Ipertensione Arteriosa: Diagnostica strumentale e focus terapeutico. L’Holter pressorio: perché, quando e cosa? – G. Barbera ai miei Colleghi Segni, 11 maggio 2013 1 Studi maggiori sulla popolazione e in coorti di pazienti in cui è stato usato l’ABPM Studio PAMELA OHASAMA study HARVEST PIUMA SYST-EUR OvA study JICHI study Popolazione Popolazione generale di Monza, Italy Popolazione generale del Giappone Soggetti giovani con ipertensione di stadio 1 Soggetti ipertesi (e normotesi) Soggetti anziani con ISH Soggetti ipertesi trattati Soggetti anziani ipertesi 2 G. Barbera - 2013 Vantaggi del monitoraggio Misure multiple della PA Evita potenziali errori e bias dell’osservatore Misura la PA durante l’abituale attività diurna e durante il sonno Valuta il ritmo circadiano della PA Correla più strettamente con gli end points surrogati di complicanze cardiovascolari (IVS, microalbuminuria) rispetto alla misurazione clinica Può valutare l’ipertensione da camice bianco Può essere più riproducibile della misurazione clinica Valutazione dell’efficacia e della distribuzione temporale del controllo pressorio del trattamento farmacologico nell’arco delle 24 ore (rapporto valle-picco, smoothness index) 3 G. Barbera - 2013 Confronto tra valori monitorati e valori clinici misurati Si deve tenere presente che i valori pressori ottenuti con il monitoraggio sono inferiori di alcuni mmHg rispetto alle misure cliniche sicchè un valore medio monitorato di 125/80 mmHg corrisponde ad un valore clinico misurato di 140/90 mmHg Tale differenza è molto più evidente per la PAS in pz. anziani con ipertensione sistolica isolata Staessen – J Hypert 1993;11:1289-1297 Mancia – J Hypert 1995;13:1377-1390 Ohkubo – Hypertension 1998;32:255-259 G. Barbera - 2013 4 Confronto tra valori monitorati e valori clinici misurati – implicazioni pratiche La PA media 24 h del monitoraggio ambulatorio correla meglio della PA convenzionale (PA clinica, PA casuale) con il danno d’organo, la morbidità e mortalità cardiovascolare. Verdecchia Hypertension 1994 Staessen JAMA 1999 Ohkubo J Hypertension 2002 G. Barbera - 2013 5 ABPM e danno d’organo – valore diagnostico del monitoraggio m PAM delle 24 hr correla con i segni ECGrafici e retinici. m PAS delle 24 hr correla con la massa VS all’ecocardiografia, col n.° di lacune cerebrali RMN, con la microalbuminuria. L’aumento della massa VS (LVMI) correla con la PA ABPM: – In condizioni lavorative – Durante esercizio fisico – Col numero di picchi pressori delle 24 hr La regressione dell’IVS correla con la riduzione dei valori medi PA ABPM non con la riduzione dei valori casuali (SAMPLE Study) 6 G. Barbera - 2013 ABPM e rischio CV – valore prognostico del monitoraggio La misurazione continua monitorizzata della PA è superiore alla misurazione clinica nel predire la mortalità totale e cardiovascolare. Valori medi ABPM più elevati sono predittori indipendenti della mortalità per cause CV. La PA notturna ha un valore predittivo molto forte, la mancata riduzione è associata ad aumento del rischio CV. Dolan E et al. Hypertension 2005; 46:156-161 DUBLIN OUTCOME STUDY (5992 pz) Mancia G et al. Circulation 2005; 111:1777-83 Pickering T et al. Hypertension 2005; 45:142-161 G. Barbera - 2013 7 Associazione tra PAS 24h ed eventi cardiovascolari Meta-analisi di 9 studi Conen D and Bamberg F, J Hypertens 2008;26:1290 G. Barbera - 2013 8 Associazione tra PAS 24h ed eventi cardiovascolari dopo aggiustamento per la pressione clinica. Meta-analisi di 4 studi Conen D and Bamberg F, J Hypertens 2008;26:1290 G. Barbera - 2013 9 PAS in clinica, 24 h, diurna e notturna in condizioni basali, come predittori di incidenza di eventi cardiovascolari durante 2 anni nel gruppo placebo 0.2 PAS (mmHg) Incidenza di eventi cardiovasculari durante 2 anni 0.1 Notturna 24 h Diurna In Clinica 0 80 100 120 140 160 180 200 220 Staessen J, Parati G, Mancia G et al., JAMA 1999; 282: 539-546 10 G. Barbera - 2013 Pressione diurna Vs notturna e rischio di eventi Conen D and Bamberg F, J Hypertens 2008;26:1290 G. Barbera - 2012 11 EUROPEAN SOCIETY OF HYPERTENSION (ESH) - EUROPEAN SOCIETY OF CARDIOLOGY (ESC) Linee Guida 2007 per il Trattamento dell’Ipertensione Arteriosa A cura del Comitato per la Stesura delle Linee Guida dell’ESH/ESC 12 G. Barbera - 2013 Classificazione dei livelli di pressione arteriosa (mmHg – PA clinica) Linee guida ESH/ESC 2007 Categoria PA sistolica PA diastolica Ottimale < 120 e < 80 Normale 120-129 e/o 80-84 Normale-alta 130-139 e/o 95-89 IA di grado 1 (lieve) 140-159 e/o 90-99 IA di grado 2 (moderata) 160-179 e/o 100-109 IA di grado 3 (severa) ≥ 180 e/o ≥110 IA sistolica isolata > 140 e < 90 13 G. Barbera - 2013 Relazione tra grado dell’ipertensione e danno degli organi bersaglio Stadio 1 Non segni di danno d’organo Stadio 2 IVS (ECG, Rx torace, Ecocardio) o assottigliamento vasi retinici o microalbuminuria, proteinuria o sCr 1,2-2,0 o mal. ateromasica (Rx/Eco aorta, carotidi, aa. Iliache-femorali) Stadio 3 Segni e sintomi di danno d’organo: CUORE: m. coronarica, IMA, Insufficienza cardiaca CERVELLO: Ictus, TIA, encefalopatia ipertensiva, demenza vascolare F.O.: emorragie-essudati retinici±papilledema (i.a. maligna o accelerata) RENE: sCr > 2,0, IRC VASI: Aneurisma dissecante, arteriopatia obliterante sintomatica 14 G. Barbera - 2013 Raccomandazioni della Società Europea dell’Ipertensione (ESH) per la misurazione della pressione arteriosa convenzionale, ambulatoria e a domicilio Eoin O’Brien, Roland Asmar, Lawrie Beilin, Yutaka Imai, Jean-Michel Mallion, Giuseppe Mancia, Thomas Mengden, Martin Myers, Paul Padfield, Paolo Palatini, Gianfranco Parati, Thomas Pickering, Josep Redon, Jan Staessen, George Stergiou and Paolo Verdecchia, on behalf of the European Society of Hypertension Working Group on Blood Pressure Monitoring Journal of Hypertension 2003, 21:821–848 15 G. Barbera - 2013 Situazioni in cui dovrebbe essere considerato l’ABPM ESH/ESC 2003 ► Quando è stata trovata una considerevole variabilità della PA dello studio medico all’interno della stessa visita o in differenti visite. ► Quando è misurata una PA elevata nello studio medico in soggetti altrimenti a basso rischio CV globale. ► Quando vi è una marcata discrepanza tra i valori di PA misurati nello studio medico e quelli a domicilio. ► Nel sospetto di una resistenza al trattamento farmacologico. ► Quando è implicata una ricerca. ► Nella valutazione della ipotensione (disfunzione autonomica, farmaci) 16 G. Barbera - 2013 LINEE GUIDA SIIA 2008 PER LA MISURAZIONE CONVENZIONALE E AUTOMATICA DELLA PRESSIONE ARTERIOSA NELLO STUDIO MEDICO, A DOMICILIO E NELLE 24 ORE Gianfranco Parati, Stefano Omboni, Paolo Palatini, Damiano Rizzoni, Grzegorz Bilo, Enrico Agabiti-Rosei, Giuseppe Mancia a nome del Gruppo di Studio sul Monitoraggio della Pressione Arteriosa della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa 17 G. Barbera - 2013 Limiti di Normalità per la PA Ambulatoria secondo le Linee Guida ESC/ESH 2007 Normotensione 24-ore < 125/80 mmHg Diurna < 130/85 mmHg Notturna < 120/70 mmHg Ipertensione 24-ore ≥ 130/80 mmHg Diurna ≥ 135/85 mmHg Notturna ≥ 120/70 mmHg 18 G. Barbera - 2013 Indicazioni cliniche tipiche al monitoraggio Ipertensione da camice bianco (gravidanza) (ipertensione clinica isolata) Ipertensione resistente alla terapia (ipertensione secondaria?) Sintomi di ipotensione associati a terapia antiipertensiva Guida al trattamento antiipertensivo e controllo efficacia del trattamento Disfunzione autonomica Valutazione della PA al risveglio JNC VI Committe WHO/ISH Committe G. Barbera - 2013 19 Possibili indicazioni cliniche per l’ABPM Sospetta ipertensione da camice bianco Sospetta ipertensione mascherata Sospetta ipertensione notturna(OSA) Ipertensione Pazienti Come Resistente Anziani guida al trattamento antipertensivo Diabete Ipertensione in gravidanza Valutazione della ipotensione Scompenso Autonomico LINEE GUIDA SIIA 2008 G. Barbera - 2013 20 INDICAZIONI PER IL REMONITORING (MONITORAGGIO RIPETUTO) Pazienti con ipertensione da camice bianco Pazienti trattati con effetto camice bianco Pazienti anziani con ipotensione Pazienti con ipertensione notturna Modifiche della terapia LINEE GUIDA SIIA 2008 G. Barbera - 2013 21 Controindicazioni assolute al monitoraggio automatico della PA Fibrillazione atriale o frequenti battiti ectopici o altre arimtie che impediscono la registrazione di una serie regolare di battiti cardiaci; Soggetti che si sottopongo ad una intensa attività fisica o che usano frequentemente il braccio monitorato durante la registrazione (operai, atleti, autisti, etc.); Scarsa compliance del paziente: particolarmente rilevante per il monitoraggio della PA a domicilio che richiede un coinvolgimento diretto del paziente per la misurazione LINEE GUIDA SIIA 2008 G. Barbera - 2013 22 ELEMENTI AGGIUNTIVI DEL MONITORAGGIO PRESSORIO DI 24 ore Ritmo circadiano Variabilità pressoria Pressione differenziale (o Pulsatoria) Carico pressorio PA al risveglio (morning surge) cronofarmacoterapia 23 G. Barbera - 2013 La pratica clinica giornaliera Adeguatezza dell’esame: – Almeno il 70% delle misure – Almeno 2 misure valide per ora durante il giorno – Almeno 1 misura valida per ora la notte 24 G. Barbera - 2013 La pratica clinica giornaliera Adeguatezza della strumentazione: – Bracciale di misura adeguata !! – Tecniche di misurazione mista (auscultatoria/oscillometrica) – Apparecchiature certificate AAMI/BHS 25 G. Barbera - 2013 26 G. Barbera - 2013 27 G. Barbera - 2013 La pratica clinica giornaliera Adeguate istruzioni al paziente: Al paziente è richiesto di tenere un diario sulle sue attività maggiori riportando almeno i seguenti dati: Orario in cui va a dormire; Orario della sveglia; Orario in cui si alza dal letto; Altre occasioni in cui va a letto (es. siesta); Orario dei pasti principali (indicando se si tratta di un pasto leggero o pesante); Orario e caratteristiche dei comportamenti e delle attività occupazionali; Comparsa di sintomi (in questo caso consigliare ai pazienti di mettere in atto misure aggiuntive); Orario della terapia (assunzione del farmaco). 28 G. Barbera - 2013 La pratica clinica giornaliera Nell’analizzare un monitoraggio delle 24 ore considerare 2 tipi di misure: • Misure di CENTRALITA’ • Misure ISPETTIVE 29 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ Fondamentali, indispensabili: – calcolo dei valori medi, sia sistolici che diastolici, della PA delle 24 ore e dei singoli periodi 30 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ VALORI DI RIFERIMENTO Medie ottimali Medie normali Medie anormali <130/80 >135/85 <135/85 >140/90 <120/70 >125/75 Periodo 24 h <125/75 Periodo DIURNO <130/80 Periodo NOTTURNO <115/65 American Heart Association Scientific Statement 2005 Circulation 2005;111:697-716 G. Barbera - 2013 31 Misure di CENTRALITA’ PA Giorno/Notte Dal calcolo della PA media diurna e notturna si può valutare se vi è il DIPPER DIPPER NON DIPPER calo fisiologico notturno: ESTREMO DIPPER INVERSO 20% – “DIPPER” 10% riduzione ≥ 10% della PA notturna vs. diurna – “NON DIPPER” 0% riduzione < 10% della PA notturna vs. diurna –10% “EXTREME DIPPER” riduzione > 20% della PA notturna vs. diurna –20% “RISER” incremento PA notturna vs. diurna (inversione) 32 G. Barbera - 2013 DIPPER Riduzione notturna della pressione superiore o uguale al 10% dei livelli pressori medi diurni(o di almeno 10 mmHg per la sistolica e/o 5 mmHg per la diastolica). 33 G. Barbera - 2013 NON DIPPER Riduzione notturna della pressione inferiore al 10% dei valori medi diurni. 34 G. Barbera - 2013 DIPPER ESTREMO Riduzione notturna della pressione superiore al 20% dei livelli pressori medi diurni 35 G. Barbera - 2013 DIPPER INVERTITO O RISER Inversione dei valori della PA notturna rispetto a quella diurna 36 G. Barbera - 2013 Incidenza di Ictus Fatali e Non secondo il “ Dipping Status” in 575 anziani giapponesi ipertesi 25 Fatali 20 Rate % Non fatali 15 10 5 0 Dippers Estremi Dippers Non Dippers Dippers inversi Kario K et al, Hypertension 2001;38:852 G. Barbera - 2013 37 Rischio Relativo Aggiustato di Sviluppare Eventi CV per “Non Dipping Pattern” in 556 Pazienti con Ipertensione Resistente (RH) suddivisi in base allo RH Status 3 RR 2 1 0 RH da camice bianco RH vera Adapted from Muxfeldt ES et al, Arch Intern Med 2009;169:874 G. Barbera - 2013 38 Curve di sopravvivenza libera da eventi CV in 556 pazienti con Ipertensione Resistente divisi in 4 sottogruppi di “dipping patterns” Muxfeldt ES et al, Arch Intern Med 2009;169:874 G. Barbera - 2013 39 Circadian Blood Pressure Changes and Left Ventricular Hypertrophy in Essential Hypertension Verdecchia et al. Circulation 1990; 81:528-536 Nondippers Dippers Controls 75 80 85 90 95 100 LVMI (g/m2) 40 G. Barbera - 2013 Correlazione tra microalbuminuria e profilo pressorio * 35 35 AER (mg/24 h) 30 P<0.001 25 20 * 15 15 10 5 6 0 controlli dippers non-dippers Bianchi et al. AJKD 1999; 34:6 G. Barbera - 2013 41 Progressione della malattia renale I non-dippers hanno una più rapida riduzione della clearance della creatinina vs i dippers (0,37 +/- 0,26 vs 0,27 +/- 0,09 ml/min/mese P < 0.002) L’aumento della proteinuria è maggiore nei non-dippers vs i dippers (993 +/- 438 vs 691 +/- 222 mg/24 h P < 0.009) Un pattern di tipo non-dipper dell’ABPM è associato con una più rapida progressione della insufficienza renale. Un migliore controllo della PA notturna è un aiuto aggiuntivo della terapia antiipertensiva”. Timio et al. Clin Nephrol 1995 3(6) : 382-7 G. Barbera - 2013 42 Patologie che frequentemente danno un profilo non-dipper Ipertensione secondaria (aldosteronismo I, feocromocitoma, s. di Cushing, stenosi a. renale) Sindromi da disfunzione del sistema nervoso autonomo (s. ShyDrager, Parkinson) Diabete mellito complicato da neuropatia e/o da nefropatia Insufficienza renale, post-trapianto renale Ipertensione sistolica dell’anziano Sindrome da apnea notturna Sindrome metabolica? 43 G. Barbera - 2013 Patogenesi del profilo non-dipper Disfunzione sistema nervoso autonomo Sodio-ritenzione Varianti genetiche del RAAS ? 44 G. Barbera - 2013 Suzuki – Hypertension 2000 Insulino resistenza Sodio-sensibilità Sindrome metabolica Ipertensione con profilo non-dipper Iperattività sistema adrenergico Aumento del Ca++ intracellulare 45 G. Barbera - 2013 Il ritmo circadiano dell’escrezione renale di Na+ è alterato parallelamente al ritmo circadiano non-dipper della PA nei soggetti con ipertensione essenziale sodio-sensibile Non-dipper Dieta iposodica Dipper T. Fujii et al. AJKD 1999 G. Barbera - 2013 46 Nei pazienti sottoposti a trattamento dialitico Un persistente profilo circadiano pressorio anormale è un fattore di rischio per lo sviluppo di cardiopatia dilatativa progressiva, indipendente dal livello pressorio e da altri rilevanti fattori di rischio Covic et al. Am J Kidney Dis 2000, 35 47 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ Valutazione della VARIABILITA’ PRESSORIA – La variabilità pressoria è intesa come deviazione standard dei valori medi di PA monitorata. – Possiamo distinguere una variabilità a breve termine (diurna o notturna) ed a lungo termine (delle 24 ore). – Più la D.S. è alta maggiore è la variabilità dei valori pressori. 48 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ • Nei soggetti ipertesi è stata dimostrata una variabilità pressoria più accentuata associata sia con un grado più severo di DANNO D’ORGANO che con una più elevata frequenza di EVENTI CARDIOVASCOLARI. Mancia G. , Parati G. et al., Hypertension 2000 Rizzoni - J Hypert 2005;23:483-486 • La “variabilità” della PAM correla con il danno d’organo, la morbidità e la mortalità cardiovascolare, anche indipendentemente dal valore assoluto della PAM 24h. Mancia - J Hypert 2002;19:1981-1989 49 G. Barbera - 2013 Grado di TOD (danno degli organi bersaglio) secondo la variabilità della PA (SD) in 5 classi di pazienti ipertesi con aumento della PAD diurna (n=728) 2 Bassa SD 1,5 F=8.61 p=0.003 Alta SD 1 0,5 0 <75 75-84 85-94 95-104 PAD Diurna (mmHg) >104 Palatini P et al, Arch Int Med 1992;152:1855 G. Barbera - 2012 50 Analisi della sopravvivenza in 286 pazienti con alta e bassa variabilità della PA Sistolica Bassa Variabilità (SD 15mmHg) Alta Variabilità (SD >15mmHg) Sander D et al, Circulation 2000;102:1536 G. Barbera - 2013 51 RH e 95% IC per Mortalità CV tra le Combinazioni di PA Ambulatoria Diurna e Variabilità di FC 5 RH 4 3.56 3 2 1.35 1.65 1 < 7.2 1.00 0 Variabilità FC Diurna (bpm) > 7.2 > 15.8 < 15.8 Variabilità PA Amb. Diurna (mmHg) Kikuya M et al G. Barbera - 2013 Hypertension 2000; 36: 901-906 52 Misure di CENTRALITA’ • Nei soggetti ipertesi “BORDER LINE” la D.S. della PA media diurna è un fattore predittivo di eventi morbosi • Nei soggetti ipertesi “BORDER LINE” i livelli e la variabilità pressoria delle 24 ore contribuiscono alla previsione dello sviluppo di IA stabile. • La variabilità della PAD media al risveglio strettamente correlata con l’attività del S.R.A.A. è 53 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ • I valori normali della D.S. sono: • 10-12% per la PA diastolica • 12-15% per la PA sistolica 54 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ Valutazione del carico pressorio: – ovvero percentuale di valori eccedenti i cut-off diurni e notturni; – considerando che la reazione d’allarme è assente, i limiti da non superare sono 135/85 mmHg nelle ore di veglia e 120/70 nelle ore notturne; Valori eccedenti < 10% NORMOTESO Valori eccedenti da 10 a 45% BORDERLINE Valori eccedenti > 45% IPERTESO 55 G. Barbera - 2013 Misure di CENTRALITA’ Valutazione della “Pulse Pressure”: – Una significativa associazione è stata trovata tra la “PP” (PAS – PAD) media del monitoraggio ambulatorio della PA 24 h e l’incidenza di eventi cardiovascolari – PP come marker surrogato dello stiffness vascolare (PWV) cut-off ≥ 53 mmHg 56 G. Barbera - 2013 2000 ipertesi follow-up 3,8 anni Studio Piuma % eventi cardio vascolari totali 5 4,9 4 P<0,05 3 2 1,8 1,2 1 0 < 45 46-53 > 53 terzili di PP mm Hg 57 G. Barbera - 2013 La valutazione degli effetti della terapia Rapporto Valle/Picco: – Valle: differenza tra valori PA in condizioni basali tra 22ª e 24ª ora – intervallo tra 22ª e 24ª ora dall’assunzione del farmaco – Picco: media di 2 valori orari tra 2ª e 8ª ora dall’assunzione del farmaco (max riduzione indotta dal trattamento) – valore medio ottenuto nel corrispondente periodo pretrattamento Smoothness index (indice di omogeneità): – media delle 24 variazioni pressorie orarie indotte dal trattamento / D.S. della stessa media 58 G. Barbera - 2013 59 G. Barbera - 2013 Smoothness Valle/Picco DATI ESSENZIALI Medie pressione arteriosa delle 24 ore, diurna e nottuna Presenza o meno del calo notturno (dipping) Grafico dei valori di PA sisto-diastolica delle 24 hr e della FC con valutazione andamento ed eventuale presenza di carichi pressori nelle 24 hr Variabilità pressoria e della frequenza cardiaca Pressione Pulsatoria media Correlazione tra valori pressori e frequenza cardiaca Indici di efficacia terapeutica (valle/picco, smoothness) 60 G. Barbera - 2013 Stadiazione dei livelli di PA mediante monitoraggio pressorio continuo Definizione di stadio dell’ipertensione tramite ABPM corrispondenti agli stadi della PA clinica misurata Impatto clinico similare dal raffronto del monitoraggio tra eventi cardiovascolari fatali e non fatali 24 h normotesi PAS m < 132 PAD m <81 stadio 1 stadio 2 stadio 3 <140 <148 >148 <88 <94 >94 Bur – Hypertension 2002;40:817-822 G. Barbera - 2013 61 P. Antonio Sinibaldi O.F.M.C. Segni 1937 – Itaqui (Brasile) 1987 62