CINTURA SUD luna nuova - martedì 27 gennaio 2015 31 Ospedale San Luigi mezzo salvo di DAVIDE MEDDA ORBASSANO - Per cantare vittoria ci sarà tempo, anche perché le modifiche al piano di riorganizzazione della rete ospedaliera hanno il sapore della beffa per il San Luigi: dopo la riunione nella commissione regionale sulla sanità, infatti, sono state reintegrate la medicina Reintegrati e la chirurgia alcuni reparti, d’urgenza, ma restano oltre alla medicina emaincognite e tologica, ma declassamento rimangono le incertezze sull’emodinamica, che almeno in teoria doveva essere salva da tempo, dopo i ricorsi di sindacalisti e associazioni mediche, la mobilitazione popolare e i pareri degli esperti. Sull’emodinamica invece pesano ancora incognite, che dovranno essere risolte entro il prossimo anno, quando la Regione dovrà decidere definitivamente cosa fare del laboratorio del San Luigi, a rischio con la giunta Cota, che ne aveva decretato la chiusura in favore dell’Umberto I di Torino, poi salvato per via legale e ora nuovamente a rischio con il piano sanitario approntato dalla giunta Chiamparino. Per il momento, comunque, qualche risultato è già stato ottenuto, e la situazione è decisamente migliore rispetto a quanto era stato prospettato alla fine dell’anno, quando la presentazione del riordino degli ospedali aveva decretato il declassamento del San Luigi a ospedale di primo livello, nonostante le tante eccellenze e i milioni spesi in attrezzature e migliorie, oltre che in nuove strutture, alcune ancora da completare. Il consigliere regionale Andrea Appiano, ex sindaco di Bruino e membro della commissione sanità, è soddisfatto: «Occorre definire la “mission” definitiva dell’ospedale con le nostre comunità e rafforzare il rapporto con il territorio e con ” l’università. Qualche risultato, però, è già arrivato dopo l’intenso lavoro di queste settimane, condiviso con alcuni operatori dell’ospedale e riassunto nell’assemblea pubblica organizzata giovedì a Bruino. Siamo giunti a un punto sulla questione, dopo che in questi mesi ho avuto modo di ascoltare diversi pareri su chi la struttura la vive in prima persona, come lavoratore e come utente». E gli utenti non mancano di certo, visto che il San Luigi è diventato, negli anni, ospedale di riferimento per tutta la cintura sud e buona parte dei comuni vicini. Il lavoro in commissione ha portato ad alcune modifiche, rese possibili dopo l’incontro al ministero dell’assessore Antonio Saitta: «Vengono reintegrate due strutture complesse che erano state precedentemente soppresse: medicina e chirurgia di urgenza e una seconda medicina a indirizzo ematologico. Oltre a questo il reparto di oncologia potrà contare di posti letto in day hospital, più altri di appoggio». La questione più grande ancora in ballo resta dunque l’emodinamica, poiché in un Dea di primo livello, quale è diventato il San Luigi Gonzaga in seguito alla riforma, non è prevista in forma obbligatoria. L’obiettivo è far quindi valere la sua necessità in termini “geografici”, ovvero di vicinanza a un territorio che altrimenti ne rimarrebbe sguarnito, oppure dovrebbe riversarsi in massa all’ospedale di Rivoli, con conseguente peggioramento delle condizioni di cura e il rischio di aumentare la mortalità tra gli utenti, visto a rivolgersi all’emodinamica sono i pazienti colpiti da infarto, per i quali anche solo pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte. L’emodinamica del San Luigi viene quindi confermata, come era stato previsto a dicembre, per tutta la durata del piano di riordino, e nel 2017 si deciderà cosa fare. In Piemonte sono una ventina le nuove strutture complesse previste in questa revisione del piano. «Un primo passo significativo è stato fatto, senza urla e senza barricate, ma con determinazione, confronto e senza vincoli pregiudiziali - conclude Appiano - Il passo successivo sarà quello di ottenere il nulla osta del governo a un parziale sblocco delle assunzioni di medici e infermieri». L’ospedale San Luigi è stato declassato a Dea di primo livello privilegiando il pronto soccorso dell’ospedale Umberto I: in termini meno tecnici Orbassano non sarà più il riferimento del territorio, con strutture complesse in grado di intervenire direttamente anche nei casi più gravi, ma andrà a ruota del Mauriziano, dove dovrà eventualmente trasferire i pazienti che necessitano di cure più sofisticate, così come dovrà fare l’ospedale di Rivoli, anch’esso Dea di primo livello. Il San Luigi manterrà alcune specialità a rara diffusione, per esempio la chirurgia toracica, ma non dorme ancora sonni tranquilli per quanto riguarda la qualifica di azienda ospedaliera universitaria: rimangono decisivi i prossimi due anni. Le innovazioni dell’urologia in vetrina all’ospedale di regione Gonzole Concorso fotografico ORBASSANO - Si è concluso venerdì il congresso di urologia iniziato la scorsa settimana all’ospedale San Luigi, evento internazionale organizzato dal professor Francesco Porpiglia, direttore della divisione di urologia del San Luigi, in collaborazione con il professor Jihad Kaouk, direttore del dipartimento di urologia della Cleveland clinic, il più importante centro di urologia degli Stati Uniti. L’evento è giunto alla terza edizione e ha presentato le innovazioni che stanno rivoluzionando il campo dell’urologia, mostrate nelle tre sale operatorie allestite per l’occasione, due delle quali dedicate al robot Davinci. Attraverso interventi di chirurgia urologica robotica e laparoscopica, prevalentemente per il trattamento di neoplasie renali e prostatiche, cui si aggiunge un intervento di asportazione della vescica per patologia neoplastica e ricostruzione di una “neovescica” utilizzando l’intestino mediante approccio robotico, i convenuti hanno potuto vedere sul campo le procedure più innovative della chirurgia specialistica, come la chirurgia robotica guidata dal colore e dalla risonanza magnetica e la laparoscopia eseguita utilizzando strumenti miniaturizzati e sistemi di visione ad alta definizione. A eseguire gli interventi sono arrivati all’azienda ospedaliera universitaria di regione Gonzole urologi operativi a Stoccolma, Barcellona, Lipsia, Londra, Braga, Bruxelles, Cleveland e Seattle, i cui interventi sono ORBASSANO - Il Comune organizza un concorso di fotografia sportiva insieme all’associazione 2.8. L’iscrizione al concorso permetterà di installarsi a bordo campo o a bordo pista per immortalare gli episodi più belli dello sport cittadine. Per iscriversi basta inviare una mail con nome, cognome, numero di cellulare e indirizzo email a info@dueeotto. com poi cliccare “mi piace” sulle pagine Facebook di 2.8, Comune e Sonic Tv: la risposta alla mail indicherà dove ritirare l’accredito per le partite e gli incontri. Le foto dei partecipanti verranno caricate sulla pagina Facebook dell’associazione e sottoposte al voto degli utenti: la vincitrice di ogni mese, da marzo a luglio, verrà pubblicata in grande formato ed esposta nel municipio di Orbassano. Il vincitore finale del concorso, invece, verrà scelto da una giuria tecnica qualificata e si aggiudicherà un Ipad Apple. stati trasmessi in diretta dalle sale del blocco operatorio per poter essere poi commentate nella sala congressi. Ampio spazio viene dedicato alle letture sulle principali innovazioni in campo chirurgico mininvasivo, tra le quali si contano le novità tecniche per la preservazione della potenza sessuale in corso di asportazione della prostata per patologia tumorale e i sistemi di training virtuali per accelerare la formazione dei chirurghi, così come i progressi nel campo della rigenerazione nervosa dei nervi deputati all’erezione. Il congresso è stato aperto da un simposio sull’approccio integrato al cancro alla prostata, con oncologi, radiologi, anatomopatologi provenienti da ogni parte del mondo che hanno discusso con gli urologi delle principali tematiche relative al tumore di prostata in ambito diagnostico, terapeutico e genetico. È in questo ambito che il San Luigi ha illustrato i progetti di ricerca relativi alle tecniche di “protezione” dei nervi deputati all’erezione mediante dispositivi che permettono di prevenire i possibili danni postoperatori da infiammazione e fibrosi, favorendo anche la rigenerazione dei nervi stessi. Sempre al congresso, lo staff del San Luigi ha presentato il progetto di ricerca per lo sviluppo della biopsia assistita dal robot, per la realizzazione di un braccio robotico, in collaborazione con la Comau, che potrebbe rendere la diagnosi del tumore prostatico ancora più accurata. Sughero da recuperare: è il tema di Riducimballi PIOSSASCO prosegue il progetto Riducimballi con un nuovo obiettivo specifico: evitare l’avvio dei tappi di sughero alla discarica per poterli recuperare e valorizzare. L’intento è ridurre i rifiuti alla fonte e nello stesso tempo trasformare gli oggetti da buttare in una risorsa da riutilizzare, ma i tappi di sughero sono solo l’ultimo destinatari delle campagne comunali, visto che Piossasco aderisce a Riducimballi da anni, programma che si è finora occupato di molti altri settori, per esempio con il progetto fontane leggere, con la creazione di erogatori di acqua refrigerata per evitare l’acquisto di acqua confezionata e ridurre i rifiuti di plastica, così come per il latte sfuso. Altri ambiti di intervento sono stati gli imballaggi dei detersivi, promuovendo la distribuzione di prodotti alla spina, i rifiuti prodotti dagli eventi sul territorio, che il Comune aiuta a programmare in modo che gli sprechi siano ridotti al minimo, i rifiuti legati all’infanzia, sostituendo per esempio i pannolini usa e getta con altri lavabili, il progetto Scuole leggere, affrontando l’argomento con i bambini sin da piccoli per spingerli ad azioni virtuose e consapevoli, cui il Comune aggiunge di suo una gestione più attenta della mensa. Un servizio è dedicato anche alle imprese che vogliono ridurre il proprio impatto, con la possibilità di studiare soluzioni ottimali e personalizzate. Per quanto riguarda il recupero dei tappi di sughero, l’obiettivo è aumentare la sensibilità dei cittadini e attivare percorsi di raccolta, con un progetto di educazione ambientale che, si spera, possa attivare anche altre azioni virtuose coinvolgendo negozianti, scuole e associazioni. La conclusione del progetto, che potrebbe includere anche una gara tra i bambini delle scuole e tra i negozianti, sarà l’allestimento di una mostra su virtù e utilizzi del sughero e il ciclo di recupero riutilizzo. Laboratorio di pittura VOLVERA - Laboratorio di pittura alla biblioteca di via San Michele 14, con cinque incontri di un’ora per i bambini tra i 4 e i 6 anni: gli incontri condotti da Nadia Sponzilli sono fissati l’11, il 18 e il 25 febbraio e l’11 e il 18 marzo alle 16,30. Per informazioni: 011/ 9857672 interno 9 o biblioteca@ comune.volvera.to.it. Tornano gli Strambicoli VOLVERA - Tornano il 14 febbraio gli Strambicoli, i carri allegorici ecologici frutto della fantasia che da anni animano il carnevale di Volvera, None e Virle. I cittadini potranno mettersi in gioco ideando veicoli da allestire su biciclette, carriole o carrelli con materiali di recupero, per poi presentarsi alle sfilate e partecipare al concorso per la realizzazione più originale. Primo appuntamento a Virle l’8 febbraio, poi il 14 febbraio a Volvera e conclusione delle sfilate a None il 15 febbraio. Chiusura il 17 febbraio con il rogo di Carnevale a None, in piazza Pertini. Verranno assegnati premi in ogni paese, più quello finale per la complessità tecnica. Regolamento su www.comune. volvera.to.it, iscrizioni entro il 30 gennaio scrivendo a urp@comune. volvera.to.it.