FONTI LA PER D'ITALIA STORIA PUBBLICATE DALL'ISTITUTO STORICO ITALIANO SCRITTORI • SECOLO XII ROMA NELLA PALAZZO SEDE DEI ALLA DELL'ISTITUTO LINCEI, LUNGARA I9O4 GIÀ CORSINI, LA HISTORIA o LIBER REGNO DE SICILIE LA E EPISTOLA AD PETRUM ECCLESIE PANORMITANE THESAURARIUM DI UGO LEZIONE FALCANDO COD. DEL DI DELL' ARENA S. NICOLO VATICANO ORA LAT. A G. B. CON DI 10690 CURA SIRACUSA UNA TAVOLA ILLUSTRATIVA ROMA FORZANI E C. PALAZZO TIPOGRAFI MADAMA I904 DEL SENATO CATANIA NOV 1 71947 DIRITTI RISERVATI Sicilie di "c. al appartenuto era che di poche le detti io regno li distinsi e di di de annoverai Matteo benedettina Liber o codici prima Soissons, biblioteca entrambi Di Catania. Nella esistenti. vescovo nella esisteva di e Historia della (l\ parlai dei Falcando Ugo perduti di categorie, edizione alla prefazione Nella quello Longjoue, S. Nicolò notizie che due in che l'altro e dell'Arena di fu di mi dato raccogliere. Ora mi quello la giunse bibliotecario, Ehrle, la preparare per oggi Sulla oro noto in inquadrato custodia scritta col queste (1) mitane carte la La Historia ecclesie biblioteca dall'Istituto carte, è 0 tagliata Storico di de Liber di con Italiano, n. queste 22, a Roma, e la Fonti per 1897. iniziali pagina dal Epistola ad storia S N 2. d' Italia meri nu- Di rigo Petrnm sui di A. con all'ultimo la in foglio rasente edizione : XXIII cominciare nuova xvn. impresso Nel di limetri mil- di secolo antica pie a Falcando, in le segnatura Sicilie è margini. piedi quasi Regno Ugo Parigi, da del Nicolò i branaceo, mem- ioóyo, rovescio, automatico, thesaurarium Nazionale la volumetto un prima numerate ora numeratore prima S. del servirmene e sul lungo corre matita a cinquantacinque impressi che fregio vede si Conta un di centemente re- cortesia nota lai. non quanto dell'abazia stemma è Fatte, bruna pelle dritto sul tanto : fatto edizione. mia D, catalogo in legato 132, legatura, il nel segnato X 201 chiamerò ora la il manoscritto alla Falcando, dell'Arena, Nicolò esaminare del codice un Per Appendice da sin S. Vaticana. potei presente che codice, Il di biblioteca dalla P. biblioteca della appunto di dell'acquisto nuova Panor- codici della pubblicate ; G. Vili l'ultima, 55, è formata sul le sole verso dalla stessa da nel contenere a che mano piccolostrappo striscia di pergamena una gliultimi righidella recto parole: SIRACUSA B. labia Domine « vergò la metà, onde presso dalla va breve un 2 alla 5 a quellodi del pare ed è scritto a È benissimo A fu anche si riconosce tutto e biblioteca 18 carta . secolo stesso, a mia per delle da poche paroledella « Pel (1883), 3"Sr. fu in cui il merito e. di 19. inchiostro a scomparso della la provenienza rifare il cammino teca alla biblio- sottratto libraio lo vendette un giunta a tempo essere dell' Istituto Storico der mi da indaginiinfruttuose manoscritto, io e auguro ne ad che in Geseìlschaft fiir altere Italiano, fatte « (0, aveva pubblicata un le stesse giorno deutsche non a Prima 1' Hartwig, il avute aveva me scrivevo: ricerca,nel 1881, testimoni deglistudi Archìv bollo malagevoledi breve notizia da lui una terrogatigli stessi Neues taglionon per questo abraso,none dal di in cui questo stessa « bene salvo riesce assai ma prefazionealla edizione fatta la veggo stessa d' Italia. rintracciare aveva forse della e dell'Arena,si può argomentare quellorecentissimo le vicende narrando marginali,delle subito da chi ha visti altri manoscritti Vaticana, la qualeebbe evitare che uscisse fogliritagliati i parecchienote che, sebbene e dovette percorrere di Catania Nella che salvo dissimile da parecchiedi epoca posteriore.Il codice a di S. Nicolò che Vili del sono di questo codice ; (1) in C come molto impresso sulla legaturae dal stemma del come di il testo, mutilato,fortunatamente, sulla « un mutile restand Historia nel margine superiore; ma ritagliato che si vede me ha 50 più antico probabilmente di A, xm, mutili anche sono ne ve Dallo « pare, immediatamente, dopo questa segue conservato, . ; ma restò carta o paginepiene in piccologoticonon qualila maggior parte alla ; secolo lato destro rimasero mano b che ha e spazio. Il codice nel e. la mancano parecchieparole. U Epistolaqui precede 2$ Quella Historia come scritte, » codice; il tutto mea ciente suffi- appena tania Ca- di quale, in- risposte. lontano Geschichtskunde txc. APPENDICE questo preziosomanoscritto « PREFAZIONE ALLA in rimesso essere possa IX qualunque disposizione deglistudiosi». Ecco oggiappagato il mio le mie parole, dalle ed io mi compiacciodi rileggere desiderio, gettivo qualiperò ora, dopo l'esame del codice,dovrei sopprimerel'agmodo « a prezioso », « è fuori di dubbio ; circa secolo,almeno, un di alla è ma Parigi? di Ugo Falcando di Catania,ci venne fattidel regno di salutis GuglielmoI .1166.,fato vero quicquidde Guilelmo functus scriptum,vetustissimum Renis olim mihi Quod aliquotpost opera quidem Ioannis ut est, prò queste Che i° parolesi Leontini non Ustoria, il modo e 2° Che dell'anno est. ex regni autem Cuius coenobio dei racconto refert. .15. Ex opus quo manu- Divi Nicolai de viri disertissimi allatum Hugonis Falcandi, dum pararem est. haec C1). legitur ricava: nel codice che il Fazello ebbe per dell'autore; ma nome Guiscarda corrosum, pene nomine aetatis .45. anno excerptum Rithonii sub annos con diu post, et la contenente qualechiuse il queste parole: edere, Lutetiae impressum, passim hodie Da manoscritto un nella bibliotecabenedettina memoravi hactenus della biblioteca tre e necessaria, importante dal Fazello,il [Guilelmus]non dispositis, His di essere soddisfacente. risposta una conservato e antico dei più domanda una di notizia dell'esistenza prima Historia Ecco avrebbe dovuto colà e anteriore al poter dare qualevorrei La seguito. propriol'antichissimoche desideravamo dalle notizie raccolte qua che in il codice D appartenesse alla bibliotecabenedettina di S. Nicolò Che e dimostrerò come che vi mano mancava forse sostituito il nome era il di Guiscarda nazione sapendomispiegarealtrimenti siffattadenomiè come data; questo apparivaantichissimo assai e 1558, quando le Deche del Fazello vennero sciupato prima per la prima volta stampate. Circa al re secolo III Filippo del regno « un di summo (1) Deca la concessione Amicus studio II,lib. VII, dell'ufficiodi Amico nel chiedere e cronista storiografo librorum quos partim Catalogus Messanensis ce composuit,partimedendos ve- Sicilia, un allegava D. Antoninus teres dopo,nel 1621, Antonino et « labore additisannotationibus procurat » cap. iv. D"1 ,F7 ; G.B.SIRAGUSA X e una « antiche fra le altre opere cod. ex de rebus Historia « Apparatusad di Antonino Amico, dopo Fazello in "3), nota del testo, scriveva Codex servatus, nec vel in suo parole stesse I et Guliehni II S. Nicolai de Arenis, e poco secondo S. Nicolai in Falcandi tvpis Parisiensibus le quasicon de rebus Gulielmi saepiusconsului,nullum Hugonis ractere or- volume del delle Deche nome Guiscarda « » : membranaceus quem Cataniensis Arenis precisamenteal apposta II Siciliae regum Agostino Inveges nel in biblioth. monasteri! una de 1709, Amico, ristampandoil Vito pubblicareregistra Wilelmi et annotava, Historia una I Nicolai Nel SiculosW Annales ms. Siciliae, regimi Sancti »0). Benedicti sancti «dinis di prometteva gestisWilelmi bibliothecae ms. che dedit Gervasius hinc Arena Tornaceus integer hodie Collatus habet. eo cum Codex cha- autem adamussim 1550 anno exseriptusRegius nostro ex bibliotheca recentiori praeferttitillimi; praefixum nomen apice differt : de quem respondet ceus Torna- unde desumpsit. Dalla 1 di Che ° sorta di Vito nota Falcando 20 si ricava: il codice membranaceo che e Amico vi scritto da era che eglivide non posterioreil mano titolo aveva di nome Ugo ; Che era 3° Che « integerservatus esattamente corrispondeva che poteva ritenersi la metà verso » del secolo alla edizione copiatoda questo quelloche xvm ; tanto principe, servito all'edizione era predetta. Ora, confrontando dateci dal Fazello e le conclusioni dai due Amico che dalle notizie si traggono col codice che D ora mi è dato , di esaminare, io Prima trascurate. fu da lui alcune noto di tutto circostanze il codice giudicatoantichissimo,ma tale,a del secolo lui che xm parte, è anche che di manoscritti ha ora oggi in uno storia di Sicilia,ser. (2) Palermo, 1709, (3) Catania, 1751, iv, p. p. che ebbe fra noi non essere il Fazello mano sappiamo certamente era di stato 0 rari conservazione di A. Palermo, 1892, I, 103. 405, debbono non se brare potè sem- esperto, questo la Vaticana,il quale,d'altra acquistato (1) Starrabba, Scritti inediti alla che nota 9. Amico, fra 305. non i Doattn. solamente per servire APPENDICE buono, sum « Se ». che importa l'antichità, di poi si vorrà Guiscarda « anche sciupato,troveremmo la quando per ora, di custodia dove forse codice che Vito più incollata nel carta scrittura del secolo (0. lo era abbiano codice e non tava por- del Falcando oggi si vede di una testualmente alla edizione cui a tere carat- scritto in che contiene appunto il D il piamo sap- al credere che l'Inveges e oppone vedere potuto scritto mano- non (« praefixum») il lungo titolo preposto xvm Nulla, dunque,si Amico che stesso e » l' del- Invece sovente, poichéil nome xvn, il sorta. integerservatus « di esservi preposto recente, forse striscia di consultato aver al secolo titolo di o era si ricava che notizie d' autore disse di sino dice Amico non e giàal tempo ma scritto, era dalle cui nome Amico titolo alcuno V. nome fosse antico,ma quanto che quel Amico, portava non e un foglioantico potè disperdersi rilegatura nuova di Vito Invegese antichissimo Catanese mancante, particolarità questa il certamente la denominazione che lecito, fosse scritta sul codice » relativo dall'autore delle Deche. è come corro- «pene gliconviene non attestato supporre, era molto giudizio un , di conservazione pessimo stato Se al D convenire personale, poteva e XI quelloche eglivide ottimo, mentre ma PREFAZIONE ALLA in cipe prini due qualità queste convengono. Fatta ragione di che questo, che studiato dal tutto, forse ma Fazello, copiadi quello. Così, codice uno xm di poter rinvenire lacunoso come pri\mum Historia un in P ravvicinare (i) e e altro, in A poco me ne e B ne Hugonis Falcandi\siculi de rebus in librimi ab trovo un gestisin interiore potuto per Siciliae D. ac domini altro di potermi la speranza lectionis encomium praefatioet hi\storicae Suessionensem. speravo , avessi non il davanti trovo mentre e corretto, onde più che all'originale fra le mani avere typisexcìusa (sic),stadio, et beneficio Reverendi accessit Tomacaeum di una probabilmente inoltrato ; et regni Galliae LongogaeiSuessionensis \Poutificis Huc molto del secolo xn, come integro, e sia l'antichissimo consultare,non forse abbastanza in C il dubbio concepire si possa io anelavo speravo testo e pare un mentre che antichissimo, del secolo me è dato di mi ora a i tre Regno, iam Matthaei Consilio. peni\tiore per Gervasium | G.B.SIRAGUSA XII codici Parigi,è completamente delusa. di paroledella prefazionedel 1897, che dalle mie codice « Ecco perchè io dicevo s^ riferivano al cne dell'Arena,avrei dovuto sopprimerel'aggettivo di S. Nicolò prezioso». Resta un' altra ora lieve osservazione. non e predetta, indagando la parenteladei istituito avevo D progeniedi quelliche nella a allora parlailargamente. di Soissons che modificare anzitutto Catanese A di servì un hanno alla testo il D a e sia il principee delle che tale mi seguono, altro un più evidente reso quali quellodel quadro genealogicoonde , dar prima edizione,e precedono e poco perduti, occorre le lacune dell'esistenza di probabilità la anteriore l'edizione dei e progenieappartenne questa le altre che considerazione, con a esistenti quadro genealogico,nel quale ora un posto vescovo codici prefazione Nella stringono co- vi apparisca codice il rapporto tra originale. suo Originale sconosciuto Codice A Codice B Cod. del Soissons di vescovo Edizione principe Cod. Mi resta il dubbio giustificare a l'antichissimo, potesse dubbio che mi D e C armi si si Messina, e di che è codici A l'inciso codici C il re il richiese B D, e che narra che rese e (e perciònella del manca al Fazello ; delle lacune Una sons, di Sois- vescovo dei timori In soldati la speranza mia edizione nell'edizione giungere delle navi del ritorno re in questi codici aiuto di navi allo re essendo non servì fatto. Bonello. un al D, il minacciato sopraggiungeredi il timore e per Matteo che importantissimo, e C preoccupazionee Maione, poi di Sicilia allontanò Nei della narra che narra Codice manifestato della città di Palermo e dell'uccisore lacunosi di I D quelloperduto del di e , è laddove Codice copia di quelloche essere dell'Arena di S. Nicolò sopratutto dal seguente nasce dei codici Guglielmo antico da e stratigoto ogni parte la del lità. tranquil- 1897) Yl principee messinesi a nei Pa- APPENDICE lermo, Ora monarca. nel fra mani, taciuta,essendo avrebbe non testo a cui manca C Codd. la (Ediz. princ. . . . Messanam ad Codd. interim autem rex . stratigotumpopulum- galeas possent . . A ad Fazello, viris 65-66). interim stratigotumpopulumquot- galeas possent cumque viris structas, sine dilatione 00 instructas,sine dilatione sed alio fretus Consilio, Cacabum sed multi milites ex quantum adverse ac parti formidinis statuit ergo, adventus, tantum diffidentie galearum civium Siciliae his oppidis cognitismilitum ingens auxilio regi Quorum access viribus a disii- animo Rex sumptis auxilium At rc- vero . . . regisconfluxerant,quantum resumpto scebat, dinis accedebat. ergo, resumpto accre- adverse tantum partidiffidentie ac formistatuit spiritu panni,da siffattoconfronto che nel manoscritto ex cilie ciuntur. interioribus Si- illi roboris come Consilio, revertitur. Caccabum coniuratores partibusad . lus] sed ille [Matheus Bonel- multi accedebat. munitio- . restituit,sed ex ha- transmitteret mum venit. milites misit instructas,Panor- multitudo metu vulgo quotquot viris et spem spiritu Se, triremes sublato,regiquoque et praefectum alio motus subitus autem Messanensium illi roboris accrescebat, . iter instituit. rursus nam viso, Messa- appellantnuntium ut VII 459). P. strategotum nibus [Matheus Bonellus] rioribus inter hec inte- rant, regis confluxe- hoc rex quem alio fretus Consilio,Caca- Siciliepartibusad auxilium sed iter instituit, bum rursus . . [Matheus Bonellus] . armisque diligenter bebat, sibi transmicterent . quelli II, lib. ad urbis armisque diligenterin- sibi transmicterent . mittit nuncios civitatis,ut Deca (Ediz. 1558, . que riscontro a l'inciso, secondo B e autem rex Messanam mittit nuncios ut quoteumque civitatis, que quale del Fazello. (Ediz.dell' Ist. Stor. pp. 83-84). pp. dal l'avesse trovata se principale, appariscapiù chiara,pongo D e la questa circostanza tace appunto il testo secondo e fedelmente molto questo passo secondo i codici che contengono in cui rinfrancare il a attingeva. la dimostrazione Onde valse Fazello,riassumendo ebbe che manoscritto il qui XIII precipuache della circostanza come PREFAZIONE ALLA . . . scaturisce che il Fazello ebbe fra le mani P quam (a) sine dilatione] occyssime evidentemente mancava l'in- G. XIV che ciso questo del narra manca diverso faccio D, pubblico,onde in trovo questo conformità anche per « accederet « citatem » molte « corredate del facsimile del da esso, le quali date varianti in e comuni C; P a e a collocazione C . di D che sovraccennate anche ma generalesi quello perduto del da le lacune per in notevole una per errate; more» per per » componandum » « « come fore occupato per « civitatem « », «accideret» e.: p. » « aserciri » per « ce- » per « ce ac- , componendum molte e » e altre. Come delle sono le che e antiche del testo, sebbene sono che non stesse mi era sembrano paiano permisero di dare (i) La scrittura noto. scritte esser e B, di fatte in stessa certa una certa qui parmi, come tipo francese, ma Sicilia dove erano io trovai che io di C cettai ac- avendomelo a credere quelladegli altri ciò teria ma- compilatimeriti sono composti lui,m' indusse D rala, trascu- della partizione Ricordo onde testo dello mano una dell'amanuense averli cod. con trattati nel che o capitoli paragrafi perchè il modo gotica del specialmentedi A più copie potessero della nelle edizioni anteriori. giudicareincapacedi è che perchè l' ignoranzacrassa lode,ma marginalidi tempi parecchienote intestazioni di non questititoli, fatto ha semplicirichiami agliargomenti quali le più scrittore in C il D dianzi, accennai diversi,che come che questo omissioni, ripetizioni, trasposizioni, spesso nuncupato « cersiri », « », della biblioteca CO. pienamente la solo in P strai, dimo- come è lecito supporre discendono parolemanifestamente in fosse bensì assai spesso e che non alcune in , e codici come dubbio, apparato, sebbene nuovo notevoli di Soissons, e vescovo il nella biblioteca rico Appendice l'edizione dell'Istituto Sto- anche giustificano riscontri categoriadei nella seguire le di questo tratti di lezioni poco Questi in Catania fondato poiché in Palermo, forse fatta in Catania la presente con manchi non si trovava notizie,le quali presento codice A più antico di D, e copia di quelloe queste nuovo US cui attinse il Fazello quello a ma predetta, A che D in dell'Arena,essendo di S. Nicolò fosse AG SIR giungeredelle galeemessinesi pure che B. non Francesi toglie che in gran stiti, superuna numero, o APPENDICE egli li che mutili restano quadre Il D in non generale dal punto, un quale fa difficoltà e un' è facile intera indica la lettera la da fare errata, alla giusta. porvi a ho cura Quando due sotto siffatto sistema da ture abbreviadifficoltà cancellatura si limita come grande tesi paren- sbaglia,e sbaglia sovente, la sotto parola, con le Una sovrappone intendere che confusioni volte a comuni. quando ma tra presentano. visibile, appena mutilazioni vano ritro- accennai, cui leggere, poiché a copiare. a tali titoli si margine, le dalle raschia, dato derivino di superare cercato di evitare. Le agli studiosi, però codici sigle dei sigle,è bene Edizione A Cod. 6262 B Cod. 14357 C Cod. 5150 D Cod. 10690 dell'Arena di quali ricordarlo, P seguita sempre, ai le singole sono della della della biblioteca biblioteca biblioteca biblioteca e apporre le righi ai alle che dell' edizione lezioni mi non laboriosi evitare per erronee sembrano riscontri parentesi quadra, la forma da aggiungo e principe, Parigi, della di che avvertire si riferisce la variante pagine frequenti e troppo essere pongo alle tralasciando Storico, Debbo necessari. riferisco D dovrebbero i sic che cui di varianti dell' Istituto a difficile escono seguire, del che l'amanuense nò cancellare punti, ed tre che spesso volte a poi intende o fatto cancella, non né dove con variante è non troppe, sono però nasce li noterò fu gli D la rifilatura per qualche con da avvalorato quasi tutti,io e che antico più ora poiché questi ; ma o codice giudizio viene Questo con dal traesse XV PREFAZIONE ALLA richiamo opportuno con varianti Tali comuni. sono le seguenti : 1550. Nazionale Nazionale Nazionale Vaticana; di di di Parigi. Parigi. Parigi. già della biblioteca di S. Nicolò Catania. G. B. SlRAGUSA. niVwcfotyemiffct"fa^ ft*m*ib; ^twèfi wmttì%ÌJm»fi^i«m^ %t^f Afpatr asme nt^ afemcpttii^^ t^Jfatw"rp^^ tir ramar tnofei«-0^ufr «j^^lbtffmf a"jHd "tt/tó»ettqu6ttfi4rt|«nrtómn"mi^; awcmTbutuf tami^nl. ur"t$ttt ^ cpm «abmtmfieflfettiirfVutti^ tpwkimfc nic iAtwrawtw ^ftu mjUhm- n"t£few ^^mc-ci^n^toiJa^c^cttutWfrt m^dtótuMr toùxymvttyaMZ tia«t^iicropfetTmtt-ttimo2x FALCANDI H. p. 18. tyrannus] tirannus i. detulit p. iq. 8. in come plebi 20. [De 15. iureiurando] iusiurando C 21. [De excidi]o 4. stris 26. p. 22. p. 23. 1. 14. p. 24. 17. p. 2$. 4. quid] qui 26. 5. 2j. 5. p. 28. 4. tamen ve- regis] P come P come redit[u De 15. 11. hiis] his P come [De amis]sione [Affri]ce (C admissioneJ 19. P come C aliquid]aliud 5. B come 17. 6. tyrannus] Ma- Hispania] Hyspania Mamudorum sexaginta].lx. piene] nuper PC come 6. deerant] id] omnes come id 15. omnes 14. per- ultroque] utroque 19. famem] fame C come BC plurimis] pluribus come io. 16-17. nam-obligatam deerat quicquid]quidquid 11. PC habentes] habens 11. 9. ilico]illieo nulli]nisi C come [De Mai]one 15. C come turbabant] perturbant p. autem] io. C Boam. et comes Hispanie] Hyspanie 11. smudorum] p. regique] regisque come cuippiam] cuipiam veluti]velud cancella- 16. facillime] facilime 31. Richardus] Ricardus tirannus inquit]inquid palatii]palatiisepta septa 4. plebis] eligunt] eligent 28. 8. Boamundus] 20-21. qui quem] manca 30. opibus] oppibus 14. 3-4. Svcil[iam] in Greci] vestris Richardi] Ricardi 2. C P Gre]cis [cum pugna et Grecis [Barens]is civitatis abire] abire in come manca si] quam 19. crederet Hugonis] Hugoni 29. de [Apuli]am in regis riumj cancellarius p. dicturos]ducturos 7. Simon Symon] transit]u 1 1. ultioni]ultionis 24. 31. C come distulit] 21. C egredi] ingredicome 25. adoriretur]adoretur esset] esse 2. nisi p. regi] regis 23. mani[festatione] Ma[ionis] 9. De B come manca come 19. Maio- C in nis] Maioni p. 29. 4. quidam] quidem daque] opidaque p. 30. 1. De io. p. 31. 8. sibi 13. 22. licet]licent C Dopo etiam Ma]theo risque pronaque] 11. [Bone]llo C come 26. 5. come B come C occupato] nuncupato protapnaque come PC [qualiter] et Hispania] Hyspania 25. 15. oppi- 19. audendum] audiendum Almafiam Maioni aggiunge spontaneis]spontanes detrahi distraili] 3. Amalfiam] 22. 17. Richardus] Ricardus com[ite] Andr[ea] come manca. Dopo 9. Melfiam] Melphiam [Ma]ionem occmiT optimam aggiunge P come quoque 18. [De plerique]ple- 21. B C 28. e- que-] quep. 32. 6. Molisini Mollisinii] come in oppinionem V- 33' 4- 3. adversus 14.-15. Le parole : satis superque nefandissimi]nefandissimum inquit]inquid plerique]plerisque! 18. p. 34. 16. 19. P come C 9. haud] haut Dopo virtutem 24. come C se 17. mirari cano man- opinionem] aliquid]aliud 14. obstructam] obstrusam come AB manca. aliquid]aliud chari] debachari 4. aggiunge tuam come PC 13. debac- LIBER p. 35. velut] velud 12. 36. p. 37. 1. 1. cum] ratum] 22. SICILIE. raptum morlique] mortisque 23. idem 30. dopo regi (cf. r. 29) p. REGNO DE P come cumque Dopo quidpiam] quippiam ripete de rege optimum oportunum] 2. PC come ac] 17. ad ' Bonello] Bunello 24. p. 38. 1. 30. fidem] suam impunitas]impugnitascome C p. 39. 8. p. 40. 3. sensim] 6. sensum desideret p. 41. p. 42. 2. 2. excusat] recusat sunt 14. rumoris come p. 44. 4. 3. come come C In 46. p. 47. 4. 8. 4.8. 2. PC come rosso emolliri]emoliri e è della stessa est] \am io. sint] 2i.timoris] come C come C 13. Ade- inquit]inquid 20. è in in 13. civitatem Dopo 30. mano così: margine, fine del [De cap]tione exilarata]exhilaregiam aggiunge tutti come gli altri, rigo che finisce con 6. regis depre- Sequenti a capo Aristippum] Aristyppum C come 7. carceris 5. 14. suis iussio]lictere (P manca. extiterat]exstiterat quidquid] quicquid 10. P come C literej 19 e. 9. inter eos come come in C come mutile 23. 1 1. per ope 16. et 18. Consilio destitutum e si C come propensiorem] C P puniendum] C P rifilatura la PC come interficerent interficeret] come futurum laudantes] laudentes quicumque quecumque] visus] nissus io. futuram] 13. leggono 16. posse nel a primo rigo stento. 9. Phi- Philippum] Philip- P habiti]eos tyrannidem C sono lippus]Phylippus posse 15. viderent archiepiscopi di D a P 25. perveniret]pervenirent 19. deferebat]differebat parole: in come adquireret]acquireretcome 24. affinitaticome affinitatis] Le manca Apuliamque] Acpuliamque 21. sollicitudini sollicitudinis] manca C come mutilo 24. pum 50. C longis erant desiderat] P come suspensa] suspensas 12. 5. // titolo che peterent]peterat 3-}. in manus P della p. C est] ei 23. pugniendum p. 49. 26. come de] 9. accersiri]aserciri 18. come margine eamdem p. C come manum] 5. C come 15-16. longis erant] grande iniziale rossa. come p. P ripetuto in con 2. nuptias manca. 13. quoquam immisceri] imisceri 4. Adenaolfus plebi]plebs dari 45. pre- BC P redeuntis]redeunti rata è p. idem itidem] ut io. come pessundate] persundate 21. p. 43. quoque] 30. insuper]desuper 3. effluebat]affluebat nolfus] iubet] viribus 21. B come PC circumductis] circaductis 4. P come ut] ac 27. C celeri]sceleri 21. C come allexerat illexerat] come illisque illis] 10. quidpiam] quippiam 14. P come amplectendum] amplectandum 19. C promissi] promisi come longam] longa Dopo 8. abscedere ascendere"] 9. PC preleniat come libaverit] oppidum] opidum 3. industria temporis aggiunge C come inter 24 P . habiti rem] tantam n. esse nec] neque (PC tantam come C remj 22. 25. camerarium tyrampnidem] FALCANDI H. p. si. i. come p. 52. 6. iuxta C 18. quod manca additus p. 53. 54. 1. è 55. 2. 56. 1. 25. P enim autem] implere] imperum PC videt] vidit universis]universi 3. C 18. anuloque come C p. 57. 5. eos] p. 58. 6. tyrannidem] tirannidem 15. eo come [De vero 7. confabulatone] p. 60. 6. adfuturum] affuturum ripete satis come 61. 3. Dopo causas] aggiunge tamen la 20 e. 15. auctores] a actores quidquid] quicquid C come causam labentes] labantes io. videret] videre 5. vasa] argentea argenteaque i 7. 16. anulosque] C come vasaque [filio]regis C persuasi]persuasit come [r]egis fabulatione cum auderet] audiret 13. prestolabantur come prestolabatur] 16. ergo] P 9. proditoribus]ad depredatoribus abire]habire 14. Dopo promerendum De Guil[lelmo] egredi] ingredi ripete quidem tempora de ac 12. PC come C [regis](Cha: filio super ^ua/e termina C P P' 59- p. Dopo ag-- P come 9. 9. /a con manca, [De Ro]gerio 12. liber]atione come tantum] 5. 24. ad 32. etiam ripete ei iusiurandumque PC come Dopo C di optaret sillaba prima aditus] P come 21. C come sensum in come Dopo 12. Symon redituris]redituri 19. circumspecte] circonspecte 4. La C come sensim] manca Symoni] io. putabatur putabantur] il. 16. que 11. ripetuta. come p. et co?we 18. p. P come depositis dispositis] hoc C in come P come PC come .xx. etiam agg. incoacta] inchoacta fuerit]fuerat 11. cuius Dopo .xxn.] 14. giunge p. 8. caput] capud indolis]yndolis 9. io. P i4.tyrampnidis]tyrannidiscome GuilielmoJ 22. [De mes]titia [regis] p. 62. 14. p. 63. 6. merore] merorem id] his 14. manca. [M\]thei 64. 9. aut fui sse - velut p. 65. 3. 26. come 3. 66. 6-8. inter 11. come p. 67. 3. nemo - - C C in posuerat è matica 1 come recepto come manca diligenter C come 19. manca libertatis come liberalitatis] 9. Maio Boft ha gravare] P C 23. abbreviatura progravare Rkstitutio di consueta C come 1 1. confuso manca 23. semper in in B come C velud] 12. subtulisset sustulisset] quocumque restituit resumpto] Clavum perpensuros quoteumque] passo p. 21. D C come come manca reg[is] gratiam come P perpessuros] 1 [in] Sclavum] manca nomine eo [ad populum] regis populi] temporis 13. 20-21. Bonelli Bonelli p. a] ab io. se [Aiaocu]tio 21. in così: in armis nemo PC 9. in P manca io. 20. spem P C 20-2 1 // . posuerat quantumque come P benignitati]benignitatis C come uti come civium quantum] innate] ingrate in P adquiescens] acquiescens come io. miserateque]misereque come C PC 6. manca. in P 6. regi] regis come C 68. p. 3. transmetiri]transmeare i6. est 69. io. p. 1. Sclavus] Clavus componandum C come B come tantum] tantumque rursus] p. 71. 20. p. 72. 9. Dopo ripete et 73. 2. [dit]orum p. 74. 6. p. 75. 2-3. usque 6. conatus] cognatus loci C p. 77. 3. 78. p. 5. 79. 2. 80. 4. P come 18. 28. 7. P Dopo 9. [De cast]ro 14. socios Gilebertum Gillebertum] 6. 14. De [Butheri]e haditatione io. oppugnandum] 14. PC come positionem loci] P come 26. obpugnandum quin] qui ancipitem] accipitem 17. P come infidibus intìdis] agg. quoque 7. iri]ire ABC come 12. Marius Mariusque] C novo] nove C C come 6. 9-10. C 16. 12. hiis]his eos] p 82. 5. Dopo 83. 15-16. consequeretur] consequatur eo eidem conabantur] est agg. harii]Ioarii quis minus] fuerat minus come affligi affigi] sionum come P C come P come P B come C come contigerat] 9-10. precognito] preconito 25. cognabantur P 11. caput] capud come PC magister] magister quis auctores] actores quidem] quidam 12. convolabat] convolebat 7. PC come repperisset]reperisset adstraxissent abstraxissent] incesserat]inceserat 28. pro- 9. fuisset breviter]breviter 7. socios P etiam pleriqueagg. 4. 22. [De vin]dicta Saracenorum P come oppidi] opidi 81. p. 84. 3-4. proponeret] disponeret usque p. p. C P come suspendit]suspendi (C suspendi mandavitj contingat come . come transduxisset]traduxisset audiendum 28. Dopo visa come p. iure C come p. et acto audendum] come 21. avertente] 12. [subver]sione Placie i fuit P come in C come de et impetraverat]impetraratcome 7. C C Orgeolum positioncm come come manca Sarracenorum] 12. come Orgeolum] iure] in haud] C 17. aucto] 76. iam partes [destruct]a qualiter P come P come come 18-19. eveniat]evehat P come diversis]diversi di[versas] per 13. C P come quoque agg. 24. regni fuisset orta Buterie p. C come senescalcus]senelcascus come armati 15. amicitiam] amicitias immersit]emersit orta] 20. armorum] C in Sclavus] Clavus discurrerent discurrissent] io. C come come manca eos C 32. Dopo advertente 23. P come rursum huc C noluerint]voluerint 18. PC ususque] ritusque come 12. quam - De 19-20. SOLAVO autem come diversa per come enim ei] 14. C in P conflusissent confluxissent] 7. qui 10-11. haut eis]eis P come (r. 15) R[OGERIo] DE ET autem 1 1. hiis] his 11 dopo postquam BoNELLI componendum] armarum p. trovasi ma 9.quasdam] quosdam 18. PC come Ma[tHEi] CAPTIONE p. qui, manca SICILIE. REGNO DE LIBER P come 29. carcerum 21. fuerat A B come come non] nec come aliquid]aliud C 26. Io- C 25-26. vexarentur] manca. 13. 30. vexabantur come C promissionis]promis- FALCANDI H. p. 85. 3- ducti PC in come manca terius]Galterius p. 86. I. Dopo esset 16. p. 87. 6. [De r]egis filiiJ il 7. p. 88. 5. 89. 1. .xiiiim.].xiiii. 16. 90. aliquid]aliud plebem 3. ut sultis p. 91. 2. 19. 6. 92. 4-7. p. 93' 6. V // tratto a 15. p. 94. 8. summa C come 26. et C exsequens P. 95- 3. erat] erant lebertum] p. 96. 8. apparuit PC come p. 97- 5* 4. manca 29. fautores]factores transumere in agg. consulti]con- 20. Gentilis]Gen- 5^6. velut velud] 10. PC in sima] splendidis- 12. nulloque] nullosque 20. 8. C come in impium auctores] 13. hactenus] Mateusque] PC come 18. actenus Matheus exequens] A B actorescome militum manu C come 19. 29. 31-32. Gil- P come 15. hiis]his absentantes] videri 7. virum C come quiepiam] quidpiam omnes dignam] come 11. aperuit] P se] eius assentantes videri dignam come PC come PC C moverint 22. C quod] que 9. Dopo C come come commoverint] sanguineo C come Siculorum] singulorum regimen] reginam 17. eos premunitus] premunitus 30. 9. 98. eo] transsumere] C gentile]gentille 25. come pius] pius 24. in C come ingressu]egressu longa] longua 16. C 15. 6-7. in odium] modum 19. 24. eum p. 12. P manca 27. impium Gilebertum militum manu eum] 15. C come avertebat]advertebat io. in 14. eius PB ad a] gaytus] gaitus come excitaret] passis]sparsiscome 5. C come episcopi]episcopus 5. come inizialedi alia è ripetuta. ut] 16. come filiosque filioque] 4. beatius]beatus conabatur - palatium agg. 13. Dopo B come admovendum Tustinus] Tustanus splendidissimecome p. è 12 r. portanza Sull'im- dissenteriam]dissinteriam regin[a et] officiali[bus eius] 24. christianis christiani] tillis saracene C in De de in] 22. subsequutus] amovendum] P come eum C subsecutus putabantur] putarentur come io. come C come mancano P come mi- Al P Siracusanum] Syracusanum 9-10. 14. il. P sarracene] 4. Guai Guiluelmi ha: (C volutuosum dell'edizione. 1 come 20-21. induti]inductis 9. p. C predia] premia A ; Mimnermum imponeret] imponerent principatu]principatum come 9. nota 17. valetudine]valitudine incitarent p. PC PC secundi voluptuosum] Mimnenium BCD; legione cf, della come novum 18. Minenium proprio nome 21. come 15. [ W]illelmi regis C in come manca 12. confluxe- manca. [et cre]atione ab accusatimi valeret]velleret et 20. obitu accusabat] 9. ABC come conamine] cognamine 7. campanarium] campaniarum 13. amicorum eadem eosdem] eo Calataboianensis]Calataboiamensis 27. agg. noris] minori C P come rat] confluxerant eos] 4. come PC come hiis]his PC hostiariis] come hostiariisque 15. P come inquit]inquid 26. gaytus] gaitus 9-10. PC virum prudentem] prudentem quasi - 16. velut consanguineo] ipsis]ipsiuscome comitem 19. velud] manca come C come come PC PC in C p. 99- p. tranfretavit 8-q. transfretavit] 100. P come p. /or. C come [De 1-2. 9. 13. propter quod 24. PC come 15. ta- atestante attestante] cardinal]cardinalis 28. manca. 28.totiens 9. consecrationis dus] manca Ricardus adprobo] approbo Pompei] Pompeii pare habere [électum] come in PC mano C 106. 7. Richardus] Ricardus 18. Richardo] Ricardo PC come [et Ri]cardum Richardi]Ricardi 21. [in p]arte iustitiam p. 107. De 11. De p. 108. fratre et regine mobilita[te] muuerum statu 3. in P 15. De 2. in 4. come Quarellum posteriore (C ha mano Hispania] Hyspania et 16-17. pecu- diversitat[e]hominum civi- post il. 17. Guillelmum Emenso a capo grande con chardi] 19. Ri- Richardum] Ricardum come C Rupeforti]Rape forti in C 12. Stephani sperabat dopo filii Hispania]Hyspania 17. io. (r. 13) venturum Perticensis completimi]complectum 27. in B comitis plenis]plenus gratiamanca ostentans]obstentans Siciliam in come 21. De in P C creatione cancellarium Willelmo] Guillelmo cu[rie] contra Richardus]Ricardus C). referrentur]referentur 11-12. mortem come C inquirensmanca C come cardinalem per di pare scribit scripsit] adventu in manca patri]fratricome Ste[phani] 111. 8. 28. curie e qualit[ate] Willelmum] 20. lata manca pecuniam] peccuniam gaytus-palaciimanca 1-2. 14. v. 3. post mortem] (in Siciliam 110. eiusJ possit]possitque que come p. moribus 21. 27. De 109. sbiadilo t[atis] Messane Richardi p. molto 18-iQ. De inizialerossa, quia] omnino 13. sententia fratris niam] peccuniam 4. PC come [De] Richar- Richardi]Ricardi 22. [De mori]bus regine 1. .11.]duo 20-21. comitem et quopiam] copiam io. C I5.quan- Perisini come P 16. dudum 1 5. Parisini] 13-14. Richardus]Ricardus in C come C 20. 21-22. Richardi]Ricardi finibus] partibuscome p. steriore). poB come Willelmus] Guil- 26. Siracusanum 14. ceteris agg. ultime inquit]inquid io. P come totìens Panormum inter 9. di locacitatiscome i4.Ioquacitatis] C Dopo 25. che mortem le tre mancano posthaberi]post 5. PC Panormum] 6-7. [De am]icitiainita C minutissimo cardinal]cardinalis 20. [quod post] multis a suc[cess]ores (in tirannum come quamquam lelmus [habeba]tur titolo è in carattere tyrannum] come ceterique] ceterisque doque] 3. 18. malos coaptabat] coartabat 9. 105. impune] impugne hodio vita questo 4. p. nenecessitatis] 9-10. atj atque P come in [eum] parole; in D 104. C 13. dificultas difficultas] io. quod] eo dilexerunt p. velud] velut 19. P come 103. adstruere] 15. P come precepitcome precipit] 8. spectabat]spectat 22. p. P come camdestinis clandestinis] 8. Pctrum servum hiis]bis 18. manca, men 102. servum] fautores] factores i 1. C velud] velut 5. cessitas p. g. Petrum aufugiens]affugiens 16. abstruere C come sequuti]secuti io. potestate] potestatem 7. SICILIE. REGNO DE LIBER 15. 8. De consuetudine Pan[or]mitane eccl[esie] 13. Gallias]Galleas .ii»R.]duasco»zePL7 16. onus] honus come C 14. 17. De tane ordina- Quarrellum] FALCANDI H. p. ria. iiobus.] duobus i. dam 113. 19. y. 114. 1-2. [De quod] eo [populus] della lut] 5. De p. 116. sillaba prima aductus quadam que] omissis itS% 5. velud] 119. P velud] Sedictum QUOD p. 120. 5. haud] AD haut De 13. p. 122. 5. Nota hoc] V 123. ab scisuris 17. 7. hoc 9. detruden- velut C uiusdem Richardo] 18. canc[ellarium] hispana] hy- 27. legione cf.nota (C ha 4-5. racenos Sarracenos]Sa- conflarat]conflaret delVedi\. 2 7. D 12. [Nota] [Nota quo]d ODtAj C come 20. Belli]sinensisinfirma[tus est] 22. ha PC come de] ab 19. posse P come 20-21. propinavit Dum] manca in come egro] ergo Salernitanus C li. ad dam 23. quiddam] qui- 8. manui] manu come 16. domum C suam] [De capti]one Salerni scissuris] io. domo [med]ici qui C come sua venenum venenum; [De] u. Cum Salernus] porrexisse]prorexisse 5.mos]mox Ricardo 6. medicij Bellimensis Bellisinensis] malefìcium] malefìcum dicum omissis- 15. 21. Stephanum 6. Quarrelli]Quarelli 13. velud] come 15. della [medi]corum (C [prop]inavit (C ,r. 124. BC come CORRUMPIT periculum eiusdem] 2. renitenti]renitendi Ro]bertum Richardus] Ricardus [SUNT DIS]SIMULANDA siroppum] siropum p. ap- PC come importanza Robert[us C come 31. contra invidia 2. B come Qualiteu 12. 23. ve- locacitate loquacitate] prorupisse]prorumpisse 21. velut TEMPUS [FIDEM] CUPIDITAS 121. C come 17. [contra lata detractores Per HODIA p. 14. Sarracenos] Saracenos 9. C come 5-6. Sarracenorum] Saracenorum ha ad ob] 20. exactissime]districtissime sententia PC come [Ratio con]tra 1. 9, De come velut 28. spana p. fine la manca oppidis]opidis Sarraceni]Saraceni 2. 18. paucas] paucos 18. sillaba, prima dove C, detradendum dum] p. D ET in Saracenorum porrectas] prorectas 1. QUOD , 7. cui- P come 17-18. Calataboianensem]Calataboiacensem p'. rry. in re) C come della mancava ma ; CIRCUM diversamente, ma [Roberti] Calataboianén[sis] accusatione quamdam] 1. che (cf. r. 5) et 20. manca. rec[ipere] mutila, C C tamen 22. ava- quidam] 25. P come 7. De P B come bono C come ac è anche testo la adauctus] 19. adprobatam Sarracenorum] 19. sul parola, si legge chiara probatam] hiis] his inintelligibile, recipere, accipere velud prò sin[gulis] deberent a (Questa intestazione restaurato avevo .n*?.]duas 17. 26. aut] 21. notarii in parte resta ornaret retribui[t] malum Apulie agg. P C repperisset]reperissetcome 2. qui gratis dari] dari gratis non 115. C exornaret] illo remotis Dopo onde p. De 22. manca. p. 8. Od[donis] ritu B P come PC come sententia con grande [con]tra lata Salernum iniziale i-ossa. 20-21. me- chard Ri- uni] Ricardum p- 125. 2. Richardum] io. Ricardum quidquid] quicquid come 5-6. Richardo] Ricardo B 11. Richardum] 9. edicant]dicant Ricardum 13. come P C hiis] his p. 140. subsecutus] subsequtus 4. 9. ei] eisque 24. p. FALCANDI H. IO 141. regis C come proferre in BC si 25. C D Turgisio]Trugisio 22. Beamundus Boamundus] 28. PC 18. Cf. dell'edizione. 1 C come che ut 19. manca. la nota probare] 14. famamque numquam et regi] io. Richardus] Ricardus 13. in P come velut]velud 6. dieta]predictacome 9. caput] capud 17. in C P C P come come come iniquam falsamque] 15. legge ea ergo] igitur il. come hiis]his 4.eam] curie] curia 16. pecunie] peccunie 20. Ricardum Richardum] 2. C come itaque]itaque sunt sunt quippiam] quidpiam 5. manca dum] Richar- 21. Ricardum p. 142. hiis]his 1. P come terius]Galterius patus C manca 144. PC in come emolliti]emoliti 2. 19. p. 145. p. 146. vi C come 5. 8. p. 148. manca. C come T4Q. 150. inde p. 151. 6. manca debere] 19. in come in come 15, P C Cf. C P P dell'edizione. 2 P come C Willelmus] eorum] 11. G come quos consanguineum 15. 1 pecuniam] peccuniam nota quod] 12. nota adversus 16. come 20. la 32. insidiari Ricardum Cf. la C in captos] captos Grecos presumant plerique] plurimi 21. . . . B nostrum C come . caput] cancel- et precibus manca. PC 7-8. ceperunt C ; al ma suo luogo velud] velut 14. come manca in come trovasi C cancellarlo 9. procul cancellato. astruebant] abstruebant P pecunia] peccunia C lo et armis come (cf. rr. 6-7). esse per PC come 22. Gillbertum? PC come predia]oppida come come manca armisque] come aliis P come castello] castellum in come eorum Grecos Richardum] PB 26. manca 13. aperta] apertas [6. sue manca suam 13. eos] 1-2. 22. 14. dubio una 23. P comi? scitote 1. terre Willelmum] 6. adversus 5-6. insidiari presumant] capud p. 15. r. come larium piendo] 7. Em- periculi]periculum egredi] exgredi 25. A come via] uaccersiit]accessiit horum p. 12. a mensis Ricardus Richardus] 21. preeminebat] preminebat 19. 23. Richardus] Ricardus sequuturos] sequturos eius 1. Ytalie Italie] 14. quibusdarn] quibusdarn sue] terre 20. prodltorem] proditorem 147. aliis li. manca. la ni dell' edizione. p. velut] velud 5. 9. P come C come villani] 1. [De offi]cialibuscurie PC come C come 13. Hiis]His [Pan]ormum C come eis partem prebere 25. sustulisse] substulisse Quarrellum] Quarellum regis 20. adimplendo ab principrecipitatus] 17. foverat] foveat 5. [De red]itu 12. obtinuit] optinuit PC come facte] fratrem 26. Hispaniam] Hyspaniam 4. come p. 14. comite Sangrensi] Sangrensi comite 11. additum aditum] 24. C come 143. P come 8. Gual- Bartolomeus] Bartholomeus 6. manca. Richardus] Ricardus 11-12. p. virìs 2. sofio 19-20. ripetute. strappo della PC carta 9. Prima Le parole 21-25. .so, imitilo H tratto così: di inde ripete Regini considerantes in nec posset sufficere posset sufficere - toto vero Consilio castello adducerent tum tan- è in D, nensibus LIBER comitem instantissime sine DE dices, vel omnino La continuata dopo 11. p. 153. 2-7 : Lo ad eum fixum] chardum] Ricardum 54. dum] Ricardum p. 155. 6. Capiciani]Capiani come in C come PC 1 56. 15J. 158. Nel 160. 7. p. 161. 162. 1, 2. spectaculum potuit viribus . . . illius im- huius 5. is] his 8, af- io. 19. Ri- aggressi]agressi Richar- io. illius cancellarli qui dubiam - manca constitutum] constitutum hoc C hactenus] C come ad actenus hoc C come pecuniam] peccuniam 15. C come Richardi]Ricardi 18. hiis]his 29. oportunitas]inportunitas 2. eius] ipsiuscome C Sarraceni] Saraceni 26. P come 17. C come contigua erat] 7. que] qui 22. manca se 29. in P 26. chardus] Ri- come 6. Richardo] Ricardo 3. come 14. tunc] la nota tum 1 eum P come dell' edi\. P come 2. 17. C 8. 8. non Richardus] Ricardus PC come eum manca 17» PC come 15. in C galeis] galleis Richardum] Ricardum Gualterium] Galterium come manca 9. 5. hiis]his come P Richardoque] Ricardoque Syrie] Sirie ipso]ipse in galea] gallea 14. curie statum Richardum] Ricardum manca egredi Cf. alii agg. a] ad presumpsisset] presumpserit aliquid]aliud canus nichil]nil inventem curie statum] 2. 13. ha Dopo 13. prohibuerunt agg. Dopo 20. D 20 r. Leocatulans inventam] multitudinis]multitudine 5. cancellato. pare 16. 15. 163. hoc 8.sequuti]sequti quopiam] copiam 16. PC corrispondente al io. 7. p. ad scissa]scissas BC come che luogo Lecatulam] 2. seguenti mutilazioni: sistentes. 18. // tratto 13. ripetuto. Richardus] Ricardus come p. . facile]facile 28. conantibus] cognantibus machinas p. populo adheserat . 6-7. 7. Ricardus 2. le ad PC in /5p. di D 50 deducunt huiusmodi] C PC contigua come erat p. . milia].xx. cancellarli eius] eiusdem 1. carta universo Simon] Symon 31. p. strappo, è signari ntis illius astrologi]abstrologi et domum 13. dehinc collegisse]colligissecome 16. 3. certa] tertia come 20. p. della verso 3. come .xx. dallo superiori]superiore 27. p. 11. consignari]cum 12. qui fer 14. sillaba prima ven contingeret]contigeret 1. alla ostentantes] ostendantes 11. duce au ioribus ma ingenticlamore cruorem afixum r nel cum civitatis portam mergens p. C come clinato. contra bis ubi de P) que postulabant ripetuta. era predetto dà strappo partem ignotos qui sine his (come quospiam forse il poscen parola maioribus, interrotta pecuniam] peccuniam . SICILIE. super .... 152. sibi reddi re ducerent p. REGNO 4. Gualterius]Galterius foverant] fuerant 17. come opera] P C operas 5. de- p. 164. quarta] 3. 8. quarto milia] .xv. Saracenorum p. FALCANDI H. 12 165. ad 12. come curiam PC 9. .xv. come rumor] circiter] C come Leontini] littoris] 26. B rumor ad curiam circa PC come Leontium come litoris come 27. C 7. ac P hiis] 15-16. manca 20. his come Gualterium] come Sarracenorum] P Galterium in C EPISTOLA p. 169. yemis] 4. hyemis nentur] p. 170. 17 1. thonum p. 172. 2. teuthonico eam desparatis P' Jl 3' rum] p. 174. 6. 17 5. 176. p. 177. caput] 16. p. 178. 10-12. dell' hinc p. 180. manca 18. P come Teu- Teutonum] quove] 9. C come Teuthonicis disperatis] opidaque P come C come ne quo 18-19. oppidaque] 22. 9. Sarraceno- P Khemonia et passo edi\.), enim per videas - dyamitaque enim hinc in D è 6. ne P come gloria riferite et quanta] tantis que civitatis] 15. videas amita quasi confuso, di ripetizione erronea P come in] to- serpeggiante. P come vel ut caput linea una toties] 13. Sicilie posteriore. mano ac- civitas P perfici amita regni tracciata circumclusum come sibi la di e circonclusum] 13. è vi rasura su totius ut] 14. tirannidem tyrannidem] parole sopra Cataniensium haut haud] 28. circonseptum C Cathaniensium] 12. 9. P come ergo 4. Le e circumseptum] 23-24. P 24-25. tempto Kemonia] // C tibi] tibi abrase et alcune sibi parole invicem diamitaque et in come nel multiplici triamita minori C (cf. modo nota 4 seguente texendi genere peritia sumptu- perfici varii] variis 3. theutho- teutonica] 21. elegerint] eligerint Teutonicis] tirannorum sono coaptantur. que his hiis] 17. incursum come capud Palermo come C come fulgor] fugor ystorias] hystorias 6. temptabo] 4. 16. 3. ergo tyrannorum] 14. a P come sustineas substineas] 8-9. come 8. discrepant accrescit tiens p. P Saracenos discerpant] 2. memorari Saracenorum crescet] p. come incursus] 19. Sarracenos] 5- co- 14. innatus et PC come quodlibet] quamlibet 12. P come P come eamque innatus] 22. teutonico] 14. seditionum sedictionum] io. memorare] io. C THESAURAR1UM. C come ripetuto. come ECCLESIE P come conantur locus 2. nica p. PANORMITANE PETRUM AD come 13. ystoriam] 21. dextera] 4. in C in] 12. ut come 7. diversi] diversis hystoriam dextra C come 17. P caput] 23. connectuntur] come capud porrecta] C conectuntur coloris] coloribus 20. prorecta hedificiorum] 9. parte come edificiorum PC : p. 183. I. 184. C torum] 18. 185. mis] p. 186. vegetent] ha hyemis cannemellis] I. sunt fecundi] 11. habentur C come u un o mellis canne come intendendo forse C come hortos] Kemonia] 4. come zucari"] semel Khemonia ortos eam] come in PC zuccraii semel eam C come 14. ureolis urceolis] citroli correggere ingruente P io. idemque citruli] ingruentis] P come 13. itemque] P come 4. P come C come 15. vegetentur siili' cunctos fecunde PC come PC come cunctas] 9. ortorum lumias 6. constituti inclite insolite] 4. obliquata obligata] 2. constructi] P come p. Gregorii Georgii] come p. FALCANDI H. 14 hor- come C PC lomias 18. C come loquar] 6. nos 14. locar habentur] ye- Finito stampare nella di oggi di giugno 15 1904 Forzani tipografia C. e Edizione esemplari. di trecento ISTITUTO STORICO ITALI ** A 204 N O FONTI LA PER D'ITALIA STORIA PUBBLICATE DALL'ISTITUTO STORICO ITALIANO SCRITTORI • SECOLO XII ROMA NELLA PALAZZO SEDE DEI ALLA DELL'ISTITUTO LINCEI, LUNGARA 1897 GIÀ CORSINI, LA HISTORIA o LIBER REGNO DE E SICILIE LA EPISTOLA AD PETRUM PANORMITANE ECCLESIE THESAURARIUM DI UGO FALCANDO EDIZIONE NUOVA SUI CODICI DELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI CURA A DI G. B. SIRAGUSA VOLUME CON TRE UNICO ILLUSTRATIVE TAVOLE ROMA FORZANI E C. PALAZZO TIPOGRAFI MADAMA 1897 DEL SENATO PARIGI DIRITTI RISERVATI PREFAZIONE i. Preliminari. Ai cultori l'opera da quale intitolata : De Ad di del fu luogo, suo nuovi ma ; sola. restituire il ad testo ora le dire che condotta presente, fino di condurre per possiamo La evidenti, niuno da alla sua II, sino forma di a al di e 1 1 69 : torto, a darò prima, ricercare e ristampe con codici I tizia no- volte a aggiungendone volte si degli quel periodo. quali sulla è thesaura- non e delle tutte sui edizioni Guglielmo storia condotte curarsi senza i codici terii, onde furono "c, regno narrazione una considerata, e 1550 Hugonis nelle Guglielmo seguirono, gli errori correggendone di di sempre che che nota nel Historia Siciliae di tempo principalissimadella edizioni a quello che fonte Le Sicilia di di ecclesiae di e Parigi a Panormitanae Siciliae, narrazione come Epistola, una Petruni parte in gestis calamitate avvenimenti piccola di consta titolo col rebus de volta prima Tournay, Siculi siciliana, è specialmente la per di Gervasio rium, storia, stampata Falcarteli la di nare collazio- di giusti riducano ad esistenti adoperati, mira, genuina, almeno e se una sciuti, cono- non a cri- emen- a G. Vili notevolmente darlo SIRAGUSA B. e togliereparecchie a parecchieincongruenze che glieditori modo di correggere trascrizione una diciamo che e inesatta brevemente prima successivi fanno dell' e bero eb- non il dubbio sorgere per parte del oscurità di primo editore. Ma delle opere sue. autore e II. Falcando. Ugo Falcando Ugo di lunghe del tempo in in quellache al intorno cui dettò carattere del dobbiamo In di vasio di dubbio 1 storico la E Tournay. sin qui il suo Non lendo vo- vesse do- che Longjoue, prima è il scritto dei perduti, uno ritenere V in inverosimile, resto ogni modo, soggiunge nome Hartwig di Catania. di Matteo noi, responsabiledi quel Y rifletteva che in era dunque Soissons, sul quale fu condotta mentovata. a stesso le tutte di lui trovasi nome luogo importanza sua avanti Egli '. dell'Arena nel codice la per invenzione, del una primo editore, trovarsi di a Fra ancora. della del autore; metteva il lo che e S. Nicolò credere anni esistenti antico luogo Falcando del codici quello di il primo dell' essere, nostro di altro e pochi sono nome dei nessuno in or il visse stati oggetto sono Si è discusso cui questionitiene però scritture sue controversie. patria,dell'età e le e vescovo edizione sum- Hartwig, rispetto primo editore, ragionamento è Gersenza giustissimo. Re Guglielmo I e il suo Napolitano,a. Vili, grande fase. in. ammiraglio Maione di Bari nell'Archivio antichi ratteri ad credere indurci nei respingere Il Clément in ravvisare « Focault e si all'abbate il di è, casi che trentasette il 70 1 1 il e Un' altra della di 1 1 questione Il primo come « Art 2 Das 1878, 3 p. de quel des 116 4 Mèmoires s La 6 Ep. 46, in Migne, di op. sé lo in b come che di e un scriveva, conseguenza cui a è tutti i ecclesiae codici, 133. e testazion in» ; solo (ediz.1770). Falcandus %u Romuald Patrologialatina, CCVII, des indirizzata qualificavanella "c. Inscriptions Guglielmo il Buono, II, 227, cit. p. Blois, parlando ei Panormitanae mancano Hugo de YAcadèmie Sicilia sotto poi Soggiunge voti 9. Ep. rola pa- narrazione la quando Pietro editore les dates, e. 896 vérifier Verhàltniss è non lui, affermava da nasce thesaurarius titolo e bene 80 6. Epistola! 1 osservò lettera Pietro Normandia, era nome potius de Falcando trattato. con di pregava aut ; ma di Pietro stati, sopravvivevano egli Chi e di statu del un Sicilia prima. ma de storia di Rouen, quali lo le 3 erano Ruggiero maestro fra in venuti di sarebbe che lettera " descripsistis in un'altra che s mandato. tra- Hugues « Stefano e una quem nella di particolaridello scrittore, né Lumia dei di con rigorosamente parlando, il La la suddetto, che Brequigny4, il nome di Blois parole in Sicilia per 2 Dionigi nel 1186, tractatum « vestro casu il sulle e ha lo ce far per 1' Hillger credettero Pietro con che Falcando di S. abbate basta non primo editore, tradizione quello di Ugo », mandargli la del recentemente e fondano Blois « ' in Sicilia venuto conosciuti, codici invenzione una a SIRAGUSA B. G. 345. XLI, nota. 621. Salerno, Halle, PREFAZIONE. è scritto qualcuno in del pel nome del del in carattere Falcando « « rarius » del che la e , nelle a questo Pietro In altro si legge: un chiesa concessioni tante Martini et « ipsimonasterio a rius del » carica, per sua dovea nome « chiesa questa Indulsus Del del : tabularlo di Stato; del nella 1 Nessun nominato 2 1702, 3 Del la di diploma però principioe Giudice, si che nella la il mio di la per considerazione. Il di alla chiesa due originali l'altro in quello nel R. conserva esiste indirizzata letto esser anche Ora a un chivio Ar- ginale l'oriil Ga- Pietro,che è fine. Descrizionedel tempio di Regno il appunto tane fat- Palermo. Epistolasia thesaura- donazione e del 1167 « che la per Morreale Morreale p. 25. V. fosse concessione che Petrus denza corrispon- il che sventura cappella palatinadi dubbio nel di S. Martino di convento idem avvertirlo, esistono bene nel uno però Sancti . 3, uomo molta in diploma e bulano ta- delle una . affermare fondazione del 82 La » S. Martino di ebbe » di Morreale, è coevi donavit ad tenuto essere male. sempre . diploma palatinodel 1167 della fondatore principee 11 Indulso, quam optulit et thesau- ecclesiam . Petro Falcus quella chiesa2, a confirmamus cronologicaporta « del Guglielmo II fatte da fundatam « nella edizione diploma codice corrisponde » Morreale, che contiene di concedimus « thesaurarius « « Indulsus Petrus « qualitàdi successive. della un quel a sponsabilità re- ploma nel di- che osservare 67, insieme 1 1 è sottoscritto quelladata a è da ; ma alla più del al tutto Come '. recente dunque daccapo primo editore, o summentovato «canonicus» assai siamo » di Soissons vescovo XI Guglielmo I, II, 141. del Lello, Palermo, G.B.SIRAGUSA XII rofalo lesse e prima ma la tutti Indub « di lui il Lello lezione Indulsus « dunque e dei diplomi il « « thesaurarius Si La lo credettero questione thesauecclesiae dall' animo, sgombrare del di nome le scritture la parte dirò del fede la non stati sono che uno lo studio tenga consistente nella Cf. p. 138, r. corrispondenti. 12; all'isola. ne rano si conside- se storiche; poiché e ad potrebbe e da non fare di p. 153, luogo '. r. 16; p. 155, 5 ; ture sven- ora, e p. ai un quali altro, di nomi chi io rimando 161, ma che cotesti erronea Intanto r. sue aggiungere frequente trascrizione ciliano, sil' del- ricevutine, patria; argomenti discussi Epistola bellezze parla delle e modo sia stato egli non benefizi per ogni della le e sufficienti sono e descrive straniero come propri, specialmente 1 che dove l'ami lungamente dei codici fonti Historia affermare meravigliadi con più egli merita; parecchi passi della come che ; molto come che specialmente là isola autore. grande importanza palesiabbastanza, ad nostro egli militava, gì'intendimenti cui sono porterebbero la abbia Falcando giudicare della che che attribuita politicain passionisue far credo non patria del sulla siciliano ; altri straniero le hanno alcuni che ci primo Indulsus sulla invenzione discusso anche è Parecchi a dal Falcando. Ugo le biamo Ab- testazion la in- Panormitanae e in che inventata Petrus « Petrus dubbio analogia,ogni sott' occhio. ritenere fu non è chiarissima » avuti per edizioni delle » ho Giudice quello di Morreale, Indulso « col identificare rarius » Epistola per « per e " in » argomento un della editore Indulfo « gli originaliche tre e diploma palatino; il Del nel » r. 2 e le note PREFAZIONE. volesse di Regno o ciò che nulla si può di ho detto dell' essere, certo nostro né autore, poco patria, è il questo cognizionedel esatta luogo rebbero giove- non che testo gliamo vo- piuttostopartitamentedelle Diciamo emendare. mio che della che ipotesie probabilità più una scrissi nel ne chiaramente appare di del avanti ad che ciò a I. sapere stesso nome mettere due più Guglielmo Da del di saperne XIII scritture. III. La La Epistola fu storia, forse per scrivere « de trum "c. corre alcuna ; primo Régno ma, minacciata editore La del matrimonio stato, delle topograficadi di che dedica, all'infuori era in mente dello « di quasi ; e forse Falcandi praefatio ad la Historia e dei con bellezze zitutto an- danni dei quali era dominio dei Tedeschi, immediata Arrigo VI, e poi dell' isola e una Non vi è altra quella summentovata scrittore,se Penon Epistola,infatti,contiene Palermo. di " Hugonis fu, la conseguenza Costanza enumerazione : questa il temuto come di tesoriere, historiam di visione cennanti ac- si proponeva autore Pietro tra Hi- quali incomincia, la intitolò vero, la Sicilia per sarebbe Y della primitiasdedicarem Siciliae relazione. che le con all'amico veris dedica come che opera dir a specie una vivace parole renascentis il per questo suam le di dedicare e quasdam in considerata qualche a Epistola, la morte ; una scrizione de- parola dedica inaspettata XIV G.B.SIRAGUSA del « Il insieme tutto l'Amari disse gliavesse scribere iocundum ac II Guglielmo re bensì forse ma piuttostodettato Gualtiero Offamill, di Tancredi. se E questa pubblicità,come ridestare di stesso per anzi stile che particolari, 1 Storia 2 « « Hec 3 Non mi prefazione,di W. clusione con- ei lesse vo- nel- Die Heimath solliciti dimostrare Jahr (cf.Hartwig, insieme di una neh' altra, per e di Lo un solo scrittore 3. stesso a mostrò dipresso di- un avverti paucis multa, Cf. p. ex 186. solo ricorderò assunto; che ex 1880. all'indole della presente sia conveniente scritto cit. p. 22) volta tal- e Hugo Falcandus, Eisleben, esempi questo stenti, esi- parecchie dizioni ». prudentia lectoris intelligat con lo interruzione, basta senza opera des una nei manoscritti pigliarnota credo anche sempre neh" rimangono prescinderedalla a ma, perstringendo descripsiut pare necessario,né ci dell' Epistola sia di Sicilia,III, 545. igiturbreviter parvis maiora e entrambe dei Musulmani lo Schròter, l'altra incontriamo sono che scritture, così dopo lo persuaderci che ; perduti,vanno l' una confrontarne Historia le due nei come alla nazionale tentata l'autore se sapere che si è Falcando, del quello della circostanza trono della essa con dissi, nei manoscritti come nome questione che il sentimento vivo più al destinata parole le lo contrastare a autore per mento movi- Siciliani. dei il credersi può al Sicilia,portava suo costui ; a opponesse parmi improbabile 2, non Poiché, dal era mitana, paler- dell' arcivescovo quel partitonazionale, che, in chiesa linea prima si non signoriatedesca manca della sull' animo influire perchè in ben come opuscolo politico, un tesoriere stabilirsi della l'animo di destinato non per Epistola ha, il carattere Pietro a aliquid . siffatta di quasi \ diretto » letum « permesso la parola « che il Dr nichilominus » XV PREFAZIONE. Si anche è stata scritta ; dallo stesso Sicilie « domandato poiché ; e Guglielmo II, siamo del novembre è figuraallusiva alle Se primavera che di ritornata e vicende alle dell'estate che di poco poi ciò di lui, ci particolari al cominciar dubbio un' epoca a 1189. rinascente è non audita « teutonico cum « constantiam « nensium « seundi rege del » noi 2, e di maresciallo Magonza imperiale di Regno nel credere il Falcando avanti il primo, subito dovette dopo la si stagionepuò senso 1 2 di Cf. Loc. « p. montis confinia di niente del chiamarsi 171, rr. cit. p. 7. meno ove L' ha » 13-16. nella le e non una senso messa dell' Italia, nel mezzodì Historia il vorrà Secondo l' finire del- Guglielmo, sul re allora del scritta, è più fu importante. dettata morte il che l'Amari, nota 1' arcivescovo confini i passò tran- spedì seguito poi dall' Hartwig. essere Messa- spiritoprofetico. rinnova, il cielo di VI Arrigo alcuno, meno adoperata frequentementetanto il Constantia utinam copia che poiché quivi,dopo autunno, infatti le ei daretur questione, sul luogo lo Schroter, primavera, o finire dell' aprile,e dotato difficile a risolvere, ma di cielo, non ingressaperseverandi Toscana né maggio; L' altra nec sul di Notiamo 1190. sappiamo il Falcando alla Ethnei et 18 polìtichedi quei tempi o Sicilie fines aut agros parlidi si a' posteriore serenità troveremmo haberet, non regis morte qui dice seguenti parole dell'Epistola: «atque « data rispostaè la che la dice dettata X Epistolasia dove e al tempo riguardo ma autore " quando prime pioggie, la ridiventa azzurro rinascente quanto classico nella di « e getazione ve- la primavera 2. Epistolaha ciò non di sempre meno». G. XVI il critico Così della di morte Epistola e vien alle ubbidisce In autunno; rivelazione di onde grande partito, fonte e morale vivace giovata a di parecchi della non sta con dettata dopo, seguire che la sentimenti dei si da E in la xn, di che che fra deve a come, tre struzione rico- codici evo. X stola Epi- relazione evidentemente poco, dei ha non e quale medio affermare e bella la per città nel poiché due si apparecchiava felici conati può sé politico stato secolo precedere la Historia, edizioni, vediamo terra moti. sveva luogo nel si vedrà come la in cui la dinastia momento sempre la Historia. alcuna delle che dire vuol che da genuina secondo dunque, scrittura la giustamente fu adoperata come Palermo e che importantissima;pria di è topografiadi questa Riassumendo, è in data post hiemis « caso, i suoi estinguendo, e succederle; descrizione primavera rappresentazionedello si veniva a ma e della Sicilia nel grave normanna è la precipua per affermazione primavera schietta come la , sua ogni quel- tra primitias» governano Epistola tutto un la che la ogni modo, in e sempre leggi la e autunno, non asperitatem» veris II Guglielmo in discordanza trova non renascentis « scritta fu primavera « tedesco alle l'accenno SIRAGUSA B. fu piuttosto differenza esistenti. mi. La Historia Dei codici o Liber conosciuti, Nazionale di il titolo della de Sicilie. regno teca solo, quello della biblio- uno Parigi 6262, porta Historia, la che in edizione carattere tico an- principe e di « in avere lecito per indugiarsia gì'intrighidi alcuno, del gY inganni utile di Sarebbe storia, anche ma Poiché testimonio del T anno, si come e dalla il suo anche torno, da che vibus » Bari 4 del che e rifabbricare 1 2 e di Cf. p. 4, II nel si p. 175, Cf. p. 21, 4 Cf. ibid. r. in rr. xn « r. 16. 15. ; iacet nel e vata appro- 11 69 una anni 13, e PP- 164-165. dopo. in non città superba Ruggiero parere da nunc che nobilissimis doveva in obbiettarsi può ma Sicilia contro tempo, parecchi — 3 fu con cinquantamila cittadini, non e in poco 11 chiudere distrutta Bari « quel- dettata stata di fu e Epistola nel dà quell'anno, difesa era della dice: » 18-19. rr. Cf. sia 69, 11 in secolo rovine 3 che di la cui riedificazione il Falcando stato cavalieri mucchio 55, egli scrivesse era ne 169 1 febbraio 4 che transformata lapidum prova « Guglielmo l'essere come 1 1 di induzioni. luogo perchè parlando I nel acervos credersi può racconto2, del un particolare descrizione Guglielmo che da ad perfidie, le in Sicilia nel terremoto raccoglie noti scritta la Hì- fu contentarci certamente grande "c, consiglieri. indagare quando era rapporti esser congiure, suoi qui dobbiamo l'autore dei drammatici, particolari le dei e della tacere col papa pace poterono non corte, monarca della e con che di o serva ri- questa d' Oriente, impero guerra e Con '. » veraci « appreso appena descrivere inverosimili spesso « V della Barbarossa, parte accennare contro guerra col quel di in e interfuerant qui eorum si fa grande veduto parte relatione SIRAGUSA B. G. XVIII trocento quatdosi potenun ancora D' altro ci- canto PREFAZIONE. il nostro nel « dice: 8 1, 1 1 parlando autore, 1' opera potrebbesi anche e in gli altri io che luoghi che della calore e ad di si può luoghi,di e 2 3 in secolo p. 28, rr. 19-20. Cf. p. 61, rr. 10-21. GuglielmoI, così Prefaz. Y sotto una p. 8 il racconto i e primi quasi tutto non possa varsi tro- di impressione giudizioanticipato m' inducesse come «Tacito Gibbon alla forma, opera ha d' arte ; tata redivivo», invennel da e né del Thesaurus mi altri,non agi'intendimenti, 3, non appariscono partigiani vi sieno pitturestupende caratteri; pagine di mirabile latinità classica che non di quenza, eloera xn. parte del giudizio che e del Falcando Y opera Aa, editore generale una Cf. Correggo di che di persone, frequente nel 1 né convenire non Lumia, parmi si considera della critica all'occhio che del Guglielmo II, non che certo Vander conveniente sembri tratti a il contrario2. ripetuta dal e ma ; Guglielmo I ; poiché il di esempio per sia, è lui dal Burmann, 1 contraddizioni le del La vi traspare l'antonomasia per dettata stata così 8 1 1 partecipantea quelle lotte intestine,se affermare sebbene il dopo chiudere con- posteriorità.Fra scrivente pregi notevolissimi, se e la Romane tunc dovremmo all'attualità carattere Comunque sia spiegare autore un del dà che periodo qualche luogo,come ei scritta il parere contro quellevicende che stata passione che in che sia e si riferisce al che questo dimostrano potreiporre, ciò Da morì III, che qui pape, accennano ne Alessandro '. supporre epoche diverse, i fra di Alexandro « presidebat Ecclesie» che XIX II, 104. io detti nel mio Regno di G.B.SIRAGUSA XX V. Le a) Y.2i ha il Hujgonis accessit Geruasium in librimi Tornacaeum via Iacobea, siculi a Parigi nel 1550, Reuerendi beneficio ab Suessionensem |sub insigniHominis Domini D. interiore historicae " praefatio, Siciliae regno, iam |rebus gestisin de " pontificis regni\Galliae gei Suessionum Huc Falcandi studio " typis|excusa, primum princeps», fatta titolo seguente: lungo Historia editio « edizioni. ac \Matthaei Longo- penitioreConsilio. Encomi|um lectionis Mathurinum |Parisiis |Apud " Syluestris, Frobenij|m . d . l per Dupuys |Cum legio privi- Regis. La di vescovo del ed sul di Historiae il Tournay, dei principinormanni accadere chi a dall' autore L'edizione storia che Guglielmo LJber « risiorvm,|Cai. al lettore e 1550 un Gervasio della serie confusione di Sicilia,degli svevi monito numerazione. fu finita di L' \ ciò sia potuto le notizie m . e date d. |Impensis fatta coi Fu stampare l. » (p. 192). tipidi al i° del la Historia qualiparlaipiù Mathvrini della 1' encomio Epistola precede Morelivs Septembr. da poi piccolo,di pagine centonovantadue, Sicilie, coi titoli dei Gvil. stesso condotta, operai Y stampava e dello almeno prefazione,il Morel Excvdebat fu Puglia e conoscere hanno non de regno x cui la del edizione maraviglia che fa è in 40 contando non « di doveva di brutta una al Longjoue, proprietario in versi quale fa degli aragonesi, e e di monito breve un dedicatoria lettera quale questa prima seguita da Encomium di forma Matteo Soissons, codice è in prefazione è tembre set- o sopra. Dv[pvys, Lvtetiae Pa- XXI PREFAZIONE. Il codice darò tardi più editore del poche dallo studio ma ; le che parmi i codici quali L' i e rum T del uso e tavit « stiis « ; un » pliciisdeputentur » « nentur mitti ; un » in « « poni » vece in ; di portavit» transtulit Questi, « luogo toto che Cf. 2 Cf. p. p. 7, r. in in ac corn- mutuam prius « , forse parve sup- compensationem « ; un » , all'editore « custodie « studio toto corretto suppliciisdesti- « prehabite » « è angu- altrove, un e » « » depu- carcerum compensationem posse caso per re- oblate « » ; trans- volgare,diventa "c. 2 » e caso « , molti il che 1 di in Rem « conclusit deputari» , « : frequentissimo « poi in luogo di rediberi mutuam un corregge custodie « Abbiamo '. » si scriptu- me hanno carcerum « capitalisupplicioaddicatur » eam », Historia, la ; » capitalisuppliciodeputetur» « « « Così diventa esempi Statuebam « sostituisce più proprio. zione l'edi- assai largo significato in 1' edizione » angustiis edizione: » sia non scritture. codici si vede Dai stenti, codici esi- Due due i codici primo che e nunc ne forme, nelle meglio. Rem « deputare « ma vocabolo « in verbo generico; un "c. » : il costui certe Disponebam « mentre , in nella tutti » tre fatta da principiodelle comincia presenti me « al dei s' incontrano ordinario hanno propono che costantemente Epistola comincia nella edizione « ci fornisce concordano giusto codici notizie delle varianti poiché modifica, per palesi sono pare la trascrizione fedelissima, stata perduto, e di Soissons vescovo 21 15, p. r. 28, esempii editore primo ; p. 36, r. 26; altri 12; r. 1; p. 16, p. 29, che si contentò non r. r. potrei recare, 3; p. 14; 36, r. p. 37, 4. r. 12. di mostrano di- ripro- durre, quale fu B. G. XXII intese ma così A migliorato,ma e dalle edizioni edizione, di Francoforte Sicularum nel M., s. la dietro tenne volume seconda dei Rerum Wechelum, And. apud scriptores, 1579, solamente zello: di graphia furono Mario la Siciliae brevi Faz- la Coro- descriptio libri De regibus le due finalmente e pare stam- di Sicilia del Appendice come Arezzo, Rizzo Michele proposito di storia Nigro, i quattro Mario di Siciliae aggiunte Claudio di Domenico sulla le Deche vi poi col fu cominciato volume Questo scritture Falcando. del A la alla Historiae. prima Prefazione Alla Gervasii del Tornacaei si qua esset, abunde visum librum Così est obtrudi si fa ebbe storica. alcuni errori finem Nunc, adiicere tra la Tournay, coscienza fonte posset. confusione di scrittori,ne videretur della Historia. e la nota guente: se- decreveramus Fazzellus illam, iacturam cesso, temporis spatio con- iusto quis,si ne conformi omittere et e omissa forent,mutilum possit cavillari. una Gervasio non ipsa sub et admissura compensare Tournay, sono è preposta Falcandum in prolegomena resto, Epistola editore primo temporis angustia non et cum Del i titoli della edizione di lettera dedicatoria, il monito della prima parte 1' Encomium di Gervasio la Prefazione queste segue meno e ci genuino, non il ; 636-699. pp. sibi testo successive. prima questa migliorare il e correggere corretto tramandato b) a SIRAGUSA del della valore diversa evidenti importanza dell'opera del in incorsi nella 1' editore che quale dimostra Questa edizione, il Fazello il Falcando, di Falcando ogni modo, prima, ma questi come corregge siffatte cor- XXIII PREFAZIONE. rezioni non ci del testo La e) regni Palermo, nel tertio « nacaei BibL che autem sine fu condotta agio si vede del dalle 1550 e ordine e è non il Caruso nomine historiarum \ nello anno stesso Hugonis curri Come Falcandi I Gervasii di S. Nicolai » Del 1579. sua forse intestazioni si possa nel e Pietro lo con la ; ma rettezza cor- desiderare. Thesaurus anti- Corsicae Burmanno, edizione vede, questa |rebus tanto resto, stampate sono quella del Tornacaei la ; ma Siciliae,Sardiniae, |Siculi |de l' del- sulla prima edizione riferite, edizione si l' al- accenna di consultare, sibbene, adiacentium, di Giorgio Grevio Leida, 1723 che dimostra questo, che su meglio la quarta appendice eglicrede, auctoris certamente di in in bibliotheca « Historia quanto d) Seguì et Poi le identiche con Precede quale si quelladel la "c. nella nemmanco su gestisin Mongitore parole sopra Epistola quanto quitatum f. 51, prima rebus typis excusa serbavasi Catanae ebbe egli non I Nos « nella de codice, anzi, secondo un codice Arenis Historia fu siciliano. di ristampa non 1 : qui, come Antonio D. ex non esistenza stesso soggiunge anche Falcandi Siculae, il Falcando la le due cita raccoglitore Torabsque praefationesupradicti jam primum notitia 2. come Caruso, I, 401-486, in B. G. senz' altro intitolata è regno la Brevis de di L'illustre 1723. Hugonis : Siciliae « scenza cono- ». edizione unico Siciliae typis damus L' opera tom. la per la luce nella Bibliotheca vide edizione precedentie € vantaggio genuino. terza historica edizioni alcun arrecano et t. fu V, fatta Caruso. gestis I Suessionensis |in |Siciliae dedicatione regno cui storia |Hiinsertum G. XXIV Dopo Aa, « il Falcando cui in redivivus Tacitus titolo delle lunga introduzione dalla Ultima storia. Perchè la ricercare. lo e) La VII è T nis Basta Carusii le edizioni nella citate che « pium » raverat prima edizione puys) anziché prooemium] novissima a duni Batavorum demiae Item di caso nel 1725, lume vo- Scriptores de Muratori il titolo valutarne per Falcandi et rebus de gè- Iohan- Sicula prioribus editio- cum ; errori che di stampa, dal libraio : come » in nota, corregge denomina conosceva mente quale riproduce testual- superaverat « , che non manca conosciuta, 1'avrebbe la errori » Prefazione breve 1' avesse se imperium « "c. » gli con per nel il Muratori forse preferitaa quelladel Caruso, « il è è correttissima ibliotheca deprompta anzi anche della emendata. ac credo lettore, precedenti. apparve B ex che ; le Hugonis quella del Grevio, ancora né l' edizione citarne Historia Baptistae Fra al dalla Historia separare Italicarum regno, collata che edizione Siciliae nibus stesso in lode i versi comprendere, a però dei Rerum importanza : stis in voluto permettevano (coli.223-334). lo con la Historia. abbia quinta volta prima col monito e Vander poi riprodotta la E V intestazione, riesco Certo Epistola Tornaceo, segue non quanto per del la per precedenti. Y editore Epistola la segue », tolta fu quale chiamato è edizioni lettore, di Pietro al saluto breve un SIRAGUSA B. per im- « « spe- la citando (Maturino Du- dall' editore. eiusdem mendis Tornatati pur gaia \Sumptibus Petri atque Civitatis. et H istoriati in di Vander e "\\o Aa cu \Encomi piatissimo on\ Edi t io aucta\ Lug- et Typographi Bibliopolae Aca- G. XXVI errori, del che prenderlo a fatta a' 25 ci è codici del quale, come Nazionale b) Codice di della dal Fazello, il quale nel settimo dice di da le « che fu a di S. Hugonis cuius «... adeo « tuorum Lutetiae « volentis attrectare « et « summum corroso, lui recata che da « in fine. notizia Deca seconda I Guglielmo che serba- corio suo, ann. in tania Cadi Rithonio Giovanni si preparava a Parigi « a del » dell'Arena despectavidebatur, cum oculos ut tanquam . videntis statim amiciebatur, quo infecturus Parisiorum un corrosum pare stam- sub no- ». facies repertus est, videretur Lutetiae dell'Arena » pene apparve Falcandi prima « mentre digitulum illi admoveret 2 6262. n. prima fatti di Nicolò Deche, quellacronaca 1 della Guiscarda codice un Soggiunge mine fatio in benedettino Lentini. la dei « ad , manoscritta e col di S. Nicolò libro chiama dei nella quelloesistente avemmo il racconto che cronaca convento codice questo tolto aver una vasi Di ma originale,al Y Parigi segnato Catania. ; studio lo essere conforme in che seguito, ci porta in biblioteca veniva anteriore Però poteva più che argomentare poco altro. non è ripugnanza destar descrizione non si vedrà pare, biblioteca di essere questo da potremo d' indovinare che suo ricopertopresenta- era brutta 15502, esistenti,come del » u questa doveva dato affermare cui scrivere de- a soltanto fa sapere librorum acervo corroso, e mani a maggio il manoscritto non le fra riflettiamo Se di tarlato, lacero così vasi il cuoio che e in Parigi « a si ferma non ma ; originale,del quale ci suo fu trovato mecenate, libro del contenuto il SIRAGUSA B. m . d . l. ex acervo averteret, librorum manumque parte carioso, lacero presentissimo, si quis vel veneno Prefat. »; omni in p. 6. calend. viii . iunias ». Cf. Prae- PREFAZIONE. Il Caruso, codice nomine colla notizia l' Inveges nel nales Siculos lielmi « colai II (ediz. 1 75 1 scrive: ) colai « quem « centiori « praefixum de di Da S. Nicolò servatus fatte da me a del che tutto ciò volumi ; ma p. A 9. nota 103. 1 75 che credere di Catania, ; oggi Le in- visita il dubbio nascere oggettipiù e « passata in proprietà notevole quando sia ricerche però una trafugato,all'infuori come, e di quale che il 1550 infruttuose come del è strano dopo. di veramente il codice dopo , verso Catania, mi fece era 1 ; ma secoli Benedettina, stato sapere. Palermo, 1709, p. 405, due in vetrina di studio possibiledi 2 sia custoditi che vi che dicendo dunque al Fazello riuscirono di di manoscritti 1 » comune re- nomen copia di questo traccia ogni alla biblioteca accurata Falcandi segue sino al esisteva Catania servatus, Tournay. all'Amico » S. Ni- in praefert titulum; Hugonis si ricava notizie corrosum «pene teger di smarrisce ne Fazello al corrisponde perfettamentealla Gervasio dell'Arena se parso « nullum di Soissons il secondo queste note Ni- S. monast. integer hodie L' Amico 2. vescovo poiché edizione » I et Gu- membranaceus charactere habet del il codice anno Codex « saepius consului, autem nelle an- rebus De Gulielmi in bibl. ms. bibliotheca Arena « manoscritti l'Amico e » D' altro Fazello. rebus de Sicil. Arenis de rebbe concorde- questo dal dei catalogo regum di questo Apparatus praeliminaris ad Historia « in e » abbiamo suo l, nel Siculis, cita la auctoris che canto « all'esistenza dissi,accenna come sine « XXVII da in fatto di pochi di sità curio- chi, non è Prima 1' lui pubblicata\ mi studi come le giorno un prezioso manoscritto modo disposizionedegli a Versione di Catania, la segnatura con del secolo cartaceo Falcando di Filoteo traduttore che e dell'Arena2. Re bon infatti dice italiana tradotta per « ritrouata benedettino deglifattidel Re Qualche sino ma a in frase certo della risulta sua in 1 sul News Arch. di S. Nicolò questo et poteva "c. abbia avuto in testimonianza del assai ovvia. dell' Arena di il manoscritto certamente sapere che quella Falcando? Hugone che fa supporre le mani un sulla «editio Fazello, fu tore; tradut- Se era principio,mi fra |lingua nuouamente « fatta dal il traduttore era età\del dal latino nella del testo S. Nicolò Guglielmo |Siculo deglifatti 11$$6\. Le parole considerazione noscritto. ma- del Castorina. nel\laminore successero scoverta una di se pure cominciò prima edizione, e manoscritto Archiv luogo quest'assunto; qui der perduto che deve Gesellschaft fùr (1883), 381. 2 che procedette evidentemente altro dell' Omodei, fu finita sulla notizia autografo del codice in nota inedito; princeps», Sicilia la poco pubblicazione. Dimostrerò versione sia Falcando |ritrouata ripete),come Mal dalla scritture del benedettino Hugone versione, specialmente seguito il lavoro della a sfuggitauna il traduttore punto quale, come dopo di \Philoleo |Homodei lo codice un delle due che crede Universitaria utile di esaminare parve Historia della biblioteca (ed eglistesso Historia : certamente è qualunque a prima giunta l'affermazione giustifica così \Antonio al Castorina anonimo mi fgliuolo|nuouamente accennano » ma Castorina et quelle Guglielmo di Si\cilia, cose |Guglielmo suo questo trovasi 25, italiana fatta sul codice aspetto l' intestazione Essa Re\ Mal questo in oggi 21, versione una sia stata degli bene biblioteca Nella D. XVIII, Pasquale la versione Veramente del Omodei. Sotto S. contenente xvi, testimoni studiosi. Filoteo Omodei. O. notizia lontano non rimesso essere possa italiana di Antonio Pel risposte. stesse 1881, breve una interrogatigli stessi in che auguro da veggo aveva avute aveva ne quale, ricerca, nel fatta la stessa aveva me il Hartwig, da e di SIRAGUSA B. G. XXVIII stor. Sic. N. S. a. II, 90. ad esser perciò la affermare basterà fatta sopra speranza considerarsi altere deutsche come il codice di cavarne affatto che la di S. Nicolò, qualche delusa. Geschichtskunde "c. VIII XXIX PREFAZIONE. esistenti,dei qualiabbiamo I codici biblioteca della tre 6262, 14357, contiene che App., Vi è poi un 4848 n. cuna al- dell' Epistola,senza estratto un di codice quarto meri nu- mente rispettiva- chiamerò io che 5150, sono conoscenza, Parigi,segnaticoi di Nazionale B, C. A, esistenti. Codici II. importanza. a) Codice di membranaceo sono quali le mutile in testa disordinatamente, verità è evidente arabiche 29, 37 " 30, dovrebbero 38, 39 le con invece essere legati,fossero e i due suddetti per [rere quorum « |diamsunt finisce così : « delle lacerazione e e 1 secolo La iam neque "c. reducti», hinc inde altre. che La ne \ Vedi al essere alii » pagina seguente. in xvm, guisa che di e. la 20 asportò mutila buona cifre con le carte 28, quelle segnate 31, e. che finisce " incomincia: 28, che comincia: della iniuriis ad è onde uspiam compa| continuazione è insieme infatti,che 27, ; mentre verborum e. numerati hostes alla messi come nell' ordine posto e. piedi, capovolti. Questa errore un da dimostra di continuazione sua « « che della parte bruciate parole; ciò viceversa. e parole: la trova b altri anche in sono 13-14 anche nel forse tina, sessan- 28-52, 56-61 25, 19-22, legatii quinterni,i quali furono son carte bruciatura, la quale in parecchi di alcune quinterni, prima di costa x35" margine, carte distruzione con i Le X 8-12, carte per il distrusse scrittura. 180 mm. delle luoghi (tav.1). Questo piccolocodice A, 6262 anche parte e. 36 che » e concor|| da delle lato per colonne XXX G. B. SIRAGUSA Codice Rappresentazione Col. impetum et derent terosque lio id quorum fuerat semel eorum armis Bonellum proceres gestum Sed ab Matheum et excitata magis minantes nisi derent. ad bantur, sperantes interim autem disce- eundi eos concesserit posse re libertatem gratiam suam igitur Hec ad nimepro d ducti,populo voluntati s ade scuntur, ut ab ad Ioh facile trans- brevissimi arum prò M n vari- malorum temporis coartavit p licet rerum tamen totique attulit de- enim piu- solum tatis st et amissione exhausta non aliam et ad ultimum reseratis autem, repentinaque tra ple- Cacabum exeuntes, runt. deme- tumultu sedato, cum inte- iterum promeruerant Sic alioquin ; quam opi ut columes rogantes c. posse industria ex gemque mutila. agnam tam defensionem tamen hinc acr regem Illi vero quaquam lum poterat, non instabant 20 ut expe .., sedari e. Col. mitigare interim ut della b. , eos A. in multa minima irrepatempora t, interfecto pra the- Ro- meminimus, atrui geret, moribus iam evi- insigniri, dentiam, et alterius XXXI PREFAZIONE. Questo codice risalire alla fine dei in a del Falcandus, carattere e dissi,ha in che 2 e della senz' altro titolo mancasse3) Z?£ che all'ultima medio e. 1 1 carta, di di sermoni evo o 6 1 a, altra alla carta e. 58 prima lonna co- e dietro servire il trattato Seneca, a che in vi va sino carattere istessa, una per qualcuno di frequentinel tanto per che Segue d. dell' epoca è mutila regno affermato erano qui, immediatamente Dumiense ma mano, poche de della aveva quale tien trattati che la ; ma lacerazione, come IV, 222. 20. Cataloguscodd. Nella tav. si sa, la 3 di Martino mano una attribuito falsamente capoversio appunti da riuscire molto come Hartwig di di Liber Epistola segue X di numero la Historia, che alla metà principiodella opera minutissimo quei L' poi e con eleganti, con 1 e. quatuor virtutibus si crede serie dalla 566, nuovo tutto il titolo antico (onde sino al scritto gina, pa- \ è scritto: Baluze 2. colonnine due rosso 54. e. E Comincia va 2. legatura,il 6262. goticopiccoloin Sicilie la sulla recente, faciliabbreviature. come è scritto scorso, cui apparteneva Reg. 10485, collocazione, Lat. in bel scompartimenti, del secolo carattere senza pergamena, in sei diviso del Baluzio di carattere di in legato più antico il pare far forse potrebbe mi e bibliothecae mss. |Fal|candus. A' piedi della prima Hugo mano: si xiv, xm, E quali,in dei Hugo secolo col dorso ornamento, uno Catalogus codd. secolo summentovati. tre alcun del dice Paris, Regiae il che Loc. 1 mss. bibliothecae il titolo : Liber Regiae Paris., Parigi,1744, de regno Sicilie non è è alquanto chiaro,sì perchè nell'originale fotografiariproduce cit. p. 21. meno nitida né riuscito, sbiadito la scrittura in e rosso. sì poteva perchè, XXXII D' onde né potè non copiato: stato quello di essere dimostrato, è Matteo in mutano lode Leggiamo infatti in nam fu gè re nibus servandis alios produnt bus sima si munitionibus quidem nec que in pace 1 2 nec retinere bello Cf. p. 172, Cf. p. 14, . a d valeat rr. 24 - 4-7. p. 173, . nec cum possitesse r. 4. retinere bello et hostes, sociis, abbiamo Sicilie libertatem quidem piunt inci- occidunt. Apulorum tunc si alii preficias, resistentibus aut il cod. multum A. constantissima stra fru- adipisci non desiderans, quam e- tranquilla. r. . gens, ut sufficeret, multum possitesse s- stra adipiscifru- desiderans, quam ptam plerumque servandis et de regno quos iusseris expe- pugnam Secondo in constanti libertatem gens, (sic)arbitror signa bellica conferantur; ignorantibus Liber studiis rerum pugnare quam novi- semper reponendum, copiisad le edizioni. Apulorum tunc . Apulis, qui fiducie dire, ante si munitio- del il A. omnimodam aut coactis si- il cod. gaudentes novarum trucidant Secondo . . spei cunt. . . tate co- sociis,introdu- luogo (e Pugliesi. hostes, ignoranti- quidem alios protegunt, et In altro edizioni : in nam alii quidem preficias, resistentibus aut le l expediri,ante conferantur; bizzarre, poiché dei ducie aguntur, fi- aut singolare una due Epistola . plerumque incipiuntquam bellica gna dallo studio carattere novi- si coactis quos iusseris pugnam evidenza, secondo studiis spei recchie pa- le edizioni. Secondo rerum arbitror reponendum, piisad nella semper novarum il ni eh aguntur, pel per con le edizioni. Apulis, qui gaudentes tate che biasimo è C) Secondo . quello un cod. . anzitutto originale Longjoue quali hanno citerò Ne importanza. . delle varianti, alcune delle Y però di ad non quale manoscritto presenta parmi e da certamente diversità sostanziali che Questo al Baluzio pervenuto possibileindovinare è sia antico più sia codice questo sappiamo, SIRAGUSA B. G. in adepta sufficeret, ut valeat tranquilla. et que in pace Siracusa di hanno altri due circostanze « a che nuove, silio, Cacabum Messanensium bitus « sublato, narrando regi l'eletto «conabatur», A excogitans « veri, « suum « desideratam tutto « nel : « la si vede curia posset produsse avviene edizioni 2 3 primo, mancano onde Cf. p. 66, rr. Cf p. 92, rr. Cf. p. xxxix, » e della i salti nota può nuovi è certo che e et videbatur multumque brani, parole « « e poi instituit conabatur » » trascrizione, come dubitarsi codice nel secolo 1. dice co- 2. parola nella un 4-7. ledere : pria interpolazione di delle di 5-8. che sibi diu rem questi pure , scrive solus primo editore, poiché anteriore, almeno princeps» et in simili casi ; né nelle per qualibet amo- quod eo il ricorrere secondo, nel Girgenti edizioni, il occasione conabatur di » stati fatti dal 1 illum, che altrove, diligentiaperquirens summa sostanza metu opinionem delle possibiledubitare sieno « differenza constituit spesso eius proceresque preripere per perchè e Siracusa, il Falcando autem è E di A, su- civium di vescovo con- autem restituit»1. impedire desiderium, non hec inter Gentile a a oderat Ora di ut « fretus il codice di e, soggiunge « alio instituit», spem quoque apud plebem « « degli incerto galearum adventus, dell' opera discreditare egli: Palermo, Là affatto. Bonello, che iter rursus aggiungono ignoravamo delle edizioni, segue: differenza « di gli ma re; importanza, ed Matteo popolazione del nome a finora parla di della umori popolo altra ben T autore dove al teneva SIRAGUSA B. G. XXXIV mezzo i brani C, i salti che mancanti certamente 3, alla contemporaneamente « editio al- XXXV PREFAZIONE. F da originale, altro un del e cui fu le lacune con di vescovo T edizione Soissons, da di Gervasio di starò leggendo b) riferire a il Codice B, di membranaceo, in pergamena alcuna senza lo iscrizione. dell' abbazia stemma legatura si vecchia cui in scritture margine, in del gotica,in 58 b e sono scorso 1 Chi de l'abbaye 15175 du del xv, in xvm sei di di Léop. la in e Falcandus. secolo in xvn, belle grandi e scritture, delle occuparmi particolarmente vanno dalla e. a alla del colo se- 33 In carattere margine superiore:Hugo all'Inventaire bibliothèque Imperialesous Delisle, è fogli cento- con diverse delle cicilie, 33, Hugo del una del Falcando conta titolo alcuno. a Y indice è : di rovescio, sul a regno conoscerle, potrebbe ricorrere S. Victor conservés oro Dopo 164. n. Quella colonne Falcando è scritto sul fonds latin secolo necessario senza volesse due col guardia fatta arabica Contiene Quelle \ di conservato, bella scrittura pare poi messa secolo del numerazione mi impresso in è e quedam gesta codice, benissimo quali non e codice. ventitre, con e. carta nel iniziali miniate. davanti 406 n. una carattere scompartimenti sette di Saint Victor, alla cui biblioteca carattere Item : codice gato miscellaneo, le- è a manoscritta contenute così notata Il trova pergamena verso, Sul col prima apparteneva, la dorso con valutare produco. 385X275» mm. io A, che (tav. 11). Questo 14357 di detta, contrad- essere chiunque può io C conferma codice del che che testo nuovo A può non varianti qui, ma il codice derivarono me il codice forse era Tournay. per moltissime stanno cui esisterne A, doveva riferite, e questo questa affermazione, che non il codice tratto Paris, 1869,p. 7. des les numéros Fai- mss. de 142^2- G. XXXVI operis reperiesin finefolio j "6° verso. huius prefationem ad il an. X qui Sicularum Epistola anche qui Per stessa quicumque « istum deleverit Sancti Victoris e di poi catalogo: « Neppure di T antica nel 406 Vici. che sia al codice Falcando, del A. infatti,non che sia Amen in y" codice Dalla secolo Per le varianti è copia saltati nelle e e più » sotto il : Sancti « sul verso tissimo, recen- numero nuovo di dato è grande di i Historia fatica Identiche questo. è non mente posterioresicura- riguarda la al conoscere caratteri carattere a sono dei del noscere ricole Pugliesi tici Montescaglioso, iden- edizioni, identiche fedele. Iste liber « in carattere dei ma xiv; persino gli errori, fin troppo legge: fu durarsi di si forma ciò che dee . . mi quello riguardante il conte i brani parisiensis. Sull' ultima » stampa a nei passi relativi interpolazioni e fogli, . 164 143 jj copia dei Finalmente, » n. cartellino questo gina, pa- forse e xvn Victoris carattere, provenienza. dubbio ed prima numerazione sit. n. Latin, secolo del » parisiensis S. Anche fuerit,vel celaverit vel titulum stesso « della fine Sancti anathema parisiensis custodia: . particolarità principali in la est , della che fece Victoris franco/ alla Historia, sulle pare furatus eum pagina poi, dello est mi lìber Iste « « dirò che mano scritto: sta le notizie che carattere an. intestazione. codice, questo in della alcuna senza per 23 Wechelium apud immediatamente segue II scriptoresin folio. rerum completare di edit. (sic). Tipis 00 Inter TS79 « I, Guillelmo Rogerio I (sic),Guillelmo Sub « ecclesiae Thesaurarium, Panhormitanae ad Petncm candus SIRAGUSA B. quasi quali dimostrano Il codice A, per tutte che esempio, XXXVII PREFAZIONE. ha spesso la prima B 2 e. circa « forma di A luogo di farebbe non riproduce b in » vi è in « il correre matura " nella 56 e. 1 e. d a 3 un un doctibus « scorrezioni sieno poiché o V Né » dotibus per basta ancora. alle sbagliatele due « codice avrebbero A Stando dobbiamo Cf. p. 2 Cf. p. 7, vi 35 e, e. di raschiare producendo del C codice Y r. r. Cf. p. 48, io; r. 29 e prima parola « lo p. e lasciato è potè leggerle 3. sarebbe, assolutamente copia di A ; che spazio leggere io potute » lando, par- poiché ; ma mutilazioni sopra quello che tate, no- ci esattamente. (tav.m). 26, r. p. 97, r. r. il C e p. 2. altrove. 177, r. 6. è branaceo, mem- legato elegantemente pelle marmorizzata, 21 20; Anche 3ioX22°" mm. in p. 37, servum non importantissimo,come C, 5150 5; la amanuense le molte restaurarle 19, che la seconda e il B lamentare solidamente 1 di A d altre volte, sovrappose l'aiuto le ho non miscellaneo, di 3 » che certo Codice e 6 a rispettivamenteoccupare diventa di e) 1 lettere, ma importante, come poco permette trova entrambe così le cose, il B ne si vede senso, mancano come , in A B ; segno in le Con iniecerat dovuto in bianco meglio del e essere nel ma prodotte ri- , edizioni doveva tali parole giuste,ingegnandosi indecifrabili. sgorbi delle alla due nella ; tuttavia e. ; » sebbene e dice co- nella ; » Nella se il immatura « », fece addirittura, come di accomodare x invece sbagliato, avendo amanuense di cancellare l'errore removens « per » un'altra parola illeggibile e una e evidentissime, si veggono in B 2. è removeris « senso, per / là dove anche » testualmente sempre un contra « con taglio G. XXXVIII dorato sui e in dorso e impressi in il monogramma Theil di Costa 2, che notizie le quale dalla 64 alla b le e qui la Epistola precede anche qui vecchio catalogo dei questo codice lo secolo le la Vite gonia, dei il scrittura alla xiv de Aragonia anni, e parmi possa al in vita di lui Palermo, 1 Cf. la 2 nota a del la notizia del De a del Parigi Porte e scritture, de Ara- In quanto alla fine del colo se- Y altro argomento corsero dalla del morte trentotto ancora questa trascrizione sia dopo Governo la tre stato venne Dopo morte. ho potuto, per francese, Parigi,mi sarebbe ma caratteri dei 1362. agli altri Nolhac di il La Rosselli ; ma che poco insieme fu rimandato Secondo xv vanno autori le altre tra card. secolo o trecencin- Sicilie ; ma attribuirsi di supporre concessione cortese di Dagli marzo principiodel alla fine del La consultare. regno grande valore, poiché il codice, che che par. del nulla vieta fatta stata a' 23 abbia credo non morì anche o J. G. alle edizioni, xiv; contiene, dal quale '. citato Falcando la forma sì per che F. della biblioteca raccolte papi de secolo del xv, circostanza del il Liber manoscritti detto è giudica del sì per ossia intestazione. ogni manca dal agevolmente Conformemente 104B. e. gigli dispenso dal ripeterequi mi scritture due i reale corona notizia avevamo censettantacinque carte, pagine, menti scomparti- fu illustrato da Paris., quindi e sei alternati e dalla chiunque può quanta e. del in oro sormontato bibl. mss. du Porte L, codice, Catalogus diviso pelle rossa, qualisono Questo SIRAGUSA B. studiare fatto rilegatosotto di a leg- Luigi XVIII. p. xxxix. Nelle 2, p. 41, Notices anno et extraits della des manuscrits Repubblica xn. de la Nationale, VII, bibliotheque XXXIX PREFAZIONE. la e notizia dataci il codice stesso una gere quale conterrebbe cui a alcune sarebbe in che ma è Da si trovano Vi sua. lacune, volte a per per altre saltate « agli voluptatis» 1 De « et medii patrum acvi collectis disserebat Petrus de De spernendas, profert Parisinus rentia fidamus, praemissa ubi « «Ludovico mee . mill. 310X220 XVIII iterum Siciliae « Siciliae « gine genealogiam « rius « tertii papae, trascrivere affermate. narrantur 1 usque Fuit iunii ad n. 1 annum f. 169. Siciliae primus. supra testualmente Hic in tractatu regum fuit non eiusdem"» per lasciare al De ». 65, multo post « la Regiae Missus de poi nota Francia ante giunge: sogsub ad summaria f. 104) ; f. 67 in cum Flo- illis res Chronicis adnotatione tempus (cf.in codice, f. 12). Nolhac Inex- « olim In Francisci V. etiam collocavit " Papiensi,in in altra nota: geographiam pertinent(de Arethusa. Normannorum " ohm Petrarchistis bibliothecae ves[perum] E ligatusest». ad aiunt ut in castello 345 per p. 32: : possessorissubscriptio erat caso, in bibìiotheca Petrarcae 50, cui, si modo 1361, 5 anno . . « rex 5 , doctis a a ; » discrepant « » quove a senso volumptatis» « Parisiis,mdccclxxxxii, notitias,nec « « « per scriptorumcodicibus studiis Francisci pectatas custodibus » Cito "c. parola, Nolhac, « « di ne quo , disattenzione errori in bianco, scapitodel a arte gravi errori; e parole lasciate o che neLT abile poco addirittura evidente ripetizioni per limitandomi frasi pretare. inter- a chiaramente infatti moltissimi volte sono abbreviazioni difficili però, apparisce ignorantissimoe era miglianza so- Porte, lettere Le non la per il La due una. lonna, co- prima vista, a notò sovente generale sola solo come n, onde in tutto, amanuense bello par incorporatein come frequenti,ma sono T delle e 1361 Petrarca una su difficoltà;non il modo per e u nel del mano mano, una molte presenta di già \ gotico che carattere anche unite di tutto delle ma annotazioni appartenuto Questo scritto stato era Nolhac, secondo De Pietro da " mar- Roge- Innocentii Ho voluto delle responsabilità cose G.B.SIRAGUSA XL discerpant » « per haud « per ulterius « » pedoribus « per ha però dal di lo me fa lui, io debbo antico che gli fu copia questa sul mutazioni scaglioso,né alcuna senza secolo relative ai i brani saltati,dei piccolo,legato descrizioni lo per 1 Cf. altrove; 2 più p. Cf. p. p. da 24, r. r. titoli nei Af il codice che servì conforme a quello alla H al istoria ; di conte quali ho ha non Monte- discorso lando par- di 5; io. 19. p. codice cartaceo, mani del foglicencinquantasette in folio è scritto da diverse Contiene pergamena. opere r. 171, 177, di in lodi e siffatta admissione De Questo App. 4848 costa e più principe; porta, infatti, Pugliesi e importanza, xvi, composti A. Codice d) l'edizione 1' Epistola avanti codice del Ma 2. il le codice dal anche « gine mar- dell' amanuense confermare evidentemente era condotta questa, come le fu quale " al meritino averli traesse esempio, amissione « di A sione divi- partizionee crassa evidenti errori per come, per ignoranza copiare. a alcuni summentovati, » dato notati compilati sono mente giusta- certa una questa egli li eh' lodata quali sono che Y è giudicare incapace credere ipotesi stanno frice dirò poiché ma, ; » , productoribus» « fu Vi titoli dei siffatti titoli lodi nostre , Theil. du Non onde aut « » pudoribus » « » singolaritàche una Porte rosso. alterius « per opima « per "c. x paragrafi,i in modo La » ( « paedoribus » ), » proditoribus» « Il C a » , per « optima « , trentacinque città, di regioni e di Stati, conosciute 172, r. 9; p. 174, cavate comunissime. e r. 6; ibid. r. 26; p. 9, L' ul- r. 9 e B. G. XLII SIRAGUSA genealogico,nel quale prospetto di S. Nicolò il codice della responsabilità principe,lo di di Matteo dubitativo dell'Arena, mancandocene che notizia fosse collochiamo fra le Longjoue, facendovi siasi qual- all'Amico lasciando precisa. Tuttavia, notizia dere inclu- dovremmo non la zione alla edi- conforme del derivazioni seguireun dice co- segno : Originale sconosciuto Codice A Codice B Codice di S. Nicolò Codice Siffatte conclusioni nella C Longjoue la ? dell'Arena Edizione forniscono mi di di Matteo Codice principe da norma guire se- edizione. nuova VII. particolarialla presente ristampa. Avvertenze Poiché è Soissons, deve essere possibile;sopratutto lacune riscontrate poiché tanto le i in poche Pugliesi e A nelle quello del perchè permette edizioni quanto di di A seguito fedelmente, alterazioni il conte il codice che all'originalesconosciuto conforme di chiarissimo parmi nella citate nel e sua nei più vescovo quanto per di le colmare codice copia sia B C. sono Ma denti evi- passi riguardanti Montescaglioso,mi è parso con- PREFAZIONE. di conformarmi veniente edizioni codici al e A in Segno C, notando A dalle la scorta del B. Faccio della 20 che di di selva una notare dare la qualicredo completa presentazion rap- occorrerebbero ne dalla derivanti delle e, e con pagina deturpata una che le la mutilazione per parte parentesi,quante giustamentelamentato ci sia pervenuta di divisione guisa di e capitoli note da per predettalacerazione. il nuovo opera annunzio si testo sin ora costi ac- avemmo sì codice perchè partizioneche codice le mie e del editore poiché quelli dotti Parigi,ripro- Aa, riflessioni. Il La è e compilazionedei zioni intesta- siglio, giustodi seguire il con- condizione forse che al futuro delle e partizioni ci offre il C riserve sul valore più sovente del probabilesi neh" sulla in testo ricerca, e malagevolequalsiasi e dentemente evi- sono citato, raccomanda delle la presente di e brevi sono C, ed io credo più antico, sulla edizione alcuna senza pezzo, del Vander e primo di valersi le edizioni rende però Caruso cando del Fal- la Historia titoli di sorta, senza Theil, nello studio editore del d'un tutta dell' argomento du Porte che marginalidella quelle del in un il principiodelle genuino assai più di quelloche Si è la dei le edizioni. per a b a questiaccorgimentiparmi al varianti parentesi quadre un' eccezione non le lacune tutte Con alle mutilazioni, le qualirestauro presentare per fra le colonne tocca più conveniente chiudo e derivanti e. le però è costume, margine, come codice del lacune questi passi alterati per B. e colonne codice XLIH sì tutte perchè trovasse in originale.Rinnovo esattezza titoli dei delle divisioni capitoli. si riferisce dedicatoria e di anche intendo che le per un' epoca a togliereali 'Epistola quel Le varianti accuratamente è testo, codici dei indico all' A, onde recati al dalla testo trascrizione esistenti, comunque miglioratae In al quanto altre fonti necessarie. Soltanto cenni hanno Finalmente e non i codici dato il riguardo miglioramenti poiché P ; e anteriore sono a presenta rap- quelli trascrizione imposta a la massima semplici riscontri dichiarazioni occasione, debbono strettamente e riuscire per ai la quali copia oscuri cialmente spe- largheggiato dippiù. utile di presentare e cui spensabile indi- creduto Epistola,e pei dubbi Siciliani,ho parmi saranno alle altre. sempre alle topograficiche ai adoperate quasi nella edizione P mi e detto. dell' edizione i e codice ho rigorosamente fedele, nel- non comento, coeve parecchi luoghi dei ma ho fu dimostrato, sigle prepongo sobrietà, limitandomi con un sia, come corretta, delle di fazioni pre- quali può P, sempre differenze gioni ra- correggo varianti le presente allora ma la lettera con appariscano le la 1' ordine notato; le frequentiin non poiché anche delle rispettoall'A C di delle ciò che tutto nei casi FA, segnare principe,che e l'errore avvertendo di B salvo notate, evidentemente errato dopo questo dire alcuna di cenna ac- attribuirle occorre occupo abbastanza apprezzato cui carattere voluto è Non mi quali non si degli editori precedenti,il valore essere appare Con posteriore. assolutamente. ha non perchè questa tutto prefazione che di o de regno quello,e poi perchè pei fatti di compilata dopo il Lìber B, prepongo e Epistola; pria di alla Sicilie A i codici Seguendo SIRAGUSA B. G. XLIV le edizioni che insieme le sigle rappresentano. XLV PREFAZIONE. Non i più vivi francese della chiudere posso al ringraziamenti che pose biblioteca Prefazione questa mia a senza della Governo i disposizione Nazionale di Parigi porgere Repubblica quattro liberalità con esemplare. G. SIGLE P Edizione A Cod. B Cod. C Cod. principe, 6262 14357 5150 della della della B. Siragusa. ADOPERATE Parigi, biblioteca biblioteca biblioteca 1550. Nazionale di Nazionale Nazionale Parigi. di di Parigi. Parigi. codici ramente ve- HUGONIS FALCANDI LIBER DE REGNO SICILIE nulli IllìFi liHiiIfllllf VÉìffIh itiidilli tlìlll1fì)||IÌIÌJ jbìj]}}* ffflìMlltf *$ÌÌ liliali i gir* l illlSllHlSs - li . „ I SS 1 « Jll ?«§i'Wtl^l§S*1' tolllilillllllr llIiliS 111 |W| iii-iiiiiUfiirr "1 f 1-11 ri i§S s$M Si ì I i §*£•* f fé?» gitili 1*5iII 11fe JkJ 1* 8 S11 S dritsMiif •4 "' M * 8 ll«il£ «àklàlut 1 1 1|in ItifIlffl I ut in i Ittit!II111Jf ì ilh •S-S 5,o H H S n § e ,r-3 *£iiia "",» e . » 6 *-fi.'3EvavS 5 £ E.* a."2 e u'c * S^ZMÉ J? nubili, et Silo * "- ?«Pise É f s e ili gif ? ^ P.1L i .ifrT si«C ef I gii §"* f 5 S g »si INI - » e * ÌÌPf|s?a|.f^ ?? • LIBER in Rem presenti satis reddere 5 (2) est boatibus deflenda alibi enim io sceleruni monstra ea ludit discrimine, sum fidem tinas funibus rint 15 opimi aut clamitent se nichilominus acervi possint laudibus elabitur. P in cienter 4. quod] contexanda titolo che mano fu Come C presenti certe ha frequenti nunc gloria ripete alterationes] io. Ptoties in il 13. A della codice. nella lacune più id quoque ad inter tot enituit, meritis in ab P initio P factis cornmutationes ut dignatis gradum proposizioni tralascio nei casi di (cf. C suffi- ystorie ubi cum Ccumsenescens parole nota avvertire, principali. C C qui] 19-20. di e. labore, 6. esset vi- con- sufficiet B 5. est] P che nun- taciturnitate abundeque est ac successibus evum frequenti ripetizioni tere Prefae Cad decide- ingenti quisque 3. miraculi mi- totiens quorum preclaris quam eam C nec trovasi detto ha ut 4-5. PC scrisse fides sicut metiuntur, ne imminuti, pauci, ut tune for- qui ut dignitatis gradu perpetuisque que fit ita .Bdesignant 12. (1) Questo zione, P non] u.Pfinibus (2) in di luogo fuerint repen- quam gloriam enitescit, sic in || p[osteru]m dixerim, ita senescens BC defraudari gloria propagetur. ut a flagitiamemorabilis quam atroces predicare, aut daturus sum operam pessimorum 2. quotiens dicturus que posterorum, desinant se eorum affluentia rerum quomodolibet tanta rens, tradere ex beatos moniti, inhumanitas non mortalium maiori aut tam sint contexenda. ordine A miraculi nichil tragedorum potius que pretium memorie Sicilia in I vel excludere fidem celerius torquet itaque loci ipsius casu virtutis 20 fortuna alligati suam rursus quod veritatis faciet, eritque opere rerum seros nisi C. ipsius atrocitate sui que omnino perpetrari, alterationes aliorum vel historice quam rotam propono sufficeret veritatem, (I). SICILIE scripturum me habundeque suspectarn REGNO DE a meno e rr. di stessa in- 4-5), che 1 B FALCANDI H. villatim decidens ter sunt, acta accidit totius verum ad cum commodo posteritatis quoque virtutem quibusdam sopitasit tarie virtutis memoria in filios transfusa perpetuandinominis natura recordatio id nimirum gines ut Romani antiquitus sequilasciviam virtutis multorum I e situ gressus latim domi haberent necessitatem amplectende et oculis. pre obliterari memoriam que relatione discrimina expediam; fuerint, eos si maiora taceam, non in hiis maxime transcurram, sine non militumque confuerit breviter momenta curiam circa que ipse cognovi. proposito,si qui laude rerum 20 sigildigni ac gesta cinte suc- sunt occupandus. Primum 25 igitursatis manis, Rogerius eius 4. B imagines tisfecisse ducis accidit non 17. 24.PI1ÌS (1) Poiché « B A C apuleensis » ha in fortes inberti comoes sempre luogo non di solum (sic) «Apulea», Apulia », « C viro ai. forti io. « P partem in da conceperunt ora questa labrie Ca- Apuliam post- CApulee apuliensis », hu- consanguinei 13-14- C gestumque 27. C Guischardi di avvertire ac vero PCoppidisve cilie, Si- comes excessisset Siciliani cognita,transiens oblicterari B 26. C primum optinuit;postmodum Apulie morte viros Rogerius cum ApulieWs rebus ducis filius totam successionis sui Wilelmi quod constat frater Roberti Guiscardi iure 15 nec partim gesta Sicilie, in regno satis fecisse videbor yma- puderetque de- urbibus oppidisquegestum quid in singulis aut adiiciat ad conservabant occurrerent bellorum io patrum utique faciens promptiores. turpi languere desidia omnia ut ingenio ac suopte veraci [quiinjterfuerant id ago tamen heredi- tamen propositorobur ac semper patiareorum eorum licet scintilla, facile qui vero patrum periclitatione nuper vifdi,partim non acta ac quasi quamdam igiturinerti C. eis exemplo conceperint, ipsatamen amorem eos quod speraverint, antecessorum generem si foveat desiderium eorum maturandum hinc convalescat. percipere, provocentur quasi premortua, et enim provideri,presertim 5 liberi patrum plerumque velut quedam patriequeprobitatis, in hinc laboris fructum viros fortes meritum forti- si qua cognitionitransmictere. posterorurn ea multorum interest ergo evanescat. solum non brevi fa- sibi ipsepeperit, in multisquepericulis industria surama 22. 30. innanzi variante. C P sa- PGulielmi lascerò 30 F AL H. c- ribus 2k subiugavit. aliorurn (quoque reguru periculis ac consuetudines rimum fecit inquiri, ut quod diligentissime utile videbatur aut consiliis utiles aut sibi Normannis bello claros aut originem duceret propensiushonorandos. pernecessariumstuduit dines alternare,ut nichil circumspectumin novitate e 2 b tamen populi ferocitas rebellis viveret quoad posuit. otio iam conteri dolore fatidebitum P 6. 20. C Northmannis compulsus 7. 22. A B in omnibus et ut egisse, fla- neque animadvertisse labores se duci régno thesauros Panormi ad re- virtutis reddebatur effi- qui postea, totiusqueregni luctu maximo, in B 12. . C Tarenti AB principe^,quem tirannidi 15-16 .A Cf. « Salern. Romualdi loc. cit. : «Et si quos pientes viros, sive de op. probos terra et sua, e sa- sive « aliunde «sibi (2) genitos adherere invenire . . . poterat, iubebat». Confrontando Romualdo 30 flagitiosa item # (r) 25 Apulie Amphulsoque paterne Willelmo superstite ubi] 20 audacia periculapacem ac est, aliter enim participandam crediderat. coherceri 5 pre- visus poterat preparavit ac Rogerio elegerat manca 1 contem- superesset proditorum aut patrisincredibili agno vere, vocant quietiquededitus, faustaquese prole fé- gies,regni sollicitudinem sine locus durius in quibusverissima Capue principi, non porro eumque compulsum intelligo. | nec existimans, filiis suis licem habuerit. parem io impunitate blandiri, neque consulens posteritati exinde novo omittens,nemi- peperitinconcussam, ingentes etiam regni tuitionem ut absterreret, quibusita miteni is, ubi post multos coerceri. deceret mansuetudine ad id necessitate quadam 5 belli belli vicissitu- pacisac industria sic sibi possent quosdam si forte in ac rigorem iniqueprudentem regniex nimia ex ab cum gravioreset legibusincognitas penas severitas nimia ad eos gentem tyrannididant virum de scelerum gitiosi quilibet buit, ne sic virtutem opera sic existimo irrogaverit, ego benemeritos sic iustitie exercere, quod multis quod eo viros cumulatis sciretqueFrancorum quod quidam pleraque eius inhumanum pulcher- Transalpinos maxime, principimitemporibus suis aut in eis quoscumque compererat, postremo regno regum gentium ac anteferri,plurimum diligendoselegeratet gloriaceteris omnibus ptui. transumerei beneficiis invitabat (l\ virtutem nem CANDÌ Sa- LIBER vix pater eodem REGNO tritus laboribus,tum rebus assuetus fata, cui ultra quarti succedens suscepit. eo tempore re- immensis at- senectute cessit in consumptus, adhuc filius,quem thesauros vivens optinuitregnique curam Sicilie strenuis preclarisviris et marique plurimum posset, vicinis circum||qua- terra gentibusterrorem que imposuit pater corporisexigeretvaletudo eius regnum quando igitur, ipse tum post bona Willelmus (0,palatium ac habundans, cum 10 multo nec immatura veneriis, fecerat regem huic regium diadema supererai, gnique fecit participem. 5 SICILIE. censuerat. dignum principato alius nullus iam DE incusserat summaque tranquillitate ac pace fruebatur. maxima omnis sic tranquillitas Veruni, brevi temporisinteriecto spatio, ut facile quidem ex elapsa repente disparuit, fortunam 15 cuiuslibet efferatus amentiam industria curie suaque unde permitteret, et Willelmus barensem, humili 3. C cum 15. AB condemnavit lern. loc. e Telesino ortum valitudo C 5. AB 17. AB ampliare deputavit]P 21. op. l'abb. AB 4. in B. manca cit. presso p. 427, Bi- Anfuso, Tancredi, Guglielmo, rinrico. Il Falcando dell' ul- timo, che da In tovato. chiviodi molti un Stato Syllabusmembr. una nutrice gittimo Enrico « Xevprjv » "c. e è men- diploma greco dell'Ardi Napoli (Trincherà, concessione Adelina terzo scrittori non graec. p. di del : « 156) (2\ qui genere 18. P (sic) in primum cum 9. PA in matura tantum si legge Ruggiero a una lefigliuolo jjlod utòv La (1) Germ. plurimum abundans contemneret P 20-21. (in Mon. pontificaìis 513) dice avvenuta di Guglielmo I come Historia hist. XX, la incoronazione socio « del schali padre che » agli8 di aprile: quella fornitaci condo il quale 27 febbraio « qui cum « sibus padre « n festivitate in « nell'anno 1151 data che concorda dal a 54, di altro Maione dere consueverat pa- cadde con Salernitano,se- ai Ruggiero, morto successe Guglielmo patre duobus decem (2) In suo yv^atóv partim con- deputavit angustiis.Maionem con Caruso, Sicula,p.291 sg., si ricava che : Ruggiero, Ruggiero ebbe cinque figli qui del iri pessum conclusit bìiokca tace contempneret, familiares pater habuerat,eos quos est tantam reformatum, in melius statum in existerit, cipe prinpatrie cum rex, optimi patrisacta ut dempnavit exilio,partim carcerum quoque enim regni in dubites,quantum non virtutis heres edam non potestatis, primum 20 cognoveris. esse intelligas regnorum regnantium, tantumque gloriam ampliatiposse virtutis solum virtuti parere statimi ac hoc annis regnaverat luogo « ». e. et il F. dice oleum men- ». che Bari Altrove ven- chiama il 2 e 8 H. curia instituit CO. admiratum gnitatem,magnum nulla ad pestisimmanior, poterat efficacior inveniri. facundia omnia; vellet C. 2 D honestius ac ptabat;dominandi vebat stimulis serenitate Huic spes lo u.C di Maione Bari, libuerat vulnus P illius temeritatem efficere ma », 5 velie et conari docu- aprile1155,111 di S. da una Luigi da Terza, « domini sententiam bone « « « de protoiudicis patris sui [Maionis Dei et regia gratiaegreammirati] Consilio giiammiratorum baronum, tam avesse ». avuto iudicum Che il nome subit et militimi Leone di da- Maione si sapeva B visaque daret adhibens C tamen subiit conceperat Cf. (1) in Rer. It. Scr. hioc « cancellarium primo dato col e del », » da o titolo di di « admi- leggiamo Guglielmo I a come quale questi governò ministro, cf. Amari, dei Musulmani ce al- Quanto ». valore admiratus volte, Maione, virum satis fecit admiratus ratorum altre . providum primo scriniarium,de- al e magnus . cancellarium, postremo vice l'origine loc. Maionem oriundum, Baro facundum, « da Rogerius. discretum, et « « de iuvenem « « Salern. Romualdo 426: «utique . padre 15. Cfidem NecrologioCassinese « regalis Ba. mente Volpi- Leonis memorie, quod cit. p. riensium . « falsa prò veris VII, 948. in- me « 15 singulis rege 19. tum] Nicolò (IlBugiardo,a. I,n. 37) pubblicato (Il regno di GugliehnoI "c. I, App. 11), riferisce e plenam rex demulcens. in C. manca dal dudum un basilica annunziato 14. in (sic) nel 1843 cella ut tum inclinabat, colloquium] C obsequium notarium « venditorem dizione, della est et colloquium,solus regni tractabat negotia,re- 17. in B. originaledel mento actum effectuimancipandi quod preconceperat, ilio stesso olei io vultus tempestatem excludens,cum omnes adulationibus spes animum malica ceteros quocumque 9-10. i?volebat 20. sce- adhibens,nichil alii cuipiamcredere,nichil prorsus habebat solus rege] PC continuis et dignitatetotiusqueregni cura in brevi sic commissa, ingerens, tum « collata igiturmaxima gisque animum 16. animi estuantis vol- desiderio,multa accensus consiliis fatigabat mentem alio vellet audire, inde pudicitiam quas attem- celabat. verbis eius fidem diebus animus, vehementius semel 5 nobilium expetebat,et agebatur,sed administratione ab dissimulandi que ac libidinem in ad erat virgijnumconcubitus quoque in animo, multis lerum illi promptum ingenium nam audierat,earum viventes subversionem regni perniciem ac facilitas; preceps matronarum utique quo monstrum disparingenio;simulandi non summa maxime di- extitisset, gradatim ad cancellariatus pervenerat notarius nulla FALCANDI in Storia Sicilia,III, 351. 20 LIBER DE ut temporisadesse oportunitas libido moram agit, precipitem interim animo Lorotelli rardus rumpendam; procedere. Visum (0,Symon nulla eorum sceleris sui niret. industrie elati quidem illum ad et confìdentius machinari eorum machinationes quaslibet tiunt ut maturius con- pervevirum summeque aptissimum ; ceterum, de C Ideponant; deterreat, sperans, ad cetero maturaret haut 2. 23. C (1) Roberto Conversano, omette di Giuditta la U. damnosam tamen nobile sorella di Cronaca Falcando. si tutor 5. P re hoc ambo reticet,ne consen- facti socium possitfieripuerorum, nullius indigereConsilio, obtineat in C. prelibare manca 8. C 19. AB Loretelli altissimum dictum 9. C 21. P aut (sic) pedetentim dissimulat figliodel conte berto di Conversano Secondo P di Basseville,conte fu Maio cetera in- puerisconservantes impleverint.in optinendum regnum i4.Ceosque pertentat exponit,regnandi difficile persuadetut amoto rege subeant, regnum annos pubertatis regem atrocitate e Pa- aperit, propositipartem mentem dum colume 1. ad id et deserviens. animi, gloriecupidus,libidinique erat inutili, ipsitutele munus B 3B pernitiem, participemeius haberet ac prudentem,providum dissimulai voluntatem, nec tamen se e unquam primum adrniratus pedetemptimpertemptat animum, dehinc huius 25 erat, archiepiscopum, qui tunc Hugonem socium preerat ecclesie, sciebat enim comes dubia edam, prelibare, placuit primitias totis virìbus nitebatur, ut 3 premiiscorincolumes, sperabatrem posse primum aliquidad ergo haud illi virtus fraude,nullis si superessent nec, Robertus c- EbPolicastrensis, comes cuius fretus auxilio,ad id quod speraverat silii, 20 omnia circuit, Sicilie, su||umimpedire incutiunt metum Squillacensis, quorum comes normitane ei autem regisconsobrinus in eoque florebat regnum pre ceteris fidem sciebatque esse nulla existimat. viros nobiintelligit optineat. multaquediu precogitans, regnum propositum; 15 dampnosam omnem regnandi et, quem diligenter quibusartibus explorat, quo Consilio, lissimos,quibusadhuc io consilium maturet omnia datur, nulla tranquillitas; pax omnia premetitur, 5 SICILIE, REGNO di Ro- normanno Ruggiero, (in ài Casauria Rer. It. Scr. II,895) la contea di Lo- ritello, posta fra Larino, Gerione Fortore, fu data dopo conte essere di stata a tolta e il Guglielmo I, lui da a Boemondo Manoppello. I ' * FALCANDI H. IO est consuetudinem quod hii,iuxta preterea fedus societatis contraxerint rint alter alterum ut modis in adversis sperisquarn omnibus unius iureiurando invicem seseque lederei,amborum consilii; quisquisalterum familiaritatem Maionis, in sodi regi suggereret, I. hec inter confirmaret. transitu Panormi eos profìciscitur. cumque Lorotelli, eadem comes adventu cuius animum 2. precognito,sic immutavit, traret, federa C ut Salernum persuasus, comitem erga iurando 5. C curreret astutia regis 15 copiam impe- rege (z\ instituit P 11. iter instituit. Maionis loquendi cum neque Robertus concurrerent, viso,tristis iratusquediscederet non eoque C B ratione Laboris Terre Apulie et multi proceres regem io lernum dehinc, paucispost diebus,Sa- diversis ex transire Farum Consilia, rex versantur ac videndum Salernum. regis Dumdisposuit, primo Messanam, partibusad Consilio et regisadmictitur,ut quicquid admiratus testimonio De atque offensamW. incurreret inita societate,prefatusarchiepiscopus, instinctu hac in pro- voluntatis unius animi, astrinxe- tani et promoveret, essent fraterne Siculorum, ibi ali- rex P instituit] 14. in- greditur (1) Quest' uso di giuramento diamicizia,di reciproca difesa incondiziodura "c. tuttavia nel nata popolo la forma sotto specialmente bellare del fatti,s'incontrarono Cf. Pitrè, comparatico. stumi (2) "c. co- II, 253. Cf. Otto imperat.II, xi 395; Usi, Frising. in Mon. Gesta Frider. Germ. hist. XX, Epitome "c. ediz. 1836, IV, 136; Martène Durand, collect. "c. Anipliss. stette che nella sino a Guglielmo a « èxouivou quaresima Pasqua, epoca il Loritello, secondo avuta respintala sua il 115 5 nella a Savi e quale F., avrebbe domanda di ve- Una n e » del a ; Cinnamo, Martène op. col. e alla la Cron. 896) volta del Loritello e "3"pe- « sua e novembre op. sete sua e loc. Casauriense attribuiscono alla loc. cit. diCorbeia,rela- Durand, et Il Cinnamo Maione 1154; è del tali trattative, (Joc.cit. fra l'ot- npòc, xb ÒDa^pke, òxvyjoei lettera dell'abbate 54; cit. Sé tempo questo ossia gravi e difficili, Sepbcoo che siciliano, imperatori per riI legati di lui, incon quelli delquando il BarbaAlpi,stava esitante il dicembre « tiva delle qua cose et docc. I andò del fra due d'Oriente di Salern. 55^" 574" 575 5 Romualdo loc. cit. p. 427. Da confronti questi si ricava di rossa, coi regno. tobre PP* lerno il di prima congiurava altresì si ricava ma il Loritello l'impero Cinnamo, Bonn, il re; dere la ri- gelosiaper di dominio. LIBER REGNO DE SICILIE. quanti temporis intervallo consumpto, horreret paucisque nec rediens Panortnum gestis |n |egotiis, aspectus, inaccessibilem diens ab eis conformabant. cellarius et Alemannorum ut viarent,simul io et erat. admiratus nam habebat accederet (0 satis nec liquebat ambiguoque 20 idque modis custodia De ad audiendum omnibus acriores viro sti- uti Robertum co- regisimperium Capuam eumdem ut agat transmittat. enim ut efFecerat, asserens persuasionibus rex testamento 25 quod Rogeriusrex, pertinereeo || precepissediceretur,ut suo filius inutilis aut 6. P 13. Anscontinus haud] C aut (1) Questo I mo tinus è cancelliere chiamato » Salern. Casin. e « Eo di anche « PC 8. quod 22. Gugliel- P ad quidem Willelmus Cf. Alamannorum il passo: e Assitino Germ. « chidiacono, quem « cerat, cit. p. (Ro428). «misit». e Rex eius comitem, ergo 9. 24. PGuilelmus se di- eius,in quodam « » regni sub- sibi iure regnum Asclen- in Mon. Ascittinus loc. ad comes preficerent. erat, regno Anscortinus 16. Ai? (sic) (Ann. hist. XIX, 311) mualdo dubia C vellet multis ydoneus videretur,Robertum parum cuius virtus haud idem avunculus si sub fida captum, quod ipse comes reptionem plurimum aspiraret, ipsumque ceret iam Lorotelli. comite tanquam Panormum res aliter quam haud eiusque nomen mulos evocet 3 obpredixerat, providentes ; omnia spe Lorotelli c. Apulia erant subnixa, regnandicupiditas Eoqueipso ingerebat.scribit itaquecancellano mitem can- timebatur. regisipsiusab omnibus IL qualiaipsi sui multos propositi regnum fautores parti cipes et 15 totum per in ita in incerto essenti sed fama suspicionis piena erant, ac 30 aucopiam faciebat, exercitu adventus e. admirato temporis Ascotinus magno quid ibi turbinis ne regisquive admirati qui id cuius imperatori, timoris iam enim cum sui qualiaerant, sub Symon comes si hnmanos nisi quod prebuit, se regni sui negotia non propositosuo moria dignisme- deincepsac diebus, archiepiscopo plerumque singulis 5 Il PC ac- accideret 25.Pidoneus Ascittino Ascitinio]Catheniensi cancellarium Apulie amministrationem [var. ce ar- fecom- d ceptislitteris cancellare regis imperio ei ut se cum audire contra dignum 4 prout et contra si ac sortirentur, instaret que multo nec comitis Symonis quoque militum iniuria redundaret contigerit parum intercessisse inde ut consilii, litteris curie maiori 5-6. C temptoria res quam 12. excitanda voluntatem vere quam optimo nam in B. 27. et et mi- sit, super hoc expressit dipulsavit, ei daret 29. non] demum (1) dal vento, Il F. tace cancelliere a Coprano dell'opera compiuta Salern. Ascontino e "c. a Bene- Cf. Romualdo Ann. loc. cit.; Ann. Ceccanensts in XIX, 284. Casin. loc. cit. Mon. 25 comite habuisse hostiliter B 20 Maionis est exigeretcriminatione manca verba lite id eliceret. tam non in con- dominos cancellarli factum tamen esse spe de- iter in hinc inde j cum- cancellarli processitut i volun- sic inani cancellarium causam alium inutilis. inter milites daret, in maledicendi I0 corniti assi- Aprutium verisimile ipsumque destinatis rem comitem in industria utrum crimini quid ille mi- istud proditoris multaque constat. mandatum, videntem non C quod exeat, universos ut regie satisfaceret rediit,comes seditio,eousque orta comes preceperit. at id facturum. post in exercitu discurrerent. casuve cancellarius milites sui ducem capitisaut nullatenus se veniat, velie ad id bello videretur sani non j denunciat tulit, responditquein- ut cancellarius, persuadens ut cancellarius, Capuam neque urbem esse, comes esse ipseprojditor ideoque et molestissime aut optime tenplano figit exigebat,Boamundo aut mandatum vertit (l\ regishanc suum neque intelligens presensisse, egressus consuetudinem comes lusus dolos feudum tati,adiecit : paucisin parte regia sibi voluntatem quod quidem gnaret. in comperit,illieo ipsecum comitem dicens eum, lites suos, suis extra venisse quidquid ex suam spem ad hunc militibus urbem tenderei:, in- propositossibi et ingressurum asserit;siquidem non se expedireconsilium,ut quingentisfere veniens, fraudis quid loqui et regisaperiremandatum. secrete eo paratum a militibus omissis urbem est Capuam ubi cancellarius, toria. sibi itaque, cum instructis amicos per obloqui videretur contumaciter laqueos evitaret. armis cognitoque eiusmodi animadvertit e FALCANDI H. 12 Gena. hist. 30 e e 4 FALCANDI H. 14 eius rumores fama quod hoc super constantissima predixeratasserentes. libertatem gens, valeat in pace nec bellum regismortem armis tuendam comi hinc maritimas inde sepe bilissimos dusium ac (*\ viros prepotentes Terra in aliosqueab agitari, cerneres Surrentinus Robertus a ubi Tec d 1 Panormi industria AB 4-5. AB 13. Lorotelli (1) Cf. A in manca Cinnamo, Hisloria,ed. Romualdo Salern. Fossae hist. op. e Novae, XIX; 19. op. e a. 1155, P turbine stare op. e in Casin. ad C tamen cuncta rege. sibi iure 20 admirati adeo usque in maximis ; Moti. 9. AB ut periculis quoque adeptam] nec constantia si in AB pau- vultum quotiens 25 adepta prede] C nec] fide (sic) se cit.; Chron. cit. p. 6. capessit II, 126; loc. Gertn. 311. 15 Brun- cum hereditario inopinatares frustra non B. loc. cit. ; Bonn, loc. cit. p. 455 Ann. a Maione. nam in manca C. Niceta, Sigeb. De 5. 4 2? et; ple- Grecorum dignitatemoris integram conservabat, ne nec] 7. etiam deficere,alios conturbavit,non constantissima cum Lorotelli pecunia mittit et Capuanis suscipitur sufficeret immutare, quoque tumultuque exorto, minori non io causam recuperandiApuliam, no- maxima cum cognita|| sunt, 1 lisper animum ex ductus rege UH. 4 turbata quod Capue principatum. pertinentem occupat e admirati tamen imperator Laboris vero ad arma, confligitur.comes rogatus auxilium, speque te multi civitates. occupat alii, quia iam diuturne concitantur suscipiunt.sic ubique re dubiis eventibus rasque vindicandam. censeant societates inconstantia;alios prede spes ratione pleriqueea ; dat. operam )' bello multum nec tranquilla, capescitarma, erat, sola raptantur pacis pertesum trahit ad adipiscifrustra desiderans,quam possitesse contrahit,castellis muniendis in- Apulorum tunc ut que sufficeret, retinere adeptam quidem nec morte hesitandum Apuliam detulerunt,nichil totarn per copia negaretur, certissimos de eis consueverant prout regem ad curiam, videndique Apulie partibusvenissent || diversis ex cum Da i queste fonti ci è dato fatti gravi levazìoni e importanti e accenna che giugno durò 11 56. dal conoscere delle appena quelli gravissimi della greca, al cui di solil F., invasione novembre 115 5 LIBER REGNO DE SICILIE. indicio;hostibus erat, vultus id fateretur timendum ingerens,suis optimum in nichilominus memores sue se hactenus opinionem laudesqueproponi, e contra proditoribus irrogari.ipse interim sibi conciliat, propositum 10 hoc setque l5 vir sibi rerum habebat idem nam castellum nitissimum mum erat hac de se tisse,sed 30 periculoeam admi- opem e regis incutiat. Scla- diligebat. specialius loci natura mu- sibi munitionem hanc accipiat, possideri.dehinc, ubi oppidisatis comperit indignatum,secreto iurat dolere, regique cum tantam eximius prebebataptissimum. pri- comite a precipitaccersiri. se re locum persuadetut amissione ex ad eum sine non comitem 25 regi Maio ergo dicens defensioni et comes commodissime ei tum frequentia, virorum tum pitali obiecto,ca- Sicilia, Notum, in ceteris Notum eum fidei vaingenii, huius exoptans. oppidaquedam fanum, Calatanissetum,sed 20 erat |putans necessariam, ita ipsecomes autem id rex Gaufredus si prius odium perspicit, ailici posse eum si forte ne armis liberalitatis, summe semper sibi fore plurimum regis aperit,cen- morte sed mobilis pectoris, consulti novitates cillantis, ratus utique potest quoscumque Panormi tunc infamie notam sibi maiestatis crimine perpenderit, Caveosi, admodumque Panormi eis de suum suppliciodeputetur.erat Montis virtuti premia perpetue peragendum, timens maturius sceleris machinari et penas re- habitamque de faciant;meminerint ratam est ratus uti virtutis exhortatur dimicent audacter proditoribus cum spem qui nondum consilium, eos perturbatione tanta quidem quod ergo incuteret. metum bellaverant litterisregiis suisque crebrius 5 IJ hominis credi facile sit ultra quam hoc insaniam temeritatem, tantam esse resti- plurimum preciperet ab ut neque cuiuspiam consilium dixerit qualibetpossit persuasione derlecti. quodque indignius est, Salomonem mortalium edam hunc 3. A B mundum 8. interim] C 16. fore] C 32. C 5. B item more tyrampnum 12. (sic) P 18. soli verius Nothum quod eo quam 14. AB 19. C 7. C nobilis Calatanicsetum omette ascribat. P e 14-15. sit quid sceleris nescio regem semel ipse cum prudentiam,sibi virtutem productoribus(sic) addicatur C admittat, nec scisse commemorans, parum sibi stolidissimus, preterea, tyrannum iam AB 23. non sine contra vero vacillantis manca inC. 5 A 16 H. in animo brevi gnaverit, c- 5 b facile gerere tingat qui futurum feminis « viri « brutorum « querelaseiusmodi et non similes imminentis certe « periculorum adduxit». hoc mali temeritas tunc huius culpam rei eum voluntatem sequi,si eius eius in id e se ei indignum se esse consilium ut regisfilius patrisuccedat. surum. nam celum de non semine sed et ideoque ob- omnes ad se unum latuit, responditquehoc primum admiratus ei comes animum ad suum ei sub- 8. C 1-2. imitantem C civitatem provideri (sic) et 24-25. 31. regeneraverit (sic) 17. C (sic) B hoc P idoneum passurum ac 3. P causurum 25. C ut sibi videri djxisset pas- nunquam nisi tyrannicum futuros 25 impietatis regiadignitas destincntur C 18. - iam querebatydoneum, fore subsidio. omnia tyrampni adhuc mutantem exhinde astringit. tempus sibi per Gaufredum comitem conjici mine locum 20 siquidem ipsiplacuerit, spondet auxilium perpetrandosceleri existimans se admirato illise iureiurando efficiat, certiorem admiratus ilio sic futurum hoc co- ipsumque id animo tyranni nichil nunquam laudare,hoc velie conferatur,subinferente 15 animo, subiungit, quo ut C ei debeat; sanius pre||esse regno heredes. hoc io tyrannidem tollere ex quoque C nos transfundere, ad hec procreari, impioque patre genitos, paterne 22. et quoque magis temptandigratiaquam Gaufredum P extrema quod archiepiscopus aliiquequamplures inde comitem nos inducit. gereret, rex cognoverint sese stituant. 1. fata consenserint,ut, interfecto rege, ipsum admiratum qui tanto 5 sibi vellet oratio criminationem prudentiam virtutemque ad cepitamplecti,referens 5 in non opinione versari quod omnes imperium sanguinem regishausturum. mitis laudare hec singulosexhortari,facile viridictarn omnium ad qui regisinsanias alienam publicaredeberet, nec ad quid comes esse et nobis iam Consilio nichil omnino penes utentes cecitatem est, que hac intelligens, subiungitin absque ipsiusadmirati sed nostra siquidem forte ad interitum necessitas im- nec « pestisexitio dudum tante sed re- con- superesse carceri. si ratione huius sopissemus. « satis paucos nam contingerent, essemus, animantium, trahunt fatum conici,si diutius posse nobilium nobis molliores « et eius virorum ut merito», inquit,«deteriora « e verbis ex dejputenturaut suppliciis aut non FALCANDI 4. C virtutem tyrannidem inquid ai. 29. 5. P C fe- tentandi P nutantem 30 DE LIBER V. voluntate enim Barensium plurinios videbatur hoc consilium eorum irruerent,ne tores maiorem Maionis eum ne credi certis regis,si quidem aliter non quod quadam in iam 25 secus non videns autem, capitet ei ex ordine hodie 5. C rem », cum id « ad inquit, Ricardi 9. C 13. P qualiter]P quanta U. Falcando. curiam si- esse presentia sibi destinat occidendum. ea 30. B re est ab in- tunc fortune beneficio liberatus evasit; actum celari non erat nam posse ; optime io. 20. silium con- habens colloquium, narrat || secretum tyrampnidem substituerent a • viderant introductos;prò tempore admirato cum 6 tepi nisi quod accidisset, providerat ac quod armis e. quod gerere parat insidias et vel in sit spe quid sibi acciderit et qualiter irruerant (sic) in P admiratus illisuspectam suam eum possit, Maio absterrente, multi milites et « videt semper subito nunciatum introductis, palatiumpercussoribus cepto milites comes 3° die ut curia,de partibus Apulie galeasadvenisse. in ipsiblan- colligit argumentis. post habito igitur regisConsilio,Maioni morte d adversus dolos ita comes adimpleret.ubi segniuseum bique parum 5 interfecti regisul- tanquam de die in diem milites, prestolari secum c- admi- regem negligendodifferret, paratos tantam rem dumque languerepropositum,fidem de mature quum fraudulenter agere instituerat, plurimum interim proposuerat 20 sic enim consueverat; gauderetregisquefilinm proditione diutius sua ut patrisustituerent heredem. natu diri,rogare habere factiosimilites per que- et eis permicterent.sed neque displicebat in || viros nobiles exercebat. tyrannidem quam occidisset, ipsistatim in ratus 15 SyrxionSangrensiset Ro- eo regnare interriciob autem erat animo; morabantur Panormi Bari vendere cuius pater oleum ut dicebatur;eum io cum in periculasecuturi,quibusindignum, turpe miserumque eum regem comitis. qui tunc geriusfiliusRichardi pluresquenobiles libet 17 aliudquevolvebat erat ipsesibiiurare fecerat,erantque 5 mente et longe alia mens vero Comiti iam De SICILIE. REGNO venimus mature] C insidie P nam ultimumpreparati, primum (sic) frustratus. C virtute 23-Cpalatio (sic) 29. ex 12. manca inquid 2 C 18 FALCANDI H. que « quani nobis ei eum timuisse nam respondit, secum esse propositi,eadem frustra ei iurasse riam nisi quod galeacalipolitana, clausisset, audivimus, impedimento applicuisse autem ratus est diem vite tyrannus « unius et pluribusamicorum a interfecturus eum dixit; suo id totum quod intraverit. Calipolimtotam die suggestum Gaufridus comes armis cum omnia ille hec quibus Consilio;regi timendum acumi admi- fuit». cu- scire 5 se fuisse,non sibiCO. VI. adversus et mum plerisquepotentibusviris ad facinus c 6 b fere ultimum mali hostes bellandos vires Siciliani in cognitum A tirannus ubi] C dixit C ut (1) Nessun racconto ma mile ze F. da sé stesso. narrate, C 25. di particolare quello quod Callipolin poteva si enim regi consuetudinis 5. P. in manca P C. deinceps 25 raptabatur, callipolitana 19. P com- eum temere ac un palesa inverosi- le circostan- Maione accusarsi cosi P 2. alioqui fuisset quod] 20. leggermente, rispondendo agli a- mici che armi « del scire suo . « lo avvertivano conte della Goffredo totum : id « actum in venuta hec omnia consi- . Ho; regitimendum 20 occupata ingredi (sic) queste congiure; Date in manca est de- tanti non ultro,ab ignavia,tanto altro scrittore ci dà del dicens distulit, indiscrete ad quod ubi regi prius torpuerat tyrampnum P adhuc ubi necessitas quam 5 | aperiat,alioquin hostes. id 1 inceptum ut exire,sed audacter tam Maionem res aliter invalescentis audeant perseverare difficile palatio vellet respondit]C quid ad nuperrime discessuros. impetu, non B populari,cum ea totam rem defecturam qui pellebategredi,quanta 1. differendum, nec suppetunt, brevi momenti munitione 3. vicina contrahere. primum negligendorem est, esse erat, ut loca agere, dispendium evitari,nisi regi ipsi,dum posse viros pluresalii confluentes,cepe- societatem crederet io utique munitissi- desperationis compulit,adeo quidem necessario totam ad quem agrisfinitimis predam ex de Garsiliato impetus preruptimontis quoslibetobsidentium beneficio facileresistentem. runt occupat, locum aliis Buteriam quibusdam :um Maionis. manifestatione Bartholomeus turbari Sicilia, incipiente iam nterea r De fuisse,non sibi » ? LIBER SICILIE. REGNO DE obiecturus. se periculis quantislibet partivirium attendebat,par esset sollicitus. nolle cepto 5 Ebrardum castellimi existiment. regi seriatim io dicunt duci eo Consilio dicturos se certissime contra admirati quod petieranta 15 pedes venturos, igiturhec cum fidei, non ratus manum 20 sibi eum sublimaver.at dignitate, quicquidei exinde miratus ultioni tempus Buteriam comitem suadet ut 14. manca regi cum 2. C P anhelare e 6d adin et (sic) 19. in C. militimi relieto presidio, sua videns extrahatur Symon fremit Maionem ac unanimi omnes invalescere, murmur ut] C ut] B murmur] ubi io. crederet ne B in unum carcere, quo reddita videretur. contra] A manca de || civitatis immutatus status urbi tranquillitas 5. Gaufridus comes compesci, nisi plebissatisfiatdesiderio,per- comes pax adoretur P ut autem, regiseducto,ita subito eo in interim iniuste captum Symonem facile posse iussionem e. tanta quem habens, atrox plebs adversus deposcunt. admiratus iam moliri inhu- ingens exoritur,ubique civi- tumultus Panormi tota indignano, et murmurat; nec cepit;dehinc suspectum inveniret. congruum vero tatis timor voto notiregispertulisset quippiam crediturum. castella transfugit, per aliquot tunc de audierint. dixerat retulit admirato, comes Ebrardum comitem regios incorruptevir erat mortem de ilio tale se ad 6 exercebat,sed id prudentidissimulabat Consilio donec odium eum 30 audacter ut rei attonitus mirari crederet ut subiungensnumquam 25 Ebrardus, comes novitate primum ad e. ad Maionem Panormum se adversus quos proditoribus suppliciumsumptum omnia comite Hugonis archiepiscopi et ultro efficaciterquam tam tiam, rex anelare. si egisse,sed aut conspirasse, ipsumque noverant si de Consilio, respondent,quam nichil agere regem Maionis totis viribus regnum comitem eis quo proditionemdetegant,impediantque|| propositum regem in- quicquid ei dixerint,ipse prestitodeinde se ut sciscitetur ab ut obliget, se exponat. sacramento, ab Buterie erant propositum, urgere ut aliter id eis iureiurando Comes qui nini pa- occupaverint;quid se deincepsacturos suum illi non at impar hostes adoriretur an acrius legatum mittit eos quid sibi,quid adverse nec comperit eos sed desistere, ad mente qua ubi mox 19 in B C. circa 28. B 13-14. C unanimes rex a regno ad est, ita- (sic) 29. de e F A H 20 L C A I D N . in ut que, dilationis ignavie, nec educit Maionis Symoneni rus. necessitatis articulo nullum tanto Consilio comitis ab 5 deditio- hortatu et deducta, admirato, archiepiscopoac eos absque impedimento et diebus Sicilia, paucis post ad et transactionem in permitteret.sic oppido recepto ire suum oppugnasset, regisiuratum, quod in animam secure ac temporis consumptu- ei resisterent est res sociis eius et plerisquecomitibus libere CO Symonis comitique Gaufredo instinctu impossibilevideretur, demum iam locum nisi comitem totis viribus audacter nichilominus cogi fere eos lumes, fuerat parum igituraliquandiucastellum oppidani vero tandem vix obsidet, ubi Buteriam duxisset,non secum cum nem ydonearn, causarci exercitum, videt superesse inco- rex extra totaque iam io regnum quiescente in Apuliam proficiscitur, Messanam transiturus. VII. De odem transitu Maione, instigante mon, singulisaudacter e 7A edam, post itaque,Farum aliquot| annos, vident C necessariis ad conflicturus, comitis idoneum « ad excepit, career extremum. reditum 18. mediante se pugnam Roberti, cuius auxilio,quod manca Salern. Maione». in iubet rex tran- dili- suum milites restabat principiopugna venit, expediri.25 consilium, fuit,inde C. loc. cit., il quale dice che questo 20 navi iam adventum, prestolabantur unicum in cum allegationibus ei morabatur, Messane usque eliguntexperiri. anceps (1) Cf. Romualdo conchiuso vite clausit qui dehinc exercitu, Brundusium multiplicato defraudatos se fortunam 2. ubi vero, suis dampnatumque diem precepitet ipsum Grecis cum pulsavitcriminibus. 15 Sy- comes corniti Gaufredo, qui parata transiturus, interdici Greci Grecis. cum venientem curiam subito captum genter observari. ubi ad pugna et responsurum, ad transfretandum ceterisque situm Apuliam multis diceret se licuit, nam non ubi in cancellarium tempore E' uti regis trattato fu 22 FALCANDI H. transfugerunt.Robertus sibi fuga tutius comperisset, per transiens,in secure traditus que oculis chardus cum antea regem datum litatis tatis boris tumultuili Farum De primum morte est. bantur, inter ob idem carceri datur. in ipso C regisque 4. C Panormum disparerent]P fugitarent 12. (1) Cf. Romualdo tornare Salern. Guglielmo sti,invece, andò a suoi più fieri nemici col papa. della pace Delle P 20. (2) Il F., dopo la distruzione fa in p. 429. di Bari, in Sicilia. Benevento si erano trattative in manca Gulielmus-et ove iam i C. comes S. Marciano raccolti 428 ; ha- parum C quo unum data sul nella Calore (sic) Cf. Romualdo II, 395, pontificalis, nel Baronio, chiesa il F. Bosone, Adrianus seguite, 1892; Annoi. importantissimaconchiusa, tene- Ebrardi,ut sed virum] C 9. 20 Boam. dell'investitura p. quam in vinculis strenuus, solutamente. Que- ut Alesinus,Boamun- Bovensis, comitis ferebatur, avunculus, vir quidem armis 3-4. Symon, comes procinctu itineris felici Wilelmus comes 15 ad curiam, accersitur Robertus et erat gestisomnibus, interdictus fuerat, transitus Panormi pluribusaliis, quos La- Siciliani. in Fari sed preterea Tarsensis,cum dus cui privatusoculis capiatur. preventus Terre ac io cum persequens, prospere regis reditu remanserat, venerit devictis rediit (2). Gaufredus, Policastri fideli- Grecis totius Apulie disparerent, transiens,Panormum comes suos pro- nobi- quoque antera, 5 multis summe sacramentum compescuit;ac demum Interea suadente Maione, qui cui virum, eius Villi. Ri- a nam suum, Roberto, reliquoshostes faciem ante post in facto, comes eo dominimi prestiterat, turpiterprodidisset.rex omnes multo non penitus evitavit. idem accepi,quod comite fugatoque|| capi iussus regi- Panormi (l). privari notam mansuetudinis ac eodem Aquila plurimum offendisset, gratiam eius infamie nec fecit Richardi de comitis terram admiratus quem coniectum, crimini 7 e est. nichil Capue princeps,cum fluminis ab transitu vincula meruit, sed e Surrentinus tace di as- Salern. IV in Liber Duchesne, ediz. Casin. loc. cit. e il trattato Annales ad a. 1 156,n. 99. LIBER fidei,quem bens Francorum Tancredus gerii, 5 dum nec Maionis uxores io clauserat venalem filiaseorum scit 15 quid tanto evidenter iam apparet. tunc quadam die adit regem compuleratexhibere. hiis omnibus militum actum putat sed neque quia satis omnia facta comitis inveniat. causam dictaque cum ergo exisset,admiratus Ebrardum absque licentia rebellandi recessisse ; ilico hoc curie satis esse evidens argumentum, eiusdem propositisocios habiturum,suadetquemissis absque di- ad vocatus cui timendos totius qui accingitur.sed 1. C septa C prodictionem 4-5 habire P Le parole (sic) facilius videns 1-2. C habuerat fecerat - 26. P C abscindi 31. rursus manca ibidem inclusi autem mancavo 27. C in C. matre C. capitis(sic) 31-32. B voluntati, distulerat facinus posse si fieri, nobilissima 7-8. A 30. populus 4. fuctibus C po- affinibus suis propinquiset in superesse contradicere cogente 3. C compulsis, Maio ita facillime sperat id sibi conciliet, si puliprius amorem in exilium captisaut necessitate linguam fortibus, quos||cumquesibi possitvel audeat sue perpetrandum quod rursus 20. quieverat. coniectus; admiratus post viris aut subitoque in vincula et est multo iamque putaverat, tumultus neminem ad retentus regis autem comes venatione,redit Panormum, effossis oculis,non admiratus regni itinere revocari. ex fecit abscidi. quoque iam comitem curiam, ibidem primum siquidem abire libere possit,multos eum, audiens, omissa mandatum 30 ergo nunciatque comitem latione nunciis 25 potest, nichil paucis venatum cum multitudine cum 20 comes c^d diversis abstractas, suis gente inopiaco- detrahendi subtiliter explorat, ut serpentibushabitare. cum possitintendere,cuius fides omnibus criminis viro carceres alios cedi fueffodi, videt incolumem. superesse viris deservire libidini, alias formam passim Ebrardum quam nefandum aut nobilibus domibus e rabies explerinon proditoris comitem ducis Ro- ad geniti, matre fecerat aliis oculos locis,aliasquesue in ibidem quam filiiquoque quiescitanimus locis teterri||mis in ac quoque proditionem ac preclaris tot cum plenos aspiciat; quorum stibus,quosdam 23 servabantur habuerat, inter septa palatii tamen propositum cessat ob rex, Willelmus, nobilissima et ipse consuetudinem inclusi, SICILIE. iusserat exulare. perpetraverat, ad tempus dux REGNO DE distillerat P 11. palatii P (sic) bis cinus] fa- e. 8 a FALCANDI H. 24 maxirnas conferat regni superbiam sororis maritum auxilio. tueatur sese sue, Stephanum pitaneum preflciens, (l). stituit admiratum omnibus prebere se honorare rimum longobardos tionibus in ipse senescalcum, ergo Laboris fratrem quoque magistrum largiri, 5 facilem,legatosundecumque venientes induxerat bello animum strenuos ; indifferenter clericos quoque alliciens, magnis e 8 b dum utile videretur. mos admiratus callide diu visum est X. Per idem tempus Brundusinum 14. P P Aprucij seneschalcum tinopolin (1) Stefano, la mandò C C Ricardus prius rico, che in guerra 19. Cod. fratello di Maione, p. 243 nel giugno del 1157 Oriente, dove ebbe a Salern. sg. ; sti fatti,dei co- flotta di centoqua- vittoria mualdo 12. in vinculis 22. una Negroponte. p. 429; Niceta, quali il p. da ca- portò la segnaCf. Ro- Marangone, 130. F. tace, Per e comestabulus, Panormum deductus. Affrice. iam animo grande galee e ventiquattronavi ranta lata C Roberti et 15 sepe pugnatimi fedus tenebanturW; iam superaverat; 11-12. 17. post] est in initum est 20 Constantinopolim dimissi,qui post in vinculis rei difficultatem Maio Aprutii terram imperatoreGrecorum cum bellum est captus amissione firmata, Greci paxque 2. De io plebisani- fatigabatincursibus,ut comitis Mandra, episcopo Tetino cum Robertus comes exercitus,ubi variis de Richardus omnibus regis pernitiem premoliens, adeo crebris teneretur ho- propositum,|| r[egnum aliquan- nisi quod qu]ievisse, Apulia necessario interim in occultaret suum vicinasquepartes Apulie eventibus. hec milites promovebat sepe omitteret,quod ad alliciendum nichil ut erat plu- plurimis sibi largi- noribus, prout cuiusque dignitasexigebat. ita modis sollicitus ca- stolii con- suum indigentibusmulta interim transmontanos ac Symonem Apulie ac Terre toti nobilitatis adversus dignitates, quorum la ad id pervenerat 20. admissione in cui C. 71 13. B inictum B calide 2i.PCostan- importanza fu sin' ora v. potestatis, C. il mio Regno di poco avvertita, Guglielmo I, IV, sg. (2) Cf. mualdo Cinnamo, Secondo la pace, gionierigreci,fu t' anni. p. 174 loc. Salern. Casin. loc. cit. monianze que- in pernitiem manca manca itaque omnem sg.; Ro- cit. ; Annoi queste testi- sollecitata dai conchiusa per pritren- LIBER ut admirati quain tam non REGNO DE SICILIE. 25 regisvideretur preditusdignitate ; iam insanias;iam stultitiam eius publice regisipsiusaperte predicabat deridebat,et si quid tyrannicum aut inhumanum preceperat, veluti innocenti 5 vel cuippiam oculos erui,linguamabscidi, aliquidtalium perpetrari, ipsesua dicens hibebat id fieri, suadente, eo rex, omnia non auctoritate pro- postmodum que inconsulte tyrannus rando deli- aut statim effectui mancipanda, alioquin innocentium iusserit, vitam bis exasperaret animos 10 et fuis[seexistimant || rique causam Masmudorum ciatum cui animo erant saracenus. contra intra territus, habituquechristianus erat, AB 1. 7. effectui at ubi iam B Hyspanie 16. C 12. (1) Questo 17. la di monarchia distruzione U. del Falcando. 19. B rivoluzione un dello principatoeletereditaria,mercè potere esercitato P io. P hospitibus mil "c. Secondo est. nam abscindi 6. P Africani C gaitus Ctyrampnus 11. 15. C Yspanie C palata (sic) ipsis masmuda. 'Ibn-'al-'Athìr, Kà- Bibl. Arabo- Siculo, dell'A- formata era I,486, questa oltre le teride; centocinquantagalee, flotta mari, di et fususquebarba- eunuchus 24. in propin- exoritur sin allora dalla aristocrazia (2) gnitudine ma- latere,ipsi, apertis cuipiam 14. per- sui pre clamor actum alioqui Africe » una PC califo che la costituzione quale mutò una 13. P Yspania il celebre operò sugliAlmohadi Stato, facendo C 4. adventu stolium terre die victus secus effici oportere, potentissimusfu rex « 'Abd-al-Mumin, tivo sed dignitatem Africani P sarracenus per la B tamen uno ex alio in hostes irruerent,ea predictus(sic) iam galeasostendere. letitiamilitum cum mancipanda, alioquin]P cum possent galearum inopinato poterat. cessisset exercitus. rorum (*). que .clx. venientes et siquidem,ut arbitrabantur,stolium portis,ex et qui AfTrice erant, resumptisanimis, cla- rex urbe quabat,ingens in cati, revo- isque,sicut cogebatexercitum, qui castra regi vix 25 stolio, mìsso stationibus Masmudorum e Masmudorum vero, Saracenis] AfTrice stolium galee circiter tollere,insultare hostibus morem ple- eam a Hispanie eunucus. tantum autem milites conspici, ceperunt 20 gaitus Petrus nomine palatii, Hispania redeuntes ex in partes enim preerat eunuchi omnes Affricam Sicilia, placuitad auxilium in tunc idem ut pie- AfTricam obsedisset, potentissirnus^1) idquenun- rex esset in regem ut ei conflaret invidiam. omnium capi permicteret. cum 15 ad hoc nitebatur periclitari sepissime. nam secondo il KitaV '-al-hulal '-almawsiah II,688) (ibid. di duecento in tutto. 2 c-8c 26 H.FALCANDI 8 i" ventis carbasa expo|suit. non metu stolii ptem sunt Masmudis; a extulit mos plurimum et pauci quidem poterat, effecerunt. egressi,barbarorum tam consumptis omnibus nitus y. PC (1) 17. Dalle contraddetta del P 14. (sic) tragem C 6-7. .lx. suis sed P fonti .vnm. 9. arabiche verrebbe Bibl. che appena l'armata siciliana fu vista,il capitanomusulmano, presentò dicendogli:«Ecco Ibn-May- l'armata che ar- sparpagliataper la forza del ostante «temporale», che ciò non calate le vele parecchie navi aveano « riva per ron nel entrare vinte e mirabatur, porto, fugate. ma Cf. anche che obsidionis fu- 'Ibn- atto- nullis et obsidione 13. eorum 21. C contra] amo- 20 humanam dopo singulisaggiunge nulli]PC nisi AB AB 15. circa 'al-'Athìr, p. 489; 'Abd-al-Wahid, 512; p. e Romualdo Salern. loc. cit. (2) Secondo 'Ibn-'Saddàd presi dai Musulmani 'Abd-al-Mumin ad C in in 15 sibi crediderat considerabat exercitum ibid. 'Ibn-'Saddàd, testi- (presso'At-Tìganì Arabo-Sicitla,II,79-80),racconta si 18. del tradimento oculare mùn, urbem consuetudinem contra egressum consyderabat (sic) post mul- expugnari,ultroquenisi famis obsessis]C C creberri- itaque Masmudorum, rex constantiam ubi proturbabant la notizia gaitoPietro. monio nonnulli audaciam viribus io singulisfere diebus et perfugaruminditio cognovisset,ab exercitum. erat (*). nani cibi preme- multitudinis optinendam et ani- angustia virtus rerum tante militum sperabatposse iam intolerantiam turus que virtutem eorumque urbem ad obsessorum iam expedire, tanta solum revertentes 5 fugientes. se- et erant exercitum, perturbabant hostium stragem terram barbarorum et res ea sustinebant, sed viriliter impetus ad ilico milites in enim nec quas desperationem incussit. bello invicti sed inopia, quicquid tarnen bantur mos obsessis et proditoris reliqueturpiter misereque to\ gesta in Siciliani pervenerunt conversus, quos vero, prius eduxerant, persecutisunt galeecapte plerique galee fugienteniducem quoque latuit CO, sexaginta galeas armantes, dolus (*) cetere iam cunctis, in fugam sequebantur; barbari poterat prout queque re previdens,cum deducerent, ultro,mirantibus vela e id magister stolii,totum Petrus op. cit. conforme 80-81. pp. al F. furono i otto legni ; cf. 'Ibn-'al-'Athir è (3) Da 'Ibn-'al-'Athìr(p.487) racfu comcogliamo che questa battaglia battuta di agli 8 del settembre 1159 (22 sabàn). 'Ibn-'Saddàd e (4) 'Ibn-'al-'Athir confermano la circostanza quenti sortite. delle fre- LIBER nec equis iam bus abstineri frustra 5 suam Sicilia nichil e fuerint iturn dierum 5 proposite;nec nuncii Panormum nerent, omnia iam 20 Aflrice,quod iubente, fuisse reposi||tu[m ; foris ea regem ut sententia,] esse dampni passurum, honori; cum in emolumenti hoc speraret. fiebat animo ut insani civitatis amissione duceret, rei teret eidem posset Affrice C stineri 8. C piene] C nuper 5. 15-16. B exponent urbem (sic) 9 b 16-17. 26. C regem autem tamen publicepredicabatin esse capitis 27. C urbis quam tuitionem nichil unquam mutilari iacturam facillime subveniri; Sicilie fames 14. est P non periculum imminecum esse, ultra poterat sustineri, manca Africa admissione est, animadver- nec legatos elusos est 21. esse bilissime ostenderet,qui no- regem suum regnimi indixisse sibi admirato, sicut dictum ab cognitum esse in- sufficeret, faceret,unde sumptus tyrampnidem C expo- regi sug- annum aliisquead nichil sperarent auxilii, sed neque iam famem falso plus oneri quod inde turpitudinem aut igiturubi ret. 23. cum e eorum diceret si caperetur Affrica,nichiLwSe stipendiismilitum quidem totum autem civitatem eamque cum necessitas admiratus per legatis, po- transmitti,nichil eo nam se eo 30 saltem pau- conditioni sed est. summa quecumque effecerunt. persuasionibus necessariis maximos 25 passos trans- consilium, periculumet sue eis demum impetrato, tum non pu- Siciliani in autem Siciliani in missis ut petiere, frumentum frumentum se evasuros habentes idipsum'eisnegatimi se ut sin hoc venientes, urbis dixisset,peterentque gesserat piene eis maluerint, largissirna daturum. illi, super at inducias starent multis litteras se sufficiant navibus, liberum que stularent auxilium, quo 1 a siquidem regisSicilie et parcere, morari se stipendia permittendum. corum se secum datis prelegerint, redire nam auxilii, ventururn spei reliquum esse virtuti velie tyrannidetn metuentes io 9 hortari,dicens palatii nuperrinierecepisse, quibusrei veritatem eorum quotquot e. sibi non indigentiamoccultare;que patiebantur eos didicerat;denique,nichil sed animali- aliisqueimuiundis ||canibus a 27 cognovit,cepitmilitesad deditionem eunuchorum tent, SICILIE. REGNO parci,nec incognita; esse DE in C. 22. 30. P 15. P Africe C damni fame - (sic) oneris 31. Csub- 28 FALCANDI H. prehabitetransactioni stari placuit^);ac XI. Maionis vero t traheretur. tam c- 9C propositum amplius regi non id Ebrardo erat silere quam subire rei periculum attonitique dicerent transmisisse. id dici;alii quoque Romane presidebatEcclesie,multam ut impetrasse, 1. io. amoto C pluribus 15. suis gatam in manca in manca (1) Secondo 1'assedio decade Mahdiah B C. 21. 16. dicerent eis C unius 'At-Tìganì, (sic) e loc. cit., restaurati i riti dell'Islam. Ibx-al-Athìr, loc. cit., dal in 'Al- 30 luglio agli n di gennaio. le fonti arabiche, (2) Secondo fere succe- prodictionem in B. manca nam - obJi- delle navi i vinti in Sicilia furiosa tempesta; ci induce « 8. C 12. 16-17.H periodo maggior parte 81. dice: la 20 erat vano p. tunc cardinalium, tegi magis a suis Romualdo « in che riportaperirono per una il silenzio del F. ma dubitare Cf. Ibn-al-Athìr,p. Secondo qui in eius locum C. in omette asserebant pape, erat unus 5. PC C quam] manca dal 30 furono conditioni 11. luglioalla prima gennaio (1160), e il 21 di durò di mese latae contigisse(sic) C obligatam. ple- pecuniam detulisse idque admiratus Sicilie, rege palatio15 hoc fieri eam- nichilominus neapolitani, qui P prius ob prehabitetransactioni"] CB quel Iohannis ope que- familia- ei de familiarem,Alexandro Maionis Matheum, et federis contractu notarium Consilio hec totum consensu io expectabant. diademata qui reginam eius et nam risque falso videbatur enim dissoniquerumores erat, admiratum deerant putabant inhonesti Maioni que nemo || co[miti sibi preparaverat, multis aliaqueregis insignia, que ribus suis ostendisse,nec exitum hoc varii super impleverant, passimque vulgatum dam erat; inde 5 libidine regi detegere;sciebant quid aut plurimiscontigisset.preelegerant] ergo fere Siciliam totam index crediturum, memores minime eum poterat quin regnandi impie machinationis tam aliisquequam iamque dubium proditionem audebat apertam omnes tamen nemo Maione. De diutius occultari,nec suffi- transfretandum (*). in Siciliani transierunt cerent, A ad tradita,acceptisquenavibus, que urbe Masmudis demum tunc di tale notizia. 490; At-Tìganì, Salern. loc. cit. rebus Ipsi [Christiani]cura Siciliam sunt reversi ». FALCANDI H. 30 XII. Per idem De de Andreas tempus Cassino monti sed ceperant circumventus, Siculi et ledant ad cui sed atrocius. audendum animus quibus edam nullis tamen suam omnibus vires immensum in Neapolim, ex parte cuius ditorum C 3. 15. AB circa schismate P (sic) 24. P comes virginitate priva- nondum P 5. Sylvester Hidruntum nullis ut Surrentum, defecerant,dehinc Brundusium, 26. eo Barolum C 18. B ex literas moverentur 25 rumo- se pro- devenerat, ut regislitteras res nuncupato - audeat Aliphyas 20. C 11. in vindictam suggestionibus]P vanisque sermonibus gens] ai. B pars contra] C 27. im- miscerent (1) Cf. Chron. Casin. loc. cit. ricostruire la Ceccan. Su p. 284 e Annoi, queste fonti si può storia della nuova in- surrezione che pare Tedeschi. di Andrea secondata 2° comitum suggestionibuscrederent,aut sed 15 approbaret, Amalfiam, primum Ydrontum, miscerent. invidens consilium animadvertit suam spem civitates, que falsis comitum turbe Silvester,ho- comes filiam Maio regis transmisit,admonens audiendum C contra Tarentum, ribus,neque reliquerat, auxilio, spoponderat futu||r[um excrescere, maritimas mari altero improvisi ut patienterdissimulans,vindictam Apulis reser- suam io proposi- voluntatem. audebat]indiciis [detegere admiratus, ubi vabat. celant admiratus nani enim quodlibet facinus dissimulando Apulorum etiam] Rogerius Creonensis, verat, miuriam Apulia turbaretur, sit ad superesset. modis sese evasit, tumultibus; licet agitabatur cautius re- expugnatas quam modum pronaque timidissimus,quamquam minum vix 5 per- sponte suorum in Sicilia quemquam nec Germani, eum blandis adulationibus demulcent, oderunt quos ullis tamen Sancti qui expugnare, hunc in infida,mobilis perpetrandum, tum hostium nec quiescebat, gens civibus eisdem distraili, Aliphiasusque paucis militum interim, dum Sicilia dehinc panie in Cam- tunc regnum cepit,oppidoque cum urbes tutiusque potuerat utraque ab paulo post deserere (*\ scismate tanto subiacet,occupato, transiit. adhuc Rupe Canina, qui partibusexulabat,videns congregane militibus, Aquinum quod Andrea. comite di dai Rupecanina, Greci e dai nemo susciperet:dicebatur neque regisin eisdem, sed num Roberti comitis 5 fratrem quoque invitaret. et eorum miti||ga[ret ab solum amplius sibi promissisad quam senescalcurn in comitum timor resistendum quoddam mitri cillime revocare 20 H 1 1 Matheo De sed lum ratus iuvenem, etate nobilem, forma id etatis quam filiam Maionem. quam Matheum filium ut pleriquenobiles eum diligebat.videns qui prima lanuginegenas et largiens omnibusque se prebensarTabilem, iurarent C invitaret] C eundem iterum 24. (1) Cf. Romualdo 8. PC 14. B antea] lanugene Salern. dopo etiam C 26. anima PBC p. 431. aggiungono (sic) 21. opt. quoque C Maioni idem 9. C plerisque(sic) terram ultra possidentem, multa illi desponderat (l\ eumdem, viribus adhuc parvulam admi- eum vestiret, summe in Sicilia terram et enim pulcherrimum,corporisprestantem exigeret,optimam Bonel- nobilissimus genere suam verum] adhuc et terroris legatum, oportere occidit et nam fides diffi- antea Calabris. a magis Calabria, iam linea contigebant.sed propinquitatis aliter quam non adhuc 7. mitti eo opinioniserat, omnes e. etiam plurimum qualiter et sufficere. putabat posse viri Calabrie 11. talem Bonello non il]le, at et cuius admirato res neminem legationi autem uic integrequeapud 25 ea mature est animos plurade proditioneMaionis fides habeatur facile persuasionibus XIII. civium studuit,verum non exasperans, vacillare, consueverat attulit, visumque cuius munitissimum legatum,ut Apulie procellis, quaticeperat, ingruentibus 15 comitibus edam compulerat. placuit audissent,eis narravit. quam alliceret mentes indignationemcompesceret. mentes eorum Stepha- in qui militibus incepto Melfenses atrociora et exprimi voluntatem. episcopum Melfiam Mazariensem io crebros receptare se fieri, Apulia preerat, ut horsepiusadmonens impetus sustineret, Symonem nam 31 proditoriseas rnanus per Maionis suum, muneribus tam oppidum enim militum amplioribusstipendiis tabatur,ut eosque SICILIE. REGNO DE LIBER vero litibus mi- in eque- Mazarensem 23-24. C io e H. 32 ludis, que stribus C inconstans Mollisinii filie busdam omnibus sui nominis omnium erat, nefandissimi ostendere eum sectari « nec animo, || « enim « statem « egestatem. « sinit,eoque « viant,sunimam « pedibus inherere « ctare 1. patrimonium negligere,dum alios obscuritas beatitudinem hastilludia io. Pharum C exstimantes nefandissimum 26. quod 6. P P contrai A B reatum Molisini C A 27. il quale di Io. « de litum cita Ianua cum Gloss. med. la seguente : « Quidam hastis ; et B Masilini eo faciant possintvel 18. non deser- nobilumi vereantur obie- pertimescant. differunt non forma satis - parola mi- quando « in manca mirari 7. C B. in manca non] Cut equites currunt V. la C. AB eo frangunt hastas ». 25. C sinunt abor16. C et descrizione di una di siffatte da d' Angiò in Carlo giostre,tenuta in Saba Malaspina, Napoli, Colle^. Del 20 quosdam quod definizione scilicet (sic) I4-Ì5" inf.lat. ludus equiore tulerim aliquidsperare si sceleris iy./Jvelut circa deliramenta angustiacogit hone- se quibuslibet Maturano di questa (1) Sul significato cf. Du-Cange, estimantes ullius 13. immerito potentioribusadulando ut pacto B admi- causam Maionis generis altum traducit eoque omnium quolibetpacto tolerabilem suam miserie potuerit,15 contra crediderim. rei familiaris et conve- modis devolvi immisceri admiratione io respondit,satis vice inquit,« sceleribus dignum tanta ei non conspirationis », qui- et in Calabria tunc innoxium, adeoque alios lestissime mo- impe- innocentiam exequens, eiusdem nam « nec periculis, C velit eiusquenegotiisac tenue loquendum aderant qui ut susceperit, « rere ad Consilio ad id temeritatis quo particepsestimetur. A hoc et transisset Maionis proditorismandatimi rati tuendam II Farum Rogerius de Marturano, qui mirari se opinionem C. sed cognita,palatium eiusdem exponeret, causam asseverans, superque ut abhorrere. potentibus viris Calabrie, qui adventus 5 desponsate sibi puellule,eo captus, igitur,legationesuscepta, cum magni comitis Hugonis custodiri preceperat, utriusquevotum diligentius comitisse nerant, ceterum tepidior. is erat, regis Rogerii spurie,que fuerat,forma uxor ventum rem quod ignobilisesset, ceperat nuptias ferebat,quod admiratus, re diens. posthabendus, pepererat. nomen ad promittere,ubi cuiusdam autem ('),nemini animo, facilis a propositoresilire, quod persuasimi erat audax esset, lu dia h asti vocant || [sibigratijammagnumque militimi IO"D FALCANDI Re, VI, cap. x. 25 LIBER item ab hìis,sed « sint « presumunt, « culis « nobiles criminosis actionibus bonam « « « « I5 20 2 5 3° SICILIE. REGNO « 5 io DE « virtute redimant, sublimia tamen multis potentium virorurn patrocinia abiecti ignobiles laborant insania, dispari quicum non nullaquegenus ut 33 sperare peri- ementes generispossintignominiam diffiteri. plerique lance trutinant, nichil demeriti,fas et nefas famam deincepssperantes acturos, quo infamie propulsare,nonnulli possintsemel inflictam notam de proditorumsemine procreati, eliguntsequi patrum quoque haud vestigia, eiusmodi quidem homines indigneferendum Maionis est eiusque limina frequentare,te parere mandatis equa integerrimefame iuj|[venem, amplis- nobilitatiset summe se « vero « simis « inhiare;pre]oculis habe qui « tibidelinquendi viam « necessitatem « huius « cissime « omnes « predicasinnocentem « ctum « incurras. « nium « cognoverit, qui demum ditem ratio lucris turpibus nulla permittit patrimoniis, et omnem genuerint, sceleris aspernandique intelliges parentes obviare sceleribus, tu saltem vindex persequitur, adversus eum videres certe, si neminem indictam. debueras. nunc unanimiter moveantur, tu ? dum cuius proditoris idem nobilitatis, quam esse atro- autem, cum solus eumdem asseris innocentiam suspe- facis, verendumquetibine fame dispendiumac lesionem te quis enim putandusnocentior,qui bonorum eo sanguinem sitit, qui nemini in hanc hoc « occidi consenties, aut honore « litatisastrictus, aut, « dudum « summis « tatum « blandiris. « situm. « die cer[te innocentiam ei cum privari, ? at, eo hunc consilium tibi iam, nisi regem sis fide- fieri, regem regnante, secundus honoribus, optiotibi dabitur fulgebis eligere.sic subripere, tu sacramento notarium deposito, eo olei venditorem querit regnum tu propositum hoc approbas, tu vocas, om- innocentem evasit? potestatis eminentiam « quem nisi quem nocet ei fraudulenter per quem eris a rege, velis comi- de futura prosperitate fallor, virum ingenii!puta|[iamregem perditissimi depoMaionem quidergo? existjimas?eadem regnaturum i.Phis o qua 4. 14. cantior te obstructam « nuerunt e. C omnibus reg]num occupaveritcum possint]B posuit 9. haud] C (sic) A derilinquendi B obstrusam aut 11-12. 18. C hiis amplissimus adversus]C contra qui eius i3.Cge2i.Cne- 33. P his U. Falcando. 3 C.1IC 11 B FALCANDI H. 34 adde obruetur. lapidibus esse quod solum aliquidimputetur;te obscurum si ferrum adheserint,et fam Maritati suscipere. aspernare amicorum dictam et ipsius incolumitas ceteris omnibus impotentiacondempnatis,tante est. benignitasreservavit. suis armatus patus unde scitur. semel dictam et eum hoc ex facturum dubia nobis inde quam mutua 1. virtutem et non meriti si] Così tuam i codd. io. Cperuitiam in C. e P. Cacquicsce 15. C ultioncs 26. Cnequempiam preclari fortune existimat,ut est tuum ne sti- multitudine iuvenis; enitere virtus te sequaris vocat pactionespoponderis, preter (sic) gladios manca BChoc 25 ad vin- quempiam ergo, id modis nani 1 1. in B. AB et manca 18. P 31. /l Z? tu eam deerit edam gloriam,non imputetur]P vendicetur hunc] igitur denegesobsequium. quod eorum] Pcommuuem 28. ne- ubicumque libuerit obtruncare. compensano, 3. sive 20 innatimoris,nichil suspicionis consequerisimmortalem grataque Xr procrastinationis militum an felicitatisattingas, quo nec intrepidus, te ei potes secure poscentifortune si ac || [huius]tam superstitemderelinquat.age hunc gradum deesse. laudis cumulum occiso,nichil tibi verendum sui vin- libertas in familiarius admictendum. inermis, solus nichil occurras, virtuti, gladiosnon dolis circumventum ac putet iam sive beluam ad attriverit, salus io superest hanc id cuiuslibet ad nec quod expectanda. adeo temporisoportunitas est, aut fraudibus te alium minem ut nani, vin- experiaturcerte regnique facinoris eidem nobilitatis ultores tuis dilatio necessaria 13. audaciam manibus quo sit pari- omnium eorum persecutionibus oppressam eam scelerum tamen regisquidem enim ad et perniciemdiutius debacchari. nostram licet innumeris manca consiliis patere truculentissimam vendica, nec in libertatem tibi liberos tibi sapis,uxorem accingere;teque pariteret id dictam D si 5 rudimenta artium affinitatiscontagio tua cuius polluenda. respue, adquiescetandem II expectationem deludere; omnium socerum, scelera an degeneresprolemque generisbiformitate patridissimilem. turam C. malis malarum iuventutis auspicia pudeat inter prime in respiciunt ; quicquid egeris, elige:virtutem ? pudeat te quidem publicari nobilitas in Sicilia cui virtutis es omnes potest. non unus saltem compareat, nusquam solus omnibus (sic) in C. 12. condemnatis conquereris 4. P PC vindica 20. adeo A-B hiis 32 id"l . 30 LIBER 5 DE SICILIE. REGNO « perquiremus et impetrabimus,ut « trimonii « scrupulo,huius « iurandi « satisdationis genere « autem « tium « horum tibi federe esse religione[majlueris eadem virorum Hec batur incognitum iam eius affinitatem velut hesitatione premineat,quam 15 comitisse nuptiasanimo cepitquein eodem se detestari dum autem, mox metiretur,puduiteum aliisque quiaderant 20 partinichil etiam postmodum situm fedus matrimonii 25 temporis interim animi ut quam mature 3° ciendo 1. 6. P AB 27. quoque] (1) « enim La missum 1-2. C nec ubi visum est utrique propinquis predispo- Matheus instaret iam P Bonellus,]si 17. alibi quoque ab eius esse quin illud staturum fortunam, obsequiodesci- dies quem idem prospiciandum (sic) PRogerius 18. P P persuaderent 23. prehabitum] P ipsum predictum id sibi interfl- secretum archiepiscopo cum 5. C se per minus matrimonium 13. Pdesponse 21-22. C plenaqueperacturum eius et successibus,iam fatigatam Caracensis (sic) Romualdo expectet, regi providerat, placuitei preemineat diutius moratus, promiserantimmutare, ipsaque nec possitperficiat. perciperes.cum putaverimus 19. P posito pro- mutuo 25. C occurrit si ammiratimi occideret, Cle- que Salern. enim Cf. di Catanzaro. contessa loc. cit. : illi erat a « B hoc hesitasse, oportunitas, nequaq'uam occurrat 12 pactas sibi sacramento, habentibus,utrinqueprestito ratum prefixamdiem tantis admirati visse inde nobilibus viris respondit: prefigitur.additqueetiam certus nec ausurum, non nec adhuc roboratur,mortiqueMa]ionistermipreha]j[bitum pactum [nus comitissa scelera, obscurum, patris super proposite.sic penitusque eorum tamen lo ve- secum paulisper periculumimminebat, si pactioni starent fiducia, nichil facile mo ut iuvenilis, animus persuadeteconfidenter que a ». roborari. plenius proposito Rogerio de Marturano ea ei quod et 12 poten- dicere,cum attinet deliberans,hinc desponsatesibi virginisgenus eius infamiam e. putaveris.quantum plurimum abhorrebat,quadam suspensus. iuris- quolibetalio seu laudis,accendi, ipsiusqueMaionis amore iamque nobilitate tibi dicente,ceperat eo contentus, non nuptiasrecusaverit, tibi putem ma- seu certissimum,|| esse prospiciendum comitissa CO dubietatis sublato omni coniungatur, et tibi Catacensis comitissa pactionisreddemus te 35 Pro- comitibus «quod, « menciam « darent comitissam in uxorem». Catanzarii illi e. 36 FALCANDI H. habere colloquium. populi motibus de rege maturius cum regnique statu suborta disceptarent, inde est futuro mox de sedandis amovendo, deliberantes invicem de thesauris controversia enirn admi- cuius deberent custodie deputari.dicebat regisfiliis, ratus tutelam puerorum palatiumsibi debere thesauros totumque ac ipsiusque 5 commuti, quoniam oporteret regni negotiìsinsudare,maximeque thesauros necessarios et arcendos dissensiones emersuras C. 12 C tutela rorum roborari plurimum omnibus dari, nec sanius iura autem suspicio, puerorum sic 12 D socio spei 1. P sibi debeat 24. ita auxilio 7. B manca mancano custodia crederetur. 2. in C. ut sibi ij et nam si necessitas et sufficeret quantum 20 posset avelli iratus ab 9. C mutuam enim sola eius non indi- C reluctante,facile etiam hanc iam ad dubium i codd. advertisse in C. 17. et 4. manca quid Preponi in tali 30 || [sepenitejre positi, pro- cuius] P in chil ni- presens nec inceptopenitusavertisse, mancano proposito.25 eum verum esse ita rediberi,quod preterea iam emersos rediberi]Cosi 32. suis subintulit, non debuerit adversari suo reservare, regnique statu 26. C. custodibus adimplere. suum tumultum in censere. quippe quem penitusdispliceret, discordiam, nec cumque pueris tutorem sit,removendum quidem ignaro,aut eo animumque committi enim cum participemascivisset, proposuerat obfuisse fore certis- [tuncadversujs appetere, obviare,tandem consilii et quod posset C. Maioni compensationem auxilio,et geret maxime]|[que non a predicta archiepiscopus cum meruisse archiepiscopo grada socium io episcopisaliisque archiepiscopis, thesaurorum machinationibus nunc pue- controversia ea igituralternis disceptationibus sententia,eademque de ea ex omnes regnisumptibus faciendis suppetere, diutius protracta, noverat ut thesaurorum ac ab ipsiseum exigeret, accepturum. nam e- de quibus nulla posset haberi religiosis personis, et redditus totius si datus archi compesci, tunc asperandos.suspectum esse venerabilibus regjnum consilium magnis sumptibus suspicionisinnasci posse permictere,et comprimendos passurum, precedentem plebisopinionem : modis eum sed numquam se nichil illuni aliud quam simos se intestina bella posse et aiebat id piscopusautem sine hostium, nec incursus exterorum rebellantium ad tumultus esse C. 26-28. utrius 22. Le P unquam deputari]P archiepiscopo parole quod eum - 38 berans, ad Matheus Bonellus ibi 13 B militem quemdam impunitas sequeretur. urbe ab et Panormo obvium suum Siciliani iam in reversus mi- .xx. in habens, quem mentem reliquerat, persensitindicio quodque eiusdem prepararet, cerem gesta, re Panormi profecturus Calabriam Maionis ita hoc quod oppidum pervenerat, libus distat. factum dabat,ne id operam autem Thermas e- FALCANDI H. propositum ac sibi iam venturo 5 car- admirati litteriscrefbrius citaretur, quamquam prudenti nec]Ilongam temporisangustiadeliberationem admitteret, Consilio statuit tamen priusThermas non (% ascendere nunciis animum (2). litterisergo illiusprelibaverit narrat sedatos de sua opera inimicis iniunxerit stolari ; ipsiusfìdem qui admirati,licet gesserit quidem sue fiducia,ut ac 1. P C PC io. quem BC (1) Termini B B voluntati 9. P negotia C 14-15. spe negotiis,eum abscedere P A B trenta- sibi filie B abscendere abundeque 19. P nevolenza be- prelibaverit(B err. prelibavit ») preferibile perchè degli par intendimenti del grande ammiraglio il date dal F. absce- «Thermis portano i codd. mi consigliano « » « mi Bonello non aveva la certezza, la notizia da solo ma quel suo (« menpropositum Maionis eiusdem ascendere poiché ascendere a Terpersensitindicio »), e poi perchè la della quale e una mini, che aveva vera acropoli, lettera che egliscriveva il F. ci riferisce il tenore, pare che non che precede,può dopo il pervenerat miri a raddolcire,ma ed era naturale afforzarvisi, significare piuttostoa inda« dere ad » ; ma la accettare lezione tem ac » che il Bonello sarebbe stato Governo, esitasse a far questo, che un' aperta senza prima di Maione verso C. Accetto col rottura accertarsi del- gare l'animo di Maione; contiene anzi qualche frase di rata a rimprovero,come conveniente non dispetto, ispia chi vogliacalmare la collera altrui : nam prò gratiapotiusingratitudinemeompensationisvice sibi redibitam, iamquesta ragione. praeleniat que se longa promissionisexpecta di lui. «prelibaverit»(v. nota te)mi pare che rafforzi (2) Le edizioni hanno come « milite « « l'animo Thermas » « riante « La va- « « seguen- « « » però la lezione di « « tione suspensum » 15 diligen- deserviens,ea insudare Termas prelibavit C Maionis dista da Palermo edizioni sollicitudine amplectandum miglia siciliane alle venti satis habun- amplectendum,pactasque Thermis 3. P preleniat omnes imperia pre- maxime iussioni videret chilometri, quasi corrispondenti che sette Le suis crederet impugnitas (sic) tantaque omnia per quem ampliori benivolentia re eius nichilominus semper fuerit obsecutus in eius io quicquid peragendum aliud quam hac studio tanto ad et nichilqueiam expeditos, deque spectatam, tissime factos ei additquesuam directis Maioni Calabrie tumultus; Calabros esse amicissimos missis quam "c. LIBER differret; nuptias non bitam, iamque votorum plenitudine obtestari,ut mendum eius in timorem gaudium tatem sibi dieta fuerant; iniquuniesse niat dicens nuptiastanta palam (l) prece deincepscrediturum,si quis de W. gesserit et dehinc illisub omni agit,rogatque 25 promissionem ut febribus archiepiscopum fuerat omnibus moveat, acceleret enim Matheus ergo tantam Bonellus C t. io. gessisse 2-3. P illisque 13. prece] pturum P prae 13-17. se B 20. et et repositam 4. il tratto sub P 15. pata « tono di correggere; che ». omni] 26. P I codici l'errore,sebbene ma è così susceptus, da plurimum admonetur prece ad maxima quam notare grave desyderio 7. A eumque 17. P sub- omne differri. interim iam periculo tanta effectu. ydoneum stricte de- non 8. C promisi nuptias manca in B. 18. C adem- desyderio idoneum ci permetda P gratias adit,eique quod huic eius sollicitudinifortuna « se 130 vene- ingre- perpetrandofacijnori tempus dalla variante si vede (1) Come la (cf.r. 13) parola prece », per evidente errore di lezione,in P fu stamprae e ve- litteris, tanquam secretius eodem sine eum afFectuose tam celeri prosequatur suam eas securus dilationis impedimentum et Tutto benigne criminis primum quam honore laborantem non solliciteperquirebat; sed PC 13 falsi- fronte Panormum eum expediens,ab totum modis rem e. quidpiamsibi sug- mali nuptias,quas ditur, ibiqueab admirato benigneet ut ti- tantisquevotis expeteret, eo nuptiarum promissione lenitus,leta gestum tanti ille visis eiusmodi at suis eorum nunc deponatsollicitudinem, suo, conceptam postulaverat, adepturum. hinc qssq celeritate rescribit, uti satisfacturum iri desiderio, rit, eumque ea qui eius indi- Bonellum commoverant, se meruerat le|tosexitus perduxisset, gnationem nec bene eo id rogare, se familiaribus inspiciens, igiturlitteras admiratus que id comrnutasset, ostendit,illisprecipuequi adversus Matheum ei nani promissiconiugiiletitia muneraret. arguì,qui filiesue 20 cessisse. nunc quid de per si ac triste belli principium ad ac Has fraudari desiderio, exposcere, qui redeuntem eum 15 in contrarium longa promissionisexpectationesuspensum, se diutius cruciari, suoque io hoc veruni 39 vice sibi redigrada potius ingratitudinem compensationis prò 5 SICILIE. REGNO DE da far tutte « in riprodotto le edizioni, (2) Cf. Romualdo dunque ammiratus «super hoc hec credere « fu il senso, mancare esset Salern. sepe recusavit ab loc. cit.: amicis suis premonitus... ». e FALCANDI H. 40 rendum fere in summo flagitiis, precipitiumminabatur detrudens, ad infima,circumductis enim cum cuiusdam propinarifecisset,mirabatur et tardius ingentibusangebatur,timens curis nitati restimi, preparat aliud multo litie.quod ne rogatque evasurum; facilem ut medicinam egritudinis de e 14 a ficultate cibos accipiat.at Maio, aliam reservari : dehinc dili- se 15 iurat audiat,neque sue ferenter esse cuius tem, 3. C animus nichilominus fidei se 6. P sensum acturus, quo committat. C elexerat viribus ut] B P perinde 27-28. indifferenter] promittat (1) Cf. secondo se hoc negligenter tam (sic) C portionem 24. 12. C nec 29. C sciat sanari sibi,si propriasalute mori vertat, nichil C iubet"] P ; vim siquidem eum 21. ac diem eam frequentiusappetens, de illius ut ; seque allexerat in potionem amicorum nociva aspernetur sollicitum, nam quid deincepssit dif- summa obtemperet voluntati,cum semper faciendam aliquotiens cum importune instare,20 iubet consilium ne ut legem egritudinis prosunt et illifamiliarius assidet,et blande super redarguens,hortatur se genus vexari,[utneque]sine videretur ne ipso suspectus fieret,preparatam eoque que hoc tantum archiepiscopus solo visu abhorreat,sed quamlibet medicinam esse crediderit, amicorum ipse in presentiasua debilitate membrorum eius interrogati statu ita debile possitamplius inaniri,et ipse periculocor||pus magno eum ad hec ro undecimam^, expertissimam ad et accipiat, quam gentissimefecerat preparare patifastidium,tanta Consilio facile,si subiungiteum maamplioris et circa horam quadam, sapristine previdens accidisse, archiepiscopumvisitat, eique assidens,primo inde 5 manum diuque languere, forte posset ad nocendum vehementius deferens,die secum mori impotentia veneni idque ex quare, ceperat obli- venenum promissisillexerat, ac eum ei supereminentiam sensim ipsiarchiepiscopoper donis familiaris sui,quem hor- iam collocasset, rotam anfractibus, admiratus iam culmine rerum volubilis circuii et ignobilem,tantis virum ducta,quod quasipenitentia fuit,que in 26. P quem desiderat, iurat indif- expetat societaalio quoque invisit P visitat] expectet B valetudine P statu] desyderet P 27. spei expectat aliquoties 30. quoquam Romualdo il quale Salern. loc. cit., questifatti seguirono « in « iam vigiliab. Martini, . nocte ». 25 nescire contigerit, quam enim ea inchoata . . C 30 LIBER DE fiducie sibi repositum. aut excusat, suam ad 5 ille grates ei at fidemquelaudat spondendo,aliisque insuperde qui Matheo Bonello rebus verba Maionem se armatos variis sermonum monet audaci ut cillime posse minere chinari non exierit, dubium lucri spes vehementius succedente accendebat. exire,aliud iri. ' fugiendi ei quicquidmalongis vero nec perpetrandum,et inflammaverat inter hec urbem totam crepusculo, Ma- fapericulo quin omnis ad id dudum Maionis et astrinxerat, mentum b 14 imsibi periculum hoc spatiumindultum onerandi,quos persuasionibus erant e ipsisedibus nichilo segniusobtrun- in ei deliberandi nec suos secretiore domus sine sine metu, nesciens esse eum et exponit,paucisquead- totani cognitatimens re itidem voluerit, candum, eis fieri; sive enim sive obstruatur; ilico acceleret nunc imperatum fuerat,in sint animo; fortique rem securus aditus sacra- odium, et solis iam occasui subitis incertisque rumoribus videres attonitam incedere, civesquehinc inde turmatim dispersos ab timoris quod urbem et quidnam esset repente sic attonuerat, sed arrectis invicem sciscitari; alios autem obstipoquidem capite, auribus per plateasurbis conventicula sententias. dissonasque proferre sabatur nocte varias facientes, ad opiniout Maionis instinctu, regem in venturum ipsaquevia Maionem ab nichilominus via Cooperta,ab protensa, qua congrua 1. P AB 22. oportune P loca gratias audaciam 19. urbem] eum P C turbam Pobstippo C obstipe arreptis U. Falcando. eam imparatum 21. P 29. qua 6. de] Cin desuper - deesse, non interim noctem detineri, ad domibus archiepiscopi dehinc disponit; 3. C Matheus at um palati A armatos 13. P opportune 21-22. 30. ab competentibus] 16. quicquam invicem] domibus] per occulte erat in B. manca paratum rumoris P transiturus in regis militum fuga speraripoterat, plerosque Maioni 8. ei]A congruisipse in eisdem ver- tenebras iniecisse, primum mundo suas id ea archiepiscopum crederent occidendum. satiscommode archiepiscopo hoc super circa || plurimorumtamen Bonellus,ubi videt militum sibi promptam 30 est, ambagibus detenturum. parte militibus convocatis,rem 25 mittit multiplicans, competen||tibus disponatin locis; theus ergo Bonellus,prout ei 20 resingulaprolixius milites peragendum quod promisitviriliter accingatur; interim 15 ad amicitie. 41 referens, impotentiam vir dicat,ut siquidern occulte faciat armari ; 10 SICILIE. REGNO P P a se aedibus 3 et] mutuo e. i4 c H.FALCANDI 42 easdem vias alias lateraliter effluebat, turbe observandas; Agathes (2) cte quoque locurn sequebatur quosdam Maionem paucis ad ipse curri quod ibi via insidiis, eo putabatoportunurn trivium in dispergebat est re diligentissime quam 14 o insidiarum lateri eius qui Messanenflsi, eius familiaris tudinena transeuntes, Matheum ad Bonellum plerisquemilitibus cuna Maio, tunc ad stans subiti ac mali precipitaccersiri. se Maionem iam latere non « sceleribus tuis modum « admirati immurrnurant visuiaa armatis ille sentiens at Consilia,prosilit ex B 4. in B. B sic misceri 13. C 5. P (1) C Venula « constituerat Adenalfus pervenit assum (e » senso strata dal Sicilia del F. della e si chiama nedda questa e », specialmenle a che una riesca Palermo, in dove tiene presso arabica di Nei Calabria tuttavia « C psundate (sic) regi- voce cita anche il « vicolo e » parola si vi- proverbio cassaro o modo di dire : Maione iuxta sitando « inchoata « tutti i volume. Salern. », cor- B. iam loc. cit., che circostanza in via que « Agate Panormitano alla di Palermo cf. la cassaru in vias alias lateraliter ». portam Quanto manca supervenit] 20. fu assassinato « comunissimo « tam parum C. (2) Cf. Romualdo quale registra la « principale. In principaleman- », è il vicolo il volgo la denominazione « effluebat te Maioni, at nto spuntanu adopera un significare la via « » in rispondente a « ictu in est] C iam manca 20 nefandissimis ut semel 9. vaneddì « dialetti della vanedda via nel ») nellum Bo- inquit,« adsum, », abradam». 19. iam (sic) 15 interrici, vocari,suaque se vel serus, opportunum 21. che Cange, questo passo 6. P aserciri esse insidiis, strictoque ecce nomen C è et unoque 18. vinella « figuratodi vicolo Du imponam, regis adulterum quam multi- turbatus,Matheum rumore gladio,terribilisei repente supervenit,« « o proditor, pessundatenobilitatisultor il notarius insidiis, ipsunaque ab eodena, sicut audierant,debere in « Matheus auri perveniunt,eiusque euna io locum adherebat, colloquens,prope camerarius,vix sequentisturbe Adenolfus et adrnirato iam igiturepiscopo cuna subito angustiasincidisset, in vie iana tata, pluriinum coar- archiepiscopifores exierit obserari. primum 5 eumque culpam precedentis et iubet bene gesta discedere, panini San- portam itaqueubi angustiedilatatione prodiga redimebat. visum providedistribuit admiratum, preveniredisposuerat exeuntem deinceps sese militibus suis que immisceri. preceperat suorum in CO,ut vulgo dicitur, sic ubi forte per venulas ac prcmunit insidiis, nocte dum . . est a vi- . archiepiscopo reverteretur ». topografiadella regione che fu teatro del misfatto, Epistoladel F. in fine al presente LIBER cum orandi nec teram violentiam 5 impetum in irritum evitare in defecit ingenium. fatigatum defluens,et sublati partem 43 spatium, nec indulgeretur veniam vite discrimine tamen SICILIE. REGNO DE fortius redeuntis transportavit.at eiusdem letalivulnere, ad potuit,acceptoque non corruit moribundus. hii pa|jrentes, qua quisque potuitaufugerunt. Matheus io eiusque comites, ita immorari, tota ribus,proditoris morte Maionem 15 haberent civitas que vero erat rex ut est in primum tunc - rumo- suspensa in media aliicadaver nani adhuc conspuebant.nec vivere,tantiquevirum siliifuisse inopem, ut rex, insolitum in urbe via qui ob id ipsum nuncianduni Maionis mortern Matheum gnationisexarsit. fuisse P 13. P assererent 23. dilecti (1) « tota vir 30. Cf. turbatus C est et ab eo audacter id,iniussu regiam contra maie- ex reflexit maiori quidem impetu indi- mandato 15. Credeunti 6. P regio,delecti forte hi 7. P protervius]C promptius indignatumque (sic) est] C ei regina at patienteraudivit,et circuirent, ne pervigiles exhilarata C ergo, vindictam. adeo nec eiusquesocios nocte civitatem Romualdo quid magistrum stabuli, etsi nani, molestius interim Paliorsum transportavit] tharius nocte palatium accedebat,rem sibiquereservari multo Bonellum qui civitatem eadem ad [setamen] [aliquid mjachinariconst[aret], referri debuisse, primo 4. ad presumpsisse(s\ Iadmiratum statem in accidisset, vidensqueOdonem quempiam suo, con- qui iacebat autem militibus suis afferrent. ex Maionem adeo ingeniinunquam edidicit, est plurimum tam indignatusque totani qui palatiovulgitumultuili audiens, mirabatur e turbinis deerant vero sic interficipotuisset ; eum exanimis, aliquem fuisse 30 prius ambiguis erat appareret. ergo oppidum, devene eius 15 diutius Panorrni animo e. proiectum,pedibusconculcabant; alii barbe pilosproterviusevel- putarent 25 quoddam vix Matheus id factum quo cognita,sic exilarata plebisodium lentes,eius faciem 20 re Cacabum, ipsanocte accepturus, runt. in certuni cum gesta, timentes dis- notarius inter noctis tenebras,gravitervulneratus,evasit. Bonellus terram subito qui sequebantureum, vero al- in nani evasit,et ferientis ictum ensis extremo 24. ex ea Mattheus 19. Pex contra] AB sunt occa- AB militibus circa no- suis 29. regiam Salern. condoluit ». p. 431: « Quo agnito,rex Wilhelmus multum C e. i5b a sione inter riqueetiam et FALCANDI H. 44 seditionis domus admirati licite erat custodie die De mansuetissimi P 2. virum 3. dolos eius] C ac 5 ingenii et sibi regni negotiispertractaret. delegati poterat, per- non Cata- Aristippum, archidiaconum latinis quam tam delegitut vicem et notariis, gereret admirati,preessetque Siivester admirati enim regis. familiarem C*)f grecislitteris eruditum de ple- oriretur. deputati; propinquorum captione Henricum rex Seguenti niensem, cretius quidpiam depredane. XIIII. ficium interim discordie aut domos, quia facile plebiinhiberi eius affinium missum cives eo cum igiturhic cum et et ofse- comes io propositum regipleniusindicarent,et PC eiusdem plebs 11. P Sylvester viene (2) Arrigo Aristippovoltò in latino (t) La figuradi Maione, come di Ariil iv libro delle Metereologica stotele, tore dipintadal F., è quella di un malfatle di Nastudi nuovi i san Gregorio parmi volgare. Dopo opere di verso, zianzeno, quelle debba portarsidi lui un giudizioben diDiogene Laerzio, due dialoghi di Platone al mio {Fedone e e Regno pel quale rimando ai di GuglielmoI. Si sa che Maione due qualiprepose prologhi Menone), tesse proletterati e filosofi di ogni nazione, mes, che furono stampati dal Rose in Hernota classische come Arrigo Aristippo(v. seg.) Zeitschrift Philologie, fùr che glidedicò un stippo Arie il card. Laborante 1866, III, 379. Questi crede De trattato iustitia et neh" archivio e della pubblicatoin Maione fu anche insto,da me di vato tro- cana basilica Vati- Palermo scrittore nel 1887. e dettò una del dal in e MXX, k, III, 3, ce. 94-105, appendice all'articolo Re GuglielmoI il suo grande ammiraglio Maione di Bari fase. neìVArch. Secondo in. tempietto di di mirabile Nap. a. Vili, ogni probabilitàil stor. S. Cataldo fattura in Palermo, architettonica,da pochi anni liberato dalle fabbriche che lo coprivano da mente ogni parte e bellarestaurato, fu fondato da lui. fu fatta ad Nazianzeno Guglielmo I,e Expositiodel Pater noster indirizzata al figlioStefano 1' Hartwig che e di pubblicò dal cod. della Nazionale Torino dio originegreca. Dal dotto stuRose apparisceche la versione ad invito quellada di Maione di Palermo. diversa e invito di zio Diogene Laercivescovo e di Ugo, artali elementi Con potrebbe rifarsi una pitturaben da quella del F. degli uomini degli avvenimenti I, « cuius del tempo curia di Guglielmo ce s^holacorni- philososingula verba cuius studium phica apoftegmata, cuius nil relinquitintemptatum facinora itatenus preclara magnus ille Rogerius genitor illustriora et multo fulgore radiantiora reddidit (dal prologo al Fedone). tatus, cuius « « . .. « « « » 46 audierat batur, dicentem nomine catus ad curiam eum Maio Cacabum auribus admirati mortem, accepisse, prestitoqueetiarn iuriiurando id ipsum totamque universis militibus civitatis ingressuvero obviam turba ibi palatii prosequentes. frequentiaplebisad est facinore famoso Farum trans Laboris sibi adeo virtutem simis per 16 a voluntatem consilium || et normique maxime, quis Matheo 2. quasi] P ciusmodi manca quoque] 11. in P. PC prope 4. iuriiurando 21. P Post Pharum hec, rogatus C 24. 26. C Salern. a in causa regem, 5. carceris peteret manca comitesque (1) Cf. Romualdo « C adversus ove lo manca litere 20 Terrarn ac eius universi in remotis- inefficaciter iussio omnibus Apulie cum in Sicilia vero, hostem in P. io. 18. 25. PC C Pa- quis- publicum eum siquidem ob B admirati excludent maiori pervenirent PC 19. rnultis,[rex] « Mattheum « in suo Bonellam amore quodammodo recepit». ad comites iam loc. cit.: 25 dein- sublata,eius causa spazio è bianco. iussio]PC Sicilia, verurn populus conclamabat: temptasset, nocere etiam aperte igiturtam eo extollerent, nec iam in eius et ut allexerat, expectabant. iam totus Bonello iudicari,seseque, rebellandi erant, i^- ad portam Apuliamque civitates ipsiac mulierum rege, in ad quemquam futuram curie sub eadem solum non laudantes quoque a maioribus Calabriam totani est ob accessit, gaudio usque perductus. suam regni partibuseius eis confederati ceps ei quam Bonellus audaciam perveniret. comites qui virorum plebisnobiliumque mentes et quoque sperabatsibi io au- qui omnes securus a nichil se suis Panormum ; dehinc domum Matheus quoque Calabriam ingentieum W in regem benigne susceptus gratiam integrerestitutus omnem huiusmodi quia comites plurima tam exierunt,cum 5 gestis, regem- metum ille quamquam tamen plebis,tum rebellaverant auxilio,cum in favorem ob tum surum, accersirent sacramento, at crederei,sciens parum ita eius scelera, letis com||perta post periculi suspicionemexcluderent. ac c. Bonellum legati, qui Matheum apud carceris tarenorum fuerant, assignavit.his missi eo vo- reddi- peterent quam septingentamilia reversus, cum nuntiarent que accepisse.episcopusergo, deposuerat,responditplura se hostiariis, qui '5D depositi eo uncias auri,quas iussusquereddere predictas domumque missi ab episcopum Tropeensem auri uncias quasitrecentas turum, c- FALCANDI H. 30 LIBER mortem in pturos. nani severius eum animadvertere ei debere fuissent indignationemet odium io impendere, derat, in elatum tantam viribus vel temeritate ad totum nobiles suis per omnia 15 chil eorum [a plebe]solum, et veruni sacramentis quod sibi iam in regno quadam cumque acci- ei nuper ductum populum confluentem, virosqueetiam consiliis et iussionibus ab niobsequi, nec || imperaverit putet illicitum, animus sibi velit reverentiam ipsiscurie magnatibuspropensiorem exhiberi. interim sibi eum gere astrin- omnes pactionum federibus obligare.his ignotis et rationem incusserat,quod crederent litterissuis implacabilem, eatenus cedere ac- quibushoc ipsum despe- transfarini proceres, quod universi 20 existimet. parere quecumque id neminem superbiamut videat se ob non fuerit, periculum precautum Bonellum, potentiaparem regis aperiunt asseruntque mature Matheum nam illum itaque regine ipsiusfreti regi causas nisi negligendum eius capiti, palatii, admirati conscii dabant, ut adversus concitarent. Consilio,sollicitudinis sue lato sub- potentiam illius ipsimachinationum et id operam ad participes, et sum- eunuchi at conscientia scelerum ac fecerat, eo quod suspectam arma presumpsisset, reddidisset. omnibus animus quibusflagitiosus 47 obsequiqui, publicoregni omnes libertatem periculo, 5 SICILIE. REGNO DE regem offenderant iuvenilem ut sibi eum crebrius animimi si hortabantur,ut siquidemplenam consequi gloriam affectabat, nulli eniteretur quatinusintegram et deincepssubiacere periculo, libertatem regno 25 vivente maret non se dum 30 facile sibi sic enim putasset. manu sibi securitatem poterat, neque tam eum et regem expeririomnia, obviatum, nisi citius et 9. C precantum 16. quatenus P coercendum propensiorem] 24. PC promptumque eiusmodi consiliis et 12. P ductum] C eamdem acquireret 25. dum 19. C nec B dudum transfarum 28. C hiis impetus metu 14. B 20. audere et provide fuerit iuventutis nulloquecohercendum (sic) am- persuasionum stimulis avi- incitatum fervor animi quocumque dexteram manum dicere: interfecto Maione, sic opinari, his ergo adipisci rege promissioneseductus esti- placatum cui plurimum facilesecuturum traxerit, verit fallacicurie dextera mutilatum. glorieiuvenem adquireret, quam satis periurii; 15. C parem quod] 29. C audire eum B quam 32. C tempta23. C ulloque e. 16 b 48 vecordeni quippe e i6c FALCANDI H. cuipiam eum iure qui servaturum, socerum posthabito, etiam affinitatis iurisiuranjdi, quam tam suum patrishabuerat, cuius vice quem patrimoniisui opera fìdem improvidum quisquis existimet et esse tantis impetraverat, restitutionem et interfeceritinnocentem; falsum gratus beneficiis prodiderit illuni inventa nec eadern regi,ut suetudinem, theo in thesauris ei transmicteret Bonello tot interficeret. aliud ad eiusmodi quod randam. hec id cantes, ut effecerant, miliares admicteret, neque crederet interfectum,nisi ditoribus de ducere. sed morte facilis, moras dum e. i6d huius visset. illisqui prò ut patrimonium curiam itaque Matheus quod hoc metus 2. novitatis C vix] manca (1) Come PC 19. ove lo in illeggibile A ab eo et hoc B 4. daturum. 27. non tantus 8. 5. et 29. pluin manca calendis P io. 17-18. perducerc] ubi parum camerarium confixerant ut] P repen- admicti, mirabatur effectum] P compendiosiusque differebat ignorante solito rarius eius animo AB olim, improviso Adenolfum C affluitati socii quam idem parcens, ex per- impetus quie- 20 et tam solebat ut pro- iniecerat P P. tracta] con- efficere illeggibile in A, spazio è bianco. nella nota avverto questa parola che è ad 17. rex B (sic) sui] P caedisque factae contra P in iam portenderet. sed iusiurandi C cuippiam 6. complicesque 18. Bonellus iniecerat^^, suspitionis quod ac P tarenorum, si e legge manca in P a r. e 29, in C in B ; ma lo il trovare timo che codice B è spaziovuoto dimostra copia di 15 deferebat, necessario fervor eo puniendum pulsatus, simulque videns vocari, neque se ad erat admiratus, genero tina debiti veteris exactione ad ut curie spoponderatse reciperet, suum distulerat. rege, ab causam ipso fideiusserant, repetiiubet, quos solutionem autem iam, congruum ||.lx.milia inter fa- posset ad effectum composito, novitatis tamen, ab eorum vix sustinens,in tempus interim incul- quibusdam eum liberius rei vindictam populi tumultu aliam comunicatum ut io prepa- Bonellum ob Maionem consilium sua Maionem ut censuerat Matheum iam neque Ma- a plurimasepissimeregisauribus huiusmodi con- fovere propositum, altiusque sibi comode principioviam et societates initas ambire maius eum ob id solum nunquam federa,tot contracta iuxta nomine, strenarum ; verum 5 sibi preparasse, sed eius diademata in kalendis ianuarii enim confinxerant, admiratum quicquid ipse complicesquesui adversus in- A. in ancora quest'ulmeglio 25 LIBER rimum et optinuerat, apertiusin cius atque viderent 5 sine modi nam obierat W, furoris Marmoream domura domum est, tardius Bonelli loca congrua per viros eius- regisanimum erga diutius, sperans ita posse ostenderet ut 20 deesse nisi copias aut registimor fere 2. P obtinuerat C. in (1) ducentes Matheus La della data vescovo Ugo animo di lui non eius parla,all'infuori nuove del F. e B ducentem nessuno Risulta dalle Adenolfì W mo- milites, siquidem tran- intercipi ; simulque sibi militum delere, omnes unum sic mediani hiis atque aliispluribus cum propositum regisagnosceret, aliter Del mutato Maione scoverte ac dell' arci- morte Galcule ab istisper viarum posset ad Bonellus 22. è nota. verso eos visus] C nissus (sic) nec circa insompnem, demum, infecto negotio, autem io. neque] C fuerit Matheo facultatislicentiam refrenaret. indiciis voluntatem rerum dalle domum Consilia, ignorare neque non eiusmodi ubi ad portam Philippumet virtutem,ut noctem redierunt. manca se eorum erat rnilitibus armatis inveniri,vel ab illisqui in insidiiserant situs se midisponensinsidias,reliquos vel exierint, precedenti, nocte, sicut in ea ventum quod pertransire. precepit Coopertam,usque per viam itinere transeuntes, ante frequenter replicato rari omnia autem audacie et fati- unquam litum 15 piscopi archie- eura rnilitibussuis armatis,primum nocte sequenti suam auda- suos visus perambulans, |a plerisque noctu Mathei cognitum hec Adenolfì, cum urPhilippus Mansellus, nepos viarn nisi ausuros eo apud destitutum,qui diuturna Consilio quicquam se crederent inimutatum. io quod eo exercere, nec regisexistimabat fieri, consensu adversum alios hostes quam nuperrimemortem egritudine, gatus non odium se et ope hunc tam 49 amicitie locum videbat in curia,qui summum posse Maionem SICILIE. REGNO DE però nuove 16. P biamo P Philippum posse insomnem nel cit. cod. del dell'ardi, della trattato sec. 1 io xn, basilica Vaticana Deveralibertate card. Laborante. 19. non his 23. P dal intitolatogli V. iltrattato et instodel card. Laborante C, un Deiustitia cit.innanzi, il pubblicazioniche egli fu, come (2) Le annotazioni relative alla tonel secolo xn grande ammiraglio, amantissimo degli pografiadi Palermo studi e protettore degliuomini il loro luogo nella Epistola. di lettroveranno tere. di e Oltre alla versione delle opere da lui Diogene Laerzio, commessa ad Arrigo Aristippo, ab- da Maione U. Falcando. Circa alla Giovanni, lermo « porta Galcule Topografiaantica cf. Di » di "c. I, 37 sg. 4 Pa- e 17 a providendum existimans, nondum sibi interim de sublata, Matheo aliis nobilibus c 17 b FALCANDI H. 50 sperent ipso facile ad inter federisquenuper amicitie sibi necessitate desint,qui non istud subierit,nec communi se id subtrahere,admonetque fuerint animi unius fortunam omnem sibi comunicato velint nunquam militum plebisanimos, moti, mirarentur cum et indignabanturAdenolfum tamen c- '7C dacie in ut exercere. ctui,aut neque eiusmodi inveniri eum qui iam ab foret,plebem eis inchoatum inceptam moderatius 4. 8. C neri ex manca obsecrant (sic) in 9. 14. manca 25. P et Adenolfì nunc neque tyrannidem sibi P. 5. C in nimia] PC in C. 23. 27-28. C una anderet neglediutius 25 oportere tante presum- quicquid nam alii secuturam. dicebant rem vero felicius proventuram, 5-6. C exasperant (sic) uti] B 19. P et presumptionis] P .1 1. /? subieris consenserit 20. PC prima (sic) 20 inimicitias 24. eius sycophantiae 7. B (sic) C mirabantur di rem 30. 30 fla- periculum minui, sed augeri si enuchis amicis avide cautela morte amicitie]C periculum et precipitatumau- eo protelandam censerent, cum per- estimabant,maxime contingeret, impetum faciendum, neque ulterius mortem ipsum Adenolfum, ubicumque in tunc ptionisvindictam in novitate insaniam et *5 ita, deinceps habendam registyrampnidem sustineri,erantque siquidem auderet mani[fes]tas putabant rem vero qui illi, rumorum camerarium Ma||theum Bonellum con- si dissimulando eorum benemeritos se co- defuturam. quod gravissimeferrent inde emersisse,unde ingratitudinem esse io permanserint,ut gratiam at evasurum. in periculosustinere,nunquam subterfugerequisque maluerit, neminem consenserint uti hac precaveant; quicquid aggressifuerint,facile peracturos. Maionis per fidem fraudulenter firmiter voluntate nimia et ab se conservate capiendum mature 5 regni periculum oneri regisquedeliramenta dolos hostium ut silii, enim sanctionem, quisquam exa- regem quo salute totius prò con- || quodque eos, obsecrans habiti eos se iam urgeri,a premium expectabat. dehinc rogat salutis netur effecisse. debiti solutionem veteris in ut inierant, voluerint quod sibi acciderant que societatem eunuchis eosque rege ordine panditex [sui]cum hostes quibusdam et suo Panormum Sicilie, qui litteris eius citati, viris omnia venerant, consobrino Lucia Sancta deliberandi libertate conservare C neque aggiungono inceptam] A ho- - (sic) 22. merarium ca- tantam B latali) ince- LIBER gitiorum caput, quod enim deincepsrivorurn inopiarnexsiccari. filium progenitum, Tancredumque industria quam minimus. io virtute corporis sciebant enim spuriorum ad comitatus ducatum 5 esse dictum est, intra Willelmus ibidem,non adolescens utiquepulcherrimus, qui,cum 3. 8. P etiam aggiunge lelmus 18. PC sine militum P copia preconsumpta] tra cuius filiisdebere io. Embrion et detestabile E re ,_, contro ,. Tancredi, già ° a ' puer a tergo Fra le miniature di Pietro Arrigo " vivis, ab sono alcune facce: e una da V altra vecchio da , il carme originale caricature, adorna di fanciullo,con Tancredus « verrebbe F. ... in parte . comjtes « della sommossa. forse « essere sinum come palatii muros» » uno il Però dal nominato Salernitano quel in di coloro e tardi Ale- seguitodal che e prima Guglielmo potrebbe Willelmum « mentovato principiSimone .. ., esilio più in inter non m ... . morto volte c et bymoGuglielmo dunque ». . con- »„ , . Guillelmum, (( nem è Il concesso due nomina regno, Z Tancredum . mi Salern.,ilquale Romualdo fuori facie notizia. altra trovare e di andar , vere 17. PGuil- parlando dei ribelli cui fu poi senex. quali una, certamente ispirata versi citati, Tancredi con raffigura corona del sarebbe codice circa puellus». Guglielmo non questo di *,. « che adornano nel celebre di Berna, ai Di (2) occorso ,_, ore exiccari PC copiam scritta: statura senex, VI: fra le due « TrT Corporetegeminas.brevisathome.semperinuno, Nam la presso traddettoda monstrum. . rivolgendosi segue, unto , annum repererat .' , . P contra] AB 11. cenno infelix frater obierat, etatis .xxn. 4. CSymon lui: ^ sicut pre- vero, reppererat (2). hos prius consumpta d' Eboli, Carmen "c. (1) Cf. Pietro Lipsia, 1874) p. 25 (ed.del Winkelmann, che forse esagera per passionedi parte la deformità di questo principe,detto da fere viribus sibi parem supra 19. PC .xx. cedi, con- indignum regis invidia,nuper magna scatebra e Apulie,Ta- enim Tancredum e in multis tenebat inclusimi,cuius etiam muros palatii ageret, neminem decretum non regni dignitates aliasque naturales admicti. liberos etiam me- supra dicens patrem abstulerat, autem matre principatum Ta- Symoni deceptum. amore CO, cuius prestantem tantum rentiqueet Capue principatumlegitimis 1 adhibere socios Rogeriiducis,ingenio magis idem patristestamentum contra errasse, rei sibi quicquidadyersus regem eos, foret,facile consen|suros.nam renti igiturapud eos hoc comitem, Rogeriiregisfilium,ex consuetudinaria Symonem diffi- sine copia preconsumpta, preponderanteConsilio,placuiteiusdem et JI originesublata,cetera malorum ut operam subsequantur;fontis cultate 5 SICILIE. lume; incoprecididebuerat, relinqueretur ante ad id dandum facile REGNO DE insieme Tancredi « in F. ai ca- 17 d FALCANDI H. 52 itaquesibi Matheus milites multosque preterea adolescentulum iureiurando Bonellus potentes viros,in et dissimili pacto sibi confederat CO. non in positum, ut primis regem decerneretur communi ducem e 18 a dehinc assensu; lignandigerere ob si tyranno ipsisubstituant. ad hoc inter extorquerent. videbantur,cum assidue ille fere iuvenes trecentos ipsiuspalatiicustodie deputatos,qui gisset,certum exitu patente, non 3. C ibidem erat comitem 6. iuxta Rogerium sceleratoque P 11. putabatur 14. B virorum P praefectos « ptione regis consenserant 17. farebbe caso minato due per principireali. numerum] specie il vederlo volte Il prima del racconto no- dei due F. è parte assai più preciso,ma si ricordi che egli scriveva di questi fatti dopo qualche tempo e probabillontano dai luoghi che ne furon mente per questa teatro, il Salernitano mentre testimonio e (1) Romualdo che narra Salern. succintamente di (loc.cit.), questa il che suo aveva sin' allora dispettocontro con- pardel dissimulato gli uccisori por- ab quod' 20 16. (sic) Barones « malo malignando] P 9-10. deputatos] C obviavit autem multi et facto socii hoc de Mat- populo, qui thei [Bonelli]fuerant, cognoscentes in regi manifestum « hoc « molestum, « rex, « in « ret. pariteret esse ceperunt valde timere, ne temporis opportunitateinventa, de eos hoc facto acriter vindica- "c. Della ceperunt quare partecipazionedei » del sangue principi assolutamente a proposito congiura; ma poi li ricorda come compagni del Bonello quando questi si riduceva Favara e a quando trat- della tava della modo di per nivenza da 15 redituris intercipi, desyderiisobstabat Maione: « erant militum C inchoacta reale, tace parte. giura,la attribuisce al timore dei del Bonello tigiani per la vendetta re, era ne P 20. « haberet, secum numerum in C. manca inchoata in ma »; P dere proce- desideriis obviabat eorum quod quod parum sic sine spe salutis id veruna io aliquos ingrediconti- si furtim et eos eius pro- iusiurandum eo aliter incoacta nam ingressufacile submoverent, tal ab ut angustiasdistributi, quantumvis tarum ma|| palatii quibuslibet possent idem ut pactionibusirretire, fecerant se crearent, regem aditus preputabantur facillimus autem filium Rogerium, sublato, filium sua r omnium videri nichil animo facinora pararisi Malgerium castellanum missionum quod iuxta eius maiorem fore,seque pro- qualibetinclu- in fere puerum, populo gratum hoc eorum captum quolibetloco, Apulie,novennem id existimantes autem erat caperent; derent insularum, vel in alio quibus et nobilem Avellini, regisconsanguineum, comitem Rogerium invicem obligat, jllis seque pace non loro col re, e li ricorda lasciar dubbio attestataci dal sulla F. in con- FALCANDI H. 54 Bonellus Matheus dispositis, mentuiri cessariis premuniret; monuit, ut ad usque haberent, neque quid interim reditum adhibentes eiusdem sibi militem et ad hoc tempus genter omnia dici solet: e. 18 D tanquam ad et cum et avelli rationis quod esse miles postulatisinduciis,ad horrendum protulit,tam celari ; in- super hiis potuit ab esset infamiam, rito imme- nec id se ille vero, proditoreseos consentire appel- sceleribus,quam per sociorum negligentiam 30 accidisset, hortatusqueest eos, ad quidquid egerant perferendum. audientes rem 17. regisin crastino in C. g. P super hoc 2. sua superabundantem 18. autem] 25. P C edocturam ramque auctores PC Matheum adh. P P consulerent,nam Bonellum iusiurandumque] 12. enim 27. sibi nocte ea cum plenam periculi, P manca ut gratias his 31. pri- aliosque confede- comitem Symonem principesadiit,referens quid aures 25 plurimum indignari, laudansque viri eorum eo, se poteritet mature numero, 20 si perpetrari quod edocturum. socios conspirationis propositum,qui noluisset mum verum indicasset, sibiperutilem in crastinum ipse de coniuratorum lans, simulabat me- cautelam». nocere non est accidat,curiamque quantum ne sceleris actores sua proditoresdeincepsappellandos. verum omnes precauturum illius ex palando pro- edocens, dili- 15 Sicilie sit allaturum contigerit, perpetuam non illum expertus audita io participem,quic- esse intelligens. oportere dissimulando non amicissimum cum discretus,parum illireferens,quod rem notitiam sui quiens scelus Siculos demum deliberationem || alterius amici periculoso principia eorum, prefixum reiqueauctores superhabundantem prefatus grates autem minus perscrutantem, « rei iusiurandumque de exposuit, tiens,sive rei periculum, ut eum promise- quam negligenteromisit, sive fidem Consilio sed eam conspirationis optaret fuerat ei seriatim quid actum enim suis 5 ingentibusmilitum illi non at quidam publicarent. si cum secura diligentiam, concluserunt. satis exitu ne- diligenter pre- suos temere exposceret, res rebus dignum emergeret, cura citius adfuturum. copiissperato super illis creditum si ; nam fru- eo prudenter et circumspectese suum opinionem preter ut oppida sua socios tamen recessurus secretum litteris evocarent rant faceret ceteraque convelli armaque profectusest, Mistretum 20. est] di? P in non C visurum pertulit 32. illi, at pa- numque 24. in] P C die ei cu- SICILIE. REGNO DE LIBER statuerunt angustiatemporisaccersiri, teretur implerenegotiurn. premonitusergo expectarinon tempus oportere circiter horam Jatio in rex tumultu, io ampliorem propter fratrem primo 25 2. C premoni (sic) cautione (1) Questo luogo che aperto palatiolamulto « ribus rex aut de suis eis era erat ut 20. quei nitentia ubi familiaregni cum de aut disserit, statu et publicis « locuturus maioribus proceres Pietro regni negotiis introducit Tesoriere » Cf. Romualdo 9. B 24. qui ad Salern. cum lo- eum qui cum ad se ve||ni[en- "-• patuissemirabaturque idem C in cum armis cum io. eventus P PC reli- territus labantes 13. P vidit (loc.cit.)questa insurrezione seguì: adveniente prima quinta feria quavellet ad audience « dragesime, dum rex 1 161). « dammissam pergere»(omarzo della connivenza notizia La degli (3) « ufficiali del dei . in fine al volume. (2) Secondo premu- fuge se concipiens, tamen spazio di uno se- ducasi, palatiumintro- Tancredum at, ubi videt P anfractus forse lo decore C tantum] eo nichilo armis cognoverat, aditum mente secretius « YEpistoìaa 5. circondava « iam sequentes, viarum filium fratrisque C raptumque 14. gavarretus, venerunt. Aristippocolloquebatur rem insequentes, quos qui cum cautela futurum priusin eorum sibi vellet adventus. quid eorum (2) comitem indignatus]est aspiceret, tes erexit, disposuerat, promissionem suam Symonem suum, pa- Ca- attulerat, parum summa viros nobiles,quos efTectu, Henrico rex e in spem ceterorumque die palationutritus fuisset,amfractus ubi animos cum sequentivero illi vero cum raptimque fieri superingruenscorn- carceribus eduxit, sociis nierat,e tantum 19A intercipi^.hec igiturtam Bonelli imprudentiusquam celeri prosecutus eos c- regni disserere,sine statu diffidentie non quod turbatim necessitas. pellebat gnius aut 20 id ; archidiacono cum eorum et Mathei quoniam quasi providerant, 5 labentes formidinis absentiam tum recesserant, de clamore, posset ibidem sine quibus inopinatares 1 solebat facjtu- provide se affore,ut preparatos exiret,ubi locum fiducia promissionis certe tum tertiam singulisdiebus thaniensi ipsi decreve- sequentidie, prout poterat, rei difficultatemfacile submovendam totamque rum quiastatutum ut gavarretus, susceptum se per educeret, spoponditomnia incarceratos rant, 5 SS della liberazione palazzoe prigioniè confermata Salern. « stellano « aperti». loc et cit.: « da Romualdo consentiente servientibus,carceres casunt *9B $6 FALCANDI H. universis sed preparabat; ab eis est blandius tyrannidissue tanien reliquerant.mox autem, se regno deles hostium manus fuisset abdicare, cuperet comitem venientes,rogabat illis interfici paterentur, : evasurum de Mandra cru- fallax non eaque (l) tam quorumdam providentiacustodibus 19 e videbatur; occidi. assignatis, foribus proturbatis, palatii progressi, ceperunt interiora alii gemmas quia [parvo loco anulos||que, alii purpuras potera[nt,] deferenda interim domum in plebem gebant; foris que deerant nec tarenis vasa autem res AB 5. P arguantes Guilielmum 12. P propulsasset vetuissetque 18. C argentea (1) Dalle lern. Mandra dei in disper-20 B parole di Romualdo annulosque nulli non 19. iam Sa- agebantur. nullus evasit,plu- domos ceperant 6. AB 16. P vasaque studiis potuerunt amicorum genereque confugerant, 25 via, milites occiderunt exierant,aliiquequi maris 4. inveniri plerosque repertos quorum moribus etate, dissonisquererum in initio rei ad eorum fenestras palatii habundantissime homines quotquot vero per qui puellarum pulcritudinemcrederent lucris diversi,variis nichilominus eunuchorum quoque, stabat,tarenos preferendam. sic omnibus concludi] implentes porrigebantamicis, nonnulli ; 20. In P per Bonensem C 11. anuloque (sic) qui de civitatem quod manca quia manca stello ca- di- in P. in C. abundantissime quanto alla insurrezione, il mede- loc. cit.,pare che Riccardo di simo aggiunge che Guglielmo I « refosse uno dei prigioniliberati, « pentino casu attonitus,ad fenestram qualiquesto scrittore nomina Guilielmus te mes « Riccardus « Monachus, de et de multi : « co- Principatu,et Mandra, 15 regiasavidius appetebant; quidam vestesque argenteaque aurea io in singula loca disquirere, rapere, predariquod cuique potissimum e 5 nichi- impetus propulsava vetuitque regem communi ei Ale- note arbitrabatur enim nullatenus se igituromnium deincepsad Willelmum ab eum verbisque effugiendemortis strictis ensibus opinio,nisi quod Richardus irruentium eum huic videret cum quibus captus fuerat,ne ultro cum sciscitantes eo insaniam, spem crudelitatis hominem, a ab atrocissimum, Robertumque Bovensem, sinum, virum lominus se palatii recipereconaretur. causas asperiseius arguentes minus eos occulta angulos et in cuna concurrentìbus,comprehensus repente et alii Alexander prisones ». « turris Pisane « cuntes « vocare; « venit,et quosque cepit ad sed succurreret, suum quum captum auxilium nullus est transcon- qui palatium ». esset DE LIBER multi scurrere. mercibus 5 suas quidem ad se bant, in Christianis in est. ctum resistendum cum impares arbitrati, arma est eos coegisset, in civitate media Papiretum^ trans que curie reddere sua eorum plerique quas partem eam ab eisdem improvidivagabantur, covero Sarraceni,perturbatione omnia admiratus anno precedenti domibus relic||tis io domos extra gnita,viribus suis apothecis preerant, vel in duanis fiscalesredditus colli- militibus interfecti. postea sunt 57 vel in Sarracenorum, qui quoque vendendis gebant^, vel SICILIE. REGNO possideubi secesserunt, aliquamdiufrustra confliimpetum facientibus, eos illiad introitus nam viarum angustias et nostris tutius resistebant (3). XV. His ita comites gestis, filio fecerunt, ostendentes equitare beni centes, 5. C ne 8. P eo è fossero oramai cosa musulmani viarum ad vedersi re Da la riscos- durante il imposte fiscali, che circostanza Guglielmo I, « fondura grafo nel Storia Amari, regno di piro siciliano (2) sfuggitaall'Amari. «Quivi «tutta anco di coperta 21: che b.rbir (papiro), è « « faccia « che della non terra altro questo di Sicilia citazione basti a Siciliani il (« Papiretus») U. » nella "c. far Questa che conservasi ai tuttavia Vili dei « Interea « stianos. « tum, « sunt bolla a scritta di Parigi. loc. cit.: Salern. Sarracenos bellum multi maximum est della L' exor- mortui Amari, Storia cit. III,486, crede in questa del poeta quale Bibliot. Sarracenis ». expoliati avvenuta uccisione de Chri- et .. et paGiorni dell'abbadia prò Romualdo dei Musulmani su del papa Francia, che si conserva inter et ilgeoquesto Musulmani, II,299, (875) in può della Cf. anche x. credette una biblioteca (3) Cf. sia compagno comprendere del nome significato Falcando. plices] com- dove quale scriveva secolo quale di Tournus fondura una proprio la pianta di cui si fabbricano i tu mar (rotoli «di Io da foglio non so scrivere). che il papiro d'Egitto abbia su la « « ossia bardi Bibliot. I, (versione), stendesi 2, il vanni in 'Ibn-Hawqal cit. 13. l'estensione e », della arabo nota Arabo-Sicula appella- di Palermo il sito delle Cf. ur- in C. manca contrada una sione par dominum aut io. tenuti ad ufficiali commessa era totam omnibus, plebiquedi- dai accertata. risulta che accenno palatio, per eum 9. CChristiani di abili amministratori normanni ducem nequaquam i Musulmani (1) Che in conto de deincepsregem Papyretum 16. P socii P alium quemque regis. complicesRogerium eorumque regisfìlium educentes maiorem 15 Rogerio De fa sedizione che la Jehia-ibn-Tifasci, cenno Arabo-Sicula 'Imàd-'ad-dìn, cit. (versione), II,466. 4* c- !9D 58 FALCANDI H. hunc rent, hunc auspicioregnaturum, totius ipsa die ea vel xMathei Bonelli iusiurandum et si sacramentum fideliter dicebant minus vero libitum vel vellet eis resistere, autem id Mathei eum in 4. 8. enim P 17. P. 5. P manca in C. in manca Galterius B praestolabantur ergo] PC (1) Cf. ìa^m p. 43 1 : Rogerium ducem Apulie,filiura regis, imponentes in equo, civitatem totam circumduxerunt, per volentes per hoc populi sedare tuvero « multum « veneris,iterum facto . . . vero mane die Rogerium ducem per equitarefecerunt ». questa opera spiegatadal fa- civitatem (2) moso Di Gualtiero Offamill, che tanta parte ebbe nelle seguentivicende, parla il solo F., Gualtiero di Cefalù. è è detto In per « qui manca P monis Si- in P. versificatoriae vobis toriae « industriam dal arcidiacono « beneficium « nuit » et littera- primitiashabuerat, artis ; fuit,et discipulusmeus annum a « del id « « verosimile: F. exigebant B 16. palatino. Fu Girgenti e dì canonico di Palermo arcivescovo poi per circa la anni dopo venticinque partenza o Del suo fuga di Stefano di Perche. ufficio di maestro dei figli del re, parla anche Pietro di Blois in una sua epistola all'Offamill: te « Scitis quod doSiciliae [Guglielmo II] minus rex molto un diploma 1167 cappelladi Palermo, è sotcolla qualità di decano di della regia toscritto ma ventu- neque C. ter- Ci in manca in persuasit diem in cognoscerent, 9. C audisset, gestum iam ergo exigebat manca vocabatur vero Salern. Romualdo Prisones 7. eorum jj Consilio eum venisse neque qui vel erat regis. Bonelli eius sustinentes, eum iam silentio confirmabant. liberatione Plebsprestolabatur adventum. sperabant. ipsiepiscopivel et nam publice laudabant,vel dissimulantes De prestandum, io futu|rumqssq regem eius agere; eum esset nemo disponentibus, cuncta XVI. tium cuipiam tempestate ea potiusoportere iurari,quem facta quod Symonis principis, exigebatab omnibus vocabat, parerent imperio*»; multique monitis eum auderet u venturum. multitudine,registyrannidem publicepredi- sic illis ad « erat virorum duci « presentiam, convocata nam « dubium non coronan- Cephaludensis archidiaconus,preceptor pueri, j persuasiiurabant, alii A Consilio quoque sic enim 20 Rogerii regis Gualterius cabat C. crastino in sui populicommuni dum^1), nichilquealiud expectari quam quem avi hunc dominum, esse eorum et sollicitudinem scientiae Migne, Ep. 66, col. 195. stessa epistolasi per meam pleniorisobti- Patrol. lat. CCVII, Da ricava due che passi della Gualtiero LIBER dicentes indignum donibus turpitercaptum satisquemiserabile esse in patidebere diutius,cum multis laboribus videant et io dent thesauros ad omnes pente re- ardentissimi ducis palatium obsi- interminantes, si depostulant, sibi reddi de illaturos ac W. sumptujros supplicium attoniti, primo molibus diutius furentis iram C presentarent i. (sic) 4. erant, ambitus- sui multo maiorem virorum Bonellum P 8. PC pati debere ceterosque ab interim ut eos proceres, quo- commonerentur C 12. secum tentabant : « famiglia da povera nacque erigens,ut egenum principibuset solium vos « vere « cum « teneatis « qui « exhibeatis extulit,plenioris « tatis officium de Ob De pul- sedeatis gloriae « » humani- popolare sici- Biblioteca delle tradì- fioni popolari, VII, 23 sg.) attribuisce Guglielmo la I di cuoio forzata regno in cambio coniazione di di quella d'oro Nel ad altre nelle « thesauros « ravit che stenza (2) Secondo rifare il tesoro per le guerre di e capo popolarea favore cusa di questa del re scrittore,Roberto e Tustino Salern. Romualdo loc. cit.,a di Messina, Riccardo a i di Sicilia sotto nel regno Normanni. ri- mio pare l'esi- del tesoro definito il carattere e mi affermata fosse sperperato . reposuit» chiaramente stesso adottata . « ingentesetiam regni tuitionem prepa- Panormi ac sia ad pubbliche casse. Regno di GuglielmoI,II,77 sg. e app.iv, annunziai l'ipotesiche quellamisura guerra, regni defensioconquisiche riguardano laboribus . e » di guerra una postain circolazione tirata nelle multis breve Ora nelle pa- thesauros... « nem tos nel frequenti quel monarca. Ruggiero II (cf.p. 6) : "c. tradizione di role: reverentiam » (cf.Pitrè, moneta per le sedizioni così illius, « ; « contemptibilipaupertate vos Una (1) liana pauciadmodum desuper eos temptabantpopuii igiturprevidentes, Matheum et rerum distributi de- muros impetum mitigare,rogantes et armis discederent 18. P et per patiuntur,missis defensionem copiam exposcebat. hoc subita mutatione acerrime proturbantes.verum || [acde proditoribus secus illi tam at propius accedere castellidiffusior ad que ipsisnon instantes tamen pellunt,neque a emanavit, concurrunt, arma accidit, ut paucorum, oraculo, aut commoverentur sequerentur, machinas 20 a ad expugnandum palatenuerint,se- quidem scalas aliasque tium eum ij regni defensionem ad etiam id populum profectum in vulgi multitudinem regemque paucispre- a regem optimique regis industria conquisitos asportari quasi divino impetum murmurare, detineri,neque carcere penitusexhauriri (x). quod ubi confabulatione 59 invicem indiciispersentirent, quibuslibet ceperunt rum 5 SICILIE. REGNO DE vescovo reazione si posero le arcivescovo eletto di di Sira- Mazzara. e 20 B 60 fuerat,expectarent CO, id Consilio gestum rum rabies facile sedari excitata defensionem ad viderent tamen rem Bonellum theum interim populo spondent eorum et 20 e dehinc tatC*); viso ad Ioharie evadere, fenestras (3) autem, sinant egredi,quibus ipse quo alioquineos tatem; demereri. iterum ruerant, sedato, reseratis foribus licet subita autem malorum seriem totique regno 1. gestum 14. C promer. 19. C Kacabum (1) Da C buona Cf. poi la in 20 e. delle parte che co- la Prefazione. 7. C 17. di condo nache « denominata era Romualdo « quella parte Ioaria Salern. Guglielmo I si fatto poco prima per Se- ». loc. affacciò,come chiamare C aducti - enim P 12. 18. possent A B ocyus ut siciliane nache la Questo Pisana. testimonio un di l' affermazione smentisce mutilazione che solum non alla torre corso, testato fra le » 20 tamen magnani procedentes alioqui P It. Scr. « plebisuteumque varietas Salern. (2) Cf. Romualdo p. 432. Secondo la (3) Epistoladel F. nel al palazzo reale di Palermo erano di Guglielmo II due torri printempo Greca la cipali:la e Pisana», quali distendevasi prome- temporis angustiascoartavit, affuturum (sic) del cum X, 814, e Di Pisana torre sarebbe Guglielmo II. (4) Da questa e sopra Giovanni, stata parola della colonna nella soc- dersi nella colonne cro- (Rer. xiv siciliane, p. 175) secondo Prefazione. le Cro- quali eretta comincia da la e, avvertita La B, può rappresentazionedelle ivi inserita. at- veduta di due secolo cit., staurazione, fatta sul cod. aveva 15 liber- contraxit lacerazione una per e. e 6. P coartavit]P questo punto fa desiderare b C. 15. C deponunt 21. è mutila lonne in integre"4) attulit detrimenti, parum eosque transfugerunt. hec Cacabum brevissimi quod libere concesserit igitur,tumultu exeuntes, intra satis sic repentinaque rerum non manca eundi quiescere, eos deponant quam io proditores sufficere fidelitatistitulum gratiam suam, posse vero, ingens exoritur; indicens,iubet maluerint permit- tunc oportere non liberatus;deinceps arma sit opera eorum tumultus et silentium manu adeunt abire eum||perducunt. clamor 5 adducti, desperationis incolumes et postulantaperiricensentque rex sufficere, posse satisfacturos, regemque eos inquiensad promerendum satis di A salvos rege, totius multitudinis portas ocius nequaquam ad ultimimi voluntati se paciscunturut eo cum tametsi illivero, protrahere conabantur, sperantes Mahoc adfuturum. autem ut opinatifue- tandem procedente, minime rant semel eorum magis instabant, eis ostenderent. palatiise industria ex sed poterat, eoque non nisi regem acrius comminantes, c FALCANDI H. reve- due 62 opinio tanti omnium men alii vero, refundebat. C. 21 palatiifatebantur efficacie fuisse hostiarium Darium vulnus criminis imputandam. hostes postea reginam dolore memoriam hebetemque hostes etiam undique insinuans,ut causam crimas a andem consolandum 5. C crimini 18. et regis Dum « sultus in 6. P « multos occurreret in manca suum enim la- episcopisaliisque qui ad in ]des[cendit prò est il fanciullo all' occhio liberando percussus, Della qui vulneris voce P 19-20. aulam pa]latio que post occasione corsa, e ri- fidem primum ac Chabentemque il- 17. Cinobse- (sic) lachrymas compiacenza con abbiamo del padre, non (1) Questa « iuncta « best stola,e » « erat 1' mente ucciso sia stato Ruggiero dux ocu- non 14. ferita : in- rege eius,sagittaiuxta dies huius interiit ». Cdegressus 9. P. palatiofieret, Rogerius Apulie,filius lum oderant populum. ad ab rogatus venerant, eum fu ferito vicino « « Allocutio il particolare che aggiunge Ruggiero « nigne be- luctus et qui prius eum capiende multitudini vulgi sufficeret. ratis venientes se 15 apertis illis dolorem etiam eius erat(l), populum convocar!,eo quod amplitudo [iussitjque coniuncta loci ad suum sui neque 20 monitus vero, io sibi acciderant extorqueret. XVIIII. T multis rei quam revocaret. foribus,omnes palacii familiariter admictebat, ac multum consilii, cum esset imminerent, ad animum inobservatis et que infixerat,ut quid sibi capiendum secus ille regia,sueque veste malis mentem merore vix in flens inconsolabiliter, et eatenus conversus, gereret, neque curam sedebat humi calce et se a nec pertulit, perturbatus,abiecta r quasi sibi pre- acceptisincommodis, itaquetam immemor, dignitatis ex fuerat passus que vehementissime stuporem illuni appellaverant, repuliteum supervixit.rex pudore atrocitatem potuit impetu proturbavit.unde quanto ut aiebant,liberato patripuer ut indignatusquod pater sui regem digressus,ad enim, cum plenius se acceptum inferre sufficeret, ipsiqueregi putabanteius percussum, B secreta in mortem latum 21 culpam eius applaudens accurreret, C. sceleris qui agnojscere,negabant A FALCANDI H. « aula cui che » dal per altro F., che un calcio attestato. aula que te palatio conera probabilregia que palatiosu- accenna si è voluta assai il F. nella identificare Epicon 25 LIBER commendans lorum rant Additate stes suos moliri aut contulissent, Consilio mala multa hoc videatur animo quod iuste dari debeat etiam suetudines fateri; vel timeri. diligiquam demissius hec conciliaret 20 et diu desideratam quam Mathei Alexandrum temporis ducis Conversanensem, P io. minuere] C imminere C C la così detta commento di vel 25. P 20. Guilielmum B et plenius ex agris nunc impetrare. regis. principem fìlium,Willelmum Alesinum, in B 11. se quem male debebat eis C Alesinum filium comitis Sclavum captioneregis consense- 15. P ipsis]B gratiam in Rogerium non 14. porrexit(sic) desyderatam Solavium reale animo] C gratiasque 18. portarum] 22. sibi potuerant Symonem, Symonis spurium aliosquequotquot P licteratissimus illorum numquam est r 1 appellabant^, Tancredum 1. sine lacrimis non vel empta sua, Bonelli nunciatum Panormi nterea se libere possent inferre, eo collecta, nichilqueab ipsis Restitutio XX. one- malie quis exigeret. quod plebigratissimumfuit,rem adeptosesse, 25 con- eis]immunita[tem concessit,ut] panormitani victualia vineis suis nomine rex referebat. || [utautem gratiam, portarum cives populis vel iustam enim cetero loquebatur,electus Siracusanus, vir eloquens,ad populum omnes subiectis sibi his similia que et obsti- iniquisgravare videantur eos ut acturum temporibus,que ribus, piaceresibi penitusantiquari,de 15 et hoc accidisse, difficileconcessurum, introductas populilibertatem minuere, freti flagellumnequaquam a se id sibi,mentis deincepsquesic non postuletur, suis inquiensquo fecerat percepisse,si quid nato cepe- deincepsho- eum certum que inflictum sibi divinitus correctionis 10 qua adiecit etiam facinus perpetrassent. cognoscere, ea in Sicilia fautores quorum haberent ob exigentibus, quidem se satis in ut est proditorum de eum quid adversus contingeret,non quos tantum suis si permanerent, quod exhortatus abstraxissent,dehinc manibus 5 referens gratesque 63 SICILIE. REGNO DE non] C quem eo 13. 16. lacrhymis 20-21. si B nomine populi] C demissius omettono principem appellabant non PC. 26. B Clavum « sala verde Palermo. alla Ne » del palazzo nel riparlerò Epistola. (1) mone Nessun sia il giero II, di dubbio che questo Si- di Rugfiglioillegittimo cui parla il F. più d'una e. 21 e 64 rant, Matheo cum mitti legatos,ut quid hec e. 21 d nobiles ad discutiat,magis servitutem enimvero debuisse enim cetera apud diu servilis hanc permissionem demum liceret conditionis pnatas sine ut hiis sibi 4. nicum C 21-22. volta. adunatio] P manca diligenter damnatas Romualdo lo chiama che inP. manca 11. da « comes 24. P his Salern. », C restituas Questo mi fa dubitare nel passo » parola vocabat debba leggersi«vocabant», ma nò P mi correzione. autorizzavano né a que- fuisse P regni restituat Guischardo in mancano aput (1) Andrea 1568, p. 20. C. tiran- B impetui (sic) B d' Isernia, 232, dice Constitutiodi questa autore delle i matrimoni il permesso II imperatore; il Gresenza (Considera^,sulla crede Stando alle parole invece che debba glielmo I. consue- Guiscardo cilia,II, iv) la i totius Roberto a nes, gorio 20 hoc requirere, postulare, del re, Federico citato « se- damvirginitate legge, che vietava figliedei feudatari che tunc sobolis autem nunc 16. C 25. quidem spem perpetua velut (sic) (loc.cit.) il F. dice avanti denominato tutti. codici omnem 9. autP 12. principeda GuaitieroOffamill(cf. p. 58,r. 8); qui invece afferma che quel titolo gliveniva dato era alias ut 5 innuptas suas difficile comes concursio in BC. 1 adeoque vero Rogerius miserrimum contrahi hoc regem illis, eius avus exarse- absque nec aliisque eas pernitiosis legibusantiquatis, tudines, quas eum, inter eos, coniugiidecessisse (0. cum in enim iam alias ingruens sustulisset, nobiles,seque adversus filias impetratam, nectus velud proceres quod homines posse fuisse facta diligenter impatientiadoloris permanere, hactenus eorum crudele et sua quod regni nuptui dari, cum spe si sustinuerint, quam permissione curie, matrimonia viros eorum numquam perpessifuerant omittantur, que vite tempore toto mirari 5 recipere,capitalibusio regem, provocati,vix tandem iniuriis vel domi immi- scelera, recepisse, perpetraverant confujgientesnon se tam redigi se ut esse pro- oportuisseillum proditorum consiliis periculisexponendos. rint. facturum se approbasseconsilium,sed tyrampnicum aut multis Matheum gerat animi, regem adunatio, quidve militum proditoresappellentsceleribus consensisse,nec viros tot quid erga eo legationefungentibusillerespondit: quos scisse ab post audita que eos, plurimamque esse placuitigitur ad ipsum sciscitentur dicantquenon autem se Cacabi sibi velit militum sceri, vel hac Bonello illis adiunctam. multitudinem ponat, CANDÌ F AL H. di del di Sila, storia Ruggiero F. mi attribuirsi IL pare a sta Gu- 25 DE LIBER priusintroductas observaverit si antecessorum contra hec malie 5 se ab diu- minime eos legatis respondit: deferen||tibus, regem vel minis meni eo alioquin preceperit. niti voluerit, hoc vel morti, si privari, regno quam rere, ad observari et statuta tius perpessuros. 6$ SICILIE. REGNO sit,audacter necesse indignum se e. 22 e. 22 A occur- eliciant. pactum armis ad se dimissisqueproditoribus pacifìce depositis facilius venientes eos quod petierint postularint, adepturos. aliquid universis qui aderant, et quod ubi Cacabi relatum est, displicuit si quod culpantesignaviam, persuaserunt ei ut ad obsidendam ille consiliis adquiescens, accederet. quorum Panormum Mathei io urbem fere milibus proculab profectus est, tribusque suis consedit C«). 15 interim Messanam autem militibus cum mittit nuncios ad ut quotcumque galeaspossent populumque civitatis, stratigotum sine dilatione sibi transmicteviris armisque diligenter instructas, videre erat militum adventu precognito, Panormi at vero rent. desolate miseratequefaciem attonitos omnemque et fame cives trepidos, civitatis; paventes, strepitumarrectis auribus haurientes, conformantes auditis animum timebant ofTenderant, rumoribus; aliiMatheo dedere primum veniret,sese quum 20 rex urbe Bonello, alii,quia socios cogitabant; predam fore militibus ; nemo civium in armis || de civitatis] nemo po[suerat; defefnsione spem sollicituser]at.hiis accedebat [quod annone] deflcientis inopia eius se future famis intolerantiam i.Palioqui verint 18. P 2. contra] A B circa 8. CKacabi 3. io.Pacquiescens sine in P C. manca minabatur, nec de locis flnitimis poterat eo suaque C committentes P quam dilationej confortantes Cperpensuros 12. Da questo scrittore 21. P omni ex A male et tra 16. PC primo « 4. aggiunge ocyssime 19. C con- C frumentum iam comportari,cum Romualdo Salern. (loc. (1) Da abbiamo designatoil luogo dove cit.) il Bonello, e questo fu Fasi fermò di tre miglia distante da meno vara, Palermo. enim (sic) 7.Ppostula- ed interim autem misereque in armis parte 1 spem ligenter ^.di- 7. C aurientes P 22. his doluit,sed dissimulavit suos regi mandavit: eius captione plurimum doet quod prò eo liberando cum plurimum « et « se per de « luisse « sua nuncios militia veniebat. rex autem ma- et conscientiam e che deve essere « litiam eius agnoscens fatti, ad ogni parola confrontato col F., « suam, conditione temporis exigente, illius benigne reappariscealquanto diversa la storia « abscondens, legatis dei particolari relativi al Bonello, il Matheus autem... «spondit... usque venit ». quale, « audiens regis liberationem, Fabaram temporaneo ai « U. Falcando. 5 B 66 transitus milites custodirent. viarum erant confusaque omnia, fenso pergens W, sed de Robertum Sancto Consilio,Cacabum illiroboris in verbis ab quam Iohanne ad Bonellum nulla concuteret, benignitati superbiequicquam sic adversa quam gratiavel cuiuslibet piscopus latenti multas adversus ei, cum ratus aperte sed nemine rogatus dicto 5. vel C cancetlariatum Kacabum gnitatis - 6-8. inter C dopo nei nelle codici hec edizioni A restituit e e B manca - restituit che si » tro- aggiungono, enim cum voluntatis come hoc super 7. B subato P benignitati] 28. sì Maio] admi- hinc insidias,obfuit 25 parans in P C. 20. in PC. manca perfecit,cum decerneret,idque eius 20 archie- eum erexisset. id incidisset dare ripete misit 23. semper (1) Le parole «inter mancanti - Robertum tyrampnidis hinc quod optabateffecit. monitus, in nun- potentium virorum parum machinas ipsiusregis indicio, laudavit 15. vano prosecutus, posset, occulte non omnino nec Roberto visset odio consiliorum eum quidem, vellet suam dignitatis pretionundinari. semper sepe propositofide- inheserat tyrannidisadmisceret; aut deiecit,ut fidem totum fortuna sic extulit, ut innate blanda eum nunquam quem semper misit coniuratorum nulla [persecutiojnis cum procella, societas], litatisavulsit. hu- superbiam legatum unquam regnum I0 canonicum, preclariij Panormitanum cui statuit pretenderedignitatem, et|| exami[natefidei virum, eo partibusad accedebat. nominis ab tuit resti- spem tum accrescebat,tan- humilitate Matheum j ga- respiranteprogredì,et fortuna esset fretus formidinis ac itaquead rursus palatium, ipsumque interioribus Sicilie ex abiecta,regiam legationis transvolare, e milites nichil illi faciiius cum Bonellus, inof- sublato, regi quoque rnetu cum spiritu, resumpto militate autem parti diffidentie adverse ergo, perturbata subitus Messanensium regisconfluxerant,quantum auxilium 22 multi et alio sed hec inter adventus, civium learum urbe Matheus ingressus occupasse iter instituit. rursus siquidem et coniecisse. in vincula regem igiturin itinere, propius accessisset, poterat utique,nemine prohibente,civitatem e FALCANDI H. ut Maio pre- cogno- (sic) 9. P quantunque modestie C beni- maiori vede, la circostanza,fin ignorata,dell' arrivo galee messinesi. a voluntatem, semel C rex, a Palermo ora delle LIBER hoc dicens: DE equitaticongni regieliberalitatisin Venetiam 5 curia fidem ber||ti beneficio mictendos uberior suppetat, causa est, illieo Maio sum et transituro in P [, esse curia in C fragilemet lo e Maio NelPArch. in manca PC. abbiamo (LiberBlancus, ce. 267 e 278, Pac tortini,II, 172 e 180) sono e Liber due del settembre cessi 1 175, conprivilegi da Guglielmo II alla Repubblica, Tafel pubblicatida Fontes Thomas e nei Austriac, Diplomataria et rer. acta, XII, 1, 135 174, e pel secondo si riducono dei i dritti metà a quali sulle importazioni ed esportazionidi merci gloquas temporibus domini riosissimi regis Rogerii avi nostri, domini « et magnincentissimi regis Willelmi « patris[Venetici]dare soliti È chiaro quindi che un tratsint ». « tato « « di commercio e tra la Serenissima II Ruggiero di e il regno quale parlailF. Navagero, D'altra parte, confrontando 55 m. dei duchi di Andrea dolo, Dan- stor. ital. 1845, la epigrafedel sepolcro Morosini (m. febbr. dal Sanudo, Vite v.),riportata Domenico di in Ioanne XXII, 495, Venezia nei Rer. It. Scr. in in netiam Ve- nautas- in P. manca 7. P risulta che ilGoverno a tunc causa in P. manca I sia riuscito di Guglielmo Venezia separare dall'imperatore greco, durante la guerra contro gloriosache combatteva quest'ultimo (cf. 1, e p. 24, pp. 20, 21, nota note 1 « nicus « rege Nella epigrafesuddetta si [Domifecit cum Mauroceno] pacem 2). e legge : Iste dux « nobilissimus Sicilie Wilelmo. discordia erant « magna « peratore Emmanuele ci porta commessa quia in prò im- Roberto la di San gia cronolo- legazione Giovanni di questa rebbe quale ipotesiconcorde- la circostanza I volea restava La che alla conclusione la con pace, Ideo Veneti ». credere a a sia servita accennata dare vacante che dal il re F. glielmo Gu- Roberto, quando a l'elevazione per di glio dignitàdi grande ammira(4 aprile11 54). Se poi si volesse Maione alla credere che It. Scr. XII, 286, del Altinate,neìYArch. doge per della ibid. XXIII, 975, della Cronaca Vili, 158, con P io. di Sicilia dell' ufficio di cancelliere Guglielmo I, e le testimonianze Rer. Iohanne dissolutam vetustate esisteva al tempo questo potè ordinarsi l'ambasceria nei Novo, qui Sancto di Stato di Venezia 1 1 e. regipersua- è posto dopo dignum (r. 2). 3. C libertatis in P obeat C regis 6. perficiat] spazio è vuoto. (1) Di questa legazionenon altro attestato. Castro de uti Roberto navem ilico P B 9. de ubi quod qui, ma manca manca uberior del ipsiusRo- diuturni fructum ille, peracta legatione, Petro scripsit Apulia capitaneuserat, di hoc ad perutilem,expedireut esse gratiusamplectaturCO, servitiipost laborem 4. constet quialegatos quatinuset regipromotioniseius prius legationern perflciat, hanc 10 et providerit, esse industriam et diuque servierint,tandem ei fraudentur;verum non di- maiestate regnantisesse et ere qui fideliter propositum, ut gnuni «7 SICILIE REGNO la a questa nomina (cf.p. Ascontino a si guisse se- di potrebbe supporre mio Regno di che la legazione riferisse al periodo dell'agitarsi del regno dopo cancelliere 11),si (come io feci Guglielmo I, I, 118) di Roberto elevazione la morte nel per la elezione pontifìcia di Adriano IV. 22 D 68 H.FALCANDI inscios, inertes maris que qui,traiecto Faro, conservari. archiepiscopusei ipsiusostendit ritus salutem literas admirati. suam Maionis exposuit,sed et ille prudenti Consilio,non at igiturCacabum tamen multas profectus,post j ve- nau- insidias fatigatus periculis, licet multis hic evasit. verbis redimere, propriis sumptibus navem auro tasque conduxit, et TraApuliam pervenisset, hoc solurn non incolumis peritia posset in cum putrida et sufficeret sinum fatiscens, non ille nautarum nec transmetiri, Adriaticum nensis insultus quoslibetundarum navis ad ut improvidos assignaret, et va- fine conclusit negotium, et controversias, eo riasquedisceptationes e 23 a ut hiis omnibus rex sufficerent galeisque piene restituens. ad est, Matheus De et autem lini ob motus prece 2. P 12. P et fathiscens galleis P 13. (r. 15). postquam errorem Adelicie 3. PC transmeare indemnes B A 21. Giovanni, chiusa da una tra dice che ma il Bonello parte, quentibus ' Sul tenore e il re nunciis del la e pace i suoi dà completano delF.: omnibus rex... consorti discurrentibus concordato consobrine ». questi la notizia eis ofTensam P (sic) con- omnes 9. in PC est P 21-22. « quam theo « cilie in C manca eiusdem et « dum « in « illesos « nam « vero cum remanere rebus P terras lachrymis remisit. suas et Mat- multis usque Si- restituit. Tancrealiis nolebant, salvos suis his dopo aliis baronibus gratiam Guillielmum, Simonem comites P trovasi ma 24. « et 11. qui, fecerant eum cum putans comitis Kacabum Avellani Bonelle terra eo appellari, simulque sue, Pharo « corniti Avel- iudicabat,in facinus 16. dall' altra, « fre- che particolari, « fu 15 20 Rogerio suo non 4. Salern. (1) Romualdo (loc.cit.) parladel canonico Roberto di San alii fere Sclavo. indamnes cumsanguineo pre- Bonelli atrocissimum debere gratiam W. Mathei consanguineo lacrimis restituit. exierunt Rogerio de in aliis crimen etatis lubricum ei ingenti plebisalacritate Pa- cum captione rex Pepercit quod questionere- regiasacramentis parte ex galeasperducti, regni terminos XXL faceret salvos eos suam benigne susciperet, suum urbi veniens, tranquillitatem normum conpugerant omni Matheum, vero quod postquam stitis roboratum Bonellum regni fines extra assignatis, fidelem missa, tanquam « Matheum indempnes perduci; ipsum et non ad qui io qui et Terraci- galea fecit conduci; alios Hierosolymam ire permisit». cum H. 70 nonni Lombardorum ceteraque et e 23 e Lombardis a oppida,que pater auspiciaprelibari ; Lombardi iussionis eius tardi non sunt villas permixti,quam erant adeo nunc Lombardorum Cathaniensium turbabat, et 23 Victoria gressus assidue nelli Consilio geri,eo 1. C Clavus qui per vius 2. diversa 18. C exorrent 21. et del conte gliaAleramica. Musulmani, moni, ramica Sulla prius manca eos -quam noluerunt PC tantum] (1) Ruggiero gittimo non 19. era Simone Cf. III, 197 timendum C. 5. in C. 25. figlioilledella fami- e C. et per- 20 populis eius ci impe- eis |con- repentinoterrore absque illum Mathei Bo- 25 existimans, quod apertos hostes posse facile devitari, Amari, Storia dei sg. accessum inferior curiam comes C 11. gractanter Desi- della famigliaAlegenealogia nella Nuova Antologia, 1866, P (sic) 7. C (sic) Padmixti devitent]Cduractent tantumque Sciavo Silvester nam in manca denuo eam crebris incursibus possent 15 usque Siracusanorum militimi res Si- solum viri circumiectis numero magis curie familiarius adhereret ; 10-11. audacia potiretur. ea Christianorum etiam regiicomestabuli id arbitrabatur concussit,nec ut adiacentem et et neque sustinere,cum tum sed virtus ut attulerat, terrorem D exhorrent, regionem Rogerius Sclavus tantum cecidit oppida confugerunt,et gentem io mine, discri- in australem deincepshabitare noluerint,verum devitent W. omnino vel elapsi, fortunam, ad tutiora Sarracenorum Sicilie partem eius furtim habitum, propitiamsensere cilie partem, oppida diversa per gentishaud facile numerabilis tunc multitudo, pauciquequi,vel fuga assumentes finitima in loca etatis habito aut sexus audituri, separatim habitantes qui eos propriaspossidebant,nullo perimebant. eius qui eos 5 ad armorum libentius et effecti, executores repentinosimpetus facientes,tam Christianis multique etiam nichil unquam vero promicte- se cum prima iussit Sarracenos Placiam tenuerat,occupavit, periculasecuturos, in confluxissent, milites ipsum eius avideque susceptus, gratanter IIper quantalibeteum rent vide- discesserant, cum Bonello Matheo filio, ducis Tancredo, cum Buteriam, iniquipactionesfederis inclinari, ad eum Sclavus^0 Rogerius geruntur, qui priusa paucisquealiis, rent FALCANDI 1$. Bhzux 20. conflusissent (sic) PCataniensium 17. C C Cla- Sylvester fase. IX, Società p. 193 liguredi sg. negli Atti e storia patria,I, 647 sg. (2) La strage dei da Ruggiero Sciavo Musulmani Romualdo p. 432. Salern. è confermata della 141 e fatta da LIBER familiares illum, ut autem precaveri.suspicabatur insidias paraturum, primum impedire, cum ei si paret; quem iri ditum lumem. Bonellum Matheum ut comes exercitum, nec mortis timore ultro regiquod facturum se 15 sciebat persuadereniteretur. necessario 20 secuturam. deficiat, nec curiam 25 vocatus est; presumptione regem eum, etsi iusiurandum et consilium metu accederet, a castellanis exceptus 19. manca inde in C manca io. impetus vero] manca in C. 29, C adscendit C 5. non in C. 25. dolos contra] AB 11. 20. B cum] pacta P populi segnius peragenad Bonellus ei edi- totam viri per circa ubi estimabat nec facto eo cum teterrimo P Pcontemnendum Galcule ambitus coerceret carcere premoneri B sunt 9. 14. segnis(sic) in C. 26. presumptione] P immanitate manca P circunclusus viri deputatus] 31. 32. P arm. quoque ad carcere omnibus et murorum 7-8. P 13. ab amiita,neglectis et est sed palatii, 22. rursus ascendit; sed antequam obseratis,armati portisdiligentius autem hunc hoc ausurum, regem 1. riculo pe- hoc aperiret.sed confidebat ad palatiumsecurus consiliis, in seipsum deterrendum, periurii solum sine popularisimpetus hanc ampliusperturbatumiri cognosceret. non plebisaltein ab eis die,Matheus contempneret, deputatus. moxque, hoc ut posse, perturbationemfactum corum B e. defuit eius lateri qui rem nec hac placuisse||testatus. 24 ideoque motum quidem comitisquedolos ceret regnum 30 neque constituto itaque, promoveri, non ipso palatio propositam rem alio peracta fuerit,in res difficilecompescatur; contempnendum, dam. in et eiusmodi veruni consuetudinem, ut ubi esse ab palatiumcapi non futurum, iri,totiusquecivitatis captum esse, promereri. placuitergo extra illum nam religionilocum sibi dudum temeritatis quempiam tante neque Matheum ipsum autem rediturum decreverat, hoc comitisquelaudavit consilium,idem tra- suumque periculum evitari,quod facile veniam admictitur manci- io inco- cetero iurisiurandi possitmortis absque periurionon cum carceri quidem hostibus palaciumde servande vero neque ad exercitum, persuasit prius captum duceret,se secum nichilominus quoque eiusquesocios educturus Rogerium Sclavum regis veniens, militibus dari,contra stipendia precepisset rex ergo timidus, sibi auxilium mine periculo sine nec natura erat ad quod eo videretur illius impedisse propositum,et 5 71 difficiliusquidem, inimicitias autem SICILIE. REGNO DE 28. sibi]B 23. iri] se die iri]C rei A si necessitas ut dispositi, c 24 b FALCANDI H. 72 ubi pulsarent. quod ingrueret,primos plebisimpetùs pro- malorum militibus inde vi eximerent eum ad concurrentes, qui viderent rissent,omnemque fervor animorum luisse. nomen ad promerendam camerarium Adenolfum dacter c 24c Matheum in fortune civitatis iussitquecuria simulque est loci perpetuo suis quam 3. P ilico C. in 15. io. nunc 23. C delle nello ; dice amicitias 24. Salern. crudeltà soltanto della ribellione P di C usate che loc. contro manca cit. il Bo- il re, udito Ruggiero Sciavo e P in longius absces- evehat est carcerem, Matheus Ivo vultum] in manca tam quoque 9. huc (sic) coercente 19. autem sublatus incisis, 8. C idem P reductus; 25 Matheus talum obvolutus^. 12. prohibente, Panormum detrusus audacia 18-19. iam urbe et 6-7.P reperissent 11. emersit Romualdo tace Sylvestrum discurrerent in P. manca exercuerat (1) 5. P P tenebris 20 subla- ensem nemine amputari. horrendum aspectui,in videret dolore stimulatus,au- ab Bonellus, effossis oculis nervisque super solis periculi inimicitiarum memor fretus,altius iam ei dexteram libertate militibus eius,cum equi velocitate manum 15 evegloriediuturnitat[e]m redeuntem, elapsus,cum co- disparentibus, qui [qua] se ex a militibus regiscomprehensus sisset, omnino illius amicitiam fugientisimmersit, ac|deinde, medium per curia preexercuerat, et irruit, eum cerebro tum a fidei, quam gratiam appetebant, viderentur Ivo, quidam conversi, avertente Bonelli ne extruentes. desperationecepit io ex tempori servire amplecti,et nam [niat,experiri]. undique reppe- illucquealiquamdiu vultum auderet animus contemptor in huc defuit,tot amicis tamen neque virtutis studio elaborabant nnne e regisprecipitem audaciam prius diligentiaMathei quantaque tanto timore maluerunt Siculis, est cognatum proditorem tanquam lignorum congeriem fortuna cum itinere,ut prohiberi,cogitabantignem et proficere, tepescere, cohercente, subitoque quod tendebant recto tandem proposito discurrissent, certo quas aditum nichil ita possent cumque ipsiusMathei portas clausas cum populum || per cum Silvestrum ibidem portisimmittere, magnam sine palacium comitemque penis afficerent. mentis prenuncia plebismultitudo illieo plurima dispersit, fama audax C. P manca multum 21. P C. di altri signoridi « theum « retrudi di Santa Bonellum fecit Lucia », e Puglia, primo Matcapiet in carcerem « né fa cenno di Giovanni di Matteo Romano, LIBER de Sancta SICILIE. REGNO DE Lucia, eiusdem consobrinus, Iohannesque Romanus, carceribus eius senescalcus,privatioculis,diversis sunt XXII. De vindicta 5 T 1 1 rex contendit io velud peractis, ita Tis rapto Lombardo- rum oppidum, in plano situm, evertit penitusac destruxit;ubi, cum inter Sarracenos seditio, Christianos in exercitu fuisset orta et plurimaSarracenorum et multitudo acriter in cecidit, eos irruentibus cum regiscessantibus, vel interminatione metu comestabulis,prohiberet ipse,missis ad auxilium Sarracenorum occidi('). eos XXIII. DE Buteriam, quo tnde BUTERIE CASTRO auditum post se, vidit obsessum,Iprimum danos admonuit at sustinerent,maximam partem diversa animi, neque essent regisformidarent exercitum,nam aut adventum, hostes eius Rogerius Sclavus, ubi se breviter cohortatus,dehinc oppi- socios unius ut FUIT. DESTRUCTA QUALITER 1 contulerant,obsidione vallavit. 20 Rogerium Sclavum itinere,primumque Placiam, nobilissimum Christianis, neque 15 difficultatibussuperatis, universis iam exercitum, adversus educens partes PLACIE. SUBVERSIONE DE deputati. regni diversas per proditorum ET 73 si paucisdiebus sentirent equanimiter Calabriam Sicilie totamque eorum edam in eos quam exemplum ; patris plurimabeneficia recensebat, simulqueregisexponebatatrocitatem et tyrannidem secuturam in subiectos. illiconstanter eius defuturos nunquam 25 at periculum,quominus tedio iam 1. 7. C B Così nel cod. nerent 22. 15. C i quali, secondo Bonello 9. P eius] C orta il F.,come furono incarcerati fuisset 17. PC eum tyrampnidem 17. Falcando. C diversi 2. quoque contempdit (sic) difficultatem imperioneque ei pareant, se spoponderunt, in causaturos. aliquamaut exercitu atficiplerique militum,quia videbant ceperant Iohannes audacissime et 24. C comestabulus 12. breviter socios neque] C ni consorti del e P inclusi deputati"! accecati, 26. tedio (1) Cf. che tace 18. C manca Romualdo di 5. (sic) nec ita vero regem in B. manca destructa] 14. C substi- 20. in B. loc. Salern. cit., questiparticolari. * 5 e 24 d diutius moraturum, in obsidione iri nisi fames nitissimum erat, cogeret indigere. ita,crebri licet illique, 25 a fratris sui utiles eruptionesexercitum difficultatem discordia, totius Rogerii Tancredique adunatum oppidifrumentum voluntas in portionesdistribuì, plebs vero suis diem protracta, consilium et erat victualia negabat signari,ut quidem suspectum cepitergo molirentur. illorum atque c- 25 e sed sua 23. paciscicum tam se neque eosdem abire eos cogente, defensionem] il. AB Rogerius Sclavus C de * suis - mollirentur qui cum et C rege, ut, iam 6. C Rogerio Sciavo eo - obstibus 14. solvit]C 24. C - ut diffidentes, sta- eis facile salvos rex con- oberat solum (sic) 17. C percipere 28. et manca 7. C equa - in tran- descededistribuit CB C. Ytaliam (1) Cf. Romualdo il quale dice cit.), Salern. che re « estatem per totam Buterie est moratus » « sed « in obsidione pene quum eam situ (loc. Guglielmo e soggiunge : loci et fortium « virorum numerositate posset, non « pugnare « dia,Rogerium « bardis « sit ». ultra 20 hoc erant in Italiani sine dilatione cognatus C. manca quidem CO || speraret [oppidopotiturum] proponeret in videbatur. oppido recepto, permicteret. quod mature * as- litibus mi- latenter introducere consilium, rebus omnibus incolumes et, necessitate 4. ubi percepere cessit,cum rent fidei vacillantis indicium militesqueregios in oppidum ipsiquoque tuerunt et providerent. quod plebs a militibus plurimum dissidere,adeo regi dedere se suis necessaria 15 oppidanis publicatumiri volebantque singulisoppidanissingulosmilites eis in domibus io oppido nata militibus quam tam quam repentinaseorum plebem et aut suis astrologis premunirent. sic, aliquandiure solvit inter proceres nam equas per hanc oberant, obsessis dies||tam cum 5 Tancredum, sciret cum adversus ut previderat, sub descenderent, nichil previdere,ipse quoque eos mu- poterat nichil attendebat,indicans familiaribus diligentius dies descensuros quo hostibus enim, rex natura prudentiaconsiliove rationibus filium,astrol[ogic]is obsidentibus eosdem exercitum. loci et po- virtute vel audacia vi sepe magnaque accidere tempus nam obsidentium conatus audacter ledebant parum oppidanos. Tancredo sub aut in multum vix oppidum captum erat spes sui defensionem ad nec Sciavo Rogerio neque ingruens,quod deditionem ad terat, e- FALCANDI H. 74 Sclavonem mare munitam facta cum illesos ire ex- concor- Lom- permi- 25 LIBER Robertus sire. enim bris tumultibus Orgeolum CO, est REGNO DE Lorotelli,dum comes maximam fatigaret, quod pervenerat, de io tissimum, Farum De XXIIII. 15 ex 1. C multo non fortuitu (sic) impetrarat CB (1) Cf. condo era 2-3. P Cron. Ceccan. Salern. Orgeolum B io. amorevolmente ricevuto. Puglia,giungeva sino Romualdo (2) Secondo o ltre Gilberto (loc.cit.), Lori- Boemondo conte seguirei ribelli. secondarono conobbero Loritello la « de « minio, simul « invadere premunierat, matre Lauritello et sua (3) Romualdo iverunt et che Moac Salern. « ut milites « resisteret ricusò solo ri- di comitem facto ei ho- dice Puglia e che a narca « « « Laboris Lo inviato dal gli animi costoro amorem vehementer regiam quod volebant in re dei regiagrazia, così bene, riuscito essere ad suis Romualdo venire in Sicilia l' ingiuria fatta eos et misit, inimicis stesso stato riconciliare di Gu- Laboris audivit, Aquinum rimetterli nella e dice fu mandato quia rex et retineret, ». volevano : Et Terram in vendicare ». « guerram per afferma affidata a Gil- in Terra exortam essere sollevati regis (loc.cit.) di 7. P Puglia, ma di Lavoro di Moac. Aquino de Gravina, in nella Terra « ceperunt Salern. proni- 17. aucto] C alto di Gravina Taranto. ipso terram occupare berto Apulia Roberto re- C Gilebertum di questa missione tace « dove non altri, Robertum cum di habitari Pharum « che signore Ad « for- castrimi cum Gilbertum P 12. lielmus rivolta,ma nuova come : Gli in- Tornato a 6. P usque loc. cit. p. 285 loc. cit. Se- in di co- quoque fuerat,dimissis hostibus Caracensis quest'ultimo, Roberto di la Puglia, tentava Salerno e poi Benevento, vi fu il comitis exercitu,in Apuliam transiturus, aucto tello occupava vano relieta et Butherie. pactum post, impetraret Romualdo e se destructa Buteria, deincepseam ac buit,ac eo contigeret, habitatione quod iuxta itaque, R' ceptaque T"% in Calabria aliis rebus necessariis transire re- recipere. secure posset scelera Apulia,Roberti defecerat,Tabernamque, eum militibus quam tam si regem ut ad Catacensis mitissa admirati situm comitem, qui regisgra- G). moraturus poterat quantum Gravine preerat in exercitui societate comitum, invadens, usque regineprecibusimpetraveratW, consanguinee sue impetum ob cre- illi se regisgratiadesperantes, coniunxerant, preter Gillebertum tiam Sicilianifortuna regnipartem comites, qui primum omnesque 75 confinio ApulieCalabrieque in belles extiterant, postmodum 5 SICILIE. in et al mo- fidelitatem attraxit, adeo Siciliam pergere y6 e disposuit.prius tamen, obsidere Tabernam e. 35 FALCANDI H. quid ne in Calabrie obstaculi,Rogeriurn Marturanensem, partibusimprovisirepperiret habebatur, in apud Calabros [auctorijtatis parve |tunc qui non Siciliani evocatum, iussit retrudi proditioniseum cum Tabernam ergo et arduum cum conspicatus, oppidi desperantescenserent in asseruit priusinde non ipsaque die rum; ad maiora debere omitti se oppidum quam milites quam tam fere de ad usque desuper viculis ad missis constanter fuerit abscessu- captum dolia que d facile proterentes tumulum temptarique for- sonitum unanimiter irruentes,prifmo quin sine rei facilis in tam disposuit]P 6. P aput (sic) serant quam] 16. P per] C P 26. quin] « et et 17. tentarique P 2.Preperiret traduxisset C opidum 14. B loci = PC C 15. 22. C et] 19. P tumultum 9. C suspicatus consumendum omette 3. C C Martaranensem 8. C pleriqueetiam buccinarum quod oppidani negligentiusobser- positionem C muros satis video neque Maturanensem obpugnandum 18. PC proturbant 21. latere muris scalis,primo confidentes,muros non] 12. P etiam cen- C ut poi preacutis e doloribus (sic) vindicare » ; poi,con re contraddizione, soggiunge scoppiò l'insurrezione, perchè il voleva menti, « « che quod voluerunt ». abiurassero 20 quidem et 24. P vulneribus contiguus qui regisiniuriam manifesta che B illatis uno ex nisi fieri potuit, irruptio B ineffabiliter inefficaciter] n. quantum 20. 7. P dehinc oppidum constituit in iure planicie, qui periculotranscenderunt. loci fortitudini temere 1. conatibus,arduum occupavere superiusdistentum non inter- paucis autem viros armari oppidi contiguis adherebat; impetu plerique fatigati, denuo rege, quemdam magnis modica 15 proturbabant:quorum redierunt. exercitum ad bucinarum omnes sed ad diebus, iubente tunam eia- suspenderant per precipitiumdimictentes,obre- murum afìecti vulneribus 25 oppidani peracutisarmata plurimisinterfectis, reliquifrustra multumque e io peditesarmari precepitet ad molaribus, et pentium multitudinem iectis pro- reditum, oppidum oppugnandum, impetu facto, conscendere, vero, 5 captione negocia inefficaciter coasumendum, tempus sollem- exposcebat. cum omnes Apuliam perandum, interimqueTabernam ibi multum carcerem neque iudiciarius ordo in transduxisset,iniquam positionem loci exercitum conscensum nec convictum oculisqueprivari, neque pniter iure confessum, prout argueret, i fatti giura- ipsi nullatenus facere 25 78 Apuliam e. 26 b FALCANDI H. Laboris Terram ac desciverant,tanta eo etiam universas ad nunc civitates oppida et iri constituit,volens hostibus possessionessuas et levi saltem rigoreiuris amictere, comes Rogerius Acerranus comes Aprutium, partimin Campaniam Avellini comes regis iram cuius fugiens,furorem regium Phenicia C 2. Panormum C admictere 17. P Gulielmus (sic) B 20. La legge n. xvn 8782 (v.Merkel, del cod. Vati- ciliae fragmenta ex tur, Halis, 1856; La mss. Append. II diritto legginormanne e la pena sveve, di Sicilia nelle Storie Sici- 188 1, Brandileone, minaccia proponun- Lumia, La sotto Guglielmoil Buono liane, Palermo, regni Si- regum codd. qua morte romano Torino, 1884) e la confìsca dei beni ai ribelli, "c. cospiratori della redenzione, tassa tura chiaramente è può sembrare fatta per Questa Romualdo una tornaconto stessa fu Salern. la cui La na- dal F., significata mitigazionedi pena del alii et qui so- perterriti, partim in quod eo Governo. attesta poi, come condo(p. 435), 15 duxisset uxorem, Severino, est nuper, obses- cum vero, et comite cum matre cum sua 20 codd. iri]/ PC 13. nata di ire 9. de sequuti P 14. in P. manca Campanam (sic) nella Puglia pria della morte il F. Guglielmo I. Secondo condono ad avvenne opera della questo hanno quasi sempre sempre « scio di avvertire (3) La storia i ribelli di pletatacol «Richardus»; Ricardus di questa guerra terraferma può confronto di pp. 432 e 434, de S. Bartholomei Ughelli, Italia sacra, Cron. Ceccan. Casin. pp. La- ». questa variante, Salern. moti. di re. (2) PC AB il re- Gu- gina Margherita, reggente per glielmo II,dopo la incoronazione e nelle io Fundanus, comes comitissa pendere Burellus Commentatio iuris Siculi sive assisarum cogerentur. (sic) transueta (1) cano de ^\ sibi iri]P Marius C 12. Sancto niteretur,capta transvecta 7. datum evaserant io. (2) Severino declinavit. defendere castellum sum de suis debuerant redimere declinandam, de Sancto filius Willelmus etiam thesauris Rogerius quoque transfugerunt. censuit iniussu curie,fiìiam Phenicie 5 (*\ nomine de Burrellus Mariusque re- existimans,ut qui fuerant,regisadventu secuti eorum predo eas Loro- visa fuerant dedendo se Consanus, Richardus preterea Ionatas cietatem comitem quecumque fuerat resarcire;simulque iustum imminutum domos pariterconfluebant. pecunia quod ea ab dudum pecuniequantitatem,redemptionis certam cepisse, datum levitate eum recepitque inconsulte aliquatenusei consentiendo vel telli receperant enim ||quantum invaserant. prius hostes universa pertransiens, p. 31 1-3 285 12. contro essere com- Romualdo della Cronica Carpineto (in X, 369), della e degli Ann. LIBER hec Dum in (l\ quem chus 5 querat, occisum, fratrem captionepalacii in cum facti eius nec Christianos atrociter imputabat. cium 10 cum curie consuetudinem idque iuxta probaturosassererent, se libenter admisit ad tempus ulciscendum tabatur enim iuvenes quibusnullum C 2. et 6. P C gloriam reperisset in manca C (1) Nel diploma originaledel 1167 cappella palatina di Palermo, Tabuìarìum pubblicatodal Garofalo, divi Petri, cappellae regiaeac imperialis « 1835, p. 25, sottoscrive da domini Gaytus Martinus familiacamerarius et regismagister « ris ». Palermo, stero In « altro del un del Salvatore nia, del quale vi è biblioteca Comunale 1 de e] C C 169 del di Calanna mona- in Cata- copia fra i mss. della di Palermo, Q_q, fu nome fu si sa, tren- 18. B idoneum di medio anche ma lo stesso da gularispugne « abstruere Gravina autore del comuni più Dio, in tanto uso nel questa si adoperasse i re solo risulta da ciò « carne- della cap- « sotto se diploma Garofalo, il letto «Maranus» Che evo. in Sicilia « gaitiMartini dal delle forme una giudizio Petrum Nel civium Martinus] C 14. P la omessa vel alius ». cor- parola camerarius ». della quale (2) La monomachia, si parla in questo luogo,era, come e « rarii nostri gaitus erroneamente « di Morreale apparisce che in quell'anno il gaitoMartino camerario Concedimusdomum :« regioera morto « virtute pella palatina edito chiesa que fuit quondam maxime eos, eiusmodi quidam (sic) di Molise » « perniciem. hor- ut 3. A est te- paucorum erat, quosque cognoverat, 12. quam beneme- rege a traxit H, 5, e. 21, è citato il « gaytus Martinus da un e finalmente regiscamerarius della diploma del 11 76, del tabulano « prompte C. della testimonio monomachia propositis premiisincitabat actores abstraxis- (*), irrogavit nactusque multorum gloriam affectare omnes omnibus pecuniam tamquam patrimonium sciret quod pala- ydoneum, quod rnalignandi]P inclementiae nove (sic) pactam fratrem tenue aut poris partam tinus inde victis atrocissimas fuerat inchoatum, ad meritate in accusarentur accusatores quidem reli- Christianis a probationestam eorum victores et collaudans,penas ritos 15 pleriquecivium multam proditoribus ingressi, cum sent, suum occultequedeseviens,fratrismortem ergo eunu- Panormi palacii ac repperissetauctores, certos Sicilia e Martinus gaytus nam civitatis ad custodiam rex forjtuna[Panormi regisquediscessum [sevijebat, consecuta. periclitatio est 79 interim Italia gererentur, njovo rnalignandi genere multorum SICILIE. REGNO DE che normanni, non narra qui il F.; altro un passo che racconta contraddicendo affermava: in cui il conte al conte «quod si vel di ipse quilibet eumdem gaytum proditionisarguat, paratum . defensionem ». . . eius iudicio Cf. p. suscipereet fidem 100. sin- absentis e. 26 e 80 26 d cacissime mali nichil contingeret, quis gayti Martini admictendis uter atrocitate penarum qui monomachie solum non vellet subire etiam et nichilominus servos quorum vinci quos con- suspendebat,io at, ubi malis discrimen,placuitmulierum integreerant infamium delationes et ancillas super mor- et 15 procedebat accusator que et fratris continuis iam teresse in- parum quoque, im- verum opinionis, admictere; statuitque licite postulare. 20 huius||modi vice probationum admissis, multosuggestionibus sepe quidem rum copiam faciebat, dum potiretur, civibus,rarus perterritis honestarum pudicarum huiusmodi diligentiamadhibe- summam Victoria eorum posset in altero vindicare. tem autem statini ad pugnaturidescenderent, sua in campum cum sui alio 5 curri ad illudentibus et agere ut quisincesserat, semper eorum Sarracenis vinci eos verberibus, diversis afficiebat tormentis, et cesos censebat x contumeliam, cogniturus. in hiis accusationibus 27 proruperat videntibus alios diuturnis . exercebat, vel et omnibus paratissimus, maxime tigerat,alios e vetus odiurn furor pretorium convolabat, qui rebus bat; sed rabies effi- eos regisipsiuscausam urbem verborum suscipiendasactiones his de ipsum cuna quempiam litigansin forte id passuros iam tantaque adversus ob et gratiam prome||reri, siquidem regis posse viderentur. insisterent,dicens audacter accusationibus c. FALCANDI H. et et fortunam opinionem lesit, exhausit,et corpora penis affecit C1). Interea totius rex, (2\ Salernum id 1. rant in manca paratissimis sua eiusmodi P 22. adventu cuius B. furor] C 4. suarum C uxor contingat (sic) tumultuque P 15. C vendicare quod 7. P (sic) 12. his comitibus convolaret B iam] C tam 25 Salernitani quos amictendis C sito compo- precognito,maxima principesfuerant, dissensionis 9-10. C parum] sedatis fugerunteo appellant, capiturinos 8. B accessit, qui eorum pars Apulie rebus Marioque convolebat 13. PC 19. Pstatuit (sic) descende20. PC fortunas di Puglia, del ritrarsi in insurrezione (1) La legge xxix, 1 del cod. Vatidi Loritello,insedel conte (cf.le autorità cit. a p. 78,nota 1) Abruzzo ordine del da Riccardo Que re prescriveva: passim venalem guito per exhibuit formam di uscita et della dal vulgo prostitusua Saya, e regno "c. in si Salern. Romualdo «tamseprebuit...interbonitestimonii veggano cano « « « feminaseihabitationemdenegamus». (p.434) del (2) Altri particolari sedarsi della Ceccan. confrontandolo e con gli Ann. con la Cron. Casin. loc. cit LIBER Burrello iuraverant. vellent occurrere, coniurationis manserant 5 urbem rogatariut principesuniversos ille excusarent, conspectu Salernitanorum autem cum submoveri suo urbem nec W Siracusanum io simul totiqueregno non si forte gerint,ac incumbendum crimina destrui,cum omnes (1) A « cuse renza 9. P C eo autem, rex », B e « P Syracusanum famosissimam P 22. hanno delle edizioni multis e » di C "c. « a Syracuse», Syracusanus ». in poi tralascerò di avvertire questa campagna, accompagnato U. Falcando. in come quella del eorum contigerit, ob aliena multis assertionibus emol15. P 16. Sylvester mam] opinatissi- Sira- (V. il prologo al "c. p. 189): Rose, Hermes, Zeitschrift ora questa lo sce- in C. di (2) La misera fine e inaspettata Arrigo Aristippo,della quale il solo è un enigma incomprenF. fa cenno, sibile. Romualdo Salernitano,che fa cenno di altri tanto non prelati, di Arrigo,il quale però, come appare dalle parole del F., accompagnava il in opinatissimam diffe- Da aveva 11 56. Fedone nel cit. art. del « Recipe Fedonem... quem « stris dum Beneventum rex « obsedisset « consummavi urbem . . scrive più (cf.p. 69): «quem... odium ctum . « « « « dens . eum . Pannormi coeptum, contro che in ca- . ». correvano ciò « e. ergo difficile prirnum huiusmodi Sylvestrum variante. re electus aufuurbe.proditores remansisse cum che hanno « « urbem ex tamen manca sempre Siracusanus re- serie temporis,mi- (2). est Apu- | Panormum et populum immeritum suppliciis, neque admicteret,demum persuasiones 3. C in multumque regisupplicantes, quospiamillorum puniendum. nobilis tamque multum sortitus diu decre- totani decoris afferentem,ob paucorum parum oportere non fuerat p[os]tnon comes Bari tanta ne conabantur persuadere ei rationibus multis 20 Silvester et a Salernitanos Aristippus, antequam modum vivendi eos comitem, multis precibus captus rege, in carcere, et Siracusanus lera enim et re- Richardum regisfamiliares, eniterentur iubente pervenisset, ductus, qui edam 15 omnibus - notarius,farniliariscurie, Silvestrum et Henricus deperiret. civitas liam esset, alios electum exoravit,ut modis adversus exemplo et qui eos ingredivoluit sed Matheus ipsesalernitani^ et cum regi simulqueut, ingrederetur precepit.nam destruere civitatem. maiores fugissenunciantes, plurimum indignationis conceperat verat 8l SICILIE. REGNO DE Circa Arrigo si ricordi lo stesso sopra rex (sic) alle voci che habens suspe- dissimulabat, coniurationis in F. parla cre- facte se fuisseparticipem.sed et idem, capto palaciipuellas in rege, quasdam domo sua per aliquotdies tenue- «rat». 6 27 b 82 FALCANDI H. excidio urbis litus,ab de stratigotoet iudicibus, ut quotquot urbe ad remanserant inter suspendi. iudicio tatus, civium sed iusiurandum, C 27 C egisse, principium et indiciis ciam adeo per totum universum exercitum tentoria,paxillis invasit,ut terror propriadesperareCO. propinquis accidit,non idem cum Matheus contrahenda auctoritate plurimiconvenissent, 5. PC C eidem] civitatis 7. ei coruscationes descritto loc. cit.,il un potere P aggiunge contra] A B (1) Questo a circiter .lx., C quale P pure lo e supplicio an- Salern. attribuisce soprannaturale, ma civitatis 19. C di- verso: 5-6 P proiectus delle prepotenze nati dal re. 27. della e 6. Cgentis 17. Btonitrus P B quello, cioè, teo, protettore uxo- cum nuptui tradebatur, temptoria a ad viros nobiles contra] A B circa 13. subsequuta troviamo Romualdo eidem tra civitatis. neptis sue domus, corruens || Mathei coegisset,et maioribus n./l/Jcapud ymbrium uragano da est curie ipsa puella que cum circa quemdam metuque repente illud etiam dispendio totius adolescentem sponsalicia corrogatide mulieres ac sine 20 iactura pleriquereferunt,quod postmodum eius rei vindictam regem omnium rerum ad ribus exorta decurreret, aqua omnium ceterorum 15 subsecuta, ut de salute nuptias recusantem d rapidissimitorrentis instar prorsus tempestas inundatio imbrium et of- oculos posthabita, cogerentur nam 27 repente est iusti- ruptisque funibus, procellasubverteret;tantusque notarii c. tanta io caput contra nullum ut aer ab sug- manifestis iudicis omnium esset quic- iniurias fuerat gestum innocentia rerum serenus ipsius regis,quam tam avulsis et exercitum Salerni 5 prestiterat desiderans,falso apparuitaliquidfuisse vestigium appareret, tonitrua,choruscationes nemini visus fuerat seditiose statim iusti quod est, et quod evidenter enim cum nubis mali iussit communis notarius, iurgiorum extitisse,cuius declarata,et fendisset. in urbe ei suppliciodepu- regem illatas || atrociter ulcisci eum ipsa die innoxius, qui, ut contra unquam verum perpetratimi, eo modo Matheus regi totius gesserat in nec propinquissuis ilio civitatis assertio,non erat quam fere eidem quidam vir autem eos totius illi paucos at tradiderunt,quos principes, viros, quasidissensionis in coniuratorum numero perducerent. vinctos se spopondit, precipiens temperaturum se di sponsalia san erie Mat- città, indignato dei suppliziordi- 25 LIBER oppressit.ea imniinere. mulieres huc animos de ruina mirabantur attoniti, dicto silentio, quiescebant, ipsosqueiudices miserandum io ab examinandarum triste iustitium civitas tota qui tanti luctui 20 comite rant, pleriquererum in reversus ad Lorotelli cum emersurum. Silvestro comite, Siracusanus Consilio 2 5 regisintererant cius datus est Ioharii fuerat C 2. 26. C A, Per uno dalla e. le prime due « confugemorabantur, facile non multo deincepsin post, moriente Matheus notarius (*) soli consequatur 21. gayti mortem constitutus. palacii us C scholae disposuit]P sole velut P (sic) insti tuit C nec 14. 23. P C acte- Sylvestro joarrimagister fuerat (1) in Greciam, alii care otio]quietique[va- eunuchus, qui post 8. P passis 3. B 15-16. PC et hostes regni disponebantnegotia,quibus so- et magister camerari inientibus (sic) nus et nec electus Petrus gaytus licuerit, iam neque inopes in Campania Siciliana, [seconclusit pa]latio quicquam turbinis regno omnia confidens lajborem disposuit, post inconsulte imperatorem Alemannorum omnium ni- rege narrationis series con- alii transfretarant in (*\ quorum uspiam compaJ[rere ac scelera, preoccupasse itaque rex, ubi sedata vidit sequeretur. de et excreverat, eatenus turbulenta evagandilicentiam maiorem ne sed dolor hec plurima loquebantur.veruni in- urbis notarti detestabatur metum supra nam cognitionesuspenderat. incommodi. prestitisset causam chilominus, ubi iam 15 litium Mathei vacans quoque nulli fiebant,et scole, velud apothecisclausis,contractus et, lugebantin- solabantur; nonnulli civitatis fortunam desolate miseram extrahendis quidam autem dabant ; altidomestica mestitiam vel amicorum excidium vicos sparsiscrinibus discurrentes, illuc corporibusoperam commoda aliter conturbavit non urbis viderent capte iam plateasululata complebant; civium et 83 SICILIE. Saleniitanorum res si barbaris irruentibus quam 5 REGNO DE parere », 27 d, che si salta alla qui e. 31 avvertire periodo seguente dove, dopo notarius « che » con parola « tizione,o meglio intrusione del fogli termina sillabe della (2) Debbo di spostamento com- Tantissimo, a. ripeparole una di trovasi continua iam plurimum possent (sic)in curia, soli » "c. disposueratadmirati non È evidente che l'amanuense, igno« « in : « cum C, corse dello (p. 84) sbaglio, mente senza rr. cava. 1-2 l'occhio con e che continuò badare al ai accortosi poi tranquilla senso - che man- c- 31 A 84 Matheus adulationibus lingue,facundia b admirati in eam posset. non fidelius amici tiam admiratus autem decreverat Eo cum edocuit casus ita fortunam veris hostes bantur, palatiumquandoque ne gumentum, de iam cum fortune se fiducia et loquebatur, commissum mortales oc- nullum eludere, 20 ubi ut periculumincurratur. aut causis ire vel repentinuseum adhuc in tirannidis tene- carcere pretenderetar- vivendi desperantes, venia 15 integrerestitutam, pacem formidandum, ex operam impudenteringereret. plerumque viri,qui diversis pauci namque aflectu,quam illi blandiri,ut eatenus citius dampnum precaverit, quis minus rentur, iudicans nichil ultra sibi crederet rex io vivente, simulationibus et quadam maiori post subactos tempore, et electi,college sui, venerabatur versutiis veritatem, vel falsa prò cultaret afFectare archiepiscopumdiligebat.electus olim sua regnan||[di spem efficaciter, rege alio aut ipsiqueregi honestate indignum generique nisibus Siracusani vero eiusmodi multum abiectus foverat nomen neque excolebat ipsum esset impeditioris et totis id ob Maionis, avaritia 5 cum sed ipsumque locum regiapreditusfarniliaritate, solus Panormitanum non dare e illise, Maionem que pleniusobtineret,cum sperare arridebat demulcere, sciens exhibere. perquirerevideretur,ut 31 oderat ceperat nec curia, imitali,omnibusque quos poterat, non in posset maxime illuni [attollerje, licet suffijciebat non e consuetudines et similem animus concors plurimum vero placuisse.largitatene imitari prepeditus, 31 iam ei maxime Maionem e ritus prebens arFabilem,eis regem iam notarius,curri ergo disposueratadmirati se FALCANDI H. tedio 25 vexa- favente decreverant,ut vel, ea adversante, [mortipotius vellent]occurceptis,evaderent, vel || rere, diutius [perpetuis eiusmo[dimisejriis affigi, horjren- quam dorum multis rum 18. incurrat e C mori 3. A B illi gereret quandoque] 27. distractam constituerat ingereret]C 24. P post quo P disposuerat"] 2. itaque,custodibus carce- nacti tempus promissionispactionibusprecorruptis, congruum, codd. pedoribus cruciandi. carcerum ai. AB quamquam 28. Paffligi precorruptis]Pprius ebrruptis 31. B C curiam irridebat palatium 4. plurimumque C demulcire 22. 25-26. C vexabantur 29. C districtam pudoribus (sic) P inobservatum 16. (sic) minus quis (sic) 30. 30 PC - 26. C dam qui- damnum ire] Così promissionum - i 86 FALCANDI H. crudelitatis homo, quebat verberibus,et eos.in 32 A toris ciebat odium, diu capi,tam evaderet,gratisdare ut suam, distrahere volens cogeretur. Siciliani maximeque eosdem ut loca et Sicilie reperiri contigit ; sed eunuchorum et multos viros hoc ut] A querit(sic) 9. PC B impetravit (1) 17. da « C iniquos » ad «affligebat»(rr.9-10) in A sono aggiunte in margine con un segno di richiamo messo dopo «affectabat». (2) P « quam « quam modo nuense « «gratis dare ha valeret». è » da per A In vel lasciar dubbio scrivere L'abbreviatura «gratia» in minoris la parola scritta in abbreviata, ma voleva quanti». dotta ab se l'ama- di A è obfuit,quod 20 iusticiarii, aliique 7. P B in omnibus hoc utralibet quam] P ipsos partium quotiesque gratia 15. ab vel 8. / codd. predia]C premia condemnavit in questo (3) P luogo ha « nella catore collez. Del darebbe non Perisinus edizione » e senso, il Fabbri- del Re, I, 340, tradusse F. « nella Peru- «gino». I codici portando tutti in queconcordano sto con luogo «Parisinus Romualdo SALERN.p. 434, che chiama » questo personaggio« Bartholomeus o «quam» 18. versa di- per innitentes, patrociniis tyrampnidem minori I codd. accusabat (3) iniuriis atterebant. tirannidem 11. innoxios]A B parole Le B accusatum per pecuniam innoxios solum Parisinus precipuum attendentes,ut 5. que ortum proditorum cupiditasinexpletapenes Bartholomeus plebem rapiniset iudiciis gratiam posset ab eis camerarii,catapani,gayti Petri stratigoti, innumeris io oppida remansisse, qui condempnavit, quibus mitigariposset ius- (2) valeret quam multos quantam predituspotestate, ea ta- Petrum, pleniuseunuchorum Petro affi- largissima prediapossiderent, impetravitque 1 5 et liceret ei capere extorquere. unde multis W, donec affligebat minoris Lombardorum per opibus affluerent vel autem promereri,falso suggessitgayto et ergastula, vel omnino vineam, hortum, siti penisque variis fame, tor- aliquem privatum eorum quidpiam affectabat,accusabat apud gaytum sumque rem domum, eius aut ad tyrannidem superasse,piena [fé-5 adversus iniuriis, quotiensque habebat iium crebris oneratos, formidinis] ipse constru[xerat. cives]edam ac eorum captos quedam detrudebat nova videretur antecessorum ut que et Christianorum ingentibuscathenis perducicontigerat, eum c- amicissimus obsequiis,quoscumque devotus omnino eunuchorum esset cum tra- B; parola che «Parisio». p. 105, C « r. In dinuovo i5)Pha Perusinus altro passo del un » e AB de F.(cf. «Perisinus «Parisinus». », LIBER si fieri posset, utraque, !Apuliam et tem hostilibus adhuc 5 donibus De exactio obitu regis voluptuosum quod mestitiam rent, se ac creatione et otio tumultibusaliquando quievisset, sollicitudinem aut eius cuius 17. P fere mensium duorum ac 6. C excursibus 12. dyssenteriam (1) Sul nome C P B e dissintiriam sulla 7. regnum P 18. cf. variante cit. A Ili,819 849), il quale respingendo la lezione «Mimnermum» soggiunge: «Questo e « si in alcuni codici per vero del Falcando edizioni legge «nelle e quod universis patris celeritate, non operi ma- cepit diuturno medici Mimnermum aliaque morbo spatioprotracta valetudine, eum Guillielmi Cvagari (Stor.dei Musulmani Amari iam convalescens, cum latius CO supremam incurrens imponeret, dissenteriam externis ingererenuncia- mira parte maxima, ut premonuerat videretur magnis sumptibusexpedita,antequam 4. P posset quevisoc- ne palatium construeret, compositum, diligentius ac operibuspreminere(2\ denuo timens Favariam, Minenium delectabilia loca fecerat,ipse quoque dissolvi k). filii. devovens, cepitanimo deincepsvoluptati totum commodius Willelmi regis quietiquevacaret, cogitansut quia pater evagari, num Sicilie populandum pre- familiares suos impediret, otium nichil ei sine potè- seviebat,expediretque regno ab extrinsecis interim autem rex 15 au- plurimum qui minus eos domesticis ne fatigari, incursibus ergo regnuni Cum io Laboris in totam per traderetur. XXV. casio 87 SICILIE. pecuniam extorquerent; Terram redemptionis rant REGNO DE crederent in AB. manca Mimnenium evasurum, ab 13. PC in manca C. palatium novum valitudine (2) Oramai sto palagio lontano poco op. e è dubbio non sia quello da Palermo. loc. cit. glielmoI, II, e che della il mio « que- Zisa » Cf. Amari, Regno di Gu- 132. (3) Romualdo Salern. (p. 433)5 «Il vocabolo, all'incontro,di Mine- che «nium giorni,dice che fluxu ventris « gesimam atque moleche «stia cepitaffligi poi sabbato », emitritea «ante octavas [fy.tpascne TpiraTos, semitertiana]illuni febris è scritto bel « tusto « biblioteca « corr. « Minenium e prima » « nel ve- dalla posseduto Parigi (S. Victor 1604 di 164)». la lezione chiaramente codice e Due uno codici però hanno « Mimnermum volta in P. Mimnenium » », e spunta per negli ultimi quadraegli «circa da medico curò il re « « « invasit tastrofe. » e che questa affrettò la la ca- e. 32 b 88 morbo repente, recidivo in extremis c- 32 c FALCANDI H. ageret, Willelmum exponens, vero voluit cesserai, regni curam dum principatuCapue, quem reginam autem ; eius discretionis puer liares elegerat,in post, gens, presentibusillis atque metuentes illi, at quoslibetexcitaret,iusserunt motus simulantes sepeliri, eura ribus ad evocatis, que quod prepararent. D civitatis. est sequutus coronandum vitaque nec populo 15 ipso palatio curiam proce- putabanturnecessaria peractum est, primum in totius luctus sub- 20 et magnatibus epis||[copis cum proceres moxque ut pariter se in in ad io luce defun- iam interim regem paucis diebus fami- permanere, dispersusrumor eura 5 Siracusa- (*\ disponeret vivere, donec adhuc ubi curie lugubrifunere conclamato, repente palatiomore 32 ne con- ipse sibi quos flentibus,regno subito ei negotiisprovide quoque articulo,communi ingruente mortis con- appellatur, uni que viderentur gerenda que multo abdicavit. esset notarium, ire precepit totius bali iussit familiaritate eadem regina Consilio eorum c- Matheum Petrum, gaytum suam dudum electum disponendissufficere putnretur. num, archiepiscopis et regnatum se administrationem, que vulgo et gerere convocatis fllium post contentum esse adhuc qUi?cura presen[tibus, ultimam] voluntatem maiorem stituit;Henricum tamdiu magnatibus curie || Reginoque Salernitano interiit CO. consumptus, in capellam [corpus curie,de loco]ubi [sepultum fuerat,] 3. P C B Rheginoque ire] P regni regnatum (sic) regnoque C successorem P 4. Gulielmum regnaturum 9. C sufficeret discreptionis 8-9. C piene provide maiorem] 8. esse C maionem discretionis]P 13. post in C. manca (sic) prudentiae 16. C in- citarent Necrologio Cassinese,p. 312, Guglielmo a' 15 maggio; Salern. Romualdo te(loc.cit.), (1) dice ma Il morto di stimonio 7 maggio (1166) nona. a veduta, porta la data del chi anche celata ogni La rifletta alla dal per modo determina e differenza F., che farà non qualche giorno. più credibile nitaci dal Salernitano; ciarmi alla sentenza ediz. di Romualdo, la so dell' Arndt loc. cit. nota glielmo I sabato data nd for- id. mah». mortuum avanti Parmi ne « colto 1166 di Casin. regem Essendo dalla l'ottava nel febbre fuisse Gu- il sabato Pasqua (ilquale al 30 aprile), cadde lunghe sofferenze di tutta la quaresima, è assai probabileche sia il sabato morto seguente, 7 maggio, Salern. (2) Romualdo (loc. cit.) dopo le asso- nomina nella e il notaio « notariorum 77: namexim/. necrologiisconstat «et l'ora si tenne morte Errat Romualdus, specie circostanza, riferita la « solamente 1' eletto di Siracusa che egli chiama: magisteri. Matteo regium]transtulerunt. in diem stibus, usque tertium quibus ex sarracene, saccis operte, 5 universi hoc triduum autem totum REGNO DE LIBER ancillarum mulieres passiscrinibus io die noctuque incedentes, ululatu com- flebilirespondentes. cantu luctui dies transierunt obvenerat, turmatim civitatem per Willelmus, publicodeputati, etatis attigerat (*\sub ingentiplebis qui iam fere .xinim. annum vit (2\ qui cum equità gaudiorex creatus, per urbem sollempniter die,nescio quo pacto, pulcrior pulcherrimus esset, ea tamen apin vultu preferens venustatem, parens et augustiorem quamdam adeo sufEcere enim C 14. malorum C indutis P io. putarentur (1) Il La B 4. Gulielmus 5. C saracene 15. Lumia eum] C 12. eius 16. C (La Sicilia p. 240) dice sotto che questo « uno natus duodecim annos che significare e fosse e così non anno quasi toccava di età. entrato vi sarebbe col F., secondo II » ut qui 8. moliretur. medio, ferens puerum"! P primum nec 13. P C hi aliud « « « « regem Romualdo est promotus». Salern. dal F. secondo seguì al il dodicesimo quale soggiunge che « Così narra loc. cit. dando (discorquale la proclamazione triduo di lutto)il in quello stesso il Guglielmo II «cum gloriaetapparatu regio ad nel tredicesimo,giorno danza discor- trans- deputati]P designati se prae qui del padre, cioè giorno dopo la morte a' 9 del maggio. Hic [Guillelmus] secundo die post mortem patris,ex mandato Consilio regine, archiepi« scoporum, et baronum, et populi,in maxima ecclesiam glielmo Beate Marie de Panormo veniens, a quale, GuSalernitano Romualdo secundo il quattordiarcesimo è che in Cf. Testa, De « « chiepiscopo egli stesso, », il « « vita et rebus « De « 20 P quam de esse sparsis coperte C terminos eum impie aliquid possono compiuto avesse anno unquam sublatum quamdam] « « putabanturfidem hunc auctorem havvi evidente o luogo sbaglio dello scrittore o una scorrezione di amanuensi », poiché Romualdo Salern. (p. 435) dà a del Guglielmo dodici anni alla morte padre. Ma le paroledel Salernitano: « hii neque puerum solemniter Guglielmoil Buono, in promeruit,ut etiam dicerent humanitatis servaturi, qui adversus gressurum 1. omnium eius atrociter oderant eius heredibus P favorem gratiam et patrem 15 et fictus non ve- maxime matrone, nobilesque multitudine,totam preeunte ubi habitu permanserunt. regis dolor plebantad pulsatatympana At cives,nigrisinduti quoque in eodem morte 89 SICILIE Guilkhni II Sic. reg. I, est et coronatus. unctus post gestis regem modum di Napoli,X, 293. vero cum honore, et magno totius populigaudio et letitiaad pala» nano accen(2) Le parole rex creatus Errano dunque al parlamento convocato tium rediit coronatus lermo Pa». a coronato d' ordine che dicono indella regina per riconoscere gliAnnali cassinesi, il nuovo di nel il nel secondo re nuovo re mese luglio. e Meo, Annali « « « U. Falcando. 33 A FALCANDI H. 90 eius tem puer] pulcritudifnis quidem que facilius] superiorem admictere^. videretur,quam sibi proceres ac patristyrannidem]imputari. [eratau- [de|berepuero innocenti gastulaplurimamque multitudinem virorum, inde omnino sperationeconcusserat, magistriscamerariis ut nemine a fuerant summa loco notarium theumque consiliis omnium rerum eminentiori omnes curie dignitatisequalitatevoluit aut Petro gayto amovendum, autem familiares et iam nomine in non potestate de- scripsitqueio demptionis re- gradu eo nam permanere; constituens, electum concessa, super Siracusanum Ma- 15 coadiutores,interesse quidem eius precepit,ut tabile, impor- ultima deincepsquicquam exigerent^2).familiares 5 er- in Sicilia quam tana Laboris censuit sai- iussit redemptionisonus Apuliam Terramque totam reciudi universa primum ac liberavit. insulis, in adiacentibus quo gratiam eorum elicere,et fidem, si fieri posset, immensis beneficiis extorquere. quod itaqueregina,ut plebem filioquegratos efficeret,statuit copia meritorum tem excludere parem sed appellari, eius in omnibus imperio subservire. XXVI. animi, esset c 33 b lum mansuetus in actibus suis tatem quoque pre eius per omnia I. 8. C omnes C cunctis C eum (1) Un di Ste ci dà kelmann, p. erat et mali PIETRO D' EBOLI insila cui (ed.Win- 20) intitolato: Obitus W. nul- largiac- quam C 4. eius]C ei nisi gentile25 filiosque(sic) non] C ut 16-17.B B (sic) grates 15. quibus 20. P B animi della bellezza quale tanto C. 12. 16. secundi Post Et formosiregisSic. comincia obitum reSat» ex (2) Per Romualdo 20 plurimum diligebant eum Cadmovendum consistens II Sulla Particulall del celebre Carmen in mancano io. AB milites imperiasequebantur,et et malignandi] P altro attestato Guglielmo il F. 22. affabilis benignus et et plebem 3. ut in eminentiori peccatoris (sic) pectoriset inconstantis amplectens virtutibus,dare g.quod]Pquae onus eius. preferensargumentum. |ma[lignandi] voluntatem tyrampnidem huius consulti tamen, ciperebeatius estimabat,unde et officialibus et regina Petrus, licet parum autem dem r De formose tuum, que sceptra così: gubernet proprio sanguine prole cares. tali grazie della regina Salern. loc. cit. cf. viri mansuetudinem innatam vitium christiani nominis sub curiam 5 tanus sublato io iam , et, diuturnis ieiu- et regis, vero et freno,liberius evagari, excusso vitam convocatisquemili- agere, quod impudenjterastruere. tum loquebatur, consuetudines C PB 12. victum 2. C christianis 7. A B Rustanus AB splendidissime habebant eius iam minus vero eum sub C 15. 4. e. omnes hostiario- et rapiniset exactionibus locum B 5. C quibus simulare deridebant curie malas notariorum se tam magnifice sua operaque familiaris esset officialium curie (sic) Tustanus suum genus abrasurum, neque ceterorumque I. tum spondebatsi se notis- apertissimam fal|[sitatem [episcopum mirarentur noverant 6. PC de rebus fuit, ipsiusimpudentiam deriderent,qui expertam rum ei familiare semper mentiti,ut qui consuetudinem audacter simis 20 amplexus, sub umbram religionis celebrare ; interim inter epulas tibus,crebra convivia splendidissima loquiplurimum 15 cepit,velud metu, Agrigentinuset regium promereri. post obitum ieiuniis,dissolutiorem omissis Salerni- episcopus, Agrigentinus laudis gloriam venabatur popularis favorem satagebat niis Gentilis Gentilis regis diu simulate obtentu eius CO. quorum circa Panormi quidem Rumoaldus archiepiscopi Mazariensis timorem Sicilie multa tempore eo pateretur eum penitus abiecisse,regnum Rogerius Reginus ; episcopivero et 91 nec prepediret, gauderet. erant commorantes Tustinus ob odium tranq militate eo SICILIE. REGNO DE LIBER eum] A 8. C Regerius (sic) PRheginus enim eo B venerabatur B 20. venebatur officialiumque sul sedi di questo vescovo lario;30 la iscrizione pure coeva P, nelle edizioni posteriori polcro di questo prelatoesistente nella in C si legge «Tustanus»; in A B chiesa di Mazzara, documenti dove si e Salern. «Tustinus». «Rustanus»; in Romualdo legge sempre chiaramente Il (1) Mazzara le secondo Rer. nome in edizioni It. Scr. VII, Sicula, II, 867 Bibl. collez. cit. I,25, dei « Germ. Moti. « del e del Iustinus » Caruso, Del ; in Re, quella hist. loc. cit. «Tu- stinus »; finalmente di Muratori, del 202, nelP atto dotale Guglielmo II nei Mon. Germ. hist. Henrici I et Ricardi II), (exgestis XXVII 95, è invece sottoscritto Tolgono ogni dubbio grafa in : «Iustus». i° la firma auto- diploma della cattedrale di Palermo, a. 1 1 56 ; 2° la copia coeva dello stesso diploma nello stesso tabuun Parmi dunque di correggere sebbene la lezione in P nei codici. né autentici del e nome duomo ma della iscrizione Nazionale museo francese andava di o documenti pergamene come, ilvescovo questo Toustein poteva secondo e 17, 18) di Mazzara di. Palermo. latinizzato nel secondo «stinus» vano tre il testo, si trovi né palermitano (nn. forse Toustain caso Dei citati vidi le due il calco nel giustanon i suoi « Il prelato era ; nel primo Tustanus venirne idocc. « » ; Tu- usacit., contemporanei. 33 e FALCANDI H. 92 fore, sed ad certuni electoqueSiracusano odium occasione oderat qualibetamoveri. videbatur preripereconabatur sedem ecclesie totis ambo d dicens electi Siracusani eum satis] eiusdem alicuius telligat eos stitutus,erecto collo Matheoque societati anhelabant in P. 9. rigenteque in manca « « summa » il sospetto priadi tutto un P 7. P trutinans, 17. quoque pepercissemanca 22. se eidem pridem 8. A in B. manca puta- invidie obtinendam manca in- regiacon- est, ut electum facile more Mattheo « « una le vescovo di Siracusa. escludere in B 16*.PCmultis 21. chiarisce nella e in PC. nidore] io. aggiunge ma accennai P in familiaritate adversus parole summa preripereco- a di Gentile, essendo separatus tandem difficile persuasum manca nelle edizioni genti,per 1'eletto in ipsisquidem episcopis curia a quos, non hoc despexit dalle non nuova, deli' odio Rhegino sino che » in C, come sustineri| [non posse, despexeritnulloque dignos honoie conabatur super adhibens,ar- rigentiquecervice,grandiaverba notario - Si- B eius 12. in C. in C. nissibus manca ig. AB pridem C (1) Il tratto diligentia stanza B 20. P nabatur P superque] C 15. ut coniungeret,quem Il tratto 4-7. P ulterius iniurias,nec momenti esse sibi subiectos verit. se multas elaborandum pepercisse. nunc tanquam electum Prefazione, d' manca, circo- ragioni di Gir- Come è non è muta giudiziodell' autore, supponibileche un non le interpolatore luogo perchè aggiungesse;in secondo lo stile dell'aggiunta è conforme a quello del F.; finalmente perchè il ripetersia così breve distanza della parola conabatur (cf.rr. 3-4 e 7) dimoforse queglicui che un amanuense, stra « da il » interpolazione; dobbiamo l'originale perduto di P dal mancanti derivò il saltò dal primo al perchè parole quale C, C e che si trovano in A B secondo lasciandosi sfug«conabatur» semplice chiarimento, che gire le parole che vi eran comprese. le io pauperujm ingentem [coacervasse15 [rapinis inferendo pecunijam et facile trahe- infecit, conspirationis veneno superbiam iam de superque sibi socium irritavit, eumque chiepiscopumSalernitanum 33 nidore mense adversus inescato conviviis, splendidis ac eius animum racusanurn e aliene propriissumptibus parceret, batur,crebris igitur et avarine, qui inexpletecupiditatis viro archiepiscopoRegino, Panor- hic anelabant. nisibus 5 multumque optinendamenim ad solus quod sibi diu rem cona- curia posset a illum, eo autem CO. ledere opinionem impedire desiderium, et suum desideratam ut eius proceresque diligentia perquirenset excogitansut batur, summa mitane ei conflabat detrahens, multorum maxime apud plebem et restringenda; omnia compendium mensure 20 denunciari comestabulis deincepsequitarevel licet multorum adversus ad culum agnovisset, neque ascendit, ut illius securitatern erat consilium, et offendisset, nibus denuo ubi ad videntes ventum rem erat rursus ei malo numque prò Maritate semotum, reddere ad vellet in quia ut propositodecidebat. a notarius episcopiMatheusque autem protraili, persuaserunt facturum illum animos expectationelonga dilationis tedio iam dubia speque ab fatigati, stimulis sionum incitabat. summo desidiam nibus illorum mane namque equitare manca pius in impium « « Rheginus 22. P 7. insidias incitatus bonumque 14-15. incitasset P 24. regis Siculi conversantur, ptenniumautdecennium a recedunt ». E forse fu B per curia da in manca 13. C et C. io. Matheus prò 14. malo non « regiam « suis assisterent Annales versarentur ad a. per ecclesiis 11 76. septennium, » ; Baronio, C increpansque Salernitano come affidate si che quod che P 10-11. (sic) P. in manca inertes P nota in imperium eorum 25 Romualdo di questo, gì'intrighidei quali fu compiace a onorevoli missioni o (sic) B affatto tolse disimpegnare due Guglielmi. a si 21. di tace di tutti ma exhortatio- advertebat quia] P (1) È degno se- il decreto del pontefice: parte; ispirato molte episcopi Siculi,qui apud curiam ut illorum diffidentes animos 25. illorum] C lettera « persua- 20 negotium singulos in B. mancano increpans questa desti- domos eiusmodi appellans, consumebat spatium in C. 11. eos se eos tepescerent, hortabatur inhertes et diei totum stimulationihus « deficiendo ne 5 eorum quod inceperantfacile eo * suspendebat,ceterique incipienscircuire,ad perficiendumsusceptum incitabat,et ille exequens, tissent,nisi quod archiepiscopusReginus continuis P curie fami- a trans|micteret, eiusfque suum diligenterrem promisit,parumque bo- impium pius esse, saltem decrevisset, episcopatum inutiliter diu rem Salernijtanumarchiepiscopumsubrogaret(»). quod loco PC mi- suaderent proculdubioquod stimulatus,spondebat se facturum. 2. salu- eius scelere perpetrando a 5 mirarentur. mitissimus, ad natura segnius quicumque peri- fìduciam et tarnen se avertebat,illoquerecedente, crebris episcoporum suggestio- io lites e electus, aliquatenus premunivit,neque mutabat statim tationem facta fuerant Petrus, ut gaytus electo cum palatium ingressuspropositasinsidias sepe viso eoruoi sequipresumeret. euntem singulisdiebus rei cognoverant cumque eo ad curiam consilium curiam nullus precepit,ut relatu que eorum hoc ob 34 FALCANDI H. 94 narrare che delle ebbe spontaneamente durante il regno dei LIBER erigebat.adhuc iterum spem venerabantur eum REGNO DE 5 habens debilem tumque alieno tristis nunquam color extrinsecus consueverat suetudinem 15 lernitanus eius adversus consentiebat indesinenter regina monitis marito eum suo, induebat elatus, contemptorem caciter admictebat. sed cardinal,qui forte laborare,partes tiens,electum animum, curia [persuaderi posse eo scismate Petro Petro Panormitanam ut crejdebat dum consensuros. turbine quateretur, gravipersecutionis lebertum 1. P 20. omnes comitem mate (1) curiam in manca aliquoties B Cf. p. 29, nota curiam consen- Consilio ecclesiam est ei ob auctores ita Siracusanus nunciatum gine re- electus Panormi Gil- Gravinensem, regine consanguineum (l\ post C. ille manca mane Ro- [deincepsque per] eum dissensionis regendam committerent, ipsosquesperabat electi facile superbe Ecclesie Neapolitanus, nite|batur quod eo] expe[llere; fac[ereputabatur, quia] gayto in pro- petitioneseffi- eius aderat,videns tunc quibusdam prò interponerestuduit,et gayto suas a Iohannes et nichilo- vero ille ut porrigeret, preces mordaciterquerespondens,nunquam invidiam Sa- illius ipsipersecutiodi- cònsiliis, nec suis aliquotiens electo negotiis sperissemper 30 con- machinationum Siracusanum consumebant. vivente eo splicebat, quod.adhuc 25 sepissime dies ieiunus totos huius electum versutias et eisdem nunciis d archiepiscopus eiusquesocii,velud quibusdam stimulis adinventiones 20 34 enim invitaret, frequenter aliquis eum cognoverant. multas incitati, minus c- epulas letus,in episcopusAgrigentinusaliiquequi vocare eum inter nunquam convivio; quid-] hufmanum patiens], sitis u]ltra morem ut expectabat pertransiens, to- vero ut sepultis pallorinfecerat, quam domi] sumptibus [parceret; ut vocem difficilem estima||[bat, unde lucri nullum piam speraretur; [famisac io omnes senium; macie; extenuatus viventibus videretur affinior, habitumque mentis indicaret;laborem in vergens quasi sibilus audiretur; faciem ut mixtus nigredini corpus et opinionem consilium,nondum iam etate autem ultima consumptus procerus; adeo erat 95 ob sanctitatis enim eius libenter admictebant et ipsiusypocrisidenudata, statura SICILIE. in 3. P vero 23. C. 1, hypocrisi 29. AB e P 6. B Ioannes actores il cap. xxxv, p, no, 24. pallormixtus P 31-32. nota cardinalis P Gilbertum 1. 11. C eos alieno]C alio (sic) C Gilebertum P schis- e 35 A $6 FALCANDI H. ad regis mortem, auditam permoti rumore, quo constabat ob enim venientem, electi persecutores quieverunt ad chinis curiam aliam hoc transiisse. paulisperab inceptismadeliberationem necessario venire Farum comitem, totius ut traducti. regni magister capitaneusconstitutus,negotia curie,post reginam,principeloco disponeret. sed trum, nolente,ceteros e 35 ad posset sciturus fallacias, precaveret et sociis eius proculdubio sibi paratum ut rescripsit comes genter hiis omnibus super Panormum autem de securus ad eius dilatione sine illi blandiri, et latenter se prodente,cognitum sisse et est tum bonum 35 e se erga verbis agere, rebus de cum e certius Iohannem et nam illib comes 1i u a animum eamque presente gayto Petro in sta]tunon eo 1. C sus P (sic) insydias 23. in illi manca C. posset diutius permanere, Pharum principem 2. 8. P occulte C manca (sic) rumorem premunitus in B. 1 1 se] PC eius . 15. in P C. his 29. PC 5. P militum manu C esset]B dignam videri esset 12. B miraculo mes, co- 25 omnibus rem universos curie C in manca volente io. 19. C PC 30. 30 C. Cmis13. C singulorum (sic) in alloquens, enim 9. B Siculorum] manca omnem t, cum [ordinare constitutus fautoris et m secretius iam premonitus est 16. ei sugges- cum asperioribus aliter|| curiam non 20 eludi neque plurimisconvenisset, subiecit dignam miraculo, quod edam conaretur. statuit gerere, terim in- ipsapostmo- animadvertit reginam videri dita au- venerit,dein Neapolitanum expectationem suam illam fautores ipsos,tum se per 15 cum voluntati eius exponere. suaque imperandi facultatem auferre sibiquetranssumere ubi dili- se gaytiPetri consolatum reginam fuisse iurare, quod paratum nam electo provisurum. eum cardinalis auctoritate, detrahere. interposita dum ceterisque prudentiam laudare,quod et apud reginam, habens, ad hec permaneret, venisset,ceperunt regismorte, ei cetero ipsiusConsilio se crebrius convenire, studium absentantes iri insidias. io passus quas Petro gayto a po- electus ergo, nunciis,persecutionemsuam Siculorum ea loco premunitus,ut, ipsa curia familiares excludere. a occulte eum manu Pe- gaytum aliquem post militum ut iniurias illi aperuit,|[monuitque ut se circumspecte] esset b venerat comes ea nec missis animus secundo plurimum diligebat, quem neret, ferebat regine sic neque 5 assentantes in manca indignari, quod proceres tibus quorum 5 nec prefecerit. eius debere super aut immo temptibiles, Siracusanum, virum nescio eam qui conspiratores amovendum. deceat maxime observari,sua auctoritate 15 tum ut « dignitatis que « egoj mores deerat tuo iam «regni turpiter expellaris; fama tua « roboret intellexi». eius at ut tandem locum 2. confidebat: strenuus, quem curiam bianco. 9. PC 4-5. A B moverint 26. in U. Cadmovendum amministratione C. Falcando. PC contumeliam segnius tamen regimen] AB 12. 22. P his dictis, ipsis resistendum, allicere. nobiles,in quibus tam prudens quam et Richard ipseprefecerat, in A; illeggibile 5. ex reversus largisquedonis viri cor- verbis ag- eam ei viribus filius Atonis, vir è opera pleniusibi dieta nichiio duo participes militibus suis servum administratione Apuliam aperte comitis animum eius Hugo latet con- deseruit,iratusquedomum beneficiis sibi contemptabiles io. AB manca in C. manca 19. Pfacturum cum militum reservans [me verborum lacrymas coactam debi- at dis||po[nebas. mitioribus arbitratus aderat,cognovisset, consiliorum tunc maxime armis ad gaytus Petrus,cum cepit animos erant quod deincepsquepaulatimin apertam presens suppleretur. michi totani per hiis aliisque non propositoreluctantem est. enim hic etiam iam dispersit; « remaneret, curie facere me parem iri regniparum familiaris in curia quod lo celi- voluntatem «honorem «bene)), inquit, servo curia a infirmatum nunquam inge[niumquetnum co]gnovi, neque silijumtuum; sci]ote quidem facjturamut ab prorumpens, 30 ipsum et michi consanguineo detulisti, preclare « gressus, 25 prudentiasua comes: indignatus tunc « 20 et quem aliquatenusexcusari, ad administrationem eo electum necessarium, ob illa respondit: regisultimam sufficiens putabatur, ipsecum ut adversus quod esse commoverint si gaytus Petrus quod opera, at con- regimen regniputaverit regisdecreta videbantur inconsulta quam insanius consi- qui viros impleri, prudentem regnoque solum seant ad servum regno habuisse sanum regem homines hoc et regi,toti hoc iussionem deviratos sufficere. sed posse enim 97 viris prudenaliisque comitibus omissis oportebatConsilio curìam effeminatum lium SICILIE. REGNO DE LIBER C manca in reginam (sic) amministrationem 23. C contumelia B, 7. C spazio è lo dove us prudentem virum 16. PC 24. reserva P veras laerhymas ipsius 7 e. 35 d 98 prudentieparum: feudorum predia vel 36 a proceres comestabulo sibi factum Gravinensem gayti Petri fidem comestabuli auctoritate ex indignatione,comes universa optinuit. cepitinterea titudine Venafrum ad sacramentis multa astringere ; comes negligeredissimulando ipso gayto cum frequenter pertinebant,15 ingentimul- sibi quos et largiri, Gravinensis autem comitatu paucorum suspectiorfieri, Petro inte- precedentibus, sagittariisque equitare; confluentibus se Molisii comitatum Petrus gaytus hostiariìs militum, universis ad sine mul- tubis,tympanis cymbalisque creatus, oppida,que poterat velud hec omnia contentus coniectabat aliquidmachinari. magnimi timorem concipiens,comitis multi inquirebat. cumque addita secretius eum ita variis 2. enim virum note in manca sollemniter B si 15. PC 19. (1) Cf. Riccardo aliter se non p. di Guglielmo 4. C. que in manca 5 . preesse] C C. 16. P 13. 56, dove contro si narra 8. B esse Ctimpanis obtinuit 17. PC tenebat PC manus co- 9-10. quasi cimbalisque hostiariisque i regio palazzo,per come difendesse sollevati il re nel V ufficio di come 25 imdesperationis eo fuga speraret nocturna prorectis (sic) et assererent, 18. 14. - P sibi"] velut Mandra I C diligentius latenter insidias astruebant. rumoribus quam suspicione amicos roborare, pluresad eius animum PCquidpiam 11. per electo demum ea timendum esse accedentes,pararisibi bellicis diu B nichil dissonisqueconcussum ut pulerant, comitem consilium labantem niterentur spe, ex 20 esse, eoque cum industrie[callidumdissimulare propositum et occulte] Siracusano io co- difficile, porrectis non sollempniterpreeuntibus,Bovianum, more tem comi- adversus deincepscomes equo quod resistere, multis eumdem ut impetravit. hic itaque,non regine precibus, hoc greque b velut ut erigeret, pienaposset torum de Richardi quasipropugnaculum quoddam comitem super stipendiarii, 5 vero Transmontanos, preter paucos suo, malebant|| ambigeret benefictis] obligatam,eo tendebat non miti quicumque quicpiam possidebant,comitem sequebantur.qui,cum miniera 36 nobiles pre[essecurie capitaneumque constitui;milites cum e. plurimum habens, ceteriqueviri ergo comite Roberto cura. diu bellicis insudaverat,audacie rebus Lorotelli W, qui magister comestabulus Mandra, de e. FALCANDI H. narra « cui fu assunto magister comestabulus lo stesso F. Cf. p. ai», 69. mitis thesauros cumque fecisset illuc sub suos comportari,sequenti die post adire velie monia tavit^. quod turbavit eventus ampliorisspeifìduciam 15 de deris aurum, dubium quo gisse. cum nichil modumque solis 4. io. in manca C secuti 11. (1) Ibn-Khaldùn Sicula cit. II, di conta « un « ciliano «, Ahmed oriundo dai in corte alla regina detto in che dell' isola delle Ahmed del re Ruggiero, al-Mùmin, e poi califo Yùsuf si tro 11 La guerra 84; la condizione quale il conte alla flotta santa coincidenza Yùsuf dove Marocco, lo prepose segnalò nella i Cristiani. logica,poiché al nel regnò dal di servo, di Gravina concrono11 B. gaito; la 63 rimprove- 8. P Africani costui a Siciliano, il valentia di lui circostanze mare, tutte allo come da mentovato rendono ipotesidell'AMARi cit. i due che Ili,496) alla (2) Intorno da Pietro (p. 436) Salern. stanza che pagni e partì con sieno la sola una fuga sorprendente Romualdo Palermo, conferma con molti eunuchus.. la circoli che parecchi conitesori: «Gaytus cum quibusdam « Petrus « aliis « Marrocho « pecuniam transportavit ». . della comes probabile dei (Stor. Musulmani di successore il di Ibn-Khaldùn, Tunisi presso in manca cose persona. di 'Abd- fami- et acciderat invicem convengono adoperato in servigiodello Stato ; in disgraziadel succespoi caduto sore fuggito a per brighe di corte; e il regiisatti- AB. Pietro rava nelle il Si- Cristiani,educato quod eunuchis manca « » thesauris subintulit disquirerent, rei costruxerat 16. (in Bibl. Arabo166, versione) rac- Gerbe, preso Sicilia 6. AB C. Gilbertum P ab- regina constanter tamen eo pon- secum comites palaciumepiscopi, convenissent,diuque super causam disceptantes, nullo preter immensi penitus de eum in et plerique, autem plurimaquoque erat, non per- eiusquefautores Petrus gaytus post hec ad ergo liares curie 20 rei inopinate] comitem stulerat regiedignitatis insignia^.quod denegans, asserebat de- secum quos arbitrantes propositumsuum extulit, plebisopinio,quod erat Ke- vocatur populum dispersisset, per deinceps obstaculo prepediri.dicebant posse hec fama mane vero [Gillejbertum ; novum in Affricatiitransfre- regem animos sequuti||fue[rant eius qui partes eorum silentio perrexit;ibique,dimissis equis, mare summo cum paucis eunuchis Masmudoruni ad conscendens navem premu- noctis parte civitatis que ea curn ad adducendos, creverat io construxerat, eam solis,fingensse occasum in palatium quod nuper necessariis ceterisquerebus nautis,armis preparari, 5 99 itaquesagitteamquanta potuitceleritate faciens evasurum. niit. SICILIE. REGNO DE LIBER fugam petiitet ad veniens, multam regem secum de e. 36 e H.FALCANDI 100 hec Gravinensis fuisse consilium insanurn ea dieta comitis gaytum omnibus cum ferens mo||le[ste Petrum se ut si vel ipse vel alius quilibetin eumdem ut sionem eius evitare posset, non minis eousque res cui medios sese ad 0) concor||diam perfectenunquam Interea AB 4. 29. si timore 19. faverant]B maneret aufugiens, mortis debere regis commicteretur timidum discordia orta reducti, que PC iussu inde verborum inter tamen eos nisi non regine iniuriis, 25 deinceps ut occasionem acquiescens, Gillebertum 7. P velut fuerant comitis his (sic) P • AB 20. io. comitem P solenniter Molii adquiescens 23. 30. aliorum sibi desiderabat a 14. sese] B P et curia Gilbertum con- ita 30 removeret, et] A B etsi se qui 26. C sunt i5.Pastruere manca Gyllebertum in B C. re- (sic) (1) Cf. (2) Come pp. 24-26. si 20 ap- exercitus,et eos hinc sione respon- Molisii comes, Gravinensem inter iniecissent, sunt hiis fugere compulisset. comitem curie,remissis faverant Masmundis his defen- se culpam refundi eum adactum audaciam, potuitsolidari. exhiberi gruam io paratas insidias aliter 15 et regina,persuasionibusRichardi Petro gayto mento testa- fidem absentis partisalterius gravi dispendio sopiretur. tunc precibusquemagnatum 18. P iudicio processitut Richardus loquebatur impetu, qui aderant e. velit prorumpere consuluit;in terroribus pellaretindignumque a in iactis seminibus, alterna quibusdam litigandi comitum 28 eam nichil mirandum vite et eum itaque velud sine respondit: libertatis datio- eamque periculum instans cum pacto quocumque quo Molisii aiebat,fuisse,sed et singularispugne suscipere, qui eo hiis similia et proditionis arguat, paratum Petrum gaytum adstruere. qui 5 quojque regis[et regine privilegio roboratam];quod novi nem Masmudis fecerit aspor- hec comes regissolempniter manumissum, quidem siquidem ipsiliceret potestate. Richardus quoque illud thesauris facturum quidem, servum stolium latenter introductis non uti diutius usurpaverat quam timuisse, nam attollere potestatem. profectodecreverat quod tari, 36d ipsum palacium, regem in qui saracenum servum dignum miraculo, quod maiori acciderent priusquam se to in tantam prodiderat dudum e deteriora et vede, l'errore nella legatura dei foglidi A, notato dianzi, ci riconduce dalla e. 36 d alla e. 28 A. 102 H. ribus contulit comestabulus velud 28 e electum suggerentes illius opera Gillebertum comitem, clandestinis factum nunciis quid quod, audendi eam videatur machinationum Romani ostendit vero recto verbis venerat electi lectis,adiecit sibi papam mandatum sed neque omnino, si ad 3.PCvelut 14. P ea habitis cardinalis C 22. B literarum P tenorem super meam spectat prefuerit (sic) C C P C instarent 15. PC vel 30. (sic) 18. PC ut 23.PI1ÌS spectalus (sic) prefixerat simul P his e addere 25 nec favelit, electus pru- aliquatenuselu- palatiodescenderunt. y.PGilbertum Ioannes B • potuerit, |adimplere, cardinalis spem ipse respondit:paratum ipseprefixerit recepturum, diei parte consumpta, 5.PaIiquando nec electus per- consecrari quo cum aliquantadisputatione protractis, singularespondendo sisset,magna certum sua primum cardinal quem quid preter hiis cturum. denter libenter,quam terminum licteris deerat precepisseut quod 20 pergerent presentiaregisac reginetotiusquecurie prefiniret.ad hec pape nego- Sicilie, quorum consecrandi. parte 15 nibus om- prehabitis, pape hiis in ex iam tramite fore modis spectabatconsecratio,Romam pontificem se velud suam, ad Romanum deberent terminum eius factum nec Neapolitanus,harum ut omnes precipientis electis et prefatis suppleret, in nec proficisci, curiam, paucisquede ad quibus io licteris pon- ut episcopatum suum princeps,vocatur licteras demum D facturos se post consecrationem prò eum [cum ipsa]facinorum constituto,Iohannes Romane in et satis edoctum, reginaidque sibi gratum die attestante, tiis Ecclesie evocatum cum possitculpequidpiam retorqueri, assentente reversurum. curiam 5 fuerit prestet illi fiduciam. eum familiaritate privatum, ad curie instaurare,regine aufugeret;nam mirum, quicquid libitum Consilio, comitis magnis|| perturbasse] offenfdisse, curiam citatum, oporteat hoc super timore in- Petrus deberet agere ipsa consenserit,facile si solum tificis Romani 28 licteris ad adhuc timebatur. que gaytus [obiectasse per]iculis; neque impunitas C. ut eiusdem impune reginam totamque que maxime Siracusanum curie,tum militibus quia sopitafuerat episcopirursus aliquantotempore via edam turn preerat, ab omnibus adversus litem terea ob familiaritatem qui, cum potestatem. precipitemeius audaciam, ob e. FALCANDI omette 1 1. 20. Caudiendi prehabitis] P regine totiusque (sic) ante 28. P 30 De XXVII. eo diebus Hnssimum 5 MORTEM POST Willelmum Civis die curie gnates qui ob stultitiam citer in quidem afficiens, ad risum « te videns inquit, esset « non quasinegligendodiscurrere, « abesse quam « spe lucri ductus « stultorum « nior « neque 3. P His Gulielmum - manca 14. Clocacitatis 24. qua] P C recurrerit (1) M. in (sic) quia C. 15. 25. posthaberi]P postponi P damnosam contemnis De belìo quod 20. 26. C B habere coartabat Pcardinalis PC Gulielmus 6. 13. 22. in manus si Willelmus contentiones ut 5. quidam (sic) ego », intelligo qua autem nunc contempnis,sentiens 9. PC at « ci di- ab Romanis spationos ampliori recurreres P itinere: redires ita suffarcinatus Romam omissis tanti difficultatem itineris devenisse, palatii totiens Panormum 8. presentibus dierum .xv. miliariis arbitrabar. viveret,neque contu- ab urbe Romana secure periculatanta cu- inquit,«o «quot», Panormum totiens tamque thesauros assidue et singulospermovisset,tandem, responsum .xx. quandoque morda- solitis verborum Neapolitanum intuitus: cumque » ma- convenisepiscopi et consueverat, universos cardinal,videtur tibi miliariis stare? ad cardinalem cum nimis et familiares invehi ipsos etiam ceteris,Iohannem 25 libere suam CO. evo et urbane loquacitatis quidam insanie, note eos Isequebatur. hic, cum meliis utilis quadam ceteriqueproceres aderat inter cognita, morte impar tamen arbitror,quod illud reticendum Nec maioribus iuris,sed in hoc modum presen- innuere, Catonis dampnosam regismortem obit, inquit,multum Nosse « videflevere, multis aliquando, cum quoque, qui Pompei presentitemporicoaptabat, IO 20 velut atrocis- viventem quem dignitatemcurie regnique privilegia rima plu- contra tibus,vellet eiusdem sent, multis a EUM. DILEXERUNT regem, electus perpetrari. riam habebatur oderant, plurimirnortuum tyrannum artibus inaniri, et 15 103 inirnicitiisregniposthaberi negotia,thesauros multis privatis dentes dieta hodio vita in quod QUOD SICILIE. REGNO DE LIBER Ptoties 28. PC Sicilie, auro et rixas in contra] A C se- B circa ceterisque(sic) 23. non] Cut Panormum toties (sic) A. Lucani civili, IX, 190-191, ed. Hosius, Lipsia,1892. e. 29 a « suscitares curia hoc ». vidiam excitavit,versumque « politanum ab « putare » urbe Romana De inita iter ampere si ne, contemptus terminum ut assignabat, videns |illum[in io ad[cardinalem], contra offensam pontificis cum parvipendens. cum derunt fieri oportere abrupto,ut inquit,« « electum « velitis cui expellere, mi Ha ad diritti della infatti consecrationis 20. corona nella IV pace e violazione una di di obviare. dum et C tunc verba dei Sicilia,conBenevento Guglielmo I, nel manca tra 1 1 56 in fieri eo et pre P C. 21. maiores Richardus : fixos curie accenna vel «miror», Consilio,ut necessarium, ceteris familiaribus 11. contra] AB obviare] P il F. la 20 comes obviam (cf.l'atto in Baronio, Annales nel momento XIX, 99-100); ma cui 15 con- debere prorumpens viveret voluntatem (1) Il termine assegnato dal cardiGiovanni all'eletto di napolitano era re- negaret, respon- electum nec prudentem naie Siracusa facturum se voluntatem, virum rex, 9. C aggiunge se dein- ad curiam omnes in regni posthabita Siracusanum, cum id cum impetuosus,in militate vos miliaria]B dopo erat rursus precibus cardinalem, ut iussionibus curie Romane posse ergo fictis rogare qui eius qui plurimum apud fìrmat amicitiam,ceterorum eo electo daret inducias. : comitis incurrat,ad aliud persuasionum instantia largisquemuneribus venissent,ceperunt Adriano com- Siracusanum electus autem, Richardi consilium, et odia fermati miliaria Siracusanum ei consecrationis et gratiam sibi conciliat, 4. Nea- COMITEM. cogeretur. ginam poterat multa 19. B Iohannern .xx. electum segnius electum contendere, Romani transfert ex « plebisin- regina que [iuraregni]tueri debuerat (*\ aperte libereque versante ceps Panormum inter propositopertinacem], timensque velit placuisset, cardinalem proverbiurn: RlCHARDUM propinquum arguens, maturius in usque amicitia niellilo tamen, lle adversus 5 ET I est astantibus cum . XXVIII. 29B illius dicturn populo,multam subito dispersum in c- FALCANDI H. 104 reggenza 25 circa ire eccles. a di Gu- glielmoII, preoccupata di ire e dispetti volentieri le rapersonali,scordava gioni del regno. 5 exhibuit,et in extremis honorem « SICILIE. REGNO DE LIBER attentissime commendavi^1), « et « adprobo neque, « sed « vel certe neque causa, conse||cr[ationis vel idem reginapatidebet ut [a curia occajsione qualibet neque Consilio 10 De 29 d co- cardinal post eum regina mutato reversurum, mulierum. mobilitate dissolutiset consiliisredactis in nichilum, machinis hostium electus in curie familiaritatepermansit. per idem chardus Sagio (2" de Bartholomei Panormum veniens, uxorem adduxerat,ut b\ secum Parisini Capuani,nobilissimam lantibus,fidem inconcussam Aquila Fundani 1. 21. C redditus (1)Cf. Richardum « ctum « riorum « cunctis episcopis personisecclesiasticis, aliisque et vero C cardinales dictaret eiusdem ut Falcando. loc. cit.: Syracusanum Matthaeum suorum . 6. P cardinalis 16. dudum 9. in manca C. ad] P interessent habe- rerum in 18. P equitas iturum] A B mitoties Ca 19. partibus Salern. magistrum [regine]et filiorum U. unice Perusini C 21-22. Romualdo « fi- precepitcurie eo negotii, quod ipsipromptiorem harum Perisini de Richardi ei comitatum matrimonio quoque illi rogaverunt P prae specialiter] 15. P rum defecit. ab rege utriusque partis auditisj| allegationibus, quod inde examinationi Apuliediu cum retinens,nunquam solvendo de familiaribus, ut convocatis expedirent.at dudum amore comitis,qui sine spe reditus,in Romanorum nibus exulabat. et cuius chiepiscopi ar- totiens aliis rebelextitisset, dedit regina benigne suscipiens, quem sororem dimissa,neptem ea meretricem capitaneuset magistercomestabulus Ri- tempus suam, sibi coniungeret. hic fuerat,matrimonio captus 25 e porisoportunitas pateretur. Sic 20 29 presentiamcurie necessariam esse, nec alias iturum, cum temquopiam proficisci; XXVIIII. 15 e. electi : respondit ad presens posse eum diceret statim suam verba ad hec »]. separetur aliis atque tacentibus,cum mirjantibus m[itis, consecrationem istud consilium regis,id fieri posse perspicio. Additate salva specialiter filios suos agens, ego 105 . . [rex] suorum « eie- (2) Questo nota- « illius e consi- liarios et familiares Saya» « de da Romualdo Laya (3) Cf. » p. ». disposuit esse Riccardo è detto Salern. « de loc. cit. dal Cron. Ceccan. loc. cit. 86, nota 2. 7* e. 106 Iohannes cognosceret. consensit. duci potuitut Causa dissolvi hec coniugium minis 30 a Richardo XXX. De ad licet et eius eorum secundas que cumque latenter eius ab rerent nihil eodem, IUSTITIAM IN se fecisse admiserat 1. super] C sub 2. 5. C ipse nullis]C quia manca in P. 24. B secutum 29. P in quod, P delinquerat ut ad et 20 cardinalem fuisse de viro Sagio ambigerent,illud non absoluto, qui deliquerat indixisset. 25 continentiam paribusidem consequentiam multis Ioannes io. 4. PC 25. C consequentiam 15 PARTE. perpetuam in causis quia] C omnino luogo di defl- impudentiam arguentes, temptandigratiaque- utrum ad ut breviter satagens qui aderant Richardi admicterent, respondit: sibi licere quod id cri- consanguinee sue per gratiam sequutum mulieri ad solvendum nuptiaslicite transeundi, lata sententia propensiusmirabantur tamen denegaret,essent- probaturosassererent, se rem io deinceps prestito sacramento, ecclesiastici viri eum vidisse se coniugiipermanere. spe CONTRA INquo, ami hoc precepit. inde, soluto matrimonio, dedit iussit sine pars obiecti ut coeundo non potestatem autem adversa cum habuisse rem milites .11. contractum ante crederent,etsi constaret, iurare de utra||que parte 5 putabatoportere consobrina sue propulsarent ; cardinal iniuriam illam quod dudum se, uxoris sed sufficere, posse nire,predictostestes ab quod : processerant huiusmodi matrimonium dubie, non sublatam, nullis precibusad- perhiberetestimonium eos quia causam non testes protestantes. qui falsum que erat quadam cum dicebat; cuius rei certissime petitioni gratiaprecorruptum, et predictusRichardus propter quam matrimonium, causis vellet iudiciis interesse. eorum vero bus numeri libertatem iudicandi ipso recte eoque facile Hostiensis,vir honestatis vidisset suum frequentersuper huiusmodi Neapolitanuseorum ergo episcopus autem socium cum curia Romana notitiam, cum rent e. FALCANDI H. P duo non liceret, neque nunc traheretur. gratiam 12. Peiusmodi precorruptum] ut] C Pinduxisset ha ut id P in P. manca se 14. commiserat traheretur eis ius consequenter et 15. P 26. P corruptum esse probaturi Carguens consequendum 13. cardinalis P non 23. C tentandi aliis traderetur DE LIBER XXXI. edam De multosque j ut rorum dignum existimans vel suum eum adduxerat. secum multorum io regina,cum ergo velut diceretur,idque Siculi no|men [abhorrentes Rodericus ignojtum et [barbarum irriderent,Henjricum ap[pellari precepit, et] ei Montis idem sub cilie comi[tatum]integre dedit oppidaque Si- Caveosi eodem cum que 15 libidini patens hunc vulgo concepisset, regisfilium appellari. antea Navar- credidit vel dici voluit,in- esse mater quem quem, asserebant,rex ipso venerant cum filium nunquam Hispania transfretarat, ex lucri hispanos spe pleriquequi eorum eius. moribus et Siciliani in 107 quidam reginefrater,qui morte morabatur nuper milites SICILIE. regine fratre Panormi Tunc regis audita, REGNO Henricus autem statura haberet nichiiquealiud affectabat nisi cuniam, prodigusindiscrete quam XXXII. De ut qualitate Panormi aliquandiu Jpc 1 1 ptibusimmensam habens rarissimam, peritiam vindicabat rei qui luderet secum temere ac et pe- effundere. posset diversitate et hominum Messane. civitatis 20 (j). tenuerat fedatus, indiscretus, elinguis, preter (2\ nullius sibi ludum tessare ac olim comes barbam parvus, pallidanigredine cutem alearum Gaufridus comitatu tus, commora immoderatis cum pecuniam a reginasibi traditam sum- facile con- sumpsisset,in Apuliam transire disposuit, veniensqueMessanam, 6. Il sibi rei (1) « Eo primo « « tempore in de Il doveva Rodiricus p. 436: frater venit,cui Caveosi regis Rogerii essere ropa tessere dal et in « - nullis in tutta legge: o Eu- come di Polonia Du-Change C nulliusque Filius alium «aut «derit» rischioso del 1347 (s.v. se in citato tesserisare) nondum emancipaquemlibet ludum damnosum ludendo, alia exercendo aliquid perdi« si tesserisando tus ... « tessare considerato statuto uno si ». delle P 15. proposuit naturalis Montis fìliabus giuoco 9. C P Salern. Sicilia ad regem concessit uxorem tessere 22. Henricus comitatum unam (2) in C. manca in PC Cf. Romualdo «regine «rex vel mancano "c. aut c. 30 b 108 H.FALCANDI quales affectabat ibi viros multos convenis, piratis, predonibusadunata, intra menia conclusit,nullius sua nichil flagitium, rens eorum latrones, pirate, scurre, fluebant c 3° c ad illicitum. itaque irretiti conflagitiis ceterisque assentatores extrahentes,totis noctibus conviviis tes- |[du- ut Farum] sine dilati[one scripsit temeritatejm redarfguens, latim munitates comitis Avellini ; ergo feroces animos 5. P tandem inretiti (sic) 22. C. 20. P pre- Sagio, Sangrensem, Rupeforticon- 20 qui de expertem, Acerranum exilio revocatos, repristine multisque preterea beneficiis regine De ab rebellandi innata statu 25 consuetu- curie. Richardus erat: PC Gulielmum Accerranum resedisset his ceteris comes, Siracusanus vero diutius Guillelmum 25. 8. PC multitudine A 14. Sylvestri C 24. P Molisii prelatus, apud reginam 7-8. PC tesserarum 12. P de comitem quoque eminentia potestatis 6-7. P in manca virtutis ab facilius impetrabat; electus 16-17. C preterea parape hic status vero de 15 cohibere. XXXIII. 9. Rogerium im- Mandren- Richardum filium,Richardum omnis experti,temptabant /""urie e familiaribus : donata viris filium,Hugonem comitem, incarcera- donatos, civibus nobilibus creaverat hominem multis perniciose videbantur que multis anno comitis dignitati.hiis liberalitatem libertate Gravinensis advenerat nuper stituerat stulata in pau- regni enim filium,Iocelinum, Symonem suum, Rogerium dine eodem Silvestri sanguineum quiescebant. ut oppidaque Richardi Willelmum interim consuetudines comites Bertrannum Francia avulsus spatio,cum recedisset,proceres liberatam,servos villas octo Rogerium et beneficiis fere regisannuo mortem procellacurie concessas, explosas,ut sem, sociis,[vixin]de tandem est, io itaquepost multitudinem teream, reginecognitum iter instituit. regine torum quod qui,]suadentibus decidens evicti ubi 5 rius eius Emenso d abhor- iactibus insistebant. Apuliam 30 hominum nullurn sceleris, expers ex sararum transiret. e civitas enim fere genus omne possitputans que diem et eum, hec invenit. C ei scripsit liberata Sivestri libertatem et (sic) P 16. Pharum ut] C ubi Rupeforti] P pò- Matheus tentabant CRi- 30 « e 37 B quidem fatear,pater ut « patrimeo « dedit, quam « expugnatam, veruni fili uni meus multis eius,matris « tanter « que « rent, nec volo qjuidem excipiam,quem ut gratiaerga eorum emetiar "ntitatem illius adventus (l\ » commorari, summa nos tunc XXXV. De ubi tandem vix id patri] C 5. debetis inquirensmanca in in manca in PC. B. 11. 17-18. B. P ad Perche e cugina erale zio. gno di Rotrou di Alfonso conquiste contro IV Rotrou di ei 15 si remaneret, obifrequenter e II di di conte in C. manca in dote alla Garzia, che i 14. vari Mori, le fatto re- grandi qualiaveva in bocca Questo il F. Su basti tale elessero competitori, il aiutò consanguineitàdi Stefano di Sicilia e le parole che il excipiam nipote Mergelina. ebbe quali lo - 23-Pobtinuit I, i Navarresi trou sotto II. et eum manca diligenter propositis Alfonso contro 7-8. libenter 18. PC date aderant qui tunc curiam, cancellarium obiiciens Mer- cancellarium. Stefano,che perciò aveva posse 20 II I di Navarra i erat multisquepromissionibus facturos don Ramiro in 7. et PC di gelina,nipote propositum immu- die cunctis Morto Garzia eius intelligensnon instantia (1) La regina Margherita,reggente per Guglielmo II di Sicilia,era figlia don eius Stephani precum gratiamanca io. quibus quod postulabatinflecti. optinuit,constituto fratri B. facturos nonnulli inopiam episcopisproceribusqueconvocatis C. hono- nolle diutius in Sicilia eum cepit ut hoc creatione plurima Quod in fijlium- libenter se essent eos promicterent remansuros, se illius aliter ad mentem in gra- ingentibuspremiishortabatur, ipsiuspropositi ciens,socios quoque 3. venientem me id omnes Transmontanorum 5 fratris habendum divitiasque, quas habiturus ei simulque eo niti si io ipso fidei dilectionisque hoc ex intellexisset ope gloriam et ostentans manca debetis displiceret.interea reginavoluntatem maxime diligenter inquirens,cum cum laboribus iubeofque,ut qui me promptissime responderunt,licet inter ut dotem fatentur,propensiusdiligantet se [diligere] meum taret, mea, mirari ergo partibusad remotissimis comes diuturnis loco michi consobrinum, mee idem matre periculisac quem, per nam nepte sua, cum abstulerat. Sarracenis Perticensis obtinuit. regnum Hispania in cense||am,[et de ; filios comitis amplissimam terram a « debeo honorare et « « FALCANDI H. HO a Ro- spiegare la con a conte la costei regina mette genealogia ab- LIBER REGNO DE multo nec subdiaconum Salernitanus sibi putarent De XXXVI. io runt, hoc 5. B bastanza P quod ecclesie. oborta contingit, raro cancellarium atque unanimes fuerat actum adprobante Wilnuper curie. dignitates adeptus,totius suscepit^\ domui 1 e lui citate. 7. P (sic) C cf. La 268, n. Le r, idoneum 9. Guillelmo 15. Lumia, op. e le autorità parole: sue vero orbata (sic) « rema- P 11. cepit terre « genas « pariter et suspectos habere » ; p. odiosos 436. loc. cit., del (1) Questa circostanza Salern. è taciuta da guardipesonalmente. Questi suo quale: malanimo « « humilem « modum «Consilio lo sebbene contro non ricela se primo quidem et benignum exhibuit, postin superbiam elatus, vero hominum, indi- re e «primo «normitana Stefano, il omnibus pravorum del (3) Cf. Qui della regina: cancellarium ecclesia Romualdo in brevi « rex gaudio dei suf- » Romualdo appro- duas Stepha- « pre- canonicum, qui oborta] BC PC curie post Salern (2) Cf. Romualdo ad comitem Gravinensem il quale tace le circostanze «num... fratris sui fìlium divertisse spie- del popolo, della unanimità Giila consanguineitàdel conte fragi e dell' approvazione gano la regina: conberto di Gravina naie Guglielmo di Pavia. con che attribuisca la elezione sanguineitàtante volte ricordata dal F. il elege- cardinali, qui Panormum ordinatione honorem Gulielmo controversa cit. I, 264, n. palatium venientes,quem Quarrellurn Carnotensem potestam 11-12. et onus fecit Odonem bante De regni maximas .nas. 1 reginam da inter eos, Ecclesie XXXVII. taque ut Gallias transiturus (2\ in venerat quas potestatem Panormitane gaudente populo, et quod Papiensi,Romane qui canonicis sunt consuetudinem, in curia nominarent. controversia,concordes lelmo ad consuetudine nulla super illi, t i\ iuxta ydoneum, archiepiscopus eum eis concedere et eligerent, pastorem sue cum prin- eum rejginamprecibuseo[rum ac sepe]porrexerant exauditis,liberam ecclesie ,s post ordinasset (l),missi Panorj|mitanis diceren[t regem 5 Ili negotiadeincepsad curie ut universa instituit, iussitque referrentur. cipaliter SICILIE. del cardi- Anzi pare all' opera et post hec regina in Pa- eligifecerunt». Salern. loc. cit. : spatiotemporis tantam regis et regine gratiam et familiaritatem obtinuit,quod totum regnum arbitrio disponebat». suo «prò « « « e. 37 e FALCANDI H. 112 dederat,et ei consilium nendi donec remansuruin, de eum venire in rnaxirnis XXXVIII. cupiditatis erat, solam multa litterarum scientia,neque exornaret diu attenderet, io satis Siculi alteram et careret, vice eorum illarum, altera quam ut tenore, vocant, a eius vero diu cancellarius,15 de alia quoque ei villas .nas. in moraretur optimas, fecit, dari tenuerat, que ad sibi dudum rege moraretur, cognoverat, villarum pertinentium iura mitigare,quem esse asali curiam circa animum eius commotum e electus,a posthabita, autem cum cancellariatus tenuisset quod eo beneficiis causa ad prediorum concessa, volens sequeretur. pru- nichilominus tante extorquenda pecunia modum in nec Siracusanus tempus eo ut atque 5 Oddonis. avaritia quantitatem munerum reddituum Odo- expediretei ratione virtutis fìjdeique concijliandis [amicitiis, in que eumdem ultra quam illius, utilitas commendaret, secula||[ris dentie et De neque Quem dere^ cre- sua negotiisadmictebat. quoque cum Consilia contigeret. nani plurimum diligensconsilium nem spoponderat se aut probatefidei repperisset, suis,quibus eque amicis Francia .nobus. annis eo in Sicilia amicos aliquosde propinquiset ad cura, curia successores in perpetuum RETRIBUIT MALUM PRO non possi- 20 derent. XXXVIIII. De celeritate quanta Sed beneficio electus vicem partibusad prò cum 1. 20. vero manca curiam manca 2. in C. C. electi spem curaverat redibere. PC 17. 25. Petro duas redibere]P 1 1. lato petitionem col- quidam viri de enim posthabita]P optimas reponere manca remotis 25 postulaverantimpetratis, consanguineo notano reperisset PBC ac" BONO. compensationisimprobe mature venientes, hiis que licteris suis in QUI tam prevenire, ei studuit PBCduobus 16. alia ILLO nulla habita in 26. PC Mathei C. bis 19. quam 12. notarii, Cet numerum din] C quidem LIBER SICILIE. REGNO DE 113 quod eis iustum videbatur offerrent,ille vero multa maiora petens, sibi resj|pu[eret, ad cancellarli notitiam oblata rem pertulerunt. c. qui precepituni Petrus notarius autem ad consueverant alio ab viam precepiteosdem est, tarios non ius hoc 20 tanta cancellarli sibi in nunc moderatius conveniret. quem examinaretur et nichil iniuriam constaret rogatus tamen a 3. ex] B attentius ac eum, pro- in esse ea nores cui preter gratisdari fecerat, insurgere, |nefque hoc super ei tamen secretius sed respondit, [aut] iniuriam castellanum palacii accer- sine dilatione retrudi carcerem cuiusmodi subiacere pene deberet, egisseet regie maiestati specialiter dedecus intulisse. familiaribus curie,liberum de 21. 11. C aut] C eidem ac 13. carceri 26. contra] post paucos abire eum Falcando. mancipari] P AB (1)Cf. p. 85,nota 1, alla qualesi può aggiungereche in un diploma greco del 1 166 (=6675) in Cusa, I diplomigreci U. eiusmodi dies, vero dimisit,prohibens officio. deincepsnotarii fungeretur ne condemnari Petrum regnipacem contra cum verborum asperitate ut deferfre, eum] notarium siit, iussitque donec eum mordaciter condempnari. tertius dissimulans,AnsaldumW patienter suam 25 casalia nudius videret saltem]in curia facile tam permovit animum, duo se nimis levis auctoritatis obtinere; non oportere eos omnium cancellano vopresentari, sententiam eum ubi forsitan ita solere decerni,sed in Sicilia ne- iudicium curie,nec opinionem suas sociis, est posset, iussit Siracusanus rationem et quod non negare electus tunc in Francia parum visum sibi viros in curia factum notario,cum contra respondit: quaquam instare in eius insidias incidis- observans,cum verberibus affecit. et mancipari. et tulisse, absolveret. qui prius importune eos eo frustatim discerpsit, regiasillis ablatas rupto sigillo catoque Petro carceri viros illos licteras reverti,persensit non erant ipsosquecontumeliis cognitum 15 alias licteras super ut recepisse, assumptisque quot transituri qua videns iam se notano sent, licteras JO notariis negotio]scriberet ipsaque die predictos dem 5 astantibus ex 38 a in detrudi carcerem 17. P circa ed arabi di SiciliaStop. 74, si trova tovato: « tou « tòv TtfAiwTa-rov àvwxaaxeXXou men- (sic)^aiaTpov "cup 'AvaàXoov 8 ». e 38 b [De] eo XXXX. pacitatem ad sed rigorem vero redigere,certurnque subiectos dampnis voluit eatenus opprimi pateretur, perisdissimulando iniuriis et observari,ut pervaden[s, ple]bisquegratiam tanta nomen consolatorem immutato, angelum fluere,ut et adauctus deuntes, qui licteras Romani electionem modis omnibus ipsi cancellano cile prebuerunt. iuxta propositum affectuosius 3. C Le C aductus gractanter - atterebant (sic) 23. P 20. in melius statu mulierum curiam turbam notariorum 15 ex con- numerus, fuerant missi velie re- 20 attulerunt, audisse ratam et eius stabilem et fa- 25 assensum Maltensis episcopus et iurassent,episcopusAgrigentinus, videretur iurare,novis animo deberent 21. 28. vel - C in ob] C ad adprobatam curie prestarent, Mazariensis mancano velut assererent gratanter sacramentum sibi modum ex concilians, ei suffragane!episcopi canoniciqueut cumque 5-7. // tratto (sic) parole impune 19. C Hic et pau- [totum] regnum electionem approbatam securitatis io licteris scribendis sufficeret. cancellarii requisiti ergo permanere, ac aut potentibusviris pontificisaffectuosissimas se iusticie quidem contigitad et litibus, esset, vix promotionem asserentes virorum tantam a omnes unde revexisset. conflrmandam ob amicis favorem rnissum, qui iudices examinandis licet nuper Interea ut diffudit, Deo a secula aurea regni finibus omnibus ut celebritate et 5 refrenavit, quia rei fama brevi consti- quamlibetiniuriam omnino nec cuius tran|siret. eius quid atterebant. nec ra- qui provinciis eorumque parcendum crederet,nec curie ipsismagnatibus e modum accipereprò negotiorum diversitate multis plebem impune 38 studuit enormem singulis oppidispreerant perniciosamlicentiam vel c notariorum stratigotorumnichilominus et [a]ccipere C1). POPULUS NON QUOD... mensuram singulisdeberent tuit. deberent [sin]gulis a igituroccasione, primo ac H CANDÌ notarii quod CIRCUM a F AL H. 114 Il P C singulismanca Jamnis obtulerunt primo et manca in C. 9. C 22. quibusdam P impugne (sic) 8. B rigore 16. asserentis et - Carea(sic) grato animo in PC. in o no (1)Le lacune, restaurate stato dipendono dall' essere questa intestazione, in parte inintelligibile, foglionella rilegaturadel tagliatoil codice. ipse sibi verbis expressioribus ceteris iuravit quanto deterius verat SICILIE. REGNO DE LIBER quod post||m[odumj hec verum instituit. modum iurandi tanto expressius, observavit. HJ rei seriern ad alias,nunc qui iura- revertamur. XXXXI. 5 De ergo Videntes premiis neque apud multos accusaverunt eum ille neminem quorum in sanguineos constupratam, qui antiquissimumSarracenorum 20 quod vasse, hec C 1. P A nensis ». (1) « prima poi r. 12) « « sis » che C 13. B hanno B e invece finalmente (cf.nota a p. », nel costui titolo, a vi ha dubbio P A « La (2) legge xm 8782 decretava: », Acireale. presso del « accu- cursus conprosiliunt; minem deposcuntho- aut alii con- quedam eo in eum castello maris hoc cod. Vaticano Apostatantes a est Calcaboiacensis « fide catholica « tionibus « ipsa res patenter illi plerosquevini 6. ergo in B. manca deputari]P obiectari ulpenitusexecramus, insequimur, bonis omnibus Questo dell' apospoliamus "c. » stasia dalle 16,rr. 17-18 e più seguito). giusta sia quelladi significa di Calatabiano piccola terra 14. (cf. nota la lezione B, che 5. Cod. (sic) Calataboiacen- Non ad dicebat illata violentia assererent Calataboia- « » « 1 sit ab obiectum novum chiama Calcaboianensis e audacter eum indigebat, autem aggiunge Calcaboiacensis « volte in n. iurandi dopo C Calcaboianensem 12. civium pars templum propriissumptibus reno- testibus minime ostenderet; preter constare! esse fratres ablatas,plerique virginem suam deerant nec reum diuturnis cruciatibus interfectos ; carcere fìliam mulier edam Christianis alii domos, deputariflagitiis; sibi conqueruntur iniuste vineas de ingenticlamore meritis sceleratissimum 15 criminis animati, magna cancellarium; omnes fletti, de- diu latuerant. protectione Calataboianensem Robertum fit ad his precibus equitateposse apostatas tanti quem impunituradimisit (2). sandum ab gratiacuiusquam efFectos, qui sub eunuchorum Sarracenos io [canjcellarium neque Panorrnitani aut CO. Calataboianensis Roberti accusatione : vaga sciava o dunque un leggi normanne; ultionibus « adito de' suoi 11 53. arso previsto la frase insequimur del » la- monarca magistrati,che persino precorrere t' Uffizio, contro come Mahdia, ma all'arbitrio a nel reato era per i giunsero roghi del SanFilippo di 'Al delitto di apostasia e 38 D Il6 e 39 k FALCANDI H. sub ibidem ut ab quamdam venditores licite constuprarent bant obiectione num pulsatus, cepitprimo sibiquefacilem rum ubi eis neque pedibusprovoluti,cum virum regno lacrimis pernecessarium,qui studuerit,condempnari, nichil mirandum eiusmodi precum assiduitate permota, deinde renitenti precipit ut neminis 39 b accusationes fecisse que cancellarius inclinaret enim sibi quid aut muneribus oportere non hac cuius tum, illum et 2. servire 18. enim (1) in (r). re cancellano inter has certissime formam an conservare, ad tepidequerem bono gerì, 25 proposito cognitum iri utrumne tempus iuris oculis velud industria ex hinc hominem pretenderit,perpetuo potestatis auspicium nove animum eligeret. a 20 simula- plebisobiecerit. hinc 30 urgebat regina precipiensut plebisloquacitateposthabita, 12. e in hactenus debeat ut quoniam sceleratissimum grada corruptum aut eum decidisse;verum innatum obviare faciendum potissimum impunitum dimicti,negligentera amorem, feius|[[su ea angustiasdeprehensus,ignorabatquorsum populus acciamabat videri homicidia et Petro, cuius potueritiussionibus non 15 Calata- Robertum preesset curie, manifestum cum harum primo rogat, rapinas enim ei, sed gayto cerit,imputanda; qui eius adversus admictat. dicatur,non idem] Robertus cancellarium eum populo obtemperare voluerit. regina boianensem sit neminem certuni fideliter curie iussis placiturumqui c- suscitari,cum servire adversus asserentes io patiantur ne fidelissime curie semper agi illiregisregi- at exorant eos factu- se districtius rem convertit. patrociniase 5 polliceri.dehinc, respuidatisquevadibus videt,ad eunuchorum tumultus postmodum exitum accusationis ille crimi- tantorum parvipendensnegligere, rem suis, deterius huius oblatam pecuniam dividenda. domino accusatoribus interminari feminas impune ceteraque flalucra cauponibus accede- quibus inhonesta domus ipso cum christianas et pueris abuterentur et ex conduxisse, pre||tio enormi patrocinioSarraceni eius gitiaperpetrarent, domum eo manca manca manca Il P. senso in P. in in 3. C C. C. delle 13. constupraret P 19-20. parole « B C ai. fecerat qui - 7. B (sic) condemnari obviare incriminari iurandum obviare] » non P n. lachrymis 17-18. C Calataboiacensem P obluctari corre; ma 28. è così PC nei velut codd. Il8 bat ductus d vallarent utroque vix || tamen latere, se posset, ad multos in quem universi si faterentur, riculum subituros. iUrie e De transiisse, sibiquede in subiectos tanta invicem consolando, conqueri,minus audaciam, tanti 40 a ut neminem regni curam bus preminere. qui difficultates se vero, honore censeri. oculis C populi declinare rampnidem psionis 17. B 24. pocum are- velud se, verba contumeliosa caute qui iam humiles maximis alienigenam, adhibere in solus dignetur, servitio || velit curie consenuerint, propulsarivel suo ei familiariter P praeeminere 5. P 18. PC se sub ne velud colloquiet nomine propin30 paucos velut vero] C 25 hunc hispana sit,Francum intueri;verendum numerum 20 abiectosquedespicinulloque di- reginam, cum furorem 15 familiares illicitusoccultetur. amor quitatis 4-5. pe- ornnisingularis privilegio potestatis nimis consanguineum appellare, rapacibuseum non exercere, eiusque plurimas et periculaConsilio docuerint,nunc precaveri gnos et io prorupissepresumptionis tantam sibi socium gerere qui iam tyrannidem hunc puerum dignitatibus occupatis,in curie viri familiariter inter ceperunt esse mortis se affluentia vix modicos rivulos superesse, placuitut cancellarium. cancellarium munerum iacere,dicentes: indignum c ad scentesque se cancellano ceteriquepotentes viderent populis maximeque Stephanum contra j consumptus attriverat,adeo foret,prò invidia curie diversis quam datus, carceri et ex furorem aliis vide- ut aut, est Sicilie ille malis necesse libere solitam lucra omnibus et preirent, pecuniam nollet ipse coniecerat, ubi magnates vero terant omnia niaris ductus innumeris quos XXXXIII. castellum factum hoc penis interiit. Lombardis, reddere licet accurrentis dies,curri daturum olim et sequerentur ergo circum ut est expectantem. potuerunt post paucas spoponderat batur, non milites accincti populi declinare, curie falleret ecclesie, populum ensibus illum autem 39 obrueret, decretum lapidibustranseuntem ut ambitum e FALCANDI H. sed 9. C 19. verba non 28. 15. A facto manca PC in C. velut subditos 21. 29. C A B C typresum- homine (sic) LIBER DE XXXXIIII. Ratio quoque erat, voluntntem 5 eius conflarat norum Sarracenum, tur, et inde se eius posse nec ei dona ditissimum cancellarius inimicitias, facere videre- plurimacontulisset, putabatcontempni, gratiam promereri. Nota XXXXV. plurimum dilexis- eius Consilio multa et odia ojjod tempus ad sunt dissimulanda. hec omnia cepit persensisset, Cancellarius, familiarius alloqui multis eosdem cum lans blandius 15 3. C (1) Abu-1-Kasim bili Musulmani, Ali, del degli ramo Mus. Ili, 173 tore munificente nari e il celebre del opere Ibn-Zafer e zione da che corredato M. di una che 'Ibn-al-Hagàr era m m gli dedicò « rebbero edizione « cieca prefa- in la beralità e soggiunge che egliera: li- sua « uno abbiano né imitando «Se il che strano dictum » scritto in B, che in io una ») in nome, Epistola,è segue l'isarabi, ri- in e in lezione esempio suo tutti in A Sedecim da far loro sol Musulmano un lo stesso e ci riputa- tanta ... nell'isola;poiché tutti falui seguendolo alla come e mentre (« hanno che, s' egliabiurasse marrebbe (2) È gode a i Cristiani appo « dotta per a lamismo, tra- che quest'isola « supporre abbiamo di ù d it « soprannominato forse «in zione letterati 7. AB la « e Phicassem attentare signoriadi primogenito Questo primogenito»; e poi: « sicula, vers., I, 176),che lo conobbe dice Sicilia, ereditata « viagarabo(Biblioteca giatore'lBN-GuBAYR di « protet- Il famoso Amari. quei nobili « be- eos sui tuiti||onem C P 15. H Ibn-Kalakis che damnaverat St. correligio- la seconda Solwàn-el-Mold dotto Fu 542. de' suoi e della e V. Amari, quali furono inedite più no- Edrisiti P 4. contemni schiatta di dei poeti mecenate fra i e e dei uno sacra dei Beni-Hamùd. casa tre fu della P io. ad quod tamen contra] A circa Sarracenorum 8. B dissimu- et interim nec Calataboiacensem Se dictum rem ac neficiis attemptare, C Sar- illiSarrace- Sedictum^, gaytum contra inter multam initio privatashabebat quo cum ab eum quod familiariter admicteret nimis 10 cum Bulcassem minus prepotens M ac 19 infestis- ceteris eunuchis Calataboianensem nec invidiam, cum enim indignabatur sent. illi cum dampnaverat. 1 detractores. quod Robertum eo Sicilie nobilissimus racenos SICILIE. contra Richardus Gaytus simus REGNO un C. una e ». i codici questo luogo; ripetutonella sola parola modo Qui certamente senz' preferisco tre altro. erroneo dunque P migliore, Secondo e. 4ob FALCANDI H. 120 omittere. vide]batur [necessarium mestabulo in Farum trans tuit. dubie,fidem haud regem cuius ad non edocebant cancellarium quorum ab auri gemmarumque 40 e valde tium Nota suetudinem 22. P mittere .A 2? transfarum P (St.dei arabico cupiditas notarium inde sola ex factum consilium 15 mu- ut est amico- PPharum 3. C C 13. cursores esset, compertum perpediri fidem corrumpit. suos 20 licteris ad cum episcopum (2) sepissimepreter con- putabaturei conspirationis Tyronensem Edonis essere « Mus. Ili,263 di questo Siddik » o e 500), kàid « do- Sadàka ». è nell' Epistoladi sinQuesta variante avvertirò a golare importanza, come suo luogo. (1) Cf. pp. 66 e 67, nota 1. (2) Il vescovo notaio pretu- 5 B . haut (sic) 15-16. C Quarelli 8. igitur]C ergo 18. sino nemorum B Cataniensem il nome prepediri. fovens,|| [nonnullojsho- in sinu quod Matheum TAmari vrebbe Matteo, io compressisset. verum, metiretur. angues suum 12. quod familiares habuerit. cum 2. amicos, accidere invaserat,ut mentem Interea, fratrem Cathaniensem Ioanne haberent consiliis ea splendoreseductus, salubre XXXXVI. P Iohanne, Quarrelli Consilio facile motus omnium et velut neglexerit, rum Odonis Odonis quantitatefidem nerum c initio eiusdem cupiditas tanta robu- eque de Sancto dignum quibus oporteret et siquidem ipse monitus lisset, emergentes conspiran- semper plurimos 5 perveniret, conspirantiummachinamenta notitiam eorum quoque aliquidcura esset inconcussarn, ut eatenus igituret Robertus facile posset Panormi abeunte, virtutis conspiraverit neque facta est^1), cum mentio supra neque studuit neque hic fidem servaverit. co- plurimum confidebat,illi substi- quo consenserit,sed amicis tibus unquarn stam quam servare quoque adversus solum non ei curia dederat generisnobilitate polleretet multa qui, cum terram de Rogerium Tironensem, Berengario magistro nam Giovanni, fratello del aveva ottenuto il vesco- vato di Catania glielmo preferenza di a fratello del famoso Gu- Pietro di Blois che vi aspirava. Questi inveisce in due epistole Giovanni (nn. 46 contro e 93 in e si rallegradella Migne, op. cit. pp. 134 ziata nel « scopus « Matthaei terremoto ille sua del morte 1169: damnatissimus notarii e 291) disgra« Epifrater sibi qui,sicut scitis, LIBER modum in eisdem 5 aliis sores, sciebat quos cancellarius certis autem Bellisinensem transitus observaret viarum ut subsequentem cepitet vulneravit. io ea opinionem cum XXXXVII. vias quo Robertus etiam quos eis eisdem] C 13. A 2. P « sumpsit honorem... « canonica « Ecce « lus enim C . « pum « et Domini in furore universa in vece factus . . AngepercutiensepiscoDomini cum populo In- ». già esistente manoscritto un in Catania, citato dal Pirri, Sicilia sacra, alcuni versi alludenti p. 5 31, si trovano terremoto che ivi e alla morte chiamato è del padre vescovo della patria: Proh fit ,, monachi et quadragintaquatuor periit pastor patriae pater ipseIoannes. . , , le . 1 . , 1 ,1 et agosto 1168. Falcando. notarii admonebat medica EST. plurimum illum ut 5. P Cataniam dili6. C Storia documentata Il Salerno pare sia stato parecchie opere di medile qualiprincipalissima quella ha tanae, della scuola di Salerno,2* ediz., Napoli,1857, dna, fra che cf. De Salerno medico p. 311 sg. di autore titolo : per seti Salerni- Tabulae catalogusmedie amentorum si simpliciumiuxta facultatumseriem diai suoi tempi rìputatissima spositorum, della quale è cenno nei versi di e citati dal De Renzi, loc. cit.: .... 1 Cf. Pirri, loc. cit. Sul Renzi, plus della elezione irregolarità lamentata da Pietro di Blois, papa AlesSandro III consacrava Giovanni e gli concedeva il sacro pallioper bolla del i° agnosceret. febribus - Egidio dolor Malgrado Mathei (1) est. civitate subvertit existi- INFIRMATUS Bellismensem 3. A Bellisenensis sed Giezitica venalitate terremotus suis febrilimoBellisinensis cepisset lestia electione non lesam BELUSINENSIS instantius Cataniensium Bellismensis defendere, Salernitane urbis iudex fuerat insti- opera (J),ipsum cancellarium (sic) autem timendum parum Salernus medicus, fatigari, cuius familiaris, 1. non apud cancellarium suam post, cum niteretur se negli- notarius illatam cursoribus QjUALITER ROBERTUS multo Nec tutus cum tulit iniuriam,sibi quoque moleste mans, 15 Matheus cognita, re cur- in reditu fuisse directos, nuperrimeCathaniam socium gentiusobservante,qui licteras ferebat pertransiit; eius tardius cuni ctos predi et eisque licteras quas deferebant auferret. caperet vellet in facturum Robertum misit experimentiscognoscere, quibusdam volens edocere. 121 quid eum licterisaperire et Cathanìensium partibus hoc SICILIE. REGNO DE Ordine sub Pagina describit La sua faecunda Salerni quorum similem distincta columnis. certo, in 1'archivio della primo Salerno qualitàdi giudice di mentovata è due documenti pubblicatoil li. AntiquitaUsIta- Cava, dal Muratori, del- 8 122 e. d 4o H. sa||nandumcommitteret. gentiesue liaritatem Mathei sub hac ad ut notarii illuni suspectum Nota tamen, voluntatern dornum diligentia contra in rebus facillime quod statuit rei veritatem idem in ad separari;dicebant propinatum. ad eum modis Maltensem rei modum et explorare. e. 41 a passus eiusmodi iudicem num 6. C physica C ab 18. hoc siruppum liae di m. C 11. eum visa re, B sine constanter his ad studuit 14. B non PC £ porrexisse. 8- PC velut rei] C qua 22-23. Milano) ei posse e Annali (1) Che reputato del Regno di Romualdo medico lui stesso Guglielmo 16. P (sic) in manca Salernitanum C 23. (ediz. V, 317 dal De « lernitanum P « erat archiepiscopumquiin arte medicine valde peritus. 430. Cf. pure . Meo, 20 deputati hoc vitreo vase dubio quam assidebant,Saler- qui egro in ea syrupum citato il secondo Napoli,X,168. Salernitano esperto è detto proposito della a I : « Rex fosse Romualdum morte da di Sa- 15 viros, qui quesitum | esset qui eos nunquam] 19. pu- misit contingere, ergo disposuit]P 7. de] P ab 22. hiis propinatum hi cognoscerent. dissert. lxiii, e. circa quoniam corruptionem ex quasisiroppum 12-13. C delegati de est contra] AB evelli P P C ei quiddam Salernitanus aliquoties 21. posse egritudineprovenire, fuerant accessisset,dictum pervenisset, discretos hii autem, aliquisad [eum mejdicus preter utrum a in fisica probatissimum^1), et agnoscerent. nunquam fuerat cancellarli sed et io fuisse sine ei venenum aliosqueprudentes et causam avelli manus quibusdam egritudinibus posse episcopum cancellarli capilloseius videntes aures omnibus adire visialiquotiens magno tactum ergo archiepiscopumSalernitanum, virum asserebant sine non qui aderant lividam 5 collaturus,sumniaque eum perquirens, humanis, defluere cutemque provideri. eius,latenter egrum beneficia iacebat dolore, sublato, mirabantur tabatur vindicare,noluit medici. periculum invitum in qua postea quo dubio iniuriam nuper XXXXVIII. velud carne habens, tirnensquene eum accederet,sed alios ei iussit medicos Salernus disposuit, sponte ob faniicancellarius, porro vellet acceptam occasione tavit. FALCANDI «precepit»; Blesensis p. 282. p. ep. Di tutte n. 90 Petri Migne, op. cit. queste vicende periziacommessagli assolutamente. in vocari . Romualdo e della tace dicebat enim j sibi hoc eadem ex quorumdam ad cum profuturam. quam lesam adventum dam parte domini 15 in eam sui rogasse notarius,qui dicebat servierat, sepius ad hec in omnia XXXXVIIII. audisset Salernitano QUI cum ei 25 quidpiam convictus 1. scopo archiepieis utrum audacter obtulisset, et 13-14. C 11. sua (1) Il scagionare grave 2. P B siruppi in B. causa P 15. Rumualdo Su Salerno questo se C un preparato dedisse B 5. P C quiepiam passo il capace quod di C lesionem 13. Bellinensis 25. PC posset inmanu 16. B io. venisse]C B advenisse domo suo adiecit impiagare la mano gagione, e quindi di avrebbe C 8. attentare Willielmus Bellismensis Cervello,che insegna materia nell'università di Palermo, mi fa riflettere che productistestibus falsum dixisse 24. di medicinam respondit: numquam prompte AB della medici ipsiRoberto syrupi Gulielmus Renzi, loc. cit,cerca il medico accusa. prof.V. medica (sic) et manca 17. De ubi at est, adicit nichil ei parte] P ex domo dedisse, totam VENENUM. PROPINAVIT esset interrogatus se saciatam B aparuisse Salerni captione Qui, aliquam e. consiliis accersiri. eorum [De] Ro- qua cum rem ac [proceribus], ceterisque e]piscopis plerisque 20 ex electo Siracusano,Matheo suam Molisii comite, Rumoaldo exposuitiussitqueSalernum quem- venisse,et se ei domum importunius ut in domum cancellarius, convoca||[tis aliquamdiu paulatim,ut Willelmus et bertus Bellisinensis iacebat ostenderet. notario,Richardo cave fortuna,con- efFudisset, cutem, terram notario Mathei eiusdem fuerat illam nuper apparuissescissuris, eamque cancellarli Matheo hominibus ex imprudentium alterius ipsam decidisse (x). sed patebat, postmodum remanens, sic ferente tamen, paulo post cumque dicebat,multis ante passus priusinfudit,digitomanus confricando, domo in viderint attemptare, maxime expellendamegritudinemquam manui contigisse.aiebat sicut accipere, velie quecunque est mos sibi crederet io potione latenter 123 patentivulnere sauciatam, late siroppimalitia eiusdem ex SICILIE. forte sociis recedentibus,solus quod voluisset ostendens manum unus quorum REGNO DE LIBER semplice frenatura caustica, per dovuto, anziché produrrefeno- generali di avvelenamento, cagionarecorrosione o perforazionedella "c. bocca, dello stomaco meni 41 a FALCANDI H- 124 ferre. siroppum nam quidem e urn a non simplicem fuisse rosatum factum, se toto in omnibus ita Salernus disse. criminis suspicionem curia congregata nichil ei roboravit. Iustus,re- penitus vendi- se inventus,obiecti sollempniter ita misere flagitio prepeditus, faceret hoc 5 die, sequentivero cum vocatisquemagistrisiusticiariis, obiectis,ut plenam iudicibus fidem quodarn a autem dixerat fallax que magnopere conscientie accusaretur, vocatus transierat qui mense ipsa die emptum fatebatur. apothecario,Iusto nomine, sponditeo sed dederat,et quem respondebat maleficium eum perpetrasse. L. De e. 41 e misericordia multis relinquentes. qui minis est id prece hanc Dum detrusus in sed hoc fecisset, vel. Consilio spo- ei vivendi spem carcerem [utfate- promissionibus] attemptatus et in Sicilie aliam ordiretur, ratione comitem illuni timidum appellari, qui illatam P 1. 15 persuaderi ei P attentatus 22. C Caneosi (1) C 23. P e u 1o e porta prescriveva : « medicamenta 5. C ad inventus 19. la di sanzione del citato codice ticano; legge che eum sibi C est 7. P alia comitem multis a 12. Richardum et si- totiqueregno sollenniter 20-21. Va- il titolo De Mala et alienandos noxia ani- seu venena « mos, « diderit,habuerit « tia dissi- 25 B manca probata in C fcriatur. quis dederit,vendola (?),capitalisentenPoculum «vel « « aliquem cibum noxium etiam si neminem instruxerit, impunis non erit ». 20 su- inertem sotto legge xliii culmine Caveosi inhertem iniuriam et Cum Salerno, convinto veneficio, cadeva esse dignitatis regine Montis dedecus syrupum PC indignarenturRi- proceres subito confede- roboratam patientersustineat,vel consentiendo nimis 18. Il medico multi tante seriem conspirationis multorum stimulaverant,dicentes: vel siruppum 15. Apulia fratrem Henricum adversus mul partibusfortuna enim cum Molisii blimatum, in interim texuerat. chardum « omnibus potuit. non o medicum. bonis sententia,decrevere eum curie adactus retur]cuius p Salernum contra (l\ solum capitali supplicio |[ |subiacere liatum in lata sententia prolatain taque 1 io amatorium quisquis leserit, 126 liceat excitare,et in impune eis seditiones factis conspirationibus c 42 a FALCANDI H. in cialiter|| imputariet redunjdarequi cum [iniuriarn eum cancellarius cohercere. fecisset opinio,ne venerat, comitem aliosquequi prestolari.venientem vultu et post multam gressus, hortari cepit et cum loco in agere, b per ceptum pescuit,et Richardum] et dem comitem regniproceres cavendum, derat, multis curie in 1. 5. P seditiones lì. (sic) 13. PC non 20. contra] plicilatem in C. 6. PC Boalmundum aut nec cancellarii, manca coercere 29. A B 2. quidpiam eius putetur, nisi per animo ex manca circa contra] 8. vultu in AB circa ulterius C. nichilominus innate 21. Le eum- offen- mandatum in omni- reginevoluntatem 3. suscepit et] AB obviare]P P aggiungono ut in e poi - voluntatem illius dopo redundaret io. 15. sono ex 30 aliquo occurrere colloquutionem parole presumat 25 et eos erga contra temere C debacari 23. PC com- plurimum quidem disposuit]Pconstituit aggiungono eius]/l Sei con- ad deincepsconsilium se Pdebacchari contemni dopo ac perperam perpetratis.promisitautem habiturum bus mitigavit,quam Apulia regi- 20 ne accersiens,[pacem inter regfinequoque] animum debeat, exasperare maiora àli- retrahens,indignationemeius comitem conjcordiarnrenovavit. in eum 15 tra- regnum Apulia furorem |[eliminans, vixque tandem in ag- multis fabulis ut voluntatem adeptus fuerit hec quam verbis Apulorum inter maximos et contra stoliditatis simplicitatem eum C quod esse aut presumat, io benigno rebellandi ne impari constitutus;id ei maxime non vero mandatum eum steterit, adepturus. ita multis assertionibus eum 42 interim hesisset consilium semper per- reparabilemregni quietem qui- ei affluenter suppetant offendere nam eo usque Boamundum blandioribus re- missis comitem, cancellarius exturbaret,nec nichil perturbarent; opes sit facile motibus buslibet seditionum quatenus erant Thermis admonere, diligentius ac heretur,quorum accedere; collocutionem ea 5 curia tumultus a Thermas eum ergo daturus, haud occasionem c eo cum curie multo- consiliis obviare. corniti, qui iam urbem ad est contumaciam ipsecontempni videretur,aut tamen itaque litterisregiisHenrico iussum admi- licet illuni sibi suspectum autem, disposuitet improbis Apulorum arcere debeat seditiosos perturbari contingeret, occasione gnum debachari,ipsiculpam oportere spe- irnproborum regni susceperit, nistrationem rum licite serviunt qui curie eos C fi haut ripetute 25.Z?sem- comitem dum adventus 5 nerent. at illisnon ad 10 ille sibi gratum sic ergo rnictendam. tesque secus rem redierunt. 15 eius tamen familiarius verbis,sed fide levitate vel inanibus viden- vir in Apuliam negligende non colloquendo,favorem postmodum optinuit, quam quid ne commorati erat ut comes, cancellano suarn petitionemefficacius ad- eorum providerant accidisse,tandem ac prudentie,multa regiam opti- consilium esse paucis diebus Panormi Boamundus amicitiam tamen curia peterent, alias a maiestatem quod venerint, opemque esse defuturam, respondit; suum presens ut cornputari, siniulque apud erant petituri que optantes ab visitarent eum, milites inter fideles eius quedam eum per dixerunt: inquireret, causam fuisse propositumut principale cognosci et eo accersiit, morabantur Thermis eiusque socios qui cum eisquebenignesusceptis, id sibi cancellarius licteris suis Boamun- demum tum transgressurum. 127 SICILIE. REGNO DE LIBER non ea dubia non solent qua et Apuli rerum certisque argumentis excoluit. Henricus autem penitusvoluntatem || [cancellarli comes sequebatur,eique cum 20 balneum eo curiam cum frequenter intraret,] colloquendo adversus amicitiam familiaritatem et oportere regine fratrem in curia eius totius frequentaredomum regni curam 2. manca deret in C. ad merito Termis in B. 22. 5. 9. ad] maxime si]C sic computari] P in 26. inter non posse inherere artibus mentem aiebant pertemptantes, eos non superioremadmictere, vestigiisa potius quo potestatisprerogativam et eum pertinere. quibus ille Francorum industrie respondebat, C illam sperato suas quempiam et visitari; nam conspiraverant vero dissolvere;primoque insinuationibus linguam ignorare,que esse, diei pàrtem perquirebant quibuspossent quibusdam ipse debuerat 30 omnibus comitis nec qui machinationes contingeret, fine concludi,modis eam transmicterent. P 13. necessaria ut oneri accenseri C C pertentantes tanto 6. C collocando C esset in curia,nec se eius cancellano sufficeret; 6-7. P obtinerent aput (sic) 29. ut singulis[diebusa]d eo cancellarium,videntes, si concordiam perseverare silium con- familiaritate coniunxerat, se ascendere^ indeque [revertejntes, magnam secretius 25 tanta et 14. P obtinuit prorogativam (sic) 20. 30. 8. illis C adscense manca e. 42 e 128 H. prudens non e. 42 d exhibendo, nolens sororem hoc et offendere,docuerit stinere,nisi patientiam hanc reliquum quidem illicitam hanc libidini tulerunt. qui, solet,nimis mente illi rem at pollicitus. distulerunt fidem hinc prestitis eum, pactionibusobligare. hec est cancellarii amicis ut processerat 14. C curam] 1. causam in manca C 4. C. eadem 15. C inde audiens, facturum se sacramentis C 9-10. sual quibus vi- 19. P eo usque terroris incuteret. eisdem 11. in manca que nam constabat substinere his 20 adsequuti, iam conspiratio ergo quidem ab adhibuit,relictoquecancellano, plurimum yspanos quod] aut] 25 esse P C. haud 91. C assecuti (1) e I codd. le edizioni hanno seguenti manifesto. errore caso fa sia stato quello sempre a « aut « haud Anche specie che notato tutti questo evidente riprodotto p. 39, nota con », in l'errore come 1. (2) Nel diploma del 1 167 della pellaPalatina di Palermo, citato volte, si « Ricardus trova sottoscritto domini P »; il « capaltre gaytus regismagister ca- « merarius et p. io 1169 thesaurario est « cardo » In uno in Troina, (presso Pirri, « super ». Arcangelo 17),ilre Guglielmo « del famìliaris di S. monastero del 15 per- dehinc vacillaret, Ca), gaytus Richardus, magisterpalacii quem autem supi- ac desideraverant multum quam patere comitis aures adhesit,quod inde suaderent eorum tire, consen- crassam cumulatius ea sibi dieta fuerant hiis que consiliis non ad dubia rei principibus ipsis qui confinxerant plenam io predicantsolus ignoret: hec omnes primum cum sununc nescire fateatur. frequenteraudita, milites multis igitura dici reve- sequeretur; potius incestui seu se 5 velut hostem regine votis deservire inhonestis ut esse, ignorantiam,ut quod nam mansuetudinis patienteromnia infamia familiaritatem eorum omnibus autem aut esse, ut ipsiusquecancellarii credatur aut M cognove- prudenteragere, quod animimi gravis tenti, con- propensiorem ei honoret forte videri eum regine ac esse qui |[cancellarjium, quem esse, et persequi,potiusdiligat rentiam familiares et esset illi repulsanon convenire, dicentes: multe secretius ceperunt deberet hac ei maxime hispanos,quos comitem patientie et nichilorninus propinquitateconiunctus. milites rant, commitri, qui discretus nobilis,regi quoque summeque dubia debere rectissime liane curarti FALCANDI et familiari secretos, omnes Sic. In un op. II dà terzo un Palermo, p. 293, e poi dal cit. ordine nostro qui caito Ricdocumento 1183, pubblicato dallo Spata, greche del Gr. archivio pergamene del Le di Cusa, op. DE LIBER sacramenti.? enim nec militimi partem voluntatem benefìciis multis insidias eorum indifFerenter sueverat, quibus ad omnibus eum io numerum assisterent, semper Ierosolimam nerant 15 quoque eisdem suos militesque studuit adaugere, de Francia nuper qui detinuit,inter cancellario acta non ve- erat quos attu- parum decla- sequentiamanifestius incommodi, quemadmodum lerunt constituit, militum secum transituri, de Lavardino, cuius Iohannes con- et milites transmontanos, etiam plerosque horas certas ut omnes, viros eligens quinquaginta armis parati vestibulo domus cum in ianuam qui post primam iam non pateret accessus, precepit.sed horis paratos adesse c- adversus cancellarius, at sed admictere, sagittarios eius in omnibus illexerat ut premuniens,statuit sese curie universos regis |e|t imperia sequerentur. et addiderat. dabat, stipendia militibus suis,quibus ipse contentus [itasibi do]nisac 5 129 vires conspiratoribus astrictum,magnas maximam SICILIE. REGNO rabunt. LI. De profectu temporis cancellarius cupiens patefactis aliquantum Post hostium vero consiliis ad 20 auderet ut reique statum accingi, sed verteret. ne occultas insidias in apertam et oportere nec chinationibus obviari. ut reginequepersuasit 6-7. PC dissimulando rem sare, principesaccu- seditionem diutius in P e P in B. 25. obviari]P obviam cit. p. 432, si regiacorte « t"i)v xou "( òoo x"xì U. 15-16.AB solemni 21. e: -nov Ge*osToo, iri nec 26. C xioptou declarabant - Marrou » tkc. 9. viros (sic) manca 14. P Hierosolymam 18. colligissentpossent 24-25. occultari, ma- consilium, regi in Ioannes Post] B - Prius C. hyemem C io. vasti- 15. manifestius A 20-21. P mechinationibus supe- (sic) yemem lettera della una Ivow^wTaTwv x.upbu'Iwàwou Falcando. C 24. parladi « 13. P traductus con- eorum instantem profkiscentes, 8. C milites quoque Cplurimosque 12. tere ad aliud ergo Messanam consueverant (sic) malica coniurationis prius sibi vires sup- tantas difficileposset amplius virium collegissent, cum bulo nondum sollempniiudicio latentes ne 25 vindictam considerans,animadvertit diligenter petere Messanam. regis ap^oV PixjcàpFinal- mente 1 « « in un diplomalatino-arabico del i87(cf.CusA,p. 83) è citato il«gaytus Ricardus domini regiscamerarius et magisterregie duane de secretis ». Q 43 A d 43 FALCANDI H. ijO deinceps,si transigerent, ibidem in temperiem ris scribens eidem ut, corniti Gravinensi omnibus nfegotiis veret accederet,sed ita militibus mis ducere exercitum datio pluviarum,quanta fuerat; unde cancellano bantur distraeretur. in ut quod proxime difficultatem ab et itinerum at nichilo segnius,misso ille, versa in transitu que imbrium celi facies omnium spem horruerat constitutum ad militibus ipsiuscustodiam LII. e 43 e tunc [^rat E' Rogerio 3. P 8 P Tricarici comite, n.JSproximo prescidi 20. B 12. ymbrium (1) Infatti,ubbidendo mando, « « « « Gilbertus C a gna manu militum e 15 angustias prefìxum terminum die novembris .xv. co- Gravine, cama- acces- Casertinus pente re- prius cepit 20 (2\ Panormi PC differret cum 25 filio|[suo advenprestolabat 6. poi Pharum 26. BC siffatto Messanam uni- regi necessaria,iuxta regis ibidem et desterretur regine...consanguineus, qui tunc pitaneus erat totius Apulie,cum dilatari viarum ; curie. comes obruerat comes per relictis proficiscitur, mature"] Pcelerrime B absterrendos immutata, quanta officialibus Robertus 5. continuos civitatis. Messane Gilberto his De imbres regishostiario itaque rex, fuerat,Messanam io propositum serenitatis indi ciò gratam densitate,tante deincepsspondere temperiem. ut ob circa vero non sperabant tamen possent, transituro consuetudinem, preparari. at contra iter estatem licteris abrupta precidi omniaque et tamen ne Sicilia visa quod proposuerant cum 5 inher- contigeratinun- tanta cancellarium eo ca- nacti, persuadere nite- venturam oppida,iussit erant cava], licteris indi- transiret. temporis in optinere non cum reginam ipsumque ac regem hìis diebus multum per et ad]presens posthabitis, familiares,occasionerà curie missis armisque premunitus CO. videretur diem autern gaytiPetri fecerat,ad curiam ne, sicut tempore autem primam || [ve- veniens, Farum [mature posse]tMessanam quam huius transituri. Apuliam itineris Gilleberto causam foret,ad visum C gaiti e 13. C umbres omette (sic) fecerat 17. P prestolabatur «sit». Cf. Romualdo Salern.p- 436. Romualdo Salern. (2) Secondo la partenza della corte (loc.cit.), per Messina « Domini avvenne ». « circa nativitatem LIBER audierat turn. num amicorum catis suis ad curiam Sancti Severini nuerat, sibi de cum vellet siam civium olim dona ut De multam hoc cancellano Gulielmum PB P at piam 13. accusatione 19. C ductas stincte 28. (sic) C cum 20. 17. B voluit ingenti cetero in- controver- regis maadeuntes, factum, pluri- sua stratigoti. de totius mulierum ac admiserat Gulielmi Gulielmum P Apulie Willelmum ratus ille, regnipartibus || [ad cu- tiirbam confluere,neque iudiciis districte ri- Richardum eis] B 24. possidisse eius C dopo 18. P virorum 9. P super stra- conscribunt, postulantiudicio 7. sibi de] Pad 6. PGulielmus 8. C Messane accusationis porrigentes, ingenticlamore PC in cancellarium abstulerat. prosiliunt ; libellos B patrimo- adventum fraudari,sed in omnibus 4. Gulielmum su- privilegiumeis reddi faceret quod ut virorum tigotum audacter buie aliam de post observari iustitie, ad accusandum I. offendere, ne adversus super iacture agnoverat, timeret quam Messanenses iure te- gratispetitionemimplevit. eorum interea castrum sibi conciliaret animos, noluit oblata eorum Videntes ria]m pertinere et advo- quibusdam civitatis immunitatibus supra LUI. eosque Montorium re- Willelmus predictus muneribus magnis sed suscipere, gorem cum illiterram diebus ductus,eis penitentia quempiam ea paucis autem instantissime interesse mura ut, sopita,nunquam Rogeriusrex postea, causa malignandiprebereturoccasio,et cum extra quam possedisse.at cancellarius, comitemque concedi actione de sibi fidelem quem sustinere tenore rogabanteum suo sua, ut que eadem violenter ac suscitaret. iores oppida et integrefecit restituì, suum tendebat 25 terra pertinere contenderet, ipsiusque Willelmi iure fidei viro eo partibus 20 ei preparatus ceteraque quippiam nium venerat Willelmum, neque specte 15 fuerat,a regina multis revocatus fugiensamiserat, redderetur, eaque pattern iniuste io ab] exilio nuper 131 Severino, consobri- de Sancto precibusimpetrasseut gnum 5 Willelmum enim qui silura, SICILIE. REGNO DE se Gulielmum AB aggiunge facta copiam io. C BcomP quid- ferri (sic) 25. P di- c. 43 d H. 132 illius asserunt sibi conqueruntur cancellarius arbitratus autem, illius beneficiis protrahendo dilatione viri cum partisue eum sibi summitatibus haberi extiterint, audiri. e. 44 a harundinum cipitut eorum finiat. autem can||cellarius a districti iuris tramite fine concludane multorum stratigotus Messanenses die amissionem, sibi suadente B 2. maleficiis extitcrunt dclegabat auctoris 28. P 30. P C maliciis C extiterant 18. C graia Pensino itidem B - laudibus pars in a districtis viris B grata (sic)perfìdius (sic) et nunquam extollentes,eius (sic) C. 1 B 23. 29. C se civium dicentes 5-16. dicat P carcere comite 7. C P P tentabat precepit levitate piratica Henrico corniti, Messanenses che fa P concordare 19. 24-25. con a regni 14. B 17.5 P districti] P 30 Messa- 16-17. C diffiniat vinciendum 25 exitus rei verum 13. nusquam se ipsius Calabrorum, qui quoque peccunia (sic) manca delegat, mancipandum. qui plurimum apud multi ludubrio carceri perfidiaquam magna Parisino iuravit. 15 de- ipsam legitimo suscipere. greca enim Bartholomeo poterat, occulte dicant fatebantur,paratos tam paulo post pre- sine dilatione damprivilegiumet stratigoti multis nomen ostendit eorum vacillare, hoc lata sententia,depatuisset, gratiaquantelibetdifficultatisonus fidem ferens,cancellano ipsiusnegotii examinationem post igiturob redditum beneficio libertati redditos non constituto,diligenterallegationibus 20 criminum reus cancellarli curia in voces diem stratigoto post bonorum eum, pnationem eorum ius fidelissimi causam magistrisiusticiarifis] utriusquepartisauditis,cum creverunt et io palatiumingentem recedentes,controversiam qui, ex dicentes, ceteris omnibus vulgi non Richardo ut nichil scriptaredigunt,eaque in scriptarecipiens, negotium precipiensitidem aliquamdiu Messanenses, qui regi ludibrio mentem negligentiusac cancellarium esse regina clamorem tunc si illi vero, : suspendentes,ante attollunt,miserum semper allaturum compescere accusationes consequentibus,solos suum obiciunt. ingenium agnovisset,5 et roboris Consilio,videntes mutato clamorem prudentiam plebisiram virginum, stupra allicere, temptabat rem posset furentis multi ei subversionem plurimum tepidiusrespondere,rursus a ablatas; iudiciorum adulteria,plerique etiam consensu pecunia, perpetrari;alii vineas maleficis,accepta a domos aut incendia rapinas,homicidia, flirta, alii committi; rem FALCANDI ab damnationem suadente (r. 30). H- 134 FALCANDI tandem vix promictere,] inconsulte sibi consilium travit,interpositafide quod creditum velaret. mane cancellarium summo vero deliberandum coniurasse; mature siliis obvietur; unius ad crastinam tutam. ad hoc peragendum vinensi, Boamundo incurrere regni dedecus nam quod cere. 44 s decernere co- totani io attendentes,Rogerio iudici confidentius eum loqueretur,ex per visum peregisset, consilium eosque et totiusque 15 illenon eum cancellano est periu- vero quod ipsiusregisiniuriam secus regi- ac regem edo- comitis acta regina cognovit,anxia cepitdistraili sollicitudine ubi multeque fluctuationis estibus agitari. durius e ordine illi suspicionis ingereret;neque hiis convenire super Gra- comite ex obprobrium propulsaret.id et consti- rediens, eius satisfaceret voluntati, adversus vereretur, fuerat iussus eos 5 enim certissime Gilleberto se confidebat,rem comitem ipso quippiam rium ac ad nolens si iurare hoc ad con- indulgeri,diem Monopoleos Rogerioque Avellini comite ut preceperunt ne, spatium illi, periculum imminens at Sicilie proceres eum propositum vocatis mite, de quibus maxime edocuit. diei re- illiverba qualiterimprobis eorum eorum cancellarius tunc impe- nemini adiens, omnia inquiens adversus enarravit,multos comitis inducias in crastinum quippiam tantamque in fratrem enim 20 animadversione || presumptionem digna punire crudele quidem tyrampnidiqueproximum videbatur; sed si fratri parceret, et cancellano intelligebat pitispericulum imminere, absterreri;simulque considerabat ceperant fraternus exhiberetur qui eius tot ad quod eius dedecus modis niteretur et infamiam P impetravi (sic) 8.PGilberto manca in B. 14. 2i.Pquidpiam exhibetur 22. PC P 5. via 8-9. P Guinensi quidpiam tyramnidique posthabita]P despecta huic ergo 16. P 6. P 1 0. de agere 25 t decrevisset etsi 25. deliberationi 7. P in P. 18. P praebes (sic) quietem et iusta extur- sollempni iudicio sparii manca opprobrium 23. AB 29. P esse, cui clementiam curia, comitem qualiter]Pqua quod posthabitareverenda, solum ab eius animo bavit, placuitque,congregata ca- ambigeret retorquendum, non impedire, eo eum prebens materiam, regni pacem omnibus constitutum id immemor fraternam indignatio, succedens indignum afFectus,qui sororis beneficiorum multisque rebellandi 1-2. ab proditores posse neque dubium non crastinum bis 20. absterreri]AB 31. A B 7-8. P eos]Ceam ad in 12. manca afferri 32. eius in B. 26. PC P sollemni 30 SICILIE. REGNO DE LIBER interim conveniri, convictumque vel confessum servari, donec tionum mites c ceteriqueproceres timens enim sciret in seditionem clericis suis paratos quidem in Sicilia nensis hec ei habiturus velut « facile postulas, « duxisses « nunc « firmam erga hanc « stiment, neque « deincepspossideri.ut (( usus temere turpissimos « tibi data « preteream, 1. manca dignum fuerant enim es C. 7. AB P. 29. C se in regno immensam in Gravi- « Hec», ait, improbeque oresetur immensa (sic) i5.CLaneosi (sic) 30. in- oportuerat exhibere. opinionem, sed solum non fuisse suo te indietiam deceptosexi- quidquam te a pecunie quantitatemin rapiniset ipsum cedi, con- occasionem, comes prodigequeconsumptam, etiam mitatum co- si in animum iniecisti, ut censeant domesticis ausus in quicquam in sibi nunc iam non quod possidesmagnopere complicibus]Pcohortatoribus 28. PB manca in te an- vel credant,qui ad altiora debeas promoveri, verum id tibi dando 13. de animis eorum « ^o Gillebertus qualem te suis multis Tarenti copia respondendi: reginam omnes dicens tenuerat impetrare potueras, ac regem iam cancellarium at stabilemquesententiam te gnum dudum indutus, sumptibusvel timide stricto, preces porrigens, ense que rem cepisset, complicibus a olim comes petitio negaretur. « autem ut Caveosi adversus fa- et a iusse||rat quibusdam comes, Symon cum comitis loricam tunica cepitexponere, illius verbis oblata sibi ex Henrici latenter inferri, cumque Montis con- quelibetoriretur. sufficere, petiitque principatum posse quasiiustam si adesse ibidem aliquotenses quem 25 ideoque sub curiam ipseiusserat introduci, districtius agi eo fuerat,indigentiamsuam gustiisnon 20 cum debitis coartari;comitatum se episcopi,co- prohipalatii ingressi! qui aderant consedissent, Henricus curia edoctus 15 si ne, converterent, predictosmilites in vel seditio plerosque procerum timebat partibus, vere io in curia tumultus ne ab omnes milites cancellarli quos bentur,preter paucos proditores magistrisiusticiariis ad cum quibus admissis,ceteri vocantur. familiares curie igiturhostiariis, missis agnosci. aliquamuni- in ceteri possent indicio eius 155 iniuriis multis regem 8-9. C oppidaque ut favore attrita eiusque matrem (sic) ig.PGilbertus io. 20. B C verba turpissimos]B impiissimos ne- lorica (sic) PCHoc 32. etiam e. 45 a l-$6 e. 45 b « quitietue « munire, eoque certum esse 45 e thesauros quem dum suos concederet; utilitates sectantem, « civitates « thesauros; multa « darent « excludere « respondit:ubi « crediturum. « tranquillitati regni, quam « lebas. « eorum « quod utriquedixisti « ad aliud « te sceleris « hauriendum, eligensquetantis « id te « te palam « intendas, cuius « tam « ditatem demum viderentur. matrem michi devolutus facturum in verius riam « ambitam regis omnibus tibi P patiemur sed ad hec erga] /l/?gratiam damni 26. B michi vulto quid (sic) 27. ambo, nunc autem cum flagitiis, velim cancellano intulisse si C regis te heu] P liei e manca in (sic) 31. C. P here- numquid quod fers eum glo- parem si temeritatis potes, neque forregni periclitari poi P conims semper obiicere Off giunge condemnatus 25 exarsisti? exhibeas, et parem respondes,te 20 quod conquereris? regi;moleste aspirarenon eo sit cause fines invasit ? ergo crimen tibi debitam an temerario 14. 15 tibi proponens quid demum concedimus. forte 21. hec sunt stimulatus,in eius odium 4-Ptentabas multos] C quod excitavit. rectore consu- obicere ! involvi prudentiaque illi te sub seminans, iurare fecisti. idem preiudiciocondempnatus, 20. solus non quidpiam dignitatem ultro io tibi difficilius se regni populis imperare, affectas,virtute agnoscens, si potes. arbitrio curiam eius tuam sanguinem patrimoniitui est, invidia « 25. cancellarli iniurie prorsus proditionisfuriis agitatus,eo et inimicitias pessun- presentes nega, sceleris arguas, vel dampni vice 3. consilium eum « lume utroque coram eum indignarisnimirum P 5 ; afFectum coneris ecce presentiaregis edicere in « tunam. commutare discordiam impudenter iurasses,multos an, « curam reginam pri- pessundari,provide cognovisse. aut |subripuit, certe maternum fllium et deflebas immersisti, ut « nos tibi evidenter haberet,multo matrem falsitatem regnum temeritatem vero suspectam scias indicio atroces « rex sic inter heu «innate enim in deterius et agere, que filiiderogarent,et honori et quod postmodum esset asserebas ce ili- oppidaque large distribuere;regios paulatim exhaurire me eum sua || dicens transferre, rex regni statum vatas « castella persuaderetemptabas ut regni regi vero « tibi liceret aninium ipsam erga regine consuleres ut aspergere, administrationem «et c venenum habiturus. « FALCANDI H. mine in curia 16. nunc] dopo palam 30 LIBER 5 io prudentesac « viros « non « forsitan « mani « te « dum « te « quidem possishoc non ipsum, ausu contumax « quam calamitas ac rebellis, eoque veniam tibi velit ac seipsum minis cancellarii 20 io. est 2. quod] PC amittere negaret il 23-24. in queste sole « « « 3. terre]AB admictere PB 16. damnatus del F. è da Romualdo habito autem, parole: cum eo « Falcando. de comitis mentem armatos C kalamitas 4. circa C Henri riassunto Cancellarius [GilbertoGra- et obiecta Rogerium iudicem comitis certe 25. morte neglecto, ipsiusconfessione sua contra] AB comitem Henricum Consilio, vinensi] fratrem regine capi fecit et apud ei quod Rhegiumcustodiri,imponens U. ei iusiurandum dam- custodir^1); subitoquenuncia- est Salern. (1) Cf. Romualdo (p.437) quale dice che Enrico fu chiuso Reggio. Tutto il lungo rac- conto probaturum asseruit, prorumpens, ita prodidisset. palaciumiussus et C inter opponeret, causam periurum, qui iureiurando in curia milites Henrici P dari sibi illius dieta refelleret, nec verba ac proditoremappellabat tum cuncta conspirasse,at Rogeriusiudex, nuper nec purgaret, sed in contumelie 25 terram pulsari, neque ille negabat se adactum ut ingenium perturbava, pnatus, intra regiam solum non per regni et maiestatem quibus verbis adeo prestitisse. Consilia sibi eredita in quo, insperatopalam esse ex interim cancellarium contra productusin medium, quod dicens coniuratione tarde timideque deprehensus, respondit, anxie stuporem se nunquam facta contra obiectione copiam !ut quamlibetdilationis metum ergo iure tibi negan- quod capitalemsubire sententiam, et audiens criminis se quidin esset regiabenignitasindulgere». itaquecomes gesserat, tanti opulentissi- nobis meruisti ipso tua quibusdam tue, quam argumento et perturbator, es id quod temerario,subripereconabaris. inventus Henricus 15 terre id postulare, es possidebasamictere,sed «nisi consiliis. nisi putareris, ausus 137 habiturum, et quod industria spei ac fiducie reponendum. palam « SICILIE. facturum eorum dicere vere REGNO strenuos recepisti, presens sit que DE 18. A B illius in domum contra] AB 8. nimis circa purgaret] C 21. (sic) « ipse cum « et multis comitis cordi, però, lesa Cf. p. in, da cennata più Romualdo p. 143, rr. innanzi Si ripresso ». al pa- cancelliere, La circostanza r. fu rinchiuso Enrico detta nota iurasset il Salernitano che contrari umori cancellarii mortem Gilberti il che presso ce ac- conte Reggio, dallo stesso F. 7-9. 9* è Cf. C 45 D 138 urbem totarn recepisse; se iussit armari et inde ab a dimittebant inopes vibus fessus abbatis curia paci indicio iam fa silve ni- tumultu urbis ergo adiens,ultro con- indulgentiarevocaret, datus huius manifestavit quoque se est, quod eo idem, confessus Henrici auctores aliis cum id tarde 20 secutus ; sed circumventum Il C PC 21-22. nome « Solavie edizioni è poiché ergo iurasse comitis » alcun dato I codici hanno giustificarlo. la quale lezione della alla «Sila» aliis C transfarum mente 12. 16. CNevusini C 25. iudicio 26. A 19. C o i famosi supponendo una per Silanie », « « tuia « ses » « per per » po- « come Rometula Vicarienses PSolavie revocabit ingentem (sic) ab che «Solanie», ricorrere in C. Consilio 25 pleriqueconiuratorum 6. P Pharum manca cum eius se leg- delle trascrizioni errate probabilmente pri così frequentinel trovo non enim CYspanis yemis cui ambigentem amicorum 15 temaliquanti Egidio possidenda. concusserat preconis hyemis sequutus che possa turba 5. P 13. Pi? nelle ci rerum M proditoribusexpulsisin- coniurationis omnes inclinaret. missi Sylve boschi io ver- proderentur. hostibus itaquecognitis, ingens cancellarium tissimum tutti in Solanie eum persuasionum fraudibus sollicitudinum errato, eodem impetrata,carceri fuerat, cum eos offerens,EgidiiVenusini universis Sorellus exemplum, Rogerius non fuerat multis regni terminos extra restituta,regis ipsiusinterim ab iurasse,multis Cala- in gestum et cancellarium satisfactionem congruam precibusimpetravitut tegreque (1) eorum 5 fuisse participem, veniamque conspirationis se poris sustineret exilium,donec P quotquot omniumque pars magna Lusciensis eiusdem est postulanset 20. omnes Messane consumpti. asperitate sedato, Bartholomeus 3. C ut relictis armis, illi, at saucios, nudos quorum ; perierunthiemis venia crastino quod vero tandem beri|busaffligentes, terra populique metum fugientibusoccurrebant lucri audientes,spe 46 Greci transierunt. urbem per Hispanis retrudendos. carcerem arma suosque imperatum fuerat,prout quisque celerius poterat, eis briam e. discedere alioquinin ad civium Gravinensis preconia denunciatur transeant, fuerint in inventi milites comitis iuberent armis voce die Farum eadem ; multos palatium convenire; missiquesunt ante hostiarii, qui cives sedarent. in motu esse cancellarius tunc concurrere. ut FALCANDI H. di nomi F. giamo pro- (« Solanie altrove », » « « » Rime- Vacarien- "c.) o piut- tosto quelli dai quali potè nome « trarre il Solano», casale presso Reggio. LIBER singulosvindictam radicitus extendere, nec amputati, cum ut 10 5 in viros Gillebertus hiis omnino prevaluit, porro conscios Molisii Richardum ipsiusconsuetudinem vel membris gerium Post proceres ordine ex adolescens 'bonelli, in medio fideliter se rum 30 iuraverant comitis 12. regisac 2. posse PC his 17. PC in B. manca 13. C Cf. p. 6, 4. rr. P 31. B 11-21. capitis quos] B curiam omnino modo olim P in integram vocati tan- abhorrebat. comites aliique frater Car- Tarsensis Molisii comitem, inter fami- PC quod et adversus solunr non et B 24. consilium P ex paucos ha et pa- Henrici ore approbasse, B C deservire consocios eos cancellarium consilium tyrannice 14. Rogerius (sic) luogo di sed Ro- nobilitatis preclare, surgens et enim 11. cum sed piena sententia, hiis]qui ipsum quedpiam 20-21. 29. P his vel enim pacem agnovissepropositum,sed tyrannidem episcopus (1) consensisset. eorum aliiterre constitutum, erga regine|| [beneficio gessisse,cum expu- alias latenter interrici, suo dixit: Richardum procerum, liares curie curia dudum illos oportere Boamundus consedissent, egregievirtutis ad- cum proniorcancellarius ad tanti plenius agnoscentes, securitatis igiturdies,cum paucas cen- quos maxime mutilari: hoc principalibus et vin- proposuerat, occurrisse. pelagusdemergi,aut crudelitatem in misericordiam tam a congruum tirannidem utilis quidem malie sentiebat,neque comitem, qui eum prudentissimumregno regem peperisseW. 25 in saltem b Gravinensis, cuius comes constaret, esse aiebant providerent, diligentius capi,vel captos non 20 et sed impunitum evadere lerat,videret ultionis sibi tempus futura 46 paucis exponens, honorare contraria illorum quempiam aut participes •-"• persequiconaretur; suam nobiles,quos sententia versus [suaideoquecancellano || viribus uti posse, vindictam desevire. sceleris qui contingeretqui superesse innocentiam et tirannice sebat oportere 1 ad quidem beneficiis quam cere tamen omnibus convocatis,[inpresentia ignoscens, regis] curiam impunitatem concederet se vel in hoc malum posse deincepsmitigarepotiusquam eos eisquesimul]ad addcret modo eo vellent iniurias vindicare. propinquorum debant 139 pluribuseorum certe conspiraverantcaptis,semper 5 SICILIE. potentiam attendentes, periculosum estimabant et numerimi REGNO DE cum PGilbertus manca 25. negotium in AB. C Tharsensis Padprobasse e 46c debuerat, adversus ut nec, segnius asserebat. oblatam ut impotens ire, velut erat clamabat crimas, esse susceptam minimo, prò doloris devote potuerit,cui impetrare,cum nec Robertus dum Apulia finibus invasisse sidere. ad hec Mandram ille sibi dem c 46 d a hec eum oppida laturi. eadem agerentur, fuisse forte Monopolis itaqueproceres sunt sententiam faciendum de Robertus pro- surrexe- Lauro comes Rogerius comes, Sangrensis,Rogerius comes magister comestabulus, Florius merotensis, iudex Tarentinus I. P B piam n. ea 27. B ii iam quiquam poterit lege P praemuniisse 20. 12. C 31-32. AB 3. P obiiciens C instantiam 6-7. P lachrymas affuisset peccunie (sic) Le 4. 13. 24. 9. neque] C P itaque parole magister Camerotensis - Abdenago et ei] nec P C subsequutus eisque 18. sunt 35. mancano io. gaitus A P in his C. B 19. mes Co- Gi- comes racii, Rogerius Tironensis quoque hiis 25 secedere, super iudicium comes, inter- aderat, negavit iudicialem filius Tricarici Casertinus, Rogerius eius Avellini, Symon ad qui dicebatur, iti- concessa, || presens iussi fuerant preerat pecunie quantitatem; 20 invasisse illius camerario hii autem 15 dederat, ut tenore eo Troianorum dieta du- sua ignorante curia, pos- redderet tunc quic- oppida regisin Troianorum familiares,in partem comitem Boamundus rant: auctoritate licentia tenuisse. sua curie erant eundem tempus certam Turgisius,qui adversus que ad partibus Turgisio terre preter omnes, curie in que comitem quedam et ei tenendam idem rogatus adiecit iurantibus neque ei veniam responditquod gaytus Petrus, qui tunc singulisannis oppida vero nisi comitis cancellano a iu- persuaderi io adversus hec furtimque adhuc, curie, Mandram inde dum sibi eius animo cancellano se iurasse constaret, Casertinus comes in id de hinc obsequi studuisset,et ministrasse, virium in la- aliosqueduos illuni sed pugnaturum. eum quippiam cogitasse, 5 adversus quidem semper subsecutus, monomachiam obfuisset odium, facile potuerat Gravinensis quam mali Boamundo ingeriquod causam instantia obiciens indignationeprorumpens ex cum se nam confidentissime ei similes stam defensionis cancellarium contra se nichilo probaturum ei falsitatem audacter autem, comes premunisse, curiam contenderei:,se probationem prompta iurabat nunquam et insidias eorum quidem ipse negare si quod et FALCANDI H. 140 Ca- Hannibalis 5. PC causam eo 26-27. B quiddoloris tenore] P probaturi 30 FALCANDI H. 142 diligentiacustodiri. oppido supereininetsumma ita potentissimis viris duobus dum Agrigentinus, autem interim criminis dem distributiW. coniuratione suo monomachia est expectare. frater dus e 47 b Gualterius interea illi substitutus eius quoque daciam Lorotelli ut comitatum eligeretquestabilem hoc commutare, tavit. reditum batur aditum sustulisse. multos et P 1. contra se his 5. Galterius facte in P. manca (1) molestari]P 9. P 21. queste de io. (sic) congessit]P Cf. Romualdo riassume diu que contraxit se manca foverat 11. in C manca PC 7. P 14. P Gilbertus in C. 25. « comes « Parisio,Ioannes « ahi capti sunt de et Sinopoliet in custodia multi positi». « « « condemnati suis a pertinentiis honore Apulia cum C comes cum rege A enim substulisse loc. cit auxilio et Loritelli 12. 20. Salern. « comitatum proposuit, Sangrensi comite (p.437) (2)Cf. Romualdo «Post hec, Consilio particolari questi Richardus Gilbertus «cellarii, parole: de aliosque 25 ambigeret, non Salern. Molisio, Bartholomeus vide- penitus eos curie tutti brevi 20 corniti,cuius Perisinus Ioannes- desideriis 23. civi- et procerum familiares constitutum 13. quoque 15 precipitio facta dissimulare 6. P P dubio non consensisse eorum detineri hostium exoptabant,obstruxisse coniurationi solemniter partem] B parem sustitutus in licet nonnuilos cancellarius, at tot auprecipitatus est Lorotelli,Roberto spem erga illos blandius agens, tamen che revertendi comes inexorabiles inimicitias susci- et desideriis summis vero postulans impetrare^2), facto, multorum comitatu viribus nullumque,ut [esti- tantam gradum erat quo enim accepto nam, omnes 8. P in io filius, comes Gillebertus curia a Apulie congessitinvidiam tatum totis partem cedere periculum,in superesse iussus Sangrensi,Richar- Rainaldi comitis sibi prospere super constitutam comite cancellarii puer, per loca accusatore cum cancella|[rium opera]sua om]nia eva[sisse, m]abat,iam pacta patrisobtinuit. Gravinensis, considerans insidias Symone mortuo eius- Modicensis autem ; nec Parisinus diem datisquefideiussoribus, integreterram creatus, presentiamsuam principatuSalerni in et sunt sollempniteraccusatus, Hannibal tuebatur. su- episcopus Bartolomeus Sinopoliet condempnati munitissima eadem formidandum. hec in curia gererentur, de Iohannes post itaque coniuratorum molestari. subtrahebat,gravise fingensegritudine curie multo nemo captis, cancellarius sibi crederet pererat quem iam hiis : ili can- Gravine omnibus obtinuit et in recessit». ne atrocius rem scelesto a iussit ergo .vii. galeas armari, que Odonem Quarrellum in Fran- in sub et Hispaniam custodia eius fines transveherent. tensium interim comitem Italie finibus sita est, ut inde LIIII. De reditu die .xx°. mensis autem Apuliam die martii a 0[do] [arripiens], 47 iter rex c- (2). per[venit] Panormum transiens (3). est reversus mansit, multum omni Farum comes Panormum. regis .xna. ut galee rediturus ab urbe Mes- Panormum || Hiisitaque dispositis, eiusdem bertus facilius discederet. sanensi 15 et Regiiser- in extremis super Farum promptius eum prirnum rex susciperent, quam in Arela- usque in castello autem vabatur('), que civitas ex oppositoMessane io ut ad fratrem remicteret. transiturum ciam fuit regine consilium Caveosi de eum datis ei mille auri unciis 5 aliorum eos facile revocari. propositoposse Montis comite vero 143 persequivideretur;simulqne sperans penis admonitos Henrico SICILIE. REGNO DE LIBER Gillein suis [eum milijtibus Quarrellus Messane vero re- admonitus et diligenter preinstructus cancellano dilationis occasione post discessum sublata,statim regis galeas intraret. LV. 20 De officialibus (4). curie Richardus camerarius, Matheus magister palacii gaytus Interea Gentilis Agrigentinus episcopus, aliique quibus notarius cellarius I. rem C actrocius rellum 14. P et 7. .xx. Quarellus can- dissimulando (sic) PRhegii mensis 17. P manca 2. B scelerum scelestivo 8. PPharum in instructus PC. 21.2? 3. C 9. 14-15. semel impunitatem indulserat, P C Caneosi Ytalie Gilbertus e 4. omette 15. P C Yspaniam inde Pharum 5. C 13. P His 16. C Qua- .xn. Oddo- gaitus Pasqua che nell'anno 1 168 (1) Cf. p. 137, nota 1. seguì verso Romualdo cadde ai Salern. (2) (loc.cit.) 31 di marzo. della dà la Cf. data Salern. loc. cit. Romualdo non precisa (3) partenza da Messina dell' Palermo arrivo a e (4) Dopo questa intestazione C non della corte; ma dice che tale ritorno mi sembri ne porta altre,e sebbene e H- 144 nitebantur rabiem conceptam beneficiis emolliti,sed, velut et cautum formidantem. tuisque se dies in ramis in perseveraverit libertatem 47 pidanos lium civium aiebant,nullas voluntate 1. ab per AB ' 22. A rabiam ex ed C ad P divisioni voluto molto di chi il criterio del del la lv, le in in- io le intesta- codice, darci se- i PC 1. a p. P 20. libera solum 2. qui C emoliti aliis (sic) 16. P Ioannes terre sue suis, et eos quibusdam P reditus il primo 21. Saracenos capitolilvi, 150, parole : « lvii, dalle il «ras»; secondo Inter cioè lviii, parole: has « a p. e » 161, dalle Has licte- 156, dalle il terzo Interea Gen- a parole: maggior chiarezza frapun po'di spazio fra i tre suppongo posti capitoli, p. non dovessero, B 24. primo sotto cap. mobi- redditus, se sponte Grecos ab eis omettendo libro continuare meno fuerat,op- illilibertatem at vellent 1 15 exigeret].liane eis partem et adimplendo comprendere seguente zioni, le quali parmi condo nuper ma- La||[vardino, data ripete et Gentilis Agrigentinus (sic) partem o generica del e de debere, sed aliquotiensdominis 7. PC partizione arbitrarmi cuius rei nullos pretendentes, aliquoties C suis dominis la materia populis Sicilie Iohannes Bonelli autem «tilis». (1) 24 io cancellarium, si diu sublaturum. quod Sicilie nitebantur (sic) 1' autore, una titolazione posso dopo 19. P mediam prebere capitoli,abbia tutta multaque Mathei exactiones exsentia difficile che pensò dando servire; Sarracenos Levardino C multa instigaverant, qualibet necessitate,quantum urgente confodiant. ut iniuriis, affligebat omjnium [rerum oppidanorum et con- quibusdam s[ue consuetudinjemasserebat. terre sito propo- eliguntur aliis universis potestatis, terra mu- palatioiuxta e quam habejbant[medietatemab esse rex in- periculi5 implendo in ipsa turba gladiis argumentum tantis suos quas enim est cancellarli cui rogatu ubi habuerant hactenus quam et in culmine eo illisvisum gnum d dehinc difficile persuaserant non ultra milites prestito, Panormi tam cancellarium quibus pollicendo e. ex exierit,cancellarium adversus oppidis improvidum integropactionesinstituunt palmarumW, civium conside- virium, facile suis insidiis, tanquam obligantsacramentis; multos et Gravinensis esse et iureiurando prefigitur, certa suetudinem comitis illius erant nec difEcultate superata, nichil omni rursus urgere, subtractum itaquenovas qui dominica sed absentia ex estimabant patere iam eum efFectum ad multurri cancellano rantes FALCANDI « A marzo 1168. 20 LIBER putatos. nichil hec cumque cellarii notitiam maluit seduci, qui io contumaces coacti impetrantes, raverant sustinere. ili11 m adversus attulit ut 15 redditus consuetudinem 20 a W. carcerem inde nullatenus consentiret tionis caput 25 erat spe- populi Sicilie iuxta cogerentur, haberet. vidit nulla defensionem ipsiusiusiurandum morte que oppidanorum odia et universi ut non eorum suos Gallie aucancel||[larius eos mansuetudine, notarium, propositorevocari,primo Matheum iudicio preeminebat, sollempni congregata curia,] quiceteris astutia neque] posftulatum, iussit in liberos dominos plurimam oportunitatem solvere ubi consiliis, nullis beneficiis audaciam, interim patienter suam civium proponere eum cives que agnitiseorum tem, cancellarli exactiones et annuos itaquenichil multorum dicentes id suscitarent, adversus iniuriam sunt hostibus res ea fieri decer- rusticorum esse iri,ut rebelles existerent. ac temeritate multis quod postulentoptinerecontigerit, id perniciosumexemplura datum inde neglectoConsilio, adduxerat secum hanc intolerabilem siquidem eos et de Francia can- Iohanne Sancto nullain illis iustitiam oportere hoc super dicebant nentes, de magistri comestabuli quorundarn quos ad rem allegandoproficerent, pertulerunt.qui Roberti Rogeriique Tironensis 145 deannuisquepensionibus dicantur solvendis redditibus villani 3 SICILIE. REGNO DE et ut milites,quos plerique captisunt constabat. prestitisse Richardus vix principinm, liceret ei offerentem, recipi congruam regina cumque qui coniura- gaytus caperetur, tandem de cancellarius id solum beret palatiumegredi,neque copiam hamilitibus colloquendi.episcopusAgrigentinus, captissociis, nichil speireliquumvidens ut ad peragendum propositum facinus ne optinuit, 1. 6. P reditibus eis C illis] 12-13. C attulit lemni capud 25. P « lerni «causa obnoxios 2. 15. Quod 3. P P reditus Ioanne existiment 17. C plerique]C plurimi 21. consuetudine 23. PC gaytus C 4. 12. P Tyronensis opportunitatem (sic) 19. P sol- 24. A B Richardus obtinuit Salern. Mattheum p. 437: civem Sa- magistrum notariorum...sine capi fecit». Ma soggiunge « C hoc C existerent] io. opportunitatem Romualdo Cancellarius P obtinere Pafferentem 20. (1) Cf. 1-2. 8. P extra factum 17. Falcando. grave resedit «omnibus « ctus et Mattheus « discretus,et « enutritus,et «bate molestum, quia predice homo erat sapienset in aula regia a puero in agendis regiisprosubito: fìdelitatis inventus ». IO c- 48 a 146 convalescat,statuit partibusmutilata conspiratio tot urbis cellarium multos sperans Willelmum^1) alios consilium paucis militibus Agrigentum, eis 48B discedens, occulta Sicilie veneno sumat, regina,quam trimonium contracturus propinquam adversus qui]fidem satis iusta visa neque Panormum AB suam in P 19. comitis aggiunge Gulielmum manca C. C. est est^, ibidem situm dopo eiusdem Gilbertum 13. 15 hec et populo scripta persuaderipotuit, autem rex re- ac iusticiarium cum C nunc] dimisit 20. C P ut ambagibus interim 5. A iuxta curiam veniens in appellet 14. 22. C secuturos sequturos 9. B B. B eo] agrigentinum 23. C 25 in operum 6. Willelmum] agrigentinum (sic) (sic) es que Marci, quod servandus,donec manca B ea multorum excusare, in castello Sancti facturum 7. ad 17. et eius manca 26. P ca- stellum (1) Questo « bertum « lielmum 20 Burgundii custodia eiusdem cum niteretur testimonio,ductus valle Demenie in qui quibusdam gesserat C nichil Burgundium proditorem sub transmicterent. convictus 4. opor- regiisAgrigentum miserunt, precipientesAgrigentinisut episcopum tanquam P prevenire, rebellandi. occasio est gina fugam episcopicognoscentes, licteris trans- detestabile per- Messanensi et io appellat,ma- tam eius machinas est, ut unanimiter vo[luerin]t Agrigentinishorum verum ipse sibi nunc regiservare consiliorum flagitium, transmisit. aliorum et ut || [ventum esse]necessitatis, ; eo Agrigentipublice concionatus palam suam proditorem insurgereet antequam petretur pervenit consenserint, primo non extinguens,regnum regem omnes [Siculos teat ei inter cancellarii propositum esse quotquot proceres, capiat;inde cum hoc 5 curie,cum notarii Mathei populum, convocansque simulque via quadam eius et quod licentia itaque,sine captionem exponit,dicens omnes Calabria,iuxta in facturum. clam socium, facile sequuturos, suum can- confidens profiteri, coniurationis Leluciensem idem convenerat, adversus oppidorum populos inimicitias eum Giracii,eiusdem hortatu eos in apertas comitem Rogerium adiacentiuin Agrigentine et et commovere e. FALCANDI H. », » che nome, nei codd. con suetain AB, viamo« Willelmus dove una è in P è « Gii- nella scritto « Gu- anche forma non ordinariamente », come si è contro- seguito presente edizione qui (2) È Sicilia Noto per nota nelle e serbare la antica tre e come seguo uniformità. divisione valli di Demona, di Mazzara. della di LIBER eius series ad REGNO DE SICILIE. CO, perferretur pontificem Romanum reique difficultate sublata, viribus induxisset 5 industria suscitasset. diutius morari comperisset, quod futurum contumeliis et io erat viri concipiens,minis mente infra precipiensut epistolam, lucri spe omni post susceptas licteras, triduum ernergens cancellarius terrninum presaga ei direxit plenam casus QuarrellurnMessane abeundi constitutum post conspiratio forriitem unius Odonem cum nam, metu prudentium virorurn malorum sopitum extinctumque pene terneritas denuo novus niultorum periculum et ita iam destituta omnino poterat, nisi non deincepsrespirare novum 147 neglectaomnique fatali iam [immiratione,discederet. || at ille, dampni posthabita tenebris exce[catus], nullis inde cupiditatis precijpitio, nente solum 15 tanto Siriam periculo negligenterobiciens se inter ceperunt manifestius hanc de civium et Odonis Quarrelliclientes, qui in domo qui ob ubi at probam C PC ac ignaviam ebrii . proferretur P 3. C ludum multis (2) eos verborum patienteraliquamdiu abscederent,vel iugibusaccensa denuo] novas 15. PC Salern. tace (1) Romualdo riguardano il vescovo genti. (2) P e tutte le edizioni fatti che asportare, ebrii vagari con- ab iniuria tempe- contumeliis,propulsato iraillos aggressi dedocuit, raptisfustibus, obiiciens 23. C et ludentes invenerunt, eo- cancellarli multis loquacitatem eorum 14. ut ira iam patientiameos metu, om ferentes, et Franciam per urbem quadam timorem sustinentes,rogabant eos rarent. in improbe perturbantes, cepere iniuriis irritare, 1. in licentius ipsorum temeritatem conquisitampecuniam forte Grecos ludos rumque in navibus aliter eis indulta non conqueri,deinde occulte iadignari, suamque iniuriis sueverant, 25 a cives molestissime exactionem primum se ut id qui predones alienigenaspaterentur regni thesauros accusare sed pecuniam, transituris extorqueret copia transeundi. 20 avelli,ob persuasionis nfullopo]teratgenere precibus, aut minis B eorum di Syriam 25. questi di Gir- verberibus represserunt. de B C AB rogantes hanno «eorum» dubito di di seguenti 9. AB novo inter senso A B e A 21. C ascenderent come preferirela perchè più alla inde 12. Syria e poi peccuniam Odo manca Quarelli e 28. C; lezione C Oddo ma non « conveniente grammatica. eos » al e. 48 e 148 Quarrellus ea oportere 48 d seditionem ad et differendam. semel ille,ut tum liane ad quasi ne- in tempus iram citer eiusmodi sibi dedecus illatum impresentiarum ob pretendi,ut factum causas nitas; nichil sibi de rusticorum expedire nunc ut stratigotuseius derat invenit. derunt non sed hoc tempus esse dicto blandiri;neque fretus equi rapiditate quo segnius pides proiecerunt. videntes in odium nem novis reginam sed quid regi contigerit, et c. 49 a itaque tota evidens borabat rebellandi ut si eum, iam rospon- animi esse ut, ceteraque la- ad- seditionem ad tumultuum predia possiderent. constare discrimini perstrepebat,25 turbine rerum volun|tatem contra ubi quod la- regi regi- Messanensibus flufetibus agitari], in hunc modum seri- 30 epistolam direxerunt: ptam « 1. 20 Grecis omnibus quidem vivat,magno exercere. 5 cum eum quoque satis adhuc iudices 1 redemptio- civitas falsis rumoribus quidpiam minari, cognitum]est, falsa civitatem opinione [delusam, imjmensis neque 32. conglo- navium pretendens indicami, eo iuris res post fuerant,Grecos stratigotus, neque neque [plebisauderent 11. ob nupsisse cancellano, neque vero subiacere. id vineas eorum, multas lacessitos,ceperunt Francis expulsis, ipsidomos qui acci- pariterirruentes, eum verteret, Latini iniuriis hortari,asserentes eos in inducti Francorurn eosdem versus ubi locum io ergo cum civibus debeant stratigoti fugartise in innasci ; multitudinem ibi Grecorum impu- cepissetasperiusconvenire, cum quos timoris terrerentur. ad satisfacturus voluntati plurimam pervenisset, batam ceteri exemplo eorum ineffica- sequeretur confederatione 5 reliqui, puniendos ; hoc con- nullum motus subintulit: quicquid acturi] essent admictebat] consi[lium, istos urbem animos interim ultionem iniuriam, et gligendodissimulan|[[dam gruum civium pronos sed amplius asperari, nunc Grecos variis respondit: autem precepit.stratigotus rumoribus concussam non cognita,stratigotumaccersiit ipsosquesibi re captos exhiberi c FALCANDI H. Willelmus C nunc] Quarellus C Willelmus tunc manca Dei - gratiarex accessit 1-2. Phorum in 20. P. C G C PC Sicilie,ducatus captos Grecos lacessitas 22. 5. Apulie et prin- dissimulandam] B negligendam predia] PC oppida 24. B qui (sic) H. IJO « « violare quatenus columes « de « nostrani contingeret. itaque,scitote palationostro in civitate licteras motus hanc ipsum cancellarium, sed et regnaturum, Gallias in transiturum eius ut 49 videretur ut invalesceret exclamavit iustius regnum et ad quidam, interrie erent, dehinc scitote 1. in manca C 8. P P abstinebant cum 3. iam ergo Gilbertum non] 15. (sic) C PB C hoc C A 4. 12. Quarellum promoveri proculdubio 9. maris 21. in Quarrellum primo incitari Guillelmum 20 augeretur, silentio: solum Odonem nostra aggiunge 16. nec ut murmur comitem, qui Messanenses vestra] invicem dopo facto vocem Henricum 15 existi[mans] occasionem occupare, consilium PC. in manca C. Willelmum] n. eius fratrem ingentipecunia cum rumoribus plebisindignatiomultiplicatis turbine superesse tanto eius Constantiam, Rogeriiregis fi- inde sibi dandam duceret,|| liam, uxorem aperta ductuque predictusGau- opera fridus in Siciliani transfretaret, et c- tam astruebant, quemdam Quarrellum io clausum, ob- magis utentibus Gaufridum Odonem hoc factum, Henricum esse; subtraxerat,velud moderatius rei fidem ce- regias licteras in castello maris sidione vallane); alii, quibus ratione ob tari, civibus reci- expectaret, venerant interfectum regem 5 novam proculdubio regem paucis militibus eius, cum ecclesiam opiniones conflngere.alii audituri ^ Willelmum falsitashuius ad diutius populus asserebant epistolamquam eius fratrem faciente eo cancellarium nam appellati; c excludite,ut universis corani colloquendo varias invicem Stephanum faceret eas morarn cumque non occasiones et iussit stratigotus recipiens, populum convenire, ut et tranquillitate gaudere,omnesque summa seditionum vestra in- et sanos nos possitisgratiam uberius promereri» CO. Has perunt FALCANDI in C. manca B pluri7-8. ceperunt in manca 14. P C. velut multiplicatur (sic) C 23. Quarellum (1) il La lettera di carattere regia qui un amico stra tore, Stefano e fare i suoi dallo di cui fautore. nondimeno, uffi- comunicato ciale, proveniente forse cancelliere inserita ha volle Il ritocchi,come (2) L' primo mo- « edi- è in que- apparisce di P. varianti Cf. p. 149, rr. 5, 18. u, stesso il F. si anche dalle bertum edizione ». in tutte ripetuto (3) Intorno a pua principeporta Questo fratello di errore le edizioni « Gil- evidente posteriori, sta principedi CaGuglielmo II,cf. p. 88. Enrico LIBER mum liberarent. dilexerat, semper aliter quam si consiliis illius Odonis gnandam portum repente armisque complentes, Regium, Consilio vero 10 militum dicentes militibus comitem ut evadere, servabatur qui ad defensionem si nam ad forte,quod crastino vix accidere Messane minis, eorum primo neglectis captiforent eos instantes die tota su- iri seque, allaturos. acerrime tan- quidem posse possit,ea necessarias turrim expugnandam ascenderant galeas armatum .lx. sub accesserunt, paratimuros nec iureiu- se comes confidentius sibi redderent, alioquin ipsos si vi stinuerint,in machinas societati inde ad castellimi ubi custodia viris camerarius Calabrie tunc proditoresillieo suspendendos;sed quam 15 galeasibi repertas eorum aperientes, prestitoconiunxerunt. paucorum ad potuissent, agere Faro, perveniunt. Regini traiecto Calomeni, qui Messanensibus erat, portas rando Iohannis expu- mandato, neglectostratigoti transferunt,et septem se qui aderant,non paritum ire iurassent,ad se primo impetu nichil cum 151 universi tunc Quarrellidomum, sed concurrunt. 5 SICILIE. REGNO DE at illi et |[repellebant, importunitatempiraticammultiplicatis lapidum iactibus proturbabant. 20 in inde]vero castello toto posset se ad[modum paucos [tantum esse]victualium quod Messanensibus sufficere, poscentibusresponderunt: venerint, non rectore si 25 homines oportere se facturos eis sibi reddi ignotos,qui sine duce, sine hiis que super ribus civitatisadducerent,eorum illi statim per triduum instantissime comitem vel iudices,vel stratigotum vero nec consideranjtes, esse audiri. postulabant quospiam de maio- omnino verbis facile credituros. se citi,Messanam polli re versi sunt, et quod Iacob curia missus hostiarium,qui fuerat noa omni reluctantemqueRegium perduxerunt. milites igitur, ad armandum stolium lentem resistendi sublata, tandem fiduciaque spe 30 (x). runt C paratum 2. Pharo n. - Rhegini 3. Odonis 12. P C. prima alioqui Salern. la usata in 9. C 18-19.B perturbabant (1) Cf. Romualdo il quale con cit.) transitum manca 7. P Ioannis C adscenderant raticam Fari post quo 13. P 23. C ri- Messanensibus a Quarelli di inde 6. PC 16. Consilio Cexpugnandum Phis 28. corda queste gendo anche sine PRhegium(cf.rr. 6-7). (sic) PRhegium altre reddidenon armis et ripeteReginivero ilico venerunt (loc. brevità C illiscomitem i8.Cpy30. P Phari vicende, aggiun- la circostanza che il tu- c. 490 civitatis totius raverunt dine circa rebus 50 A eum se illius notario veriti veniam ea itaque, magna adeunt dum; non retur, sed ut Odonem fuisse diris excruciato eo desiderium licet ei ponere, finem stellum 3-4. multo inconsulte adeunt, et Odonem asino exuentes, donem adimpleri,noluit res Oddo C 14. C ad quem Quarellus portum di Messina 9. segui Infra octavas Pasqua: sche, populus Messane conversus Rhegium « Oddonem nell'ottava autem « « C in ivit et di « Pa- tumultuili comitem in C. 21 e enim 29. C vetus « Castel ne suas C de speratum sibi traditimi ». pe- [3. C Od- peccuniam Quarellum eduxit Epistola,p. 177, palatium,quod dicitur lum ca- imponunt, carcere 25 op- filirepente Oddonem Cf. la « at eum 11. Henricum (1) serva- ingratus eorum castellano preparaverant spoponderatmanca 18. (sic) 20 punien- petitionimoras sortiri. a comitem vellet,plebis tamen eorum cepta deincepsexcu- regisquam videretur Quarrellum hoc hoc incolumis timebat plurimum displiceret. posset non interficere. tam suppliciis, 15 dito redsub- eis traderet ut ec- curie eo convocata, Consilio ne secus fraudulenter curiata beneficiis, simulque videns, etsi reluctari oportere se Odonem erga autem, comes io silentio Messanenses, faceret,ut Quarrellum captum eo interea multitudine virorum vindicarent. iniurias ipsum comitem posse non postulantesut enim lintri sub societati sunt univer- stimma par]tepalacii [interiore custodiri spe traheret,optimum arbitrati sari. arcere vestesfquese- gemmas vetusW, quod in portu impetraret,eorumque perpetrato, populifurorem est, iussit transferri, illuni enim contigeratindicare, ei Odonem autem castellimi situm comes ne ipsum ad impositum, novam 5 ipse poterat plerisquecivium, suo pecuniam, aurum,] argentum, custodiri. diligentia clesiam erat, multitu- capitissui periculospoponderat servaturum. se ricas]scriptoconsignarifecit et in noctis Odo autem circumseptus,nec quod iu- secuturos proximum sue aliter irruentis cum I[missiscum igitur, comes interim domui licteras cancellano per per omnia se contulerat,ibique virorum excubantium muros posset, sam suis palatiicustos, et nam cetero quod palatium regis, in exire,ncque de comitis defuturos. superstite ei vita omnibus cum e Henrici nec Quarrellus multaque plebisalacritate suscepto, concursu omnes imperium, non FALCANDI H. 152 . . . nota M ». 3: ari s 3° DE LIBER dibus eius in anteriorem asini medium confluente,per specjtaculum deducunt, contumeliis more 5 ubi ad portam civitatis qui ferro adheserat sub odii Odonem capud pserunt. ad ostentantes, ultimimi invenire Henricus buit. Messanenses id fieri cum comes igiturut corrupta; sunt 20 inde ut diffìcilepotitisunt; non expugnari. sed Molisii soliditateroboris 25 Messanensibus 14. ai. carcerem demum excidebat; proiectis cum manca licet manca lacrimis cum uxoris in secuti 8. C 16. A C. in C. 22. P 9. C Oddonem Rimeculam ac tante ut corrupta C ostendentes 11. 18. P Taurominium C autem] P 24. P vero lachrymis (1) Cf. Romualdo cit.)che dà la notizia di Oddone Salern. (loc. dell' uccisione Quarrello tacendo i par- dovuto ticolari. ma fu castello fortissimo (2) Romena sito pel alpestree inaccessibile e del Fu quale oggi esistono le rovine. scritto U. Falcando. nel medio considerata evo cittadella di Messina. non forse fa una scrivere qui,come erroneamente linguanon come la Il F. avrebbe specie che all'isola abbia di 50 con- liberorum,|| quos caput 23. C solliditate (sic) attentata c. positi pro- interficinisi Richar- PC io. 17-18. P a uxoris eius frater autem eum premiorum tamen attemptata, nusquam missus exorabat aggressi nullis poterat viribus missos preceperant Messanenses I. C viribus quam autem silio crudelitatis abiecto,misereretur in promissisfacilepre- et oppidoquidem liberarent, castellurn pollicitatione multisqueminis a dolo castel(*), M'athei castellanifides, licet multa et prohi- pene regis exercitui,quatenus tam comitem hec occidebant, poterant castellani fide Tauromenium Richardura diutius sepulture.inter interminatione venturo fortissimum,occuparunt, lum urbem per obstruerent,primo Rimetulam poterant, aditus viarum discer- (l\ publicasproiecerunt transalpinos quotquot donec pi- inexorabilis vulneribus lancee traditum Greci 5°B ceexemplum sequuti, et autem cultrum eorum confossum illud in cloacas est c- insistentes. ad lingebat cuius affixum eius autem quidam aspectu innumeris inde furtim sublatum quod 15 omnium ingentieia- cum eum verberibus ac hoc immergens cerebro, cruorem magnitudinem exprimendam. teri membratira io illius quantispotuitviribus sanum urbis est, in populo ad universo interim ventura, IJ3 porrectis, capitevero partem dehinc acclinato. contrariam partem SICILIE. REGNO un « Rometula »; egli straniero traaltrove, nome proprio sua. IO e dum reddi comitem mature necem illorum solum morti is missus qui dixerat quod dudum solveret hostium et Matheo comitem itinere expeditum ab CO periorem comitis multis dorsi confosso ipsumque ciata sunt, tanto quod diti neglexerat,tum regi, geret, micterent, omnesque 2.etiam]Pet noverant 16. C feriantis 28. Cataniensium (1) (2) ei manca (sic) quem] AB Cf. p. 53, Cf. Romualdo cit.)che come rello dà soltanto per in nota 3.Ceiusmodi P. 8. P quod (sic) 19. PC razione Salern. la notizia castellum amicorum «etiam della libe- « nium ad (sic) Taurominii 5. « Richardum, tenebaturin PC (sic) caput Cataniensibus P Riccardo conte per- terram is]Chiis 14. 26. sanam Mes- onerari naves (loc. guenti parole: del Quar- peredu- interim 13. Psomno del suadere per- obsessum ibidem 20 nun- victualium Cactenus 4. opportunitas 1. la morte ita Matheo constituto. insuper Cathaniensium 5 tamen concessit,ad nichil omnino ' su- expetiit;visum|[queest Messanensium naves cusso ex- tenebat ubi cancellano termino astrologis ut scripsit deferrent,neque i.non]Csi hec pronajque voluntate ab certo Cathaniensibus 7. AB ca- retorsisset, Tauromenii exercijtu congregato Messanam] exercitum autem demum [illefacile quod cendum illius facile turbatus infortunio,consilium repente io ensem perterritus pretenderatvulnerata, alacres receperunt. ut ad mox transfixisset, manu vulneribus, Messanenses comitem miente die, dor- fuerat,amplexus impro- patratum inter humeros sublato ensi ut comitem ergo cumque repente capud 5 ipsiuscastelli, quem eluderet,et illi cultro quem partem quam M. eduxit insidias in id opera proditor,cuius eo spoponderat,Richardum ut vidisset comitem, cum vidum, ferientis conatum P resperserat. contenderet, ille ad strepitum pedum recto sibi paratas et arripuit, d proditione nota aperiret.quadam castellano, gavarretus, sompno, nisi ei carceris vinculis a stellanum 50 huiusmodi primum temporisoportunitaspateretur, Richardum quam ipsum se pollicitus persuasitei fide, multa interposita noverat, etiam illius animum intelligeret defletti, gavarreto posse respondit:non fore,veruni nullius infamie fuerat,cum non ille at antequam occurrere, hactenus fedaret,quam tum contingeret. sibi tolerabilem audacter paratum vitam e FALCANDI H- IJ4 con le se- comitem Populus qui apudTaurome... carcere, liberavit ». 25 LIBER subduci ea Calabria Nicosiani, Capiciani, io adversus ut nitentes, nam 15 interim rebus se Giracii comes, proviso modis ei necessariis occultaverat dissi||mulan[s adversus suam opem ab adiecitqueut preoccupaverat, desiderium et Matheus rat. ab audiens quod castellanum dine bat Messane episcopidubiam hostiarium patacioclausus P ad 16. C damnata illius absentia datam colligisseactenus - 29. P dava nome, lezione scritto B Rendacini in mancano (sic) 21. 6. C C. ab] P 11. AB deputa- teneretur, videns Ansaldum sibi perpetrandi quod opta* eius socium, penes 6-7. Capiani .xx. ob M. 24-25. 13. P PC Le parole da constitutum constituerat qui ad 27-28. P cellarii can- hoc tudine vale- opportunitatem (1) Questo erronea 5. dubiam haud agno- valitusuperiori parte palacii oportunitatemagnovit,et Constantinum 4-5. acci- munitissimam arcem fuerat,simulque gestum cancellarii in amicum detineri,ex in nunquam defuturam, iusiurandum Andream cum civitatis iuraret ut urbis initio fidem notarius autem im- hactenus eiusdem cum civibus suis idem visset,et ad ipsiusarcis custodiam 25 autem ex quod Messanensibus eiusdem iam cum exposuit,iussitque conspirationem multum cancellarium tamen pu- casteiapertiscepitin]diciis profiteri, universis cancellarius peret. milia laudata fide, quorum episcopo colloquium habens, persuasitei 20 persuadere oppidis.xx. muniens, Cephaludium adiit laquesua mi- confidenter educeret ; constitutum rebellandi collegisse, virium can- dubiam premunirent. Rogerius vidit denuo ubi qui omnibus exercitum hoc eis ad (*", detestati, legatosPanormum de solis Lombardorum cancellarius terminum sterilitatedam- tuebantur,haud habiturum. ubicumque preciperet, gnatorum, ut scelera Messanenses quidem eum anni hoc Randacini, Vacarienses eius beneficia ac aliunde super ceteriqueLombardi cancellarium, et rogantes eius interea Maniacenses multa proditoruminvidiam nullum enim pnata, vix sibi sufficere poterat. serunt, singulastabulas subtra- carinis indixerat,cum expectarent. cellarii partes ob 155 comportande subtracta copia,Messanen- annone res, funiis necesskatem solarium 5 SICILIE. precepit, singulisearum hendo. sibns REGNO DE « altro di nomi Vicarienses esempio di propri,an». Si sa che Vicari fu colonia dei Lombardi, come Randazzo, Capizzi,Nicosia,Ma- niaci "c. e. 51 a 156 H. custodiendi solum quem nibus impulitut eo genti ad cancellarium 1 B audaciam et spem 5 Avellini laborabat. circa viam Coopertam manebant, videntes sed rixas quidem impetum debant fedus se has Inter hensus, ab Ansaldo ceteros quam faciendum set nam insidias curie sibi fideles ignorantesnusquam 2. P 7. C aggiunge scissas cancellano vuoto. C acclamari quod in ere- ij facilius effecturos. (sic) li. se non] 29. vel certa] PC 26. Francorum copiam (sic) fuit : ut, militibus suis 20 Lombardos tam vix moraretur, Roberti cancellarium,sine (sic) potissimum accersiens, quantum noverat aptiusinsidias (sic) ei consiliurn cuius nescientes,Panormi facere quid pos- comitis B C ut insidias in quam militibus tertia 12. manca morari rege in aptius astutiam 25 et assere- quopiam profìcisci, ipso palaciopreparati, at, ubi premunire, sequentis C. Mellenti tutius in prefixerat manca AB hostium tantas sententia,qui prpditorum liceat armis 3. C servos Ioannem spazio è nemini in iuraverant adventum. ibique regis prestolaretur Francorurn oportere ubi et io partis pecuniam, et reciperet, prevaluittamen evasurum. nec favore primum esse uberius se diutius consuetudinem bant, com- cancellarium,eo decerneret. congregaret, ceterorumque quia statuit sciscitari Sicilie si Panormi eum, 5 familiares curie inter cum astrologiprefixerant, quem quos exercitum Marmoree vie congestam ibidem castellano munitionum aliquam se- et periculacancellarius depreambiguitates neglecto termino in ac civitas variis scissa quem fore eum arbitrantes rerum turbine tanto primam sequentes, spem facturos,in se de in conspiratoribus ergo inierant,non lucri quod optaverant se tunc seditiones et contingeret.optabant autem illius multam inter comitem, prefixerat Iohannem eo cum superioriparte utriuslibet traherentur,sed domo et eis quam pleriqueviri rapinis assueti,qui et in et societatis inter exorj|tas, illum certa erectis,in partes rursus assensibus in die quod venientem, Rogerium et persuasio- palaciiservientes, qui fere quadrin- faceret curiarn multis erat, tunc portarn interfìcerent. iarn cundam e. palaciicura universos iurare erant, Lavardino FALCANDI 28. 18. C rege manca C. 4. dopo P Ansaldo in C e lo 30 158 eius gentiedomus singulaloca rius, ubi domui de pinus,Robertus militibus. interea Rogerius militibus suis ipsum eius milites quam totis viribus vero et servis cancellarii Sarraceni Christiani fieri lignorum magna cumque 1. 5. P B C eiusdem 7. PC io. P 16. eius"]C ipsius 21. C assistere B Gulielmus insistando A Willermus 19. (sic) (sic) contigua 24. 30. P 12. P C ad instantibus manca opposita in P. 26. domum ante civitas 25 audientes, ac liber in C. 13. manca C C 4. ibi]B Saraceni supponere. 3° introitus, patuisset B in ecclesie portam ignem premunivit manca Tyronensis designatis eis 3. P ut vehementius, videntesque foribus 9. et 20 que quo- ingenticlamore tandem profìcere, opportunitas erat auda- universa tunc cum instare in carbones P 2. de venisse eis composita, decreverunt strue redactis iam nichil etiam Matheus belli notissimum crediderunt, moxque insistendo diutius locis sibi prohibente,reddiderant. signum ceperunt parte quibus clausi fuerant accersitis, preceperunt strepituconcurrentes, se locis in tympanis personarent. ac quam regisid iussu de multitudinem totani nemine dignitati, buccinariis tubis de Richardus gaytus pristinese exeuntes, tam solum non 15 lane cancel- omni ex repellebant longiusquecogebant absistere. notarius in immen- tam pariterirrjuentes, eum foribus erumpentes, apertisaiiquotiens cissime acerrime segnius instantibus resistebant,verum deputatis nichilo qui ibi repererat quos ambitu, ceperunt obsessi io Francis fugere compulerunt, domumque oppugnare, Lu- magister comestabulus populi confluentis in distendebatur multo que Tarsenses, quibusdam cum Tironensis excrevit,Iresump[tisanimis sum ei semper Cantuensis, Hugo comes, multitudo iam qui autem Boamundus et viros superveniens, proturbabat. at ubi c-52x Mellenti eccle- campanarii fortissimam erat, in Severino, Alduinus quoque plerisque5 discedere,per erat Carbonellus Sancto cancella- pervenisse, cum recipit.erant se mam maxi- vero excluserat. passus contigua sue adherebant: Willelmus non se munitionem plano familiarius cum a quos militum premuniit. in id discriminis videt viris nobilibus in disponensambitum, murorum repentinusplebisconcursus rem que defensione congrua partem siam fuerat,milites peditesque, prout commissa cura oportunitasexigebat,per locorum ut FALCANDI H. concursus C Barenses sibi (tic) C. 20. 29. se plebis Tharsenses i^.Aarmìs P manca aliquoties in PC. LIBER SICILIE. REGNO DE pleriquemilites cancellarli, quibusuniversa sustulerat, opposuerunt vires tandem illi per at euntes, milites repente captos autem de 5 defendendis muris munitioribus locis adhuc effecerunt. campanarium redeuntes, cum 1 cancellarli libere multis iam multa lignorum bant ; nam diutius saxis eorum igne constructum notarius non ab imo in ergo incepto,cum itaquenunciis qui 1. eos universa"]P immensa digentibus(sic) palatiomanca AB in ingredi (1) La C transactum viderent nullatenus io. P C. 2. B conatibus repererant 19. C 13. admoveret pro- penitentia P regno mis- ita de- proponerent, in B. manca 20. abiurato transmeare. cognatibus (sic) agebantur (sic) res galeacancellarius armata C si ne, animi, vel libere ei conditionem est, ut 3. P 16. his 4. Pocyus cum B in- 18-19. e dopo prohibueruntaggiunge eum regredì lezione «ingredi» la leconsigliaa preferire il che il un senso P, tanto più regredì» opposto, secondo trascrierronea quale la proibizionepoteva riguardare di Cparmi possa essere il re ; ma il di ingredi». zione di « egredi ma tutto gliassediami non non e darebbe di AB 520 sagittarumac lapi- regidisplicere cognoscerent. terram eligeret hanc e. lano pa- Matheus prohibuerunt egrediC09 can|cellario pacisci, ut, cum liceret ei in quam Sicilie, inter id rium campana- amoveret, agitari.cumque crastinum, plebistepescerent Statuerunt mum populum que ocius petitioneme timuerunt campanarium expugnari, ducti desisterent ab sis matris illue accedere, nam circumquaqueturbinem duceretur 25 ad rex ab obsidione tutum esse die posse ea cum ceterique conspiratores quiaderant dicentes dum ut cense- facile dissolvantur ; alii machinas interea vellet exire 20 agebantur. alii campanarium, esse inferendas;alii cratibus invectis suffodiendum decernebant. se expugnandum congerie supponendum ignem coacervata eiusmodi ex quos vulneratis acrius nichil agerent, variis huc illue consiliis perseverante dabant operam ad 52 con- ut resistentes, inde e. trans- vinctosquecastellanis palaciitransmiserunt. bonis conditionibus instando quod indignantibus impetum sustinerent. prevalente in domum ecclesiam peditesquequi reppererant dederent multumque milites in campanarium multitudine,fatigati se tulerunt. Jo ibi diu introire. tate necessiquidem urgentissima est, hiis muititudinis metum periculi virtus audaciarn ministrante,illisautem et tante paucissimiviri || vix conantibus virtute pugnatum sumrna 5 se 159 mi contesto zione di « » « b l6o FALCANDI H. traduceretur eligeret paucisquos viri de terras libere ac indulta licentia vel in quemlibet portum Gallicum eum canonici (2) fidelitatiseos curie hinc acrius aderant ille absolveret;at familiares tunc ceperunt 52 d videns ingressus,iussit populum illue magno ad Messanensium electioni. eam confluentem. itaque formidantes, in copiam] (1) potestatem Romualdo sebbene vicende, se ne e P 24. Salern. testimonio Rimoaldus 8. P (sic) parerentur (loc.cit.), parte di queste sbriga con brevi pa- role, le qualitradiscono al versi invece « Panormi sus, « si et gliumori avquale il F. palesa fautore: Populus « « similiter in seditionem cum in cancellarium omnibus suis ver- P 14. C 24-25. tum turri transfre- 25 pri- quam eum per altera in manca diem P. autem obse- unum die mandato ex « regis et regine cum quibusdam de suis galeam intravit». Gallicus o (2) Portus portus « Galli « stante deca « » » al dicevasi Capo l'insenatura Gallo fecit, lermo; cf. Fazzello, in Cari- Carinuliaque campanarum «dit; « cancelliere,del insultum eum Ioannes - Parthenico adventum portu a I, lib. vii a De in fine. 20 ceterosque et eis ad donec commorari, ani- liares fami- castellis Partenico duobus navigiaproviderent. at cancellarius P illos interim impetus tandum C 15 vero habens curie Mellenti regressi,comitem fecerunt 2. re- moxque propelli, suspectum terra a nulaque 16. ille videretur revertendi eduxerunt, plebisque seditiosos Francos hortari,de- milites, multitudinem, tumul|tu[ari impetu campanarium io sacramento a daret. copiam compulsus, renunciavit metu abiecisse, galeam ut instare ut, electioni magnates] indignari,[quod] needum mum vero galeam ascenderet, blandius primo eum circumfremere armatam mane dissimulans,nichil respondit. rem nuncians, eligendipastoriscanonicis e. episcopus extrahentes,ad sociis rogabant eum comminantes importunius et Iohannes perduxerunt.cumque panormitaniqui 5 notarius,gaytus Richardus, paucis cum locum iri iuraverunt galeam prepararifecerunt. campanario e erant, alium factum W, archiepiscopus Maltensis; ipsaque nocte cancellarium campanario vel ad dolo ita sine Matheus electus, Salernitanus Rumoaldus in eo commorandi, hoc RicjiardusSiracusanus cuna nobiles militibus stipendiariis possiderent, curia transeundi. Mellenti vero navigiapararentur. Sicilie,qui regno secure suas Syriarn,corniti ad transfretandum ceterisqueFrancis autem in N O. sotto- ce di Pa- rebus Siculis, LIBER REGNO DE fines australem potuit avulsus, per Mazariensium muin ^ circumiens, Lecatulam partem l6l SICILIE. Sicilie pervenit,quod castellum in finibus 5 ad ibi necessario coactus Agrigentinorumsitum est. terram egredi,premisitepiscopum Maltensem, qui dux ei datus illuni aliquatenus ne fuerat,ut oppidanisex parte regispreciperet enim impedirent.iam maris galea,procelloso cornpagibus, naufragium minabatur. dissolutis temporisintervallo congrue resarcirinon capitis periculoliceret cancellano io in eodem onerariam ricus 15 fuerat missus menie Caveosi Montis cornes et tinum Richardum ne] 5. C 12-13. AB 8. ut (1) Licata,sulla delia Sicilia. (p. 437), che dello lare non io. curie costa meridionale « Salern. « questo panicogalea,la Lecata più Romualdo Salern. (2) Secondo andò (loc. cit.) precisamente in esattamente Gerusalemme. da Hist. Terra In Guglielmo Cf. Tiro. di « Santa Guillelmi Tyrensis quale così riassume della cacciata del cancelliere « vir nobilis domini «et regis Panormitanae «agitantibuseum U. fu arcivescovo transmarinarum, lib. XX, rerum cap. in, il «... ». Falcando. dominus i fatti Stefano: Stephanus « comes eis- B decem cum pervefamiliares .x. electum, Gentilem inventam] C C. statum in manca sfasciarsi *della chiama emit, Panormum Saiernitanum Romualdo ricorda Molisii episcopum, Rogerium 16. PC (sic) navem transigere, innovant, et statum Rumoaldum Maltensem Demetrie certo transfretavitW. prospere Richardus Siracusanum episcopum, Iohannem sine Ianuensibus armatis galeis Messanensium .xxiiii. plerisque curie freti, niunt^3),viribusque instituunt: a brevi Agrigentinusepiscopus qui in vallem DeHen[etcurie familiariseffi]citur. re||vocatur Gentilis Interea littore inventam ibi fatigata, cumque posset, neque triduum conductis,in Siriani nautis demque turbine archiepiscopum, comitem venientem 19. Agrigen- P Giracii, u. Syriam PC Ioannem conspiratisregionis illius principirebus, invito rege puero et matre niti non valente,regno expulsuscum evasit insidias et paucis vix eorum ad « nos navigio pervenit». Pietro di Blois, ep. 90 in Migne, op. cit. p. 282, accenna pure alla espulsione « alla condi Stefano, attribuendola accolto giura dei «Siculi proditores». Salern. (loc. (3) Cf. Romualdo Henricus «Comes et covero cit.): Richardus « mes « exierunt, simul postquam cum de carcere Messanensibus galeisPanormum viginti quibus rex gratiam reddidit,et sublatas terras « cum vene- cancellarius « runt. suam electus ecclesiae... « Siciliae et adversus eum «tuit». 1 1 resti- e. 53 a 162 H. Richardum Molisii,Henricum in regis preceptorem. Gillebcrtus primis uti pellature mandatis curie reniti corniti congregantes quodam, quo se 53 uxore Eo invidiam, civitatum relictum intelligens, elegitse comitem 4. Catacensem, quia dopo Molisii PC 1. P C 19. (1) Anche 7. PC presumpserit pel conte di Gravina, (loc.cit.)dice in Gerusalemme. andò tello la Ro- quale era timo di rinunziata la contea stata tolta ridata e etiam comes « raimo filio : Roberto « omnibus « Robbertus « qui frequenterregis « tiam « e Andrie 3-4. P Gilbertum 16. vero de comes « petrare, novissime « et « transmisit, humiliter « amorem « rcx regi et . gra- potuerat im- frequenteslitteras Wilhelmo iuniori postulnnsut etgratiam suum . Loritello Wilhelmi regina ei rcstitucret. in ... suam gratiam receperunt, « mitatum « illi concesserat, « dancia « Conversani imprimis suis manca pater reddidit et de habun- illi adiecit». Il F. più innanzi al richiamo volo di dei Loritello, senza particolaridatici ed notevole è il appena conte che veniva conte parte avversa al a ac- riferire dal Sa- egli qui Roberto, del del quale trattando regno I tanto glielmo avea parlato; il cosuus gratie plenioris comitatum conte alcuno cui etiam... Loritelli,sicut di cenna ricordi cum abiuravit terram postulaverat nec autem cum Hugonem Caneosi C « lernitano Berte- . nuncios corniti liceret ei magnates P 11. del con Gylbertus cum comite suo suis a Lori- Roberto a Loritelli « di Gravina, fu daquest'ul- di Conversano contea che Soggiunge poi che al conte Richardo ni- consanguineus erat, expel- Henrici P odium Cathecensem le circostanze la his Salern. mualdo data comitem aggiungono 5. P Gilbertus in PC. curie cancellarli ille multam W. Syrie transmeare expulso,cogitabantetiam at ut di Gu- ma ora rappresentare cancelliere Sul ritorno di Roberto, cf. Ann. la Stefano. Ceccan. espulsionedi Gilberto di Gravina cf. Ann. Casin. e del figlio, anni 168 1 i69,nei Mon. 1 e p. ; 12, agli p. 286. Geim. Sulla hist. XIX. io audito nani, atrox dedere pacto eo im- in castello comitem discesserant. eo Sagio Apulie civitatibus totius attendens liberis in partes sic mi- et de Richardoque receperat, obsederunt. uxore suis thesau||ris cum ac uti 5 deinceps hostiliter eo exercitum, Gillebertum cum procerum Fundano B Bertranno si viribus quod de mandato, universi milites ab se in incolumis, si quidem hiis corniti Albensi delegatur. qui chilquespei sibi c- voluerit. filio suo cum presumpsisset,cum negotium Rogerio curie constituta, decernitur et tamen Agrigentinum proditorem totis regni viribus oppugnari. hoc mensum in salvus comitem, Matheum decanum Gravinensis comes regno, agi, et tanquam Fundano Caveosi curia statu eo ultro parere litibus adunatis autem Montis Richardum, Gualterium notarium, gaytum comite FALCANDI 15 LIBER sed lere. REGNO insidias,vel maluerunt homo precipiti magnum ex ei parcere, sperantes decanus Agrigentinusconducta his cum adactum metuve non fuerit ratum diaconus tam asserebat Iopinioprevaluit, cuius riam, vohmtati ut in oblatam articulo negotio paucisdiebus protracto, demum 1. P dopo consilii C 26. B clerus Panormitane « terium « « « electionem hoc Galterius 22. P sibi itaque sententia, precipitari qui 5. curie, sum- decanus contemnendam digni- tante immutavit statum PC neque habuit,ipsumque iussit ratam firmandam Salern. (loc. cancellano, autem ecclesie ecclesie Guai- canonicum Agrigentinum decanum magistrum sibi in pastorem miter elegerunt. qui quum et esset 4. PC cu- C. in manca BC condemnan- sublatus « eiusdem ripete nullius peccuniam (1) Cf. Romualdo cit.):«Recedente « videretur ne sublimatus, repente senseat (sic) obviare, suffraganeis episcopisconsecrariW. a tatis culmine AB audeat esse contempnendam. electionem pontifex Romanus electum contraria, autem confirmandam pecuniam ob necessitatis eo studioque regine Romanam statu non nichii roboris hanc pars eo Sicilie procerum immensam censeat in fndige- curie sub- Romane opera deferendas. pontifici Romano acceperat uncias vero posset, ullis testibus res promiseratelectionem certissime vi autem cadere virum Caietanus Petrus quod raturn pretorern ; eiusmodi manifesta habituram, septingentasqueauri dam res ea fuerat quod constaret; habere non erat, neque his accedebat bat. 21. vio- cancellarium,sed capitalibus sponte intercessisse, qui et in constantissimum nulli dubium 25 com- electus quam tam id quod actum pontificem electioni renunciasse gestum meturn 20 dies, Gualterius paucos regirnen suscepitecclesie, Romanurn habiturum, non minis 15 regine indi- qui cancellano foverant ipsiqueregineplurimum speisubtraxit. tamen sperabant io timealiquid ipso posse eo curia,non Panormitane vel occulte ut plebismultitudine,metuque pulsiscanonicis,consentente lenter intrusus erat ausurus gnationem aliquatenusmitigali,post 5 163 SICILIE. quia nullius consilii audacie paraturus retur, DE negotiisapplicatuset regis et unani- ob « a regis latere facile «scedere, Alexander « tis affectuose non papa posset dia rege rogatus, illius sa- amore gratia,predictum electum consuis suffraganeis a consecrari « et « cessit « et regni « dinalem hoc « sit ». per Ioannem suum Neapolitanum carpallium iliì transmi- e 53 e i6a FALCANDI H. notarium retinens,Matheum sibi potestatem mamque sub Agrigentinum episcopum eiusdem circiter primam horam quarta die februarii, terre opulentissimacivitas in urbe milia .xv. chorum episcopoeiusdem Siracusanorum civitatis eadem oppidum, diruta c- 53° fontes,et minis Taurominium Siracusis Grecie limpido turbulentus iuxta horarum hore oculis cum hens, paulisper cessit prefixaslittoris etiam portisinfudit (I". se 3. C PC quarto circa niensium 7. niensium 16. PArethusa AB C aliquis cedens ac B 20. 27. P terremotus 8. P P et e ai. tanto con questi particolari:«Terre « tus factus est maximus, de derivari, multa ad- maris latices per unius . vero contra- se pedetemptim rediens, 25 civitatis circa]B alluens,ipsis P (sic) cura C .xxm. 18. C viva- ita mo- familiares Rhegium g.PLeontium 19. B limpio (sic) P 22. latice - quidam P Cata- PCata- 12. 25. quod Syracusanum « castrum « parte « niensium «ecclesia « 20 spa- Messane seipsum primo obstructus dal F. è pure ricorSalern. (loc.cit.) da 15 Elide aquis] pedetentim poi his dato Romualdo in 5 M. .xv. P subse- ab quem curie aliisque prodigiis 17. PCSicilia terremoto descritto . C. Saracenorum etiam] (1) Questo cernente 4 in manca hiis cacu- continuit, magnoque transiliit, murosque metas Ethnei egreditur,quasi duarum littore,deinde a protulit novos indigenarum exhibuit. tranquillissimumesset, mare, castella quidem aquis uberrimus, qui de obstrusus, aquas mirantium io consumpsit. pars salsum impetu, sanguinei coloris erumpens subversum occultis meatibus Sarracenorum spatio manens dehinc tium Casale et nominatissimus, fons Taius mona- aliquantulum est effectus, saporem contraxit. Pedemontis dehiscens [obstruxit, eaque in Siciliam est circiter Siracusanorum ac terra fons mulieres mole edificiorum respicitvisa Aretusa civitate fama mixtione locis nonnullos || veterum que disse. in multis sunt; quidem concussione in finibus Cathaniensium preterea 5 una ne maximaque parte terre oppidanorum plerosque ruentium multa ac que quo- Cathaniensium oppressi. Leontini, nobile edificiorum sunt ruma in Calabria ut est, ut viri remanserit. superstes cuni sub subversa adeo usque anno, diei,vehemens sentiretur. Regium oppidaqueproxima circa domus violentia Siciliani concussit tanta motus eodem faniiliares instituit. se Gentilem et cecidit. a fundamentis etiam episcopum cum maxima prò civitas etiam S. Agate .xlv. Cathe- eversa fuit. corruens, monachis oc- HUGONIS FALCANDI EPISTOLA AD PETRUM PANORMITANE DE THESAURARIUM ECCLESIE CALAMITATE SICILIE EPISTOLA Petrum ad Panormitane ecclesie Petre karissime (2),post Disponebam, beneficio dum dedicarern. reputans illius io tibi sed audita hec quantum flebiles modos celi blanda 4. P Statuebam C di V. charissime - P conversa C 14. per serbare le col testo. (2) Cf. la P tizie relative della uniformità Chiesa (3) Questo r e fa z di io n ortografìa e per questo Pietro a palermitana. « rex Sicilie Guglielmo II, detto che morì a' 18 Buono, del 11 Ann. 89 (cf. Cron. Casin. Germano, no- tesoriere p. U. Falcando. nota tardi novembre nei amena nemorum conentur me P seditionum io. di 13; tutti Germ. Mon. dubbio 1 1. e. saque] ver- quindi scritta che Epistolasia qui parlandosi questa dopo; ma primavera serenità cielo, dobbiamo del Nessun hist. XIX). di rinascente stata e di ritornata pensare al principiodella primavera dell' anno Poiché, poi, credo giusta seguente. la osservazione dell' Amari (St.dei Musulm.lll,544) che la visione di sciagure segue di vaticinio pare un racconto in forma di fatti accaduti, e si vede poiché, seguito,par che si occupazione della Puglia Tedeschi dei di Arrigo VI, per parte al maggio o al principiodi saremmo giugno del 1190. come alluda p. 288; Riccardo e certa- più Ceccan. 314; p. 324 è purgati ordiri,licet re- ac iucundum con- cithara,malui ad aliud ingeren||tes, che » mente il le hortorum 5-6.P quali riproducoquella edizioni, togliendovii dittonghi delle procella conantur (1) Questa Epistolanei tre codici ha intestazione alcuna, Parigi non la Prefazione, dove spiego le ragioni per S. et hyemis - in luctum lugubreCarmen letitiam cythara afferret, quantum hostilis incursus vel ; versaque serenitas facies importunamianimo primitias turbo subverteret,repente lamentationum et calamitatis mutatio rerum cepta deserui animo sternatus veris ac mecurn regisSicilie^,intelligens morte gravissedictionum vel iocun- aliquidac renascentis quasi quasdam regni quietissimum statuto, concuteret, yemis asperitatemcle- mitigatam,letum aure scribere,quod thesaurarium sicilie (0. calamitate de mentioris C-54A in alla II* 54 b abstrahere et flendi ac locus est lamentationi offendatur non ribus succedens crimas sinu non vel siccis oculis turbulentas civitates ruentes, michi misera servitute ctibus illinc depressi; matrone 54 eo gentis libidine violari. seratione Hec autem rendum lamentationis alumno thonica 3. P 7-8. P periodo ha servito principalea dimostrare fu siciliano,e non ragione con analizzando che avrebbe e « di non se insieme. suo cono metu ingerit se dedendo habite aut 1 defixis in et terra oculis coniugiifedissime fedus rationis ordine multo regi,aut mi- pruinose libido precipitat. deflendum, merore C in manca mihi 14. P alumpno questa Coloro nutricis », concetto »; « filio due di- matris « » e 2-3): i° dampnate « heu sortis dove - lo spazio è bianco. lachrymas 21. P teu- » non altri passi Epistola (cf.p. 174, misere conditionis et insula,que sic alum- provehis », dove è evidente che per alumpni s'intendono i Siciliani. 2° (ibid.rr. 8-12) «sic Constantia... «et cum ingentibuscopnos nutris et « nell' isola nato « « i quali,però, scrivere ricordino stessa me minutamente, il F. fosse dovuto al rr. che secondo guarda troppo se « si come » improbam tibi redibitura ut pulcherrime nutricis violenter ornatus diripiat», dove la Sicilia,patria di Costanza, è detta « « piis vicem revertitur « «nutrix». 20 novit insania quam cum memorari 5 conspe- C theuthonica argomento nel C io. (1) Questo il F. et lachrymis lachrymas florentia vicinisqueprovinciisgeri,licet hor- triste sit facinus ac C 2. 7. P Apulia io colli ac pretiosacapitis, et exagitat,et rapacitasstimulat,et in iam speciescalamitatis extorquet. terreri teutonica deflecti, aut religione furor innatus pace fedare luxuria. et varia enim gra- impetu ir- virginesin ipsisparentum post nec feruntur quo incon||solabiliter deplorantesvenerabile e me extulit,vel et aut intercepti, gladiis ludibrio direpta, ornamenta pectoris c- resistendo aut constuprate; Sicilie que diuturna future morte ('). intueri michi rapinisatterere nolente a hinc cives occurrunt loca opulentaset lacrimas et acies in 5 fateor,la- possum, memorare barbarorum cede vastare, concutere, lugeat,non benigne fovit, promovit susceptum hybernisfrigo- fauces ad intermisse desolationem possum et quia difficileest verum persuaderine silentio preterire florem pubescitin invitat? detersa pruinosesenectutis annus feriatas avium temperies, verna continere, videor ubi iam iuventutis alumpno tissimo propositum impedire, quisenim querele,aut quisintempestivefluentibus aut modulationis suavitatem nutricis lamentandi lacrimis canitie grate denuo se FALCANDI H. 170 EPISTOLA. cuique tamen ut tolerabile putaretur, si in cisfarinistantum par- si beatam illam tibus barbarorum quod deseviret. immanitas dotibus quidem regniset preclaris (0, omnibus insulam 171 mentis et sevientis irrumpat,si amplioribuspreferendam,vis procelle 5 dum otium quietem omni et dolendi iam cum data io modum excedat? reverenda pulveresenum de multa indigenede gaudio ad licitatis culmine ad Constantia utinam severandi sanensium enim cum locis in 1. dum P C (1) dette Le Se omnisque 16. di Sicilia, contrapposte illam l'autore insulam scriveva accettiamo 169,nota p. C io. theuthonico C et 3) in forma che questo sia (cf. rac- un di fatti già di vaticinio lui le violenze citate). Sono e il le distruzioni quale secondo (loc.cit.) per « « tinas oras gli Annali Amiterninas (2) « meno cheggio intrans,plurimaloca incen- ma « da urbium Teuthonum . . nella la- devastazione, » C, luogo in mi non Né creduto. erano si allude o di variante turbinum conto sac- fosse,sa- non di ». invadeva cui senza « significato raro non preferirela ha il Regno qui ; ma supponesse di entrambi. 0 qual- Costanza, né Y esercito con il che pare importanza storica,come ha cuno il F. qui così Il bisticcio (3) a Se "c. dopo che Thea- ha » tinità classica, di Arrigo Cassinesi P 18. ». comune, del et iucun- 8. Ctur- gloriaripete gaudio (sic) his vastitas notissime Test, di P 4-5. lachrymas lantur abbia rità da tamen « de la latte des papes et des empereurs de la auto- la- « che le crude- cum . rebbe e P et hiis iunctus predaque consumpsit comite Rogerio, in Apuliam vadunt locaque quamplurima depopu- Puglia per parte di Arrigo Test, maresciallo imperiale, nel magvenuto del De Hist. Cherrier, gio 1190 (cf. v copia Mes- cum della de Souabe, lib. I,cap. C 7. P prima P. in accaduti,qui si allude alla occupazione maison ingressaper- «dio « continente. l' ipotesiaccennata C 12. alle altre atque inter ambustos qui C manca dimostrano » nel consistat,ubi exturbet « beatam che 6. PC parole cisfarinis partibus» del le regioni continentali per regno « senium 9. C teuthonico illa ? confinia transeundi ! (sic) P cispharinistantum] utrumque volumptatis- graviorem binum P B uteunque 5. C nec fe- summo ei daretur atrocitas,et confligat litate piratica Teutonum de Sicilie fines montis aptissimegens || egestatem, dispendiadevoluti habéret^), Ethnei et fe- ; sericis saccis prò copia ad ultimam teutonico rege cedes ; civium linguestridore perterriti omnesque miserie non aut agros urbium (2) defluat lacrimas in gloriaad ignominiam, extreme constantiam poteritimperare ne totus non rerum de merorem, animo canities;matrone barbare indute; pueripuelleque omnino 15 quis ceperintvastitas apparere gratioremarmorum voluptatis genere fragorimportunus conturbet,quisiam iocun- tedesco nel momento può darsi che fingessela pre- c- 54 d incendia flagrantis Ethne pides et iracundie flammis maxime exestuet. partem ruentium c 55 a discrimine dimicandum? existiment con- collectis et rei diffidentia barbaros insueti laboris odio, tempori servientes,malint quodlibetdurum satis sibi si regem Sarraceni ratis dubie fere virtutis subvenire perditis egerit,propulsare, si eis conciliet,si collatis beneficiis animos civitates oppidaque presidiaper tueri in Apulis,qui PC 2. 12. eam quamlibet C incursum 19. (1) Non ignorasse più tanto 18. credo la a che tare di la fra le altre Sicilia come cose si che alla cui C 9. libertati ne quo il F. piena venne morte di può argomen- egli dall' insistere che fa sulla nota mente dubie detto: « si || co- C PC utrum hoc ne sibi 17. i codd. Pdesperatis omnimodam fra Cristiani « studiis quos io. in B. manca nam rerum Così 18-19. disperatis] questa avuta in mihi nichil]AB Tancredi; di egliabbia C. 20 Calabria in barbarorum. transeant gaudentes novarum 14. 26. verosimile condizioni Guglielmo II, in manca dall' insieme che 8. P sueque marina sibi si plebis alliciat, speiaut fiducie reponendum, et")B elezione delle trovarsi C quasi dispe- disponat,Siciliam Calabriamque potestatem nefarium sue rebus 22. Epistolupare notizia P 13. C. in manca arbitror 4. P loca novitate semper nichil aguntur, et licet diligenter premuniens, congrua in ius ne poterit, Christianis a militum amplioribus stipendiis maritima 15 hostium, si prudenter favorem quoque ipse eligendum. nec elegerint^1) incursus et per- mecum censeam rebus io patrie et mente distrahor creatus et enim tacitus dubia horum dissentiant, poteritrex et sue dignitati rationibus inde liquetutrum non vero et hec quidem ego variis hinc dum dissenno, nec certe ? an fame iugum susciperequam tractans, B crejandum usuros contra libertati consulere 55 Siculos in rem viribus servitutis c- omnino finem intelligis putas quove sibi regem ir- 5 conturbari. perventuram, utrumne que ingressupollui,vel edisseras: ad quem velim michi silio ? fulgor illustrai civitatis barbarorum barbarie peregrinarumlegum tanto loca,eamque vel predonum rapinisexponi,vel percelli, terrore Nunc sevientis saxea privilegiopreminere, nepharium vel simile monstro et esset et interiora Trinacrie nobilissime quam dura gens nam singularimeruit toti regno et FALCANDI H. 172 quam cf. p. Musulmani essere per virtutis » se (cf.p. doveva Tancredi 2). dell' accordo necessità e lui un altrove «ingenio magis et re «non lo aveva industria corporis virtute prestantem 51, rr. 7-8. 173, certa- » ; 25 55 c totis barbaros irruentes e- FALCANDI H- 174 viribus,toto contendant! proturbare insula,que sic nutris alumpnos exereverint, prima robur uberum piant et trando ! discerpant sic olim Constantia, primis et fluentia iniuriis diutius educata tandem cunabulis a tiam tuam, (*) ornatus regnis omnibus qua tuisquein doctrinis af- tuarum moribus et tibi redibitura violenter 5 deliciis ditatura discessit, et improbam ca- recalci- tua deliciarum in barbaros opibus tuis pulcherrime nutricis ut in optatum cum afflixerunt. preliis multis tuisque instituta ingentibuscopiisvicem cum in sinu et sortis experimenta suarum plurimituo postmodum te proveniste ut virium te ex et et dampnate conditionis|| viscera pinguedinesaginati, tuorum multis enutriti, sic heu misere totisquedesideriis conamine formata, innunc io revertitur mundiet diripiat barbarica feditate antecellis, con- taminet. Age nunc, Messana civitas, potens putas indempnitatitue prepollens,quo possisbarbarorum e- 55 quiaItranseuntibus bellorum audaciam, contrivisti, quibus predam multum hinc 2. P nei in Pharum 28. P 26. « 11. tricis » P repensura inde] C suam volte. e PC 1. p. 170, nota il valore della cf. il passo precedente. A tutto tuas Fari nam Farum primaque tuorum tibi iuvenes aptos consiliis, ambitum densis turribus cir- quibus sepe Grecorum fiducie,multum superbiam incolumitati poi optima 27. tibi // secondo tibi ergo dato parola nu- « nota periodo va che, 17. PPhari manca nichil in come piis "c. in di in C F fari dove fu allora » C manca il valore veniva « terroris incutiat in deliciis manca discrepant(sic) securitatis spei ac formidinis,nichil 16. P 20 vir- a revexisti, spoli attendas, diligenter et citato nella il sustinere ut Hispaniamque depopulansingentem 6. C 3. Palumnos P. nihil le due (1) Cf. (2) Per etiam sepe tibi roboris nichil ergo accrescet. manca opima et quid agas, si civium maturandis murorum Affricam copiasa prima post traiectum ratibus tuos si vires inspicias, cumseptum inde deliberare pugnantium impetus senes bellicis assuetos, hostiles et auspiciacogerisexperiri. certe et rebus in Siciliam etiam occurris,primos tutem elidere conatus nobilitate 15 civium prospiciendum Consilio prohibere? expedittibi mature transitu D primos multa et lo C. 7. et (sic) ig.P spazio è bianco. C. imagine poetica,poidetto, Costanza « tur- cum non ingentibus co- 25 EPISTOLA. bulente 175 si gentisbarbaries,cuius stendo primos incursus fortiter reside substineas,poterisdurissimum cutere fortunam ! potuisti pescere veniemus atroci bellorum 15 vehemens terre edificiishaud titudinem lignorum Iam te facile numerabilem densis attolleet angustum 20 riectum insule tibi nomen civium sustineas historias viam 4. 7. C ut] 14. C ire P dopo 23. heu] C non scrisse con secondo aggiunge AB la sua sola questo « ambitum et Kataniensium 9. C » inopia tam C (sic) 6. P expertam C 12. edifficiisaut in C manca nel quale, povertà. da tale che la colo xn, quindicimila al senso la che seguita dalla « « Se 2i.Pob- numero l'autore popolazione contare di cosa nel secolo 14,411 appena Cf. Beloch, ino- nei secoli xvi, xvn dal Bulletin de VInstitut nel de La xvi, popolatone e xvm, non credere Siracusa gran come e colpito era dobbiamo scarsezza, di paucitas intendersi di scarsezza di Catania debba tuos 16. te raggiungeva pia civium ad hoc verum totius - Ethene di senso dovesse riguardo periodo mi pare «bellatorum» inteportibus elidunt "2). servire barbaris heu testimonianza, peri- Avuto eloquentia propugnaculis conatus C kalamitatum persone. (2) florere soles qua aliquoties vel efficacia nel Lìber e 56B varia calamitatum et iam Sicilie (cf. p. 164) nella rono grande ea suppetunt (1) Fu questo il celebre terremoto del4febbraiou69chelostessoF.dede regno c. autem, nunc possisincursibus obviare. 8. P ut mul- stina, invidit,extructis turribus premunire fe- Catinensium exaustam P ne et paucitasbellatorum quam P 2. dolor!, vires utriusquesexus illud spatium quod duobus si forte barbarorum tibi, Iprò cunctis iam, si potes, pacispertedeat; erige,murorum mentes a addiceris servituti. tibi vires instaura tuorum ut multa 56 recensere, violentia (0. oppresserit improbitas, post e. nebulis, et volumus concussit tanta Siracusana civitas diuturne bellum civium ipsividimus que motus turpissimetandem genera ystorias, |in- te fluminis lapidummoles ac sic fortune lentescat ad et com- de aliquotiens emanasse, quod in ignemque fornacibus in modum ruentibus ut propagare. mitigareaut revolvimus annalium clade consumptam temporis mala te nuper si veteres nam Ethne si nostri io cladibus eius sevitiam ex- toties experta exhaustam frequenteret pestilentibus te cavernosis adversantem civitas, que nullis unquam iugum tua celebre gloriam nomenque tibi Cathaniensium Ve 5 tibi immortalem et cervice nel non se- quando abitanti. d'Italia estratto intemational III, 1888, ire livr. statistique, 176 sedibus,in Siciliani in optima construende et loco tua locum ydo- pulcherrimaparte Sicilie Ultissimo quid tibi nunc prodestphylosophorum quondam et ora poetarum sisse? vatifici fontis sibiquesimilium Dionisii satius ad hanc devoluta modulari, Celebris ideo portu Ciane, conditio subtrahens Quid imminentem quid Cefaludi nova taceo Pactensium michi veniendum est, urbs etsi gloria, quam et non possum, tue miraculo 2-3. idoneum P fabula 5. P 17. P (sic) (1) Da chiaro nota bcculteque cladem defleam? calamitatem recenseam? 20 pretereo dampnanda; servitute populi rapinisexpositos;ad valeo,tacere non beneficii quam quis enim philosophorum in] P Cyane questo ne e 21. se favola dell' Alfeo veniva mescere le Aretusa, o sue se non passo il F. credesse tomarine namento 13. longe melior, te 7. P tanto P Macariensium - succumbat io. C 15. 25 singularisglorie non Dionysii poi immersa omnino tamen prima C oneri preclara P rf/ Alpheum recenseamus 22. Arethusa aggiunge P Cephaludi famosissima P 24. digne laudare provocatus. PTeuthonicorum 12. è ben sul serio alla che per vie sot- dal Peloponneso a con quelle di acque la adoperasse come or- retorico. Mi fa 15 totius regni Sicilie caput opinatissima, acceptimemor tam fugeras,in tibi furtim turpique furentis || caput deficiens,in eumdem Agrigentinorum misera agros maris polluaris. Mazariensium menia ser- immensa offendis ! (!) decurris,aquas futuram autem eorum ante io carmina labens,in civitate Siracusana barbarico contactu ne fugiens,et paulatim fluendo rivo Aretusa, que mitiges et influens,Alpheum, quem que modico vix natale subter tua, tyran- solebas poetarum que tibi immiscentem se excus- fedeque gentistyrannidem ebrietatem in solum attollis proximoque mari portum ut 5 iuvat quid adhuc Siculorum preclarinominis et Teutonicorum spada longistractibus maiori barbare floruisse doctrinis iugum improbum tua tutius ac miseriam es nunc feditati ! vias esset construxerunt. ? proluisse nectare cervice pati,quam tibi fons experiri.ve de tibi quidem sevitiam norum e urbi et menia inequalesportus inter 56 transeuntes tandem perquirentes, neum olim relictis nobilitas, qui,patriis antiquailla Corinthiorum cogetur c- FALCANDI H. inclinare alla ciò prima che (cf. p. « Aretusa « ab «in « 164, fons Elide Siciliam vari ». ipotesiil confronto con dice nel Liber rr. de regno Sicilie 16-17): « Siracusis nominatissimus, quem Grecie civitate occultis fama meatibus est deri- EPISTOLA. vel quem ingentisausi postmodum laudibus extollere semel vero non verbum civitas in rium io ni densitate munitos sitam miro diligentia, opponit. alterius mira insedit, labore constructum, custodie exterius 1. P postmodum] 8. A rectumdendis ia ^ ar aliquando circonclusum] Così i codd. circumclusum P « » « Catania, Ethna, Siracusa,Corinthus, « Arethusa, Ciane, Agrigentum, « zara, Cefaludo, Panormum». stessa come che mano le altre in di intestazione dei Queste nero si riconosce ; né l'epocadella mente si codice, a capitolinel può modo Liber Castello della oggi a da cala di determinare fondazione,certaantichissima,« ad tuendum sua U. Falcando. Pisanamtheei civitatis medium locum vero AB quanta] Pquae doctibus 13. anfractibus 16. P destinatam I, lib. (sic) in manca C. Khemonia conditum ostium deca Faz- ; » viti. che viene (3)Il palatiumNovum è il seguitodescritto, palazzoreale, del quale esiste poco delle antiche « » in costruzioni. (4) Si denominava Kemonia « il » che scendeva dalla campagna in città,nella direzione da S O a N E torrente e la contrada quartiere che o attra- attesta quale, secondo lo stesso F. (cf.p. 99),il gaito Pietro fatto edificare un palazzo. Dal aveva nel versava, lato della torre quasi lambita anche chiunque,all'entrata Palermo il messe de regno Sicilie. (2) Il sito dell' antico mare della sono scrisse rosso Ma- zello, oppo- gemmarum Grecam portus « tur- plurimumhabens decoris, P 15. (1) Al piede della e. 64 b, in tutta e. 65 a, enei principiodella e. 65 b in C sono notati in margine per tutto il tratto che comincia: Age nunc, Messana (p. 174, r. 15) e finisce « dotibus gloriosa» i nomi dei luoghi di cui si parlanel testo, cioè: «Messana, parole in inchiostro turrim Culterius io. la « 6. tentabo maris multo vero nuncupatur, P 4. 9. C Castellum multa mu~ quidem spatiosis dicitur imminentem. pars illapalatii que I o h la pa- quadrislapidibus ex deputatam,illinc turrim parti que Kemonia^ crebris lateris partem vero anfractibus circonclusum,interius saurorum ipsius Vetus (*), murosque auriquesplendore conspicuum;hinc habens 15 latere uno ex castellum Novum^ palatium rorum continere ipso appareat quanta fluctibus retundendis tamen quod dicitur Maris , hoc ex quia de laude pauca plano sita,maris insultibus fatigatur, cuius iu ? deflenda,quanta fuerit dotibus gloriosa(*". sit lamentatione t valeo !temptabo facultate qua ergo pectorisclaustra intra ut succincteque perstringere, Hec Panormum peniteat,si non gloriam verbis equare contendat eius et conceptum possum, breviter 5 177 riconoscersi resta La a una Greca la dal torrente, anche reggia era può come Il oggidì. chiesetta detta di S. nome Giorgio Kemonia. (5)Per «Pisana» nota le due e torri,la « Greca per la «Ioharia» » e la cf. p. 60, 3. 12 e. 56 d i78 FALCANDI H. illustrat, quarti multiformis familiarius frequentareconsuevit. quietiqueindulgerevoluerit, otio e 57 A inde deputate(0. nitentia,ubi secretius turus coloribus texendi genere Ceunucis 4. (3) minori a 5 et hinc coaptantur. P (1) L' Amari, St. dei Musulm. ossia 449, parlando del Tiraz, per che bra che «onestare di Su reggia». corte abbia « pellavasimale « franche « dette « la spola scrittore la Ora concubine « tiene « che: a quelle ad- che dello Le « veliera « menta Qui del re, raccontò l' esistenza confessata col del e ricama p. to? », paggio non le concubine e poiché dice fossero che », che le vesti- (cf. nota della fatto » mi non par lata orpel- il racconto le della di « e Di ». tre a di » e gli per triamiti chiesa allora d'Africa, il cui suffraganeodel Palermo, secolo p. questo di e data, senza xil scovo vetropolitano me- quella mente certa- ma (nei documenti pubblicatidal 35), si «dimiti cappa sello rotundo ». (4) o occorrevano cappellaPalatina Garofalo, una ancelle lavoratrici del role pa- triamita « due « che S. Nicolò, "c. per gli examita contrappostiil valore di di \x.{- « le rispettoa quelli necessari per gli examiti tario a 1 p. 179). Nell'inven- erano era », a uno, come son minori arte 1. dal greco dimita « ad seta, Qui ancelle oro un amita tessuti sei. nota 55, refe,è evidente filo, amiti,dimiti dell' harem apertamente Tiraz, in tenuantur». derivazione « che nelle dopo(cf.rr.9-10): La Biblioteca e parmi all'harem distincta coloribus (3) fili di F secondo poiché egli[Guglielmo II] musultutte palagio sono il Anzi detto famigliareYamane. dei paggi del «hyà (Giovanni), uno Tiraz, subito fila variis Cf. in « trimita matronis (2) Erano in Parimenti delF. «mansiones in « viaggiò Amari, « ubi trattare cita anche e » « «serum il luogo del celebre Siculo,,I, 148: « o 1184-85,0 questo, versione Arabo- la regina musulmano, Sicilia nel P 12. et puellisqueet eunuchis, qui regiregineque serviunt deputate», distinte dagliopifìci or- di di ricami. o mentovati donzelle regitelai Ibn-Gubayr. diamitaque l'accenno parole: « il scorta l'harem musulmane nei fìcio opi- chiaro voluto col pretesto servir a tessuti l'harem questa normanna e (4);hinc perfici C 11-12. Ili, Sem- : « Lumia, op. cit.I, 218, scrive «alla amyta mata, rica- seta dice Palermo, Ruggiero quel nome con della La in . . . « manifattura era B 11. dimita- amita, peritia sumptuque aedificate multipliciio in P. manca la videas enim fila variis di- in sibi invicem et suis palatioadhe- illas ubi officinas, tenuantur 5 regninegotiislocu- nobiles vero nec quidem familiaribus maioribus et publicis veliera serum triamit et // secondo de paianolamulto regni cum statu convenit preteriri stincta que de introducit (2). silentio eunuchis, qui regi regineque alia ibidem et aut rex aut disserit, proceres rentes sunt circumquaque disposite sunt puellisqueet matronis serviunt decore varie Ireliquum spatium per mansiones « ubi gloriaprefulgentem,rex ornatus trova annotata bleui luogo C fa cum un tas- vero EPISTOLA. ta^) mi exa P 1. texendi multiplici « hinc enim « et amysta triamita videas amita registrale parole Xamitum greche » e 'E£d(/.iTo"; « traduce: « parola entrata (« Vestita nella di Boccaccio, Decamerone, a e La ». italiana lingua tessuto e SàfitiTo;» verde », nov. 69) sei fili,ma Damasci opere listis cum (2) « diarodon», dal vario di rosa; ma direbbe che di unus o rose, diarodon « soggiunge : », si e molto igneo ful- « Alla » », roseo colore un stessa . l' luogo del- porterebbe un citato, dove gnificherebbe siinventario « a diarhodon reverberat « gore visum affermazione Stappó- « di tessuto di essere il F. se operis questo passo « specie una doveva vivo il nome correttamente a che », una est greco di color più et misto significherebbe 80; », dava M ata m "c. » le sciamito uno Hispanie "c. holosericus pannus est o « ex casubla « « in- dyarodon « », » exarentas ipsesunt et Exametum Samitum « », « », B « diamitaque peritiasum- minori que Examitum « enim coaptantur. genere ». ptuque pernici Il Du-Cange (1) latine «hinc diamitaqueet invicem « et diarhodon (sic) P questa forma: in « « ciamita C videas « aspectu; hic (2) n color subviridis reverberat; hic diapisti oculis grato blanditur hexamita scempio copiacondensari; hinc di arodo uberi oris materie igneo fulgorevisum tuentium 179 è diarodon pannus notato : rubicundus gnificare "c. « integer generalesi sia usata a siforma serico spesso » è la vera tessuto (3)« Exarentasmata qualsiasi fili della che in frammisto documenti di valore, persino veneti a e parola dai molti del secolo d' oro, come xm esempi recati (cf./ Capitolaridelle che pare in » Dello dal Du-Cange. in Sicilia nel secolo tesseva Cange Niceta, parla di fanciulle 1835, dove e tebane di Sicilia il tessuto impiegatenegliopifici lavorare a con oro "jTiv « 6in$atG)v 7rou5a? « Trpoaavs^ovra? « iràoTtov xoù . . . Neil' inventario « scaccenos « miti », ad s parmi « due dubbio come », palumbini che est » lo avverte, come: » due ad sa- tica dalma"c. si Non la con pure voce parla septem tunice. a instruere ornare, tasmata : « egli l^apriCetv, Stando frase qui ornamenti che » ornamen- graeco ». » insignita - Panni evidente exarentasmata auleum « cando operis», dimentiil rapporto registraspiegandola: ut saran- « di significato « tum « a hic dovrebbe di circoli questa exaren- ficare signiovvero la etimologia tappeti adorni di circoli;ma tutt' altro che sicura. parmi annotò in margine: Il primo editore exanthemata» forte vel « (p. io) ferendosi e il Muratori, Antiq. Ital. II,406, rial dubbio al che Caruso, soggiunge: gendum « .. « il Du- forma nella dichiarazione, la straniere, l'inventario « e col che e » saracenici qui si tratti di scia- siciliano,poiché dove di manifatture genus menti para« cappe « « « a 3 laborati sunt scaccenos amiti nota parecchi samiti tasmum « "C. ó"? 'Epérpieìc » sacri di sciamito, «dalmatice !£•• xaraipovra? citato nella ricorda « di notarne KoptvSiwv catto xaì ^puooll-ap.iT(ov notati sono vuv sarantasima « sciamito "caì twv (jtoXwn 178, : « lo toù? Iv 2»ceXÉa iSetv « mito colo, Comneno, lib. II,§ 8, p. 130, ediz. corinzie p. trovo xn di G. Montiveneziane,a cura II, 32, in queste Fonti) ha la Arti forma di Bonn, e si nuele Vita di Ma- in attestato un che sciamito tatibus ; ma « Fortasse flosculorum quoque » egliattribuisce se alla te le- varie- parola « exa- 180 dustriam multa pretiodistrahenda. n 57 diversi ac gemmis elegantiquadam formam operisexhibere. Testamenti novi ac dispositum,sic ergo gratia delibutum toti e. 57 e media trina altitudine iungitur,latitudinis 2. C P si ut desyderant C. continens - C 20. civitates. 3. coloribus P nobilium in pretio quarum longum C in C. manca coloribus 21. premi su- randa mi- et M, in prepol- 20 levaque circulorum in] C dopo ingentiaggiunge minores ut 9. parte continentes P et se- spatiomaiore vero 4. inter que structura 13. P historiam se manca in B. manca dextra P 22. la- titudinem « rentasmata », quale che la derivazione.diamo namenti convenga « di o del « Die esserne or- questo circulorum va- insignita », poiché nell'arte medioevo, è specialmente siciliana, frequentel'uso dei circoli ornamentale. Così sala che tappeti,parmi al seguente rietatibus possa il significato di è come nel motivo fregiodella del ches Kleinodien "c. buita a tetto xiii. Cf.Boocii, iv romischen heilig. e Fischbach, Teofane #«Orna- CERAMEO,ediz. Scorso, Parigi,1644, ciliana dei secoli e des trad. dal tedesco, of textih fabrics, tavv. 34, 35, 95, 106, 136, 144, 145. descrizione della cap(1) Un'altra a questa pella Palatina, che par coeva in una del Fileggiamo omelia attri- musaici xi! tav. men, palagio della Zisa,così in alcuni fregidella cappellaPalatina e così in molte stoffe riputatefattura siterrena 371, dove 1 voluptatis dextera equales equalium nihilominus diversis C 12. duas quis coloris, tres distincta, partitione ab utraque habens, parum io reliquo corpori,sic caput collocatur,nobiliori hedificiorum lens, ingentimurorum porrecta, sic omnimode palatium, tanquam ut ita dixerim, continet particula|res, in diversi splendorexornant auri ornatum, supereminet civitati,que extremas ea superiusau- insigniselegantiacelature picturevarietas passimque radiantis Sic ex porro continentes. depictam ystoriam tabulatum fastigii vero forate per- parieteshabens constrata, lapillulis quadris,partim auratis, partim veteris aut dispositionis tabulis decoratos, quidem pretiosimarmoris de intexitur, aurum aureis includuntur, sumptuosi operis pavimento inferius varii coloris capellaregiaprimum respicit palatiumingressuris, parte que urbem occurrit ibi vide|as et connectuntur iubentur picturati, industria nichilominus maiori sericis in- interlucentibus illustratur. 5 integre cistulis aut filo tenui alia et quibus et in picturevarietas margaritequoque, tem quidem generis ornamenta multiformis et desiderane ubertatem materie et artificum quidem maiorem insignita, varietatibus circulorum e. FALCANDI H. sono (« 4^"pw n. lv, mentovati "rrtXirJOTaT0v meraviglioso. pp. i dello 370- marmi, ») e i il 5 l82 ibidem pertransit, regia(?) aula C I. porta Sancte « F altra con S E estremità tuttavia del o de « « Guilla dove poco si sa a questa di S. sinistra doveva che e correre meremo fu dalla detto, partiva, Pisana torre e » a dovevano chiesa attuale Agata Saraceni e il palazzo arcivescovile raggiungeva il duomo dove passando pel luogo di S. Giacomo; è oggi la caserma la quindi raggiungeva porta S. Agata, dove si allargavain un trivio (cf.p. 42 e la nota 5, p. 181), del quale le tre vie esiste Cassero che la Guilla. porta fu ucciso ab sane sarraceni, come N, presso finisce la strada A (s) sulla era ed Sedicti Sedecim C tertia alla Marmorea, quasiparallela quando, », Sarracenorum fondersi con- che Agata forum domum tata ci- » Quella, de era dicti l'inizio della per S. il nome conserva Presso da omonima Vespro. distrutta,non denominata è città,che quale si va alla Spirito,celebre insurrezione Agathes non della dalla e predictum deincepsqueper coniungenda ^3). Marmoree Sedicti]P 4. (') hes Agat palatiosubest,per que questo luogo, in di S. vie deinceps que La (1) ad adrnirati " Maionis domos Sancte adportam mox desiarti, fu FALCANDI H. Maione essere : a presso poco del Celso, sino presso il la media che al foro via dei delle monastero seguiva la odierna secondo Saraceni, Vergini; la destra che doveva congiungersi alla plurimum via Marmorea, probabilmente secondo coartata, deincepssese dispergebatin il della tracciato trivium et precedentis presente via delle culpam angucare Scuole, e la sinistra che andava stie dilatatione prodiga redimebat». a sbocalla descrizione destra del Questa topograficaspiega sponda Papireto. la ragione per la quale il Bonello 1. Quest' aula avea (4) Cf. p. 62, nota scelto gliere pace caquel luogo opportuno regia già citata dal F. come per coall' agguato, poiché esdi contenere Maione la moltitudine del sendo la casa da del grande ammiraglio 'Ibnpopolo, è pure mentovata sul prolungamento della via Coperta Gubayr recò (loc.cit. p. 156),cui (cf.notaseg.)tra la porta S. Agata e il «molta meraviglia sì la dimensione foro dei Saraceni, uscendo dell' aula e sì F altezza delle sue logegli dal palazzo la importantisSi vegga arcivescovile, per rincasare dovea gette ». sima necessariamente da quel luogo. dell' Amari alla versione nota passare di questo luogo di 'Ibn-Gubayr; idue del F. né alcun (2) Né questo cenno ci permette di identialtro documento articoli dello Starrabba ficare (N ".Effemeridi (cf.p. 42) laddove la via « « « « « « » « « « il sito Maione, il cui ove le sorsero case palazzo,secondo di il Faz- stato I, sarebbe zello, op. cit. deca forse là dove è il Trabia, oggi palazzo tempo un Bracco e poi Sylvera. Ma- ione anche altrove, possedette case come quelle che poi furono del conte di Marsico 1), delle (cf.p. 183, nota qualiconosciamo precisamenteil sito; ma in non questo di queste certamente si siciliane, a. I,p. 402 (5) In P « dicti non », e può seconda via, che chia- dicti il senso e N.Arcb. storico La parola Sedicti ». » edizioni seguenti in di luogo riusciva « lezione come Sedecim dei « oscuro, codici si uniforme, poiché » dentemente di C è evi- erronea trascrizione La del kaid casa Se- di alcun parlatoinnanzi considerare la « « essendosi Saraceno. parla nelle e fu stampato luogo. (3) Questa sg. siciliano, a. Il,p.423 sg.) e la Topografìa citata del Di Giovanni, I, 371 sg. di arabo, 183 EPISTOLA ad edes Silvestri comitis ad et inde rigitur, at dextera vero palatiumin 5 circumductis mare confinio palatii includitur. ad castellum se titur, ingentinichilominus due io pars (6) civitatem veliere contexte PC 2. coloris 3. Pdextra copia manca io. Ioannis - C in B. o « oggi parecchiavanzi di edifizi antichi. del conte (1) Le antiche case di Marsico proprietàdi Maione, documento mio che ed io state erano risulta da come della chiesa Regno È loc. cit. p. 162. alla chiesa o cappella 'Ibn-Gubayr, fu fondata di (3) città la quale probabilmente Cf. il mio da Maione. gno Re- Guglielmo I, loc. cit. Se era questa la « porta vicina Bab-'al-bahr la lezione di P », C che della può cettarsi ac- hanno obliquata in luogo di « obligata» ; io preferisco obligata» anche del ripiegare è già perchè il senso » « gallico 7. Pnihi- PCconstituti nel seguente dovea via tracciato « deflectitur seguire terza il poco a presso delle odierne La ». tai, vie dei Biscot- di di S. Chiara, di Raffadali e Giuseppe, detta oggi Giuseppe D'Alesi, sino alla piazza Bellini ove S. di S. Cataldo le chiese Giorgio (4) La ai al chiesa di S. Giovanni tempo un del torrente vicinissima al di là della coperta Kemonia, il il F., lambiva di faccia sta predetta. (5) Le mura parte destra acque quale,come che Cf. sione depres- dalle altrove Greca di degli disputato si è tanto giorninostri,sorge palazzo reale dice e di Antiochia. Eremiti, sulla quale pubblicai dal di Morreale, nel GuglielmoI, I, App. iv, anche Cf. ivi,p. 146, nota 2. 192. La fondata dal celebre cappella (2) ammiraglio Giorgio di Antiochia, detta comunemente della Martorana, fu descritta con grande ammirazione quasi contigua de serice quam 4.PKhemonia di di S. Cataldo in copia locupletem, mercium vestro trovansi Sil- aggregate erano alla chiesa di S. Cataldo tabulano continet dopo copia ripete mercium via descritto dal F. vediamo terza « spatium extenditur,ubi portum predi tam ac Sadàka,latinizzato Sedictus » (cf.p. 119, nota 2),non possiamo dire precisamentedove sia stata; tanto più che lungo tutto il tracciato di questa ma et circuitu (s). sor- emptoribusexponuntur. obliquata lominus Siddìk peregrinarum quidem diversi vestes quo da vallata ad ipsiusitem extendens,ibidem finem Maris e. prope usque reliquepartes urbis conveniunt, Amalfitanorum vi cum, un sinistra ab autem murorum inter mediam quod quoque muris initiurn, constructi "*) habens Kemonia Iohannis Sanai a monasterio civitatis, || por- deflectitur. k) obligata propinquam urbis portam pars " capellamGeorgii admirati C1) et la torre alla chiesa 4. p. 177, nota che chiudevano della città correvano la da degli Eremiti per porta per porta S. Agata (« de « Albergheria») nella direzione segnata mitavano Quelle che lioggi dalla via Lincoln. la parte sinistra, dal palazzo reale porta Carini, Macqueda, per S. Giorgio fino al Castello a mare. fitani (6) Sul vico o borgo degli Amalcf. Di Giovanni, op. cit. I, 179, S. Giovanni Mazzara 349" 355. e 57 D 184 Quis ebullientium rentium arborum riam 58 a candam pretendit, que cui semel videre eam ubertate cespitis illichortos videas aquam per fructuum ab mireris vineas ad singuladerivari "*) brevitate longioreproductimelonesque accedentes, et cucurbite per arundines i. in ma|la punica Phedificia C. 9. P 3. Pabundanter 15. 18. P PC vegetentur (1) Non sappiamo adoperata la parola nel bondanza delle proprio delle indicare o nel scaturigini, riferendosi 19. abbia ebullientium « figuratoper senso citroli alla C P inelyte insolite] 1' absenso temperatura 20 èva- species, C fu inventata probabilmente ancora « uso (sic) senia Si- in che, e » dagli Arabi, introdotta in ortos 16. Cexau- la noria, che chiamata in manca 13. C (sic) acetotsa evidentemente non suum 7. fecunde Cureolis 22. cilia vien se C A urcolis longioris è » cucu- latius connexas 11. da essi. Sicilia, nella fu È Cata- pressidel villaggio logna, nel mezzodì della Francia e in da Padell' Abbate, a tre chilometri Algeria. Cf. Chizzolini, Ricerca e le acque dei pozzi sono calde delle acque sorgenti,negli lermo, utilizzazione «anzi fumanti Annali nell'inverno di agricoltura, n.8, 1879,p. 120. e più alte acque. Nei « « della temperatura « estivi » ; cf. Scinà, La Palermo, Palermo, (2) La macchina dell' aria nei mesi 18 topografiadi L' uso zucche nei di coltivare certa pergolatifatti di no. solidamente sostenute qui si descrive comunissimo ancora 18, p. che (3) di 15 magis sphe- diversas arborum semel eam P ascendentibus l'autore se C contracti,et dulcia granis interius occul- Padmirari 4. io. Cideque (sic) vel acetosa illecebris cunctos i4.Cortorum riri vel ad oculos convertas urceolis areolis irrigatis ut ad formam ricam et rote impleri,et inde cisternasqueadiacentes loca turresque preparatas, ubi tractu videbis fecundi tam itemque adscendentibus citruli angusta si ut quibuslibetio ea laudandos varietate meres hinc sola sic allicit cunctas unquam voluptatis opera et exhauriri crescant fructuumque deliciarum est illecebres illic enim 5 gaudentes; preclarigerminis generositate quam rivulos et gantes^). 58 avelli! custodiam puteos arborum suum vix contigerit, obsequio descendentibus vegetent, b gremium patet cunctisqueseculis predi- quicquid usquam mirabili aspicias ad hortorum fere milibus quatuor beatam voluptarievisionis possitblandimentis e || o conclusit,que omne volubilis ? intra planitiem, que genus montesque prosequatur congrua habundanter gloquis insolite planitiei sufficiat? satis mirari vi- quis semper aqueductus civium aut inter urbis menia que ubertatem; suavissimam amenitatem servientes laude CO edifìcia; quis fontium urbis miranda preclarehuius vero passim usibus e- FALCANDI H. da specie canne pertiche,è in Sicilia. 185 EPISTOLA. exterins tatis, substantie triplici citros quoque exterior quod 5 intemperiemaeris contra circa autem et odore centrum est simul colore indicium; medium videas W. tur lumias et io videajatur. hae quidem difficilecadunt, et gnantur; virentia hec 15 acetositate plenasinterius, humore etiam sua ad aliud utiles maturaverint cum rubea iam poma flores in eadem arbor continue autem saporandiscibis sua oblectant quam arbore tertii anni fit yemis sterili nec 0) temperatiuscomprobe- cedere veteres supervenientibus presentisanni et inveniri. ab novis et nam frigiditatis liquore prestet acetoso visum sua magis pulcritudine que caliditatispreferat argumentum; nichilominus ydoneas et arengiasacetoso cortice premuniri^). diversitate distingui, cortex cum inter utrumque vero ibi duro deformis, nec senectute sed frondibus spoliatur, asperitate temperiem repre||sentat. quid vero secundi adhuc et arbore possunt iuventutis foliisveris amigdaliaut diversa genera vel olivas condiendis cibariiset lucernarum ignibusoleum ministrantes vaginulaset fructum 20 corum rum ac puerorum procera cacumina blandientem ? gutturi detonse dactilosque 3. AB calitatis - 14. C P 6. C lomias (sic) illud hyemis detunse (sic) PC 9. hae] Unico 16. P ingruente P si in partem « nica mireris arboris aliam visum dittongo nei amygdale 20. P codd. mire (sic) potiuspalmavertice summo ocdeflexeris, 7. P P idoneas maturuerint 21. P 8. P (sic) dactylosque arbori alla (1) Queste qualitàconvengono mela di fovendis dulcedine rusti- saporandis]P condiendis caso ficuum quidloquarsiliquarum ignobileminsipida quadam (*). quod dependentes pulchritudine ? enumerem pariter pollensinsignibus, ingruentis frigoris virentibus semper nuces dedi- granata detta dai botanici Granatum». « Pu- gono « un succo acetositate «neas». sua Forse dolce,e non le direi: saporandiscibis ydoil F. vuol parlaredei le lime, limoni e li confonde con (2) Tutti i frutti che appartengono in Sialla categoriadegli agrumi contendei esistenza L' palmizi (4) le cilia è molti dal da tre documenti, attestata mentovate F.; parti gono in parti- Uno che sorgeva ma qui forse egli accenna presso il ponte delcolare alla specie che in dialetto si sulle l'Ammiraglio, sponde dell'Oreto, chiama « pitittuna (varietàdel li- fu distrutto dagliAngioini nella incurSpeciale nemone), il cui mesocarpo, più svilup- sione del 13 16. Nicolò si mangia in Sicilia editi rerum Aragonensium, pato che nelle altre, Scriptores gli ed è realmente dal Di Gregorio, VII, 9, lo paragona saporito. ai Le lumie lime conteno » palmizi dell'Idumea e delle Gerbe. (3) » « U. Falcando. » « • 12 e 58 e iS6 mirandarum tibi curret incolis ab traducitur Hec 58 D parvis ut, quemadmodum sit de regni statu diu, vivas ||defleatur. lectoris vicarias tuoque ut fiat digne simulque lament,atio- quantis literas te huius civitatis diuque michi io gaudeas mittere non graveris. 1. P B estimavi C carissime (1) le C 12. La dello in St. saccari 7. C zuccari 5. in manca ex C. P condensatur il. C 6. kalamitas C nos] P sunt diarissime per cannamele zucchero Sicilia dei P (sic) delle cultura raffinerie Amari, 4. extimavi C rimontino Cf. mellis cannae al Musulm. e par secolo Ili, che x. 785. In un cilia «mus... «lendas diploma sacra, 5 multa, paucis ex karissime, prò qui et intelligat; ut Petre spe- zucari existimavi. descripsi lacrimarum copia opus in fructus superfluum liquidum est, in fuerit, autem prudentia dictum quantaque calamitas et solliciti maiora ex dulcedine decoctus excoctus communes adiungere succi moderate et perstringendo breviter igitur interioris perfectius vero CO. hiis habentur nos nibus ; si condempsatur substantiam penes diligenter succus cannemellis que ab hoc nomen harum mellis ciem harundinum seges nuncupantur; sortientes. ;. FALCANDI H. p. del 454) si molendinum cannas 1176 legge: unum mellis ». Si- (Pirri, « Concediad mo- INDICE i. NOMI Abdenago iusticiarius magister Acerranus comes Adelicia E PROPRJ Rogerius. v. Willelmi 140. I NOTEVOLI. Andreas hostiarius Andreas stratigotus Ansaldus 68. Adenolfus camerarius admiratus Georgius, v. 48-50, 42, 72. Ste- Maio, phanus. Affrica civitas Apulia (Al-Mahdiàh) regio 5, 24- 174. decanus Agrigentinus episcopus v. v. Gualterius; Gentilis. comes Alduinus imperator I) 11, Alexander 83, Alexander (Frideri- comes III papa 28, 102, 63. 114, 163. 147, Alferius princeps 77. Aliphia civitas (Alife) Alpheus flumen Amalfia civitas Amalfitanorum amitum Rogerius, 14, 30, de Andreas eunuchus Aquila 126, (de) v. 14, dux 127, fons Apuli ; 172. 30. 181. domus 181. 185. 164, 176. Henricus. Aristippus v. Ascotinus (Anscontinus, Ascitinus, Ascittinus, Assitinus) cancellarius Hugonis Rober- Richardus. Panormi fructus du- ; v. 90, 143. 133, Petrus v. Willelmus palatium arengia 24, 20-22, 131, 130, oppidum Aretusa 156. 78. 77, 148; tus, 155, 76, 78, 80, 87, 75, 126, 5, 51, Avellini balius 183. pater comes Anscortinus, Asclentinus, 11, 12, 20. 97. Rogerius. v. II Capile regis filius, 6. Rupe Canina 45. (reggenza) Barolum 178. Rogerii princeps 13, 113, 30. vicus Andreas 11, catus Ato 30. 176. (pannus) Amphulsus io, archiepiscopi 101. Conversanensis 24, capitaneus Aquinum 158. 21, 124, Arabum Rogerius. v. Cantuensis Alemannorum cus 1, 85, 12, 46, 68, Apulie Agrigentini 146, 161, 176. Albensis 4, 101, 27. Affrica Aprutium 68. sinus 149. 101. castellanus 29-3 Adriaticus 153. comitatus Andrie consobrina regis COSE 30. 88, 96, 125. (Barletta) 30. Bartholomeus de Bartholomeus Lusciensis Bartholomeus Parisinus Perusinus) 86, Garsiliato 105, 18. 138. (Perisinus, 132, 142. i88 DICE IN Barum Barenses 21; 17, Bellisinensis 17, 21. Robertus. v. comestabulus Berengarius magister 120. Gilleberti Bertrannus Boamundus co- 108, 162. filius ior, mitis Gravinensis 125-127, comes Carnotensis 158. Tarsensis Bonellus v. Matheus. Cassinus Bovensis v. Robertus. Castellum oppidum Bovianum Brundusium bellum 20, 139, 98. (Abu-1-Kasim) 119. Burrellus Buteria 73, Odo. v. de Robertus v. mons 30. Panormi maris Novo (de) v. 183. 177, Petrus. coHugo ; (Clemencia) 35, 37, 75, 77. Cathania (Catania) civitas 121, 175. nes; Cathaniensium episcopus v. Iohancomes v. mitissa Saracenus iusticiarius Burgundius comes Catacensis 24. Bulcassem canonicus Lauro. Castro Brundusinum 30; (Carini) 160. castellum Boamundus 22, 158. 139, Casertinus 141. 140, fra- Tarsensis Boamundi Cannula Monopoleos, Monopolis Boamundus Carbonellus ter 134. 12, comes archiepiscopus105. Capue prinbertus; RoHenricus, v. Amphulsus, ceps principatus14, 51, 149; Capuani 14. 146. Cathanienses Marius. v. 70, 164. 154, Cato (Butheria)castrum 18-20, 70, 75- (Uticensis)103. Cephaludium (Cefalù) 176. phaludensis archidiaconus CeGual- v. terius. (Kacabum) oppidum (Caccamo) 43, 46, 60, 64-66, 68. Cacabum Caietanus subdiaconus Calabria 75, 4, 31, 32, 76, 138, 146, Petrus. v. 38, 46, 37, 155, 164; 73, Ca- v. Calatanissetum Robertus. (Calatanicsetum) Calipolim (Calipolin) civitas pidum op- Calomenus v. v. Iohannes. Iohannes, Turgisius. Camerotensis Cantuensis Florius. Rogerii regis v. Panormi castellanus Conversanensis Creonensis comes via gia re- 180. Capiciani (di Capizzi) 153. capitaneus v. Petrus. capiturini(dissensionis principes Saierni)80. civitas (Cabes) 5. Capsia Barbarie Capua civitas 11, 12. Capuanus defetarii v. comes Alexander. 156, Rogerius. 184. 62. libri consuetudinum (pannus) 179. dimitum (pannus) 178. Dionisius Siracusanus Ebrardus Squillacensiscomes 23, 28. 69. 146, 161. diarodon 22, 181. 176. nobilitas vallis Demenie v. 157. 155, v. 49, hostiarius Darius 183; 41, fructus cucurbita Alduinus. admirati filia 150, imperator. Corinthiorum 30, 78, 83. Maio, Stephanus. v. (harundo) 185. capella Georgii Ionatas. v. 174. 171, Cooperta v. Berengarius. comes Constantinus Adenolfus, 185. v. Grecorum camerarius 184. Constantinopolis24. (Galli- Constantinopolitanus imperator poli) 18. cannamella fructus comestabulus Constantia 15. 173. 176. fructus Consanus 131. Calataboiacensis cancellarius citrus 79,86,158, 172, 70, 73, fons Ciane citrolus labri Campania Christiani tyrannus 176. 9, 19, INDICE. 190 Maltensis Iohannes episcopus in, 160, 161. 122, 96, 95, Iohar Ioharia Bonelli eunuchus 77, 83. regiipalatiiPanormi pars 132, Marius Burrellus 156, 181, 60, 177. Consanus iusticiarius 29, 78. comes Bonelli miles 80. vicus 49, 182. Marsicensis comes Silvester. v. eunuchus gaytus Marturano v. Mathei 78, 29, 80, 85, 79, 109. Burgundius. apothecarius 124. Iustus 146, 148, 134, via, Marmoreus Martinus Ionatas Ivo 131, Marmorea 73. gaytus 105, 128, 129, 47, 165. Mathei Romanus senescalcus 28, 106. 102-104, Iohannes 103, 88, 90, 96, 97, 118, 124, 109, no, 100, cardinal Neapolitanus Iohannes Margareta regina (de) v. Rogerius. Masmudi 72. 26, 28, 25, dorum Masmu- 100; 25, 26, ('Abd'-al-Mumin) rex 99. Kacabum Cacabum. v. Karolus Matheus (Carolus Magnus) Kemonia Panormi Latini 148. Lauro (de) Lavardino pars 177, comes mitatus lumia v. Robertus; co- v. Matheus castellanus Matheus de Matheus notarius comestabulus stabuli Barensis, v. 22-25, v. in curia Rogerius 27-33, v. Ab- Odo. io, 7, 8-10, 35-38, 40-44, iudex v. Mansellus mansiones nuchis 155, (Maza- Tustinus. Melfenses 29, episcopus v. punicum (melo granato) 184. oppidum 140, 141; (de) Molisi) 131 -133, 129, 164, 146, 130, 174; 148, Messane stratigotus 87. Mistretum Molisii (Mistretta)54. oppidum Gualterius. v. comes v. Hugo, Richardus; 98. comitatus v. monomachia 79, Monopoleos Sancti 140, comes v. Iohannis. 142. Boamundus. mes (Montescaglioso) co(sive tatus comiRodericus) regine frater ; comes. Caveosi v. 155. Philippus. puellisqueet deputate (harem) 178. 77, 154, 151, (Mimnenium,Mimnermum) Minenium Montis v. matronis 65, 20, Richardus. monasterium Iohannes. Richardus 112, Mazariensium 158, 161; Rogerius; 150-155, Maltensis v. 109, Robertus. v. 143, Modicensis Maniacenses 101, Mazariensis comes 48-50, 66, 67, 69, 84, 101, 182; eius fili Stephanus. us, frater v. Malgerius castellanus 52, 53. malum 50, 73. 146, 149, rensis)episcopus v. (Melfi) 3 1 ; v. notarius, can- admiratus cellarius, magnus Mandra 100, Melfia 138, iusticiarius denago; 12-20, 154. Lucia 145, 143, Messana Bartholomeus. Tironensis; Maio 70-72, 28, 43, 45, 69, 81 -84, Messanenses magister 153, Sancta 160; fines Mellenti 185. Hugo. v. 41, 3i- fructus Lusciensis 55, 158-160, 162, 164. Mazarienses 176; 77, 86, 37-39, 35, 144. 120-123, 142. Lupinus 31, 58" 59» 64-66, 68, 88, 90, 92, 94, 161. logothetus v. Nicholaus. Lombardi (Longobardi) 70, 93» Il8" J33, i55" J56Lorotelli 183. Iohannes. (Licata) castellum oppidum 164. Leontini 5', 54, Robertus. v. (de) v. Lecatula 99, 29. Bonellus Gaufridus, Henricus 135. eu- Montorium oppidum 131. NOMI Neapolis v. E PROPRJ Neapolitanus 30; card. Iohannes. Nicholaus Nicosiani 155. Placia 6. Normanni 133; Novum nuces stabuli Odo magister Odo Quarrellus 147, ubi 120, 112, veliera serum 143, tenuantur 178. Orgeolum oppidum (Oriolo) Pactenses 176. 181. 70, 73. comes Pompeius porta Galcula, v. Symon. v. (Magnus) 103. Inferior, Sancte 75. v. Gallicus. Quarrellus Odo. v. Randacini (di Randazzo) 155. 78, 87, 90. redemptionis onus ReRegium (Rhegium) 151, 164; Recastellum gii(Rhegii) 143 ; Reginus gini (Rhegini) 151; (Rheginus) archiepiscopus v. Rogerius. Castellum palatiumv. Arabum, raa- ris, Novum. palme oppidum portus 150-153. officine pater 29. 177, Agathes. 43, in, turris Policastrensis 85, 157. (Quarellus) Carno- tensis canonicus 191 Symon. v. Karoli Pipinus Pisana oppidum 15. burgo (de) v. Robertus. palatium 177-180. amigdali 185. Novo Pictavensis logothetus 37. Normannia, Notum NOTEVOLI. COSE 22, dactilifere 29, 78, Richardus 185. Panormi planities184-187. Panormus 6, io, 11, 19, 38, 39, 43, 46, 65, 68, 69, 77, 79, 96, 143, Aquila Fundanus de Richardus de comes 105. Molisii Mandra 56, 69, 97, 98, 100, 105, 108, 123-126, 138, 24, comes 101, 104, 141, 153, 154, 161, 162. Richardus de PaSagio (de Saya, de 144, 146, 155, 161, 177-186; ecclesie normitane Laya) 105, 106, 108, 162. archiepiscopus Richardus thesaurav. Gualterius,Hugo ; gaytus 109, 119, 128, 143, rius v. Panormitanus Petrus; 145, 149, 157, 158, 160, 162. canonicus Robertus v. de S. Io- hanne. Papiensis cardinal Papiretus57. Parisinus v. Partenicum diaconus taneus Petrus Romane curie sub- 163. Castro Novo Apulie capi- 67. gaytus eunuchus 86, 88, 90, 93-102, 25, 116, 26, 83, 130, 140, 141. notarius Petrus Panormitane Phenicia 132. Richardus Rogerii pater 169, de 112, Sangrensis Richardus Siracusanus 101, 104, 160, 161. ecclesie thesau- PhilippusMansellus 49. 78. 108, 109, castellum Robertus Bellisinensis 142. comes 92, 93, 112, 63, 69, 98, 95, 113, 123, (Rometta) 153. (Bellisenensis, Bellismensis)121-123. Robertus Bovensis Robertus Calataboianensis 22, 56. (Calatabo- iacensis,Calcaboiacensis)85, 115- 130, Robertus Severino 108. 17, electus Rimetula Robertus 113. 186. Sancto stratigotus131, Richardus 117, Petrus rarius Messane 81, 83, 84, 88, 90, comes Caietanus de 160. (Piedimonte etneo) 164. v. Stephanus. Perticensis Petrus Bartholomeus. castellum Pedemontis Petrus Willelmus. v. Richardus Robertus 119. de Lauro Casertinus comes 140. de Novo de Sancto canonicus burgo Iohanne 109. tanus Panormi- 66y 67, 120, 145. INDICE. 192 (Guischardus) Guiscardus Robertus 64; dux eius 4, Apulie guineus v. Willelmus; v. Rogerius. Lorotelli Robertus 14, 24, 20-22, Mellenti Robertus Surrentinus 9-1 1, 13, 75, 83, 98, 77, 1 comes Henricus. v. 29, comes Albensis Rogerius 78, 108. Guiscardi Roberti 52, 57, 61. Rogerius Avellini 108, 134, 140, de Lucia chiepiscopus ar- lernitani SaV. anche 68, 78, 157. 35, comes Sancti Iohannis (Maturano, 76. 146, 140, rex 5, 7, 11, 32, filia spuria 32. eius 150; filius, comitis 4; Rogerius Messane iudex 133, 134, 137. Rogerius Reginus (Rheginus) archiepiscopus 88, 91, 92, 94. filius 17, 108. Rogerius Richardi Sclavus 63,68, 70, 71, 73, 74. Rogerius Rogerius Sicilie comes 4, 64. Sorellus 138. Rogerius Tironensis Rogerius stabulus Rogerius 120, magister 140, Tricarici comes 29; Romane v. curie anche Romani Romanus senescalcus 140. ponti- Alexander; subdiaconus v. trus; Pe- 4. v. Iohannes. Marci Sancti Severini Sancto Iohanne canonicus 109. (Romualdus) Salernitani^ archiepiscopus 88, 91, 92, 122, ni, 123, 160, 161. 146. oppidum 131. (de) Panormitanus Robertus. v. Severino Sangrensis (de) Phenicia, v. 94, comes Richardus, Sy- v. mon. Sarraceni (Saraceni) 25, 57, 70, 115, 116, 119, 144, no, V. anche 173. 73, 158, 172, Bulcassem, Sedictus. casale Sarracenorum forum 164; 181, 182. Sclafanum Sclavus Sedictus dàka?) senescalcus senia oppidum 15. Rogerius. Sarracenus (Siddik seu v. 117, v. Sa- 182. Iohannes, Symon. (noria) 184. Sicilia insula, Trinacria 3, 4, 18, 20, rev. Rogerius ; 165-176; 7,87, gnum4, 113-124, mus rex v. I,WillelRogerius,Willelmus II. Siculi io, 30, 172, 173, 176. 95, comes 5, siliquafructus 185. Silvester (Sylvester)comes Silvester Rothomagensis archiepiscopi regine avunculus castellum Sancti Sicilie 130, Romanus 102-104. (degli monasterium 27, 28, 30, 46, 164, 171, 172, 176; come- 158. 145, 182. eremiti) 183. 80, comes 121-124. Matheus. (de) v. Willelmus. 30. 161. Rogerius II, Rogerii iudex et Agathes porta PanormÌ42, Germani oppidum 30. Sancto comes 32, Giracii Rogerius 52, Marturano Marturanensis) I filius Willelmi comes Creonensis Rogerius Rogerius Rogerii 156, lius fi- II medicus Sancta Sancti Rogerius Apulie dux 6, 23, 51. Rogerius Apulie dux Rumoaldus 121; Rumoaldus; 80, 81, 83. Sancte filius 4. fex 80, 82, 11, Salernitanorum v. Salernus 162. comes Rogerius Apulie dux Roma civitas capiturini. Rogerius Acerranus 139, Richardus. 15. Salernum princeps Capue regine frater Sicilie Salamon $6,158, 160. 22. Rodericus 155, Andreas. v. Hugo. v. Salernitanus, Robertus 14, Sagio (de) v. 165. 142, (de) filius comes 31, Canina Rupe Rupeforti (de) consan- 30, 81, 83. (Sylvester)Marsicensis 69, 70, 72, 183. Sinopoli (de) v. Iohannes. Siracusa 176. 175, Siracusanus Siria electus (Syria) 147, v. Richardus. 158, 161, 162. mes co- PROPRJ NOMI E COSE (Solavie)silve (boschi della Solanie Sila?)138. Sorellus v. Rogerius. Ebrardus. v. comes Squillacensis filius admiratus Maionis Stephanus 45. frater admiratus Stephanus Maionis 31, 45. Stephanus Perticensis 24, cancellarius consanguineus, 118, 119, 114, 137, I33-H5, v. Rogerius magister Tranensis 68. archiepiscopus triamita (pannus) 178. Tricarici comes v. Rogerius. Trinacria Sicilia insula. v. Tripolim Barbarie civitas Troianorum 140. fines 150» turris frater co- mestabulus. 131, 149, eius Tironensis 193 Tropeensis episcopus 46. Turgisius camerarius 140. 109- 127-129, 122, I43-J46, 156, 158-160, 165; v. regine comes, NOTEVOLI. 5. Greca, Pisana. v. Tustinus (Iustinus, Iustus,Tustanus) episcopus 31, 91, 114. Mazariensis Gaufridus. Andreas, Richardus. v. stratigotus curie Romane subdiaconus Surrentum Petrus. Venafrum 157. comes 9, n ceps via 108, 31. 70, filius 23, 51, Tarenti prinprincipatus ; Tarentinus iudex 140. v. ludus 107. veteris Testamenti ac novi depicta ystoria 180. Tetinus episcopus (di Chieti)24. Teutoni tonici) (Teuthoni, Teuthonici, TeuTeutoni176; 171-173, cus Therme (Teuthonicus) rex v. Henricus. oppidum 38, 126, 127. thesaurarius Thomas v. palatium v. Amalfitanorum, v. maris. Cooperta, Marmorea. (Guilelmus, Guillelmus, de Willelmus 125. Sancto Severino I eius 84, 87-89, 103; filius U. Falcando. v. Rogerius. Willelmus II Willelmi 61, 88, 89, 129, I regis filius 134, 143, 144, 146, 148, 150, 157, 169, 170; frater v. Rogerius. Leluciensis Willelmus 146. eius Willelmus notarius Willelmus Papiensis cardinal Willelmus Roberti Willelmus Apulie dux 4. Rogerii ducis filius 23, Willelmus Silvestri comitis Ydrontum (Hidrontum, Otranto) 123. Guiscardi ili. guineus consan- zuccarus 51. filius 108. Petrus. princeps 77. 78, renti Rogerii regis filius Tarex princeps6; 7, II, 1861, 62, 8025, 27-29, 44, 59, Willelmus 22, de Gisoaldo 158. 131, Boamundus, Carbonellus. Taurominium (Tauromenium) oppidum 141, 153, 154, 164. Laboris Terra io, 14, 22, 24, 29, 46, 78, 87, 90, 101, 133. vehemens motus terre 164-165, 175. tessare Egidius. Castellum Willelmus 74. 51, 135; v. Gulielmus, Guliermus, Wilelmus) 22, 56, 57. 75-77. 30, 77; Willelmus v. Tarsensis 24, 164. Rogerii ducis Tancredus Tarentum Vetus abbas comes castrum fons 63, 67. Willelmus senescalcus Taberna 55, 51, 142. 140, oppidum 98. Venetia Venusinus comes Symon Rogerii regisfilius, 54, 55, 58, 63, 64, 135. 17, Symon Sangrensis comes Taius -13, 22. 19, 20, cari) Vi- (corr.Vicarienses,di 155. Policastrensis Symon Vacarienses 30. Pietà vensis Symon Symon v. (saccarus)189. 13 30. INDICE. 194 IL VOCABOLI REGISTRATI NON r. reggenza, 23; 88, p. 125, p. DEL REGISTRATI O balius, LESSICI NE 7; 34, p. r. diversa forma, p. gine, ori- favilla, abunde, per r. 3, p. 4, rr. 1-2. abbondantemente, 3. karissimus,^r cardinalis, /w di 9. e cardinal, CANGE 2. r. doppia modo a habunde, biformitas, DU SIGNIFICATO. favillatim, 96, p. DEL E ALTRO CON r. FORCELLINI p. 95, 24 r. carissimus, 186, p. p. 169, r. 4 11. r. e altrove. licite, r. deviratus, eviratus per p. r. 97, stoffe, p. 179, 0 stoffa r. 3. senso decorata 3 e di senso p. 126, phylosophus, decorativa di liberamente, r. p. 116, 2. prio, pro- 5. appendice exarentasma, nel nel di redemptio, ornamenti, tassa in grave, 176, p imposta commutazione p. 78, r. 6. r. 5. alle di terre pena belli ri- più CONTENUTO VOLUME DEL Prefazione: I. Preliminari II. Falcando Ugo III. La Epistola IIII. La Historia V. Le edizioni VI. I VII. Pag. vili xm xvi xx particolari alla presente Liber Falcandi I. De III. De credulitate De Maione V. De voluntate VI. De manifestatione VII. De transitu Vili. Villi. De ristampa xlii Sicilie regno 3 Salernum io Lorotelli De UH. de regis transitu II. comite 11 mortis regis 13 14 et reditu X. De amissione XI. De Maione XII. De comite XIII. De Matheo XIIII. De captione 17 Maionis in in regis 18 Apuliam civitatis excidio comitis mente regis De et cum pugna Grecis 20 .... Barensis 21 Siciliam 22 Affrice 24 28 Andrea 30 Bonello XV. De Rogerio XVI. De liberatione XVII. De Willelmo XVIII. De mestitia XX. Sicilie regno xxv Avvertenze XVIIII. de Liber o codici Hugonis vii et qualiter occidit Maionem regis filio 44 regis 57 58 regis filio 61 regis ivi regis Allocutio regis Restitutio Mathei ad 31 62 populum Bonelli in gratiam regis 63 I$6 CONTENUTO XXI. De captione Mathei XXII. De vindicta Bonelli proditorum subversione Buterie XXIIII. De habitatione Butherie XXV. De regis obitu et XXVI. De regina et XXVII. De eo Sciavo 68 Pag. regni partes de et fuit ivi 75 regis Willelmi creatione fìlli 87 .... officialibus eius in quod vita inita amicitia 90 habebatur hodio dilexerunt dum diversas per qualiterdestructa castro De Rogerio 73 De XXVIII. de et Placie XXIII. mortem VOLUME. DEL a multis quod post 103 eum electum inter Siracusanum et Richar- comitem XXVIIII. De mobilitate XXX. De sententia 104 mulierum lata 105 cardinalem per in iustitiam contra 106 parte XXXI. De fratre XXXII. De qualitateet regine XXXIII. De statu XXXIIII. De adventu et moribus diversitate Stephani filiicomitis XXXVI. De consuetudine XXXVII. De ordinatione XXXVIII. De avaritia Oddonis XXXVIIII. De ilio retribuit malum Stephani qui quod circum quod XXXXI. De accusatione XXXXII. De sententia XXXXIII. De invidia XXXXV. Nota XXXXVI. Nota XXXXVII. 110 ecclesie ni ivi 112 notarii ivi [sinjgulisdeberent a [ajccipere populus non Roberti lata bono prò 114 Calataboianensis ' 115 Robertum contra Stephanum 117 cancellarium 118 detractores contra ad odia 119 tempus Robertus dissimulanda sunt quod cupiditasfidem Qualiter ivi .... corrumpit Bellisinensis 120 infirmatus est . XXXXVIII. Nota XXXXVIIII. Hugonis rium periculum . . . medici [De] captione Salerni L. De sententia LI. De profectu regis LII. De officialibus LUI. De accusatione LIIII. De reditu LV. De officialibus curie Falcandi 109 .... cancellarium in Panormitane contra quod Perticensis curie eo Ratio ivi 108 creatione XXXXIIII. civitatis Messane hominum curie De [De] 107 . XXXV. XXXX. eius 122 medici lata contra qui propinavitvenenum Salernum medicum 123 129 130 stratigoti 131 regis Panormum Petrum . 124 Messanam curie Epistolaad 121 143 ivi Panormitane ecclesie thesaura- 169 Finito di nella oggi stampare Forzani tipografia di Edizione STOfciO'J ITA L * 1 A * N 9 di luglio e esemplari. trecento ISTITUTO * 9 0 6 C. 1897