Convivere con la Malattia di Parkinson Incontri con i pazienti ed i familiari LA RIABILITAZIONE DEI DISTURBI URINARI NELLA MALATTIA DI PARKINSON Dr.ssa Emilia Monti Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Orsola-Malpighi I disturbi urinari nella MP ………… fanno parte dei sintomi non motori della MP e assumono una notevole rilevanza poiché compromettono in modo significativo la qualità della vita del paziente. • La vescica ha due funzioni: 1) l’immagazzinamento 2) svuotamento dell’urina • La minzione dura meno di due minuti e si esegue normalmente ogni 3 / 4 ore perciò il sistema svolge per la maggior parte del tempo la funzione di immagazzinamento (più del 99% della vita) Nella malattia di Parkinson disturbi urinari o vescico-sfinterici sono in genere correlati ad una vescica iperattiva neurogena ossia il detrusore, muscolo della vescica, è iperattivo per la mancata inibizione dei centri ponto-mesencefalici della minzione. La ipocontrattilità detrusoriale è meno frequente; tra l’altro è molto comune un ritardato/incompleto rilasciamento dei muscoli del piano perineale con una prevalenza di incoordinazione detrusore-sfintere (“pseudo-dissinergia”) che può essere secondario alla bradicinesia. Sintomi urinari nella MP • Più del 75% dei pz con Malattia di Parkinson sviluppano problemi vescicali. • La nicturia (>60%) è il più precoce e il più comune problema urinario, anche se sono molto fastidiosi l’urgenza (33-54%) e l’aumento della frequenza minzionale o pollachiuria (16-36%). • L’incontinenza urinaria da urgenza è frequente nella MP. Nicturia Urgenza Aumento della frequenza minzionale o pollachiuria Perdita urinaria da urgenza Molti uomini con MP sono nel gruppo d’età in cui l’ostruzione al deflusso vescicale, dovuta a iperplasia prostatica benigna, è un disordine comune coesistente. Per altro alcune donne con MP possono presentare disturbi misti della fase di riempimento e della fase di svuotamento su base neurologica e “non” associati ad altre disfunzioni pelviperineali come le alterazioni della statica pelvica (prolassi), IU da sforzo, defecazione ostruita o incontinenza anale correlate alle gravidanze, alla menopausa o esiti chirurgici perineali. Pelvic Floor o Pavimento Pelvico composita struttura che chiude lo stretto pelvico osseo Pelvic Floor Muscles o Muscoli del PP strato muscolare del pavimento pelvico o supporto attivo La funzione del Pelvic Floor è quella di sostenere gli organi pelvici La funzione dei Pelvic Floor Muscles è rappresentata dalla contrazione e dal rilassamento Pelvi Muscoli della Pelvi • Muscolo piriforme e otturatore • Elevatore dell’ano (PR, PC e ileococcigeo) e ischiococcigeo (IC) L’EA e IC dx e sn con la fascia pelvica parietale che li ricopre formano il diaframma pelvico o muscolare Muscoli del perineo 1. Trasverso superficiale del perineo 2. Trasverso profondo del perineo 3. Ischio-cavernoso 4. Bulbo-cavernoso o costrittore della vagina 5. Sfintere dell’uretra 6. SAE o sfintere anale esterno I muscoli del perineo con la membrana perineale costituiscono il diaframma urogenitale Le disfunzioni del pavimento pelvico sono strettamente implicate in una vasta gamma di problematiche di tipo uroginecologico, coloproctologico algico e sessuologico Algoritmo diagnostico-decisionale Screening o valutazione iniziale Neurologo Approfondimento diagnostico/terapeutico Urologo - sesso M Fisiatra - sesso F Fallimento degli interventi precedenti o necessità di Valutazione Specialistica Urologo Approfondimento diagnosticoterapeutico prevede: • raccogliere precise informazioni sui sintomi urinari (screening) • richiedere la compilazione di un diario minzionale per almeno 3 gg • la valutazione del residuo vescicale post-minzionale o RVPM • es. obiettivo con esplorazione rettale o vaginale • es. di laboratorio: es. urine + urinocoltura ( se infezione trattare e rivalutare), creatininemia, PSA per uomini > 50 aa) • l’esame ecografico dell’apparato urinario e della pelvi • raccogliere sintomi e segni sulle altre disfunzioni pelvi-perineali (genitosessuali e ano-rettali) DIARIO MINZIONALE Sig.:……………………………………………... Data ………………………. ORA ASSUNZIONE MINZIONE VOLONTARIA (ml) DI LIQUIDI * Poca; media; grande ** Si; No PERDITA DI URINA * URGENZA * * NOTE Per un corretto progetto-programma riabilitativo è indispensabile valutare le singole disfunzioni: • vescico-uretrali • genito-sessuali • ano-rettali • muscolo-scheletriche, posturali e respiratorie • cognitive e comportamentali N.B: motivazione - collaborazione L’evoluzione della visione riabilitativa ha evidenziato nel corso del tempo come l’attività del pavimento pelvico sia correlata alla funzione di altre strutture di tipo osteo-articolare e muscolo-legamentose, in particolare modo del cingolo pelvico e del rachide ed alla funzione respiratoria Terapia di I livello (secondo le indicazioni dell’ICS) Ogni condizione: • terapia comportamentale/terapia riabilitativa Nei disturbi di riempimento vescicale: • farmaci anticolinergici • ormone antidiuretico per nicturia • ausili di assorbenza e CI (se RVPM elevato) Terapia di I livello (secondo le indicazioni dell’ICS) Nei disturbi dello svuotamento vescicale: • autocateterismo intermittente pulito o il cateterismo eseguito da terzi • trattamento farmacologico con alfalitici • ausili di assorbenza o catetere a permanenza Terapia di II livello (secondo le indicazioni dell’ICS) • infiltrazioni della parete vescicale con tossina botulinica • NMS o neuromodulazione sacrale • stimolazione del nervo pudendo • SANS (Stoller afferent nerve stimulation o stimolazione del nervo tibiale post) • instillazione endovescicale di farmaci antimuscarinici • varie tecniche chirurgiche SANS (Stoller afferent nerve stimulation) Il trattamento riabilitativo è qualcosa di complesso e prevede un approccio educazionale e un utilizzo variamente combinato di tutte le modalità terapeutiche conservative • • • • • • • Counselling individuale Terapia comportamentale (bladder retraining in particolare) PFMT (training dei muscoli del pavimento pelvico) o CPP BFB SEF Farmacoterapia Ausili (pads, coni vaginali ecc.) BFB Utile il trattamento con BFB nelle disfunzioni sfinterouretro-perineali, caratterizzate da pseudodissinergia, bradicinesia sfinterica ed incompleto rilassamento sfinterouretrale in corso di minzione STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE SEF DIMINUIRE L’ATTIVITA’ DEL DETRUSORE FACILITARE LA PRESA DI COSCIENZA EFFETTO ANTALGICO RINFORZARE LA MUSCOLATURA PERINEALE CONI VAGINALI I coni vaginali costituiscono un sistema d’ ausilio per l’ esercizio progressivo dei muscoli del pavimento pelvico. Hanno peso diverso e vanno trattenuti in vagina come allenamento alla tenuta del PF PFMT pelvic floor muscle training In letteratura per PFMT si intende ogni programma di ripetizioni volontarie di contrazioni dei muscoli del pavimento pelvico insegnate da un operatore sanitario esperto PFMT pelvic floor muscle training Una revisione Cochrane fornisce una forte raccomandazione a sostegno del PFMT che deve essere incluso in prima linea nei programmi di gestione conservativa della stress, urge e mixed urinary incontinence femminile “Pelvic floor muscle training versus no treatment, or inactive control treatments, for urinary incontinence in women” Hay-Smith EJC, Dumoulin C The Cochrane Database of Systematic Reviews 2010, Issue 1 o obiettivo della revisione era determinare gli effetti del PFMT per le donne con incontinenza urinaria a confronto con il non trattamento, il trattamento placebo o simulato o altre opzioni di trattamento di controllo inattivo o furono selezionati 14 trials che coinvolgevano 836 donne (435 PFMT e 401 controlli), ma solo 12 fornirono dati per l’analisi o la conclusione degli autori è che il PFMT aiuta le donne con tutti i tipi di incontinenza anche se le donne con IU da stress che si esercitano per almeno 3 mesi con un programma di esercizi “supervisionato” sembrano avere i maggior benefici 2009 ICI Book 4th International Consultation on Incontinence Standardization of terminology of pelvic floor muscle function and dysfunction: report from the pelvic floor Clinical Assessment Group of the International Continence Society Bert Messelink, Thomas Benson, Bary Berghmans, Kari Bo, Jacques Corcos, Clare Fowler, Jo Laycock, Peter Huat-Chye Lim, Rik van Lunsen, Guus Lycklama a Nijeholt, John Pemberton, Alex Wang, Alain Watier and Philip Van Kerrebroeck Neurourology and Urodynamics 24: 374-380 (2005) Il razionale terapeutico dell’uso del PFMT per il management della incontinenza urinaria da urgenza prevede una inibizione riflessa della contrazione detrusoriale determinata dalle ripetute contrazioni volontarie dei PFMs mediante l’attivazione di archi riflessi midollari Le Linee Guida sulla Gestione del disturbo vescico-sfinterico nella Malattia di Parkinson della SIUD 2009 1. In caso di di vescica iperattiva v’è indicazione in tutti i casi per il PFMT probabilmente nessun beneficio ulteriore si ha associando al PFMT la SEF 2. Nelle donne con insuff sfintero-perineale è consigliato il ricorso alla classica riabilitazione perineale - PFMT - in associazione al BFP in alcuni casi 3. Nei maschi con ipocontrattilità detrusoriale (associata o meno a iperattività detrusoriale), educazione al miglior uso del torchio addominale con consensuale rilassamento sfintero-perineale Trattamento riabilitativo ricercare il rilassamento globale e l’allineamento posturale con l’utilizzo di tecniche riabilitative specifiche facilitare la presa di coscienza del pavimento pelvico per favorire il successivo strength training ricercare il rilassamento del piano perineale eliminando l’ipertono e/o il dolore Scegliamo la postura che favorisce il training Generalmente posizione ginecologica modificata oppure con le ginocchia sostenute da cuscini per favorire il rilassamento Si utilizzano tecniche di facilitazione e di rinforzo muscolare, sia a livello del perineo anteriore che di quello posteriore con manovre esterne (P.Di Benedetto,Riabilitazione uro-ginecologica-ed 2004) con manovre interne (P.Di Benedetto,Riabilitazione uroginecologica-ed 2004) facilitare la presa di coscienza e la mobilità del bacino e del rachide L/S per favorire la consapevolezza delle posture necessarie durante il trattamento facilitare la presa di coscienza della dinamica e coordinazione respiratoria, delle variazione della IAP, del pistone diaframmatico ed evitare la tosse in spinta facilitare la presa di coscienza e il rinforzo del trasverso dell’addome favorire la individuazione e la isolabilità della contrazione dei PFMs attuare il rinforzo muscolare dei PFMs sia per la componente fasica che tonica educare all’apprendimento di un corretto assetto posturale educare alla “decompressione viscerale” (in presenza di prolassi) training di esercizi globali la contrazione volontaria dei PFMs si deve integrare in schemi di lavoro che prevedano la contemporanea attivazione della muscolatura agonista e antagonista. addestrare ad un training domiciliare personalizzato e programmare i follow-up Grazie per la vostra attenzione