’ocur festival del cortometraggio XIV EDIZIONE | 2014 19-22 novembre t ’ocur festival del cortometraggio XIV EDIZIONE | 2014 19-22 novembre t Institut français Napoli − Palazzo Le Grenoble | Via Crispi 86 Pan − Palazzo delle Arti Napoli | Via dei Mille 60 Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani Comune di Napoli il Sindaco Luigi de Magistris l’Assessore ai Giovani e alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente l’Assessore alla Cultura e al Turismo Gaetano Daniele il Dirigente del Servizio Giovani e Pari Opportunità Giuseppe Imperatore FESTIVAL DEL CORTOMETRAGGIO ’O CURT 2014 direzione artistica e organizzativa / artistic and organisational direction Associazione culturale Tycho Armando Andria, Federico Cappabianca, Giovanna Dipalma, Claudia Pascotto, Paola Savinelli, Luca Silvestre Mediateca Santa Sofia Francesco Napolitano media partner Radio Siani connected with Click for festivals, Festhome ristorante / restaurant Antonio e Antonio Srl – Via Crispi 89, Napoli catering Pasticceria Angelo Carbone luoghi / venues Institut français Napoli – Palazzo Le Grenoble PAN – Palazzo delle Arti Napoli retrospettiva Mikheil Kobakhidze a cura di / Mikheil Kobakhidze retrospective curated by Francesco Napolitano, Armando Andria mostra di illustrazioni dedicata a M. Kobakhidze a cura di / Kobakhidze’s illustrated posters exhibition curated by Pako Massimo | Scuola Italiana di Comix mostra CliCiak a cura di / CliCiak exhibition curated by Antonio Maraldi | Comune di Cesena, Assessorato alla Cultura e Promozione, Centro Cinema Città di Cesena convegno Vedo Nero. Il noir come rappresentazione della crisi a cura di / conference Vedo Nero. Noir as a representation of crisis curated by Rosario Gallone | Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme giurie / juries Daniele Ciprì | Giuseppe Borrone, Maurizio Braucci, Claudio Di Biagio | Ana Caterina Morariu, Dario Sansone, Ciro Scognamiglio | Rosario D’Uonno, Rosario Gallone, Giovanna Senatore | Giuseppe Gambino, Lucia Liberti comunicazione e social media / communication and social media Giovanna Dipalma ufficio stampa / press office Luca Romano, Mario Leombruno logo e grafica / logo and graphic design Gaia Del Giudice illustrazione / illustration Ilaria Grimaldi sito / website Bruno De Fazio (grafica / design), Daniele Mancino (sviluppo / developer) produzioni video / videos Federico Cappabianca, Luca Silvestre fotografo / photographer Lucio Carbonelli gestione film e proiezioni / film management and screenings Federico Cappabianca, Luca Silvestre sottotitoli / subtitles Carolina Napolitano, Armando Andria coordinamento autori e giurie / directors and juries coordinators Federico Cappabianca, Claudia Pascotto, Paola Savinelli ospitalità / hospitality Claudia Pascotto, Paola Savinelli amministrazione / administrators Giovanna Dipalma, Claudia Pascotto CATALOGO / CATALOGUE a cura di / edited by Armando Andria progetto grafico e impaginazione / graphic design and layout Gaia Del Giudice testi / texts Armando Andria, Federico Cappabianca, Giovanna Dipalma, Francesco Napolitano, Claudia Pascotto, Paola Savinelli, Luca Silvestre editing Giovanna Dipalma traduzioni / translation Carolina Napolitano le foto della mostra CliCiak utilizzate sono di / CliCiak exhibition photos by Gianni Fiorito (La grande bellezza, p. 85), Angelo R. Turetta (Salvo, p. 102), Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera, p. 104), Fabrizio Di Giulio (Ti ho cercata in tutti i necrologi, p. 105) RINGRAZIAMENTI / ACKNOWLEDGEMENTS lo staff e la segreteria dell’Assessorato ai Giovani e alle Politiche Giovanili lo staff e la segreteria dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo la segreteria del Servizio Giovani e Pari Opportunità per l’Institut français Napoli Christian Thimonier Sibylle Atchouel Lydia Schapirer Filippo Albano Luisa Curcio per l’Instituto Cervantes Luisa Castro Giovanna Del Bello per l’Istituto Confucio Adriano di Castri Elisabetta Pisa per il Goethe-Institut Maria Carmen Morese Johanna Wand per la Mediateca Santa Sofia Lorenza Bianconi Irma Attisani Elvira Basso Salvatore Carrino Anna Esposito Armando Palmiero Enza Parlato lo staff e la segreteria del PAN – Palazzo delle Arti Napoli Giuseppina Cesarelli Raffaele Tartaglia Laura Vassallo per le affiches Stefania Chieffi Mary Cinque Ilaria Grimaldi Romilda Lombardi Vittoria Piscitelli Pako Massimo per il convegno Vedo Nero Vincenzo Esposito Gino Frezza Rosario Gallone Marco Ottaiano Annamaria Palermo per Indigo Film Laura Bianchini Giustino Finizio Lara Lucchetta per lo spot di ’O Curt B-Giù Maria Rosaria Borrelli Vladimiro D’Amico Enrico De Luca Alessandra Farro Marco Ferrentino Grazia Gnocchi Carelli Tullio Imperatore Giuliano La Spina Procolo Lucignano Manovalanza Emanuele Palamara Ivana Palmieri Gianpiero Petraroli Francesco Renella Flavio Ricci Massimo Romano Stefania Spanò Sara Tedeschi e inoltre Stefano Annona Dario Bonazelli (I Wonder Pictures) Nicola Borrelli Francesco Capuano Angelo Carbone Sara Castaldo Alberto Castellano Fiorella Cignarale Evelyn Dewald (Underlight) Philippe Dijon de Monteton Giancarlo Fimiani (R-Store) Gianni Fiorito Francesca Geria Nicola Giuliano Mohamed Hossameldin Gianluca Iodice Marta Lortkipanidze Alessio Maisano Antonio Vladimir Marino Corrado Morra Luca Murri Roberto Nisi NPS MULTIMEDIA Lasha Otkhmezuri Olga Shapoval Luigia Siano Federico Tocchella Sergio Vitolo INDICE / CONTENTS CONCORSI / COMPETITIVE SECTIONS Giurie / Juries ’O Curt internazionale Corti animati ’O Curt Napoli Leggerocorto Educational 13 18 38 48 56 62 PRESENZE / GUESTS Mikheil Kobakhidze Affiches per / for ’O Curt Daniele Ciprì Nicola Giuliano 69 76 80 84 FUORI SCALA / OFF THE SCALE Is the Man Who Is Tall Happy? 86 MONDI IN CORTO Institut français Instituto Cervantes Istituto Confucio Goethe-Institut Vedo Nero 89 92 95 98 101 CliCiak 102 INDICE DEI FILM / FILM INDEX 107 La bellezza come risorsa / Beauty as a resource LUIGI DE MAGISTRIS Sindaco di Napoli / Mayor, City of Naples Napoli e il cinema, un abbraccio appassionato, che ti cinge con il suo calore, come il Golfo che ti chiude fra Punta Campanella e Capo Miseno. Il rapporto fra Napoli e il cinema è viscerale e profondo. Perché siamo terra di creatività e cultura, dalla musica al teatro. Perché Napoli è sempre protagonista: a volte raccontata, altre volte patria di chi racconta – attori e autori di fama mondiale –, portandosi dietro la sua città, nella biografia e nel cuore. La bellezza di Napoli è fonte di ispirazione, così come le sue complessità e contraddizioni. Nutrice di immaginari e di creatività, Napoli e il cinema sono quasi sinonimi. È incredibile come questo piccolo angolo di mondo, forse periferia se lo si guarda con gli occhi dell’economia globalizzata e senz’anima, sia in realtà un centro di prima grandezza nelle arti. Per questo, come Sindaco, sono convinto che creatività e mercato possano e debbano andare insieme. Per questo, l’Amministrazione della città è sempre attenta a promuovere attività culturali: perché un’adeguata valorizzazione del capitale culturale immateriale di cui Napoli è ricca può innescare un effetto moltiplicatore per il capitale economico; può aiutarci a creare posti di lavoro, può rilanciare sempre di più la nostra immagine. Ci hanno spesso ripetuto, in questi anni, che «con la cultura non si mangia». Io penso l’esatto opposto. E, a Napoli, lo stiamo dimostrando. Vi do dunque il benvenuto alla XIV edizione del Festival del cortometraggio ’O Curt, alle cui selezioni hanno partecipato 1.074 artisti, da tutti i cinque continenti. A riprova del successo di un’idea in cui abbiamo investito con passione. Buona visione! / Naples and cinema. They hold you in a warm passionate embrace, just like the Bay of Naples encloses you between Punta Campanella and Cape Miseno. Our city has a very deep relationship with cinema, and this is because it is a land of creativity and culture, from music to theatre. But this is also because Naples always plays a leading role: sometimes people talk about it, sometimes it is the homeland of those same people – world-famous actors and authors – , who carry their city in their hearts besides seeing it on their papers. The beauty of Naples is a source of inspiration and so are its difficulties and contradictions. Being a source of creativity, Naples is almost synonymous with cinema. It’s incredible how this little corner of the world – a periphery, if you see it through the lens of the soulless global economy – is actually a major arts center. That’s why, as a Mayor, I strongly believe that creativity and market could and should go well together. For this reason, the City Administration constantly tries to promote cultural activities, since raising the profile of the huge intangible cultural capital of Naples could increase the economic capital as well; it could help create jobs and enhance our image. During these years, we have often been told that «you can’t eat culture». I believe the opposite is true, and Naples is proving it. I give you a big welcome to the 14th Short Film Festival ’O Curt, which received 1074 requests to participate from all over the world, as further proof of the success of an idea we invested in with enthusiasm. Enjoy the show! 9 La città del cinema / The city of cinema ALESSANDRA CLEMENTE Assessore ai Giovani e Politiche Giovanili di Napoli / Councillor for Youth Policies, City of Naples Ho iniziato questa esperienza nella Giunta con la voglia di valorizzare tutto ciò che di buono appartenesse in ambito giovanile al patrimonio di Napoli. Modificando i linguaggi, rendendoli contemporanei, ma permettendo che l’eredità delle buone cose fatte in città fosse collante di un nuovo e forte patto generazionale. Fra queste iniziative ho scoperto il Festival ’O Curt, nato da un’idea della Mediateca Santa Sofia e oggi alla sua XIV edizione. A differenza di tanti altri festival, ’O Curt è un bene comune. Rientra, oggi, grazie a chi lo ha custodito e difeso negli anni, in un più ampio piano dell’Amministrazione che vuole fare della sede della Mediateca un palazzetto dedicato al cinema e, in sinergia con l’Assessorato alla Cultura, un Servizio dedicato a questo mondo, oltre che un luogo di condivisione per i ragazzi, rendendoli protagonisti intorno ad una passione. L’attento lavoro della commissione che ha esaminato le proposte organizzative per la sua realizzazione, ha portato all’affidamento dell’edizione 2014 all’Associazione Tycho. Giovani cinefili e professionisti del settore, con il pieno sostegno della Mediateca, del Servizio Giovani e Pari Opportunità e dell’Assessorato, stanno dando vita all’edizione più partecipata della storia della rassegna, triplicando il precedente record e superando la soglia di 1000 partecipanti. Parafrasando lo storico latino Sallustio, «Faber est suae quisque fortunae»: Napoli, soprattutto quando è declinata al giovanile, vuole essere artefice della propria fortuna. Con i miei complimenti a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, sono felice di poter dire: bentornato ’O Curt! 10 / I started my experience in the local council with the aim to give importance to all the good things concerning young people and belonging to the heritage of Naples. Among several initiatives, I discovered the Festival ’O Curt, conceived by Mediateca Santa Sofia and now in its 14th year. Unlike many other festivals, ’O Curt is a common good. Thanks to all the people who have preserved and defended its role through the years, it is now part of a larger plan of the Administration, which aims at turning the seat of the Mediateca into a little Palace of Cinema. Moreover, with the help of the Councillorship for Culture, that structure could start providing services in the same field, but it could also become a meeting place and create opportunities for young people who want to cultivate their passion. A commission carefully considered the planning proposals for the Festival, eventually entrusting its organization to Tycho Cultural Association. This Association is made up of young cinephiles and film sector professionals, who are starting a Festival with its highest turnout ever and with the full support of Mediateca Santa Sofia, of the Youth Service, of the Department for Equal Opportunities and of the Councillorship. In fact, they have tripled the previous record, surpassing the threshold of 1000 participants. Quoting the Roman historian Sallust, «Faber est suae quisque fortunae»: Naples wants to be the artisan of its own fortune, especially when the youth is involved. With my compliments to all the people who have worked on this project, I am happy to say: welcome back, ’O Curt! Il nostro ’O Curt / Our ’O Curt ASSOCIAZIONE CULTURALE TYCHO / TYCHO CULTURAL ASSOCIATION Claudia, Armando, Federico, Giovanna, Luca, Paola Ognuno di noi membri dell’Associazione Tycho è stato guidato nel proprio percorso di vita, studio e lavoro dall’amore per uno dei diversi aspetti che creano la magia del cinema: oggi uniamo le nostre passioni individuali e le nostre specifiche competenze nella creazione e cura di eventi, attività produttive e di studio. Quello che abbiamo cercato di trasferire in questa edizione del festival è la voglia di rendere viva e palpitante l’idea di cinema come noi la intendiamo. Un gioco in continuo mutamento, capace di inventarsi e reinventarsi e di adattarsi ai nuovi linguaggi, alle nuove forme della comunicazione, al nuovo modo di vivere il tempo. Una creazione studiata e gioiosa che affronta la nascita di un’immagine o di una narrazione con uno spirito disposto a lasciarsi sorprendere. Una scoperta costante delle storie filmate che arrivano ai nostri occhi: piccoli tesori nascosti da custodire, amare, far conoscere. Uno studio che non sembra mai avere fine, la ricerca di un’epifania, la tecnica come strumento di perfezione, la meraviglia di uno stile in grado di parlare al cervello e al cuore. Questa passione ha trovato corpo nel programma della rassegna, ricco di proposte di qualità e dal respiro internazionale. È con rispetto e doveroso timore reverenziale che raccogliamo il testimone delle organizzazioni che hanno portato ’O Curt alla sua XIV edizione e vi proponiamo un festival che ci auguriamo di rendere punto di riferimento per il mondo del cortometraggio in Italia e all’estero, con il fondamentale contributo di tutti coloro che condividono il nostro entusiasmo e ci accompagnano in questa avventura. / We, the members of Tycho Association, have been influenced in all our choices by the love for some of the aspects that create the magic of cinema: now we are joining our personal skills and passions to carry out events or work and study activities. While dealing with the Festival, we tried to make our idea of cinema come alive. An ever-changing game that is able to invent and reinvent itself, but also to adapt to the new languages and forms of communication, to a new way of living time. A joyful and meticulous creation that is ready to be surprised by stories and images. A constant discovery of the film stories that ‘reach our eyes’: little hidden treasures to be kept, loved and promoted. An apparently never-ending study; the search for an epiphany; technique seen as an instrument of perfection; a marvellous style that speaks to the heart and to the mind. Our passion resulted in our events programme, which is full of international and high quality works. Now we are respectfully taking over from the organizers of the previous seasons of the Festival ’O Curt. For this reason, we hope that our Festival will become a national and international point of reference for the world of short films, with the valuable contribution of all the people who joined this adventure and share our enthusiasm. 11 Ritorno a ’O Curt / Back to ’O Curt FRANCESCO NAPOLITANO Mediateca Santa Sofia Esporre il programma di questa 14ma edizione è di per sé motivo di soddisfazione, soprattutto quando si nutre la certezza di aver profuso il proprio impegno nel proporre agli spettatori buon cinema. Ad esso, però, quest’anno se ne aggiunge un altro che ci sta particolarmente a cuore, la ripresa cioè, dopo due anni di interruzione, del festival fondato dalla Mediateca Santa Sofia nel 1996. Uno stato d’animo che siamo lieti di condividere con chi ha sostenuto con entusiasmo questo «ritorno», l’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, e con la compagine incaricata di assumerne la responsabilità artistica e organizzativa, l’Associazione Tycho, i cui componenti, giovani talenti del cinema (filmmaker e studiosi), hanno manifestato altrettanta, intensa passione. E venendo al programma, il dato che emerge è il gran numero di film (1.074, provenienti da ogni parte del mondo) che hanno chiesto di partecipare, segno anch’esso, ci piace pensare, dell’attesa per il ritorno del festival. La selezione si è perciò rivelata particolarmente difficoltosa e le scelte, in molti casi, sofferte, considerata l’elevata qualità media dei film visionati. Ugualmente impegnativo sarà dunque il compito delle giurie presiedute da Daniele Ciprì. Le sezioni di cui si compone il programma competitivo sono cinque: il concorso internazionale, svincolato da limiti tematici e di genere; i corti animati, forma entro cui la dimensione breve sembra ritrovare il proprio statuto espressivo; il corto leggero, attributo delle nuove modalità espressive rese possibili dai mezzi con i quali oggi si possono produrre immagini; la sezione napoletana, ’O Curt Napoli, 12 / Presenting the programme of this 14th season is a source of satisfaction in itself, especially when you know that you have worked hard to offer some good films to the audience, but we are also proud because the Festival ’O Curt – started by the Mediateca Santa Sofia in 1996 – returns after two years of interruption. That’s why we are happy to share our feelings with the figures that have supported us with enthusiasm: the Councillorship for Youth of the Municipality of Naples, and the Tycho Cultural Association, whose members – young talented filmmakers and cinema experts – have been appointed in charge of organizational and artistic aspects, showing their great devotion to this project. Concerning the programme, it is important to point out that we have received a high number of requests to participate (1074 films from everywhere in the world), and we like to think it has been due to the fact that the festival has been long-awaited. Therefore the selection has been hard and we have had to make some difficult choices, so we are afraid that the jury and its head, Daniele Ciprì, will experience the same difficulties. There will be five competitive sections: the international contest, with no restrictions of genre or theme; the animated short films, which seem perfectly fit for the short form; the light short film, connected with the use of light shooting equipment; the Neapolitan section – ’O Curt Napoli –, that is the original basis of our Festival and includes films shot by filmmakers born or residing in Naples. However, these films are not necessarily set in the Neapolitan area; the educational section, with the films made within workshops in originaria istanza fondativa del nostro festival, che comprende i film realizzati da autori napoletani ma non necessariamente riconducibili agli scenari partenopei; la sezione educational, i film dello spazioscuola, divenuti anch’essi, per la cura della forma cinematografica e l’attenzione ai suoi dispositivi – oltre che naturalmente ai soggetti più prossimi alla sensibilità dei ragazzi –, fucina di talenti. Complessivamente sessanta film in gara. Molti altri elementi arricchiscono questa edizione, ma li esamineremo diffusamente più avanti. Qui solo un accenno, che basta però a dar conto dell’elevato livello qualitativo inseguito. Innanzitutto la rassegna dei film di Mikheil Kobakhidze, occasione imperdibile per scoprire i capolavori del maestro georgiano, che avremo peraltro l’onore di ospitare. Lo sguardo, a cura degli istituti di cultura stranieri di Napoli, rivolto alle cinematografie brevi europee tra le più vivaci (Francia, Germania e Spagna) e al cinema dell’Estremo Oriente. Gli incontri con i membri della giuria, che porteranno in dote alcuni dei cortometraggi ai quali hanno collaborato, e con il produttore premio Oscar Nicola Giuliano. La tavola rotonda sul noir come modalità di rappresentazione della crisi, animata dalla Scuola di cinema Pigrecoemme e dagli istituti di cultura, che riunirà intorno al tema relatori prestigiosi. E ancora, «fuori scala», il film di Michel Gondry su e con Noam Chomsky – in esclusiva a Napoli – nuova meta dell’immaginario irrefrenabile del cineasta francese. Due importanti mostre saranno inoltre cornice espositiva del festival per tutta la sua durata: la tradizionale mostra sui fotografi di scena del cinema italiano, a cura del Centro Cinema di Cesena e, per la prima volta, una mostra di locandine cinematografiche ispirate ai cortometraggi di Kobakhidze, realizzate da cinque artiste della Scuola Italiana di Comix. Buona visione dunque e buon «ritorno» al Festival ’O Curt. schools. They usually deal with teenage issues, but they are now characterized by a higher technical level and a more complex style. All in all, there will be 60 films in the competition. Here we just want to mention the enriching elements of this festival, in order to show the high quality we pursue, but we will later discuss them in detail. First of all, the retrospective of the films of Mikheil Kobakhidze, a not-to-be-missed occasion to discover the work of the Georgian master, who will honour us with his presence. The attention will be also focused on the most dynamic short film scene in Europe (in France, Germany and Spain) and in Far East, with the help of the foreign cultural institutes in Naples. Then, there will be some meetings with the members of the jury and with the Oscar-winning producer, Nicola Giuliano, during which the short films they contributed to will be shown. A conference about noir as a representation of the crisis, with the Pigrecoemme Film School and the cultural institutes in Naples. Furthermore, «off scale», the Neapolitan premiere of Michel Gondry’s latest film about Noam Chomsky. Two important exhibitions will be on display for the entire Festival: the traditional exhibition about the still photographers of Italian cinema, curated by Centro Cinema Città di Cesena, and, for the first time, an exhibition about film posters inspired by Kobakhidze’s short films and realized by five artists from the Comix Italian School. Enjoy the show and welcome back to the Festival ’O Curt. 13 ’o curt internazionale | corti animati | ’o curt napoli | leggerocorto | educational CONCORSI / COMPETITIVE SECTIONS premi / prizes € 1.000 videocamera / camera GoPro giurie / juries ’o curt internazionale Giuseppe Borrone leggerocorto Claudio Di Biagio Maurizio Braucci Daniele Ciprì | presidente iPad Air tavoletta grafica / drawing tablet Wacom targa celebrativa / celebratory plaque ’o curt napoli corti animati educational Ana Caterina Morariu Dario Sansone Ciro Scognamiglio Rosario D’Uonno Rosario Gallone Giovanna Senatore giurie / juries 16 PRESIDENTE / PRESIDENT ’o curt internazionale | leggerocorto Giuseppe Borrone è storico del cinema, critico letterario, direttore artistico e organizzatore di numerosi festival, tra i quali «A corto di donne». Ha partecipato alla realizzazione della rassegna «Venezia a Napoli – Il cinema esteso». Dal 1991 è responsabile artistico della rassegna di cinema d’autore del multisala La Perla di Napoli. Maurizio Braucci è scrittore e sceneggiatore. Ha pubblicato Il mare guasto (’99) e Una barca di uomini perfetti (’04). Ha lavorato alle sceneggiature di Gomorra (’08) e Reality (’12) di Matteo Garrone, L’intervallo (’12) di Leonardo Di Costanzo. Collabora con la rivista mensile «Lo straniero» e con la redazione napoletana de «La Repubblica». Claudio Di Biagio è regista, sceneggiatore, attore e youtuber. Ha collaborato alla regia e alla sceneggiatura della serie Freaks! (’11) in cui è anche attore. Nel 2013 ha diretto Andarevia, lungometraggio commissionato da Rai Cinema per il web. Nel 2014, insieme a Luca Vecchi, ha realizzato il film Vittima degli eventi, ispirato al personaggio di Dylan Dog. / Giuseppe Borrone is a film historian, literary critic and artistic director. He also organizes many festivals, among which «A corto di donne» and «Venezia a Napoli – Il cinema esteso». Since 1991, he has been the curator of the art film show of La Perla multiplex in Naples. / Maurizio Braucci is a writer and a screenwriter. He published Il mare guasto (’99) and Una barca di uomini perfetti (’04). He worked on the screenplays of Matteo Garrone’s Gomorra (’08) and Reality (’12), of Leonardo Di Costanzo’s L’intervallo (’12). He also writes for the monthly magazine «Lo straniero» and for the Naples edition of «La Repubblica». / Claudio Di Biagio is a director, screenwriter, actor and youtuber. He was one of the authors of the series Freaks! (’11), in which he also played a role. In 2013, he directed Andarevia, a film commissioned by Rai Cinema and intended for the web. In 2014, he made Vittima degli eventi – inspired to Dylan Dog – together with Luca Vecchi. Daniele Ciprì è regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, autore di colonne sonore e montatore. Dalla fine degli anni ’80 ha collaborato con Franco Maresco realizzando una serie di lavori sperimentali, fino ad approdare alla produzione (per Rai3) di Cinico Tv e ai lungometraggi Lo zio di Brooklyn (’95), Totò che visse due volte (’98), Il ritorno di Cagliostro (’03). Come direttore della fotografia ha lavorato al fianco di registi come Marco Bellocchio, Renato De Maria e Roberta Torre, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali. Nel 2012 è tornato alla regia con È stato il figlio e ha diretto la fotografia di Salvo (di Grassadonia e Piazza). Ha curato la fotografia per numerosi cortometraggi. ’o curt napoli | corti animati giurie / juries Nel 2014 è di nuovo alla regia con La buca, commedia con Castellitto, Papaleo e Bruni Tedeschi. / Daniele Ciprì is a director, screenwriter, cinematographer, editor and soundtrack composer. He has been collaborating with Franco Maresco since the late 80s, carrying out some experimental works, followed by the production of Cinico Tv (for Rai3 channel) and by the feature films Lo zio di Brooklyn (’95), Totò che visse due volte (’98), Il ritorno di Cagliostro (’03). As a cinematographer, Ciprì has worked with directors like Marco Bellocchio, Renato De Maria and Roberta Torre, receiving national and international awards. In 2012 he went back to directing with È stato il figlio and was the cinematographer of Salvo (by Grassadonia and Piazza). He has been a cinematographer for several short movies. In 2014, he directed La buca, a comedy with Castellitto, Papaleo and Bruni Tedeschi. Ana Caterina Morariu è attrice. Nel 2006 è stata tra i protagonisti de Il mio miglior nemico di Carlo Verdone per il quale ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello come miglior attrice protagonista. Ha preso parte a numerose fiction televisive. Attualmente interpreta il personaggio di Lara Colombo in Squadra antimafia – Palermo oggi. Dario Sansone è fumettista e musicista (frontman dei Foja e cofondatore del duo Tarall&Wine). Dal 2004 è nello staff di disegnatori di Lazarus Ledd. È stato aiuto regista e storyboarder del film di animazione L’arte della felicità (’13) di Alessandro Rak, per la cui colonna sonora ha scritto e interpretato, insieme ai Foja, ’A malìa. Ciro Scognamiglio è aiuto regista. Vanta collaborazioni con registi come Nanni Moretti, Antonello Grimaldi, Andrea Molaioli e Valerio Mieli. Tra i film a cui ha lavorato: Il caimano (’06), Caos calmo (’08), Dieci inverni (’09), Habemus Papam (’10). Dal 2011 svolge attività di formazione cinematografica ed è membro dell’A.I.A.R.S.E. / Ana Caterina Morariu is an actress. In 2006, she was one of the protagonists of Il mio miglior nemico, directed by Carlo Verdone, which earned her a David di Donatello nomination for best actress. She starred in some TV series, and she is now playing the role of Lara Colombo in Squadra antimafia – Palermo oggi. / Dario Sansone is a comic book artist and a musician (he is the front man of Foja, and the co-founder of Tarall&Wine). Since 2004, he’s been part of the team of artists on Lazarus Ledd. He was the assistant director and the storyboarder of the film L’arte della felicità (’13), by Alessandro Rak. He also wrote the Foja song ’A Malìa as part of the soundtrack. / Ciro Scognamiglio is an assistant director. He boasts collaborations with the likes of Nanni Moretti, Antonello Grimaldi, Andrea Molaioli and Valerio Mieli. Some of the films he worked on are: Il caimano (’06), Caos calmo (’08), Dieci inverni (’09), Habemus Papam (’10). He has been teaching a film class since 2011 and he is a member of A.I.A.R.S.E. 17 giurie / juries 18 educational Rosario D’Uonno è referente della Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale della Campania. È il direttore artistico del Marano Ragazzi Spot Festival, rassegna nazionale degli spot di pubblicità sociale realizzati dai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori italiane. Rosario Gallone è stato marinaio, agente segreto e playboy in Costa Azzurra. Poi si è svegliato. Docente di regia alla Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme di Napoli, sceneggiatore, regista, montatore. Tra i lavori realizzati Isa 9000 (’01), Tempus Fugit (’05), Satanism for Dummies (’12) e L’amore è un segno (’14). Giovanna Senatore è docente di Storia e Filosofia e regista teatrale. Con l’associazione «Le macchine desideranti» ha realizzato Trame, progetto di diffusione culturale attraverso letture che incrociano punti di vista di diversi autori nel tempo. Nel 2014 è alla regia dello spettacolo teatrale Griselda, tratto da Boccaccio, da Chaucer e dal Ménagier de Paris. / Rosario D’Uonno is a delegate of the Campania Education Authority and the artistic director of the Marano Ragazzi Spot Festival, a festival of public information films shot by young students. / Rosario Gallone was a sailor, a secret agent and a playboy in the French Riviera, then he woke up. He is a screenwriter, director and editor. He runs a directing course at the Pigrecoemme Film School in Naples. Some of his works are: Isa 9000 (’01), Tempus Fugit (’05), Satanism for Dummies (’12) and L’amore è un segno (’14). / Giovanna Senatore is a theatre director, besides being a Philosophy and History teacher. She created Trame – a reading project about different authors from different times – together with the association «Le macchine desideranti». She is now directing the play Griselda, inspired by Boccaccio, Chaucer and the Ménagier de Paris. ’o curt interna zionale a peu de chose près | abymée | bahar im wunderland | bishtar az do saat | casitas | dün bugün yarın | ehi muso giallo | february | home & key | la larme du bourreau | la máquina de los rusos | najes | not anymore | ona meta | rest is pending | shadow | sunny | tin & tina ’o curt internazionale Cinematografie e culture di undici paesi lontani si incontrano nella sezione internazionale di ’O Curt, confrontando le proprie storie e i propri immaginari per un panorama variegato di generi e tematiche. Sono francesi quattro lavori molto distanti tra loro: il romantico A peu de chose prés di J. Bernard, il documentario La larme du bourreau di L. Abdulamir, la drammatica storia d’amore Shadow di L. Recio e il metacinematografico Abymée di L. Abeillon-Kaplan. Altrettanto ricca è la produzione spagnola, che spazia dalle atmosfere fuori dal tempo di Tin & Tina di R. Stein a Casitas, virtuosistico pianosequenza di J. Marco, per arrivare al cinefilo homemovie La máquina de los rusos di O. Guerra. La Germania presenta due percorsi diversi ma ugualmente difficili, quello di un giovane padre in Sunny di B. Ott e quello di una bimba curda in Bahar im Wunderland di B. Karamizade. Italiana è la commedia noir Ehi muso giallo di P. Di Pasquale. Tempo e spazio si dilatano nella neve del russo February di R. Magomadov. Ha grande urgenza espressiva la proposta iraniana che, con Bishtar az do saat di A. Asgari e Najes dei fratelli Ark, offre un duro spaccato della realtà locale. Di segno opposto è il sognante Dün Bugün Yarın, del turco A. Kaya, mentre ha un’impronta da reportage il documentario sulla rivolta siriana Not Anymore di M. VanDyke. Il legame con la propria terra è il fulcro di Home & Key del curdo iracheno S. Attoof, mentre sull’infanzia si sofferma l’israeliano Off Season di E. Nechemya. Chiude la rosa Rest is Pending di H. Yin, testimonianza del problema dei cimiteri a Hong Kong. / Cinema and cultures from eleven distant countries meet each other in ’O Curt main section, sharing their stories and their imaginaries, and creating a wide range of genres and themes. Four different works come from France: the romance A peu de chose prés by J. Bernard, the very harsh documentary La larme du bourreau by L. Abdulamir, the tragic love story Shadow by L. Recio e the metacinematic Abymée by L. Abeillon-Kaplan. The Spanish production is also rich, and ranges from the timeless setting of R. Stein’s Tin & Tina to Casitas – an elaborate longtake shot by J. Marco – till to the homemovie La máquina de los rusos by O. Guerra. Germany presents two hard and personal journeys: the one of a young father in B. Ott’s Sunny and the one of a Kurdish child in Bahar im Wunderland, by B. Karamizade. Ehi muso giallo is an Italian black comedy by P. Di Pasquale. Time and space expand in the snow of R. Magomadov’s February. Two Iranian short films – A. Asgari’s Bishtar az do saat and Najes by the Ark brothers – show a great need to communicate, presenting a harsh portrait of life in Iran. On the contrary, Dün Bugün Yarın, directed by the Turkish A. Kaya, is a dreamy short film. VanDyke’s documentary on Syrian revolution, Not Anymore has a journalistic approach. Home & Key, by the Iraqi Kurdish S. Attoof, focuses on the bond with the homeland, while Off Season, by the Israeli E. Nechemya, focuses on childhood. H. Yin’s Rest is Pending describes the problem of cemeteries in Hong Kong, and closes the list. 21 ’o curt internazionale Jérôme Bernard, batterista e violinista, è diplomato all’Institut International de l’Image et du Son di Parigi. Nel 2011 ha fondato una propria casa di produzione, la Duck Factory, producendo film e spot. Ha realizzato il cortometraggio Country Parasite (’12) ed è attualmente al lavoro sul suo primo lungo, Petit cercle entre amants. A peu de chose près JÉRÔME BERNARD Francia | 2014 | 16’ Un hotel prestigioso, i suoi clienti e il suo personale. Si incrociano continuamente senza mai conoscersi. Fa eccezione l’addetto alla reception che li conosce tutti come il palmo della propria mano. 22 / A prestigious hotel, its clients and staff. These people always pass each other, but actually they never meet. The chief receptionist is the only one who knows them all like the back of his hand. sceneggiatura/ screenplay Jérôme Bernard, Reynald Bourdon fotografia/ cinematography Antoine Marteau montaggio/editing Antoine Hivet musica/music Adrien Beckerman suono/sound Arnaud Julien interpreti/cast Patrick Mimoun, Dolores Chaplin, Pascal Louange produzione/ production Sammy Hossenny / Jérôme Bernard, a drummer and a violinist, graduated at the Institut International de l’Image et du Son, in Paris. In 2011 he started his own company, Duck Factory, producing films and commercials. He directed the short Country Parasite (’12) and is now developing the feature film Petit cercle entre amants. ’o curt internazionale Lionel Abeillon-Kaplan ha realizzato, come regista, i cortometraggi La première fois (’97) e Fumer tue (’14), oltre al lungo Eux seuls (’05). In pre-produzione L’enfer brille. Ha inoltre sceneggiato e prodotto numerosi corti e lungometraggi. / Lionel Abeillon-Kaplan directed the shorts La première fois (’97) and Fumer tue (’14), as well as the feature film Eux seuls (’05). He is now working at L’enfer brille. Also, he wrote and produced several short and feature films. Abymée LIONEL ABEILLON-KAPLAN Francia | 2014 | 10’ Lucie è un’attrice, ma vorrebbe fare la regista. Controvoglia, si reca all’ennesimo provino. Dopo le iniziali domande di rito, il colloquio con il casting director si mette male, fino a sfociare in aperta ostilità. La realtà incontra la finzione, o forse accade il contrario. / Lucie is an actress, but she would like to be a director. She reluctantly goes another audition. After some usual questions, her conversation with the casting director goes wrong and turns into hostility. Reality meets fiction, or maybe it’s the other way round. sceneggiatura/ screenplay Lionel AbeillonKaplan fotografia/ cinematography Cyril Bron montaggio/editing Thomas Grandremy musica/music Laurent Auguy, Stéphane Brossolet suono/sound Sebastien Linsolas interpreti/cast Clémence Faure, Guillaume Ducreux produzione/ production Charles Jacquard 23 ’o curt internazionale Behrooz Karamizade ha studiato cinema all’Università di Kassel, in Germania. È uno dei fondatori del collettivo NUR Film Group. Ha diretto i corti Murche e To Be a Child in Iran nel 2008, poi Packing (’09), Phillip is Hungry (’10), e il documentario Salam Aleikum Allemagne (’11). Bahar im Wunderland BEHROOZ KARAMIZADE Germania | 2013 | 16’ Come fai a sfuggire al pericolo quando non hai un posto in cui nasconderti? La piccola curda Bahar crede di aver trovato un modo. La sua è la storia di una bambina costretta a crescere troppo in fretta e ad abbandonare la Siria per scappare in Germania insieme a suo padre. 24 / Where do you hide from danger, when you can’t hide anywhere? A Kurdish girl thinks she has found a way. It is the story of Bahar, a little girl who is forced to grow up too fast due to the circumstances. She is escaping with her father from Syria to Germany. sceneggiatura/ screenplay Behrooz Karamizade fotografia/ cinematography Michel Unger montaggio/editing Behrooz Karamizade musica/music Kayhan Kalhor suono/sound Alexander Heinze interpreti/cast Kani Mohammadi, Korkmaz Arslan, Julia Kahl produzione/ production Jörn Möllenkamp / Behrooz Karamizade studied film at the University of Kassel, Germany. He is one of the founders of NUR Film Group. He directed the short films Murche and To Be a Child in Iran in 2008, then Packing (’09), Phillip is Hungry (’10), and the documentary Salam Aleikum Allemagne (’11). ’o curt internazionale Ali Asgari ha iniziato la sua carriera come assistente alla regia. A partire dal 2011 ha realizzato i corti Tonight Is Not a Good Night for Dying, Barbie (’12) e La bambina – Bache, in competizione alla Mostra del Cinema di Venezia 2014. Bishtar az do saat è stato in selezione ufficiale al Festival di Cannes 2013. / Ali Asgari started as an assistant director. He directed the short films Tonight Is Not a Good Night for Dying, Barbie (’12) and La bambina – Bache, selected in the official competition at Venice Film Festival 2014. Bishtar az do saat was selected for Cannes Film Festival in 2013. Bishtar az do saat / More Than Two Hours ALI ASGARI Iran | 2013 | 15’ Sono le tre del mattino, un ragazzo e una ragazza vagano per la città. Cercano un ospedale che si prenda cura di lei, ma trovarlo si rivela molto più difficile di quanto pensassero. / It’s 3 am. A boy and a girl are wandering around the city, looking for a hospital to take care of her. However, the search turns out to be much more complicated than they thought. sceneggiatura/ screenplay Ali Asgari, Farnoosh Samadi fotografia/ cinematography Amir Aliweisi montaggio/editing Esmaeel Monsef suono/sound Vahid Moghadasi, Hossein Ghourchian interpreti/cast Taha Mohammadi, Shahrzad Ghasemi, Roshanak Haghighat Talab produzione/ production Sasan Salour 25 ’o curt internazionale Javier Marco ha diretto videoclip, spot e numerosi cortometraggi, tra cui Ginkgo (’10), A mi lado (’10), El disfraz del cielo (’11), La soledad de la luna (’11), 3 minutos (’12), Tú o yo (’14). È in preproduzione il suo primo lungometraggio, La promesa de Elisa. Casitas JAVIER MARCO Spagna | 2014 | 10’ Carlos e Marta, sui 35 anni, vivono la vita che hanno sempre sognato: una casa con giardino, un cane, stanno anche per avere un figlio… Ma la vita può essere così perfetta? 26 / Carlos and Marta, both 35 years old, are living the life they’ve always dreamed of: a house with a yard, a dog, and they’re even about to have a child… But there’s no such thing as a perfect life. sceneggiatura/ screenplay Belén SánchezArévalo fotografia/ cinematography Jaime Martínez montaggio/editing Javier Marco musica/music Jimmy Barnatán suono/sound Roberto Fernández interpreti/cast Gorka Otxoa, Mariam Hernández, Antonio Molero produzione/ production Javier Marco / Javier Marco directed music videos, commercials and several short films, among which Ginkgo (’10), A mi lado (’10), El disfraz del cielo (’11), La soledad de la luna (’11), 3 minutos (’12), Tú o yo (’14). He is now working at his first feature film, La promesa de Elisa. ’o curt internazionale Anıl Kaya ha lavorato come assistente alla regia per la Filmside and İnterfilm di Istanbul. Ha diretto i cortometraggi Dore giderken – Dore on the Road (’08), Kagit ucak – Paper Plane (’08) e Bir cevapsiz arama: hayat – One Missed Call: Life (’12). / Anıl Kaya worked as an assistant director for Filmside and İnterfilm in Istanbul. He directed the short films Dore giderken – Dore on the Road (’08), Kagit ucak – Paper Plane (’08) e Bir cevapsiz arama: hayat – One Missed Call: Life (’12). Dün Bugün Yarın / Yesterday Today Tomorrow ANIL KAYA Turchia | 2014 | 17’ Per liberarsi del ricordo della sua ex, Alp inizia a lavorare in una biblioteca universitaria. Ogni volta che si ritrova solo continua a pensare a lei e vorrebbe riaverla, ma agli altri nasconde le sue cicatrici. Tuttavia, il tempo trascorso in biblioteca lo avvicina ulteriormente al suo «ieri» anziché aiutarlo a dimenticare. / Alp starts working in a university library to get rid of the memories about his ex-girlfriend: when he is alone, he keeps thinking about her and wants her back, but he hides his scars from other people. However, the time he spends in the library makes him closer to his «yesterday» rather than help him forget. sceneggiatura/ screenplay Anıl Kaya, Özgür Onürme fotografia/ cinematography Murat Akay montaggio/editing Can Yağan musica/music Ege Tülek suono/sound Onur Sesigür interpreti/cast Erkan Yolaç, Başak Daşman produzione/ production Yağmur Dolkun, Volkan Çağsal 27 ’o curt internazionale Pierluca Di Pasquale ha lavorato come assistente alla regia con Pupi Avati in Ma quando arrivano le ragazze? e con Gabriele Salvatores in Quo Vadis, baby?. Nel 2008 ha scritto e diretto una serie di documentari sui fumettisti underground italiani prodotti dal canale Jimmy di Sky. Ha diretto i cortometraggi Stanza 88 (’10) e Zinì e Amì (’12). Ehi muso giallo PIERLUCA DI PASQUALE Italia | 2013 | 14’ Un ragazzo si risveglia nella cucina buia di un ristorante. È ferito, è stato picchiato e legato ad una sedia. Inoltre ha le braccia affogate in un secchio pieno di ghiaccio e sangue. Le premesse per lui non sembrano buone. Non ricorda cosa gli è capitato. I suoi due aguzzini sono una donna e un uomo asiatici. 28 / A young man wakes up in the dark kitchen of a restaurant. He is wounded, he has been beaten up and tied to a chair. Moreover, his arms are tied up and sunk into a bucket of ice and blood. He does not remember what happened to him. His two torturers are a woman and a man and they are both Asian. sceneggiatura/ screenplay Leonardo Giordano, Pierluca Di Pasquale fotografia/ cinematography Davide Manca montaggio/editing Gianluca Scarpa musica/music Fabio Antonelli suono/sound Paolo Testa interpreti/cast Jun Ichikawa, Gabriele Mainetti produzione/ production A. Amato, D. Cesarini, P. Di Pasquale / Pierluca Di Pasquale worked as an assistant director for Pupi Avati in Ma quando arrivano le ragazze? and for Gabriele Salvatores in Quo Vadis, baby?. In 2008 he wrote and directed a series of documentaries on Italian underground cartoonists produced by TV channel Jimmy. He directed the short films Stanza 88 (’10) and Zinì e Amì (’12). ’o curt internazionale Ruslan Magomadov ha diretto il documentario Notes of Treasure Hunter (’07) e il corto Dom tsia – Home (’12). / Ruslan Magomadov directed the documentary Notes of Treasure Hunter (07) and the short feature film Dom tsia – Home (’12). Февраль / February RUSLAN MAGOMADOV Russia | 2014 | 26’ Il film si basa su eventi realmente accaduti. È la storia di due fratelli che si ritrovano soli durante la deportazione del popolo ceceno per ordine di Stalin nel 1944. / The film is based on true events. This is the story of two brothers who find themselves alone during Stalin’s deportation of Chechen people in 1944. sceneggiatura/ screenplay Ruslan Magomadov fotografia/ cinematography Mikhail Belov montaggio/editing Alexandr Mesheryakov suono/sound Danil Tishinskikh, Anton Kalmykov interpreti/cast Adam Halidov, Aub Israpilov produzione/ production Ruslan Magomadov 29 ’o curt internazionale Shwan Attoof è esordiente alla regia. Ha lavorato come attore in numerose produzioni teatrali, televisive e cinematografiche. / Shwan Attoof is now making his debut as a film director. He featured as an actor in several dramas, TV and film productions. Home & Key SHWAN ATTOOF Iraq | 2014 | 15’ Il racconto trasfigurato dell’estinzione, nel corso del Ventesimo secolo, di un’intera famiglia curda. 30 / An aesthetic narration of the death of a Kurdish family, over the 20th century. sceneggiatura/ screenplay Shwan Attoof fotografia/ cinematography Amjad Mohammad montaggio/editing Rekawt Mohammad musica/music Kurdish Folklor suono/sound Rekawt Mohammad, Barzan Shakar interpreti/cast Hama Rashid Haras, Jwan Saleh, Rawaz Yassen produzione/ production Kamaran Nuri ’o curt internazionale Layth Abdulamir ha diretto numerosi film narrativi e documentari, spesso sul tema dei diritti umani e sulla cultura mediorientale. Tra questi: The Cradle (’85), Yémen: musique au cœur de l’Arabie (’94), Africa, Africa (’03), Irak, le chant des absents (’04), Chrétiens d’Irak (’11). / Layth Abdulamir directed several feature films and documentaries, many of them concerning human rights and Middle-East culture. Among them: The Cradle (’85), Yémen: musique au cœur de l’Arabie (’94), Africa, Africa (’03), Irak, le chant des absents (’04), Chrétiens d’Irak (’11). La larme du bourreau LAYTH ABDULAMIR Francia | 2013 | 26’ La pena di morte è ancora in vigore in alcuni paesi. Ashmawi, il boia d’Egitto, è convinto di essere «la mano di Dio sulla terra», un professionista scrupoloso dell’omicidio legalizzato. I condannati, da parte loro, danno testimonianza della propria sofferenza e dell’insopportabile attesa della morte. / The death penalty still exists in some countries. Ashmawi, the executioner of Egypt, thinks he is the hand of God on Earth, a meticulous professional of legal murder. For their part, the condemned men show their suffering and the unbearable torture of waiting to die. sceneggiatura/ screenplay Layth Abdulamir fotografia/ cinematography Mohamed Al Halouani montaggio/editing William Roy suono/sound Benoît Hery, Christophe Belkacem produzione/ production Salam Jawad 31 ’o curt internazionale Octavio Guerra ha diretto il docu-reality Direct Action, i corti Double Parked e Gestures e, nel 2013, il documentario Holy Water. Attualmente sta girando il suo secondo documentario, City Beach, ed è in pre-produzione il suo primo lungometraggio di finzione, Pictures I Never Took?. La máquina de los rusos OCTAVIO GUERRA Spagna | 2013 | 9’ Dove sono i ricordi? È possibile conservarli intatti? Octavio torna a casa dopo lungo tempo, portando con sé la sua nuova videocamera. Vuole filmare immagini che lo riportino alla sua infanzia, ma fallisce nell’intento. Finisce, invece, col dischiudere i ricordi di suo padre, proiettando i suoi vecchi filmini in Super 8. 32 / Where are the memories? Is it possible to keep them intact? Octavio returns home after a long time with his new videocamera. He wants to shoot images which could bring him back to his childhood, but he fails in his attempt. However, he ends up disclosing his father’s memories by screening his old Super-8 movies. sceneggiatura/ screenplay Octavio Guerra montaggio/editing Octavio Guerra suono/sound Octavio Guerra interpreti/cast Zoilo Guerra, Olga Quevedo produzione/ production Elisa Torres / Octavio Guerra directed the docu-reality Direct Action, the short films Double Parked e Gestures and, in 2013, the documentary Holy Water. He is now shooting his second documentary, City Beach, and preparing his first feature film, Pictures I Never Took?. ’o curt internazionale Bahram e Bahman Hajaboullou (ARK) sono una coppia di gemelli iraniani, registi e sceneggiatori. Hanno realizzato insieme i cortometraggi: Forsati barayeh gryeh takha (’11), The Flash (’12) e Sunburned (’13). / Bahram e Bahman Hajaboullou (ARK) are twin brothers from Iran, who write and direct their short films together: Forsati barayeh gryeh takha (’11), The Flash (’12) e Sunburned (’13). Najes / The Unclean BAHRAM & BAHMAN HAJABOULLOU (ARK) Iran | 2014 | 19’ Un musulmano investe un cane con la sua auto. Essendo un uomo di buon cuore, decide di portarlo a casa. Incontra, però, il disappunto di sua moglie e dell’intera famiglia, poiché nella cultura islamica i cani sono considerati impuri. Il giorno dopo, sta per iniziare una cerimonia religiosa in casa, ma i parenti dell’uomo si lamentano della presenza del cane. / One night, a Moslem man hits a dog while driving. He is too good to leave the dog alone, so he takes it home. However, he has to face the disagreement of his wife and of his whole family, since dogs are considered unclean in Islam. The next day they are going to have a religious ceremony at home and his family complains about the presence of the dog. sceneggiatura/ screenplay Bahram & Bahman Ark fotografia/ cinematography Hamid Mehrafrooz montaggio/editing Ali Moslemi suono/sound Hasan Salmani interpreti/cast Naser Hashemi, Seville Shirgir, Ali Qasemi produzione/ production Sina Baradran Ahangari 33 ’o curt internazionale Matthew VanDyke è filmmaker, produttore, scrittore e opinionista di programmi radiofonici e televisivi su tematiche relative alle rivoluzioni nel mondo arabo e alla sicurezza internazionale. / Matthew VanDyke is a filmmaker, producer, writer and a guest on television and radio programs concerning the Arab world, revolutions and international security issues. Not Anymore: A Story of Revolution MATTHEW VANDYKE Siria/Turchia/Usa | 2013 | 14’ La storia della lotta siriana per la libertà, vissuta da un comandante dei ribelli di 32 anni, Mowya, e da una giornalista, Nour Kelze, di 24, ad Aleppo. Il film, in modo chiaro e conciso, mostra perché il popolo siriano sta combattendo per la sua libertà, attraverso le parole emozionanti dei due protagonisti, le cui vite sono state sconvolte e lacerate dalla guerra. 34 / The story of the Syrian struggle for freedom as experienced in Aleppo by a 32-year-old rebel commander, Mowya, and a 24-year-old journalist, Nour Kelze. The film shows – in a clear and concise way – why Syrian people are fighting for their freedom, giving voice to the emotional words of two someone whose life has been turned upside down and torn apart by war. sceneggiatura/ screenplay Matthew VanDyke fotografia/ cinematography Matthew VanDyke montaggio/editing Ivan Kander suono/sound Josef Crosby interpreti/cast Mowya, Nour Kelze produzione/ production Matthew VanDyke, Nour Kelze ’o curt internazionale Elinor Nechemya ha studiato cinema alla Minshar for Art di Tel Aviv: Ona meta è il suo film di diploma. Durante gli studi ha realizzato i corti Floods (’11) e Fat el Mead (’12). Attualmente sta sviluppando la sceneggiatura del suo primo lungometraggio, Present Progressive, e sta lavorando a un corto sperimentale dal titolo Everlasting MOM. / Elinor Nechemya studied Cinema at Minshar for Art in Tel Aviv: Ona meta is her Graduation work. During her studies she directed the short films Floods (’11) and Fat el Mead (’12). Now she is developing the script for her first feature film, Present Progressive, and working on a short-experimental film called Everlasting MOM. Ona meta / Off Season ELINOR NECHEMYA Israele | 2013 | 27’ Vagando fra i sentieri misteriosi di una località balneare addormentata, Zohar cerca qualche indizio che spieghi l’assenza di suo padre durante una vacanza di famiglia. Spazi indifferenti rivelano domande che riecheggeranno tempo dopo. La paura e l’oscurità spingono Zohar verso luoghi più bui, che minacciano una già instabile serenità. / Wandering through mysterious paths of a sleepy seaside resort, Zohar seeks clues in hope to discover reasons for her father’s absence from a family vacation. Indifferent spaces slowly unfold questions that will echo long after. Obscurity and fear send Zohar to darker places which threaten an unstable serenity. sceneggiatura/ screenplay Elinor Nechemya fotografia/ cinematography Daniel Miller montaggio/editing Guy Nemesh musica/music Ofer Bymel suono/sound Nati Taub interpreti/cast Mika Altman, Kareen Ophir, Yuval Kruchenezki, Itzik Arviv, Tamir Lifshiz produzione/ production Rivka Wiesenfeld 35 ’o curt internazionale Ho Yin Ng è un regista e sceneggiatore nel campo del cinema, della televisione e della pubblicità. Ha diretto i cortometraggi Meeting of the Half Moons (’10), Who Knows Who!? (’13), Thought of Winning (’13), The Break Up Planner (’14). Con Rest Is Pending ha rappresentato Hong Kong alla Biennale di Architettura 2014. Insieme ad Anish Kapoor ha ideato un progetto per una stazione della metropolitana di Napoli. 安居 / Rest is Pending HO YIN NG Hong Kong | 2014 | 20’ Alla morte improvvisa di suo padre, Tin-fai si sente solo, confuso, e non ha idea di come organizzare il funerale. Hong Kong è piena di cimiteri, ma i colombari sono comunque troppo pochi. Tin-fai accetta la sfida e decide di trovare un posto per suo padre. 36 / The sudden death of his father leaves Tin-fai lost and confused. He is clueless about the funeral arrangements. Cemeteries are everywhere in Hong Kong, but still there are few columbaria for the dead. Tin-fai faces the challenge of finding a place for his father. sceneggiatura/ screenplay Ho Yin Ng, Ken Chow, Ashley Cheung fotografia/ cinematography Leo Wong montaggio/editing Hebe Cheung musica/music Slah Tin interpreti/cast Chin Siu-Ho, Pancy Chan, Anson Chan, Angus Chan produzione/ production Ho Yin Ng / Ho Yin Ng is a director and a screenwriter of movies, TV programs and commercials. He directed the short films Meeting of the Half Moons (’10), Who Knows Who!? (’13), Thought of Winning (’13), The Break Up Planner (’14). Rest Is Pending represented Hong Kong in the participation at Venice Architecture Biennale. He also developed a project for a Naples subway station together with Anish Kapoor. ’o curt internazionale Lorenzo Recio si è sempre confrontato con il genere fantastico, cominciando con l’animazione. Ha diretto una decina di cortometraggi, tra i quali Le bal du minotaure (’98), L’infante, l’âne et l’architecte (’01), Le marin acéphale (’05), Lisa (’08), Le journal de Mademoiselle (’09), Red Shoes (’10). / Lorenzo Recio always worked in the area of fantasy tales since he started doing films, in animation first and then in fiction. He directed almost ten shorts films among which Le bal du minotaure (‘98), L’infante, l’âne et l’architecte (’01), Le marin acéphale (’05), Lisa (’08), Le journal de Mademoiselle (’09), Red Shoes (’10). Shadow LORENZO RECIO Francia | 2014 | 23’ Taipei. Il timido Xiao Shiou porta in giro l’arte delle ombre cinesi. Un giorno incontra la bellissima Ann e se ne innamora. Ma un terribile incidente lo farà cadere nel mondo delle tenebre. / Taipei. Xiao Shou is a shy boy and a travelling player of shadow puppets. One day, he meets the beautiful Ann and falls in love with her. However, a terrible accident leads the young boy into a dark world. sceneggiatura/ screenplay Lorenzo Recio fotografia/ cinematography Dylan Doyle montaggio/editing Mona Lanfant musica/music Gilles Alonzo suono/sound Chou Cheng, Xavier Thibault, Laure Arto interpreti/cast Liu Yueh Ming, Aviis Zhong, Hsiao Cheng Wei, Hsiao Yu Ting produzione/ production Nicolas Brevière 37 ’o curt internazionale Barbara Ott ha studiato regia alla Filmakademie Baden-Wuerttemberg di Ludwigsburg. Sunny è il suo film di diploma, e ora lavora come sceneggiatrice e regista freelance a Berlino. Ha realizzato i cortometraggi Der verlorene Sohn (’05), Geschwister (’06), Vogel.tot (’09), Wie Elefanten in den Alpen (’10), Beelzebub (’10), Czech (’13), Mama i Tata (’13). Sunny BARBARA OTT Germania | 2013 | 29’ Hajo ha diciannove anni ed è un neo papà. Non può più passare il tempo coi suoi amici, poiché deve prendersi cura di suo figlio. Ma Hajo è stufo di cambiare pannolini e di giocare a fare il padre: vuole lavorare e fare soldi. Tuttavia, il suo piano mette in pericolo il suo bambino. 38 / Hajo is nineteen and is a new dad. Now he can’t hang out with his friends, since he has to take care of his son. But Hajo is tired of changing diapers and playing dad. He wants to work and make money. However, his plan can put his child at risk. sceneggiatura/ screenplay Barbara Ott fotografia/ cinematography Falco Lachmund montaggio/editing Gregory Schuchmann musica/music Jasmin Reuter suono/sound Joh Weigerber interpreti/cast Vincent Krüger, Paula Kroh produzione/ production Filmakademie Baden-Württemberg / Barbara Ott studied Directing/Feature Film at the Filmakademie Baden-Wuerttemberg in Ludwigsburg. She graduated in 2013 with Sunny and now she lives and works as a freelance scriptwriter and director in Berlin. She directed the short films Der verlorene Sohn (’05), Geschwister (’06), Vogel.tot (’09), Wie Elefanten in den Alpen (’10), Beelzebub (’10), Czech (’13), Mama i Tata (’13). ’o curt internazionale Rubin Stein è stato regista per la televisione, la pubblicità e il teatro, e ha lavorato come curatore di mostre. Nel 2010 ha realizzato il suo primo cortometraggio, Pánico a una muerte ridícula, poi nel 2012 il corto sperimentale Handsome Devil. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio. / Rubin Stein directed some TV programs, commercials and plays. He also was the curator of several exhibitions. In 2010 he directed his first short film, Pánico a una muerte ridícula, while in 2012 he made the experimental short Handsome Devil. He’s now working on his first feature film. Tin & Tina RUBIN STEIN Spagna | 2013 | 12’ Tin e Tina non mangeranno il loro purè stasera. / Tin and Tina are not eating their mash tonight. sceneggiatura/ screenplay Rubin Stein fotografia/ cinematography Alejandro Espadero musica/music Juan Carlos Casimiro suono/sound José Tomé interpreti/cast Ana Blanco, Sasha Di Benedetto, Manolo Cuervo produzione/ production Jose Antonio De La Torre Espinosa, Rubin Stein 39 corti animati bendito machine v | canis | castillo y el armado | el ruido del mundo | emilie | humanexus | l’homme qui avait perdu la tête | land | lost and found | madre arena | no place like home | premiere automne | the gift | wind corti animati L’animazione è parte fondamentale dell’arte cinematografica. Sebbene malintesa come forma d’intrattenimento per i più piccoli, ha sempre mostrato, a chi sapesse coglierle, le proprie potenzialità di genere «alto», dando agli autori uno strumento dalle possibilità infinite. L’incredibile duttilità di quest’arte è ben rappresentata dai cortometraggi animati selezionati per questa edizione di ’O Curt. Lo spagnolo Bendito Machine V è un design da platform in silhouette per raccontare la propensione alla guerra della specie umana. Dal Lussemburgo arriva Emilie, colorato messaggio ecologista in clay-motion. Humanexus illustra la pericolosa evoluzione dei mezzi di comunicazione. L’homme qui avait perdu la tête è un’animazione in stile rotoscopio sulla vera storia di un uomo ricoverato in ospedale. In No Place Like Home non sempre ciò che desideriamo è meglio di ciò che abbiamo, mentre il tedesco Wind ci spiega, per via di metafora, che l’uomo è in grado di adattarsi proprio a tutto. In Lost and Found scopriamo cosa fanno di notte i guanti che perdiamo. Dalla Spagna arrivano El ruido del mundo e Madre Arena: il primo racconta di un musicista in cerca di una melodia contro la disperazione; il secondo è la toccante storia di una donna che si prepara a diventare mamma. Colorata sperimentazione grafica è Land, mentre molto più dark sono Castillo y el Armado e Premier Automne. Dal Cile The Gift, con poche e semplici linee, ci mostra il ciclo di una storia d’amore, mentre con Canis siamo trasportati in un mondo oscuro e crudo, dove uomini e animali condividono gli stessi istinti. / Animation is a main part of cinema. It is often misinterpreted as a form of entertainment for kids, but it always shows its potential as a «high» genre to the people who are able to understand it. Therefore, it gives infinite possibilities to the authors. The extraordinary versatility of this art is well represented by the animated short films selected for the 14th Festival ’O Curt. The Spanish Bendito Machine V is a platform-based short film in which silhouettes describe the human tendency to make war. The clay-motion short film Emilie comes from Luxembourg and is a colorful ecological message. Humanexus shows the dangerous development of the media. L’homme qui avait perdu la tête is a rotoscope animated short film about the true story of a hospitalized man. With No Place Like Home we learn that what we want is not always better of what we have, while the German Wind uses metaphors to show that mankind can actually adapt to anything. In Lost and Found we find out what our lost gloves do at night. El ruido del mundo and Madre Arena come from Spain: the former is about a musician who is looking for a melody to fight despair; the latter is the touching story of a woman who is preparing to be a mother. Land is a coloured graphic experiment, whereas Castillo y el Armado and Premier Automne are much darker. In the Chilean The Gift few simple drawings portray the beginning and the end of a love story. Canis drags us in a dark and brutal world, where humans and animals share the same instincts. 41 corti animati Bendito Machine V Pull the Trigger JOSSIE MALIS Spagna | 2014 | 12’ Un viaggiatore giunge da molto lontano per scoprire le bellezze di un territorio apparentemente inesplorato. Si ritrova, invece, nel bel mezzo di un turbolento conflitto. / A traveller comes from afar to discover the beauty of a supposedly unexplored territory, but he finds himself in the middle of a turbulent conflict. Jossie Malis ha diretto, tra gli altri, i corti di animazione Bendito Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) e il corto di finzione .Sub (’12). / Jossie Malis directed the animated shorts Bendito Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) and the short film .Sub (’12). 42 Canis MARC RIBA, ANNA SOLANAS Spagna | 2013 | 17’ sceneggiatura/ screenplay Jossie Malis animazione/ animation Pau Martínez, Jossie Malis musica/music Julie Reier suono/sound Julie Reier produzione/ production Jossie Malis, Zumbakamera Films Teo vive in isolamento in una casa perennemente circondata da un branco di cani randagi. / Teo gets by living isolated in a house constantly surrounded by a pack of stray dogs. Marc Riba e Anna Solanas hanno diretto El negre es el color dels deus (’02), La Lupe i en Bruno (’05), Cabaret Kadne (’08), Grand Prix (’11). / Marc Riba and Anna Solanas directed El negre es el color dels deus (’02), La Lupe i en Bruno (’05), Cabaret Kadne (’08), Grand Prix (’11). sceneggiatura/ screenplay Marc Riba, Anna Solanas animazione/ animation Nuria Riba fotografia/ cinematography Anna Molins montaggio/editing Sergi Martí musica/music Aleix Pitarch suono/sound Anna Solanas produzione/ production I+G Stop Motion corti animati Castillo y el Armado El ruido del mundo PEDRO HARRES COKE RIOBÓO Brasile | 2014 | 14’ Castillo è un giovane scaricatore che si divide tra la famiglia, i tappeti che deve trasportare e la sua canna da pesca. Una notte, al molo, si trova faccia a faccia con la sua stessa brutalità. / A young dockworker, Castillo divides his time between the carpets he has to carry, his family and a fishing rod at the pier. One night, he faces his own brutality on the line of the hook. Pedro Harres ha diretto il corto di finzione Um Animal Menor (’10). / Pedro Harres directed the short film Um Animal Menor (’10). Spagna | 2013 | 14’ sceneggiatura/ screenplay Pedro Harres animazione/ animation Fabiano Pandolfi, Hermes de Lima, Josemi Bezerra ink & paint André Fraga, Anttonio Pereira, Lívia Koeche montaggio/editing Pedro Harres musica/music Felipe Puperi suono/sound Tiago Bello produzione/ production Marta Machado, Otto Guerra, Pedro Harres Un compositore soffre di una strana malattia: è in grado di sentire tutti i rumori del mondo. Attraverso la sua musica proverà a trovare un modo per tenere i rumori sotto controllo. / A composer is afflicted by a strange illness: he can hear every noise in the world. Through his music, he will find a way to keep the noise under control. Coke Riobóo ha diretto i corti La Telespectatoda (’01) e El viaje de Said (’07), e ha composto le colonne sonore di numerosi corti e lungometraggi. / Coke Riobóo directed the shorts La Telespectatoda (’01) and El viaje de Said (’07), and composed the soundtracks for several shorts and feature films. sceneggiatura/ screenplay Coke Riobóo, Sergio Catá disegni & animazione/ drawings & animation Coke Riobóo fotografia/ cinematography Coke Riobóo montaggio/editing Sergio Catá musica/music Coke Riobóo suono/sound Federico Pájaro & The Lobby Team produzione/ production Lourdes Villagómez 43 corti animati Emilie Humanexus OLIVIER PESCH YING-FANG SHEN Lussemburgo | 2013 | 16’ Una ragazzina di nome Emilie vive con il padre, lo scienziato Marcel, in una casetta all’ingresso di una discarica. Emilie si diverte a giocare con i rifiuti, che utilizza per creare sculture. / Emilie, a little girl, lives with her father Marcel, a scientist, in a small house at the entrance of a dump. She likes playing with garbage, making sculptures out of it. Olivier Pesch ha diretto Le gardien du nid (’05) e lo spot animato Viva (’11). / Olivier Pesch directed Le gardien du nid (’05) and the animated commercial Viva (’11). 44 Usa | 2014 | 10’ sceneggiatura/ screenplay Olivier Pesch animazione/ animation Elmer Kaan, Marieke Verbiest fotografia/ cinematography Elke Dams, Liesbet de Loof montaggio/editing Thierry Faber musica/music André Dziezuk suono/sound François Dumont produzione/ production Anne Schroeder La razza umana ha a lungo cercato connessioni interpersonali significative. La tecnologia ha reso più facile condividere le idee, ma dobbiamo chiederci: è davvero questo ciò che vogliamo? / The human race has long searched for meaningful interpersonal connections. Technology has made it easier to reach and share ideas, but we must wonder: is this what we want? Ying-Fang Shen ha diretto i corti animati Hearth (’09), The White Snake (’09), The Tale of The Day (’14). / Ying-Fang Shen directed the animated shorts Hearth (’09), The White Snake (’09), The Tale of The Day (’14). animazione/ animation Ying-Fang Shen montaggio/editing Ying-Fang Shen musica/music Norbert Herber suono/sound Norbert Herber produzione/ production Katy Borner corti animati L’homme qui avait perdu la tête FRED JOYEUX Francia | 2014 | 9’ Alain è ricoverato in ospedale e con l’aiuto di sua moglie tenta di rispondere alle domande che gli pone una giovane psicologa. Il film ricostruisce la storia vera di Alain de Filippis. / Alain is a patient in a hospital and he is trying to answer the questions of a young psychologist with the help of his wife. The film reconstructs the true story of Alain de Filippis. Fred Joyeux ha diretto i corti animati Une nouvelle vie! (’09), Un orgasme (’11), Blanche-Neige est déçue (’12), Ouch (’13). / Fred Joyeux directed the animated shorts Une nouvelle vie! (’09), Un orgasme (’11), Blanche-Neige est déçue (’12), Ouch (’13). Land MASANOBU HIRAOKA Giappone | 2013 | 4’ sceneggiatura/ screenplay Fred Joyeux disegni & animazione/ drawings & animation Fred Joyeux montaggio/editing Fred Joyeux musica/music Jérémie Morizeau suono/sound Jérémie Morizeau, Sébastien Burr interpreti/cast François Morel, Anne Alvaro, Vimala Pons produzione/ production Fred Joyeux Metamorfosi e astrazione. Forme morbide e fluide in movimento generano un paesaggio in continuo svuotamento e riempimento. / Abstraction and metamorphosis. Soft and fluid shapes move, creating a landscape that keeps emptying and filling. Masanobu Hiraoka è esordiente. sceneggiatura/ screenplay Masanobu Hiraoka animazione/ animation Masanobu Hiraoka fotografia/ cinematography Masanobu Hiraoka montaggio/editing Masanobu Hiraoka musica/music Aimar Molero suono/sound Aimar Molero produzione/ production Masanobu Hiraoka / Masanobu Hiraoka is now making his debut. 45 corti animati Lost and Found Madre Arena ANTJE VAN WICHELEN DIDI RODAN Belgio | 2014 | 9’ In una notte d’inverno a Bruxelles, una donna giace distesa, tremante per il freddo. I suoi brividi attirano i guanti smarriti della città, i quali partono per un viaggio avventuroso. / A winter night in Brussels. A woman lies shivering with cold. Her shivers attract the attention of the lost gloves of the city. They start on an adventurous journey. Antje Van Wichelen ha diretto Charlemagne (’11), The Glove Collection (’11), Klutch (’13) e ha realizzato numerose installazioni. / Antje Van Wichelen directed Charlemagne (’11), The Glove Collection (’11), Klutch (’13) and created several installations. 46 Spagna | 2014 | 14’ sceneggiatura/ screenplay Antje Van Wichelen animazione/ animation Antje Van Wichelen fotografia/ cinematography Pascal Baes montaggio/editing Sébastien Demeffe musica/music Aki Onda interpreti/cast Elisabeth Lebailly, Rudy Welvaert, Antje Van Wichelen produzione/ production Antje Van Wichelen Margarita vorrebbe diventare madre, ma ha dei dubbi. La vita le apre una nuova strada e, quando il bambino nasce, lo accoglie cantando. Sabbia. Terra. Vita, e tutte le donne del mondo… / Margarita wants to be a mother, but she has doubts. Yet, life opens a way for her and when the baby is born she greets him singing. Sand. Earth. Life and all the women in the world… Didi Rodan, artista legata alla Sand Art, è esordiente nel cinema d’animazione. / Didi Rodan, an artist devoted to Sand Art, is now making her debut as a film director. sceneggiatura/ screenplay Nidia Moros, Maria Paz Ruíz Gil animazione/ animation Eduardo Fernández, Didi Rodan montaggio/editing Eduardo Fernández musica/music Jezabel Martínez, Maye Azcuy suono/sound Elías José García Sánchez montaggio sonoro Jaime Fernández Sánchez produzione/ production Didi Rodan, Nidia Moros corti animati No Place Like Home Premier Automne NICOLIEN OPDAM CARLOS DE CARVALHO, AUDE DANSET Olanda | 2013 | 7’ Un uomo alto vive in una piccola casa; un uomo basso vive in una casa molto grande. Scambiarsi le case pare la soluzione più pratica. Ma la strada più semplice è sempre quella giusta? / A tall man lives in a small house. A short man lives in a big house. Exchanging the houses seems to be the best solution. Is the easiest way always the happiest one? Francia | 2013 | 10’ sceneggiatura/ screenplay Nicolien Opdam musica/music Daniel Polman suono/sound Daniel Polman produzione/ production Nicolien Opdam Abel vive in inverno e Apolline vive in estate. Isolati nei rispettivi mondi, i due ragazzini non possono incontrarsi. Così, quando Abel oltrepassa il confine, la curiosità risulta irrefrenabile. / Abel lives in the winter and Apolline lives in the summer. Isolated in their «natures», they are not even supposed to meet. So when Abel crosses the border, curiosity is overwhelming. Nicolien Opdam ha diretto Sandanimation (’09), Knitman (’10), Little Maggie’s Brother Dies (’11). Carlos De Carvalho ha realizzato La balade des fantômes (’06) e L’Histoire de Rouge (’11). Aude Danset è esordiente. / Nicolien Opdam directed Sandanimation (’09), Knitman (’10), Little Maggie’s Brother Dies (’11). / Carlos De Carvalho has directed La balade des fantômes (’06) and L’Histoire de Rouge (’11). Aude Danset is now making her debut. sceneggiatura/ screenplay Carlos De Carvalho, Aude Danset fotografia/ cinematography Carlos De Carvalho montaggio/editing Carlos De Carvalho musica/music Frédéric Boulard suono/sound Christian Cartier produzione/ production Carlos De Carvalho 47 corti animati The Gift Wind JULIO POT ESPIÑEIRA ROBERT LOEBEL Cile | 2013 | 8’ Storia di una coppia come tante. Quando lui le regala una piccola sfera estratta dal suo petto, lei non riesce a separarsi dal nuovo dono... neanche dopo la loro rottura. / The story of an ordinary couple. When he gives her a small sphere pulled out his chest, she can’t separate herself from her new gift… even after they break up. Julio Pot Espiñeira ha diretto Don Floridor (’06), Pulentos (’07) e Inverse Sicology (’11). È stato animatore e art director delle serie MundoAzú e Renata (’08). / Julio Pot Espiñeira directed Don Floridor (’06), Pulentos (’07) and Inverse Sicology (’11). He was art director for the series MundoAzú and Renata (’08). 48 Germania | 2013 | 4’ disegni & animazione/ drawings & animation Sebastián «Kaztrol» Castro montaggio/editing Cecilia Baeriswyl musica/music Julio Pot Espiñeira suono/sound Sonomostro Estudio de sonido produzione/ production Cecilia Baeriswyl Latuz La vita quotidiana degli abitanti di una zona molto ventosa, costantemente esposti a un clima ostile. Essi si sono ormai abituati a questa condizione, quando, all’improvviso, il vento si placa. / The daily life of people living in a windy area, always exposed to the weather. They have learned how to deal with their difficult living conditions. But suddenly the air is calm. Robert Loebel è esordiente. Wind è il suo lavoro di diploma. / Robert Loebel is now making his debut. Wind is his graduation project. sceneggiatura/ screenplay Robert Loebel disegni & animazione/ drawings & animation Robert Loebel fotografia/ cinematography Robert Loebel montaggio/editing Robert Loebel musica/music David Kamp suono/sound David Kamp produzione/ production Robert Loebel ’o curt napoli buona fortuna | ciao mamma | facing off | il mio corpo a maggio | janvier | la strada di raffael | la torre di davide | mal di terra | per un’ora d’amore | pop art | sexy shopping | uoldìsnei ’o curt napoli Dopo due anni di assenza il corto napoletano ritorna a ’O Curt, la sua collocazione naturale, e si ripresenta in grande forma: i dodici lavori selezionati si impongono per varietà e qualità, toccando con scioltezza le più diverse forme del racconto per immagini e ponendo all’attenzione del pubblico una serie di autori già proiettati oltre i confini locali. Esordiente assoluto è il ventitreenne Edgardo Pistone, che disturba con l’iperrealismo «cinico» di Per un’ora d’amore. Dal laboratorio Mina di Scampia escono il dramma Ciao mamma di Carlo Luglio e il doc La torre di Davide di Gaetano Di Vaio. Janvier è l’ultimo frutto della sigla Mastofabbro (Pier Paolo Patti e Stefano Cormino), al confine tra cinema e sperimentazione sonora. Di chiara impronta videoartistica è Il mio corpo a maggio, diretto da Matilde De Feo a partire da un laboratorio con Silvano Agosti. Gianluca Loffredo presenta Mal di terra, sentito video-diario di viaggio acquatico, mentre l’animazione di ispirazione cinefila è la forma di Facing Off di Maria Di Razza. Buona Fortuna di Giovanni Dota e Uoldìsnei di Andrea Della Monica riprendono gli scenari cupi della violenza urbana. Angelo Mozzillo diverte con la black comedy di ambientazione milanese Pop Art, mentre a Bologna è girata la docufiction Sexy Shopping di Antonio Benedetto e Adam Selo. Chiude il gruppo La strada di Raffael di Alessandro Falco, forte già di un Pardino d’Oro a Locarno 2013 che è il miglior auspicio per il futuro prossimo di questa arrembante dozzina. / After two years of absence, the Neapolitan short film returns to ’O Curt, its natural environment, and it looks in great shape: the twelve selected works stand out for their variety and quality, easily dealing with different forms of visual narrative and highlighting an array of authors already projected beyond the local boundaries. The twenty-three-year-old Edgardo Pistone is now making his debut and disturbs with the «cynical» hyperrealism of Per un’ora d’amore. Carlo Luglio’s tragedy Ciao Mamma and Gaetano Di Vaio’s documentary La torre di Davide come from the Laboratorio Mina in Scampia. Janvier is the latest product of the collective Mastofabbro (Pier Paolo Patti and Stefano Cormino), halfway between sound experimentation and cinema. Il mio corpo a maggio clearly shows traces of video art and it is directed by Matilde De Feo as a result of a workshop with Silvano Agosti. Gianluca Loffredo presents Mal di terra, a heartfelt video diary of a voyage, while Maria Razza’s Facing Off is an animated short film inspired by cinephilia. Giovanni Dota’s Buona Fortuna and Andrea Della Monica’s Uoldisnei draw on the dark backgrounds of urban violence. Angelo Mozzillo entertains the audience with Pop Art, a Milan-set black comedy, whereas the docufiction Sexy Shopping – directed by Antonio Benedetto and Adam Selo – is set in Bologna. Alessandro Falco’s La strada di Raffael closes the list, and it was already awarded a Golden Pardino in Locarno 2013, a sign of good omen for the future of this promising group. 51 ’o curt napoli Buona Fortuna Ciao mamma GIOVANNI DOTA CARLO LUGLIO Italia | 2013 | 12’ Un ventiquattrenne della periferia napoletana ha una vita noiosa e piuttosto vuota. Fino al giorno in cui una partita a carte innescherà una serie di eventi che gli cambieranno la vita. / A twenty-four-year-old boy lives a boring and empty life in the Neapolitan suburbs, until one day everything changes due to a card game and to the events that follow. Giovanni Dota ha diretto, dopo Buona Fortuna, il corto Sono un eroe (’14). / Giovanni Dota, after Buona Fortuna, directed the short Sono un eroe (’14). 52 Italia | 2014 | 27’ sceneggiatura/ screenplay Giovanni Dota fotografia/ cinematography Jamiro Dota montaggio/editing Giuseppe Di Gennaro musica/music Andreas Russo suono/sound Fabrizio Iodice interpreti/cast Matteo Gangemi, Luca Gangemi, Andrea Veneruso, Luigi D’Amore produzione/ production Domitor Production La fantasia di tre bambini trasforma Scampia, quartiere di Napoli segnato dal degrado e dalla malavita, in una nave di pirati: i piccoli partono alla ricerca di un tesoro speciale. / Three kids use their imagination to turn Scampia – a degraded Neapolitan district with a high crime rate – into a pirate ship and set sail on their quest for a special treasure. Carlo Luglio ha realizzato i documentari Cardilli addolorati (’04) e Radici (’11), oltre al lungo di finzione Sotto la stessa luna (’05). / Carlo Luglio directed the documentaries Cardilli addolorati (’04) e Radici (’11), as well as the feature film Sotto la stessa luna (’05). sceneggiatura/ screenplay Lab. Mina diretto da Carlo Luglio e Massimiliano Virgilio fotografia/ cinematography Salvatore Landi montaggio/editing Davide Franco musica/music Fabio Gargano suono/sound Luca Ranieri interpreti/cast Valentina Mingacci, Dalal Suleiman, Marcella Granito, Andrea Albano produzione/ production Figli del Bronx con Sky e Cattleya ’o curt napoli Facing Off Il mio corpo a maggio MARIA DI RAZZA MATILDE DE FEO Italia | 2014 | 8’ Una donna entra nel vortice della chirurgia estetica per dare una svolta alla propria esistenza. Completata la metamorfosi, si ritrova sempre più insoddisfatta. Sarà la vita a correrle in soccorso… / A woman enters the vortex of plastic surgery in an attempt to change her life. Once the transformation is complete, she starts feeling more and more dissatisfied. However, life will help her… Maria Di Razza nel 2007 ha diretto Ipazia, un corto sull’unica donna scienziata dell’antichità. A fine 2012 ha realizzato l’animato Forbici. / Maria Di Razza directed the short Ipazia (’07), about the only female scientist in the Ancient Times, then she directed the animated short Forbici (’12). Italia | 2014 | 1’ sceneggiatura/ screenplay Maria Di Razza disegni & animazione/ drawings & animation Angela Ragozzino montaggio/editing Costantino Sgamato musica/music Giuseppe Sgamato produzione/ production Maria Di Razza, Marechiarofilm, Brainheart Breve documentario sul corpo, di natura videoperformativa, nato all’interno di un ciclo di incontri diretti dal regista Silvano Agosti. / A brief performative documentary about the body, conceived within a series of meetings led by the director Silvano Agosti. sceneggiatura/ screenplay Matilde De Feo, Silvano Agosti fotografia/ cinematography Raffaele Mariniello montaggio/editing Marco Prato produzione/ production mald’è Matilde De Feo ha diretto Alone (’03), Tie Up (’04), Non io (’06), Venticinque di Dicembre e D Giò (’11). / Matilde De Feo directed Alone (’03), Tie Up (’04), Non io (’06), Venticinque di Dicembre and D Giò (’11). 53 ’o curt napoli Janvier La strada di Raffael PIER PAOLO PATTI ALESSANDRO FALCO Italia | 2014 | 25’ Sperimentazione sonora come sopravvivenza. Janvier orchestra i suoni di un tempo che fluisce lento e solitario, creando armonie che si distruggono nel momento stesso in cui prendono vita. / Sound experimentation as a way to survive. Janvier orchestrates the sounds of a time that flows slowly and seems lonely, creating harmonies which dissolve as soon as they are born. Pier Paolo Patti ha diretto il corto Isogno (’03), i videoclip Toten (’10), Col maltempo e Gli impressionisti (’13) e il documentario La lunga linea rossa (’12). / Pier Paolo Patti directed the short Isogno (’03), the music videos, Toten (‘10), Col maltempo e Gli impressionisti (‘13), and the documentary La lunga linea rossa (‘12). 54 Italia/Spagna | 2013 | 25’ sceneggiatura/ screenplay Emanuele De Amicis, Pier Paolo Patti fotografia/ cinematography Salvatore Zerbo montaggio/editing Stefano Cormino musica/music Retina.it, Alex Gàmez (Asférico), Fabrizio Matrone (Matter) suono/sound Retina.it interpreti/cast Didier Daimonax, Alicja Ziolko produzione/ production Nino Somma, Mastofabbro Raffael, 13 anni, vende sigarette a un angolo della strada della periferia di Napoli. Poco lontano polizia e manifestanti si fronteggiano in seguito all’ordinanza di sfratto di molti appartamenti. / Raffael, thirteen, smuggles cigarettes in the suburbs of Naples. Not far from there, police and demonstrators face each other in consequence of an eviction order for many apartments. Alessandro Falco ha diretto i documentari brevi Visione di Napoli (’05) e Mi chiamo Vincenzo (’11) e il cortometraggio di finzione Vincenzo (’10). / Alessandro Falco directed the short documentaries Visione di Napoli (’05) and Mi chiamo Vincenzo (’11), and the short film Vincenzo (’10). sceneggiatura/ screenplay Alessandro Falco, Andrea Baracca fotografia/ cinematography Juan Meseguer montaggio/editing Alessandro Falco musica/music Arvo Pärt suono/sound Giovanni Pallotto, Alessandro Falco interpreti/cast Raffael Essobti, Adama, Doumbia, Anna Capasso produzione/ production Unisono Produzioni – Grup Cinema Art ’o curt napoli La torre di Davide Mal di terra GAETANO DI VAIO GIANLUCA LOFFREDO Italia | 2014 | 27’ La storia di Davide, che da membro di una baby gang diventa leader positivo dell’associazione Mammut, riuscendo a cogliere delle opportunità e a slegarsi dalle dinamiche legate al «sistema». / The story of a boy who gives up a baby gang and becomes the positive leader of the association Mammut. He proves able to take good opportunities and to free himself from Camorra. Gaetano Di Vaio ha diretto i documentari Il loro Natale (’10) e Interdizione perpetua (’12); è produttore di Napoli, Napoli, Napoli (’09) di Abel Ferrara. / Gaetano Di Vaio directed the documentaries Il loro Natale (’10) and Interdizione perpetua (’12). He is the producer of Abel Ferrara’s Napoli, Napoli, Napoli (’09). Italia | 2014 | 25’ sceneggiatura/ screenplay Laboratorio Mina diretto da Gaetano Di Vaio fotografia/ cinematography Salvatore Landi montaggio/editing Alessandra Carchedi musica/music Roca Luce, Zmi, Jahzzar, Fabio Gargano suono/sound Carlo Licenziato interpreti/cast Davide Zazzaro produzione/ production Figli del Bronx con Sky e Cattleya Diario di viaggio su un cargo, nella tratta che va da Amburgo a Buenos Aires. Un viaggio metaforico e reale che si muove all’interno del desiderio di sentirsi altrove. / Journal of a cargo ship voyage from Hamburg to Buenos Aires. A both real and metaphorical trip connected with the desire of being elsewhere. Gianluca Loffredo ha diretto nel 2010 Il perimetro (episodio di Napoli 24), poi il documentario Rosaria (’10) e il corto La città vuota (’13). / Gianluca Loffredo directed Il perimetro (segment from Napoli 24), the documentary Rosaria (’10) and the short La città vuota (’13). sceneggiatura/ screenplay Carmela Covino, Gianluca Loffredo fotografia/ cinematography Gianluca Loffredo montaggio/editing Gianluca Loffredo musica/music Frame suono/sound Davide Mastropaolo, Leandro Sorrentino interpreti/cast Vicente Bottiglieri, Ana Margherita Bottiglieri, i marinai della Grande San Paolo produzione/ production Dabar Film 55 ’o curt napoli Per un’ora d’amore Pop Art EDGARDO PISTONE ANGELO MOZZILLO Italia | 2014 | 27’ Napoli, Rione Traiano. Pasquale sopravvive facendo piccoli lavoretti nel quartiere. Si ritrova ad affrontare la perdita della persona che gli è più cara. / Rione Traiano, Naples. Pasquale survives doing odd jobs in the neighbourhood. He has to face the loss of his dearest person. Edgardo Pistone è esordiente. / Edgardo Pistone is now making his debut. 56 Italia | 2014 | 10’ sceneggiatura/ screenplay Edgardo Pistone fotografia/ cinematography Rosario Cammarota montaggio/editing Pasquale Di Sano interpreti/cast Pasquale Esposito, Nicoletta Pellicano, Michela Mattera, Maria Rotondo, Antonio Longobardi produzione/ production Edgardo Pistone Nick è al suo primo giorno di lavoro. Gli avevano spiegato che sarebbe stato facile, invece una serie di imprevisti lo portano a prendere decisioni più grandi di lui. / Nick is at his first day of work. He had been told it would be easy, but some unforeseen events lead him to make decisions that are bigger than him. Angelo Mozzillo ha diretto Domenica m’innamoro (’09) e Bulbasaur (’12). / Angelo Mozzillo directed the short films Domenica m’innamoro (’09) and Bulbasaur (’12). sceneggiatura/ screenplay Massimo Mapelli, Paolo Cenzato fotografia/ cinematography Fabio Brusadin montaggio/editing Serena Pighi, Emanuele Fiorito musica/music Francesco Arcioni, Tommaso Simonetta suono/sound Riccardo Arrigoni, Jonathan Quattrocchi interpreti/cast Marco Rizzo, Marco Cacciola produzione/ production Matteo Damiani ’o curt napoli Sexy Shopping ADAM SELO, ANTONIO BENEDETTO Italia | 2014 | 20’ Miah, immigrato bengalese, decide di raccontare alla propria moglie la dura vita che conduce in Italia. Attraverso una camera nascosta filma il suo piccolo negozio… il suo Sexy Shopping. / Miah, a Bengali immigrant, decides to tell his wife about his hard life in Italy. Using a hidden camera, he starts filming his little shop… the Sexy Shopping. Adam Selo ha diretto: Solo tu (’02), e Playing Maruata (’10). Antonio Benedetto ha diretto il corto Una vacanza da sogno (’12). / Adam Selo directed Solo tu (’02) and Playing Maruata (’10). Antonio Benedetto directed the short Una vacanza da sogno (’12). Uoldìsnei ANDREA DELLA MONICA Italia | 2013 | 19’ sceneggiatura/ screenplay Adam Selo, Antonio Benedetto fotografia/ cinematography Salvo Lucchese montaggio/editing Davide Rizzo musica/music Daniele Furlati suono/sound Diego Schiavo interpreti/cast Miah Shajhan produzione/ production Elenfant Film Durante una notte nel porto di Napoli con la propria gang, visioni e ricordi si sovrappongono nella mente di Fefé, costringendolo a mettere in discussione la propria vita da criminale. / Visions and memories blend together in the mind of Fefè during a night spent with his gang in the port of Naples. He is therefore forced to question his own criminal life. Andrea Della Monica ha diretto Finzione (’08), Goliath (’10), The Comb-Over (’11), Some Rest In Peace (’11). / Andrea Della Monica directed Finzione (’08), Goliath (’10), The Comb-Over (’11), Some Rest In Peace (’11). sceneggiatura/ screenplay Andrea Della Monica fotografia/ cinematography Bernhard Wittich montaggio/editing Diego Liguori, Max Pacifico musica & suono/ music & sound Davide Mastropaolo interpreti/cast Andrea Adinolfi, Daniela De Vita, Rosa De Vita, Angelo Imperatore produzione/ production Andrea Della Monica, Davide Mastropaolo 57 leggero corto as636nh | cosa succede!? | instalife | ka’ moka kamma fa | lovearthcam | pig wormer | the passenger | vulcani(da)mare leggerocorto Rappresentare la realtà per come la percepiamo è stata, prima ancora che una forma d’arte, un’esigenza. Con lo sviluppo della tecnologia il racconto per immagini ha dato il via al cinema, ma quell’atavica esigenza non si è mai esaurita, riemergendo con forza a partire dall’uso delle prime Super 8 per i filmati di famiglia, fino all’impiego dei moderni smartphone. Le attrezzature di ripresa leggere hanno aperto nuovi scenari nell’audiovisivo con opere che, refrattarie forse a dirsi cinema, rappresentano il simulacro di quell’originario bisogno comunicativo. ’O Curt 2014 propone nella sua sezione leggera otto lavori, i più votati sul web tra una rosa di quattordici. AS636NH Ad memoriam è il nostalgico addio di Simona Verrusio alla sua automobile nel giorno della demolizione. Divertissement citazionista è Cosa succede!? di Francesco Amodeo. Benjamin Rost e Alex Schuster in Instalife usano immagini di Instagram per dipingere uno scenario angosciante dei nostri giorni. Con Lovearthcam Aitor Correcher racconta la gioia e la fine di un amore attraverso una webcam su Times Square. Un gruppo di detenuti illustra i possibili utilizzi di una moka in Ka’ moka kamma fa di Giorgio Flamini. Una cabina telefonica londinese è lo scenario del brillante Pig Wormer di Gavin Irvine. Lo smartphone di Alessandro Vegliante diventa appendice del suo corpo e mostra un giorno da pendolare in The Passenger. Chiude Vulcani(da)mare di Marc Antoine Pellerin, riproposizione del classico film-ricordo delle vacanze. / Representing reality as we perceive it has always been both an art form and a necessity. With the development of technology, visual narrative led to the birth of cinema. However, the human being still needed to fulfill that atavistic necessity, and this explains why technologies like the first Super 8 cameras for family videos and modern smartphones have appeared. Light shooting equipment has opened up new possibilities in the audiovisual field, thanks to works which represent the simulacrum of that original need for communication, although they can’t be considered as real film products. The light category of ’O Curt 2014 includes eight short films, chosen online by a majority vote among fourteen candidates. AS636NH Ad memoriam is Simona Verrusio’s nostalgic farewell to her car on the day of its demolition. Francesco Amodeo’s Cosa succede!? is a divertissement full of quotations. In Instalife, Benjamin Rost and Alex Schuster use images from Instagram to portray a worrying scenario of the present day. In Lovearthcam, Aiton Correcher describes the joys and the end of a love story, thanks to a webcam on Times Square. A group of convicts shows the possible uses of a moka pot in Ka’ moka kamma fa, by Giorgio Flamini. Gavin Irvine’s brilliant Pig Wormer is set in a telephone box in London. In The Passenger, Alessandro Vegliante’s smartphone becomes an appendage of his body and shows the typical day of a commuter. Marc Antoine Pellerin’s Vulcani(da)mare, a sort of vacation video, closes the list. 59 leggerocorto AS636NH Ad memoriam Cosa succede!? Italia | 2014 | 14’ Italia | 2013 | 3’ SIMONA VERRUSIO La mia auto si è fermata. Dopo sedici anni di convivenza. Prima di lasciarla andare ho voluto filmare lei e ciò che conteneva: il mio mondo da trasportare in giro. Un omaggio alla sua memoria. sceneggiatura/ screenplay Simona Verrusio montaggio/editing Alessio Santoni produzione/ production Simona Verrusio FRANCESCO AMODEO Un uomo si aggira tra le strade in cerca di stimoli, non potendo mai fermarsi perché c’è sempre qualcosa da fare. / My car broke down after sixteen years together. I filmed it and its content: my portable world. Then I let it go. A tribute to its memory. / A man wanders through the streets and never stops because there is always something to do. Simona Verrusio è una videomaker. Ha realizzato CRTTRU, Il frigo (’02), in seguito vari video autoprodotti e videoperformance. Francesco Amodeo è sound designer (L’arte della felicità, Rustam Casanova) ed è tra gli autori del documentario Non è un paese per neri (’11). / Simona Verrusio is a video-maker. She directed CRTTRU, Il frigo (’02), followed by several self-produced videos and videoperformances. / Francesco Amodeo is a sound designer (L’arte della felicità, Rustam Casanova) and one of the authors of the documentary Non è un paese per neri (’11). 60 sceneggiatura/ screenplay Francesco Amodeo fotografia/ cinematography Francesco Amodeo montaggio/editing Francesco Amodeo interpreti/cast Francesco Amodeo produzione/ production Francesco Amodeo leggerocorto Instalife BENJAMIN ROST, ALEX SCHUSTER Germania | 2014 | 6’ Film documentario sperimentale costituito di sole fotografie, che indaga l’ossessione per l’autoespressione che dilaga nei social network e si chiede dove può condurci. / An experimental documentary-film based on photos, wondering where the permanent pressure for digital self-expression spreading through social networks can lead us. Ka’ MoKa Kamma fa GIORGIO FLAMINI Italia | 2014 | 2’ animazione/ animation Pablo Ben-Yakov suono/sound Julian Aichholz, Johannes Knott produzione/ production Sebastian Johannsen Nelle celle del carcere di Spoleto la moka è uno dei pochi oggetti metallici ammessi e viene adattata dai detenuti a molteplici usi: ferro da stiro, batticarne, vaso per i fiori, stampino… / In the cells of Spoleto Prison, a moka pot is one of the few metal items allowed. The inmates use it in different ways: as an iron, a meat tenderizer, a flowerpot, a little mould… Benjamin Rost ha realizzato il documentario Loreley (’13) e il corto Bodies (’13). Alex Schuster ha diretto il corto Jeden tag eine gute tat (’13). Giorgio Flamini è scenografo e regista. È il direttore artistico della compagnia Sine nomine, composta da detenuti del carcere di Spoleto. / Benjamin Rost directed the documentary Loreley / Giorgio Flamini is a set designer and a director. He is the artistic director of Sine nomine company, made up of convicts of Spoleto detention centre. (’13) and the short Bodies (’13). Alex Schuster filmed the short Jeden tag eine gute tat (’13). sceneggiatura/ screenplay Giorgio Flamini fotografia/ cinematography Michele Zualdi montaggio/editing Simone Bacci, Paolo Murolo musica/music Paolo Murolo interpreti/cast i detenuti Paolo Murolo, Calogero Rocchetta, Roberto Di Sibbio, Luca Calaiò produzione/ production Casa di Reclusione Istituto Sansi Leonardi Volta 61 leggerocorto Lovearthcam Pig Wormer AITOR MARÍN CORRECHER GAVIN IRVINE Spagna | 2013 | 4’ Lui, lei e una webcam a New York. / He, she and a webcam in New York. Aitor Marín Correcher ha diretto i corti El paisaje latente e El último habitante (’13). / Aitor Marín Correcher directed the short films El paisaje latente and El último habitante (’13). 62 Gran Bretagna | 2013 | 4’ sceneggiatura/ screenplay Aitor Marín Correcher fotografia/ cinematography Aitor Marín Correcher montaggio/editing Aitor Marín Correcher musica/music Flat People suono/sound Aitor Marín Correcher produzione/ production Nadie Films Alcuni spacciatori senza scrupoli offrono a un gigione l’affare del secolo. / Unscrupulous drug dealers offer a luvvie the deal of the century. Gavin Irvine ha diretto i corti The Ambassadors (’03), Sebastian (’04), The Real Mario Grey (’05), Piss on My Pony (’14). / Gavin Irvine directed the shorts The Ambassadors (’03), Sebastian (’04), The Real Mario Grey (’05), Piss on My Pony (’14). sceneggiatura/ screenplay Gavin Irvine fotografia/ cinematography Vivan Paul Thomas montaggio/editing Gavin Irvine musica/music Big Squirrel suono/sound Vivan Paul Thomas interpreti/cast Sebastian Lister, Sean Hannam, Ady Lloyd produzione/ production Gavin Irvine leggerocorto The Passenger Vulcani(da)mare ALESSANDRO VEGLIANTE MARC ANTOINE PELLERIN Italia | 2013 | 3’ Un racconto per immagini del viaggio che ogni giorno, per cinque mesi, mi ha portato da Napoli fino a via Teulada 66, Roma, per recarmi al lavoro presso la sede Rai. / A short film of my five commuting months from Naples to via Teulada 66 in Rome to go to work at Rai. Francia | 2014 | 4’ sceneggiatura/ screenplay Alessandro Vegliante fotografia/ cinematography Alessandro Vegliante montaggio/editing Giorgio Lopez interpreti/cast i piedi di Alessandro Vegliante produzione/ production Alessandro Vegliante Parodia del viaggio marittimo che ha come protagonisti i vulcani, queste sculture imponenti che si ergono tra le onde, risultato del lavoro della natura tra dramma e perfezione. / A parody of the sea voyage, whose protagonists are the volcanoes, imposing sculptures rising out of the waves: the result of the work of nature, halfway between tragedy and perfection. Alessandro Vegliante ha diretto i corti A boy and his bobble (’02), Retrogames (’06), A Revolution Inside (’10), Twisted e Hedonism (’10). Marc Antoine Pellerin è autodidatta, ha realizzato principalmente corti di genere antropologico e concertistico, pubblicandoli sul suo canale YouTube. / Alessandro Vegliante directed the shorts A boy and / Marc Antoine Pellerin is an autodidact. His short films mainly deal with anthropology and concerts. He puts them on his YouTube channel. his bobble (’02), Retrogames (’06), A Revolution Inside (’10), Twisted and Hedonism (’10). sceneggiatura/ screenplay Marc Antoine Pellerin fotografia/ cinematography Marc Antoine Pellerin montaggio/editing Marc Antoine Pellerin produzione/ production Marc Antoine Pellerin 63 educa tional bianca e i colori | cerchio | di tutto, il nulla | dottor asl | like me | riprendimi | unconnected | welcome back to naples educational Educational è la sezione riservata ai cortometraggi prodotti in progetti laboratoriali e contesti educativi in generale. Di indubbia potenzialità formativa poiché vicina alle modalità cognitive delle nuove generazioni, la narrazione cinematografica riesce, attraverso la potenza evocativa delle immagini, a incidere sulla crescita culturale ed emotiva dei ragazzi, stimolando la riflessione e l’autocoscienza e veicolando messaggi di apertura e di accettazione nei confronti degli altri, nonché di se stessi. Apre la selezione Bianca e i colori (Ist. Comprensivo Statale C. Perone – C. Levi di Bari), un invito a scoprire i colori intorno e dentro di noi. Gli studenti del Liceo Scientifico Statale Nicola Sensale di Nocera Inferiore affrontano, in Cerchio, il tema del bullismo. Un mondo infestato dai rifiuti tossici fa da sfondo a Di tutto, il nulla (ArciMovie con FILMaP e Fondazione per il Sud, Napoli). Dottor Asl (Liceo Ginnasio Augusto, Roma) racconta, in maniera ironica, il tema della sicurezza sul lavoro. L’amore al tempo di Facebook è il tema di Like Me, realizzato dagli allievi dell’Istituto Massimo (Roma). Cortometraggio romantico è Unconnected, ancora da ArciMovie e FILMaP. In Riprendimi (Ist. Comprensivo Statale Nicola Zingarelli di Bari) i protagonisti si raccontano a una videocamera come alle pagine di un diario. Infine, Welcome Back to Naples, dal workshop Senso Civico globale No Utopia, ci mostra una Napoli oltre gli stereotipi. / Educational is the section of short films produced in schools and educational contexts in general. Film stories have a clear educational potential, since they are closer to the cognitive processes of youth: through the evoking power of images, they can affect young people’s cultural and emotional growth, fostering self-consciousness and conveying openness towards others. Bianca e i colori opens the selection, as an invitation to find out colours around and inside us. Cerchio deals with bullying, while a world full of garbage is the background of Di tutto, il nulla. Dottor Asl ironically deals with safety at work. Like Me focuses on love in the Facebook Era. Unconnected is a romance, while the protagonists of Riprendimi talk to a camera as if it was a diary. Welcome Back to Naples shows Naples without using stereotypes. 65 educational Bianca e i colori Cerchio GIROLAMO MACINA DANIELE SANTONICOLA Italia | 2014 | 11’ Bianca è un’alunna diversa: osserva attentamente tutto ciò che accade a scuola e vive questa realtà in un modo tutto suo, associando ad ogni situazione un determinato colore. / Bianca is a peculiar pupil: she carefully observes all the events at school and lives reality in her own way, linking a specific colour to each situation. Girolamo Macina, media educator e videomaker, da vent’anni realizza laboratori di cinematografia, ricevendo numerosi riconoscimenti. / Girolamo Macina, a media educator and videomaker, has been running film workshops for twenty years, receiving many awards. 66 Italia | 2013 | 14’ sceneggiatura/ screenplay Girolamo Macina, Rosa Sgobba fotografia/ cinematography Girolamo Macina montaggio/editing Girolamo Macina musica/music Frozen Silence interpreti/cast Silvia Ballo, Martina Colagrande, Davide Corvaglia, Simona D’Addiego, Francesca Esposito produzione/ production Istituto Comprensivo C. Perone / C. Levi – Bari Cosa succederebbe se per una volta fosse la vittima a ribellarsi alla infinite vessazioni subite tra i banchi di scuola? / What would happen if a victim of harassment stood up to bullies at school? Daniele Santonicola ha girato numerosi backstage per il cinema (Il cecchino di Michele Placido) e la tv (I Cesaroni). / Daniele Santonicola directed backstage videos for films (Il cecchino by Michele Placido) and TV shows (I Cesaroni). sceneggiatura/ screenplay Daniele Santonicola, Terry Somma fotografia/ cinematography Daniele Santonicola montaggio/editing Daniele Santonicola suono/sound Rocco Novelli, Andrea Avallone interpreti/cast Felicita Bove, Jessica Parola, Paola Mura, Lucia Perrino produzione/ production Liceo Statale Nicola Sensale – Nocera Inferiore (Sa) educational Di tutto, il nulla Dottor Asl CLAUDIO D’AVASCIO ALESSANDRO ARFUSO Italia | 2014 | 13’ In un futuro prossimo, in seguito a un incidente nucleare, alcune nazioni sono costrette a vivere filtrando l’aria, ormai contaminata, con depuratori e maschere. / In a next future, after a nuclear disaster, some countries will need to filter contaminated air using masks and purifiers. Claudio D’Avascio ha lavorato in Rai. A partire dal 2006 si è specializzato nel settore dei videoclip musicali. / Claudio D’Avascio worked for Rai. He has been working in music video production since 2006. Italia | 2013 | 9’ sceneggiatura/ screenplay Claudio D’Avascio, Elena Liccardo fotografia/ cinematography Claudio D’Avascio montaggio/editing Claudio D’Avascio musica/music Diatriba suono/sound Claudio D’Avascio interpreti/cast Elena Liccardo, Bruno Ruotolo, Arianna Macioli produzione/ production ArciMovie nell’ambito del progetto FILMaP Dopo aver visto una serie tv su un giovane medico, Leo non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione televisiva, i semplici acciacchi dai sintomi di una grave e sconosciuta malattia. / After watching a TV series about a young doctor, Leo is not able to tell fact from fiction or to distinguish simple aches from the symptoms of a serious and unknown disease. Alessandro Arfuso è stato sceneggiatore di Per una notte (’12), The Haend (’13), Il Flauto magico per l’Orchestra di Piazza Vittorio (’13). / Alessandro Arfuso was the screenwriter of Per una notte (’12), The Haend (’13), Il Flauto magico per l’Orchestra di Piazza Vittorio (’13). sceneggiatura/ screenplay gli studenti del Laboratorio CortoLab 2013 fotografia/ cinematography Vanni Mastrantonio montaggio/editing Giorgio Cristiano musica/music Andrea Bontà suono/sound Simone Altana interpreti/cast Michele Rosiello, Luca Martuscelli, Beatrice Martuscelli produzione/ production Liceo Augusto – Roma e Inail 67 educational Like Me Riprendimi A.A. V.V. GIROLAMO MACINA Italia | 2014 | 20’ Il desiderio di apparire conforme ai modelli adolescenziali induce un timido studente a proporsi con una nuova identità attraverso i social network per conquistare una ragazza sconosciuta. / The desire to conform to teenage behaviours leads a shy student to use social networks under a fake identity, in order to conquer an unknown girl. Scritto e diretto dagli studenti del Corso di filmmaking 2014 dell’Istituto Massimo – Roma. / Written and directed by the students of Filmmaking Course 2014 at Istituto Massimo – Roma. 68 Italia | 2014 | 18’ supervisione artistica/artistic supervision Alessandro D’Ambrosi, Santa de Santis fotografia/ cinematography Pierluigi Braca musica/music Andrea Remini interpreti/cast Luca Martinelli, Elisabetta Del Po, Matteo Martignago, Federico Giraldi produzione/ production Ali di Sale in collaborazione con Istituto Massimo – Roma Alberto vuole fare un video con i suoi compagni. Ma il grande problema è la ricerca di un tema. Comprenderà che è questa stessa ricerca il suo film. / Alberto wants to make a video with his classmates, but he needs to find a subject. He will understand that the research itself is his film. Girolamo Macina, media educator e videomaker, da vent’anni realizza laboratori di cinematografia, ricevendo numerosi riconoscimenti. / Girolamo Macina, a media educator and videomaker, has been running film workshops for twenty years, receiving many awards. sceneggiatura/ screenplay Girolamo Macina fotografia/ cinematography Girolamo Macina montaggio/editing Girolamo Macina musica/music Esther Garcia interpreti/cast alunni e docenti del laboratorio di cinema produzione/ production PON FSE C1 – Scuola Media N. Zingarelli – Bari educational Unconnected Welcome Back to Naples ANTONIO MANCO A.A. V.V. Italia | 2014 | 14’ Un giovane ragazzo tenta di conquistare una giovane ragazza omologata all’interno di una società sempre più tecnologica e distante dalla propria umanità. / A boy tries to conquer a girl in a world that is getting more and more technological. Antonio Manco, filmmaker e educatore, ha realizzato il documentario breve Resistenza artigiana (’12). / Antonio Manco, filmmaker and educator, directed the short documentary Resistenza artigiana (’12). Italia | 2014 | 3’ sceneggiatura/ screenplay i ragazzi del progetto FILMaP fotografia/ cinematography Antonio Manco, Jacopo Di Fiore montaggio/editing Antonio Manco suono/sound Lorena Ceraso interpreti/cast i ragazzi del progetto FILMaP produzione/ production ArciMovie Due turisti russi a Napoli assistono a scene che ai loro occhi sono «fuori del normale», per poi rendersi conto che «non è tutto come sembra». / Two Russian tourists in Naples see things they consider unusual, but they will soon realize that not everything is like it seems to be. Scritto e diretto dagli studenti del Workshop Senso Civico Globale No Utopia. / Written and directed by the students of Workshop Senso Civico Globale No Utopia. supervisione artistica/artistic supervision Luigi Scaglione, Roberto Di Costanzo, Luca Ranieri, Dalila Milizia musica/music Davide Della Corte suono/sound Davide Della Corte interpreti/cast Sergio Frasca, Cristiana Cicale, Tonia Barbuscia, Raffaele Rossi, Giorgia Esposito produzione/ production Senso Civico Globale No Utopia 69 mikheil kobakhidze o il cinema breve / or the short film le molte vite di / the many lives of daniele ciprì PRESENZE / GUESTS nicola giuliano le conseguenze della produzione / the consequences of production molodaya lioubov | carrousel | qortsili | qolga | musikosebi | en chemin affiches per / for Mikheil Koba khidze m. kobakhidze Mikheil Kobakhidze, o il cinema breve / or the short film FRANCESCO NAPOLITANO Un ombrellino volteggia capriccioso sul ciglio di una strada, tra i campi, sotto un ponte, inseguito dal saltellio morbido e cadenzato di due giovani innamorati che cercano di raggiungerlo, accompagnati dalle note ritmate e burlesche de La matchiche di Mayol, motivo in voga ai tempi della Belle Époque. Se si potesse racchiudere icasticamente in una sola sequenza di immagini il cinema di Mikhail Kobakhidze, cineasta georgiano (è nato a Tbilisi nel 1939) dalla carriera singolarissima (la sua filmografia conta solo sei cortometraggi girati tra il 1961 e il 2003, l’ultimo dei quali in Francia dove vive dal 1996: sei film in quarant’anni, dunque), se una sola sequenza potesse rappresentarne l’emblema, questa appena descritta, tratta dal cortometraggio Le parapluie del 1966, potrebbe essere quella giusta. Vi si condensa tutto il suo sguardo originale sul mondo: poetico, fiabesco, umoristico, malinconico. Del resto, come si potrebbe raccontare diversamente, il cinema di Kobakhidze, se non con immagini? («Tutto è basato sulla plasticità del movimento, lo sguardo, la musica delle immagini, il sentimento. È impossibile raccontarli, sono fatti per essere guardati. Prendiamone uno: La noce. Cosa se ne potrebbe dire? Un ragazzo che si innamora di una ragazza che si sposa con un altro», si legge in una sua intervista del 2006). E così vengono in mente altre immagini, di altri luoghi, letterari questa volta, per cercare di penetrare nel mondo ineffabile del suo cinema. E il richiamo va immediato a Italo Calvino e alle sue Lezioni americane. 72 / A little umbrella capriciously twirls above a roadside, in the fields, under a bridge; after it, on the tune of a light and rhythmical song in vogue during the Belle Époque - Mayol’s Le matchiche – two young lovers try to catch it with a light and cadenced hopping. If we could identify one only sequence of images as the perfect figurative emblem of the production of Mikhail Kobakhidze – Georgian director (born in Tbilisi in 1939) with a very unique career (his filmography includes only six short films shot between 1961 and 2003, the last one in France, where he has been living since 1996: all in all, six films in fourty years) – if a single sequence could be its symbol, that would probably be the one we described above, taken from the 1966 short film Le parapluie. It sums up his original view of the world: poetic, fairy-like, witty, melancholic. On the other hand, how could we otherwise describe the cinema of Kobakhidze if not using images? («Everything is based on the plasticity of movement, on the gaze, on the musicality of images, on emotion. It is not possible to talk about them, they are meant to be watched. Let’s choose one: La noce. What could we say about it? A boy falling in love with a girl who marries someone else», he said in an interview in 2006). And so other images come to mind, together with other places – literary ones, this time – in an attempt to enter the ineffable world of his cinema. The immediate reference is to Italo Calvino and his Lezioni americane (American Lessons). Lightness, rapidity, precision, visibility, multiplicity are the universal literary values Calvino saw as the «memos to the next La leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità sono i valori universali della letteratura che Calvino intendeva «raccomandare al prossimo millennio» nelle conferenze che avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard tra il 1985 e il 1986 (morì poco prima), valori che sembra siano rinvenibili, per la più parte, anche nei film brevi del maestro georgiano. Già solo l’immagine dell’ombrellino volteggiante basterebbe a evocare l’idea della leggerezza. Che si diffonde però estesamente in tutti i suoi film, condotta da un linguaggio espunto da ogni elemento che potrebbe appesantirlo: niente dialoghi né voce narrante, solo musica, canzonette e rumori che delineano il progredire narrativo e gli conferiscono il tono lieve e malinconico («la malinconia è la tristezza diventata leggera», secondo Calvino), permettendo anche all’elemento umoristico di farsi strada; il plot ridotto all’osso (schermaglie amorose, giochi di innamorati, incontri e distacchi, dispute e rivalità); i personaggi non appesantiti da alcuna storia personale o psicologismo, e tuttavia capaci di rendere veri i sentimenti che vivono (un piano ravvicinato è sufficiente a darne conto). Si capisce allora perché la carriera di Kobakhidze sia stata interrotta. Come si sarebbe potuta accordare quest’idea di cinema della leggerezza, questo linguaggio senza peso, con i grevi, duri ხილვადობა სიმრავლე სიზუსტე სიმსუბუქე სისწრაფე სიმსუბუქე სიმრავლე სიზუსტე ხილვადობა სისწრაფე მიხეილ კობახიძე millennium» in the lectures he was supposed to deliver at Harvard University between 1985 and 1986 (he died shortly before); most of these values may also be found in the short films of the Georgian master. The image of the twirling umbrella could already suffice to evoke the idea of lightness, but it permeates all his films extensively, through a language deprived of any heaviness: neither dialogues nor narrating voice; just music, popular songs and noises that outline the narrative evolution and give it a light and melancholic accent (Calvino stated that «melancholy is sadness that has taken on lightness»), allowing also some room for the humorous ingredient; the minimal plot (love skirmishes, lovers’ games, encounters and separations, rivalry and quarrels); characters who are not weighed down by personal histories or psychologisms, and yet capable of expressing real feelings (a close-up is sufficient). It is therefore clear why Kobakhidze’s career came to a halt. How could it have ever been possible to mediate between this idea of a cinema of lightness, this weightless language, and the strict, oppressive dictates of Socialist Realism (he was actually accused of «formalism» and his career as a director was stopped)? But the expressive economy of his cinema, the narrative 73 m. kobakhidze dettami del realismo socialista (l’accusa che gli venne mossa fu di «formalismo» e di fatto gli fu impedito di continuare a girare)? Ma l’economia espressiva del suo cinema, la concisione narrativa che gli dà efficacia e suggestione poetica sono i tratti che lo caratterizzano anche come cinema della rapidità. In cui, per esempio, è nel volgere di una giornata (La noce, citato) che cambia la vita di un giovane (innamoratosi di una ragazza, si reca da lei per chiederla in moglie, ma giunge proprio mentre lei si sta sposando con un altro). Oppure l’incontrarsi e il perdersi di due giovani secondo le stesse modalità: si incontrano all’incrocio di due strade che girano attorno a un isolato, si perdono sulle stesse (Carrousel,1962). Oltretutto, la rapidità è connaturata alla forma breve, prediletta anche da Calvino («la mia opera è fatta in gran parte di short stories»), e che in Kobakhidze trova compimento nella ricerca dell’immagine giusta, significativa, essenziale, esatta. Di quella esattezza che si oppone alla vaghezza, all’astrazione, alla genericità («la peste» la definiva Calvino, quella malattia invalsa non solo nella letteratura, ma anche nella vita delle persone, delle società, delle nazioni che «rende tutte le storie informi, casuali, confuse, senza principio né fine»). Cinema infine della molteplicità: di significati che si addensano, si sovrappongono (eventi piccoli, minuti, che dischiudono un profondo senso malinconico della vita, dove tutto ciò che è cambia, dove tutto passa ma vale la pena di essere vissuto pienamente, dove si manifesta il senso precario e fugace dell’esistenza); di registri che si alternano come gli stati e le vicende di cui è intessuta la vita di ognuno di noi. Siamo tutti sospesi per aria come l’ombrellino, sembra volerci dire Kobhakhidze, sospinti dal vento, dai capricci, dal desiderio, dalla ricerca del mistero: non ci è dato che inseguirlo e perderci dietro di esso. 74 conciseness which gives it effectiveness and poetic power are the same traits that make of it a cinema of rapidity. For example, the life of a young man (in the above-mentioned Le mariage) changes within a single day (he falls in love with a girl, so he goes to her house, but when he arrives she is marrying another man). Or how a boy and a girl meet and part in the same way: they meet at the crossing of two roads circling a block, and they lose sight of each other on those same roads (Carrousel, 1962). Furthermore, rapidity is a feature that characterizes the short form, a favourite of Calvino himself («much of my work is made up of short stories»), and that in Kobakhidze’s works becomes a quest for the correct, essential, meaningful and precise image. A precision opposed to vagueness, astraction, indefiniteness (Calvino called it «the plague», a sickness that strikes literature, but also the lives of people, societies and nations: «it makes all histories formless, random, confused, with neither beginning nor end»). In conclusion, it is a cinema of multiplicity: of meanings crowding up, overlapping (little and minor events disclosing a deep, melancholic sense of life, where everything changes, everything passes but is worth to be lived in full, where the fleetingness and the uncertainty of the existence shows itself); of registers which alternate just as conditions and events intertwine in our own lives. The message of Kobakhidze seems to be that we are all suspended in air like the little umbrella. We are pushed by the wind, by whims, by desire, by the quest for mistery: we cannot but chase it and get lost in doing so. m. kobakhidze Molodaya lioubov Carrousel / Jeune amour / id. Urss | 1961 | 7’ Di ritorno a casa dopo una spedizione, un giovane geologo scopre che la moglie non lo sta aspettando. / A young geologist comes home after an expedition, but he finds out that his wife is not expecting him. Urss | 1962 | 11’ sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Giorgi Gersamia montaggio/editing Mikheil Kobakhidze interpreti/cast Tanja Gavrilov, Mikheil Kobakhidze produzione/ production MK Films Un uomo e una donna si incontrano in modo assolutamente casuale in una grande città. Quindi si perdono, altrettanto casualmente e per sempre. / A man and a woman meet by chance in a big city. Then they lose sight of each other. By chance and forever. sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Giorgi Gersamia montaggio/editing Mikheil Kobakhidze musica/music Stanley Black (Twelfth Street Rag) interpreti/cast Sergej Borodokin, Natalya Zorina, Mikheil Kobakhidze produzione/ production MK Films 75 m. kobakhidze Qortsili Qolga / La noce / Le parapluie Urss | 1964 | 23’ Un giovane farmacista si innamora, si mette a fantasticare su come riuscirà a sposare la sua fiamma. Nella vita reale i suoi sogni forse non riusciranno ad avverarsi. / A young chemist falls in love and starts fantasizing about how he’s gonna marry his sweetheart. However, his dreams might not come true in real life. 76 Urss | 1967 | 19’ sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Nikoloz Sukhishvili montaggio/editing Mikheil Kobakhidze musica/music Charles Aznavour (Les deux guitares) suono/sound Tengiz Nanobashvili interpreti/cast Gogi Kavtaradze, Nana Kavtaradze, Ekaterine Veruleishvili produzione/ production I. Kobidze, MK Films Un ferroviere vive in pace con la sua amata accanto alla ferrovia. Improvvisamente nella loro vita entra un ombrello, caduto da chissà dove. I due cercano di impadronirsene. / A railwayman lives in peace with his sweetheart beside the railway. Suddenly, an umbrella – fallen from somewhere – enters their life. They try to catch it. sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Nikoloz Sukhishvili montaggio/editing Mikheil Kobakhidze musica/music Félix Mayol (La matchiche) suono/sound Tengiz Nanobashvili interpreti/cast Gia Avalishvili, Jana Petraitite, Ramaz Giorgobiani produzione/ production Tito Baramidze, MK Films m. kobakhidze Musikosebi En chemin / Les musiciens / id. Urss | 1969 | 13’ Due musicisti solitari si incontrano. Dapprima ne sono felici, poi litigano. Alla fine la controversia si trasforma in guerra aperta. / Two solitary musicians meet. At first they are happy about that, but then they quarrel. In the end, their argument turns into an open conflict. Francia | 2003 | 13’ sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Aleksandr Antipenko, Abessalom Maisuradze montaggio/editing Mikheil Kobakhidze musica/music Georges Bizet (Carmen) suono/sound Tengiz Nanobashvili interpreti/cast Mikheil Kobakhidze, Gia Avalishvili produzione/ production MK Films Un uomo cammina, trascinandosi tutti i beni che ha accumulato nel corso della vita. Quando perde tutto ciò che possiede, percepisce la libertà che gli è mancata fino a quel momento. / A man walks dragging all the goods he has been accumulating during his life. When he loses everything, he can start tasting freedom. sceneggiatura/ screenplay Mikheil Kobakhidze fotografia/ cinematography Antoine Briot, Nikoloz Sukhishvili montaggio/editing Mikheil Kobakhidze musica/music Frédéric Chopin (Valse en la mineur Op. 34 n°2, Valse en si mineur Op. 69 n°2) suono/sound Jean-Paul Résimont, François Colin interpreti/cast Cyr Chevalier produzione/ production Gérard Paulès 77 m. kobakhidze Affiches per / for PAKO MASSIMO Scuola Italiana di Comix 78 Essere «vecchi» di vent’anni, continuamente con le mani in pasta nel mondo del fumetto, dell’illustrazione, dell’animazione. Essere «vecchi» di vent’anni e sentirsi dannatamente giovani come quei giovani che sono linfa vitale per le realtà come la Scuola Italiana di Comix. Come giovani, motivati e intraprendenti sono i ragazzi di ’O Curt. Ci hanno chiesto di collaborare per realizzare uno degli eventi che animeranno il festival dei corti di Napoli, ’O Curt appunto, e siccome alla Comix non siamo mai cresciuti troppo e ci piacciono i giovani come noi... ovviamente ci siamo buttati a capofitto! L’idea è stata di progettare e realizzare i manifesti per i cinque corti realizzati dal regista Mikheil Kobakhidze tra il 1961 e il 1969: in un rigoroso (ma non troppo) bianco e nero, lasciandosi guidare dalla poetica delicata e a tratti surreale del regista georgiano. Coinvolte nel progetto cinque artiste/illustratrici che hanno realizzato le opere ispirate dal corto a loro assegnato: Stefania Chieffi, Mary Cinque, Ilaria Grimaldi, Romilda Lombardi e Vittoria Piscitelli hanno dato una spinta rinnovata ai cinque piccoli capolavori georgiani. / Being twenty years «old» and constantly dealing with the Carrousel Stefania Chieffi m. kobakhidze world of comics, illustrations, animation. Being twenty years «old» and feeling young like the young people representing the lifeblood of the Comix Italian School. The organizers of the Festival ’O Curt are young, motivated and resourceful too, and they asked us to help them carry out one of the main events of the Festival. We threw ourselves into this project, since we, the Comix people, are a bit child-like and appreciate young people like us. The idea was to plan and produce five posters for the five short films shot by Mikheil Kobakhidze between 1961 and 1969. A black and white that seems to Musikosebi Mary Cinque Qortsili Ilaria Grimaldi 79 m. kobakhidze be accurate, but not too much, and looks like the result of the director’s delicate and surreal style. Each work was inspired by a short film and created by one of the five artists/ illustrators: Stefania Chieffi, Mary Cinque, Ilaria Grimaldi, Romilda Lombardi and Vittoria Piscitelli. They all gave new life to five little Georgian masterpieces. Molodaya lioubov Romilda Lombardi 80 Qolga Vittoria Piscitelli daniele ciprì il piano | isacco | sotto terra | un amato funerale d. ciprì Le molte vite di / The many lives of Daniele Ciprì Quando nel 2004 s’interrompe il sodalizio con Franco Maresco sono pochi a immaginare che la carriera artistica di Daniele Ciprì è di fatto solo agli inizi. L’offensiva cinica ha scavato un solco persino troppo profondo nella pianura del cinema italiano, tanto da confinare i suoi due artefici, terminata quell’esperienza, in un capitolo già archiviato della storia del nostro cinema. Così almeno pensano in molti. Quello che si era sottovalutato è che Daniele Ciprì, prima che un autore, era (è) un artigiano del cinema, e in quanto tale aveva dalla sua un sapere legato al «fare cinema» dal valore inestimabile. Da lì dunque il percorso che lo riconduce sul set non come regista ma come direttore della fotografia, riconnettendolo alla sua identità di filmmaker e addirittura, ancora più indietro, alle origini di assistente del padre fotografo di matrimoni. Una nuova/vecchia vita, che lo porta a illuminare, tra gli altri, i film di Bellocchio, Celestini, S. Guzzanti. Nel 2011 il primo lungometraggio firmato da solo, il cupo È stato il figlio, arriva così come un nuovo, forse inatteso, spartiacque. Dieci anni dopo quel 2004, Ciprì è al cinema con La buca (una commedia: altro spiazzamento) ed è reduce da un nuovo film con Bellocchio. Ma è anche costantemente in giro per l’Italia, insegnando cinema e prestando la sua opera di direttore della fotografia in corti di giovani cineasti o in progetti laboratoriali, testimonianza di una passione che non conosce barriere. Uno sguardo retrospettivo al suo cinema non può dunque prescindere da questa produzione che si vorrebbe «minore», che poi significa, conoscendo Ciprì, uno sguardo nuovamente rivolto al futuro. / When the partnership with Franco Maresco came to a halt in 2004, nobody figured it would be the true beginning of the artistic career of Daniele Ciprì. The provocative cynical season had been a shock for the Italian cinema and their careers both seemed to be over after their separation. But people underestimated the fact that, besides being an author, Daniele Ciprì was (is) a film artisan, so he actually knew how to make movies. This explains why he came back to the set as a cinematographer, not as a director. He went back to his identity as a filmmaker, reconnecting with the times when he worked with his father as a wedding photographer. An old/new life, which led him to light some movies by Bellocchio, Celestini, S. Guzzanti and others. In 2011, his first individual feature film – the dark È stato il figlio – was released and seen as a new unexpected watershed. In 2014, he directed La buca (a comedy: another surprise) and worked with Marco Bellocchio again. He is now travelling through Italy to teach film courses and to work as the cinematographer of short films by young filmmakers. He also contributes to projects within workshops, showing a real devotion to cinema. Looking back at his production means considering his socalled «minor works». And, knowing Daniele Ciprì, it is another way to look forward. 83 d. ciprì Il piano Isacco DANIELE CIPRÌ FEDERICO TOCCHELLA Italia | 2014 | 14’ Quattro uomini in una stanza buia. Aprire la porta e fuggire non è un’opzione. Attendere è la loro unica possibilità. O almeno così sembra… / Four men in a dark room. Opening the door and escaping is not an option. Waiting is their only chance. At least, that’s what it seems… 84 Italia | 2013 | 15’ sceneggiatura/ screenplay Elita Montini, Mario Daddabbo, Francesco Nikzad fotografia/ cinematography Daniele Ciprì montaggio/editing Enrica Gatto suono/sound Stefano Costantini interpreti/cast Gabriele Gattini Bernabò produzione/ production Fondazione Marche Cinema Multimedia, Progetto di Alta Formazione Cineresidenze Un bambino gioca nel parco con dei pupazzi di plastilina. Il suo pupazzo preferito si chiama Isacco, un bambino che come lui ha fiducia nel mondo. Il padre di Isacco si chiama Abramo. / A child is playing with his clay figures in the park. His favourite character is Isaac, a little boy who trusts the world just like he does. Isaac’s father is named Abraham. Federico Tocchella ha diretto i corti Red Car (’05), Discrasia (’07), L’amore ci dividerà (’09), oltre a numerosi spot. / Federico Tocchella directed the short films Red Car (’05), Discrasia (’07), L’amore ci dividerà (’09), as well as several commercials. sceneggiatura/ screenplay Federico Tocchella fotografia/ cinematography Daniele Ciprì montaggio/editing Gianni Vezzosi musica/music Daniele Furlati suono/sound Giorgio Giampà interpreti/cast Anatol Sassi, Mattia Baldelli, Leonardo Russo, Giovanni Calcagno produzione/ production Federico Tocchella d. ciprì Sotto terra Un amato funerale MOHAMED HOSSAMELDIN LUCA MURRI Italia | 2014 | 17’ Stefano lavora in un garage frequentato da clienti per i quali lui è un «invisibile». Soffrendo di solitudine, cerca di costruire rapporti per uscire dalla sua situazione e dal garage. / Stefano is «invisible» to the customers of the garage where he works. Suffering from loneliness, he tries to get out of the situation and of the garage. Mohamed Hossameldin ha diretto i cortometraggi Razvan (’12) e Making Dates (’14) e il documentario Overlook Marcel (’13). / Mohamed Hossameldin directed the shorts Razvan (’12) and Making Dates (’14) as well as the documentary film Overlook Marcel (’13). Italia | 2014 | 18’ sceneggiatura/ screenplay Mohamed Hossameldin fotografia/ cinematography Daniele Ciprì montaggio/editing Miriam Palmarella musica/music Francesco Marchetti suono/sound Vincenzo Santo interpreti/cast Francesco Falchetto, Chiara Mastalli, Federico Giunti produzione/ production Mohamed Hossameldin, RUFA Alla notizia della morte della bisnonna, Luca, aspirante rapper, accompagna al funerale la nonna Italia, una violinista mancata che sembra aver perso interesse per la vita. / When Luca, an aspiring rapper, learns about his great-grandmother’s death, he goes to the funeral with his grandmother. She is a violinist manqué who appears to have lost interest in life. Luca Murri ha diretto Cierresse (’11). / Luca Murri directed Cierresse (’11). sceneggiatura/ screenplay Luca Murri, Claudia Marinelli fotografia/ cinematography Daniele Ciprì montaggio/editing Paolo Ballarini, Patrizio Partino musica/music Brian Riente suono/sound Matteo Carnesecchi interpreti/cast Milena Vukotic, Luca Murri, Giorgio Colangeli produzione/ production Debora Leonardi, Michele Leonardi 85 Nicola Giuliano. Le conseguenze della produzione / The consequences of production Dal 1994 al 2014, dalla fondazione della Indigo Film all’Oscar come migliore produzione straniera per La grande bellezza: vent’anni che hanno innalzato Nicola Giuliano ai vertici del cinema. Vent’anni di dedizione a un lavoro che necessita prima di tutto di passione sincera, devozione e grande spirito critico. Un gusto che ha portato Giuliano – e la sua casa di produzione – a credere in vari autori locali e a scegliere di legarsi, tra gli altri e con risultati straordinari, a Paolo Sorrentino, valorizzandolo a livello internazionale. Numerose sono le nomination e molti i premi come miglior produttore vinti da Giuliano, segno evidente di una lucidità alla base delle sue scelte produttive; lucidità che si unisce al coraggio e all’entusiasmo di promuovere giovani autori esordienti. A tal proposito, e in linea con l’intrinseca natura di ’O Curt, merita di essere ricordata l’attenzione nei confronti del cortometraggio, forma filmica su cui una casa di produzione può e deve investire sia da giovane società sia da realtà produttiva di consolidata e riconosciuta importanza. Tra i corti prodotti dalla Indigo, L’amore non ha confini (1998) e La notte lunga (2001) di Paolo Sorrentino, Pausa (1999) di M. De Virgilio e N. Scorza, L’ultimo rimasto in piedi (2001) di Ugo Capolupo, Heartless (2001) di Bruno Memoli, Ritratto di bambino (2002) di Gianluca Iodice, Vomero Travel (2010) di Guido Lombardi. Con l’augurio che il percorso e lo sguardo di Nicola Giuliano, orgoglio della nostra città, continuino a risplendere e a illuminare nuovi talenti attraverso i quali dare lustro al cinema italiano. 86 / From 1994 to 2014, from the founding of Indigo Film to the best foreign language film Oscar for La grande bellezza: twenty years during which Nicola Giuliano has made it to the top of cinema. Twenty years of dedication to a work that requires real enthusiasm, devotion and a high critical sense. His taste has led him – and his production company – to believe in some local authors and to start an extremely fruitful partnership with Paolo Sorrentino, making him internationally known. Giuliano has received many nominations and awards for best producer, a clear sign of his intelligent production choices; his clear thinking is combined with the courage and the enthusiasm to support young emerging authors. In this regard, we must point out the importance – in line with our Festival – given to short films. Film production companies can and have to invest in short films, whether they are large and well-established companies or not. Some of the short films produced by Indigo are: L’amore non ha confini (1998) and La notte lunga (2001) by Paolo Sorrentino, Pausa (1999) by M. De Virgilio and N. Scorza, L’ultimo rimasto in piedi (2001) by Ugo Capolupo, Heartless (2001) by Bruno Memoli, Ritratto di bambino (2002) by Gianluca Iodice, Vomero Travel (2010) by Guido Lombardi. We hope that the career and the watchful eye of Nicola Giuliano, a pride of our city, can keep on shine and light up new talent who will be able to give prestige to Italian cinema. Michel Gondry fuori scala / off the scale Michel Gondry, dopo una carriera folgorante nei formati brevi del videoclip e della pubblicità, esordisce al cinema con Human Nature nel 2001. Con Eternal Sunshine of the Spotless Mind (’04) e The Science of Sleep (’06) s’impone come uno dei cineasti di riferimento della contemporaneità. Seguono, tra gli altri, The Green Hornet (’11) e Mood Indigo (’13). Intanto realizza documentari (L’épine dans le coeur nel 2009) e cortometraggi (Interior Design, per il film collettivo Tokyo! nel 2008). Is the Man Who Is Tall Happy? è il suo ultimo lavoro. Michel Gondry, after a brilliant career as a director of music videos and commercials, made his cinema debut with Human Nature in 2001. Eternal Sunshine of the Spotless Mind (’04) and The Science of Sleep (’06) made him one of the greatest filmmakers of our times. While making The Green Hornet (’11) and Mood Indigo (’13), he directed the documentary L’épine dans le coeur (’09) and the short Interior Design for the collective film Tokyo! in 2008. Is the Man Who Is Tall Happy? is his latest work. Is the Man Who Is Tall Happy? An Animated Conversation with Noam Chomsky MICHEL GONDRY Francia | 2013 | 88’ Un incontro inatteso eppure lungamente cercato. Michel Gondry mette in scena le parole di Noam Chomsky reinventando la forma-intervista attraverso un flusso di disegni e animazioni ininterrotto che illustra dal vivo il pensiero del linguista e filosofo politico. Un film unico e inclassificabile, che esalta il talento visionario e giocoso di Gondry attraverso il confronto con la lucidità del ragionamento propria di Chomsky. E la domanda alla fine rimane quella, fanciullesca eppure profondissima: come si può essere felici? / An unexpected encounter, though sought for a long time. Michel Gondry is the author of this documentary in which animation and drawings portray the life and thought of philosopher and linguist Noam Chomsky. A unique film exalting Gondry’s dreamy and witty talent by comparing him with Chomsky’s clear reasoning. Finally, a childlike and yet profound question remains: how can we be happy? sceneggiatura/ screenplay Michel Gondry animazione/ animation Michel Gondry, Timothée Lemoine, Valérie Pirson montaggio/editing Sophie Reine, Adam M. Weber suono/sound Gautier de Faultrier, Suzanne Goldish, Aurélien Guégan produzione/ production Raffi Adlan, Georges Bermann, Julie Fong, Michel Gondry 89 MONDI IN CORTO institut français | et on mangera des fleurs | glissière | i’ii | le premier pas | instituto cervantes | .sub | au revoir | desayuno con diadema | zombi istituto confucio | it’s drizzling | nothing but the truth | shut | the little violinist | goethe-institut | armadingen | die ruhe bleibt | nashorn im galopp | sonntag 3 | conference | vedo nero mondi in corto | inst. français Il colpo di fulmine del Grenoble per gli haiku del cinema / Le coup de foudre du Grenoble pour les haikus du cinéma CHRISTIAN THIMONIER Console generale di Francia, Direttore Institut français Napoli / Consul general de France, Directeur Institut français Napoli L’Istituto francese anche quest’anno dà il proprio sostegno alla bella iniziativa della Mediateca Santa Sofia curata dall’Associazione Tycho. Il nostro supporto completa l’azione dell’Institut français d’Italia in un campo prioritario della sua missione: il cinema. Partner nella creazione di Artecinema, di Venezia a Napoli, luogo di accoglienza per il Napoli Film Festival – tutte iniziative della società civile e del tessuto associativo –, il nostro Istituto è particolarmente felice di promuovere film che rappresentano un genere ancora poco apprezzato perché poco conosciuto. In Francia ha trovato la sua consacrazione con il Festival di Clermont-Ferrand; che la possa trovare anche qui, a Napoli, città di sperimentazioni e di curiosità. La vetrina fuori concorso consacrata alla Francia testimonia la varietà della sua produzione. Da notare particolarmente la serata dedicata a Michel Gondry. Le «forme brevi» hanno avuto un ruolo centrale nell’evoluzione del suo itinerario artistico, fra i più originali dell’epoca. Se ce ne fosse bisogno, il suo impegno per i videoclip e i cortometraggi dimostra che il «corto» non è solo un giro di prova o una miniatura, ma può essere un genere a sé. Benvenuta dunque al Grenoble a questa XIV edizione degli «haiku» del cinema! / L’Institut français apporte cette année encore son soutien à la belle initiative de la Médiathèque Santa Sofia portée par l’Association Tycho. Notre soutien vient compléter notre action dans un secteur prioritaire pour l’action de l’Institut français d’Italie: le cinéma. Partenaire de la création d’Artecinema, de Venezia à Napoli, lieu d’accueil régulier pour le Napoli Film Festival, toutes initiatives de la société civile et du tissu associatif, notre institut se réjouit particulièrement d’aider à la promotion de films qui représentent encore un genre trop peu apprécié car mal connu. Il a pourtant trouvé ses lettres de noblesse en France avec le Festival de Clermont-Ferrand. Puisse-t-il les trouver ici aussi, à Naples, ville d’expérimentation et de curiosité. La section consacrée, hors-concours, à la France est témoignant de la diversité de sa production. A noter tout spécialement: la soirée consacrée au cinéaste Michel Gondry. Les formes brèves ont joué un rôle central dans le développement de son itinéraire artistique, l’un des plus originaux de l’époque. S’il en était besoin, son engagement autour des «clips» et des courts métrages démontre que le «court» n’est pas seulement un galop d’essai ou une miniature, mais peut-être un genre en soi. Bienvenue donc au «Grenoble» pour cette XIVème édition des «haikus» du cinéma! 91 mondi in corto | inst. français Et on mangera des fleurs (Pieds nus sur des orties) LOÏC PAILLARD Francia | 2014 | 25’ Fanatica delle grandi storie d’amore, Léa decide di inventare la propria. Ben accetta di assecondarla per amore. Tenteranno di riscrivere la propria storia al rovescio. / Crazy about love stories, Léa decides to make up her own. Ben accepts, in the name of love. They will try to write their love story backwards. Loïc Paillard è direttore della fotografia. Ha scritto e diretto i cortometraggi Moteur (’11), Mademoiselle e Her name is Crazy (’12). / Loïc Paillard is a cinematographer. He wrote and directed the short films Moteur (’11), Mademoiselle and Her name is Crazy (’12). 92 Glissière JEAN-MICHEL FÊTE Francia | 2014 | 16’ sceneggiatura/ screenplay Loïc Paillard fotografia/ cinematography Loïc Paillard montaggio/editing Julie Delord musica/music Matthias Leitchfried suono/sound Sylvain Teissier, Romain Nicolas interpreti/cast Benoît Chauvin, Norah Lehembre produzione/ production Loïc Paillard In seguito a una rottura sentimentale, un uomo si ritrova da solo ad occuparsi della sua piccola bambina. È sopraffatto e stressato, e non riesce a fare fronte ai suoi doveri. / After a breakup, a man has to look after his little girl. He is stressed and overwhelmed, so he can’t fulfill his duties. Jean-Michel Fête è attore e doppiatore. Ha diretto i cortometraggi Le soyeux de la belette (’08), Lâcher la rampe (’09), Welcome Jeanine (’10). / Jean-Michel Fête is an actor and a dubber. He directed the shorts Le soyeux de la belette (’08), Lâcher la rampe (’09), Welcome Jeanine (’10). sceneggiatura/ screenplay Jean-Michel Fête fotografia/ cinematography Grégoire Tomat montaggio/editing Louis Goldschmidt musica/music Joce Mienniel suono/sound Mathieu Chatagnon, Benoît Hery interpreti/cast Bruno Debrandt, Carolina Jurczak, Paloma Fête-Jawad, Rong-Ying Yang produzione/ production Salam Jawad mondi in corto | inst. français i’ii Le premier pas KARL NIAUDOT AURÉLIEN LAPLACE Francia | 2014 | 9’ 3 marzo 2018: scoppia la terza guerra mondiale. Il mondo è devastato. Il conflitto deve finire. L’umanità si salverà a una sola condizione: conservare una fiamma in ogni modo possibile. / March 3 2018: World War III breaks out. The planet is devastated. The conflict must come to an end. Humanity would be safe on one condition: preserving a flame in every possible way. Karl Niaudot è stato sound editor per numerosi spot e cortometraggi. Ha lavorato a i’ii, suo film d’esordio, per tre anni. / Karl Niaudot has been a sound editor for several commercials and short films. He is now making his debut wih i’ii, after working on it for three years. Francia | 2014 | 26’ sceneggiatura/ screenplay Karl Niaudot animazione/ animation Karl Niaudot fotografia/ cinematography Marine Garnier montaggio/editing Karl Niaudot musica/music Christine Eosics suono/sound Karl Niaudot voci/voices Nicolas Barbier, Sara Meinnachbar, Led Lag produzione/ production Karl Niaudot Il sogno di Eric è l’apparizione quotidiana di una giovane donna dall’altro lato della strada. Quando apprende in maniera brutale di doversi trasferire, Eric si decide a fare il primo passo. / Eric’s dream is the sight of a beautiful young woman, everyday appearing right across the street. When he abruptly learns that he has to move, he decides to take the first step. Aurélien Laplace ha diretto i corti Plutôt Rêver! (’01), SoloS (’04), Borderline (’06), Intense (’07) e il documentario Hors-cadre (’03). / Aurélien Laplace directed the short films Plutôt Rêver! (’01), SoloS (’04), Borderline (’06), Intense (’07) and the documentary Hors-cadre (’03). sceneggiatura/ screenplay Aurélien Laplace fotografia/ cinematography Guillaume Faure montaggio/editing Hugo Sebon musica/music Jon Boutellier suono/sound François Meynot, Romain Ozanne interpreti/cast Ambroise Carminati, Elise Bernard, Jérémy Malaveau, Hervé Masquelier produzione/ production Fabien Guyot 93 mondi in corto | inst. cervantes ’O Curt e il cinema spagnolo / ’O Curt y el cine español LUISA CASTRO Direttore dell’Instituto Cervantes di Napoli / Directora Instituto Cervantes Nápoles Rinnoviamo quest’anno la nostra collaborazione con il Festival ’O Curt, spinti dall’amore per il cinema come espressione di cultura universale, e per il cinema spagnolo, come parte importante della cultura europea contemporanea. I film scelti per la vetrina Mondi in corto sono .Sub di Jossie Malis, Zombi di David Moreno, Au revoir di Toni Barrena e Desayuno con diadema di Òscar Bernàcer. I primi due, lavori di notevole fattura accomunati dalla mescolanza dei toni dell’ironia e dell’analisi sociale, affrontano due spaccati complessi della contemporaneità: da un lato l’integrazione e la Babele dell’incomprensione tra popoli e lingue, dall’altro il diritto alla vita e alla morte ai tempi della terza età. Barrena e Bernàcer offrono invece due minimali rappresentazioni dell’esistenza che prendono corpo nell’immaginario quotidiano di un nostalgico viaggio in macchina e di una straniante e inaspettata colazione tra sconosciuti. I film selezionati si iscrivono in importanti festival di cortometraggi spagnoli, Madrid en corto e Cortos de la Comunidad Valenciana, che si ripropongono la distribuzione dei cortometraggi prodotti dalle rispettive comunità spagnole. Il Festival ’O Curt è dunque un’occasione importante per aprire una finestra sul cinema spagnolo di qualità che sempre più spesso si sta affermando a livello internazionale. 94 / Renovamos este año nuestra colaboración con el Festival ’O Curt, movidos por el amor al cine como expresión de cultura universal, y por el cine español, como parte importante de la cultura europea contemporánea. Los cortos seleccionados para Mondi in corto son .Sub de Jossie Malis, Zombi de David Moreno, Au revoir de Toni Barrena y Desayuno con diadema de Òscar Benàcer. Los dos primeros, trabajos de considerable calidad, tienen en común una mezcla de tonos entre la ironía y el análisis social y examinan dos caras complejas del mundo contemporáneo: por un lado la integración y la Babel de la incomprensión entre pueblos e idiomas, por el otro, el derecho a la vida y a la muerte en la tercera edad. Barrena y Benàcer, en cambio, ofrecen dos representaciones minimalistas de la existencia que cobran vida en el imaginario cotidiano de un nostálgico viaje en coche y de un extraño e inesperado desayuno entre desconocidos. Las películas seleccionadas forman parte de importantes festivales de cortometrajes españoles, Madrid en Corto y Cortos de la Comunidad Valenciana, que tienen como objetivo la distribución de los cortometrajes producidos por las respectivas comunidades españolas. El Festival ’O Curt es por tanto una ocasión importante para abrir una ventana sobre el cine español de calidad que cada vez más se va afirmando a nivel internacional. mondi in corto | inst. cervantes .Sub Au revoir JOSSIE MALIS TONI BARRENA Spagna | 2012 | 15’ Un’immigrata africana con dei problemi di comunicazione si scontra con la burocrazia di una strana società in versione originale. / An African immigrant with communication problems faces the bureaucratic difficulties of a strange society in original version. Jossie Malis ha diretto i corti di animazione Bendito Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) e il corto di finzione I Am Not Sleepy (’03). / Jossie Malis directed the animated shorts Bendito Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) and the short feature film I Am Not Sleepy (’03). Spagna | 2011 | 12’ sceneggiatura/ screenplay Jossie Malis fotografia/ cinematography Nicolás Pinzón montaggio/editing Jossie Malis, Nicolás Pinzón, José Luis Farias musica/music Julie Reier suono/sound Alex Escutia, Alfonso Sanz interpreti/cast Yollande Michele Elle Aka´a, Abdel Driyaf produzione/ production José Luis Farias, Alfonso Fulgencio Un viaggio in auto: ricordi, astrazione. Non è la tua storia, nemmeno la mia. Semplicemente, è la nostra. / A road trip: memories, abstraction. It’s not your story, not mine either. It’s just ours. Toni Barrena ha lavorato al montaggio e alla postproduzione di numerosi spot e del documentario Despertar (’10). Au revoir è il suo primo cortometraggio. / Toni Barrena edited and post-produced numerous commercials and the documentary film Despertar (’10). Au Revoir is his first short film. sceneggiatura/ screenplay Toni Barrena fotografia/ cinematography Alex Barrera montaggio/editing Toni Barrena musica/music Arvo Pärt suono/sound David Pérez interpreti/cast Miguel Ángel Barrena, Laura Perán produzione/ production Toni Barrena, Alex Barrera 95 mondi in corto | inst. cervantes Desayuno con diadema Zombi ÓSCAR BERNÀCER DAVID MORENO Spagna | 2012 | 18’ I quarantenni Enrique e Aurora si svegliano una mattina nello stesso letto dopo una notte in cui, appena conosciutisi, hanno perso completamente le loro inibizioni. / Enrique and Aurora are two strangers in their late forties. One morning, they wake up in the same bed. They’ve had a most unusual night during which they have lost all restraint. Óscar Bernàcer ha diretto il documentario Las dos orillas (’07) e i cortometraggi Les sabatilles de Laura (’09) e Bikini: Una historia real (’14). / Óscar Bernàcer directed the documentary Las dos orillas (’07) and the shorts Les sabatilles de Laura (’09) and Bikini: Una historia real (’14). 96 Spagna | 2012 | 12’ sceneggiatura/ screenplay Óscar Bernàcer fotografia/ cinematography Nacho Ramírez montaggio/editing Óscar Bernàcer musica/music Iván Capillas suono/sound Javier Peral, Iván Martínez-Rufat interpreti/cast Carlos Blanco, Rosario Pardo produzione/ production Jordi Llorca Llinares, Joana Martinez Ortueta Se non ricordi più di niente, se hai lo sguardo nel vuoto e se hai quasi dimenticato come si fa a parlare… Sei uno zombie, no? / If you have no memory, a blank stare, you forgot how to talk… You’re a zombie, right? David Moreno nel 2009 ha scritto e diretto il suo primo cortometraggio, Socarrat, che ha vinto premi in oltre sessanta festival in tutto il mondo. / David Moreno wrote and directed his first short film, Socarrat, in 2009. It won awards in more than sixty festivals around the world. sceneggiatura/ screenplay David Moreno fotografia/ cinematography Javier Cerdá montaggio/editing Raúl de Torres musica/music Klaus&Kinski suono/sound Cristian Amores, Juan Diego Yanda interpreti/cast Carlos ÁlvarezNóvoa, Marta Belenguer, Daniel Avilés produzione/ production Raquel Pedreira mondi in corto | ist. confucio Finestra a Oriente / 东方之窗 ANNAMARIA PALERMO Direttore dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli «L’Orientale» / 那不勒斯东方大学孔子学院院长 L’Istituto Confucio di Napoli, dal dicembre 2007, promuove la conoscenza della lingua e della cultura cinese nella nostra città. In questi anni ci siamo adoperati per stimolare nei cittadini napoletani l’interesse nei confronti di una società così antica e stratificata, tenendo sempre viva l’ispirazione tratta dal suo patrimonio millenario, e allo stesso tempo alimentando la curiosità per i continui cambiamenti della Cina del XXI secolo. Se la missione di un istituto come il nostro è quella di promuovere l’incontro tra mondi diversi e fornire gli strumenti, a chi lo desideri, per superare le barriere culturali antiche e ancora resistenti, la collaborazione con una manifestazione come questa è un piccolo passo nella giusta direzione. Nessun’arte sa raccontare la contemporaneità meglio del cinema, conducendoci in luoghi e tempi lontani, reali o immaginari; e così rappresentare, riflettere, re-inventare di continuo la realtà circostante, aprendo squarci inattesi a curiosità e conoscenza. Il cortometraggio, conciso e frammentario per sua natura, è ancor più in grado di colpire il nostro immaginario con una molteplicità di sguardi, suggestioni, emozioni. È da questa voglia di confronto tra storie e tra visioni, che siamo felici di iniziare la nostra collaborazione con il Festival ’O Curt, preziosa vetrina sul cortometraggio contemporaneo, in cui presentiamo quattro opere provenienti da Cina, Taiwan e Corea del Sud, in una piccola «finestra» sulla produzione cinese e asiatica, augurandoci che questo sia solo il primo passo di un lungo cammino verso Oriente, da proseguire insieme. / 那不勒斯东方大学从2007年正式向外开放起,至今已在他的本 土上,为传播和发扬光大中国语言和文化获得了相当可观的成 就。最近几年里,我们尽了最大的努力为本地的那不勒斯人们展 示了中国——这个具有伟大的古代文明和来自于千年传承的文化 和多层次的社会,与此同时,也让人们对他二十一世纪的发展和 变化而感到新奇。 若我们这所学院的任务是在于(至少本人认为)促进 不同世界之间的相互交流,或为各自的追求提供合适的工具的 话,帮助各方缩短相互间存在的文化差异,共同协作,就像为本 届活动作出贡献那样,那仅仅是我们在一条正确的道路上迈开的 第一步。 没有任何艺术形式能像电影视频那样,能向人们传递如 此众多直接和视觉的当代信息, 与此同时,又能把人们带入真 实的或想象的、遥远的过去和地方去;如此,能通过表现手段, 反思,再现周围的实况,打开对新知识和好奇心的缺口等来重新 体现现实。本电影短片,尽管它的实质是如此的简短而零碎,但 还是能够在我们的想象中赋予众多泛漪的回波、假设和情动。 借助这种渴求和对比:故事与视觉,在今年的短片电影 节上,让我们高兴地首次合作,于此珍贵的影廊上来展现当代短 片。在此,我们将打开一个面对中国和亚洲产片的小窗口,为展 示来自中国、台湾和韩国的四部短片。这对我们来说是一个宝贵 的窗口,我们希望这只是在漫步走向东方的长途中所迈出的第一 小步,我们还将肩并肩地不断共事下去。 97 mondi in corto | ist. confucio 毛毛雨 / It’s Drizzling 거짓 혹은 진실 / Nothing But The Truth LIEN CHIEN HUNG Taiwan | 2014 | 25’ Tre adolescenti tendono una trappola a un uomo, ma il piano fallisce quando lo uccidono accidentalmente. Decidono quindi di nascondersi in Thailandia… / Three teenagers set a beauty trap for a man, but they fail and kill him accidentally. Therefore, they decide to hide in Thailand… Lien Chien Hung ha diretto il documentario breve Reunion (’07) e il corto di finzione A-Way (’13). / Lien Chien Hung directed the short documentary Re-union (’07) and the short film feature A-Way (’13). 98 sceneggiatura/ screenplay Lien Chien Hung fotografia/ cinematography Lo Wayne montaggio/editing Lien Chien Hung musica/music Ko Da Bow suono/sound Huang Bonas interpreti/cast Wu Shu Wei, Lei J.C, Yan Cheng Cheng, Wang Tzu Chiang produzione/ production Lien Chien Hung, Wang Uilin WOO-SEOK JEON Corea del Sud | 2013 | 7’ Una segretaria e il suo superiore in ufficio. Il resto dello staff li guarda. E noi guardiamo loro attraverso un monitor a circuito chiuso. Cosa è falso e cosa è vero di ciò che stiamo guardando? / A secretary and her superior in the office. The other staff are watching them, and we are watching this scene through a monitor. What is false and what is true of what we’re watching? Woo-Seok Jeon ha diretto il cortometraggio Log-in (’13). / Woo-Seok Jeon directed the short film Log-in (’13). sceneggiatura/ screenplay Woo-Seok Jeon fotografia/ cinematography Hyeong-Geun Jo montaggio/editing Sol-Hui Kim musica/music Sang-Hyeap Park produzione/ production Myeong-Han Bae mondi in corto | ist. confucio 小提琴家 / The Little Violinist 감각적 공해 / Shut YANG WANG SUN-YOUNG HONG Corea del Sud | 2014 | 22’ A Cha Mee viene diagnosticata un’improvvisa perdita dell’udito causata dallo stress. Decide di recarsi presso una clinica audiologica, famosa per la sua terapia «No Sound». / Cha Mee is diagnosed with sudden hearing loss caused by stress. Finally, she decides to go to an audiology clinic, which is famous for the «No-Sound Therapy». Sun-Young Hong ha scritto e diretto i cortometraggi Blind Interview (’04) e -4C° (’09). / Sun-Young Hong wrote and directed the short films Blind Interview (’04) and -4C° (’09). Cina/Usa | 2014 | 15’ sceneggiatura/ screenplay Sun-Young Hong fotografia/ cinematography Gyeong-Ho Kwak montaggio/editing Sun-Young Hong musica/music Ja-Hyun Kim suono/sound Yong-Ho Lee interpreti/cast Sang-Hee Lee, In-Sil Gong, Ji-Hee Seo produzione/ production Seoung-soo Park Chinatown, New York. Allevata da un padre che rovista tra i rifiuti e tormentata dalle compagne di classe benestanti, l’undicenne Xiaobao coltiva da sola il suo grande talento per il violino. / Chinatown, New York. Raised by a trashpicking father and bullied by her wealthier classmates, 11-year-old Xiaobao nurtures her talent for the violin all by herself. Yang Wang, nata e vissuta in Cina, ha studiato negli Usa, dove ha realizzato i corti Dreamwalker (’11) e Soup (’12). / Yang Wang, born and raised in China, went to college in the US, where she directed the short films Dreamwalker (’11) and Soup (’12). sceneggiatura/ screenplay Yang Wang fotografia/ cinematography Eric Giovon montaggio/editing Matthew Slamowitz suono/sound Sawrab Karim, Hyo Jin An, Ken Takeuchi interpreti/cast Qingyu Chen, Eric Chen, Lilli Jacobs, Scott Raven, Liyu Chen, Brandon Chang produzione/ production Jackie C. Lin 99 mondi in corto | goethe-inst. É tedèsch e ’O Curt / Deutsche kurzfilme bei ’O Curt MARIA CARMEN MORESE, JOHANNA WAND Goethe-Institut Napoli ’O Curt, che bel nome! Così squisitamente napoletano, così graziosamente intrigante. A noi tedeschi piace: IL festival di cortometraggi di Napoli. Un vivissimo ringraziamento va alla Mediateca Santa Sofia e all’Associazione Tycho che offrono al pubblico cinefilo partenopeo una rassegna di eccellente valore artistico, dedicata a un genere in costante ascesa nel cinema europeo del presente. Una vera scorpacciata di corti senza il rischio di indigestione. A pensarci bene un rischio c’è: quello di innamorarsi perdutamente di questo genere che ricorda immediatamente la prima ora del cinema. Il Goethe-Institut è lieto di essere, con l’Institut français Napoli, l’Instituto Cervantes e l’Istituto Confucio, tra i partner dell’iniziativa, e poter mostrare al pubblico le migliori produzioni dai nostri paesi. Proprio nel cortometraggio si condensa quel carattere genuinamente nazionale, quello stile particolare e profondamente legato all’anima del proprio paese. Attualmente sono numerosissimi i registi in Germania provenienti da tutto il mondo che hanno messo il cortometraggio al centro del proprio lavoro artistico. Essi operano in stretto contatto con le accademie nazionali di cinema e con le filmcommission, utilizzando le ottime possibilità di produzione a loro disposizione tra Monaco, Berlino e Amburgo. Grazie a essi il cinema tedesco si va costantemente arricchendo. Sussuriamo ai registi che partecipano alla 14a edizione di ’O Curt un affettuoso in bocca al lupo, mentre auguriamo al pubblico «felicissime visioni». 100 / ’O Curt steht im Neapolitanischen für „der Kurzfilm“ oder einfach: DAS Kurzfilmfestival Neapel. Ein herzliches Dankeschön an die Mediateca Santa Sofia und die Associazione Tycho, die eine großartige Filmreihe wiederbelebt haben. Das neapolitanische Publikum erwartet eine Schlemmerei an internationalen Kurzfilmen, ohne Gefahr zu laufen, sich den Magen, d.h. die Augen zu verderben. Bei genauerem Hinsehen gibt es aber doch ein kleines Risiko: man wird sich auf immer und ewig in dieses Genre verlieben, das untrennbar mit der Geburtsstunde des Films verbunden ist. Das Goethe-Institut schätzt sich glücklich, zusammen mit dem Institut français Napoli, dem Instituto Cervantes und dem Istituto Confucio zu den Partnern der Initiative zu gehören und dem Publikum eine Auswahl der besten deutschen Kurzfilme zeigen zu können. Gerade der Kurzfilm spiegelt einen unverfälschten Charakter wider, diesen besonderen Stil, der zutiefst mit der Mentalität des eigenen Landes verbunden ist. Zahlreiche Kurzfilmmacher aus der ganzen Welt leben und arbeiten mittlerweile in Deutschland. Sie agieren in engem Kontakt zu den nationalen Filmakademien und den Filmkommissionen und nutzen die hervorragenden Produktionsbedingungen, die ihnen zwischen München, Berlin und Hamburg zur Verfügung stehen. Ihnen ist die konstante Bereicherung der deutschen Kurzfilmszene zu verdanken. Allen Teilnehmern des 14. Kurzfilmfestivals ’O Curt drücken wir beide Daumen, während wir dem Publikum viel Spaß beim Zuschauen wünschen! mondi in corto | goethe-inst. Armadingen Die Ruhe bleibt PHILIPP KÄßBOHRER STEFAN KRIEKHAUS Germania | 2011 | 23’ Marito e moglie vivono in una fattoria isolata nel nord della Germania. Lui apprende dalla radio che un asteroide sta per colpire la Terra e cerca di tenere nascosta la notizia a sua moglie. / A man and his wife live on an isolated farm in northern Germany. He listens to the radio and learns that an asteroid is approaching Earth, but decides to keep it from her. Philipp Käßbohrer ha diretto i corti Dein letzer Todestag (’05), Gemeinsam Allein (’08), Das Problem des Schnellstfluges (’13), oltre a videoclip e serie tv. / Philipp Käßbohrer directed the shorts Dein letzer Todestag (’05), Gemeinsam Allein (’08), Das Problem des Schnellstfluges (’13), music videos and TV series. Germania/Francia | 2013 | 14’ sceneggiatura/ screenplay Philipp Käßbohrer, Matthias Schulz fotografia/ cinematography Jakob Beurle montaggio/editing Jakob Beurle, Philipp Käßbohrer, Karin Steger musica/music Konstantin Gropper suono/sound Stefan Malchowski interpreti/cast Gernot Hertel, Karin Graf produzione/ production Dani Barsch, Matthias Schulz Un pomeriggio ai margini di un set cinematografico, dal punto di vista di uno stagista incaricato di bloccare il traffico mentre si gira. La sua sola connessione con il set è un walkie talkie. / An afternoon at the edge of a large film set. A intern is responsible for blocking off the street during the filming. A walkie talkie is his only contact with the set. Stefan Kriekhaus ha lavorato come sceneggiatore e assistente alla regia in numerosi film. Ha diretto il cortometraggio Baden (’05). sceneggiatura/ screenplay Stefan Kriekhaus fotografia/ cinematography Patrick Orth suono/sound Matthias Haeb, Jochen Jessuzek interpreti/cast Jakob Bieber, Irène Moati, Jo Jarnias produzione/ production Stefan Kriekhaus / Stefan Kriekhaus has been the screenwriter and the assistant director for several films. He directed the short film Baden (’05). 101 mondi in corto | goethe-inst. Nashorn im Galopp Sonntag 3 ERIK SCHMITT JOCHEN KUHN Germania | 2013 | 15’ Bruno si aggira per le strade di Berlino. Cerca di guardare dietro le facciate degli edifici e oltre per trovare l’anima della città. Inaspettatamente incontra un’anima affine. / Bruno is roaming Berlin to catch the soul of the city, and he’s looking for it behind and beyond the facades. He unexpectedly finds his kindred spirit. Erik Schmitt ha diretto i corti Fliegenpflicht für Quadratköpfe (’04), Nun sehen Sie Folgendes (’10), Forever (’13) e il documentario Solartaxi (’10). / Erik Schmitt directed the shorts Fliegenpflicht für Quadratköpfe (’04), Nun sehen Sie Folgendes (’10), Forever (’13) and the documentary Solartaxi (’10). 102 Germania | 2012 | 14’ sceneggiatura/ screenplay Erik Schmitt, Stephan Müller fotografia/ cinematography Johannes Louis montaggio/editing Steffen Hand, Erik Schmitt musica/music Nils Frahm, David Nesselhauf suono/sound Fedor Goritzki interpreti/cast Tino Mewes, Marleen Lohse, Folke Renken produzione/ production Fabian Gasmia La terza di una serie di gite domenicali. Qui il protagonista ha un appuntamento al buio con la Cancelliera. / The third in a series about Sunday outings. In Sonntag 3, the protagonist has a blind date with the Chancellor. Jochen Kuhn ha diretto numerosi corti, tra cui, oltre alle serie Sonntag e Neulich, Lauter Anfang (’75), Die Beichte (’90), Null (’13). / Jochen Kuhn directed several shorts, among which the series Sonntag e Neulich, Lauter Anfang (’75), Die Beichte (’90), Null (’13). sceneggiatura/ screenplay Jochen Kuhn fotografia/ cinematography Jochen Kuhn montaggio/editing Olaf Meltzer musica/music Jochen Kuhn suono/sound Olaf Meltzer interpreti/cast Jochen Kuhn produzione/ production Jochen Kuhn mondi in corto | convegno Vedo Nero. Il noir come rappresentazione della crisi / Film noir as a representation of crisis ROSARIO GALLONE Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme Che il noir sia il genere che racconti meglio una società in crisi non è scoperta di oggi. È, invece, un elemento su cui riflettere il fatto che nel terzo millennio a una società globalizzata corrisponda una crisi globale e, di conseguenza, la crescita e la diffusione di una narrativa «nera», in letteratura e nel cinema, globali. I noir francesi e americani sono quelli che abbiamo imparato ad amare nel secolo scorso, ma c’è ancora qualcuno che non si sia reso conto della capillare diffusione del noir scandinavo? La presenza, nell’ultimo Festival del Cinema di Venezia, di tre «neri» italiani, quali Anime nere, Perez. e Senza nessuna pietà, è un caso? Il successo della serie televisiva Gomorra, dopo quello di Romanzo criminale, è una coincidenza? Anche Cina e Oriente in genere stanno, da tempo, raccontando il lato oscuro della crescita economica, e il nostro immaginario è sempre più popolato di perdenti, poliziotti corrotti o sconfitti, criminali, uomini di legge senza legge o senza più fiducia nella legge… Ma tutto questo è il prodotto distorcente delle nostre paure più profonde nei confronti dei cambiamenti epocali che stiamo affrontando oppure è la spietata fotografia della realtà? Nel convegno «Vedo Nero», che il Festival ’O Curt organizza in collaborazione con l’Institut français, il Goethe-Institut, l’Instituto Cervantes, l’Istituto Confucio, e coordinato dalla Scuola di cinema Pigrecoemme di Napoli, si confrontano sul tema: Vincenzo Esposito, Gino Frezza, Marco Ottaiano, Annamaria Palermo e Johanna Wand. / It is already assumed that film noir is the genre that best describes a society in crisis. However, we need to consider that, in the third millennium, we have a global society corresponding to a global crisis and, consequently, to the spread and the increase of a dark trend in global literature and cinema. In the last century, we learnt to love American and French noir films, but is there anyone who hasn’t realized yet the wide distribution of Scandinavian film noir? Is the presence of three Italian noir films (Anime nere, Perez. and Senza nessuna pietà) at the last Venice Film Festival pure coincidence? And what about the success of the Italian TV series Gomorra and Romanzo criminale? China and the Far East in general have long been describing the dark side of economic growth. Therefore, our collective imaginary is now full of losers, corrupt or failed cops, criminals, lawless lawmen or lawmen who don’t believe in justice anymore. But where does this come from? Is this the sick product of our deepest fears concerning the major changes we are facing? Or is it the harsh portrait of reality? The conference «Vedo Nero» is coordinated by the Neapolitan Pigrecoemme Film School and organized within the Festival ’O Curt, in collaboration with the Institut français, the Goethe-Institut, the Instituto Cervantes and the Confucius Institute. A group of experts – made up of Vincenzo Esposito, Gino Frezza, Marco Ottaiano, Annamaria Palermo and Johanna Wand – will discuss the matter. 103 CliCiak XVII edizione / The 17th CliCiak ANTONIO MARALDI Una mostra frutto della selezione delle oltre 1.300 immagini inviate, da quasi una cinquantina di fotografi, alla diciassettesima edizione di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena, a documentazione di una settantina di film. Iniziativa unica nel suo genere, CliCiak, ideato e organizzato dal Centro Cinema Città di Cesena a partire dal 1998, mette a confronto le foto dei film, anche documentari, cortometraggi e per la televisione, dell’ultimo triennio (2011-2013), chiamando una giuria di esperti a indicare la miglior fotografia, in bianco e nero e a colori, e la miglior serie, sia in bianco e nero che a colori. A questi, si aggiungono i premi speciali «Ritratto di attore sul set» assegnato dalla direzione di Ciak e «Giuseppe e Alma Palmas» (per un fotografo per la prima volta presente al concorso). La giuria di quest’anno, composta dalla storica della fotografia Giuseppina Benassati, dal critico Cesare Biarese e dal fotografo Franco Bellomo, ha premiato i fotografi Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera di Emma Dante, miglior bianco e nero), Francesco Piras (L’arbitro di Paolo Zucca, miglior serie bianco e nero), Andrea Di Lorenzo (Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, miglior colore), Gianni Fiorito (La grande bellezza di Paolo Sorrentino, miglior serie colore). Segnalazioni sono andate a: Paolo Bianchi (Bellas mariposas di Salvatore Mereu), Simone Falso (La prima neve di Andrea Segre), Fabrizio Di Giulio (Ti ho cercata in tutti i necrologi di Giancarlo Giannini), Claudio Iannone (L’intrepido di Gianni Amelio), Lia Pasqualino (Viva la libertà di Roberto Andò), Angelo R. Turetta (Miele di Valeria / An exhibition resulting from the selection among more than 1300 images taken on the set of about seventy films and submitted by about fifty photographers to the 17th CliCiak, a national competition for still photographers. CliCiak, a one-of-a-kind initiative, was first conceived and organized in 1998 by the Cesena Cinema Center. A jury of experts has to evaluate photos taken from movies, documentaries, short films, and TV in the last three years (2011-2013). It has to choose the best black-and-white photo and the best colour one, as well as the best black-and-white series of photos and the best colour one. Besides these categories, there will be two special awards: «Ritratto di attore sul set» (Portrait of actor on the set), given by the director of the magazine Ciak, and «Giuseppe e Alma Palmas» (Giuseppe and Alma Palmas), meant for a photographer at his/her first participation in the competition. The jury, made up of the photography historian Giuseppina Benassati, the critic Cesare Biarese and the photographer Franco Bellomo, has awarded the prizes to the following photographers: Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera by Emma Dante, best black and white), Francesco Piras (L’arbitro by Paolo Zucca, best black-and-white series), Andrea Di Lorenzo (Un giorno devi andare by Giorgio Diritti, best colour), Gianni Fiorito (La grande bellezza by Paolo Sorrentino, best colour series). Also worthy of mention were: Paolo Bianchi (Bellas mariposas by Salvatore Mereu), Simone Falso (La prima neve by Andrea Segre), Fabrizio Di Giulio (Ti ho cercata in tutti i necrologi by Giancarlo Giannini), Claudio Iannone (L’intrepido by Gianni Amelio), 105 Golino e Salvo di Grassadonia e Piazza) e Loris T. Zambelli (Altri tempi di Marco Turco e Bianca come il latte, rossa come il sangue di Giacomo Campiotti). Il premio «Giuseppe e Alma Palmas» è stato assegnato a Mauro Santoro (Il Sud è niente di Fabio Mollo). Il premio speciale «Ciak – Ritratto di attore sul set», indicato dalla redazione del magazine diretto da Piera Detassis, è andato per la sezione bianco e nero a Silvia Profumi (Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto) e per la sezione colore a Paolo Ciriello (La mafia uccide solo d’estate di Pif). Al di là della competizione, CliCiak è stato pensato per rendere testimonianza del lavoro prezioso dei fotografi di scena e allo stesso tempo per implementare una fototeca sul cinema italiano contemporaneo che ha superato le 14.000 stampe. 106 Lia Pasqualino (Viva la libertà by Roberto Andò), Angelo R. Turetta (Miele by Valeria Golino and Salvo by Grassadonia and Piazza) and Loris T. Zambelli (Altri tempi by Marco Turco and Bianca come il latte, rossa come il sangue by Giacomo Campiotti). The «Giuseppe and Alma Palmas» award has been given to Mauro Santoro (Il Sud è niente by Fabio Mollo). The winners of the special award «Ciak – Ritratto di attore sul set» have been determined by the editorial staff of the magazine directed by Piera Detassis: Silvia Profumi (Zoran il mio nipote scemo by Matteo Oleotto) has been awarded for the black and white category, while Paolo Ciriello (La mafia uccide solo d’estate by Pif) has been awarded for the colour category. Not only was CliCiak conceived as a competition, but also as a way to bear witness to the valuable work of still photographers. Moreover, it helps enlarge the photographic archive on Italian contemporary cinema, that already includes more than 14.000 photos. a cura di/edited by Comune di Cesena Assessorato alla Cultura e Promozione Centro Cinema Città di Cesena | Regione Emilia Romagna institut français Napoli via Crispi | 86 Palazzo delle Arti Napoli via dei Mille | 60 luoghi/ venues INDICE DEI FILM / FILM INDEX .Sub, 93 A peu de chose près, 20 Abymée, 21 Armadingen, 99 AS636NH Ad memoriam, 58 Au revoir, 93 Bahar im Wunderland, 22 Bendito Machine V - Pull the Trigger, 40 Bianca e i colori, 64 Bishtar az do saat / More Than Two Hours, 23 Buona Fortuna, 50 Canis, 40 Carrousel, 73 Casitas, 24 Castillo y el Armado, 41 Cerchio, 64 Ciao mamma, 50 Cosa succede!?, 58 Desayuno con diadema, 94 Di tutto, il nulla, 65 Die Ruhe bleibt, 99 Dottor Asl, 65 Dün Bugün Yarın / Yesterday Today Tomorrow, 25 Ehi muso giallo, 26 El ruido del mundo, 41 Emilie, 42 En chemin, 75 Et on mangera des fleurs (Pieds nus sur des orties), 90 Facing Off, 51 Февраль / February, 27 Glissière, 90 Home & Key, 28 Humanexus, 42 i’ii, 91 Il mio corpo a maggio, 51 Il piano, 82 Instalife, 59 Is the Man Who Is Tall Happy?, 87 Isacco, 82 毛毛雨 / It’s Drizzling, 96 Janvier, 52 Ka’ Moka Kamma fa, 59 L’homme qui avait perdu la tête, 43 La larme du bourreau, 29 La máquina de los rusos, 30 La strada di Raffael, 52 La torre di Davide, 53 Land, 43 Le premier pas, 91 Like Me, 66 Lost and Found, 44 Lovearthcam, 60 Madre Arena, 44 Mal di terra, 53 Molodaya lioubov / Jeune amour, 73 Musikosebi / Les musiciens, 75 Najes / The Unclean, 31 Nashorn im Galopp, 100 No Place Like Home, 45 Not Anymore: A Story of Revolution, 32 거짓 혹은 진실 / Nothing But The Truth, 96 Ona meta / Off Season, 33 Per un’ora d’amore, 54 Pig Wormer, 60 Pop Art, 54 Premier Automne, 45 Qolga / Le parapluie, 74 Qortsili / La noce, 74 安居 / Rest is Pending, 34 Riprendimi, 66 Sexy Shopping, 55 Shadow, 35 감각적 공해 / Shut, 97 Sonntag 3, 101 Sotto terra, 83 Sunny, 36 The Gift, 46 小提琴家 / The Little Violinist, 97 The Passenger, 61 Tin & Tina, 37 Un amato funerale, 83 Unconnected, 67 Uoldìsnei, 55 Vulcani(da)mare, 61 Welcome Back to Naples, 67 Wind, 46 Zombi, 94 Montaggio Sonorizzazione Correzione Colore Doppiaggio Riversaggi Via Carducci 19 - 80121 Napoli www.annonaproduction.com [email protected] I nostri studi sono equipaggiati con le più recenti tecnologie richieste dalla moderna industria audiovisiva. Lavoriamo constantemente con gli utimi standard e workflows produttivi e siamo in grado di garantire il più completo supporto alle vostre esigenze. I nostri servizi sono competitivi con quelli delle strutture leader del mercato grazie alla competenza dello staff e alla rete di collaborazioni dei professionisti che ci affiancano. I nostri prezzi sono studiati su misura per incontrare le richieste dei vostri progetti e del vostro budget. si ringraziano sponsor media partner ristorante Via Crispi 89 - Napoli Il Festival del cortometraggio ’O Curt è un'iniziativa del progetto “Napoli Città Giovane: i giovani costruiscono il futuro della Città”, promosso dall'Assessorato ai Giovani e Politiche Giovanili, Creatività e Innovazione e realizzato nell’ambito dei Piani Locali Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenuti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani. catering