Rocco Chinnici
l’amore per i giovani, una vita
sacrificata per ideali di giustizia
“(…)Senza una nuova
coscienza, noi, da soli, non
ce la faremo mai”
•19 gennaio 1925 nasce a
Mislimeri
•Frequenta il liceo classico
“Umberto I” di Palermo
•Si laurea in giurisprudenza
•1970 primo approccio con la
mafia nell’indagine della
“strage di Viale Lazio”
•1975 diventa magistrato
•1980 la mafia uccide Gaetano
Costa, suo caro amico
•Ha ideato e fondato il pool
antimafia
LA VITA
«Parlare ai giovani, alla gente,
raccontare chi sono e come si
arricchiscono i mafiosi [...] fa
parte dei doveri di un giudice.
Senza una nuova coscienza, noi,
da soli, non ce la faremo mai»
L’ATTENTATO
28 LUGLIO 1983
via Pipitone Federico
«La cosa peggiore che possa accadere è essere ucciso.
Io non ho paura della morte e, anche se cammino
con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in
ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non
succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un
Magistrato come me è normale considerarsi nel
mirino delle cosche mafiose. Ma questo non
impedisce né a me né agli altri giudici di continuare
a lavorare»
- Rocco Chinnici
“L’impatto della morte di mio padre sulla
nostra famiglia fu di
assoluto disorientamento. Non percepimmo
subito ciò che era accaduto. E
lo stordimento è continuato anche nei giorni
successivi. Allo smarrimento è seguita la
rabbia, l’incredulità. Ci chiedevamo perché.
Non riuscivamo ad accettare che una
persona come mio padre, che lavorava per
il bene comune, fosse stata uccisa così. Con
il tempo abbiamo metabolizzato il
dolore che nel frattempo è diventato un
compagno di vita e si è trasformato in
forza”
- Caterina Chinnici, da “E’ così lieve il tuo
bacio sulla fronte”
"Non è stato 'solo' l'inventore del pool antimafia,
ma anche un papà sempre presente, un uomo
affettuoso e generoso. Ma non chiamatelo 'eroe'
perché era speciale in modo normale“
- Caterina Chinnici
•29 luglio 1983 riceve la Medaglia al
Valor Civile
«Magistrato tenacemente impegnato nella lotta
contro la criminalità organizzata, consapevole dei
rischi cui andava incontro quale Capo dell'Ufficio
Istruzione del Tribunale di Palermo, dedicava ogni
sua energia a respingere con rigorosa coerenza la
sfida sempre più minacciosa lanciata dalle
organizzazioni mafiose allo Stato democratico.
Barbaramente trucidato In un proditorio agguato,
tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua vita al
servizio della giustizia, dello Stato e delle
istituzioni»
— Palermo, 29 luglio 1983
Ninni Cassarà
Uomo d’azione e grande
amico
•<le istituzioni dovevano impegnarsi
nell’educazione alla legalità, in particolare
per le nuove generazioni.>
•Grande amico di Giovanni Falcone
Assassinio
• Il 6 Agosto 1985, su via
della Croce Rossa
(Palermo), viene colpito
da un gruppo di mafiosi
con 200 colpi di
kalashnikov (mitraglietta
russa in grado di sparare
fino a seicento colpi al
minuto)
BEPPE MONTANA
Nato ad Agrigento nel 1951 è stato un poliziotto,
commissario della squadra mobile di Palermo e vittima della
mafia. Nel 1983 ha scoperto l’arsenale di Michele Greco, un
criminale italiano legato a «Cosa Nostra». Ha collaborato
con il “maxi blitz di San Michele” del pool antimafia. È stato
ucciso il 28 luglio 1985 a colpi di pistola.
Carlo Alberto
Dalla Chiesa
Saluzzo, 27 settembre 1920
–
Palermo, 3 settembre 1982
È noto per il suo impegno nella
lotta contro il terrorismo delle
brigate rosse e poi nella lotta
contro la mafia, assistendo
Falcone.
«Non spero certo di catturare gli assassini
a un posto di blocco, ma la presenza dello
Stato deve essere visibile, l'arroganza
mafiosa deve cessare.»
Fondò il Nucleo Speciale Antiterrorismo, fu
vicecomandante generale dell'Arma dei
carabinieri e Prefetto di Palermo.
Cenni Biografici
• Nasce a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il
27 settembre del 1920.
• Passa nei carabinieri come ufficiale di
complemento allo scoppio della Seconda
guerra mondiale.
• Nel 1943 ricopre il ruolo di comandante a
San Benedetto del Tronto, passando con la
Resistenza partigiana.
• Finita la guerra, si trasferisce a Palermo dove la
mafia è molto attiva, comincia a occuparsi
anche di delitti attribuiti a mafiosi.
• Dopo alcuni trasferimenti, cattura due membri
delle Brigate Rosse, e diventa poi Coordinatore
delle Forze di Polizia e degli Agenti Informativi
per la lotta al terrorismo, occupandosi del caso
Moro
• Riesce ad arrestare i diretti colpevoli del
rapimento e dell’omicidio di Moro.
•3 Settembre 1982 – l’attentato
Dalla Chiesa e sua moglie, in macchina, in via Carini a
Palermo, vengono affiancati da una BMW con a
bordo Antonino Madonia e Calogero Ganci, i quali
fanno fuoco attraverso il parabrezza con un fucile
kalashnikov AK-47 e uccidono i coniugi.
SITOGRAFIA
ROCCO CHINNICI
http://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_Chinnici
http://www.fondazionechinnici.it
http://www.ilfattoquotidiano.it
NINNI CASSARA’
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonino_Cassar%C3%A0
CARLO ALBERTO DALLA CHIESA
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1525&biografia=Carlo+Alberto+D
alla+Chiesa
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Alberto_dalla_Chiesa
BEPPE MONTANA
http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Montana
http://www.ecorav.it/arci/cronaca/scheda11/scheda11.htm
Carlotta
Garufi
Eleonora
Covotta
A cura di:
Marie
Claire
Altimari
Ilaria
Barone
Ricciardelli
Sara
Graziosi
Silvia
Celani
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Gli amici di Giovanni, uomini delle istituzioni che hanno pagato con