Il genio della porta accanto
Giacinto Cataldo
Diplomato in informatica
Di seguito intervisterò Giacinto Cataldo diplomato in Informatica
ho scelto di intervistare lui
Perché conosco bene la sua passione per
l’informatica!
Per questo, quando ho dovuto scegliere un genio informatico della porta
accanto, mi è subito venuto in mente lui!
Spero che le sue risposte possano davvero servire a tutti.
A voi l’intervista!
Che cosa è l’informatica per te?
“L’informatica rappresenta per me un’opportunità: Il vantaggio di eseguire,ottenere ed
accedere ad informazioni in tempi brevissimi. L’informatica è soprattutto
“condivisione”, l’informatica è tutto alla portata di tutti. ”
Com’è nata la tua passione per
l’informatica?
“Sono da sempre stato un tipo molto curioso. Da piccolo mi piaceva “osservare” i
giocattoli piuttosto che giocarci. Mi interessava capire come funzionavano. All’età di
circa 8 anni ho assemblato con mio padre il mio primo computer. Inutile dire
quanto quell’esperienza mi abbia gratificato ed allo stesso modo incuriosito ”
Perché il mondo dei computer ti
affascina?
“Trovo sia estremamente interessante l’idea che c’è alla base dell’informatica
stessa: rendere estremamente rapidi e semplici processi altrimenti
lunghi. Il modo in cui l’informatica trova una soluzione a questo problema
è assolutamente sensazionale: usare una macchina”
Quando hai usato un computer per la
prima volta?
“Ho cominciato da piccolo, forse già all’età di 6 anni. Non adoperavo il
computer a scopo esclusivamente ludico, ma mi piaceva
“armeggiare” per conoscerne le vere potenzialità. Ne ero incuriosito
ed allo stesso modo affascinato”
Hai scelto il tuo percorso di studi in base
a questa tua passione?
“Direi di si, ho deciso di intraprendere gli studi per diventare ingegnere. In
campo informatico ovviamente”
Hai avuto qualcuno che ti ha
incoraggiato in questo tuo percorso?
“I miei familiari hanno sicuramente contribuito alla mia formazione. È grazie a
mio padre che ho scoperto la mia passione, i miei cugini hanno partecipato
con me e mi hanno assistito più volte, come pure i miei amici, che non
mancano tutt’ora di chiedermi consigli”
Che professione svolgi oggi e da quanto
tempo?
“Attualmente svolgo numerose attività in questo settore.
Vado particolarmente fiero dell’attività che svolgo con
mio cugino. Ci occupiamo del ritiro e smaltimento di
componenti elettroniche a costo zero. Svolgiamo
anche una funzione socialmente utile in questo
senso.”
Qual è il tuo mezzo informatico
preferito?
“Per me smart è sinonimo di informatica. La parola inglese,è comune adesso, riferita agli
Smartphone, ma questa parola non vuol dire solo “di dimensioni ridotte”, ma anche
”intelligente”.A tal proposito preferisco sempre mezzi di dimensioni ridotte e dalla grandi
potenzialità, come appunto i suddetti smartphone.
Per lavorare in questo campo bisogna
continuamente tenersi aggiornati:
come fai?
“Rimanere informati è assolutamente essenziale per chi come me lavora in
questo campo. Come ben saprai sono moltissime le novità che ogni anno
arrivano da questo settore e che stravolgono il mercato. Rimanere
aggiornato è a volte un problema per me proprio per la mole di novità che
arrivano ogni anno. Quando ho tempo mi piace leggere qualche rivista, ma
spesso non posso. Per fortuna ho i miei amici che mi tengono ben
aggiornato su tutte le novità.”
Pensi che possa essere utile il computer
in campo educativo? Perché?
“Il computer è uno strumento essenziale in campo educativo. Mi è capitato da
poco di confrontarmi con un mio collega oltre oceano. In Inghilterra dove
attualmente abita è assolutamente comune trovare nelle scuole le
“lavagne interattive”. Strumento molto potente, che non solo permette di
scrivere come una normale lavagna,ma può essere usato come un
normale computer per accedere alle migliaia di informazioni che offre la
rete. Molti sono dell’idea che l’uso di apparecchiature informatiche per
l’uso comunicativo possa generare problemi interrelazionali.
L’informatica è uno strumento potente, come tale deve essere usato con
consapevolezza e responsabilità, conoscendone i limiti e le potenzialità”
Che importanza ha avuto la scuola
nella scoperta dell’informatica?
“Quasi insignificante direi. Allo stato attuale nel mio paese vi sono prospettive
molto rigide su quella che è l’informatica in campo educativo. Non ne viene
apprezzata la vera potenzialità, pertanto oggi molti giovani utilizzano in
modo scorretto questa risorsa”
Come inseriresti l’insegnamento
dell’informatica a scuola?
“La teoria è sicuramente un aspetto che mi ha
affascinato, ma concentrerei le prime lezioni di
informatica su altro. Per esempio spiegando le
vere potenzialità di alcuni apparecchi, i pro e i
contro del loro utilizzo. Farei una sorta di
educazione a : “cos’è l’informatica. Passo
fondamentale per utilizzarla è quello di capire
l’ottica e il ragionamento nel quale si concentra”
Quali altre esperienze al di fuori della scuola
ti hanno fatto scoprire l’informatica?
“La mia curiosità. Molte delle conoscenze che ho in questo campo sono legate
a “esperimenti” che ho eseguito nel corso degli anni, e che hanno formato
la mia esperienza. Come ad esempio quella volta che ho costruito una
bicicletta elettrica con il motore di una lavatrice!”
Come e quanto usi il computer nel tuo
lavoro e nel tuo tempo libero?
“Utilizzo il computer per gestire la maggior parte delle mie cose, e non solo in ambito
lavorativo. Mi piace ad esempio tenere note ed appunti a portata di mano con il mio
cellulare. Ma a volte preferisco farne a meno per alcune cose, o semplicemente per
tenere allenata la mente. Cerco di limitarne l’uso intellettuale a cose strettamente
necessarie. Utilizzo il computer per svago, ma non per leggere. Per questo preferisco di
gran lunga la carta”
Che rapporto hai con internet?
“Internet ha rivoluzionato il mondo. Mi affascina soprattutto per il suo ideale di
condivisione : Tutto alla portata di tutti, sempre e ovunque. Come tale tuttavia
rappresenta pro e contro. Entrando in un mondo tanto vasto e sconfinato è facile
perdersi, e anche fare brutti incontri. È uno strumento dalle potenzialità infinite e
come tale va usato con attenzione. Personalmente uso spesso internet, ma non mi
curo molto del suo aspetto “social”. Lo uso perlopiù come fonte di informazione”
Cosa pensi del massiccio uso del
computer e di internet che viene fatto
oggi soprattutto tra i giovani?
“Sono dell’idea che gli eccessi fanno male. Mi è capitato sul giornale di leggere
di un uomo morto per overdose di beta carotene. Ora, anche uno
strumento potente come il computer se usato con sconsideratezza non può
portare a nulla di buono. Senza contare che sessioni prolungate possono
portare a complicazioni anche da punto di vista fisiologico. A mio avviso
giovani dovrebbero essere educati all’uso della tecnologia e non mi
riferisco a “come usare word ed accendere il computer”.”
Voglio ringraziare davvero Giacinto per il tempo che mi ha dedicato ma
soprattutto per le risposte che mi ha dato: il suo è proprio il racconto di
un’esperienza di vita; inoltre ci mostra come siano importanti l’informatica e i
suoi vari mezzi ma sempre in un’ottica educativa, al servizio dell’uomo e che non
perda mai di vista la realtà.
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I-A-03 Il “genio” della porta accanto - didamat-2014