R2.M G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. RELAZIONE IMPIANTI MECCANICO IDRICO GAS ELETTRICO REGIONE PUGLIA COMUNE DI ALTAMURA Progetto architettonico e degli allestimenti ALLEGATI Definitivo PROGETTISTI phD. Rosa Giacomobello (capogruppo) arch. Pasquale Tufariello ing. Antonio Vincenzo Di Giulio ing. Rosanna Pitrelli CONSULENTI LIGHTING E EXHIBIT Savetheclock design studio designer Claudia Giacomobello designer Giovanni Liotta archivio 0214 luglio 2014 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA R2M RELAZIONE IMPIANTI MECCANICO IDRICO GAS ELETTRICO RACCOLTA ACQUE METEORICHE PROGETTO DEGLI IMPIANTI DEFINITIVO PROGETTO: phD. Rosa Giacomobello (capogruppo) arch. Pasquale Tufariello ing. Antonio Vincenzo Di Giulio ing. Rosanna Pitrelli CONSULENTI LIGHTING E EXHIBIT: SAVETHECLOCK DESIGN STUDIO designer Claudia Giacomobello designer Giovanni Liotta PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA INDICE 00 PREMESSA 1 OGGETTO DEL PROGETTO pag. 3 2 PRESCRIZIONI DI LEGGE E NORMATIVE pag. 4 3 DATI TECNICI DI PROGETTO pag. 6 3.1 3.2 3.3 Impianti di climatizzazione Impianti idrosanitari Impianti antincendio 4 DESCRIZIONE TECNICA DEGLI IMPIANTI 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 Impianti di climatizzazione Impianto di estrazione dell’aria Prestazioni acustiche degli impianti Sistema di regolazione Impianti idrici, fognari, gas e fontana Impianti elettrici pag. 9 2 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 00 PREMESSA Nel presente documento si fornisce una descrizione della dotazione impiantistica (impianti meccanici ed elettrici) a servizio della struttura. Il progetto del sistema edificio-impianti si pone l’obiettivo di garantire le massime condizioni di benessere e di sicurezza riducendo al minimo i consumi energetici. Esso segue quindi i principi della sostenibilità ambientale in termini di elevata efficienza energetica e di massimo utilizzo di fonti rinnovabili allo scopo di ridurre l’impatto su base locale e globale per quanto riguarda sia le emissioni inquinanti sia il consumo delle risorse energetiche e naturali. La natura dell’intervento circoscritta ad alcune zone interne e aree esterne, non può che essere rappresentativo di un metodo replicabile in futuri interventi di recupero dell’intero Monastero. In merito si evidenzia che l’intero compendio immobiliare è sottoposto a tutela in quanto bene immobile di notevole interesse pubblico e pertanto a menzione dell’art 3 – comma 3 del D.Lgs. n° 192/2005 e dell’art. 11 - comma 2 del D.lgs. n° 28/2011 non si applicano gli obblighi in materia di risparmio energetico previsti dagli stessi decreti legislativi e ss.mm.ii.. Ciò nonostante, l’efficienza energetica, viene perseguita nel progetto attraverso un approccio integrato che agisce secondo tre direttive principali: la chiusura del portico ha posto l’attenzione sul contenimento delle dispersioni termiche invernali e delle rientrate estive nell’ambiente. A tale scopo si prevedono componenti finestrati ad elevato isolamento termico, nonché vetri selettivi. La posizione rientrata dell’infisso rispetto al paramento esterno, consente di minimizzare le rientrate di calore estivo ( sole prossimo allo zenit ) e favorire nella stagione invernale apporti di irraggiamento ( sole prossimo al valore di latitudine ). in generale utilizzo di sistemi e componenti impiantistici ad elevate prestazioni in grado di garantire bassi consumi energetici; massimo utilizzo di fonti rinnovabili come la pompa di calore per il nuovo ambiente del portico chiuso e l’ingresso. 1 OGGETTO DEL PROGETTO Oggetto del presente progetto sono gli impianti meccanici (categorie IA.01 e IA.02 ex IIIa e IIIb) e gli impianti elettrici (categoria IA.04 ex IIIc). Gli impianti meccanici di categoria IA.01 riguardano essenzialmente: - Impianto idrico per lavaggi aree esterne e irrigazione delle aree verdi e a coltivo. Gli impianti meccanici di categoria IA.02 riguardano essenzialmente: - impianti di climatizzazione e ventilazione per l’ambiente portico (chiuso) e l’ingresso Info-point. Gli impianti elettrici di categoria IA.04 riguardano essenzialmente: - impianti elettrici di alimentazione nuovo assetto illuminotecnico di forza motrice; - impianti elettrici predisposti per l’utilizzo degli spazi esterni espositivi. 3 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 2 PRESCRIZIONI DI LEGGE E NORMATIVE Il progetto degli impianti si basa sull’esatta e stretta osservanza di tutte le condizioni contenute nella legislazione e nella normativa vigente, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e il risparmio energetico. In particolare, ma non in senso limitativo, il progetto si attiene ai seguenti riferimenti di legge: IMPIANTI MECCANICI - legge 9.1.1991 n.9 e 10 - DPR 26.8.1993 n.412 (Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art.4, comma 4, della legge n. 10 del 9.1.1991) - DLgs 19.8.2005 n.192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia) - DLgs 29.12.2006 n.311 (Disposizioni correttive e integrative al DLgs n.192) - DLgs n.115/2008 - DPR 2.4.2009 n.59 (Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del DLgs n. 192/05) - DM 26.6.2009 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica) - DLgs 3.3.2011 n. 28 - Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19.5.2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia - legge 5.3.1990 n. 46 (Norme per la sicurezza degli impianti e relativo regolamento di applicazione) - DPR 447 del 6.12.1991 (Regolamento di attuazione della legge n. 46) - regolamenti locali per il servizio acqua potabile - legge 5.1.1994 n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche) - legge 8.8.1985 n. 407 (Conversione in legge e modificazioni del D.L. 21.6.1985 n. 288) - DPR 8.6.1982 n. 524 (Normativa CEE - Segnaletica di sicurezza) - D.M. 20.12.1982 (Estintori) - D.M. 16.11.1983 (Elenco attività soggette a ispezioni VV.F.) - D.M. 30.11.1983 (Prevenzione incendi) - D.M. 26.6.1984 (Classificazione di reazione al fuoco dei materiali) - D.M. 2.8.1984 (Prevenzione incendi) - D.M. 8.3.1985 (Prevenzione incendi) - D.M. 4.2.1986 (Reazione al fuoco dei materiali) e successive integrazioni - D.P.C.M. del 1.3.1991 (Limiti massimi di esposizione ai rumori negli ambienti e nell'ambito esterno) - CPR 305/2011- REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI - DM n.37 del 22.1.2008 - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici - CPR 305/2011- REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio - Norme EN 54 per tutte le subparti relative alla normativa antincendio IMPIANTI DI FOGNATURE • Circolare Ministero LL.PP. n° 11633 del 07/01/1974 “Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto” • Delibera Ministero LL.PP. del 04/02/1977 – Allegato 4 (G.U. 21/02/1977 n° 48 suppl.) “Norme tecniche generali per la regolamentazione dell’installazione e dell’esercizio degli impianti di fognatura e depurazione” 4 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 04/03/1996 (G.U. 14/03/1996 n° 62) “Disposizioni in materia di risorse idriche” Capitolo 8: “Livelli minimi dei servizi che devono essere garantiti in ciascun ambito territoriale ottimale” Paragrafo 8.3: “Smaltimento” • Decreto Ministero LL.PP. del 08/01/1997 n° 99 (G.U. 18/04/1997 n° 90) “Regolamento per la definizione dei criteri e del metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature” • Decreto Legislativo 03/04/2006 n° 152 (G.U. 14/04/2006 n° 88 suppl.) “Norme in materia di difesa ambientale – Parte Terza: norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” • Decreto Ministero LL.PP. del 12/12/1985 (G.U. 14/03/1986 n° 61) “Norme tecniche relative alle tubazioni” • Circolare Ministero LL.PP. n° 27291 del 20/02/1986 “Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni” • Circolare Ministero LL.PP. n° 11633 del 07/01/1974 “Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto” CPR 305/2011- REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio IMPIANTI IDRICI DM 37/08 CPR 305/2011- REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio UNI 9182 “Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda – Criteri di progettazione, collaudo e gestione” UNI EN 806 “Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano” NORMATIVE In linea generale sono state considerate le seguenti norme: - norme UNI (in particolare le norme UNI TS 11300 Parte prima, seconda, terza e quarta, per il calcolo del fabbisogno di energia termica dell’edificio) - norme UNI-CIG - norme IIP e UNI collegate - norme UNI-ASSISTAL - norme ISO - raccomandazioni ASHRAE - norme SMACNA - norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) - prescrizioni I.S.P.E.S.L e A.S.L. - Norme del Concordato Italiano Incendi 5 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 3 DATI TECNICI DI PROGETTO 3.1 Impianti di climatizzazione 3.1.1 Condizioni termoigrometriche esterne di riferimento Estate - temperatura esterna massima B.A. - umidità relativa esterna alla temperatura massima + 32 °C 45% UR Inverno - temperatura minima esterna - umidità relativa - 2°C 80 % UR Altitudine Latitudine Longitudine Gradi giorno (DPR 26.8.93. n.412) Zona climatica 467 m s.l.m. 40°49'48"72 N 16°33'16"20 E 1.858 D 3.1.2 Condizioni termoigrometriche interne Periodo estivo - temperatura - umidità relativa +26 °C (+/- 1 °C) 50% (+/- 5%) Periodo invernale - temperatura - umidità relativa +20 °C (+/- 1 °C) 45% (+/- 5%) 3.1.3 Velocità dell’aria ambiente (secondo norma UNI 10339) Velocità aria in fase di riscaldamento Velocità aria in fase di raffreddamento 0,15 m/s 0,20 m/s I valori si riferiscono al volume convenzionalmente occupato così definito: porzione del locale delimitata dal pavimento, da una superficie orizzontale posta ad un’altezza di 1,80 m al di sopra del pavimento e dalle superfici verticali poste a distanza di 0,60 m da ciascuna delle pareti del locale o delle apparecchiature per la climatizzazione ambientale. 3.1.4 Ricambi aria esterna (secondo norma UNI 10339) Laboratori didattici Uffici amministrativi Area mostre, aula eventi 3.1.5 Estrazione aria Servizi igienici 3.1.6 7 L/s a persona 11 L/s a persona 10 L/s a persona 12 vol/h Carichi interni Luci Altri carichi (computer, ecc.) Persone (sensibile) Persone (latente) 15 W/m² 10 W/m² 70 W a persona 65 g/h a persona 6 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 3.1.7 Trasmittanze medie unitarie - trasmittanza termica strutture opache verticali e orizzontali in copertura 0,2 W/m² °C - trasmittanza termica strutture opache orizzontali a pavimento 0,18 W/m² °C - trasmittanza termica serramenti vetrati < 1,7 W/m² °C - fattore solare serramenti vetrati 0,6 - fattore solare di schermatura esterna 0,3 - trasmittanza solare serramenti vetrati 0,7 - fattore di decremento strutture opache verticali 0,15 – tempo ritardo > 12h - fattore di decremento strutture opache orizzontali di copertura 0,13 – tempo ritardo > 13h - fattore di decremento strutture opache orizzontali di pavimento 0,10 – tempo ritardo > 14h 3.1.8 Livelli sonori ammissibili La rumorosità verso l’ambiente circostante dovrà rientrare nei limiti fissati dalla Legge 26.10.1995 n.447 (Legge Quadro sull’inquinamento acustico). I valori massimi di rumorosità degli impianti dovranno essere compresi nei limiti fissati dalla norma UNI 8199. 3.2 Impianti idrosanitari Adduzione Portate minime unitarie degli utilizzatori idrosanitari Acqua fredda 0,10 L/s 0,10 L/s lavabi cassette vasi WC Acqua calda 0,10 L/s - Il calcolo del fabbisogno idrico del complesso verrà condotto conformemente alla norma UNI adottando quindi il metodo delle unità di carico (U.C.). Si considerano le seguenti unità di carico (U.C.) per gli apparecchi sanitari: - lavabo - vaso con cassetta - combinazione (lavabo, cassetta WC) acqua fredda 1,5 5 5 acqua calda 1,5 1,5 acqua calda + fredda 2 5 5 Il dimensionamento delle tubazioni verrà eseguito assumendo le seguenti velocità massime dell'acqua: - nei collettori 2 m/s - nelle colonne 1,4 m/s - nelle diramazioni 0,8 m/s Pressione massima d'esercizio delle tubazioni e valvolame Pressione di prova a freddo delle tubazioni 600 kPa 1000 kPa Scarico Diametri minimi degli scarichi degli apparecchi - lavabi - imbuti di raccolta degli svuotamenti delle centrali - scarichi WC 34/40 mm 57/63 mm 101/110 mm Per gli apparecchi sanitari verranno assunte le seguenti unità di scarico (U.S.): - lavabo - piletta a pavimento - vaso con cassetta 1 1 4 7 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA - combinazione di apparecchi (lavabo, vaso con cassetta) Velocità massima dell'acqua nelle tubazioni - reti principali - diramazioni secondarie 7 1,5 m/s 0,5 m/s Pressione massima di esercizio delle tubazioni e valvolame Pressione di prova a freddo delle tubazioni 600 kPa 1000 kPa Pendenze minime dei collettori di scarico acque nere 0,5 % 3.3 Impianti antincendio Il numero di naspi/idranti sarà definito in base al livello di pericolosità di incendio. Il dimensionamento dell’impianto e la relativa alimentazione saranno determinati in base al D.M. 20/12/2012 e alla Norma UNI 10779. 8 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 4 DESCRIZIONE TECNICA DEGLI IMPIANTI 4.1 Impianti di climatizzazione L’impianto per il controllo del microclima interno dei locali di nuova formazione ( ex portico e ingresso infopoint) è costituito da pompa di calore tipo “split” con chiller esterno e tre unità interne. Gli ambienti saranno caratterizzati da elevate prestazioni, essendo in grado di garantire: elevate condizioni di benessere termoigrometrico; controllo della qualità dell’aria interna (IAQ); flessibilità ed affidabilità di funzionamento degli impianti; semplicità e bassi costi di gestione e manutenzione; contenimento dei consumi energetici. A tale scopo sono state previste le seguenti soluzioni: pompa di calore della potenza termica resa pari a 4,5 Kw alimentata elettricamente 250V. unità interne del tipo a pavimento ed a soffitto “cassette”. sistema di regolazione locale. 4.2 Impianto di estrazione dell’aria L’estrazione dell’aria ambiente verrà garantita da estrattori locali con gestione manuale. 4.3 Prestazioni acustiche degli impianti Verranno curate in modo particolare le caratteristiche acustiche delle apparecchiature e degli impianti installati. Gli elementi in campo avranno una tipologia costruttiva atta a garantire un ridotto livello di emissioni sonore verso gli ambienti circostanti, nel rispetto delle normative vigenti. Saranno inoltre previsti dispositivi di assorbimento o smorzamento delle vibrazioni. 4.4 Sistema di regolazione La regolazione delle nuove apparecchiature sarà manuale con comandi in loco. 9 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 4.5 Impianti idrici, fognari, gas e fontana 4.5.1 Impianto per lavaggi ed irrigazione Il progetto prevede l’allacciamento alla rete già presente ed esistente interna di acqua potabile. La rete si sviluppa ad anello ed impiega tubi in Polietilene PE 100 per pressioni nominali PN 10. La posa è prevista interrata ad una profondità non inferiore a 60 cm. L’erogazione è prevista con idrantini sottosuolo da ½”” con chiave di arresto a leva, il tutto calettato su tubazione in acciaio zincato senza saldatura innestato sulla tubazione principale. Il vano di alloggiamento è provvisto di chiusino in ghisa sferoidale 40 x 40 cm. 4.5.2 Impianto fognario Il progetto prevede il riordino e l’integrazione della rete di raccolta delle acque meteoriche che insistono sulla corte scoperta del Monastero. Allo scopo di conformare le superfici esterne secondo ampi piani inclinati, si adottano caditoie lineari a fessura che segnano con decisione segmenti di impluvio dove intrappolare il ruscellamento dell’acqua superficiale. La fessura a vista migliora la pedonabilità e l’estetica del luogo. Il materiale è acciaio inox Aisi 430. Le aree irregolari e di raccordo sono protette con singole caditoie in ghisa sferoidale. Nei pressi delle isole di esposizione o degli idrantini sottosuolo, sono previsti pilette incassate in pozzetti provvisti di chiusino in ghisa sferoidale. Tutti i punti di raccolta delle acque sono sifonati. Le tubazioni sono in PVC SN 8 con attacco a bicchiere interrate ad una profondità non inferiore a 80 cm. 4.5.3 Impianto gas Il progetto l’ampliamento della rete privata interna di distribuzione del gas. In particolare, è stato scelto di costruire una linea direttamente attestata al misuratore di gas così da evitare ogni possibile interferenza con le utenze esistenti durante i lavori e soprattutto nell’esercizio futuro delle nuove utenze. La tubazione è in Polietilene PE 80 S 8 interrata ad una profondità non inferiore a 70 cm con banda non degradabile giallo/nero stesa lungo lo sviluppo della condotta ad una profondità di 35 cm . Gli stacchi di attraversamento delle murature sono previsti in acciaio zincato. Sia la giunzione che l’attraversamento devono essere ventilati e sullo stacco in acciaio è prevista la valvola di intercettazione a leva. Giunto e valvola sono custoditi in apposito vano soprassuolo aerato. 4.5.4 Fontana La presenza di acqua come elemento di arredo e mitigazione del microclima, ha suggerito di realizzare un percorso di acqua costituito da zanelle conformate nella parte a vista secondo una gaveta a sezione rettangolare. Il flusso si avvia da un crogiolo di acqua posto a quota +0,75 m per arrivare ad un secondo piccolo bacino posto a quota +0,30 m. L’acqua raggiunge anche due altri rami ciechi alla cui estremità per sfioro, è rimanda alla camera di ricircolo e sollevamento. La visione riporta a narrare la pratica antica di come si raccoglieva l’acqua piovana quando ne era l’unica e vera risorsa tanto nelle campagne quanto nella città. La presenza poi di rami ciechi dove l’acqua scompare, richiama la frequente presenza nel territorio carsico della murgia di “inghiottitoi” spesso inesplorati e sconosciuti. Le zanelle sono in pietra di apricena costruite e posate con incastri a “Z” opportunamente impermeabilizzate nella gaveta rettangolare e nella malta o collante di giunto tra i diversi pezzi. Lo sviluppo longitudinale della gaveta ha una pendenza generalmente pari a 0,5%. 10 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 4.6 Impianti elettrici I lavori prevedono i seguenti impianti elettrici: quadro elettrico generale e di zona; rete di distribuzione principale e secondaria; impianto di forza motrice; impianti elettrici a servizio degli impianti meccanici; impianto di illuminazione ordinaria e di emergenza; impianto di illuminazione esterna; impianto di terra. 4.6.1 Architettura degli impianti elettrici L’impianto elettrico è alimentato in Bassa Tensione da parte dell’Ente Distributore. Il misuratore è già presente e quindi costituisce il punto di consegna del nuovo impianto che sostituisce ed in parte integra quanto esistente. Al quadro generale di bassa tensione saranno sottesi i quadri di piano (disposti in appositi locali) e di zona per l’alimentazione elettrica delle varie parti dell’edificio. In particolare si prevedono due quadri di zona : uno a servizio degli esterni ed uno a servizio della scuola di cucina, questo integrativo dell’esistente. I quadri elettrici di piano saranno di tipo da incasso con carpenterie metalliche modulari, dotati di porte con chiave, forma costruttiva 2b, con tenuta al corto circuito idonea alle correnti calcolate; tutti gli interruttori differenziali saranno in classe A sensibili alle correnti continue e pulsanti. Per la distribuzione principale orizzontale e verticale verranno utilizzati cavi LS0H tipo FG7OM1-0,6/1kV a bassissima emissione di fumi neri e gas tossici e corrosivi a norme CEI 20-37, posati in passerelle metalliche, mentre per la distribuzione in continuità si utilizzeranno cavi tipo FTG10-(0)M1-0,6/1kV resistenti al fuoco a norme CEI 20-45. In corrispondenza degli attraversamenti di pareti e solai che delimitano i comparti antincendio saranno previste apposite barriere tagliafiamma atte a ripristinare la resistenza al fuoco della parete attraversata dagli impianti. 4.6.2 Impianto di Illuminazione L’impianto di illuminazione normale garantirà livelli di illuminamento conformi a quanto prescritto dalle norme vigenti sia negli ambienti interni che negli spazi esterni. In linea di principio sarà previsto il rispetto dei valori di illuminamento medio prescritti dalla norma UNI EN12464-1 edizione 2013. 4.6.3 Illuminazione interna Negli ambienti interni saranno rispettati i livelli di illuminamento medio, di riflessione, di abbagliamento, di uniformità, di resa del colore previsti per le singole destinazioni d’uso dalla norma UNI EN12464-1 edizione 2013. L’impianto di illuminazione normale negli ambienti interni sarà principalmente realizzato con apparecchiature illuminanti da incasso o a sospensione nel caso non sia previsto il controsoffitto. Gli apparecchi collocati nei locali adibiti a uso ufficio o a zone dove si prevede l’uso di videoterminali, dovranno avere caratteristiche idonee all’utilizzo di apparecchiature informatiche con luminanze medie non superiori a quelle previste dalla Norma. In genere i comandi sono da quadro elettrico e da interruttori locali. 4.6.4 Illuminazione di emergenza e di sicurezza L’impianto di illuminazione di sicurezza, illuminazione antipanico e segnaletica di sicurezza provvederà, in caso di mancanza della rete di alimentazione normale a fornire alle vie di fuga ed agli spazi interni il livello di illuminamento non inferiore ai minimi richiesti, oltre a segnalare mediante cartelli luminosi le uscite di sicurezza ed i dispositivi antincendio. Gli apparecchi illuminanti per la segnaletica di sicurezza saranno di tipo autonomo di emergenza con sorgente luminosa a LED, dotati di batterie al Ni-cd autonomia 2h, con controllo dell’autonomia e dell’efficienza della batteria e della sorgente luminosa tramite apposita centrale di controllo. 11 PROGETTO DI ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI AI FINI DELLA CREAZIONE DI CENTRI DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA DEL MONASTERO DEL SOCCORSO | G.A.L. TERRE DI MURGIA S.C.a.R.L. - COMUNE DI ALTAMURA 4.6.5 Illuminazione esterna Si prevede un’illuminazione della corte interna scoperta con sistemi di “accento” e di “ambiente”. L’illuminazione esterna sarà inserita automaticamente tramite interruttore crepuscolare con possibilità di spegnimento (parziale o totale) tramite programmatore orario. 4.6.6 Impianto di forza motrice In ciascuna area l’impianto di distribuzione FM e prese di servizio renderà disponibile l’alimentazione in bassa tensione per il collegamento di utilizzatori elettrici di tipo non fisso. L’impianto di forza motrice per l’alimentazione delle utenze finali avrà origine dal quadro di zona. In generale la distribuzione avverrà mediante cavi elettrici posati a pavimento o a parete nei cavedi o nei cavidotti predisposti. Le isole esterne o aree di esposizione sono dotate di prese elettriche interbloccate protette. 4.6.7 Impianto di terra e protezione dalle scariche atmosferiche L’impianto di terra è ampliato e costituito da un anello che si svilupperà lungo il perimetro della corte scoperta dell’edificio ed è costituito da una corda di rame nudo sezione 50mm² interrato a una profondità di circa 0,60 m con dispersori a picchetto e/o piastra ogni 20 m di sviluppo dell’anello. All’interno dell’edificio, nel locale quadro generale bassa tensione, sarà previsto il collettore generale di terra, costituito da una sbarra in rame collegata all’anello di terra. Dal collettore generale si dipartiranno i montanti di terra in conduttore giallo/verde connessi ai quadri elettrici dell’edificio. Saranno collegati al collettore equipotenziale le armature principali, le tubazioni metalliche, le canalizzazioni elettriche, le carpenterie metalliche. L’impianto di terra sarà realizzato in ottemperanza alle Norme CEI 99-3, CEI 64-8 ed alla guida CEI 64-12. L’impianto scariche atmosferiche è escluso dalla ristrutturazione e quindi non è previsto. 4.6.8 Organi per la manovra di emergenza Al fine di poter agire sull’alimentazione elettrica per eliminare i pericoli imprevisti e per sezionare gli impianti in caso di incendio, si prevede lo sgancio generale posizionato all’ingresso del fabbricato. I comandi di emergenza saranno costituiti da pulsanti inseriti in centralini di colore rosso sotto vetro a rompere muniti di martelletto frangi vetro e con luce interna di segnalazione presenza tensione e circuito funzionante. 12