2012 Bilancio Sociale Bilancio Sociale 2012 INDICE PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 1 INTRODUZIONE 1.1. LO SCOPO - (PAG. 5) 1.2. I CONTENUTI - (PAG. 5) 1.3. LA STRUTTURA - (PAG. 5) 1.4. LA COSTRUZIONE - (PAG.6) 1.5. I DESTINATARI - (PAG. 6) 1.6. IL PIANO DI COMUNICAZIONE - (PAG.6) 2 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA 2.1. IL CONTESTO DEMOGRAFICO - (PAG.8) 2.2. IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO - (PAG.15) 2.3. IL CONTESTO SANITARIO - (PAG.17) 2.4. IDENTITÁ AZIENDALE - (PAG.24) 2.4.1 MISSION E VISION - (PAG.24) 2.4.2. OBIETTIVI ISTITUZIONALI E STRATEGIE AZIENDALI - (PAG.24) 2.4.3 INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI - (PAG.25) 2.4.4 ASSETTO ORGANIZZATIVO - (PAG.26) RELAZIONE SOCIALE 3.1. LE AZIONI REALIZZATE PER TIPOLOGIA DI UTENTI - (PAG.28) 3.1.1. I PAZIENTI ONCOLOGICI - (PAG.28) 3.1.2. GLI ANZIANI - (PAG.29) 3.1.3. I PAZIENTI DIABETICI - (PAG. 34) 3.1.4. GLI ADOLESCENTI - (PAG.39) 3.1.5. I PAZIENTI AFFETTI DA DIPENDENZE - (PAG.41) 3.1.6. I PAZIENTI STRANIERI - (PAG.48) 3.1.7. MATERNITÁ E INFANZIA - (PAG.50) 3.1.8. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE - (PAG.54) 3.2 LE AZIONI REALIZZATE PER MACROAREA 3.2.1 LA PREVENZIONE - (PAG.57) 3.2.2 L’ASSISTENZA OSPEDALIERA - (PAG.71) 3.2.3 L’ASSISTENZA DISTRETTUALE - (PAG.78) 3.2.3.1 LE CURE PRIMARIE - (PAG.80) 3.2.3.2 LA VIGILANZA SULLE STRUTTURE PRIVATE - (PAG.84) 3.2.3.3 L’ATTIVITÁ AMBULATORIALE E I TEMPI DI ATTESA - (PAG.85) 1 Bilancio Sociale 2012 3.2.4 IL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE - (PAG.88) 3.2.5 L’USO DEL FARMACO - (PAG.93) 3.2.6 L’EMERGENZA –URGENZA - (PAG.94) 3.3. LA QUALITÁ, LA COMUNICAZIONE E IL MIGLIORAMENTO DELL’ASSISTENZA 3.3.1. IL RISK MANAGEMENT - (PAG.97) 3.3.2. L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - (PAG.99) 3.3.3. COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE - (PAG.100) 4 USO DELLE RISORSE 4.1. LE RISORSE UMANE - (PAG.109) 4.1.1. IL PERSONALE AZIENDALE - (PAG.109) 4.1.2. IL BENESSERE ORGANIZZATIVO E LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE - (PAG.112) 4.1.3 LA FORMAZIONE - (PAG.115) 4.2. ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI 4.2.1. POLITICHE PER I PARTNER ECONOMICI E FORNITORI - (PAG.117) 4.2.2. BENI, SERVIZI E INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO - (PAG. 117) 4.3 IL RENDICONTO ECONOMICO 4.3.1. IL CONTO ECONOMICO - (PAG.120) 4.4 IL TERZO SETTORE (Il volontariato) - (PAG.126) CONCLUSIONI DEL DIRETTORE GENERALE - (PAG.128) GLOSSARIO - (PAG.130) 2 Bilancio Sociale 2012 Presentazione L’Azienda Sanitaria di Potenza, attraverso il Bilancio Sociale, intende rendicontare l’attività svolta nell’anno 2012 ai cittadini-utenti, al mondo produttivo , alla cittadinanza organizzata, agli Enti locali e per finire a tutti coloro che lavorano nella stessa ASP. Il Bilancio Sociale 2012 vuole essere, pertanto, non un mero obbligo burocratico-amministrativo, ma uno strumento di comunicazione, rivolto sia all’esterno che all’interno dell’Azienda. Nel presentare questa prima edizione del Bilancio Sociale, mi sembra importante sottolineare come questa Azienda, pur in un contesto congiunturale caratterizzato da limitazioni economiche e da interventi di razionalizzazione dei servizi, abbia saputo indirizzare le azioni verso obiettivi di sana ed equilibrata gestione economica al fine di mantenere invariata la qualità e quantità dell’offerta sanitaria. Per questo motivo mi sembra giusto e doveroso rivolgere un ringraziamento a tutti gli operatori dell’ASP che con il loro impegno quotidiano garantiscono i servizi e i risultati descritti nel presente Bilancio Sociale. Il Direttore Generale Mario MARRA 3 Bilancio Sociale 2012 1 Bilancio Sociale 2 Introduzione 4 Bilancio Sociale 2012 1 INTRODUZIONE 1.1. Lo Scopo Il Bilancio Sociale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP), in attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 298/2012 e dal Piano Regionale integrato della salute 2012 – 2015, vuole essere uno strumento di comunicazione attraverso il quale l’ASP rendiconta l’attività dell’anno 2012. Il Bilancio Sociale è quindi uno strumento di rendicontazione nei confronti di diversi portatori di interesse (utenti, operatori, associazioni, istituzioni, organizzazioni economiche, ecc. ), che nasce dall’esigenza di rendere accessibile, trasparente e valutabile l’attività dell’Azienda e i risultati raggiunti, questi ultimi espressi sia in termini di attività e di costi, sia in termini di ricadute sulla salute. Il Bilancio Sociale risponde anche ad un valore importante per l’Azienda quale è la responsabilità sociale intesa come gestione delle risorse assegnate in modo efficace, efficiente e trasparente, con l’obiettivo di assicurare al territorio di riferimento i servizi sanitari adeguati ai bisogni dei cittadini. 1.2 – I Contenuti Questo primo Bilancio Sociale dell’ASP, muovendo dall’analisi del contesto sociale, economico e sanitario del territorio di riferimento, illustra: - la missione, gli obiettivi istituzionali e le strategie dell’Azienda; i progetti e le attività realizzate con riferimento ai tre livelli di assistenza (assistenza ospedaliera, assistenza territoriale e assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro); i risultati prodotti in termini di ricadute sulla salute in alcune aree di utenza particolarmente importanti; l’impiego delle risorse a disposizione ( personale, risorse economiche e risorse del volontariato). 1.3 - La Struttura Il Bilancio Sociale segue lo schema tipo indicato nella “ Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche” del 17.02.2006, e si articola in tre parti: 1- Presentazione dell’Azienda: descrizione del contesto demografico, socio economico e sanitario del territorio; identità, mission e obiettivi istituzionali dell’ASP; strategia aziendale e interlocutori istituzionali; descrizione dell’assetto organizzativo aziendale. 2- Relazione sociale che si sviluppa attraverso tre sottocapitoli: - le azioni realizzate per alcune tipologie di utenti ( anziani, pazienti oncologici, diabetici, adolescenti, ecc); le azioni realizzate per macroaree (prevenzione, assistenza ospedaliera, assistenza distrettuale, cure primarie, emergenza urgenza, ecc. ); la qualità, la comunicazione e il miglioramento dell’assistenza (il risk management, l’accreditamento istituzionale , la comunicazione e la partecipazione). 3- Uso delle risorse che si sviluppa attraverso quattro sotto capitoli - le risorse umane (il personale, la formazione, il benessere organizzativo); 5 Bilancio Sociale 2012 - acquisizione di beni e servizi (i fornitori e gli investimenti); il rendiconto economico ; terzo settore – volontariato. Alla fine del documento vengono riportate le considerazioni del Direttore Generale che individua altresì anche gli obiettivi di implementazione e di evoluzione dell’organizzazione dei servizi sanitari. Al fine di rendere facilmente comprensibile quanto riportato nel Bilancio Sociale, viene fornito,inoltre, un glossario essenziale sulla terminologia usata nel documento. 1.4 – La costruzione La predisposizione del Bilancio Sociale è stata affidata quale obiettivo di budget alle due Aree di Staff ”Comunicazione e Relazioni Esterne” e “Internal Audit e Attività ispettive” . Dopo l’approvazione di un primo indice del Bilancio Sociale da parte della Direzione Generale, le due Aree di Staff incaricate hanno coinvolto tutti i servizi interessati alla rendicontazione delle attività realizzate per tipologia di utenti. A tale riguardo, al fine di uniformare le informazioni e i dati da rendicontare, è stata predisposta una scheda sintetica per ogni area riguardante: - la descrizione della tipologia di utenti con dati statistici ed epidemiologici e con evidenziazione di particolari aspetti riguardanti il territorio dell’ASP; le attività svolte nel 2012, confrontate ove possibile con il biennio precedente. L’elaborazione del Capitolo del Bilancio Sociale relativo alla azioni realizzate per macro-area, è stato sviluppato in collaborazione con i Responsabili dei Dipartimenti, delle Strutture e dei Servizi interessati mentre il Capitolo sull’uso delle risorse è stato predisposto in collaborazione con le Aree del Personale, Bilancio, Provveditorato e Servizio Tecnico. Tutte le informazioni e i dati riportati nel presente documento sono disponibili presso i diversi Servizi dell’ASP e nel sistema di programmazione e controllo. 1.5 - I destinatari. Nel predisporre questo primo Bilancio Sociale l’intento è stato quello di pervenire ad un documento che, con linguaggio semplice e rappresentazioni statistiche chiare, potesse illustrate ai destinatari di riferimento (utenti, operatori, associazioni, organi istituzionali, organizzazioni economiche, ecc.), i risultati raggiunti dall’ASP nell’anno 2012, evidenziando gli stessi risultati non tanto in termini economici quanto piuttosto in termini di ricadute sulla promozione e mantenimento della salute e qualità della vita dei cittadini. 1.6 – Il Piano di Comunicazione. Il Bilancio Sociale, come abbiamo detto sopra, è essenzialmente uno strumento di comunicazione attraverso il quale l’ASP informa i soggetti esterni e interni sulle attività rilevanti nell’anno 2012, ne consegue che l’obiettivo è quello di far conoscere il Bilancio Sociale al maggior numero dei pubblici di riferimento. Tale obiettivo, pertanto, sarà perseguito attraverso uno specifico Piano di comunicazione curato dall’Area di Staff “Comunicazione e Relazioni Esterne”, finalizzato non solo ad assicurare la conoscenza dello strumento ma anche a sviluppare strumenti di “ascolto “ dei contributi provenienti dai diversi interlocutori e ciò per migliorare l’implementazione dello strumento nei prossimi anni. 6 Bilancio Sociale 2012 2 Presentazione dell’Azienda Bilancio Sociale 7 Bilancio Sociale 2012 2 PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA 2.1. IL CONTESTO DEMOGRAFICO L’ambito territoriale aziendale corrisponde all’intero territorio della Provincia di Potenza, con una superficie di 6.546 Kmq, in gran parte montuosa e dotata di infrastrutture non sempre sufficienti a garantire adeguati collegamenti, con una densità di popolazione di 58,8 AB/Kmq (Comune di Potenza: 392,6 AB/Kmq) ed una popolazione residente all’1/1/2011 di 383.791 abitanti, distribuita in complessivi 100 Comuni ( M = 187.683; F = 196.108). I nuclei familiari ammontano complessivamente a n. 153.811, con un numero medio di componenti per famiglia di 2,5 persone. Le variazioni della struttura delle famiglie ricalcano quelle registratesi, negli ultimi anni, a livello nazionale: riduzione del numero medio dei componenti della famiglia, aumento delle famiglie uni personali, composte in gran parte da anziani e aumento delle famiglie monogenitoriali, queste ultime correlate all’aumento di separazioni e divorzi. Va rilevato che, a fronte di un calo della popolazione residente nel 2011 dello 0,79% rispetto al 2009, si registra invece un incremento del 4,56% della popolazione ricompresa nella fascia d’età “75 e oltre” ( Tab.2 ) a conferma di quella tendenza all’invecchiamento demografico che non solo produce effetti sul carico sociale per la popolazione attiva ma ha anche evidenti implicazioni di natura sociale e sanitaria sul fronte della domanda di servizi. Spopolamento, denatalità e invecchiamento sono fenomeni che incideranno sempre più sulla spesa sanitaria in correlazione con l’aumento della prevalenza delle malattie cronico - degenerative e della non autosufficienza. 1.1 Indicatori demografici 1 Tab. N 1 "Popolazione Residente-Variazione 2011/2009" P. Residente all'01/01/2009 Sesso P. Residente all'01/01/2011 Variaz. % 2011/2009 N. % N. % M 189.224 48,92 187.683 48,90 - 0,81 F 197.607 51,08 196.108 51,10 -0,76 Totale 386.831 100,00 383.791 100,00 - 0,79 1 Per gli indicatori demografici : Fonte ISTAT- Elaborazione a cura dell’Area di Staff Internal Audit e Attività Ispettive- ASP L’attuale delegazione trattante di parte pubblica, ex Deliberazione n. 252/2012, è composta dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dell’U.O.C. Gestione del Personale ed è assistita dalla Responsabile delle 2 8 Bilancio Sociale 2012 Tab. N 1 "Popolazione Residente" 450.000 400.000 350.000 300.000 189.224 187.683 250.000 M 200.000 F 150.000 197.607 196.108 ANNO 2009 ANNO 2011 100.000 50.000 0 Tab. N 1 "Popolazione Residente" 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 48,92% 48,90% M F 51,08% 51,10% ANNO 2009 ANNO 2011 Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età- Variazione % 2011/2009 Classi di età 2009 2010 % % 0-14 anni 52.014 13,45 15-39 anni 125.641 32,48 122.892 31,89 120.405 31,37 -4,17 40-64 anni 129.607 33,50 132.042 34,27 134.314 35,00 3,63 65-74 anni 38.224 9,88 36.854 9,56 35.611 9,28 -6,84 75 anni e oltre 41.345 10,69 43.230 11,26 4,56 386.831 100 51.140 13,27 42.381 11,00 385.309 100 N. Variaz. % 2011/2009 N. Totale N. 2011 % 50.231 13,09 383.791 100 -3,43 -0,79 9 Bilancio Sociale 2012 Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età 450.000 400.000 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 52.014 51.140 50.231 125.641 122.892 120.405 0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 129.607 132.042 134.314 38.224 41.345 36.854 42.381 35.611 43.230 2009 2010 2011 65-74 anni 75 anni e oltre Tab. N 2 Popolazione Residente per Classi di Età ( Valori percentuali ) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 13,45 13,27 13,09 32,48 31,89 31,37 0-14 anni 15-39 anni 40-64 anni 33,5 34,27 35 65-74 anni 75 anni e oltre 9,88 10,69 9,56 11 9,28 11,26 2009 2010 2011 L’Indice di Dipendenza o di Carico Sociale ( Pop. 0-14 + pop. 65 e oltre / pop. 15-64 *100), rappresentato nella Tab. N.3, mette a confronto le fasce di età non attive con quelle produttive ed è considerato un indice di rilevanza economica e sociale che risente della struttura della popolazione. 10 Bilancio Sociale 2012 Tab. N 3 Indice di Dipendenza o di Carico Sociale 2009/2010/2011 Classi di età 2009 2010 2011 Indice di Dipendenza % N. N. N. 2009 2010 2011 0-14 anni 52.014 51.140 50.231 51,6 51,1 50,6% 15-39 anni 125.641 122.892 120.405 40-64 anni 129.607 132.042 134.314 65-74 anni 38.224 36.854 35.611 75 anni e oltre 41.345 42.381 43.230 386.831 385.309 383.791 Totale Tab. N 4 Indice di Carico Sociale degli Anziani 2009/2010/2011 Classi di Età 2009 2010 Ind. Carico Sociale Anziani % 2011 N. N. N. 2009 2010 2011 15-39 anni 125.641 122.892 120.405 31,2 31,1 31,0 40-64 anni 129.607 132.042 134.314 65-74 anni 38.224 36.854 35.611 75 anni e oltre 41.345 42.381 43.230 11 Bilancio Sociale 2012 Da 2009 al 2011 l’Indice di Vecchiaia aumenta di 4 punti percentuali mentre il quoziente di natalità ha una flessione dello 0,4 (cfr. Tab. 5 e Tab. 7). L’Indice di Vecchiaia (Pop. 65 anni e oltre/ pop. 0-14 *100) è un indicatore dinamico che stima il grado di invecchiamento della popolazione; valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di anziani rispetto ai giovanissimi. Tab. N 5 Indice di Vecchiaia 2009/2010/2011 Classi di Età 2009 2010 2011 Ind. di Vecchiaia % N. N. N. 2009 2010 2011 0-14 anni 52.014 51.140 50.231 153,0 154,9 157,0 65-74 anni 38.224 36.854 35.611 75 anni e oltre 41.345 42.381 43.230 L’Indice di Invecchiamento riflette il peso relativo della popolazione anziana (Pop. 65 anni e oltre/ pop. Residente*100) e, come si evince dalla Tab. seguente, conferma che la popolazione dell’Asp di Potenza è fortemente caratterizzata da un progressivo invecchiamento. Tab. N 6 Indice di Invecchiamento 2009/2010/2011 Classi di Età 2009 2010 2011 Ind. di Invecchiamento % N. N. N. 2009 2010 2011 65-74 anni 38.224 36.854 35.611 20,6 20,7 20,6 75 anni e oltre 41.345 42.381 43.230 386.831 385.309 383.791 Tot. Pop. Il tasso di natalità mostra la tendenza ad un progressivo calo e comunque si mantiene negli anni su valori sempre inferiori al dato di riferimento regionale. 12 Bilancio Sociale 2012 Tab. N. 7 TASSO DI NATALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE - ANNI 2008-2011 2008 2009 2010 2011 POTENZA 8,1 8,0 7,6 7,5 MATERA 8,8 8,1 8,2 7,9 BASILICATA 8,3 8,0 7,8 7,7 Tab. N. 8 TASSO DI NUZIALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011 2008 2009 2010 2011 POTENZA 3,8 3,9 4,1 3,9 MATERA 4,6 4,5 4,4 4,1 BASILICATA 4,1 4,1 4,2 4,0 L’andamento del tasso di mortalità, rappresentato nella Tab. N. 9, mostra valori in crescita dal 2008, e superiori al dato di riferimento regionale e, ancor più, al dato dell’ASM di Matera. Il controllo delle variazioni della mortalità, se interpretate correttamente al netto dell’invecchiamento della popolazione, può dare importanti, anche se generici, segnali sullo stato di salute della popolazione. Tab. N. 9 TASSO DI MORTALITÁ PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011 2008 2009 2010 2011 POTENZA 10,0 10,1 10,3 10,4 MATERA 8,5 8,7 8,4 8,6 BASILICATA 9,5 9,6 9,6 9,8 Con la successiva Tab. N. 10 passiamo ad analizzare la dinamica della popolazione nel periodo 20082011.Il saldo naturale della popolazione si attesta su valori negativi in tutti gli anni considerati e raggiunge il valore negativo più alto nel 2011, con – 2,9; negativo è anche il saldo migratorio a partire dall’anno 2009. Per effetto di questa dinamica negativa della popolazione, sia sul versante delle nascite rispetto alle morti, sia sul versante del rapporto tra emigrati ed immigrati, ne deriva che negli anni dal 2008 al 2011 la 13 Bilancio Sociale 2012 popolazione complessiva dell’ASP diminuisce del 4,4%, mentre a livello regionale si registra un calo più ridotto (-2,7%) e per l’ASM di Matera un lieve incremento della popolazione ( +0,5%). Tab. N. 10 BILANCIO DEMOGRAFICO PER PROVINCIA E REGIONE -ANNI 2008-2011 SALDO MIGRATORIO TOTALE CRESCITA NATURALE 2008 2009 2010 2011 2008 2009 CRESCITA TOTALE 2010 2011 2008 2009 2010 2011 POTENZA -1,9 -2,1 -2,7 -2,9 0,9 -1,8 -1,3 -1,5 -0,9 -3,9 -4 -4,4 MATERA 0,3 -0,6 -0,2 -0,7 -0,5 -0,4 -0,9 1,2 -0,2 -1 0,7 0,5 -1,1 -1,6 -1,8 -2,1 0,4 -1,3 -0,5 -0,6 -0,7 -2,3 -2,3 -2,7 BASILICATA Dal 2008 al 2011 la presenza di cittadini stranieri residenti nel territorio dell’ASP è aumentata dello 0,7%, passando dall’1,3% della popolazione residente nel 2008 al 2% nel 2011, come è possibile vedere nelle Tabelle seguenti che rappresentano anche l’andamento della presenza di stranieri in regione e in ambito nazionale. La dimensione dei flussi di immigrazione va attentamente monitorata in quanto è evidente che essa determina una domanda aggiuntiva di servizi socio-sanitari, spesso diversa da quella espressa dalla popolazione autoctona. Tab. N.11 Cittadini stranieri residenti per sesso al 1° gennaio 2008 Italia - Regione Basilicata - Province Province Maschi Potenza 2.019 Matera 2.280 Basilicata Italia Femmine Totale % su popolazione residente 1,3% 2.927 4.946 2.369 4.649 4.299 5.296 9.595 1,6% 1.701.817 1.730.834 3.432.651 5,8% 2,3% 14 Bilancio Sociale 2012 Tab. N. 12 Cittadini stranieri residenti per sesso al 1° gennaio 2011 Italia - Regione Basilicata – Province Province Maschi Femmine % su popolazione residente Totale Potenza 3179 4519 7698 2,0% Matera 3297 3743 7040 3,5% Basilicata 6476 8262 2.201.211 2.369.106 Italia 14.738 2,5% 4.570.317 7,5% Cittadini stranieri residenti per sesso e provincia, Variazione 2008/2011 (numero e percentuale sul totale della popolazione residente nella provincia) Italia e Regione Basilicata Province Maschi Femmine % su popolazione residente Totale Potenza 1.160 1.592 2.752 0,7% Matera 1.017 1.374 2.391 1,2% Basilicata 2.177 2.966 5.143 0,9% 499.394 638.272 1.137.666 1,7% Italia Un frequente monitoraggio delle dinamiche della popolazione è indispensabile per il dimensionamento dei bisogni assistenziali e per la programmazione dell’offerta dei servizi socio-sanitari. 2.2. IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO La provincia di Potenza è caratterizzata da un basso reddito disponibile pro capite ( 8.218 € nel 2009 verso una media regionale di 18.586€ - Fonte ISTAT). Il Comune di Potenza è il comune della provincia con il reddito medio pro capite più alto ( 12.326 €). Al basso reddito pro capite si associano alti livelli di disoccupazione. Fra il 2008 e il 2009, l’occupazione provinciale diminuisce del 3,1% con un calo di circa 4 mila addetti, che comporta una riduzione del tasso di occupazione di circa 1,2 punti percentuali. Si tratta, come fa rilevare la Camera di Commercio di Potenza, di un andamento particolarmente negativo, peggiore anche rispetto alla media regionale (che registra un calo di occupati del 2,6%) e nazionale (-1,6%). 15 Bilancio Sociale 2012 Tab N. 1 Principali indicatori del mercato del lavoro 2009 (valori percentuali) Territorio Tasso di attività Tasso di Tasso di Tasso di disocc. disocc. disoccupazione Femminile. Giovanile Tasso di occupazione Regione Basilicata 54,60% 45,50% 11,30% 13,90% 34,60% Italia 62,40% 57,50% 7,80% 9,30% 21,30% Tab N. 2 Tasso di occupazione (valori percentuali) 2008/ 2009 (valori percentuali) Territorio Tasso di occupazione 2008 Tasso di occupazione 2009 Basilicata 49,60% 48,50% Mezzogiorno 46,10% 44,60% Centro 62,80% 61,90% Nord 66,90% 65,60% Italia 57,70% 57,50% In particolare, il settore più colpito dalla recessione ( recessione che si è innestata su una fase di difficoltà dell’industria potentina che durava già da almeno 10 anni) è l’industria manifatturiera, che nel corso del 2009 ha perso più del 9% dei suoi addetti, seguito dalle costruzioni. Anche il terziario perde l’1% degli addetti, a testimonianza della gravità e dell’intensità della recessione in atto. Viceversa, si nota una leggere ripresa dell’occupazione in agricoltura (circa 200 addetti in più rispetto al 2008) che potrebbe essere stata una sorta di settore rifugio per chi ha perso il posto di lavoro ed ha delle terre da coltivare a disposizione. L’occupazione maschile è diminuita più rapidamente di quella femminile, a causa di un effetto di composizione settoriale, ovvero quale conseguenza della perdita di lavoratori nei settori manifatturieri e delle costruzioni, mentre il settore dei servizi manifesta una tenuta relativamente migliore. La Tab. successiva evidenzia la situazione occupazionale nella Provincia di Potenza, in Basilicata e in Italia negli anni 2008-2009. Tab. 3 Andamento dell'occupazione negli anni 2008/2009 Potenza Basilicata Italia Potenza 2008 Occupati in complesso 129 196 Tasso di occupazione 50,1 49,6 Basilicata Italia 2009 23.405 58,7 125 191 23.025 48,9 48,5 57,5 Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati ISTAT 16 Bilancio Sociale 2012 Basso reddito, calo dell’occupazione e crescita dei livelli di povertà relativa non possono non avere effetti negativi sulle condizioni di salute della popolazione. E’ noto dalla letteratura che la condizione socio-economica di un individuo, intesa come l’insieme delle variabili di reddito, livello culturale, radicamento nel tessuto sociale, rappresenti uno dei determinanti delle sue condizioni di salute, accanto all’ambiente e agli stili di vita. La condizione socio-economica è inoltre in grado di influenzare l’accesso ai servizi sanitari e il tipo di utilizzo degli stessi. La condizione di marginalità sociale ed economica spesso si accompagna a forti difficoltà nella fruizione dei servizi, nell’accesso alle informazioni relative ai servizi esistenti e alle modalità di utilizzo dei servizi stessi, generando così ulteriore ineguaglianza. 2.3. IL CONTESTO SANITARIO Dall’Indagine Multiscopo ISTAT sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari, anno 2005” è possibile individuare stime di prevalenza in regione per alcune patologie croniche (numero di soggetti per 1.000 intervistati che dichiarano quella patologia). Si riportano di seguito le più diffuse: 1. Artrosi- artriti: si stimano 19 casi per 1.000 intervistati 2. Ipertensione arteriosa: la prevalenza stimata è del 13,2 per 1.000 3. Malattie allergiche: 8,6 casi per 1.000 4. Bronchite cronica, enfisema: 5,9 casi per 1.000 5. Diabete: la prevalenza stimata è del 5,7 per 1.000 6. Altre malattie del cuore: 2,7 casi per 1.000 7. Infarto del miocardio: si stimano 1,6 casi per 1.000 17 Bilancio Sociale 2012 Tab. 11 Popolazione secondo le malattie croniche dichiarate per regione e ripartizione geografica -Anno 2005 (Tassi di standardizzazione) REGIONI E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Malattie Diabete Cataratta Ipertensione Infarto Angina Altre Ictus, allergiche arteriosa del pectoris malattie emorragia miocardio del cerebrale cuore Piemonte 10,0 3,8 2,4 12,9 1,4 0,4 2,5 0,9 Valle d'Aosta 13,8 3,7 2,5 13,8 1,6 0,7 3,2 0,9 Lombardia 12,5 3,7 2,7 13,9 1,9 0,8 3,3 1,1 Trentino-Alto Adige 11,0 3,4 2,6 12,4 1,8 0,7 3,1 1,1 - Bolzano-Bozen 11,8 3,1 2,4 12,1 1,4 0,8 2,6 1,2 - Trento 10,3 3,8 2,9 12,6 2,1 0,7 3,5 0,9 Veneto 11,8 4,2 2,7 15,3 1,7 0,7 3,8 1,2 Friuli-Venezia Giulia 11,2 3,7 2,5 13,5 1,5 1,0 2,9 0,9 Liguria 12,7 3,9 2,3 14,4 1,9 0,5 3,0 0,9 Emilia-Romagna 12,8 3,6 3,0 13,3 1,7 0,8 3,3 1,1 Toscana 13,5 4,0 2,8 11,4 1,5 0,5 2,6 1,4 Umbria 13,9 4,7 3,1 16,0 1,7 0,5 3,1 1,6 Marche 11,4 4,9 2,8 14,0 1,7 0,9 2,6 1,4 Lazio 11,7 4,9 3,1 13,6 1,8 0,6 3,5 1,1 Abruzzo 9,9 4,7 3,6 12,4 1,8 0,7 3,1 0,9 Molise 9,7 4,2 2,6 14,5 1,7 0,4 3,1 1,0 Campania 7,1 5,6 2,4 12,7 1,9 0,6 3,4 1,1 Puglia 7,3 5,4 3,1 12,7 1,5 0,7 3,2 0,8 Basilicata 8,6 5,7 2,8 13,2 1,6 0,6 2,7 1,3 Calabria 10,0 6,3 3,3 15,5 2,0 0,7 3,7 1,4 8,7 6,0 2,9 15,0 1,7 0,5 3,1 1,3 Sardegna 11,7 4,3 4,1 14,0 1,9 1,2 3,1 1,2 Italia Nord-occidentale 11,8 3,7 2,6 13,7 1,8 0,7 3,0 1,0 Sicilia 18 Bilancio Sociale 2012 Italia Nord-orientale 12,1 3,9 2,8 14,1 1,7 0,8 3,4 1,1 Italia Centrale 12,4 4,6 3,0 13,1 1,7 0,6 3,1 1,3 Italia Meridionale 8,0 5,5 2,8 13,1 1,7 0,6 3,3 1,0 Italia Insulare 9,5 5,6 3,2 14,8 1,8 0,7 3,1 1,3 10,8 4,6 2,8 13,6 1,7 0,7 3,2 1,1 ITALIA REGIONI E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Bronchite cronica, enfisema Asma Gravi bronchiale malattie della pelle Malattie della tiroide Artrosi. artrite Osteoporosi Ulcera Calcolosi gastrica o duodenale Piemonte 3,8 3,1 1,3 2,7 16,0 4,3 1,9 2,2 Valle d'Aosta 4,7 4,1 1,1 4,1 17,3 4,3 1,9 2,4 Lombardia 4,1 3,9 1,1 2,4 16,6 5,3 2,0 1,9 Trentino-Alto Adige 3,3 3,0 1,5 2,7 14,9 3,7 2,5 2,0 - Bolzano-Bozen 3,1 3,0 1,3 3,1 13,2 3,7 2,0 2,0 - Trento 3,4 3,0 1,6 2,3 16,5 3,7 2,9 2,0 Veneto 3,8 3,6 1,7 2,9 18,0 4,6 2,6 2,2 Friuli-Venezia Giulia 3,2 2,9 1,1 2,8 16,7 4,8 2,0 1,5 Liguria 3,1 4,1 0,8 3,4 18,6 5,3 2,0 2,4 Emilia-Romagna 4,1 3,6 1,5 3,8 18,9 4,6 2,5 2,3 Toscana 3,5 4,1 1,2 3,5 18,8 5,0 2,1 2,1 Umbria 6,0 4,7 1,4 3,5 21,7 5,3 2,6 2,7 Marche 4,8 3,4 1,4 3,9 19,7 5,3 2,9 3,0 Lazio 5,0 4,1 1,1 4,5 18,7 5,9 2,4 2,3 Abruzzo 4,7 3,5 1,0 3,4 19,2 5,2 2,4 2,2 Molise 5,4 3,4 0,6 4,0 20,4 5,0 2,3 2,0 Campania 5,3 3,3 0,6 2,9 18,2 4,7 2,2 1,9 Puglia 5,3 2,9 0,8 2,6 18,1 6,0 2,1 2,1 Basilicata 5,9 3,3 0,7 4,6 19,0 5,5 3,2 3,2 19 Bilancio Sociale 2012 Calabria 6,5 3,6 0,9 4,8 22,6 6,3 3,9 2,5 Sicilia 5,1 2,9 1,0 3,2 19,0 5,5 2,5 2,0 Sardegna 5,8 4,1 1,3 4,4 23,8 8,8 3,0 3,5 3,9 3,7 1,1 2,6 16,6 5,0 2,0 2,0 Italia Nord-orientale 3,8 3,5 1,5 3,2 17,9 4,6 2,5 2,2 Italia Centrale 4,5 4,1 1,2 4,0 19,1 5,5 2,4 2,4 Italia Meridionale 5,5 3,2 0,7 3,2 19,0 5,4 2,5 2,1 Italia Insulare 5,3 3,2 1,1 3,5 20,2 6,3 2,6 2,4 ITALIA 4,5 3,6 1,1 3,2 18,3 5,3 2,4 2,2 Italia occidentale Nord- REGIONI E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Cirrosi epatica Tumore maligno Cefalea o emicrania ricorrente Parkinsonismo Depressione Altre Alzheimer, Altra e ansietà malattie demenze malatttia cronica del senili sistema nervoso Piemonte 0,2 0,8 7,5 0,2 5,6 0,8 0,4 3,3 Valle d'Aosta 0,0 1,1 8,2 0,2 5,7 0,8 0,2 3,5 Lombardia 0,3 1,4 8,0 0,3 4,9 0,9 0,4 3,6 Trentino-Alto Adige 0,4 0,8 8,3 0,2 4,1 0,9 0,5 3,6 - Bolzano-Bozen 0,4 1,0 9,3 0,3 3,0 1,1 0,7 2,9 - Trento 0,4 0,6 7,2 0,1 5,0 0,7 0,4 4,4 Veneto 0,3 1,1 8,7 0,3 5,0 0,8 0,4 4,4 Friuli-Venezia Giulia 0,2 0,8 7,4 0,3 4,7 0,6 0,4 3,5 Liguria 0,1 1,6 7,3 0,3 6,1 1,1 0,4 5,1 Emilia-Romagna 0,2 1,0 8,4 0,4 5,9 1,0 0,5 4,8 Toscana 0,2 1,1 7,4 0,4 5,4 0,8 0,5 3,8 Umbria 0,3 0,9 10,0 0,5 8,4 1,2 0,8 3,5 Marche 0,3 1,1 8,5 0,3 6,2 1,0 0,4 3,0 Lazio 0,1 1,1 7,9 0,2 5,8 1,1 0,4 3,6 20 Bilancio Sociale 2012 Abruzzo 0,2 0,7 7,4 0,2 4,9 1,1 0,5 3,0 Molise 0,3 0,7 6,4 0,2 3,8 0,7 0,4 1,9 Campania 0,4 0,6 5,6 0,3 4,2 1,3 0,5 3,3 Puglia 0,2 0,7 7,3 0,3 5,2 1,0 0,5 2,8 Basilicata 0,4 0,5 8,0 0,5 4,3 1,6 0,6 2,0 Calabria 0,5 0,6 8,4 0,4 5,7 1,3 0,5 3,2 Sicilia 0,2 0,6 6,8 0,3 5,2 1,0 0,4 3,0 Sardegna 0,2 1,1 10,0 0,3 6,8 1,1 0,5 4,6 Italia Nordoccidentale 0,3 1,2 7,8 0,3 5,2 0,9 0,4 3,7 Italia Nord-orientale 0,3 1,0 8,4 0,3 5,2 0,9 0,4 4,3 Italia Centrale 0,2 1,1 8,0 0,3 5,9 1,0 0,5 3,6 Italia Meridionale 0,3 0,6 6,8 0,3 4,8 1,2 0,5 3,0 Italia Insulare 0,2 0,7 7,6 0,3 5,6 1,0 0,4 3,4 ITALIA 0,3 1,0 7,7 0,3 5,3 1,0 0,4 3,6 Quanto sopra esposto trova sostanziale conferma anche nei dati di prevalenza delle principali malattie croniche riportati dal Piano Regionale della Prevenzione PRP 2010-2012, dati che tra l’altro attestano incidenze percentuali superiori in regione rispetto all’andamento nazionale. Segue tabella. Tab N. 12 Patologie croniche Patologia Regione Basilicata Italia Artrosi/Artrite 22,80% 18,50% Ipertensione Arteriosa 17,90% 15,80% Malattie Allergiche 11,00% 6,60% Osteoporosi 9,20% 8,40% Bronchite cronica- Asma bronchiale 9,00% 6,70% Diabete 7,20% 5,50% Disturbi nervosi 6,30% 4,70% Malattie del cuore 5,00% 3,40% Ulcera gastrica e duodenale 4,70% 3,00% 21 Bilancio Sociale 2012 La sicurezza stradale Negli anni dal 2006 al 2008 si è registrato un incremento degli incidenti stradali del 3,58% , un incremento dei feriti del 6,57% ed un calo del numero dei morti (-41%). Anche nel 2010 sono state molte le attività di educazione stradale realizzate nelle scuole dal Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con i Consultori Familiari. Tab. 13 Incidenti stradali, morti e feriti per provincia e regione- A. 2006, 2007 e 2008 (Fonte ISTAT) 2006 2007 2008 PROV. Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Potenza 399 36 649 433 15 708 461 15 857 522 23 873 467 22 804 493 20 765 921 59 1.522 900 37 1.512 954 35 1.622 Matera Basilicata Infortuni sul lavoro Come evidenziato dal Presidente dell’INAIL Marco Sartori, il trend storico consolidato dal 2002 al 2009 vede una flessione costante degli infortuni sul lavoro a livello nazionale. Dal 2008 al 2009 poi, la flessione si fa ancora più alta per effetto sia della crisi economica che riduce il tempo di esposizione al rischio, sia anche per effetto dell’effettivo miglioramento dei livelli di sicurezza a seguito delle specifiche politiche aziendali e sindacali nonché dell’impegno profuso da sistema sanitario. Nella tabella seguente si rileva che la Basilicata ha fatto registrare una flessione degli infortuni sul lavoro più bassa rispetto a quella nazionale ( -4,5% verso -9,7% Italia) . A livello aziendale, le UU.OO di Medicina del Lavoro hanno svolto anche nel 2012 una costante azione di vigilanza e prevenzione degli infortuni, come più diffusamente riportato nel capitolo specifico. Tab 14 Infortuni avvenuti negli anni 2008-2009- Italia e Regione Basilicata (Fonte INAIL) Territorio 2008 2009 Var. % 2009/2008 Regione Basilicata 6.194 5.918 -4,5 875.144 790.000 -9,7 Italia Le cause di morte evitabili afferiscono principalmente a tre grandi gruppi: tumori, patologie dell’apparato cardiocircolatorio e traumatismi. La speranza di vita alla nascita, leggermente più bassa del valore di riferimento regionale, è di 78,7 anni per i maschi e di 84,5 anni per le femmine ( Basilicata: M = 79,1; F: 84,5). 22 Bilancio Sociale 2012 Stili di vita Le abitudini di vita tra i residenti dell’ ASP e i residenti in regione sono state rilevate nell’ambito dello studio PASSI ( Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) a cui anche la Regione Basilicata ha aderito. Con lo Studio Passi (condotto in collaborazione con gli operatori delle aziende sanitarie regionali) la Regione Basilicata ha inteso rilevare i fattori di rischio e i modelli comportamentali che favoriscono l’insorgenza delle malattie legate agli stili di vita (malattie cardiovascolari, tumori, diabete, ecc.) con l’intento di attivare interventi di continua sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali e di promozione di stili di vita sani. Le risultanze della ricerca, che ha interessato un campione casuale di 597 persone, hanno evidenziato che il 29,1% delle persone intervistate ritiene appena sufficiente o cattivo il proprio stato di salute. Solo il 16,7% del campione aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica mentre il 31,9% conduce uno stile di vita assolutamente sedentario. L’abitudine al fumo interessa il 25,3% degli intervistati e dei fumatori, il 68,2% dichiara di aver ricevuto il consiglio di smettere da parte di un operatore sanitario. Riguardo al consumo di alcol, si stima che la metà della popolazione tra 18 e 69 anni consumi bevande alcoliche e, in particolare, il 2,5% abbia abitudini di consumo considerate a rischio. Gli operatori sanitari si informano solo raramente sulle abitudini dei loro pazienti in relazione all’alcol e consigliano raramente di limitarne il consumo. Riguardo alla sicurezza stradale, si osserva un buon livello nell’uso dei dispositivi di sicurezza. Buono anche il livello di consumo periodico di frutta e verdura, per quanto concerne le abitudini alimentari. Basso è il ricorso alla vaccinazione alla rosolia nelle donne, così come basso è il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale anche tra le persone con almeno una condizione a rischio per le complicanze dell’influenza quali il diabete,il tumore e le malattie cardiovascolari. Riguardo alla situazione nutrizionale, è in sovrappeso il 34,8% del campione intervistato mentre gli obesi sono il 12,4%. L’eccesso ponderale riguarda il 47,2% della popolazione. Con riferimento allo screening della neoplasia del collo dell’utero, il 68% delle donne tra 25 e 64 anni ha eseguito almeno un pap test nella vita, e il 63,1% lo ha eseguito almeno ogni tre anni, come raccomandato. Infine, il 63,5% delle donne tra 50 e 69 anni ha effettuato almeno una mammografia, ma solo il 51% l’ha eseguita a intervalli di due anni. 23 Bilancio Sociale 2012 2.4 IDENTITA’ AZIENDALE 2.4.1 Mission e Vision L’ Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP tutela e promuove la salute nel territorio di competenza sulla base dei bisogni che scaturiscono dai dati epidemiologici rilevati sulla popolazione residente, attivando tutti gli interventi di prevenzione necessari, di educazione sanitaria, di igiene e sicurezza degli ambienti collettivi di vita e di lavoro, di vigilanza sui cibi destinati all'alimentazione umana e degli animali, erogando prestazioni e servizi sanitari e, in particolare, prestazioni di diagnosi e cura sia in regime domiciliare, sia in regime ambulatoriale, sia di ricovero ospedaliero. L'Azienda, garantisce l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, nel rispetto dei fondamentali principi dell'universalità, della sussidiarietà solidale, del libero ed equo accesso del cittadino ai servizi e alle strutture accreditate, della tutela della dignità umana e della sicurezza dei pazienti e degli operatori. Per il raggiungimento della propria mission, l’Azienda focalizza la propria attenzione sui seguenti aspetti: lettura dei bisogni e della loro evoluzione, ai fini di un offerta che corrisponda alla domanda espressa e inespressa della comunità; qualità delle prestazioni e dei processi organizzativi; valorizzazione delle aree di eccellenza, promuovendo l’innovazione a tutti i livelli, per sostenere i continui cambiamenti e per produrre attività di “elezione”; riduzione dei tempi di attesa; sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutici; corretto utilizzo delle risorse disponibili, applicando meccanismi di controllo, diminuendo sprechi e disfunzioni e valorizzando le risorse professionali disponibili. La visione strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP è improntata a sviluppare integrazioni e alleanze sia all’interno dell’azienda che all’esterno, con le altre aziende sanitarie regionali ed i servizi sociali degli enti locali, nonché con tutti gli altri portatori di interessi, per la crescita di un sistema di rete dei servizi che si traduca in un miglioramento dell’offerta dei servizi per la salute. 2.4.2 OBIETTIVI ISTITUZIONALI E STRATEGIE AZIENDALI (1) L’Azienda Sanitaria Locale di Potenza - ASP persegue le finalità di promozione e tutela della salute psicofisica nel rispetto della dignità e della libertà della persona, nelle forme gestionali ed organizzative di cui al D.Lgs. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, in attuazione degli obiettivi previsti dagli atti della programmazione sanitaria nazionale e regionale. Per realizzare gli obiettivi della programmazione regionale, l’Azienda ritiene funzionale l’attuazione di una rete integrata dei servizi con le altre Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione e la collaborazione con tutti gli attori sociali e sanitari in un’ottica di sistema. Attraverso la definizione di alleanze strategiche si intende costruire un sistema articolato in grado di rispondere alla domanda diversificata e complessa del cittadino. Il “focus” è rappresentato dai bisogni di salute del cittadino. Le risposte sono articolate in un sistema di azioni di prevenzione, di cure primarie integrate e progettate sulla famiglia e il contesto locale, di cure ospedaliere in grado di rispondere alle diverse situazioni e bisogni. 24 Bilancio Sociale 2012 L’Azienda intende, inoltre, puntare alla semplificazione e allo snellimento delle procedure e dei percorsi, attraverso un meccanismo di sburocratizzazione delle modalità di accesso ai servizi che elimini duplicazioni e ridondanze, in un’ottica di ottimizzazione d’uso delle risorse localmente distribuite. L’organizzazione persegue la netta distinzione fra le funzioni di governo (programmazione, indirizzo e controllo), di committenza, di produzione e gestione per le quali vengono definite precise competenze e responsabilità partendo dalla Direzione Generale fino ai livelli operativi dell’Azienda. La responsabilità diffusa ai vari livelli della dirigenza si basa sulla valorizzazione sull’impegno alla rendicontazione dei risultati. dei professionisti e L’approccio aziendale per processi è lo strumento fondamentale per la gestione e per la definizione delle relazioni organizzative. I processi in cui si struttura tutta l’attività aziendale sono costruiti tenendo conto delle finalità proprie dell’Azienda, e dei risultati di salute da perseguire. I servizi di supporto si organizzano per facilitare la realizzazione dei processi sanitari costituendo, per questi ultimi, parte attiva e integrante dell’organizzazione. (1) Estratti e reinterpretati da “Atto Aziendale” 2.4.3 INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI I soggetti che tradizionalmente entrano nel processo di partecipazione sociale al sistema di produzione e utilizzo dei servizi sono: organismi istituzionali; persone fisiche o giuridicamente rappresentate organizzazioni sindacali, p a r t i t i politici, ecc.); (singolo Cittadino/utente, persone varie, enti, istituzioni, imprese a vocazione sociale (cooperative sociali, organizzazioni no profit); operatori della sanità pubblici e privati, singoli o rappresentati dai sindacati di categoria; media locali (giornali, reti televisive, reti radiofoniche); forme di associazionismo strutturato (Associazioni di rappresentanza sindacale: Confederazioni sindacali, Sindacati di Categoria, Patronati sindacali; Tribunale dei Diritti del malato, Organizzazioni di volontariato); fondazioni, enti e club a vocazione sociale; gruppi occasionali estemporanee). e spontanei (Comitati di difesa, Movimenti di opinione, Assemblee L’interlocutore istituzionale rappresentativo per l’Azienda degli interessi della collettività è costituito, naturalmente, dalle autonomie locali: ad esse va il riconoscimento di un ruolo progettuale e di garanzia, di chiarezza e di coerenza nel non confondere salute e sanità, strategia e gestione concreta, ma anche capacità di mettere in rete le iniziative finalizzate alla qualità della vita. La comunità come potenzialità interna esprime un ricchissimo “capitale sociale” fatto di senso civico, di disponibilità a collaborare, di valori di solidarietà e di accoglienza. Su questi valori l’Azienda intende sviluppare percorsi di collaborazione per la definizione dei ruoli e delle possibili sinergie. In particolare si vuole ricercare, attraverso progetti comuni e collaborazioni strutturate, la partecipazione del mondo produttivo e delle istituzioni pubbliche, come la scuola, le forze dell’ordine e le altre istituzioni a sfondo sociale. Con riferimento, poi, al terzo settore (sia esso volontario che produttivo) si intende agire riconoscendo ad esso un ruolo non sostitutivo né integrativo, ma di protagonista nell’offerta dei servizi, in un rapporto di progettualità partecipata con il governo complessivo delle autonomie locali e della sanità. 25 Bilancio Sociale 2012 2.4.4 ASSETTO ORGANIZZATIVO L’organizzazione aziendale è articolata nelle funzioni territoriale, ospedaliera, di prevenzione e amministrativa-tecnica-logistica. La Direzione Strategica si avvale del supporto delle Tecnostrutture di Staff (Aree: Organizzazione e Sviluppo; Programmazione e Controllo; Sicurezza, Prevenzione, protezione e conformità strutturale). La funzione territoriale si articola nelle seguenti attività assistenziali: Assistenza Primaria Assistenza Domiciliare Assistenza Specialistica Ambulatoriale Riabilitativa e Protesica Assistenza Farmaceutica Assistenza Consultoriale, Familiare, Pediatrica e Psicologica Assistenza Alle Dipendenze Patologiche Altri servizi che rispondono al bisogno assistenziale locale La funzione di prevenzione si articola in: Dipartimento di Prevenzione Collettiva della Salute Umana Dipartimento di Prevenzione della Sanità e benessere animale La funzione ospedaliera si articola nei Presidi Ospedalieri e nei Dipartimenti Strutturali di Presidio. Sono, altresì, istituiti i Dipartimenti Funzionali Ospedale-Territorio e il Dipartimento Misto di Salute Mentale. Le funzioni tecnico-amministrative sono assicurate dal Dipartimento della Segreteria Direzionale, e dalle UU.OO. Amministrazione del Personale, Provveditorato ed Economato, Attività Tecniche, Economicofinanziaria, Attività Legali e Affari Generali. Lo svolgimento delle funzioni direzionali è supportato, oltre dallo staff, dagli organismi previsti ( Collegio Sindacale, che è organo dell’ASP; Conferenza dei Sindaci; Collegio di Direzione, Consiglio dei Sanitari, e OIV). 26 Bilancio Sociale 2012 3 Relazione Sociale Bilancio Sociale 27 Bilancio Sociale 2012 3 RELAZIONE SOCIALE 3.1. LE AZIONI REALIZZATE PER TIPOLOGIA DI UTENTI. Si è ritenuto importante evidenziare nella relazione sociale le azioni realizzate per alcune tipologie di utenti. Le schede che seguono sono state elaborate in stretta collaborazione con i servizi interessati e forniscono informazioni sulle attività realizzate nell’anno 2012. 3.1.1. I PAZIENTI ONCOLOGICI Relativamente al dato epidemiologico sui pazienti oncologici si può fare riferimento al lavoro prodotto recentemente dal CROB di Rionero basato sulla raccolta dei dati relativi all’incidenza dei tumori in Basilicata negli anni 2005,2006,2007. (Registro Tumori Basilicata consultabile sul Sito del CROB di Rionero). Questa analisi evidenzia l’andamento del tasso di incidenza della patologia oncologica in regione, rendendo così possibile il raffronto con il dato nazionale. Il tasso di incidenza tumorale mostra che nell’arco temporale 2005-2007 si sono rilevati 374,4 casi nei maschi e 265,2 casi nelle femmine per 100mila abitanti per anno; la statistica tiene conto delle persone di età compresa tra 0 – 84 anni. Dall’analisi dei dati emerge che i lucani si ammalano di tumore con un’incidenza più bassa rispetto al tasso nazionale rilevato dai vari registri tumori italiani; in relazione al gradiente geografico la Basilicata risulta avere dati di incidenza simili a quelli del Sud e delle Isole del Paese. Relativamente ai dati tra le diverse aree della Regione Basilicata, il quadro che emerge è variegato anche con dati disomogenei nei diversi anni all’interno della stessa area. Certamente il trend regionale di prevalenza\incidenza mostra inequivocabilmente un incremento della patologia sia nella popolazione maschile sia in quella femminile, così come si evidenzia anche dallo studio pubblicato sul n. 1/2011 della Rivista dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale (“Basilicata in cifre” di Cauzillo, Sorrentino, Tozzi) . Trend regionale di prevalenza-tumori maligni (valori assoluti e percentuali) Basilicata Maschi Femmine Totale % popolazione Italia Maschi Femmine Totale % popolazione n.1/2011 Oer.b. 2000 4.351 5.181 9.532 1,6 2000 619.776 792.431 1.412.207 2,8 2005 5.503 6.565 12.068 2,0 2005 750.038 958.732 1.708.770 3,0 2008 6.058 7.268 13.326 2,2 2008 806.103 1.034.820 1.840.923 3,1 2010 6.408 7.768 14.176 2,4 2010 839.851 1.085.518 1.925.369 3,2 28 Bilancio Sociale 2012 3,5 3 2,5 2 Basilicata 1,5 Italia 1 0,5 0 Anno 2000 Anno 2005 Anno 2008 Anno 2010 Attività svolta dai servizi della ASP nel 2012. Premesso che la patologia oncologica in Basilicata è prevalentemente gestita dal Crob di Rionero e dall’Ospedale San Carlo di Potenza, al fine di garantire prestazioni adeguate ai pazienti oncologici si è progressivamente attivata nell’ASP un’attività oncologica prevalentemente erogata in regime di Day Hospital e ambulatoriale. Al Day Hospital afferiscono pazienti inviati dall’ambulatorio di oncologia aziendale funzionante presso la U.O.C. Medicina Interna e d’Urgenza del P.O. di Lagonegro e pazienti provenienti da altri centri oncologici con piani terapeutici già impostati; l’Ambulatorio del P.O. di Lagonegro lavora in collaborazione con il CROB di Rionero. Successivamente alla riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale, dal mese di Luglio 2012, sono state organizzate attività oncologiche ambulatoriali presso le strutture ospedaliere di Maratea, Chiaromonte e Venosa sempre in collaborazione con il Crob di Rionero. Nell’anno 2012 sono state assicurate le seguenti prestazioni: Servizio DH Discipline Internistiche P.O. di Lagonegro Ambulatori di Lagonegro, Chiaromonte, Maratea e Venosa Numero trattamenti/visite 61 pazienti oncologici che hanno praticato cicli di chemioterapia antiblastica 292 visite e 161 consulenze per pazienti ricoverati L’ASP inoltre, attraverso la rete delle cure domiciliari, assicura la gestione delle malattie neoplastiche terminali, anche attraverso l’integrazione di Cooperative Sociali e ANT (Associazione Nazionale Tumori), fornendo a casa del paziente prestazioni infermieristiche, specialistiche, psicologiche, sociali e soprattutto cure palliative. Nel 2012 le cure domiciliari hanno interessato 568 malati oncologici. Territorio Numero malati oncologici assistiti in ADI Lagonegro 90 Potenza 194 Villa d’Agri 60 Venosa 224 Totale 568 29 Bilancio Sociale 2012 3.1.2 GLI ANZIANI La nostra popolazione assistita è la più anziana della Basilicata. Il 20,54 % dei residenti, infatti, ha più di sessantacinque anni, con una percentuale di grandi anziani che sfiora il 12% ( cfr.Tab. N. 2). Gli anziani costituiscono una popolazione fragile, portatrice di bisogni complessi, in cui gli aspetti sanitari e quelli di natura squisitamente sociale (isolamento, marginalità, impoverimento) s’intrecciano strettamente. La fragilità nella sfera della salute determina un frequente ricorso al ricovero ospedaliero. E, talora, il ricovero appare l’unica risorsa disponibile per gestire un problema non solo clinico ma anche sociale, correlato alla mancanza di una rete familiare di supporto. Per tali ragioni numerose iniziative sono state intraprese per potenziare i servizi erogati a favore degli anziani, in particolare per favorire la loro permanenza nell’ambito della vita familiare. Al fine di integrare le attività sanitarie dell’ASP con le attività sociali dei Comuni, sono stati sottoscritti i previsti protocolli di intesa con i diversi Comuni afferenti ai Distretti. Attività svolte nell’anno 2012 Il Servizio Cure Domiciliari e Palliative è attivo su tutto il territorio dell’ASP e, per far fronte alla complessità dei bisogni della popolazione anziana, si è dotato di un’organizzazione specifica basata sul coinvolgimento di molteplici professionalità atte a garantire prestazioni infermieristiche, specialistiche, riabilitative, e psicologiche. Nel 2012 sono stati seguiti in regime di ADI e Cure Palliative n. 6.069 pazienti. Di questi, n. 5.460 assistiti erano in età superiore ai sessantacinque anni. Seguono i prospetti della distribuzione dei pazienti assistiti per le varie tipologie assistenziali e della suddivisione delle prestazioni per tipologia di prestazione erogate dal Servizio Cure Domiciliari e Palliative nell’anno 2012. ATTIVITA’ DI CURE DOMICILIARI E PALLIATIVE - anno 2012 N. TOTALE PAZIENTI ASSISTITI N. TOTALE PAZIENTI > 65 ANNI N. PRESTAZIONI ANZIANI> 65 ANNI 6.069 5.460 248.656 SUDDIVISIONE DEI PAZIENTI SECONDO LE VARIE TIPOLOGIE ASSISTENZIALI Pazienti in Cure Domiciliari Prestazionali 1.264 Pazienti in Cure Domiciliari di 1° Livello 1.978 Pazienti in Cure Domiciliari di 2° Livello 1.426 Pazienti in Cure Domiciliari di 3° Livello (non oncologici) 698 Pazienti in Cure Domiciliari Palliative 703 30 Bilancio Sociale 2012 SUDDIVISIONE DELLE PRESTAZIONI SECONDO LE VARIE TIPOLOGIE Prestazioni Infermieristiche Prestazioni Riabilitative Prestazioni OSS (solo CD di PZ) 218.309 55.663 271 Prestazioni Psicologiche (solo CD Venosa) 2.360 Prestazioni Specialistiche (solo CD Venosa) 3.014 Segue il prospetto dei costi sostenuti nel 2012 per il Servizio Cure Domiciliari e Palliative , distinto per tipologia di prestazione. DISTRIBUZIONE DEI COSTI PER TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE Costo Prestazioni Infermieristiche Costo Prestazioni Riabilitative Costo Prestazioni OSS (solo CD di PZ) 2.260.937,10 714.552,24 3.100,24 Costo Prestazioni Psicologiche (solo CD Venosa) 57.226,93 Costo Prestazioni Specialistiche (solo CD Venosa) 97.088,66 Costo Prestazioni Infermieristiche personale dipendente in straordinario ( solo Potenza e Villa d’Agri) 28.072,97 Costo Assistenza Farmaceutica (Potenza + Lagonegro- stima) Costo ADI_ANT (Villa d’Agri +Potenza) 1.170.690,85 163.663,98 Centro Integrato di Medicina dell’Invecchiamento (CE.I.M.I.), Per rispondere al bisogno di salute degli anziani, nell’ambito territoriale di Venosa è stato costruito un modello di rete governato dal Centro Integrato di Medicina dell’Invecchiamento (CE.I.M.I.), che rappresenta un punto privilegiato di accesso, di accoglienza, di informazione e progettazione organizzativa dell’Azienda in tema di assistenza agli Anziani. La metodologia di lavoro introdotta prevede che ogni paziente candidato alle cure domiciliari sia preventivamente sottoposto a valutazione multidimensionale (VMD) per identificarne bisogni e le problematiche assistenziali; programmare l’intervento assistenziale; migliorarne la funzione e la qualità di vita; ottimizzare l’allocazione delle risorse; ridurre l’utilizzo dei servizi non necessari. L’altra articolazione funzionale del Ce.I.M.I. è il Centro Demenze con la sua Unità Valutativa Alzheimer. Il CE.I.M.I. completa lo screening, iniziato dal medico di famiglia, che formula il sospetto diagnostico relativo al deficit cognitivo; effettua la conferma diagnostica e la diagnosi differenziale, che può essere effettuata anche tramite l’ambulatorio dedicato; prende in carico la persona affetta da demenza e la segue lungo il successivo percorso terapeutico e/o riabilitativo attraverso una delle seguenti opzioni: ADP, ADI, Assistenza riabilitativa territoriale, DH Geriatrico, RSA. 31 Bilancio Sociale 2012 Gli schemi che seguono illustrano un ormai consolidato modus operandi. RICHIESTA DI INTERVENTO UVD Valutazione multidimensionale (DH – Ambulatorio – Domicilio) Intervento Preventivo Intervento Curativo Intervento Riabilitativo Mantenimento - visita ambulatoriale - ricovero ordinario - ricovero in riabilitazione - RSA - visite specialistiche - ricovero in DH - programmi ambulatoriali - Casa di Riposo - programmi di prevenzione - intervento in ADI o in DH individuali o di - intervento in ADP gruppo 32 Bilancio Sociale 2012 Il modello gestionale del CeIMI Valutazione Piano di Erogazione Monitoraggio fragilità assistenza Gestione risultati Integrazione sociale e sanitario VAOR – ADI Creazione di una banca dati degli assistiti Introduzione Case Manager Coordinamento e gestione degli interventi erogati da soggetti pubblici e privati (governo del servizio) Qualità: outcome assistiti Costi: contenimento dei costi a carico SSN grazie a più appropriato utilizzo dei poli dell’offerta (ospedale, RSA, ecc.) 33 Bilancio Sociale 2012 Il CEIMI, inoltre, ha promosso i seguenti progetti nazionali che sono stati finanziati ex art. 12/229: 1. Sperimentazione di una modalità innovativa di assistenza nell’ambito dell’ADI; 2. Fattori prognostici positivi di recupero funzionale tramite interventi riabilitativi nel molto anziano in assistenza domiciliare; 3. Costruzione di un sistema di rimborso per le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI). 3.1.3. I PAZIENTI DIABETICI Gli ultimi dati ISTAT, pubblicati a settembre 2012, rivelano che sono quasi 3 milioni gli italiani che dichiarano di essere affetti da diabete, ossia il 4,9% della popolazione italiana. La diffusione aumenta al crescere dell’età per cui oltre i 75 anni almeno una persona su cinque ne è affetta. Su 100 diabetici 80 sono anziani con più di 65 anni, 40 hanno più di 75 anni, mentre l’analisi per genere evidenzia una maggiore diffusione negli uomini. I tassi di prevalenza standardizzati per età sono più bassi nelle regioni del Nord, in particolare a Bolzano, mentre valori più elevati della media si evidenziano in Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Sicilia e Abruzzo, determinando in queste Regioni un grave problema socio sanitario giacchè le complicanze del diabete possono essere estremamente invalidanti e quindi contribuire a peggiorare la durata e la qualità degli anni da vivere, compromettendo la funzionalità di organi essenziali: cuore (infarto del miocardio, cardiopatie), reni (insufficienza renale), vasi sanguigni (ipertensione o altre malattie cardiovascolari, ictus, ecc.), occhi (retinopatia). In particolare la regione Basilicata presenterebbe una percentuale di diabetici di quasi l’8 % dei residenti. Lo stesso rapporto ISTAT mette in evidenza come sia in crescente aumento il numero di persone in cui il diabete è individuato come causa di morte. 34 Bilancio Sociale 2012 La geografia della mortalità presenta ampie differenze nei livelli regionali che riflettono la distribuzione sul territorio della diffusione della malattia: sono le aree meridionali e insulari ad avere i livelli di mortalità più elevati. In particolare la nostra regione è tra quelle che presentano i più alti tassi di mortalità per diabete Sulla base di questi rilievi la Regione Basilicata, attraverso l’Osservatorio Regionale sul Diabete, ha avviato un’indagine epidemiologica per rilevare l’effettiva prevalenza del diabete nel territorio regionale e la sua distribuzione nelle varie aree della Regione, giacchè i dati ISTAT si basano molto sulle interviste alle persone, con possibilità quindi di non stimare con correttezza la effettiva prevalenza della malattia. In realtà sono già disponibili dei dati di diffusione della malattia nella nostra Regione (e nella nostra ASP), che la Regione ha raccolto sulla base delle prescrizioni di farmaci antidiabete dal 2009 al 2011 e che comunque sono in una certa misura sottostimati in quanto, ad esempio, sfuggono i pazienti che pur essendo diabetici non usano farmaci. Anche da questi dati, come già detto sicuramente sottostimati, la percentuale di diabetici in Basilicata è nettamente superiore alla media nazionale ed è in costante crescita; inoltre la popolazione della nostra ASP mostra percentuali sovrapponibili a quelle dell’intera Regione con lo stesso trend si crescita. Variazione percentuale di pazienti diabetici in Basilicata tra il 2009 e il 2011 Dati Regione Basilicata da Prescrizione di Farmaci Antidiabete Confronto tra percentuale di pazienti diabetici nella ASP e nella Regione negli anni 2009 - 2010 - 2011 Dati Regione Basilicata da Prescrizione di Farmaci Antidiabete 6,200% 6,400% 2009 6,200% 6,20% 6,000% 5,800% 5,600% 5,90% 6% 2010 6,000% 5,800% 2011 6,200% 6,100% 6% 5,900% 5,900% Basilicata ASP 5,800% 5,600% 2009 2010 2011 35 Bilancio Sociale 2012 Attività svolte nell’anno 2012 Per quanto concerne l’attuale ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA ASP, essa è garantita da diverse strutture ambulatoriali territoriali, di cui una a Potenza, presso il Poliambulatorio Madre Teresa, assicurando anche l’assistenza a bambini e adolescenti con diabete. L’organizzazione è orientata nella direzione della omogeneizzazione delle prestazioni ambulatoriali attraverso percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) condivisi tra specialisti, medici di medicina generale e associazioni di pazienti e della integrazione assistenziale specialista-medico di medicina generale. A tale scopo tutti gli ambulatori diabetologici ASP sono dotati della stessa cartella clinica informatizzata (Eurotouch) e sono in rete tra di loro; a Potenza, nell’area del Melandro, nella ex ASL 1 e nella ex ASL 3 le rete è pienamente utilizzata, mentre al momento la rete, pur essendo disponibile, non è utilizzata negli ambulatori della Val d’Agri; inoltre a Potenza è già iniziata con successo la sperimentazione di connessione diretta tra la cartella informatizzata dei medici di medicina generale e quella diabetologica. Nell’ambito del PDTA, l’attività delle strutture specialistiche è dedicata alla presa in carico totale dei pazienti giovani e degli adulti più complessi (a Potenza) e all’assistenza integrata con i medici di medicina generale per la restante popolazione diabetica, con particolare impegno rivolto allo screening e follow up delle complicanze croniche del diabete. Il numero di pazienti seguiti dalle strutture ambulatoriali della ASP, nonché la valutazione di alcuni parametri clinici, sono deducibili dai report ricavabili dalla cartella clinica informatizzata, di cui si riportano di seguito i dati e che, per quanto sopra esposto rispetto all’utilizzo della cartella informatizzata, non rappresentano la totalità dei pazienti seguiti dalle strutture specialistiche della ASP. 36 Bilancio Sociale 2012 Confronto tra numero pazienti seguiti divisi per sesso tra 2011 e 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3 fonte dati: data base Eurotouch 5337 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 3543 2813 1845 TOTALE 2011 TOTALE 2012 MASCHI 2011 1698 MASCHI 2012 2524 FEMMINE FEMMINE 2011 2012 Pazienti con e senza complicanze microangiopatiche (retinopatia, nefropatia, neuropatia) nella popolazione seguita nel 2011 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3 fonte dati: data base Eurotouch 88,800% 84,500% 90,000% 76,100% 80,000% 70,000% 60,000% 50,000% 40,000% 30,000% 20,000% 23,900% 15,500% 11,200% 10,000% ,000% Retin SI Retin NO Neurop SI Neurop NO Nefrop SI Nefrop NO 37 Bilancio Sociale 2012 Pazienti con e senza complicanze microangiopatiche (retinopatia, nefropatia, neuropatia) nella popolazione seguita nel 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3 fonte dati: data base Eurotouch 89% 81,800% 90,000% 71,200% 80,000% 70,000% 60,000% 50,000% 40,000% 30,000% 28,800% 18,200% 11% 20,000% 10,000% ,000% Retin SI Retin NO Neurop SI Neurop NO Nefrop SI Nefrop NO Pazienti con e senza complicanze macroangiopatiche (cuore, carotidi, arti inferiori) nella popolazione seguita nel 2011 e 2012 nell'area Potenza - Ex ASL 1 - Ex ASL 3 fonte dati: data base Eurotouch 80,000% 74,300% 70,000% 72,700% 60,000% 50,000% 40,000% 30,000% 20,000% 25,700% 27,300% 10,000% ,000% Macroang SI 2011 Macroang SI 2012 Macroang NO 2011 Macroang NO 2012 38 Bilancio Sociale 2012 3.1.4 GLI ADOLESCENTI Gli adolescenti (classe di età 13-18 anni) nella provincia di Potenza rappresentano all’incirca il 6,7% della popolazione totale, pari a quasi 26.000 persone. A parte le competenze dei vari servizi specialistici della ASP, i Consultori Familiari occupano un ruolo privilegiato perché attuano interventi rivolti alla promozione e alla tutela del benessere dell’età evolutiva e dell’adolescenza nonché delle relazioni familiari. Inoltre punto di forza dei Consultori è il lavoro integrato con i servizi e gli enti territoriali che a qualsiasi titolo si occupano del benessere degli adolescenti. Nell’ASP è presente una rete di 23 Consultori Familiari distribuiti in tutto il territorio provinciale. Area Venosa Venosa Melfi Rionero Lavello Rapone Area Potenza-Villa d’Agri Potenza, Muro Lucano, Oppido Lucano Picerno, Laurenzana, Avigliano, Campomaggiore, S. Angelo le Fratte Villa d’Agri, Marsiconuovo Sant’Arcangelo, Corleto P. Area Lagonegro Lagonegro Lauria Matera Latronico Rotonda Senise L’attività dei Consultori Familiari a favore degli adolescenti persegue i seguenti obiettivi generali e specifici. OBIETTIVI GENERALI Promuovere e tutelare il Ben-Essere degli adolescenti Promuovere e stimolare le loro capacità di socializzazione, comunicazione e relazione tra pari e con gli adulti Prevenire il disagio, individuare precocemente e/o decodificare i segni del disagio Promuovere e potenziare le capacità genitoriali Implementare la collaborazione Consultori - Scuola - Servizi Socio- Assistenziali Territoriali OBIETTIVI SPECIFICI Sostenere il processo di crescita psico-fisica e relazionale degli adolescenti Favorire il processo di autonomia (“imparare a tenere la barra della vita”) Sostenere la diversità di genere come valore ( sessualità, identità, comunicazione e relazione) e favorire atteggiamenti positivi in tema di affettività e sessualità, relazione (prevenzione del bullismo) Migliorare le competenze degli adolescenti per quanto attiene l’espressione di una sessualità responsabile (prevenzione dell’IVG) Far conoscere e prevenire le malattie sessualmente trasmissibili Prevenire l’abuso e il maltrattamento Rendere i genitori e gli altri adulti di riferimento più consapevoli ed informati delle problematiche proprie dell’adolescenza, sostenerli nel percorso educativo Consolidare i Consultori Familiari come servizi di riferimento per gli adolescenti e le loro famiglie, la scuola e gli altri enti e servizi territoriali. Le attività svolte a favore degli adolescenti nell’anno 2012 Con riferimento ai suddetti obiettivi, le attività che nell’anno 2012 i Consultori Familiari hanno sviluppato a favore degli adolescenti sono state sia di natura consulenziale sia di natura progettuale /educativa. Complessivamente le attività hanno interessato 5.580 adolescenti (1000 in Consultorio e 4.580 nelle scuole/territorio);di fatto rappresentano quasi il 22% degli adolescenti della nostra ASP. Le prestazioni erogate (in totale 5.500) sono di varia natura e riguardano sia attività di consulenza (ginecologica, 39 Bilancio Sociale 2012 psicologica, sociale, IVG, contraccezione) , sia attività di integrazione scolastica per alunni disabili e non , sia attività per problematiche di abuso e maltrattamenti. Tipologia prestazioni erogate agli adolescenti dai CC.FF. –Anno 2012 Prestazioni Numero v.a. 674 697 338 240 13 373 1550 1600 15 5500 Bilanci di salute Consulenza psicologiche Consulenze ginecologiche Consulenza e prescrizione contraccettiva IVG Problemi scolastici Consulenze sociali Integrazione scolastica alunni disabili Problematiche abuso e maltrattamenti Totale % 12,25 12,67 6,15 4,36 0,24 6,78 28,18 29,10 0,27 100,0 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Bilanci salu Consul psic Consul gine Presc contra IVG Probl. Scol Cons sociali Integ alunn Abuso e mal Accanto a queste attività prestazionali, i Consultori Familiari hanno organizzato dei progetti informativi/educativi rivolti a studenti, insegnanti e genitori; di seguito si riportano le tematiche e il numero degli incontri. Titolo Progetto “Educazione alla salute” -“Ben…Essere degli studenti”, “Educazione socio-affettiva-relazionale”, Cineforum, “La comunicazione”, “SOS adolescenza”, “Self-help”, “Riscaldarsi senza scottarsi”, “Le emozioni”, “Educazione alla sessualità”, ”Prevenzione abusi e maltrattamenti” Centri di Ascolto nelle scuole” Promozione e sostegno capacità genitoriali” “Adolescenza” rivolto a docenti Numero incontri studenti coinvolti nelle attività progettuali con le scuole Totale n. 4580 n. 350 incontri, centri attivati n. 19; incontri n.174; n. 17 incontri; n.3 incontri; Da segnalare infine l’apertura sul sito Aziendale di una finestra di comunicazione on-line con gli adolescenti (www.giovaniinconsultorio.aspbasilicata.net) , che prevede la possibilità di fornire risposte via e-mail , forum di discussione e orientamento ai servizi della ASP. 40 Bilancio Sociale 2012 3.1.5 I PAZIENTI AFFETTI DA DIPENDENZE L’attività dei Ser.T di Potenza, Villa d’Agri, Melfi e Lagonegro è incentrata sugli psicologici, sociali e riabilitativi rivolti agli utenti che affluiscono al servizio. interventi Intensa è anche l’attività di prevenzione delle dipendenze (da droghe, fumo e alcol) che viene svolta sul territorio e che si rivolge sia alla popolazione scolastica sia anche a gruppi di popolazione, con l’intento di intercettare il bisogno di informazione e formazione nei contesti di vita, di lavoro e di tempo libero. Presso i Ser.T sono anche attivi i Centri Antifumo per la cura e la prevenzione del tabagismo. Periodicamente, inoltre, vengono realizzate delle Campagne Informative Antifumo nelle Scuole Medie Inferiori e Superiori. Attività del Ser.T di Potenza Sul versante della prevenzione il Ser.T di Potenza ha svolto diverse azioni per la prevenzione dell’alcolismo. In occasione del mese della prevenzione algologica, il Ser.T di Potenza ha realizzato 4 conferenze- spettacolo dal titolo “ A.A. Altamente Alcolico” presso il Liceo Scientifico di Muro Lucano, l’ Istituto Tecnico Da Vinci di Potenza, le Scuole Medie Inf. E Sup. di Avigliano e a Pietrapertosa. Convegni di alcologia sono stati organizzati anche a Maschito mentre diversi incontri sul tema sono stati tenuti nelle scuole del territorio del melfese. Un altro importante risultato è stato giungere all’ approvazione del Codice etico per la promozione della salute nei luoghi del divertimento, in partnership con il Comune di Potenza e con i Comuni degli ambiti territoriali Alto Basento e Marmo-Platano Melandro, con la Provincia di Potenza, l’ Asscom e Confesercenti. L’adesione ai programmi di recupero da parte dei pazienti tossicomani che si presentano al Sert di Potenza è abbastanza alta ( intorno al 70%). Per ogni nuovo utente viene predisposta la diagnosi multidisciplinare e si procede alla definizione e realizzazione di un programma terapeutico attuato ambulatorialmente o in una struttura comunitaria. Nel 2012 il Ser.T di Potenza ha trattato tossicodipendenti e n. 101 alcolisti. complessivamente n. 506 utenti , di cui n. 405 utenti Attività di reinserimento socio-lavorativo Il Ser.T promuove anche attività di reinserimento socio lavorativo finanziate dal Fondo Regionale Lotta alla Droga e garantisce la sua partecipazione al Progetto Nazionale di reinserimento “ RELI “(tirocini formativilavorativi per utenti in fase di ultimazione del programma terapeutico). Nel 2012 è stato predisposto dal Ser.T di Potenza l’avviso pubblico per l’assegnazione di n.7 borse lavoro volte all’inclusione sociale e lavorativa di ex tossicodipendenti ed ex alcolisti. Consolidamento della rete territoriale collaborazione con gli altri Enti Anche nel 2012 sono proseguite le attività per il mantenimento della rete con le agenzie pubbliche, del privato sociale, del volontariato e dell'associazionismo, operanti nel territorio e impegnate in campo giovanile (Consultori Familiari, l’APOF-Il , assessorati alle politiche sociali del Comune di Potenza e dei Comuni capofila per le tossicodipendenze, Iskra, Irfedi, Ce.Str.I.M, AGESCI, Informagiovani di Potenza, Centro di Aggregazione Giovanile, CSV, associazioni giovanili degli studenti dell’Università degli Studi di Basilicata, consulta studentesca, associazioni di Categoria, Confcommercio e Ascom, CAT, A.A.). 41 Bilancio Sociale 2012 Alla rete territoriale negli ultimi mesi si sono aggiunti gli operatori dei Servizi Sociali di tutti i Comuni dell’Alto Basento . Servizio Giustizia Minorile Con riferimento all’accordo di programma tra Ser.T. e Centro di Giustizia minorile “Adolescenti liberi dalle dipendenze” sono stati garantiti gli accessi a richiesta per il Centro della Giustizia Minorile e sono stati realizzati 2 progetti terapeutici ed educativi riabilitativi condivisi con l’Ufficio Servizio Sociale Minori del CGM. Ufficio Per l’Esecuzione Penale Esterna (UEPE) : Incontri periodici per la discussione dei casi in comune. Servizi Sociali dei Comuni dell’ A.S.P.: Incontri periodici per la discussione dei casi in comune e progettazione e realizzazione interventi di prevenzione universale. Nucleo Operativo Tossicodipendenze della Prefettura : Collaborazione con il NOT della Prefetture attraverso incontri, periodici contatti telefonici, relazioni sugli utenti che hanno accettato la presa in carico; convocazione e colloqui con i segnalati ex art.li 75 e/o 121 t.u. 309/90 e successive modifiche. Integrazione Pubblico – Privato Sociale : Incontri periodici di verifica dei programmi terapeutici con gli operatori delle Comunità Terapeutiche insistenti sul territorio regionale per la gestione dei programmi terapeutici condivisi; colloqui telefonici con gli operatori delle Comunità Terapeutiche insistenti fuori dal territorio potentino per la verifica periodica degli utenti ospiti. Attività di counselling Consulenza ai genitori di adolescenti in difficoltà e colloqui con giovani sperimentatori di sostanze psicotrope. Collaborazione con le UU.OO. dell’ Azienda Ospedaliera S.Carlo L’ASSISTENZA AI DETENUTI TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI POTENZA è svolta dal Ser.T di Potenza, garantendo un accesso settimanale da parte del Responsabile del Ser.T, di un Dirigente medico, dell’Assistente sociale, di 2 psicologhe convenzionate, per attività di front-office con i detenuti e per attività multidisciplinare con il personale sanitario della Casa Circondariale. Nell’anno 2012 sono state erogate dal Ser.T di Potenza prestazioni per n. 79 detenuti tossicodipendenti e/o consumatori ed 11 alcol dipendenti ospiti presso la Casa Circondariale di Potenza. Altre attività promosse e realizzate dal Ser.T all’interno della Casa Circondariale: Il Progetto di autobiografia “Oltre le Righe” con la Cooperativa Iskra. É in via di pubblicazione la raccolta degli scritti prodotti. Il Progetto “Gruppando” gestito con le psicologhe convenzionate all’interno della Casa Circondariale. 42 Bilancio Sociale 2012 Con riferimento alla problematica della dipendenza dal gioco, il Ser.T. di Potenza in collaborazione con l’URP di Potenza, ha predisposto il materiale informativo finalizzato a prevenire i fenomeni di ludopatia ( ai sensi dell’art.7 del Decreto-legge 13 settembre 2012, n.158, convertito nella Legge n.189 del 8 novembre 2012) e destinato ai gestori di sale giochi. Tale materiale è stato pubblicato sul sito aziendale. Attività del Ser.T di Melfi Il Ser.T di Melfi nell’anno 2012 ha trattato complessivamente n. 429 utenti, come di seguito suddivisi: N. 284 tossicodipendenti N. 124 alcolisti N. 13 tabagismi N. 1 abusatori di BDZ ( benzodiezapina) N.6 dipendenti da GAP (gioco d’azzardo patologico) N.1 con DA (disturbi alimentari). L’ASSISTENZA AI DETENUTI TOSSICO/ALCOLDIPENDENTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI Melfi , che viene erogata dal Ser.T di Melfi, attività che ha comportato il trattamento di 52 detenuti tossicodipendenti. Attività del Ser.T di Lagonegro Presso il Ser.T di Lagonegro è stata erogata assistenza medica a n. 246 tossicodipendenti, a n.98 alcolisti e a 99 utenti non in carico.La descrizione dell’attività è rappresentata nella tabella seguente. Descrizione attività Assistenza utenti tossicodipendenti Assistenza alcoolisti Tossicodip.soggetti a misure alternative alla detenzione Tossicodip.inseriti in un programma ex art.75 Tossicodip.inseriti in un programma ex art.121 n.prestaz. 122 63 3 3 1 Tossicod.che hanno sostenuto un colloquio di inserimento in comunità terapeutica Tossicod. Inseriti in comunità 12 5 Alcolisti inseriti in programmi elaborati dal tribunale dei Minori Unità operative di zona attivate per l’ elaborazione di progetti riabilitativi personalizzati Colloqui con tossicodipendenti/alccoldipendenti 2 5 313 Colloqui di chiarificazione e sostegno con i familiari di utenti tossicodipendenti ; Visite domiciliari Verifiche di programmi comunitari Contatti con servizi sociali comunali e istituzioni di prevenzione (Tribunale minori,RSA,DSM,ecc.) 201 37 11 Aiuto a bambini figli di tossicodipendenti 35 Inserimenti lavorativi 10 315 43 Bilancio Sociale 2012 Attività del Ser.T di Villa d’Agri Il Ser.T. di Villa d’Agri si rivolge ad un territorio comprendente l’alta valle dell’Agri e la media valle dell’Agri (20 comuni con una popolazione di 51.035 abitanti). Il Servizio,oltre alle attività istituzionali di cura, riabilitazione e prevenzione delle dipendenze patologiche, si prefigge lo scopo di rappresentare un punto di riferimento individuale e familiare per tossicodipendenti ed alcolisti nonché per soggetti affetti da comportamenti d’abuso per i quali è prevista, ad esempio, attività di prevenzione del GAP (Gioco d’Azzardo Patologico). I l Ser.T. svolge anche attività di prevenzione, collaborando con gli Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche, le Associazioni di Volontariato e di Solidarietà Sociale presenti sul territorio, i Tribunali per i Minori, le Prefetture, le Case Circondariali, gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna. Nel 2012 gli utenti seguiti dal Ser.T. di Villa d’Agri sono stati 186, così ripartiti : n° 166 in carico a questo Servizio ( di cui 105 tossicodipendenti e 61 alcoolisti ) ; n. 20 utenti provenienti da altri Ser.T. Gli Inserimenti in Comunità Terapeutiche sono stati 15, mentre gli invii, a cura di questo Ser.T., di soggetti alcolisti presso il CRA di Chiaromonte sono stati n° 5. L’adesione ai programmi di recupero concordati con l’utenza è molto alta (100% nei soggetti con tossicodipendenza da sostanze psicotrope d’abuso che si sono presentati al Servizio e più del 96% dei soggetti alcolisti che si sono presentati al Servizio). Le attività di couseling , per le loro caratteristiche di colloquialità “informale”, ma molto efficaci con l’utenza e/o parenti, vengono svolte da tutto il personale in organico al Ser.T. di Villa d’Agri. Colloqui di counseling vengono svolti anche con genitori di adolescenti in difficoltà o con giovani ed adulti che non si ritengono dipendenti da sostanze, ma “consumatori occasionali”(in tale circostanza la consulenza assume valenza dissuasiva, pur con le cautele comunicative del caso). I percorsi terapeutico-riabilitativi vengono proposti al singolo utente sulla base di una diagnosi multidisciplinare con un programma che tende ad essere il più attagliato possibile alla peculiarità del caso. Il Ser.T. di Villa d’Agri eroga pertanto, ad ogni singolo utente, prestazioni mediche, infermieristiche, psicologiche,socio-assistenziali. Attività di Prevenzione svolta dal Sert. Di Villa d’Agri nel 2012 Attività nelle Scuole : Attuazione programmi di prevenzione delle dipendenze patologiche organizzati dal Ser.T. di Villa d’Agri in collaborazione con i C.I.C.( Centri di Informazione e Consulenza) degli Istituti Scolastici del territorio ed attuazione programmi di educazione in collaborazione con il gli Istituti Scolastici del territorio. Per il 2012 gli Istituti Scolastici interessati sono stati: IPAS di S.Arcangelo, Ist. C.vo di Tramutola, Scuola Media di Grumento,ITAS di Villa d’Agri, Scuola Media di Marsiconuovo, ITIS di Corleto Perticara; Stesura (di concerto con gli altri Ser.T. della ASP) e svolgimento del progetto “Prevenire teatrando” e realizzazione della conferenza teatrale dal titolo : “A.A Altamente Alcolico” che ha visto il coinvolgimento di circa 300 studenti provenienti dall’ITAS di Villa d’Agri e dalla Scuola Media di Villa d’Agri e Marsiconuovo. 44 Bilancio Sociale 2012 Collaborazione con Associazioni di Volontariato ed EE.LL. : Attività di collaborazione con servitori CAT. Attività di collaborazione con Club AA della Val d’Agri . Relazioni ad incontri di sensibilizzazione aperte al pubblico su tematiche relative all’alcolismo, alle droghe, alle “nuove droghe” e a comportamenti d’abuso quali il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico). Gli incontri sono stati organizzati e svolti in collaborazione con i Comuni di Brienza, Corleto Perticara, Moliterno,Sasso di Castalda,Viggiano,Marsiconuovo). partecipazione al progetto “Avvitamenti” in collaborazione con Comune di Brienza,Coop. Soc. “Iskra”,Ambito Marmo-Platano-Melandro. Attività Progettuale Partecipazione alle attività di ricerca del CNR - Ist. di Fisiologia Clinica dell’Università di Pisa- . Progettazione ed attuazione di diversi Seminari di Studio ( regionali ed interregionali) finalizzati al miglioramento delle conoscenze ed alla diffusione delle buone prassi cliniche nel settore perativo delle Dipendenze Patologiche . Partecipazione al progetto “STAR” (focalizzato sulle nuove conoscenze e nuove prospettive terapeutiche e cliniche nei Ser.T. riguardo alle eroinopatie) in collaborazione con FeDerSerD (Associazione scientifica e professionale che raccoglie la gran parte di chi opera nei Ser.T. ). 45 Bilancio Sociale 2012 IL CENTRO DI RIABILITAZIONE ALCOLOGICA DI CHIAROMONTE (Fondazione Stella Maris Mediterraneo) Il Centro è organizzato con un’offerta di tipo residenziale che offre una recettività di n. 12 posti letto ed una semiresidenzialità di n. 6 posti. Le attività del Centro sono garantite sulle 24 ore e per sette giorni alla settimana; il periodo di permanenza al Centro di ogni singolo ospite è di circa 4 settimane. DATI DI ATTIVITA’ 2012 p.l. p.l. ricoveri residenz. semires . (dimessi) 12 6 73 ricoveri in regione ricoveri residenti ricoveri extra regione pazienti disintoss. giornate di degenza prime visite controlli amb. consulenze 53 36 20 43 1991 123 259 57 CRA - Mobilità attiva extra ed infraregionale per regioni ed asl di provenienza – ANNO 2012 Regione Puglia Ricoveri ASL Regione Basilicata Ricoveri 13 Molise Calabria 5 Campania 2 Totale 20 ASP Potenza 36 ASM Matera 17 Totale 53 46 Bilancio Sociale 2012 Il numero complessivo dei ricoveri è stato di 73 ricoveri. Si è garantito il soddisfacimento del 100% della domanda di ricovero e si è mantenuto il numero dei ricoveri riferiti al 2011 che era stato pari a 74. Il numero dei ricoveri extra regione è stato di 20, con un aumento di + 5 ricoveri rispetto al 2011. Sono state erogate, inoltre, 382 prestazioni ambulatoriali, con un incremento di +55 prestazioni rispetto al 2011. E’ stata implementata la rete integrata ospedale-territorio, portando nel 2012 alla creazione di un percorso preferenziale per i pazienti alcolisti attivabile direttamente dai MMG sia nei confronti dei posti letto previsti dall'Unità di Crisi del P.O di Chiaromonte che dei posti letto del CRA di Chiaromonte. E’ stato avviato un percorso dedicato per i pazienti da disintossicare presso il CRA di Chiaromonte con la collaborazione dei Medici della Lungodegnza di Chiaromonte, permettendo di soddisfare il 100% della richiesta degli alcolisti da disintossicare, questo in virtù dell'implementazione della rete ospedale-territorio che si è descritta al punto precedente. Prevenzione e alcolismo Nel 2012 sono stati organizzati n. 10 eventi di sensibilizzazione, in particolare: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 24 Febbraio 2012 Istituto Agrario di Lagonegro 30 Marzo 2012 ITIS di Lagonegro 20.04.2012 Comprensorio Scolastico di Rotonda 26.04.2012 Istituto Sinisgalli Senise 09.05.2012 ITIS Maratea 7 Maggio 2012 Alcol e donazione - Roccanova 11 Maggio 2012 Alcol e volontariato - Chiaromonte 30 Maggio 2012 Alcol e giovani - Rivello 19 Ottobre 2012- Viggianello 21 Novembre 2012 - Terranova di Pollino La campagna informativa per la riduzione del consumo di alcool in particolari attività e nei soggetti in età giovanile e in raccordo con le scuole ha visto la realizzazione nel 2012 di numero 3 incontri di sensibilizzazione e prevenzione su luoghi di lavoro nell'ambito della riduzione del rischio di problemi alcol correlati sui luoghi di lavoro e n. 6 incontri nell'ambito della riduzione del rischio di problemi alcol correlati nei contesti di aggregazione giovanile, in particolare: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Aprile 2012 Impresa edile De Filippo - Maratea Aprile 2012 Ditta Carlomagno Biagio - Lagonegro Maggio 2012 Ditta Marrelli Gaetano - Maratea 09.05.2012 ITIS - Maratea Luglio 2012 MarateArte - Maratea Agosto 2012 Filmfestival - Maratea Luglio 2012 Festa del Volontariato - Lauria Ottobre 2012 Scuola Calcio - Trecchina Novembre 2012 Scuola di Musica – Lagonegro. Intensa è stata la collaborazione con le associazioni di volontariato accreditato e di quelle attive nel settore alcologico, in particolare con l’Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento. Il C.R.A. di Chiaromonte partecipa ai lavori del Gruppo nazionale Alcologie d’Italia, che ha prodotto il CORRAL (coordinamento nazionale delle residenzialità riabilitative algologiche) e, anche per il 2012, ha partecipato fattivamente ai lavori del Piano Nazionale Alcol e Salute. 47 Bilancio Sociale 2012 3.1.6 I PAZIENTI STRANIERI In Italia la popolazione immigrata è in continua espansione. L’ISTAT stima che al 1 gennaio 2010 la popolazione straniera * residente ammonta a poco più di 4,2 milioni, rappresentando il 7% del totale dei residenti in Italia. A seguito dei recenti mutamenti geo-politici, quali l’allargamento dell’Unione Europea, gli immigrati non sono più solo extra-comunitari, ma anche comunitari. La realtà migratoria è molto articolata ed in continua evoluzione: si tratta di una popolazione giovane (il 51% è nella classe di età compresa tra 18 e 39 anni; uno su cinque è minorenne); si assiste ad una femminilizzazione dei flussi (le donne rappresentano il 50,4%); i minorenni sono 787.000 e rappresentano circa l’8% dei minorenni in Italia; i nati in Italia da genitori stranieri sono in costante aumento (nel 2007 erano 64.049, pari all’11,4% del totale dei nati in Italia nello stesso anno). La popolazione straniera in Basilicata e nell’ASP. Con riferimento alla nostra regione la situazione è rappresentata dalla tabella che segue. Popolaz. Straniera presente al 2010 v.a % sul tot.popol. Italia Regione Basilicata Provincia Potenza- ASP 4.351.136 7,7 14.274 2,5 7.479 2,0 Più in particolare la popolazione straniera residente in provincia di Potenza al 1° gennaio 2011 sono 7.698 ( il 2% della popolazione residente) , sicuramente inferiore alla percentuale che si registra in Italia, anche se la tabella mostra un continuo aumento negli ultimi otto anni 48 Bilancio Sociale 2012 La comunità straniera più numerosa nella Provincia di Potenza è quella proveniente dalla Romania con il 47,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (10,3%) e dall'Ucraina (7,2%). Dalla classifica dei comuni in provincia di Potenza per popolazione straniera residente emerge che i comuni con più intensità di popolazione oltre il capoluogo di provincia sono Melfi, Lavello, Rionero in Vulture, Venosa, paesi ricadenti nell’area del Vulture – Melfese. Tale fenomeno è dovuto prevalentemente alla facilità degli immigranti di trovare lavoro come braccianti agricoli. Trattasi di una opportunità per queste zone, soprattutto in virtù della giovane età e del conseguente alto tasso di natalità presente in questa nuova categoria di residenti. La presenza di persone migranti quindi, non può più essere considerato come problema contingente, ma è un fenomeno strutturale anche per i servizi sanitari e sociali. In tale contesto l’ Azienda ASP è orientata a promuovere attività sanitarie rivolte alla popolazione straniera, ne favorisce l’accesso ai servizi della rete sanitaria e sociale rendendo efficaci i percorsi attraverso la formazione continua degli operatori ed una programmazione sanitaria che tenga conto delle nuove richieste culturalmente determinate. I servizi sanitari per la popolazione straniera Tra il 2009 ed il 2010 l’ASP ha aderito al progetto nazionale promosso e interamente finanziato dall’INMP – Istituto Nazionale Migranti e Povertà, per la promozione dell’accesso delle popolazioni immigrate ai servizi socio-sanitari nelle ASL italiane. L’ adesione a questo progetto ha favorito una maggiore “attenzione” dei servizi sanitari e socio sanitari alla domanda di salute della popolazione straniera; ha favorito la produzione di materiale informativo per facilitare l’accesso ai servizi sanitari della ASP da parte dei migranti; il materiale è stato distribuito dai servizi territoriali (Consultori Familiari) ed è stato pubblicato sul Sito; con lo stesso progetto sono state formate come mediatrici culturali, due giovani rumene residenti a Melfi. In seguito all’emergenza regionale sul fenomeno degli immigrati stagionali verificatosi soprattutto nel 2011, l’Azienda ASP nell’anno 2012, in considerazione della maggiore presenza di migranti nell’area del VultureMelfese, ha istituito un ambulatorio di medicina dedicato ai migranti presso l’ospedale distrettuale di Venosa che ha operato con cadenza settimanale . Dell’equipe facevano parte: Medico della Medicina Ospedaliera, Coordinatore Attività Socio-Sanitarie, Amministrativo, per l’attivazione degli STP, Personale del Volontariato (CRI),Assistente Sociale e Mediatrice Culturale. L’ ambulatorio dedicato è stato attivo per 4 settimane ovvero sino a quando è durata l’emergenza. Il servizio è stato utile per tanti lavoratori extracomunitari affetti da patologie di medicina interna che rendevano difficile il loro lavoro nei campi. L’afflusso è stato mediamente di almeno 10 pazienti a seduta. L’ attività ambulatoriale ha visto la collaborazione delle Associazioni di Volontariato ha hanno garantito un servizio navetta per l’accesso all’ambulatorio e dei Servizi CUP e Punti Salute, che hanno assicurato la massima informazione ai migranti per l’orientamento ai vari servizi ASP (Consultori familiari , Ambulatori specialistici ecc.). 49 Bilancio Sociale 2012 L’attività è stata supportata con materiale informativo cartaceo tradotto nelle varie lingue e disponibile in tutti i servizi ASP e nei Campi e Centri di Accoglienza. Nell’estate del 2011 e in quella del 2012 nell’ambito degli interventi che la Regione Basilicata e la Provincia di Potenza hanno attivato per far fronte al fenomeno stagionale della forte presenza a Boreano di migranti per la raccolta del pomodoro, questa ASL ha siglato una convenzione con la Provincia di Potenza ed Emergency per garantire in un’area , priva di servizi di trasporto pubblici e a circa 10 Km dalle strutture sanitarie più vicine, un ambulatorio mobile con un’equipe costituita da un medico, un infermiere, due mediatori culturali e un logista/autista. Attività Polibus Emergency Anno 2011 2012 Numero pazienti 132 243 Numero visite 205 375 Da segnalare inoltre l’attività di ricovero che nel biennio 2011-2012 ha interessato 214 persone (174 in ricovero ordinario e 40 in day hospital). Anno 2011 2012 PP.OO. Melfi Venosa D.O. D.H. 66 10 41 2 D.O.=Ricovero ordinario D.H.= day hospital P.O. Villa d’Agri D.O. 29 19 D.H 14 11 PP.OO. Lagonegrese D.O. D.H 12 2 7 1 Totale ricoveri D.O. 107 67 D.H 26 14 Fonte: procedura AIRO * Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia. 3.1.7 MATERNITA’ E INFANZIA. In Basilicata l’ammontare delle nascite del 2010 (4.612) corrisponde ad un tasso di natalità pari al 7,8 per 1000 abitanti, inferiore sia a quello nazionale sia a quello del Sud; negli ultimi dieci anni nella nostra Regione si è assistito ad una riduzione continua del numero dei nati che da 5.662 nascite del 2000 si è passati 4.612 nati nel 2010 (- 18,5) . Nel 2009 il numero medio dei figli per donna in Basilicata era pari a 1,2, valore inferiore sia a quello medio nazionale (1,4 figli per donna), che al valore medio del sud (1,3 figli per donna). “Rapporto Ceis- Sanità in Basilicata 2010-2011” Tasso di natalità Anno 2010.Valori per 1.000 abitanti . Italia 9,29 Nord 9,37 Centro 9,15 Sud 9,27 Basilicata 7,84 50 Bilancio Sociale 2012 10 9 8 7 6 5 Italia Nord Centro Sud Basilicata Relativamente al tema “maternità” , in Basilicata scende il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza che passa da un tasso di 11,4 per 1.000 donne di età 15-49 del 1994 al valore di 5,0 del 2009. Pur tuttavia aumentano, come nel resto del paese , le donne straniere che praticano IVG ( nel 2007 hanno rappresentato il 10% delle IVG regionali), come da ”Piano regionale della Salute- 2012-2015”. Nella nostra ASP, con riferimento all’anno 2010, appartengono alla fascia di età 0-12 anni all’incirca 43.834 bambini , che corrispondono all’11,37 della popolazione totale . I Consultori Familiari dell’ ASP di Potenza e i Consultori Referenti IVG sono centro di riferimento per la tutela della salute della donna e della famiglia in tema maternità e paternità consapevole, coniugalità e genitorialità, ed offrono servizi e prestazioni all’interno di percorsi di salute specifici, opportunamente integrati con i Servizi ospedalieri e territoriali. La rete dei 23 Consultori familiari dell’ ASP di Potenza dedica molta attenzione all’evento nascita programmando attività e percorsi in conformità con le Linee Guida Regionali e il Progetto Nazionale “Percorso Nascita promozione e valutazione della qualità di modelli operativi" voluto dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Reparto Salute della donna e dell’età evolutiva dell’ Istituto Superiore di Sanità di Roma. Per il percorso Nascita ed Infanzia vengono implementate una serie di attività che assicurano alla donna gravida, di qualunque nazionalità, un idoneo percorso che le consente di accedere con facilità ai nostri servizi, garantendo un sostegno costante alla coppia, attraverso un livello efficiente di assistenza e monitoraggio della salute della stessa e del bambino prima, durante e dopo la gravidanza. OBIETTIVI DEL PERCORSO MATERNITA’ E INFANZIA 1. Offrire alla donna in gravidanza un percorso idoneo che faciliti l’assistenza e la prepari ad una nuova relazione; 2. Aiutare la coppia nel periodo della gravidanza ad affrontare consapevolmente e con un'adeguata ed idonea preparazione le diverse fasi della gravidanza del parto e del post-parto. 3. Fornire alla donna una preparazione psicofisica specifica per il travaglio e per il parto e favorire la partecipazione ai corsi delle gravide a rischio psico-socio-sanitario. 4. Creare le premesse per un valido rapporto madre-figlio. 5. Offrire colloqui informativi sulla gravidanza (assistenza, servizi disponibili, facilitazioni relative ai congedi lavorativi, esenzioni ecc); 6. Promuovere consapevolezza e competenza sull’alimentazione della gravida e del neonato e promuovere l’allattamento al seno; 7. Individuare le gravidanze problematiche ed a rischio psico sociale e sanitario e attivare adeguati servizi di supporto: 8. Realizzare una operatività congiunta tra servizi ospedalieri e territoriali sui diversi aspetti della paternità e della maternità responsabile ; 9. Dare continuità nell’assistenza alla puerpera ed al neonato attraverso interventi di sostegno psicofisico, di vigilanza rispetto a fattori di rischio e di educazione alla salute; 10. Rimuovere le eventuali cause che la inducono la donna ad interrompere la gravidanza e prevenire le IVG; 11. Offrire sostegno e presa in carico sanitario, psicologico delle minorenni che affrontano la maternità senza reti familiari e parentali di appoggio o che intendono affrontare l'IVG; 51 Bilancio Sociale 2012 Le attività svolte dai CC.FF. – Anno 2012. Nell’anno 2012 le attività hanno interessato 759 donne in gravidanza, 1.767 bambini da 0 a 3 anni, 1.495 bambini da 4 a 12 anni e 1.396 donne per richieste di contraccezione e IVG. Le prestazioni erogate e le attività realizzate sono descritte nelle tabelle che seguono. Attività Percorso Nascita Attività Consulenziale Numero donne in gravidanza interessate dalle attività del Percorso nascita = 759 Tipologie e numero delle consulenze assicurate dai CC.FF. Psicologiche e Sociali 776 Sanitarie Ginec/Ostetr 1895 Controlli post-parto 215 Consulenze Sociali 297 Sanitarie/pediatriche 335 Puerperali domiciliari 301 Totale consulenze 3819 Numero bambini da 0-3 anni interessati dal Percorso nascita = 1767 Tipologie e numero delle consulenze assicurate dai CC.FF. Psicologiche e Sociali 278 Sanitarie/pediatriche 3152 Totale consulenze 3430 Attività di Educazione alla Salute Tipologia Corso Numero Corsi svolti Accompagnamento alla nascita Post –parto Baby-parto Sostenere la crescita del neonato Orientamento alla genitorialità Promozione allattamento materno Altri Progetti socio-educativi Eventi 65 37 6 8 20 Numero incontri svolti nei vari Corsi 745 241 22 63 96 69 20 10 Numero incontri per tipologia di Corso 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Acc nascita Post parto Baby parto Sost cre neo Orient gen Prom all mat Altro 52 Bilancio Sociale 2012 Attività Percorso Infanzia Attività Consulenziale Numero bambini da 4-12 anni interessati dal Percorso Infanzia = 1495 Tipologie e numero delle consulenze assicurate dai CC.FF. Psicologiche e Sociali Sanitarie/pediatriche Totale consulenze 1889 3984 5873 Attività di Educazione alla Salute Numero Incontri 282 Attività Spazio famiglia Tipologia attività Consulenze per Mediazione familiare Consulenze per psicoterapia familiare Consulenze Psico/sociale per affido/adozione/separazione/matrimonio minori Relazioni Enti e tribunale minori Consulenza Psico/sociale per tutela minori per disagio familiare/abuso/violenza Totale Numero 287 385 516 45 470 1703 Attività per prevenzione IVG Numero utenti e attività Donne che hanno fatto richiesto di contraccezione Donne che hanno richiesto IVG Numero Consulenze per IVG Numero certificazioni IVG Numero minori che hanno richiesto IVG Numero Consulenze per IVG minori Numero certificazioni IVG minori Attività di educazione alla salute (n. incontri) Numero 1200 183 247 119 13 22 12 127 53 Bilancio Sociale 2012 3.1.8. I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE I Disturbi del Comportamento Alimentare costituiscono oggi una delle patologie più preoccupanti dell’emisfero occidentale: si stanno diffondendo con notevole rapidità, stanno interessando fasce sempre più ampie di popolazione in termini di caratteristiche anagrafiche e socio-demografiche e hanno forme e caratteristiche sempre più diversificate e gravi. Si è abbassata l’età di esordio della patologia, con un aggravamento della prognosi e la necessità di un trattamento differenziato e complesso, specifico per i disturbi dell’età evolutiva e dell’adolescenza. Gli studi epidemiologici internazionali mettono in evidenza un aumento dell’incidenza (nuovi casi) dei DCA nella fascia femminile tra i 12 e 25 anni e stimano nei paesi occidentali, compresa l’Italia, la prevalenza (numero dei casi) dell’ Anoressia Nervosa (AN) intorno allo 0.2-0.8 %, quella della Bulimia Nervosa (BN) intorno al 3 %, e i DCA-NAS ( Disturbo del Comportamento Alimentare Non Altrimenti Specificati e che non rientrano nelle definizioni di AN e BN) tra il 3.7 e il 6.4 %; La patologia appare dunque in continuo aumento, soprattutto per quanto riguarda la Bulimia e il Disturbo da Alimentazione Incontrollata o BED (Binge Eating Desorder). Si è modificato il rapporto maschi/femmine che è stimato pari a 1:9 ma il numero dei maschi è in crescita ed associato alla delineazione di nuovi disturbi tipici del sesso maschile (bigoressia o anorexia). In particolare è in aumento la patologia maschile in età pre-adolescenziale e adolescenziale. Negli ultimi anni stiamo infatti assistendo ad un abbassamento dell’età di esordio dei disturbi del comportamento alimentare che stanno iniziando a diffondersi in maniera consistente anche nella popolazione infantile raggiungendo anoressia e bulimia pari a circa l’ 1 % (Lask e Bryant-Waugh, 1992) e con un impatto economico sempre maggiore sui servizi sanitari nazionali (Robergeau K. E coll., 2006). Il trend della nostra Regione non si discosta dal panorama nazionale e i dati di attività in seguito riportati lo testimoniano . Nella nostra ASL l’attività di cura e riabilitazione dei Disturbi del Comportamento Alimentare vengono assicurate dal Centro DCA di Chiaromonte (Fondazione Stella Maris Mediterraneo) che svolge un trattamento residenziale e ambulatoriale , anche nel settore dell’Obesità. La Residenza G. Gioia di Chiaromonte. La residenza G. Gioia è deputata al trattamento di pazienti con DCA (Anoressia, Bulimia, Bed) ed è riconosciuta quale Centro di riferimento regionale . È uno spazio di cura alternativo all’ospedale, dove gli ospiti possono vivere un’esperienza di terapia psico-nutrizionale intensiva, coadiuvata da attività trattamentali integrative ed espressive di elevata socialità. La durata del programma residenziale varia dai 5 mesi ad 1 anno ed è tale da consentire un recupero dell’equilibrio psico-fisico attraverso la costruzione di una consapevolezza della propria problematica ed una gestione equilibrata e congrua dei propri livelli emozionali. Lo stile terapeutico è incentrato sulla persona e sul suo protagonismo curativo, ed è volto all’accoglienza e all’umanizzazione del percorso. Il programma residenziale è organizzato e strutturato con l’intento di garantire assiduità e continuità assistenziale e trattamentale. 54 Bilancio Sociale 2012 Le cure nutrizionistiche e internistiche sono strettamente correlate a quelle psicologico-psicoterapeutiche così da garantire un approccio olistico e multidisciplinare alla persona. In parallelo vengono praticate attività creative in spazi espressivi (laboratori) di arth-therapy, di musicoterapia, di comunicazione narrativa, teatroterapia e attività espressivo-corporea, ove le pazienti sperimentano vissuti ed emozioni profonde sulla propria individualità. La complessità del trattamento ha richiesto la costituzione di un’ equipe multidisciplinare composta da specialisti e operatori professionali integrati all’interno di un medesimo progetto terapeutico volto alla motivazione ed alla condivisione del percorso. Di seguito riportiamo l’attività 2011/2012. Ricoverati per le diverse tipologie del disturbo. Anno 2011 Anno 2012 Anoressia (AN) 54 51 Bulimia (BN) 36 47 alimentazione 21 18 DCA Non altrimenti specificati NAS 18 9 Totale 129 125 Disturbo da Incontrollata BED 60 50 40 30 2011 20 2012 10 0 AN BN BED NAS Ricoverati per Regione di provenienza Basilicata Calabria Puglia Campania Abruzzo Lombardia Sicilia 2011 23 15 12 16 3 1 2 2012 28 8 7 21 2 1 2 Lazio Totale 72 2 71 55 Bilancio Sociale 2012 Pazienti in regime ambulatoriale Numero pazienti Anno 2011 Anno 2012 90 78 L’Ambulatorio “obesità” È ormai dimostrato che perdere peso non è più soltanto una questione estetica. Infatti, una condizione di Sovrappeso o di Obesità si associa frequentemente ad un aumentato rischio di sviluppare complicanze fra cui il diabete, l’ipertensione arteriosa (aumento della pressione arteriosa), dislipidemie (aumento dei grassi nel sangue), malattie cardiovascolari fino a morte improvvisa nei casi di obesità definita “morbigena”, e non ultimo alcuni tipi di tumore. Per un approccio multidisciplinare della singola condizione, l’ambulatorio prevede l’effettuazione di : Visita internistica, per la valutazione e la cura di eventuali patologie concomitanti o complicanze dell’obesità Visita nutrizionale-dietistica, con anamnesi ponderale e del comportamento alimentare, valutazione degli intriti e del fabbisogno energetico, valutazione antropometrica e della composizione corporea con esame bioimpedenziometrico (BIA) Prescrizione esami di laboratorio Eventuali esami strumentali Prescrizione dietetica La prima valutazione viene fatta con la supervisione di un consulente esterno dell’ Università “Federico II” di Napoli. Pazienti trattati nell’Ambulatorio “Obesità” Nuovi ingressi ambulatoriali Anno 2011 Ano 2012 438 310 I pazienti provengono per il 70% dalla Basilicata, il 25% dalla Calabria e il 5% dalla Campania. Attività di Ricerca Il Centro DCA di Chiaromonte opera in stretta relazione con tutta la rete dei servizi italiani e pertanto partecipa ad una corposa attività di studio e ricerca che di seguito riportiamo: -Progetto di studio multicentrico su fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei disturbi del comportamento alimentare in età adolescenziale e preadolescenziale; -Valutazione del Ricovero Riabilitativo nello spazio di nutrizione di pazienti con malnutrizione del comportamento alimentare; -Indagine genetica e nutrizionale su soggetti affetti da anoressia e bulimia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia; - Studio “Nesfatin-1” centro CDA Chiaromonte, ruolo e funzione nella suscettibilità per lo sviluppo dell’obesità. 56 Bilancio Sociale 2012 3.2 LE AZIONI REALIZZATE PER MACROAREA 3.2.1. LA PREVENZIONE L’Azienda Sanitaria di Potenza, in applicazione della L.R. n.12/2008, ha riorganizzato il Dipartimento di Prevenzione in: - Dipartimento di Prevenzione collettiva della Salute umana; - Dipartimento di Prevenzione della Sanità e benessere animale. Attraverso tali Dipartimenti e le Unità Operative che vi afferiscono, l’ASP assicura le prestazioni necessarie per garantire una adeguata assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro. 3.2.1.1. Il DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE COLLETTIVA DELLA SALUTE UMANA. Il Dipartimento di prevenzione collettiva della salute umana si articola in: 1. area dell’Igiene, epidemiologia e sanità pubblica; 2. area dell’Igiene degli alimenti e della nutrizione; 3. area della Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro; 4. area della Prevenzione, Protezione ed impiantistica nei luoghi di lavoro. Area dell’ Igiene e Sanità Pubblica L’Area dell’ Igiene e Sanità Pubblica è impegnata prevalentemente nelle seguenti attività: Profilassi delle malattie infettive e diffusive; Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate; Educazione sanitaria relativa all’igiene e sanità pubblica; Attività medico legale; Attività in materia di polizia mortuaria e medicina necroscopica; Tutela sanitaria nelle attività sportive attraverso il Centro di Medicina dello Sport; Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari degli ambienti di vita; Controllo sul commercio ed impiego dei prodotti fitosanitari; Tutela della collettività dai rischi sanitari connessi all’inquinamento ambientale; Tutela igienico sanitaria rischio amianto; I servizi vengono erogati sia a richiesta degli interessati sia sulla base di calendari programmati (come ad esempio le vaccinazioni) dai medici di Igiene e S.P., integrati per alcune attività dai tecnici della prevenzione; l’attività viene assicurata in tutti i Comuni della ASP presso gli Ambulatori di Igiene . 57 Bilancio Sociale 2012 Tutti gli interventi effettuati dall’ U.O. Igiene e Sanità Pubblica sono stati mirati a tutelare la salute pubblica ed ambientale ed in particolar modo, nell’anno 2012, si è perseguito l’obiettivo del miglioramento della copertura vaccinale, dell’attività di medicina dello sport nonché delle attività di Educazione Sanitaria per sensibilizzare la popolazione ad idonei comportamenti di natura igienico sanitaria, anche al fine della prevenzione di malattie infettive. Le attività svolte nell’anno 2012 Profilassi delle Malattie infettive e politiche vaccinali. Negli ultimi decenni il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e le azioni di sanità pubblica, soprattutto le vaccinazioni, hanno portato ad una riduzione delle malattie infettive tra la popolazione; nell’anno 2012 risultano eseguite n°268 indagini epidemiologiche. Già da molti anni le Aziende Sanitarie in Basilicata dedicano particolare attenzione all'attuazione delle strategie vaccinali. In linea con le indicazioni del Calendario Vaccinale della Regione Basilicata, attraverso la rete degli ambulatori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, vengono proposte ed erogate gratuitamente tutte le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate previste sia dal Piano Nazionale Vaccini che dal Nuovo Calendario vaccinale regionale. La professionalità degli operatori e la migliore capacità di comunicazione ed informazione, hanno permesso di raggiungere e mantenere risultati piuttosto soddisfacenti; nell’anno 2012 l’attività vaccinale obbligatoria e raccomandata ha interessato 55.967 persone alle quali sono state praticate 145.485 vaccinazioni. In particolare nell’anno 2012 si sono ottenuti i seguenti risultati in termini di % di copertura vaccinale. Tipo Vaccinazione COPERTURA VACCINALE NEI BAMBINI A 24 MESI PER CICLO DI BASE ( 3 DOSI ) VACCINO PEDIATRICO Risultato atteso (% vaccinati) >90% Risultato raggiunto (% vaccinati) 99,6% >90% 92% >80% 99% >70% 88% >75% 54% ESAVALENTE COPERTURA VACCINALE ANTI MORBILLO – PAROTITE - ROSOLIA ( MPR ) NEL BAMBINOA 24 MESI : COPERTURA VACCINALE ANTI MALATTIA INVASIVA DA PNEUMOCOCCO NEL BAMBINO A 24 MESI : COPERTURA VACCINALE ANTIMENINGOCOCCO NEL BAMBINO A 24 MESI : COPERTURA VACCINALE ANTINFLUENZALE NELLA POPOLAZIONE >65 ANNI (DATI ULTIMA CAMPAGNA 2012-13) Nell’anno 2011 il risultato raggiunto è stato del 61% 58 Bilancio Sociale 2012 COPERTURA VACCINALE ANTI HPV (ANTIPAPILLOMA VIRUS) NEI SOGGETTI DI 12 ANNI E 25 ANNI: N. ragazze N. vaccinate CV% raggiunta CV% attesa residenti Coorte 1616 944 58% >85% 2001(12enni ancora in fase di reclutamento) Coorte 2000 1761 1519 86% >85% (ragazze che hanno appena compiuto i 12 anni di età Coorte 1987 2077 1173 56% >45% (ragazze che hanno appena compiuto i 25 anni di età) Coorte 1988 1985 927 47% >45% (25enni ancora in fase di reclutamento) Nota Bene :Appare opportuno segnalare che poichè la vaccinazione viene effettuata dopo il compimento degli undici anni, c'è una fascia di ragazze appartenenti alla coorte del 2001 che è ancora in fase di reclutamento attivo per la vaccinazione. Vaccinazioni internazionali Numero Vaccinazioni 544 Attività medico legale Tipo di attività Visite mediche per invalidità civile (L. n.104/92, L.68/89 e invalidità civile) Visite mediche fiscali Accertamenti e certificazioni preventivi per idoneità o inidoneità ( patenti, porto d’armi , rilascio contrassegno H, idoneità al lavoro, ecc.) Visite mediche della C.M.L. per patenti di guida Numero prestazioni 16.571 9.499 24.856 4.642 59 Bilancio Sociale 2012 Tempi di attesa per visita invalidi civili Tipo di Visita Legge n.104/92 Ambito Lagonegro Accertamento contestuale stato di invalidità civile Comm. Lauria 75 giorni Comm. Senise 45 giorni Invalidità civile Accertamento contestuale L. n.104/92 Comm. Lauria 75 giorni Comm. Senise 45 giorni Legge n.68/99 Com. Lauria 75 giorni Com. Senise 15 giorni Legge n.80/06 Patologie oncologiche Com. Lauria 7 giorni Com. Senise 15 giorni Ambito Potenza Accertamento contestuale stato di invalidità civile Comm. Potenza 22 giorni Comm. Villa D’Agri 30 giorni Accertamento contestuale L. n. 104/92 Comm. Potenza 22 giorni Comm. Villa D’Agri 30 giorni Com. Potenza 30 giorni Com. Villa D’Agri 30 giorni Com. Potenza 15 giorni Com. Villa D’Agri 15 giorni Ambito Venosa Accertamento contestuale stato di invalidità civile Comm. Venosa 7 mesi e 1/2 Comm. Melfi 7 mesi e 1/2 Accertamento contestuale L. n.104/92 Comm. Venosa 7 mesi e 1/2 Comm. Melfi 7 mesi e 1/2 Com. Venosa 2 mesi Com. Melfi 2 mesi Com. Venosa 1 mese Com. Melfi 1 mese Attività Necroscopica Tipo di attività Attività in materia di Polizia mortuaria e vigilanza cimiteriale di competenza dell’ASL. Numero prestazioni 6.122 Tutela igienico-sanitaria nell’ambiente di vita e di lavoro Tipo di attività Pareri preventivi per insediamenti produttivi Pareri ed interventi relativi all’attività di protezione dai rischi dell’amianto Pareri preventivi di carattere igienico-sanitario Altra attività (controllo e vigilanza, idoneità locali estetisti-parrucchieri, pareri e vigilanza piscine e acque di balneazione , ecc) , . Numero prestazioni 293 368 827 1.309 60 Bilancio Sociale 2012 Tutela delle Attività Sportive Nell’anno 2012 l’attività della medicina sportiva è stata potenziata sia in termini di risorse umane dedicate sia con una più capillare distribuzione degli Ambulatori; rispetto al 2011 si è registrato un aumento delle visite pari al 15-20%, infatti sono state assicurate in tutta l’ASP un totale di 5.170 visite per complessive 25.671 prestazioni . Ambulatori di Medicina dello Sport Lauria-Senise-Chiaromonte Sant’ Arcangelo Potenza-Villa d’Agri Venosa-Melfi Totale Numero visite Numero prestazioni 1.475 377 1.718 1.600 5.170 7.201 1.880 8.590 8.000 25.671 Attività di Educazione Sanitaria Il Servizio di igiene e Sanità Pubblica ha effettuato interventi di sensibilizzazione finalizzati essenzialmente a far assumere coscienza alla popolazione residente nel territorio aziendale sulla correlazione che sussiste tra qualità della vita (stato di salute) e qualità dell’ambiente. Da segnalare inoltre la specifica attività di informazione per promuovere le vaccinazioni raccomandate nonché quella antinfluenzale, in stretta collaborazione con i medici di base, e l’attività di sensibilizzazione presso le scuole e le società sportive su tematiche di medicina dello sport. Area dell’ Igiene degli alimenti e della Nutrizione I principali compiti e funzioni del Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) sono: Controllo ufficiale dei prodotti alimentari e dei requisiti strutturali e funzionali delle attività; Controllo prodotti dietetici e della prima infanzia; Indagini epidemiologiche – Sorveglianza infezioni, intossicazioni, tossinfezioni di origine alimentare; Controlli acque destinate al consumo umano e acque minerali; Controllo residui antiparassitari negli alimenti; Prevenzioni intossicazioni da funghi – Ispettorati micologici; Sorveglianza nutrizionale; Informazione ed educazione sanitaria. Le attività svolte nell’anno 2012 Sulla base degli obiettivi fissati dalla Regione, dalla ASP e dal Dipartimento della Salute Umana, si è provveduto ad organizzare le attività in modo coordinato fra i vari ambiti in modo da fornire alla popolazione una risposta omogenea nel settore dell’Igiene degli alimenti e della nutrizione. 61 Bilancio Sociale 2012 Oltre alla programmazione generale, è stato predisposto un programma di attività in relazione ad alcune specificità dei vari territori della ASP. Sul piano operativo, indichiamo le attività che rivestono particolare significatività in termini di impatto sulla popolazione. Prevenzione delle intossicazioni da funghi – Anno 2012 Numero Corsi svolti Numero certificazioni e campioni eseguiti 3 127 Controllo delle acque destinate a consumo umano- Anno 2012 Numero controlli eseguiti su acque potabili + giudizi di conformità espressi Numero controllo acque minerali + interventi di vigilanza +campioni eseguiti 1.154 138 Controllo ufficiale degli alimenti- Anno 2012 Tipologie controlli Verifiche strutture settore alimenti Campionamenti alimenti Prevenzione e controllo tossinfezioni alimentari Controllo residui antiparassitari negli alimenti (verifiche + campioni) Interventi per allerte alimentari Anagrafe-censimento dei produttori del settore alimenti destinati all’uomoregistrazione attività Prevenzione squilibri nutrizionali-Interventi di sorveglianza nutrizionale-Interventi per la ristorazione collettiva-Attività di consulenza e collaborazione con gli Enti ( Comuni, ecc) Controllo ufficiale mediante Audit negli opifici presenti nei territori. Applicazione procedura di Categorizzazione del rischio , nell’attività di vigilanza/ispezione degli opifici presenti sul territorio. Numero 1.070 423 16 189 180 812 456 22 La procedura è stata applicata a circa il 30% degli opifici sottoposti a controllo nell’anno A parte questa attività strettamente connessa ai compiti istituzionali del Servizio SIAN, grande attenzione è stata dedicata alla prevenzione del sovrappeso ed obesità ed alla educazione alla salute al fine promuovere stili di vita sani a cominciare dai più piccoli , ciò in considerazione anche del fatto che i dati 2012 provenienti dal Sistema di sorveglianza OKkIO alla Salute 2012 “confermano livelli preoccupanti di eccesso ponderale: il 22,1% dei bambini è risultato in sovrappeso e il 10,2% in condizioni di obesità, con percentuali più alte nelle regioni del centro e del sud” (Ministero alla salute- Rapporto OKkio alla salute : Sintesi del Rapporto 2012.) Ambulatorio di Dietetica: Prevenzione sovrappeso ed obesità L’Ambulatorio funzionante nella città di Potenza è attivo dal 2006. Vengono effettuate visite dietologiche che consistono in: valutazione dello stato nutrizionale dei pazienti (tramite calcolo del BMI, impedenziometria, eventuali accertamenti laboratoristici, esame delle abitudini alimentari ecc.) visita medica, calcolo del fabbisogno calorico giornaliero del paziente, preparazione della dieta , colloquio con il paziente al quale viene illustrata, fornendogli contestualmente consigli su un idoneo stile di vita. 62 Bilancio Sociale 2012 Gli stessi pazienti vengono sottoposti dopo un mese e dopo 3 mesi a visita di controllo . All’Ambulatorio si accede con regolare prenotazione al CUP , con impegnativa del medico curante e previo pagamento del relativo ticket. Nell’anno 2012 sono state effettuate 1.619 visite dietologiche, distinte in 659 prime visite e 960 visite di controllo . Attività di educazione alla Salute – Anno 2012. Interventi di educazione sanitaria nelle scuole su “Prevenzione sovrappeso e obesità” n.100 interventi. Campagna di promozione di allattamento al seno Obesity day – Campagna nazionale di sensibilizzazione su Sovrappeso e Salute Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute 2012 Realizzazione del CD – “Fruttileo e la Foresta Alimentare” quale supporto multimediale per attività di educazione alimentare Sorveglianza sanitaria popolazione esposta a tremolite. Soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria (follow up) n. 541. Area della Medicina del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro L ’ A r e a d e l l a M e d i c i n a d e l l a v o r o e s i c u r e z z a n e i l u o g h i d i l a v o r o s i occupa della promozione della salute dei lavoratori e si propone l'obiettivo di un'adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunità ; si occupa inoltre della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in ogni ambito lavorativo e della vigilanza sulla attuazione delle norme di prevenzione. Inoltre tale servizio ha il compito di: individuare, accertare e misurare gli elementi di rischio e di disagio per la salute dei lavoratori; verificare lo stato di attuazione delle norme di prevenzione; accertare le cause e le responsabilità nei casi di infortunio e malattie professionali ed accertare le violazioni di norme di sicurezza e di igiene del lavoro; tutelare le lavoratrici madri accertando le condizioni lavorative di rischio per la gravidanza ed espletando le istruttorie per l'astensione anticipata dal lavoro; valutare le condizioni di salute e l'idoneità di minori e apprendisti inviati al lavoro; nel caso di ricorso contro il giudizio di idoneità del medico competente d'azienda, valutare l'idoneità del lavoratore; valutare i piani di lavoro per la rimozione dei materiali contenenti amianto, piani di sicurezza per i cantieri edili e le notifiche preliminari per i lavori edili previsti dalla Direttiva Cantieri Mobili; valutare le notifiche dei nuovi insediamenti produttivi. I dati forniti dall’INAIL ci informano che “nel 2011 in Basilicata è proseguito il trend in diminuzione delle denunce di infortuni sul lavoro che sono scese sotto quota 5.000. Dalle 5.519 denunce del 2010 , infatti si è passati a 4.959, con un calo percentuale pari al 10,2%. In calo sono anche i casi mortali che nel 2011 in tutta la regione sono stati otto, quattro in meno rispetto ai 12 dell’anno precedente” ; da sottolineare che su questa riduzione degli infortuni pesa anche l’effetto della crisi che ha provocato una contrazione significativa dell’occupazione. Per quanto riguarda invece le malattie professionali, “in Basilicata nell’ultimo quinquennio, con l’unica eccezione del 2008, queste hanno fatto registrare un progressivo incremento passando dalle 347 del 2007 alle 450 del 2011… Quasi tutte le denunce (424 su 450) sono concentrate nella gestione industria e servizi ed in particolare nell’industria manifatturiera e nell’edilizia, che hanno fatto registrare il maggior numero di tecnopatie, tra cui spiccano le ipoacusie e le malattie asbesto-correlate” (dal Rapporto Regionale INAIL 2011). 63 Bilancio Sociale 2012 Infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL – Anni 2010-2011. Provincia e Regione Anno 2010 Anno 2011 Variaz.%2010-2011 Matera 1.916 1.790 -3,62 Potenza 3.603 3.168 -10,19 Basilicata 5.519 4.958 -10,16 6000 5000 4000 3000 Anno 2010 2000 Anno 2011 1000 0 Matera Potenza Basilicata Malattie professionali denunciati all’INAIL –Periodo 2007-2011. Provincia Matera Potenza Basilicata 2007 145 202 347 2008 146 187 333 2009 168 252 420 2010 149 270 419 2011 167 283 450 Le attività svolte nell’anno 2012 In tale contesto regionale l’attività svolta dal personale dell’Area di Medicina del Lavoro nelle nostre realtà produttive e in modo particolare, l’attività di vigilanza nel comparto edile e delle grandi opere viarie (autostrada SA-RC tratta Lagonegro/Lauria), ha consentito di dare un efficace contributo alla riduzione di infortuni anche mediante una specifica campagna informativa e formativa dei diversi attori che operano nel mondo produttivo; complessivamente l’attività si è concentrata sui primi tre comparti a più alto rischio di infortuni e su un controllo delle imprese attive sul territorio ( nel 2012 si è raggiunta una percentuale dell’8% pari a 1.193 imprese controllate). 64 Bilancio Sociale 2012 Vediamo di seguito in sintesi le attività svolte. Tipologia delle attività Sanzioni/verbali emessi per violazioni norme igiene e sicurezza luoghi di lavoro (edilizia, agricoltura , artigianato e servizi) Verifiche/ sopralluogo settore Edilizia Verifiche/ sopralluogo settore Artigianato e Servizi Verifiche/ sopralluogo settore Agricoltura Valutazione progetti per nuove attività produttive Percentuale imprese sul territorio controllate Denunce/comunicazioni infortuni pervenute ai Servizi Inchieste a seguito di infortunio Segnalazione malattie professionali Malattie professionali concluse durante l’ anno Visite apprendisti minori Numero 176 689 624 68 53 8% pari a 1.193 imprese 488 161 93 78 38 Altre attività - sportello informativo dedicato a imprese e lavoratori; campagna informativa sulla prevenzione nei luoghi di lavoro. Area della Prevenzione, Protezione ed impiantistica nei luoghi di lavoro. Gli obiettivi che questa Area si propone sono la promozione e l'attuazione di interventi coordinati di prevenzione contro i rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ed in particolare: verifiche di impianti ed apparecchi: ascensori e montacarichi; impianti per la protezione contro le scariche atmosferiche; impianti di messa a terra; apparecchi di sollevamento; generatori di vapore; impianti di riscaldamento e frigoriferi ed altri impianti. Attività di vigilanza; Attività amministrativa. Le verifiche sopra evidenziate sono gli strumenti che permettono di migliorare la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. Le attività svolte nell’anno 2012 Nell’ anno 2012 l’ Area ha assicurato le richieste di verifica, attività amministrativa e collaborazione a campagne informative .Di seguito viene riportata l’attività dell’anno 2012. 65 Bilancio Sociale 2012 Numero prestazioni Tipologie Prestazioni Verifica Apparecchi di sollevamento Verifica protezione scariche atmosferiche Verifica impianti messa a terra/elettrici Verifica luoghi a rischio incendio Verifica apparecchi a pressione di gas Verifica impianti di riscaldamento Verifica impianti ascensori Valutazione progetti per nuove attività produttive. Vidimazione registri infortuni Rilievi fonometrici e/o microclimatici Commissioni collaudi carburanti Commissioni L.R. 28/00 Rilascio libretti conduttori generatori vapori Totale prestazioni 895 18 126 27 325 6 99 58 986 8 22 8 25 2.603 Fatturazione relativa alle verifiche effettuate (comprensiva anche della vidimazione registri infortuni) al netto dell’IVA . Anno 2012. Fatturato in Euro Lagonegro 37.125,22 Potenza 103.226,65 Venosa 50.751,38 Totale ASP 191.103,25 Altre attività Il Servizio, a parte l’attività sopra descritta, ha svolto ed ha collaborato anche a programmi informativi e di prevenzione sotto evidenziati: - Gestione dello sportello per dare informazioni a datori di lavoro, associazioni, tecnici, ecc; Progetto nazionale infortuni mortali gravi; Prevenzione incidenti domestici e sul lavoro- campagna informativa sul corretto uso delle attrezzature di lavoro. 66 Bilancio Sociale 2012 3.2.1.2. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA SANITA’ E BENESSERE ANIMALE. Il Dipartimento della Sanità e Benessere Animale è costituito dalle seguenti aree: Area “A” – Sanità animale Area” B” – Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati Area “C” – Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. Le attività delle tre aree sopra indicate hanno come scopo comune quello di assicurare che gli alimenti di origine animale, nella loro produzione finale, siano garantiti; a tale fine sono sottoposti ad una serie di controlli disciplinati dalla normative europea, nazionale e regionale, in tutti i passaggi costituenti la filiera di produzione che parte dalla “stalla” e termina sulla “tavola”. Da ciò si evidenzia che il centro di interesse di tutta l’azione svolta dall’Azienda Sanitaria è il “consumatore” che deve sentirsi tutelato dalla consapevolezza che le attività istituzionali vengono effettivamente e responsabilmente svolte con efficienza ed efficacia. Il concreto svolgimento di tali attività, che si sviluppano sia nel settore della produzione primaria, sia nel processo di filiera dei prodotti di origine animale, è certificata attraverso una serie di adempimenti che risultano peraltro trasparenti al consumatore; questi vanno dal rilascio delle certificazioni delle qualifiche sanitarie, alle visite ispettive, ai controlli mirati o casuali, all’apposizione finale della bollatura delle carni. L’Azienda ha operato, per le attività attinenti allo specifico campo di azione del Dipartimento Sanità e Benessere Animale , in un contesto provinciale che, pur vedendo la presenza di aziende di importanza europea per fatturato, numero di addetti e brends ( leggasi Barilla, Ferrero Auschan ecc.) nonché una rete della grande distribuzione organizzata (GDO), vede anche molto diffusa la presenza di aziende mediopiccole legate ad un’organizzazione di tipo familiare che alienano e/o trasformano i loro prodotti in un contesto ancora limitato e il più delle volte rivolto ai territori limitrofi. Proprio in ragione del contesto in cui si opera, il Dipartimento SBA ha assicurato una serie di interventi organici tesi ad assicurare: - l’effettuazione omogenea e coordinata di controlli in tutte le fasi della produzione e della distribuzione; l’attuazione dei diversi piani di controllo e monitoraggio voluti e previsti dal legislatore nazionale e regionale, con adattamento alle specifiche situazioni territoriali. Le attività svolte hanno determinato ricadute positive: - per il “consumatore”, garantendo la provenienza e la certezza della salubrità degli alimenti di origine animale; per gli operatori del settore, aggiungendo valore economico alle produzioni e ampliando le possibilità di mercato. per l’Azienda, in termini di miglior utilizzo delle risorse umane disponibili. 67 Bilancio Sociale 2012 L’Azienda, per conseguire tali obiettivi, ha assicurato con continuità una capillare azione di formazione/informazione agli operatori/utenti, nonché a tutto il personale, sia della dirigenza che del comparto. L’ASP inoltre è stata presente a tutti gli eventi organizzati da Istituzioni, Associazioni e privati cittadini attinenti alle materie di interesse ed ha assicurato la collaborazione ad Università, Istituti ed Enti Nazionali ed europei per favorire la loro azione di ricerca/pubblicazione su malattie che hanno visto il coinvolgimento di diversi territori sia in ambito nazionale che sovra nazionale. Area “A” – Sanità animale La profilassi ed il risanamento degli allevamenti teso all’eradicazione delle malattie infettive, unitamente al piano di siero-sorveglianza per la blue tongue e all’espletamento di interventi immunizzanti per il carbonchio ematico, hanno rappresentato il punto di partenza delle attività in capo all’area “A” di Sanità animale. L’obiettivo a cui i servizi sono chiamati è l’acquisizione della denominazione di “territorio ufficialmente indenne”. Il conseguimento di tale obiettivo è particolarmente significativo dal punto di vista sociale sia per le conseguenti ricadute sul piano economico generale, sia in termini di facilitazione per l’alienazione di tutti i prodotti della filiera zootecnica ( dalla vendita del singolo capo di bestiame a quella dei prodotti di origine animale). Per tale finalità, i servizi hanno curato la registrazione degli allevamenti relativa sia al numero degli animali che alle informazioni sanitarie collegate. Il complesso quali/quantitativo delle azioni poste in campo ha consentito la riduzione di focolai di malattie infettive, il posizionamento del range chiesto dal Ministero per l’assegnazione della qualifica di “territorio ufficialmente indenne” e la libera circolazione/vendita dei capi di bestiame e dei prodotti da essi derivati. I risultati raggiunti e l’elencazione dei piani di controllo/monitoraggio effettuati, sono riepilogati sinteticamente nelle scheda che segue. Attività Anno 2012 Piani di controllo/monitoraggio Attività svolta Obiettivo assegnato Risultato in % Allevamenti controllati per TBC bovina, bufalina Numero allevamenti controllati 2.044 Numero allevamenti da controllare 2.045 99,95 Allevamenti controllati per brucellosi ovicaprina, bovina e bufalina Numero allevamenti controllati 7.222 Numero allevamenti da controllare 7.236 99,80 Piano di siero sorveglianza della bleu tongue Capi sottoposti a prelievo 1.911 Capi da sottoporre nel piano 1.800 >100,0 Vaccinazioni per carbonchio ematico Capi vaccinati 15.000 Capi da vaccinare 15.000 100,0 Piano monitoraggio Sanitario API Aziende inserite nel Piano 4 Aziende da inserire nel Piano 3 >100,0 Controllo per malattie vescicolari Allevamenti controllati 342 Allevamenti da controllare 340 >100,0 68 Bilancio Sociale 2012 Area” B” – Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati. Relativamente all’igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati propri dell’Area “B”, è stata garantita tutta l’attività di ispezione e vigilanza per svelare eventuali casi di somministrazione illecita di sostanze vietate e verificare il rispetto dei limiti massimi di residui e delle quantità di antiparassitari e dei contaminanti ambientali, attraverso l’espletamento dei piani di campionamento sia presso gli allevamenti sia nella filiera di trasformazione dei prodotti di origine animale. Ciò unitamente al rilascio di pareri e all’effettuazione di incontri con gli operatori finalizzati alla conoscenza degli elementi di rischio nel processo produttivo e alla conseguente assegnazione della categoria di rischio. Quest’ultima attività è stata importante per programmare le azioni di controllo/ispezione e liberare risorse umane, al fine di dare concreta attuazione ai diversi piani di controlli ordinari e straordinari richiesti e voluti dal legislatore europeo, nazionale e regionale . In tale contesto, sono stati raggiunti i seguenti risultati: Attività Anno 2012 Piani di controllo/monitoraggio Attività svolta Obiettivo assegnato Risultato in % Campioni analizzati di farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale Numero campioni analizzati 188 Numero campioni programmati 184 >100,0 Piano aziendale per la sicurezza alimentare nella macellazione a domicilio Richieste evase 505 Richieste pervenute 505 100,0 Controlli ufficiali in fase di produzione ,commercializzazione, trasporto, deposito e vendita delle derrate di origine animale Sono stati effettuati n. 1.698 controlli Area “C” – Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. Relativamente all’ Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche propri dell’area “C”, è stata garantita l’attività di: - sorveglianza degli allevamenti, attraverso interventi di controllo igienico delle stalle e dell’osservanza delle norme in materia di benessere animale; profilassi del randagismo, mediante l’identificazione dei cani con microcips, sterilizzazione cani e gatti, nonché tenuta e implementazione della banca dati inerenti l’ anagrafe canina; farmacovigilanza e adempimenti previsti di piani nazionali dei residui, mediante azioni/campionamenti finalizzati al controllo della regolarità del dosaggio dei farmaci e alla verifica di 69 Bilancio Sociale 2012 - possibile presenza dei residui degli stessi negli alimenti di origine animale destinati all’alimentazione umana; registrazione e controllo degli insediamenti produttori di latte alimentare. Al fine di perseguire l’obiettivo del benessere degli animali sono stati effettuati controlli che hanno determinato un miglioramento delle condizioni degli allevamenti degli animali e sono stati tenuti corsi di formazione/informazione per gli addetti al trasporto degli animali vivi. Per quanto riguarda il settore degli animali da affezione: - sono stati curati i contatti con le popolazioni, al fine di dare risposte alle istanze presentate dall’utenza, sono stati agevolati i contatti con le Amministrazioni Comunali e le Associazioni di volontari è stato effettuato un corso di formazione/informazione per volontari. Attività Anno 2012 Tipologia Attuazione normativa sul randagismo Attività svolta Attività d’informazione presso i comuni ricadenti nel territorio della ASP- Note esplicative/incontri effettuati n. 100; Interventi profilattici/terapeutici e di sterilizzazione n.1336 Tenuta anagrafe canina Compilazione schede segnaletiche ed impianto microchip n.3870 Corsi di formazione per trasportatori Domande di partecipazione 65 Partecipanti al corso 65 Farmaco sorveglianza: verificata la correttezza delle prescrizioni e delle registrazioni Sono state controllate il 20% delle ricette pervenute Corsi di formazione per volontari Domande pervenute 42 Partecipanti al Corso 42 70 Bilancio Sociale 2012 3.2.2.L’ASSISTENZA OSPEDALIERA L’assistenza ospedaliera è stata oggetto, negli ultimi anni, di una crescente attenzione e sensibilità rivolta a garantire l’integrazione dell’ospedale con i servizi territoriali, attraverso la definizione di adeguati percorsi diagnostico-terapeutici, e ad incrementare l’appropriatezza clinica ed organizzativa delle prestazioni ospedaliere. Tanto al fine di promuovere il miglioramento della qualità dell’assistenza erogata, anche secondo il principio di economicità dell’impiego delle risorse. L’Azienda ASP attraverso il sistema di monitoraggio della performance e la metodica del budget continua a dare grande rilevanza al tema dell’appropriatezza, sia in termini di appropriatezza clinica, ovvero del percorso assistenziale più efficace, oltre che sicuro, sia di appropriatezza organizzativa, in termini di adeguatezza del setting assistenziale prescelto e quindi, per esempio, di ospedalizzazione evitabile. Nel rispetto e In conformità alla normativa regionale, L’ASP ha proceduto ad approvare la rimodulazione dei posti letto dei Presidi Ospedalieri. Di seguito, progressivamente ai lavori di adeguamento dei presidi, si provvederà ad attuare la prevista rimodulazione dei posti letto adeguandoli alla programmazione regionale e aziendale. Come rappresentato nella tabella seguente, le strutture ospedaliere aziendali dispongono di un totale complessivo di 483 posti letto, di cui 421 per i ricoveri in regime ordinario e 62 per i ricoveri i DH. Riguardo poi all’ ammontare dei ricoveri effettuati presso i presidi ospedalieri aziendali, anche per il biennio 2010-2011 si riconferma la tendenza alla riduzione dei ricoveri totali ed in particolare all’aumento dell’incidenza percentuale dei ricoveri in DH sul totale dei ricoveri per effetto della flessione dei ricoveri ordinari. DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA – ANNI 2010-2011 RICOVERI RICOVERI DIFFERENZE DIFFERENZE Presidio ANNO 2010 ANNO 2011 2011-2010 IN % N N N Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese Totale 6.404 11.564 8.887 26.855 6.103 10.403 8.181 24.687 -301 -1.161 -706 -2.168 -4,70% -10,04% -7,94% -8,07% 71 Bilancio Sociale 2012 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA Per numero di casi 14.000 11.564 12.000 10.403 8.887 10.000 8.000 6.404 8.181 RICOVERI ANNO 2010 6.103 6.000 RICOVERI ANNO 2011 4.000 2.000 0 Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese La riduzione dei ricoveri è stata ottenuta attraverso significative azioni di riorganizzazione ospedaliera e di incremento dell’appropriatezza dei ricoveri, promuovendo l’utilizzo appropriato del ricovero in ospedale per i pazienti bisognosi di cure acute e ad elevata intensità, e indirizzando le restanti prestazioni a livello di DH e a livello ambulatoriale. Ne sono un esempio gli interventi chirurgici per “tunnel carpale” e per “cataratta” che in precedenza venivano trattati in regime di ricovero ed ora, invece, vengono erogati in regime ambulatoriale. Parallelamente si è cercato di agire sull’appropriatezza organizzativa affinché i ricoveri siano erogati in modo più efficiente, riducendo i tempi della preparazione pre-intervento e i tempi della permanenza media in ospedale ed evitando i ricoveri “ripetuti”, indicatore questo che, se in flessione, rivela indirettamente la capacità dell’ospedale di risolvere i casi clinici senza che sia necessario ripetere il ricovero a distanza di poco tempo. DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA Per valorizzazione economica RICOVERI Presidio ANNO 2010 RICOVERI ANNO 2011 DIFFERENZE 2011-2010 DIFFERENZE IN % Presidio di Villa D'agri € 14.736.752,87 € 13.780.990,44 -€ 955.762,43 -6,49% Presidio U.O. Melfi - Venosa € 24.807.348,52 € 22.309.055,18 -€ 2.498.293,34 -10,07% Presidi Riuniti Lagonegrese € 17.850.646,02 € 18.520.339,19 € 669.693,17 3,75% Totale € 57.394.747,41 € 54.610.384,81 -€ 2.784.362,60 -4,85% 72 Bilancio Sociale 2012 DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA Per valorizzazione economica € 30.000.000,00 € 25.000.000,00 € 20.000.000,00 RICOVERI ANNO 2010 € 15.000.000,00 RICOVERI ANNO2011 € 10.000.000,00 € 5.000.000,00 € 0,00 Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese La tabella seguente evidenzia quali sono le cause di ricovero più frequenti. L a principale causa di ricovero nel 2011 (così anche nel 2010) è relativa alla MDC “Malattie e Disturbi dell’Apparato Circolatorio”, mentre il DRG maggiormente prodotto è il DRG 127 “insufficienza cardiaca e shock”. I PRIMI DIECI DRG PRODOTTI NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA ASP NELL'ANNO 2011 N. VALORE DRG DESCRIZIONE RICOVERI ECONOMICO 127 391 087 373 371 039 162 430 369 042 Insufficienza cardiaca e shock Neonato normale Edema polmonare e insufficienza respiratoria Parto vaginale senza diagnosi complicanti Parto cesareo senza CC Interventi sul cristallino con o senza vitrectomia Interventi per ernia inguinale e femorale, età > 17 anni senza CC Psicosi Disturbi mestruali e altri disturbi dell'apparato riproduttivo femminile Interventi sulle strutture intraoculari eccetto retina, iride e cristallino Totale valore economico 1.074 867 789 647 640 € 2.722.687,00 € 468.361,02 € 2.068.843,91 € 883.323,03 € 1.611.089,93 608 € 695.728,57 436 € 413 € 668.633,31 941.637,18 401 € 293.022,14 390 € 758.037,72 € 11.111.363,81 73 Bilancio Sociale 2012 Per i pazienti in stato vegetativo e/o minima responsività, attualmente sul P.O. di Lauria, dei 16 PL in regime ordinario di cod. 60 lungodegenza, n. 6 PL sono dedicati a questa tipologia di pazienti, in attesa che la Regione, così come all’Accordo Stato-Regione del 5/5/2011, definisca con atto formale un percorso assistenziale specifico per i pazienti in stato vegetativo. PRESIDIO OSPEDALIERO DI LAURIA UNITA' OPERATIVE POSTI LETTO Hospice Lungodegenza Riabilitazione Riabilitazione Totale RICOVERI NUMERO 6 16 4 4 30 42 146 40 42 270 Come sottolineato in precedenza, il tema dell’appropriatezza ha assunto una grande rilevanza, anche in relazione alla necessità di garantire una buona assistenza e, nel contempo, un impiego delle risorse che sia efficiente ed eviti sprechi. Le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri, in collaborazione con lo staff aziendale, svolgono attività sistematica di monitoraggio sui DRG dei LEA ad alto rischio di in appropriatezza, ovvero di quei ricoveri che, per risultare appropriati, vanno trattati preferibilmente in DH o in regime ambulatoriale, in conformati ai valori soglia ripresi dai documenti programmatici regionali. Come evidenzia la tabella seguente, i valori relativi all’inappropriatezza hanno fatto registrare nel loro complesso un lieve incremento dal 2010 al 2011, mentre a livello di singolo presidio ospedaliero, si rileva un miglioramento dell’appropriatezza per il P.O. di Villa d’Agri e per i Presidi Ospedalieri del Lagonegrese. RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA Anno 2010 Presidio Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese Totale RICOVERI ORDINARI ANNO 2010 3.805 7.090 5.233 16.128 RICOVERI ORDINARI CON DRG AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA 499 685 746 1.930 RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA Anno 2011 RICOVERI RICOVERI ORDINARI CON Presidio ORDINARI DRG AD ALTO RISCHIO DI ANNO 2011 INAPPROPRIATEZZA Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese Totale 3.493 6.566 5.156 15.215 413 882 625 1.920 INCIDENZA % 13,11% 9,66% 14,26% 11,97% INCIDENZA % 11,82% 13,43% 12,12% 12,62% 74 Bilancio Sociale 2012 RICOVERI AD ALTO RISCHIO DI INAPPROPRIATEZZA 16,00% 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 13,11% 11,82% 13,43% 14,26% 12,12% 9,66% Anno 2010 Anno 2011 Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese L’uso del farmaco in ospedale. Nell’anno 2012, come negli anni precedenti, si è provveduto al monitoraggio periodico dei dati sui consumi diretti dei farmaci da parte delle UU.OO. di degenza. Con riferimento al monitoraggio e al contenimento dei consumi di albumina, tutte le richieste pervenute al Servizio di Farmacia sono state attentamente valutate, sia nei riguardi della corretta compilazione che dell’appropriatezza prescrittiva, come da protocollo operativo di questa Azienda. Le richieste non correttamente compilate sono state minime ed adeguatamente corrette e ripresentate dal prescrittore. La funzione di filtro a cui è stato chiamato il Servizio Farmaceutico ha contribuito alla riduzione dei consumi di Albumina con un trend continuo ed apprezzabile. Sono state effettuate, con la collaborazione delle Direzioni Sanitarie di Presidio, delle UU.OO. di Farmacia Ospedaliera e della U.O. Farmacologia Clinica, le verifiche sull’ applicazione dei protocolli terapeutici sul corretto uso dell’albumina, degli emoderivati e degli antibiotici usati sia nella profilassi che nella terapia farmacologica. Particolare sorveglianza viene dedicata all’appropriatezza prescrittiva delle terapie farmacologiche ad alto costo. E’ stato implementato il processo di rilevazione e segnalazione delle reazioni avverse da farmaci come causa di accesso al Pronto Soccorso. Viene, infine, assicurata una gestione razionale dei farmaci utilizzati all’interno dei reparti con rotazione delle scorte e minimizzazione dei farmaci scaduti tramite invio a tutte le UU.OO. delle liste dei farmaci in scadenza a tre mesi e l’eventuale trasferimento di essi ad altri utilizzatori, compresi i presidi ospedalieri dell’ASP, per una migliore programmazione degli acquisti con riduzione delle scorte di magazzino. La distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione ha registrato negli ultimi anni un trend in ascesa, in linea con l’obiettivo regionale. 75 Bilancio Sociale 2012 Attività di Pronto Soccorso Nell’anno 2011 si sono avuti n. 4.722 ricoveri in OBI su di un totale di accessi in PSA pari a n. 42.940, con una percentuale del 11 % sul totale degli accessi. Analisi dei dati di attività Nel corso del 2010 i ricoveri urgenti seguiti a prestazioni di Pronto Soccorso sono stati n. 8.701 ( il 17,2% degli accessi ) mentre nel 2011 i ricoveri urgenti sono stati n. 8.413 vale a dire il 16,6 % degli accessi (con una riduzione dell’0,6 % in confronto all’anno 2010).E’ stata, pertanto, ulteriormente migliorata la funzione di filtro verso i ricoveri impropri, così come previsto dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che hanno individuato come un indicatore di qualità importante per i Pronto Soccorso la % di pazienti ospedalizzati dal PS rispetto al totale degli accessi al P.S. PRONTO SOCCORSO ATTIVO - anno 2011 Rapporto fra i ricoveri in OBI ed il totale degli accessi in PSA Presidio Ricoveri OBI Totale accessi % Presidio di Villa D'agri 2156 15032 14,34% Presidio U.O. Melfi - Venosa 1270 15862 8,01% Presidi Riuniti Lagonegrese 1296 12046 10,76% Totale 4722 42940 11,00% PRONTO SOCCORSO ATTIVO Rapporto fra i ricoveri disposti dal PSA rispetto al totale degli accessi Anno 2010 Presidio N. pazienti N. ospedalizzati accesi dal PSA totali Anno 2011 % N. pazienti ospedalizzati dal PSA N. accesi totali % Differenze % Presidio di Villa D'agri 2249 15243 14,8% 2079 15032 13,8% -0,9% Presidio U.O. Melfi - Venosa 4865 23783 20,5% 4594 23698 19,4% -1,1% Presidi Riuniti Lagonegrese 1587 11570 13,7% 1740 12046 14,4% 0,7% Totale 8701 50596 17,2% 8413 50776 16,6% -0,6% 76 Bilancio Sociale 2012 PRONTO SOCCORSO ATTIVO Rapporto fra i ricoveri disposti dal PSA rispetto al totale degli accessi Anno 2010 25,00% 20,50% 20,00% 15,00% 14,80% Anno 2011 19,40% 13,70% 14,40% 13,80% 10,00% 5,00% 0,00% Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI EFFETTUATI PRESSO I PRESIDI OSPEDALIERI DELL' ASP DI POTENZA –ANNO 2012 Per numero di casi RICOVERI ANNO 2011 Presidio Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese Totale RICOVERI ANNO 2012 DIFFERENZE 2012-2011 DIFFERENZE IN % 6.103 5.474 -629 -10,31% 10.403 8.181 24.687 6.053 6.661 18.188 -4.350 -1.520 -6.499 -41,81% -18,58% -26,33% 12.000 10.403 10.000 8.181 8.000 6.661 6.103 6.000 6.053 5.474 RICOVERI ANNO 2011 RICOVERI ANNO 2012 4.000 2.000 0 Presidio di Villa D'agri Presidio U.O. Melfi - Venosa Presidi Riuniti Lagonegrese 77 Bilancio Sociale 2012 3.2.3. L’ASSISTENZA DISTRETTUALE* L’assistenza distrettuale, per essere efficace ed efficiente, deve dotarsi di un assetto organizzativo e di modalità gestionali tali da garantire un elevato livello di integrazione tra le diverse strutture che erogano le prestazioni sanitarie e tra queste e i servizi socio-assistenziali. Oltre ad assicurare l’erogazione dei servizi attraverso interventi diretti di produzione o indiretti, tramite l’esternalizzazione di alcuni servizi, deve anche saper svolgere il ruolo di regolatore della domanda di salute sulla base dell’analisi dei bisogni della popolazione e della definizione degli obiettivi. La programmazione e l’erogazione dell’assistenza distrettuale, nel rispondere in maniera adeguata alle istanze socio-sanitarie in continua evoluzione, deve saper integrare i suoi principali presidi con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, ed essere in grado di coordinare l’assistenza specialistica ambulatoriale, nonché le attività specificamente dedicate ai soggetti “fragili”, di tipo domiciliare, semiresidenziale e residenziale. E’ importante anche che l’assistenza distrettuale valorizzi le energie positive presenti nella società civile, ed in particolare del volontariato e del terzo settore, ampliando così le potenzialità dell’offerta per quei settori assistenziali attualmente carenti o che richiedono risposte particolarmente flessibili in relazione a determinate tipologie di bisogni. L’azienda, con la ridefinizione dell’attività territoriale ed ospedaliera, concentra la propria attenzione sull’integrazione tra distretto ed ospedale ai fini del superamento della tradizionale visione “ospedalocentrica”, per trasferire al distretto una capacità di risposta appropriata e non differita a tutte le condizioni di cronicità, non autosufficienza e fragilità. Nell'assistenza distrettuale rientrano le seguenti attività: - Assistenza primaria - Assistenza farmaceutica - Assistenza domiciliare nelle sue varie forme ed intensità con particolare riferimento alle patologie cronico degenerative ed oncologiche - Assistenza specialistica ambulatoriale e protesica - Assistenza riabilitativa - Assistenza consultoriale familiare pediatrica e psicologica - Assistenza socio-sanitaria - Assistenza dipendenze - Assistenza residenziale e semiresidenziale territoriale. Oltre alle attività sopramenzionate, nel distretto vengono espletate funzioni amministrative attraverso strutture che svolgono le attività interne (contabilità direzionale distrettuale), le attività rivolte all’utenza (rilascio tessere sanitarie, attestati di esenzione , centro di prenotazione etc.) e le attività di coordinamento con le altre macro-strutture aziendali. 78 Bilancio Sociale 2012 I Distretti Sanitari di II Livello dal gennaio 2009 hanno assunto il ruolo di UU.SS.I.B. (Unità per i Servizi Integrati di Base). Nel territorio dell’ASP sono attive le UU.SS.I.B. di Potenza, Villa d’Agri, Melfi, Venosa, Lagonegro e Senise. L’art. 4 comma 1 della L.R. 12/2008, prevede che le Aziende sanitarie Locali territoriali si articolino in Distretti territoriali, denominati Distretti della Salute ed in Unità per i Servizi Integrati di Base ( USIB ). La stessa normativa, prevede inoltre anche un raccordo istituzionale tra la Conferenza Istituzionale dell’Ambito Socio-Territoriale e il Distretto di Comunità rappresentato dall’Ufficio di Piano sociosanitario e sociale, il cui compito va individuato nella “gestione integrata dei servizi” (ai sensi dell’art. 13 della L.R. 4/07). Tale gestione avviene attraverso la costituzione di Unità dei servizi integrati di base – UU.SS.I.B., impegnate nella gestione della Salute unitamente ai Comuni, nei rispettivi Uffici di Piano. Considerato, pertanto, quanto previsto dalla normativa vigente e l’ampia articolazione territoriale su cui si proietta dinamicamente il Distretto di Comunità, esso si dota di alcune braccia operative, le UU.SS.I.B., strutture complesse del Distretto che di fatto sostituiscono gli attuali Distretti Sanitari di Base di II Livello, esercitando sia funzioni di erogazione dei servizi sanitari territoriali che di governance complessiva della integrazione socio-sanitaria. Nel Territorio di riferimento delle UU.SS.I.B. saranno presenti, nei tempi e nei modi definiti dal Piano Regionale: - Lo Sportello Unico di Accesso al Sistema dei Servizi Socio-Sanitari (PUA - La Unità di Valutazione Integrata (UVI); - I Consultori -Strutture Residenziali ed extra Residenziali Ospedaliere ad elevata valenza sanitaria per ricoveri temporanei : Strutture di Cure Intermedie ( SCI ); - Le Residenze Sanitarie Assistenziali ( RSA ) - Casa della Salute - ADI - CUP - Specialistica Ambulatoriale - Area dei Servizi per le attività Sociali. Per governare il “sistema” è necessario dare forza alla rete integrativa territoriale, che vede lo sviluppo delle forme associative dei Medici di Medicina Generale, costituiti in team multiprofessionali (MMG, P.L.S., M.C.A., Specialisti Ambulatoriali, Infermieri, Assistenti Sociali, Amministrativi), ed una sempre maggior partecipazione dei Medici del Territorio alle azioni Distrettuali. I Distretti della Salute devono rappresentare il riferimento delle azioni coordinate per la gestione complessiva delle patologie croniche e dei pazienti fragili, attraverso l’azione congiunta delle Strutture Ospedaliere Distrettuali e dell’Area delle Cure primarie. * Fonte: Piano Attuativo Locale 2012-2014 79 Bilancio Sociale 2012 3.2.3.1 LE CURE PRIMARIE Le cure primarie rientrano nell’ambito dell’assistenza distrettuale e rappresentano il primo luogo d’incontro tra il cittadino, portatore di bisogni diversi e sempre più complessi, e il sistema sanitario. Le prestazioni agli utenti vengono erogate da 334 Medici di Medina Generale (MMG), 38 Pediatri di Libera Scelta (PLS) e 265 Medici di Continuità Assistenziale (MCA, di cui 265 titolari e 147 sostituti). Gli interventi realizzati per la promozione delle cure sul territorio vedono anche la collaborazione dei MMG, PLS e MCA con gli specialisti ambulatoriali e con le diverse figure sanitarie (infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, ecc.). Nel programmare e gestire le cure primarie, l’ Azienda si propone di individuare forme organizzative strutturali ad alta integrazione multidisciplinare ed interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute delle persone e di perseguire il raggiungimento di alcuni obiettivi, rispondendo con efficacia ed efficienza alle necessità di salute di una comunità, ed in particolare: Mantenendo la persona nel proprio ambiente di vita e al proprio domicilio; Individuando soluzioni efficaci a garantire la continuità dell’assistenza e il ruolo degli altri operatori sanitari nella gestione della cronicità e a sostenere comportamenti in grado di promuovere stile di vita sani; Mantenendo a livello territoriale gli interventi di competenza dell’assistenza primaria; Assicurando un approccio integrato socio-sanitario volto anche all’elaborazione di nuovi modelli di integrazione ospedale – territorio. Un ruolo fondamentale è affidato alla Assistenza Primaria che è stata di recente coinvolta in un percorso formativo continuo e obbligatorio per costituire ove assenti, e rafforzare ove presenti, le Équipes Territoriali di Cure Primarie, ai sensi dell’Art. 31 comma 3 DPR 270/00. Tale percorso è teso a consentire la realizzazione di forme di integrazione tra varie professionalità presenti nelle UU.SS.II.BB. ( Ex Distretti Sanitari ) di riferimento, ed in particolare i Medici di Assistenza Primaria e di Continuità Assistenziale, i Pediatri di Libera Scelta, gli specialisti sia Ospedalieri che Territoriali. Il progetto, tenuto conto della esigenza prioritaria di ridurre la variabilità interindividuale dei Medici, stimolerà riunioni periodiche di Gruppi Territoriali Omogenei (GTO), che diventeranno le future Equipes come previsto dall'Accordo Integrativo Regionale. Tra gli obiettivi previsti è necessario ricordare i seguenti: Migliorare la qualità complessiva dell’appropriatezza prescrittiva riducendo la variabilità interindividuale; Migliorare la gestione delle patologie croniche, attraverso la presa in carico e la medicina di iniziativa; Migliorare la gestione del dolore cronico da causa nota guaribile; Governance del Diabete Mellito. Il Progetto in parola, denominato “ A.T.I.P. – Assistenza Territoriale Integrata ASP Potenza” e approvato con Deliberazione n. 1021 del 18 novembre 2011, è stato presentato a tutti i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta interessati, attraverso eventi formativi al cui interno sono state illustrate le linee guida e i temi formativi. Contemporaneamente è stata programmata l’elaborazione di un PDT (su base ASP) per BPCO e scompenso cardiaco. Tra i temi formativi previsti, assume un ruolo rilevante quello dedicato all’appropriatezza prescrittiva dei farmaci. 80 Bilancio Sociale 2012 Strategie per il controllo del dolore L’unità di terapia del dolore è stata costituita presso le UU.OO. di Anestesia e Rianimazione dei diversi ambiti territoriali. Tale Unità si occupa del trattamento del dolore post-operatorio in pazienti chirurgici ospedalizzati ed ha anche provveduto alla stesura di protocolli operativi per la terapia del dolore, in particolare per il trattamento dei pazienti oncologici. La lotta alla sofferenza e al dolore è stata intensificata anche fuori dall’ospedale (attivazione di ambulatori di medicina integrata per la terapia del dolore, implementazione della complessità assistenziale domiciliare). Al conseguimento di questi risultati hanno offerto un contributo determinante i MMG e i PLS. Il potenziamento della lotta al dolore ha interessato anche settori in cui la lotta al dolore era poco conosciuta o sotto trattata (analgesia post-operatoria, travaglio e parto per via naturale, Pronto Soccorso). E’ stato attivato l’ambulatorio di terapia antalgica, per soddisfare la richiesta del trattamento del dolore sul territorio e, con apposita nota trasmessa ai MMG, si è data conferma della disponibilità di detto ambulatorio alla massima collaborazione per le problematiche connesse alle cure palliative anche domiciliari. Le prestazioni di terapia antalgica vengono inserite nel CUP aziendale. D’importanza rilevante è ritenuto il raccordo tra la terapia del dolore e le cure domiciliari e palliative. Negli ambiti distrettuali sono stati realizzati incontri con i MMG ed i PLS sulla sensibilizzazione della popolazione al tema del trattamento del dolore. Con i MMG e i PLS saranno prese ulteriori iniziative finalizzate alla gestione del dolore cronico, iniziative, tra l’altro, previste anche nel Progetto ATIP, e al conseguente incremento del consumo di farmaci oppioidi ( Ob. ASP > 1,6 x mille DDD/n.residenti). I dati disponibili ad oggi sul consumo di farmaci oppiodi sono riportati nella tabella seguente. Obiettivo 4.5.1 Consumo di Farmaci oppioidi maggiori in DDD/1000ab/die Ambito Venosa 0,45 Ambito Potenza 0,63 Ambito Lagonegro 0,53 ASP 0,57 Fonte Marno 2012 81 Bilancio Sociale 2012 Interventi a sostegno dei disabili Gli obiettivi del Servizio rivolto alla disabilità sono: Rafforzare l’integrazione tra servizi sociali e sanitari per la presa in carico della persona disabile e della famiglia Qualificare i servizi a gestione diretta Attivare e sviluppare il nuovo modello di accreditamento dei presidi Valorizzare le potenzialità dell’associazionismo e del volontariato Lo scopo principale che l’unità disabili persegue è promuovere il benessere psico-fisico, l’autonomia della persona e il suo bisogno di socializzazione, attraverso interventi che, nel caso di adulti, servano a valorizzare le residue capacità, e per i minori favoriscano l’integrazione nei normali ambienti di vita, solitamente mediante misure di sostegno alla famiglia. Interventi realizzati: a) Interventi socio-educativi rivolti a favorire la domiciliarità; b) Inserimenti in strutture; c) Interventi di supporto all’autonomia e alla valorizzazione delle capacità residue. Integrazione scolastica Il servizio ha lo scopo di fornire assistenza educativa di tipo comunicativo-relazionale in attuazione dei Piani Educativi Individualizzati predisposti sulla base delle specifiche diagnosi funzionali. I progetti sono attivati presso le strutture scolastiche, a sostegno del lavoro degli insegnanti. Integrazione retta di ricovero in strutture protette È una forma di intervento che viene attivata nelle situazioni di maggior gravità, quando la famiglia è del tutto assente o impossibilitata ad assumere un impegno costante, data la gravità della situazione sanitaria del congiunto disabile, e gli interventi di assistenza domiciliare non sono sufficienti a garantire la permanenza al proprio domicilio. Requisiti di accesso: autorizzazione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale; consenso del disabile; presentazione di una richiesta scritta del disabile o di chi ne è tutore. Prestazioni di assistenza protesica (DGR n.1052/2010) L’autorizzazione sanitaria ed i relativi collaudi ai fini della corretta prescrizione di protesi e ausili viene effettuata dalla Commissione UVBR (Unità di Valutazione dei Bisogni Riabilitativi). L’Area Cure Primarie e le UU.SS.II.BB. effettuano il controllo e il monitoraggio della spesa. Nel secondo semestre 2012, con delibera 472 de 14/06/2012, sono state adottate le linee guida per l’assistenza protesica. Viene monitorato il puntuale utilizzo di tali linee guida da parte dei medici specialisti prescrittori per migliorare l’appropriatezza prescrittiva e per razionalizzare la spesa. L’utilizzo delle modalità operative della delibera richiamata permette una maggiore osservazione delle prescrizioni indicate dai medici dell’UVBR. Attività di pronto soccorso 82 Bilancio Sociale 2012 E’ stato stipulato un protocollo di intesa tra l’ A.O. San Carlo ed l’ASP per l’istituzione dell’ ambulatorio dei codici bianchi, da gestire all’interno della rete delle Cure Primarie al fine di operare un secondo filtro e ridurre il ricorso all’ospedalizzazione. Le attività dell’ambulatorio sono garantite dai medici di continuità assistenziale che hanno aderito su base volontaria, utilizzando le quattro ore di plus orario settimanale come previsto dai vigenti accordi convenzionali nazionali e regionali per alcune fasce orarie concordate. Dopo tre mesi di sperimentazione dell’ambulatorio presso l’A.O. San Carlo, valutate positivamente le risultanze, si sta provvedendo ad attivare lo stesso modello organizzativo presso il P.O. di Melfi, anche in conseguenza dell’avvenuto trasferimento dell’ambulatorio della Continuità Assistenziale di Melfi all’interno dell’Ospedale, in locali contigui con il Pronto Soccorso ed il 118, cosa che consentirà di avviare l’integrazione con i medici ospedalieri nell’ambito del protocollo. Anche presso il PSA di Lagonegro e di Villa d’Agri gli ambulatori dei codici bianchi sono in fase di attivazione. Recupero Somme Anagrafe Assistiti Con l’introduzione della tessera sanitaria, questa Azienda dovendo procedere ad effettuare un riallineamento dell’anagrafe sanitaria, ha provveduto alla cancellazione degli assistiti deceduti che, seppur tali, risultavano ancora in carico ai medici di Assistenza Primaria dell’ASP. E’ stata poi costituita una commissione paritetica Azienda/FIMMG con il compito di esaminare tutte le situazioni di anomalia nel rispetto delle vigenti disposizioni, per procedere al recupero delle somme indebitamente corrisposte. Raccordo tra Aziende sanitarie e MMG/PLS: Controlli Punti di Continuità Assistenziali. I controlli sono stati effettuati su tutte le sedi di continuità assistenziale degli ambiti territoriali di Potenza e Venosa, in tutto n.53 sedi, investendo sia i medici referenti che i Dirigenti medici dell'Azienda ciascuno per gli ambiti di propria competenza. L'attività di controllo ha riguardato: a) la verifica dell'esistenza della dotazione minimale dei farmaci e del registro di carico e scarico dei farmaci; b) l'esistenza dello strumentario e del materiale di pronto soccorso; c) il rispetto da parte di ciascun punto di continuità assistenziale delle misure di sicurezza (telefono con libera chiamata all'esterno con contascatti e con trasferimento di chiamata su telefonino aziendale e collegamenti diretti con forze dell'ordine e/o guardie giurate), dei servizi igienici standards e del supporto informatico in linea, il tutto come prescritto dall'art. 32 del vigente AIR per la medicina generale. L'attività di controllo succitata è stata effettuata attraverso sopralluoghi da parte dei medici incaricati e successiva compilazione di apposita scheda di rilevazione. Le carenze rilevate sono state trasmesse agli uffici Economato-Provveditorato, Farmaceutico e Tecnico per l’adozione dei provvedimenti di competenza. Anche nell’ambito territoriale di Lagonegro le sedi di Continuità Assistenziale sono state sottoposte a controllo, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, per un totale di n.12 sedi controllate su un totale complessivo di 31 sedi. 83 Bilancio Sociale 2012 3.2.3.2 LA VIGILANZA SUI CENTRI ESTERNI ACCREDITATI (CEA) Tale vigilanza si estrinseca nell’effettuazione di sistematici controlli su tutte le prestazioni erogate dai CEA, riguardanti l’appropriatezza delle prestazioni, la corretta tariffazione, la dotazione strumentale e di personale e, nei casi previsti, l’applicazione di normativa specifica (LEA, Linee Guida ecc). Particolare rilevanza è stata data al controllo della congruità delle prestazioni, al fine di garantire l’erogazione di prestazioni appropriate ai costi previsti; tale attività ha consentito risparmi consistenti per l’Azienda oltre che la razionalizzazione dei percorsi assistenziali. Nel corso dell’anno sono stati promossi diversi tavoli tecnici finalizzati al rinnovo dei contratti con i CEA, in cui sono stati discussi problemi come le modalità di accesso ai Centri, le procedure per i controlli di competenza dell’ASP, le prestazioni da erogare al domicilio dei pazienti,ecc. Su queste tematiche sono stati ampiamente coinvolti anche i MMG e PLS, nonché le sigle sindacali di categoria del Privato accreditato. I contratti poi definitivamente approvati, sono stati sottoscritti. Nell’ambito territoriale di Venosa le ricette controllate sono state n.48.997, pari a n.538.819 prestazioni erogate. Nel corso dei controlli sono state rilevati errori a carico dei CEA complessivamente quantificabili in €.1.503,80 , pertanto con una consistente diminuzione rispetto alle decine di migliaia di euro detratte negli anni passati. Nella AFO Categoria FKT sono state controllate n.14.076 ricette pari a n.318.908 prestazioni erogate. Il numero di prescrizioni contenenti errori è pari a n70, per un importo complessivo di €.32.306,57 da contestare ai medici prescrittori ed alle strutture erogatrici. Le tipologie di errore riscontrate: ERRORI DI NON ASSOCIABILITÀ ERRORI DI PRESCRIVIBILITÀ IN RAPPORTO A DIAGNOSI RICETTE SENZA DIAGNOSI PRESCRIZIONE DI PRESTAZIONI NON RIENTRANTI NEI LEA ALTRE TIPOLOGIE DI ERRORE DEI MEDICI ALTRE TIPOLOGIE DI ERRORE DELLA STRUTTURA 1) esecuzione di prestazioni diverse da quelle prescritte 2) esecuzione di prestazioni non prescritte I controlli hanno riguardato anche il rispetto dei tetti di spesa contrattualizzati e/o assegnati, da ultimo con l’art.23 LR n.16/2012 con la decurtazioni delle somme eccedenti il tetto. I controlli sull’appropriatezza delle prestazioni nell’ambito territoriale di Potenza hanno riguardato, in particolare, la Clinica Luccioni, il Centro “Gala” Fondazione Don Gnocchi di Acerenza, il Centro Don Uva di 84 Bilancio Sociale 2012 Potenza e i restanti centri accreditati, compresi quelli operanti fuori regione che hanno erogato assistenza a favore di cittadini residenti nel territorio aziendale. Anche nell’ambito territoriale di Potenza si è rilevata una significativa riduzione del fenomeno delle iperprescrizioni ed in appropriatezze (fenomeno che nel 2011 ha consentito recuperi di somme per € 133.141,80) grazie ai sistematici controlli attivati già negli anni scorsi. Nell’ambito territoriale del lagonegrese ha operato appieno la Commissione per la verifica di congruità dei Centri CEA insistenti nel territorio. E’ stata garantita, inoltre, la partecipazione da parte di alcuni dirigenti, in qualità di Facilitatori per l’accreditamento, ai lavori delle Commissioni esterne nominate dalla Regione (Team di valutazione dei requisiti di accreditamento). 3.2.3.3 L’ATTIVITA’ AMBULATORIALE E I TEMPI DI ATTESA Le prestazioni ambulatoriali vengono assicurate dall’Azienda su tutto il territorio provinciale presso le strutture di seguito indicate: - Presidi Ospedalieri di Lagonegro, Chiaromonte, Lauria, Maratea , Venosa, Melfi e Villa d’Agri; - Sedi Distrettuali di Lauria , Senise, Villa d’Agri, Potenza, Venosa e Melfi; - Poliambulatori Distrettuali nei Comuni più grandi della ASP in genere coincidenti con i Sub-Distretti; - Presso i vari Servizi specialistici (CSM,ecc) Per la prenotazioni delle prestazioni specialistiche è attivo già da molti anni un CUP (Centro Unico di Prenotazione ) regionale che tramite un Call-Center assicura tutti i giorni le prenotazioni telefoniche . Le attività ambulatoriali Nell’anno 2012 sono state erogate un totale 2.125.695 prestazioni delle quali 12.594 in libera professione; rispetto all’anno 2011 si è registrato una diminuzione delle prestazioni di laboratorio Analisi e di Fisioterapia. Tipologia prestazioni Laboratorio Analisi Radiologia Fisioterapia Visite specialistiche e altro Attività libero professionale Totale Anno 2011 Num.prest. 1.498.167 81.756 177.990 452.181 8.522 2.218.616 Importo 7.623.758,04 4.066.460,61 990.354,21 13.800.310,98 664.888,26 27.145.772,10 Anno 2012 Num.prest. 1.440.436 86.308 126.451 459.906 12.594 2.125.695 Importo 6.776.711,35 4.356.148,74 829.957,34 15.538.176,06 1.046.939,00 28.547.932,49 Numero prestazioni Anni 2011-2012. 85 Bilancio Sociale 2012 1800000 1600000 1400000 1200000 1000000 Anno 2011 800000 Anno 2012 600000 400000 200000 0 Labor.anali Radilogia Fisioterapia Vis.special Lib.Profes I tempi di attesa L’Azienda Sanitaria di Potenza, tenuto conto dell’imporatnza che può avere il fattore tempo nell’erogazione delle prestazioni specialistiche e strumentali, è da anni impegnata, attraverso l’attuazione di Piani aziendali, al miglioramento dei tempi di attesa con interventi non solo sul fronte dell’offerta ma anche su quello della domanda; a tutela degli utenti la Carta dei servizi dell’ASP ha riportato fra gli impegni quello del rispetto dei tempi di attesa: 30 giorni per le visite specialistiche e 60 giorni per gli esami strumentali. Piano Aziendale sulle liste di attesa - Anno 2012. L’ASP con deliberazione n.502/2012 ha approvato il Piano per il contenimento dei tempi di attesa , prevedendo i seguenti obiettivi operativi: applicare linee guida e percorsi condivisi per “Diabete, Patologie cardiologiche, BPCO, Prescrizioni radiologiche, Scompenso Cardiaco “, con definizione di procedure semplificate di accesso alle prestazioni ambulatoriali di 2° livello per i pazienti seguiti dai MMG e dagli Specialisti; adeguare gli orari dell’attività ambulatoriale che favoriscano l’accesso ai cittadini in particolare “favorire l’accesso alle attività ambulatoriali per i pazienti in età pediatrica, prevedendo una apertura dei servizi in alcuni giorni anche nelle ore pomeridiane; sperimentare una modalità di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva per le aree critiche. ampliare le classi di priorità alle seguenti prestazioni critiche : Visita Endocrinologica, TAC Bacino; Ecografia Capo e Collo ; Ecografia Addome, Visita Cardiologica con ECG; ECG dinamico Holter; visita Oculistica con Fondo Oculare; contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni di radiologia, cardiologia, endocrinodiabetologia; individuazione delle ulteriori criticità e crescita “culturale” dei professionisti coinvolti nella costruzione dei percorsi clinici; implementazione delle attività di collaborazione ASP, AO S. Carlo e CROB, orientata allo sviluppo della qualità; osservanza del regolamento di accesso alle Prestazioni Specialistiche Ambulatoriali in tutte le strutture aziendali; attivazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici ( PDT ) dell’Area Cardiovascolare ed Oncologica Nell’anno 2012 l’ASP, in considerazione della necessità di affrontare la problematica dei tempi di attesa attraverso un approccio sistemico, ha proceduto a sottoscrivere un Protoccollo operativo con l’Azienda Ospedaliera San Carlo, per attivare le seguenti azioni: potenziamento dell’offerta di prestazioni, governo 86 Bilancio Sociale 2012 della domanda, sviluppo e integrazione dei sistemi di accesso alle prenotazioni (Call center e centri di prenotazione e cassa aziendale), informazione ai cittadini, monitoraggio delle attività e verifica dei risultati . Sul fronte della domanda si tratta di avviare un vero e proprio cambiamento culturale, che deve interessare tutte le componenti coinvolte nel sistema, dai pazienti ai medici prescrittori, dagli specialisti a tutte le strutture erogatrici, oltre che i sistemi di prenotazione CUP. Devono quindi essere messe in atto misure in grado di garantire una riduzione della domanda inappropriata e vanno adottate e diffuse linee guida, in particolare per le prestazioni con maggiori criticità (Mammografie, Ecomammarie, RMN, TAC, Ecocardiogramma, visita Cardiologica). Monitoraggio dei tempi di attesa* I tempi di attesa delle prestazioni specialistiche e strumentali vengono monitorati ed aggiornati costantemente e sono pubblicati con cadenza mensile sul sito aziendale . In caso di presenza di criticità, si cerca di intervenire con i responsabili di struttura per attivare interventi di miglioramento. Dai dati del mese di Dicembre 2012 è risultato che sulle 68 liste critiche sottoposte a monitoraggio regionale , il 20% di esse ( 14 liste) registravano il superamento dei tempi massimi di attesa; in queste liste figurano in particolare alcuni esami strumentali (ecodoppler tronchi sovraaortici, ecodoppler arti inferiori e superiori, mammografia bilaterale , RMN, elettrocardiogramma dinamico -Holter) e alcune visite (visita reumatologica, endocrinologica, ecc) . Monitoraggio tempi di attesa sulle 68 liste critiche regionali – Dicembre 2012 60 50 40 30 20 10 0 liste di attesa nei tempi liste di attesa fuori tempo * Ai fini della verifica del rispetto dei tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, ed in coerenza con quanto previsto dai Piani Nazionale e Regionale, si considerano esclusivamente le prime visite e le prime prestazioni diagnostiche/terapeutiche, ovvero quelle che rappresentano il primo contatto del paziente con il sistema relativamente al problema di salute posto; sono escluse tutte le prestazioni di controllo, le prestazioni di screening e le prestazioni, benché prime visite o prime prestazioni diagnostiche strumentali, degli utenti che hanno rifiutato la prima disponibilità fornita dal CUP esercitando la propria libera scelta della struttura erogatrice. 87 Bilancio Sociale 2012 3.2.4. IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Il Dipartimento di Salute Mentale(DSM),rappresenta la struttura organizzativa e di coordinamento ritenuta più idonea a garantire l’unitarietà degli interventi e la continuità assistenziale per la tutela della salute mentale. Al Dipartimento afferiscono le seguenti strutture : Strutture Il Centro di Salute Mentale (CSM) Il Servizio Psichiatrico di diagnosi e Cura (SPDC) DH (Day hospital) Le strutture semiresidenziali (Centro Diurno) Le strutture residenziali (Case alloggio, case famiglia, gruppi appartamento) Compiti/funzioni E’ il cuore del Dipartimento Salute mentale, struttura in cui si realizza l’accoglienza del paziente, si effettua la valutazione delle condizioni psicopatologiche , delle dinamiche intrapsichiche e intrafamiliari e della condizione sociale e relazionale. Nel CSM si elaborano progetti terapeutici e riabilitativi personalizzati; si erogano trattamenti psicologici con psicoterapie individuali, familiari e di coppia; si somministrano test di personalità ; test di valutazione del quoziente intellettivo e di deterioramento cognitivo; test di valutazione delle abilità e dell’adattamento sociale. Il CSM funge da filtro ai ricoveri; gestisce le urgenze in sede o a domicilio. Struttura ubicata nel Presidio Ospedaliero dedicata a ricoveri psichiatrici volontari o in Trattamento Sanitario Obbligatorio. Il SPDC assicura anche le consulenze psichiatriche al Pronto Soccorso e alle altre UU.OO. dell’Ospedale. Sono strutture semiresidenziali , aperte 8 ore al dì, nelle quali sono assicurati interventi multidisciplinari con l’obiettivo di ridurre i ricoveri ordinari. Sono strutture semiresidenziali , aperte 8 ore al dì , con funzioni terapeutico-riabilitative ; consentono di riabilitare gli utenti nel proprio contesto , consentendo loro di vivere a domicilio con la famiglia limitando gli inserimenti nelle strutture residenziali psichiatriche , con minor costi per l’ASP. Sono strutture terapeutico- riabilitative e socio-riabilitative per pazienti di esclusiva competenza psichiatrica , che necessitano di interventi a medio e lungo termine , con assistenza 24 ore al dì , 12 ore al dì o per fasce orarie, a seconda dei bisogni assistenziali e riabilitativi degli utenti. Le Strutture del DSM sono distribuite su tutto il territorio dell’ASP e costituiscono una rete di servizi fortemente integrata anche con i servizi sociali e le risorse del volontariato. All’interno delle strutture lavorano all’incirca 120 operatori dipendenti con qualifiche professionali varie ( medici psichiatri, infermieri, assistenti sociali, educatori , tecnici della riabilitazione , ecc); le strutture residenziali sono gestite da Cooperative Sociali supervisionate dal DSM. 88 Bilancio Sociale 2012 Di seguito vengono rappresentate il numero delle strutture e la loro localizzazione. Strutture Il Centro di Salute Mentale (CSM) Numero e localizzazione Centro di Salute Mentale di Potenza (assicura anche attività ambulatoriale presso il distretto di Avigliano, il carcere minorile di Potenza e collabora con il servizio del carcere per adulti di Potenza); Ambulatorio Psichiatrico presso P.O. di Villa d’Agri ( assicura attività ambulatoriale anche a Sant’Arcangelo, Brienza e Moliterno) Centro di Salute Mentale di Lauria ( assicura attività ambulatoriale, anche a Chiaromonte e Senise; effettua consulenze presso i PP.OO. dell’ambito di Lagonegro, Case di Riposo e RSA) D.H. collegato al CSM di Lauria con 2 pl. Il Servizio Psichiatrico di diagnosi e Cura (SPDC) Le strutture semiresidenziali ( Centro Diurno) Le strutture residenziali (Case alloggio, case famiglia, gruppi appartamento) Centro di Salute Mentale di Lavello (con articolazione nei nuclei operativi di Venosa, Rionero, Palazzo San Gervasio e Melfi) SPDC - Ospedale di Melfi : n. 4 pl SPDC - Ospedale S. Carlo di Potenza : n. 6 pl + n. 2 pl DH SPDC -Ospedale di Villa d’Agri : n. 9 pl + n. 1 DH. Centro diurno a Potenza (20 pl), gestito da una Cooperativa sociale sotto la supervisione, il controllo e la verifica del DSM. 11 Case alloggio: Ripacandida (10 pl ) , Genzano (n. 10 pl), Maschito( 10 pl ), Il Sollievo PZ(15 pl), Prometeo PZ(15 pl), Benessere PZ (15 pl), Demetra Marsicovetere (15 pl), Tramutola (12 pl), Lauria (20 pl), Trecchina ( 15 pl) , Calvera (15 pl); Centro Riabilitativo residenziale Avigliano CRR (9 pl); Casa albergo Avigliano (12 pl) ; 2 gruppi appartamento: Lauria (n.3 pl), Trecchina (n.4 pl). Attraverso questa rete di servizi ospedalieri, ambulatoriali, domiciliari e residenziali viene assicurata un’assistenza psichiatrica capillare e fortemente integrata su tutto il territorio aziendale; tale rete persegue i seguenti obiettivi : - - garantire su tutto il territorio aziendale livelli equi ed uniformi nelle prestazioni di accoglienza, diagnosi cura e riabilitazione; garantire la cura e la presa in carico dei soggetti con patologie psichiatriche maggiormente disabilitanti; garantire interventi psicoeducativi e di supporto alle famiglie dei malati; sviluppare sistemi di monitoraggio dei processi e degli esiti dei disturbi psichiatrici; promuovere l’integrazione socio-sanitaria come funzione strategica per un pieno coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati per una efficace politica tesa alla realizzazione di un patto per la salute mentale che conduca ad una psichiatria di comunità; migliorare la capacità di intervento sulle “patologie di confine” in stretta relazione con gli altri servizi sanitari e sociali; promuovere la prevenzione primaria attraverso il raccordo con i Medici di Medicina Generale ed interventi informativi nelle scuole; garantire, attraverso la collaborazione con gli Enti Locali e le Provincie, alcuni diritti fondamentali quali la casa, la formazione, l’inserimento lavorativo. 89 Bilancio Sociale 2012 L’attività del DSM nell’anno 2012. L’attività del DSM nell’anno 2012, così come negli anni precedenti è stata intensa ed ha assicurato su tutta l’ASP l’assistenza psichiatrica ad un numero di quasi 6.500 persone considerando solo gli utenti in carico ai DSM, SPDC e strutture residenziali; tale numero chiaramente riguarda gli utenti con patologie psichiatriche maggiormente disabilitanti e sono sicuramente solo una parte della popolazione potenzialmente interessata ai servizi psichiatrici del DSM. Per quanto riguarda gli utenti seguiti dai CSM dell’Azienda sono in totale 6275 ai quali sono stati assicurati: - prestazioni sanitarie diversificate ( visite psichiatriche, colloqui psicologici clinici, colloqui psichiatrici, psicoterapie individuali, psicoterapie familiari, test psicologici , ecc.); - prestazioni infermieristiche; - prestazioni sociali (raccordi con Istituzioni e Associazioni di Volontariato; colloqui sociali individuali; colloqui sociali con familiari ;raccordi con operatori case alloggio; controllo patrimonio economico utenti case alloggio e gestione del denaro ;raccordi con servizi interni ASP; interventi domiciliari sociali; UOZ) Anno 2012 Servizio Numero pazienti in carico 1.426 1.797 1.940 1.112 Numero prestazioni sanitarie effettuate 7.019 6.123 3.476 3.350 Numero interventi sociali effettuati 3.712 2.362 2.825 245 CSM Potenza CSM Lauria CSM Lavello Ambulatorio Psichiatr. P.O. Villa d’Agri Totale 6.275 19.968 9.144 Al CSM di Lauria è collegato un Day hospital con 2 posti letto che nell’anno 2012 ha effettuato 47 ricoveri; la patologia più frequente dei ricoveri è stata il disturbo psicotico (85%). Numero pazienti in carico nei CSM –Anno 2012. 2500 2000 1500 1000 500 0 CSM Poten CSM Lauria CSM Lavello Amb.Vil Agr Presso gli SPDC dell’ASP sono stati eseguiti 591 ricoveri ordinari e 31 in day hospital; la percentuale dei TSO (trattamenti sanitari obbligatori) è stata del 18% anche se fra questi sono compresi 17 ricoveri (il 3%) di malati provenienti da altre regioni. Attività di ricovero Anno 2012 SPDC Melfi Ricovero ordinario 124 di cui 26 TSO ( 3 TSO da fuori regione) Ricovero in D.H. TSO = trattamento sanitario obbligatorio SPDC Potenza (c/o San Carlo) 252 di cui 55 TSO (11 TSO da fuori regione ) SPDC Villa d’Agri 215 di cui 28 TSO (3 TSO da fuori regione ) 31 Totale 591 di cui 109 TSO ( 17 TSO da fuori regione ) 31 90 Bilancio Sociale 2012 Per quanto riguarda l’attività residenziale e semiresidenziale, questa viene assicurata attraverso una rete di strutture distribuite in tutto il territorio della ASP per un totale di 200 posti. A livello semiresidenziale l’unica struttura presente è il Centro Diurno di Potenza che ha 20 posti e che nell’anno 2012 ha garantito 6.060 giornate di assistenza. Il 90% della residenzialità viene invece garantita presso le Case Alloggio e gruppi appartamento che nell’anno 2012 hanno ospitato circa 200 malati psichiatrici con un totale di 63.274 giornate di presenza. Strutture residenziali Numero posti totale 152 Giornate ricovero/presenza 53.293 Centro Riabilitativo residenziale Avigliano CRR (9 pl) 9 3.285 Casa albergo Avigliano ( 12 pl) ; 12 4.345 2 gruppi appartamento: Lauria(n. 3 pl) , Trecchina(n. 7 4 pl) Totale 180 Progetti riabilitativi e laboratori presso le strutture residenziali. 2.351 11 Case alloggio : Ripacandida : (10 pl ) , Genzano (n. 10 pl) ,Maschito:( 10 pl ) , Il Sollievo PZ(15 pl) , Prometeo PZ(15 pl) , Benessere PZ (15 pl), Demetra Marsicovetere (15 pl) , Tramutola (12 pl) , Lauria (20 pl), Trecchina ( 15 pl) , Calvera (15 pl) ; 63.274 Presso le strutture residenziali e semiresidenziali sono stati attivati Progetti riabilitativi e laboratori che hanno interessato gli ospiti ricoverati in stretta integrazione con le comunità locali dove agiscono le strutture; riportiamo l’elenco delle attività: -Lettura creativa e scrittura-Attività teatrale, con rappresentazione finale-Attività di fotografia- Laboratorio di cucito e maglieria- Progetto LabForet di educazione ambientale, con escursioni- Progetto Poesia- Progetto ortoterapia- Progetto pesca- Progetto “l’arte di riciclare differenziandoci”- Corso di “ cucina ,genio e follia”Progetto cartapesta- Progetto “Il Carnevale nella storia “ con elaborazione di calendario,allestimento set fotografico in cui gli utenti sono protagonisti - Progetto Pittura con mostre finali itineranti- Progetto “Educazione alimentare”- Progetto www.it ……di informatica- Progetto “il Carnevale nella storia”- Progetto l’isola dei coralli con realizzazione di oggettistica- Progetto “il corpo in movimento”- Progetto scientificamente, con laboratorio didattico all’aperto- Progetto Body building e taekwondo. -Stesura del libro “le Nostre, le vostre e le altre “, inerente le ricette di torte preparate per la manifestazione annuale dedicata alla salute mentale. Tra gli interventi riabilitativi sono compresi anche i soggiorni estivi al mare, le gite , i soggiorni alle terme,la partecipazione a concerti, feste, manifestazioni varie culturali e artistiche promosse dalla comunità locale per contrastare lo stigma e favorire l’integrazione sociale. Altri Progetti e attività. Attività di art terapy e musico-terapia presso i CSM dell’ASP. E’ in itinere il Progetto “Residenzialità leggera e supporto all’abitare”, finanziato dalla Regione con 350.000,00 euro. Prevede l’attivazione di case popolari assegnate dall’ATER in cui inserire utenti, in carico al DSM, gestiti dal personale ASP (educatori) ,con assistenza per fasce orario.Sono state individuati dall’Ater n. 2 appartamenti a Banzi, n. 2 a Rionero ed n. 1 a Potenza. Si è in attesa della consegna degli appartamenti per organizzarne la gestione . 91 Bilancio Sociale 2012 Don Uva :E’ stata nominata con Delibera del Direttore Generale n. 164 /2012 una Commissione Aziendale il cui Presidente è il Direttore DSM con il compito di valutare i pazienti dichiarati dimissibili dall’UVBR di Potenza ma che continuano a permanere nella struttura Don Uva. Sono stati effettuati incontri c/o la Direzione Sanitaria del Don Uva stabilendo i criteri e gli strumenti per la rivalutazione psicopatologica, clinica e sociale dei pazienti . MMG: E’ stato effettuato un incontro con i MMG della Provincia di Potenza sul tema “Gli esordi psicotici “ e la “depressione mascherata “ nel CSM di Potenza.E’ stato elaborato un progetto sul monitoraggio Qt e QTc , antipsicotici ed eventi aritmici “nel CSM di Lauria. Linee guida : Sono state adottate le linee guida dell’Associazione Psichiatrica Americana sul “Delirium “e “Demenza”. Attivazione nel DSM del Centro “Salute Mentale Donna “con punti ambulatoriali nel P.O. di Chiaromonte e nel CSM di Lauria; successivamente sarà coinvolto il CSM del Vulture –Melfese e l’ A.O. San Carlo . E’ stato elaborato per la Regione il Progetto sulla “Prevenzione della depressione post –partum”. E’ stato elaborato per la Regione il Progetto “Salute mentale dei minori nelle carceri” e ” Salute mentale dei detenuti nelle Carceri”. In relazione al D.Lgs 230 /99 e al DPCM 2008 il DSM dell’ASP ,in collaborazione con lo psichiatra convenzionato, si assicurano interventi nel carcere di Potenza, partecipando alla valutazione e presa in carico dei detenuti affetti da disturbi psichici. Nel carcere minorile la cooperazione è più stretta grazie all’attivazione di un ambulatorio psichiatrico quindicinale con la presenza di uno psichiatra, uno psicoterapeuta e un assistente sociale. Ospedale Psichiatrico Giudiziario. In relazione all’art. 3 ter della L.9/2012 che ha previsto la chiusura definitiva degli OPG, il Gruppo Tecnico del Macrobacino OPG Barcellona Pozzo di Gotto (Puglia, Basilicata,Calabria e Sicilia) ha elaborato un accordo programmatico ai fini delle dimissioni dei pazienti internati. Tale accordo è stato siglato dalle suddette Regioni con presa d’atto da parte della Regione Basilicata. Ad oggi i pazienti internati negli OPG afferenti alla nostra Regione sono n. 7 .E’ stato proposto di attivare in Basilicata una struttura alternativa all’OPG( 10 pl) in cui inserire i pazienti internati o i pazienti ai quali saranno applicate misure di sicurezza. E’ ancora in corso il Progetto ” Promozione della salute mentale e diritti di cittadinanza finanziamento europeo, vincolato al DSM, attraverso il quale attuare interventi riabilitativi nel CSM. “,con Inserimento lavorativo degli utenti psichiatrici. Sono stati inseriti alcuni utenti nel Progetto Macht e nel Progetto Copes . Prevenzione ed educazione sanitaria. Annualmente nell’ambito delle manifestazioni delle Pro Loco e di altre associazioni, in molti Comuni della ASP vengono organizzate giornate dedicate alla salute mentale con il coinvolgimento della comunità locale . Analogamente in occasione delle festività si organizzano incontri con i cittadini, il Volontariato e le Associazioni territoriali all’interno delle strutture residenziali.Sono stati realizzati incontri con le Scuole per informare sul disagio psichico;parallelamente viene effettuato ogni anno il corso EDA sull’alfabetizzazione ed educazione permanente degli utenti psichiatrici inseriti nelle case alloggio, da parte di insegnanti delle Scuole. Attività di Ricerca. Il DSM ha partecipato alla ricerca : -dell’Istituto Mario Negri su “ studio randomizzato controllato sull’intervento di rete sociale in pazienti con schizofrenia e marcato ritiro sociale “ - ETAS del Centro Studi e Ricerche in psichiatria di Torino sull “’Epidemiologia e trattamento appropriato della schizofrenia”. 92 Bilancio Sociale 2012 3.2.5 L’USO DEL FARMACO Nell’anno 2012 la spesa farmaceutica convenzionata dell’ASP ha fatto registrare una riduzione del 14,6% circa (in termini di spesa netta SSN) rispetto all’anno 2011 e una diminuzione dei consumi del 3,3%. La distribuzione per conto (DPC) dei farmaci PHT evidenzia, invece, un aumento dei consumi determinato dall’incremento delle prescrizioni specialistiche e dal contestuale aumento dell’erogazione di tali farmaci nella modalità distributiva DPC (distribuzione per conto) rispetto alla Convenzionata, con una spesa quasi invariata, grazie alla diminuzione del prezzo dei farmaci senza brevetto. La U.O. Farmaceutica Territoriale, oltre a trasmettere periodicamente ai distretti le rilevazioni effettuate dalla Ditta Marno sulla spesa farmaceutica e sui profili prescrittivi dei MMG per i seguiti di competenza, ha eseguito con sistematicità i controlli di congruità sui consumi di ossigeno liquido rispetto ai piani terapeutici rilasciati agli aventi diritto dai Centri Accreditati e dai Centri di Pneumologia, attività di controllo che ha consentito rilevanti risparmi. Ancora nel 2012 sono stati effettuati controlli sulla regolarità prescrittiva dei farmaci con particolari limitazioni, in particolare di quelli distribuiti direttamente dalla farmacia territoriale di Potenza, e sugli inibitori di pompa protonica prescritti dai MMG dell’ASP. Sugli aspetti critici dei profili prescrittivi dei MMG, l’U.O.C. Farmaceutica Territoriale ha condotto nel 2012 18 audit con la classe medica nell’ambito territoriale di Venosa, di cui 4 a livello di distretto (Venosa, Lavello, Rionero e Melfi) e 14 con i singoli medici. Sul versante dell’appropriatezza prescrittiva del farmaco e della vigilanza sul buon uso del farmaco e sulle possibili reazioni avverse, con ricadute positive anche sul versante della spesa, è attiva anche l’U.O.S. di Farmacologia Clinica che, anche nel 2012 ha sviluppato una serie di azioni in tale direzione. Si richiamano di seguito le più importanti: Risposte ai quesiti inviati per posta elettronica dai Medici di Medicina Generale circa la erogabilità dei farmaci e il loro utilizzo, e sulle problematiche riferite ai meccanismi d’azione dei farmaci o alle associazioni corrette degli stessi; Comunicazione per il trattamento farmacologico dei disturbi psicotici nei Pazienti affetti da demenza e notifica agli Specialisti della relativa direttiva AIFA; Comunicazione ai MMG relativo all’utilizzo degli Inibitori della Pompa acida; Valutazione delle istanze di erogazione di farmaci off-label per patologie oncologiche; Stesura del Protocollo di Studio sulla Prevalenza delle Malattie Inguaribili dell’Età Pediatrica nel Territorio della ASP di Potenza; Stesura del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Unico (P.T.O.U.) Incontri riguardanti audit in Medicina Generale sul corretto uso dei farmaci (n.79); Verifica dell’appropriatezza prescrittiva dei MMG e Medici Specialisti; Contatti con i MMG, PLS e Specialisti Ospedalieri per la discussione di casi di sospette reazioni avverse ai farmaci; Connessione con la rete Nazionale di Farmacovigilanza per l’invio di 148 schede di rilevazione. Tale attività ha permesso il raggiungimento del Gold Standard fissato dall’ OMS, per la Regione Basilicata, in tema di Farmacovigilanza; Incontri con Specialisti Diabetologi finalizzati all'appropriatezza prescrittiva di farmaci ipoglicemizzanti orali ed insuline ad alto costo e di farmaci prescrivibili per le terapie di malattie concomitanti al diabete, come l'ipertensione e l'iperlipidemia (SARTANI e STATINE a brevetto non scaduto); Incontri con Specialisti Neurologi finalizzati alla corretta prescrizione di antipsicotici di vecchia e nuova generazione a pazienti affetti da demenza; 93 Bilancio Sociale 2012 Gestione di problematiche connesse alla interruzione di erogazione gratuita di benzilpenicillina per scadenza di brevetto. Va infine ricordato che nell’anno 2012 si è avuto l’ insediamento della Commissione Terapeutica Ospedaliera Unica della ASP di Potenza (Delibera n. 871 del 10/10/2011) e della Commissione per l’Appropriatezza Prescrittiva della ASP di Potenza (Delibera n. 817 del 26/09/2011). 3.2.6 L’EMERGENZA-URGENZA Il DIRES - Dipartimento Interaziendale Regionale Emergenza Sanitaria” è stato istituito con la L.R. 12/08. Il Sistema Sanitario dell’Emergenza Urgenza in Basilicata ha una dimensione regionale ed è regolamentato dalla L.R. 21/99, che istituisce “Basilicata Soccorso” quale organismo comune delle Aziende Sanitarie Regionali. Basilicata Soccorso ai sensi della predetta normativa ha il compito di gestire e coordinare l’intero sistema quale entità organizzativa complessa di integrazione funzionale fra il sistema di allarme sanitario, il sistema territoriale di soccorso e la rete ospedaliera. Il servizio 118 è stato avviato, in maniera sperimentale, il giorno 3 maggio 2004, in dotazione ridotta rispetto alle previsioni della L.R. 21/99. Da quella data si è avuta un’implementazione progressiva di risorse (mezzi e personale), senza però raggiungere ad oggi il regime previsto. L’organizzazione di Basilicata Soccorso prevede - 1 Centrale Operativa Unica Regionale ubicata a Potenza - 57 Postazioni Territoriali di Soccorso mobili + 7 Postazioni fisse così strutturati: a. 36 PTS I° livello (Ambulanze di Primo Soccorso con Autista Soccorritore ed I.P.) b. 15 PTS II° livello (Auto Mediche con Medico ed Infermiere Autista) c. 7 PTS III° livello (Postazioni fisse di Primo Soccorso in sede di Ospedali Distrettuali non accreditati al trattamento dei pz acuti) d. 6 PTS IV° livello (Autoambulanze tipo A1 con Autista Soccorritore, I.P. e Medico dell’Emergenza Sanitaria - 2 Basi di Elisoccorso (Potenza e Matera). Attualmente sono attive: - Centrale Operativa - 23 PTS I° Livello (22 H24 e 1 H12) - 7 PTS IV Livello, di cui 5 dislocati presso gli Ospedali sede di PSA. 94 Bilancio Sociale 2012 Il Sistema di Emergenza si interfaccia con -4 Pronto Soccorso Attivi; 1 DEA di I° livello, con sede presso l’Ospedale “Madonna delle Grazie”di Matera; 1 DEA di II° livello con sede presso l’Azienda Ospedaliera “Ospedale San Carlo” di Potenza; 8 Ospedali Distrettuali; il Centro Regionale Riferimento Trapianti, e con il Centro Riferimento Oncologico – Struttura Ospedaliera con sede a Rionero in Vulture. Nell’ottica di una progressiva implementazione del sistema, oltre al raggiungimento dello stato di regime dello stesso, vi è l’obiettivo di una maggiore integrazione con i servizi ospedalieri afferenti all’Area dell’Emergenza e, nella prospettiva di una dimensione capillare del servizio, di una presenza più funzionale sul territorio, con l’assolvimento di compiti anche di natura assistenziale nelle aree più disagiate (ambulatori mobili aree rurali, postazioni fisse di primo soccorso, ecc). Con riferimento alle azioni svolte nell’anno, anche nel 2012 è stata garantita la piena continuità di tutte le attività assegnate al DIRES, oltre al pieno coordinamento della rete regionale per l’Emergenza/Urgenza. Sul versante della collaborazione alla rete extraregionale dell’Emergenza/Urgenza, l’impegno è stato rivolto in particolare al soddisfacimento di quanto previsto dalla Convenzione Regionale con il Bambin Gesù di Roma per le problematiche pediatriche nonché con le Centrali Operative limitrofe per la gestione coordinata di eventi di confine. Si rappresenta, inoltre, che in occasione dell’esercitazione nazionale della Protezione Civile del 15 dicembre 2012, relativa alla simulazione di un evento sismico in Basilicata con interessamento della Campania e della Calabria, è stato organizzato un vasto coordinamento extraregionale che ha visto al centro il DIRES. Con riferimento alla Rete per l’emergenza coronarica, è stata garantita la piena collaborazione da parte del DIRES alla revisione del Protocollo PDTA per lo sviluppo della rete regionale per l’IMA. INTERVENTI DEL DIRES BASILICATA ANNO 2012 Mezzi INDIA 01 INDIA 02 INDIA 03 INDIA 04 INDIA 05 INDIA 07 INDIA 08 INDIA 09 INDIA 10 INDIA 11 INDIA 12 INDIA 13 INDIA 14 INDIA 17 INDIA 18 INDIA 19 INDIA 20 INDIA 21 INDIA 22 INDIA 23 Postazione PESCOPAGANO (OSPEDALE) BRIENZA SANT'ARCANGELO LAGONEGRO (OSPEDALE) MARATEA (OSPEDALE) CHIAROMONTE (OSPEDALE) SAN COSTANTINO ALBANESE MEZZANA FRIDO VIGGIANELLO MATERA (VIA TRIESTE) FERRANDINA C.ENEA TRISAIA SS106 POLICORO (OSPEDALE) BERNALDA MUROLUCANO (OSPEDALE) S.MAURO FORTE TURSI CALVELLO TRICARICO (OSPEDALE) IRSINA Missione attivate 369 1129 569 495 344 731 375 164 321 2037 964 768 1554 1270 1012 302 771 330 639 441 95 Bilancio Sociale 2012 INDIA 24 INDIA 25 INDIA 26 INDIA 27 INDIA 28 ALFA 01 MIKE 01 MIKE 02 MIKE 03 MIKE 04 MIKE 05 MIKE 06 MIKE 07 MIKE 08 MIKE 09 MIKE 10 SKT 01 SKT 02 MOLITERNO CORLETO P. LAVELLO GENZANO SATA MELFI SENISE POTENZA (VIA APPIA) POTENZA (OSPEDALE) MELFI (OSPEDALE) VENOSA (OSPEDALE) VILLA D'AGRI (OSPEDALE) MATERA (OSPEDALE) GRASSANO TINCHI (OSPEDALE) LAURIA (OSPEDALE) STIGLIANO (OSPEDALE) ELIPOTENZA ELIMATERA 397 234 890 698 82 890 2891 2847 1708 1389 934 1942 800 1577 931 492 442 238 96 Bilancio Sociale 2012 3.3 LA QUALITA’, LA COMUNICAZIONE e IL MIGLIORAMENTO DELL’ASSISTENZA 3.3.1 IL RISK MANAGEMENT Nell’ambito delle politiche aziendali in materia di miglioramento dell’appropriatezza clinica e organizzativa e di sviluppo della sicurezza del paziente, l’Azienda Sanitaria ASP di Potenza, con deliberazione n. 387 dell’11 maggio 2012, ha inteso istituire formalmente la funzione aziendale di Risk Management, nominando i componenti del “Gruppo di Coordinamento Aziendale Risk Management” e affidando il ruolo di Presidente del Gruppo al Direttore Sanitario. La composizione del Gruppo riflette, attraverso le professionalità presenti al suo interno, le diverse linee di attività in cui è possibile intercettare il rischio, per realizzare gli interventi correttivi necessari, con riferimento ai processi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Nell’istituire il Gruppo è prevalsa, quindi, la dimensione interdisciplinare, di coordinamento ed integrazione tra funzioni . Inoltre, inserendo tra i componenti del Gruppo, un rappresentante di Cittadinanza Attiva TDM, si è voluto dare particolare rilevanza alla partecipazione dei cittadini/utenti nel loro ruolo di fruitori e agenti del miglioramento dei servizi oltre che di “segnalatori” di eventuali rischi, incidenti e/o disfunzioni. Il Gruppo in parola si è insediato in data 14/06/2012 e, adempiendo ad uno dei compiti assegnatigli dalla citata deliberazione n. 387/2012, ha lavorato alla stesura del Piano di Risk Management per l’annualità 2012, dibattendo al suo interno sugli obiettivi da perseguire e sulle azioni da mettere in campo per una gestione integrata del rischio, a partire dall’analisi dei rischi e degli errori maggiormente rilevanti, per frequenza e significatività, nell’ambito dell’Azienda. Il Gruppo di Coordinamento Aziendale ha posto attenzione a muoversi all’interno di una logica gestionale di sistema del rischio, discutendo e anticipando anche altri temi importanti da sviluppare nelle successive annualità 2013 e 2014. Il sistema di gestione del rischio nell’ azienda sanitaria deve essere un sistema integrato e capace di includere i seguenti ambiti: Il rischio clinico per gli assistiti che è direttamente o indirettamente legato all’attività assistenziale e clinica svolta dalla struttura; Il rischio occupazionale per l’operatore, direttamente collegato all’attività svolta (malattie professionali, infortuni sul lavoro, ecc); Il rischio ambientale derivante dallo stato fisico della struttura, degli impianti e delle tecnologie (rischio incendi, rischio da esposizione a radiazioni, rumori e campi magnetici, ecc.). Tutti questi aspetti saranno, nel lungo periodo, inclusi nella programmazione aziendale di risk management, nel rispetto delle competenze e delle responsabilità specifiche delle varie UU.OO. interessate e nel pieno coinvolgimento del personale e degli utenti. Dalla realizzazione delle attività di risk management che si andranno a programmare, ci si attende nel lungo periodo (ovvero nell’arco del triennio 2012-2014) il conseguimento dei seguenti risultati: - messa a regime di un sistema di rilevazione,valutazione e correzione dei rischi e degli errori; - sviluppo dell’ appropriatezza clinica e organizzativa, attraverso la revisione dei processi disfunzionali e/o a maggior rischio di errore e di in appropriatezza; - riduzione degli errori e dei sinistri; - riduzione dei costi del contenzioso; 97 Bilancio Sociale 2012 - crescita di una cultura della salute più attenta alla sicurezza del paziente e dell’operatore, e più vicina al paziente. Obiettivi strategici e linee d’intervento del Piano Risk Management 2012 L’obiettivo generale è quello di realizzare un sistema di Risk Management integrato, volto ad arginare le tipologie di rischio declinate in premessa, un sistema che sia basato sull’approccio per processi, nella convinzione che gli errori non vadano intesi solo come conseguenza dell’agire individuale bensì come conseguenza dell’agire organizzato (Reason, 1990). Dato l’obiettivo generale e stante la condivisione di un’ ottica di gestione del rischio centrata sull’organizzazione per processi, gli obiettivi specifici e le linee d’intervento del Piano di Risk Management anno 2012, approvato con deliberazione n.560 dell’ 11/08/2012, sono: - rilevazione, analisi e valutazione dei rischi nelle diverse articolazioni aziendali, a partire dai flussi informativi già esistenti, ed in particolare: Monitoraggio errori in sanità DM 11/12/2009- SIMES-Eventi Sentinella e raccolta richiesta di risarcimento; Monitoraggio errori in sanità DM 11/12/2009- SIMES-Denuncia Sinistri; Farmacosorveglianza (attività di ispezione e verifica); Disamina del contenzioso legale negli ultimi anni; Monitoraggio delle segnalazioni e reclami pervenuti dagli utenti/pazienti negli ultimi anni (Fonte:URP) per individuare le aree critiche anche a partire dall’esperienza diretta dell’utente. - migliorare la sicurezza per il paziente nell’ambito della terapia farmacologica, applicando le procedure necessarie attraverso la piena collaborazione degli operatori sanitari, anche in conformità a quanto contenuto nelle raccomandazioni ministeriali di seguito richiamate: n. 1 /2008 “ corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro di potassio – KCL- e da altre soluzioni concentrate contenenti potassio“; n. 7/2008 “prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”; , n. 10/2009 “ prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati” n. 12/2010 “ prevenzione degli errori in terapia con farmaci LOOK-ALIKE/SOUND-ALIKE ( farmaci LASA)” - individuare, in collaborazione con i servizi, standard, protocolli e procedure operative da applicare nei servizi e monitorare per prevenire gli errori. A tal proposito sono in fase di elaborazione due progetti da realizzare nell’annualità 2013, uno sulla prevenzione e gestione delle cadute dei pazienti nelle strutture sanitarie e l’altro sulla prevenzione delle infezioni ospedaliere. - promuovere negli operatori una concezione dell’errore intesa non come fallimento individuale ma come occasione per il miglioramento dell’intera organizzazione ed incentivare la buona prassi di segnalare gli eventi sentinella , segnalazione verso cui si registrano ancora diffuse resistenze. A tale scopo sarà attivato un forum sul sito aziendale per la segnalazione e discussione degli eventi avversi e degli eventi sentinella. - sensibilizzare gli operatori e gli utenti alla tematica della sicurezza e della prevenzione degli errori , e divulgare le iniziative intraprese in materia di risk management, attraverso la costruzione,sul sito aziendale, di un’area a ciò dedicata su cui pubblicare studi, ricerche, normativa, interventi, ecc. 98 Bilancio Sociale 2012 3.3.2. L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE L’Accreditamento Istituzionale è un istituto previsto dall’art. 8 quater del decreto legislativo 229/99 ed è riconosciuto dalla Regione a tutte le organizzazioni sanitarie pubbliche e private autorizzate che soddisfano i requisiti di qualità e che ne facciano specifica richiesta. Conferisce alle strutture sanitarie la condizione di soggetto idoneo ad erogare prestazioni e servizi a nome e per conto del Servizio Sanitario Nazionale. L’insieme di provvedimenti amministrativi in cui si inserisce hanno lo scopo di: ♦ fornire risposte pertinenti ai bisogni della collettività (autorizzazione a realizzare strutture sanitarie); ♦ garantire condizioni base di sicurezza (autorizzazione al funzionamento); ♦ garantire qualità delle prestazioni e dei servizi (accreditamento); ♦ assicurare un buon uso delle risorse e un monitoraggio continuo della quantità e qualità delle prestazioni erogate (accordi contrattuali) Le Finalità L’istituto dell’accreditamento contribuisce alla regolazione del sistema di offerta delle prestazioni e dei servizi sanitari, e garantisce che: ♦ i cittadini possano ottenere prestazioni e servizi di buona qualità da tutti i soggetti a cui si rivolgono esercitando il diritto di scegliere il luogo di cura e i professionisti; ♦ l’attività svolta dalla struttura sanitaria e dal professionista sia funzionale al disegno regionale di pianificazione dei servizi; ♦ le strutture effettuino le attività oggetto di accreditamento e che siano in grado di tenere sotto controllo le attività e i loro risultati. L’Accreditamento regionale rappresenta quindi il processo che porta a riconoscere se la struttura sanitaria soddisfa ulteriori requisiti di qualificazione come elementi di “buona organizzazione”, attraverso la definizione di standard e la messa in opera di processi di verifica finalizzati a valutare l’aderenza agli stessi da parte delle organizzazioni sanitarie. La Regione Basilicata con Delibera di Giunta n. 2753 del 30.12.2005 ha approvato il Manuale di Accreditamento Regionale delle strutture sanitarie pubbliche e private, ambulatoriali e di ricovero e cura che pone attenzione agli aspetti di integrazione sia professionale che di sistema adottando le modalità del miglioramento continuo e prevedendo che ciascuna struttura rappresenti se stessa aggregando le tre macroaree relative ai diritti dei pazienti, al sistema di supporto e ai percorsi assistenziali. L’attività nell’anno 2012. In coerenza con gli obiettivi regionali di salute e di programmazione economico-finanziaria delle Aziende Sanitarie della Regione Basilicata e con il Piano della Qualità aziendale dell’ASP , le azioni messe in atto nell’anno 2012 sono sintetizzate nel prospetto che segue. 99 Bilancio Sociale 2012 Audit di 2° parte in tutti i laboratori analisi dell’ASP, ospedalieri e territoriali. L’attività è stata preliminare agli audit sperimentali regionali -Individuazione elenco prodotti ospedali (attività non ancora ultimata) e nel DSM dell’ASP, predisposti nel rispetto della missione di ciascuna unità operativa e distinti per branca specialistica - verifica standard di prodotto pianificati a fine anno 2010 nelle uu.oo. di ortopedia , farmacie ospedaliere e di endoscopia digestiva degli ospedali di Melfi e Venosa e verificati a distanza di un anno. Per queste ultima due articolazioni organizzative , trattasi di ulteriori standard rispetto a quelli già monitorati nel 2011. Realizzazione di due audit clinici nell’ospedale di Melfi su performance cliniche da migliorare (parti cesarei primari e interventi fratture di femore con durata di degenza tra l’ammissione e l’intervento entro e non oltre due giorni ) che rivestono importanza strategica per l’ASP, previste dalla DGR n.298/2012 Predisposizione richieste di autorizzazione e accreditamento alla Regione Basilicata: -istanza di autorizzazione definitiva per il poliambulatorio di Rionero in Vulture; -istanza di autorizzazione e accreditamento provvisori per il trasferimento dell’USIB di Venosa e dell’unità operativa cure palliative presso l’ospedale distrettuale di Venosa; - istanza di autorizzazione e accreditamento provvisorio per il Centro prelievi di Moliterno. 3.3.3. Comunicazione e partecipazione. Negli ultimi anni, soprattutto nel settore sanitario, la comunicazione è diventata la chiave per migliorare complessivamente il rapporto fra Ente e cittadino passando da un modello unidirezionale,basato sull’informazione, ad un modello bidimensionale basato anche sull’ascolto. Dall’altra parte la comunicazione rappresenta anche uno strumento importante per sostenere il processo di coinvolgimento e responsabilizzazione del personale aziendale. Tenuto conto di tutto ciò, l’ASP nell’anno 2012 ha approvato il Piano di Comunicazione Aziendale 20122014,fissando gli obiettivi di comunicazione interna/esterna sotto sintetizzati. Obiettivi Comunicazione Interna 1) Consolidare un rapporto trasparente e leale fra Azienda e personale attraverso processi di informazione trasparenti, accessibili e continui ; 2) Rafforzare il senso di appartenenza e di identità di tutto il personale, al fine di generare una cultura dell’istituzione; 3) Rafforzare ,in tutto il personale, una cultura orientata alla relazione ed all’accoglienza del cittadino. Obiettivi Comunicazione Esterna 1) Condivisione delle scelte di politica sanitaria con i principali interlocutori istituzionali al fine di pervenire a soluzioni organizzative , per garantire i livelli di assistenza su tutto alla popolazione della ASP; 2) Rafforzare la capacità delle persone a governare la propria salute attraverso scelte e azioni responsabili ; 3) Facilitare e rendere trasparenti l’appropriata utilizzazione dei servizi da parte dei cittadini; 4) Valorizzare la partecipazione e l’ascolto dei cittadini, singoli e/o associati , nel processo di adeguamento e verifica dei servizi. 100 Bilancio Sociale 2012 Il perseguimento di tali obiettivi vengono assicurati attraverso una serie di strumenti istituzionali (URP, Ufficio Stampa, ecc.) integrati, soprattutto negli ultimi anni, da canali e piattaforme tecnologiche sempre più utilizzate (Portali, Siti, rete intranet, ecc). Informazione e comunicazione ai cittadini. La ASP garantisce la migliore informazione possibile ai cittadini-utenti attraverso la rete degli Uffici Relazioni con il Pubblico, i numeri verdi dedicati, il Sito Aziendale, i mezzi di comunicazione di massa, il televideo , campagne di informazione mirate , ecc. La rete degli URP L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), strutturato nelle tre sedi di Lagonegro, Potenza e Venosa e nei Punti Informativi e di Accoglienza funzionanti nelle strutture ospedaliere e distrettuali dell’ASP, è un servizio orientato al miglioramento del rapporto fra il cittadino e l’Azienda Sanitaria. Per il raggiungimento di tale finalità assicura le funzioni di informazione/accoglienza, tutela, partecipazione e verifica della qualità percepita dai cittadini. Per quanto riguarda l’attività di informazione e di accoglienza svolta dalla rete degli URP e suoi Punti Informativi, si evidenzia una consistente attività che annualmente supera i ventimila contatti. Modalità di presentazione delle richieste di informazione agli URP-Anni 2011-2012 MODALITA’ 2011 2012 Contatto telefonico 11145 47% 9691 47% Contatto diretto 12103 51% 10576 52% E.mail/lettera/fax 485 2% 288 1% 23733 100% 20555 TOTALE Tipologia del soggetto richiedente SOGGETTO RICHIEDENTE Cittadino 100% l’informazione agli URP -Anno 2012 TOTALE v.a. TOTALE 17684 86,0 Associazioni Tutela/Volontariato 232 1,0 Servizi/Uffici ASP 992 5,0 Altri Enti 408 2,0 Altro 1239 6,0 TOTALE 20555 100,0 % 101 Bilancio Sociale 2012 Tipologia del contenuto della richiesta – Anno 2012 CONTENUTO RICHIESTA TOTALE v.a. Orientam. logistico/recapiti telef. TOTALE % 7901 38,0 Iter per accedere ai servizi 9471 46,0 Altro 3183 16,0 TOTALE 20555 100,0 L’ Ufficio Stampa L’ASP assicura attraverso l’ Ufficio Stampa l’informazione destinata all’esterno ed in particolare ai mass media; l’Ufficio Stampa è quindi il punto di collegamento tra l’Azienda ed i Media e favorisce il dialogo con i cittadini, le associazioni e la comunità , assicurando trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni provenienti dall’interno dell’organizzazione sanitaria. Gli interlocutori dell’Ufficio Stampa sono diretti (giornali, televisioni, radio, riviste, agenzie di stampa, portali, ecc) e indiretti (cittadini, stakeholder). Attività Anni 2011-2012 Attività Anno 2011 Anno 2012 Comunicati stampa 168 150 Conferenze Stampa 1 1 Il Sito Aziendale www.aspbasilicata.net Il portale dell’ASP www.aspbasilicata.net è attivo già dal 2009 e rappresenta senz’altro uno degli strumenti di comunicazione maggiormente utilizzati e con una prospettiva di sviluppo notevole . Il Sito infatti è uno strumento di comunicazione integrata che assicura costantemente : -gli obblighi della comunicazione istituzionale ( albo on-line, informazioni su trasparenza valutazione merito, privacy, concorsi-bandi.avvisi appalti, ecc); - la comunicazione interna rivolta al personale dell’ASP; - la comunicazione esterna rivolta ai cittadini, associazioni, Enti, imprese ecc. Il Portale dell’ASP in questi ultimi anni di attività ha visto crescere costantemente l’utenza e con riferimento al biennio 2011-2012 si riportano di seguito alcuni indicatori di utilizzo. Sito Internet “www.aspbasilicata.net” – Dati accessi Anni 2011-2012. Indicatori di utilizzo Numero visitatori unici Numero visite Visualizzazioni di pagina Pagina/visita Anno 2011 Anno 2012 162.570 414.212 1.872.402 4,52 203.901 541.420 2.333.188 4,31 102 Bilancio Sociale 2012 Durata media visita % nuove visite 03:16 37,41 04:04 36,03 600000 500000 400000 2011 300000 2012 200000 100000 0 Visit unici Num.visite La tutela dei cittadini-utenti. Porre il cittadino al centro dell’organizzazione dei servizi sanitari e quindi del lavoro quotidiano degli operatori è uno dei valori fondanti dell’Azienda Sanitaria; in tale contesto la tutela del cittadino-utente è una priorità assoluta della politica sanitaria aziendale che vede nel reclamo e nell’ascolto del cittadino in generale , anche una occasione l’adeguamento dei nostri servizi. La ASP garantisce le funzioni di tutela del cittadino attraverso un Regolamento e la rete degli Uffici Relazioni con il Pubblico e dove presente, in stretto accordo con le Associazioni di tutela dei cittadini in primo luogo Cittadinanzattiva-TDM. Negli ultimi due anni (i dati aggregati delle tre ex ASL sono disponibili dal 2011), si è avuta una diminuzione dei reclami/segnalazioni di disservizio pervenuti all’URP e una crescita degli apprezzamenti e elogi. Con riferimento all’anno 2012 rileviamo che buona parte dei reclami/segnalazioni (il 74%) riguardano l’area dell’assistenza specialistica e territoriale nonché il percorso tecnico-amministrativo per accedere ai servizi (cup, ticket, autorizzazioni, ecc); il restante 20% interessa complessivamente l’assistenza sanitaria di base, l’area della prevenzione e l’assistenza ospedaliera. Per quanto riguarda le problematiche poste dai cittadini , queste riguardano prevalentemente i tempi , gli aspetti burocratici-amministrativi, gli aspetti tecnico-professionali e l’informazione e trasparenza sui servizi; da segnalare che un 10% riguardano aspetti relazionali e dell’umanizzazione. Tutte le segnalazioni comunque sono state occasioni per promuovere ove necessario, azioni di miglioramento e di adeguamento dei servizi sanitari . Segnalazioni per tipologia Anni 2011- 2012 TIPOLOGIA DELLA SEGNALAZIONE 2011 2012 v.a. % v.a % Segnalazione di disservizio 196 71% 115 53,0 Reclamo 61 22% 70 32,0 103 Bilancio Sociale 2012 Suggerimenti/proposte Apprezzamento/ringraziamento/Elogio 16 6% Segnalazione impropria 2 1% TOTALE GENERALE 275 100,0 8 4,0 25 11,0 218 100,0 SEGNALAZIONI / RECLAMI PER LIVELLO DI ASSISTENZA INTERESSATO Anno 2012. Segnal/Reclami LIVELLO DI ASSISTENZA v.a % 1 - ASSISTENZA SANITARIA IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO 13 7,0 2 – ASSISTENZA SANITARIA DI BASE 13 7,0 75 40,0 4 – ASSISTENZA OSPEDALIERA 11 6,0 5 -ASSISTENZA RESIDENZIALE A NON AUTOSUFFICIENTI E LUNGODEGENTI STABILIZZATI 1 1,0 6 – AREA SUPPORTO TECNICO/AMMIN. AI SERVIZI SANITARI 63 34,0 7- ALTRO NON CLASSIFICABILE 9 5,0 TOTALE SEGNALAZIONI 185 3– ASSIST. TERRITORIALE SPECIALISTICA,SEMIRESIDENZIALE E 100,0 104 Bilancio Sociale 2012 Segnal/reclami per Livello di Assistenza Anno 2012. 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Ass sanit. Amb Ass. Sanitaria di vita e lavoro di base Ass. Special, Ass. ospedalera Ass. residenz. Area supp. semi, e terr. Non autoss Tecnico/amm. Altro SEGNALAZIONI/RECLAMI PER AREA TIPOLOGICA – Anno 2012 % Segnal/Reclami AREA TIPOLOGICA v.a. % 1 – ASPETTI RELAZIONALI E DELL’UMANIZZAZIONE 18 9,0 2 – INFORMAZIONE E TRASPARENZA SUI SERVIZI 22 11,0 3 – ASPETTI LEGATI AL TEMPO 74 36,0 4 – ASPETTI ALBERGHIERI E DEL COMFORT 4 2,0 5 – ASPETTI STRTTURALI E LOGISTICI 5 2,0 6 – ASPETTI TECNICO-PROFESSIONALI 36 17,0 7– ASPETTI BUROCRATICI/AMMNISTRATIVI/ORGANIZZATVI 44 21,0 8 – ALTRO 4 2,0 TOTALE 207 100,0 SEGNALAZIONI/RECLAMI PER AREA TIPOLOGICA – Anno 2012 80 60 40 20 0 Relaz/Uman Infor/Trasp Tempo Alb/Comf Strutt/log Tecn/prof Bur/Amm Altro 105 Bilancio Sociale 2012 La Partecipazione dei cittadini. Nell’ASP la partecipazione dei cittadini è considerata un fattore strategico fondamentale attraverso il quale verificare costantemente il funzionamento dei servizi sanitari e quindi adeguarli anche secondo le esigenze e bisogni espressi dai cittadini/utenti; la partecipazione diventa quindi ,uno strumento fondamentale per elevare il diritto di cittadinanza e superare la logica autoreferenziale dei servizi sanitari. In tale ottica sono state svolte azioni volte a ottimizzare la collaborazione con le Associazioni di Volontariato e di tutela ed avviare programmi di verifica dei servizi con la partecipazione dei cittadini. Le attività svolte nell’anno 2012 possono essere così sintetizzate: pubblicizzazione della Relazione annuale sui reclami e dei report trimestrali ; pubblicizzazione del report finale sulle indagini relative alla qualità percepita dagli utenti nei servizi di laboratorio analisi; apertura sul sito di una finestra per evidenziare le collaborazioni con le Associazioni di Volontariato; collaborazione con il Comitato Misto Consultivo soprattutto per quanto riguarda la tutela dei cittadini. - La valutazione dei servizi da parte degli utenti. Al fine di adeguare costantemente i servizi sanitari alle esigenze degli utenti, l’ASP già da alcuni anni svolge indagini sulla qualità percepita dagli utenti che si rivolgono ai nostri servizi ospedalieri e territoriali. Nel triennio 2010/2012 , attraverso il Piano della Qualità Aziendale sono state programmate e realizzate le indagini rappresentate nello schema che segue. Anno Tipologia Servizio 2010 Assistenza Specialistica 2011 Assistenza Ospedaliera 2012 Laboratorio analisi Servizi oggetto dell’indagine Poliambulatorio di Genzano, Villa d’Agri e Senise Pronto Soccorso Attivo di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri Servizi di Chiaromonte, Lagonegro, Lauria, Maratea , Potenza, Melfi, Venosa e Villa d’Agri Campione utenti intervistato 426 utenti 377 ricoverati 815 utenti Il Report finale delle Indagini è stato inviato ai Responsabili dei servizi per la organizzazione, ove necessario, di azioni di miglioramento ed è stato pubblicato sul Sito aziendale per renderlo pubblico ai cittadini ed Associazioni. L’Indagine sui Laboratori Analisi (Anno 2012) Gli utenti intervistati danno una valutazione complessiva del servizio più che buona con un indice che sul totale ASP, supera il valore 4; tale giudizio, a parte qualche piccola variazione, è confermato in tutti i Laboratori Analisi. Indice : Valutazione complessiva del servizio 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Chiaromont e Lagonegro Lauria Marat ea Melf i Pot enza Venosa Villa d'Agri Tot ale ASP 106 Bilancio Sociale 2012 All’interno di questo giudizio nettamente positivo, il grafico 1 rappresenta comunque per i vari aspetti indagati, una situazione sicuramente differente che possiamo sintetizzare nel seguente modo: - - - un giudizio nettamente positivo, superiore anche al valore 4.1 della valutazione complessiva, a riguardo della prestazione del prelievo (professionalità , competenza, cortesia e gentilezza del personale); un giudizio ancora positivo che si attesta sul valore 4 ( Buono) per altri aspetti della prestazione (informazioni ricevute dal personale sul ritiro referto, organizzazione del servizio per il rispetto della riservatezza e dignità dell’utente , igiene e pulizia dell’Ambulatorio del prelievo) ma anche sulla cortesia e disponibilità del personale del ticket; un giudizio fra il Sufficiente e Buono (3.5) sugli aspetti che riguardano la pulizia dei servizi igienici, il comfort della sala di attesa del Laboratorio e la segnaletica interna; un giudizio che si concentra sul sufficiente / così così (3.0) per gli aspetti riguardanti il tempo di attesa per il prelievo, la disponibilità dei parcheggi e il tempo di attesa per il pagamento del ticket, aspetto questo fra i più critici (2.8). In conclusione e tenuto conto dei dati sopra riportati, si può senza dubbio affermare che gli utenti dei Servizi di Laboratorio Analisi della nostra ASP , esprimono una valutazione sicuramente positiva del servizio soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnico – professionali, quelli relazionali e anche igienico-sanitari; alcuni giudizi di criticità si evidenziano nell’ accesso alla struttura (parcheggi) e sui tempi di attesa (pagamento ticket e attesa per il prelievo. Grafico 1 - Valutazione del Servizio in base agli Indici- Tutti i Laboratori - Totale ASP Valutazione complessiva servizio Tempo di attesa per consegna refer Informazioni ricev dal person Rispetto riservat. E dignità Tempo di attesa per prelievo Cortesia e gent. Person prelievo Profession. E compet person. Prelievo Igiene e Pulizia Ambul. Prelievo Pulizia serv igienici Confort. Sala di attesa Tempo di attesa ticket Cortesia e gent. Pers. Ticket Segnaletica interna Disponibilità parcheggi 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 107 Bilancio Sociale 2012 4 Relazione Sociale Bilancio Sociale 108 Bilancio Sociale 2012 4.1 LE RISORSE UMANE Le risorse umane sono la componente fondamentale di una prestazione sanitaria. La qualità dei servizi sanitari, infatti, dipendente in grande misura dalle capacità tecnico-professionali e relazionali dell’operatore ed è per questo motivo che l’attenzione della ASP in questo settore è stata dedicata verso due obiettivi fondamentali: - il benessere organizzativo ; la formazione del personale . Va anche detto però che la politica di gestione delle risorse umane negli ultimi anni è stata influenzata dai processi di riordino e razionalizzazione della rete ospedaliera e territoriale nonché dai provvedimenti nazionali e regionali, di limitazione della spesa; in tale contesto l’ASP ha attivato un forte coinvolgimento interno per pervenire a soluzioni organizzative volte all’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche in modo da continuare a garantire livelli di assistenza adeguati ai bisogni del territorio. 4.1.1- IL PERSONALE AZIENDALE. Il personale aziendale dipendente, al 31.12.2012, è costituito da 2.674 unità dei quali 2.539 a tempo determinato e 135 a tempo indeterminato; il 77% (2.059) appartiene all’area del comparto e il rimanente 23% (616) all’area della dirigenza; il 55% del personale sono donne. La suddivisione per ruolo è rappresentato dalla tabella che segue. Ruolo Num. Unità % Ammnistrativo 281 10,50 Professionale 10 0,50 Sanitario 1845 69,0 Tecnico 538 20,0 Totale 2674 100,0 2000 1500 1000 500 0 Ammnistrat Profession Sanitario Tecnico Il personale opera nei vari servizi ospedalieri, territoriali e tecno-amministrativi della ASP e risulta distribuito secondo la tabella seguente (dati indagine di Clima interno). Servizi Num.unità % Dires 270 10,0 Ospedali 1435 54,0 Distretti 375 14,0 Dip.Prev 256 10,0 Dip.Sal.Ment 118 4,0 Tec. Amm 218 8,0 Totale 2672 100,0 109 Bilancio Sociale 2012 1500 1000 500 0 Dires Ospedali Distretti Dip.Prev. Dip.Sal.Men Tecno-Amm Per quanto riguarda i servizi di medicina generale, pediatria di base, continuità assistenziale e specialistica convenzionata , questi vengono assicurati da personale convenzionato; nell’anno 2012 tutti questi servizi hanno interessato un totale di 869 medici. Servizi Numero Medici Medicina Generale 334 Pediatria libera scelta 38 Continuità assistenziale 265 titolari 147 sostituti Specialistica convenzionata 68 Veterinari specialisti 17 Totale 869 Inoltre l’ASP intrattiene una serie di convenzioni/consulenze, con professionisti, Università e Altre Aziende , per garantire servizi non altrimenti erogabili con le risorse interne. Tali attività , anche se fortemente limitate negli ultimi anni , riguardano alcuni servizi di consulenza presso il Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare di Chiaromonte, la consulenza religiosa negli Ospedali, l’assistenza domiciliare dei malati oncologici , l’attività odontoiatrica per pazienti diversamente abili, la consulenza aeronautica del DIRES, l’attività di addetto stampa, ecc. Osservando l’andamento del personale dipendente negli ultimi tre anni si evidenzia una diminuzione di 100 unità;tale diminuzione ha interessato sia il personale a tempo determinato sia quello a tempo indeterminato. TI 2559 Anno 2010 TD 214 TI= Tempo Indeterminato Totale 2773 TI 2561 Anno 2011 TD 194 Totale 2755 TI 2539 Anno 2012 TD 135 Totale 2674 TD= Tempo Determinato 3500 3000 2500 2000 1500 1000 Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 110 Bilancio Sociale 2012 Di conseguenza anche la spesa del personale nel triennio ha subito una flessione di 4 mln di euro che ha interessato tutti i ruoli ; da segnalare comunque che nell’anno 2012, pur in presenza delle note misure restrittive , al fine di garantire la continuità dei servizi, le poche assunzioni di personale hanno riguardato prevalentemente figure sanitarie (medici, infermieri, ecc) tanto è vero che nel biennio 2011-2012 solo la spesa del personale sanitario ha registrato un lieve incremento. Nell’anno 2012 la spesa del personale dipendente rappresenta il 21,37% del totale ASP. Ruolo Amministrativo Ruolo Professionale Ruolo Sanitario Ruolo Tecnico Totale costo Anno 2010 (Consuntivo) 10.475.127 Anno 2011 (Consuntivo) 10.038.000 Anno 2012 (PreConsuntivo) 9.746.000 822.286 711.000 648.000 111.819.914 20.057.695 143.175.022 109.858.000 19.026.000 139.633.000 110.312.000 18.428.000 139.134.000 150000 145000 140000 135000 130000 125000 120000 Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Le relazioni sindacali aziendali Nell’anno 2012 è stato istituito l’Ufficio Relazioni Sindacali Aziendali nella convinzione che i profondi processi in atto (riordino della rete ospedaliera e territoriale, provvedimenti di limitazione della spesa, ecc ) con conseguente rivisitazione delle politiche di gestione delle risorse umane, possano essere efficaci solo se accompagnati dalla più ampia partecipazione degli stakeholders e, in particolare, dei soggetti sindacali e del personale dipendente. La Direzione Strategica della ASP ha voluto imprimere una nuova impostazione al sistema delle relazioni sindacali aziendali, iniziando con la rideterminazione della composizione della delegazione trattante di parte 2 pubblica e con l’accredito formale dei soggetti sindacali. 3 È stata rivisitata la procedura operativa in uso per la fruizione dei permessi sindacali , rimettendo in capo ai Direttori/Responsabili delle strutture aziendali la responsabilità di garantire la funzionalità del servizio di appartenenza del dipendente interessato. 2 L’attuale delegazione trattante di parte pubblica, ex Deliberazione n. 252/2012, è composta dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore dell’U.O.C. Gestione del Personale ed è assistita dalla Responsabile delle Relazioni Sindacali Aziendale. 3 Deliberazione n. 679/2012 “Determinazione e riparto del contingente dei permessi sindacali per il personale delle aree negoziali della dirigenza e del comparto per l’anno 2012. Approvazione “Modalità operative per la fruizione dei premessi sindacali personale dipendente di tutte le aree contrattuali”. 111 Bilancio Sociale 2012 Durante l’anno 2012 l’attività di confronto, sia con le rappresentanze sindacali del comparto che delle varie dirigenze, è stata condotta attraverso numerosi incontri, formali ed informali, ed attraverso i lavori di Commissioni bilaterali che hanno prodotto importanti risultati, i più rilevanti di seguito riportati: Aree delle varie dirigenze - rideterminazione dotazione organica e fabbisogno del personale; - rimodulazione attività aggiuntive; - ridefinizione problematiche relative a precedenti accordi ( rimborsi chilometrici ,regolamento per affidamento e graduazione incarichi, ecc). Area del personale del comparto sanità - ricollocazione personale interessato ai processi di riordino ospedaliero, ex L. R. n. 17/2011; - risoluzione problematiche connesse a precedenti accordi in materia di progressioni economiche orizzontali e di progressioni verticali; - inquadramento giuridico autisti di ambulanza; - rideterminazione dotazione organica e fabbisogno del personale; - interpretazione autentica in tema di produttività collettiva ed individuale; - regolamentazione costituzione e ripartizione del fondo ex art. 92 del D. Lgs. 163/2006 e smi (incentivazione servizi tecnici). È stata implementata tutta l’attività di informazione/coinvolgimento delle rappresentanze sindacali sugli atti aziendali di rilevanza strategica (azioni di spending review, di riorganizzazione, di gestione innovativa delle risorse umane, etc..). 4.1.2. IL BENESSERE ORGANIZZATIVO E LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE Occuparsi del benessere lavorativo nelle organizzazioni sanitarie significa implicitamente migliorare la qualità dei servizi; oramai è dimostrato che organizzazioni in salute producono maggiore soddisfazione del personale e migliori servizi per i cittadini. Per tale motivazione l’ASP ha indirizzato le azioni verso lo sviluppo e consolidamento dell’identità aziendale, il miglioramento del benessere organizzativo e la valorizzazione e responsabilizzazione delle risorse umane. La comunicazione interna Tutti i processi di cambiamento e a maggior ragione l’esperienza che stiamo vivendo nella organizzazione dell’Azienda Sanitaria di Potenza, necessitano di essere sostenuti da un sistema di comunicazione interno trasparente, veloce e costante , in modo da consentire a tutto il personale della ASP la partecipazione e la condivisione delle strategie aziendali. Per tale ragione si è ritenuto fondamentale investire su alcuni strumenti di comunicazione interna con l’utilizzo delle nuove tecnologie (portale ASP, posta elettronica, ecc) ; vediamo di seguito gli strumenti attivati. - “Agenda Quotidiana” attivata dal 10 Gennaio è uno strumento on line consultabile sul portale dell’Azienda wwww.aspbasilicata.net ; è rivolto a tutto il personale ma è anche una proiezione verso l’esterno dell’attività svolta dalla Direzione Strategica . Attraverso “Agenda Quotidiana” vengono pubblicati i provvedimenti, circolari e direttive e linee programmatiche della Direzione Strategica, ma anche il calendario degli incontri che la Direzione programma sia con i servizi sia con Enti, Organismi , Sindacati e Associazioni ; la pagina “Agenda Quotidiana” nell’anno 2012 , si è collocata tra le prime 10 più visitate del Sito ed ha incrementato costantemente il numero dei visitatori. - la Newsletter “ASPinforma” attivata dal 19 Marzo 2012 è invece uno strumento di comunicazione interna che viene inviato in genere ogni settimana ( di solito il Lunedì) alla dirigenza e personale della ASP ; attraverso la newsletter il personale viene costantemente informato su direttive e 112 Bilancio Sociale 2012 circolari direzionali, accordi sindacali, attività di formazione ed eventi , normativa regionale nazionale, studi e ricerca in materia sanitaria, ecc. Le finalità dello strumento sono quelle di informare velocemente tutto il personale sull’attività dell’Azienda, far partecipare il personale alla condivisione delle strategie aziendali e fornire direttive e documentazione per svolgere al meglio il proprio lavoro. Attualmente la Newsletter “ASPinforma” viene prodotta con cadenza settimanale e viene inviata a tutti coloro che dispongono di posta elettronica aziendale . - il “Portale del Dipendente” attivato dal mese di Aprile e posizionato sul sito dell’ASP rappresenta uno sportello virtuale on line attraverso il quale è possibile visualizzare, scaricare e stampare i principali dati relativi alla vita lavorativa del dipendente ASP (cedolino paga, modello CUD, detrazioni familiari, curriculum, ecc.). - il programma per la gestione delle attività ECM, attivato sul portale dell’ASP consente ai dipendenti registrati di consultare i corsi attivati, fare le iscrizioni agli stessi ,avere il rilascio degli attestati, nonché visionare il proprio dossier formativo. Anno 2012 Numero postazioni Internet presenti nell’ASP Numero indirizzi di posta elettronica aziendale Numero Newsletter “ASPinforma” 500 a Potenza/ 350 a Lagonegro/360 Venosa Totale = 1.210 600 36 L’indagine di clima organizzativo. La Regione Basilicata partecipa, insieme ad altre regioni Italiane (Liguria, Umbria, Marche, Toscana, Provincia autonoma di Trento e Bolzano, Veneto) al network nazionale su “Il sistema di valutazione della performance del network delle Regioni” , con la collaborazione del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nell’anno 2012 , all’interno di tale progetto, è stato prevista la rilevazione della soddisfazione degli operatori tramite l’analisi di clima interno effettuata su tutto il personale delle Aziende Sanitarie , dell’Azienda Ospedaliera “S.Carlo” e del CROB. L’indagine di clima organizzativo ha l’obiettivo di: - identificare criticità ed aree di forza nell’ambito del contesto organizzativo di riferimento per attivare efficaci processi di miglioramento; -interpretare in chiave strategica le variabili di maggiore rilevanza che alimentano il senso di appartenenza di un individuo all’organizzazione in cui opera. Il personale della nostra ASP , ha partecipato attivamente a tale indagine ; infatti nel periodo 15 Ottobre -1 Dicembre 2012 hanno compilato il questionario on-line 975 dipendenti corrispondenti al 36,5%. 113 Bilancio Sociale 2012 A questo punto si è in attesa di conoscere i risultati dell’indagine al fine di avviare azioni di discussione interna e di programmazione di interventi migliorativi . Il Comitato unico di garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni. Questa ASP nel 2011, in applicazione di quanto previsto dall’art.57 comma 1 del D.Lgs n.165/2001 , ha costituito e regolamentato il Comitato Unico di Garanzia che ha compiti propositivi , consultivi e di verifica nel settore delle pari opportunità, benessere lavorativo e lotta alle discriminazioni. Il 2012 ha rappresentato in concreto il primo anno di attività del CUG che di fatto si è costituito negli ultimi mesi dell’anno precedente . Momento qualificante è stato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Consigliera di parità della Regione e con quella della Provincia di Potenza, non solo per i contenuti del protocollo , ma anche per la presa di coscienza delle questioni relative alle problematiche di genere che investono ormai ogni ambito lavorativo. Il tema specifico del protocollo riguarda “ la realizzazione delle pari opportunità, e la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.” Un argomento programmatico di lungo periodo da realizzare in collaborazione con gli altri sottoscrittori e che prevede una serie di attività , tra le quali : - una ricerca sul benessere dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ASP di Potenza; formazione dei componenti del comitato sulle problematiche relative alle politiche di genere sui posti di lavoro ; analisi e pianificazione delle esigenze delle donne e in particolare delle madri con figli piccoli esaminando in particolare la possibilità di istituire tempi e forme di lavoro nel rispetto dei diritti del bambino ,conciliando vita e lavoro. Nel frattempo è stato creato un spazio sul sito aziendale dove affluiscono tutte le informazioni relative all’attività del Comitato; nell’anno 2012 al CUG è pervenuta anche una denuncia esplicita di un presunto 114 Bilancio Sociale 2012 caso di mobbing che, attraverso la discussione in comitato, si è giunti al superamento del conflitto con proposte operative. I componenti del CUG hanno preso a due iniziative pubbliche promosse dalla Consigliera regionale di parità: - convegno di Melfi del 2 marzo 2012 sullo stress di lavoro correlato e benessere sul luogo di lavoro; seminario di aggiornamento sul tema “discriminazione individuale e collettive : azioni in giudizio e discriminazione pre e post maternità” che si è svolto a Potenza il 14 giugno. 4.1.3. LA FORMAZIONE In considerazione della centralità che assume la risorsa umana nel processo di miglioramento continuo dei servizi sanitari, l’ASP attribuisce un valore altamente strategico all’attività di formazione di tutto il personale. Nell’organizzazione odierna, caratterizzata da un background altamente competitivo e ricco di incertezze, la Formazione si rivela strumento determinante poiché pone l’attenzione su fattori tecnici, di processo e di sistema. In particolare, nell’ambito del sistema ECM , per il professionista della salute, è importante pervenire al bilanciamento delle competenze su tre tipi di obiettivi: tecnico-professionali, ovvero rivolti alla professione o alla disciplina di appartenenza; di processo, rivolti ad operatori ed equipe che intervengono in un determinato segmento di produzione; ed infine di sistema, rivolti a tutti gli operatori del sistema sanitario nazionale avendo quindi caratteristiche interprofessionali. L’attività di formazione viene programmata attraverso un Piano annuale redatto dall’Area di Staff “Innovazione, Ricerca e Formazione”; nell’anno 2012 in particolare si è confermata la scelta di privilegiare la formazione interna in quanto strategicamente risponde alla necessità di realizzare percorsi formativi che interessano il maggior numero di dipendenti e contemporaneamente permette di avere una formazione ritagliata sui reali bisogni formativi e sul contesto. L’attività nell’anno 2012 anche se ha visto una diminuzione della spesa imposta dalle misure di spending review, è stata comunque intensa ed ha privilegiato le attività ECM interessando un gran numero di dipendenti ( il 31% del totale ). Tutti i corsi sono stati realizzati secondo le procedure previste dal Manuale di Qualità di cui alla Certificazione ISO 9001:2008, a cui la Struttura è accreditata. Attività formativa personale ASP - Anno 2011-2012 Anno 2011 Numero Corsi Corsi accreditati ECM Numero Personale frequentante Numero ore di formazione Costi totali 29 25 625 521 €. 151.500.00 Anno 2012 32 31 835 661 €. 131.666.82 115 Bilancio Sociale 2012 900 800 700 600 500 Num pers 400 300 200 100 0 Anno 2011 Anno 2012 Corsi di Laurea per le professioni sanitarie Corso di laurea in Infermieristica a Lagonegro, in convenzione con l’Università Cattolica di Roma; Corso di laurea in Infermieristica a Lagonegro, in convenzione con l’Università di Firenze; Corso di laurea in Infermieristica a Villa d’Agri, in convenzione con l’Università Cattolica di Roma; Corso di laurea per Tecnici della Prevenzione a Moliterno, in convenzione con l’Università Cattolica di Roma. Corsi per la qualifica di Operatore Socio Sanitario Nell’anno 2011 è stata eseguita una indagine relativa all’inserimento lavorativo degli O.S.S. L’indagine ha coinvolto i qualificati OSS dei Corsi attivati a partire dall’anno 2005 dalle Aziende Sanitarie della Provincia di Potenza, attualmente accorpate nell’ASP. Nella tabella, presentata di seguito, sono indicati i corsi ed il numero di qualificati in ciascuno di essi, attivati nelle disciolte Aziende: Ex ASL1 Ex ASL2 Ex ASL3 Totale numero qualificati 147 211 112 470 OSS - nel periodo 2005-2011 Nell’anno 2012 sono stati attivati corsi OSS, in fase di conclusione, per un totale di 90 posti (30 per ogni Ambito Territoriale); inoltre, sono state attivate le procedure di avviso per altri corsi OSS per un totale di 90 posti che saranno avviati nell’anno 2013. 116 Bilancio Sociale 2012 4.2 ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI . 4.2.1. POLITICHE PER I PARTNER ECONOMICI E FORNITORI. “L’Azienda considera elemento essenziale per la qualità del servizio la partnership e il coinvolgimento dei fornitori di beni e servizi. La qualità del prodotto/servizio offerto dall’Azienda è infatti determinato anche dalla congruenza dell’offerta dei fornitori rispetto al fine. Pertanto nelle relazioni contrattuali sarà cura dell’Azienda fornire la massima informazione sulle finalità istituzionali, determinare e valutare le garanzie necessarie alla qualità dell’offerta, adottare la contestabilità rispetto al raggiungimento dei risultati. Accanto alle garanzie formali previste dalla legge verranno richiesti ai fornitori e concordati, nei limiti in cui ciò risulti praticabile sulla scorta delle disposizioni vigenti, criteri di qualità trasparenti quali l’accreditamento e la certificazione, il rispetto delle norme di compatibilità ambientale e la disponibilità a partecipare al più generale disegno di tutela della salute. I fornitori sono, cioè, per l’Azienda una risorsa progettuale a supporto dei processi di produzione. Uno spazio particolare viene riservato ai fornitori di servizi del cosiddetto “terzo settore” che rappresenta per l’Azienda una risorsa per la definizione delle forme e dei modi di organizzazione dei servizi per la salute. L’Azienda intende sviluppare con il privato sociale la corresponsabilità nell’analisi dei bisogni e delle potenzialità sociali, nelle decisioni sulle forme dell’offerta, nella ricerca del miglioramento continuo.( Art. 11 dell’Atto aziendale). L’Azienda applica nei rapporti finalizzati all’acquisizione di beni, servizi e lavori, le procedure (ad evidenza pubblica o negoziata) previste dalla normativa comunitaria per gli importi di spesa superiori ai limiti di spesa previsti per ogni singola tipologia di acquisto. Sotto i limiti di spesa previsti dalla normativa comunitaria per singoli acquisti di beni, servizi, lavori l’Azienda utilizza le procedure previste ad evidenza pubblica previste dal DLVO n.163/2006 ovvero quelle previste dal regolamento per gli acquisti in economia. Nelle procedure negoziate e, più in generale, nell’acquisizione di lavori, servizi e acquisti in economia, la funzione di approvvigionamento è improntata al rispetto dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione , trasparenza e proporzionalità . 4.2.2. BENI , SERVIZI E INTERVENTI SUL PATRIMONIO EDILIZIO Anno 2012. Nell’anno 2012 la politica di acquisizione di beni e servizi è stata inevitabilmente condizionata dai provvedimenti nazionali e regionali sulla limitazione della spesa; l’Azienda Sanitaria ha cercato comunque in ogni modo di pervenire a forme di razionalizzazione della spesa garantendo quanto necessario per assicurare adeguati livelli assistenziali ai cittadini. All’interno di tale contesto la politica aziendale in questo settore è stata orientata verso quattro obiettivi fondamentali: - Applicazione delle norme previste dalla spending review e dalla normativa regionale ( rinegoziazione dei contratti di fornitura già in essere e razionalizzazione della spesa in alcuni settori) ; Eseguire procedure unificate di acquisto di beni e servizi fra le Aziende Sanitarie della Basilicata al fine di pervenire a gare uniche regionali con indubbio vantaggio economico; Collaborazione attiva alla progetto di realizzazione della Centrale Unica di Committenza prevista dalla normativa regionale; Interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria)e appalti per nuove strutture la fine di garantire sicurezza, comfort e adeguatezza nei servizi sanitari. 117 Bilancio Sociale 2012 Acquisizione di beni e servizi . Nell’anno 2012 sono state avviate e sono state affidate le seguenti gare relative a forniture di beni e servizi (vengono riportate solo quelle più significative): Gare in URA (Unione Regionale di Acquisto con altre Aziende Sanitarie regionali) in qualità di capofila: - affidamento sistema informativo di contabilità per le Aziende Sanitarie regionali; - affidamento servizio in noleggio di ausili per assistenza Respiratoria domiciliare e fornitura di ausili per tracheotomia; - affidamento fornitura di vaccini; - affidamento fornitura di materiale specialistico per oculistica (Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza , l'ASP e ASM); Altre gare per fornitura beni e servizi: - Procedure aperte occorrenti a Laboratori, Centri Trasfusionali e presidi Ospedalieri ( Service per Coagulazione e Ematologia, settore allergia (aggiornamento tecnologico), Controlli di Qualità, Emogasanalisi, settore immunometria alternativa, ecc.) - Procedure aperte per forniture ospedaliere (dispositivi medici e materiale sanitario diverso, Kit Urine per droghe e Kit prelievo sangue, antisettici e disinfettanti, guanti, ecotomografo multidisciplinare PO Villa D’Agri, elettrobisturi P.O. di Lagonegro, lampada scialitica, gas medicali e tecnici, materiale per Cardiologia, strumentario chirurgico per Sale Operatorie Ortopedia, Oculistica e ORL, n.70 defibrillatori semiautomatici per 118, letti per degenza, fornitura triennale del servizio di n. 1 unità mobile di risonanza magnetica nucleare per i PP.OO. dell'ex ASL 3 di Lagonegro, noleggio ecografi ad alta fascia per le UU.OO. di Ostetricia Villa D’Agri e Lagonegro, Service di emogasanalisi per gli ambiti di Potenza e Lagonegro) - Procedure aperte per fornitura di cancelleria e materiale vario d'ufficio, carta monouso per le esigenze dei presidi e strutture sanitarie aziendali; - Gara esperto qualificato radioprotezione e sorveglia fisica sanitaria; - Procedure aperte per servizio di Ristorazione P.O. Villa D’Agri e servizio di preparazione e somministrazione pasti veicolati ai degenti ed ai dipendenti del P.O. Lauria - Procedure aperte per l’affidamento delle RSA di Maratea e Chiaromonte Centro Diurno Psichiatrico di Potenza, e gestione dei servizi sanitari e non sanitari del polo multispecialistico di riabilitazione e lungodegenza P.O. Maratea, della gestione in outsourcing dei servizi integrati del CUP, servizi di supporto e amministrativo e servizi di supporto della logistica, del Servizio ADI; - Gare per affidamento del servizio di tesoreria e cassa dell'ASP, servizio di brokeraggio, servizio di vigilanza delle strutture ASP per anni 3; - Gare per servizio di disinfezione e/o disinfestazione delle aziende zootecniche (Ambito Lagonegro), servizi sanificazione ambientale, sanificazione ambulanze 118, manutenzione ordinaria e straordinaria ambulanze 118; - Acquisizione mediante adesione a convenzioni CONSIP o ricorso a MEPA in relazione a varie forniture (Carburanti, gasolio da riscaldamento, noleggio fotocopiatori, ecc.) 118 Bilancio Sociale 2012 - Ulteriori procedure di acquisizione, ove non disponibili su MEPA, per forniture di dispositivi diagnostici, arredi, materiali e servizi vari di minore entità, per garantire la continuità e funzionalità delle attività di riferimento. Interventi sul Patrimonio Edilizio Riportiamo in tabella i lavori più significativi (superiori a Euro 40.000,00) e appaltati nel biennio 2011-2012. Descrizione tipologia lavori Importo in Euro Anno di Appalto Adeguamento e ampliamento del distretto di Rotonda 350.000,00 2012 Adeguamento e ristrutturazione del Poliambulatorio di Lagonegro 400.000,00 2012 Fondi Regionali PO FESR Basilicata 20072013 - POIS Adeguamento e completamento degli ambulatori dell'ASP 128.000,00 2012 Fondi Regionali PO FESR Basilicata 20072013 - POIS Adeguamento dei servizi territoriali del Distretto di Lauria 172.856,00 2012 Fornitura e messa in opera di impianto di condizionamento per il Reparto di Cardiologia/Utic dell'Ospedale di Melfi. Fornitura e messa in opera di pavimentazione per il Reparto di Medicina ed il Reparto di Cardiologia Utic presso il P.O. di Melfi Fornitura e posa in opera di n. 2 gruppi di continuità trifase a Serviio del Ris Pacs e Pronto Soccorso del P.O. di Venosa Fornitura in opera di 3 impianti elevatori senza locale macchina presso P.O. di Venosa Lavori di costruzione di un nuovo padiglione per blocco operatorio e Reparto di Cardiologia/Utic del P.O. di Melfi Lavori di completamento dell’adeguamento del Poliambulatorio nel Comune di Genzano di Lucania Lavori di ristrutturazione del Poliambulatorio nel Comune di Ruvo del Monte Lavori di ristrutturazione della sede dell’ambito Territoriale di Venosa 76.950,00 2011 111.449,98 2011 Fondi Regionali PO FESR Basilicata 20072013 - POIS Fondi regionali(Piano di investimento di cui alla Delib.D.G. n.94/2011) Fondi regionali(Piano di investimento di cui alla Delib.D.G. n.94/2011) 41.080,00 2011 Fondi regionali(Piano di investimento di cui alla Delib.D.G. n.94/2011) 162.999,97 2011 Fondi ex art. 20 legge 67/68 3.547.184,97 2012 Fondi ex art. 20 legge 67/68 53.643,64 2012 Fondi POIS 47.708,30 2012 Fondi POIS 49.862,73 2012 Fondi POIS 49.894,71 2012 Fondi POIS 44.211,36 2012 Fondi POIS 40.995,37 2012 Fondi POIS Lavori di ristrutturazione della Casa Alloggio sita nel comune di Rpacandida Lavori di completamento del Poliambulatorio nel comune di Ginestra Lavori di completamento del Poliambulatorio nel comune di Forenza Tipologia di finanziamento Fondi Regionali - APQ Sanità 119 Bilancio Sociale 2012 4.3 IL RENDICONTO ECONOMICO 4.3.1 IL CONTO ECONOMICO Il Conto economico è il documento di bilancio che, confrontando i costi ed i ricavi, esprime il risultato economico (positivo o negativo) ottenuto nel corso dell’anno di riferimento. Esso si compone delle seguenti parti: Valore della produzione, che esprime i ricavi ottenuti nell’esercizio; Costi della produzione, che esprime i costi ordinari sostenuti nell’esercizio; Area finanziaria, relativa principalmente agli interessi attivi e passivi; Area straordinaria, relativa a costi e ricavi legati a fatti gestionali non dell’esercizio in corso ma di anni precedenti; Risultato dell’esercizio, che esprime la sintesi tra i valori positivi e negativi di reddito. Il Bilancio Preventivo per l’anno 2012 e triennale 2012/2014, con le azioni di riequilibrio economicofinanziario, sono stati approvati con delibera n. 1194 del 30/12/2011, modificata e integrata dalla deliberazione n. 5 del 10/01/2012 ed approvata dalla Giunta Regionale di Basilicata ai fini dell’attività di controllo di cui alla Legge regionale n. 39/2001, art. 44, con DGR n. 288 del 14/03/2012. Le previsioni di costo e di ricavo riportate nel bilancio preventivo per l’anno 2012 e per il triennio 2012/2014 hanno tenuto conto delle azioni di contenimento dei costi già descritte nel piano di riequilibrio economico approvato, unitamente al bilancio preventivo 2011, con deliberazione n. 655 del 26/07/2011, oltre che delle misure approvate con Legge Regionale n. 17/2011 decorrenti dall’01/01/2012. Pertanto il bilancio preventivo 2012 espone anche il piano di riequilibrio economico, integrato dalle nuove azioni di cui alla L.R.n. 17/2011. Valore della Produzione Le entrate costituiscono le risorse finanziarie a disposizione dell’Azienda per poter sostenere tutte le spese necessarie per svolgere i propri compiti istituzionali. I finanziamenti sono costituiti principalmente dai Contributi in conto esercizio che comprendono innanzitutto le attribuzioni erogate dalla Regione in quota capitaria, cioè in base al numero dei cittadini residenti nel nostro territorio, corretto per determinati parametri, quali l’anzianità della popolazione. Essi includono, in forma residuale, anche i finanziamenti vincolati, cioè finalizzati per specifiche attività, e i contributi provenienti da altri enti pubblici e privati. 120 Bilancio Sociale 2012 Tabella Valore della Produzione VALORE DELLA PRODUZIONE (Voci di sintesi) Contributi in c/esercizio per quota F.S. regionale Altri contributi in c/esercizio Proventi e ricavi diversi Concorsi, recuperi, rimborsi per attività tipiche Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket) Costi capitalizzati TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE Consuntivo 2011 Preventivo 2012 Pre-consuntivo 2012 su base annua 613.351.732,05 4.067.093,55 27.631.782,84 1.421.722,18 613.933.000,00 3.515.000,00 25.807.000,00 3.541.000,00 614.259.000,00 4.229.424,00 27.300.755,33 435.500,00 4.784.776,31 5.998.965,09 657.256.072,02 5.400.000,00 7.278.000,00 659.474.000,00 5.298.000,00 6.000.000,00 657.522.679,33 Nel complesso il valore della produzione risulta in linea con quello dell’anno precedente mentre si riscontra una riduzione di circa €. 1.950.000,00 rispetto ai valori stimati nel preventivo. E’ stato previsto l’aumento dello stanziamento dei Costi capitalizzati da utilizzo finanziamenti per investimenti da Regione in quanto dal 2011 si capitalizzano tutti i beni trasferiti alla ASP, in applicazione della nota regionale prot. N. 240478/7202 del 16/06/2010 oltre che del verbale n. 2/2011 del 14/07/25011 della riunione del gruppo regionale di cui alla DGR 1885/2007, così come, tra l’altro, previsto nel decreto legislativo n. 118/2011. La riscossione dei tickets sanitari per l’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, di diagnostica di laboratorio e di radiologia fa registrare un leggero decremento dei ricavi rispetto al preventivo, per €. 102.000,00. Rispetto al consuntivo, invece, si registra un incremento di €. 513.000,00 derivante soprattutto dall’applicazione delle misure regionali contenute nella L.R. n. 17/2011. Costi della Produzione Le voci di cui si compone quest’area sono relative alla cosiddetta attività “caratteristica” o “tipica” dell’Azienda, cioè a tutte quelle spese sostenute direttamente o tramite terzi (sia pubblici che privati) per assicurare l’assistenza sanitaria sul nostro territorio nell’anno di riferimento. 121 Bilancio Sociale 2012 Tabella Costi della Produzione COSTI DELLA PRODUZIONE (Voci di sintesi) Consuntivo 2011 Beni sanitari e non sanitari sanitari non sanitari Servizi sanitari Servizi non sanitari Manutenzione e riparazione Godimento di beni di terzi Personale Oneri diversi di gestione Ammortamenti Variazione delle rimanenze Accantonamenti tipici dell'esercizio TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 47.411.184,75 44.857.317,51 2.553.867,24 430.116.756,03 18.488.643,74 8.502.973,88 3.107.041,52 139.632.732,69 2.441.718,22 8.013.749,21 1.422.164,02 3.027.631,90 659.320.267,92 Preventivo 2012 45.327.000,00 43.196.000,00 2.131.000,00 427.769.000,00 15.134.600,00 6.646.000,00 2.703.000,00 139.736.562,00 2.150.500,00 8.083.000,00 605.000,00 648.154.662,00 Pre-consuntivo 2012 su base annua 50.038.126,48 47.833.126,48 2.205.000,00 416.187.000,00 18.395.000,00 10.909.000,00 2.963.000,00 139.133.800,00 2.077.145,45 8.435.000,00 2.663.792,00 650.801.863,93 Le tre voci Personale, Acquisto di Servizi Sanitari e Acquisto di Beni (sanitari e non sanitari) costituiscono, nel pre-consuntivo 2012, il 93% del totale dei costi ( in valore assoluto la loro somma è pari a € 605.358.926,48). La voce del Personale, in decremento rispetto sia al consuntivo 2011 che al preventivo 2012, comprende il personale a tempo indeterminato e determinato del ruolo sanitario, amministrativo, tecnico e professionale. Non sono stati effettuati accantonamenti per incrementi contrattuali in esecuzione delle disposizioni regionali di cui alla nota prot. n. 167006/7202 del 07/09/2010 che richiama quanto disposto con D.L. n. 78 del 2010 c.m.i. in Legge n. 122/2010 art.9. ( blocco della contrattazione per il pubblico impiego). I dati relativi alle competenze stipendiali accessorie, se non ancora disponibili i dati definitivi, come ad esempio per la produttività e risultato, sono definiti sulla base dell’ammontare dei fondi deliberati, altrimenti sono stimati in base allo speso. I Servizi Sanitari comprendono la medicina di base (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Medici di Continuità Assistenziale), il Servizio 118; l’assistenza farmaceutica convenzionata presente nel territorio; l’assistenza specialistica ambulatoriale; la diagnostica di laboratorio e la radiologia; l’assistenza a favore di anziani e disabili, nelle sue varie forme; la distribuzione di ausili protesici; l’attività libero professionale e altre voci residuali. Complessivamente i costi per i Servizi Sanitari si sono ridotti rispetto al consuntivo 2011. Questo risultato è stato raggiunto grazie soprattutto alle minori spese nella medicina di base, nella farmaceutica convenzionata e nell’assistenza acquistata attraverso le strutture private. Per la medicina di base non sono stati previsti incrementi stipendiali in applicazione del blocco degli aumenti contrattuali mentre per la continuità assistenziale è stata prevista una riduzione della spesa conseguente alla razionalizzazione dei punti territoriali di guardia medica che sarà operata sulla base dei PTS esistenti. 122 Bilancio Sociale 2012 Con DGR n. 606 del 08/04/2010 è stato assegnato a quest’azienda l’obiettivo di contenimento della spesa farmaceutica convenzionata unitamente alla distribuzione in nome e per conto (Acquisto farmaci e oneri di distribuzione a farmacie e depositi), entro il limite del 13,00 % della Quota di FSR assegnata. Di seguito si riporta la verifica del raggiungimento dell’obiettivo del mantenimento al 13% della spesa farmaceutica convenzionata sommata alla distribuzione in nome e per conto rispetto alla quota di FSR assegnata per l’anno 2012. Il dato della convenzionata è comprensivo della mobilità ed esclude l’indennità alle farmacie rurali. Spesa farmaceutica convenzionata €. 56.659.000,00 Spesa della distribuzione in nome e per conto €. 12.715.000,00 TOTALE €. 69.374.000,00 Quota FSR 2012 €. 613.650.000,00 La percentuale della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata rispetto alla quota di FSR assegnata è dell’ 11,30 circa %, inferiore di quasi due punti percentuali rispetto all’obiettivo regionale del 13%. Per le Prestazioni specialistiche di diagnostica e riabilitative erogate dalle strutture private accreditate è stata prevista ed operata una riduzione della spesa, in applicazione della L.R. 17/2011 art. 8 e 9 e della correlata Determina dirigenziale regionale n. 72AB.2011/D.00560 del 04/11/2011 con cui sono stati rimodulati i tetti di spesa e le tariffe. Riguardo alla voce di spesa per Servizi sanitari per assistenza ospedaliera da Ospedali Classificati Privati, ove risultano i costi dell’assistenza ospedaliera riabilitativa (codici 56 e 60) erogata dalla Fondazione Don Gnocchi e dal Don Uva, tali costi sono stati ridotti per la prevista apertura della lungodegenza presso l’ospedale di Venosa e per l’apertura dei reparti di riabilitazione presso lo stesso ospedale e quello di Chiaromonte. Anche i costi per i ricoveri presso la clinica Luccioni sono previsti in riduzione per le decurtazioni derivanti dai controlli sull’appropriatezza delle prestazioni. I Beni sanitari includono tutto il materiale sanitario di consumo ad uso delle strutture aziendali (farmaci, presidi medici, materiale diagnostico, ecc) necessario per erogare le diverse prestazioni e quello relativo alla erogazione diretta dei farmaci a favore dei cittadini attraverso le farmacie interne all’azienda e al momento della dimissione ospedaliera. L’incremento dei costi per i beni sanitari è dovuto soprattutto all’aumentata erogazione diretta dei farmaci, all’aumento della spesa per materiali per emodialisi e all’incremento della distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione, distribuzione questa che, per il valore atteso fissato dalla Regione, deve riguardare il 100% dei dimessi. I Beni non sanitari riguardano principalmente i prodotti alimentari, la cancelleria, i combustibili, il materiale tecnico strumentale per riparazioni e manutenzioni. Per tale tipologia di beni si attesta un lieve incremento dei costi rispetto al preventivo 2012, mentre rispetto al consuntivo 2011 si registra una flessione. I costi della produzione, nel loro complesso, risultano a preconsuntivo 2012 in riduzione rispetto al consuntivo 2011 per un valore pari a -1,30%, in linea con gli obiettivi regionali ( in valore assoluto si registra una flessione per € 8.518.000,00). Si riporta di seguito il prospetto riepilogativo del Conto Economico pre-consuntivo 2012, con le aree residuali relative ai proventi e oneri finanziari, ai proventi e oneri straordinari e alle imposte e tasse, sottolineando che i dati esposti per il 4° trimestre risultano ancora integrati da procedure di stima poiché i dati contabili non sono ancora definitivi per consentire una compiuta valutazione dell’andamento dei costi. 123 Bilancio Sociale 2012 L’analisi è stata effettuata sulla base del fatturato pervenuto alla data di redazione del modello CE IV Trimestre. In alcune circostanze la stima dei costi potrebbe comportare errori di valutazione sia per i ritardi di ricezione e registrazione contabile del fatturato e dei costi in generale, sia per l’andamento irregolare della spesa nei vari periodi dell’anno. Tabella Conto Economico Voci di sintesi Consuntivo 2011 Preventivo 2012 Totale Valore della Produzione Totale Costi della Produzione Proventi e oneri finanziari (saldo) Proventi e oneri straordinari (saldo) Imposte e tasse UTILE O PERDITA DI ESERCIZIO 657.256.072,02 659.320.267,92 28.956,25 5.658.781,86 11.789.343,74 -19.483.365,25 659.474.000,00 648.154.662,00 12.000,00 11.331.338,00 - Pre-consuntivo 2012 su base annua 657.522.679,33 650.801.863,94 -21.600,00 -3.034.500,00 11.667.000,00 -8.002.284,61 Il risultato economico complessivo stimato è rappresentato da una perdita di €. 8.002.000,00, con un netto miglioramento rispetto all’anno precedente la cui perdita è stata di €. 19.483.000,00. L’applicazione degli interventi di riduzione dei costi che man mano si sono succeduti dal 2010 ad oggi, stanno producendo una continua riduzione della perdita di esercizio. Infatti i risultati di esercizio degli anni pregressi sono stati i seguenti: Nell’esercizio 2009 la Perdita era risultata di € -18.916.311,27 Nell’esercizio 2010 la Perdita era risultata di € -20.251.842,84 Nell’esercizio 2011 la Perdita era risultata di €.- 19.483.000,00. Nell’esercizio 2012 la Perdita su base annua rilevata al 30/03/2012 risultava di €. 14.801.000,00, per poi scendere con il CE IV° Trimestre 2012 a €. 8.002.000,00. Il piano di riequilibrio economico e finanziario approvato unitamente al bilancio preventivo 2012 prevedeva il rientro dalla perdita nell’anno 2012. La varia tempistica con cui sono state emanate ed applicate le manovre per la razionalizzazione dei costi stanno producendo effetti dilazionati nel tempo. Sono in fase di attuazione, inoltre, le manovre previste dal decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012 che è in vigore dal 7 luglio 2012 (spending review). Al momento, oltre che le riduzioni quantitative negli acquisti dei prodotti e delle prestazioni, si stanno ottenendo anche delle percentuali di riduzione sui prezzi delle forniture. Allo stato non si può valutare l’impatto che essi avranno sulla riduzione complessiva dei costi che proseguirà anche nell’anno 2013. La continua riduzione della perdita tra il 2010 ed il 2011 e nei tre trimestri dell’anno 2012, con il mantenimento del risultato verificato al 3° trimestre anche per il IV° Trimestre unitamente all’attuazione delle misure della cosiddetta spending review, dovrebbero, nel tempo, azzerare la perdita rilevata. A ciò si aggiunga che: 1) I rimborsi regionali da fondo accantonamento, che di solito si aggiungevano alla quota di FSR assegnata, risultano quasi azzerati. Infatti essi sono stati di €. 5.302.000,00 nell’anno 2009, di €. 4.867.000,00 nell’anno 2010 e di soli €. 826.000,00 nell’anno 2011, mentre non vengono calcolati nel presente modello CE. 124 Bilancio Sociale 2012 2) La quota di FSR è stata di €. 598.314.000,00 nell’anno 2009, di €. 605.475.000,00 nell’anno 2010 e di €. 612.372.000,00 nell’anno 2011, con incrementi medi di circa 7.000.000,00 all’anno. Per l’anno 2012 (essendo la quota provvisoria assegnata di €. 613.650.000,00) l’incremento rispetto al 2011 è risultato solo di €. 1.278.000,00 comprensivo dell’assegnazione di €. 1.300.000,00 per l’acquisto dei vaccini e comprensiva anche da rimborso fondo accantonamento regionale, di fatti la quota di FSR assegnata a quest’Azienda si è ridotta. Ai fini di una compiuta valutazione sui risultati raggiunti dall’azienda è necessario considerare, unitamente ai risultati ottenuti con le azioni di contenimento dei costi, anche l’andamento dei predetti finanziamenti. 125 Bilancio Sociale 2012 4.4. Il TERZO SETTORE (il volontariato) L’ASP in applicazione della normativa nazionale e regionale,ha favorito e promosso la presenza e l’attività, all’interno delle strutture sanitarie, delle Associazioni di Volontariato e di Tutela dei diritti; tutto ciò nella convinzione che la collaborazione con le associazioni dei cittadini è al tempo stesso : - una risorsa integrativa fondamentale, all’interno del sistema organizzativo dei servizi sanitari; - uno stimolo per l’adeguamento dei servizi ai bisogni dei cittadini/utenti. Di seguito riportiamo le collaborazioni attivate o già esistenti presso la ASP a seguito di protocolli/ deliberazioni, fermo restando che i vari servizi territoriali , ove possibile, promuovono varie forme di collaborazione con le Associazioni operanti nei Comuni della ASP. TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONE SERVIZIO INTERESSATO ASSOCIAZIONI INTERESSATE ANNO DI ATTIVAZIONE Servizio CIAO (informazione, Accoglienza e Orientamento in Ospedale), collaborazione a progetti volti alla partecipazione dei cittadini Presidio Ospedaliero di Lagonegro Cittadinanza Attiva-TDM- Protezione Civile “I Sirenesi”- UNITALSI- Già esistente -nell’anno 2012 la collaborazione è gratuita Collaborazione nella rilevazione del gradimento degli utenti e delle prestazioni offerte – diffusione dell’informazione e delle iniziative a favore dei cittadini Strutture sanitarie del territorio di Venosa Movimento Federativo Democratico VenosaAVO Venosa- AVIS Venosa - Famiglie Risorsa Lavello – CRI Lavello – CIF Venosa – Torre Ardente Lavello – Ass. Famiglia- Consultorio Familiare Melfi- ANED Rionero - ADL Rionero Già esistente Iniziative promozionali dei servizi – coinvolgimento e facilitazione dell’accesso ai servizi in particolare per le persone a rischio di disagio psichico – Isolamento ed emarginazione sociale. Centri di ascolto a Melfi e Venosa, laboratorio di attività teatrale e motoria a Venosa Strutture sanitarie del territorio di Venosa Caritas Diocesana Melfi –Rapolla- Venosa e la Cooperativa Sociale il Filo di Arianna Già esistente Attività di volontariato con clown appositamente formati per l’intrattenimento e lo svago assistiti Strutture sanitarie del territorio di Venosa Associazione VIP Attivata nell’anno 2012 Servizi per il soddisfacimento dei bisogni quotidiani quali acquisto di giornali , ricariche telefoniche, ritiro farmaci e spese varie Strutture sanitarie del territorio di Venosa Associazione AGAPE ( Associazione Genitori e Amici Piccoli Emopatici) di Melfi Attivata nell’anno 2012 Collaborazione a programmi di valutazione dei servizi; Strutture sanitarie del territorio di Lagonegro CittadinanzAttiva ONLUS – Tribunale per i Diritti del malato Già esistente AVO-Croce Rossa Italiana- Misericordia punti di ascolto nei servizi per l’informazione e la tutela dei cittadini; 126 Bilancio Sociale 2012 Aiuto morale e disbrigo di piccole necessità quotidiane a favore dei ricoverati ospedalieri Presidio Ospedaliero di Lagonegro AVO ( Associazione Volontari Ospedalieri) Già esistente Collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale per la prevenzione,cura e riabilitazione di quanti vivono il disagio psichico,creare una rete che opera sul territorio, creare punti di ascolto per le famiglie Dipartimento di Salute Mentale di Potenza Associazione SOLAMENTE ONLUS Attivata nell’anno 2012 Collaborazione con gli operatori delle RSA nelle attività di socializzazione e animazione nonché di promozione dei rapporti con il contesto sociale e familiare degli ospiti. Residenza sanitaria Assistenziale di Maratea Associazione di Volontariato “Amici dell’Arca” Viggianello; Attivata nell’anno 2012 Associazione di Volontariato “Croce Rossa di Maratea Sezione Femminile”; - Associazione di Volontariato “Delegazione Unicef del Lagonegrese, Maratea; Associazione di Volontariato “Angelo Custode” , Lauria;- Associazione di Volontariato “Figli Speciali” , Rotonda; Associazione di Volontariato “Noi e gli altri di Nemoli”, Associazione “Scuola e Vita “, Acquafredda di Maratea; Associazione “ Schola Cantorum di Trecchina”, Associazione Solidarietà in Semplicità e Letizia, Maratea. 127 Bilancio Sociale 2012 Conclusioni del Direttore Generale La prima edizione del Bilancio Sociale dell’ASP rappresenta una occasione importante per sottolineare quali saranno nei prossimi anni gli obiettivi strategici dell’Azienda. Il Piano Attuativo Locale 2012-2014, approvato recentemente dall’ASP, rappresenta senz’altro il punto di riferimento, per cui ritengo importante richiamare alcuni obiettivi programmatici del PAL , che guideranno le azioni nei prossimi anni. L’obiettivo prioritario è sicuramente la costruzione dell’identità aziendale attraverso l’omogeneizzazione delle procedure e la razionalizzazione dei servizi, all’interno di una logica gestionale attenta alla spesa e alla salvaguardia dei livelli assistenziali. Tale obiettivo può essere raggiunto solo se il principio guida di tutte le azioni sarà il concetto di appropriatezza esteso a tutte le dimensioni aziendali: appropriatezza delle prestazioni, appropriatezza dei comportamenti professionali e appropriatezza negli interventi rivolti all’organizzazione dei servizi. La riorganizzazione dei servizi avviati da questa ASP, secondo quanto previsto dal Piano della Salute 2012 – 2014, seguirà quindi le seguenti direttrici: - completamento della riorganizzazione della rete ospedaliera e dei PSA dedicati a dare risposte appropriate ai ricoveri per acuti; - implementazione negli Ospedali Distrettuali, di attività residenziali volte a dare risposte appropriate alle malattie cronico-degenerative, alla disabilità grave e alla non autosufficienza in genere (RSA, Hospice, residenza per l’Halzheimer , residenze per disabili adulti, ecc); - riorganizzazione e qualificazione della struttura distrettuale all’interno di un processo di integrazione dei servizi e delle risorse umane presenti sul territori, a cominciare dai Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Medici della continuità assistenziale. Ritengo, inoltre, che tali azioni debbano essere coniugate con modalità operative che garantiscano a bassi costi ricadute importanti sul sistema di erogazione dei servizi; mi riferisco in particolare a tre aspetti: - la responsabilizzazione degli operatori nello svolgimento della propria attività, intesa anche come “agire etico”, dando agli utenti risposte e prestazioni appropriate e necessarie rispetto al bisogno sanitario; - la presa in carico globale del paziente da parte del nostro sistema di cure, in modo da garantire una continuità assistenziale fra i vari servizi, evitando quindi risposte incomplete e non appropriate che determinano spesso ricadute negative sia sui pazienti che sui servizi; - la umanizzazione dei servizi sanitari che vuol dire porre la persona umana al centro di tutto il processo assistenziale, laddove umanizzazione significa anche ridurre l’abuso di farmaci, evitare ospedalizzazione non necessaria, tendere verso servizi domiciliari, porre in essere interventi per limitare il dolore e fare un uso appropriato dei test diagnostici. Un tale processo di cambiamento richiederà necessariamente la collaborazione di tutti gli operatori di questa ASP, ai quali è richiesto da subito di improntare l’attività professionale quotidiana ai principi sopra esposti. 128 Bilancio Sociale 2012 Glossario essenziale Bilancio Sociale 129 Bilancio Sociale 2012 Glossario essenziale ADI ( assistenza domiciliare integrata ) E’ un servizio a carico del Sistema Sanitario che permette al paziente di ricevere le necessarie prestazioni sanitarie e assistenziali al domicilio, evitando il ricovero in ospedale o in casa di riposo. Assicura alle persone affette da patologie gravi o malati terminali, cure sanitarie presso il proprio domicilio, attraverso visite del medico di medicina generale e di medici specialisti, prestazioni infermieristiche, riabilitative e di assistenza alla persona. Rappresenta un’alternativa al ricovero ospedaliero, qualora le condizioni cliniche lo consentano o un proseguimento delle cure dopo il ricovero. Prevede l'integrazione di diverse figure professionali, secondo un piano concordato e sotto la responsabilità del medico di famiglia. E’ indispensabile la collaborazione dei familiari o di altre persone (come ad esempio volontari) che si prendano cura del paziente. ADP ( assistenza domiciliare programmata ) E’ un servizio a carico del Sistema Sanitario che assicura visite programmate del medico di famiglia presso il domicilio di pazienti non deambulanti, con particolari patologie croniche o invalidanti, che non sono in grado di recarsi o di essere trasportati presso l’ambulatorio. Budget E’ uno strumento di controllo della gestione aziendale riferito alle entrate e alle uscite di un periodo, solitamente di durata annuale. Nel budget sono indicati gli obiettivi che l’Azienda, nel suo complesso e nell’articolazione dei suoi servizi, deve raggiungere. In quanto strumento di programmazione e del controllo delle attività, permette di verificare i risultati conseguiti con grandezze standard di riferimento e di effettuare correzioni sulla base di procedure che consentono di ipotizzare l’andamento futuro del processo gestionale. Day hospital E’ una particolare forma di ricovero ospedaliero, in cui le prestazioni diagnostiche e terapeutiche vengono fornite nelle ore diurne e al termine delle quali il paziente può tornare a casa. Viene adottato per indagini cliniche o trattamenti terapeutici particolarmente complessi non sono eseguibili in ambulatorio in quanto richiedono assistenza medico infermieristica prolungata e attrezzature di tipo ospedaliero, ma per cui non è necessario il pernottamento. Il ricovero in day hospital si articola in uno o più accessi, ciascuno dei quali è limitato ad una sola parte della giornata; non prevede il pernottamento. L’accesso al ricovero può avvenire esclusivamente con le modalità del ricovero programmato (=non urgente), regolamentato da lista di attesa. Day Surgery E’ una particolare forma di ricovero ospedaliero chirurgico che comporta la permanenza del paziente all’interno della struttura per parte della giornata. Nella giornata di esecuzione della procedura chirurgica o invasiva necessita di assistenza medico infermieristica prolungata e di sorveglianza infermieristica fino alla dimissione. Di norma la degenza non comporta il pernottamento del paziente. L’assistenza in day surgery è prevista per l’esecuzione di interventi chirurgici e procedure invasive che per complessità di esecuzione, durata dell’intervento, rischi di complicazioni e condizioni sociali e logistiche del 130 Bilancio Sociale 2012 paziente e dei suoi accompagnatori, sono eseguibili in sicurezza senza la necessità di una osservazione post operatoria molto prolungata. Il ricovero in day surgery è programmato e l’accesso al ricovero può avvenire esclusivamente con le modalità del ricovero programmato (=non urgente), regolamentato da lista di attesa. Degenza ordinaria E’ il ricovero in ospedale di pazienti in condizioni acute che necessitano di assistenza medico-infermieristica prolungata nel corso della giornata (es. osservazione infermieristica per 24 ore, immediata accessibilità alle prestazioni cliniche, strumentali e tecnologiche, ecc.). L’accesso al ricovero in degenza ordinaria può avvenire sia in emergenza (attraverso il pronto soccorso), sia con modalità di accesso programmata regolamentata da lista di attesa, sia per trasferimento da altro Istituto. Hospice E’ una struttura specializzata dedicata all'accoglienza dei pazienti in fase avanzata di malattia, non solo oncologica. Indicatori Generalmente un indicatore è una misura elementare o il rapporto tra misure elementari (es. numero di medici in servizio, tasso di mortalità per infarto miocardico, ecc.). La particolarità di un indicatore rispetto alle comuni misure consiste nel fatto che consente di prendere decisioni per promuovere in modo consapevole il cambiamento e il miglioramento. Le decisioni vengono prese nel momento in cui il valore rilevato per uno specifico indicatore si discosta dal valore che ci si attenderebbe in condizioni di performance ottimale. Il valore atteso viene definito prima di avviare la rilevazione dell’indicatore. LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza ) Sono le prestazioni e i servizi garantiti a tutti i cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui erogazione può essere completamente gratuita oppure prevedere il pagamento di un contributo da parte del paziente (ticket). Mobilità attiva Si verifica quando i reparti, i servizi e gli ambulatori dell’ASP erogano prestazioni a favore di pazienti che hanno residenza in un’altra ASL della Basilicata o in un’altra Regione. Mobilità passiva Si verifica quando un paziente residente nel territorio dell’ASP si rivolge ad altre Aziende o strutture differenti da quelle attive nel territorio medesimo per usufruire di prestazioni ambulatoriali, ricoveri o altri servizi sanitari. PACS ( Picturing Archiving and Communication System ) E’ un sistema computerizzato di archiviazione e trasmissione delle immagini radiodiagnostiche. Al paziente viene consegnato un CD-ROM contenente le immagini degli accertamenti effettuati, in luogo delle tradizionali immagini stampate su pellicola. 131 Bilancio Sociale 2012 P.D.T.A. ( Percorsi Diagnostici Terapeutici e Assistenziali ) Sono piani interdisciplinari di assistenza costruiti per specifiche categorie di pazienti, predisposti e usati da chi eroga le prestazioni sanitarie; identificano la migliore sequenza di azioni da effettuare al fine di raggiungere obiettivi di salute definiti a priori, con un’efficacia ed un’efficienza ottimali. RSA ( Residenze Sanitarie Assistenziali ) Sono strutture create per dare risposte alle esigenze di anziani non autosufficienti e disabili non trattabili a domicilio. Sono infatti strutture a metà tra una casa albergo e un ospedale vero e proprio. L'assistenza sociale nelle residenze è assicurata dal personale addetto che aiuta gli anziani non autosufficienti nelle faccende domestiche e nella cura della propria persona; mentre degli aiuti sanitari si occupano infermieri, terapisti della riabilitazione, Medici di Medicina Generale, geriatri e altri specialisti. Stakeholder ( = portatori di interesse ) Sono tutti coloro che sono in grado di influire o essere influenzati direttamente o indirettamente in modo significativo dall’attività di un’Azienda. I portatori di interesse di un’ASL sono ad esempio: i pazienti, il personale, i fornitori, le Istituzioni e gli Enti pubblici, le strutture private convenzionate, ecc. Strutture semiresidenziali Anche chiamati “Centri diurni”, sono strutture aperte in orario diurno che offrono servizi di natura socioassistenziale. Possono essere rivolti a pazienti anziani, disabili, pazienti con problemi psichiatrici, ecc. Tra i servizi erogati rientrano prestazioni socio-assistenziali, riabilitazione, incontri culturali e di socializzazione, ecc. UVI ( unità di valutazione integrata ) E’ un gruppo multidisciplinare socio-sanitario che valuta globalmente il paziente anziano e non e ne definisce il programma preventivo, curativo e riabilitativo diretto a garantire la continuità terapeutica ed assiste 132