la macchina».
A una mietitrebbiatrice quasi
perfetta come l’AL quattro
satellitare Gps, non appena le richieste saranno più
numerose, Laverda potrà agire di conseguenza per­
ché la macchina è già predisposta per l’applicazione.
Anche nel caso del climatizzatore automatico, la tec­
nologia per i componenti necessari ne permette an­
che l’applicazione di serie. Ne terremo sicuramente
conto nelle prossime evoluzioni del modello.
Vorremmoinoltrepuntualizzareche,perunatipologia
di macchine come questa, calcolare i costi di manu­
tenzione come 5% del costo storico non corrisponde
alla realtà: le informazioni da noi raccolte, infatti, li sti­
mano intorno all’1,5% al massimo. Di conseguenza, il
costo orario indicato nella tabella secondo i nostri cal­
coli dovrebbe attestarsi sui 105­106 euro. Concludia­
mo augurando ai Signori D’Onofrio e alla loro impresa
di raccogliere grandi successi con la Al quattro Evolu­
tion e con tutte le mietitrebbie Laverda.
n
Marketing e Comunicazione Laverda
Evolution è proprio difficile tro­
vare un difetto. «Più che di di­
fetti parlerei di migliorie da ap­
portare – conclude D’Onofrio –
e quindi una barra falciante
pieghevole di serie Laverda, il
Gps di serie e il climatizzatore
automatico».
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