In caso di mancato recapito inviare al CMP di Venezia per la restituzione al mittente previo pagamento resi.
Numero 14 LA RIVISTA PER CHI
PROGETTA E COSTRUISCE
IN QUESTO NUMERO:
PROGETTI RESIDENZIALI E AMBIENTI DI LAVORO
VIVERE GLI AEROPORTI: SPETTACOLARI “NON LUOGHI”
DETRAZIONI: PROLUNGATI GLI ECOBONUS E IL BONUS MOBILI
MATERIALI: CONOSCIAMO IL LEGNO E IL MAGNIFICO CORIAN®
LE LANE MINERALI: PRESTAZIONI, CONVENIENZA, ECO-COMPATIBILITÁ
RISPARMIO ENERGETICO: LA FIGURA DELL’ENERGY MANAGER
SOLUZIONI “SALVA SPAZIO” PER L’ARREDAMENTO
IO COSTRUISCO
Periodico - N. 14 Novembre 2013
ISSN 2282-1708
Registrazione al Tribunale di Venezia
n. 16 del 11/10/2010
Poste Italiane SpA
Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VE
Copia Gratuita - Contiene I.P.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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la pietra è sempre capace di suscitare emozioni.
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Viel vuol farvi provare “l’emozione pietra”.
Dalle pavimentazioni ai rivestimenti per pareti e scale, dagli stipiti ai
caminetti; dai complementi d’arredo ai sanitari; dalle fontane alle
panchine, dalle fioriere ai ciotoli, in Viel trovate tutto ciò che può
rendere suggestivo ed emozionante vivere la casa e il giardino.
Vi apettiamo a S. Giustina di Belluno dove, toccando con mano,
potete scegliere la “vostra pietra”.
IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Numero 14 Novembre 2013
Registrazione al Tribunale di Venezia n. 16 del 11/10/2010
ISSN 2282-1708
Editore
PHIL FRESH s.n.c.
Via Garda, 1/9 - 30027 San Donà di Piave (Venezia)
Tel./Fax 0421 596926 - [email protected]
www.philfresh.it
Iscrizione ROC n. 20406
Direttore Responsabile
Ottavia Da Re
Hanno collaborato
Francesco Boeretto, Luigi Boggian, Campello&Ferrari Architects,
Arch. Matteo Conte, Barbara Matteazzi, Federica Momentè,
Arch. Paola Perissinotto, Arch. Marco Piovesan,
Urb. Elisabetta Raminella, Sara Rampazzo,
Arch. Arianna Scotto, Uffici Stampa: ANEV, ANGAISA,
Confindustria ANIE, Confindustria Ceramica,
Consorzio per lo sviluppo della Bioedilizia, Dolomiticert, Cersaie,
DuPont™ per l’Italia, Federlegnoarredo, FIVRA
Stampa
Litocenter S.r.l. - Piazzola sul Brenta (PD)
Pubblicità
Tel. 0421.596926 - 348.5904819
[email protected]
Direttore Editoriale
Nicola Piccoli, Daniele Marcassa
Direttore Generale
Stefano Perissinotto
04
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54
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58
60
In collaborazione con:
associazione giovani architetti
della provincia di venezia
PROGETTI
RESIDENCE CAPRETTA
I PIÙ SPETTACOLARI NON LUOGHI DEL MONDO:
VIVERE GLI AEROPORTI
UNO STUDIO PROFESSIONALE A TRENTO
LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE
NELLO SVILUPPO URBANO:
LA CITTÀ DEI RICCHI E LA CITTÀ DEI POVERI
AREA 102, UN EDIFICIO PROGETTATO
PER IL BENESSERE ED IL RISPARMIO
CANTIERE E NORMATIVE
LA LEGGE DI STABILITÀ PROTRAE AL 2014
GLI “ECOBONUS” E IL “BONUS MOBILI”
IL DISTACCO IMPROPRIO DEI LAVORATORI:
RESPONSABILITÀ DEL COMMITTENTE?
MATERIALI
CORIAN®, UN GIOIELLO FIRMATO DUPONT
CONOSCERE IL LEGNO:
CAUSE DI DEGRADI E MISURE DI PROTEZIONE
LE LANE MINERALI: ELEVATE PRESTAZIONI,
CONVENIENZA, ECO-COMPATIBILITÁ
PAVIMENTO IN LEGNO DA ESTERNI: IL RESTAURO
IL NUOVO LABORATORIO BIOCOMBUSTIBILI LEGNOSI
NASCE IN NORVEGIA L’HOTEL CAMPIONE DEL MONDO
DI RISPARMIO ENERGETICO
CHIUSURE
QUALE PORTA SCEGLIERE?
IL SERRAMENTO DEL FUTURO
MERCATO DEI SERRAMENTI:
IN CALO TRA IL 4 E IL 6% RISPETTO AL 2012
IMPIANTI
POMPA DI CALORE: UN SISTEMA INNOVATIVO
PER IL RISCALDAMENTO E LA PRODUZIONE
DI ACQUA CALDA SANITARIA
NUOVA ETICHETTATURA ENERGETICA
PER LE LAMPADINE
L’IMPORTANZA DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO
L’EDILIZIA DEL FUTURO: NELLE MANI DELLE IMPRESE
PER CITTADINI CONSAPEVOLI
PER UN FUTURO SOSTENIBILE:
LA FIGURA PROFESSIONALE DI ENERGY MANAGER
ASSOASCENSORI: OLTRE 600 MILA GLI IMPIANTI
A RISCHIO INCIDENTI
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE PER AUMENTARE
LA SICUREZZA DI CASA
ARREDO & FINITURE
UNA “CASA CASTELLO”
DALLE SOLUZIONI SALVASPAZIO
WATER SAVING: AL CERSAIE L’INNOVAZIONE
APPLICATA AI SISTEMI DI SCARICO
SERVIZI
ANATOCISMO E USURA BANCARIA:
IN CHE COSA CONSISTONO E COME DIFENDERSI
PAVIMENTI IN GRES PORCELLANATO:
COME MANTENERLI NEL TEMPO
63
FIERE ED EVENTI
KEYWIND: L’EVENTO DELL’ANNO
NEL SETTORE EOLICO IDEATO DA ANEV
CASE INTELLIGENTI PER NUOVE “SMART CITIES”
64
IO COSTRUISCO ICONS
UNA “MONTAGNA MAGICA” NEL CUORE DEL CILE
66
IO COSTRUISCO PROPONE
62
Direttore Tecnico
Arch. Antonio Girardi
Redazione
Via Garda, 1/9 - 30027 San Donà di Piave (Venezia)
Tel./Fax 0421 596926 - [email protected]
www.iocostruisco.it
SOMMARIO
Progetto Grafico e Impaginazione
IDVISUAL - Padova - www.idvisual.it
Foto
Gianni Canton - Padova - www.911foto.com
IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Coraggio, ci vuole più coraggio. In questa particolare fase storica che stiamo attraversando, sentiamo spesso rivolgere questo accalorato invito alla nostra classe politica chiamata a decidere le sorti
future del nostro Paese.
Coraggio di decidere per rilanciare un’economia che sta ancora attraversando una difficile crisi, coraggio di saper osare per fare scelte impopolari, talvolta dolorose per alcune categorie più che per
altre, ma necessarie per sciogliere quei nodi, soprattutto in materia di fisco e lavoro, che ancora
frenano la ripresa.
Va detto che qualcosa finalmente si sta muovendo, probabilmente è ancora troppo poco, ma il prolungamento degli ecobonus e del “bonus mobili” previsto dalla Legge di stabilità è un primo passo
per sostenere i consumi e gli acquisti made in Italy.
Ma il coraggio richiesto è anche quello che ancora una volta devono mostrare le nostre imprese, per
affrontare i mercati internazionali, per innovare ed investire su un futuro che, in campo edile, passa
inevitabilmente per concetti quali green economy, risparmio energetico, bioedilizia, domotica, tecnologia applicata alle case e alle città che saranno sempre più “smart” quindi intelligenti, accessibili
ed ecosostenibili.
Di esempi in questo senso ne vediamo sempre di più, in Italia e nel mondo. A partire da alcuni progetti di nuovi edifici e ambienti di lavoro che, nel rispetto dei luoghi e della tradizione costruttiva italiana,
puntano a rendere gli spazi funzionali e confortevoli, con isolamenti termici e acustici sempre più
performanti e con sofisticati impianti per ottimizzare i consumi energetici e migliorare la sicurezza:
dalle pompe di calore ai serramenti, dai rivestimenti ai sistemi antifurto.
Non è un caso che al recente Cersaie si sia posta particolare attenzione al risparmio di una risorsa
preziosa come l’acqua, presentando i nuovi sistemi per gli scarichi del bagno che usiamo tutti i giorni.
Sono temi che, del resto, interessano tutti gli Stati dell’Unione Europea anche alla luce delle normative che provengono da Bruxelles come, ad esempio, la nuova “etichettatura energetica” per le
lampadine entrata in vigore dallo scorso mese di settembre.
Grazie alla diffusione di internet e dei social network aziende e consumatori sono sempre più a
stretto contatto, la comunicazione permea ogni attività umana, con vantaggi e rischi per tutti, ma con
la consapevolezza che la società del futuro sarà sempre più trasparente, partecipata e responsabile.
Buona lettura e… coraggio Italia!
RESIDENCE CAPRETTA
Funzionalità e comfort
per un nuovo edificio
residenziale
L’edificio è situato alle porte della città di Treviso, in un piccolo borgo caratterizzato da morfologia edilizia tipica degli anni ‘60.
L’evolversi delle metodologie costruttive e delle tipologie architettoniche, le diverse esigenze
e gli stili di vita, portano oggi il progettista ad interpretare questi mutamenti concependo degli
edifici che garantiscano un ambiente non solo funzionale ma anche sereno ed appagante.
Il progetto ha puntato l’attenzione su tutti i fondamentali fattori di confort: privacy, risparmio
energetico e comfort termo-acustico.
Il rispetto di questi tre requisiti ha dato vita ad un edificio stilisticamente lineare, diviso in due corpi
collegati tra loro da un blocco servizi e dall’autorimessa al piano interrato, ciò per rendere indipendenti il più possibile le diverse unità abitative in modo da aumentarne privacy e comfort acustico.
Successivamente si è pensato di conformare i
fronti dell’edificio al fine di poter sfruttare l’energia solare nel modo più diretto possibile, e
cioè rendendoli permeabili alle radiazioni solari
dirette nei mesi più freddi e viceversa nei periodi più caldi, evitando l’ingresso diretto del sole.
Tutto ciò è stato possibile semplicemente predisponendo delle generose aperture sul fronte
sud, che vengono però protette da porticati.
Ciò che non si può intuire semplicemente osservando l’edifico è la complessità impiantistica e dell’involucro termo-acustico.
Per l’involucro si è pensato di coniugare due
tipi di sistemi costruttivi: la classica muratura
in cotto con rivestimento a cappotto esterno,
mentre verso l’interno si è adottato un sistema
costruttivo a secco.
Unendo questi due sistemi si è ottenuto un ottimo isolamento termico per il periodo invernale
ed un ottimo sfasamento e attenuazione per il
periodo estivo.
Arch. Marco Piovesan
[email protected]
IO COSTRUISCO
n. 14 pagina 05
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
PROGETTI
IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
Il sistema a secco, inoltre, ha consentito di ottenere degli ottimi risultati in termini di comfort
acustico. Con esso, infatti, è stato possibile creare una sorta di scatola all’interno dell’edificio,
scollegata dalla struttura portante, in grado di evitare il propagarsi dei rumori attraverso gli
elementi ad elevata massa.
L’impianto è stato studiato per sfruttare il più possibile le fonti d’energia pulita, quali il sole
e l’energia del sottosuolo. Una pompa di calore geotermica sfrutta l’energia solare per alimentare l’impianto di climatizzazione sia nel periodo invernale che in quello estivo, inoltre i
pannelli solari-termici posti sulla copertura garantiscono il quasi totale fabbisogno di acqua
calda sanitaria.
SCHEDA PROGETTO
EDIFICIO RESIDENZIALE IN CLASSE A “RESIDENCE CAPRETTA”
Localizzazione: Via Capretta, 8 - 31100 Treviso
Progettista e direttore lavori: Arch. Marco Piovesan - Treviso
Committente: Tecnoedile srl - Preganziol (TV)
· DEMOLIZIONI
· SCAVI E MOVIMENTO TERRA
· TRASPORTO DI RIFIUTI SPECIALI
NON PERICOLOSI, SIA PER PRIVATI CHE
IN SUBAPPALTO
· TRASPORTI ECCEZIONALI A MEZZO
DI CARRELLONE (PIANALE).
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
I PIÙ SPETTACOLARI NON LUOGHI DEL MONDO:
VIVERE GLI AEROPORTI
Arch. Paola Perissinotto
[email protected]
Vista degli interni del Changi Airport di Singapore
(fonte web)
La moderna concezione di “non luogo” del sociologo francese Marc Augè, definito come la
contrapposizione ai luoghi antropologici, mostra l’aeroporto come il tipico luogo di passaggio, che solo apparentemente risulta avere carattere storico e relazionale. Ciò che oggi offrono questi luoghi tende a sconfiggere questo pensiero, arrivando a concedere la tentazione al
passeggero di perdere il proprio volo, al fine di immergersi in questi nuovi mondi di piaceri,
occasioni culturali, e servizi.
I maggiori scali internazionali, moderne opere di architettura e ingegneria, fanno a gara per
concedere ai viaggiatori l’opportunità più adeguata per sconfiggere le lunghe ore di attesa.
Lo scorso anno i migliori aeroporti del mondo (classificati dal “World Airport Awards”) sono
stati quelli di Singapore, Seoul e Amsterdam: progetti tecnologici e innovativi dal punto di
vista architettonico-progettuale, che danno la migliore accoglienza al passeggero e pongono
valide alternative di vivibilità alla città.
Gli aeroporti asiatici permettono ai passeggeri dei loro terminal di sfuggire al caldo e all’umidità delle città, mediante la presenza di giardini tropicali, connubio di flora e fauna lussureggiante e specchi d’acqua, e campi da golf dove è possibile rilassarsi e divertirsi. Il Changi
di Singapore, classificato il migliore del mondo, propone spazi di divertimento, sale cinema
e videogioco, mostre, visite guidate e ritratti storici. Inoltre non mancano centri benessere,
piscine, negozi e vetrine di alta moda per la clientela.
Considerato uno fra i più frequentati aeroporti del sud-est asiatico, il Changi Airport prevede, entro i prossimi quindici anni, il raddoppio della propria capacità di affluenza giornaliera,
mediante un imponente ampliamento del waterfront e il ricollocamento della base militare.
Inoltre, la struttura dell’aeroporto è dotata di un impianto solare, per assicurare la crescita
Il meraviglioso “Butterfly Garden” del Changi Airport
(fonte web)
n. 14 pagina 08
IO COSTRUISCO
I primi cinque posti della classifica sono occupati da un aeroporto europeo, quello di Amsterdam Schiphol, e da nuovi aeroporti asiatici o del Medio Oriente. Tutti volgono principalmente al benessere della clientela, attraverso il fruire di grandi aree verdi e per la meditazione, centri benessere, tecnologiche sale gioco e cinema, musei, collezioni permanenti e
zone per eventi.
In questo modo il rapporto fra l’individuo e l’aeroporto risulta definito da uno spazio in cui
apparentemente si incrociano milioni di personalità ogni giorno, senza entrare in relazione,
sospinti dal desiderio di vivere e consumare ciò che il luogo offre. La moderna tendenza di
trascorrere qui del tempo rivela uno spazio che assume via via stili e caratteristiche proprie.
Si crea così un mondo racchiuso, dotato di diversità e cambiamenti continui.
n. 14 pagina 09
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
sostenibile del luogo e la gestione delle emissioni in atmosfera. La società pone attenzione
alla questione ambientale (a giugno 2013 l’indice standard di inquinamento PSI ha raggiunto
un livello definito “pericoloso” per la salute nell’area di Singapore), con l’obiettivo di ridurre
il consumo di energia e aumentare l’efficienza energetica.
Il maestoso Incheon Airport di Seoul (fonte web)
EDILIZIA
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UNO STUDIO
PROFESSIONALE
A TRENTO
Creare spazi di lavoro moderni
in un edificio storico
Campello&Ferrari Architects ha realizzato la nuova sede di uno studio professionale in pieno centro a Trento. Gli architetti hanno operato all’interno di un edificio storico, caratterizzato
da spesse murature portanti in pietra e da un affascinante piano semi interrato voltato.
Il cliente ha richiesto che il progetto comprendesse un ufficio per ciascuno dei titolari, spazi di
lavoro collettivo per i collaboratori, sale riunioni di rappresentanza, una reception accogliente,
un archivio per le pratiche, una cucina attrezzata. Lo stato di fatto contemplava due unità separate, sovrapposte, site una al piano seminterrato e l’altra al piano rialzato, ognuna dotata da
accessi indipendenti ma non collegate tra di loro.
Campello&Ferrari
Architects
[email protected]
Il primo passo compiuto dal team di progettazione è consistito nell’analisi delle strutture al
fine di individuare la localizzazione migliore per il blocco del collegamento verticale interno.
L’accesso principale è sito al piano rialzato: i clienti si trovano immediatamente di fronte il
bancone della reception ed un confortevole angolo per l’attesa. Una scala in muratura con il
corrimano in legno massiccio, che richiama la tradizione locale, conduce al piano inferiore dove
i suggestivi locali voltati sono stati trasformati in sale riunioni dalla diversa capienza, attrezzate
con i più moderni sistemi di comunicazione. A quello stesso livello sono stati realizzati la cucina, a disposizione dei dipendenti e per preparare pranzi di lavoro, e i servizi igienici. Al livello
dell’ingresso principale, rispettando il più possibile l’originaria ripartizione degli ambienti, sono
stati ricavati gli uffici, singoli ed openspace.
Campello&Ferrari Architects ha unificato questa complessità di ambienti, diversi tra loro per
destinazione d’uso e tipologia di fruitori, utilizzando ovunque una pavimentazione in parquet
di rovere. Il legno, oltre alle innegabili proprietà fonoassorbenti che ben si adattano ad un
ambiente di lavoro, conferisce ai locali un senso di calore, richiamando al contempo la tradi-
zione edilizia dell’area alpina. In punti strategici
sono state previste botole che nascondono prese elettriche e telefoniche; in tutti gli ambienti
dello studio è possibile fruire della connessione
wi-fi.
Le pareti, sia che siano rivestite in pannelli lignei, che tinteggiate, che arricchite da librerie
o mobili contenitori, sono caratterizzate dalle
sobrie tonalità del crema anche per aumentare
la luminosità naturale dei locali che soffrono la
ridotta presenza di finestre. Per spezzare la monotonia cromatica sono state inserite pennellate di colore quali il bancone della reception, i
gradini ed il largo corrimano delle scale interne.
I locali di servizio si distinguono invece per le
pareti rivestite in pietra, come nella cucina
su misura, e mosaico, come accade nei bagni
dalle eleganti sfumature grigio scuro.
Al piano rialzato le pareti dei corridoi che collegano tra loro gli uffici, nella zona generalmente
Fotografie:
© Campello&Ferrari
Architects
IO COSTRUISCO
n. 14 pagina 11
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
PROGETTI
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
destinata ai soli
soci e dipendenti,
sono state attrezzate con librerie
ed armadi chiusi
da ante in cui custodire la ricca
raccolta di testi
tecnici e i faldoni
delle pratiche in
corso. Ciascuno
di questi mobili
contenitori è stato progettato da
Campello&Ferrari
Architects e realizzato artigianalmente per sfruttare appieno ogni nicchia dei muri antichi e conferire all’insieme un aspetto di unitarietà
stilistica.
Campello&Ferrari Architects ha disegnato il bancone della reception, i tavoli delle sale riunioni
e le scrivanie rispettando la richiesta di sobrietà ed eleganza del cliente; le superfici sono state
trattate per resistere nel tempo ai segni dell’usura. Essenziali, seppur prestigiosi oggetti di
design, sono gli apparecchi illuminanti e le sedie. In questo contesto sono stati inseriti in piena
vista, a guisa di elementi decorativi, i radiatori di design, tinteggiati color panna.
SCHEDA PROGETTO
Progetto architettonico, interior design e progettazione degli arredi: Campello&Ferrari Architects
FORNITURA
POSA E RESTAURO
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via Bragadin, 1
30175 Marghera
Venezia
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SCALE E BATTISCOPA
DECKING PER ESTERNI
IN LEGNO
COMPOSITO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
LA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE
NELLO SVILUPPO URBANO:
LA CITTÀ DEI RICCHI E LA CITTÀ DEI POVERI
Arch. Paola Perissinotto
[email protected]
Vista dello sviluppo verticale della città di Hong Kong
(foto di Paola Perissinotto)
Storicamente, la forma di una città si evolveva secondo il proprio sviluppo e la propria crescita
urbana. La rapida urbanizzazione degli ultimi decenni nelle più importanti città del mondo ha
fatto emergere due teorie: quella di chi minaccia di ripristinare l’architettura, e quella di chi
invece la supporta.
Coloro i quali tendono a perfezionare l’architettura, pongono l’esempio della città di Hong
Kong quale simbolo di metropoli costruita secondo concept e regole precise: la città insegna
come costruire secondo una crescita ed espansione in verticale, dettate da floride economie
e potenti organizzazioni. Chi si fa sostenitore dell’architettura, invece, si occupa delle soluzioni pratiche e dei bisogni della comunità, mediante interventi a grande scala, e una crescita
spontanea e costante: in questo modo, lo sviluppo della favela di Rio de Janeiro è la corretta
risposta al modello rigido di città.
Il continuo progresso tecnologico, in relazione all’andamento dell’economia
mondiale, dimostra come la crescita della popolazione nelle aree metropolitane della terra si differenzi secondo molteplici e opposti fattori.
Considerata la città più densa del mondo (vedi i microappartamenti “case
a stia”, unità abitative suddivise verticalmente per raddoppiare la presenza
degli abitanti), Hong Kong è inoltre uno dei più importanti centri finanziari e
commerciali internazionali. Questo ha favorito uno sviluppo urbanistico definito da grattacieli vertiginosi, in cui hanno la propria sede multinazionali
finanziarie e della tecnologia, e che definiscono un inconfondibile skyline
della metropoli.
In particolare, Hong Kong deve il proprio recente sviluppo verticale all’influenza occidentale di cui ha subito fino a pochi anni fa (era colonia inglese);
è da considerarsi completamente estranea al regime cinese sotto l’aspetto
urbanistico e architettonico. Le relazioni avute con popoli stranieri, le influenze reciproche tra le culture confinanti, e l’integrazione e l’incontro fra tradizioni costruttive differenti, si rispecchiano nella struttura urbana cittadina:
tuttora vengono costruiti quartieri e edifici nei più svariati stili architettonici del mondo.
Lo sviluppo urbano della città è dovuto alla mancanza di aree fabbricabili disponibili alla costruzione in rapporto alla crescente domanda, poiché la conformità territoriale della zona è molto
stretta tra l’area portuale e le ripide colline retrostanti. Oggi Hong Kong risulta essere la città
più verticale del mondo, dal punto di vista del proprio sviluppo urbanistico-territoriale. Se la
quantità di edifici realizzati deve essere considerata come la misura del progresso, la costruzione di una maglia razionale di grattacieli forma un reticolo di città compatta e ordinata, simbolo
di una modernità, che volge continuamente all’infrastruttura, alle politiche urbane sostenibili,
e alla competitività del territorio, ponendo sempre l’attenzione alla qualità della vita delle aree
urbane.
Poiché gli ultimi decenni si sono contraddistinti per un fenomeno di inurbamento delle popolazioni, la rapida crescita urbana può provocare difficoltà di gestione delle infrastrutture e dei
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Vista delle favelas di Rio de Janeiro
(fonte: wikimedia.org)
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costruzione di ville, villini, fabbricati
plurifamiliari, complessi residenziali
e ristrutturazioni.
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$0..&3$*"-&&%*/%6453*"-&
officine, complessi commerciali,
complessi per attività ricreative,
capannoni per attività produttive.
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lottizzazioni, impianti sportivi.
IO COSTRUISCO
L’urbanistica ha precise responsabilità nell’aggravarsi delle diseguaglianze fra i popoli del nostro pianeta. Le differenze sociali fanno parte del progetto
di una città: deve essere
uno dei punti di partenza per
sconfiggere le crisi che stanno attraversando le principali
economie mondiali. Da sempre la città è comunque stata
strumento di distinzione ed
emarginazione nello sviluppo
urbano; il divario tra ricchi e
poveri continua a essere un
drammatico simbolo delle
diseguaglianze sociali in differenti parti del mondo.
n. 14 pagina 15
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
servizi, di condizione abitativa e ambientale. Le favelas di Rio de Janeiro rappresentano una fra
le realtà di sviluppo urbano, fatta di degrado fisico e sociale, che segue le linee di affermazione
globale delle città moderne. Le favelas sono la dimostrazione dello sviluppo demografico su una città in cui la topografia limita l’espansione fisica del territorio: questi
insediamenti informali aumentano continuamente all’interno di strategie di sviluppo urbano
e sociale. L’architettura delle favelas è uno spazio organizzato della città, con regole interne
e codici culturali; alla varietà degli spazi pubblici e privati si contrappone un tessuto di vuoti
in cui si svolgono la vita personale delle famiglie e le loro attività quotidiane. Cambiano continuamente, definendo un organismo urbano dinamico, avente una rappresentazione spaziale
orizzontale fluida.
Allo stesso tempo il paesaggio urbano di Rio de Janeiro testimonia come agglomerati di casette pericolanti delle colline possano convivere e contrastare con gli edifici e i grattacieli moderni
del centro città.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
PROGETTI
AREA 102, UN EDIFICIO PROGETTATO
PER IL BENESSERE ED IL RISPARMIO
Arch. Matteo Conte
[email protected]
Non un progetto di moda ma l’uso di un linguaggio progettuale per ottenere longevità nello stile
e nel “contenuto” per un maggiore benessere abitativo.
Area 102 è una costruzione composta da tre edifici attigui realizzata a Mirano (Venezia), progettata dallo studio Area 131. La struttura ospita nove alloggi.
Le costruzioni a basso consumo energetico sono diventate oltre che obbligatorie per norma legislativa, anche una esigenza etica nonché di vero risparmio per l’utente. Per consentire risparmio
e salubrità è necessario adottare già in fase di progettazione un ottimale orientamento nord-est/
sud-ovest, calcolato su base eliotermica; ciò permette di sfruttare al massimo la luce solare così
da irradiare i quattro lati dell’edificio. Non si devono trascurare le dimensioni delle aperture che
vanno calibrate in relazione al punto cardinale sul quale insistono. L’affaccio su almeno tre fronti è
di primaria importanza per mantenere salubri gli alloggi ed ottenere il riscontro d’aria, fondamentale per la regolazione climatica nei locali in modo del tutto naturale ed ecologico.
Progettare rispettando l’orientamento eliotermico, coibentare, dotare l’edificio di impianto termico centralizzato con doppia caldaia (a gestione elettronica autonoma delle singole utenze),
l’uso di doppi e tripli vetri (42 mm) caricati con gas argon e plastici basso emissivi posti su serramenti ad alto isolamento termico e l’eliminazione di ponti termici, hanno conferito all’edificio
una reale classe energetica A certificata.
Per la costruzione sono stati utilizzati prodotti e tecnologie avanzate: si tratta di una
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In un edificio con più unità abitative è necessario prestare particolare attenzione all’aspetto
della riservatezza acustica, della privacy e dell’introspezione visiva tra gli alloggi, perciò
si devono adottare delle soluzioni progettuali su finestre e parapetti che garantiscano la riservatezza tra le unità attigue, nonché tra alloggi che si affacciano in questo caso su giardini
privati ipogei. Gli attici possono utilizzare il proprio tetto di pertinenza, trasformato in terrazzagiardino, piantumato con adeguate essenze. Per quanto riguarda l’aspetto acustico sono stati
usati pannelli fono assorbenti sotto pavimento e pareti, tramezzature a lastre di gesso ad alta
densità, vetrature con plastico acustico, fino ad arrivare all’installazione delle scale esterne ed
interne su ammortizzatori di rumore per ovviare al disturbo e riverbero da calpestio.
n. 14 pagina 17
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
struttura portante in calcestruzzo armato con casseratura in blocchi modulari in polistirolo a
perdere, che offre elevate prestazioni acustiche, termiche ed antisismiche (per la struttura
ARGISOL). L’impermeabilizzazione dell’interrato, tramite una apposita membrana, consente di
ottenere l’isolamento dal gas radon, normalmente rilasciato nel terreno ed altamente nocivo.
Il benessere interno della propria casa è oggi una esigenza sempre più ricercata dell’abitare contemporaneo e questo lo si ottiene anche con le corrette scelte per le superfici e le dotazioni. L’utilizzo di
materiali naturali come il legno oliato naturale e la pietra per i pavimenti o l’acciaio per le vasche,
conferisce anche un’impronta ecologica con un’ottica di riciclo. La domotica (impianto JUNG made
in Germany) nella totalità dell’impianto, offre una ulteriore agevolazione allo stile di vita odierno.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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CANTIERE E NORMATIVE
LA LEGGE DI STABILITÀ PROTRAE AL 2014
GLI “ECOBONUS” E IL “BONUS MOBILI”
Soddisfatti gli operatori del settore che intravedono spiragli di ripresa
Nicola Piccoli
[email protected]
Mauro Odorisio, presidente ANGAISA
Con l’approvazione della Legge di Stabilità dello scorso 15 ottobre, il Governo ha prorogato di
un anno, fino al 31 dicembre 2014, sia l’Ecobonus del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, sia le detrazioni fiscali del 50% previste dal cosiddetto “Bonus
Mobili” per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
ECOBONUS
L’aliquota del 65% è confermata per tutto il 2014 ed è destinata a scendere progressivamente
negli anni successivi: nel 2015 diminuirà al 50% e nel 2016 tornerà al 36% seguendo il bonus
ristrutturazioni a cui è legata.
Per gli interventi che interessano le parti comuni degli edifici condominiali o tutte le unità
immobiliari di cui si compone il condominio, le spese sostenute fino al 30 giugno 2015 sono detraibili al 65%, mentre quelle effettuate fino al 30 giugno 2016 usufruiscono del bonus al 50%.
BONUS MOBILI
Le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono
prorogate fino alla fine del 2014. Mentre le spese sostenute nel 2015 sono agevolate con una detrazione fiscale del 40%. Nel 2014 e nel 2015 il tetto di spesa agevolabile resta fermo a 96 mila euro.
A partire dal 2016 il bonus torna invece all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scende
a 48 mila euro.
Roberto Snaidero, presidente Federlegnoarredo
Soddisfatti gli operatori economici che nelle ultime settimane avevano sollecitato il Governo a
prorogare i benefici delle agevolazioni fiscali introdotte solo da pochi mesi.
Alla vigilia del Consiglio dei Ministri, Mauro Odorisio, presidente di ANGAISA (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed
arredobagno), aveva affermato: “Questi incentivi restano oggi più che mai fondamentali per
alimentare una domanda sempre più asfittica. E’ necessario confermare al più presto la proroga
delle due detrazioni 50% e 65% e del ‘bonus mobili’, affinché tutte le imprese che operano nel
settore possano pianificare il proprio lavoro e le proprie strategie aziendali, sapendo di poter
continuare a contare sugli effetti positivi delle agevolazioni fiscali.”
Commenti positivi anche da parte del presidente di Federlegnoarredo, Roberto Snaidero:
“Con la proroga del Bonus Mobili fino al 31 dicembre 2014 il Governo ha confermato di avere
a cuore gli interessi dei cittadini e di uno dei più importanti settori produttivi del Paese. L’allungamento di altri 12 mesi per poter usufruire delle detrazioni Irpef del 50% per l’acquisto di
mobili destinati ad abitazioni sottoposte a ristrutturazione consentirà agli italiani di sfruttare
pienamente uno strumento che, approvato a luglio ma operativo solo da metà settembre, permette di risparmiare fino a 5.000 euro in dieci anni.”
La stessa Federlegnoarredo ha attivato dal mese di luglio il sito www.bonusmobili.it, già
visitato da oltre 300 mila persone: un portale di informazione dove trovare risposte e consigli
pratici su come sfruttare al meglio questa opportunità del bonus mobili.
Inoltre nel sito www.angaisa.it può essere liberamente scaricato il nuovo Vademecum operativo dedicato al “bonus mobili”, realizzato da ANGAISA in stretta collaborazione con
Michieletto Enzo & Andrea snc
via Rialto, 94/A/2
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Laboratorio: via Maestri del Lavoro, 44 - Scorzè (VE)
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t Piegatura sagomati e grondaie
t Posa grondaie e lattonerie
tCoperture aggraffate
t Ripasso tetti
t Isolamenti termici
e coibentazioni tetti
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Federmobili, la federazione nazionale dei negozi di arredamento e Federlegnoarredo, che
raggruppa diverse associazioni di categoria in gran parte rappresentative del mondo produttivo.
L’iniziativa ha l’obiettivo di mettere a disposizione di consumatori e commercianti un documento aggiornato e di facile consultazione, relativo alle modalità applicative di questa importante
agevolazione fiscale, prorogata fino al 31 dicembre 2014.
Il Vademecum contiene tutte le principali informazioni concernenti l’entità dell’agevolazione, i
beneficiari, il collegamento con gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, i beni agevolabili e le modalità di pagamento.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
n. 14 pagina 19
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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CANTIERE E NORMATIVE
IL DISTACCO IMPROPRIO DEI LAVORATORI:
RESPONSABILITÀ DEL COMMITTENTE?
Luigi Boggian
Consulente del Lavoro
[email protected]
Sempre più spesso in edilizia per gestire i periodi altalenanti di lavoro, le ditte tendono ad
utilizzare forme collaborative tra loro per gestire la flessibilità del personale. Alcune di queste
forme sono lecite (appalto, somministrazione, distacco) altre non lo sono.
In particolare si ha un distacco legittimo quando un datore di lavoro (distaccante) per soddisfare una propria esigenza produttiva, mette momentaneamente uno o più dipendenti a disposizione di un altro soggetto (distaccatario) per l’esecuzione di una determinata attività.
Il distacco di personale si realizza in forma illecita quando, invece, beneficiando dell’occasione
e delle forme del distacco, si dà luogo alla somministrazione di lavoratori realizzata con modalità non permesse e da soggetti non autorizzati. Al fine di discernere tra un distacco legittimo
e appalto illecito occorre che venga sempre fornita in
concreto la prova rigorosa di un vivo ed apprezzabile
interesse del distaccante a che il lavoratore distaccato presti la propria opera presso un soggetto terzo
(distaccatario) che non collimi, non solo in via esclusiva, ma neppure in via incidentale, con quello alla persecuzione di un mero vantaggio economico avverso la
«semplice somministrazione di lavoro altrui».
In difetto di una prova realistica in tal senso, conseguirà ravvisabile una ipotesi di illegittima somministrazione di manodopera, punibile penalmente ai sensi dell’articolo 18, comma 5-bis del Dlgs 276/03. Da un punto di vista giuslavoristico si pone quindi il problema se il committente che incappi in una situazione di appalto illecito
(meglio sarebbe chiamarlo di distacco improprio), ad opera della ditta che ha ricevuto l’appalto
e utilizzi impropriamente lavoratori distaccati da altra ditta, si configuri una responsabilità
solidale nei confronti di questi lavoratori o di responsabilità penale concorrente.
Mentre si ritiene plausibile poter escludere la responsabilità penale, fino a prova di mala
fede, quindi di conoscenza della situazione di irregolarità lavorativa dei dipendenti distaccati,
molto controversa è invece la questione per la responsabilità solidale in materia retributiva e fiscale.
La disposizione del “Decreto del fare 2013”, in sintesi, ha previsto la responsabilità dell’appaltatore e del committente per il versamento all’erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro
dipendente ed ora anche per quello autonomo. Tuttavia, in relazione all’ambito soggettivo, si
può ritenere che la nuova disciplina segua la regola generale applicandosi ai contratti di appalto e subappalto con¬clusi: dai soggetti che stipulano i predetti contratti nell’ambito di attività
rilevanti ai fini IVA; dai soggetti IRES, di cui all’art. 73 del TUIR (compresi, quindi, gli enti non
commerciali); dallo Stato e da Enti pubblici, di cui all’art. 74 del TUIR. Sono quindi esclusi i
condomini e le persone fisiche (c.d. “privati”).
Essendo la modifica normativa recentissima, ed essendo perciò sprovvisti di una giurisprudenza
consolidata, il consiglio più utile da poter dare ai committenti privati è quello di specificare
nel contratto di appalto che questi non autorizzino l’appaltatore all’utilizzo di subappaltatori, o forme di distacco o somministrazione, per il compimento dell’opera, a
pena di nullità del contratto stesso.
Fornitura e posa di porfido, trachite e qualsiasi pietra naturale.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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MATERIALI
CORIAN®, UN GIOIELLO FIRMATO DUPONT
Sara Rampazzo
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Negozio di Manolo Blahnik (Mosca, Russia), design
Data Nature Associates: la delicata bellezza del pizzo
russo bianco è stata ricreata dai pannelli in DuPont™
Corian® intagliati.
Foto Data Nature Associates, tutti i diritti riservati.
Hotel Seeko’o, Bordeaux, Francia, primo esempio di
facciata totalmente ricoperta in DuPont™ Corian®.
Design Atelier King Kong; foto Arthur Pequin.
Il Trampolines Suite Hotel a Riccione, ha una scocca
architettonica in DuPont™ Corian® che richiama la
grande tradizione dell’architettura navale; progetto
arch. Antonio Scarponi, Conceptual Devices; foto
Trampolines, tutti i diritti riservati.
Intagliato, fresato, modellato od intarsiato. A quasi cinquant’anni dalla sua nascita DuPont™
Corian® è ancora sinonimo di versatilità, innovazione e resistenza nel tempo. Una delle qualità
di questo materiale, inventato e prodotto dall’azienda DuPont™ nel 1967, è quella, infatti, di
poter essere plasmato nelle forme più originali per arredare interni ed esterni non solo di ambienti residenziali, ma anche di strutture come ospedali, laboratori professionali, uffici, hotel,
navi, musei o spazi commerciali (www.corian.it).
Ma di cosa si tratta?
Innanzitutto, DuPont™ Corian® è un composto di resine acriliche, formato per 2/3 da minerali
naturali costituiti principalmente da triidrato di alluminio (minerale ricavato dalla bauxite con
cui si produce l’alluminio) e per 1/3 di resina acrilica (polimetil metacrilato). La sua scoperta
fu una vera rivoluzione che introdusse nelle cucine e nei bagni un prodotto capace di offrire
gli stessi pregi dei piani in pietra ma eliminando, per esempio, alcuni difetti tipici del marmo.
Lavorato con gli stessi strumenti con cui si
lavora il legno, questo materiale può essere
termoformato con stampi di legno o metallo
a temperatura controllata. Nei “laboratori-falegnamerie” si produce, dunque, un materiale
solido, non poroso, omogeneo, caldo al tatto,
modellabile in forme anche tridimensionali. E
la qualità assoluta delle creazioni in DuPont™
Corian® è proprio quella di produrre superfici perfettamente uniformi: i pezzi fabbricati
vengono, infatti, saldati senza mostrare alcuna
giuntura visibile, formando superfici continue.
Inoltre, è un materiale atossico, non poroso che
evita la crescita di muffe e batteri, ideale per
quegli ambienti dove c’è l’esigenza di arredare
con piani continui ed igienizzati. DuPont™
Corian® viene, pertanto, utilizzato anche nelle mense e nelle strutture sanitarie come, per
esempio, laboratori, sale operatorie o bagni per
i pazienti. In fondo, come non ammettere che
funzionalità ed igiene non siano due importanti
requisiti anche per arredare gli ambienti residenziali con soluzioni innovative. In cucina il
piano di lavoro e il lavello, in bagno le pareti e i
piatti doccia, mentre nella zona giorno librerie,
sedute, illuminazioni, oggetti di design e, perché no, in una stanza, l’originale calcio balilla
Fussball del designer ucraino Yaroslav Galant.
DuPont™ Corian® non solo si può integrare
con altri materiali come piastrelle, acciaio,
legno, vetro, granito, ma offre anche la possibilità di giocare con una gamma “infinita” di
colori non soggetti ad usura. Si può scegliere di
lavorare con più accostamenti di colori, di me-
Un “difetto” di questo gioiello firmato DuPont™? Di essere prezioso anche nel suo
costo ma come ci ricordava Gucci, con una
celebre frase di una campagna pubblicitaria,
La qualità resterà per molto tempo dopo che
ci si sarà scordati del prezzo.
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Come pulire e prendersi cura delle superfici in DuPont™ Corian®?
Per la pulizia quotidiana basta un panno
umido con una crema abrasiva leggera o un
detergente comune, ed in caso di macchie
resistenti o graffi importanti si può utilizzare
anche la candeggina. Attenzione a pentole
roventi e liquidi caldi: calore e graffi sono due
nemici del DuPont™ Corian® che comunque rimane un materiale di grande durevolezza nel
tempo e facile manutenzione. Graffi e scalfitture possono, infatti, essere riparati da un
tecnico direttamente nel luogo, ridando alla
superficie il suo aspetto originale.
n. 14 pagina 23
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
scolare le tonalità, di riprodurre superfici di
pietra, cristallo, granito, lucide o porose. Per
chi ama personalizzare il proprio arredo, DuPont™ ha creato un materiale che è possibile
intagliare, creando, con la tecnica del bassorilievo, motivi tridimensionali sulla superficie.
Non solo, perché DuPont™ Corian® può
essere utilizzato anche per gli esterni
ed esistono edifici ed alberghi rivestiti interamente con lastre di questo composto, come,
per esempio, il Seeko’o Hotel di Bordeaux in
Francia.
Calciobalilla “Fussball” in DuPont™ Corian® con motivi
decorativi della tradizione ucraina ricamati; design e
foto Yaroslav Galant innovative design; tutti i diritti
riservati su design e immagini.
Progettata da Karim Rashid per Amr Helmy Designs,
la cucina a isola Origami, ricorda le pieghe della carta
degli origami orientali, rivelando un design complesso
ma allo stesso tempo elegante. Realizzata interamente
in DuPont™ Corian®, questa cucina è stata abilmente
prodotta dalla società egiziana Amr Helmy Designs,
specializzata in progetti innovativi con l’uso di DuPont™
Corian®. Immagini Amr Helmy Designs, tutti i diritti
riservati.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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MATERIALI
CONOSCERE IL LEGNO:
CAUSE DI DEGRADI E MISURE DI PROTEZIONE
Arch. Arianna Scotto
[email protected]
Quando parliamo del legno è necessario che si conoscano e riconoscano le sue proprietà; che
ci si ricordi dell’albero vivo. Sono i nostri sensi a relazionarsi con l’elemento ligneo. Alla vista
ci attirano i colori, al tatto la sua morbidezza. Inoltre grazie al suo elevato contenuto d’aria,
capillarmente distribuito, il legno non sottrae calore corporeo, bensì lo riflette e noi ce ne accorgiamo. A differenza degli altri materiali per l’edilizia, presenta infatti una conducibilità
termica molto bassa. Proseguendo nel percorso sensoriale che instauriamo con questo materiale naturale, grazie alla sua elasticità, anche l’olfatto ne è coinvolto. Quanto apprezziamo la
gradevolezza del profumo di una stanza in legno che non sia snaturata dall’impiego di sostanze
protettive. E ancora grazie al nostro udito, il materiale ricorda la sua presenza per la sua capacità di vibrare sotto i nostri passi e rimbombare rispondendo alla nostra voce.
Siamo figli dell’era industriale fatta di precisione dimensionale e funzionalità meccanica, ma
non possiamo escludere dalla nostra vita ciò che è naturale e organico. Per tale motivo non
possiamo rinunciare al legno. In commercio esistono diversi prodotti che derivano da esso. Si
tratta di elementi di grandi superficie sotto forma di pannelli che vengono realizzati mediante
incollaggio, giunzione e iniezione a caldo. Si costituiscono così il legno lamellare, i compensati
multistrati o a liste e listelli, i pannelli di particelle legati con resine sintetiche o con leganti
minerali, i pannelli di fibre, i pannelli da costruzione leggeri in lana di legno. Questo materiale
possiede una struttura porosa, non omogenea e anisotropa (legata all’orientamento longitudinale delle fibre presenti nel legno rispetto alla direzione di crescita del tronco e dei rami).
Si caratterizza per la sua igroscopicità, ovvero la capacità di assorbire molecole d’acqua dall’ambiente esterno. Presenta una buona resistenza a compressione ma soprattutto a trazione per
la presenza delle fibre. Il rapporto resistenza-peso è vantaggioso; si ottiene una buona resistenza con un peso leggero. Possiede infatti una bassa massa-volumica. Tale è il motivo per cui
viene utilizzato anche in caso di opere molto ardite e torna utile come risorsa per gli interventi di
restauro. Le zone a rischio che coinvolgono il legno sono quelle in cui avviene il passaggio terraaria e acqua-aria, quelle soggette a spruzzi d’acqua, in cui sono presenti fughe di costruzione aperte, fessure all’aperto, elementi costruttivi poco
ventilati, punti di collegamento e di contatto di
elementi costruttivi, nei montanti inferiori delle
finestre, alle estremità di travi murate nel caso di
pareti senza sufficienti protezioni contro l’acqua
e l’umidità, nelle unioni in metallo/legno e nei
pilastri annegati nel calcestruzzo.
Il primo fattore di degrado del legno dipende
dai raggi ultravioletti che attivano un processo chimico di ossidazione del legno che porta
ad ingrigire il colore della superficie. Accanto
agli effetti deleteri generati dai raggi solari, è
fondamentale considerare l’alternanza del
sole e della pioggia, che provoca un continuo assorbimento e rilascio di umidità. Questo
passaggio tra interno ed esterno deve essere
corretto: un accumulo di umidità interna (circa
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Trattamenti per legno e per ferro
Rivestimenti minerali interni ed esterni
Installazione di isolamento termo - acustico (a cappotto)
Lavori speciali: mattoni e pietre
chimiche. Si fa riferimento alla protezione
biologica, invece, quando si parla di preparati presumibilmente non dannosi per l’uomo,
ossia trattamenti del legno con impregnazioni
idrosolubili a base di sale borico, cera e prodotti a base di resine naturali (vernici, oli). Allo stato
attuale però queste misure non sono autorizzate e, ad eccezione dei leganti borici, non è stato
provato che esse siano sufficientemente efficaci.
La trattazione di tale tema deriva dalla volontà di far conoscere approfonditamente le leggi che
regolano il ciclo vitale di un materiale con i suoi difetti e i suoi pregi. Questo a mio parere va a
vantaggio di chi gode delle peculiarità del prodotto con cui si relaziona tutti i giorni.
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Una buona ventilazione del legno e l’assenza di contatto con l’acqua può essere impedita a
livello costruttivo con la progettazione di tetti sporgenti o un arretramento a piani della facciata
oltre ad elementi di separazione impermeabili posti tra la zona asciutta e quella umida. Un trattamento efficace dei rivestimenti consente una profondità di azione limitata da parte di liquidi
e organismi biologici, una riduzione della velocità di assorbimento d’acqua, un impedimento
del mutamento della colorazione del materiale. Questi metodi sono però soggetti a manutenzione frequente e regolare e non danno la certezza massima di riuscita. Per ciò che riguarda
le aggressioni biologiche, che avvengono soprattutto in ambienti con clima secco in assenza
di colle e vernici usate nella fase di produzione, è possibile applicare sostanze protettive
n. 14 pagina 25
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
il 20%) rappresenta la causa principale delle aggressioni biologiche. Va considerata anche
l’acqua piovana che col tempo penetra nel materiale creando fessurazioni e spaccature verticali. Inoltre le fibre legnose sono soggette a continui rigonfiamenti e ritiri determinando una
variazione dimensionale del supporto. Per evitare il degrado del materiale, è possibile adottare
misure di protezione preventive dal punto di vista organizzativo e costruttivo o ponendo attenzione al trattamento delle superfici e ad una protezione chimica e biologica.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
MATERIALI
LE LANE MINERALI: ELEVATE PRESTAZIONI,
CONVENIENZA, ECO-COMPATIBILITÁ
Ufficio Stampa F.I.V.R.A.
www.fivra.it
Isolamento in lana di vetro per il “Bosco Verticale” a
Milano
Le lane di roccia e le lane di vetro sono isolanti termo-acustici appartenenti a un gruppo
indicato generalmente con l’acronimo anglosassone MMMF (Man Made Mineral Fibres).
Formano un’efficace barriera contro il rumore e permettono di isolare gli edifici sia dal
freddo invernale sia dal caldo estivo.
La lana di roccia e la lana di vetro fanno parte di quelle che vengono comunemente chiamate
lane minerali.
Sono costituite da un fitto intreccio di fibre legate tra loro con resine termoindurenti che creano
una struttura costituita da una moltitudine di celle aperte contenenti aria.
La struttura delle lana di roccia e delle lane di vetro conferisce ai prodotti quattro prestazioni
fondamentali:
• isolamento termico
• isolamento acustico
• correzione acustica
• sicurezza in caso di incendio
La lana di roccia e la lana di vetro sono idrorepellenti, non bruciano, non assorbono odori e
umidità, mantengono inalterate le caratteristiche nel tempo.
La lana di roccia e la lana di vetro sono proposte sotto forma di pannelli, feltri, coppelle, con o
senza rivestimenti in funzione della specifica applicazione, o come lana sfusa. Grazie alle proprie caratteristiche, che le rendono in grado di garantire contemporaneamente isolamento
termico e acustico, vengono utilizzate efficacemente in diversi settori, fra i quali:
• edilizia civile e industriale, per l’isolamento termico ed acustico di pareti, pavimenti,
coperture e per la protezione dal fuoco;
• industria, per l’isolamento di impianti, incapsulaggio macchinari, silenziatori industriali e
altre particolari applicazioni;
• trasporti, per l’isolamento termoacustico di carrozze ferroviarie, navi, auto e barriere acustiche;
• elettrodomestici, per ottenere risparmio energetico e sicurezza.
Isolamento di copertura ventilata con lana minerale
n. 14 pagina 26
I prodotti a base di lana di roccia e di lana di
vetro hanno dato prova di essere la soluzione più efficace per garantire l’isolamento
termico in base al rapporto qualità-prezzo.
Questi prodotti trovano largo impiego in tutto il
mondo e risultano, quasi ovunque, il principale
materiale isolante utilizzato. Grazie alle loro
caratteristiche, le lane minerali sono in grado
sia di isolare gli edifici trattenendo il calore, sia
di tenere lontano il caldo e mantenere basse le
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
F.I.V.R.A.
Vimercate Energy Park: isolamento in lana di roccia
(foto: Filippo Dell’Amico)
F.I.V.R.A. è l’associazione italiana senza fini di lucro che rappresenta i principali produttori
di lana di roccia e lana di vetro attivi sul territorio italiano.
Costituita il 4 agosto 2003, ha come obiettivo la promozione dei propri manufatti come
isolanti destinati ai settori dell’edilizia e dell’industria, allo scopo di contribuire in
maniera rilevante al risparmio energetico, alle riduzioni delle emissioni di CO2, nonché al
miglioramento del comfort abitativo termico e acustico.
F.I.V.R.A. è socia di Eurima (European Insulation Manufacturers Association), l’associazione che dal 1959 rappresenta i produttori di lane di roccia e lane di vetro europei, promuovendo la crescita e la regolamentazione degli standard nell’uso dei materiali isolanti.
F.I.V.R.A. intende promuovere l’utilizzo delle lane minerali come materiali isolanti, per contribuire allo sviluppo delle corrette politiche di risparmio e di efficienza energetica che l’Italia deve necessariamente implementare per adeguarsi agli standard europei.
L’Associazione, inoltre, ritiene fondamentale dialogare con le Istituzioni per rappresentare in ambito nazionale ed europeo un comparto rilevante in termini di fatturato, occupazione, innovazione tecnologica e nella ricerca e sviluppo nel settore edilizio.
Le aziende associate F.I.V.R.A. sono: Fibran, Knauf Insulation, Paroc, Rockwool Italia, Isover Saint Gobain, Ursa Italia.
temperature. Non a caso, nei Paesi del centro e del nord Europa, dove i problemi di risparmio
energetico e di comfort nelle abitazioni sono stati percepiti con largo anticipo e con maggior
sensibilità, il loro impiego raggiunge valori molto elevati. Come osservato da Eurima (European
Insulation Manufacturers Association), in Danimarca, Norvegia e Svezia la quota di mercato
delle lane minerali varia dall’81 al 91%. In Italia la quota si ferma al 20%.
L’utilizzo di sistemi di isolamento termico a base di lana di roccia e di lana di vetro permetterebbe di ridurre i consumi di energia per il riscaldamento degli ambienti, abbattendo da un lato
le emissioni di CO2 nell’atmosfera, dall’altro contribuendo a ridurre la dipendenza energetica
che caratterizza il nostro Paese.
I costi di installazione di un corretto sistema di
isolamento termico, infatti, possono essere compensati in pochi mesi dalla riduzione delle spese
di riscaldamento domestico: in media, il tempo
necessario per il “recupero” energetico in edifici
isolati in base agli standard raccomandati è di
pochi mesi. Ogni anno, applicando un corretto isolamento termico e alcuni accorgimenti pratici per
il risparmio energetico, sarebbe possibile evitare di produrre milioni di tonnellate di CO2.
Le lane minerali prodotte dagli associati F.I.V.R.A. sono prodotti sicuri e certificati, nel rispetto delle norme nazionali ed europee. Sono composte da fibre biosolubili, che non generano fenomeni di biopersistenza nell’organismo umano (ossia la permanenza nei polmoni se
inalate). A garanzia delle caratteristiche di biosolubilità delle proprie produzioni, gli associati
FIVRA si sottopongono volontariamente alla certificazione di enti indipendenti come
EUCEB (European Certification Board for Mineral Wool Profucts), che controlla periodicamente la composizione dei prodotti e rilascia il marchio EUCEB a fronte della loro conformità
rispetto ai requisiti di legge previsti.
Esperti da più di 30 anni nel settore delle finiture d’interni.
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Il pavimento in legno da esterni (Decking) ha la necessità di avere alcuni accorgimenti perché
nel tempo possa risultare il più stabile possibile essendo questo una fibra igroscopica naturale.
Durante la sua vita potrà avere delle variazioni volumetriche determinate dalle condizioni ambientali naturali, dove queste ultime possono portare il legno ad una tensione della fibra con
conseguenti rotture o distorsioni della stessa.
Altro fattore è il processo di assorbimento dei raggi solari da parte del legno che diminuisce il
contenuto di pigmenti e coloranti presenti nella lignina, ed in questo modo il legno si ingrigisce; ed è per questo che consigliamo ai nostri clienti dei trattamenti di manutenzione 2/3 volte
l’anno.
Questi trattamenti del decking avvengono con appositi oli per questo tipo di pavimentazione:
tali trattamenti vengono eseguiti dal nostro staff composto da personale qualificato e specializzato.
Le due foto qui sotto mostrano proprio come si presentava il pavimento in legno prima del trattamento e dopo il trattamento. E’ chiaro come il colore e la lucentezza iniziale del pavimento in
legno da esterni vengano ripristinati.
Stiven Tamai
[email protected]
IO COSTRUISCO
PAVIMENTO IN LEGNO DA ESTERNI: IL RESTAURO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
n. 14 pagina 29
MATERIALI
Un pavimento in legno da esterni (decking) prima e dopo
il trattamento
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
MATERIALI
IL NUOVO LABORATORIO BIOCOMBUSTIBILI LEGNOSI
Un progetto promosso da Dolomiticert per le imprese
della filiera legno-energia del Bellunese
Ing. Leano Viel
Responsabile
Energie Rinnovabili
Dolomiticert
Il mercato del cippato e dei combustibili solidi di origine forestale nella provincia di Belluno
risulta essere molto poco sviluppato e strutturato nonostante sia in forte crescita la richiesta e
l’utilizzo del legno per la produzione di energia, soprattutto termica.
Il legno come combustibile presenta inoltre caratteristiche energetiche molto variegate a seconda, per esempio, del contenuto d’acqua o della percentuale di corteccia presente.
Gli impianti di produzione di energia presenti sul mercato che utilizzano cippato di legno presentano tecnologie differenti a seconda, per esempio, della potenza della caldaia. Ciascuna
tipologia d’impianto richiede una qualità “minima” del combustibile in ingresso, variabile a
seconda del tipo di impianto.
Un dato fondamentale in questo processo è determinare la qualità del cippato bellunese
e capire per quale tipologia di impianto può essere impiegato. Parallelamente risulta
importante capire quale è la richiesta di questo tipo di materiale per poter stabilire se esiste un
mercato locale in grado di comprare e sostenere la filiera corta legno-energia.
Questo tipo di analisi risulta inoltre indispensabile per la programmazione delle piattaforme per
la raccolta e lo stoccaggio del cippato prodotto (piattaforme logistico-commerciali).
Esperienze nelle regioni confinanti fanno emergere una necessità della filiera energetica del
legno: l’attestazione della qualità della stessa, a partire dal taglio delle piante nel
bosco fino al conferimento alle aree di stoccaggio. Questo è possibile realizzarlo solo se
esiste un luogo di raccolta, nella fattispecie la piattaforma di cui sopra.
Non solo, una volta prodotto il cippato è necessario stabilirne la qualità, sia per valorizzare il
prodotto stesso sotto il profilo commerciale/ambientale (promozione di un prodotto locale) sia
per stabilirne l’impiego migliore (in una tipologia d’impianto rispetto ad un’altra).
A questo proposito è opportuno sottolineare come il sostegno alla valorizzazione dei
biocombustibili solidi di origine forestale possa incidere notevolmente sul tessuto socioeconomico del territorio della montagna veneta: più di un terzo delle aziende aderenti al
Distretto delle Energie Rinnovabili è infatti riconducibile al settore del legno (dalle
imprese boschive fino alla prima lavorazione del legno), oltre alle opportunità che si potrebbero presentare anche per le imprese agricole, recentemente rappresentate all’interno
del Distretto stesso dalle tre associazioni di categoria presenti sul territorio della provincia di Belluno.
Il nuovo laboratorio Biocombustibili legnosi si propone di:
- implementare una procedura per la certificazione/qualificazione dei biocombustibili solidi
derivanti dalla filiera legno-energia locale;
- adeguare le apparecchiature presenti nei laboratori di Dolomiticert per poter analizzare le
caratteristiche qualitative dei biocombustibili solidi, ad esempio cippato di legno, al fine di
sostenere e valorizzare la produzione di prodotto;
- effettuare un’indagine dei risultati ottenuti dalle analisi del punto precedente al fine di individuare i punti di criticità della produzione quali potrebbero essere ad esempio eccessiva
disomogeneità della distribuzione della curva granulometrica dei campioni di cippato forestale ed individuare, in accordo con le aziende, le innovazioni tecnologiche e/o gli accorgimenti da apportare al processo produttivo per migliorare la produzione e conseguentemente
l’appetibilità sul mercato dei prodotti derivanti.
Il nuovo laboratorio Biocombustibili legnosi consentirà a Dolomiticert di effettuare le analisi
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Oltre ai biocombustibili elencati precedentemente, il nuovo laboratorio biocombustibili di Dolomiticert sarà in grado di svolgere altre analisi su richiesta relative a legna spaccata, legno
triturato, segatura e polvere di legno, oltre ai trucioli derivanti dalla prima lavorazione e corteccia. Le analisi potranno essere estese inoltre a tutti i biocombustibili solidi di origine vegetale
presenti sul mercato degli impianti di produzione energetica da biomasse, come produzioni
agricole energetiche e residui della produzione agricola quali ad esempio noccioli di oliva e
frutta a guscio.
IO COSTRUISCO
La recente introduzione del marchio di qualità Enplus, in via di attivazione all’interno dei Paesi
dell’Unione Europea, sarà lo standard per la certificazione di qualità del pellet di legno. Questo
evidenzia l’importanza di avere sul territorio provinciale un laboratorio in grado di soddisfare le
richieste sia dei produttori di questi biocombustibili, sia dei proprietari di impianti di produzione
energetica.
n. 14 pagina 31
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
di qualità relative alle categorie di biocombustibili solidi definiti nella EN14961, in particolare
cippato di legno, pellets, brichette e legna da ardere.
Nel complesso di tratta di soddisfare i requisiti di più di 20 standards europei differenti i quali
comprendono sia prove meccaniche che prove chimiche.
DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI
La Regione Veneto, con Deliberazione della Giunta n. 1373 del 12 maggio 2009, ha approvato il Patto di sviluppo per il Distretto
delle Energie Rinnovabili, depositato a fine gennaio alla Camera di Commercio di Belluno. Il Distretto, inserito nell’elenco aggiornato dei
Distretti e Metadistretti vigenti, è stato ammesso a partecipare ai bandi di assegnazione delle risorse previste dalla Legge regionale 8/2003
per l’anno 2009.
Ad oggi, il Patto di sviluppo del distretto è stato sottoscritto da 7 tra Associazioni di categoria e Enti locali e da 119 aziende, operanti
nei settori di analisi, produzione, progettazione e commercializzazione dell’energia, per un totale di 3.526 addetti.
Oltre alla Provincia di Belluno, tra i sottoscrittori troviamo Ascom, Assindustria, Appia, Bim, Longarone Fiere ed Unione Artigiani e Piccola
Industria.
Proprio per le realtà che lo compongono, quasi tutte bellunesi, potrebbe essere definito Distretto delle Energie Rinnovabili della montagna.
Con l’approvazione del Patto, Dolomiticert è stata riconosciuta Struttura Organizzativa del Distretto e da subito ha attivato una serie di attività rivolte alle aziende e finalizzate a mantenerle in costante aggiornamento sulle tematiche del mondo delle energie.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
MATERIALI
NASCE IN NORVEGIA L’HOTEL CAMPIONE DEL MONDO
DI RISPARMIO ENERGETICO
L’Hotel Lerkendal fa parte del complesso del Lerkendal Stadion a Trondheim,
la casa del noto Rosenborg Football Club
Nicola Piccoli
[email protected]
Si ringrazia per
la collaborazione:
Ufficio stampa
DuPont™ Tyvek® per l’Italia
Il nuovo centro alberghiero di Lerkendal a Trondheim,
Norvegia. Foto per gentile concessione di Isola (tutti i
diritti riservati).
L’imponente progetto dell’Hotel Lerkendal, parte del complesso del Lerkendal Stadion a Trondheim in Norvegia, ha raggiunto importanti obiettivi per un successo in linea con la gloriosa
storia del Rosenborg Football Club, di casa in questo stadio. Con un volume di 35.000 metri
quadrati e un’altezza di 75 metri, la struttura di venti piani comprende quattrocento camere,
oltre a moderne attrezzature per il tempo libero e spazi per conferenze, e mira a raggiungere i
più alti standard di sicurezza, efficienza e sostenibilità. In realtà, il progetto aspira a vincere
il “campionato” come hotel con il minore consumo energetico mondiale.
Progettato da Voll Architects (in collaborazione con l’appaltatore Hent AS e i consulenti per
l’energia Rambøll), il nuovo edificio è stato studiato per il risparmio energetico sia passivo,
attraverso elementi strutturali come l’ermeticità ottimale (0.4 h-1. U-value per le pareti: 0.15 W/
m2K), che attivo, attraverso l’acqua a riscaldamento solare; il riciclo energetico da ascensori
e sistemi di climatizzazione, e incoraggiando e gratificando gli ospiti al risparmio energetico.
Ogni piano dell’hotel sarà riempito uno per volta e i piani non occupati diventeranno inattivi in
termini di consumi. L’obiettivo di consumo totale di energia dell’hotel è un massimo di 50 kW
per metro quadrato l’anno, molto al di sotto della normale media e delle normative più recenti.
Questo lungimirante progetto ha richiesto soluzioni specialistiche e innovative per proteggere
l’edificio, sia durante la fase di costruzione che una volta in attività. Oltre a ridurre al minimo
l’impronta di carbonio, massimizzando il comfort interno, un altro punto cardine del progetto
è, naturalmente, la sicurezza degli occupanti – e la struttura beneficia di entrambi tramite DuPont™ Tyvek® FireCurb™ Housewrap.
Questo prodotto pionieristico per l’edilizia è caratterizzato da una tecnologia brevettata per
migliorare la sicurezza antincendio e ridurre i costosi danni da fuoco, fornendo al contempo una soluzione innovativa e rispettosa dell’ambiente offerta da una membrana avanzata
traspirante a un costo competitivo.
Dodicimila metri quadrati di DuPont™ Tyvek® FireCurb™ Housewrap, forniti con il supporto tecnico sia esterno che in loco, da Isola (distributore dei prodotti DuPont™ Tyvek® per Norvegia,
Svezia e Danimarca) e approvati dai consulenti norvegesi per la sicurezza COWI AS, sono stati
installati nella copertura dell’edificio per soddisfare severi requisiti di ermeticità, prestazioni
termiche e di controllo dell’umidità. L’adozione di questo prodotto di DuPont limiterebbe anche
la propagazione della fiamma all’interno della struttura della facciata, limitando i danni e salvando potenzialmente vite in caso di incendio.
Aggiungendo superiori prestazioni di ritardo di fiamma alle rinomate proprietà di DuPont™
Tyvek® (quali protezione affidabile a lungo termine contro le condizioni climatiche, efficace
circolazione del vapore e maggiore efficienza energetica), DuPont™ Tyvek® FireCurb™ limita potenzialmente o blocca la propagazione del fuoco attraverso la copertura esterna con tecnologie
innovative che riducono l’infiammabilità dei substrati polimerici.
Questa soluzione mette da parte gli alogeni per utilizzare invece un agente contenente fosforo
che favorisce la formazione di uno strato “carbonizzato” sulla superficie quando è in contatto
con una fonte di accensione. Questo sottile strato di polimero carbonizzato è altamente ignifu-
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Elin Tørlen Lønvik di COWI AS, consulenti designati per la sicurezza antincendio del progetto,
commenta: “Durante l’analisi dei rischi su questo progetto era sorta la preoccupazione che, a
causa dell’altezza della struttura, ogni incendio esterno diffuso attraverso la facciata sarebbe
stato molto impegnativo da controllare e spegnere. Nonostante le scarse probabilità di una
simile eventualità, le conseguenze sarebbero state gravi, è stato quindi necessario imporre
requisiti speciali per il progetto della facciata e la scelta dei materiali.”
IO COSTRUISCO
“Questa nuova e innovativa membrana di DuPont è stata la risposta per combinare meglio la
sicurezza antincendio con una migliore efficienza termica e comfort interno, per quello che è un
nuovo sviluppo dagli elevatissimi standard. L’installazione è stata semplice e lineare e abbiamo
piena fiducia in DuPont™ Tyvek® FireCurb™” spiega Hans Olav Bomark di Isola.
n. 13 pagina 33
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
go e forma una barriera, rallentando il rilascio
di materiali infiammabili nel fuoco. Affamata
di combustibile, la fiamma si propaga oltre la
membrana più lentamente o affatto - e se la
membrana dovesse infine bruciare, produrrebbe meno fumo - un altro vantaggio di vitale importanza per la sicurezza umana.
Rigorosamente testato, DuPont™ Tyvek® FireCurb™ Housewrap ha una resistenza al fuoco di
classe B-s1, d0 secondo i requisiti EN13501-1.
Leggero, robusto e facile da installare, DuPont™
Tyvek® FireCurb™ Housewrap è stato installato per la copertura esterna della struttura sotto
forma di pannelli preconfezionati e accuratamente sigillati, costruiti fuori sede come elementi
separati in un impianto di Skanska, circa 100 km a nord di Trondheim.
Dodicimila metri quadrati di DuPont™ Tyvek® FireCurb™
Housewrap, membrana traspirante con capacità
di ritardo di fiamma sono stati installati in pannelli
realizzati off-site per l’involucro esterno del nuovo
hotel. Foto per gentile concessione di Isola (tutti i diritti
riservati).
Il progetto del Lerkendal è iniziato nel giugno 2012 e l’hotel si propone di accogliere i suoi primi
ospiti il 16 maggio del 2014, giusto in tempo per un’importante partita in casa del Rosenborg
durante la Giornata Nazionale Norvegese. Il budget complessivo per la costruzione è di circa 80
milioni di euro e una volta completato l’albergo sarà gestito dal gruppo Scandic, la più grande
catena di hotel dei paesi nordici.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
CHIUSURE
QUALE PORTA SCEGLIERE?
Una porta di qualità è un elemento che completa l’estetica di una stanza
Daniele Marcassa
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Onestà verso il cliente, amore verso questo mestiere e la soddisfazione di riuscire a realizzare
qualsiasi tipo di lavorazione che il cliente desidera. Cose semplici ma essenziali, alla base della
professionalità e della serietà che sta dietro a tante piccole e medie aziende del Nord Est che
tanto hanno dato all’economia del territorio nazionale.
Lessio Porte è un’azienda nata nel 1982 a Noventa di Piave (Venezia), dapprima come piccolo
laboratorio artigianale, in una piccola stanza, dove venivano realizzate diverse tipologie di lavorazioni
con il legno - porte, finestre, arredamento – a seconda di quello che veniva richiesto dal cliente, poi,
nel 1988 la decisione di scommettere e investire, e far diventare quella stanza un capannone per
poter così aumentare la produttività e la specializzazione. Da qui, la volontà di concentrare gli sforzi
sulla realizzazione di porte: una scommessa vinta che li ha portati alle dimensioni attuali.
“Diamo sempre la massima disponibilità
al cliente – spiega Gianni Lessio titolare
dell’azienda di Noventa di Piave -. Li seguiamo e li accompagniamo da quando ci
contattano per un preventivo fino alla posa
e siamo sempre disponibili per qualsiasi
chiarimento. Nel nostro lavoro è richiesta
una massima precisione e molta serietà,
la disponibilità verso il cliente e la collaborazione tra colleghi. Chiaramente serve
una buona manualità, ma anche l’umiltà di
accettare qualsiasi suggerimento ci venga
dato. I nostri clienti ci chiedono quali siano i tipi di materiali che utilizziamo, come
realizziamo le nostre porte e se possono
essere anche acustiche, oltre alle diverse
lavorazioni che si possono ottenere”.
I materiali migliori sembrano essere il legno massello, i tranciati di prima qualità
come il rovere, frassino, noce colore, ciliegio americano ed europeo, wengè, faggio,
larice e zebrano e, infine, vernici ecologiche
poiché sono materiali che durano nel tempo e che rispettano l’ambiente.
Nel tempo le caratteristiche estetiche e dei materiali sono cambiate seguendo mode e stili.
“In passato le persone amavano di più le porte con varie lavorazioni che richiamavano lo stile
classico, ora invece preferiscono porte semplici e minimal – continua Gianni Lessio -. Sono
soprattutto richieste porte lisce con intarsi in legno, laccate con diversi RAL o con lavorazioni
dei tranciati. Inoltre sono aumentate le richieste di porte scorrevoli a scomparsa e di porte
pieghevoli per diminuire gli spazi di ingombro”.
“Consigliamo di mettere una porta di qualità – conclude Gianni Lessio - che duri nel tempo
e che si adatti al proprio arredamento perché la porta non è solamente un divisorio, ma è un
accessorio molto importante che completa la bellezza di una stanza”.
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Porte scorrevoli a scomparsa
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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IO COSTRUISCO PROMOTION
LINEA ITALIANA E GERONAZZO PORTE:
UNA PARTNERSHIP DI SUCCESSO
Linea Italiana nasce nel 1997 per commercializzare a livello internazionale finiture ed arredi
rigorosamente Made In Italy. L’ampia offerta proposta ha consentito di collaborare commercialmente con aziende situate nelle più diverse aree del mondo. I suoi principi fondanti? Qualità dei
prodotti, puntualità e serietà nel servizio.
Facciamo due parole con Manuela Furlan, titolare di Linea Italiana.
Qual è il valore aggiunto da voi offerto rispetto ai competitor di mercato?
I nostri valori aggiunti sono la qualità del nostro servizio e la nostra puntualità, affiancati dalla
serietà nelle risposte. L’avvalerci di fornitori di altissimo livello è sicuramente un altro nostro
punto di forza. Inoltre, credo che l’umiltà sia sempre stata una qualità importante di Linea Italiana.
Come risente e reagisce Linea Italiana alla congiuntura economica che stiamo attraversando?
In questi ultimi anni di criticità abbiamo continuato a seguire i nostri principi fondanti, continuando ad assistere i clienti, dimostrando che l’azienda c’è e ci sarà sempre per ogni tipo di necessità.
Quando e in che circostanze è iniziata la collaborazione commerciale tra Linea Italiana e Geronazzo Porte?
La collaborazione con Geronazzo Porte è nata parallelamente alla costituzione di Linea Italiana, in quanto avevamo già avuto modo di collaborare in altre situazioni e conoscevamo bene la
qualità e l’affidabilità dei suoi prodotti.
Qual è il valore aggiunto che i prodotti della Geronazzo Porte apportano all’offerta di
Linea Italiana?
Geronazzo Porte ha saputo avere pazienza, seguendoci nelle nostre richieste, cercando di trovare una soluzione sempre personalizzata e mantenendo al contempo prezzi contenuti nonostante
l’alto valore dei suoi prodotti. La qualità artigianale di Geronazzo, unita alla determinazione
e alla conoscenza dei mercati esteri di Linea Italiana, hanno creato un binomio rivelatosi vincente.
Il made In Italy continua ad esercitare il fascino di un tempo presso i buyer europei?
Certamente. Il made in Italy esercita ancora un fascino verso il cliente estero; ma sempre di
più se abbinato a conoscenza dei mercati sui quali si va ad operare, qualità, servizio e prezzi
competitivi. In tempi di crisi i clienti cercano di ottimizzare le loro spese, e a quel punto sta a
noi fargli capire il valore aggiunto di un prodotto 100% italiano.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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IL SERRAMENTO DEL FUTURO
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Una novità assoluta nel settore della serramentistica, che nasce dalla miglior tecnologia aerospaziale e dal mondo della Formula Uno. La grande novità è il materiale che compone questo
prodotto: si tratta di un composito in fibra di vetro.
Una rivoluzione a 360 gradi che conduce ad una nuova concezione di serramenti, offrendo vantaggi mai visti a partire dall’eccezionale stabilità e rigidità ottenuta grazie all’intreccio che le
fibre subiscono durante la saldatura degli angoli, portando le prestazioni strutturali ai massimi
livelli e offrendo la possibilità di realizzare serramenti di dimensioni fino ad oggi impensabili.
Rispetto ai materiali tradizionali, il favorevole rapporto tra prestazioni meccaniche e minor peso
del manufatto composito permette un utilizzo sempre maggiore per la sua flessibilità progettuale.
La resistenza agli agenti atmosferici e chimici, la totale assenza di manutenzione, l’ottimo
isolamento termico e l’idrorepellenza fanno di questa tipologia di serramento la soluzione del
futuro.
Adottando un design lineare e moderno si conferisce raffinatezza all’abitazione; inoltre risultano ideali per le costruzioni a basso consumo energetico, le case passive e la ristrutturazione di
abitazioni orientate al massimo risparmio energetico.
Fondamentali in questa tipologia di serramenti, sono anche viteria e minuteria che, fissate ad
almeno due pareti e trattate contro la corrosione in ambiente salino, garantiscono la resistenza
a qualsiasi ambiente climatico esterno. Struttura e guarnizioni di qualità, invece, assicurano un perfetto isolamento evitando possibili infiltrazioni d’acqua.
Ma anche garantire un ottimo isolamento termico è una delle priorità per un serramento.
Per chi costruisce o ristruttura la propria abitazione diventa essenziale riuscire ad individuare il
prodotto giusto sia in termini economici che di qualità della vita.
Questa nuova tipologia di serramento è concepito per dare vita ad una nuova generazione di
infissi in grado di soddisfare un mercato sempre più sensibile all’aspetto ambientale ed energetico. Grazie ad un’esclusiva struttura e all’utilizzo di nuovi materiali, è possibile raggiungere
la massima efficienza per quanto riguarda l’isolamento termico.
Le caratteristiche del materiale composito permettono l’eliminazione del ponte termico, con telai da 86 mm di profondità è possibile garantire la massima classificazione energetica. Il parametro con cui si indicano le capacità isolanti di una finestra è il valore Uw. Quanto
minore è il valore Uw, tanto migliore sarà l’isolamento termico. I serramenti in fibra di vetro,
raggiungono valori Uw fino a 0,65.
Isolare acusticamente la propria abitazione è un altro aspetto da non sottovalutare
nella scelta di un serramento. La creazione di un ambiente tranquillo all’interno delle nostre
abitazioni, infatti, può rendere più sana e confortevole la nostra vita. Un mondo frenetico ci
impone suoni assordanti e rumori di ogni genere dai quali vogliamo essere protetti con un
isolamento acustico totale. La scelta dei profili e della giusta combinazione di vetri è decisiva
se si vuole questo risultato. Le ultime tecnologie disponibili con serramenti in materiale composito consentono di soddisfare esigenze di insonorizzazione specifiche con gradi di rumore
esterno crescenti, arrivando a classi di protezione molto elevate. Il valore dell’isolamento
acustico viene espresso in decibel (dB): quanto più questo valore è elevato migliore sarà
l’isolamento acustico.
Operiamo da anni nel settore serramenti e l’esperienza acquisita nel
tempo ci ha permesso di concretizzare un prodotto di alta qualità per la
tua abitazione. Nel nostro showroom
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Uncsaal ha rilasciato il Rapporto 2_2013 sul Mercato Italiano dell’Involucro Edilizio
In occasione del MADEexpo 2013 l’Ufficio Studi Economici Uncsaal-UNICMI ha rilasciato il
Rapporto 2_2013 che registra una frenata del trend negativo che aveva caratterizzato l’ultimo
quinquennio, stimando, per la chiusura dell’anno, una contrazione attorno al 4-6% rispetto
ai valori del 2012.
Si tratta, quindi, di un primo segnale di rallentamento dell’andamento negativo che, come aveva
indicato il primo Rapporto Uncsaal-UNICMI del 2013, registrava una contrazione del mercato
dei serramenti metallici di poco superiore al 14% nel 2012, riportando le cifre ai valori del
2002, con una perdita complessiva dal 2008 al 2012 stimabile in un 40% del proprio valore.
Questo dato è confermato dalla lieve ripresa delle vendite di sistemi e di accessori
per serramenti in alluminio che è stata principalmente trainata dagli acquisti effettuati da
aziende serramentistiche di medie e grandi dimensioni specializzate nella produzione di
facciate continue.
Il Rapporto evidenzia invece come si sia rafforzata la strategia di diversificazione produttiva e commerciale delle aziende serramentistiche di piccole dimensioni che offrono ora al
cliente anche serramenti realizzati in altro materiale.
A tre mesi dal termine delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica
con aliquota al 65%, il Rapporto sottolinea come gli incentivi siano ormai diventati una
componente strutturale e determinante della domanda di serramenti di qualità, rappresentando ormai circa un terzo del totale commercializzato e come una loro rimodulazione
al 36% andrebbe a creare le premesse per una contrazione del valore del mercato fra il 6
e il 10% che allontanerebbe per altri due o tre trimestri le possibilità di ripresa per il settore.
Per quanto riguarda il mercato delle facciate continue, il Rapporto stima per la fine del 2012
un’analoga frenata del trend recessivo rispetto al -8% registrato nel 2012 sul 2011 e sottolinea lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione delle aziende attraverso l’apertura
di filiali tecnico-commerciali e in alcuni casi con la costruzione di unità logistiche e produttive
nei mercati esteri.
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POMPA DI CALORE: UN SISTEMA INNOVATIVO
PER IL RISCALDAMENTO E LA PRODUZIONE
DI ACQUA CALDA SANITARIA
Oscar Zandomeneghi
[email protected]
Il sistema in pompa di calore è nato per essere in totale armonia con l’ambiente: è l’evoluzione ecologica dello scaldabagno tradizionale, al quale si sostituisce con una tecnologia
semplice e al tempo stesso geniale.
COME FUNZIONA?
Il principio di funzionamento dello scaldacqua a pompa di calore è davvero innovativo perché
sfrutta il calore dell’aria come fonte rinnovabile per produrre acqua calda: utilizza un
ciclo termodinamico per riscaldare l’acqua contenuta nel bollitore attraverso l’aria aspirata dal
gruppo termico. E’ inoltre dotata di una resistenza elettrica in grado di entrare in funzione quando la richiesta di acqua calda è elevata oppure qualora la temperatura ambiente sia inferiore
alla temperatura minima di funzionamento (10°C), garantendo sempre il massimo comfort nella
produzione di acqua calda sanitaria.
TECNOLOGIA A FAVORE DEL RISPARMIO E AMICA DELL’AMBIENTE
I sistemi con pompa di calore utilizzano un’innovativa tecnologia che permette di far risparmiare fino a 270 euro/anno rispetto ad un tradizionale scaldacqua elettrico.
Questo grande risparmio economico permette un ammortamento dell’investimento iniziale in
soli 4 anni.
L’innovativo principio di funzionamento permette un risparmio energetico fino al 70% rispetto
ad un tradizionale scaldacqua elettrico. Inoltre il basso assorbimento energetico (circa 300W)
ne permette l’utilizzo contemporaneo con altri elettrodomestici.
In aggiunta, questa tecnologia permette un notevole risparmio energetico e favorisce una riduzione di gas serra inquinanti di circa 480 kg/anno di CO2 che equivalgono all’assorbimento di
CO2 da parte di 40 alberi.
Inoltre l’emissione dell’aria di uscita dalla pompa di calore verso l’esterno favorisce la naturale
ventilazione dell’ambiente e migliora la qualità dell’aria producendo un piacevole effetto rinfrescante e deumidificante.
AMMORTAMENTO E RISPARMIO ECONOMICO
Il grande risparmio energetico fornito si traduce in un significativo risparmio economico. Considerando che il consumo energetico annuo per la produzione di acqua calda sanitaria di una
famiglia di 3 persone è pari mediamente a 1.550 kWh/anno, con una temperatura media annua
dell’aria di ingresso pari a 15°C e con un costo dell’elettricità di 0,22 euro/kWh , si può risparmiare fino a 270 euro all’anno.
IL VANTAGGIO A CONFRONTO CON IL SOLARE TERMICO
Il sistema in pompa di calore permette e garantisce acqua calda sanitaria 365 giorni all’anno, sia di giorno che di notte, con qualsiasi condizione atmosferica, a differenza del solare
termico tradizionale che è condizionato dalla stagione e dalle condizioni atmosferiche. Inoltre
non richiede l’utilizzo di opere murarie: basta disporre in qualsiasi parte dell’abitazione di un
livello o di un passaggio di tubi a vista, per effettuare il collegamento della pompa di calore.
Nulla di più semplice ed economico.
PERCHE SCEGLIERE LA POMPA DI CALORE?
• Acqua calda fino a 65 °C
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• Facile utilizzo grazie ad un display intuitivo e grafico
• Elevata silenziosità
• Minimo ingombro, pari ad un frigorifero (max Ø 65cm)
• Assorbimento elettrico ridotto, da 500 a 800W
• Disponibili con serbatoi fino a 300 litri
• Funzionamento garantito con temperature esterne fino a -10 °C
• Possibilità di detrazione fiscale del 50% sul prezzo totale della pompa di calore
• Funzione di ventilazione, deumidificazione e raffrescamento dei locali
SPESA ANNUA A CONFRONTO CON ALTRI SISTEMI
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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NUOVA ETICHETTATURA ENERGETICA
PER LE LAMPADINE
Dal 1° settembre è in vigore l’obbligo UE per produttori e importatori
L’Unione Europea ha stabilito che dal 1° settembre 2013 è entrato in vigore l’obbligo per produttori
e importatori di apporre sulla confezione delle lampadine un nuovo tipo di etichetta energetica,
come previsto dal Regolamento europeo N. 874/2012, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Sulla nuova etichetta, che si potrà trovare nella versione a colori o monocromatica, saranno
indicati:
- il nome e/o il marchio del produttore;
- l’identificatore del prodotto;
- la classificazione energetica della lampadina;
- il consumo ponderato di energia.
Dal 1° settembre è in vigore la nuova etichetta
energetica per le lampadine vendute nell’UE
“Classificazione energetica della lampadina” e “consumo ponderato di energia”:
queste ultime due caratteristiche costituiscono le principali novità.
Viene introdotta una nuova classificazione di efficienza energetica, con una scala di
riferimento che va da A++ (altamente efficiente) a E (poco efficiente). Rispetto alla precedente classificazione, da A a G, questa nuova serie di valori mette in evidenza il miglioramento
in termini di efficienza energetica delle innovative tecnologie disponibili. Potremmo dire che la
lettera indicata costituisce il “voto” attribuito all’efficienza della lampada, ovvero al rapporto
tra luce emessa (lumen) ed energia consumata (Watt) dalla lampadina.
La nuova etichetta introduce, inoltre, il dato relativo al consumo ponderato di energia
espresso in kWh/1000h su base annua. Grazie a questo nuovo elemento, il consumatore
sarà informato sul peso dei consumi energetici in bolletta delle diverse tipologie di lampade.
Aristide Stucchi, Presidente di ASSIL (Associazione
Nazionale Produttori Illuminazione)
La nuova etichetta sarà estesa anche a lampade che ne erano prive in passato, quali:
- le alogene a bassa tensione;
- le lampadine direzionali;
- le lampadine a Led.
Tale etichettatura è obbligatoria per le lampadine immesse sul mercato a partire dal
1° settembre 2013. I prodotti già in vendita nei negozi, al contrario, riporteranno ancora la
vecchia etichettatura, pertanto nella fase di transizione, sarà possibile trovare le due diverse
classificazioni.
Alla luce delle importanti e complesse novità relative alla nuova classificazione energetica e
alle informazioni riportate sull’imballo delle lampadine, ASSIL (Associazione Nazionale Produttori Illuminazione), federata Confindustria ANIE, mette a disposizione il sito web www.
lampadinagiusta.it che fornisce tutte le informazioni utili al consumatore per compiere una
scelta consapevole al momento dell’acquisto di una nuova lampadina.
“Per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici e di emissioni di gas
serra nell’atmosfera, previsti dal pacchetto clima-energia adottato dalla Commissione Europea, l’industria dell’illuminazione in questi anni ha considerevolmente investito in innovazione
Installazione e manutenzione impianti termoidraulici
e di condizionamento civili ed industriali.
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Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica,
con uno sguardo più attento alla sostenibilità
ambientale, ha reso possibili anche nel settore dell’illuminotecnica soluzioni altamente
innovative, essenziali in un’ottica di contenimento dei consumi energetici. Elemento fondamentale di trasformazione del mercato è il
fenomeno di sostituzione tecnologica che
interessa il Led, che sta rapidamente ridisegnando l’offerta nel portafoglio prodotti.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
n. 14 pagina 43
tecnologica” - spiega Aristide Stucchi, Presidente di ASSIL – . “Grazie ai miglioramenti
in termini di efficienza energetica garantiti dalle nuove tecnologie delle sorgenti luminose, il
nostro settore ha portato il proprio importante
contributo alla lotta ai cambiamenti climatici”.
In una prospettiva di pubblica utilità e servizio al cittadino, ASSIL collabora attivamente con
molti uffici della Camera di Commercio nonché con l’Agenzia delle Dogane mettendo loro a
disposizione l’esperienza tecnica e la conoscenza dettagliata della normativa contribuendo così
a prevenire l’immissione sul mercato di prodotti non sicuri
o di quelli riportanti dichiarazioni mendaci. Allo stesso tempo ASSIL è molto attiva anche attraverso la realizzazione di una
campagna di sensibilizzazione rivolta in particolare all’utenza più
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L’IMPORTANZA DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Carlo Pimpinelli
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Un accurato progetto illuminotecnico “cuce” su misura
del cliente il vestito di luce di una casa, sia all’esterno
che all’interno
Vi è mai capitato una sera di far visita agli amici nella nuova abitazione appena costruita?
Probabilmente sì. Ecco cosa potrebbe essere realmente accaduto.
Entrando, certamente non avrete fatto caso al bellissimo giardino celato nell’oscurità, forse sarete anche inciampati nell’elegante vialetto in pietra… ma che importa, una volta individuata
la porta d’ingresso ecco finalmente palesarsi a voi la nuova casa, con l’odore della vernice fresca e del pavimento in legno appena posato. I vostri amici, orgogliosi, non esitano a mostrarvi
le funzionalità della cucina supermoderna, così come il bellissimo bagno, la parete in pietra, la
scala a vista e ancora la televisione 3D, il tappeto persiano e il dipinto dell’ottocento, splendidi
regali di nozze.
Tutto davvero molto bello. Ma dentro di voi avvertite una strana sensazione, qualcosa di indecifrabile, di freddo, come se tutto fosse tremendamente appiattito: e quei fili che penzolano dalle
pareti e davanti agli specchi dei bagni? Ah sono dei portalampade con attaccate quelle orribili
lampadine con tutti quei tubicini che si intrecciano. E poi cos’è sta cosa che sentite sopra la
testa? Nulla, c’è un’altra lampadina che stavolta pende giù dal soffitto, abbagliante e fastidiosa
al punto che vi sembra di andarci addosso ogni volta che ci passate sotto.
La padrona di casa nota il vostro disagio e afferma: ”Beh sì, alle luci penseremo con calma,
magari quando finiremo di pagare il mutuo… (tra 15 o 20 anni). Sì è vero, ci sarebbe qualche
punto luce da spostare, ma bisogna rompere tutto di nuovo e, comunque, l’importante era
entrare in casa!”.
Eh già, sono parole sacrosante, ma ora facciamo un passo indietro, anzi due, e torniamo a
quando la casa era ancora un cantiere: i nostri amici, questa volta, si rivolgono ad uno studio
di progettazione illuminotecnica, il quale in breve tempo, rispettando i gusti del cliente, le esigenze del progettista e dell’impiantista, cuce su misura, quasi fosse un sarto, il vestito di luce
della casa, sia all’esterno che all’interno, praticamente veste e sottoveste.
Il progettista esperto individua subito, all’esterno, i punti dove applicare alcuni apparecchi da
terra e da parete per dare giusta sicurezza nei percorsi e valorizzare l’architettura dell’edificio
e, perché no, illuminare anche qualche pianta di particolare pregio. Egli naturalmente propone
sorgenti a basso consumo, preferibilmente LED, che, nonostante i tempi prolungati di utilizzo,
garantiranno consumi trascurabili e nessun costo di futura manutenzione.
Anche in casa, similmente, definisce i punti ove predisporre apparecchi ad incasso per garantire
un’illuminazione discreta e puntuale che, senza interferire sull’arredamento, regalerà quel giusto tocco scenografico per valorizzare e sottolineare un particolare materiale presente in casa,
piuttosto che la scala o il prezioso rivestimento del bagno.
Inoltre, vengono posizionati adeguatamente i punti luce fissi, pochi e strettamente necessari
e si cerca, ove possibile, di dare, usando velette e linee di luce, un’illuminazione di fondo agli
ambienti più “vissuti”, possibilmente luce dimmerabile (regolabile in intensità): perché la luce è
anche emozione e va accesa e “dosata” proprio a seconda del momento e dello stato d’animo.
Infine viene indicato dove installare alcune prese comandate per collegare eventuali lampade
da terra o da tavolo, queste sì da acquistare solo a lavori compiuti o da riposizionare dalla
vecchia casa.
Ora andiamo a trovare i nostri amici e… altro che disagio, solo ammirazione e benessere ogni
volta che si accende questa o quella luce e si svela un particolare, un ambiente o un nuovo
scenario. Così, mentre i mariti si guardano la partita alla tv 3D, le signore commenteranno:
“Accidenti , ma quanto hai speso per le luci?”
“Molto meno di quanto tu possa immaginare. Queste sorgenti sono molto economiche e sono
state predisposte in fase di cantiere, praticamente senza aggiungere ore di lavoro all’impresa.
Poi ho acquistato le cose un po’ alla volta, con l’avanzare dei lavori e alla fine non me ne sono
neanche accorta!”
“Fantastico! Ma allora… cosa aspetti a presentarmi il tuo illuminotecnico?”
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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L’EDILIZIA DEL FUTURO: NELLE MANI DELLE IMPRESE
PER CITTADINI CONSAPEVOLI
Massimo Gatti
Consorzio per
lo sviluppo della Bioedilizia
Pensare al futuro del nostro territorio in chiave “Green” è sempre stata la nostra missione a
partire dall’edilizia, ambito di cui ci occupiamo.
Una forte attenzione alla riqualificazione energetica, alla salubrità e al comfort indoor, e non
ultima una gestione corretta delle tecnologie di cui sono dotati gli edifici.
“La sfida è già lanciata”, ha detto Michele Noal, Presidente Consorzio per lo Sviluppo
della Bioedilizia, all’inaugurazione della fiera Recam di Montebelluna nello scorso mese di
settembre. “Alle imprese l’opportunità di coglierla, intercettando la domanda, sempre più insistente, di rendere ‘migliori’ i luoghi in cui viviamo.
Proprio su quel concetto di ‘miglioramento’, o tecnicamente ‘efficientamento’, si gioca il futuro del settore, alla portata soltanto di chi saprà sviluppare conoscenza e innovazione tecnologica.”
Quell’efficientamento energetico da non confondersi, come spesso accade, con il concetto di
risparmio energetico: entrambe forme di attenzione alla qualità dell’ambiente, che rientrano
nella “vision” della green economy, ma che devono essere perseguite in modo molto diverso.
Rendere efficienti gli edifici significa usare meno energia a parità di attività economica e di qualità dei servizi. Perseguire politiche di risparmio energetico ha implicazioni più ampie ed include
gli effetti di una riduzione dei consumi dovuta ad una diversa qualità di attività economica.
Questo significa che sotteso al concetto di efficientamento vi è la necessità di modificare gli
stili di vita e gli atteggiamenti nei confronti dei consumi da parte di tutti imprese cittadini e
pubbliche amministrazioni, attuando un processo che coinvolga tutti ciascuno per le proprie
competenze.
Ri-costruire, più che costruire, è da sempre stato il verbo della bioedilizia ed ora anche le
direttive comunitarie e le normative italiane convergono su questa scelta. Nel passato è stato
costruito tanto e male ed ora intervenire sul costruito è utile non solo a ridurre il carico ambientale, ma anche a ridurre i costi energetici e se si interviene anche utilizzando materiali e
tecnologie bioedili per migliorare la salubrità ed il benessere interno.
Per i fautori della sostenibilità ambientale la riqualificazione edilizia rappresenta la tipologia di
intervento ideale in quanto nelle ristrutturazioni:
- non è necessario consumare nuovo territorio;
- c’è un minore utilizzo di materie prime;
- spesso si ricorre a piccole imprese o a reti di piccole imprese fortemente specializzate che
lavorano a “chilometro zero”.
Ristrutturare significa favorire un efficientamento energetico
diffuso nel territorio e consentire di mantenere vivi gli abitati
storici. Nella regione Veneto, inoltre, è possibile riqualificare
anche l’edilizia storica grazie ad ATTESS (www.attess.it): uno
strumento messo a punto per intervenire sul patrimonio edilizio
storico secondo criteri di sostenibilità energetico-ambientale.
A conferma che davvero ogni edificio può essere ristrutturato.
E che un futuro sostenibile è tutto da ri-costruire.
“Il marmo come l ’uomo,
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prima di intraprendere
qualcosa devi conoscerlo bene
e sapere tutto ciò che ha dentro.”
Michelangelo Buonarroti
CALDAIE A PELLET: UNA SOLUZIONE
DI RISCALDAMENTO CONFORTEVOLE,
ECONOMICA ED ECOLOGICA
Chechi Termoidraulica è specialista qualificato a San Vendemiano (TV)
Sono sempre più numerose le famiglie italiane che scelgono di riscaldarsi con impianti a pellet,
il derivato del legno ad elevato rendimento termico, che offre un notevole risparmio sui consumi
rispetto ad altri tipi di combustibile e fornisce un importante contributo alla tutela dell’ambiente,
in quanto è basato su una fonte energetica rinnovabile. Per questo il suo impiego è generalmente
incentivato con detrazioni fiscali per il risparmio energetico.
Se in un primo periodo il pellet si è affermato soprattutto come combustibile nelle stufe ad irraggiamento, ideali per spazi limitati come gruppi di stanze o piccoli appartamenti, oggi soluzioni
tecnologiche di grande efficienza rendono il pellet un combustibile ideale anche per impianti che
forniscono acqua calda per riscaldamento (a pavimento o con radiatori) e per uso sanitario. Queste
caldaie possono essere facilmente abbinate ad altri generatori termici, tradizionali o alternativi,
come il solare termico, offrendo una grande versatilità di soluzioni per i più diversi tipi di esigenze
e condizioni climatiche.
Le caldaie a pellet sono dotate di termostato intelligente che rileva la temperatura dell’acqua
e regola automaticamente la quantità del pellet da bruciare. Attraverso il pannello di controllo si
può impostare la temperatura desiderata, l’ora di accensione e di spegnimento, gli intervalli di
manutenzione e controllare i parametri di funzionamento in modo da ottimizzare la produzione e
la distribuzione del calore.
Nelle caldaie a pellet di ultima generazione una tecnologia evoluta ha ridotto sensibilmente le
necessità di manutenzione e ha semplificato drasticamente la gestione dell’impianto. Sistemi di
pulizia completamente automatici, quali la pulitura delle superfici termiche e l’asportazione della
cenere, garantiscono una netta riduzione del numero degli interventi. Grandi contenitori integrati
per le ceneri hanno allungato considerevolmente gli intervalli di svuotamento, portandoli a circa
1-3 volte per ogni stagione. Queste caldaie, una volta accese, possono essere tranquillamente
dimenticate per godere senza pensieri di un riscaldamento assolutamente confortevole, anche
perché il sistema di alimentazione del pellet è completamente automatizzato e nelle soluzioni
tecnologiche più evolute prevede da una a tre sonde di prelievo, che portano il pellet dalla stiva
di carico al bruciatore tramite un sistema di aspirazione pneumatico.
Per gli edifici di grandi dimensioni, come gruppi di appartamenti, alberghi o costruzioni pubbliche,
è consigliabile installare caldaie a cascata, che consentono di gestire l’impianto con la massima efficienza. Ad esempio durante i mesi estivi, quando è richiesta solo acqua calda sanitaria,
può funzionare una sola caldaia mentre le altre restano in stand by. Con le caldaie a cascata la
manutenzione può essere effettuata più agevolmente e la vita dell’impianto si prolunga enormemente in quanto ogni componente è sottoposta a minori sollecitazioni rispetto ad una caldaia
unica di elevata potenza.
La valutazione comparativa dei costi dell’energia utile - cioè comprensiva di tutti gli investimenti
e le spese accessorie - prodotta con il pellet rispetto a quella prodotta con il metano, il gasolio e il
gpl, mette in evidenza la rilevanza del risparmio che può essere ottenuto, soprattutto rispetto
a gasolio e gpl. Ciò rende l’utilizzo del pellet per il riscaldamento particolarmente indicato per
le zone che non sono state raggiunte dalla rete di fornitura del metano.
Ogni caldaia a pellet deve essere installata da personale abilitato, che è tenuto a rilasciare una
specifica dichiarazione di conformità. La Chechi Termoidraulica di Francesco Ulliana ha acquisito l’esperienza e la competenza per fornire l’assistenza necessaria per la progettazione, l’installazione e la manutenzione di un impianto e per guidarvi alla scelta della caldaia più indicata,
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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PER UN FUTURO SOSTENIBILE:
LA FIGURA PROFESSIONALE DI ENERGY MANAGER
Urb. Elisabetta Raminella
Libera professionista
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La figura professionale di Energy Manager, introdotta in Italia già con la legge 10/1991 (“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di
risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”), ad oggi risulta rilevante
all’interno delle aziende pubbliche e private in quanto finalizzata alla promozione di azioni volte
alla sostenibilità energetica. In relazione all’analisi delle innumerevoli opportunità generate
dall’efficienza energetica e dalle normative europee (Obiettivi UE 2020) in cui è stato fissato al
20% l’obiettivo comunitario sulla quota di energia da fonti rinnovabili a copertura dei consumi
totali di energia, si ritiene che l’Energy Manager rivesta un ruolo considerevole in quanto predispone e pianifica metodi che riducono i consumi energetici.
Il Ministero dello Sviluppo Economico pone gli elementi della strategia complessiva nell’Action
Plan per l’Italia quali incentivi sulle detrazioni fiscali e sui certificati bianchi e pone standard
minimi obbligatori da rispettare sulla certificazione energetica degli edifici, sull’ecodesign di
prodotti e sulla cogenerazione ad alto rendimento.
Allo stato attuale si sta diffondendo la volontà
da parte delle aziende di attuare politiche ed
azioni concrete orientate al risparmio energetico derivate dal presupposto che consumare
meno è una legge di mercato. Secondo il rapporto GreenItaly, la previsione è che si proceda
verso l’efficienza energetica sul quale si muoveranno investimenti nei prossimi anni a partire dalla già prevista riqualificazione energetica
del patrimonio edilizio esistente. In tal senso
l’Energy Manager dovrebbe far leva sulla
convenienza economica, sul rispetto delle
normative ambientali, sugli aspetti legati
alla sicurezza e sulla manutenzione ordinaria e straordinaria. Il professionista ha
pertanto un incarico complesso, in quanto deve
saper interfacciarsi con i decisori al fine di realizzare progetti di razionalizzazione energetica,
verificare le migliori condizioni dalle varie forniture energetiche nel libero mercato, valutare i
progetti presentati dalle Esco (società fornitrici
di servizi energetici) ed i vari meccanismi di incentivazione nazionale per poi effettuare studi
di fattibilità con analisi costi-benefici degli interventi proposti.
Si verrebbe in tal modo a creare un ragionevole meccanismo in cui una volta che i soggetti
caratterizzati da consumi importanti espressi
in Tep (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) nominano un Energy Manager, gli istituti di credito,
a fronte di un minor rischio di impresa, conce-
Brusegan Stefano
Impianti elettrici civili e industriali
Impianti fotovoltaici
Automatismi
Impianti antifurto
Impianti di Videosorveglianza
Installazione antenne digitali e satellitari
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La legge italiana non
prevede
l’attribuzione di particolari
qualifiche
riconosciute a livello legale
per l’esercizio della
funzione di Energy
Manager, di fatto ad
oggi non esiste un
albo degli Energy
Manager. L’incarico
di responsabile per
l’energia di un’impresa, che consiste appunto nella raccolta
e nell’analisi dei dati sui consumi energetici e nella promozione dell’uso efficiente dell’energia
nella propria struttura, può essere svolto sia da un dipendente sia da un consulente esterno. Per diventare Energy Manager è necessario effettuare un corso di formazione e per essere
inseriti nell’elenco curato e gestito dalla FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia - www.fire-italia.it) fondata dall’Enea, per incarico del Ministero delle Attività Produttive,
occorre essere nominati direttamente dai soggetti interessati.
n. 14 pagina 49
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
derebbero con molta
probabilità più agevolmente crediti con
la conseguenza che
le amministrazioni
locali stimolerebbero il mercato mediante incentivazioni
integrative a quelle
nazionali.
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ASSOASCENSORI: OLTRE 600 MILA GLI IMPIANTI
A RISCHIO INCIDENTI
Anziani, diversamente abili, cardiopatici e claustrofobici le categorie più esposte
L’ascensore è il mezzo di trasporto in assoluto più utilizzato al mondo, ma è anche tra i
più vecchi in circolazione: su quasi 1 milione di impianti in servizio in Italia, circa il 40%
(400 mila) ha più di 30 anni e almeno il 60% (600 mila) non è dotato delle moderne
tecnologie che garantiscono un maggiore livello di sicurezza per gli utenti. È la denuncia di
AssoAscensori, associazione aderente ad ANIE Confindustria, che al recente Made Expo
di Milano ha presentato i dati sullo stato dell’arte di ascensori e scale mobili nel nostro Paese.
Daniele Marcassa
[email protected]
Si ringrazia per
la collaborazione:
Ufficio stampa e
comunicazione
Confindustria ANIE
Secondo lo studio di AssoAscensori, l’invecchiamento crescente degli ascensori in funzione
costituisce la principale causa di infortunio per gli utenti e compromette sempre più la
sicurezza del mezzo. Una tecnologia antiquata, infatti, dà vita a una serie di situazioni di
rischio: un terzo degli incidenti in ascensore denunciati in Europa ogni anno sono causati
dalla presenza di dislivello perché la precisione di arresto al piano non si rivela adeguata;
l’urto con le porte che si chiudono rappresenta la seconda causa di infortunio, soprattutto nel
caso di persone anziane, mentre l’intrappolamento in cabina
fa registrare gravi conseguenze soprattutto a persone cardiopatiche o claustrofobiche.
La campagna di sensibilizzazione “Sali o scendi?”
promossa da Assoascensori per diffondere una
conoscenza adeguata dell’uso corretto di ascensori,
scale e marciapiedi mobili
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Un ammodernamento degli impianti esistenti con tecnologie
all’avanguardia consentirebbe di superare i limiti degli ascensori più vecchi e garantire lo stesso livello di sicurezza a tutti gli
utenti, riducendo il numero di incidenti. Un beneficio alla sicurezza che si anche traduce in risparmio energetico e in agevolazioni
economiche: l’utente che decide di realizzare tali opere di ammodernamento, infatti, può usufruire del bonus ristrutturazioni,
fissato fino alla fine dell’anno al 50%, con un parziale rimborso
dei costi sostenuti sotto forma di detrazioni fiscali.
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Secondo le stime di AssoAscensori per lo scorso anno, gli incidenti ad utenti e ad addetti ai lavori sono stati più di 1.300,
alcuni dei quali con conseguenze gravi o addirittura mortali,
in percentuale nettamente superiore per gli ascensori (73% del
totale degli infortuni) rispetto a quelli avvenuti su scale e marciapiedi mobili (27%). Il confronto darebbe risultati differenti ponderando il numero di eventi al numero di impianti, considerato
che in Italia sono in funzione quasi 1 milione di ascensori, mentre
il parco di scale e marciapiedi mobili è quantificato nell’ordine
dei 10 mila impianti, pari all’1% del totale. La causa più frequente di incidente su scale e marciapiedi mobili è di gran lunga la
caduta (83% dei casi), seguita dallo scivolamento (10%).
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n. 14 pagina 50
Bisogna poi sottolineare che gli incidenti di cui sono vittima gli
addetti del settore nel corso degli anni si sono notevolmente
ridotti, grazie a un maggiore rispetto delle norme di sicurezza e di
buona tecnica e ai controlli da parte dei datori di lavoro.
LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE
“SALI O SCENDI?”
Gli infortuni che si verificano durante lo spostamento su ascensori e scale mobili sono spesso dovuti o facilitati da un cattivo
utilizzo del mezzo da parte dell’utente, che mantiene comportamenti rischiosi per la propria incolumità. Allo scopo di sensibilizzare il pubblico nei
confronti dei pericoli causati da imperizia, AssoAscensori ha realizzato la campagna “Sali o
Scendi? Sali consapevolmente, fai scendere gli infortuni’” per la sicurezza degli utenti,
che ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dello Sviluppo
Economico.
La campagna di sensibilizzazione, rivolta soprattutto ai più giovani, è stata declinata attraverso
molteplici strumenti, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico vasto e diffondere una conoscenza adeguata dell’uso corretto di questi mezzi, i più utilizzati nella nostra vita quotidiana.
L’associazione ha ideato due decaloghi appositi, che descrivono ciò che si deve e non si deve
fare quando si viaggia su ascensori e scale mobili. AssoAscensori mette a disposizione il sito
STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA
Sebbene gli utenti di ascensori, scale e marciapiedi mobili si aspettino sempre condizioni di
sicurezza pressoché analoghe, il livello effettivo degli impianti è commisurato alla data della
loro prima installazione, pur con adeguata manutenzione. Ad oggi, fatta eccezione per quanto
stabilito in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, in Italia l’adeguamento del parco esistente
è lasciato a discrezione e connessa responsabilità del proprietario.
La maggior parte degli Stati che fanno parte dell’Unione Europea, infatti, a differenza del nostro
Paese, ha recepito la Raccomandazione 95/216/CE per l’adeguamento della sicurezza degli
ascensori installati prima del luglio 1999, che attraverso moderne tecnologie consentirebbe di superare i limiti degli impianti più vecchi.
“Il recepimento di questa norma è sicuramente un obiettivo che si può e si deve raggiungere
anche in Italia, - ha dichiarato Vincenzo de Martino, Presidente di AssoAscensori - e
verso il quale la nostra associazione si è sempre dimostrata particolarmente attenta e sensibile. Se il rinnovamento del parco mezzi diventasse norma, infortuni e incidenti diminuirebbero
sensibilmente e tutti gli utenti potrebbero viaggiare su questi mezzi, fondamentali nella vita
quotidiana, in totale comfort e sicurezza”.
IO COSTRUISCO
n. 14 pagina 51
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
internet dedicato www.salioscendi.it e la pagina facebook.com/salioscendi, dai quali è
possibile accedere ai video di sensibilizzazione pubblicati su YouTube.
Vincenzo de Martino, Presidente di AssoAscensori
“Attraverso un graduale adeguamento della sicurezza di ascensori, scale e marciapiedi mobili
esistenti, inoltre, si determinerebbero indubbi vantaggi dal punto di vista dell’efficienza energetica, dell’accessibilità e della responsabilità di tutti i soggetti coinvolti (proprietari, amministratori, ecc.), senza contare la grande opportunità in termini occupazionali che rappresenterebbe
per il comparto industriale – ha proseguito de Martino - L’adeguamento della precisione di
arresto della cabina dell’ascensore ai mezzi esistenti, solo per citare un esempio, sui 200.000
impianti che stimiamo interessati dall’intervento in Italia, produrrebbero un totale di 60 ore
di lavoro ciascuno, per un impatto positivo sull’occupazione settoriale di circa 1.400 addetti
all’anno a livello nazionale. È un’occasione per il nostro comparto che non deve essere sottovalutata”.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
IO COSTRUISCO
IMPIANTI
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE PER AUMENTARE
LA SICUREZZA DI CASA
Un mix di sistemi di sicurezza attiva e passiva per “difendere” la propria abitazione
Nicola Piccoli
[email protected]
Vivere la propria casa in sicurezza è uno dei fattori più importanti per le famiglie che, spesso,
appaiono disorientate e naturalmente preoccupate di fronte ad episodi di criminalità che colpiscono le nostre città.
Se ovviamente non esiste la soluzione “perfetta” che possa garantire la totale sicurezza, oggi la
tecnologia offre sistemi sempre più sofisticati in grado di migliorare la protezione della propria
abitazione.
Per capire meglio come le persone affrontano i rischi legati alla sicurezza della propria casa
e quali siano i principali sistemi presenti sul mercato, abbiamo parlato con Enrico Grespan
dell’azienda SICURBLOK di Treviso.
Qual è la situazione “sicurezza” in Veneto e, in particolar modo, a Treviso?
Devo dire che i dati forniti dal Ministero sono preoccupanti: furti e violenze nelle abitazioni
sono più che raddoppiate nel triennio 2011 – 2013.
Le possibili cause sono da ricercarsi nella crisi economica e nella perdita di posti di lavoro, ma
anche nella crescita dei flussi migratori da zone povere e di guerra, e ad un certo “buonismo”
delle leggi italiane che non riescono ad incidere come forte deterrente per frenare le azioni
criminose.
Le fasi di realizzazione di una “safe room” dotata di
moderni sistemi di sicurezza “attiva”
In questo scenario, qual è il vostro ruolo come “esperti di sicurezza”?
La sicurezza nella scala dei valori dell’uomo è tra le più importanti. Noi da oltre 20 anni ci
occupiamo di proteggere il mondo delle persone che oggi spesso vivono l’incertezza anche nel
luogo più intimo che hanno: la propria casa.
In un certo senso coltiviamo la “cultura della persona” perché gli oggetti possono essere difesi,
ma riteniamo che il vero tesoro da difendere siano le persone e noi le aiutiamo ad assicurarsi
un futuro sereno guadagnando la certezza di poterlo vivere.
Detta così sembra un compito davvero arduo…
Sì, pensiamo lo sia, ma questa convinzione ci porta a studiare soluzioni innovative che restino
al passo con le tecniche di effrazione dei malviventi che si evolvono ma che spesso, purtroppo,
vengono sottovalutate dalle persone. Quindi il più delle volte dobbiamo prima di tutto metterle
al corrente del rischio che corrono sottovalutando il problema.
A questo proposito una frase che sentiamo spesso pronunciare è “Non c’è niente da rubare in
casa, che i ladri vengano pure!”.
La gente sottovaluta il rischio di trovarsi faccia a faccia con un delinquente, magari in piena
notte e quando le difese sono abbassate. Le conseguenze derivanti dal panico e dallo stress di
una tale esperienza sono terribili, ed è una cosa reale che può accadere in qualsiasi momento,
questa stessa notte.
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IO COSTRUISCO
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
n. 14 pagina 53
Spesso si sente anche dire “Ah, ma i
ladri se vogliono entrano lo stesso!”,
che ne pensa?
Certo questo è vero, ma una cosa importante da capire è che i ladri puntano su due
fattori: sulla velocità e sul non fare rumore, e avere un prodotto di sicurezza valido
soddisfa entrambe i fattori di rischio considerando anche che i malviventi intenzionati
a violare le nostre case hanno capacità e
strumenti di effrazione limitati e in linea col
prodotto che offriamo.
Conosciamo bene i problemi dal punto di
vista pratico, legati cioè alle reali situazioni
di rischio.
Questa conoscenza maturata sul campo ci
consente di individuare di volta in volta i
prodotti più idonei a risolvere nel modo più
efficace il “problema sicurezza” .
Le porte blindate di una casa sono elementi
fondamentali di sicurezza “passiva”
Cosa propone la vostra azienda di diverso e innovativo rispetto alla concorrenza?
Intanto diciamo che la concorrenza è sempre una buona cosa perché ci stimola sempre a migliorare e a progredire. Quando tutto sul mercato sembra unificato e pressoché identico, la differenza si nasconde nei
dettagli ed è proprio nei particolari presenti
in alcuni prodotti che ci differenziamo, curando ogni particolare che fa “sicurezza” e
cercando di elevarne gli standard e le performance.
Si sente parlare di sicurezza “attiva”
e “passiva”: quali sono le differenze?
I sistemi di sicurezza “attivi” sono i sistemi
d’allarme sonori: una suoneria ci avvisa che
il malvivente sta tentando di entrare o è già
entrato in casa.
Tuttavia capita spesso che ci siano dei falsi allarmi e dopo un po’ di tempo la gente
quando sente l’avviso sonoro non ci fa più
di tanto caso e non corre nemmeno a casa:
quindi il ladro ha almeno 5 minuti per entrare e “fare il suo lavoro”.
I sistemi di sicurezza “passivi”, invece,
sono i serramenti blindati (tapparelle di
sicurezza, oscuri, porte e finestre blindate, ecc.) che tengono il malvivente fisicamente fuori di casa, facendolo desistere dall’attacco.
insieme a te, per proteggere
i veri valori della tua vita!
Porte, finestre, oscuri e avvolgibili blindati
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UNA “CASA CASTELLO”
DALLE SOLUZIONI SALVASPAZIO
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Tip Over di Porada è uno specchio da parete che quando
serve può trasformarsi in un tavolo
Sia essa un tukul africano fatto di fango e paglia, un igloo di ghiaccio, un cottage rustico inglese, un grattacielo di New York o una tenda nomade dell’altopiano della Mongolia, comunque
essa sia, scriveva nel lontano 1628 Edwar Coke, “La casa di un uomo è il proprio castello”.
Perché è quel luogo che racconta la vita di chi ci abita, ne raccoglie i desideri ed i pensieri più
intimi. E ancor meglio se lo spazio in cui si vive è accogliente e dotato di tutti i comfort, anche
nei casi in cui questo non superi i 60, 50 o addirittura i 40 metri quadrati.
Pensare che l’architetto Renzo Piano, il suo tanto desiderato progetto di casa, l’ha perfino racchiuso tra le pareti di Diogene, la casa più piccola del mondo realizzata in soli 6 metri quadrati.
Nel cuore di Roma, il mini loft di 10 mq, situato a pochi passi da Castel Sant’Angelo, non si fa
mancare nulla, fornito di tavolo da pranzo e cucina accessoriata; mentre a Varsavia l’architetto
polacco Jakub Szcze˛sny ha sperimentato come sia possibile vivere in un edificio largo, nel
suo punto massimo, 122 centimetri.
Ma senza essere troppo futuristici, è certo che ormai non è più una novità parlare di come
arredare una piccola casa e fare i conti con pratiche soluzioni cosiddette “salvaspazio”.
Specchi che all’occorrenza si trasformano in tavoli da pranzo, letti ribaltabili a scomparsa, librerie che si nascondono tra il legno di uno sgabello: per rendere anche la più piccola delle case
il proprio “Castello”, di idee e consigli ne esistono per tutti i gusti in una miscela perfetta di
capacità progettuale e creatività.
Ora, proviamo a curiosare tra le soluzioni “salvaspazio” di un’ipotetica casa di piccole dimensioni con cucina, salotto, bagno e camera da letto. E già partendo dalla zona giorno, in
alternativa alla classica divisione tra cucina e sala da pranzo o salotto, si potrebbe optare
per un unico spazio aperto: l’open space crea continuità tra gli ambienti che possono essere comunque separati, per esempio, da un muretto, un mobile più basso o da complementi
d’arredo che svolgano tale funzione. Se le misure lo consentono, senza chiudere troppo lo
spazio, anche un piano da cucina a penisola, combinata con moderni sgabelli, può fungere da
divisorio e nello stesso tempo da comodo appoggio per pranzi, spuntini e colazioni. Per chi,
invece, proprio non vuole rinunciare al tavolo, esistono efficaci soluzioni per ospitare anche
dalle 8 alle 12 persone.
Un esempio? I “tavoli consolle allungabili” capaci di fungere da scrivania o piano d’appoggio, collocati anche a ridosso delle pareti, che all’occorrenza si allungano in spaziosi tavoli da
pranzo. Un’altra soluzione è di appendere uno specchio da parete capace di trasformarsi in un
tavolo con un movimento di sgancio-gancio brevettato, come lo specchio proposto Porada Tip
Over (www.porada.it).
In una zona a giorno di una casa dai pochi metri quadrati non può mancare un moderno divano
letto – ne esistono anche di trasformabili in letti a castello – con vicino un pouf contenitore,
pratico da spostare e utile per riporre plaid o giornali. E se libri e cd sono troppo ingombranti,
Volume di De Castelli, realizzato in legno e metallo, unisce la funzioni di libreria a quella di
sgabello e tavolino d’appoggio dalla forma cubica (www.decastelli.it).
Maya Compact: il tavolo profondo solo 38 cm e largo 95 può essere
allungato fino a 290 cm per dare spazio a 12 persone
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n. 14 pagina 55
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
In cucina elettrodomestici ad incasso, in bagno una doccia pieghevole Folding Shower, piccole mensole e gioco di specchi per ingannare la vista. Mentre in camera da letto, mobili alti
e letti a scomparsa. E per chi, a letto, ama farsi coccolare da una calda colazione ed un buon
libro, la collezione Pongo di Oggioni (www.oggioni.it), propone letti a contenitore con libreria
integrata alla base, magari da collocare sopra un soppalco per guardare dall’alto il proprio ed
unico “castello”.
Libreria, sgabello e tavolino cubico tutti assieme:
questo è Volume di De Castelli
Arredamenti
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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CAMINETTI SU MISURA:
DALLA PROGETTAZIONE ALLA POSA
Peotta Armando offre un servizio “chiavi in mano”
Fin dai primi anni ‘80 l’azienda Peotta Armando si occupa della realizzazione di caminetti
su misura.
Il servizio che offre si può considerare un servizio “chiavi in mano”, che va dalla progettazione
sia del rivestimento refrattario interno che della cornice esterna, fino alla posa e all’assistenza
post-vendita.
Attraverso un calcolo accurato, viene consigliato il rivestimento interno più adatto, progettato in modo conforme alla canna fumaria presente nella casa.
Solitamente vengono utilizzate tre tipologie di interni refrattari, quali:
• Interni della Caminetti Monte Grappa (inserti di vari modelli e misure, monoblocchi a legna
o a pellet, a ventilazione naturale o forzata, monoblocchi a gas)
• Interno in refrattario prefabbricato
• Interno in refrattario su misura
• La fornitura del rivestimento interno si considera comprensiva di tubi di raccordo alla canna
fumaria esistente e, nel caso di interno refrattario su misura, anche di precappa in ferro.
La progettazione della cornice prevede la realizzazione di disegni 2D/3D per simulare l’inserimento del caminetto nell’ambiente di casa, tenendo conto dell’arredamento presente.
Il personale della Peotta Armando, infatti, può aiutarvi a creare la vostra cornice, consigliando vari modelli, sia classici che moderni, adatti per cucinare nella vostra taverna o per arredare
la vostra camera o il vostro salotto.
In Pietra di Vicenza o marmo sono tutti personalizzabili secondo i vostri gusti e le vostre esigenze.
Presso l’esposizione di Montecchio Maggiore (VI) inoltre sono presenti cornici per camino
antiche, già restaurate.
Operai specializzati infine si occuperanno della posa completa del caminetto, eventualmente
realizzando anche le finiture in cartongesso: il nostro
obiettivo è quello di inserire il camino in casa creando
meno fastidi possibili al cliente e impiegando poco tempo.
Noi consigliamo e attuiamo la messa in sicurezza delle
canne fumarie in laterizio o vibro cemento, sia vecchie
che nuove, rivestendo l’interno della canna fumaria con
un tubo in acciaio che va dall’imboccatura della cappa del
camino sino al comignolo. La canna fumaria rivestita
in questo modo facilita anche la manutenzione e
pulizia della stessa. L’operazione solitamente non comporta disagi all’interno della casa; il tipo di intervento e le
eventuali difficoltà e procedure della messa in sicurezza,
verranno verificate di volta in volta dopo un sopralluogo.
Peotta Armando
Esposizione
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WATER SAVING: AL CERSAIE L’INNOVAZIONE
APPLICATA AI SISTEMI DI SCARICO
La trentunesima edizione di Cersaie 2013, Salone Internazionale della Ceramica per l’architettura e dell’Arredobagno, si è confermato evento di riferimento mondiale per il settore. Un appuntamento imperdibile per il sistema della distribuzione e per il mondo degli interior designer,
degli architetti e dei posatori.
Siamo andati a visitarla per raccontarvi le ultime tendenze per le vostre sale da bagno, perché oggi il bagno non è solo un bagno, ma è la prima stanza che “vivete” al mattino e l’ultima
della sera, una stanza dove si può leggere, dove ci si può rilassare, dove ci si prepara per uscire,
dove ci si coccola: insomma possiamo affermare che nella stanza da bagno è ormai possibile
fare quasi tutto.
Quest’anno a Cersaie gli espositori erano ben 898, di cui 302 provenienti da 35 diverse nazioni. Di particolare interesse, oltre ovviamente ai prodotti di design, è stato Cersaie for Substainability: un progetto innovativo volto al imitare gli impatti ambientali e a sensibilizzare gli
espositori e i visitatori sui temi della sostenibilità.
Risparmiare acqua con lo scarico: a tutti sta a cuore preservare un bene tanto prezioso per
il nostro pianeta quale è l’acqua.
Ormai da qualche anno i produttori di cassette di scarico più all’avanguar¬dia, attenti a questo
problema, hanno proposto dei dispositivi chiamati “doppio flusso” che prevedono un doppio
pulsante di azionamento: uno che scarica l’intera capacità del guscio (generalmente 6 litri) e
l’altro, più piccolo, soltanto una parte ridotta (generalmente 3,5 litri). Oggi l’in¬novazione è un
nuovo doppio flusso che massimizza il risparmio scaricando solamente da un minimo di 3 ad un
massimo di 4,5 litri.
E il settore della ceramica segue di passo questo risparmio progettando WC con una nuova e
migliorativa capacità di scarico da abbinare a queste nuove cassette che permettono di risparmiare tanta acqua!
Lo slogan è WATER SAVING e le migliori ditte di ceramica lo gridano attraverso l’innovazione
nei loro prodotti! Basta sprechi, salviamo il nostro bene più prezioso!
Laura Favero
[email protected]
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n. 14 pagina 57
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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SERVIZI
ANATOCISMO E USURA BANCARIA:
IN CHE COSA CONSISTONO E COME DIFENDERSI
L’analisi specifica dei conti correnti e/o di altri contratti in essere come mutui, leasing, fidi,
derivati, può aiutare imprese ed Enti a rivedere la propria posizione finanziaria, sia in ottica di
ottenimento di condizioni migliori e/o di facilitare specifiche transazioni, sia in ottica di gestione di situazioni divenute oramai critiche, garantendo così una maggior forza contrattuale nei
confronti dell’Istituto Bancario.
L’analisi preliminare degli estratti conto è una analisi quantitativa che mostra il quadro completo delle somme addebitate illegalmente o erroneamente dagli Istituti di Credito.
L’analisi preliminare fornirà un minimo e un massimo che potrà essere ristornato al
cliente nel suo caso specifico.
COS’È L’ANATOCISMO?
E’ il calcolo degli interessi sugli interessi, attraverso l’applicazione dell’interesse composto,
invece dell’interesse semplice.
Divenuta prassi bancaria, si sostanzia nella capitalizzazione degli interessi sul saldo a debito;
quest’ultimi producono, allo scadere del periodo successivo, interessi che vanno a capitalizzarsi
sul saldo finale, e così via, in una spirale senza fine.
L’ effetto di tale procedura è quello di trasformare le competenze maturate nel periodo in nuovo
capitale a debito. E’ evidente che così facendo la quota capitale a debito aumenta costantemente nel corso dell’anno.
Tale prassi è stata dichiarata illegittima dalla Corte di Cassazione.
Differenza tra interesse semplice e interesse composto
COSA È POSSIBILE RECUPERARE?
Per individuare l’ammontare dell’importo recuperabile, viene eseguita un’analisi preventiva
relativa al:
• calcolo degli interessi anatocistici;
• calcolo degli interessi ultralegali;
• calcolo dell’eventuale superamento dei Tassi Soglia.
A seguito del risultato dell’analisi preventiva, il Cliente decide se e come procedere nell’azione
verso la Banca.
n. 14 pagina 58
USURA BANCARIA
L’usura bancaria è una fattispecie normativa introdotta dall’Art. 644 del Codice penale italiano
ed è stata riformulata dalla Legge n. 108 del 7 marzo 1996, che ha apportato profonde innovazioni e modifiche in materia di usura nell’ordinamento giuridico dell’Italia.
Attraverso una perizia econometrica, si può stabilire oggettivamente se ci sono i presupposti
per richiedere l’applicazione della Legge nonché l’utilizzo del Fondo di Solidarietà.
L’intervento del legislatore, ha contribuito ad ampliare, in maniera notevole, l’ambito di applicazione del reato di usura, e conseguentemente l’area di tutela offerta dalla norma, che non è
più relegata ad operare esclusivamente nei casi in cui sussista lo “stato di bisogno” del quale
taluno abbia “approfittato” conseguendo vantaggi per sé o per altri, ma opera anche ogni qual
volta il limite, cosiddetto “Tasso Soglia d’Usura”, venga superato.
TERMINI PER LA PRESCRIZIONE DEL DIRITTO ALLA RIPETIZIONE DELL’INDEBITO
• il conto corrente è tuttora acceso: il termine a partire dal quale inizia il diritto alla verifica,
coincide con la data di apertura del conto corrente;
• il conto corrente è chiuso: se non sono ancora trascorsi dieci anni dalla data di chiusura, il
termine a partire dal quale inizia il diritto alla verifica, coincide con la data di apertura del
conto corrente;
• il conto corrente è chiuso da dieci anni od oltre: il diritto alla verifica è prescritto, dunque
nulla potrà essere richiesto alla Banca.
ANALISI E SPESE
L’Analisi degli estratti conto corrente, per individuare Anatocismo, Usura, Costi non dovuti e
Indebiti bancari, richiede tempo, competenza ed esperienza.
I nostri professionisti elaborano la documentazione fornita dal cliente e, attraverso dedicati
algoritmi di calcolo ed una interpretazione dei dati filtrata dell’esperienza, determinano l’ammontare dell’importo da ottenere in restituzione, indicato in un intervallo minimo-massimo.
Le spese per l’avvio della pratica sono minime: il cliente deve sostenere solo quelle necessarie
per avviare il procedimento di mediazione e/o conciliazione, nonché per instaurare, ove occorra,
il giudizio civile, nell’ambito del quale dovranno essere infine anticipati i costi della Consulenza
disposta dal Magistrato. Attenzione: detti costi verranno posti, alla fine del giudizio, a carico
dell’istituto bancario in quanto soccombente.
A queste devono ovviamente aggiungersi quelle relative alla consulenza, al caricamento dei
dati contabili degli estratti conto ed alla relativa rielaborazione al fine di ricalcolare esattamente il saldo finale.
Il nostro compenso si avvale della “QUOTA LITE “, ovvero mediante il riconoscimento di una
percentuale sulla cifra recuperata da pattuirsi preventivamente al momento del conferimento
dell’incarico.
Questa formula tutela il cliente in 2 modi :
• limita le spese iniziali a quelle strettamente necessarie e non eliminabili per avviare l’azione
giudiziaria;
• lo rassicura sulla bontà della causa: incassiamo solamente DOPO la positiva conclusione
dell’accordo transattivo e, quindi, dopo che è stato incassato il credito; la stessa procedura
viene adottata nel caso in cui vi sia stata una vera e propria causa legale.
Concludiamo ribadendo che riuscire ad essere risarciti dagli Istituti di Credito può consentire
di disporre di grosse ed inaspettate somme di denaro. Ciò può servire a fornire a qualunque
Azienda non solo l’opportunità di rimettersi sul mercato, ma anche dei mezzi per espandere il
proprio business e/o fare ulteriori investimenti, mentre per un Ente Pubblico può significare risanamento del bilancio e miglior gestione delle risorse finanziarie oggi come mai così preziose.
Per informazioni e approfondimenti:
kibS Solutions Snc
Dott. Francesco Boeretto
Responsabile Divisione Finanziaria
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IO COSTRUISCO
COME VIENE MISURATO IL TASSO USURAIO?
Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla
erogazione del reddito. Quindi nel calcolo dell’interesse passivo, ai fini della valutazione di
tassi usurari, devono essere considerati tutti i costi applicati dalla banca ad esclusione delle
imposte.
Ogni 3 mesi la Banca d’Italia stabilisce il tasso di interesse massimo, detto anche tasso soglia,
che le banche possono applicare ai loro clienti quando chiedono un mutuo, un prestito o un fido.
Quando le banche applicano interessi che superano il tasso soglia commettono usura e i clienti
hanno diritto - per legge - al rimborso degli interessi.
n. 14 pagina 59
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
QUANDO GLI INTERESSI SI DEFINISCONO USURAI?
Con la legge del 07/03/1996 n. 108, il legislatore emana la norma specifica per la rilevazione
oggettiva dell’eventuale usura applicata dagli operatori finanziari, modificando sia il Codice
Penale che il Codice Civile, definendo chiaramente che “la Legge stabilisce il limite oltre il
quale gli interessi sono sempre usurari.
Detto limite veniva stabilito, fino al secondo trimestre 2011, “nel tasso medio, risultante dall’ultima rivelazione pubblica nella Gazzetta Ufficiale, relativamente alla categoria di operazioni in
cui il credito è compreso, aumentato della metà”.
Dal terzo trimestre 2011 il limite viene stabilito “nel tasso medio, risultante dall’ultima rivelazione pubblica nella Gazzetta Ufficiale, relativamente alla categoria di operazioni in cui il
credito è compreso, aumentato di un quarto più quattro punti percentuali”.
Questo tasso limite viene chiamato “tasso soglia”. Il tasso soglia viene pubblicato su Gazzetta
Ufficiale trimestralmente del Ministero del Tesoro per categoria di finanziamento.
NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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PAVIMENTI IN GRES PORCELLANATO:
COME MANTENERLI NEL TEMPO
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Oggi grazie alla nanotecnologia si possono trattare le superfici in gres e in qualunque materiale
e proteggerle in modo efficace e duraturo dallo sporco e dall’usura.
La nostra azienda utilizza prodotti nanotecnologici di ultima generazione ed alta qualità per
proteggere le superfici. Essi non coprono semplicemente le superfici trattate, ma agiscono a
livello microscopico con esse, creando uno strato protettivo oleofobo, idrofobo e resistente ai
raggi ultravioletti, alle alte temperature e alle forti pressioni.
Inoltre lo strato che viene a crearsi è invisibile
e non modifica quindi l’aspetto dell’area trattata. Una volta trattate le superfici, le pulizie
quotidiane diventano più rapide ed efficaci, in
quanto lo sporco non rimane intrappolato nei
pori, (come avviene invece su superfici non trattate, comportando perciò una maggiore fatica
nella rimozione delle macchie e, a volte, il fissarsi delle stesse, se non tolte rapidamente),
ma scivola via con facilità.
Questi trattamenti durano anni e non possono essere rimossi né con l’uso di acqua, né di detergenti, né di macchinari ad alta pressione; sono facili da applicare e si asciugano rapidamente;
proteggono le superfici da muffe, batteri, oli, calcare e sporco di ogni tipo e le mantengono
belle nel tempo.
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NOVITÀ, PRODOTTI E SERVIZI PER L’EDILIZIA
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FIERE ED EVENTI
KEYWIND: L’EVENTO DELL’ANNO
NEL SETTORE EOLICO IDEATO DA ANEV
Silvia Martone
[email protected]
Si terrà dal 6 al 9 novembre a Rimini la fiera di settore del mondo eolico in Italia. Si tratta della
manifestazione KeyWind, evento creato in collaborazione con la Fiera di Rimini e in concomitanza con la grande kermesse Ecomondo.
KeyWind rappresenta un momento di confronto privilegiato per le aziende che operano nel
settore con le Istituzioni, in particolar modo con il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato che aprirà il convengo ANEV “Eolico e competitività” del 7 novembre. In questa
occasione si metteranno in luce gli scenari futuri della risorsa eolica in Italia, già ampiamente
sviluppata, e il suo rapporto con le altre fonti sul mercato.
La manifestazione oltre a rappresentare un’occasione di business per le aziende del settore che
esporranno i loro prodotti e servizi nel padiglione dedicato all’eolico, rappresenta un momento
per estendere il dibattito sull’eolico ai rappresentanti istituzionali, ai media e al grande pubblico. A tal fine l’ANEV organizza due corsi di formazione specialistici, due convegni e la consegna
del Premio giornalistico ANEV.
I corsi di formazione, dedicati a tutti coloro che desiderano approfondire le proprie conoscenze
nel mondo dell’energia del vento, verteranno su “Trading e nuovi meccanismi di incentivazione dell’energia eolica” (6 – 7 novembre) e “Operation&Maintenance – Manutenzione e buon
funzionamento degli impianti eolici” (7 – 8 novembre). Si tratta di corsi specialistici a numero
chiuso, consigliati a chi già opera nel settore eolico o chi ha già frequentato i corsi di primo
livello ANEV (per informazioni scrivere a [email protected]).
La giornata del 7 novembre tutta dedicata ai Convegni ANEV, si aprirà alle ore 10 con il Convegno “L’integrazione dell’eolico nel paesaggio italiano e gli obiettivi di tutela dell’avifauna”
(Sala Mimosa Pad. B6), realizzato in collaborazione con Legambiente e dedicato all’Osservatorio nazionale sull’avifauna istituito dall’ANEV, per mitigare eventuali impatti dell’eolico sulla
fauna e sull’avifauna.
Seguirà alle ore 14.30 nella stessa sala il Convengo ANEV “Eolico e competitività”, moderato
dal giornalista de La Repubblica Antonio Cianciullo e inaugurato dal Ministro Zanonato, sarà
occasione per tutti gli operatori, dai produttori, ai costruttori e ai componentisti, di confrontarsi
direttamente con le istituzioni, rappresentando le proprie istanze ed esigenze. A conclusione
del Convegno si terrà la consegna del Premio giornalistico ANEV, per mano di due illustri membri della Giuria, Antonio Cianciullo e Pierluigi Visci. Verranno premiati i giornalisti che si sono
distinti, tra il settembre 2012 e il novembre 2013, per aver pubblicato lavori di rilievo sull’energia eolica su carta stampata, web, TV, radio, con un premio a parte per gli “under 30”.
Si invitano tutti coloro che vogliono entrare nel mondo eolico e partecipare ai Convegni ANEV
e a visitare KeyWind presso la Fiera di Rimini nel padiglione D7, dal 6 al 9 novembre 2013.
Per informazioni visitate il sito www.anev.org.
n. 14 pagina 62
La casa del futuro? Una abitazione tecnologizzata che fa risparmiare energia, garantisce sicurezza,
offre il servizio della teleassistenza, permette di prevenire incidenti. Un microcosmo digitalizzato
inserito in una città digitalizzata. In altre parole una casa intelligente per una città intelligente.
Si è parlato anche di questo all’edizione 2013 del Cersaie, Salone Internazionale della Ceramica
per l’architettura e dell’arredobagno. Questo grazie ad una conferenza coordinata dal giornalista del
gruppo Il Sole 24 Ore, Enzo Argante, alla quale hanno partecipato Monica Zennaro (BTiCino) e
Carlo Drago (IBM).
“Oggi viviamo una realtà dove possiamo gestire tutta la conoscenza del mondo – spiega Argante
–. Sono connessi 15 miliardi di oggetti. L’evoluzione tecnologica avrà un impatto economico, nei
prossimi anni, stimato intorno ai 14mila miliardi. Cambierà la mobilità, lo spazio si muoverà con
l’individuo”.
Una rivoluzione continua, capace di generare più lavoro, più impresa ma anche maggiore sostenibilità, partendo dai 12 milioni di abitazioni in Italia, di cui molti costruiti nel secondo dopoguerra.
Un esempio di questo nuovo concetto di tecnologia al servizio del miglioramento della qualità della vita
e della tutela dell’ambiente è il progetto di assistenza remota agli anziani realizzato da IBM a Bolzano.
“Grazie a una sensoristica installata nelle abitazioni delle persone che hanno superato i 65 anni di
età – spiega Drago –, è stato raggiunto l’obiettivo di prevenire gli infortuni, garantire l’assistenza
abbattendo i costi a carico della pubblica amministrazione e migliorare le condizioni di vita degli
anziani”.
Sistemi che permettono di spegnere automaticamente il riscaldamento in una stanza grazie al rilevamento della presenza o dell’assenza di una persona all’interno. Ma anche dispositivi che permettono
di rilevare e segnalare la presenza di gas o di allagamenti. “Una città intelligente è un nuovo modello
urbano in cui la casa è il primo nucleo”, osserva Monica Zennaro. “Spesso – prosegue -, la tecnologia
è vista come una complicazione mentre invece è un supporto alla disposizione degli spazi dell’abitare”.
Un supporto che consente di ottimizzare il consumo di energia, eliminando gli sprechi. Ma anche
di rivoluzionare i modelli di assistenza, proprio grazie alla casa domotica. Abitazioni che possono
essere controllate a distanza semplicemente attraverso il telefono, con termoregolazione e visualizzazione dei consumi di luce e gas, telesoccorso e automazione di luci e tapparelle. Funzionali, sicure,
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UNA “MONTAGNA MAGICA” NEL CUORE DEL CILE
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Il Montaña Mágica Lodge è uno spettacolare hotel nel
cuore della foresta della Patagonia in Cile
Un dettaglio delle splendide stanze in legno dell’hotel
Da molti esperti di viaggi definito uno degli hotel più originali del mondo, il Montaña Mágica
Lodge, nel cuore della Riserva Naturale Huilo-Huilo nel sud del Cile, rappresenta una bizzarria architettonica di quelle che fanno strabuzzare gli occhi, ma anche un fantastico albergo
da sogno per quanti amano il turismo sostenibile nella natura incontaminata di questo angolo
di Sud America.
Questo hotel a quattro stelle è infatti una piccola montagna artificiale costruita dagli artigiani
del luogo nel bel mezzo della foresta della Patagonia. Oltre a colpire per le finestre che fanno
capolino dai lati di questa affascinante cima, si può ammirare una bella cascata d’acqua che
dalla vetta scorre lungo la parete in roccia della struttura per formare un laghetto al piano
terra, mentre l’accesso interno alle splendide camere in legno avviene attraverso una scala
elicoidale.
Un esempio molto particolare di “green building” capace di coniugare un edificio ecocompatibile immerso nella natura con i più moderni standard di una struttura alberghiera di lusso, dalla
sauna al mini golf, dal bar alla sala ristorante, fino ai bagni in cui dei vecchi tronchi intagliati
vengono riempiti con acqua riscaldata in modo
naturale.
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Tel. 041 5902702 - [email protected]
GIUSEPPE SALIN srl
Via Trento, 51 – 30030 Martellago (VE)
Tel. 041 5403372 - [email protected]
IDROTERMICA TRE S.n.c.
Via Diaz, 78 - 30020 Meolo (VE)
Cell. 347 4903040 - [email protected]
RAMPAZZO IVONE di Rampazzo Franco & C. snc
Via Prima Strada, 62 - 35100 Padova (PD)
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Tel. 041 641973 - [email protected]
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Via E. Fermi, 59 - 31044 Montebelluna (TV)
Tel. 0423 21596 - [email protected]
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CLIMAX 2000 s.r.l. Via Pasubio 54/c 31021 Mogliano Veneto (TV)
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