Minitest Lumix LX5 Piccola ma grande di Luca Forti ttesa da tanto l’erede della Lumix LX3 arriva finalmente la nuova ammiraglia delle compatte di Panasonic: si tratta della LX5. Annunciata a due anni di distanza dalla fortunata ed apprezzata LX3, la nuova compatta della casa giapponese si presenta in una veste molto simile a quella del modello che l’ha preceduta, leggermente più pesante, alta e spessa, ma con un design pressoché identico. Le differenze più importanti stanno nel sensore e nell’obiettivo, non cose da poco dunque; il sensore, di nuova concezione, offre una risoluzione di 10,1 milioni di pixel e, a differenza di alcuni rumors che si erano sparsi prima dell’annuncio ufficiale che volevano un Micro QuattroTerzi anche su questa compatta, è un CCD da 1/1.63 pollici High Sensitivity, dotato di una più ampia gamma dinamica. Per quanto riguarda l’obiettivo, invece, è stato rivisto per via della richiesta da parte di molti utenti, non del tutto soddisfatti del limitativo, seppur qualitativamente molto valido, DC Summicron f/2-2,8 con focale equivalente ad un 24-60mm, che avrebbero preferito una maggiore escursione focale; detto, fatto. La nuova Lumix ora monta un DC Vario-Summicron 24-90mm, equivalenti, f/23,3. Per la focale più estesa però perde qualcosa in fatto di luminosità. Per quanto riguarda il resto del corpo macchina la LX5 offre un display LCD da 3 pollici di diagonale, con risoluzione di 460.000 pixel e dotato di un rivestimento anti riflessi. Sull’obiettivo si notano due leve di selezione, presenti anche sulla LX3, ma con una aggiunta: infatti, sul nuovo modello di A 66 Con uno zoom 24-90mm f/2 targato Leica e il sensore High Sensitivity arriva la nuova compatta Lumix Panasonic tra le opzioni selezionabili per quanto riguarda il formato di scatto è stato aggiunto anche l’1:1, oltre al 4:3, 3:2 e 16:9. Il formato nativo è ovviamente il 4:3 e nelle altre opzioni disponibili, quando selezionate, avviene una riduzione automatica della risoluzione. Sul profilo superiore troviamo sul lato destro la ghiera delle modalità di esposizione, il pulsante di scatto con leva dello zoom, la leva per l’accensione ed il tasto per avviare la ripresa video; sul lato sinistro, invece, NOVEMBRE 2010 FOTOGRAFIA REFLEX c’è spazio solo per il piccolo flash integrato, mentre al centro c’è la slitta che può essere utilizzata per montare un flash aggiuntivo o magari un mirino elettronico (il DMW-LVF1), lo stesso che può essere utilizzato sulle fotocamere ad obiettivi intercambiabili della casa. La Lumix LX5 supporta schede di memoria Secure Digital anche nelle opzioni più moderne e capienti SDHC, SDXC e anche schede Eye-Fi. Tutto ciò in un corpo che supera di poco i 270 grammi di peso totali, cioè con batteria e scheda di memoria inseriti, e che entra perfettamente in un palmo di mano. Inoltre, grazie al rivestimento in gomma sull’impugnatura anche la presa quando si scatta è ben salda; comoda anche la sistemazione dei tasti che sono raggiungibili tutti con due dita, senza mai dover lasciare l’impugnatura, eccezion fatta per modificare il formato o la modalità di messa a fuoco, operazioni che si svolgono muovendo le leve poste sull’obiettivo. Torniamo al nuovo sensore, sviluppato per competere con i sensori retroilluminati, grazie anche al potente processore di elaborazione delle immagini Venus Engine FHD; si tratta di un classico CCD che però può sfruttare una gamma dinamica decisamente più estesa rispetto ai sensori più tradizionali della Qui a sinistra il profilo superiore della Lumix LX5, in cui si nota al centro la slitta per flash o mirino elettronico, a destra la ghiera dei modi di esposizione, pulsante di scatto con leva dello zoom, tasto per la registrazione video e leva per l’accensione. Sulla sinistra del profilo il flash integrato. Sull’obiettivo si nota, invece, la leva per la selezione del formato di scatto. Sotto il dorso della LX5 con il display da 3 pollici ed i comandi. Nella pagina a sinistra, in apertura la nuova Lumix in vista frontale. casa e migliori prestazioni di elaborazione in situazioni di scarsa luce. I risultati che il nuovo sensore offre, sono la testimonianza di un deciso sviluppo rispetto al sensore della LX3. Inoltre anche la gamma della sensibilità è stata estesa, e va da 80 Iso a 12800 Iso, valore quest’ultimo che però non offre una definizione di immagine molto elevata. Direttamente dall’obiettivo si può selezionare la modalità di messa a fuoco, manuale, automatica e automatica macro. Punto di forza della casa, che anche in una fotocamera di fascia alta non è da scartare, è la modalità Intelligent Auto (iA), presente anche nelle fotocamere a sistema Panasonic, che nella maggior parte dei casi imposta la fotocamera nel modo migliore possibile, il che fa sì che questa Lumix possa essere adatta anche a chi non ha l’esperienza necessaria per sfrut- tare appieno la modalità manuale. La funzione iA la troviamo sulla ghiera delle modalità, dove ci sono anche, ovviamente, i modi di esposizione classici (P, A, S, M), più due posizioni personalizzabili (C1 e C2), la modalità scene, la modalità Mio Colore e la modalità Film Creativo. Con la ghiera posizionata su Mio Colore possiamo scegliere la modalità bianconero, La nuova Lumix LX5 accetta schede di memoria SD, SDHC, SDXC e anche schede Eye-Fi. Il vano batteria e scheda di memoria è posto sulla parte inferiore destra del corpo macchina. alto contrasto, stenoscopio, sabbiatura e altre come quella personalizzata, da cui l’utente può scegliere l’intensità del colore, la dominante e un livello di luminosità. Interessante anche la modalità per i video, che la LX5 registra in HD con compressione AVCHD Lite a 1080p, Film Creativo: questa, permette di impostare manualmente otturatore ed apertura del diaframma. I comandi posti sul dorso completano le funzioni della nuova compatta di Panasonic: in alto c’è una ghiera che, in modalità manuale, serve ad impostare il tempo di scatto e l’apertura del diaframma. Scendendo di pochi millimetri troviamo il tasto AF/AE Lock e il tasto per la visione delle immagini e dei video memorizzati. Poco più sotto, disposti a croce i tasti Focus, Iso, Funzioni e Autoscatto con al centro il pulsante menu/set. Il tasto Focus, utilizzato in combinazione con la piccola ghiera permette di regolare la dimensione dell’area di messa a fuoco o spostare il punto di fuoco dalla posizione centrale. Il pulsante Iso, ovviamente consente di accedere ad un menu rapido per la selezione della sensibilità, così come il pulsante dell’autoscatto che permette di scegliere in pochi istanti la durata dell’intervallo tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprio. Al vertice basso della croce c’è il tasto Funzione, che apre un menu ridotto per impostare il Modo Film, vale a dire quale filtro preimpostato applicare all’immagine. Infine, ancora più in basso ci sono i tasti Display, per modificare i dati da mostrare nello schermo, e Quick Menu/cestino, per delle modifiche rapide alle impostazione o per eliminare le immagini quando si è in modalità review. Nella prova pratica la LX5 non ha deluso le attese, offrendo dei risultati all’altezza di qualche reflex entry-level: molto buona la precisione dei dettagli nelle zone d’ombra così come nelle zone di alte luci nelle situazioni ottimali, ad esempio in giornate dal cielo terso. Anche nelle situazioni più difficili FOTOGRAFIA REFLEX NOVEMBRE 2010 67 PROVA PRATICA DI RIPRESA Nella prova pratica la nuova Panasonic Lumix LX5 non ha deluso le aspettative, offrendo risultati di buona qualità in tutte le situazioni. Qui sopra uno scatto in condizioni di luce ottimale, in cui si può notare la resa dei colori assolutamente fedele, ma anche una notevole qualità nei dettagli. Qui a sinistra, invece, uno scatto effettuato con la modalità bianconero, in cui si apprezza il bilanciamento ben eseguito tra i toni di grigio. La ripresa macro è sempre stato un punto di forza delle fotocamere compatte di ultima generazione; anche nel caso della LX5 possiamo notare la qualità dei dettagli dei pistilli del fiore fotografato. A lato un ritratto effettuato con l’ausilio del flash incorporato, in grado, alla distanza di circa due metri dal soggetto, di illuminarlo molto bene. 24mm 90mm A sinistra uno scatto in controluce; non si notano particolari aberrazioni, se non nella zona centrale da cui arriva la luce del sole. Nel resto del fotogramma la resa è buona. Sopra a sinistra una foto scattata alla minima focale dello zoom e a destra alla massima. Il piccolo ma efficiente flash integrato della Lumix LX5. Qui sotto, invece, il mirino elettronico DMW-LVF1, lo stesso che si può montare anche sulle fotocamere a sistema (CSC) di Panasonic. 800 ISO 1600 ISO 12800 ISO Dall’alto verso il basso tre scatti uguali effettuati in modalità automatica ma a diverse sensibilità: il primo a 800 Iso offre una buona definizione dei dettagli; al centro, a 1600 Iso, buono il bilanciamento del bianco ma i dettagli non sono più ben definiti. Infine, lo scatto a 12800 Iso, sensibilità alla quale la risoluzione scende a 3MP, è molto luminoso, ma assolutamente privo di dettaglio. Qui sotto una fotografia scattata in manuale nello stesso ambiente risulta buona a livello di dettagli e di bilanciamento del colore. come scatti in notturna o in giornate dal cielo più coperto la LX5 si è comportata bene. Quello che più ha colpito nella prova è proprio la resa nelle situazioni di scarsa illuminazione: il nuovo sensore in combinazione con il potente motore di elaborazione dà la possibilità di scattare anche nelle situazioni più difficili senza l’utilizzo flash, come ad esempio all’interno di un teatro, situazione in cui abbiamo testato anche noi questa Lumix. Inoltre, la sensibilità che può raggiungere il valore di 12800 Iso, che però porta automaticamente la risoluzione a 3 megapixel, può risultare utile in molte situazioni, anche se la qualità dell’immagine cala notevolmente, con una riduzione della nitidezza e dell’incisione dei dettagli. Per quanto riguarda invece i fastidiosi effetti di distorsione a barilotto, non sono evidenti nonostante un obiettivo così grandangolare. Altro effetto che spesso crea fastidi in una fotografia è l’aberrazione cromatica, che però non si nota mai al centro del fotogramma, mentre è più evidente ai bordi dell’immagine, soprattutto negli scatti in controluce. Sulla prova del ritratto, la piccola Panasonic si dimostra molto efficiente, sia in situazioni di luce ambiente sia quando si utilizza il flash; infat- Qui sopra i comandi posti alla destra del display LCD: in alto la ghiera per la regolazione di otturatore e diaframma. Scendendo si trova la classica disposizione delle compatte Panasonic, con il selettore a croce. ti, in questa seconda situazione, utilizzando la modalità anti occhi rossi, i risultati sono degni di una reflex: incarnato molto fedele, pupilla dell’occhio nera e illuminazione omogenea data dal flash. La nuova Lumix LX5, vuole sicuramente entrare in competizione con fotocamere come la Canon G12, la Nikon P7000, la Samsung EX1 o la Sigma DP2, ma forse anche con le piccole reflex entry-level, ma rimane comunque una compatta adatta a tutti. Infatti, può essere considerata quel punto di passaggio da una semplice compatta completamente automatica ad un mondo un po’ più sofisticato, ma anche una comoda alternativa da portare sempre con se, entra nella tasca dei pantaloni, per i possessori di una reflex. I principianti trovano nella LX5 tutte le funzioni automatiche a cui sono sempre stati abituati e possono affrontare un primo approccio alle modalità manuali con facilità, mentre i più esperti possono essere soddisfatti dalle funzioni simil reflex, dal sensore ad alta sensibilità o dal formato Raw, ma anche dalla possibilità di sfruttare un mirino accessorio, merce rara per le compatte. Il prezzo è forse l’unica nota dolente di questa fotocamera, circa 500 euro più altri 199 euro se si vuole acquistare anche il mirino elettronico, prezzo totale con il quale ormai si può acquistare facilmente una reflex. Tra gli altri accessori opzionali possiamo trovare dei flash esterni, un mirino ottico, oltre a quello elettronico, vari aggiuntivi ottici e filtri, un battery pack ed altro ancora. Per ulteriori informazioni, visitate www.panasonic.it l SCHEDA TECNICA LUMIX LX5 Risoluzione: 10,1MP. Scheda di memoria: SD, SDHC. Formati file: Jpeg, Raw, AVCHD Lite. Zoom equivalente: 24-90mm (3,8x). Stabilizzatore d’immagine: Power O.I.S. Gamma Iso: 80-12800. Rapporto d’aspetto: 4:3, 3:2, 16:9, 1:1. Misurazione: Multipla intelligente, Spot, Prevalenza centrale. Compensazione esposizione: sì. Modi di esposizione: iA, P, A, S, M. Programmi tematici: si, 22. Interfacce: AV Output, mini HDMI, USB 2.0 High Speed. Display LCD: 3”. Peso: 271g. Dimensioni: 109,7x65,5x43mm. Distributore: Fowa S.p.A. Info: www.panasonic.it. Prezzo: € 499 (DMW-LVF1 € 199). FOTOGRAFIA REFLEX NOVEMBRE 2010 69