International accounting Dott.ssa Antonella Portalupi Planning lezioni Planning lezioni rif. a slides Titolo modulo Modulo I Framework di riferimento, direttive comunitarie, quadro normativo, fair value Data giovedi venerdi 17-feb 18-feb Modulo II IAS 1 - Il bilancio nei principi contabili internazionali; giovedi IAS 7: Rendiconto finanziario; IAS 8 cambiamento di venerdi stime e correzioni di errori 24-feb 25-feb Modulo III Il bilancio consolidato - tenciche di consolidamento aspetti pratici; IAS 27 nozione di controllo giovedi venerdi 03-mar 04-mar Modulo III IAS 28 - società collegate e metodo del patrimonio netto; IAS 31 Joint t SIC 12 Veicoli giovedi venerdi 10-mar 11-mar Modulo IV IAS 32 IAS 39 IFRS 8 Strumenti finanziari giovedi venerdi 17-mar 18-mar Modulo V IAS 16 Immobilizzazioni materiali, IAS 17 Leasing, IAS 40 investimenti immobiliari, IAS 39 attività immateriali giovedi venerdi 24-mar 25-mar Page 2 Planning lezioni Planning lezioni rif. a slides Titolo modulo Modulo VI IFRS 3 Business combinations e variazione della quota di partecipazione Data giovedi venerdi 31-mar 01-apr Modulo VII IAS 2 Inventories; IAS 11 Lavori in corso su commessa; IAS 36 impairment - casi pratici di valutazione giovedi venerdi 07-apr 08-apr Modulo VIII ias 37 provisions, IAS 19 employee benefits giovedi 14-apr Modulo IX IAS 18 Revenue recognition venerdi 15-apr Modulo X IFRS per piccole medie imprese (IFRS FOR SME); giovedi IFRS 1 first time adoption, novità ello IASB per il venerdi 2011, 05-mag 06-mag Page 3 Mailing docenti [email protected] [email protected] Page 4 Esami Tesina – un titolo a scelta, concordato con il docente, di approfondimento/esercitazione – (facoltativa) Scritto – domande a risposta multipla, almeno 2 descrittive Orale – solo dopo aver superato lo scritto. Generalmente nello stesso giorno dello scritto Page 5 Contenuto - Modulo 1 Ruolo dello Iasb Panoramica principi contabili Storia ed evoluzione delle direttive europee Fair value Perchè IAS/IFRS? L’unico quadro di riferimento internazionale Comparabilità “Criteri di valutazione e rappresentazione comuni” Completezza “Il bilancio non può essere conforme agli IAS a meno che siano stati applicati completamente tutti gli standard” Rappresentazione veritiera e corretta “Le operazioni devono essere rappresentate in base alla loro sostanza economica e non in base alla forma legale” Page 7 Perché IAS/IFRS? I PRO La finalità di andare su un mercato finanziario ai fini di beneficiare degli effetti leva per la propria crescita futura (quotazione), L’apertura del capitale di un’impresa ad un socio istituzionale (fondo comune di inv., private equity) Favorire progetti d’acquisizione d’imprese all’estero, Il desiderio di vendere nel breve periodo la propria impresa ad un investitore internazionale, a una società italiana quotata… Page 8 Perché IAS/IFRS? I PRO RAGIONI LEGATE ALLA QUALITA’ DELLE INFORMAZIONI DEL BILANCIO E ALLA VISIBILITA’ Maggior uso del fair value Informazioni trasparenti e qualificate Migliorare l’immagine aziendale Costruire rapporti con clienti internazionali Migliorare la visibilità internazionale, rassicurando i potenziali partners stranieri con dati redatti in un linguaggio comune Rispondere alle esigenze dei finanziatori Page 9 Perché IAS/IFRS? I CONTRO Motivi di potere – IASB ha un potere enorme Rischio, in alcuni casi, di non adeguarsi correttamente alle esigenze di tutte le nazioni Introduzione di alcuni concetti nuovi che richiedono diverso tempo prima di essere assimilati Page 10 Evoluzione delle normative europee La normativa europea in materia di bilancio Quarta direttiva del Consiglio (78/660/CEE) del 25 luglio 1978, n. 660 GUCE 14 agosto 1978, n. L 222 relativa ai conti annuali di taluni tipi di società - http://www.isaonline.it/s/gestione/show-main- frame.inc.php?url=/mag/CEEDir660-1978.html Page 12 L’armonizzazione contabile internazionale Definizione: schema concettuale di riferimento universalmente valido per procedere alla rilevazione, alla valutazione e alla rappresentazione in bilancio di operazioni e altri fatti aziendali dello stesso tipo. Causa dell’Armonizzazione contabile Processo di globalizzazione dei mercati finanziari e dei movimenti di capitali e conseguente necessità di predisposizione di bilanci comparabili nel tempo e nello spazio attraverso regole chiare, il più possibile uniformi e condivise da tutti gli operatori Vantaggi: Innalzamento dell’efficienza complessiva del sistema economico integrato e dell’efficacia delle scelte di allocazione delle risorse economiche scarse a causa della maggiore interpretabilità dei dati e dei minori oneri a ciò correlati Svantaggi: Adozione di un modello contabile talvolta difforme dalle prassi consolidate presenti in un determinato paese e necessità di transizione dal vecchio al nuovo modello di riferimento 13 IV direttiva - contenuto IlArticolo 1 - [Sfera di applicazione] Sezione 1 - Disposizioni generali • Articolo 2 - [Contenuto e modalità di redazione dei conti annuali] Sezione 2 - Disposizioni generali relative allo stato patrimoniale ed al conto profitti e perdite • Articolo 3 - [Continuità della struttura dei conti annuali] • Articolo 4 - [Compilazione dei conti annuali] • Articolo 5 - [Conti annuali per società di investimento e di partecipazione finanziaria] • Articolo 6 - [Modifica agli schemi dei conti annuali] • Articolo 7 - [Divieto di compensazioni] Sezione 3 - Struttura dello stato patrimoniale • Articolo 8 - [Scelta dello schema dello stato patrimoniale] • Articolo 9 - [Schema dello stato patrimoniale] • Articolo 10 - [Schema alternativo di Stato patrimoniale] • Articolo 10 bis • Articolo 11 - [Stato patrimoniale in forma abbreviata] • Articolo 12 - [Stato patrimoniale in forma abbreviata, segue] • Articolo 13 - [Elementi ripetuti in più voci dello schema] • Articolo 14 - [Impegni assunti in forza di garanzie] Sezione 4 - Disposizioni relative a singole voci dello stato patrimoniale • Articolo 15 - [Immobilizzazioni] • Articolo 16 - [Terreni e fabbricati] • Articolo 17 - [Partecipazioni] • Articolo 18 - [Ratei e risconti dell'attivo] • Articolo 19 - [Rettifiche di valore] • Articolo 20 - [Accantonamenti per rischi ed oneri] • Articolo 21 - [Ratei e risconti del passivo] IlSezione 5 - Struttura del conto profitti e perdite • Articolo 22 - [Scelta dello schema di presentazione del conto profitti e perdite] • Articolo 23 - [Schema di conto profitti e perdite, alternativa 1] • Articolo 24 - [Schema di conto profitti e perdite, alternativa 2] • Articolo 25 - [Schema di conto profitti e perdite, alternativa 3] • Articolo 26 - [Schema di conto profitti e perdite, alternativa 4] • Articolo 27 - [Deroghe agli schemi di conto profitti e perdite] Sezione 6 - Disposizioni relative a singole voci del conto profitti e perdite • Articolo 28 - [Importo netto del volume di affari] • Articolo 29 - [Proventi o oneri straordinari] • Articolo 30 - [Imposte sull'utile o sulla perdita] Sezione 7 - Regole di valutazione • Articolo 31 - [Valutazione delle voci dei conti annuali] • Articolo 32 - [Valutazione delle voci dei conti annuali, segue] • Articolo 33 - [Deroghe alle regole di valutazione] • Articolo 34 - [Ammortamento delle spese di impianto e di ampliamento] • Articolo 35 - [Criteri di valutazione delle immobilizzazioni] • Articolo 36 - [Rettifiche di valore per le società di investimento] • Articolo 37 - [Ammortamento della voce spese per la ricerca e lo sviluppo] • Articolo 38 - [Iscrizione delle immobilizzazioni materiali di scarso valore] • Articolo 39 - [Valutazione dell'attivo circolante] • Articolo 40 - [Valutazione delle scorte] • Articolo 41 - [Importo da rimborsare su debiti] • Articolo 42 - [Accantonamenti per rischi ed oneri • SEZIONE 7 bis - Valutazione al valore equo • Articolo 42 bis - [Valutazione al valore equo] • Articolo 42 ter - [Determinazione del valore equo] • Articolo 42 quater - [Allocazione delle variazioni del valore] • Articolo 42 quinquies - [Il valore equo nella Nota integrativa] • Articolo 42 sexies • Articolo 42 septies Page 14 IV direttiva - contenuto Sezione 8 - Contenuto dell'allegato Articolo 43 - [Contenuto dell'allegato] Articolo 44 - [Allegato in forma abbreviata] Articolo 45 - [Allegato in forma di estratto] Sezione 12 - Disposizioni finali Articolo 52 - [Comitato di contatto] Articolo 53 - [Valore dell'unità di conto europea] Articolo 53 bis Articolo 54 - [Leggi nazionali sul deposito dei conti annuali] Sezione 9 - Contenuto della relazione sulla gestione Articolo 46 - [Contenuto della relazione sulla gestione] Articolo 46 bis – [Dichiarazione sul governo societario] Articolo 55 - [Termini per il recepimento] Articolo 56 - [Imprese collegate] Articolo 57 - [Gruppi di società] Articolo 57 bis - [Pubblicazione dei conti della società interessata] Sezione 10 - Pubblicità Articolo 47 - [Pubblicità dei conti annuali e della relazione sulla gestione] Articolo 48 - [Forma della pubblicazione integrale dei conti annuali e della relazione sulla gestione] Articolo 58 - [Deroghe per i gruppi di società] Articolo 59 - [Valutazione dei diritti nel capitale di imprese collegate] Articolo 60 - [Valutazione dei valori dei fondi delle società di investimento] Articolo 60 bis Articolo 49 - [Pubblicazione in forma abbreviata] Articolo 61 - [Deroghe all'applicazione dell'art. 43 per le società dominanti] Articolo 50 - [Altri elementi soggetti a pubblicazione] Articolo 61 bis - [Riesame delle disposizioni sul valore equo] Articolo 50 bis - [Valuta di pubblicazione] Articolo 62 - [Destinatari] Sezione 10 bis - Obblighi e responsabilità nell’elaborazione e nella pubblicazione dei conti annuali e della relazione sulla gestione Articolo 50 ter Articolo 50 quater Sezione 11 - Controllo Articolo 51 - [Revisione dei conti] Articolo 51 bis Successivamente alla prima pubblicazione la IV direttiva è stata modificata da numerose altre direttive Page 15 Le modifiche alla IV e VII Direttiva CEE in sintesi 1.Direttiva 65/2001 introduzione in ambito UE della possibilità di adottare il fair value nel trattamento di bilancio degli strumenti finanziari con riferimento alle imprese industriali, alle banche e alle altre istituzioni finanziarie 2. Direttiva 51/2003 - estensione del criterio di valutazione al fair value ad attività diverse dagli strumenti finanziari (es. immobilizzazioni materiali ed immateriali); - migliore esplicitazione nell’ambito delle Direttive Europee del principio della prevalenza della sostanza sulla forma; - inclusione nei conti annuali di ulteriori documenti contabili (nuovi schemi di S.P. e di C.E., rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni del patrimonio netto); - eliminazione della clausola di esclusione dal consolidato di una impresa per l’eterogeneità dell’attività svolta rispetto al resto del gruppo. 16 Direttiva Europea 2001/65/CEE del 27/9/2001 pubblicata il 27/10/2001 Modifica IV e VII direttiva in tema di regole di valutazione del bilancio di esercizio di alcune società, di banche e altri intermediari finanziari Identificazione degli “strumenti finanziari” Valutazione strumenti finanziari e IAS 39 - fair value Informazioni da fornire in bilancio in merito agli strumenti finanziari Proposta di rendere possibile l’applicazione dello IAS 39 a partire dal 2001 Page 17 Direttiva Europea 2003/51/CEE del 18/6/2003, pubblicata il 17/7/2003 Rendere compatibili IAS/IFRS e normativa europea ed eliminare conflitti Permettere i trattamenti opzionali previsti dagli IAS/IFRS in tema di valutazione delle voci Consentire prospetti differenti (BS, Income Statement, Equity statement, Cash flow) Preminenza sostanza sulla forma Consentire rivalutazioni di attività immobilizzate Fair value anche per attività diverse dalle finanziarie Fair value a conto economico per investimenti immobiliari e attività agricole Page 18 IFRS e quadro normativo • Lo scenario italiano nell’adozione degli IFRS trae origine dal Regolamento Europeo 1606/2002 che ha imposto , già dal 2005, a tutte le società quotate in Europa di redigere i bilanci consolidati applicando gli IAS/IFRS. • L’Italia, con il DLgs 38/2005 ha disciplinato le regole generali per l’adozione degli IFRS per: - Bilanci di esercizio delle quotate in Italia - Bilanci consolidati e bilanci di esercizio per le altre entità. Page 19 La scelta del modello da adottare per i bilanci delle imprese UE quotate Nella scelta dei principi contabili da adottare per le società quotate l’UE aveva di fronte diverse opzioni: - Procedere alla redazione di un nuovo corpus di principi contabili europei: scartata per il troppo tempo necessario a raggiungere un’intesa fra gli stati membri in merito al loro contenuto - Adottare i principi contabili americani US GAAP: scartata per la specificità di tali principi al contesto americano - Utilizzare, previa verifica della loro compatibilità con le finalità delle direttive europee IV e VII, i principi contabili internazionali elaborati dallo IASB (International Accounting Standards Board): prescelta in considerazione delle natura e caratteristiche di tali principi (in quanto elaborati in un contesto internazionale) 20 La via europea alla armonizzazione contabile internazionale Primo tentativo di armonizzazione contabile da parte UE Direttiva 78/660/CEE (IV Direttiva): adozione di una disciplina uniforme dei bilanci delle società di capitali aventi sede negli stati membri Pro Fissazione di principi di redazione uniformi (prudenza, continuità, competenza e costanza di applicazione dei criteri di valutazione) Contro Eccessiva presenza di opzioni nella rappresentazione dei valori e nei criteri di valutazione con scelta definitiva lasciata ai singoli legislatori nazionali quale risultato dello scontro fra le differenti visioni in tema di disciplina giuridica del bilancio Risultato La IV Direttiva CEE ha portato ad una armonizzazione contabile “per paese” ma non ad una armonizzazione contabile a livello pan-europeo a causa della diversità nelle singole legislazioni nazionali di recepimento 21 Il processo di cambiamento della UE in tema di informativa societaria Le linee guida del processo di cambiamento sono state due 1. Adozione di principi contabili riconosciuti a livello internazionale per le società quotate su mercati regolamentati 2. Revisione delle Direttive IV e VII in senso coerente alla 1 per permettere un processo di convergenza delle regole di redazione dei bilanci fra imprese quotate e non quotate: • Direttiva 65/2001/CE per regolamentare la rilevazione, la valutazione e la rappresentazione al Fair Value degli strumenti finanziari; • Direttiva 51/2003/CE per favorire il processo di convergenza fra il contenuto delle direttive e i più recenti sviluppi della teoria contabile internazionale 22 Il procedimento di adozione dei principi IAS – Il regolamento CE 1606/2002 Data di pubblicazione sulla GUCE (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea): 11 settembre 2002, (entrata in vigore: 14 settembre 2002). Contenuti -Art. 4: obbligatorietà dell’utilizzo dei principi IAS a partire dal 1° gennaio 2005, per redigere i bilanci consolidati delle società quotate nella UE -Art. 3 e 6: applicazione dei principi IAS subordinata ad un positivo processo di omologazione da parte della Commissione europea e dei suoi organi consultivi (ARC – Accounting Regulatory Committee ed EFRAG - European Financial Reporting Advisory Group) -Art. 5: possibilità di estensione, lasciata agli Stati membri in via obbligatoria o facoltativa, della facoltà di applicazione dei principi IAS, anche ai bilanci di esercizio delle società quotate e ai bilanci consolidati e di esercizio delle altre società -Art. 9: previsione della possibilità, lasciata agli Stati membri, di posticipare l’obbligo di applicazione dei principi IAS al 1° gennaio 2007 per le società emittenti titoli di debito quotati e nel caso di applicazione di principi contabili riconosciuti internazionalmente (US GAAP) prima della pubblicazione del regolamento. 23 Lo stato di avanzamento della procedura di adozione 13.10.2003: Pubblicazione sulla GUCE del Regolamento CE 1725/2002 Omologazione di 32 dei 34 principi contabili IAS (acronimo di International Accounting Standards) e delle relative interpretazioni SIC (acronimo di Standing Interpretation Comittee) esistenti al 14.09.2002. 17.04.2004: Pubblicazione sulla GUCE del Regolamento 707/2004 Omologazione UE dell’IFRS 1 – First Time Adoption of International Financial Reporting Standards, cioè del principio che regola la prima applicazione dei principi contabili IASIFRS (IFRS sta per International Financial Reporting Standards) ai bilanci di esercizio o consolidati A seguito dell’endorsement mechanism, i principi IASB sono stati tradotti in tutte le lingue ufficiali della Comunità in base a quanto indicato nell’art. 3, comma 4 del regolamento CE n. 1606/2002 I principi adottati in ambito comunitario sono immediatamente applicabili a partire dal 1° gennaio 2005 alla redazione: - dei bilanci consolidati di società quotate nella UE - dei bilanci di esercizio di società quotate e non, nonchè dei bilanci consolidati delle società non quotate per cui i singoli stati membri hanno previsto l’estensione dell’obbligo di redazione secondo i principi IAS-IFRS 24 Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 Esercizio delle opzioni previste dall'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali CONSOLIDATO INDIVIDUALE a) Quotate (escluso Assicurazioni) obbligo IFRS obbligo IFRS b) Emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico (art. 116 TUF) obbligo IFRS obbligo IFRS c) Banche, finanziarie, SIM, SGR obbligo IFRS obbligo IFRS d) Assicurazioni quotate obbligo IFRS divieto IFRS se presenta il consolidato Obbligo IFRS se non lo prepara d) Assicurazioni non quotate obbligo IFRS divieto e) controllate, collegate e j.v. di a), b), c) e d) f) società che redigono il consolidato facoltà IFRS facoltà IFRS f) controllate collegate e j.v. di f) facoltà IFRS facoltà IFRS g) Altre N/A facoltà data DM economia Altre con bilancio abbreviato N/A divieto Art. 2435-bis Bilancio in forma abbreviata Le societa', che non abbiano emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati, possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando, nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti: 1) totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000 euro; 2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000 euro; 3) dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 50 unita'. Le societa' che a norma del presente articolo redigono il bilancio in forma abbreviata devono redigerlo in forma ordinaria quando per il secondo esercizio consecutivo abbiano superato due dei limiti indicati nel primo comma Opzioni per i gruppi non quotati L’Italia, attraverso il D.Lgs. 38/2005, ha deciso, tra l’altro, di concedere la facoltà di utilizzare gli IAS/IFRS anche alle società non quotate Questa facoltà è esercitabile dalle società non quotate in periodi differenti: -a partire dal 2005, se si tratta di società che fanno parte di gruppi italiani che pubblicano un consolidato IAS/IFRS in Italia(*) -a partire da una data futura (che sarà decisa da un apposito decreto ministeriale), per tutte le altre aziende(*) (*) escluse le società che possiedono i requisiti per la redazione del bilancio abbreviato Gli IAS/IFRS sono un’alternativa o una scelta forzata? Cambiare verso gli IAS/IFRS oggi è una facoltà Ma il cambiamento è una strada a senso unico Due ragioni possono essere date: una ragione tecnica : la convergenza delle regole italiane verso gli IAS/IFRS, è già in corso. una ragione operativa strategica (numerosi sono i vantaggi operativi, commerciali e di immagine) Opportunità per i gruppi non quotati Adozione IAS/IFRS – Requisiti Redigere un bilancio consolidato conforme IAS/IFRS in Italia Facoltà di redigere anche bilancio individuale di holding e società facenti parte dell’area di consolidamento Non ricadere nei limiti dell’art. 2435-bis (bilancio abbreviato) La situazione in Europa Regolamento Europeo N. 1606/2002 approvato il 19 luglio 2002 (pubblicato 11 settembre 2002): IAS obbligatori per il bilancio consolidato di tutte le società con azioni quotate nella EU per gli esercizi che iniziano il 1°/1/2005, ovvero dal 1°/1/2004 per dati comparativi. Dati infrannuali presentati secondo IAS a partire dalla prima trimestrale dell’esercizio 2005 (raccomandazione CESR) stati membri decidono se imporre o permettere gli IFRS anche per bilanci d’esercizio e per le non quotate Page 30 La situazione in Italia Il Dlgs 38/2005 utilizzando l’opzione prevista dal Regolamento Comunitario prevede l’obbligo, oltre alle imprese obbligate dal citato regolamento, di utilizzare gli IAS/IFRS per: - Bilancio d’esercizio (non consolidato) di società quotate; - Bilancio d’esercizio e bilancio consolidato di società aventi strumenti finanziari diffusi presso il pubblico (art 116 del Testo Unico della Finanza) - Bilancio d’esercizio e bilancio consolidato delle banche e degli intermediari finanziari sottoposti a vigilanza da parte della Banca d’Italia; - Bilancio consolidato delle società assicurative o bilancio d’esercizio se sono quotate e non redigono il bilancio consolidato. Page 31 La situazione in Italia (continua) NB: Bilanci d’esercizio predisposti secondo IAS/IFRS obbligatori dal 2006 (facoltativi nel 2005) Facoltà: - Società controllate da società quotate, banche, enti finanziari vigilati e altre società che redigono il bilancio consolidato (escluse le società minori ex art 2435-bis CC) facoltà di applicare gli IAS/IFRS nella redazione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato. - Sono escluse dall’applicazione degli IAS/IFRS le altre società non controllate da società che redigono il bilancio consolidato. - Dubbi interpretativi per società controllate da entità non italiane che redigono il bilancio consolidato IFRS Page 32 In Italia….. CONSOLIDATO INDIVIDUALE a) Quotate (escluso Assicurazioni) obbligo 05 facoltà 05 obbligo 06 b) Emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico (art. 116 TUF) obbligo 05 facoltà 05 obbligo 06 c) Banche, finanziarie, SIM, SGR obbligo 05 facoltà 05 obbligo 06 d) Assicurazioni quotate obbligo 05 obbligo 06 se non prepara consolidato. divieto se presenta il consolidato d) Assicurazioni non quotate obbligo 05 divieto e) controllate, collegate e j.v. di a), b), c) e d) f) società che redigono il consolidato facoltà 05 facoltà 05 f) controllate collegate e j.v. di f) facoltà 05 facoltà 05 g) Altre N/A facoltà data DM economia Altre con bilancio abbreviato N/A divieto Page 33 Art. 2435-bis Bilancio in forma abbreviata Le societa', che non abbiano emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati, possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando, nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti: 1) totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000(*) euro; 2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000(*) euro; 3) dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 50 unita'. Le societa' che a norma del presente articolo redigono il bilancio in forma abbreviata devono redigerlo in forma ordinaria quando per il secondo esercizio consecutivo abbiano superato due dei limiti indicati nel primo comma Page 34 IFRS for SME Il Board ha approvato nel 2009 il principio contabile internazionale IFRS for SME. Attualmente il principio non è applicabile in Italia. Deve esserci una modifica normativa. Il nuovo principio potrebbe essere applicato da tutte le “non quotate” e sostituire le attuali norme contenute nei principi contabili italiani Page 35 IFRS per le PMI: evoluzione o rivoluzione? Evoluzione Semplificazione rispetto agli IFRS: •principio stand-alone; •225 pag contro 2000 full IFRS; •una opzione “fallback”; •discolosure limitata (200 pag contro 3000 full IFRS); • aggiornamento ogni tre anni; •assenza di opzioni complesse; il FV non è il principio cardine per gli strumenti finanziari. Rivoluzione necessità di training e supporto tecnico; •problematiche interpretative e di uniformità appldiversi “starting points” nella confidenza con i full IFRS; •icativa; •distanza con il regulator e la territorialità delle imprese; necessità di valutare gli impatti sui bilanci delle PMI; inversione nel progetto di convergenza IFRS – US GAAP. Standards in vigore Principi contabili internazionali • IASs • IFRSs • SICs • IFRICs • Framework – no direct authority PwC Septemb 38 er 2010 IAS/IFRS IN VIGORE (elenco) IAS 1 * IAS 2 IAS 7 IAS 8 IAS 10 IAS 11 IAS 12 IAS 16 IAS 17 IAS 18 IAS 19 IAS 20 Presentazione del bilancio Rimanenze Rendiconto finanziario Errori e cambiamenti di principi Eventi successivi Contratti di costruzione Imposte Immobili, impianti e macchinari Leasing Ricavi Benefici ai dipendenti Contributi pubblici 01/01/2005 01/01/2005 01/01/1994 01/01/2005 01/01/2005 01/01/1995 01/01/1998 01/01/2005 01/01/2005 01/01/1995 01/01/1999 01/01/1984 Reg. 2038/2004 Reg. 2038/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 2038/2004 Reg. 2038/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 2038/2004 Reg. 2038/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 * IAS 1 revised dal 1/1/2009 ** dal 1/1/2009 sostituito con IFRS 8 Page 39 IAS/IFRS IN VIGORE (elenco) IAS 21 Effetti di variazioni nei tassi di cambio IAS 23* Oneri finanziari IAS 24 Parti correlate IAS 26 Rendiconti dei fondi pensione IAS 27 ** Partecipazioni in società controllate IAS 28 partecipazioni in società collegate IAS 29 Il bilancio in econ. in elevata inflazione IAS 31 Partecipazioni in joint venture IAS 32/2003 Strumenti finanziari - rilevazione IAS 33 Utili per azione IAS 34 Bilanci a data intermedia 01/01/2005 01/01/1995 01/01/2005 01/01/1988 01/01/2005 01/01/2005 01/01/1990 01/01/1992 01/01/2005 01/01/2005 01/01/1999 Reg. 2238/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 2238/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 2238/2004 Reg. 2238/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 2237/2004 Reg. 2238/2004 Reg. 1725/2003 * IAS 23R dal 1/1/2009 ** IAS 27R dal 1/7/2009 Page 40 IAS/IFRS IN VIGORE (elenco) IAS 36 IAS 37 IAS 38 IAS 39 IAS 40 IAS 41 IFRS 1 IFRS 2 IFRS 3* IFRS 4 IFRS 5 IFRS 6 IFRS 7 IFRS 8 IFRS 9 Perdita di valore delle attività Accantonamenti, Passività e attività potenziali Attività immateriali Strumenti finanziari: contabilizzazione Investimenti in immobili Agricoltura Transizione agli IFRS Share-based payment Aggregazione di imprese Contratti di assicurazione Attività immobilizz. dismesse Valutazione dei diritti minerari Financial instruments: discolsures Operating segment Financial Instruments 01/01/2005 Reg.2236/2002 01/07/1999 01/01/2005 01/01/2005 01/01/2005 01/01/2003 01/01/2005 01/01/2005 31/03/2004 01/01/2005 01/01/2005 01/01/2006 01/01/2007 01/01/2009 01/01/2013 Reg. 1725/2003 Reg. 2236/2004 Reg. 2086/04 (carve out) Reg. 2038/2004 Reg. 1725/2003 Reg. 707/04 e 2236/2004 Reg. 211/05 Reg.2236/2004 Reg.2236/2004 Reg.2236/2004 Reg 1910/2005 Reg 108/2006 Reg. 1358/2007 no * IFRS 3R dal 1/7/2009) Page 41 SIC Interpretations IN VIGORE (elenco) Sic 7 Sic 10 Sic 12 Sic 13 Sic 15 Sic 21 Sic 25 Sic 27 Sic 29 Sic 31 Sic 32 Introduzione dell’euro 01/01/2005 Assistenza pubblica: nessuna specifica relazione alle attiività operative 01/01/2005 Consolidam. società a destinazione specifica 01/01/2005 Imprese a controllo congiunto: Conferimenti in natura da parte di partecipanti al controllo 01/01/2005 Leasing operativo e incenivi 01/01/2005 Imposte sul reddito: Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili 01/01/2005 Imposte sul reddito: cambiamenti di condiizone 01/01/2005 fiscale di un'impresa o dei suoi azionisti La valutazione della sostanza delle operazioni 01/01/2005 nella forma legale del leasing Disclosures: Accordi per servizi in concessione 01/01/2005 Ricavi: il baratto comprende servizi pubblicitari01/01/2005 Intangiblesi: Costi di conessione ai siti Web 01/01/2005 Reg.1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003 Reg. 1725/2003. Page 42 IFRIC Interpretations IN VIGORE (elenco) IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili IFRIC 3 Emission Right modificata da IAS 1 soppresso dallo IASB SI 2237/2004 NO SI 1073/2005 NO NO SI IFRIC 4 Individuazione di un lease IFRIC 5 Diritti derivanti da partecipazioni a consorzi per il recupero ambientale Passività derivanti dalla partecipazione a uno specifico mercato – Rifiuti di materiale elettrico ed elettronico SI SI 1910/2005 del 8/11/2005 1910/2005 del 8/11/2005 108 del 11/1/2006 IFRIC 7 Applying the Restatement Approach under IAS 29 Financial Reporting in Hyperinflationary Economies SI 708 del 8/5/2006 IFRIC 8 Scope of IFRS 2 NO SI 1329 del 8/9/2006 IFRIC 9 Reassessment of embedded derivatives SI 1329 del 8/9/2006 IFRIC 10 Interim Financial Reporting and Impairment SI 610 del 1/6/2007 NO SI 611 del 1/6/2007 IFRIC 6 modificata da IAS 1 modificata da IAS 1 IFRIC 11 IFRIC 12 IFRS 2—Group and Treasury Share Transactions Service Concession Arrangements IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes NO IFRIC 14 IAS 19—The Limit on a Defined Benefit Asset, Minimum Funding Requirements and their Interaction. NO NO Page 43 IFRIC Interpretations IN VIGORE (elenco) IFRIC 15 SI 636 del 22/7/2009 SI 460 del 4/6/2009 Agreements for the Construction of Real Estate IFRIC 16 Hedges of a Net Investment in a Foreign Operation modificato da improvements 2009 NO IFRIC 17 Distribution of Non-cash Assets to Owners SI 1142 del 26/11/2009 IFRIC 18 Transfers of assets from Customers SI 1164 del 27/11/2009 IFRIC 19 Extinguishing Financial Liabilities with Equity Instruments NO Page 44 Current IASB Projects Project Priority level defined by the IASB Scheduled publishing dates for final Standards Expected effective dates for final Standards Fair value measurement High Q1 2011 2013 Financial instruments High Q2 2011 2013 - 2014 Leases High Q2 2011 2013 Revenue recognition High Q2 2011 2014 Consolidation Medium Q1 2011 2013 Joint arrangements Medium Q1 2011 2013 Post-employment benefits Medium Q1 2011 2013 Insurance contracts Medium Q2 2011 2013 Financial statements presentation Low Q2 2011+ 2014 PwC Slide 45 I documenti che formano uno standard PRINCIPIO CONTABILE APPENDIX IMPLEMENTATION GUIDANCE BASIS FOR CONCLUSIONS Sito IASB: www.iasb.org Page 46 Contenuto di uno standard Objective Scope Definitions Recognition Measurement Presentation Disclosure PwC Septemb 47 er 2010 IASB e unione europea Il processo di approvazione degli standards The Vision …un singolo insieme di principi globali qualita di alta ..utilizzati nei mercati dei capitali globali Page 49 Struttura organizzativa dello IASB IASC FOUNDATION 22 Amministratori SAC (Consiglio di consulenza) IASB 14 membri 35 tecnici IFRIC Informatori Nazionali sui Principi Contabili Struttura dello IASB Lo IASB: è un organismo totalmente indipendente tutte le riunioni sono pubbliche ha assunto un grande potere i risultati dell’attività svolta sono impressionanti Page 51 Le Criticita’ Influenza US GAP Determinazione del Fair Value Minaccia della stabilita’ di … Mancata comprensione delle situazioni locali… Poca apertura al dialogo Troppa teoria Page 52 Processo di emanazione dei principi Programma di Commenti e analisi discussione Bozza Commenti e analisi Principio Dato effettivo Ricerca Informatori nazionali Altri Page 53 Processo di emanazione dei principi Programma di Commenti e discussione analisi Bozza Commenti e analysi Principio Dato effettivo Ricaeca Informatori nazionali Altri Page 54 Processo di Emanazione dei Principi Programma di Cmmenti e Analisi Discussione Bozza Commenti e Analisi Principio Dato Effettivo ricerca Informatori Nazionali Altri Page 55 . . . . Basati sui principi Principi Leggi Page 56 Documenti che formano uno standard DOCUMENTI CHE FORMANO UN PRINCIPIO IAS/IFRS - Principio contabile (IAS, IFRS) - Appendice -Guida di implementazione(IG) - Conclusioni (BC) SIC – IFRIC Page 57 Documenti che formano uno standard PERCHE’ IAS/IFRS? Due denominazioni per un’unica traduzione in italiano: principi contabili internazionali Page 58 Il processo di endorsment • L’articolo 6 del regolamento 1606/2002 prevede che l’adozione dei principi internazionali segua una procedura prestabilita. Essa prevede che il “comitato di regolamentazione contabile” (ARC Accounting Regulatory Committee) assiste la commissione nelle decisioni. Questo comitato ha natura politica ed è a sua volta assistito da un organo tecnico, l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) Il processo di endorsment Secondo il regolamento i principi contabili internazionali non possono essere adottati e applicati nell’Unione europea se non rispondono agli stretti criteri definiti dal regolamento stesso. A questo scopo è stata stabilita la seguente procedura: • valutazione tecnica del principio da parte dell’EFRAG; • adozione dal Comitato di regolamentazione contabile (ARC); • decisione sull’applicabilità da parte della Commissione europea; • traduzione in tutte le lingue ufficiali della Comunità europea; • pubblicazione, sotto forma di regolamento, nella gazzetta ufficiale delle Comunità europee. UE endorsement process IASB European Commission Based on the advice of EFRAG and the opinion of SARG, the Commission prepares a draft endorsement Regulation. IASB issues a standard EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) EFRAG delivers its advice to the Commission whether the standard meets the criteria of endorsement If the European Parliament and the Council give their favourable opinion on the adoption or the 3 months elapsed without opppositoin from their side, the Commission adopts the draft Regulation which is published in the Official Journal Council SARG EFRAG holds consultations with interest groups Interest groups ARC (Accounting Regulatory Committee) It Set up in accordance with article 6 of the IAS Regulation voteson the Commission proposal SARG (Standards Advice Review Group) issues its opinion whether EFRAG’s endorsement advice is well-balanced and objective PwC European Parliament The European Parliament and the Council of the European Union have 3 months to oppose the adoption of the draft Regulation by the Commission Slide 61 febbraio 2010 Dal costo al fair value Fair value e costo storico Verificabilità /Attendibilità Metodo del costo storico Metodo del fair value Rilevanza Page 63 Fair value e costo storico € Metodo del costo storico (senza amm.to) Metodo del fair value Metodo del costo storico con ammortamento 0 t Page 64 Criteri di valutazione Molti standards hanno: il minore o il maggiore tra due criteri alcuni richiedono il costo, altri il FV alcuni consentono la scelta tra costo e FV Nuovi criteri di valutazione • Costo rivalutato (fair value) • Fair value con contropartita il conto economico • Amortised cost Maggiore utilizzo di tecniche di valutazione finanziaria (DCF) per attività e passività finanziarie PwC 65 Dove è consentito (opzionale) utilizzare il FV? Property, plant and equipment (Immobilizzazioni materiali strumentali) Investment properties (Investimenti immobiliari) Intangible assets (attività immateriali – raro) Inventories (rimanenze di commercianti-intermediari che acquistano o vendono merci per conto terzi o per proprio conto*). *Queste rimanenze sono principalmente acquistate per una vendita nel prossimo futuro e per generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo o dal margine dei commerciantiintermediari PwC 66 In quali aree del bilancio è obbligatorio utilizzare il FV? Property, plant and equipment Investment property Intangible assets Inventories Attività biologiche (agricoltura) Strumenti finanziari a fair value con contropartita CE (derivati, titoli detenuti con scopi di “trading”) Strumenti finanziari con contropartita PN (investment available for sale) PwC 67 Come si misura il fair value? Il fair value è l’ammontare a cui un’attività può essere scambiata, o una passività può essere estinta, tra controparti consapevoli e consenzienti, in un’operazione tra soggetti indipendenti. Il fair value è pressochè sempre determinabile, sebbene esso implichi l’utilizzazione di modelli o di altre tecniche di stima. Page 68 Metologie di valutazione del fair value Market approach Valori riferiti a transazioni correnti nel mercato Income approach Valori che si generano con riferimento all’attesa di utili futuri che si genereranno Cost approach Si applica quando entrambi I due metodi precedenti non sono applicabili Page 69 Gerarchia nella scelta del fair value Mercato attivo – prezzi quotati Prezzi delle più recenti transazioni Market comparisons – transazioni in simili beni Market Sector benchmarks Approach Discounted cash flow approach Income Approach Page 70 Come selezionare il più appropriato metodo di valutazione? Sono disponibili dati di transazioni simili nel mercato per attività comparabili? NO L’attività genera cassa? SI SI I cash flows attribuibili all’attività possono essere stimati direttamente e separatamente? Utilizzare il Market Approach NO Applicare il Cost Approach (se il costo di sostituzione può essere capitalizzato oppure ilCost Savings Method (in caso contrario) NO SI Applicare Income Approach Direct Methods Applicare Income Approach Indirect or Residual Methods Page 71 Assets Market Approach PPE Investment Property Intangible Assets Biological Assets Equity Investments Assets held for sale Income Approach Cost Approach Assets Market Approach PPE Investment Property Intangible Assets Biological Assets Equity Investments Assets held for sale X Income Approach Cost Approach X Assets Market Approach PPE X Investment Property X Intangible Assets Biological Assets Equity Investments Assets held for sale Income Approach Cost Approach X X Assets Market Approach PPE Income Approach Cost Approach X X Investment Property X X Intangible Assets X X Biological Assets Equity Investments Assets held for sale X Assets Market Approach PPE Income Approach Cost Approach X X Investment Property X X Intangible Assets X X X X Biological Assets Equity Investments Assets held for sale X Assets Market Approach PPE Investment Property Intangible Assets Biological Assets Equity Investments Assets held for sale Income Approach Cost Approach X X X X X X X X X X X Assets Market Income Approach Approach PPE X Investment X X X X X X X X Property Intangible Assets Biological Assets Equity Investments Assets sale held for X Cost Approach X X Fair Value Hierarchy Quoted prices active markets Valuation techniques observable market data Valuation techniques unobservable data Fair values today IAS 36 IAS 39 IAS 41 Price in binding sale agreement Quoted prices active markets Quoted prices active markets Recent transactions Quoted price active market Based on market data/ transactions Valuation techniques No market equities cost Similar assets Sector PV of benchmarks Cash flows Cost Fair values today IAS 36 Price in binding sale agreement Identifying level at which to test Which cash flows? What discount rate? Quoted price active market Lack of market dataRecent transactions Entity specific inputs Similar assets Based on market data/ transactions Example 1 Sector benchmarks Fair values today IAS 39 No adjustments to quoted prices What is an active market? Quoted prices active markets No market data for inputs to models Why can’t I just use cost? Recent transactions Valuation techniques Example 2 No market equities cost Similar assets Sector benchmarks Fair values today IAS 41 Which market (dairy cows, meat producers)? Quoted prices active markets What condition (eg maturity)? Physically attached – eg unit of account is land plus trees Recent transactions Example 3 Similar assets Sector PV of benchmarks Cash flows Cost Principi base per monitorare il Fair Value Adeguate procedure che assicurino Le competenze delle persone L’utilizzo di specialisti nei casi specifici Adeguata divisione di compiti e responsabilità Monitoraggio e supervisione Test sulle stime dei fair values Valutare l’adeguatezza delle disclosures rispetto agli IFRS Sufficiente evidenza a supporto del dato pubblicato Domande Domande Page 85