Pon Sicurezza In 350 hanno partecipato ai corsi di formazione attivati nell’ambito del progetto finanziato dal PON Sicurezza e destinato ai mediatori culturali La responsabilità è legalità, in Puglia si chiude l'attività formativa Oltre 350 sono stati, in Puglia, i partecipanti ai corsi di formazione avviati nell’ambito del progetto “La responsabilità è legalità”. I risultati delle attività sono stati illustrati questa mattina, nella sede della direzione regionale dell’Inail di Bari, nel corso del seminario conclusivo del progetto partito ad aprile. All’incontro erano presenti, fra gli altri, la dottoressa Rachele Grandolfo in rappresentanza del prefetto di Bari, Mario Tafaro; il Direttore INAIL Regionale, Mario Longo; l’assessore provinciale ai Servizi alla persona, Giuseppe Quarto; la psicologa, dottoressa Laura Sperti. Nel corso dell’incontro non sono mancate le testimonianze dei mediatori culturali che hanno seguito le attività formative e a cui, al termine del convegno, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione. I corsi – a cui hanno preso parte circa 1500 persone nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza – hanno l’obiettivo di offrire strumenti innovativi di conoscenza per migliorare e potenziare le capacità di mediazione, inclusione sociale, approfondimento delle conoscenze in materia di legalità e sicurezza sul lavoro, a favore di cittadini italiani e stranieri. Il PON Sicurezza ha finanziato il progetto con 2,5 milioni di euro. 1/2 Pon Sicurezza La dottoressa Grandolfo, portando i saluti del prefetto Tafaro, ha evidenziato la “rilevanza del progetto per una regione come la Puglia, fra le più interessate dalla pressione migratoria. Il Programma Operativo Nazionale Sicurezza ha finanziato in Puglia, nell’ambito dell’Obiettivo Operativo 2.1 dedicato a migliorare la gestione dell’impatto migratorio, 20 progetti per oltre 16 milioni di euro. Ciò dimostra la grande attenzione del PON Sicurezza verso il territorio”. “Al di là dei risultati positivi raggiunti in termini di informazione e formazione - ha precisato il direttore regionale Inail Puglia, Mario Longo - la forza di questo progetto è nello sviluppo di una rete di collaborazioni mirata ad elevare i livelli di integrazione sociale, che potrà anche contribuire a rendere più efficace l’azione a tutela degli immigrati, con particolare riferimento alla diffusione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. 2/2