PAGINA 20 LA GAZZETTA DEL VARA Iniziamo una serie di puntate sulle comunità confinanti con la Val di Vara Montedivalli una enclave ligure in terra toscana Montedivalli agli spezzini che percorrono la provinciale PadivarmaCeparana,vuol dire attenzione all’ autovelox davanti al ristorante Mileo oppure quello di Boschetto. A metà di questo tratto c’è l’ azzurro complesso di Luni Coffee a valle. Poco sopra la splendida Pieve di S. Andrea di Castello. Autovelox: tutela della sicurezza o delle cassa? Sulla “Nazione” del 28 Febbraio, nell’articolo “Strade e sicurezza”, viene riportato l’elenco dei Comuni spezzini in ordine alla percentuale degli introiti percepiti dalle multe. A parte il fatto che il 40% dei Comuni non hanno segnalato questi dati ( la fonte è il Sole-24 Ore) troviamo saldamente in testa, nel valore percentuale fra multe e imposte comunali, tre Comuni della Val di Vara in compagnia del Comune di Riomaggiore. Questi tre Comuni sono Maissana, primo con ampio margine, Beverino e Calice al Cornoviglio: considerando la tipicità di questi centri che hanno zone urbane molto ridotte, riteniamo che la maggior parte delle sanzioni derivi dall’utilizzo di Autovelox su strade di scorrimento che solcano i territori. In particolare Maissana, Comune della nostra valle, dovrebbe aver posto un’autovelox nel lungo rettilineo di Torza che porta alla galleria verso Sestri Levante e che percorre l’abitato allungato ai lati della strada. Si legge con frequenza di contestazioni che vengono fatte agli autovelox con numerosi ricorsi presentati da legali contro i Comuni: questi ricorsi, impugnati a difesa dei cittadini multati, si basano soprattutto su un processo verso le intenzioni dei Comuni che tenderebbero, secondo le accuse, ad agevoli introiti di cassa piuttosto che preoccuparsi della sicurezza degli automobilisti. Queste accuse sembra vengano avvalorate anche dal fatto che non sempre, i cartelli di segnalazione del controllo elettronico della velocità, sarebbero sistemati in condizioni di chiara visibilità per chi percorre il tratto stradale. La disputa su questo argomento è molto accesa e non sempre è possibile individuare precise responsabilità. Noi pensiamo che i Comuni dovrebbero verificare attentamente i meccanismi dell’operazione, con particolare attenzione alle segnalazioni di avvertimento e, possibilmente, con una tolleranza un po’ più alta al di sopra dei limiti indicati; inoltre, l’automobilista “pescato” per la prima volta dovrebbe avere, a nostro parere, un trattamento meno sanzionatorio rispetto ai recidivi: infatti, in molti rettilinei che si presentano nella nostra vallata, viene quasi spontaneo che il piede pigi un poco sull’acceleratore senza per questo voler fare delle corse. Detto questo riteniamo però che la sicurezza sia il traguardo obbligato al quale devono tendere gli amministratori dei Comuni. La strada , oltre a persone che pigiano sul pedale un minimo oltre al dovuto, è piena di automobilisti che amano correre in modo sfrenato senza valutare opportunamente i rischi: questi sono estremamente pericolosi per gli automobilisti corretti, per i pedoni, per i ciclisti e per tutti coloro che hanno la sfortuna di trovarsi sulla loro strada. Siamo convinti che se non ci fossero gli autovelox, con le auto che aumentano sempre di numero e con i motori sempre più spinti, le strade della nostra vallata, attualmente abbastanza tranquille grazie ai limiti di velocità imposti e rilevati, diventerebbero un campo di battaglia. Ben vengano dunque gli Autovelox, che devono essere applicati con la massima trasparenza e smettendola di accusare sempre i Comuni come se fossero degli irresponsabili che tirano a spennare i malcapitati i quali, senza colpa alcuna, infrangono “soltanto” i limiti di velocità. Riteniamo invece sia più utile verificare se i Comuni, con gli introiti ricavati dalle multe, provvedono a migliorare le condizioni di viabilità e di sicurezza come dovrebbe essere stabilito dalle norme. Norberto Croce La pieve come dicono Paolo De Nevi e Piero Barbieri (“Val di Vara – immagini nel tempo”, Luna editore) ha origini che si perdono nella storia, oltre i romani. Dapprima, fra il 4° e 1° secolo a.C., fu avamposto, ultima stazione della strada consolare Aurelia, laddove cessavano le centuriazioni e gli “agri adsignati”, appena prima che la strada si trasformasse in un sentiero lungo l’ impervia e sempre poco sicura Val di Vara. Poi fra il 500 e il 551 d.C., subito dopo la caduta dell’ impero Romano, fu monastero dei benedettini neri. Infine fu pieve si S. Andrea, con le sue purissime strutture romaniche edificata nella sua attuale conformazione intorno all’ anno 1000 che divenne tappa della via Francigena, da Roma a Santiago de Compostela in Spagna. Riccardo Varese, sindaco di Podenzana abita a Montedivalli, un’enclave ligure in terra toscana, che non è nemmeno direttamente collegata a Podenzana. Seppure non si possa proprio definirla un’anomalia assoluta per la parte terminale della Val di Vara ove comuni quale Follo hanno entità ben precise e distinte quali il piano, l’alto e Piana Battolla. Bolano ha un Centro storico e la frazione di Ceparana ancora causa di incomprensioni tra i residenti. Comunque è realtà che in Montedivalli prevalga lo spirito ligure mentre in Podenzana comune, si respira pretta aria lunigianense. Il sindaco Varese ripete spesso che questa è “ Terra di confine “ e a me pare che forse il vero centro storico della valle è solo il fiume Vara e che tutto il resto è in effetti un confine tra costa ligure; monti emiliani; valli pseudotoscane e un mare che dalle nostre medie alture più che tale sembra un lago. E’ poi cosi vero che Montedivalli è territorio avulso alla realtà della Valle ? Sindaco : Come è possibile parlare di reali separazioni quando i confini del nostro territorio si intersecano così intimamente con quelli dei comuni limitrofi costringendoci a continue attività collaborative : Con Calice abbiamo avuto scambi di studenti e scuole; con Bolano impianti di smaltimento e rete idrica in comune; con Follo gestione della comune area fluviale e con Vezzano condivisione di aree commerciali ed artigianali. Quali sono gli interventi attuali che vi portano ad operare con altri comuni della Valle ? RV - Il primo e più importante è quello che ci vede collaborare con Bolano per la rifinitura del tracciato dell’Alta via dei monti liguri, compreso tra il suo centro storico e la nostra frazione di Genicciola in Montedivalli , il cui progetto definitivo deve essere approntato entro l’ anno e la cui attuazione , già esistendo il tracciato sterrato, dovrebbe essere completata prima della prossima estate. In questo progetto Bolano è il comune capofila con un contributo spesa attorno agli 80.000 Euro e la Provincia di La Spezia con 200.000 Euro mentre la somma equivalente relativa al completamento del progetto equamente suddiviso è ripartita tra Podenzana con 30.000 Euro e la Provincia di Massa-Carrara con 250.000 Euro. I benefici più evidenti sono, per Bolano la facilitazione all’accesso all’Alta Via ed un collegamento diretto con la Lunigiana, per noi il collegamento diretto e naturale tra Comune e Montedivalli in progetto discusso fino da quarant’anni. Comunque degno di nota è anche il progetto che ci vede collaborare con il comune di Calice al Cornoviglio con il quale valorizzeremo turisticamente le rispettive aree confinanti. Per la parte di nostra competenza completeremo entro l’anno il collegamento tra la piazza di Genicciola ed il sito Archeologico della Necropoli ligure. Penseremo quindi a valorizzare la torre Malaspiniana di Serra ( frazione di Montedivalli ) e successivamente il percorso dei Mulini che completerà quello iniziato in Calice con i Castelli. Non è utopico immaginare successivamente la realizzazione di un “Archeo Grill “ che sulla autostrada Ge-Li permetta soste culturali ed enogastronomiche alle migliaia di turisti in transito. Per non parlare poi del progetto “ Il Cigno “ che ci vedrà collaborare con altri dieci enti della provincia Spezzina come i comuni di Brugnato; Calice al Cornoviglio; Carro; Follo; Levanto; Pignone; Riccò del golfo; Vezzano ligure e le comunità montane dell’Alta e Bassa Val di Vara. Questo Progetto in cui crediamo fermamente ed a cui abbiamo già dedicato il nostro Assessore ai lavori pubblici ed ambiente Valter Corbani , promosso dal sindaco di Pignone Silvano Zaccone e il comune di Levanto apofila, dovrà dare vita ad un consorzio intercomunale a cui in una possibile società a responsabilità limitata si vedano aderire anche i privati per di valorizzare culturalmente e turisticamente la Valle collegandosi alla cultura ligure di cui ovviamente anche noi ci sentiamo parte. In effetti le coltivazioni un tempo tipiche della nostra zona, -continua Varese- vite ed ulivo, stanno riducendosi sempre di più per contro la nostra parte di Valle utile ad altri scopi è veramente limitata mentre si sta affermando sempre più il richiamo della nostra ristorazione tipica e quindi….. Ricordiamoci che per gustare i “ Panigacci “ di cui Podenzana è la patria, transitano sul territorio non meno di 100.000 buon gustai l’anno. I nostri ristoratori hanno perfino costituito una “ Associazione ristoratori panigacci podenzana ( Arpp) “ per difenderne e diffonderne maggiormente la conoscenza. Sul turismo residenziale e sulla scelta del nostro territorio quale luogo ideale per vivere tutta o almeno parte della propria vita devo segnalare la nascita dei nuovi agriturismo e b&b ; la crescita dei nostri residenti , stimata attorno al 4/5 % annui ( solo nel mese di ottobre abbiamo salutato otto nuove vite ), una cinquantina di studenti tra materne ed elementari , sebbene, come molti altri comuni limitrofi questa crescita è in parte dovuta anche alla presenza di un 10 % di extracomunitari, operanti nei settori dell’edilizia e commercio e che comunque hanno contribuito ad invertire la tendenza allo spopolamento tipica degli anni 70-90. Con una politica di oneri contenuti vogliamo far utilizzare i 30.000 mq circa di nostra pertinenza percorsi dalla Provinciale di fondovalle. Artigianato/Commercio/Servizio gli usi individuati. Per contro chiediamo ai costruttori il rispetto di canoni architettonici che non offendano il L’ antichissima pieve di S. Andrea che sorge al di sopra di una collinetta all’ inizio della strada che porta a Montedivalli, perennemente sottoposta a lavori di restauro. territorio circostante. Non dimentichiamo che a inizio collina di Montedivalli abbiamo quella piccola perla architettonica che è “ La Pieve di San Andrete . Si potranno costruire circa 5/6 capannoni ed ambienti per ospitare di uffici postali/farmacia/guardia medica ( utile quest’ultima ai residenti di Podenzana/Albiano/Caprigliola e se gli accordi vanno in porto anche per quelli del comune di Bolano ). Siamo a buon punto con la bonifica dell’ex discarica di Pagliadiccio che significherà rendere disponibili, ad Associazioni sportive e del tempo libero della Valle e non, di 4/5 ettari di territorio comodo e ben collegato alla provinciale.Le frazioni di Motedivalle sono: Genicciola, Pianello, Croce, Serra, Prato, Fogana, Chiesa ( con cui erroneamente si identifica tutto il comprensorio), Vaggi, Murà, Casa Manò, Colombiera, Fontanella, Casa Magrino, Casa Malone, Casa Sommo, Pagliadiccio, S.Andrea, Al Piano(con queta frazione si va verso la Valle), Casa Borsì, Boschetto(da qui si sale verso il monte in direzione di Ceparana), Serralta, Taria, Tongara. Gli abitanti superano di poco le 1000 unità. Valerio Bernardi Informa Energie pulite: Confartigianato e comunità montana a Sesta Godano Varese Ligure, Sesta Godano e l’Alta Val di Vara sono da anni considerati un punto di eccellenza nella tutela ambientale ed oggi grazie ai nuovi incentivi introdotti dalla Finanziaria 2008 la riqualificazione energetica degli edifici esistenti potrà essere ulteriormente incentivata grazie alla detrazione d’imposta. L’incontro introdotto dal presidente zonale Confartigianato, Paolo Attilio Garbini e dal presidente della Comunità Montana, Paolo Gallo è stato promosso dalla Comunità Montana dell’Alta Val di Vara e dalla Confartigianato. “Gli incentivi e le detrazioni d’imposta – ha spiegato il presidente della Comunità Montana, Paolo Gallo – sono troppo spesso sconosciute agli imprenditori ed ai cittadini e in certe occasioni fanno perdere buone opportunità alle famiglie”. Presenti all’incontro tra gli altri l’assessore del Comune di Sesta Godano, Stefano Carattini e il sindaco di Rocchetta Vara Andrea Garbini. Durante la riunione il direttore della Confartigianato Giuseppe Menchelli, ha spiegato dal punto di vista fiscale il procedimento della detrazione del 55% Irpef mentre l’Arch. Vito Cani ha presentato le tipologie di intervento detraibili. Era presente il responsabile sindacale Confartigianato Nicola Carozza e il responsabile Confartigianato in Val di Vara, Gianfranco Chierici. Alla detrazione del 55% Irpef per la riqualificazione energetica sono ammissibili spese sostenute per sostituire caldaie, pompe di calore, impianti solari termici, impianti di condizionamento, serramenti, finestre, persiane, serrande, porte, rifacimenti tetti, cappotti termici, coibentazioni, pavimentazioni e superfici opache. Per ulteriori informazioni sul pacchetto completo Confartigianato 55% Irpef è possibile telefonare 0187.286652. Carozza Nicola