Travelgenius srl, in nome e per conto del Gruppo Pensionati AEM Organizza in occasione delle celebrazioni del 25 aprile una gita Sabato 18 maggio a Malga Lunga – Museo della Resistenza bergamasca Con una breve passeggiata di circa 30 minuti su strada asfaltata, fra il verde ed i boschi della Val Seriana, si raggiunge la Malga Lunga situata a 1235 metri e da cui si può godere una magnifica vista sul lago d’Iseo sottostante e sui monti della Valcamonica sino al gruppo dell’Adamello. PROGRAMMA ore 7,30 ore 8,00 ore 10,00 ore 13,00 ore 14,30 ore 16,30 partenza in pullman GT da Via Caracciolo (uff. CRAEM); partenza da Largo Augusto ang. Via della Signora (sede a2a); arrivo al parcheggio sopra Gandino e trasferimento in pulmino al punto di partenza della passeggiata; Pranzo presso la Malga Lunga; Visita guidata al Museo della Resistenza bergamasca situato nella malga; partenza per Milano NON SI EFFETTUANO FERMATE INTERMEDIE IN CITTA’ QUOTE DI PARTECIPAZIONE € 20,00 € 45,00 Soci effettivi ed Aggregati Gruppo Pensionati (in regola con la quota associativa) Soci effettivi ed Aggregati CRAEM . Soci Aderenti Gruppo Pensionati Iscrizione da effettuarsi presso il Gruppo Pensionati . Numero massimo di partecipanti: 60 MENU’ Salumi nostrani Polenta e brasato Formaggio Dolce Caffè AmmazzacaffèVino della casa Acqua frizzante e naturale Il fatto che questa località godesse di una visuale invidiabile sulle vallate circostanti, garantendo allo stesso tempo un'ottima protezione, ne fece una roccaforte partigiana nel corso della seconda guerra mondiale. Fu la 53ª brigata Garibaldi "13 martiri di Lovere” (in onore dei tredici partigiani Francesco Bezzi, Giulio Buffoli,Salvatore Conti, Andrea Guizzetti, Eraldo Locardi, Vittorio Lorenzini, Giacinto Macario, Giovanni Moioli, LucaNilckisc, Ivan Piana, Giuseppe Ravelli, Mario Tognetti e Giovanni Vender, uccisi per rappresaglia il 22 dicembre1943 a Lovere), guidata da Giovanni Brasi, a prendere il possesso della zona e ad ingaggiare furiosi combattimenti contro i reparti tedeschi e della Legione Tagliamento, forze della repubblica di Salò. L'apice degli scontri si ebbe il 17 novembre 1944 quando i combattimenti provocarono ingenti danni alle attrezzature ed alle postazioni di entrambi i contendenti. Ma furono i repubblichini ad avere la meglio, complice un'imboscata non segnalata dalla sentinella partigiana e la loro superiorità numerica. Durante i combattimenti, una bomba a mano gettata all'interno della Malga Lunga provocò il ferimento dei partigiani Mario Zedurri (nome di battaglia Tormenta) e del russo Illarion Efanov ("Starik"). Il tenente della 53ª brigata Garibaldi, Giorgio Paglia, accortosi di avere terminato le munizioni, accettò la resa a patto che questi venissero curati adeguatamente. Ma la parola data dai nazi-fascisti non fu rispettata, i feriti vennero uccisi a colpi di pugnale e l'intera squadra guidata da Giorgio Paglia fu deportata in una località tra Costa Volpino e Lovere. Durante il trasporto a valle, ci fu un tentativo di liberazione dei prigionieri, operato dal comandante Giovanni Brasi ("Montagna"), che però non sortì gli effetti desiderati. Giorgio Paglia (nome di battaglia "tenente Giorgio"), Guido Galimberti ("Barba"), Andrea Caslini("Rocco"), i russi Semion Kopcenko ("Simone"), Alexsander Nogin ("Molotov") e ("Donez"), furono tutti condannati a morte dopo un processo sommario. A Giorgio Paglia venne concessa la grazia, a causa del fatto che suo padre Guido era stato un eroe della Guerra d'Etiopia nel 1934. Ma lui, dopo essersi visto respingere per l’ultima volta la richiesta di liberazione di tutti i suoi compagni, rifiutò la grazia adducendo la frase «O tutti o nessuno!», e chiese di essere fucilato per primo. Era il 21 novembre 1944, e tutti i partigiani vennero fucilati a Costa Volpino. Poco lontano, a Lovere, i fratelli Renato e Florindo Pellegrini (conosciuti con gli pseudonimi "Falce e Martello"), catturati nel rastrellamento di Covale, vennero anch’essi fucilati. La Malga Lunga venne ristrutturata ad opera degli ex partigiani in onore dei compagni caduti, diventando una sorta di santuario della resistenza in provincia di Bergamo e fu dedicata alla 53ª brigata Garibaldi "13 martiri di Lovere". Per iniziativa del Comitato 25 Aprile a2a verrà deposta una corona d’alloro in onore dei partigiani caduti