2012
Bilancio
Sociale
Bilancio Sociale 2012
INDICE
PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE
1 INTRODUZIONE
1.1.
LO SCOPO - (PAG. 5)
1.2.
I CONTENUTI - (PAG. 5)
1.3.
LA STRUTTURA - (PAG. 5)
1.4.
LA COSTRUZIONE - (PAG.6)
1.5.
I DESTINATARI - (PAG. 6)
1.6.
IL PIANO DI COMUNICAZIONE - (PAG.6)
2 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA
2.1.
IL CONTESTO DEMOGRAFICO - (PAG.8)
2.2.
IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO - (PAG.15)
2.3.
IL CONTESTO SANITARIO - (PAG.17)
2.4.
IDENTITÁ AZIENDALE - (PAG.24)
2.4.1
MISSION E VISION - (PAG.24)
2.4.2.
OBIETTIVI ISTITUZIONALI E STRATEGIE AZIENDALI - (PAG.24)
2.4.3
INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI - (PAG.25)
2.4.4
ASSETTO ORGANIZZATIVO - (PAG.26)
RELAZIONE SOCIALE
3.1. LE AZIONI REALIZZATE PER TIPOLOGIA DI UTENTI - (PAG.28)
3.1.1.
I PAZIENTI ONCOLOGICI - (PAG.28)
3.1.2.
GLI ANZIANI - (PAG.29)
3.1.3.
I PAZIENTI DIABETICI - (PAG. 34)
3.1.4.
GLI ADOLESCENTI - (PAG.39)
3.1.5.
I PAZIENTI AFFETTI DA DIPENDENZE - (PAG.41)
3.1.6.
I PAZIENTI STRANIERI - (PAG.48)
3.1.7.
MATERNITÁ E INFANZIA - (PAG.50)
3.1.8.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE - (PAG.54)
3.2
LE AZIONI REALIZZATE PER MACROAREA
3.2.1
LA PREVENZIONE - (PAG.57)
3.2.2
L’ASSISTENZA OSPEDALIERA - (PAG.71)
3.2.3
L’ASSISTENZA DISTRETTUALE - (PAG.78)
3.2.3.1 LE CURE PRIMARIE - (PAG.80)
3.2.3.2 LA VIGILANZA SULLE STRUTTURE PRIVATE - (PAG.84)
3.2.3.3 L’ATTIVITÁ AMBULATORIALE E I TEMPI DI ATTESA - (PAG.85)
1
Bilancio Sociale 2012
3.2.4
IL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE - (PAG.88)
3.2.5
L’USO DEL FARMACO - (PAG.93)
3.2.6
L’EMERGENZA –URGENZA - (PAG.94)
3.3. LA QUALITÁ, LA COMUNICAZIONE E IL MIGLIORAMENTO DELL’ASSISTENZA
3.3.1.
IL RISK MANAGEMENT - (PAG.97)
3.3.2.
L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - (PAG.99)
3.3.3.
COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE - (PAG.100)
4
USO DELLE RISORSE
4.1. LE RISORSE UMANE - (PAG.109)
4.1.1.
IL PERSONALE AZIENDALE - (PAG.109)
4.1.2.
IL BENESSERE ORGANIZZATIVO E LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE - (PAG.112)
4.1.3
LA FORMAZIONE - (PAG.115)
4.2. ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
4.2.1.
POLITICHE PER I PARTNER ECONOMICI E FORNITORI - (PAG.117)
4.2.2. BENI, SERVIZI E INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO - (PAG. 117)
4.3
IL RENDICONTO ECONOMICO
4.3.1.
IL CONTO ECONOMICO - (PAG.120)
4.4
IL TERZO SETTORE (Il volontariato) - (PAG.126)
CONCLUSIONI DEL DIRETTORE GENERALE - (PAG.128)
GLOSSARIO - (PAG.130)
2
Bilancio Sociale 2012
Presentazione
L’Azienda Sanitaria di Potenza, attraverso il Bilancio Sociale, intende rendicontare l’attività svolta nell’anno
2012 ai cittadini-utenti, al mondo produttivo , alla cittadinanza organizzata, agli Enti locali e per finire a tutti
coloro che lavorano nella stessa ASP.
Il Bilancio Sociale 2012 vuole essere, pertanto, non un mero obbligo burocratico-amministrativo, ma uno
strumento di comunicazione, rivolto sia all’esterno che all’interno dell’Azienda.
Nel presentare questa prima edizione del Bilancio Sociale, mi sembra importante sottolineare come questa
Azienda, pur in un contesto congiunturale caratterizzato da limitazioni economiche e da interventi di
razionalizzazione dei servizi, abbia saputo indirizzare le azioni verso obiettivi di sana ed equilibrata gestione
economica al fine di mantenere invariata la qualità e quantità dell’offerta sanitaria.
Per questo motivo mi sembra giusto e doveroso rivolgere un ringraziamento a tutti gli operatori dell’ASP
che con il loro impegno quotidiano garantiscono i servizi e i risultati descritti nel presente Bilancio Sociale.
Il Direttore Generale
Mario MARRA
3
Bilancio Sociale 2012
1
Bilancio
Sociale
2
Introduzione
4
Bilancio Sociale 2012
1 INTRODUZIONE
1.1. Lo Scopo
Il Bilancio Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP), in attuazione di quanto previsto dalla
Deliberazione di Giunta Regionale n. 298/2012 e dal Piano Regionale integrato della salute 2012 – 2015,
vuole essere uno strumento di comunicazione attraverso il quale l’ASP rendiconta l’attività dell’anno 2012.
Il Bilancio Sociale è quindi uno strumento di rendicontazione nei confronti di diversi portatori di interesse
(utenti, operatori, associazioni, istituzioni, organizzazioni economiche, ecc. ), che nasce dall’esigenza di
rendere accessibile, trasparente e valutabile l’attività dell’Azienda e i risultati raggiunti, questi ultimi espressi
sia in termini di attività e di costi, sia in termini di ricadute sulla salute.
Il Bilancio Sociale risponde anche ad un valore importante per l’Azienda quale è la responsabilità sociale
intesa come gestione delle risorse assegnate in modo efficace, efficiente e trasparente, con l’obiettivo di
assicurare al territorio di riferimento i servizi sanitari adeguati ai bisogni dei cittadini.
1.2 – I Contenuti
Questo primo Bilancio Sociale dell’ASP, muovendo dall’analisi del contesto sociale, economico e sanitario
del territorio di riferimento, illustra:
-
la missione, gli obiettivi istituzionali e le strategie dell’Azienda;
i progetti e le attività realizzate con riferimento ai tre livelli di assistenza (assistenza ospedaliera,
assistenza territoriale e assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro);
i risultati prodotti in termini di ricadute sulla salute in alcune aree di utenza particolarmente
importanti;
l’impiego delle risorse a disposizione ( personale, risorse economiche e risorse del volontariato).
1.3 - La Struttura
Il Bilancio Sociale segue lo schema tipo indicato nella “ Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla
rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche” del 17.02.2006, e si articola in tre parti:
1- Presentazione dell’Azienda: descrizione del contesto demografico, socio economico e sanitario del
territorio; identità, mission e obiettivi istituzionali dell’ASP; strategia aziendale e interlocutori
istituzionali; descrizione dell’assetto organizzativo aziendale.
2- Relazione sociale che si sviluppa attraverso tre sottocapitoli:
-
le azioni realizzate per alcune tipologie di utenti ( anziani, pazienti oncologici, diabetici, adolescenti,
ecc);
le azioni realizzate per macroaree (prevenzione, assistenza ospedaliera, assistenza distrettuale,
cure primarie, emergenza urgenza, ecc. );
la qualità, la comunicazione e il miglioramento dell’assistenza (il risk management, l’accreditamento
istituzionale , la comunicazione e la partecipazione).
3- Uso delle risorse che si sviluppa attraverso quattro sotto capitoli
-
le risorse umane (il personale, la formazione, il benessere organizzativo);
5
Bilancio Sociale 2012
-
acquisizione di beni e servizi (i fornitori e gli investimenti);
il rendiconto economico ;
terzo settore – volontariato.
Alla fine del documento vengono riportate le considerazioni del Direttore Generale che individua altresì
anche gli obiettivi di implementazione e di evoluzione dell’organizzazione dei servizi sanitari.
Al fine di rendere facilmente comprensibile quanto riportato nel Bilancio Sociale, viene fornito,inoltre, un
glossario essenziale sulla terminologia usata nel documento.
1.4 – La costruzione
La predisposizione del Bilancio Sociale è stata affidata quale obiettivo di budget alle due Aree di Staff
”Comunicazione e Relazioni Esterne” e “Internal Audit e Attività ispettive” . Dopo l’approvazione di un primo
indice del Bilancio Sociale da parte della Direzione Generale, le due Aree di Staff incaricate hanno coinvolto
tutti i servizi interessati alla rendicontazione delle attività realizzate per tipologia di utenti.
A tale riguardo, al fine di uniformare le informazioni e i dati da rendicontare, è stata predisposta una
scheda sintetica per ogni area riguardante:
-
la descrizione della tipologia di utenti con dati statistici ed epidemiologici e con evidenziazione di
particolari aspetti riguardanti il territorio dell’ASP;
le attività svolte nel 2012, confrontate ove possibile con il biennio precedente.
L’elaborazione del Capitolo del Bilancio Sociale relativo alla azioni realizzate per macro-area, è stato
sviluppato in collaborazione con i Responsabili dei Dipartimenti, delle Strutture e dei Servizi interessati
mentre il Capitolo sull’uso delle risorse è stato predisposto in collaborazione con le Aree del Personale,
Bilancio, Provveditorato e Servizio Tecnico.
Tutte le informazioni e i dati riportati nel presente documento sono disponibili presso i diversi Servizi
dell’ASP e nel sistema di programmazione e controllo.
1.5 - I destinatari.
Nel predisporre questo primo Bilancio Sociale l’intento è stato quello di pervenire ad un documento che, con
linguaggio semplice e rappresentazioni statistiche chiare, potesse illustrate ai destinatari di riferimento
(utenti, operatori, associazioni, organi istituzionali, organizzazioni economiche, ecc.), i risultati raggiunti
dall’ASP nell’anno 2012, evidenziando gli stessi risultati non tanto in termini economici quanto piuttosto in
termini di ricadute sulla promozione e mantenimento della salute e qualità della vita dei cittadini.
1.6 – Il Piano di Comunicazione.
Il Bilancio Sociale, come abbiamo detto sopra, è essenzialmente uno strumento di comunicazione attraverso
il quale l’ASP informa i soggetti esterni e interni sulle attività rilevanti nell’anno 2012, ne consegue che
l’obiettivo è quello di far conoscere il Bilancio Sociale al maggior numero dei pubblici di riferimento.
Tale obiettivo, pertanto, sarà perseguito attraverso uno specifico Piano di comunicazione curato dall’Area
di Staff “Comunicazione e Relazioni Esterne”, finalizzato non solo ad assicurare la conoscenza dello
strumento ma anche a sviluppare strumenti di “ascolto “ dei contributi provenienti dai diversi interlocutori
e ciò per migliorare l’implementazione dello strumento nei prossimi anni.
6
Bilancio Sociale 2012
2
Presentazione dell’Azienda
Bilancio
Sociale
7
Bilancio Sociale 2012
2 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA
2.1. IL CONTESTO DEMOGRAFICO
L’ambito territoriale aziendale corrisponde all’intero territorio della Provincia di Potenza, con una superficie di
6.546 Kmq, in gran parte montuosa e dotata di infrastrutture non sempre sufficienti a garantire adeguati
collegamenti, con una densità di popolazione di 58,8 AB/Kmq (Comune di Potenza: 392,6 AB/Kmq) ed una
popolazione residente all’1/1/2011 di 383.791 abitanti, distribuita in complessivi 100 Comuni ( M = 187.683;
F = 196.108). I nuclei familiari ammontano complessivamente a n. 153.811, con un numero medio di
componenti per famiglia di 2,5 persone.
Le variazioni della struttura delle famiglie ricalcano quelle registratesi, negli ultimi anni, a livello nazionale:
riduzione del numero medio dei componenti della famiglia, aumento delle famiglie uni personali, composte in
gran parte da anziani e aumento delle famiglie monogenitoriali, queste ultime correlate all’aumento di
separazioni e divorzi.
Va rilevato che, a fronte di un calo della popolazione residente nel 2011 dello 0,79% rispetto al 2009, si
registra invece un incremento del 4,56% della popolazione ricompresa nella fascia d’età “75 e oltre” ( Tab.2 )
a conferma di quella tendenza all’invecchiamento demografico che non solo produce effetti sul carico sociale
per la popolazione attiva ma ha anche evidenti implicazioni di natura sociale e sanitaria sul fronte della
domanda di servizi.
Spopolamento, denatalità e invecchiamento sono fenomeni che incideranno sempre più sulla spesa sanitaria
in correlazione con l’aumento della prevalenza delle malattie cronico - degenerative e della non
autosufficienza.
1.1 Indicatori demografici
1
Tab. N 1 "Popolazione Residente-Variazione 2011/2009"
P. Residente all'01/01/2009
Sesso
P. Residente all'01/01/2011
Variaz. % 2011/2009
N.
%
N.
%
M
189.224
48,92
187.683
48,90
- 0,81
F
197.607
51,08
196.108
51,10
-0,76
Totale
386.831
100,00
383.791
100,00
- 0,79
1
Per gli indicatori demografici : Fonte ISTAT- Elaborazione a cura dell’Area di Staff Internal Audit e Attività Ispettive- ASP
L’attuale delegazione trattante di parte pubblica, ex Deliberazione n. 252/2012, è composta dal Direttore Generale, dal Direttore
Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dell’U.O.C. Gestione del Personale ed è assistita dalla Responsabile delle
2
8
Bilancio Sociale 2012
Tab. N 1 "Popolazione Residente"
450.000
400.000
350.000
300.000
189.224
187.683
250.000
M
200.000
F
150.000
197.607
196.108
ANNO 2009
ANNO 2011
100.000
50.000
0
Tab. N 1 "Popolazione Residente"
100,00%
90,00%
80,00%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
48,92%
48,90%
M
F
51,08%
51,10%
ANNO 2009
ANNO 2011
Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età- Variazione % 2011/2009
Classi di età
2009
2010
%
%
0-14 anni
52.014
13,45
15-39 anni
125.641
32,48
122.892
31,89
120.405
31,37
-4,17
40-64 anni
129.607
33,50
132.042
34,27
134.314
35,00
3,63
65-74 anni
38.224
9,88
36.854
9,56
35.611
9,28
-6,84
75 anni e oltre
41.345
10,69
43.230 11,26
4,56
386.831
100
51.140 13,27
42.381 11,00
385.309
100
N.
Variaz. % 2011/2009
N.
Totale
N.
2011
%
50.231 13,09
383.791
100
-3,43
-0,79
9
Bilancio Sociale 2012
Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
52.014
51.140
50.231
125.641
122.892
120.405
0-14 anni
15-39 anni
40-64 anni
129.607
132.042
134.314
38.224
41.345
36.854
42.381
35.611
43.230
2009
2010
2011
65-74 anni
75 anni e oltre
Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età
( Valori percentuali )
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
13,45
13,27
13,09
32,48
31,89
31,37
0-14 anni
15-39 anni
40-64 anni
33,5
34,27
35
65-74 anni
75 anni e oltre
9,88
10,69
9,56
11
9,28
11,26
2009
2010
2011
L’Indice di Dipendenza o di Carico Sociale ( Pop. 0-14 + pop. 65 e oltre / pop. 15-64 *100), rappresentato
nella Tab. N.3, mette a confronto le fasce di età non attive con quelle produttive ed è considerato un indice di
rilevanza economica e sociale che risente della struttura della popolazione.
10
Bilancio Sociale 2012
Tab. N 3 Indice di Dipendenza o di Carico Sociale 2009/2010/2011
Classi di età
2009
2010
2011
Indice di Dipendenza %
N.
N.
N.
2009
2010
2011
0-14 anni
52.014
51.140
50.231
51,6
51,1
50,6%
15-39 anni
125.641
122.892
120.405
40-64 anni
129.607
132.042
134.314
65-74 anni
38.224
36.854
35.611
75 anni e oltre
41.345
42.381
43.230
386.831
385.309
383.791
Totale
Tab. N 4 Indice di Carico Sociale degli Anziani 2009/2010/2011
Classi di Età
2009
2010
Ind. Carico Sociale
Anziani %
2011
N.
N.
N.
2009
2010
2011
15-39 anni
125.641
122.892
120.405
31,2
31,1
31,0
40-64 anni
129.607
132.042
134.314
65-74 anni
38.224
36.854
35.611
75 anni e oltre
41.345
42.381
43.230
11
Bilancio Sociale 2012
Da 2009 al 2011 l’Indice di Vecchiaia aumenta di 4 punti percentuali mentre il quoziente di natalità ha una
flessione dello 0,4 (cfr. Tab. 5 e Tab. 7). L’Indice di Vecchiaia (Pop. 65 anni e oltre/ pop. 0-14 *100) è un
indicatore dinamico che stima il grado di invecchiamento della popolazione; valori superiori a 100 indicano
una maggiore presenza di anziani rispetto ai giovanissimi.
Tab. N 5 Indice di Vecchiaia 2009/2010/2011
Classi di Età
2009
2010
2011
Ind. di Vecchiaia %
N.
N.
N.
2009
2010
2011
0-14 anni
52.014
51.140
50.231
153,0
154,9
157,0
65-74 anni
38.224
36.854
35.611
75 anni e oltre
41.345
42.381
43.230
L’Indice di Invecchiamento riflette il peso relativo della popolazione anziana (Pop. 65 anni e oltre/ pop.
Residente*100) e, come si evince dalla Tab. seguente, conferma che la popolazione dell’Asp di Potenza è
fortemente caratterizzata da un progressivo invecchiamento.
Tab. N 6 Indice di Invecchiamento 2009/2010/2011
Classi di Età
2009
2010
2011
Ind. di Invecchiamento %
N.
N.
N.
2009
2010 2011
65-74 anni
38.224
36.854
35.611
20,6
20,7 20,6
75 anni e oltre
41.345
42.381
43.230
386.831
385.309
383.791
Tot. Pop.
Il tasso di natalità mostra la tendenza ad un progressivo calo e comunque si mantiene negli anni su valori
sempre inferiori al dato di riferimento regionale.
12
Bilancio Sociale 2012
Tab. N. 7 TASSO DI NATALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE - ANNI 2008-2011
2008
2009
2010
2011
POTENZA
8,1
8,0
7,6
7,5
MATERA
8,8
8,1
8,2
7,9
BASILICATA
8,3
8,0
7,8
7,7
Tab. N. 8 TASSO DI NUZIALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011
2008
2009
2010
2011
POTENZA
3,8
3,9
4,1
3,9
MATERA
4,6
4,5
4,4
4,1
BASILICATA
4,1
4,1
4,2
4,0
L’andamento del tasso di mortalità, rappresentato nella Tab. N. 9, mostra valori in crescita dal 2008, e
superiori al dato di riferimento regionale e, ancor più, al dato dell’ASM di Matera.
Il controllo delle variazioni della mortalità, se interpretate correttamente al netto dell’invecchiamento della
popolazione, può dare importanti, anche se generici, segnali sullo stato di salute della popolazione.
Tab. N. 9 TASSO DI MORTALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011
2008
2009
2010
2011
POTENZA
10,0
10,1
10,3
10,4
MATERA
8,5
8,7
8,4
8,6
BASILICATA
9,5
9,6
9,6
9,8
Con la successiva Tab. N. 10 passiamo ad analizzare la dinamica della popolazione nel periodo 20082011.Il saldo naturale della popolazione si attesta su valori negativi in tutti gli anni considerati e raggiunge il
valore negativo più alto nel 2011, con – 2,9; negativo è anche il saldo migratorio a partire dall’anno 2009.
Per effetto di questa dinamica negativa della popolazione, sia sul versante delle nascite rispetto alle morti,
sia sul versante del rapporto tra emigrati ed immigrati, ne deriva che negli anni dal 2008 al 2011 la
13
Bilancio Sociale 2012
popolazione complessiva dell’ASP diminuisce del 4,4%, mentre a livello regionale si registra un calo più
ridotto (-2,7%) e per l’ASM di Matera un lieve incremento della popolazione ( +0,5%).
Tab. N. 10 BILANCIO DEMOGRAFICO PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011
SALDO MIGRATORIO
TOTALE
CRESCITA NATURALE
2008
2009
2010
2011
2008
2009
CRESCITA TOTALE
2010
2011
2008
2009
2010
2011
POTENZA
-1,9
-2,1
-2,7
-2,9
0,9
-1,8
-1,3
-1,5
-0,9
-3,9
-4
-4,4
MATERA
0,3
-0,6
-0,2
-0,7
-0,5
-0,4
-0,9
1,2
-0,2
-1
0,7
0,5
-1,1
-1,6
-1,8
-2,1
0,4
-1,3
-0,5
-0,6
-0,7
-2,3
-2,3
-2,7
BASILICATA
Dal 2008 al 2011 la presenza di cittadini stranieri residenti nel territorio dell’ASP è aumentata dello 0,7%,
passando dall’1,3% della popolazione residente nel 2008 al 2% nel 2011, come è possibile vedere nelle
Tabelle seguenti che rappresentano anche l’andamento della presenza di stranieri in regione e in ambito
nazionale. La dimensione dei flussi di immigrazione va attentamente monitorata in quanto è evidente che
essa determina una domanda aggiuntiva di servizi socio-sanitari, spesso diversa da quella espressa dalla
popolazione autoctona.
Tab. N.11 Cittadini stranieri residenti per sesso al 1° gennaio 2008
Italia - Regione Basilicata - Province
Province
Maschi
Potenza
2.019
Matera
2.280
Basilicata
Italia
Femmine
Totale
% su
popolazione
residente
1,3%
2.927
4.946
2.369
4.649
4.299
5.296
9.595
1,6%
1.701.817
1.730.834
3.432.651
5,8%
2,3%
14
Bilancio Sociale 2012
Tab. N. 12 Cittadini stranieri residenti per sesso al 1° gennaio 2011
Italia - Regione Basilicata – Province
Province
Maschi
Femmine
% su
popolazione
residente
Totale
Potenza
3179
4519
7698
2,0%
Matera
3297
3743
7040
3,5%
Basilicata
6476
8262
2.201.211
2.369.106
Italia
14.738
2,5%
4.570.317
7,5%
Cittadini stranieri residenti per sesso e provincia, Variazione 2008/2011
(numero e percentuale sul totale della popolazione residente nella provincia) Italia e Regione
Basilicata
Province
Maschi
Femmine
% su
popolazione
residente
Totale
Potenza
1.160
1.592
2.752
0,7%
Matera
1.017
1.374
2.391
1,2%
Basilicata
2.177
2.966
5.143
0,9%
499.394
638.272
1.137.666
1,7%
Italia
Un frequente monitoraggio delle dinamiche della popolazione è indispensabile per il dimensionamento dei
bisogni assistenziali e per la programmazione dell’offerta dei servizi socio-sanitari.
2.2. IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
La provincia di Potenza è caratterizzata da un basso reddito disponibile pro capite ( 8.218 € nel 2009 verso
una media regionale di 18.586€ - Fonte ISTAT). Il Comune di Potenza è il comune della provincia con il
reddito medio pro capite più alto ( 12.326 €).
Al basso reddito pro capite si associano alti livelli di disoccupazione. Fra il 2008 e il 2009, l’occupazione
provinciale diminuisce del 3,1% con un calo di circa 4 mila addetti, che comporta una riduzione del tasso di
occupazione di circa 1,2 punti percentuali. Si tratta, come fa rilevare la Camera di Commercio di Potenza, di
un andamento particolarmente negativo, peggiore anche rispetto alla media regionale (che registra un calo
di occupati del 2,6%) e nazionale (-1,6%).
15
Bilancio Sociale 2012
Tab N. 1 Principali indicatori del mercato del lavoro 2009 (valori percentuali)
Territorio
Tasso di
attività
Tasso di
Tasso di
Tasso di disocc. disocc.
disoccupazione Femminile.
Giovanile
Tasso di
occupazione
Regione Basilicata
54,60%
45,50%
11,30%
13,90%
34,60%
Italia
62,40%
57,50%
7,80%
9,30%
21,30%
Tab N. 2 Tasso di occupazione (valori percentuali) 2008/ 2009 (valori percentuali)
Territorio
Tasso di occupazione 2008
Tasso di occupazione 2009
Basilicata
49,60%
48,50%
Mezzogiorno
46,10%
44,60%
Centro
62,80%
61,90%
Nord
66,90%
65,60%
Italia
57,70%
57,50%
In particolare, il settore più colpito dalla recessione ( recessione che si è innestata su una fase di difficoltà
dell’industria potentina che durava già da almeno 10 anni) è l’industria manifatturiera, che nel corso del 2009
ha perso più del 9% dei suoi addetti, seguito dalle costruzioni. Anche il terziario perde l’1% degli addetti, a
testimonianza della gravità e dell’intensità della recessione in atto. Viceversa, si nota una leggere ripresa
dell’occupazione in agricoltura (circa 200 addetti in più rispetto al 2008) che potrebbe essere stata una sorta
di settore rifugio per chi ha perso il posto di lavoro ed ha delle terre da coltivare a disposizione.
L’occupazione maschile è diminuita più rapidamente di quella femminile, a causa di un effetto di
composizione settoriale, ovvero quale conseguenza della perdita di lavoratori nei settori manifatturieri e delle
costruzioni, mentre il settore dei servizi manifesta una tenuta relativamente migliore.
La Tab. successiva evidenzia la situazione occupazionale nella Provincia di Potenza, in Basilicata e in Italia
negli anni 2008-2009.
Tab. 3 Andamento dell'occupazione negli anni 2008/2009
Potenza
Basilicata
Italia
Potenza
2008
Occupati in complesso
129
196
Tasso di occupazione
50,1
49,6
Basilicata
Italia
2009
23.405
58,7
125
191
23.025
48,9
48,5
57,5
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT
16
Bilancio Sociale 2012
Basso reddito, calo dell’occupazione e crescita dei livelli di povertà relativa non possono non avere
effetti negativi sulle condizioni di salute della popolazione. E’ noto dalla letteratura che la condizione
socio-economica di un individuo, intesa come l’insieme delle variabili di reddito, livello culturale, radicamento
nel tessuto sociale, rappresenti uno dei determinanti delle sue condizioni di salute, accanto all’ambiente e
agli stili di vita.
La condizione socio-economica è inoltre in grado di influenzare l’accesso ai servizi sanitari e il tipo di utilizzo
degli stessi.
La condizione di marginalità sociale ed economica spesso si accompagna a forti difficoltà nella
fruizione dei servizi, nell’accesso alle informazioni relative ai servizi esistenti e alle modalità di
utilizzo dei servizi stessi, generando così ulteriore ineguaglianza.
2.3. IL CONTESTO SANITARIO
Dall’Indagine Multiscopo ISTAT sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari, anno
2005” è possibile individuare stime di prevalenza in regione per alcune patologie croniche (numero
di soggetti per 1.000 intervistati che dichiarano quella patologia). Si riportano di seguito le più
diffuse:
1.
Artrosi- artriti: si stimano 19 casi per 1.000 intervistati
2.
Ipertensione arteriosa: la prevalenza stimata è del 13,2 per 1.000
3.
Malattie allergiche: 8,6 casi per 1.000
4.
Bronchite cronica, enfisema: 5,9 casi per 1.000
5.
Diabete: la prevalenza stimata è del 5,7 per 1.000
6.
Altre malattie del cuore: 2,7 casi per 1.000
7.
Infarto del miocardio: si stimano 1,6 casi per 1.000
17
Bilancio Sociale 2012
Tab. 11
Popolazione secondo le malattie croniche dichiarate per regione e ripartizione
geografica -Anno 2005 (Tassi di standardizzazione)
REGIONI E
RIPARTIZIONI
GEOGRAFICHE
Malattie
Diabete Cataratta Ipertensione Infarto
Angina Altre
Ictus,
allergiche
arteriosa
del
pectoris malattie emorragia
miocardio
del
cerebrale
cuore
Piemonte
10,0
3,8
2,4
12,9
1,4
0,4
2,5
0,9
Valle d'Aosta
13,8
3,7
2,5
13,8
1,6
0,7
3,2
0,9
Lombardia
12,5
3,7
2,7
13,9
1,9
0,8
3,3
1,1
Trentino-Alto Adige
11,0
3,4
2,6
12,4
1,8
0,7
3,1
1,1
- Bolzano-Bozen
11,8
3,1
2,4
12,1
1,4
0,8
2,6
1,2
- Trento
10,3
3,8
2,9
12,6
2,1
0,7
3,5
0,9
Veneto
11,8
4,2
2,7
15,3
1,7
0,7
3,8
1,2
Friuli-Venezia Giulia
11,2
3,7
2,5
13,5
1,5
1,0
2,9
0,9
Liguria
12,7
3,9
2,3
14,4
1,9
0,5
3,0
0,9
Emilia-Romagna
12,8
3,6
3,0
13,3
1,7
0,8
3,3
1,1
Toscana
13,5
4,0
2,8
11,4
1,5
0,5
2,6
1,4
Umbria
13,9
4,7
3,1
16,0
1,7
0,5
3,1
1,6
Marche
11,4
4,9
2,8
14,0
1,7
0,9
2,6
1,4
Lazio
11,7
4,9
3,1
13,6
1,8
0,6
3,5
1,1
Abruzzo
9,9
4,7
3,6
12,4
1,8
0,7
3,1
0,9
Molise
9,7
4,2
2,6
14,5
1,7
0,4
3,1
1,0
Campania
7,1
5,6
2,4
12,7
1,9
0,6
3,4
1,1
Puglia
7,3
5,4
3,1
12,7
1,5
0,7
3,2
0,8
Basilicata
8,6
5,7
2,8
13,2
1,6
0,6
2,7
1,3
Calabria
10,0
6,3
3,3
15,5
2,0
0,7
3,7
1,4
8,7
6,0
2,9
15,0
1,7
0,5
3,1
1,3
Sardegna
11,7
4,3
4,1
14,0
1,9
1,2
3,1
1,2
Italia Nord-occidentale
11,8
3,7
2,6
13,7
1,8
0,7
3,0
1,0
Sicilia
18
Bilancio Sociale 2012
Italia Nord-orientale
12,1
3,9
2,8
14,1
1,7
0,8
3,4
1,1
Italia Centrale
12,4
4,6
3,0
13,1
1,7
0,6
3,1
1,3
Italia Meridionale
8,0
5,5
2,8
13,1
1,7
0,6
3,3
1,0
Italia Insulare
9,5
5,6
3,2
14,8
1,8
0,7
3,1
1,3
10,8
4,6
2,8
13,6
1,7
0,7
3,2
1,1
ITALIA
REGIONI E
RIPARTIZIONI
GEOGRAFICHE
Bronchite
cronica,
enfisema
Asma
Gravi
bronchiale malattie
della pelle
Malattie
della
tiroide
Artrosi.
artrite
Osteoporosi Ulcera
Calcolosi
gastrica o
duodenale
Piemonte
3,8
3,1
1,3
2,7
16,0
4,3
1,9
2,2
Valle d'Aosta
4,7
4,1
1,1
4,1
17,3
4,3
1,9
2,4
Lombardia
4,1
3,9
1,1
2,4
16,6
5,3
2,0
1,9
Trentino-Alto Adige
3,3
3,0
1,5
2,7
14,9
3,7
2,5
2,0
- Bolzano-Bozen
3,1
3,0
1,3
3,1
13,2
3,7
2,0
2,0
- Trento
3,4
3,0
1,6
2,3
16,5
3,7
2,9
2,0
Veneto
3,8
3,6
1,7
2,9
18,0
4,6
2,6
2,2
Friuli-Venezia Giulia
3,2
2,9
1,1
2,8
16,7
4,8
2,0
1,5
Liguria
3,1
4,1
0,8
3,4
18,6
5,3
2,0
2,4
Emilia-Romagna
4,1
3,6
1,5
3,8
18,9
4,6
2,5
2,3
Toscana
3,5
4,1
1,2
3,5
18,8
5,0
2,1
2,1
Umbria
6,0
4,7
1,4
3,5
21,7
5,3
2,6
2,7
Marche
4,8
3,4
1,4
3,9
19,7
5,3
2,9
3,0
Lazio
5,0
4,1
1,1
4,5
18,7
5,9
2,4
2,3
Abruzzo
4,7
3,5
1,0
3,4
19,2
5,2
2,4
2,2
Molise
5,4
3,4
0,6
4,0
20,4
5,0
2,3
2,0
Campania
5,3
3,3
0,6
2,9
18,2
4,7
2,2
1,9
Puglia
5,3
2,9
0,8
2,6
18,1
6,0
2,1
2,1
Basilicata
5,9
3,3
0,7
4,6
19,0
5,5
3,2
3,2
19
Bilancio Sociale 2012
Calabria
6,5
3,6
0,9
4,8
22,6
6,3
3,9
2,5
Sicilia
5,1
2,9
1,0
3,2
19,0
5,5
2,5
2,0
Sardegna
5,8
4,1
1,3
4,4
23,8
8,8
3,0
3,5
3,9
3,7
1,1
2,6
16,6
5,0
2,0
2,0
Italia Nord-orientale
3,8
3,5
1,5
3,2
17,9
4,6
2,5
2,2
Italia Centrale
4,5
4,1
1,2
4,0
19,1
5,5
2,4
2,4
Italia Meridionale
5,5
3,2
0,7
3,2
19,0
5,4
2,5
2,1
Italia Insulare
5,3
3,2
1,1
3,5
20,2
6,3
2,6
2,4
ITALIA
4,5
3,6
1,1
3,2
18,3
5,3
2,4
2,2
Italia
occidentale
Nord-
REGIONI E
RIPARTIZIONI
GEOGRAFICHE
Cirrosi
epatica
Tumore
maligno
Cefalea o
emicrania
ricorrente
Parkinsonismo Depressione Altre
Alzheimer, Altra
e ansietà
malattie demenze
malatttia
cronica
del
senili
sistema
nervoso
Piemonte
0,2
0,8
7,5
0,2
5,6
0,8
0,4
3,3
Valle d'Aosta
0,0
1,1
8,2
0,2
5,7
0,8
0,2
3,5
Lombardia
0,3
1,4
8,0
0,3
4,9
0,9
0,4
3,6
Trentino-Alto Adige
0,4
0,8
8,3
0,2
4,1
0,9
0,5
3,6
- Bolzano-Bozen
0,4
1,0
9,3
0,3
3,0
1,1
0,7
2,9
- Trento
0,4
0,6
7,2
0,1
5,0
0,7
0,4
4,4
Veneto
0,3
1,1
8,7
0,3
5,0
0,8
0,4
4,4
Friuli-Venezia Giulia
0,2
0,8
7,4
0,3
4,7
0,6
0,4
3,5
Liguria
0,1
1,6
7,3
0,3
6,1
1,1
0,4
5,1
Emilia-Romagna
0,2
1,0
8,4
0,4
5,9
1,0
0,5
4,8
Toscana
0,2
1,1
7,4
0,4
5,4
0,8
0,5
3,8
Umbria
0,3
0,9
10,0
0,5
8,4
1,2
0,8
3,5
Marche
0,3
1,1
8,5
0,3
6,2
1,0
0,4
3,0
Lazio
0,1
1,1
7,9
0,2
5,8
1,1
0,4
3,6
20
Bilancio Sociale 2012
Abruzzo
0,2
0,7
7,4
0,2
4,9
1,1
0,5
3,0
Molise
0,3
0,7
6,4
0,2
3,8
0,7
0,4
1,9
Campania
0,4
0,6
5,6
0,3
4,2
1,3
0,5
3,3
Puglia
0,2
0,7
7,3
0,3
5,2
1,0
0,5
2,8
Basilicata
0,4
0,5
8,0
0,5
4,3
1,6
0,6
2,0
Calabria
0,5
0,6
8,4
0,4
5,7
1,3
0,5
3,2
Sicilia
0,2
0,6
6,8
0,3
5,2
1,0
0,4
3,0
Sardegna
0,2
1,1
10,0
0,3
6,8
1,1
0,5
4,6
Italia Nordoccidentale
0,3
1,2
7,8
0,3
5,2
0,9
0,4
3,7
Italia Nord-orientale
0,3
1,0
8,4
0,3
5,2
0,9
0,4
4,3
Italia Centrale
0,2
1,1
8,0
0,3
5,9
1,0
0,5
3,6
Italia Meridionale
0,3
0,6
6,8
0,3
4,8
1,2
0,5
3,0
Italia Insulare
0,2
0,7
7,6
0,3
5,6
1,0
0,4
3,4
ITALIA
0,3
1,0
7,7
0,3
5,3
1,0
0,4
3,6
Quanto sopra esposto trova sostanziale conferma anche nei dati di prevalenza delle principali malattie
croniche riportati dal Piano Regionale della Prevenzione PRP 2010-2012, dati che tra l’altro attestano
incidenze percentuali superiori in regione rispetto all’andamento nazionale. Segue tabella.
Tab N. 12 Patologie croniche
Patologia
Regione Basilicata
Italia
Artrosi/Artrite
22,80%
18,50%
Ipertensione Arteriosa
17,90%
15,80%
Malattie Allergiche
11,00%
6,60%
Osteoporosi
9,20%
8,40%
Bronchite cronica- Asma bronchiale
9,00%
6,70%
Diabete
7,20%
5,50%
Disturbi nervosi
6,30%
4,70%
Malattie del cuore
5,00%
3,40%
Ulcera gastrica e duodenale
4,70%
3,00%
21
Bilancio Sociale 2012
La sicurezza stradale
Negli anni dal 2006 al 2008 si è registrato un incremento degli incidenti stradali del 3,58% , un incremento
dei feriti del 6,57% ed un calo del numero dei morti (-41%). Anche nel 2010 sono state molte le attività di
educazione stradale realizzate nelle scuole dal Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con i
Consultori Familiari.
Tab. 13 Incidenti stradali, morti e feriti per provincia e regione- A. 2006, 2007 e 2008
(Fonte ISTAT)
2006
2007
2008
PROV.
Incidenti
Morti
Feriti
Incidenti
Morti
Feriti
Incidenti
Morti
Feriti
Potenza
399
36
649
433
15
708
461
15
857
522
23
873
467
22
804
493
20
765
921
59
1.522
900
37
1.512
954
35
1.622
Matera
Basilicata
Infortuni sul lavoro
Come evidenziato dal Presidente dell’INAIL Marco Sartori, il trend storico consolidato dal 2002 al 2009 vede
una flessione costante degli infortuni sul lavoro a livello nazionale. Dal 2008 al 2009 poi, la flessione si fa
ancora più alta per effetto sia della crisi economica che riduce il tempo di esposizione al rischio, sia anche
per effetto dell’effettivo miglioramento dei livelli di sicurezza a seguito delle specifiche politiche aziendali e
sindacali nonché dell’impegno profuso da sistema sanitario.
Nella tabella seguente si rileva che la Basilicata ha fatto registrare una flessione degli infortuni sul lavoro più
bassa rispetto a quella nazionale ( -4,5% verso -9,7% Italia) . A livello aziendale, le UU.OO di Medicina del
Lavoro hanno svolto anche nel 2012 una costante azione di vigilanza e prevenzione degli infortuni, come più
diffusamente riportato nel capitolo specifico.
Tab 14 Infortuni avvenuti negli anni 2008-2009- Italia e Regione Basilicata (Fonte INAIL)
Territorio
2008
2009
Var. % 2009/2008
Regione Basilicata
6.194
5.918
-4,5
875.144
790.000
-9,7
Italia
Le cause di morte evitabili afferiscono principalmente a tre grandi gruppi: tumori, patologie dell’apparato
cardiocircolatorio e traumatismi.
La speranza di vita alla nascita, leggermente più bassa del valore di riferimento regionale, è di 78,7 anni per
i maschi e di 84,5 anni per le femmine ( Basilicata: M = 79,1; F: 84,5).
22
Bilancio Sociale 2012
Stili di vita
Le abitudini di vita tra i residenti dell’ ASP e i residenti in regione sono state rilevate nell’ambito dello studio
PASSI ( Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) a cui anche la Regione Basilicata ha
aderito.
Con lo Studio Passi (condotto in collaborazione con gli operatori delle aziende sanitarie regionali) la Regione
Basilicata ha inteso rilevare i fattori di rischio e i modelli comportamentali che favoriscono l’insorgenza delle
malattie legate agli stili di vita (malattie cardiovascolari, tumori, diabete, ecc.) con l’intento di attivare
interventi di continua sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali e di promozione di stili di vita sani.
Le risultanze della ricerca, che ha interessato un campione casuale di 597 persone, hanno evidenziato che il
29,1% delle persone intervistate ritiene appena sufficiente o cattivo il proprio stato di salute. Solo il 16,7%
del campione aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica mentre il 31,9% conduce uno stile di vita
assolutamente sedentario.
L’abitudine al fumo interessa il 25,3% degli intervistati e dei fumatori, il 68,2% dichiara di aver ricevuto il
consiglio di smettere da parte di un operatore sanitario.
Riguardo al consumo di alcol, si stima che la metà della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande
alcoliche e, in particolare, il 2,5% abbia abitudini di consumo considerate a rischio. Gli operatori sanitari si
informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e consigliano raramente di
limitarne il consumo.
Riguardo alla sicurezza stradale, si osserva un buon livello nell’uso dei dispositivi di sicurezza.
Buono anche il livello di consumo periodico di frutta e verdura, per quanto concerne le abitudini alimentari.
Basso è il ricorso alla vaccinazione alla rosolia nelle donne, così come basso è il ricorso alla vaccinazione
antinfluenzale anche tra le persone con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell’influenza
quali il diabete,il tumore e le malattie cardiovascolari.
Riguardo alla situazione nutrizionale, è in sovrappeso il 34,8% del campione intervistato mentre gli obesi
sono il 12,4%. L’eccesso ponderale riguarda il 47,2% della popolazione.
Con riferimento allo screening della neoplasia del collo dell’utero, il 68% delle donne tra 25 e 64 anni ha
eseguito almeno un pap test nella vita, e il 63,1% lo ha eseguito almeno ogni tre anni, come raccomandato.
Infine, il 63,5% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia, ma solo il 51% l’ha
eseguita a intervalli di due anni.
23
Bilancio Sociale 2012
2.4 IDENTITA’ AZIENDALE
2.4.1 Mission e Vision
L’ Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP tutela e promuove la salute nel territorio di competenza sulla
base dei bisogni che scaturiscono dai dati epidemiologici rilevati sulla popolazione residente, attivando tutti
gli interventi di prevenzione necessari, di educazione sanitaria, di igiene e sicurezza degli ambienti collettivi
di vita e di lavoro, di vigilanza sui cibi destinati all'alimentazione umana e degli animali, erogando prestazioni
e servizi sanitari e, in particolare, prestazioni di diagnosi e cura sia in regime domiciliare, sia in regime
ambulatoriale, sia di ricovero ospedaliero.
L'Azienda, garantisce l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, nel rispetto dei fondamentali principi
dell'universalità, della sussidiarietà solidale, del libero ed equo accesso del cittadino ai servizi e alle strutture
accreditate, della tutela della dignità umana e della sicurezza dei pazienti e degli operatori.
Per il raggiungimento della propria mission, l’Azienda focalizza la propria attenzione sui seguenti aspetti:
lettura dei bisogni e della loro evoluzione, ai fini di un offerta che corrisponda alla domanda espressa e
inespressa della comunità;
qualità delle prestazioni e dei processi organizzativi;
valorizzazione delle aree di eccellenza, promuovendo l’innovazione a tutti i livelli, per sostenere i
continui cambiamenti e per produrre attività di “elezione”;
riduzione dei tempi di attesa;
sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutici;
corretto utilizzo delle risorse disponibili, applicando meccanismi di controllo, diminuendo sprechi e
disfunzioni e valorizzando le risorse professionali disponibili.
La visione strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP è improntata a sviluppare integrazioni e
alleanze sia all’interno dell’azienda che all’esterno, con le altre aziende sanitarie regionali ed i servizi sociali
degli enti locali, nonché con tutti gli altri portatori di interessi, per la crescita di un sistema di rete dei servizi
che si traduca in un miglioramento dell’offerta dei servizi per la salute.
2.4.2 OBIETTIVI ISTITUZIONALI E STRATEGIE AZIENDALI (1)
L’Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP persegue le finalità di promozione e tutela della salute
psicofisica nel rispetto della dignità e della libertà della persona, nelle forme gestionali ed organizzative di cui
al D.Lgs. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione degli obiettivi previsti dagli atti della
programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Per realizzare gli obiettivi della programmazione regionale, l’Azienda ritiene funzionale l’attuazione di una
rete integrata dei servizi con le altre Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione e la collaborazione con
tutti gli attori sociali e sanitari in un’ottica di sistema.
Attraverso la definizione di alleanze strategiche si intende costruire un sistema articolato in grado di
rispondere alla domanda diversificata e complessa del cittadino. Il “focus” è rappresentato dai bisogni di
salute del cittadino. Le risposte sono articolate in un sistema di azioni di prevenzione, di cure primarie
integrate e progettate sulla famiglia e il contesto locale, di cure ospedaliere in grado di rispondere alle
diverse situazioni e bisogni.
24
Bilancio Sociale 2012
L’Azienda intende, inoltre, puntare alla semplificazione e allo snellimento delle procedure e dei
percorsi, attraverso un meccanismo di sburocratizzazione delle modalità di accesso ai servizi che elimini
duplicazioni e ridondanze, in un’ottica di ottimizzazione d’uso delle risorse localmente distribuite.
L’organizzazione persegue la netta distinzione fra le funzioni di governo (programmazione, indirizzo e
controllo), di committenza, di produzione e gestione per le quali vengono definite precise competenze e
responsabilità partendo dalla Direzione Generale fino ai livelli operativi dell’Azienda.
La responsabilità diffusa ai vari livelli della dirigenza si basa sulla valorizzazione
sull’impegno alla rendicontazione dei risultati.
dei professionisti e
L’approccio aziendale per processi è lo strumento fondamentale per la gestione e per la definizione delle
relazioni organizzative. I processi in cui si struttura tutta l’attività aziendale sono costruiti tenendo conto delle
finalità proprie dell’Azienda, e dei risultati di salute da perseguire. I servizi di supporto si organizzano per
facilitare la realizzazione dei processi sanitari costituendo, per questi ultimi, parte attiva e integrante
dell’organizzazione.
(1) Estratti e reinterpretati da “Atto Aziendale”
2.4.3 INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI
I soggetti che tradizionalmente entrano nel processo di partecipazione sociale al sistema di
produzione e utilizzo dei servizi sono:
organismi istituzionali;
persone fisiche o giuridicamente rappresentate
organizzazioni sindacali, p a r t i t i politici, ecc.);
(singolo
Cittadino/utente, persone varie,
enti, istituzioni, imprese a vocazione sociale (cooperative sociali, organizzazioni no profit);
operatori della sanità pubblici e privati, singoli o rappresentati dai sindacati di categoria;
media locali (giornali, reti televisive, reti radiofoniche);
forme di associazionismo strutturato (Associazioni di rappresentanza sindacale: Confederazioni
sindacali, Sindacati di Categoria, Patronati sindacali; Tribunale dei Diritti del malato,
Organizzazioni di volontariato);
fondazioni, enti e club a vocazione sociale;
gruppi occasionali
estemporanee).
e spontanei
(Comitati
di difesa,
Movimenti
di opinione, Assemblee
L’interlocutore istituzionale rappresentativo per l’Azienda degli interessi della collettività è costituito,
naturalmente, dalle autonomie locali: ad esse va il riconoscimento di un ruolo progettuale e di garanzia, di
chiarezza e di coerenza nel non confondere salute e sanità, strategia e gestione concreta, ma anche capacità
di mettere in rete le iniziative finalizzate alla qualità della vita. La comunità come potenzialità interna esprime
un ricchissimo “capitale sociale” fatto di senso civico, di disponibilità a collaborare, di valori di solidarietà e di
accoglienza. Su questi valori l’Azienda intende sviluppare percorsi di collaborazione per la definizione dei
ruoli e delle possibili sinergie. In particolare si vuole ricercare, attraverso progetti comuni e collaborazioni
strutturate, la partecipazione del mondo produttivo e delle istituzioni pubbliche, come la scuola, le forze
dell’ordine e le altre istituzioni a sfondo sociale.
Con riferimento, poi, al terzo settore (sia esso volontario che produttivo) si intende agire riconoscendo ad
esso un ruolo non sostitutivo né integrativo, ma di protagonista nell’offerta dei servizi, in un rapporto di
progettualità partecipata con il governo complessivo delle autonomie locali e della sanità.
25
Bilancio Sociale 2012
2.4.4 ASSETTO ORGANIZZATIVO
L’organizzazione aziendale è articolata nelle funzioni territoriale, ospedaliera, di prevenzione e
amministrativa-tecnica-logistica.
La Direzione Strategica si avvale del supporto delle Tecnostrutture di Staff (Aree: Organizzazione e
Sviluppo; Programmazione e Controllo; Sicurezza, Prevenzione, protezione e conformità strutturale).
La funzione territoriale si articola nelle seguenti attività assistenziali:
Assistenza Primaria
Assistenza Domiciliare
Assistenza Specialistica Ambulatoriale Riabilitativa e Protesica
Assistenza Farmaceutica
Assistenza Consultoriale, Familiare, Pediatrica e Psicologica
Assistenza Alle Dipendenze Patologiche
Altri servizi che rispondono al bisogno assistenziale locale
La funzione di prevenzione si articola in:
Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana
Dipartimento di Prevenzione della Sanità e benessere animale
La funzione ospedaliera si articola nei Presidi Ospedalieri e nei Dipartimenti Strutturali di Presidio.
Sono, altresì, istituiti i Dipartimenti Funzionali Ospedale-Territorio e il Dipartimento Misto di Salute
Mentale.
Le funzioni tecnico-amministrative sono assicurate dal Dipartimento della Segreteria Direzionale, e dalle
UU.OO. Amministrazione del Personale, Provveditorato ed Economato, Attività Tecniche, Economicofinanziaria, Attività Legali e Affari Generali.
Lo svolgimento delle funzioni direzionali è supportato, oltre dallo staff, dagli organismi previsti ( Collegio
Sindacale, che è organo dell’ASP; Conferenza dei Sindaci; Collegio di Direzione, Consiglio dei Sanitari, e
OIV).
26
Bilancio Sociale 2012
3
Relazione Sociale
Bilancio
Sociale
27
Bilancio Sociale 2012
3 RELAZIONE SOCIALE
3.1. LE AZIONI REALIZZATE PER TIPOLOGIA DI UTENTI.
Si è ritenuto importante evidenziare nella relazione sociale le azioni realizzate per alcune tipologie di utenti.
Le schede che seguono sono state elaborate in stretta collaborazione con i servizi interessati e forniscono
informazioni sulle attività realizzate nell’anno 2012.
3.1.1. I PAZIENTI ONCOLOGICI
Relativamente al dato epidemiologico sui pazienti oncologici si può fare riferimento al lavoro prodotto
recentemente dal CROB di Rionero basato sulla raccolta dei dati relativi all’incidenza dei tumori in Basilicata
negli anni 2005,2006,2007. (Registro Tumori Basilicata consultabile sul Sito del CROB di Rionero).
Questa analisi evidenzia l’andamento del tasso di incidenza della patologia oncologica in regione, rendendo
così possibile il raffronto con il dato nazionale.
Il tasso di incidenza tumorale mostra che nell’arco temporale 2005-2007 si sono rilevati 374,4 casi nei
maschi e 265,2 casi nelle femmine per 100mila abitanti per anno; la statistica tiene conto delle persone di
età compresa tra 0 – 84 anni.
Dall’analisi dei dati emerge che i lucani si ammalano di tumore con un’incidenza più bassa rispetto al tasso
nazionale rilevato dai vari registri tumori italiani; in relazione al gradiente geografico la Basilicata risulta
avere dati di incidenza simili a quelli del Sud e delle Isole del Paese.
Relativamente ai dati tra le diverse aree della Regione Basilicata, il quadro che emerge è variegato anche
con dati disomogenei nei diversi anni all’interno della stessa area.
Certamente il trend regionale di prevalenza\incidenza mostra inequivocabilmente un incremento della
patologia sia nella popolazione maschile sia in quella femminile, così come si evidenzia anche dallo studio
pubblicato sul n. 1/2011 della Rivista dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale (“Basilicata in cifre” di
Cauzillo, Sorrentino, Tozzi) .
Trend regionale di prevalenza-tumori maligni (valori assoluti e percentuali)
Basilicata
Maschi
Femmine
Totale
% popolazione
Italia
Maschi
Femmine
Totale
% popolazione
n.1/2011 Oer.b.
2000
4.351
5.181
9.532
1,6
2000
619.776
792.431
1.412.207
2,8
2005
5.503
6.565
12.068
2,0
2005
750.038
958.732
1.708.770
3,0
2008
6.058
7.268
13.326
2,2
2008
806.103
1.034.820
1.840.923
3,1
2010
6.408
7.768
14.176
2,4
2010
839.851
1.085.518
1.925.369
3,2
28
Bilancio Sociale 2012
3,5
3
2,5
2
Basilicata
1,5
Italia
1
0,5
0
Anno 2000
Anno 2005
Anno 2008
Anno 2010
Attività svolta dai servizi della ASP nel 2012.
Premesso che la patologia oncologica in Basilicata è prevalentemente gestita dal Crob di Rionero e
dall’Ospedale San Carlo di Potenza, al fine di garantire prestazioni adeguate ai pazienti oncologici si è
progressivamente attivata nell’ASP un’attività oncologica prevalentemente erogata in regime di Day Hospital
e ambulatoriale.
Al Day Hospital afferiscono pazienti inviati dall’ambulatorio di oncologia aziendale funzionante presso la
U.O.C. Medicina Interna e d’Urgenza del P.O. di Lagonegro e pazienti provenienti da altri centri oncologici
con piani terapeutici già impostati; l’Ambulatorio del P.O. di Lagonegro lavora in collaborazione con il
CROB di Rionero.
Successivamente alla riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale, dal mese di Luglio 2012, sono state
organizzate attività oncologiche ambulatoriali presso le strutture ospedaliere di Maratea, Chiaromonte e
Venosa sempre in collaborazione con il Crob di Rionero.
Nell’anno 2012 sono state assicurate le seguenti prestazioni:
Servizio
DH Discipline Internistiche P.O. di Lagonegro
Ambulatori di Lagonegro, Chiaromonte, Maratea e
Venosa
Numero trattamenti/visite
61 pazienti oncologici che hanno praticato cicli di
chemioterapia antiblastica
292 visite e 161 consulenze per pazienti ricoverati
L’ASP inoltre, attraverso la rete delle cure domiciliari, assicura la gestione delle malattie neoplastiche
terminali, anche attraverso l’integrazione di Cooperative Sociali e ANT (Associazione Nazionale Tumori),
fornendo a casa del paziente prestazioni infermieristiche, specialistiche, psicologiche, sociali e soprattutto
cure palliative. Nel 2012 le cure domiciliari hanno interessato 568 malati oncologici.
Territorio
Numero malati
oncologici
assistiti in ADI
Lagonegro
90
Potenza
194
Villa d’Agri
60
Venosa
224
Totale
568
29
Bilancio Sociale 2012
3.1.2 GLI ANZIANI
La nostra popolazione assistita è la più anziana della Basilicata. Il 20,54 % dei residenti, infatti, ha più di
sessantacinque anni, con una percentuale di grandi anziani che sfiora il 12% ( cfr.Tab. N. 2).
Gli anziani costituiscono una popolazione fragile, portatrice di bisogni complessi, in cui gli aspetti sanitari e
quelli di natura squisitamente sociale (isolamento, marginalità, impoverimento) s’intrecciano strettamente.
La fragilità nella sfera della salute determina un frequente ricorso al ricovero ospedaliero. E, talora, il
ricovero appare l’unica risorsa disponibile per gestire un problema non solo clinico ma anche sociale,
correlato alla mancanza di una rete familiare di supporto.
Per tali ragioni numerose iniziative sono state intraprese per potenziare i servizi erogati a favore degli
anziani, in particolare per favorire la loro permanenza nell’ambito della vita familiare.
Al fine di integrare le attività sanitarie dell’ASP con le attività sociali dei Comuni, sono stati sottoscritti i
previsti protocolli di intesa con i diversi Comuni afferenti ai Distretti.
Attività svolte nell’anno 2012
Il Servizio Cure Domiciliari e Palliative è attivo su tutto il territorio dell’ASP e, per far fronte alla
complessità dei bisogni della popolazione anziana, si è dotato di un’organizzazione specifica basata sul
coinvolgimento di molteplici professionalità atte a garantire prestazioni infermieristiche, specialistiche,
riabilitative, e psicologiche.
Nel 2012 sono stati seguiti in regime di ADI e Cure Palliative n. 6.069 pazienti. Di questi, n. 5.460
assistiti erano in età superiore ai sessantacinque anni.
Seguono i prospetti della distribuzione dei pazienti assistiti per le varie tipologie assistenziali e
della suddivisione delle prestazioni per tipologia di prestazione erogate dal Servizio Cure Domiciliari
e Palliative nell’anno 2012.
ATTIVITA’ DI CURE DOMICILIARI E PALLIATIVE - anno 2012
N. TOTALE PAZIENTI ASSISTITI
N. TOTALE PAZIENTI > 65 ANNI
N. PRESTAZIONI ANZIANI> 65 ANNI
6.069
5.460
248.656
SUDDIVISIONE DEI PAZIENTI SECONDO LE VARIE TIPOLOGIE ASSISTENZIALI
Pazienti in Cure Domiciliari Prestazionali
1.264
Pazienti in Cure Domiciliari di 1° Livello
1.978
Pazienti in Cure Domiciliari di 2° Livello
1.426
Pazienti in Cure Domiciliari di 3° Livello (non oncologici)
698
Pazienti in Cure Domiciliari Palliative
703
30
Bilancio Sociale 2012
SUDDIVISIONE DELLE PRESTAZIONI SECONDO LE VARIE TIPOLOGIE
Prestazioni Infermieristiche
Prestazioni Riabilitative
Prestazioni OSS (solo CD di PZ)
218.309
55.663
271
Prestazioni Psicologiche (solo CD Venosa)
2.360
Prestazioni Specialistiche (solo CD Venosa)
3.014
Segue il prospetto dei costi sostenuti nel 2012 per il Servizio Cure Domiciliari e Palliative , distinto
per tipologia di prestazione.
DISTRIBUZIONE DEI COSTI PER TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE
Costo Prestazioni Infermieristiche
Costo Prestazioni Riabilitative
Costo Prestazioni OSS (solo CD di PZ)
2.260.937,10
714.552,24
3.100,24
Costo Prestazioni Psicologiche (solo CD Venosa)
57.226,93
Costo Prestazioni Specialistiche (solo CD Venosa)
97.088,66
Costo Prestazioni Infermieristiche personale dipendente in
straordinario ( solo Potenza e Villa d’Agri)
28.072,97
Costo Assistenza Farmaceutica (Potenza + Lagonegro- stima)
Costo ADI_ANT (Villa d’Agri +Potenza)
1.170.690,85
163.663,98
Centro Integrato di Medicina dell’Invecchiamento (CE.I.M.I.),
Per rispondere al bisogno di salute degli anziani, nell’ambito territoriale di Venosa è stato costruito un
modello di rete governato dal Centro Integrato di Medicina dell’Invecchiamento (CE.I.M.I.), che rappresenta
un punto privilegiato di accesso, di accoglienza, di informazione e progettazione organizzativa dell’Azienda
in tema di assistenza agli Anziani.
La metodologia di lavoro introdotta prevede che ogni paziente candidato alle cure domiciliari sia
preventivamente sottoposto a valutazione multidimensionale (VMD) per identificarne bisogni e le
problematiche assistenziali; programmare l’intervento assistenziale; migliorarne la funzione e la qualità di
vita; ottimizzare l’allocazione delle risorse; ridurre l’utilizzo dei servizi non necessari.
L’altra articolazione funzionale del Ce.I.M.I. è il Centro Demenze con la sua Unità Valutativa Alzheimer. Il
CE.I.M.I. completa lo screening, iniziato dal medico di famiglia, che formula il sospetto diagnostico relativo al
deficit cognitivo; effettua la conferma diagnostica e la diagnosi differenziale, che può essere effettuata anche
tramite l’ambulatorio dedicato; prende in carico la persona affetta da demenza e la segue lungo il successivo
percorso terapeutico e/o riabilitativo attraverso una delle seguenti opzioni: ADP, ADI, Assistenza riabilitativa
territoriale, DH Geriatrico, RSA.
31
Bilancio Sociale 2012
Gli schemi che seguono illustrano un ormai consolidato modus operandi.
RICHIESTA DI INTERVENTO
UVD
Valutazione multidimensionale
(DH – Ambulatorio – Domicilio)
Intervento Preventivo
Intervento Curativo
Intervento Riabilitativo
Mantenimento
- visita ambulatoriale
- ricovero ordinario
- ricovero in riabilitazione
- RSA
- visite specialistiche
- ricovero in DH
- programmi ambulatoriali
- Casa di Riposo
- programmi di prevenzione
- intervento in ADI
o in DH individuali o di
- intervento in ADP
gruppo
32
Bilancio Sociale 2012
Il modello gestionale del CeIMI



Valutazione
Piano di
Erogazione
Monitoraggio
fragilità
assistenza
Gestione
risultati
Integrazione sociale e sanitario
VAOR – ADI
Creazione di una banca dati degli assistiti


Introduzione Case
Manager
Coordinamento e gestione
degli interventi erogati da
soggetti pubblici e privati
(governo del servizio)


Qualità: outcome assistiti
Costi: contenimento dei costi
a carico SSN grazie a più
appropriato utilizzo dei poli
dell’offerta (ospedale, RSA,
ecc.)
33
Bilancio Sociale 2012
Il CEIMI, inoltre, ha promosso i seguenti progetti nazionali che sono stati finanziati ex art. 12/229:
1. Sperimentazione di una modalità innovativa di assistenza nell’ambito dell’ADI;
2. Fattori prognostici positivi di recupero funzionale tramite interventi riabilitativi nel molto
anziano in assistenza domiciliare;
3. Costruzione di un sistema di rimborso per le prestazioni di assistenza domiciliare integrata
(ADI).
3.1.3. I PAZIENTI DIABETICI
Gli ultimi dati ISTAT, pubblicati a settembre 2012, rivelano che sono quasi 3 milioni gli italiani che dichiarano
di essere affetti da diabete, ossia il 4,9% della popolazione italiana. La diffusione aumenta al crescere
dell’età per cui oltre i 75 anni almeno una persona su cinque ne è affetta. Su 100 diabetici 80 sono anziani
con più di 65 anni, 40 hanno più di 75 anni, mentre l’analisi per genere evidenzia una maggiore diffusione
negli uomini.
I tassi di prevalenza standardizzati per età sono più bassi nelle regioni del Nord, in particolare a Bolzano,
mentre valori più elevati della media si evidenziano in Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Sicilia
e Abruzzo, determinando in queste Regioni un grave problema socio sanitario giacchè le complicanze del
diabete possono essere estremamente invalidanti e quindi contribuire a peggiorare la durata e la qualità
degli anni da vivere, compromettendo la funzionalità di organi essenziali: cuore (infarto del miocardio,
cardiopatie), reni (insufficienza renale), vasi sanguigni (ipertensione o altre malattie cardiovascolari, ictus,
ecc.), occhi (retinopatia).
In particolare la regione Basilicata presenterebbe una percentuale di diabetici di quasi l’8 % dei residenti.
Lo stesso rapporto ISTAT mette in evidenza come sia in crescente aumento il numero di persone in cui il
diabete è individuato come causa di morte.
34
Bilancio Sociale 2012
La geografia della mortalità presenta ampie differenze nei livelli regionali che riflettono la distribuzione sul
territorio della diffusione della malattia: sono le aree meridionali e insulari ad avere i livelli di mortalità più
elevati.
In particolare la nostra regione è tra quelle che presentano i più alti tassi di mortalità per diabete
Sulla base di questi rilievi la Regione Basilicata, attraverso l’Osservatorio Regionale sul Diabete, ha avviato
un’indagine epidemiologica per rilevare l’effettiva prevalenza del diabete nel territorio regionale e la sua
distribuzione nelle varie aree della Regione, giacchè i dati ISTAT si basano molto sulle interviste alle
persone, con possibilità quindi di non stimare con correttezza la effettiva prevalenza della malattia.
In realtà sono già disponibili dei dati di diffusione della malattia nella nostra Regione (e nella nostra ASP),
che la Regione ha raccolto sulla base delle prescrizioni di farmaci antidiabete dal 2009 al 2011 e che
comunque sono in una certa misura sottostimati in quanto, ad esempio, sfuggono i pazienti che pur essendo
diabetici non usano farmaci.
Anche da questi dati, come già detto sicuramente sottostimati, la percentuale di diabetici in Basilicata è
nettamente superiore alla media nazionale ed è in costante crescita; inoltre la popolazione della nostra ASP
mostra percentuali sovrapponibili a quelle dell’intera Regione con lo stesso trend si crescita.
Variazione percentuale di pazienti diabetici in
Basilicata tra il 2009 e il 2011
Dati Regione Basilicata da Prescrizione di Farmaci
Antidiabete
Confronto tra percentuale di pazienti diabetici nella ASP e
nella Regione negli anni 2009 - 2010 - 2011
Dati Regione Basilicata da Prescrizione di Farmaci Antidiabete
6,200%
6,400%
2009
6,200%
6,20%
6,000%
5,800%
5,600%
5,90%
6%
2010
6,000%
5,800%
2011
6,200%
6,100%
6%
5,900% 5,900%
Basilicata
ASP
5,800%
5,600%
2009
2010
2011
35
Bilancio Sociale 2012
Attività svolte nell’anno 2012
Per quanto concerne l’attuale ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA ASP, essa è garantita da diverse
strutture ambulatoriali territoriali, di cui una a Potenza, presso il Poliambulatorio Madre Teresa, assicurando
anche l’assistenza a bambini e adolescenti con diabete.
L’organizzazione è orientata nella direzione della omogeneizzazione delle prestazioni ambulatoriali
attraverso percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) condivisi tra specialisti, medici di medicina
generale e associazioni di pazienti e della integrazione assistenziale specialista-medico di medicina
generale.
A tale scopo tutti gli ambulatori diabetologici ASP sono dotati della stessa cartella clinica informatizzata
(Eurotouch) e sono in rete tra di loro; a Potenza, nell’area del Melandro, nella ex ASL 1 e nella ex ASL 3 le
rete è pienamente utilizzata, mentre al momento la rete, pur essendo disponibile, non è utilizzata negli
ambulatori della Val d’Agri; inoltre a Potenza è già iniziata con successo la sperimentazione di connessione
diretta tra la cartella informatizzata dei medici di medicina generale e quella diabetologica.
Nell’ambito del PDTA, l’attività delle strutture specialistiche è dedicata alla presa in carico totale dei pazienti
giovani e degli adulti più complessi (a Potenza) e all’assistenza integrata con i medici di medicina generale
per la restante popolazione diabetica, con particolare impegno rivolto allo screening e follow up delle
complicanze croniche del diabete.
Il numero di pazienti seguiti dalle strutture ambulatoriali della ASP, nonché la valutazione di alcuni parametri
clinici, sono deducibili dai report ricavabili dalla cartella clinica informatizzata, di cui si riportano di seguito i
dati e che, per quanto sopra esposto rispetto all’utilizzo della cartella informatizzata, non rappresentano la
totalità dei pazienti seguiti dalle strutture specialistiche della ASP.
36
Bilancio Sociale 2012
Confronto tra numero pazienti seguiti divisi per sesso tra
2011 e 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3
fonte dati: data base Eurotouch
5337
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
3543
2813
1845
TOTALE
2011
TOTALE
2012
MASCHI
2011
1698
MASCHI
2012
2524
FEMMINE FEMMINE
2011
2012
Pazienti con e senza complicanze microangiopatiche (retinopatia,
nefropatia, neuropatia) nella popolazione seguita nel 2011 nell'area
Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3
fonte dati: data base Eurotouch
88,800%
84,500%
90,000%
76,100%
80,000%
70,000%
60,000%
50,000%
40,000%
30,000%
20,000%
23,900%
15,500%
11,200%
10,000%
,000%
Retin SI
Retin NO Neurop SI
Neurop
NO
Nefrop SI Nefrop NO
37
Bilancio Sociale 2012
Pazienti con e senza complicanze microangiopatiche (retinopatia, nefropatia,
neuropatia) nella popolazione seguita nel 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex
ASL 3
fonte dati: data base Eurotouch
89%
81,800%
90,000%
71,200%
80,000%
70,000%
60,000%
50,000%
40,000%
30,000%
28,800%
18,200%
11%
20,000%
10,000%
,000%
Retin SI
Retin NO
Neurop SI
Neurop NO
Nefrop SI
Nefrop NO
Pazienti con e senza complicanze macroangiopatiche (cuore, carotidi, arti inferiori) nella
popolazione seguita nel 2011 e 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3
fonte dati: data base Eurotouch
80,000%
74,300%
70,000%
72,700%
60,000%
50,000%
40,000%
30,000%
20,000%
25,700%
27,300%
10,000%
,000%
Macroang SI 2011
Macroang SI 2012
Macroang NO 2011
Macroang NO 2012
38
Bilancio Sociale 2012
3.1.4 GLI ADOLESCENTI
Gli adolescenti (classe di età 13-18 anni) nella provincia di Potenza rappresentano all’incirca il 6,7% della
popolazione totale, pari a quasi 26.000 persone.
A parte le competenze dei vari servizi specialistici della ASP, i Consultori Familiari occupano un ruolo
privilegiato perché attuano interventi rivolti alla promozione e alla tutela del benessere dell’età evolutiva e
dell’adolescenza nonché delle relazioni familiari. Inoltre punto di forza dei Consultori è il lavoro integrato
con i servizi e gli enti territoriali che a qualsiasi titolo si occupano del benessere degli adolescenti.
Nell’ASP è presente una rete di 23 Consultori Familiari distribuiti in tutto il territorio provinciale.
Area Venosa
Venosa
Melfi
Rionero
Lavello
Rapone
Area Potenza-Villa d’Agri
Potenza, Muro Lucano, Oppido
Lucano
Picerno, Laurenzana, Avigliano,
Campomaggiore, S. Angelo le
Fratte
Villa d’Agri, Marsiconuovo
Sant’Arcangelo, Corleto P.
Area Lagonegro
Lagonegro
Lauria
Matera
Latronico
Rotonda
Senise
L’attività dei Consultori Familiari a favore degli adolescenti persegue i seguenti obiettivi generali e specifici.
OBIETTIVI GENERALI
Promuovere e tutelare il Ben-Essere degli adolescenti
Promuovere e stimolare le loro capacità di socializzazione, comunicazione e relazione tra pari e con gli
adulti
Prevenire il disagio, individuare precocemente e/o decodificare i segni del disagio
Promuovere e potenziare le capacità genitoriali
Implementare la collaborazione Consultori - Scuola - Servizi Socio- Assistenziali Territoriali
OBIETTIVI SPECIFICI
Sostenere il processo di crescita psico-fisica e relazionale degli adolescenti
Favorire il processo di autonomia (“imparare a tenere la barra della vita”)
Sostenere la diversità di genere come valore ( sessualità, identità, comunicazione e relazione) e favorire
atteggiamenti positivi in tema di affettività e sessualità, relazione (prevenzione del bullismo)
Migliorare le competenze degli adolescenti per quanto attiene l’espressione di una sessualità responsabile
(prevenzione dell’IVG)
Far conoscere e prevenire le malattie sessualmente trasmissibili
Prevenire l’abuso e il maltrattamento
Rendere i genitori e gli altri adulti di riferimento più consapevoli ed informati delle problematiche proprie
dell’adolescenza, sostenerli nel percorso educativo
Consolidare i Consultori Familiari come servizi di riferimento per gli adolescenti e le loro famiglie, la scuola
e gli altri enti e servizi territoriali.
Le attività svolte a favore degli adolescenti nell’anno 2012
Con riferimento ai suddetti obiettivi, le attività che nell’anno 2012 i Consultori Familiari hanno sviluppato a
favore degli adolescenti sono state sia di natura consulenziale sia di natura progettuale /educativa.
Complessivamente le attività hanno interessato 5.580 adolescenti (1000 in Consultorio e 4.580 nelle
scuole/territorio);di fatto rappresentano quasi il 22% degli adolescenti della nostra ASP. Le prestazioni
erogate (in totale 5.500) sono di varia natura e riguardano sia attività di consulenza (ginecologica,
39
Bilancio Sociale 2012
psicologica, sociale, IVG, contraccezione) , sia attività di integrazione scolastica per alunni disabili e non , sia
attività per problematiche di abuso e maltrattamenti.
Tipologia prestazioni erogate agli adolescenti dai CC.FF. –Anno 2012
Prestazioni
Numero
v.a.
674
697
338
240
13
373
1550
1600
15
5500
Bilanci di salute
Consulenza psicologiche
Consulenze ginecologiche
Consulenza e prescrizione contraccettiva
IVG
Problemi scolastici
Consulenze sociali
Integrazione scolastica alunni disabili
Problematiche abuso e maltrattamenti
Totale
%
12,25
12,67
6,15
4,36
0,24
6,78
28,18
29,10
0,27
100,0
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
Bilanci salu Consul psic Consul gine
Presc
contra
IVG
Probl. Scol Cons sociali Integ alunn Abuso e
mal
Accanto a queste attività prestazionali, i Consultori Familiari hanno organizzato dei progetti
informativi/educativi rivolti a studenti, insegnanti e genitori; di seguito si riportano le tematiche e il numero
degli incontri.
Titolo Progetto
“Educazione alla salute” -“Ben…Essere degli
studenti”, “Educazione socio-affettiva-relazionale”,
Cineforum, “La comunicazione”, “SOS
adolescenza”, “Self-help”, “Riscaldarsi senza
scottarsi”, “Le emozioni”, “Educazione alla
sessualità”, ”Prevenzione abusi e maltrattamenti”
Centri di Ascolto nelle scuole”
Promozione e sostegno capacità genitoriali”
“Adolescenza” rivolto a docenti
Numero incontri
studenti coinvolti nelle attività progettuali con le
scuole Totale n. 4580
n. 350 incontri,
centri attivati n. 19; incontri n.174;
n. 17 incontri;
n.3 incontri;
Da segnalare infine l’apertura sul sito Aziendale di una finestra di comunicazione on-line con gli adolescenti
(www.giovaniinconsultorio.aspbasilicata.net) , che prevede la possibilità di fornire risposte via e-mail , forum
di discussione e orientamento ai servizi della ASP.
40
Bilancio Sociale 2012
3.1.5 I PAZIENTI AFFETTI DA DIPENDENZE
L’attività dei Ser.T di Potenza, Villa d’Agri, Melfi e Lagonegro è incentrata sugli
psicologici, sociali e riabilitativi rivolti agli utenti che affluiscono al servizio.
interventi
Intensa è anche l’attività di prevenzione delle dipendenze (da droghe, fumo e alcol) che viene svolta
sul territorio e che si rivolge sia alla popolazione scolastica sia anche a gruppi di popolazione, con
l’intento di intercettare il bisogno di informazione e formazione nei contesti di vita, di lavoro e di tempo
libero. Presso i Ser.T sono anche attivi i Centri Antifumo per la cura e la prevenzione del tabagismo.
Periodicamente, inoltre, vengono realizzate delle Campagne Informative Antifumo nelle Scuole Medie
Inferiori e Superiori.
Attività del Ser.T di Potenza
Sul versante della prevenzione il Ser.T di Potenza ha svolto diverse azioni per la prevenzione
dell’alcolismo. In occasione del mese della prevenzione algologica, il Ser.T di Potenza ha realizzato 4
conferenze- spettacolo dal titolo “ A.A. Altamente Alcolico” presso il Liceo Scientifico di Muro Lucano, l’
Istituto Tecnico Da Vinci di Potenza, le Scuole Medie Inf. E Sup. di Avigliano e a Pietrapertosa. Convegni di
alcologia sono stati organizzati anche a Maschito mentre diversi incontri sul tema sono stati tenuti nelle
scuole del territorio del melfese.
Un altro importante risultato è stato giungere all’ approvazione del Codice etico per la promozione della
salute nei luoghi del divertimento, in partnership con il Comune di Potenza e con i Comuni degli ambiti
territoriali Alto Basento e Marmo-Platano Melandro, con la Provincia di Potenza, l’ Asscom e Confesercenti.
L’adesione ai programmi di recupero da parte dei pazienti tossicomani che si presentano al Sert di Potenza
è abbastanza alta ( intorno al 70%).
Per ogni nuovo utente viene predisposta la diagnosi
multidisciplinare e si procede alla definizione e realizzazione di un programma terapeutico attuato
ambulatorialmente o in una struttura comunitaria.
Nel 2012 il Ser.T di Potenza ha trattato
tossicodipendenti e n. 101 alcolisti.
complessivamente n. 506 utenti , di cui n. 405 utenti
Attività di reinserimento socio-lavorativo
Il Ser.T promuove anche attività di reinserimento socio lavorativo finanziate dal Fondo Regionale Lotta alla
Droga e garantisce la sua partecipazione al Progetto Nazionale di reinserimento “ RELI “(tirocini formativilavorativi per utenti in fase di ultimazione del programma terapeutico). Nel 2012 è stato predisposto dal
Ser.T di Potenza l’avviso pubblico per l’assegnazione di n.7 borse lavoro volte all’inclusione sociale e
lavorativa di ex tossicodipendenti ed ex alcolisti.
Consolidamento della rete territoriale collaborazione con gli altri Enti
Anche nel 2012 sono proseguite le attività per il mantenimento della rete con le agenzie pubbliche, del
privato sociale, del volontariato e dell'associazionismo, operanti nel territorio e impegnate in campo giovanile
(Consultori Familiari, l’APOF-Il , assessorati alle politiche sociali del Comune di Potenza e dei Comuni
capofila per le tossicodipendenze, Iskra, Irfedi, Ce.Str.I.M, AGESCI, Informagiovani di Potenza, Centro di
Aggregazione Giovanile, CSV, associazioni giovanili degli studenti dell’Università degli Studi di Basilicata,
consulta studentesca, associazioni di Categoria, Confcommercio e Ascom, CAT, A.A.).
41
Bilancio Sociale 2012
Alla rete territoriale negli ultimi mesi si sono aggiunti gli operatori dei Servizi Sociali di tutti i Comuni dell’Alto
Basento .
Servizio Giustizia Minorile
Con riferimento all’accordo di programma tra Ser.T. e Centro di Giustizia minorile “Adolescenti liberi dalle
dipendenze” sono stati garantiti gli accessi a richiesta per il Centro della Giustizia Minorile e sono stati
realizzati 2 progetti terapeutici ed educativi riabilitativi condivisi con l’Ufficio Servizio Sociale Minori del
CGM.
Ufficio Per l’Esecuzione Penale Esterna (UEPE) :
Incontri periodici per la discussione dei casi in comune.
Servizi Sociali dei Comuni dell’ A.S.P.:
Incontri periodici per la discussione dei casi in comune e progettazione e realizzazione interventi di
prevenzione universale.
Nucleo Operativo Tossicodipendenze della Prefettura :
Collaborazione con il NOT della Prefetture attraverso incontri, periodici contatti telefonici, relazioni sugli
utenti che hanno accettato la presa in carico; convocazione e colloqui con i segnalati ex art.li 75 e/o 121 t.u.
309/90 e successive modifiche.
Integrazione Pubblico – Privato Sociale :
Incontri periodici di verifica dei programmi terapeutici con gli operatori delle Comunità Terapeutiche insistenti
sul territorio regionale per la gestione dei programmi terapeutici condivisi;
colloqui telefonici con gli operatori delle Comunità Terapeutiche insistenti fuori dal territorio potentino per la
verifica periodica degli utenti ospiti.
Attività di counselling
Consulenza ai genitori di adolescenti in difficoltà e colloqui con giovani sperimentatori di sostanze
psicotrope.
Collaborazione con le UU.OO. dell’ Azienda Ospedaliera S.Carlo
L’ASSISTENZA AI DETENUTI TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI
POTENZA è svolta dal Ser.T di Potenza, garantendo un accesso settimanale da parte del Responsabile
del Ser.T, di un Dirigente medico, dell’Assistente sociale, di 2 psicologhe convenzionate, per attività di
front-office con i detenuti e per attività multidisciplinare con il personale sanitario della Casa Circondariale.
Nell’anno 2012 sono state erogate dal Ser.T di Potenza prestazioni per n. 79 detenuti tossicodipendenti
e/o consumatori ed 11 alcol dipendenti ospiti presso la Casa Circondariale di Potenza.
Altre attività promosse e realizzate dal Ser.T all’interno della Casa Circondariale:
Il Progetto di autobiografia “Oltre le Righe” con la Cooperativa Iskra. É in via di pubblicazione la
raccolta degli scritti prodotti.
Il Progetto “Gruppando” gestito con le psicologhe convenzionate all’interno della Casa
Circondariale.
42
Bilancio Sociale 2012
Con riferimento alla problematica della dipendenza dal gioco, il Ser.T. di Potenza in collaborazione con
l’URP di Potenza, ha predisposto il materiale informativo finalizzato a prevenire i fenomeni di ludopatia ( ai
sensi dell’art.7 del Decreto-legge 13 settembre 2012, n.158, convertito nella Legge n.189 del 8 novembre
2012) e destinato ai gestori di sale giochi. Tale materiale è stato pubblicato sul sito aziendale.
Attività del Ser.T di Melfi
Il Ser.T di Melfi nell’anno 2012 ha trattato complessivamente n. 429 utenti, come di seguito suddivisi:
N. 284 tossicodipendenti
N. 124 alcolisti
N. 13 tabagismi
N. 1 abusatori di BDZ ( benzodiezapina)
N.6 dipendenti da GAP (gioco d’azzardo patologico)
N.1 con DA (disturbi alimentari).
L’ASSISTENZA AI DETENUTI TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI
Melfi , che viene erogata dal Ser.T di Melfi, attività che ha comportato il trattamento di 52 detenuti
tossicodipendenti.
Attività del Ser.T di Lagonegro
Presso il Ser.T di Lagonegro è stata erogata assistenza medica a n. 246 tossicodipendenti, a
n.98 alcolisti e a 99 utenti non in carico.La descrizione dell’attività è rappresentata nella tabella seguente.
Descrizione attività
Assistenza utenti tossicodipendenti
Assistenza alcoolisti
Tossicodip.soggetti a misure alternative alla detenzione
Tossicodip.inseriti in un programma ex art.75
Tossicodip.inseriti in un programma ex art.121
n.prestaz.
122
63
3
3
1
Tossicod.che hanno sostenuto un colloquio di inserimento in comunità terapeutica
Tossicod. Inseriti in comunità
12
5
Alcolisti inseriti in programmi elaborati dal tribunale dei Minori
Unità operative di zona attivate per l’ elaborazione di progetti riabilitativi
personalizzati
Colloqui con tossicodipendenti/alccoldipendenti
2
5
313
Colloqui di chiarificazione e sostegno con i familiari di utenti tossicodipendenti ;
Visite domiciliari
Verifiche di programmi comunitari
Contatti con servizi sociali comunali e istituzioni di prevenzione (Tribunale
minori,RSA,DSM,ecc.)
201
37
11
Aiuto a bambini figli di tossicodipendenti
35
Inserimenti lavorativi
10
315
43
Bilancio Sociale 2012
Attività del Ser.T di Villa d’Agri
Il Ser.T. di Villa d’Agri si rivolge ad un territorio comprendente l’alta valle dell’Agri e la media valle dell’Agri
(20 comuni con una popolazione di 51.035 abitanti).
Il Servizio,oltre alle attività istituzionali di cura, riabilitazione e prevenzione delle dipendenze patologiche, si
prefigge lo scopo di rappresentare un punto di riferimento individuale e familiare per tossicodipendenti ed
alcolisti nonché per soggetti affetti da comportamenti d’abuso per i quali è prevista, ad esempio, attività di
prevenzione del GAP (Gioco d’Azzardo Patologico). I
l Ser.T. svolge anche attività di prevenzione, collaborando con gli Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche, le
Associazioni di Volontariato e di Solidarietà Sociale presenti sul territorio, i Tribunali per i Minori, le
Prefetture, le Case Circondariali, gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna.
Nel 2012 gli utenti seguiti dal Ser.T. di Villa d’Agri sono stati 186, così ripartiti :
n° 166 in carico a questo Servizio ( di cui 105 tossicodipendenti e 61 alcoolisti ) ;
n. 20 utenti provenienti da altri Ser.T.
Gli Inserimenti in Comunità Terapeutiche sono stati 15, mentre gli invii, a cura di questo Ser.T., di
soggetti alcolisti presso il CRA di Chiaromonte sono stati n° 5.
L’adesione ai programmi di recupero concordati con l’utenza è molto alta (100% nei soggetti con
tossicodipendenza da sostanze psicotrope d’abuso che si sono presentati al Servizio e più del 96% dei
soggetti alcolisti che si sono presentati al Servizio).
Le attività di couseling , per le loro caratteristiche di colloquialità “informale”, ma molto efficaci con l’utenza
e/o parenti, vengono svolte da tutto il personale in organico al Ser.T. di Villa d’Agri. Colloqui di counseling
vengono svolti anche con genitori di adolescenti in difficoltà o con giovani ed adulti che non si ritengono
dipendenti da sostanze, ma “consumatori occasionali”(in tale circostanza la consulenza assume valenza
dissuasiva, pur con le cautele comunicative del caso). I percorsi terapeutico-riabilitativi vengono proposti
al singolo utente sulla base di una diagnosi multidisciplinare con un programma che tende ad essere il più
attagliato possibile alla peculiarità del caso. Il Ser.T. di Villa d’Agri eroga pertanto, ad ogni singolo utente,
prestazioni mediche, infermieristiche, psicologiche,socio-assistenziali.
Attività di Prevenzione svolta dal Sert. Di Villa d’Agri nel 2012
Attività nelle Scuole :
Attuazione programmi di prevenzione delle dipendenze patologiche organizzati dal Ser.T. di Villa
d’Agri in collaborazione con i C.I.C.( Centri di Informazione e Consulenza) degli Istituti Scolastici del
territorio ed attuazione programmi di educazione in collaborazione con il gli Istituti Scolastici del
territorio. Per il 2012 gli Istituti Scolastici interessati sono stati: IPAS di S.Arcangelo, Ist. C.vo di
Tramutola, Scuola Media di Grumento,ITAS di Villa d’Agri, Scuola Media di Marsiconuovo, ITIS di
Corleto Perticara;
Stesura (di concerto con gli altri Ser.T. della ASP) e svolgimento del progetto “Prevenire
teatrando” e realizzazione della conferenza teatrale dal titolo : “A.A Altamente Alcolico” che
ha visto il coinvolgimento di circa 300 studenti provenienti dall’ITAS di Villa d’Agri e dalla Scuola
Media di Villa d’Agri e Marsiconuovo.
44
Bilancio Sociale 2012
Collaborazione con Associazioni di Volontariato ed EE.LL. :
Attività di collaborazione con servitori CAT.
Attività di collaborazione con Club AA della Val d’Agri .
Relazioni ad incontri di sensibilizzazione aperte al pubblico su tematiche relative all’alcolismo, alle
droghe, alle “nuove droghe” e a comportamenti d’abuso quali il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico).
Gli incontri sono stati organizzati e svolti in collaborazione con i Comuni di Brienza, Corleto
Perticara, Moliterno,Sasso di Castalda,Viggiano,Marsiconuovo).
partecipazione al progetto “Avvitamenti” in collaborazione con Comune di Brienza,Coop. Soc.
“Iskra”,Ambito Marmo-Platano-Melandro.
Attività Progettuale
Partecipazione alle attività di ricerca del CNR - Ist. di Fisiologia Clinica dell’Università di Pisa- .
Progettazione ed attuazione di diversi Seminari di Studio ( regionali ed interregionali) finalizzati al
miglioramento delle conoscenze ed alla diffusione delle buone prassi cliniche nel settore perativo
delle Dipendenze Patologiche .
Partecipazione al progetto “STAR” (focalizzato sulle nuove conoscenze e nuove prospettive
terapeutiche e cliniche nei Ser.T. riguardo alle eroinopatie) in collaborazione con FeDerSerD
(Associazione scientifica e professionale che raccoglie la gran parte di chi opera nei Ser.T. ).
45
Bilancio Sociale 2012
IL CENTRO DI RIABILITAZIONE ALCOLOGICA DI CHIAROMONTE (Fondazione Stella Maris
Mediterraneo)
Il Centro è organizzato con un’offerta di tipo residenziale che offre una recettività di n. 12 posti letto
ed una semiresidenzialità di n. 6 posti.
Le attività del Centro sono garantite sulle 24 ore e per sette giorni alla settimana; il periodo di permanenza
al Centro di ogni singolo ospite è di circa 4 settimane.
DATI DI ATTIVITA’ 2012
p.l.
p.l.
ricoveri
residenz.
semires
.
(dimessi)
12
6
73
ricoveri in
regione
ricoveri
residenti
ricoveri
extra
regione
pazienti
disintoss.
giornate
di
degenza
prime
visite
controlli
amb.
consulenze
53
36
20
43
1991
123
259
57
CRA - Mobilità attiva extra ed infraregionale per regioni ed asl di provenienza – ANNO 2012
Regione
Puglia
Ricoveri
ASL Regione Basilicata
Ricoveri
13
Molise
Calabria
5
Campania
2
Totale
20
ASP Potenza
36
ASM Matera
17
Totale
53
46
Bilancio Sociale 2012
Il numero complessivo dei ricoveri è stato di 73 ricoveri. Si è garantito il soddisfacimento del 100% della
domanda di ricovero e si è mantenuto il numero dei ricoveri riferiti al 2011 che era stato pari a 74.
Il numero dei ricoveri extra regione è stato di 20, con un aumento di + 5 ricoveri rispetto al 2011.
Sono state erogate, inoltre, 382 prestazioni ambulatoriali, con un incremento di +55 prestazioni rispetto al
2011. E’ stata implementata la rete integrata ospedale-territorio, portando nel 2012 alla creazione di
un percorso preferenziale per i pazienti alcolisti attivabile direttamente dai MMG sia nei confronti dei
posti letto previsti dall'Unità di Crisi del P.O di Chiaromonte che dei posti letto del CRA di Chiaromonte.
E’ stato avviato un percorso dedicato per i pazienti da disintossicare presso il CRA di Chiaromonte
con la collaborazione dei Medici della Lungodegnza di Chiaromonte, permettendo di soddisfare il
100% della richiesta degli alcolisti da disintossicare, questo in virtù dell'implementazione della rete
ospedale-territorio che si è descritta al punto precedente.
Prevenzione e alcolismo
Nel 2012 sono stati organizzati n. 10 eventi di sensibilizzazione, in particolare:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
24 Febbraio 2012 Istituto Agrario di Lagonegro
30 Marzo 2012 ITIS di Lagonegro
20.04.2012 Comprensorio Scolastico di Rotonda
26.04.2012 Istituto Sinisgalli Senise
09.05.2012 ITIS Maratea
7 Maggio 2012 Alcol e donazione - Roccanova
11 Maggio 2012 Alcol e volontariato - Chiaromonte
30 Maggio 2012 Alcol e giovani - Rivello
19 Ottobre 2012- Viggianello
21 Novembre 2012 - Terranova di Pollino
La campagna informativa per la riduzione del consumo di alcool in particolari attività e nei soggetti in età
giovanile e in raccordo con le scuole ha visto la realizzazione nel 2012 di numero 3 incontri di
sensibilizzazione e prevenzione su luoghi di lavoro nell'ambito della riduzione del rischio di problemi alcol
correlati sui luoghi di lavoro e n. 6 incontri nell'ambito della riduzione del rischio di problemi alcol correlati
nei contesti di aggregazione giovanile, in particolare:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Aprile 2012 Impresa edile De Filippo - Maratea
Aprile 2012 Ditta Carlomagno Biagio - Lagonegro
Maggio 2012 Ditta Marrelli Gaetano - Maratea
09.05.2012 ITIS - Maratea
Luglio 2012 MarateArte - Maratea
Agosto 2012 Filmfestival - Maratea
Luglio 2012 Festa del Volontariato - Lauria
Ottobre 2012 Scuola Calcio - Trecchina
Novembre 2012 Scuola di Musica – Lagonegro.
Intensa è stata la collaborazione con le associazioni di volontariato accreditato e di quelle attive nel
settore alcologico, in particolare con l’Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento.
Il C.R.A. di Chiaromonte partecipa ai lavori del Gruppo nazionale Alcologie d’Italia, che ha prodotto il
CORRAL (coordinamento nazionale delle residenzialità riabilitative algologiche) e, anche per il 2012, ha
partecipato fattivamente ai lavori del Piano Nazionale Alcol e Salute.
47
Bilancio Sociale 2012
3.1.6 I PAZIENTI STRANIERI
In Italia la popolazione immigrata è in continua espansione. L’ISTAT stima che al 1 gennaio 2010 la
popolazione straniera * residente ammonta a poco più di 4,2 milioni, rappresentando il 7% del totale dei
residenti in Italia. A seguito dei recenti mutamenti geo-politici, quali l’allargamento dell’Unione Europea, gli
immigrati non sono più solo extra-comunitari, ma anche comunitari.
La realtà migratoria è molto articolata ed in continua evoluzione: si tratta di una popolazione giovane (il 51%
è nella classe di età compresa tra 18 e 39 anni; uno su cinque è minorenne); si assiste ad una
femminilizzazione dei flussi (le donne rappresentano il 50,4%); i minorenni sono 787.000 e rappresentano
circa l’8% dei minorenni in Italia; i nati in Italia da genitori stranieri sono in costante aumento (nel 2007 erano
64.049, pari all’11,4% del totale dei nati in Italia nello stesso anno).
La popolazione straniera in Basilicata e nell’ASP.
Con riferimento alla nostra regione la situazione è rappresentata dalla tabella che segue.
Popolaz. Straniera
presente al 2010
v.a
% sul tot.popol.
Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza- ASP
4.351.136
7,7
14.274
2,5
7.479
2,0
Più in particolare la popolazione straniera residente in provincia di Potenza al 1° gennaio 2011 sono 7.698 (
il 2% della popolazione residente) , sicuramente inferiore alla percentuale che si registra in Italia, anche se
la tabella mostra un continuo aumento negli ultimi otto anni
48
Bilancio Sociale 2012
La comunità straniera più numerosa nella Provincia di Potenza è quella proveniente dalla Romania con il
47,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (10,3%) e dall'Ucraina (7,2%).
Dalla classifica dei comuni in provincia di Potenza per popolazione straniera residente emerge che i comuni
con più intensità di popolazione oltre il capoluogo di provincia sono Melfi, Lavello, Rionero in Vulture,
Venosa, paesi ricadenti nell’area del Vulture – Melfese. Tale fenomeno è dovuto prevalentemente alla facilità
degli immigranti di trovare lavoro come braccianti agricoli. Trattasi di una opportunità per queste zone,
soprattutto in virtù della giovane età e del conseguente alto tasso di natalità presente in questa nuova
categoria di residenti.
La presenza di persone migranti quindi, non può più essere considerato come problema contingente, ma è
un fenomeno strutturale anche per i servizi sanitari e sociali.
In tale contesto l’ Azienda ASP è orientata a promuovere attività sanitarie rivolte alla popolazione straniera,
ne favorisce l’accesso ai servizi della rete sanitaria e sociale rendendo efficaci i percorsi attraverso la
formazione continua degli operatori ed una programmazione sanitaria che tenga conto delle nuove richieste
culturalmente determinate.
I servizi sanitari per la popolazione straniera
Tra il 2009 ed il 2010 l’ASP ha aderito al progetto nazionale promosso e interamente finanziato dall’INMP –
Istituto Nazionale Migranti e Povertà, per la promozione dell’accesso delle popolazioni immigrate ai servizi
socio-sanitari nelle ASL italiane.
L’ adesione a questo progetto ha favorito una maggiore “attenzione” dei servizi sanitari e socio sanitari alla
domanda di salute della popolazione straniera; ha favorito la produzione di materiale informativo per
facilitare l’accesso ai servizi sanitari della ASP da parte dei migranti; il materiale è stato distribuito dai
servizi territoriali (Consultori Familiari) ed è stato pubblicato sul Sito; con lo stesso progetto sono state
formate come mediatrici culturali, due giovani rumene residenti a Melfi.
In seguito all’emergenza regionale sul fenomeno degli immigrati stagionali verificatosi soprattutto nel 2011,
l’Azienda ASP nell’anno 2012, in considerazione della maggiore presenza di migranti nell’area del VultureMelfese, ha istituito un ambulatorio di medicina dedicato ai migranti presso l’ospedale distrettuale di Venosa
che ha operato con cadenza settimanale .
Dell’equipe facevano parte: Medico della Medicina Ospedaliera, Coordinatore Attività Socio-Sanitarie,
Amministrativo, per l’attivazione degli STP, Personale del Volontariato (CRI),Assistente Sociale e Mediatrice
Culturale.
L’ ambulatorio dedicato è stato attivo per 4 settimane ovvero sino a quando è durata l’emergenza. Il servizio
è stato utile per tanti lavoratori extracomunitari affetti da patologie di medicina interna che rendevano difficile
il loro lavoro nei campi. L’afflusso è stato mediamente di almeno 10 pazienti a seduta.
L’ attività ambulatoriale ha visto la collaborazione delle Associazioni di Volontariato ha hanno garantito un
servizio navetta per l’accesso all’ambulatorio e dei Servizi CUP e Punti Salute, che hanno assicurato la
massima informazione ai migranti per l’orientamento ai vari servizi ASP (Consultori familiari , Ambulatori
specialistici ecc.).
49
Bilancio Sociale 2012
L’attività è stata supportata con materiale informativo cartaceo tradotto nelle varie lingue e disponibile in
tutti i servizi ASP e nei Campi e Centri di Accoglienza.
Nell’estate del 2011 e in quella del 2012 nell’ambito degli interventi che la Regione Basilicata e la Provincia
di Potenza hanno attivato per far fronte al fenomeno stagionale della forte presenza a Boreano di migranti
per la raccolta del pomodoro, questa ASL ha siglato una convenzione con la Provincia di Potenza ed
Emergency per garantire in un’area , priva di servizi di trasporto pubblici e a circa 10 Km dalle strutture
sanitarie più vicine, un ambulatorio mobile con un’equipe costituita da un medico, un infermiere, due
mediatori culturali e un logista/autista.
Attività Polibus Emergency
Anno
2011
2012
Numero pazienti
132
243
Numero visite
205
375
Da segnalare inoltre l’attività di ricovero che nel biennio 2011-2012 ha interessato 214 persone (174 in
ricovero ordinario e 40 in day hospital).
Anno
2011
2012
PP.OO. Melfi
Venosa
D.O.
D.H.
66
10
41
2
D.O.=Ricovero ordinario
D.H.= day hospital
P.O. Villa d’Agri
D.O.
29
19
D.H
14
11
PP.OO.
Lagonegrese
D.O.
D.H
12
2
7
1
Totale ricoveri
D.O.
107
67
D.H
26
14
Fonte: procedura AIRO
* Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.
3.1.7 MATERNITA’ E INFANZIA.
In Basilicata l’ammontare delle nascite del 2010 (4.612) corrisponde ad un tasso di natalità pari al 7,8 per
1000 abitanti, inferiore sia a quello nazionale sia a quello del Sud; negli ultimi dieci anni nella nostra
Regione si è assistito ad una riduzione continua del numero dei nati che da 5.662 nascite del 2000 si è
passati 4.612 nati nel 2010 (- 18,5) .
Nel 2009 il numero medio dei figli per donna in Basilicata era pari a 1,2, valore inferiore sia a quello medio
nazionale (1,4 figli per donna), che al valore medio del sud (1,3 figli per donna). “Rapporto Ceis- Sanità in
Basilicata 2010-2011”
Tasso di natalità Anno 2010.Valori per 1.000 abitanti .
Italia
9,29
Nord
9,37
Centro
9,15
Sud
9,27
Basilicata
7,84
50
Bilancio Sociale 2012
10
9
8
7
6
5
Italia
Nord
Centro
Sud
Basilicata
Relativamente al tema “maternità” , in Basilicata scende il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza
che passa da un tasso di 11,4 per 1.000 donne di età 15-49 del 1994 al valore di 5,0 del 2009. Pur tuttavia
aumentano, come nel resto del paese , le donne straniere che praticano IVG ( nel 2007 hanno rappresentato
il 10% delle IVG regionali), come da ”Piano regionale della Salute- 2012-2015”.
Nella nostra ASP, con riferimento all’anno 2010, appartengono alla fascia di età 0-12 anni all’incirca 43.834
bambini , che corrispondono all’11,37 della popolazione totale .
I Consultori Familiari dell’ ASP di Potenza e i Consultori Referenti IVG sono centro di riferimento per la
tutela della salute della donna e della famiglia in tema maternità e paternità consapevole, coniugalità e
genitorialità, ed offrono servizi e prestazioni all’interno di percorsi di salute specifici, opportunamente
integrati con i Servizi ospedalieri e territoriali. La rete dei 23 Consultori familiari dell’ ASP di Potenza dedica
molta attenzione all’evento nascita programmando attività e percorsi in conformità con le Linee Guida
Regionali e il Progetto Nazionale “Percorso Nascita promozione e valutazione della qualità di modelli
operativi" voluto dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Reparto
Salute della donna e dell’età evolutiva dell’ Istituto Superiore di Sanità di Roma. Per il percorso Nascita ed
Infanzia vengono implementate una serie di attività che assicurano alla donna gravida, di qualunque
nazionalità, un idoneo percorso che le consente di accedere con facilità ai nostri servizi, garantendo un
sostegno costante alla coppia, attraverso un livello efficiente di assistenza e monitoraggio della salute della
stessa e del bambino prima, durante e dopo la gravidanza.
OBIETTIVI DEL PERCORSO MATERNITA’ E INFANZIA
1. Offrire alla donna in gravidanza un percorso idoneo che faciliti l’assistenza e la prepari ad una
nuova relazione;
2. Aiutare la coppia nel periodo della gravidanza ad affrontare consapevolmente e con un'adeguata ed
idonea preparazione le diverse fasi della gravidanza del parto e del post-parto.
3. Fornire alla donna una preparazione psicofisica specifica per il travaglio e per il parto e favorire la
partecipazione ai corsi delle gravide a rischio psico-socio-sanitario.
4. Creare le premesse per un valido rapporto madre-figlio.
5. Offrire colloqui informativi sulla gravidanza (assistenza, servizi disponibili, facilitazioni relative ai
congedi lavorativi, esenzioni ecc);
6. Promuovere consapevolezza e competenza sull’alimentazione della gravida e del neonato e
promuovere l’allattamento al seno;
7. Individuare le gravidanze problematiche ed a rischio psico sociale e sanitario e attivare adeguati
servizi di supporto:
8. Realizzare una operatività congiunta tra servizi ospedalieri e territoriali sui diversi aspetti della paternità
e della maternità responsabile ;
9. Dare continuità nell’assistenza alla puerpera ed al neonato attraverso interventi di sostegno psicofisico, di vigilanza rispetto a fattori di rischio e di educazione alla salute;
10. Rimuovere le eventuali cause che la inducono la donna ad interrompere la gravidanza e prevenire le
IVG;
11. Offrire sostegno e presa in carico sanitario, psicologico delle minorenni che affrontano la maternità
senza reti familiari e parentali di appoggio o che intendono affrontare l'IVG;
51
Bilancio Sociale 2012
Le attività svolte dai CC.FF. – Anno 2012.
Nell’anno 2012 le attività hanno interessato 759 donne in gravidanza, 1.767 bambini da 0 a 3 anni, 1.495
bambini da 4 a 12 anni e 1.396 donne per richieste di contraccezione e IVG. Le prestazioni erogate e le
attività realizzate sono descritte nelle tabelle che seguono.
Attività Percorso Nascita
Attività Consulenziale
Numero donne in gravidanza interessate dalle
attività del Percorso nascita = 759
Tipologie e numero delle consulenze assicurate
dai CC.FF.
Psicologiche e Sociali
776
Sanitarie Ginec/Ostetr
1895
Controlli post-parto
215
Consulenze Sociali
297
Sanitarie/pediatriche
335
Puerperali domiciliari
301
Totale consulenze
3819
Numero bambini da 0-3 anni interessati dal Percorso
nascita = 1767
Tipologie e numero delle consulenze assicurate
dai CC.FF.
Psicologiche e Sociali
278
Sanitarie/pediatriche
3152
Totale consulenze
3430
Attività di Educazione alla Salute
Tipologia Corso
Numero Corsi svolti
Accompagnamento alla nascita
Post –parto
Baby-parto
Sostenere la crescita del neonato
Orientamento alla genitorialità
Promozione allattamento materno
Altri Progetti socio-educativi
Eventi
65
37
6
8
20
Numero incontri svolti nei vari
Corsi
745
241
22
63
96
69
20
10
Numero incontri per tipologia di Corso
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Acc nascita
Post parto
Baby parto
Sost cre neo
Orient gen Prom all mat
Altro
52
Bilancio Sociale 2012
Attività Percorso Infanzia
Attività Consulenziale
Numero bambini da 4-12 anni interessati dal Percorso Infanzia = 1495
Tipologie e numero delle consulenze assicurate dai CC.FF.
Psicologiche e Sociali
Sanitarie/pediatriche
Totale consulenze
1889
3984
5873
Attività di Educazione alla Salute
Numero Incontri
282
Attività Spazio famiglia
Tipologia attività
Consulenze per Mediazione familiare
Consulenze per psicoterapia familiare
Consulenze Psico/sociale per affido/adozione/separazione/matrimonio
minori
Relazioni Enti e tribunale minori
Consulenza Psico/sociale per tutela minori per disagio
familiare/abuso/violenza
Totale
Numero
287
385
516
45
470
1703
Attività per prevenzione IVG
Numero utenti e attività
Donne che hanno fatto richiesto di contraccezione
Donne che hanno richiesto IVG
Numero Consulenze per IVG
Numero certificazioni IVG
Numero minori che hanno richiesto IVG
Numero Consulenze per IVG minori
Numero certificazioni IVG minori
Attività di educazione alla salute (n. incontri)
Numero
1200
183
247
119
13
22
12
127
53
Bilancio Sociale 2012
3.1.8. I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
I Disturbi del Comportamento Alimentare costituiscono oggi una delle patologie più preoccupanti
dell’emisfero occidentale: si stanno diffondendo con notevole rapidità, stanno interessando fasce sempre più
ampie di popolazione in termini di caratteristiche anagrafiche e socio-demografiche e hanno forme e
caratteristiche sempre più diversificate e gravi. Si è abbassata l’età di esordio della patologia, con un
aggravamento della prognosi e la necessità di un trattamento differenziato e complesso, specifico per i
disturbi dell’età evolutiva e dell’adolescenza.
Gli studi epidemiologici internazionali mettono in evidenza un aumento dell’incidenza (nuovi casi) dei DCA
nella fascia femminile tra i 12 e 25 anni e stimano nei paesi occidentali, compresa l’Italia, la prevalenza
(numero dei casi) dell’ Anoressia Nervosa (AN) intorno allo 0.2-0.8 %, quella della Bulimia Nervosa (BN)
intorno al 3 %, e i DCA-NAS ( Disturbo del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati e che non
rientrano nelle definizioni di AN e BN) tra il 3.7 e il 6.4 %;
La patologia appare dunque in continuo aumento, soprattutto per quanto riguarda la Bulimia e il Disturbo da
Alimentazione Incontrollata o BED (Binge Eating Desorder).
Si è modificato il rapporto maschi/femmine che è stimato pari a 1:9 ma il numero dei maschi è in crescita ed
associato alla delineazione di nuovi disturbi tipici del sesso maschile (bigoressia o anorexia).
In particolare è in aumento la patologia maschile in età pre-adolescenziale e adolescenziale.
Negli ultimi anni stiamo infatti assistendo ad un abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del
comportamento alimentare che stanno iniziando a diffondersi in maniera consistente anche nella
popolazione infantile raggiungendo anoressia e bulimia pari a circa l’ 1 % (Lask e Bryant-Waugh, 1992) e
con un impatto economico sempre maggiore sui servizi sanitari nazionali (Robergeau K. E coll., 2006).
Il trend della nostra Regione non si discosta dal panorama nazionale e i dati di attività in seguito riportati lo
testimoniano .
Nella nostra ASL l’attività di cura e riabilitazione dei Disturbi del Comportamento Alimentare vengono
assicurate dal Centro DCA di Chiaromonte (Fondazione Stella Maris Mediterraneo) che svolge un
trattamento residenziale e ambulatoriale , anche nel settore dell’Obesità.
La Residenza G. Gioia di Chiaromonte.
La residenza G. Gioia è deputata al trattamento di pazienti con DCA (Anoressia, Bulimia, Bed) ed è
riconosciuta quale Centro di riferimento regionale . È uno spazio di cura alternativo all’ospedale, dove gli
ospiti possono vivere un’esperienza di terapia psico-nutrizionale intensiva, coadiuvata da attività
trattamentali integrative ed espressive di elevata socialità.
La durata del programma residenziale varia dai 5 mesi ad 1 anno ed è tale da consentire un recupero
dell’equilibrio psico-fisico attraverso la costruzione di una consapevolezza della propria problematica ed una
gestione equilibrata e congrua dei propri livelli emozionali.
Lo stile terapeutico è incentrato sulla persona e sul suo protagonismo curativo, ed è volto all’accoglienza e
all’umanizzazione del percorso.
Il programma residenziale è organizzato e strutturato con l’intento di garantire assiduità e continuità
assistenziale e trattamentale.
54
Bilancio Sociale 2012
Le cure nutrizionistiche e internistiche sono strettamente correlate a quelle psicologico-psicoterapeutiche
così da garantire un approccio olistico e multidisciplinare alla persona. In parallelo vengono praticate attività
creative in spazi espressivi (laboratori) di arth-therapy, di musicoterapia, di comunicazione narrativa,
teatroterapia e attività espressivo-corporea, ove le pazienti sperimentano vissuti ed emozioni profonde sulla
propria individualità. La complessità del trattamento ha richiesto la costituzione di un’ equipe multidisciplinare
composta da specialisti e operatori professionali integrati all’interno di un medesimo progetto terapeutico
volto alla motivazione ed alla condivisione del percorso. Di seguito riportiamo l’attività 2011/2012.
Ricoverati per le diverse tipologie del disturbo.
Anno 2011
Anno 2012
Anoressia (AN)
54
51
Bulimia (BN)
36
47
alimentazione
21
18
DCA Non altrimenti specificati
NAS
18
9
Totale
129
125
Disturbo
da
Incontrollata BED
60
50
40
30
2011
20
2012
10
0
AN
BN
BED
NAS
Ricoverati per Regione di provenienza
Basilicata
Calabria
Puglia
Campania
Abruzzo
Lombardia
Sicilia
2011
23
15
12
16
3
1
2
2012
28
8
7
21
2
1
2
Lazio
Totale
72
2
71
55
Bilancio Sociale 2012
Pazienti in regime ambulatoriale
Numero pazienti
Anno 2011
Anno 2012
90
78
L’Ambulatorio “obesità”
È ormai dimostrato che perdere peso non è più soltanto una questione estetica. Infatti, una condizione di
Sovrappeso o di Obesità si associa frequentemente ad un aumentato rischio di sviluppare complicanze fra
cui il diabete, l’ipertensione arteriosa (aumento della pressione arteriosa), dislipidemie (aumento dei grassi
nel sangue), malattie cardiovascolari fino a morte improvvisa nei casi di obesità definita “morbigena”, e non
ultimo alcuni tipi di tumore.
Per un approccio multidisciplinare della singola condizione, l’ambulatorio prevede l’effettuazione di :
Visita internistica, per la valutazione e la cura di eventuali patologie concomitanti o complicanze
dell’obesità
Visita nutrizionale-dietistica, con anamnesi ponderale e del comportamento alimentare,
valutazione degli intriti e del fabbisogno energetico, valutazione antropometrica e della composizione
corporea con esame bioimpedenziometrico (BIA)
Prescrizione esami di laboratorio
Eventuali esami strumentali
Prescrizione dietetica
La prima valutazione viene fatta con la supervisione di un consulente esterno dell’ Università “Federico II” di
Napoli.
Pazienti trattati nell’Ambulatorio “Obesità”
Nuovi ingressi ambulatoriali
Anno 2011
Ano 2012
438
310
I pazienti provengono per il 70% dalla Basilicata, il 25% dalla Calabria e il 5% dalla Campania.
Attività di Ricerca
Il Centro DCA di Chiaromonte opera in stretta relazione con tutta la rete dei servizi italiani e pertanto
partecipa ad una corposa attività di studio e ricerca che di seguito riportiamo:
-Progetto di studio multicentrico su fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei disturbi del
comportamento alimentare in età adolescenziale e preadolescenziale;
-Valutazione del Ricovero Riabilitativo nello spazio di nutrizione di pazienti con malnutrizione del
comportamento alimentare;
-Indagine genetica e nutrizionale su soggetti affetti da anoressia e bulimia, in collaborazione con l’Università
degli Studi di Perugia;
- Studio “Nesfatin-1” centro CDA Chiaromonte, ruolo e funzione nella suscettibilità per lo sviluppo
dell’obesità.
56
Bilancio Sociale 2012
3.2 LE AZIONI REALIZZATE PER MACROAREA
3.2.1. LA PREVENZIONE
L’Azienda Sanitaria di Potenza, in applicazione della L.R. n.12/2008, ha riorganizzato il Dipartimento di
Prevenzione in:
- Dipartimento di Prevenzione collettiva della Salute umana;
- Dipartimento di Prevenzione della Sanità e benessere animale.
Attraverso tali Dipartimenti e le Unità Operative che vi afferiscono, l’ASP assicura le prestazioni necessarie
per garantire una adeguata assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro.
3.2.1.1. Il DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE COLLETTIVA DELLA SALUTE UMANA.
Il Dipartimento di prevenzione collettiva della salute umana si articola in:
1. area dell’Igiene, epidemiologia e sanità pubblica;
2. area dell’Igiene degli alimenti e della nutrizione;
3. area della Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro;
4. area della Prevenzione, Protezione ed impiantistica nei luoghi di lavoro.
Area dell’ Igiene e Sanità Pubblica
L’Area dell’ Igiene e Sanità Pubblica è impegnata prevalentemente nelle seguenti attività:
Profilassi delle malattie infettive e diffusive;
Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate;
Educazione sanitaria relativa all’igiene e sanità pubblica;
Attività medico legale;
Attività in materia di polizia mortuaria e medicina necroscopica;
Tutela sanitaria nelle attività sportive attraverso il Centro di Medicina dello Sport;
Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita;
Controllo sul commercio ed impiego dei prodotti fitosanitari;
Tutela della collettività dai rischi sanitari connessi all’inquinamento ambientale;
Tutela igienico sanitaria rischio amianto;
I servizi vengono erogati sia a richiesta degli interessati sia sulla base di calendari programmati (come ad
esempio le vaccinazioni) dai medici di Igiene e S.P., integrati per alcune attività dai tecnici della
prevenzione; l’attività viene assicurata in tutti i Comuni della ASP presso gli Ambulatori di Igiene .
57
Bilancio Sociale 2012
Tutti gli interventi effettuati dall’ U.O. Igiene e Sanità Pubblica sono stati mirati a tutelare la salute pubblica
ed ambientale ed in particolar modo, nell’anno 2012, si è perseguito l’obiettivo del miglioramento della
copertura vaccinale, dell’attività di medicina dello sport nonché delle attività di Educazione Sanitaria per
sensibilizzare la popolazione ad idonei comportamenti di natura igienico sanitaria, anche al fine della
prevenzione di malattie infettive.
Le attività svolte nell’anno 2012
Profilassi delle Malattie infettive e politiche vaccinali.
Negli ultimi decenni il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e le azioni di sanità pubblica,
soprattutto le vaccinazioni, hanno portato ad una riduzione delle malattie infettive tra la popolazione;
nell’anno 2012 risultano eseguite n°268 indagini epidemiologiche.
Già da molti anni le Aziende Sanitarie in Basilicata dedicano particolare attenzione all'attuazione delle
strategie vaccinali. In linea con le indicazioni del Calendario Vaccinale della Regione Basilicata, attraverso la
rete degli ambulatori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, vengono proposte ed erogate gratuitamente
tutte le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate previste sia dal Piano Nazionale Vaccini che dal Nuovo
Calendario vaccinale regionale.
La professionalità degli operatori e la migliore capacità di comunicazione ed informazione, hanno permesso
di raggiungere e mantenere risultati piuttosto soddisfacenti; nell’anno 2012 l’attività vaccinale obbligatoria e
raccomandata ha interessato 55.967 persone alle quali sono state praticate 145.485 vaccinazioni.
In particolare nell’anno 2012 si sono ottenuti i seguenti risultati in termini di % di copertura vaccinale.
Tipo Vaccinazione
COPERTURA VACCINALE NEI BAMBINI
A 24 MESI PER CICLO DI BASE
( 3 DOSI ) VACCINO PEDIATRICO
Risultato atteso
(% vaccinati)
>90%
Risultato raggiunto
(% vaccinati)
99,6%
>90%
92%
>80%
99%
>70%
88%
>75%
54%
ESAVALENTE
COPERTURA VACCINALE ANTI
MORBILLO – PAROTITE - ROSOLIA
( MPR ) NEL BAMBINOA 24 MESI :
COPERTURA VACCINALE ANTI
MALATTIA INVASIVA DA
PNEUMOCOCCO NEL BAMBINO A 24
MESI :
COPERTURA VACCINALE
ANTIMENINGOCOCCO NEL BAMBINO
A 24 MESI :
COPERTURA VACCINALE
ANTINFLUENZALE NELLA
POPOLAZIONE
>65 ANNI (DATI
ULTIMA CAMPAGNA 2012-13)
Nell’anno 2011 il risultato
raggiunto è stato del 61%
58
Bilancio Sociale 2012
COPERTURA VACCINALE ANTI HPV (ANTIPAPILLOMA VIRUS) NEI SOGGETTI DI 12 ANNI E 25 ANNI:
N. ragazze
N. vaccinate
CV% raggiunta
CV% attesa
residenti
Coorte
1616
944
58%
>85%
2001(12enni
ancora in fase di
reclutamento)
Coorte 2000
1761
1519
86%
>85%
(ragazze che
hanno appena
compiuto i 12 anni
di età
Coorte 1987
2077
1173
56%
>45%
(ragazze che
hanno appena
compiuto i 25 anni
di età)
Coorte 1988
1985
927
47%
>45%
(25enni ancora in
fase di
reclutamento)
Nota Bene :Appare opportuno segnalare che poichè la vaccinazione viene effettuata dopo il compimento
degli undici anni, c'è una fascia di ragazze appartenenti alla coorte del 2001 che è ancora in fase di
reclutamento attivo per la vaccinazione.
Vaccinazioni internazionali
Numero Vaccinazioni
544
Attività medico legale
Tipo di attività
Visite mediche per invalidità civile (L. n.104/92, L.68/89 e invalidità
civile)
Visite mediche fiscali
Accertamenti e certificazioni preventivi per idoneità
o inidoneità ( patenti, porto d’armi , rilascio contrassegno H, idoneità al
lavoro, ecc.)
Visite mediche della C.M.L. per patenti di guida
Numero prestazioni
16.571
9.499
24.856
4.642
59
Bilancio Sociale 2012
Tempi di attesa per visita invalidi civili
Tipo di Visita
Legge n.104/92
Ambito Lagonegro
Accertamento
contestuale stato di
invalidità civile
Comm. Lauria 75 giorni
Comm. Senise 45 giorni
Invalidità civile
Accertamento
contestuale L. n.104/92
Comm. Lauria 75 giorni
Comm. Senise 45 giorni
Legge n.68/99
Com. Lauria 75 giorni
Com. Senise 15 giorni
Legge n.80/06 Patologie
oncologiche
Com. Lauria 7 giorni
Com. Senise 15 giorni
Ambito Potenza
Accertamento
contestuale stato di
invalidità civile
Comm. Potenza 22
giorni
Comm. Villa D’Agri 30
giorni
Accertamento
contestuale L. n. 104/92
Comm. Potenza 22
giorni
Comm. Villa D’Agri 30
giorni
Com. Potenza 30 giorni
Com. Villa D’Agri 30
giorni
Com. Potenza 15 giorni
Com. Villa D’Agri 15
giorni
Ambito Venosa
Accertamento
contestuale stato di
invalidità civile
Comm. Venosa 7 mesi
e 1/2
Comm. Melfi
7 mesi e
1/2
Accertamento
contestuale L. n.104/92
Comm. Venosa 7 mesi
e 1/2
Comm. Melfi
7 mesi e
1/2
Com. Venosa 2 mesi
Com. Melfi
2 mesi
Com. Venosa 1 mese
Com. Melfi
1 mese
Attività Necroscopica
Tipo di attività
Attività in materia di Polizia mortuaria e vigilanza cimiteriale di
competenza dell’ASL.
Numero prestazioni
6.122
Tutela igienico-sanitaria nell’ambiente di vita e di lavoro
Tipo di attività
Pareri preventivi per insediamenti produttivi
Pareri ed interventi relativi all’attività di protezione dai rischi dell’amianto
Pareri preventivi di carattere igienico-sanitario
Altra attività (controllo e vigilanza, idoneità locali estetisti-parrucchieri,
pareri e vigilanza piscine e acque di balneazione , ecc) , .
Numero prestazioni
293
368
827
1.309
60
Bilancio Sociale 2012
Tutela delle Attività Sportive
Nell’anno 2012 l’attività della medicina sportiva è stata potenziata sia in termini di risorse umane dedicate
sia con una più capillare distribuzione degli Ambulatori; rispetto al 2011 si è registrato un aumento delle
visite pari al 15-20%, infatti sono state assicurate in tutta l’ASP un totale di 5.170 visite per complessive
25.671 prestazioni .
Ambulatori di Medicina dello
Sport
Lauria-Senise-Chiaromonte
Sant’ Arcangelo
Potenza-Villa d’Agri
Venosa-Melfi
Totale
Numero visite
Numero prestazioni
1.475
377
1.718
1.600
5.170
7.201
1.880
8.590
8.000
25.671
Attività di Educazione Sanitaria
Il Servizio di igiene e Sanità Pubblica ha effettuato interventi di sensibilizzazione finalizzati essenzialmente a
far assumere coscienza alla popolazione residente nel territorio aziendale sulla correlazione che sussiste tra
qualità della vita (stato di salute) e qualità dell’ambiente. Da segnalare inoltre la specifica attività di
informazione per promuovere le vaccinazioni raccomandate nonché quella antinfluenzale, in stretta
collaborazione con i medici di base, e l’attività di sensibilizzazione presso le scuole e le società sportive su
tematiche di medicina dello sport.
Area dell’ Igiene degli alimenti e della Nutrizione
I principali compiti e funzioni del Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) sono:
Controllo ufficiale dei prodotti alimentari e dei requisiti strutturali e funzionali delle attività;
Controllo prodotti dietetici e della prima infanzia;
Indagini epidemiologiche – Sorveglianza infezioni, intossicazioni, tossinfezioni di origine
alimentare;
Controlli acque destinate al consumo umano e acque minerali;
Controllo residui antiparassitari negli alimenti;
Prevenzioni intossicazioni da funghi – Ispettorati micologici;
Sorveglianza nutrizionale;
Informazione ed educazione sanitaria.
Le attività svolte nell’anno 2012
Sulla base degli obiettivi fissati dalla Regione, dalla ASP e dal Dipartimento della Salute Umana, si è
provveduto ad organizzare le attività in modo coordinato fra i vari ambiti in modo da fornire alla popolazione
una risposta omogenea nel settore dell’Igiene degli alimenti e della nutrizione.
61
Bilancio Sociale 2012
Oltre alla programmazione generale, è stato predisposto un programma di attività in relazione ad alcune
specificità dei vari territori della ASP.
Sul piano operativo, indichiamo le attività che rivestono particolare significatività in termini di impatto sulla
popolazione.
Prevenzione delle intossicazioni da funghi – Anno 2012
Numero Corsi svolti
Numero certificazioni e campioni eseguiti
3
127
Controllo delle acque destinate a consumo umano- Anno 2012
Numero controlli eseguiti su acque potabili + giudizi di conformità espressi
Numero controllo acque minerali + interventi di vigilanza +campioni eseguiti
1.154
138
Controllo ufficiale degli alimenti- Anno 2012
Tipologie controlli
Verifiche strutture settore alimenti
Campionamenti alimenti
Prevenzione e controllo tossinfezioni alimentari
Controllo residui antiparassitari negli alimenti (verifiche + campioni)
Interventi per allerte alimentari
Anagrafe-censimento dei produttori del settore alimenti destinati all’uomoregistrazione attività
Prevenzione squilibri nutrizionali-Interventi di sorveglianza nutrizionale-Interventi
per la ristorazione collettiva-Attività di consulenza e collaborazione con gli Enti (
Comuni, ecc)
Controllo ufficiale mediante Audit negli opifici presenti nei territori.
Applicazione procedura di Categorizzazione del rischio , nell’attività di
vigilanza/ispezione degli opifici presenti sul territorio.
Numero
1.070
423
16
189
180
812
456
22
La procedura è stata
applicata a circa il 30%
degli opifici sottoposti a
controllo nell’anno
A parte questa attività strettamente connessa ai compiti istituzionali del Servizio SIAN, grande attenzione è
stata dedicata alla prevenzione del sovrappeso ed obesità ed alla educazione alla salute al fine promuovere
stili di vita sani a cominciare dai più piccoli , ciò in considerazione anche del fatto che i dati 2012 provenienti
dal Sistema di sorveglianza OKkIO alla Salute 2012 “confermano livelli preoccupanti di eccesso ponderale:
il 22,1% dei bambini è risultato in sovrappeso e il 10,2% in condizioni di obesità, con percentuali più alte
nelle regioni del centro e del sud” (Ministero alla salute- Rapporto OKkio alla salute : Sintesi del Rapporto
2012.)
Ambulatorio di Dietetica: Prevenzione sovrappeso ed obesità
L’Ambulatorio funzionante nella città di Potenza è attivo dal 2006. Vengono effettuate visite dietologiche
che consistono in: valutazione dello stato nutrizionale dei pazienti (tramite calcolo del BMI,
impedenziometria, eventuali accertamenti laboratoristici, esame delle abitudini alimentari ecc.) visita medica,
calcolo del fabbisogno calorico giornaliero del paziente, preparazione della dieta , colloquio con il paziente al
quale viene illustrata, fornendogli contestualmente consigli su un idoneo stile di vita.
62
Bilancio Sociale 2012
Gli stessi pazienti vengono sottoposti dopo un mese e dopo 3 mesi a visita di controllo . All’Ambulatorio si
accede con regolare prenotazione al CUP , con impegnativa del medico curante e previo pagamento del
relativo ticket. Nell’anno 2012 sono state effettuate 1.619 visite dietologiche, distinte in 659 prime
visite e 960 visite di controllo .
Attività di educazione alla Salute – Anno 2012.
Interventi di educazione sanitaria nelle scuole su “Prevenzione sovrappeso e obesità” n.100 interventi.
Campagna di promozione di allattamento al seno
Obesity day – Campagna nazionale di sensibilizzazione su Sovrappeso e Salute
Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute 2012
Realizzazione del CD – “Fruttileo e la Foresta Alimentare” quale supporto multimediale per attività di
educazione alimentare
Sorveglianza sanitaria popolazione esposta a tremolite.
Soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria (follow up) n. 541.
Area della Medicina del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro
L ’ A r e a d e l l a M e d i c i n a d e l l a v o r o e s i c u r e z z a n e i l u o g h i d i l a v o r o s i occupa della
promozione della salute dei lavoratori e si propone l'obiettivo di un'adeguata educazione sanitaria del
cittadino e delle comunità ; si occupa inoltre della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in
ogni ambito lavorativo e della vigilanza sulla attuazione delle norme di prevenzione. Inoltre tale servizio ha il
compito di:
individuare, accertare e misurare gli elementi di rischio e di disagio per la salute dei lavoratori;
verificare lo stato di attuazione delle norme di prevenzione;
accertare le cause e le responsabilità nei casi di infortunio e malattie professionali ed accertare le
violazioni di norme di sicurezza e di igiene del lavoro;
tutelare le lavoratrici madri accertando le condizioni lavorative di rischio per la gravidanza ed
espletando le istruttorie per l'astensione anticipata dal lavoro;
valutare le condizioni di salute e l'idoneità di minori e apprendisti inviati al lavoro;
nel caso di ricorso contro il giudizio di idoneità del medico competente d'azienda, valutare l'idoneità
del lavoratore;
valutare i piani di lavoro per la rimozione dei materiali contenenti amianto, piani di sicurezza per i
cantieri edili e le notifiche preliminari per i lavori edili previsti dalla Direttiva Cantieri Mobili;
valutare le notifiche dei nuovi insediamenti produttivi.
I dati forniti dall’INAIL ci informano che “nel 2011 in Basilicata è proseguito il trend in diminuzione delle
denunce di infortuni sul lavoro che sono scese sotto quota 5.000. Dalle 5.519 denunce del 2010 , infatti si è
passati a 4.959, con un calo percentuale pari al 10,2%. In calo sono anche i casi mortali che nel 2011 in
tutta la regione sono stati otto, quattro in meno rispetto ai 12 dell’anno precedente” ; da sottolineare che su
questa riduzione degli infortuni pesa anche l’effetto della crisi che ha provocato una contrazione significativa
dell’occupazione.
Per quanto riguarda invece le malattie professionali, “in Basilicata nell’ultimo quinquennio, con l’unica
eccezione del 2008, queste hanno fatto registrare un progressivo incremento passando dalle 347 del 2007
alle 450 del 2011… Quasi tutte le denunce (424 su 450) sono concentrate nella gestione industria e servizi
ed in particolare nell’industria manifatturiera e nell’edilizia, che hanno fatto registrare il maggior numero di
tecnopatie, tra cui spiccano le ipoacusie e le malattie asbesto-correlate” (dal Rapporto Regionale INAIL
2011).
63
Bilancio Sociale 2012
Infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL – Anni 2010-2011.
Provincia e Regione
Anno 2010
Anno 2011
Variaz.%2010-2011
Matera
1.916
1.790
-3,62
Potenza
3.603
3.168
-10,19
Basilicata
5.519
4.958
-10,16
6000
5000
4000
3000
Anno 2010
2000
Anno 2011
1000
0
Matera
Potenza
Basilicata
Malattie professionali denunciati all’INAIL –Periodo 2007-2011.
Provincia
Matera
Potenza
Basilicata
2007
145
202
347
2008
146
187
333
2009
168
252
420
2010
149
270
419
2011
167
283
450
Le attività svolte nell’anno 2012
In tale contesto regionale l’attività svolta dal personale dell’Area di Medicina del Lavoro nelle nostre realtà
produttive e in modo particolare, l’attività di vigilanza nel comparto edile e delle grandi opere viarie
(autostrada SA-RC tratta Lagonegro/Lauria), ha consentito di dare un efficace contributo alla riduzione di
infortuni anche mediante una specifica campagna informativa e formativa dei diversi attori che operano nel
mondo produttivo; complessivamente l’attività si è concentrata sui primi tre comparti a più alto rischio di
infortuni e su un controllo delle imprese attive sul territorio ( nel 2012 si è raggiunta una percentuale dell’8%
pari a 1.193 imprese controllate).
64
Bilancio Sociale 2012
Vediamo di seguito in sintesi le attività svolte.
Tipologia delle attività
Sanzioni/verbali emessi per violazioni norme igiene e sicurezza luoghi di
lavoro (edilizia, agricoltura , artigianato e servizi)
Verifiche/ sopralluogo settore Edilizia
Verifiche/ sopralluogo settore Artigianato e Servizi
Verifiche/ sopralluogo settore Agricoltura
Valutazione progetti per nuove attività produttive
Percentuale imprese sul territorio controllate
Denunce/comunicazioni infortuni pervenute ai Servizi
Inchieste a seguito di infortunio
Segnalazione malattie professionali
Malattie professionali concluse durante l’ anno
Visite apprendisti minori
Numero
176
689
624
68
53
8% pari a 1.193 imprese
488
161
93
78
38
Altre attività
-
sportello informativo dedicato a imprese e lavoratori;
campagna informativa sulla prevenzione nei luoghi di lavoro.
Area della Prevenzione, Protezione ed impiantistica nei luoghi di lavoro.
Gli obiettivi che questa Area si propone sono la promozione e l'attuazione di interventi coordinati di
prevenzione contro i rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ed in particolare:

verifiche di impianti ed apparecchi:
 ascensori e montacarichi;
 impianti per la protezione contro le scariche atmosferiche;
 impianti di messa a terra;
 apparecchi di sollevamento;
 generatori di vapore;
 impianti di riscaldamento e frigoriferi ed altri impianti.
 Attività di vigilanza;
 Attività amministrativa.
Le verifiche sopra evidenziate sono gli strumenti che permettono di migliorare la sicurezza negli ambienti di
vita e di lavoro.
Le attività svolte nell’anno 2012
Nell’ anno 2012 l’ Area ha assicurato le richieste di verifica, attività amministrativa e collaborazione a
campagne informative .Di seguito viene riportata l’attività dell’anno 2012.
65
Bilancio Sociale 2012
Numero
prestazioni
Tipologie Prestazioni
Verifica Apparecchi di sollevamento
Verifica protezione scariche atmosferiche
Verifica impianti messa a terra/elettrici
Verifica luoghi a rischio incendio
Verifica apparecchi a pressione di gas
Verifica impianti di riscaldamento
Verifica impianti ascensori
Valutazione progetti per nuove attività produttive.
Vidimazione registri infortuni
Rilievi fonometrici e/o microclimatici
Commissioni collaudi carburanti
Commissioni L.R. 28/00
Rilascio libretti conduttori generatori vapori
Totale prestazioni
895
18
126
27
325
6
99
58
986
8
22
8
25
2.603
Fatturazione relativa alle verifiche effettuate (comprensiva anche della vidimazione registri infortuni)
al netto dell’IVA . Anno 2012.
Fatturato
in Euro
Lagonegro
37.125,22
Potenza
103.226,65
Venosa
50.751,38
Totale ASP
191.103,25
Altre attività
Il Servizio, a parte l’attività sopra descritta, ha svolto ed ha collaborato anche a programmi informativi e di
prevenzione sotto evidenziati:
-
Gestione dello sportello per dare informazioni a datori di lavoro, associazioni, tecnici, ecc;
Progetto nazionale infortuni mortali gravi;
Prevenzione incidenti domestici e sul lavoro- campagna informativa sul corretto uso delle
attrezzature di lavoro.
66
Bilancio Sociale 2012
3.2.1.2. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA SANITA’ E BENESSERE ANIMALE.
Il Dipartimento della Sanità e Benessere Animale è costituito dalle seguenti aree:
Area “A” – Sanità animale
Area” B” – Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e
trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati
Area “C” – Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
Le attività delle tre aree sopra indicate hanno come scopo comune quello di assicurare che gli alimenti di
origine animale, nella loro produzione finale, siano garantiti; a tale fine sono sottoposti ad una serie di
controlli disciplinati dalla normative europea, nazionale e regionale, in tutti i passaggi costituenti la filiera di
produzione che parte dalla “stalla” e termina sulla “tavola”.
Da ciò si evidenzia che il centro di interesse di tutta l’azione svolta dall’Azienda Sanitaria è il
“consumatore” che deve sentirsi tutelato dalla consapevolezza che le attività istituzionali vengono
effettivamente e responsabilmente svolte con efficienza ed efficacia.
Il concreto svolgimento di tali attività, che si sviluppano sia nel settore della produzione primaria, sia nel
processo di filiera dei prodotti di origine animale, è certificata attraverso una serie di adempimenti che
risultano peraltro trasparenti al consumatore; questi vanno dal rilascio delle certificazioni delle qualifiche
sanitarie, alle visite ispettive, ai controlli mirati o casuali, all’apposizione finale della bollatura delle carni.
L’Azienda ha operato, per le attività attinenti allo specifico campo di azione del Dipartimento Sanità e
Benessere Animale , in un contesto provinciale che, pur vedendo la presenza di aziende di importanza
europea per fatturato, numero di addetti e brends ( leggasi Barilla, Ferrero Auschan ecc.) nonché una rete
della grande distribuzione organizzata (GDO), vede anche molto diffusa la presenza di aziende mediopiccole legate ad un’organizzazione di tipo familiare che alienano e/o trasformano i loro prodotti in un
contesto ancora limitato e il più delle volte rivolto ai territori limitrofi.
Proprio in ragione del contesto in cui si opera, il Dipartimento SBA ha assicurato una serie di interventi
organici tesi ad assicurare:
-
l’effettuazione omogenea e coordinata di controlli in tutte le fasi della produzione e della
distribuzione;
l’attuazione dei diversi piani di controllo e monitoraggio voluti e previsti dal legislatore nazionale e
regionale, con adattamento alle specifiche situazioni territoriali.
Le attività svolte hanno determinato ricadute positive:
-
per il “consumatore”, garantendo la provenienza e la certezza della salubrità degli alimenti di origine
animale;
per gli operatori del settore, aggiungendo valore economico alle produzioni e ampliando le possibilità
di mercato.
per l’Azienda, in termini di miglior utilizzo delle risorse umane disponibili.
67
Bilancio Sociale 2012
L’Azienda, per conseguire tali obiettivi, ha assicurato con continuità una capillare azione di
formazione/informazione agli operatori/utenti, nonché a tutto il personale, sia della dirigenza che del
comparto. L’ASP inoltre è stata presente a tutti gli eventi organizzati da Istituzioni, Associazioni e privati
cittadini attinenti alle materie di interesse ed ha assicurato la collaborazione ad Università, Istituti ed Enti
Nazionali ed europei per favorire la loro azione di ricerca/pubblicazione su malattie che hanno visto il
coinvolgimento di diversi territori sia in ambito nazionale che sovra nazionale.
Area “A” – Sanità animale
La profilassi ed il risanamento degli allevamenti teso all’eradicazione delle malattie infettive, unitamente al
piano di siero-sorveglianza per la blue tongue e all’espletamento di interventi immunizzanti per il carbonchio
ematico, hanno rappresentato il punto di partenza delle attività in capo all’area “A” di Sanità animale.
L’obiettivo a cui i servizi sono chiamati è l’acquisizione della denominazione di “territorio ufficialmente
indenne”. Il conseguimento di tale obiettivo è particolarmente significativo dal punto di vista sociale sia per
le conseguenti ricadute sul piano economico generale, sia in termini di facilitazione per l’alienazione di tutti i
prodotti della filiera zootecnica ( dalla vendita del singolo capo di bestiame a quella dei prodotti di origine
animale). Per tale finalità, i servizi hanno curato la registrazione degli allevamenti relativa sia al numero degli
animali che alle informazioni sanitarie collegate. Il complesso quali/quantitativo delle azioni poste in campo
ha consentito la riduzione di focolai di malattie infettive, il posizionamento del range chiesto dal Ministero per
l’assegnazione della qualifica di “territorio ufficialmente indenne” e la libera circolazione/vendita dei capi di
bestiame e dei prodotti da essi derivati.
I risultati raggiunti e l’elencazione dei piani di controllo/monitoraggio effettuati, sono riepilogati sinteticamente
nelle scheda che segue.
Attività Anno 2012
Piani di
controllo/monitoraggio
Attività svolta
Obiettivo assegnato
Risultato in %
Allevamenti controllati
per TBC bovina, bufalina
Numero allevamenti
controllati 2.044
Numero allevamenti da
controllare 2.045
99,95
Allevamenti controllati
per brucellosi ovicaprina,
bovina e bufalina
Numero allevamenti
controllati 7.222
Numero allevamenti da
controllare 7.236
99,80
Piano di siero
sorveglianza della bleu
tongue
Capi sottoposti a
prelievo 1.911
Capi da sottoporre nel
piano 1.800
>100,0
Vaccinazioni per
carbonchio ematico
Capi vaccinati 15.000
Capi da vaccinare
15.000
100,0
Piano monitoraggio
Sanitario API
Aziende inserite nel
Piano 4
Aziende da inserire nel
Piano 3
>100,0
Controllo per malattie
vescicolari
Allevamenti controllati
342
Allevamenti da
controllare 340
>100,0
68
Bilancio Sociale 2012
Area” B” – Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto
degli alimenti di origine animale e loro derivati.
Relativamente all’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto
degli alimenti di origine animale e loro derivati propri dell’Area “B”, è stata garantita tutta l’attività di
ispezione e vigilanza per svelare eventuali casi di somministrazione illecita di sostanze vietate e verificare il
rispetto dei limiti massimi di residui e delle quantità di antiparassitari e dei contaminanti ambientali,
attraverso l’espletamento dei piani di campionamento sia presso gli allevamenti sia nella filiera di
trasformazione dei prodotti di origine animale.
Ciò unitamente al rilascio di pareri e all’effettuazione di incontri con gli operatori finalizzati alla conoscenza
degli elementi di rischio nel processo produttivo e alla conseguente assegnazione della categoria di rischio.
Quest’ultima attività è stata importante per programmare le azioni di controllo/ispezione e liberare risorse
umane, al fine di dare concreta attuazione ai diversi piani di controlli ordinari e straordinari richiesti e voluti
dal legislatore europeo, nazionale e regionale .
In tale contesto, sono stati raggiunti i seguenti risultati:
Attività Anno 2012
Piani di
controllo/monitoraggio
Attività svolta
Obiettivo assegnato
Risultato in %
Campioni analizzati di
farmaci e contaminanti
negli alimenti di origine
animale
Numero campioni
analizzati 188
Numero campioni
programmati 184
>100,0
Piano aziendale per la
sicurezza alimentare
nella macellazione a
domicilio
Richieste evase 505
Richieste pervenute 505
100,0
Controlli ufficiali in fase
di produzione
,commercializzazione,
trasporto, deposito e
vendita delle derrate di
origine animale
Sono stati effettuati n.
1.698 controlli
Area “C” – Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
Relativamente all’ Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche propri dell’area “C”, è stata
garantita l’attività di:
-
sorveglianza degli allevamenti, attraverso interventi di controllo igienico delle stalle e dell’osservanza
delle norme in materia di benessere animale;
profilassi del randagismo, mediante l’identificazione dei cani con microcips, sterilizzazione cani e
gatti, nonché tenuta e implementazione della banca dati inerenti l’ anagrafe canina;
farmacovigilanza e adempimenti previsti di piani nazionali dei residui, mediante
azioni/campionamenti finalizzati al controllo della regolarità del dosaggio dei farmaci e alla verifica di
69
Bilancio Sociale 2012
-
possibile presenza dei residui degli stessi negli alimenti di origine animale destinati all’alimentazione
umana;
registrazione e controllo degli insediamenti produttori di latte alimentare.
Al fine di perseguire l’obiettivo del benessere degli animali sono stati effettuati controlli che hanno
determinato un miglioramento delle condizioni degli allevamenti degli animali e sono stati tenuti corsi di
formazione/informazione per gli addetti al trasporto degli animali vivi.
Per quanto riguarda il settore degli animali da affezione:
-
sono stati curati i contatti con le popolazioni, al fine di dare risposte alle istanze presentate
dall’utenza,
sono stati agevolati i contatti con le Amministrazioni Comunali e le Associazioni di volontari
è stato effettuato un corso di formazione/informazione per volontari.
Attività Anno 2012
Tipologia
Attuazione normativa sul randagismo
Attività svolta
Attività d’informazione presso i comuni ricadenti nel
territorio della ASP- Note esplicative/incontri
effettuati n. 100;
Interventi profilattici/terapeutici e di sterilizzazione
n.1336
Tenuta anagrafe canina
Compilazione schede segnaletiche ed impianto
microchip n.3870
Corsi di formazione per trasportatori
Domande di partecipazione 65
Partecipanti al corso 65
Farmaco sorveglianza: verificata la correttezza
delle prescrizioni e delle registrazioni
Sono state controllate il 20% delle ricette pervenute
Corsi di formazione per volontari
Domande pervenute 42
Partecipanti al Corso 42
70
Bilancio Sociale 2012
3.2.2.L’ASSISTENZA OSPEDALIERA
L’assistenza ospedaliera è stata oggetto, negli ultimi anni, di una crescente attenzione e sensibilità
rivolta a garantire l’integrazione dell’ospedale con i servizi territoriali, attraverso la definizione di adeguati
percorsi diagnostico-terapeutici, e ad incrementare l’appropriatezza clinica ed organizzativa delle prestazioni
ospedaliere. Tanto al fine di promuovere il miglioramento della qualità dell’assistenza erogata, anche
secondo il principio di economicità dell’impiego delle risorse.
L’Azienda ASP attraverso il sistema di monitoraggio della performance e la metodica del budget
continua a dare grande rilevanza al tema dell’appropriatezza, sia in termini di appropriatezza clinica, ovvero
del percorso assistenziale più efficace, oltre che sicuro, sia di appropriatezza organizzativa, in termini di
adeguatezza del setting assistenziale prescelto e quindi, per esempio, di ospedalizzazione evitabile.
Nel rispetto e In conformità alla normativa regionale, L’ASP ha proceduto ad approvare la
rimodulazione dei posti letto dei Presidi Ospedalieri. Di seguito, progressivamente ai lavori di adeguamento
dei presidi, si provvederà ad attuare la
prevista rimodulazione dei posti letto adeguandoli alla
programmazione regionale e aziendale.
Come rappresentato nella tabella seguente, le strutture ospedaliere aziendali dispongono di un
totale complessivo di 483 posti letto, di cui 421 per i ricoveri in regime ordinario e 62 per i ricoveri i DH.
Riguardo poi all’ ammontare dei ricoveri effettuati presso i presidi ospedalieri aziendali, anche per il
biennio 2010-2011 si riconferma la tendenza alla riduzione dei ricoveri totali ed in particolare all’aumento
dell’incidenza percentuale dei ricoveri in DH sul totale dei ricoveri per effetto della flessione dei ricoveri
ordinari.
DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI
DELL' ASP DI POTENZA – ANNI 2010-2011
RICOVERI
RICOVERI
DIFFERENZE
DIFFERENZE
Presidio
ANNO 2010
ANNO 2011
2011-2010
IN %
N
N
N
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi - Venosa
Presidi Riuniti Lagonegrese
Totale
6.404
11.564
8.887
26.855
6.103
10.403
8.181
24.687
-301
-1.161
-706
-2.168
-4,70%
-10,04%
-7,94%
-8,07%
71
Bilancio Sociale 2012
DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI
DELL' ASP DI POTENZA
Per numero di casi
14.000
11.564
12.000
10.403
8.887
10.000
8.000
6.404
8.181
RICOVERI
ANNO 2010
6.103
6.000
RICOVERI
ANNO 2011
4.000
2.000
0
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi Venosa
Presidi Riuniti
Lagonegrese
La riduzione dei ricoveri è stata ottenuta attraverso significative azioni di riorganizzazione ospedaliera e di
incremento dell’appropriatezza dei ricoveri, promuovendo l’utilizzo appropriato del ricovero in ospedale per i
pazienti bisognosi di cure acute e ad elevata intensità, e indirizzando le restanti prestazioni a livello di DH e
a livello ambulatoriale. Ne sono un esempio gli interventi chirurgici per “tunnel carpale” e per “cataratta” che
in precedenza venivano trattati in regime di ricovero ed ora, invece, vengono erogati in regime ambulatoriale.
Parallelamente si è cercato di agire sull’appropriatezza organizzativa affinché i ricoveri siano erogati in
modo più efficiente, riducendo i tempi della preparazione pre-intervento e i tempi della permanenza media in
ospedale ed evitando i ricoveri “ripetuti”, indicatore questo che, se in flessione, rivela indirettamente la
capacità dell’ospedale di risolvere i casi clinici senza che sia necessario ripetere il ricovero a distanza di
poco tempo.
DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI
DELL' ASP DI POTENZA
Per valorizzazione economica
RICOVERI
Presidio
ANNO 2010
RICOVERI ANNO
2011
DIFFERENZE
2011-2010
DIFFERENZE
IN %
Presidio di Villa D'agri
€ 14.736.752,87
€ 13.780.990,44
-€ 955.762,43
-6,49%
Presidio U.O. Melfi - Venosa
€ 24.807.348,52
€ 22.309.055,18 -€ 2.498.293,34
-10,07%
Presidi Riuniti Lagonegrese
€ 17.850.646,02
€ 18.520.339,19
€ 669.693,17
3,75%
Totale
€ 57.394.747,41
€ 54.610.384,81 -€ 2.784.362,60
-4,85%
72
Bilancio Sociale 2012
DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI
OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA
Per valorizzazione economica
€ 30.000.000,00
€ 25.000.000,00
€ 20.000.000,00
RICOVERI
ANNO 2010
€ 15.000.000,00
RICOVERI
ANNO2011
€ 10.000.000,00
€ 5.000.000,00
€ 0,00
Presidio di Villa
D'agri
Presidio U.O. Melfi Venosa
Presidi Riuniti
Lagonegrese
La tabella seguente evidenzia quali sono le cause di ricovero più frequenti. L a principale causa di ricovero
nel 2011 (così anche nel 2010) è relativa alla MDC “Malattie e Disturbi dell’Apparato Circolatorio”, mentre il
DRG maggiormente prodotto è il DRG 127 “insufficienza cardiaca e shock”.
I PRIMI DIECI DRG PRODOTTI NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA ASP NELL'ANNO 2011
N.
VALORE
DRG
DESCRIZIONE
RICOVERI
ECONOMICO
127
391
087
373
371
039
162
430
369
042
Insufficienza cardiaca e shock
Neonato normale
Edema polmonare e insufficienza respiratoria
Parto vaginale senza diagnosi complicanti
Parto cesareo senza CC
Interventi sul cristallino con o senza
vitrectomia
Interventi per ernia inguinale e femorale, età
> 17 anni senza CC
Psicosi
Disturbi mestruali e altri disturbi dell'apparato
riproduttivo femminile
Interventi sulle strutture intraoculari eccetto
retina, iride e cristallino
Totale valore economico
1.074
867
789
647
640
€ 2.722.687,00
€
468.361,02
€ 2.068.843,91
€
883.323,03
€ 1.611.089,93
608 €
695.728,57
436 €
413 €
668.633,31
941.637,18
401 €
293.022,14
390 €
758.037,72
€ 11.111.363,81
73
Bilancio Sociale 2012
Per i pazienti in stato vegetativo e/o minima responsività, attualmente sul P.O. di Lauria, dei 16 PL in regime
ordinario di cod. 60 lungodegenza, n. 6 PL sono dedicati a questa tipologia di pazienti, in attesa che la
Regione, così come all’Accordo Stato-Regione del 5/5/2011, definisca con atto formale un percorso
assistenziale specifico per i pazienti in stato vegetativo.
PRESIDIO OSPEDALIERO DI LAURIA
UNITA' OPERATIVE
POSTI LETTO
Hospice
Lungodegenza
Riabilitazione
Riabilitazione
Totale
RICOVERI NUMERO
6
16
4
4
30
42
146
40
42
270
Come sottolineato in precedenza, il tema dell’appropriatezza ha assunto una grande rilevanza, anche in
relazione alla necessità di garantire una buona assistenza e, nel contempo, un impiego delle risorse che sia
efficiente ed eviti sprechi. Le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri, in collaborazione con lo staff
aziendale, svolgono attività sistematica di monitoraggio sui DRG dei LEA ad alto rischio di in appropriatezza,
ovvero di quei ricoveri che, per risultare appropriati, vanno trattati preferibilmente in DH o in regime
ambulatoriale, in conformati ai valori soglia ripresi dai documenti programmatici regionali.
Come evidenzia la tabella seguente, i valori relativi all’inappropriatezza hanno fatto registrare nel loro
complesso un lieve incremento dal 2010 al 2011, mentre a livello di singolo presidio ospedaliero, si rileva un
miglioramento dell’appropriatezza per il P.O. di Villa d’Agri e per i Presidi Ospedalieri del Lagonegrese.
RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA
Anno 2010
Presidio
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi - Venosa
Presidi Riuniti Lagonegrese
Totale
RICOVERI
ORDINARI
ANNO 2010
3.805
7.090
5.233
16.128
RICOVERI ORDINARI CON
DRG AD ALTO RISCHIO DI
INAPPROPRIATEZZA
499
685
746
1.930
RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA
Anno 2011
RICOVERI
RICOVERI ORDINARI CON
Presidio
ORDINARI
DRG AD ALTO RISCHIO DI
ANNO 2011
INAPPROPRIATEZZA
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi - Venosa
Presidi Riuniti Lagonegrese
Totale
3.493
6.566
5.156
15.215
413
882
625
1.920
INCIDENZA
%
13,11%
9,66%
14,26%
11,97%
INCIDENZA
%
11,82%
13,43%
12,12%
12,62%
74
Bilancio Sociale 2012
RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA
16,00%
14,00%
12,00%
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
0,00%
13,11%
11,82%
13,43%
14,26%
12,12%
9,66%
Anno 2010
Anno 2011
Presidio di Villa
D'agri
Presidio U.O. Melfi Venosa
Presidi Riuniti
Lagonegrese
L’uso del farmaco in ospedale.
Nell’anno 2012, come negli anni precedenti, si è provveduto al monitoraggio periodico dei dati sui
consumi diretti dei farmaci da parte delle UU.OO. di degenza.
Con riferimento al monitoraggio e al contenimento dei consumi di albumina,
tutte le richieste
pervenute al Servizio di Farmacia sono state attentamente valutate, sia nei riguardi della corretta
compilazione che dell’appropriatezza prescrittiva, come da protocollo operativo di questa Azienda.
Le richieste non correttamente compilate sono state minime ed adeguatamente corrette e ripresentate dal
prescrittore.
La funzione di filtro a cui è stato chiamato il Servizio Farmaceutico ha contribuito alla riduzione dei consumi
di Albumina con un trend continuo ed apprezzabile.
Sono state effettuate, con la collaborazione delle Direzioni Sanitarie di Presidio, delle UU.OO. di Farmacia
Ospedaliera e della U.O. Farmacologia Clinica, le verifiche sull’ applicazione dei protocolli terapeutici sul
corretto uso dell’albumina, degli emoderivati e degli antibiotici usati sia nella profilassi che nella terapia
farmacologica.
Particolare sorveglianza viene dedicata all’appropriatezza prescrittiva delle terapie farmacologiche ad alto
costo.
E’ stato implementato il processo di rilevazione e segnalazione delle reazioni avverse da farmaci come
causa di accesso al Pronto Soccorso.
Viene, infine, assicurata una gestione razionale dei farmaci utilizzati all’interno dei reparti con
rotazione delle scorte e minimizzazione dei farmaci scaduti tramite invio a tutte le UU.OO. delle liste dei
farmaci in scadenza a tre mesi e l’eventuale trasferimento di essi ad altri utilizzatori, compresi i presidi
ospedalieri dell’ASP, per una migliore programmazione degli acquisti con riduzione delle scorte di
magazzino.
La distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione ha registrato negli ultimi anni un trend in
ascesa, in linea con l’obiettivo regionale.
75
Bilancio Sociale 2012
Attività di Pronto Soccorso
Nell’anno 2011 si sono avuti n. 4.722 ricoveri in OBI su di un totale di accessi in PSA pari a n. 42.940,
con una percentuale del 11 % sul totale degli accessi.
Analisi dei dati di attività
Nel corso del 2010 i ricoveri urgenti seguiti a prestazioni di Pronto Soccorso sono stati n. 8.701 ( il 17,2%
degli accessi ) mentre nel 2011 i ricoveri urgenti sono stati n. 8.413 vale a dire il 16,6 % degli accessi
(con una riduzione dell’0,6 % in confronto all’anno 2010).E’ stata, pertanto, ulteriormente migliorata la
funzione di filtro verso i ricoveri impropri, così come previsto dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che
hanno individuato come un indicatore di qualità importante per i Pronto Soccorso la % di pazienti
ospedalizzati dal PS rispetto al totale degli accessi al P.S.
PRONTO SOCCORSO ATTIVO - anno 2011
Rapporto fra i ricoveri in OBI ed il totale degli accessi in PSA
Presidio
Ricoveri OBI
Totale accessi
%
Presidio di Villa D'agri
2156
15032
14,34%
Presidio U.O. Melfi - Venosa
1270
15862
8,01%
Presidi Riuniti Lagonegrese
1296
12046
10,76%
Totale
4722
42940
11,00%
PRONTO SOCCORSO ATTIVO
Rapporto fra i ricoveri disposti dal PSA rispetto al totale degli accessi
Anno 2010
Presidio
N. pazienti
N.
ospedalizzati accesi
dal PSA
totali
Anno 2011
%
N. pazienti
ospedalizzati
dal PSA
N.
accesi
totali
%
Differenze
%
Presidio di Villa D'agri
2249
15243 14,8%
2079
15032
13,8%
-0,9%
Presidio U.O. Melfi - Venosa
4865
23783 20,5%
4594
23698
19,4%
-1,1%
Presidi Riuniti Lagonegrese
1587
11570 13,7%
1740
12046
14,4%
0,7%
Totale
8701
50596 17,2%
8413
50776
16,6%
-0,6%
76
Bilancio Sociale 2012
PRONTO SOCCORSO ATTIVO
Rapporto fra i ricoveri disposti dal PSA rispetto al totale degli accessi
Anno 2010
25,00%
20,50%
20,00%
15,00%
14,80%
Anno 2011
19,40%
13,70% 14,40%
13,80%
10,00%
5,00%
0,00%
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese
DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI
DELL' ASP DI POTENZA –ANNO 2012
Per numero di casi
RICOVERI
ANNO 2011
Presidio
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi Venosa
Presidi Riuniti Lagonegrese
Totale
RICOVERI
ANNO 2012
DIFFERENZE
2012-2011
DIFFERENZE IN %
6.103
5.474
-629
-10,31%
10.403
8.181
24.687
6.053
6.661
18.188
-4.350
-1.520
-6.499
-41,81%
-18,58%
-26,33%
12.000
10.403
10.000
8.181
8.000
6.661
6.103
6.000
6.053
5.474
RICOVERI
ANNO 2011
RICOVERI
ANNO 2012
4.000
2.000
0
Presidio di Villa D'agri
Presidio U.O. Melfi - Venosa
Presidi Riuniti Lagonegrese
77
Bilancio Sociale 2012
3.2.3. L’ASSISTENZA DISTRETTUALE*
L’assistenza distrettuale, per essere efficace ed efficiente, deve dotarsi di un assetto organizzativo e di
modalità gestionali tali da garantire un elevato livello di integrazione tra le diverse strutture che erogano le
prestazioni sanitarie e tra queste e i servizi socio-assistenziali.
Oltre ad assicurare l’erogazione dei servizi attraverso interventi diretti di produzione o indiretti, tramite
l’esternalizzazione di alcuni servizi, deve anche saper svolgere il ruolo di regolatore della domanda di salute
sulla base dell’analisi dei bisogni della popolazione e della definizione degli obiettivi.
La programmazione e l’erogazione dell’assistenza distrettuale, nel rispondere in maniera adeguata alle
istanze socio-sanitarie in continua evoluzione, deve saper integrare i suoi principali presidi con i medici di
medicina generale e i pediatri di libera scelta, ed essere in grado di coordinare l’assistenza specialistica
ambulatoriale, nonché le attività specificamente dedicate ai soggetti “fragili”, di tipo domiciliare,
semiresidenziale e residenziale.
E’ importante anche che l’assistenza distrettuale valorizzi le energie positive presenti nella società civile, ed
in particolare del volontariato e del terzo settore, ampliando così le potenzialità dell’offerta per quei settori
assistenziali attualmente carenti o che richiedono risposte particolarmente flessibili in relazione a
determinate tipologie di bisogni.
L’azienda, con la ridefinizione dell’attività territoriale ed ospedaliera, concentra la propria attenzione
sull’integrazione tra distretto ed ospedale ai fini del superamento della tradizionale visione “ospedalocentrica”, per trasferire al distretto una capacità di risposta appropriata e non differita a tutte le condizioni di
cronicità, non autosufficienza e fragilità.
Nell'assistenza distrettuale rientrano le seguenti attività:
- Assistenza primaria
- Assistenza farmaceutica
- Assistenza domiciliare nelle sue varie forme ed intensità con particolare riferimento alle patologie cronico
degenerative ed oncologiche
- Assistenza specialistica ambulatoriale e protesica
- Assistenza riabilitativa
- Assistenza consultoriale familiare pediatrica e psicologica
- Assistenza socio-sanitaria
- Assistenza dipendenze
- Assistenza residenziale e semiresidenziale territoriale.
Oltre alle attività sopramenzionate, nel distretto vengono espletate funzioni amministrative attraverso
strutture che svolgono le attività interne (contabilità direzionale distrettuale), le attività rivolte all’utenza
(rilascio tessere sanitarie, attestati di esenzione , centro di prenotazione etc.) e le attività di coordinamento
con le altre macro-strutture aziendali.
78
Bilancio Sociale 2012
I Distretti Sanitari di II Livello dal gennaio 2009 hanno assunto il ruolo di UU.SS.I.B. (Unità per i Servizi
Integrati di Base). Nel territorio dell’ASP sono attive le UU.SS.I.B. di Potenza, Villa d’Agri, Melfi, Venosa,
Lagonegro e Senise.
L’art. 4 comma 1 della L.R. 12/2008, prevede che le Aziende sanitarie Locali territoriali si articolino in
Distretti territoriali, denominati Distretti della Salute ed in Unità per i Servizi Integrati di Base ( USIB ).
La stessa normativa, prevede inoltre anche un raccordo istituzionale tra la Conferenza Istituzionale
dell’Ambito Socio-Territoriale e il Distretto di Comunità rappresentato dall’Ufficio di Piano sociosanitario e
sociale, il cui compito va individuato nella “gestione integrata dei servizi” (ai sensi dell’art. 13 della L.R. 4/07).
Tale gestione avviene attraverso la costituzione di Unità dei servizi integrati di base – UU.SS.I.B.,
impegnate nella gestione della Salute unitamente ai Comuni, nei rispettivi Uffici di Piano.
Considerato, pertanto, quanto previsto dalla normativa vigente e l’ampia articolazione territoriale su cui si
proietta dinamicamente il Distretto di Comunità, esso si dota di alcune braccia operative, le UU.SS.I.B.,
strutture complesse del Distretto che di fatto sostituiscono gli attuali Distretti Sanitari di Base di II Livello,
esercitando sia funzioni di erogazione dei servizi sanitari territoriali che di governance complessiva della
integrazione socio-sanitaria.
Nel Territorio di riferimento delle UU.SS.I.B. saranno presenti, nei tempi e nei modi definiti dal Piano
Regionale:
- Lo Sportello Unico di Accesso al Sistema dei Servizi Socio-Sanitari (PUA
- La Unità di Valutazione Integrata (UVI);
- I Consultori
-Strutture Residenziali ed extra Residenziali Ospedaliere ad elevata valenza sanitaria per ricoveri
temporanei : Strutture di Cure Intermedie ( SCI );
- Le Residenze Sanitarie Assistenziali ( RSA )
- Casa della Salute
- ADI
- CUP
- Specialistica Ambulatoriale
- Area dei Servizi per le attività Sociali.
Per governare il “sistema” è necessario dare forza alla rete integrativa territoriale, che vede lo sviluppo delle
forme associative dei Medici di Medicina Generale, costituiti in team multiprofessionali (MMG, P.L.S.,
M.C.A., Specialisti Ambulatoriali, Infermieri, Assistenti Sociali, Amministrativi), ed una sempre maggior
partecipazione dei Medici del Territorio alle azioni Distrettuali.
I Distretti della Salute devono rappresentare il riferimento delle azioni coordinate per la gestione
complessiva delle patologie croniche e dei pazienti fragili, attraverso l’azione congiunta delle
Strutture Ospedaliere Distrettuali e dell’Area delle Cure primarie.
* Fonte: Piano Attuativo Locale 2012-2014
79
Bilancio Sociale 2012
3.2.3.1 LE CURE PRIMARIE
Le cure primarie rientrano nell’ambito dell’assistenza distrettuale e rappresentano il primo luogo d’incontro
tra il cittadino, portatore di bisogni diversi e sempre più complessi, e il sistema sanitario.
Le prestazioni agli utenti vengono erogate da 334 Medici di Medina Generale (MMG), 38 Pediatri di Libera
Scelta (PLS) e 265 Medici di Continuità Assistenziale (MCA, di cui 265 titolari e 147 sostituti). Gli interventi
realizzati per la promozione delle cure sul territorio vedono anche la collaborazione dei MMG, PLS e MCA
con gli specialisti ambulatoriali e con le diverse figure sanitarie (infermieri professionali, terapisti della
riabilitazione, ecc.).
Nel programmare e gestire le cure primarie, l’ Azienda si propone di individuare forme organizzative
strutturali ad alta integrazione multidisciplinare ed interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al
bisogno di salute delle persone e di perseguire il raggiungimento di alcuni obiettivi, rispondendo con efficacia
ed efficienza alle necessità di salute di una comunità, ed in particolare:
Mantenendo la persona nel proprio ambiente di vita e al proprio domicilio;
Individuando soluzioni efficaci a garantire la continuità dell’assistenza e il ruolo degli altri operatori
sanitari nella gestione della cronicità e a sostenere comportamenti in grado di promuovere stile di
vita sani;
Mantenendo a livello territoriale gli interventi di competenza dell’assistenza primaria;
Assicurando un approccio integrato socio-sanitario volto anche all’elaborazione di nuovi modelli di
integrazione ospedale – territorio.
Un ruolo fondamentale è affidato alla Assistenza Primaria che è stata di recente coinvolta in un percorso
formativo continuo e obbligatorio per costituire ove assenti, e rafforzare ove presenti, le Équipes Territoriali
di Cure Primarie, ai sensi dell’Art. 31 comma 3 DPR 270/00.
Tale percorso è teso a consentire la realizzazione di forme di integrazione tra varie professionalità presenti
nelle UU.SS.II.BB. ( Ex Distretti Sanitari ) di riferimento, ed in particolare i Medici di Assistenza Primaria e di
Continuità Assistenziale, i Pediatri di Libera Scelta, gli specialisti sia Ospedalieri che Territoriali.
Il progetto, tenuto conto della esigenza prioritaria di ridurre la variabilità interindividuale dei Medici, stimolerà
riunioni periodiche di Gruppi Territoriali Omogenei (GTO), che diventeranno le future Equipes come previsto
dall'Accordo Integrativo Regionale.
Tra gli obiettivi previsti è necessario ricordare i seguenti:
Migliorare la qualità complessiva dell’appropriatezza prescrittiva riducendo la variabilità
interindividuale;
Migliorare la gestione delle patologie croniche, attraverso la presa in carico e la medicina di
iniziativa;
Migliorare la gestione del dolore cronico da causa nota guaribile;
Governance del Diabete Mellito.
Il Progetto in parola, denominato “ A.T.I.P. – Assistenza Territoriale Integrata ASP Potenza” e approvato
con Deliberazione n. 1021 del 18 novembre 2011, è stato presentato a tutti i Medici di Medicina Generale e
Pediatri di Libera Scelta interessati, attraverso eventi formativi al cui interno sono state illustrate le linee
guida e i temi formativi. Contemporaneamente è stata programmata l’elaborazione di un PDT (su base ASP)
per BPCO e scompenso cardiaco.
Tra i temi formativi previsti, assume un ruolo rilevante quello dedicato all’appropriatezza prescrittiva dei
farmaci.
80
Bilancio Sociale 2012
Strategie per il controllo del dolore
L’unità di terapia del dolore è stata costituita presso le UU.OO. di Anestesia e Rianimazione dei diversi
ambiti territoriali. Tale Unità si occupa del trattamento del dolore post-operatorio in pazienti chirurgici
ospedalizzati ed ha anche provveduto alla stesura di protocolli operativi per la terapia del dolore, in
particolare per il trattamento dei pazienti oncologici.
La lotta alla sofferenza e al dolore è stata intensificata anche fuori dall’ospedale (attivazione di
ambulatori di medicina integrata per la terapia del dolore, implementazione della complessità
assistenziale domiciliare).
Al conseguimento di questi risultati hanno offerto un contributo determinante i MMG e i PLS. Il
potenziamento della lotta al dolore ha interessato anche settori in cui la lotta al dolore era poco
conosciuta o sotto trattata (analgesia post-operatoria, travaglio e parto per via naturale, Pronto Soccorso).
E’ stato attivato l’ambulatorio di terapia antalgica, per soddisfare la richiesta del trattamento del dolore sul
territorio e, con apposita nota trasmessa ai MMG, si è data conferma della disponibilità di detto ambulatorio
alla massima collaborazione per le problematiche connesse alle cure palliative anche domiciliari. Le
prestazioni di terapia antalgica vengono inserite nel CUP aziendale.
D’importanza rilevante è ritenuto il raccordo tra la terapia del dolore e le cure domiciliari e palliative. Negli
ambiti distrettuali sono stati realizzati incontri con i MMG ed i PLS sulla sensibilizzazione della popolazione
al tema del trattamento del dolore.
Con i MMG e i PLS saranno prese ulteriori iniziative finalizzate alla gestione del dolore cronico, iniziative,
tra l’altro, previste anche nel Progetto ATIP, e al conseguente incremento del consumo di farmaci oppioidi (
Ob. ASP > 1,6 x mille DDD/n.residenti).
I dati disponibili ad oggi sul consumo di farmaci oppiodi sono riportati nella tabella seguente.
Obiettivo 4.5.1 Consumo di Farmaci oppioidi maggiori in
DDD/1000ab/die
Ambito Venosa
0,45
Ambito Potenza
0,63
Ambito Lagonegro
0,53
ASP
0,57
Fonte Marno 2012
81
Bilancio Sociale 2012
Interventi a sostegno dei disabili
Gli obiettivi del Servizio rivolto alla disabilità sono:
Rafforzare l’integrazione tra servizi sociali e sanitari per la presa in carico della persona disabile e
della famiglia
Qualificare i servizi a gestione diretta
Attivare e sviluppare il nuovo modello di accreditamento dei presidi
Valorizzare le potenzialità dell’associazionismo e del volontariato
Lo scopo principale che l’unità disabili persegue è promuovere il benessere psico-fisico, l’autonomia della
persona e il suo bisogno di socializzazione, attraverso interventi che, nel caso di adulti, servano a
valorizzare le residue capacità, e per i minori favoriscano l’integrazione nei normali ambienti di vita,
solitamente mediante misure di sostegno alla famiglia.
Interventi realizzati:
a) Interventi socio-educativi rivolti a favorire la domiciliarità;
b) Inserimenti in strutture;
c) Interventi di supporto all’autonomia e alla valorizzazione delle capacità residue.
Integrazione scolastica
Il servizio ha lo scopo di fornire assistenza educativa di tipo comunicativo-relazionale in attuazione dei Piani
Educativi Individualizzati predisposti sulla base delle specifiche diagnosi funzionali. I progetti sono attivati
presso le strutture scolastiche, a sostegno del lavoro degli insegnanti.
Integrazione retta di ricovero in strutture protette
È una forma di intervento che viene attivata nelle situazioni di maggior gravità, quando la famiglia è del tutto
assente o impossibilitata ad assumere un impegno costante, data la gravità della situazione sanitaria del
congiunto disabile, e gli interventi di assistenza domiciliare non sono sufficienti a garantire la permanenza al
proprio domicilio.
Requisiti di accesso:
autorizzazione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale;
consenso del disabile;
presentazione di una richiesta scritta del disabile o di chi ne è tutore.
Prestazioni di assistenza protesica (DGR n.1052/2010)
L’autorizzazione sanitaria ed i relativi collaudi ai fini della corretta prescrizione di protesi e ausili viene
effettuata dalla Commissione UVBR (Unità di Valutazione dei Bisogni Riabilitativi).
L’Area Cure Primarie e le UU.SS.II.BB. effettuano il controllo e il monitoraggio della spesa.
Nel secondo semestre 2012, con delibera 472 de 14/06/2012, sono state adottate le linee guida per
l’assistenza protesica. Viene monitorato il puntuale utilizzo di tali linee guida da parte dei medici specialisti
prescrittori per migliorare l’appropriatezza prescrittiva e per razionalizzare la spesa. L’utilizzo delle modalità
operative della delibera richiamata permette una maggiore osservazione delle prescrizioni indicate dai
medici dell’UVBR.
Attività di pronto soccorso
82
Bilancio Sociale 2012
E’ stato stipulato un protocollo di intesa tra l’ A.O. San Carlo ed l’ASP per l’istituzione dell’ ambulatorio dei
codici bianchi, da gestire all’interno della rete delle Cure Primarie al fine di operare un secondo filtro e ridurre
il ricorso all’ospedalizzazione.
Le attività dell’ambulatorio sono garantite dai medici di continuità assistenziale che hanno aderito su base
volontaria, utilizzando le quattro ore di plus orario settimanale come previsto dai vigenti accordi
convenzionali nazionali e regionali per alcune fasce orarie concordate.
Dopo tre mesi di sperimentazione dell’ambulatorio presso l’A.O. San Carlo, valutate positivamente le
risultanze, si sta provvedendo ad attivare lo stesso modello organizzativo presso il P.O. di Melfi, anche in
conseguenza dell’avvenuto trasferimento dell’ambulatorio della Continuità Assistenziale di Melfi all’interno
dell’Ospedale, in locali contigui con il Pronto Soccorso ed il 118, cosa che consentirà di avviare
l’integrazione con i medici ospedalieri nell’ambito del protocollo.
Anche presso il PSA di Lagonegro e di Villa d’Agri gli ambulatori dei codici bianchi sono in fase di
attivazione.
Recupero Somme Anagrafe Assistiti
Con l’introduzione della tessera sanitaria, questa Azienda dovendo procedere ad effettuare un riallineamento
dell’anagrafe sanitaria, ha provveduto alla cancellazione degli assistiti deceduti che, seppur tali, risultavano
ancora in carico ai medici di Assistenza Primaria dell’ASP.
E’ stata poi costituita una commissione paritetica Azienda/FIMMG con il compito di esaminare tutte le
situazioni di anomalia nel rispetto delle vigenti disposizioni, per procedere al recupero delle somme
indebitamente corrisposte.
Raccordo tra Aziende sanitarie e MMG/PLS: Controlli Punti di Continuità Assistenziali.
I controlli sono stati effettuati su tutte le sedi di continuità assistenziale degli ambiti territoriali di Potenza e
Venosa, in tutto n.53 sedi, investendo sia i medici referenti che i Dirigenti medici dell'Azienda ciascuno per
gli ambiti di propria competenza.
L'attività di controllo ha riguardato:
a) la verifica dell'esistenza della dotazione minimale dei farmaci e del registro di carico e scarico dei farmaci;
b) l'esistenza dello strumentario e del materiale di pronto soccorso;
c) il rispetto da parte di ciascun punto di continuità assistenziale delle misure di sicurezza (telefono con
libera chiamata all'esterno con contascatti e con trasferimento di chiamata su telefonino aziendale e
collegamenti diretti con forze dell'ordine e/o guardie giurate), dei servizi igienici standards e del supporto
informatico in linea, il tutto come prescritto dall'art. 32 del vigente AIR per la medicina generale.
L'attività di controllo succitata è stata effettuata attraverso sopralluoghi da parte dei medici incaricati e
successiva compilazione di apposita scheda di rilevazione.
Le carenze rilevate sono state trasmesse agli uffici Economato-Provveditorato, Farmaceutico e Tecnico per
l’adozione dei provvedimenti di competenza.
Anche nell’ambito territoriale di Lagonegro le sedi di Continuità Assistenziale sono state sottoposte a
controllo, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, per un totale di n.12 sedi controllate su un totale
complessivo di 31 sedi.
83
Bilancio Sociale 2012
3.2.3.2 LA VIGILANZA SUI CENTRI ESTERNI ACCREDITATI (CEA)
Tale vigilanza si estrinseca nell’effettuazione di sistematici controlli su tutte le prestazioni erogate dai CEA,
riguardanti l’appropriatezza delle prestazioni, la corretta tariffazione, la dotazione strumentale e di personale
e, nei casi previsti, l’applicazione di normativa specifica (LEA, Linee Guida ecc).
Particolare rilevanza è stata data al controllo della congruità delle prestazioni, al fine di garantire l’erogazione
di prestazioni appropriate ai costi previsti; tale attività ha consentito risparmi consistenti per l’Azienda oltre
che la razionalizzazione dei percorsi assistenziali.
Nel corso dell’anno sono stati promossi diversi tavoli tecnici finalizzati al rinnovo dei contratti con i CEA, in
cui sono stati discussi problemi come le modalità di accesso ai Centri, le procedure per i controlli di
competenza dell’ASP, le prestazioni da erogare al domicilio dei pazienti,ecc. Su queste tematiche sono stati
ampiamente coinvolti anche i MMG e PLS, nonché le sigle sindacali di categoria del Privato accreditato.
I contratti poi definitivamente approvati, sono stati sottoscritti.
Nell’ambito territoriale di Venosa le ricette controllate sono state n.48.997, pari a n.538.819 prestazioni
erogate. Nel corso dei controlli sono state rilevati errori a carico dei CEA complessivamente quantificabili in
€.1.503,80 , pertanto con una consistente diminuzione rispetto alle decine di migliaia di euro detratte negli
anni passati.
Nella AFO Categoria FKT sono state controllate n.14.076 ricette pari a n.318.908 prestazioni erogate. Il
numero di prescrizioni contenenti errori è pari a n70, per un importo complessivo di €.32.306,57 da
contestare ai medici prescrittori ed alle strutture erogatrici.
Le tipologie di errore riscontrate:
ERRORI DI NON ASSOCIABILITÀ
ERRORI DI PRESCRIVIBILITÀ IN RAPPORTO A DIAGNOSI
RICETTE SENZA DIAGNOSI
PRESCRIZIONE DI PRESTAZIONI NON RIENTRANTI NEI LEA
ALTRE TIPOLOGIE DI ERRORE DEI MEDICI
ALTRE TIPOLOGIE DI ERRORE DELLA STRUTTURA
1) esecuzione di prestazioni diverse da quelle prescritte
2) esecuzione di prestazioni non prescritte
I controlli hanno riguardato anche il rispetto dei tetti di spesa contrattualizzati e/o assegnati, da ultimo con
l’art.23 LR n.16/2012 con la decurtazioni delle somme eccedenti il tetto.
I controlli sull’appropriatezza delle prestazioni nell’ambito territoriale di Potenza hanno riguardato, in
particolare, la Clinica Luccioni, il Centro “Gala” Fondazione Don Gnocchi di Acerenza, il Centro Don Uva di
84
Bilancio Sociale 2012
Potenza e i restanti centri accreditati, compresi quelli operanti fuori regione che hanno erogato assistenza a
favore di cittadini residenti nel territorio aziendale.
Anche nell’ambito territoriale di Potenza si è rilevata una significativa riduzione del fenomeno delle
iperprescrizioni ed in appropriatezze (fenomeno che nel 2011 ha consentito recuperi di somme per €
133.141,80) grazie ai sistematici controlli attivati già negli anni scorsi.
Nell’ambito territoriale del lagonegrese ha operato appieno la Commissione per la verifica di congruità dei
Centri CEA insistenti nel territorio.
E’ stata garantita, inoltre, la partecipazione da parte di alcuni dirigenti, in qualità di Facilitatori per
l’accreditamento, ai lavori delle Commissioni esterne nominate dalla Regione (Team di valutazione dei
requisiti di accreditamento).
3.2.3.3 L’ATTIVITA’ AMBULATORIALE E I TEMPI DI ATTESA
Le prestazioni ambulatoriali vengono assicurate dall’Azienda su tutto il territorio provinciale presso le
strutture di seguito indicate:
- Presidi Ospedalieri di Lagonegro, Chiaromonte, Lauria, Maratea , Venosa, Melfi e Villa d’Agri;
- Sedi Distrettuali di Lauria , Senise, Villa d’Agri, Potenza, Venosa e Melfi;
- Poliambulatori Distrettuali nei Comuni più grandi della ASP in genere coincidenti con i Sub-Distretti;
- Presso i vari Servizi specialistici (CSM,ecc)
Per la prenotazioni delle prestazioni specialistiche è attivo già da molti anni un CUP (Centro Unico di
Prenotazione ) regionale che tramite un Call-Center assicura tutti i giorni le prenotazioni telefoniche .
Le attività ambulatoriali
Nell’anno 2012 sono state erogate un totale 2.125.695 prestazioni delle quali 12.594 in libera professione;
rispetto all’anno 2011 si è registrato una diminuzione delle prestazioni di laboratorio Analisi e di Fisioterapia.
Tipologia prestazioni
Laboratorio Analisi
Radiologia
Fisioterapia
Visite specialistiche e altro
Attività libero professionale
Totale
Anno 2011
Num.prest.
1.498.167
81.756
177.990
452.181
8.522
2.218.616
Importo
7.623.758,04
4.066.460,61
990.354,21
13.800.310,98
664.888,26
27.145.772,10
Anno 2012
Num.prest.
1.440.436
86.308
126.451
459.906
12.594
2.125.695
Importo
6.776.711,35
4.356.148,74
829.957,34
15.538.176,06
1.046.939,00
28.547.932,49
Numero prestazioni Anni 2011-2012.
85
Bilancio Sociale 2012
1800000
1600000
1400000
1200000
1000000
Anno 2011
800000
Anno 2012
600000
400000
200000
0
Labor.anali
Radilogia
Fisioterapia
Vis.special
Lib.Profes
I tempi di attesa
L’Azienda Sanitaria di Potenza, tenuto conto dell’imporatnza che può avere il fattore tempo nell’erogazione
delle prestazioni specialistiche e strumentali, è da anni impegnata, attraverso l’attuazione di Piani aziendali,
al miglioramento dei tempi di attesa con interventi non solo sul fronte dell’offerta ma anche su quello della
domanda; a tutela degli utenti la Carta dei servizi dell’ASP ha riportato fra gli impegni quello del rispetto dei
tempi di attesa: 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per gli esami strumentali.
Piano Aziendale sulle liste di attesa - Anno 2012.
L’ASP con deliberazione n.502/2012 ha approvato il Piano per il contenimento dei tempi di attesa ,
prevedendo i seguenti obiettivi operativi:
applicare linee guida e percorsi condivisi per “Diabete, Patologie cardiologiche, BPCO,
Prescrizioni radiologiche, Scompenso Cardiaco “, con definizione di procedure semplificate
di accesso alle prestazioni ambulatoriali di 2° livello per i pazienti seguiti dai MMG e dagli
Specialisti;
adeguare gli orari dell’attività ambulatoriale che favoriscano l’accesso ai cittadini in particolare
“favorire l’accesso alle attività ambulatoriali per i pazienti in età pediatrica, prevedendo una
apertura dei servizi in alcuni giorni anche nelle ore pomeridiane;
sperimentare una modalità di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva per le aree critiche.
ampliare le classi di priorità alle seguenti prestazioni critiche : Visita Endocrinologica, TAC
Bacino; Ecografia Capo e Collo ; Ecografia Addome, Visita Cardiologica con ECG; ECG
dinamico Holter; visita Oculistica con Fondo Oculare;
contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni di radiologia, cardiologia, endocrinodiabetologia;
individuazione delle ulteriori criticità e crescita “culturale” dei professionisti coinvolti nella
costruzione dei percorsi clinici;
implementazione delle attività di collaborazione ASP, AO S. Carlo e CROB, orientata allo
sviluppo della qualità;
osservanza del regolamento di accesso alle Prestazioni Specialistiche Ambulatoriali in tutte le
strutture aziendali;
attivazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici ( PDT ) dell’Area Cardiovascolare ed
Oncologica
Nell’anno 2012 l’ASP, in considerazione della necessità di affrontare la problematica dei tempi di attesa
attraverso un approccio sistemico, ha proceduto a sottoscrivere un Protoccollo operativo con l’Azienda
Ospedaliera San Carlo, per attivare le seguenti azioni: potenziamento dell’offerta di prestazioni, governo
86
Bilancio Sociale 2012
della domanda, sviluppo e integrazione dei sistemi di accesso alle prenotazioni (Call center e centri di
prenotazione e cassa aziendale), informazione ai cittadini, monitoraggio delle attività e verifica dei risultati .
Sul fronte della domanda si tratta di avviare un vero e proprio cambiamento culturale, che deve
interessare tutte le componenti coinvolte nel sistema, dai pazienti ai medici prescrittori, dagli specialisti a
tutte le strutture erogatrici, oltre che i sistemi di prenotazione CUP.
Devono quindi essere messe in atto misure in grado di garantire una riduzione della domanda inappropriata
e vanno adottate e diffuse linee guida, in particolare per le prestazioni con maggiori criticità (Mammografie,
Ecomammarie, RMN, TAC, Ecocardiogramma, visita Cardiologica).
Monitoraggio dei tempi di attesa*
I tempi di attesa delle prestazioni specialistiche e strumentali vengono monitorati ed aggiornati
costantemente e sono pubblicati con cadenza mensile sul sito aziendale . In caso di presenza di criticità,
si cerca di intervenire con i responsabili di struttura per attivare interventi di miglioramento.
Dai dati del mese di Dicembre 2012 è risultato che sulle 68 liste critiche sottoposte a monitoraggio regionale
, il 20% di esse ( 14 liste) registravano il superamento dei tempi massimi di attesa; in queste liste figurano in
particolare alcuni esami strumentali (ecodoppler tronchi sovraaortici, ecodoppler arti inferiori e superiori,
mammografia bilaterale , RMN, elettrocardiogramma dinamico -Holter) e alcune visite (visita reumatologica,
endocrinologica, ecc) .
Monitoraggio tempi di attesa sulle 68 liste critiche regionali – Dicembre 2012
60
50
40
30
20
10
0
liste di attesa nei tempi
liste di attesa fuori tempo
* Ai fini della verifica del rispetto dei tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, ed in coerenza con quanto previsto dai Piani
Nazionale e Regionale, si considerano esclusivamente le prime visite e le prime prestazioni diagnostiche/terapeutiche, ovvero quelle
che rappresentano il primo contatto del paziente con il sistema relativamente al problema di salute posto; sono escluse tutte le
prestazioni di controllo, le prestazioni di screening e le prestazioni, benché prime visite o prime prestazioni diagnostiche strumentali,
degli utenti che hanno rifiutato la prima disponibilità fornita dal CUP esercitando la propria libera scelta della struttura erogatrice.
87
Bilancio Sociale 2012
3.2.4. IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Il Dipartimento di Salute Mentale(DSM),rappresenta la struttura organizzativa e di coordinamento ritenuta più
idonea a garantire l’unitarietà degli interventi e la continuità assistenziale per la tutela della salute mentale.
Al Dipartimento afferiscono le seguenti strutture :
Strutture
Il Centro di Salute Mentale
(CSM)
Il Servizio Psichiatrico di
diagnosi e Cura (SPDC)
DH (Day hospital)
Le strutture semiresidenziali
(Centro Diurno)
Le strutture residenziali (Case
alloggio, case famiglia, gruppi
appartamento)
Compiti/funzioni
E’ il cuore del Dipartimento Salute mentale, struttura in cui si realizza
l’accoglienza del paziente, si effettua la valutazione delle condizioni
psicopatologiche , delle dinamiche intrapsichiche e intrafamiliari e della
condizione sociale e relazionale. Nel CSM si elaborano progetti terapeutici
e riabilitativi personalizzati; si erogano trattamenti psicologici con
psicoterapie individuali, familiari e di coppia; si somministrano test di
personalità ; test di valutazione del quoziente intellettivo e di
deterioramento cognitivo; test di valutazione delle abilità e
dell’adattamento sociale. Il CSM funge da filtro ai ricoveri; gestisce le
urgenze in sede o a domicilio.
Struttura ubicata nel Presidio Ospedaliero dedicata a ricoveri psichiatrici
volontari o in Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il SPDC assicura anche
le consulenze psichiatriche al Pronto Soccorso e alle altre UU.OO.
dell’Ospedale.
Sono strutture semiresidenziali , aperte 8 ore al dì, nelle quali sono
assicurati interventi multidisciplinari con l’obiettivo di ridurre i ricoveri
ordinari.
Sono strutture semiresidenziali , aperte 8 ore al dì , con funzioni
terapeutico-riabilitative ; consentono di riabilitare gli utenti nel proprio
contesto , consentendo loro di vivere a domicilio con la famiglia limitando
gli inserimenti nelle strutture residenziali psichiatriche , con minor costi per
l’ASP.
Sono strutture terapeutico- riabilitative e socio-riabilitative per pazienti di
esclusiva competenza psichiatrica , che necessitano di interventi a medio
e lungo termine , con assistenza 24 ore al dì , 12 ore al dì o per fasce
orarie, a seconda dei bisogni assistenziali e riabilitativi degli utenti.
Le Strutture del DSM sono distribuite su tutto il territorio dell’ASP e costituiscono una rete di servizi
fortemente integrata anche con i servizi sociali e le risorse del volontariato. All’interno delle strutture lavorano
all’incirca 120 operatori dipendenti con qualifiche professionali varie ( medici psichiatri, infermieri, assistenti
sociali, educatori , tecnici della riabilitazione , ecc); le strutture residenziali sono gestite da Cooperative
Sociali supervisionate dal DSM.
88
Bilancio Sociale 2012
Di seguito vengono rappresentate il numero delle strutture e la loro localizzazione.
Strutture
Il Centro di Salute Mentale
(CSM)
Numero e localizzazione
Centro di Salute Mentale di Potenza (assicura anche attività
ambulatoriale presso il distretto di Avigliano, il carcere minorile di Potenza
e collabora con il servizio del carcere per adulti di Potenza);
Ambulatorio Psichiatrico presso P.O. di Villa d’Agri ( assicura attività
ambulatoriale anche a Sant’Arcangelo, Brienza e Moliterno)
Centro di Salute Mentale di Lauria ( assicura attività ambulatoriale,
anche a Chiaromonte e Senise; effettua consulenze presso i PP.OO.
dell’ambito di Lagonegro, Case di Riposo e RSA)
D.H. collegato al CSM di Lauria con 2 pl.
Il Servizio Psichiatrico di
diagnosi e Cura (SPDC)
Le strutture semiresidenziali
( Centro Diurno)
Le strutture residenziali (Case
alloggio, case famiglia, gruppi
appartamento)
Centro di Salute Mentale di Lavello (con articolazione nei nuclei
operativi di Venosa, Rionero, Palazzo San Gervasio e Melfi)
SPDC - Ospedale di Melfi : n. 4 pl
SPDC - Ospedale S. Carlo di Potenza : n. 6 pl + n. 2 pl DH
SPDC -Ospedale di Villa d’Agri : n. 9 pl + n. 1 DH.
Centro diurno a Potenza (20 pl), gestito da una
Cooperativa sociale
sotto la supervisione, il controllo e la verifica del DSM.
11 Case alloggio: Ripacandida (10 pl ) , Genzano (n. 10 pl), Maschito(
10 pl ), Il Sollievo PZ(15 pl), Prometeo PZ(15 pl), Benessere PZ (15 pl),
Demetra Marsicovetere (15 pl), Tramutola (12 pl), Lauria (20 pl), Trecchina
( 15 pl) , Calvera (15 pl);
Centro Riabilitativo residenziale Avigliano CRR (9 pl);
Casa albergo Avigliano (12 pl) ;
2 gruppi appartamento: Lauria (n.3 pl), Trecchina (n.4 pl).
Attraverso questa rete di servizi ospedalieri, ambulatoriali, domiciliari e residenziali viene assicurata
un’assistenza psichiatrica capillare e fortemente integrata su tutto il territorio aziendale; tale rete persegue i
seguenti obiettivi :
-
-
garantire su tutto il territorio aziendale livelli equi ed uniformi nelle prestazioni di accoglienza,
diagnosi cura e riabilitazione;
garantire la cura e la presa in carico dei soggetti con patologie psichiatriche maggiormente
disabilitanti;
garantire interventi psicoeducativi e di supporto alle famiglie dei malati;
sviluppare sistemi di monitoraggio dei processi e degli esiti dei disturbi psichiatrici;
promuovere l’integrazione socio-sanitaria come funzione strategica per un pieno coinvolgimento
di tutti i soggetti pubblici e privati per una efficace politica tesa alla realizzazione di un patto per
la salute mentale che conduca ad una psichiatria di comunità;
migliorare la capacità di intervento sulle “patologie di confine” in stretta relazione con gli altri
servizi sanitari e sociali;
promuovere la prevenzione primaria attraverso il raccordo con i Medici di Medicina Generale ed
interventi informativi nelle scuole;
garantire, attraverso la collaborazione con gli Enti Locali e le Provincie, alcuni diritti fondamentali
quali la casa, la formazione, l’inserimento lavorativo.
89
Bilancio Sociale 2012
L’attività del DSM nell’anno 2012.
L’attività del DSM nell’anno 2012, così come negli anni precedenti è stata intensa ed ha assicurato su tutta
l’ASP l’assistenza psichiatrica ad un numero di quasi 6.500 persone considerando solo gli utenti in carico ai
DSM, SPDC e strutture residenziali; tale numero chiaramente riguarda gli utenti con patologie psichiatriche
maggiormente disabilitanti e sono sicuramente solo una parte della popolazione potenzialmente interessata
ai servizi psichiatrici del DSM.
Per quanto riguarda gli utenti seguiti dai CSM dell’Azienda sono in totale 6275 ai quali sono stati assicurati:
- prestazioni sanitarie diversificate ( visite psichiatriche, colloqui psicologici clinici, colloqui psichiatrici,
psicoterapie individuali, psicoterapie familiari, test psicologici , ecc.);
- prestazioni infermieristiche;
- prestazioni sociali (raccordi con Istituzioni e Associazioni di Volontariato; colloqui sociali individuali; colloqui
sociali con familiari ;raccordi con operatori case alloggio; controllo patrimonio economico utenti case alloggio
e gestione del denaro ;raccordi con servizi interni ASP; interventi domiciliari sociali; UOZ)
Anno 2012
Servizio
Numero pazienti in
carico
1.426
1.797
1.940
1.112
Numero prestazioni
sanitarie effettuate
7.019
6.123
3.476
3.350
Numero interventi
sociali effettuati
3.712
2.362
2.825
245
CSM Potenza
CSM Lauria
CSM Lavello
Ambulatorio Psichiatr.
P.O. Villa d’Agri
Totale
6.275
19.968
9.144
Al CSM di Lauria è collegato un Day hospital con 2 posti letto che nell’anno 2012 ha effettuato 47 ricoveri; la
patologia più frequente dei ricoveri è stata il disturbo psicotico (85%).
Numero pazienti in carico nei CSM –Anno 2012.
2500
2000
1500
1000
500
0
CSM Poten
CSM Lauria
CSM Lavello
Amb.Vil Agr
Presso gli SPDC dell’ASP sono stati eseguiti 591 ricoveri ordinari e 31 in day hospital; la percentuale dei
TSO (trattamenti sanitari obbligatori) è stata del 18% anche se fra questi sono compresi 17 ricoveri (il 3%) di
malati provenienti da altre regioni.
Attività di ricovero Anno 2012
SPDC Melfi
Ricovero
ordinario
124 di cui 26 TSO
( 3 TSO da fuori
regione)
Ricovero in
D.H.
TSO = trattamento sanitario obbligatorio
SPDC Potenza
(c/o San Carlo)
252 di cui 55 TSO
(11 TSO da fuori
regione )
SPDC Villa d’Agri
215 di cui 28 TSO
(3 TSO da fuori
regione )
31
Totale
591 di cui 109 TSO
( 17 TSO da fuori
regione )
31
90
Bilancio Sociale 2012
Per quanto riguarda l’attività residenziale e semiresidenziale, questa viene assicurata attraverso una rete di
strutture distribuite in tutto il territorio della ASP per un totale di 200 posti. A livello semiresidenziale l’unica
struttura presente è il Centro Diurno di Potenza che ha 20 posti e che nell’anno 2012 ha garantito 6.060
giornate di assistenza.
Il 90% della residenzialità viene invece garantita presso le Case Alloggio e gruppi appartamento che
nell’anno 2012 hanno ospitato circa 200 malati psichiatrici con un totale di 63.274 giornate di presenza.
Strutture residenziali
Numero posti
totale
152
Giornate
ricovero/presenza
53.293
Centro Riabilitativo residenziale Avigliano CRR
(9 pl)
9
3.285
Casa albergo Avigliano ( 12 pl) ;
12
4.345
2 gruppi appartamento: Lauria(n. 3 pl) , Trecchina(n.
7
4 pl)
Totale
180
Progetti riabilitativi e laboratori presso le strutture residenziali.
2.351
11 Case alloggio : Ripacandida : (10 pl ) , Genzano
(n. 10 pl) ,Maschito:( 10 pl ) , Il Sollievo PZ(15 pl) ,
Prometeo PZ(15 pl) , Benessere PZ (15 pl), Demetra
Marsicovetere (15 pl) , Tramutola (12 pl) , Lauria (20
pl), Trecchina ( 15 pl) , Calvera (15 pl) ;
63.274
Presso le strutture residenziali e semiresidenziali sono stati attivati Progetti riabilitativi e laboratori che
hanno interessato gli ospiti ricoverati in stretta integrazione con le comunità locali dove agiscono le strutture;
riportiamo l’elenco delle attività:
-Lettura creativa e scrittura-Attività teatrale, con rappresentazione finale-Attività di fotografia- Laboratorio di
cucito e maglieria- Progetto LabForet di educazione ambientale, con escursioni- Progetto Poesia- Progetto
ortoterapia- Progetto pesca- Progetto “l’arte di riciclare differenziandoci”- Corso di “ cucina ,genio e follia”Progetto cartapesta- Progetto “Il Carnevale nella storia “ con elaborazione di calendario,allestimento set
fotografico in cui gli utenti sono protagonisti - Progetto Pittura con mostre finali itineranti- Progetto
“Educazione alimentare”- Progetto www.it ……di informatica- Progetto “il Carnevale nella storia”- Progetto
l’isola dei coralli con realizzazione di oggettistica- Progetto “il corpo in movimento”- Progetto
scientificamente, con laboratorio didattico all’aperto- Progetto Body building e taekwondo.
-Stesura del libro “le Nostre, le vostre e le altre “, inerente le ricette di torte preparate per la manifestazione
annuale dedicata alla salute mentale.
Tra gli interventi riabilitativi sono compresi anche i soggiorni estivi al mare, le gite , i soggiorni alle terme,la
partecipazione a concerti, feste, manifestazioni varie culturali e artistiche promosse dalla comunità locale per
contrastare lo stigma e favorire l’integrazione sociale.
Altri Progetti e attività.
Attività di art terapy e musico-terapia presso i CSM dell’ASP.
E’ in itinere il Progetto “Residenzialità leggera e supporto all’abitare”, finanziato dalla Regione con
350.000,00 euro. Prevede l’attivazione di case popolari assegnate dall’ATER in cui inserire utenti, in carico
al DSM, gestiti dal personale ASP (educatori) ,con assistenza per fasce orario.Sono state individuati dall’Ater
n. 2 appartamenti a Banzi, n. 2 a Rionero ed n. 1 a Potenza. Si è in attesa della consegna degli
appartamenti per organizzarne la gestione .
91
Bilancio Sociale 2012
Don Uva :E’ stata nominata con Delibera del Direttore Generale n. 164 /2012 una Commissione Aziendale
il cui Presidente è il Direttore DSM con il compito di valutare i pazienti dichiarati dimissibili dall’UVBR di
Potenza ma che continuano a permanere nella struttura Don Uva. Sono stati effettuati incontri c/o la
Direzione Sanitaria del Don Uva stabilendo i criteri e gli strumenti per la rivalutazione psicopatologica,
clinica e sociale dei pazienti .
MMG: E’ stato effettuato un incontro con i MMG della Provincia di Potenza sul tema “Gli esordi psicotici “ e
la “depressione mascherata “ nel CSM di Potenza.E’ stato elaborato un progetto sul monitoraggio Qt e QTc ,
antipsicotici ed eventi aritmici “nel CSM di Lauria.
Linee guida : Sono state adottate le linee guida dell’Associazione Psichiatrica Americana sul “Delirium “e
“Demenza”.
Attivazione nel DSM del Centro “Salute Mentale Donna “con punti ambulatoriali nel P.O. di Chiaromonte e
nel CSM di Lauria; successivamente sarà coinvolto il CSM del Vulture –Melfese e l’ A.O. San Carlo . E’
stato elaborato per la Regione il Progetto sulla “Prevenzione della depressione post –partum”.
E’ stato elaborato per la Regione il Progetto “Salute mentale dei minori nelle carceri” e ” Salute mentale
dei detenuti nelle Carceri”.
In relazione al D.Lgs 230 /99 e al DPCM 2008 il DSM dell’ASP ,in collaborazione con lo psichiatra
convenzionato, si assicurano interventi nel carcere di Potenza, partecipando alla valutazione e presa in
carico dei detenuti affetti da disturbi psichici. Nel carcere minorile la cooperazione è più stretta grazie
all’attivazione di un ambulatorio psichiatrico quindicinale con la presenza di uno psichiatra, uno
psicoterapeuta e un assistente sociale.
Ospedale Psichiatrico Giudiziario. In relazione all’art. 3 ter della L.9/2012 che ha previsto la chiusura
definitiva degli OPG, il Gruppo Tecnico del Macrobacino OPG Barcellona Pozzo di Gotto (Puglia,
Basilicata,Calabria e Sicilia) ha elaborato un accordo programmatico ai fini delle dimissioni dei pazienti
internati. Tale accordo è stato siglato dalle suddette Regioni con presa d’atto da parte della Regione
Basilicata. Ad oggi i pazienti internati negli OPG afferenti alla nostra Regione sono n. 7 .E’ stato proposto di
attivare in Basilicata una struttura alternativa all’OPG( 10 pl) in cui inserire i pazienti internati o i pazienti ai
quali saranno applicate misure di sicurezza.
E’ ancora in corso il Progetto
” Promozione della salute mentale e diritti di cittadinanza
finanziamento europeo, vincolato al DSM, attraverso il quale attuare interventi riabilitativi nel CSM.
“,con
Inserimento lavorativo degli utenti psichiatrici. Sono stati inseriti alcuni utenti nel Progetto Macht e nel
Progetto Copes .
Prevenzione ed educazione sanitaria. Annualmente nell’ambito delle manifestazioni delle Pro Loco e di
altre associazioni, in molti Comuni della ASP vengono organizzate giornate dedicate alla salute mentale con
il coinvolgimento della comunità locale . Analogamente in occasione delle festività si organizzano incontri
con i cittadini, il Volontariato e le Associazioni territoriali all’interno delle strutture residenziali.Sono stati
realizzati incontri con le Scuole per informare sul disagio psichico;parallelamente viene effettuato ogni anno
il corso EDA sull’alfabetizzazione ed educazione permanente degli utenti psichiatrici inseriti nelle case
alloggio, da parte di insegnanti delle Scuole.
Attività di Ricerca.
Il DSM ha partecipato alla ricerca :
-dell’Istituto Mario Negri su “ studio randomizzato controllato sull’intervento di rete sociale in pazienti con
schizofrenia e marcato ritiro sociale “
- ETAS del Centro Studi e Ricerche in psichiatria di Torino sull “’Epidemiologia e trattamento appropriato
della schizofrenia”.
92
Bilancio Sociale 2012
3.2.5 L’USO DEL FARMACO
Nell’anno 2012 la spesa farmaceutica convenzionata dell’ASP ha fatto registrare una riduzione del 14,6%
circa (in termini di spesa netta SSN) rispetto all’anno 2011 e una diminuzione dei consumi del 3,3%.
La distribuzione per conto (DPC) dei farmaci PHT evidenzia, invece, un aumento dei consumi determinato
dall’incremento delle prescrizioni specialistiche e dal contestuale aumento dell’erogazione di tali farmaci
nella modalità distributiva DPC (distribuzione per conto) rispetto alla Convenzionata, con una spesa quasi
invariata, grazie alla diminuzione del prezzo dei farmaci senza brevetto.
La U.O. Farmaceutica Territoriale, oltre a trasmettere periodicamente ai distretti le rilevazioni effettuate dalla
Ditta Marno sulla spesa farmaceutica e sui profili prescrittivi dei MMG per i seguiti di competenza, ha
eseguito con sistematicità i controlli di congruità sui consumi di ossigeno liquido rispetto ai piani terapeutici
rilasciati agli aventi diritto dai Centri Accreditati e dai Centri di Pneumologia, attività di controllo che ha
consentito rilevanti risparmi.
Ancora nel 2012 sono stati effettuati controlli sulla regolarità prescrittiva dei farmaci con particolari limitazioni,
in particolare di quelli distribuiti direttamente dalla farmacia territoriale di Potenza, e sugli inibitori di pompa
protonica prescritti dai MMG dell’ASP.
Sugli aspetti critici dei profili prescrittivi dei MMG, l’U.O.C. Farmaceutica Territoriale ha condotto nel 2012 18
audit con la classe medica nell’ambito territoriale di Venosa, di cui 4 a livello di distretto (Venosa, Lavello,
Rionero e Melfi) e 14 con i singoli medici.
Sul versante dell’appropriatezza prescrittiva del farmaco e della vigilanza sul buon uso del farmaco e sulle
possibili reazioni avverse, con ricadute positive anche sul versante della spesa, è attiva anche l’U.O.S. di
Farmacologia Clinica che, anche nel 2012 ha sviluppato una serie di azioni in tale direzione.
Si richiamano di seguito le più importanti:
Risposte ai quesiti inviati per posta elettronica dai Medici di Medicina Generale circa la erogabilità
dei farmaci e il loro utilizzo, e sulle problematiche riferite ai meccanismi d’azione dei farmaci o alle
associazioni corrette degli stessi;
Comunicazione per il trattamento farmacologico dei disturbi psicotici nei Pazienti affetti da demenza
e notifica agli Specialisti della relativa direttiva AIFA;
Comunicazione ai MMG relativo all’utilizzo degli Inibitori della Pompa acida;
Valutazione delle istanze di erogazione di farmaci off-label per patologie oncologiche;
Stesura del Protocollo di Studio sulla Prevalenza delle Malattie Inguaribili dell’Età Pediatrica nel
Territorio della ASP di Potenza;
Stesura del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Unico (P.T.O.U.)
Incontri riguardanti audit in Medicina Generale sul corretto uso dei farmaci (n.79);
Verifica dell’appropriatezza prescrittiva dei MMG e Medici Specialisti;
Contatti con i MMG, PLS e Specialisti Ospedalieri per la discussione di casi di sospette reazioni
avverse ai farmaci;
Connessione con la rete Nazionale di Farmacovigilanza per l’invio di 148 schede di rilevazione. Tale
attività ha permesso il raggiungimento del Gold Standard fissato dall’ OMS, per la Regione
Basilicata, in tema di Farmacovigilanza;
Incontri con Specialisti Diabetologi finalizzati all'appropriatezza prescrittiva di farmaci
ipoglicemizzanti orali ed insuline ad alto costo e di farmaci prescrivibili per le terapie di malattie
concomitanti al diabete, come l'ipertensione e l'iperlipidemia (SARTANI e STATINE a brevetto non
scaduto);
Incontri con Specialisti Neurologi finalizzati alla corretta prescrizione di antipsicotici di vecchia e
nuova generazione a pazienti affetti da demenza;
93
Bilancio Sociale 2012
Gestione di problematiche connesse alla interruzione di erogazione gratuita di benzilpenicillina per
scadenza di brevetto.
Va infine ricordato che nell’anno 2012 si è avuto l’ insediamento della Commissione Terapeutica
Ospedaliera Unica della ASP di Potenza (Delibera n. 871 del 10/10/2011) e della Commissione per
l’Appropriatezza Prescrittiva della ASP di Potenza (Delibera n. 817 del 26/09/2011).
3.2.6 L’EMERGENZA-URGENZA
Il DIRES - Dipartimento Interaziendale
Regionale Emergenza Sanitaria” è stato istituito
con la L.R. 12/08. Il Sistema Sanitario
dell’Emergenza Urgenza in Basilicata ha una
dimensione regionale ed è regolamentato dalla
L.R. 21/99, che istituisce “Basilicata Soccorso”
quale organismo comune delle Aziende Sanitarie
Regionali.
Basilicata Soccorso ai sensi della predetta
normativa ha il compito di gestire e coordinare
l’intero sistema quale entità organizzativa
complessa di integrazione funzionale fra il sistema
di allarme sanitario, il sistema territoriale di
soccorso e la rete ospedaliera.
Il servizio 118 è stato avviato, in maniera
sperimentale, il giorno 3 maggio 2004, in dotazione ridotta rispetto alle previsioni della L.R. 21/99. Da quella
data si è avuta un’implementazione progressiva di risorse (mezzi e personale), senza però raggiungere ad
oggi il regime previsto.
L’organizzazione di Basilicata Soccorso prevede
- 1 Centrale Operativa Unica Regionale ubicata a Potenza
- 57 Postazioni Territoriali di Soccorso mobili + 7 Postazioni fisse così strutturati:
a. 36 PTS I° livello (Ambulanze di Primo Soccorso con Autista Soccorritore ed I.P.)
b. 15 PTS II° livello (Auto Mediche con Medico ed Infermiere Autista)
c. 7 PTS III° livello (Postazioni fisse di Primo Soccorso in sede di Ospedali Distrettuali non accreditati al
trattamento dei pz acuti)
d. 6 PTS IV° livello (Autoambulanze tipo A1 con Autista Soccorritore, I.P. e Medico dell’Emergenza Sanitaria
- 2 Basi di Elisoccorso (Potenza e Matera).
Attualmente sono attive: - Centrale Operativa - 23 PTS I° Livello (22 H24 e 1 H12) - 7 PTS IV Livello, di cui 5
dislocati presso gli Ospedali sede di PSA.
94
Bilancio Sociale 2012
Il Sistema di Emergenza si interfaccia con -4 Pronto Soccorso Attivi; 1 DEA di I° livello, con sede presso
l’Ospedale “Madonna delle Grazie”di Matera; 1 DEA di II° livello con sede presso l’Azienda Ospedaliera
“Ospedale San Carlo” di Potenza; 8 Ospedali Distrettuali; il Centro Regionale Riferimento Trapianti, e con il
Centro Riferimento Oncologico – Struttura Ospedaliera con sede a Rionero in Vulture.
Nell’ottica di una progressiva implementazione del sistema, oltre al raggiungimento dello stato di regime
dello stesso, vi è l’obiettivo di una maggiore integrazione con i servizi ospedalieri afferenti all’Area
dell’Emergenza e, nella prospettiva di una dimensione capillare del servizio, di una presenza più funzionale
sul territorio, con l’assolvimento di compiti anche di natura assistenziale nelle aree più disagiate (ambulatori
mobili aree rurali, postazioni fisse di primo soccorso, ecc).
Con riferimento alle azioni svolte nell’anno, anche nel 2012 è stata garantita la piena continuità di
tutte le attività assegnate al DIRES, oltre al pieno coordinamento della rete regionale per
l’Emergenza/Urgenza.
Sul versante della collaborazione alla rete extraregionale dell’Emergenza/Urgenza, l’impegno è stato
rivolto in particolare al soddisfacimento di quanto previsto dalla Convenzione Regionale con il
Bambin Gesù di Roma per le problematiche pediatriche nonché con le Centrali Operative limitrofe per
la gestione coordinata di eventi di confine.
Si rappresenta, inoltre, che in occasione dell’esercitazione nazionale della Protezione Civile del 15 dicembre
2012, relativa alla simulazione di un evento sismico in Basilicata con interessamento della Campania e della
Calabria, è stato organizzato un vasto coordinamento extraregionale che ha visto al centro il DIRES.
Con riferimento alla Rete per l’emergenza coronarica, è stata garantita la piena collaborazione da parte
del DIRES alla revisione del Protocollo PDTA per lo sviluppo della rete regionale per l’IMA.
INTERVENTI DEL DIRES BASILICATA ANNO 2012
Mezzi
INDIA 01
INDIA 02
INDIA 03
INDIA 04
INDIA 05
INDIA 07
INDIA 08
INDIA 09
INDIA 10
INDIA 11
INDIA 12
INDIA 13
INDIA 14
INDIA 17
INDIA 18
INDIA 19
INDIA 20
INDIA 21
INDIA 22
INDIA 23
Postazione
PESCOPAGANO
(OSPEDALE)
BRIENZA
SANT'ARCANGELO
LAGONEGRO
(OSPEDALE)
MARATEA
(OSPEDALE)
CHIAROMONTE
(OSPEDALE)
SAN COSTANTINO
ALBANESE
MEZZANA FRIDO
VIGGIANELLO
MATERA (VIA
TRIESTE)
FERRANDINA
C.ENEA TRISAIA
SS106
POLICORO
(OSPEDALE)
BERNALDA
MUROLUCANO
(OSPEDALE)
S.MAURO FORTE
TURSI
CALVELLO
TRICARICO
(OSPEDALE)
IRSINA
Missione attivate
369
1129
569
495
344
731
375
164
321
2037
964
768
1554
1270
1012
302
771
330
639
441
95
Bilancio Sociale 2012
INDIA 24
INDIA 25
INDIA 26
INDIA 27
INDIA 28
ALFA 01
MIKE 01
MIKE 02
MIKE 03
MIKE 04
MIKE 05
MIKE 06
MIKE 07
MIKE 08
MIKE 09
MIKE 10
SKT 01
SKT 02
MOLITERNO
CORLETO P.
LAVELLO
GENZANO
SATA MELFI
SENISE
POTENZA (VIA
APPIA)
POTENZA
(OSPEDALE)
MELFI (OSPEDALE)
VENOSA
(OSPEDALE)
VILLA D'AGRI
(OSPEDALE)
MATERA
(OSPEDALE)
GRASSANO
TINCHI (OSPEDALE)
LAURIA (OSPEDALE)
STIGLIANO
(OSPEDALE)
ELIPOTENZA
ELIMATERA
397
234
890
698
82
890
2891
2847
1708
1389
934
1942
800
1577
931
492
442
238
96
Bilancio Sociale 2012
3.3 LA QUALITA’, LA COMUNICAZIONE e IL MIGLIORAMENTO DELL’ASSISTENZA
3.3.1 IL RISK MANAGEMENT
Nell’ambito delle politiche aziendali in materia di miglioramento dell’appropriatezza clinica e organizzativa e
di sviluppo della sicurezza del paziente, l’Azienda Sanitaria ASP di Potenza, con deliberazione n. 387
dell’11 maggio 2012, ha inteso istituire formalmente la funzione aziendale di Risk Management,
nominando i componenti del “Gruppo di Coordinamento Aziendale Risk Management” e affidando il
ruolo di Presidente del Gruppo al Direttore Sanitario.
La composizione del Gruppo riflette, attraverso le professionalità presenti al suo interno, le diverse linee di
attività in cui è possibile intercettare il rischio, per realizzare gli interventi correttivi necessari, con riferimento
ai processi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Nell’istituire il Gruppo è prevalsa, quindi, la
dimensione interdisciplinare, di coordinamento ed integrazione tra funzioni . Inoltre, inserendo tra i
componenti del Gruppo, un rappresentante di Cittadinanza Attiva TDM, si è voluto dare particolare
rilevanza alla partecipazione dei cittadini/utenti nel loro ruolo di fruitori e agenti del miglioramento dei servizi
oltre che di “segnalatori” di eventuali rischi, incidenti e/o disfunzioni.
Il Gruppo in parola si è insediato in data 14/06/2012 e, adempiendo ad uno dei compiti assegnatigli dalla
citata deliberazione n. 387/2012, ha lavorato alla stesura del Piano di Risk Management per l’annualità
2012, dibattendo al suo interno sugli obiettivi da perseguire e sulle azioni da mettere in campo per una
gestione integrata del rischio, a partire dall’analisi dei rischi e degli errori maggiormente rilevanti, per
frequenza e significatività, nell’ambito dell’Azienda.
Il Gruppo di Coordinamento Aziendale ha posto attenzione a muoversi all’interno di una logica gestionale di
sistema del rischio, discutendo e anticipando anche altri temi importanti da sviluppare nelle successive
annualità 2013 e 2014.
Il sistema di gestione del rischio nell’ azienda sanitaria deve essere un sistema integrato e capace di
includere i seguenti ambiti:
Il rischio clinico per gli assistiti che è direttamente o indirettamente legato all’attività
assistenziale e clinica svolta dalla struttura;
Il rischio occupazionale per l’operatore, direttamente collegato all’attività svolta (malattie
professionali, infortuni sul lavoro, ecc);
Il rischio ambientale derivante dallo stato fisico della struttura, degli impianti e delle
tecnologie (rischio incendi, rischio da esposizione a radiazioni, rumori e campi magnetici,
ecc.).
Tutti questi aspetti saranno, nel lungo periodo, inclusi nella programmazione aziendale di risk management,
nel rispetto delle competenze e delle responsabilità specifiche delle varie UU.OO. interessate e nel pieno
coinvolgimento del personale e degli utenti.
Dalla realizzazione delle attività di risk management che si andranno a programmare, ci si attende nel lungo
periodo (ovvero nell’arco del triennio 2012-2014) il conseguimento dei seguenti risultati:
- messa a regime di un sistema di rilevazione,valutazione e correzione dei rischi e degli errori;
- sviluppo dell’ appropriatezza clinica e organizzativa, attraverso la revisione dei processi disfunzionali e/o a
maggior rischio di errore e di in appropriatezza;
- riduzione degli errori e dei sinistri;
- riduzione dei costi del contenzioso;
97
Bilancio Sociale 2012
- crescita di una cultura della salute più attenta alla sicurezza del paziente e dell’operatore, e più vicina al
paziente.
Obiettivi strategici e linee d’intervento del Piano Risk Management 2012
L’obiettivo generale è quello di realizzare un sistema di Risk Management integrato, volto ad arginare
le tipologie di rischio declinate in premessa, un sistema che sia basato sull’approccio per processi,
nella convinzione che gli errori non vadano intesi solo come conseguenza dell’agire individuale bensì come
conseguenza dell’agire organizzato (Reason, 1990).
Dato l’obiettivo generale e stante la condivisione di un’ ottica di gestione del rischio centrata
sull’organizzazione per processi, gli obiettivi specifici e le linee d’intervento del Piano di Risk
Management anno 2012, approvato con deliberazione n.560 dell’ 11/08/2012, sono:
- rilevazione, analisi e valutazione dei rischi nelle diverse articolazioni aziendali, a partire dai flussi
informativi già esistenti, ed in particolare:
Monitoraggio errori in sanità DM 11/12/2009- SIMES-Eventi Sentinella e raccolta richiesta di
risarcimento;
Monitoraggio errori in sanità DM 11/12/2009- SIMES-Denuncia Sinistri;
Farmacosorveglianza (attività di ispezione e verifica);
Disamina del contenzioso legale negli ultimi anni;
Monitoraggio delle segnalazioni e reclami pervenuti dagli utenti/pazienti negli ultimi anni
(Fonte:URP) per individuare le aree critiche anche a partire dall’esperienza diretta dell’utente.
- migliorare la sicurezza per il paziente nell’ambito della terapia farmacologica, applicando le
procedure necessarie attraverso la piena collaborazione degli operatori sanitari, anche in conformità a
quanto contenuto nelle raccomandazioni ministeriali di seguito richiamate:
n. 1 /2008 “ corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio – KCL- e da
altre soluzioni concentrate contenenti potassio“;
n. 7/2008 “prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia
farmacologica”; ,
n. 10/2009 “ prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati”
n. 12/2010 “ prevenzione degli errori in terapia con farmaci LOOK-ALIKE/SOUND-ALIKE (
farmaci LASA)”
- individuare, in collaborazione con i servizi, standard, protocolli e procedure operative da applicare
nei servizi e monitorare per prevenire gli errori. A tal proposito sono in fase di elaborazione due progetti
da realizzare nell’annualità 2013, uno sulla prevenzione e gestione delle cadute dei pazienti nelle strutture
sanitarie e l’altro sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere.
- promuovere negli operatori una concezione dell’errore intesa non come fallimento individuale ma
come occasione per il miglioramento dell’intera organizzazione ed incentivare la buona prassi di
segnalare gli eventi sentinella , segnalazione verso cui si registrano ancora diffuse resistenze. A tale
scopo sarà attivato un forum sul sito aziendale per la segnalazione e discussione degli eventi avversi e degli
eventi sentinella.
- sensibilizzare gli operatori e gli utenti alla tematica della sicurezza e della prevenzione degli errori ,
e divulgare le iniziative intraprese in materia di risk management, attraverso la costruzione,sul sito
aziendale, di un’area a ciò dedicata su cui pubblicare studi, ricerche, normativa, interventi, ecc.
98
Bilancio Sociale 2012
3.3.2. L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE
L’Accreditamento Istituzionale è un istituto previsto dall’art. 8 quater del decreto legislativo 229/99 ed è
riconosciuto dalla Regione a tutte le organizzazioni sanitarie pubbliche e private autorizzate che soddisfano i
requisiti di qualità e che ne facciano specifica richiesta.
Conferisce alle strutture sanitarie la condizione di soggetto idoneo ad erogare prestazioni e servizi a nome e
per conto del Servizio Sanitario Nazionale.
L’insieme di provvedimenti amministrativi in cui si inserisce hanno lo scopo di:
♦ fornire risposte pertinenti ai bisogni della collettività (autorizzazione a realizzare strutture sanitarie);
♦ garantire condizioni base di sicurezza (autorizzazione al funzionamento);
♦ garantire qualità delle prestazioni e dei servizi (accreditamento);
♦ assicurare un buon uso delle risorse e un monitoraggio continuo della quantità e qualità delle prestazioni
erogate (accordi contrattuali)
Le Finalità
L’istituto dell’accreditamento contribuisce alla regolazione del sistema di offerta delle prestazioni e dei servizi
sanitari, e garantisce che:
♦ i cittadini possano ottenere prestazioni e servizi di buona qualità da tutti i soggetti a cui si rivolgono
esercitando il diritto di scegliere il luogo di cura e i professionisti;
♦ l’attività svolta dalla struttura sanitaria e dal professionista sia funzionale al disegno regionale di
pianificazione dei servizi;
♦ le strutture effettuino le attività oggetto di accreditamento e che siano in grado di tenere sotto controllo le
attività e i loro risultati.
L’Accreditamento regionale rappresenta quindi il processo che porta a riconoscere se la struttura sanitaria
soddisfa ulteriori requisiti di qualificazione come elementi di “buona organizzazione”, attraverso la definizione
di standard e la messa in opera di processi di verifica finalizzati a valutare l’aderenza agli stessi da parte
delle organizzazioni sanitarie.
La Regione Basilicata con Delibera di Giunta n. 2753 del 30.12.2005 ha approvato il Manuale di
Accreditamento Regionale delle strutture sanitarie pubbliche e private, ambulatoriali e di ricovero e cura che
pone attenzione agli aspetti di integrazione sia professionale che di sistema adottando le modalità del
miglioramento continuo e prevedendo che ciascuna struttura rappresenti se stessa aggregando le tre
macroaree relative ai diritti dei pazienti, al sistema di supporto e ai percorsi assistenziali.
L’attività nell’anno 2012.
In coerenza con gli obiettivi regionali di salute e di programmazione economico-finanziaria delle
Aziende Sanitarie della Regione Basilicata e con il Piano della Qualità aziendale dell’ASP , le azioni messe
in atto nell’anno 2012 sono sintetizzate nel prospetto che segue.
99
Bilancio Sociale 2012
Audit di 2° parte in tutti i laboratori analisi dell’ASP, ospedalieri e territoriali. L’attività è stata preliminare agli audit
sperimentali regionali
-Individuazione elenco prodotti ospedali (attività non ancora ultimata) e nel DSM dell’ASP, predisposti nel rispetto
della missione di ciascuna unità operativa e distinti per branca specialistica
- verifica standard di prodotto pianificati a fine anno 2010 nelle uu.oo. di ortopedia , farmacie ospedaliere e di
endoscopia digestiva degli ospedali di Melfi e Venosa e verificati a distanza di un anno. Per queste ultima due
articolazioni organizzative , trattasi di ulteriori standard rispetto a quelli già monitorati nel 2011.
Realizzazione di due audit clinici nell’ospedale di Melfi su performance cliniche da migliorare (parti cesarei primari e
interventi fratture di femore con durata di degenza tra l’ammissione e l’intervento entro e non oltre due giorni ) che
rivestono importanza strategica per l’ASP, previste dalla DGR n.298/2012
Predisposizione richieste di autorizzazione e accreditamento alla Regione Basilicata:
-istanza di autorizzazione definitiva per il poliambulatorio di Rionero in Vulture;
-istanza di autorizzazione e accreditamento provvisori per il trasferimento dell’USIB di Venosa e dell’unità operativa
cure palliative presso l’ospedale distrettuale di Venosa;
- istanza di autorizzazione e accreditamento provvisorio per il Centro prelievi di Moliterno.
3.3.3. Comunicazione e partecipazione.
Negli ultimi anni, soprattutto nel settore sanitario, la comunicazione è diventata la chiave per migliorare
complessivamente il rapporto fra Ente e cittadino passando da un modello unidirezionale,basato
sull’informazione, ad un modello bidimensionale basato anche sull’ascolto. Dall’altra parte la comunicazione
rappresenta anche uno strumento importante per sostenere il processo di coinvolgimento e
responsabilizzazione del personale aziendale.
Tenuto conto di tutto ciò, l’ASP nell’anno 2012 ha approvato il Piano di Comunicazione Aziendale 20122014,fissando gli obiettivi di comunicazione interna/esterna sotto sintetizzati.
Obiettivi Comunicazione Interna
1)
Consolidare un rapporto trasparente e leale fra
Azienda e personale attraverso processi di
informazione trasparenti, accessibili e continui ;
2)
Rafforzare il senso di appartenenza e di identità
di tutto il personale, al fine di generare una
cultura dell’istituzione;
3)
Rafforzare ,in tutto il personale, una cultura
orientata alla relazione ed all’accoglienza del
cittadino.
Obiettivi Comunicazione Esterna
1)
Condivisione delle scelte di politica sanitaria con i
principali interlocutori istituzionali al fine di pervenire a
soluzioni organizzative , per garantire i livelli di
assistenza su tutto alla popolazione della ASP;
2)
Rafforzare la capacità delle persone a governare la
propria salute attraverso scelte e azioni responsabili ;
3)
Facilitare e rendere trasparenti l’appropriata
utilizzazione dei servizi da parte dei cittadini;
4)
Valorizzare la partecipazione e l’ascolto dei cittadini,
singoli e/o associati , nel processo di adeguamento e
verifica dei servizi.
100
Bilancio Sociale 2012
Il perseguimento di tali obiettivi vengono assicurati attraverso una serie di strumenti istituzionali (URP, Ufficio
Stampa, ecc.) integrati, soprattutto negli ultimi anni, da canali e piattaforme tecnologiche sempre più
utilizzate (Portali, Siti, rete intranet, ecc).
Informazione e comunicazione ai cittadini.
La ASP garantisce la migliore informazione possibile ai cittadini-utenti attraverso la rete degli Uffici Relazioni
con il Pubblico, i numeri verdi dedicati, il Sito Aziendale, i mezzi di comunicazione di massa, il televideo ,
campagne di informazione mirate , ecc.
La rete degli URP
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), strutturato nelle tre sedi di Lagonegro, Potenza e Venosa e nei
Punti Informativi e di Accoglienza funzionanti nelle strutture ospedaliere e distrettuali dell’ASP, è un servizio
orientato al miglioramento del rapporto fra il cittadino e l’Azienda Sanitaria. Per il raggiungimento di tale
finalità assicura le funzioni di informazione/accoglienza, tutela, partecipazione e verifica della qualità
percepita dai cittadini.
Per quanto riguarda l’attività di informazione e di accoglienza svolta dalla rete degli URP e suoi Punti
Informativi, si evidenzia una consistente attività che annualmente supera i ventimila contatti.
Modalità di presentazione delle richieste di informazione agli URP-Anni 2011-2012
MODALITA’
2011
2012
Contatto telefonico
11145
47%
9691
47%
Contatto diretto
12103
51%
10576
52%
E.mail/lettera/fax
485
2%
288
1%
23733
100%
20555
TOTALE
Tipologia del soggetto richiedente
SOGGETTO RICHIEDENTE
Cittadino
100%
l’informazione agli URP -Anno 2012
TOTALE v.a.
TOTALE
17684
86,0
Associazioni Tutela/Volontariato
232
1,0
Servizi/Uffici ASP
992
5,0
Altri Enti
408
2,0
Altro
1239
6,0
TOTALE
20555
100,0
%
101
Bilancio Sociale 2012
Tipologia del contenuto della richiesta – Anno 2012
CONTENUTO RICHIESTA
TOTALE v.a.
Orientam. logistico/recapiti telef.
TOTALE
%
7901
38,0
Iter per accedere ai servizi
9471
46,0
Altro
3183
16,0
TOTALE
20555
100,0
L’ Ufficio Stampa
L’ASP assicura attraverso l’ Ufficio Stampa l’informazione destinata all’esterno ed in particolare ai mass
media; l’Ufficio Stampa è quindi il punto di collegamento tra l’Azienda ed i Media e favorisce il dialogo con i
cittadini, le associazioni e la comunità , assicurando trasparenza, chiarezza e tempestività delle
comunicazioni provenienti dall’interno dell’organizzazione sanitaria.
Gli interlocutori dell’Ufficio Stampa sono diretti (giornali, televisioni, radio, riviste, agenzie di stampa, portali,
ecc) e indiretti (cittadini, stakeholder).
Attività Anni 2011-2012
Attività
Anno 2011
Anno 2012
Comunicati stampa
168
150
Conferenze Stampa
1
1
Il Sito Aziendale www.aspbasilicata.net
Il portale dell’ASP www.aspbasilicata.net è attivo già dal 2009 e rappresenta senz’altro uno degli strumenti di
comunicazione maggiormente utilizzati e con una prospettiva di sviluppo notevole .
Il Sito infatti è uno strumento di comunicazione integrata che assicura costantemente :
-gli obblighi della comunicazione istituzionale ( albo on-line, informazioni su trasparenza valutazione merito,
privacy, concorsi-bandi.avvisi appalti, ecc);
- la comunicazione interna rivolta al personale dell’ASP;
- la comunicazione esterna rivolta ai cittadini, associazioni, Enti, imprese ecc.
Il Portale dell’ASP in questi ultimi anni di attività ha visto crescere costantemente l’utenza e con riferimento
al biennio 2011-2012 si riportano di seguito alcuni indicatori di utilizzo.
Sito Internet “www.aspbasilicata.net” – Dati accessi Anni 2011-2012.
Indicatori di utilizzo
Numero visitatori unici
Numero visite
Visualizzazioni di pagina
Pagina/visita
Anno 2011
Anno 2012
162.570
414.212
1.872.402
4,52
203.901
541.420
2.333.188
4,31
102
Bilancio Sociale 2012
Durata media visita
% nuove visite
03:16
37,41
04:04
36,03
600000
500000
400000
2011
300000
2012
200000
100000
0
Visit unici
Num.visite
La tutela dei cittadini-utenti.
Porre il cittadino al centro dell’organizzazione dei servizi sanitari e quindi del lavoro quotidiano degli
operatori è uno dei valori fondanti dell’Azienda Sanitaria; in tale contesto la tutela del cittadino-utente è una
priorità assoluta della politica sanitaria aziendale che vede nel reclamo e nell’ascolto del cittadino in
generale , anche una occasione l’adeguamento dei nostri servizi.
La ASP garantisce le funzioni di tutela del cittadino attraverso un Regolamento e la rete degli Uffici
Relazioni con il Pubblico e dove presente, in stretto accordo con le Associazioni di tutela dei cittadini in
primo luogo Cittadinanzattiva-TDM.
Negli ultimi due anni (i dati aggregati delle tre ex ASL sono disponibili dal 2011), si è avuta una diminuzione
dei reclami/segnalazioni di disservizio pervenuti all’URP e una crescita degli apprezzamenti e elogi. Con
riferimento all’anno 2012 rileviamo che buona parte dei reclami/segnalazioni (il 74%) riguardano l’area
dell’assistenza specialistica e territoriale nonché il percorso tecnico-amministrativo per accedere ai servizi
(cup, ticket, autorizzazioni, ecc); il restante 20% interessa complessivamente l’assistenza sanitaria di base,
l’area della prevenzione e l’assistenza ospedaliera.
Per quanto riguarda le problematiche poste dai cittadini , queste riguardano prevalentemente i tempi , gli
aspetti burocratici-amministrativi, gli aspetti tecnico-professionali e l’informazione e trasparenza sui servizi;
da segnalare che un 10% riguardano aspetti relazionali e dell’umanizzazione.
Tutte le segnalazioni comunque sono state occasioni per promuovere ove necessario, azioni di
miglioramento e di adeguamento dei servizi sanitari .
Segnalazioni per tipologia Anni 2011- 2012
TIPOLOGIA DELLA SEGNALAZIONE
2011
2012
v.a.
%
v.a
%
Segnalazione di disservizio
196
71%
115
53,0
Reclamo
61
22%
70
32,0
103
Bilancio Sociale 2012
Suggerimenti/proposte
Apprezzamento/ringraziamento/Elogio
16
6%
Segnalazione impropria
2
1%
TOTALE GENERALE
275
100,0
8
4,0
25
11,0
218
100,0
SEGNALAZIONI / RECLAMI PER LIVELLO DI ASSISTENZA INTERESSATO Anno 2012.
Segnal/Reclami
LIVELLO DI ASSISTENZA
v.a
%
1 - ASSISTENZA SANITARIA IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO
13
7,0
2 – ASSISTENZA SANITARIA DI BASE
13
7,0
75
40,0
4 – ASSISTENZA OSPEDALIERA
11
6,0
5 -ASSISTENZA RESIDENZIALE A NON AUTOSUFFICIENTI E
LUNGODEGENTI STABILIZZATI
1
1,0
6 – AREA SUPPORTO TECNICO/AMMIN. AI SERVIZI SANITARI
63
34,0
7- ALTRO NON CLASSIFICABILE
9
5,0
TOTALE SEGNALAZIONI
185
3–
ASSIST.
TERRITORIALE
SPECIALISTICA,SEMIRESIDENZIALE
E
100,0
104
Bilancio Sociale 2012
Segnal/reclami per Livello di Assistenza Anno 2012.
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Ass sanit. Amb Ass. Sanitaria
di vita e lavoro
di base
Ass. Special, Ass. ospedalera Ass. residenz. Area supp.
semi, e terr.
Non autoss Tecnico/amm.
Altro
SEGNALAZIONI/RECLAMI PER AREA TIPOLOGICA – Anno 2012
% Segnal/Reclami
AREA TIPOLOGICA
v.a.
%
1 – ASPETTI RELAZIONALI E DELL’UMANIZZAZIONE
18
9,0
2 – INFORMAZIONE E TRASPARENZA SUI SERVIZI
22
11,0
3 – ASPETTI LEGATI AL TEMPO
74
36,0
4 – ASPETTI ALBERGHIERI E DEL COMFORT
4
2,0
5 – ASPETTI STRTTURALI E LOGISTICI
5
2,0
6 – ASPETTI TECNICO-PROFESSIONALI
36
17,0
7– ASPETTI BUROCRATICI/AMMNISTRATIVI/ORGANIZZATVI
44
21,0
8 – ALTRO
4
2,0
TOTALE
207
100,0
SEGNALAZIONI/RECLAMI PER AREA TIPOLOGICA – Anno 2012
80
60
40
20
0
Relaz/Uman
Infor/Trasp
Tempo
Alb/Comf
Strutt/log
Tecn/prof
Bur/Amm
Altro
105
Bilancio Sociale 2012
La Partecipazione dei cittadini.
Nell’ASP la partecipazione dei cittadini è considerata un fattore strategico fondamentale attraverso il quale
verificare costantemente il funzionamento dei servizi sanitari e quindi adeguarli anche secondo le esigenze e
bisogni espressi dai cittadini/utenti; la partecipazione diventa quindi ,uno strumento fondamentale per
elevare il diritto di cittadinanza e superare la logica autoreferenziale dei servizi sanitari. In tale ottica sono
state svolte azioni volte a ottimizzare la collaborazione con le Associazioni di Volontariato e di tutela ed
avviare programmi di verifica dei servizi con la partecipazione dei cittadini.
Le attività svolte nell’anno 2012 possono essere così sintetizzate:
pubblicizzazione della Relazione annuale sui reclami e dei report trimestrali ;
pubblicizzazione del report finale sulle indagini relative alla qualità percepita dagli utenti nei servizi di
laboratorio analisi;
apertura sul sito di una finestra per evidenziare le collaborazioni con le Associazioni di Volontariato;
collaborazione con il Comitato Misto Consultivo soprattutto per quanto riguarda la tutela dei cittadini.
-
La valutazione dei servizi da parte degli utenti.
Al fine di adeguare costantemente i servizi sanitari alle esigenze degli utenti, l’ASP già da alcuni anni
svolge indagini sulla qualità percepita dagli utenti che si rivolgono ai nostri servizi ospedalieri e territoriali.
Nel triennio 2010/2012 , attraverso il Piano della Qualità Aziendale sono state programmate e realizzate le
indagini rappresentate nello schema che segue.
Anno
Tipologia Servizio
2010
Assistenza Specialistica
2011
Assistenza Ospedaliera
2012
Laboratorio analisi
Servizi oggetto
dell’indagine
Poliambulatorio di
Genzano, Villa d’Agri e
Senise
Pronto Soccorso Attivo di
Lagonegro, Melfi e Villa
d’Agri
Servizi di Chiaromonte,
Lagonegro, Lauria, Maratea
, Potenza, Melfi, Venosa e
Villa d’Agri
Campione utenti
intervistato
426 utenti
377 ricoverati
815 utenti
Il Report finale delle Indagini è stato inviato ai Responsabili dei servizi per la organizzazione, ove necessario, di azioni di miglioramento
ed è stato pubblicato sul Sito aziendale per renderlo pubblico ai cittadini ed Associazioni.
L’Indagine sui Laboratori Analisi (Anno 2012)
Gli utenti intervistati danno una valutazione complessiva del servizio più che buona con un indice che sul
totale ASP, supera il valore 4; tale giudizio, a parte qualche piccola variazione, è confermato in tutti i
Laboratori Analisi.
Indice : Valutazione complessiva del servizio
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
Chiaromont e
Lagonegro
Lauria
Marat ea
Melf i
Pot enza
Venosa
Villa d'Agri
Tot ale ASP
106
Bilancio Sociale 2012
All’interno di questo giudizio nettamente positivo, il grafico 1 rappresenta comunque per i vari aspetti
indagati, una situazione sicuramente differente che possiamo sintetizzare nel seguente modo:
-
-
-
un giudizio nettamente positivo, superiore anche al valore 4.1 della valutazione complessiva, a
riguardo della prestazione del prelievo (professionalità , competenza, cortesia e gentilezza del
personale);
un giudizio ancora positivo che si attesta sul valore 4 ( Buono) per altri aspetti della prestazione
(informazioni ricevute dal personale sul ritiro referto, organizzazione del servizio per il rispetto
della riservatezza e dignità dell’utente , igiene e pulizia dell’Ambulatorio del prelievo) ma anche
sulla cortesia e disponibilità del personale del ticket;
un giudizio fra il Sufficiente e Buono (3.5) sugli aspetti che riguardano la pulizia dei servizi igienici, il
comfort della sala di attesa del Laboratorio e la segnaletica interna;
un giudizio che si concentra sul sufficiente / così così (3.0) per gli aspetti riguardanti il tempo di attesa
per il prelievo, la disponibilità dei parcheggi e il tempo di attesa per il pagamento del ticket,
aspetto questo fra i più critici (2.8).
In conclusione e tenuto conto dei dati sopra riportati, si può senza dubbio affermare che gli utenti dei
Servizi di Laboratorio Analisi della nostra ASP , esprimono una valutazione sicuramente positiva del servizio
soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnico – professionali, quelli relazionali e anche igienico-sanitari;
alcuni giudizi di criticità si evidenziano nell’ accesso alla struttura (parcheggi) e sui tempi di attesa
(pagamento ticket e attesa per il prelievo.
Grafico 1 - Valutazione del Servizio in base agli Indici- Tutti i
Laboratori - Totale ASP
Valutazione
complessiva servizio
Tempo di attesa per
consegna refer
Informazioni ricev dal
person
Rispetto riservat. E
dignità
Tempo di attesa per
prelievo
Cortesia e gent. Person
prelievo
Profession. E compet
person. Prelievo
Igiene e Pulizia Ambul.
Prelievo
Pulizia serv igienici
Confort. Sala di attesa
Tempo di attesa ticket
Cortesia e gent. Pers.
Ticket
Segnaletica interna
Disponibilità parcheggi
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
107
Bilancio Sociale 2012
4
Relazione Sociale
Bilancio
Sociale
108
Bilancio Sociale 2012
4.1 LE RISORSE UMANE
Le risorse umane sono la componente fondamentale di una prestazione sanitaria. La qualità dei servizi
sanitari, infatti, dipendente in grande misura dalle capacità tecnico-professionali e relazionali dell’operatore
ed è per questo motivo che l’attenzione della ASP in questo settore è stata dedicata verso due obiettivi
fondamentali:
-
il benessere organizzativo ;
la formazione del personale .
Va anche detto però che la politica di gestione delle risorse umane negli ultimi anni è stata influenzata dai
processi di riordino e razionalizzazione della rete ospedaliera e territoriale nonché dai provvedimenti
nazionali e regionali, di limitazione della spesa; in tale contesto l’ASP ha attivato un forte coinvolgimento
interno per pervenire a soluzioni organizzative volte all’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche in
modo da continuare a garantire livelli di assistenza adeguati ai bisogni del territorio.
4.1.1- IL PERSONALE AZIENDALE.
Il personale aziendale dipendente, al 31.12.2012, è costituito da 2.674 unità dei quali 2.539 a tempo
determinato e 135 a tempo indeterminato; il 77% (2.059) appartiene all’area del comparto e il rimanente
23% (616) all’area della dirigenza; il 55% del personale sono donne.
La suddivisione per ruolo è rappresentato dalla tabella che segue.
Ruolo
Num. Unità
%
Ammnistrativo
281
10,50
Professionale
10
0,50
Sanitario
1845
69,0
Tecnico
538
20,0
Totale
2674
100,0
2000
1500
1000
500
0
Ammnistrat
Profession
Sanitario
Tecnico
Il personale opera nei vari servizi ospedalieri, territoriali e tecno-amministrativi della ASP e risulta distribuito
secondo la tabella seguente (dati indagine di Clima interno).
Servizi
Num.unità
%
Dires
270
10,0
Ospedali
1435
54,0
Distretti
375
14,0
Dip.Prev
256
10,0
Dip.Sal.Ment
118
4,0
Tec. Amm
218
8,0
Totale
2672
100,0
109
Bilancio Sociale 2012
1500
1000
500
0
Dires
Ospedali
Distretti
Dip.Prev.
Dip.Sal.Men
Tecno-Amm
Per quanto riguarda i servizi di medicina generale, pediatria di base, continuità assistenziale e specialistica
convenzionata , questi vengono assicurati da personale convenzionato; nell’anno 2012 tutti questi servizi
hanno interessato un totale di 869 medici.
Servizi
Numero
Medici
Medicina
Generale
334
Pediatria
libera scelta
38
Continuità
assistenziale
265 titolari
147 sostituti
Specialistica
convenzionata
68
Veterinari
specialisti
17
Totale
869
Inoltre l’ASP intrattiene una serie di convenzioni/consulenze, con professionisti, Università e Altre Aziende ,
per garantire servizi non altrimenti erogabili con le risorse interne. Tali attività , anche se fortemente limitate
negli ultimi anni , riguardano alcuni servizi di consulenza presso il Centro dei Disturbi del Comportamento
Alimentare di Chiaromonte, la consulenza religiosa negli Ospedali, l’assistenza domiciliare dei malati
oncologici , l’attività odontoiatrica per pazienti diversamente abili, la consulenza aeronautica del DIRES,
l’attività di addetto stampa, ecc.
Osservando l’andamento del personale dipendente negli ultimi tre anni si evidenzia una diminuzione di
100 unità;tale diminuzione ha interessato sia il personale a tempo determinato sia quello a tempo
indeterminato.
TI
2559
Anno 2010
TD
214
TI= Tempo Indeterminato
Totale
2773
TI
2561
Anno 2011
TD
194
Totale
2755
TI
2539
Anno 2012
TD
135
Totale
2674
TD= Tempo Determinato
3500
3000
2500
2000
1500
1000
Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
110
Bilancio Sociale 2012
Di conseguenza anche la spesa del personale nel triennio ha subito una flessione di 4 mln di euro che ha
interessato tutti i ruoli ; da segnalare comunque che nell’anno 2012, pur in presenza delle note misure
restrittive , al fine di garantire la continuità dei servizi, le poche assunzioni di personale hanno riguardato
prevalentemente figure sanitarie (medici, infermieri, ecc) tanto è vero che nel biennio 2011-2012 solo la
spesa del personale sanitario ha registrato un lieve incremento. Nell’anno 2012 la spesa del personale
dipendente rappresenta il 21,37% del totale ASP.
Ruolo
Amministrativo
Ruolo
Professionale
Ruolo Sanitario
Ruolo Tecnico
Totale costo
Anno 2010 (Consuntivo)
10.475.127
Anno 2011 (Consuntivo)
10.038.000
Anno 2012 (PreConsuntivo)
9.746.000
822.286
711.000
648.000
111.819.914
20.057.695
143.175.022
109.858.000
19.026.000
139.633.000
110.312.000
18.428.000
139.134.000
150000
145000
140000
135000
130000
125000
120000
Anno 2010
Anno 2011
Anno 2012
Le relazioni sindacali aziendali
Nell’anno 2012 è stato istituito l’Ufficio Relazioni Sindacali Aziendali nella convinzione che i profondi processi
in atto (riordino della rete ospedaliera e territoriale, provvedimenti di limitazione della spesa, ecc ) con
conseguente rivisitazione delle politiche di gestione delle risorse umane, possano essere efficaci solo se
accompagnati dalla più ampia partecipazione degli stakeholders e, in particolare, dei soggetti sindacali e del
personale dipendente.
La Direzione Strategica della ASP ha voluto imprimere una nuova impostazione al sistema delle relazioni
sindacali aziendali, iniziando con la rideterminazione della composizione della delegazione trattante di parte
2
pubblica e con l’accredito formale dei soggetti sindacali.
3
È stata rivisitata la procedura operativa in uso per la fruizione dei permessi sindacali , rimettendo in capo ai
Direttori/Responsabili delle strutture aziendali la responsabilità di garantire la funzionalità del servizio di
appartenenza del dipendente interessato.
2
L’attuale delegazione trattante di parte pubblica, ex Deliberazione n. 252/2012, è composta dal Direttore Generale, dal Direttore
Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dell’U.O.C. Gestione del Personale ed è assistita dalla Responsabile delle
Relazioni Sindacali Aziendale.
3
Deliberazione n. 679/2012 “Determinazione e riparto del contingente dei permessi sindacali per il personale delle aree negoziali della
dirigenza e del comparto per l’anno 2012. Approvazione “Modalità operative per la fruizione dei premessi sindacali personale
dipendente di tutte le aree contrattuali”.
111
Bilancio Sociale 2012
Durante l’anno 2012 l’attività di confronto, sia con le rappresentanze sindacali del comparto che delle varie
dirigenze, è stata condotta attraverso numerosi incontri, formali ed informali, ed attraverso i lavori di
Commissioni bilaterali che hanno prodotto importanti risultati, i più rilevanti di seguito riportati:
Aree delle varie dirigenze
- rideterminazione dotazione organica e fabbisogno del personale;
- rimodulazione attività aggiuntive;
- ridefinizione problematiche relative a precedenti accordi ( rimborsi chilometrici ,regolamento
per affidamento e graduazione incarichi, ecc).
Area del personale del comparto sanità
- ricollocazione personale interessato ai processi di riordino ospedaliero, ex L. R. n. 17/2011;
- risoluzione problematiche connesse a precedenti accordi in materia di progressioni
economiche orizzontali e di progressioni verticali;
- inquadramento giuridico autisti di ambulanza;
- rideterminazione dotazione organica e fabbisogno del personale;
- interpretazione autentica in tema di produttività collettiva ed individuale;
- regolamentazione costituzione e ripartizione del fondo ex art. 92 del D. Lgs. 163/2006 e smi
(incentivazione servizi tecnici).
È stata implementata tutta l’attività di informazione/coinvolgimento delle rappresentanze sindacali sugli atti
aziendali di rilevanza strategica (azioni di spending review, di riorganizzazione, di gestione innovativa delle
risorse umane, etc..).
4.1.2. IL BENESSERE ORGANIZZATIVO E LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE
Occuparsi del benessere lavorativo nelle organizzazioni sanitarie significa implicitamente migliorare la
qualità dei servizi; oramai è dimostrato che organizzazioni in salute producono maggiore soddisfazione del
personale e migliori servizi per i cittadini.
Per tale motivazione l’ASP ha indirizzato le azioni verso lo sviluppo e consolidamento dell’identità aziendale,
il miglioramento del benessere organizzativo e la valorizzazione e responsabilizzazione delle risorse umane.
La comunicazione interna
Tutti i processi di cambiamento e a maggior ragione l’esperienza che stiamo vivendo nella organizzazione
dell’Azienda Sanitaria di Potenza, necessitano di essere sostenuti da un sistema di comunicazione interno
trasparente, veloce e costante , in modo da consentire a tutto il personale della ASP la partecipazione e la
condivisione delle strategie aziendali.
Per tale ragione si è ritenuto fondamentale investire su alcuni strumenti di comunicazione interna con
l’utilizzo delle nuove tecnologie (portale ASP, posta elettronica, ecc) ; vediamo di seguito gli strumenti
attivati.
- “Agenda Quotidiana” attivata dal 10 Gennaio è uno strumento on line consultabile sul portale
dell’Azienda wwww.aspbasilicata.net ; è rivolto a tutto il personale ma è anche una proiezione verso
l’esterno dell’attività svolta dalla Direzione Strategica . Attraverso “Agenda Quotidiana” vengono pubblicati i
provvedimenti, circolari e direttive e linee programmatiche della Direzione Strategica, ma anche il calendario
degli incontri che la Direzione programma sia con i servizi sia con Enti, Organismi , Sindacati e Associazioni
; la pagina “Agenda Quotidiana” nell’anno 2012 , si è collocata tra le prime 10 più visitate del Sito ed ha
incrementato costantemente il numero dei visitatori.
- la Newsletter “ASPinforma”
attivata dal 19 Marzo 2012 è invece uno strumento di
comunicazione interna che viene inviato in genere ogni settimana ( di solito il Lunedì) alla dirigenza e
personale della ASP ; attraverso la newsletter il personale viene costantemente informato su direttive e
112
Bilancio Sociale 2012
circolari direzionali, accordi sindacali, attività di formazione ed eventi , normativa regionale nazionale, studi e
ricerca in materia sanitaria, ecc. Le finalità dello strumento sono quelle di informare velocemente tutto il
personale sull’attività dell’Azienda, far partecipare il personale alla condivisione delle strategie aziendali e
fornire direttive e documentazione per svolgere al meglio il proprio lavoro. Attualmente la Newsletter
“ASPinforma” viene prodotta con cadenza settimanale e viene inviata a tutti coloro che dispongono di
posta elettronica aziendale .
- il “Portale del Dipendente” attivato dal mese di Aprile e posizionato sul sito dell’ASP
rappresenta uno sportello virtuale on line attraverso il quale è possibile visualizzare, scaricare e stampare i
principali dati relativi alla vita lavorativa del dipendente ASP (cedolino paga, modello CUD, detrazioni
familiari, curriculum, ecc.).
- il programma per la gestione delle attività ECM, attivato sul portale dell’ASP consente ai
dipendenti registrati di consultare i corsi attivati, fare le iscrizioni agli stessi ,avere il rilascio degli attestati,
nonché visionare il proprio dossier formativo.
Anno 2012
Numero postazioni Internet presenti nell’ASP
Numero indirizzi di posta elettronica aziendale
Numero Newsletter “ASPinforma”
500 a Potenza/ 350 a Lagonegro/360 Venosa
Totale = 1.210
600
36
L’indagine di clima organizzativo.
La Regione Basilicata partecipa, insieme ad altre regioni Italiane (Liguria, Umbria, Marche, Toscana,
Provincia autonoma di Trento e Bolzano, Veneto) al network nazionale su “Il sistema di valutazione della
performance del network delle Regioni” , con la collaborazione del Laboratorio Management e Sanità della
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nell’anno 2012 , all’interno di tale progetto, è stato prevista la rilevazione della soddisfazione degli operatori
tramite l’analisi di clima interno effettuata su tutto il personale delle Aziende Sanitarie , dell’Azienda
Ospedaliera “S.Carlo” e del CROB.
L’indagine di clima organizzativo ha l’obiettivo di:
- identificare criticità ed aree di forza nell’ambito del contesto organizzativo di riferimento per attivare efficaci
processi di miglioramento;
-interpretare in chiave strategica le variabili di maggiore rilevanza che alimentano il senso di appartenenza di
un individuo all’organizzazione in cui opera.
Il personale della nostra ASP , ha partecipato attivamente a tale indagine ; infatti nel periodo 15 Ottobre -1
Dicembre 2012 hanno compilato il questionario on-line 975 dipendenti corrispondenti al 36,5%.
113
Bilancio Sociale 2012
A questo punto si è in attesa di conoscere i risultati dell’indagine al fine di avviare azioni di discussione
interna e di programmazione di interventi migliorativi .
Il Comitato unico di garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi
lavora e contro le discriminazioni.
Questa ASP nel 2011, in applicazione di quanto previsto dall’art.57 comma 1 del D.Lgs n.165/2001 , ha
costituito e regolamentato il Comitato Unico di Garanzia che ha compiti propositivi , consultivi e di
verifica nel settore delle pari opportunità, benessere lavorativo e lotta alle discriminazioni.
Il 2012 ha rappresentato in concreto il primo anno di attività del CUG che di fatto si è costituito negli ultimi
mesi dell’anno precedente .
Momento qualificante è stato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Consigliera di parità della
Regione e con quella della Provincia di Potenza, non solo per i contenuti del protocollo , ma anche per la
presa di coscienza delle questioni relative alle problematiche di genere che investono ormai ogni ambito
lavorativo.
Il tema specifico del protocollo riguarda “ la realizzazione delle pari opportunità, e la valorizzazione del
benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.” Un argomento programmatico di lungo periodo da
realizzare in collaborazione con gli altri sottoscrittori e che prevede una serie di attività , tra le quali :
-
una ricerca sul benessere dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ASP di Potenza;
formazione dei componenti del comitato sulle problematiche relative alle politiche di genere sui posti
di lavoro ;
analisi e pianificazione delle esigenze delle donne e in particolare delle madri con figli piccoli
esaminando in particolare la possibilità di istituire tempi e forme di lavoro nel rispetto dei diritti del
bambino ,conciliando vita e lavoro.
Nel frattempo è stato creato un spazio sul sito aziendale dove affluiscono tutte le informazioni relative
all’attività del Comitato; nell’anno 2012 al CUG è pervenuta anche una denuncia esplicita di un presunto
114
Bilancio Sociale 2012
caso di mobbing che, attraverso la discussione in comitato, si è giunti al superamento del conflitto con
proposte operative.
I componenti del CUG hanno preso a due iniziative pubbliche promosse dalla Consigliera regionale di
parità:
-
convegno di Melfi del 2 marzo 2012 sullo stress di lavoro correlato e benessere sul luogo di lavoro;
seminario di aggiornamento sul tema “discriminazione individuale e collettive : azioni in giudizio e
discriminazione pre e post maternità” che si è svolto a Potenza il 14 giugno.
4.1.3. LA FORMAZIONE
In considerazione della centralità che assume la risorsa umana nel processo di miglioramento continuo dei
servizi sanitari, l’ASP attribuisce un valore altamente strategico all’attività di formazione di tutto il personale.
Nell’organizzazione odierna, caratterizzata da un background altamente competitivo e ricco di incertezze, la
Formazione si rivela strumento determinante poiché pone l’attenzione su fattori tecnici, di processo e di
sistema.
In particolare, nell’ambito del sistema ECM , per il professionista della salute, è importante pervenire al
bilanciamento delle competenze su tre tipi di obiettivi: tecnico-professionali, ovvero rivolti alla
professione o alla disciplina di appartenenza; di processo, rivolti ad operatori ed equipe che intervengono in
un determinato segmento di produzione; ed infine di sistema, rivolti a tutti gli operatori del sistema sanitario
nazionale avendo quindi caratteristiche interprofessionali.
L’attività di formazione viene programmata attraverso un Piano annuale redatto dall’Area di Staff
“Innovazione, Ricerca e Formazione”; nell’anno 2012 in particolare si è confermata la scelta di privilegiare la
formazione interna in quanto strategicamente risponde alla necessità di realizzare percorsi formativi che
interessano il maggior numero di dipendenti e contemporaneamente permette di avere una formazione
ritagliata sui reali bisogni formativi e sul contesto.
L’attività nell’anno 2012 anche se ha visto una diminuzione della spesa imposta dalle misure di spending
review, è stata comunque intensa ed ha privilegiato le attività ECM interessando un gran numero di
dipendenti ( il 31% del totale ). Tutti i corsi sono stati realizzati secondo le procedure previste dal Manuale di
Qualità di cui alla Certificazione ISO 9001:2008, a cui la Struttura è accreditata.
Attività formativa personale ASP - Anno 2011-2012
Anno 2011
Numero Corsi
Corsi accreditati ECM
Numero Personale frequentante
Numero ore di formazione
Costi totali
29
25
625
521
€. 151.500.00
Anno 2012
32
31
835
661
€. 131.666.82
115
Bilancio Sociale 2012
900
800
700
600
500
Num pers
400
300
200
100
0
Anno 2011
Anno 2012
Corsi di Laurea per le professioni sanitarie




Corso di laurea in Infermieristica a Lagonegro, in convenzione con l’Università Cattolica di Roma;
Corso di laurea in Infermieristica a Lagonegro, in convenzione con l’Università di Firenze;
Corso di laurea in Infermieristica a Villa d’Agri, in convenzione con l’Università Cattolica di Roma;
Corso di laurea per Tecnici della Prevenzione a Moliterno, in convenzione con l’Università Cattolica
di Roma.
Corsi per la qualifica di Operatore Socio Sanitario
Nell’anno 2011 è stata eseguita una indagine relativa all’inserimento lavorativo degli O.S.S. L’indagine ha
coinvolto i qualificati OSS dei Corsi attivati a partire dall’anno 2005 dalle Aziende Sanitarie della Provincia di
Potenza, attualmente accorpate nell’ASP. Nella tabella, presentata di seguito, sono indicati i corsi ed il
numero di qualificati in ciascuno di essi, attivati nelle disciolte Aziende:
Ex ASL1
Ex ASL2
Ex ASL3
Totale
numero qualificati
147
211
112
470
OSS - nel periodo
2005-2011
Nell’anno 2012 sono stati attivati corsi OSS, in fase di conclusione, per un totale di 90 posti (30 per ogni
Ambito Territoriale); inoltre, sono state attivate le procedure di avviso per altri corsi OSS per un totale di 90
posti che saranno avviati nell’anno 2013.
116
Bilancio Sociale 2012
4.2 ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI .
4.2.1. POLITICHE PER I PARTNER ECONOMICI E FORNITORI.
“L’Azienda considera elemento essenziale per la qualità del servizio la partnership e il coinvolgimento dei
fornitori di beni e servizi. La qualità del prodotto/servizio offerto dall’Azienda è infatti determinato anche dalla
congruenza dell’offerta dei fornitori rispetto al fine. Pertanto nelle relazioni contrattuali sarà cura dell’Azienda
fornire la massima informazione sulle finalità istituzionali, determinare e valutare le garanzie necessarie alla
qualità dell’offerta, adottare la contestabilità rispetto al raggiungimento dei risultati.
Accanto alle garanzie formali previste dalla legge verranno richiesti ai fornitori e concordati, nei limiti in cui
ciò risulti praticabile sulla scorta delle disposizioni vigenti, criteri di qualità trasparenti quali l’accreditamento e
la certificazione, il rispetto delle norme di compatibilità ambientale e la disponibilità a partecipare al più
generale disegno di tutela della salute. I fornitori sono, cioè, per l’Azienda una risorsa progettuale a supporto
dei processi di produzione. Uno spazio particolare viene riservato ai fornitori di servizi del cosiddetto “terzo
settore” che rappresenta per l’Azienda una risorsa per la definizione delle forme e dei modi di
organizzazione dei servizi per la salute.
L’Azienda intende sviluppare con il privato sociale la corresponsabilità nell’analisi dei bisogni e delle
potenzialità sociali, nelle decisioni sulle forme dell’offerta, nella ricerca del miglioramento continuo.( Art. 11
dell’Atto aziendale).
L’Azienda applica nei rapporti finalizzati all’acquisizione di beni, servizi e lavori, le procedure (ad evidenza
pubblica o negoziata) previste dalla normativa comunitaria per gli importi di spesa superiori ai limiti di spesa
previsti per ogni singola tipologia di acquisto.
Sotto i limiti di spesa previsti dalla normativa comunitaria per singoli acquisti di beni, servizi, lavori l’Azienda
utilizza le procedure previste ad evidenza pubblica previste dal DLVO n.163/2006 ovvero quelle previste dal
regolamento per gli acquisti in economia.
Nelle procedure negoziate e, più in generale, nell’acquisizione di lavori, servizi e acquisti in economia, la
funzione di approvvigionamento è improntata al rispetto dei principi di libera concorrenza, parità di
trattamento, non discriminazione , trasparenza e proporzionalità .
4.2.2. BENI , SERVIZI E INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO Anno 2012.
Nell’anno 2012 la politica di acquisizione di beni e servizi è stata inevitabilmente condizionata dai
provvedimenti nazionali e regionali sulla limitazione della spesa; l’Azienda Sanitaria ha cercato comunque in
ogni modo di pervenire a forme di razionalizzazione della spesa garantendo quanto necessario per
assicurare adeguati livelli assistenziali ai cittadini.
All’interno di tale contesto la politica aziendale in questo settore è stata orientata verso quattro obiettivi
fondamentali:
-
Applicazione delle norme previste dalla spending review e dalla normativa regionale ( rinegoziazione
dei contratti di fornitura già in essere e razionalizzazione della spesa in alcuni settori) ;
Eseguire procedure unificate di acquisto di beni e servizi fra le Aziende Sanitarie della Basilicata al
fine di pervenire a gare uniche regionali con indubbio vantaggio economico;
Collaborazione attiva alla progetto di realizzazione della Centrale Unica di Committenza prevista
dalla normativa regionale;
Interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria)e appalti per nuove strutture la fine di garantire
sicurezza, comfort e adeguatezza nei servizi sanitari.
117
Bilancio Sociale 2012
Acquisizione di beni e servizi .
Nell’anno 2012 sono state avviate e sono state affidate le seguenti gare relative a forniture di beni e servizi
(vengono riportate solo quelle più significative):
Gare in URA (Unione Regionale di Acquisto con altre Aziende Sanitarie regionali) in qualità di
capofila:
- affidamento sistema informativo di contabilità per le Aziende Sanitarie regionali;
- affidamento servizio in noleggio di ausili per assistenza Respiratoria domiciliare e fornitura di ausili
per tracheotomia;
- affidamento fornitura di vaccini;
- affidamento fornitura di materiale specialistico per oculistica (Azienda Ospedaliera San Carlo di
Potenza , l'ASP e ASM);
Altre gare per fornitura beni e servizi:
- Procedure aperte occorrenti a Laboratori, Centri Trasfusionali e presidi Ospedalieri ( Service per
Coagulazione e Ematologia, settore allergia (aggiornamento tecnologico), Controlli di Qualità,
Emogasanalisi, settore immunometria alternativa, ecc.)
- Procedure aperte per forniture ospedaliere (dispositivi medici e materiale sanitario diverso, Kit Urine per
droghe e Kit prelievo sangue, antisettici e disinfettanti, guanti, ecotomografo multidisciplinare PO Villa D’Agri,
elettrobisturi P.O. di Lagonegro, lampada scialitica, gas medicali e tecnici, materiale per Cardiologia,
strumentario chirurgico per Sale Operatorie Ortopedia, Oculistica e ORL, n.70 defibrillatori semiautomatici
per 118, letti per degenza, fornitura triennale del servizio di n. 1 unità mobile di risonanza magnetica
nucleare per i PP.OO. dell'ex ASL 3 di Lagonegro, noleggio ecografi ad alta fascia per le UU.OO. di
Ostetricia Villa D’Agri e Lagonegro, Service di emogasanalisi per gli ambiti di Potenza e Lagonegro)
- Procedure aperte per fornitura di cancelleria e materiale vario d'ufficio, carta monouso per le esigenze dei
presidi e strutture sanitarie aziendali;
- Gara esperto qualificato radioprotezione e sorveglia fisica sanitaria;
- Procedure aperte per servizio di Ristorazione P.O. Villa D’Agri e servizio di preparazione e
somministrazione pasti veicolati ai degenti ed ai dipendenti del P.O. Lauria
- Procedure aperte per l’affidamento delle RSA di Maratea e Chiaromonte Centro Diurno Psichiatrico di
Potenza, e gestione dei servizi sanitari e non sanitari del polo multispecialistico di riabilitazione e
lungodegenza P.O. Maratea, della gestione in outsourcing dei servizi integrati del CUP, servizi di supporto e
amministrativo e servizi di supporto della logistica, del Servizio ADI;
- Gare per affidamento del servizio di tesoreria e cassa dell'ASP, servizio di brokeraggio, servizio di vigilanza
delle strutture ASP per anni 3;
- Gare per servizio di disinfezione e/o disinfestazione delle aziende zootecniche (Ambito Lagonegro), servizi
sanificazione ambientale, sanificazione ambulanze 118, manutenzione ordinaria e straordinaria ambulanze
118;
- Acquisizione mediante adesione a convenzioni CONSIP o ricorso a MEPA in relazione a varie forniture
(Carburanti, gasolio da riscaldamento, noleggio fotocopiatori, ecc.)
118
Bilancio Sociale 2012
- Ulteriori procedure di acquisizione, ove non disponibili su MEPA, per forniture di dispositivi diagnostici,
arredi, materiali e servizi vari di minore entità, per garantire la continuità e funzionalità delle attività di
riferimento.
Interventi sul Patrimonio Edilizio
Riportiamo in tabella i lavori più significativi (superiori a Euro 40.000,00) e appaltati nel biennio 2011-2012.
Descrizione tipologia lavori
Importo in Euro
Anno di Appalto
Adeguamento e ampliamento del
distretto di Rotonda
350.000,00
2012
Adeguamento e ristrutturazione del
Poliambulatorio di Lagonegro
400.000,00
2012
Fondi Regionali PO
FESR Basilicata 20072013 - POIS
Adeguamento e completamento degli
ambulatori dell'ASP
128.000,00
2012
Fondi Regionali PO
FESR Basilicata 20072013 - POIS
Adeguamento dei servizi territoriali del
Distretto di Lauria
172.856,00
2012
Fornitura e messa in opera di impianto
di condizionamento per il Reparto di
Cardiologia/Utic dell'Ospedale di Melfi.
Fornitura e messa in opera di
pavimentazione per il Reparto di
Medicina ed il Reparto di Cardiologia
Utic presso il P.O. di Melfi
Fornitura e posa in opera di n. 2 gruppi
di continuità trifase a Serviio del Ris
Pacs e Pronto Soccorso del P.O. di
Venosa
Fornitura in opera di 3 impianti elevatori
senza locale macchina presso P.O. di
Venosa
Lavori di costruzione di un nuovo
padiglione per blocco operatorio e
Reparto di Cardiologia/Utic del P.O. di
Melfi
Lavori di completamento
dell’adeguamento del Poliambulatorio
nel Comune di Genzano di Lucania
Lavori di ristrutturazione del
Poliambulatorio nel Comune di Ruvo del
Monte
Lavori di ristrutturazione della sede
dell’ambito Territoriale di Venosa
76.950,00
2011
111.449,98
2011
Fondi Regionali PO
FESR Basilicata 20072013 - POIS
Fondi regionali(Piano di
investimento di cui alla
Delib.D.G. n.94/2011)
Fondi regionali(Piano di
investimento di cui alla
Delib.D.G. n.94/2011)
41.080,00
2011
Fondi regionali(Piano di
investimento di cui alla
Delib.D.G. n.94/2011)
162.999,97
2011
Fondi ex art. 20 legge
67/68
3.547.184,97
2012
Fondi ex art. 20 legge
67/68
53.643,64
2012
Fondi POIS
47.708,30
2012
Fondi POIS
49.862,73
2012
Fondi POIS
49.894,71
2012
Fondi POIS
44.211,36
2012
Fondi POIS
40.995,37
2012
Fondi POIS
Lavori di ristrutturazione della Casa
Alloggio sita nel comune di Rpacandida
Lavori di completamento del
Poliambulatorio nel comune di Ginestra
Lavori di completamento del
Poliambulatorio nel comune di Forenza
Tipologia di
finanziamento
Fondi Regionali - APQ
Sanità
119
Bilancio Sociale 2012
4.3
IL RENDICONTO ECONOMICO
4.3.1 IL CONTO ECONOMICO
Il Conto economico è il documento di bilancio che, confrontando i costi ed i ricavi, esprime il risultato
economico (positivo o negativo) ottenuto nel corso dell’anno di riferimento.
Esso si compone delle seguenti parti:
Valore della produzione, che esprime i ricavi ottenuti nell’esercizio;
Costi della produzione, che esprime i costi ordinari sostenuti nell’esercizio;
Area finanziaria, relativa principalmente agli interessi attivi e passivi;
Area straordinaria, relativa a costi e ricavi legati a fatti gestionali non dell’esercizio in corso ma di
anni precedenti;
Risultato dell’esercizio, che esprime la sintesi tra i valori positivi e negativi di reddito.
Il Bilancio Preventivo per l’anno 2012 e triennale 2012/2014, con le azioni di riequilibrio economicofinanziario, sono stati approvati con delibera n. 1194 del 30/12/2011, modificata e integrata dalla
deliberazione n. 5 del 10/01/2012 ed approvata dalla Giunta Regionale di Basilicata ai fini dell’attività di
controllo di cui alla Legge regionale n. 39/2001, art. 44, con DGR n. 288 del 14/03/2012.
Le previsioni di costo e di ricavo riportate nel bilancio preventivo per l’anno 2012 e per il triennio 2012/2014
hanno tenuto conto delle azioni di contenimento dei costi già descritte nel piano di riequilibrio economico
approvato, unitamente al bilancio preventivo 2011, con deliberazione n. 655 del 26/07/2011, oltre che delle
misure approvate con Legge Regionale n. 17/2011 decorrenti dall’01/01/2012. Pertanto il bilancio preventivo
2012 espone anche il piano di riequilibrio economico, integrato dalle nuove azioni di cui alla L.R.n. 17/2011.
Valore della Produzione
Le entrate costituiscono le risorse finanziarie a disposizione dell’Azienda per poter sostenere tutte le spese
necessarie per svolgere i propri compiti istituzionali.
I finanziamenti sono costituiti principalmente dai Contributi in conto esercizio che comprendono innanzitutto
le attribuzioni erogate dalla Regione in quota capitaria, cioè in base al numero dei cittadini residenti nel
nostro territorio, corretto per determinati parametri, quali l’anzianità della popolazione. Essi includono, in
forma residuale, anche i finanziamenti vincolati, cioè finalizzati per specifiche attività, e i contributi
provenienti da altri enti pubblici e privati.
120
Bilancio Sociale 2012
Tabella Valore della Produzione
VALORE DELLA PRODUZIONE (Voci di sintesi)
Contributi in c/esercizio per quota F.S. regionale
Altri contributi in c/esercizio
Proventi e ricavi diversi
Concorsi, recuperi, rimborsi per attività tipiche
Compartecipazione alla spesa per prestazioni
sanitarie (ticket)
Costi capitalizzati
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
Consuntivo 2011
Preventivo 2012
Pre-consuntivo
2012
su base annua
613.351.732,05
4.067.093,55
27.631.782,84
1.421.722,18
613.933.000,00
3.515.000,00
25.807.000,00
3.541.000,00
614.259.000,00
4.229.424,00
27.300.755,33
435.500,00
4.784.776,31
5.998.965,09
657.256.072,02
5.400.000,00
7.278.000,00
659.474.000,00
5.298.000,00
6.000.000,00
657.522.679,33
Nel complesso il valore della produzione risulta in linea con quello dell’anno precedente mentre si riscontra
una riduzione di circa €. 1.950.000,00 rispetto ai valori stimati nel preventivo.
E’ stato previsto l’aumento dello stanziamento dei Costi capitalizzati da utilizzo finanziamenti per investimenti
da Regione in quanto dal 2011 si capitalizzano tutti i beni trasferiti alla ASP, in applicazione della nota
regionale prot. N. 240478/7202 del 16/06/2010 oltre che del verbale n. 2/2011 del 14/07/25011 della riunione
del gruppo regionale di cui alla DGR 1885/2007, così come, tra l’altro, previsto nel decreto legislativo n.
118/2011.
La riscossione dei tickets sanitari per l’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, di
diagnostica di laboratorio e di radiologia fa registrare un leggero decremento dei ricavi rispetto al preventivo,
per €. 102.000,00. Rispetto al consuntivo, invece, si registra un incremento di €. 513.000,00 derivante
soprattutto dall’applicazione delle misure regionali contenute nella L.R. n. 17/2011.
Costi della Produzione
Le voci di cui si compone quest’area sono relative alla cosiddetta attività “caratteristica” o “tipica”
dell’Azienda, cioè a tutte quelle spese sostenute direttamente o tramite terzi (sia pubblici che privati) per
assicurare
l’assistenza
sanitaria
sul
nostro
territorio
nell’anno
di
riferimento.
121
Bilancio Sociale 2012
Tabella Costi della Produzione
COSTI DELLA PRODUZIONE (Voci di sintesi) Consuntivo 2011
Beni sanitari e non sanitari
sanitari
non sanitari
Servizi sanitari
Servizi non sanitari
Manutenzione e riparazione
Godimento di beni di terzi
Personale
Oneri diversi di gestione
Ammortamenti
Variazione delle rimanenze
Accantonamenti tipici dell'esercizio
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
47.411.184,75
44.857.317,51
2.553.867,24
430.116.756,03
18.488.643,74
8.502.973,88
3.107.041,52
139.632.732,69
2.441.718,22
8.013.749,21
1.422.164,02
3.027.631,90
659.320.267,92
Preventivo 2012
45.327.000,00
43.196.000,00
2.131.000,00
427.769.000,00
15.134.600,00
6.646.000,00
2.703.000,00
139.736.562,00
2.150.500,00
8.083.000,00
605.000,00
648.154.662,00
Pre-consuntivo 2012
su base annua
50.038.126,48
47.833.126,48
2.205.000,00
416.187.000,00
18.395.000,00
10.909.000,00
2.963.000,00
139.133.800,00
2.077.145,45
8.435.000,00
2.663.792,00
650.801.863,93
Le tre voci Personale, Acquisto di Servizi Sanitari e Acquisto di Beni (sanitari e non sanitari) costituiscono,
nel pre-consuntivo 2012, il 93% del totale dei costi ( in valore assoluto la loro somma è pari a €
605.358.926,48).
La voce del Personale, in decremento rispetto sia al consuntivo 2011 che al preventivo 2012, comprende il
personale a tempo indeterminato e determinato del ruolo sanitario, amministrativo, tecnico e professionale.
Non sono stati effettuati accantonamenti per incrementi contrattuali in esecuzione delle disposizioni regionali
di cui alla nota prot. n. 167006/7202 del 07/09/2010 che richiama quanto disposto con D.L. n. 78 del 2010
c.m.i. in Legge n. 122/2010 art.9. ( blocco della contrattazione per il pubblico impiego).
I dati relativi alle competenze stipendiali accessorie, se non ancora disponibili i dati definitivi, come ad
esempio per la produttività e risultato, sono definiti sulla base dell’ammontare dei fondi deliberati, altrimenti
sono stimati in base allo speso.
I Servizi Sanitari comprendono la medicina di base (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta,
Medici di Continuità Assistenziale), il Servizio 118; l’assistenza farmaceutica convenzionata presente nel
territorio; l’assistenza specialistica ambulatoriale; la diagnostica di laboratorio e la radiologia; l’assistenza a
favore di anziani e disabili, nelle sue varie forme; la distribuzione di ausili protesici; l’attività libero
professionale e altre voci residuali.
Complessivamente i costi per i Servizi Sanitari si sono ridotti rispetto al consuntivo 2011. Questo risultato è
stato raggiunto grazie soprattutto alle minori spese nella medicina di base, nella farmaceutica convenzionata
e nell’assistenza acquistata attraverso le strutture private.
Per la medicina di base non sono stati previsti incrementi stipendiali in applicazione del blocco degli aumenti
contrattuali mentre per la continuità assistenziale è stata prevista una riduzione della spesa conseguente alla
razionalizzazione dei punti territoriali di guardia medica che sarà operata sulla base dei PTS esistenti.
122
Bilancio Sociale 2012
Con DGR n. 606 del 08/04/2010 è stato assegnato a quest’azienda l’obiettivo di contenimento della spesa
farmaceutica convenzionata unitamente alla distribuzione in nome e per conto (Acquisto farmaci e oneri di
distribuzione a farmacie e depositi), entro il limite del 13,00 % della Quota di FSR assegnata.
Di seguito si riporta la verifica del raggiungimento dell’obiettivo del mantenimento al 13% della spesa
farmaceutica convenzionata sommata alla distribuzione in nome e per conto rispetto alla quota di FSR
assegnata per l’anno 2012. Il dato della convenzionata è comprensivo della mobilità ed esclude l’indennità
alle farmacie rurali.
Spesa farmaceutica convenzionata
€. 56.659.000,00
Spesa della distribuzione in nome e per conto
€. 12.715.000,00
TOTALE
€. 69.374.000,00
Quota FSR 2012
€. 613.650.000,00
La percentuale della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata rispetto alla quota di FSR
assegnata è dell’ 11,30 circa %, inferiore di quasi due punti percentuali rispetto all’obiettivo regionale del
13%.
Per le Prestazioni specialistiche di diagnostica e riabilitative erogate dalle strutture private accreditate è stata
prevista ed operata una riduzione della spesa, in applicazione della L.R. 17/2011 art. 8 e 9 e della correlata
Determina dirigenziale regionale n. 72AB.2011/D.00560 del 04/11/2011 con cui sono stati rimodulati i tetti di
spesa e le tariffe.
Riguardo alla voce di spesa per Servizi sanitari per assistenza ospedaliera da Ospedali Classificati Privati,
ove risultano i costi dell’assistenza ospedaliera riabilitativa (codici 56 e 60) erogata dalla Fondazione Don
Gnocchi e dal Don Uva, tali costi sono stati ridotti per la prevista apertura della lungodegenza presso
l’ospedale di Venosa e per l’apertura dei reparti di riabilitazione presso lo stesso ospedale e quello di
Chiaromonte. Anche i costi per i ricoveri presso la clinica Luccioni sono previsti in riduzione per le
decurtazioni derivanti dai controlli sull’appropriatezza delle prestazioni.
I Beni sanitari includono tutto il materiale sanitario di consumo ad uso delle strutture aziendali (farmaci,
presidi medici, materiale diagnostico, ecc) necessario per erogare le diverse prestazioni e quello relativo alla
erogazione diretta dei farmaci a favore dei cittadini attraverso le farmacie interne all’azienda e al momento
della dimissione ospedaliera. L’incremento dei costi per i beni sanitari è dovuto soprattutto all’aumentata
erogazione diretta dei farmaci, all’aumento della spesa per materiali per emodialisi e all’incremento della
distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione, distribuzione questa che, per il valore atteso
fissato dalla Regione, deve riguardare il 100% dei dimessi.
I Beni non sanitari riguardano principalmente i prodotti alimentari, la cancelleria, i combustibili, il materiale
tecnico strumentale per riparazioni e manutenzioni. Per tale tipologia di beni si attesta un lieve incremento
dei costi rispetto al preventivo 2012, mentre rispetto al consuntivo 2011 si registra una flessione.
I costi della produzione, nel loro complesso, risultano a preconsuntivo 2012 in riduzione rispetto al
consuntivo 2011 per un valore pari a -1,30%, in linea con gli obiettivi regionali ( in valore assoluto si registra
una flessione per € 8.518.000,00).
Si riporta di seguito il prospetto riepilogativo del Conto Economico pre-consuntivo 2012, con le aree residuali
relative ai proventi e oneri finanziari, ai proventi e oneri straordinari e alle imposte e tasse, sottolineando che
i dati esposti per il 4° trimestre risultano ancora integrati da procedure di stima poiché i dati contabili non
sono ancora definitivi per consentire una compiuta valutazione dell’andamento dei costi.
123
Bilancio Sociale 2012
L’analisi è stata effettuata sulla base del fatturato pervenuto alla data di redazione del modello CE IV
Trimestre. In alcune circostanze la stima dei costi potrebbe comportare errori di valutazione sia per i ritardi di
ricezione e registrazione contabile del fatturato e dei costi in generale, sia per l’andamento irregolare della
spesa nei vari periodi dell’anno.
Tabella Conto Economico
Voci di sintesi
Consuntivo 2011
Preventivo 2012
Totale Valore della Produzione
Totale Costi della Produzione
Proventi e oneri finanziari (saldo)
Proventi e oneri straordinari (saldo)
Imposte e tasse
UTILE O PERDITA DI ESERCIZIO
657.256.072,02
659.320.267,92
28.956,25
5.658.781,86
11.789.343,74
-19.483.365,25
659.474.000,00
648.154.662,00
12.000,00
11.331.338,00
-
Pre-consuntivo 2012 su
base annua
657.522.679,33
650.801.863,94
-21.600,00
-3.034.500,00
11.667.000,00
-8.002.284,61
Il risultato economico complessivo stimato è rappresentato da una perdita di €. 8.002.000,00, con
un netto miglioramento rispetto all’anno precedente la cui perdita è stata di €. 19.483.000,00.
L’applicazione degli interventi di riduzione dei costi che man mano si sono succeduti dal 2010 ad
oggi, stanno producendo una continua riduzione della perdita di esercizio.
Infatti i risultati di esercizio degli anni pregressi sono stati i seguenti:
Nell’esercizio 2009 la Perdita era risultata di € -18.916.311,27
Nell’esercizio 2010 la Perdita era risultata di € -20.251.842,84
Nell’esercizio 2011 la Perdita era risultata di €.- 19.483.000,00.
Nell’esercizio 2012 la Perdita su base annua rilevata al 30/03/2012 risultava di €. 14.801.000,00, per poi
scendere con il CE IV° Trimestre 2012 a €. 8.002.000,00.
Il piano di riequilibrio economico e finanziario approvato unitamente al bilancio preventivo 2012 prevedeva il
rientro dalla perdita nell’anno 2012. La varia tempistica con cui sono state emanate ed applicate le manovre
per la razionalizzazione dei costi stanno producendo effetti dilazionati nel tempo.
Sono in fase di attuazione, inoltre, le manovre previste dal decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012 che è in
vigore dal 7 luglio 2012 (spending review). Al momento, oltre che le riduzioni quantitative negli acquisti dei
prodotti e delle prestazioni, si stanno ottenendo anche delle percentuali di riduzione sui prezzi delle forniture.
Allo stato non si può valutare l’impatto che essi avranno sulla riduzione complessiva dei costi che proseguirà
anche nell’anno 2013.
La continua riduzione della perdita tra il 2010 ed il 2011 e nei tre trimestri dell’anno 2012, con il
mantenimento del risultato verificato al 3° trimestre anche per il IV° Trimestre unitamente all’attuazione delle
misure della cosiddetta spending review, dovrebbero, nel tempo, azzerare la perdita rilevata.
A ciò si aggiunga che:
1) I rimborsi regionali da fondo accantonamento, che di solito si aggiungevano alla quota di FSR
assegnata, risultano quasi azzerati. Infatti essi sono stati di €. 5.302.000,00 nell’anno 2009, di
€. 4.867.000,00 nell’anno 2010 e di soli €. 826.000,00 nell’anno 2011, mentre non vengono
calcolati nel presente modello CE.
124
Bilancio Sociale 2012
2) La quota di FSR è stata di €. 598.314.000,00 nell’anno 2009, di €. 605.475.000,00 nell’anno
2010 e di €. 612.372.000,00 nell’anno 2011, con incrementi medi di circa 7.000.000,00 all’anno.
Per l’anno 2012 (essendo la quota provvisoria assegnata di €. 613.650.000,00) l’incremento
rispetto al 2011 è risultato solo di €. 1.278.000,00 comprensivo dell’assegnazione di €.
1.300.000,00 per l’acquisto dei vaccini e comprensiva anche da rimborso fondo accantonamento
regionale, di fatti la quota di FSR assegnata a quest’Azienda si è ridotta.
Ai fini di una compiuta valutazione sui risultati raggiunti dall’azienda è necessario considerare, unitamente ai
risultati ottenuti con le azioni di contenimento dei costi, anche l’andamento dei predetti finanziamenti.
125
Bilancio Sociale 2012
4.4. Il TERZO SETTORE (il volontariato)
L’ASP in applicazione della normativa nazionale e regionale,ha favorito e promosso la presenza e l’attività,
all’interno delle strutture sanitarie, delle Associazioni di Volontariato e di Tutela dei diritti; tutto ciò nella
convinzione che la collaborazione con le associazioni dei cittadini è al tempo stesso :
- una risorsa integrativa fondamentale, all’interno del sistema organizzativo dei servizi sanitari;
- uno stimolo per l’adeguamento dei servizi ai bisogni dei cittadini/utenti.
Di seguito riportiamo le collaborazioni attivate o già esistenti presso la ASP a seguito di protocolli/
deliberazioni, fermo restando che i vari servizi territoriali , ove possibile, promuovono varie forme di
collaborazione con le Associazioni operanti nei Comuni della ASP.
TIPOLOGIA DI
COLLABORAZIONE
SERVIZIO
INTERESSATO
ASSOCIAZIONI INTERESSATE
ANNO DI
ATTIVAZIONE
Servizio CIAO (informazione,
Accoglienza e Orientamento in
Ospedale), collaborazione a
progetti volti alla
partecipazione dei cittadini
Presidio Ospedaliero di
Lagonegro
Cittadinanza Attiva-TDM- Protezione Civile “I
Sirenesi”- UNITALSI-
Già esistente -nell’anno
2012 la collaborazione
è gratuita
Collaborazione nella
rilevazione del gradimento
degli utenti e delle prestazioni
offerte – diffusione
dell’informazione e delle
iniziative a favore dei cittadini
Strutture sanitarie del
territorio di Venosa
Movimento Federativo Democratico VenosaAVO Venosa- AVIS Venosa - Famiglie Risorsa
Lavello – CRI Lavello – CIF Venosa – Torre
Ardente Lavello – Ass. Famiglia- Consultorio
Familiare Melfi- ANED Rionero - ADL Rionero
Già esistente
Iniziative promozionali dei
servizi – coinvolgimento e
facilitazione dell’accesso ai
servizi in particolare per le
persone a rischio di disagio
psichico – Isolamento ed
emarginazione sociale. Centri
di ascolto a Melfi e Venosa,
laboratorio di attività teatrale e
motoria a Venosa
Strutture sanitarie del
territorio di Venosa
Caritas Diocesana Melfi –Rapolla- Venosa e la
Cooperativa Sociale il Filo di Arianna
Già esistente
Attività di volontariato con
clown appositamente formati
per l’intrattenimento e lo svago
assistiti
Strutture sanitarie del
territorio di Venosa
Associazione VIP
Attivata nell’anno 2012
Servizi per il soddisfacimento
dei bisogni quotidiani quali
acquisto di giornali , ricariche
telefoniche, ritiro farmaci e
spese varie
Strutture sanitarie del
territorio di Venosa
Associazione AGAPE ( Associazione Genitori
e Amici Piccoli Emopatici) di Melfi
Attivata nell’anno 2012
Collaborazione a programmi di
valutazione dei servizi;
Strutture sanitarie del
territorio di Lagonegro
CittadinanzAttiva ONLUS – Tribunale per i
Diritti del malato
Già esistente
AVO-Croce Rossa Italiana- Misericordia
punti di ascolto nei servizi per
l’informazione e la tutela dei
cittadini;
126
Bilancio Sociale 2012
Aiuto morale e disbrigo di
piccole necessità quotidiane a
favore dei ricoverati ospedalieri
Presidio Ospedaliero di
Lagonegro
AVO ( Associazione Volontari Ospedalieri)
Già esistente
Collaborazione con il
Dipartimento di Salute Mentale
per la prevenzione,cura e
riabilitazione di quanti vivono il
disagio psichico,creare una
rete che opera sul territorio,
creare punti di ascolto per le
famiglie
Dipartimento di Salute
Mentale di Potenza
Associazione SOLAMENTE ONLUS
Attivata nell’anno 2012
Collaborazione con gli operatori delle RSA nelle attività di
socializzazione e animazione
nonché di promozione dei
rapporti con il contesto sociale
e familiare degli ospiti.
Residenza sanitaria
Assistenziale di Maratea
Associazione di Volontariato “Amici dell’Arca”
Viggianello;
Attivata nell’anno 2012
Associazione di Volontariato “Croce Rossa di
Maratea Sezione Femminile”; - Associazione
di Volontariato “Delegazione Unicef del
Lagonegrese, Maratea;
Associazione di Volontariato “Angelo
Custode” , Lauria;- Associazione di
Volontariato “Figli Speciali” , Rotonda;
Associazione di Volontariato “Noi e gli altri di
Nemoli”,
Associazione “Scuola e Vita “, Acquafredda di
Maratea;
Associazione “ Schola Cantorum di
Trecchina”,
Associazione Solidarietà in Semplicità e
Letizia, Maratea.
127
Bilancio Sociale 2012
Conclusioni del Direttore Generale
La prima edizione del Bilancio Sociale dell’ASP rappresenta una occasione importante per sottolineare quali
saranno nei prossimi anni gli obiettivi strategici dell’Azienda.
Il Piano Attuativo Locale 2012-2014, approvato recentemente dall’ASP, rappresenta senz’altro il punto di
riferimento, per cui ritengo importante richiamare alcuni obiettivi programmatici del PAL , che guideranno le
azioni nei prossimi anni.
L’obiettivo prioritario è sicuramente la costruzione dell’identità aziendale attraverso l’omogeneizzazione delle
procedure e la razionalizzazione dei servizi, all’interno di una logica gestionale attenta alla spesa e alla
salvaguardia dei livelli assistenziali.
Tale obiettivo può essere raggiunto solo se il principio guida di tutte le azioni sarà il concetto di
appropriatezza esteso a tutte le dimensioni aziendali: appropriatezza delle prestazioni, appropriatezza dei
comportamenti professionali e appropriatezza negli interventi rivolti all’organizzazione dei servizi.
La riorganizzazione dei servizi avviati da questa ASP, secondo quanto previsto dal Piano della Salute 2012
– 2014, seguirà quindi le seguenti direttrici:
- completamento della riorganizzazione della rete ospedaliera e dei PSA dedicati a dare risposte appropriate
ai ricoveri per acuti;
- implementazione negli Ospedali Distrettuali, di attività residenziali volte a dare risposte appropriate alle
malattie cronico-degenerative, alla disabilità grave e alla non autosufficienza in genere (RSA, Hospice,
residenza per l’Halzheimer , residenze per disabili adulti, ecc);
- riorganizzazione e qualificazione della struttura distrettuale all’interno di un processo di integrazione dei
servizi e delle risorse umane presenti sul territori, a cominciare dai Medici di Medicina Generale, Pediatri di
Libera Scelta e Medici della continuità assistenziale.
Ritengo, inoltre, che tali azioni debbano essere coniugate con modalità operative che garantiscano a bassi
costi ricadute importanti sul sistema di erogazione dei servizi; mi riferisco in particolare a tre aspetti:
- la responsabilizzazione degli operatori nello svolgimento della propria attività, intesa anche come “agire
etico”, dando agli utenti risposte e prestazioni appropriate e necessarie rispetto al bisogno sanitario;
- la presa in carico globale del paziente da parte del nostro sistema di cure, in modo da garantire una
continuità assistenziale fra i vari servizi, evitando quindi risposte incomplete e non appropriate che
determinano spesso ricadute negative sia sui pazienti che sui servizi;
- la umanizzazione dei servizi sanitari che vuol dire porre la persona umana al centro di tutto il processo
assistenziale, laddove umanizzazione significa anche ridurre l’abuso di farmaci, evitare ospedalizzazione
non necessaria, tendere verso servizi domiciliari, porre in essere interventi per limitare il dolore e fare un
uso appropriato dei test diagnostici.
Un tale processo di cambiamento richiederà necessariamente la collaborazione di tutti gli operatori di questa
ASP, ai quali è richiesto da subito di improntare l’attività professionale quotidiana ai principi sopra esposti.
128
Bilancio Sociale 2012
Glossario essenziale
Bilancio
Sociale
129
Bilancio Sociale 2012
Glossario essenziale
ADI ( assistenza domiciliare integrata )
E’ un servizio a carico del Sistema Sanitario che permette al paziente di ricevere le necessarie prestazioni
sanitarie e assistenziali al domicilio, evitando il ricovero in ospedale o in casa di riposo.
Assicura alle persone affette da patologie gravi o malati terminali, cure sanitarie presso il proprio domicilio,
attraverso visite del medico di medicina generale e di medici specialisti, prestazioni infermieristiche,
riabilitative e di assistenza alla persona. Rappresenta un’alternativa al ricovero ospedaliero, qualora le
condizioni cliniche lo consentano o un proseguimento delle cure dopo il ricovero. Prevede l'integrazione di
diverse figure professionali, secondo un piano concordato e sotto la responsabilità del medico di famiglia. E’
indispensabile la collaborazione dei familiari o di altre persone (come ad esempio volontari) che si prendano
cura del paziente.
ADP ( assistenza domiciliare programmata )
E’ un servizio a carico del Sistema Sanitario che assicura visite programmate del medico di famiglia presso
il domicilio di pazienti non deambulanti, con particolari patologie croniche o invalidanti, che non sono in
grado di recarsi o di essere trasportati presso l’ambulatorio.
Budget
E’ uno strumento di controllo della gestione aziendale riferito alle entrate e alle uscite di un periodo,
solitamente di durata annuale. Nel budget sono indicati gli obiettivi che l’Azienda, nel suo complesso e
nell’articolazione dei suoi servizi, deve raggiungere. In quanto strumento di programmazione e del controllo
delle attività, permette di verificare i risultati conseguiti con grandezze standard di riferimento e di effettuare
correzioni sulla base di procedure che consentono di ipotizzare l’andamento futuro del processo gestionale.
Day hospital
E’ una particolare forma di ricovero ospedaliero, in cui le prestazioni diagnostiche e terapeutiche vengono
fornite nelle ore diurne e al termine delle quali il paziente può tornare a casa.
Viene adottato per indagini cliniche o trattamenti terapeutici particolarmente complessi non sono eseguibili in
ambulatorio in quanto richiedono assistenza medico infermieristica prolungata e attrezzature di tipo
ospedaliero, ma per cui non è necessario il pernottamento.
Il ricovero in day hospital si articola in uno o più accessi, ciascuno dei quali è limitato ad una sola parte della
giornata; non prevede il pernottamento.
L’accesso al ricovero può avvenire esclusivamente con le modalità del ricovero programmato (=non
urgente), regolamentato da lista di attesa.
Day Surgery
E’ una particolare forma di ricovero ospedaliero chirurgico che comporta la permanenza del paziente
all’interno della struttura per parte della giornata. Nella giornata di esecuzione della procedura chirurgica o
invasiva necessita di assistenza medico infermieristica prolungata e di sorveglianza infermieristica fino alla
dimissione.
Di norma la degenza non comporta il pernottamento del paziente.
L’assistenza in day surgery è prevista per l’esecuzione di interventi chirurgici e procedure invasive che per
complessità di esecuzione, durata dell’intervento, rischi di complicazioni e condizioni sociali e logistiche del
130
Bilancio Sociale 2012
paziente e dei suoi accompagnatori, sono eseguibili in sicurezza senza la necessità di una osservazione
post operatoria molto prolungata.
Il ricovero in day surgery è programmato e l’accesso al ricovero può avvenire esclusivamente con le
modalità del ricovero programmato (=non urgente), regolamentato da lista di attesa.
Degenza ordinaria
E’ il ricovero in ospedale di pazienti in condizioni acute che necessitano di assistenza medico-infermieristica
prolungata nel corso della giornata (es. osservazione infermieristica per 24 ore, immediata accessibilità alle
prestazioni cliniche, strumentali e tecnologiche, ecc.).
L’accesso al ricovero in degenza ordinaria può avvenire sia in emergenza (attraverso il pronto soccorso), sia
con modalità di accesso programmata regolamentata da lista di attesa, sia per trasferimento da altro Istituto.
Hospice
E’ una struttura specializzata dedicata all'accoglienza dei pazienti in fase avanzata di malattia, non solo
oncologica.
Indicatori
Generalmente un indicatore è una misura elementare o il rapporto tra misure elementari (es. numero di
medici in servizio, tasso di mortalità per infarto miocardico, ecc.). La particolarità di un indicatore rispetto alle
comuni misure consiste nel fatto che consente di prendere decisioni per promuovere in modo consapevole il
cambiamento e il miglioramento.
Le decisioni vengono prese nel momento in cui il valore rilevato per uno specifico indicatore si discosta dal
valore che ci si attenderebbe in condizioni di performance ottimale. Il valore atteso viene definito prima di
avviare la rilevazione dell’indicatore.
LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza )
Sono le prestazioni e i servizi garantiti a tutti i cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui erogazione può
essere completamente gratuita oppure prevedere il pagamento di un contributo da parte del paziente
(ticket).
Mobilità attiva
Si verifica quando i reparti, i servizi e gli ambulatori dell’ASP erogano prestazioni a favore di pazienti che
hanno residenza in un’altra ASL della Basilicata o in un’altra Regione.
Mobilità passiva
Si verifica quando un paziente residente nel territorio dell’ASP si rivolge ad altre Aziende o strutture differenti
da quelle attive nel territorio medesimo per usufruire di prestazioni ambulatoriali, ricoveri o altri servizi
sanitari.
PACS ( Picturing Archiving and Communication System )
E’ un sistema computerizzato di archiviazione e trasmissione delle immagini radiodiagnostiche.
Al paziente viene consegnato un CD-ROM contenente le immagini degli accertamenti effettuati, in luogo
delle tradizionali immagini stampate su pellicola.
131
Bilancio Sociale 2012
P.D.T.A. ( Percorsi Diagnostici Terapeutici e Assistenziali )
Sono piani interdisciplinari di assistenza costruiti per specifiche categorie di pazienti, predisposti e usati da
chi eroga le prestazioni sanitarie; identificano la migliore sequenza di azioni da effettuare al fine di
raggiungere obiettivi di salute definiti a priori, con un’efficacia ed un’efficienza ottimali.
RSA ( Residenze Sanitarie Assistenziali )
Sono strutture create per dare risposte alle esigenze di anziani non autosufficienti e disabili non trattabili a
domicilio.
Sono infatti strutture a metà tra una casa albergo e un ospedale vero e proprio. L'assistenza sociale nelle
residenze è assicurata dal personale addetto che aiuta gli anziani non autosufficienti nelle faccende
domestiche e nella cura della propria persona; mentre degli aiuti sanitari si occupano infermieri, terapisti
della riabilitazione, Medici di Medicina Generale, geriatri e altri specialisti.
Stakeholder ( = portatori di interesse )
Sono tutti coloro che sono in grado di influire o essere influenzati direttamente o indirettamente in modo
significativo dall’attività di un’Azienda. I portatori di interesse di un’ASL sono ad esempio: i pazienti, il
personale, i fornitori, le Istituzioni e gli Enti pubblici, le strutture private convenzionate, ecc.
Strutture semiresidenziali
Anche chiamati “Centri diurni”, sono strutture aperte in orario diurno che offrono servizi di natura socioassistenziale.
Possono essere rivolti a pazienti anziani, disabili, pazienti con problemi psichiatrici, ecc.
Tra i servizi erogati rientrano prestazioni socio-assistenziali, riabilitazione, incontri culturali e di
socializzazione, ecc.
UVI ( unità di valutazione integrata )
E’ un gruppo multidisciplinare socio-sanitario che valuta globalmente il paziente anziano e non e ne definisce
il programma preventivo, curativo e riabilitativo diretto a garantire la continuità terapeutica ed assiste
132
Scarica

Bilancio Sociale