AGRINOTIZIE CONDIFESA TV CONDIFESA TREVISO Consorzio Provinciale per la Difesa delle Attività Agricole dalle Avversità Via A. da Corona, 6 – 31100 Treviso (loc. San Giuseppe) Tel. 0422.262192 - Fax 0422.235318 - Mail: [email protected] Bollettino n. 08/14 di Oddino Bin Inviato il 5 Maggio 2014 INTERVENTI DI POST-EMERGENZA SUL DISERBO DEL MAIS La carenza di precipitazioni dopo le semine del mais non ha favorito l’efficacia dei diserbi di pre-emergenza rimasti a lungo in superficie su terreno asciutto, ne consegue che, in molti casi si renderà necessario completare il controllo delle malerbe con interventi di post-emergenza. Si consiglia di valutare attentamente la situazione specifica su cui si andrà ad intervenire al fine di scegliere gli interventi più opportuni: 1° scenario : con una presenza sporadica di infestanti va valorizzata l’azione meccanica della sarchiatura e/o rincalzatura, operazioni che oltre a controllare la flora presente migliorano la struttura superficiale del suolo e permettono un utile interramento degli apporti azotati. 2° scenario : in presenza di solo convolvolo (non sensibile ai preemergenza) intervenire sulle aree in cui è presente, con prodotti ormonici come dicamba o mcpa o loro miscele evitando di intervenire nelle ore più calde. 3° scenario : in caso di infestazione mista di essenze dicotiledoni (foglie larghe) come amaranto, abutilon, chenopodio, persicaria, erba morella, per citare le più frequenti, scegliere tra i prodotti a base di dicamba, mesotrione, sulcotrione, fluroxipir, bromoxinil o miscele tra gli stessi e magari alternando negli anni i principi attivi onde evitare fenomeni di resistenza o selezione da parte della flora infestante. 4° scenario : con infestazioni miste di “foglie larghe” e graminacee come setaria, digitaria, giavoni e sorghetta, ai prodotti indicati al punto precedente vanno aggiunti i graminicidi a base di nicosulfuron, rimsulfuron o foramsulfuron considerando che questi svolgono un’azione importante anche contro le principali dicotiledoni per cui potranno essere leggermente ridotti i dosaggi previsti in etichetta per questo gruppo di infestanti. 5° scenario : se siamo in presenza di una modesta popolazione di “foglie larghe” e sono in via di emergenza infestazioni di essenze graminacee (spesse volte queste emergono più tardi) conviene attendere la loro completa emergenza per intervenire con i soli graminicidi per un più efficace controllo di giavoni, sorghetta da seme e da rizoma; i graminicidi, come ricordato, agiranno anche sulle “foglie larghe” eventualmente presenti. In tutti i casi gli interventi di sarchiatura aiutano a dare “il colpo di grazia” alle malerbe ma conviene attendere almeno 5-7 giorni dopo il diserbo chimico per non interrompere il processo di traslocazione delle molecole verso le radici delle infestanti. Se oggi la tecnica di controllo della flora infestante si basa ancora sul fondamentale contributo del mezzo chimico, in futuro, con la messa a punto delle attrezzature guidate in regime di “precision farming” avremo la possibilità di ridurre drasticamente gli apporti chimici con indubbi benefici di carattere ambientale ed anche economico. Sono già in atto delle sperimentazioni in campo aperto, anche sul nostro territorio.