GEOVA È IL "NON NOME DI DIO"!!! redatto il 17/11/1994 da Fernando Primerano Uno dei principi fondamentali del geovismo è l'uso del "Nome di Dio". Gli appartenenti alla setta dei Testimoni di Geova dicono che è importante "usare" questo "nome di Dio" per almeno due motivi: - distinguere Geova dagli altri; - permettere a Dio di identificare il suo popolo: i "Testimoni di Geova", appunto. La seconda motivazione deriva dall'interpretazione di un versetto degli Atti degli Apostoli (15,14), che, nella loro traduzione, dice: "...Dio rivolse la prima volta l'attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome". I Testimoni di Geova interpretano questo passo nel senso di una intenzione primaria da parte di Dio di dividere un popolo dalle altre genti che sia riconoscibile dall'uso del nome "Geova". Ma il nome di Dio è veramente "Geova"? No, non lo è. Questo termine è stato scritto per la prima volta intorno all'anno 1000 dai Masoreti, alcuni scribi che hanno studiato il modo di scrivere le vocali nei testi in lingua ebraica, rispettando le tradizioni religiose del popolo. Per capire come sia nato e quale valore abbia il nome "Geova" sono necessarie alcune premesse. Innanzi tutto il valore che la cultura ebraica e la Bibbia danno al nome di una persona o di una cosa è molto profondo: esso indica la sostanza dell'oggetto in questione, cercando di racchiudere in una parola la ragione per cui esso esiste e il suo scopo. Facciamo alcuni esempi: "Abramo" significa "padre dei popoli" ed è il contenuto della promessa fattagli da Dio (Gn. 17,5); "Giovanni" significa "Dio (Yahwèh) ha compassione (o misericordia)", infatti Giovanni Battista ha predicato la misericordia e il perdono (Lc. 1,76-77); "Gesù" vuol dire "Dio salva" ed è esattamente la ragione della sua venuta nel mondo. Di fronte a questa tradizione, il nome di Dio non può essere soltanto un mezzo per poterlo riconoscere, ma deve poter comprenderne l'essenza. Nomi per indicare Dio nella Bibbia ce ne sono molti e ognuno indica un aspetto di ciò che Egli è; ne elenco i principali indicando i versetti dove figurano: El (divinità; Sal. 16,1); Elohim (Dio; Gn. 1,1); Adonay (Signore; Is. 6,1); Elohah (ente divino; Gb. 4,9); Qannà (Geloso; Es. 34,14 -anche nella traduzione dei testimoni di Geova questo termine è inteso come un nome proprio di Dio ed è riportato con l'iniziale al maiuscolo: "...Geova, il cui nome è Geloso, è un Dio geloso"); Shadday (L'Onnipotente; Sal. 68,15); Elyon (L'Altissimo; Dt. 32,8). Il nome più usato però è Yahwèh (circa 6820 volte) ed è presente soltanto nell'Antico Testamento, mentre non appare mai né nei Vangeli né negli altri scritti del Nuovo Testamento. Il testo biblico dei Testimoni di Geova invece ha sostituito il nome "Geova" a quello originario in più passi, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento.Il nome Yahwèh lo ha rivelato Dio stesso a Mosè. Esso è una forma verbale che tradotta significa "Io sono" e che indica non tanto l'esistenza ma la presenza in mezzo al suo popolo. Il problema degli Israeliti infatti era la schiavitù che pativano in Egitto e che per la sofferenza li faceva gemere verso Dio (Gn. 2,23); la risposta di Dio non poteva essere che rivelarsi come "colui che è presente" (Io Sono). Come e perché si è arrivati al nome Geova? Il popolo d'Israele per rispettare (forse in modo eccessivo) il nome di Dio, dopo l'esilio Babilonese, aveva preso l'uso di non nominare mai il nome di Yahwèh, sostituendolo con il sostantivo Adonay. La scrittura ebraica era priva delle vocali e la lettura veniva tramandata per tradizione. Era quindi automatico per un ebreo che scorreva un testo, leggere Adonay quando incontrava il tetragramma YHWH. Con il passare dei secoli leggere un testo ebraico diventava difficile anche per gli ebrei. I Masoreti hanno pertanto studiato un sistema di vocalizzazione, detto "interpunzione", collocando piccoli segni sotto le consonanti, che permettessero di leggere correttamente il testo e di distinguere anche le forme verbali e i sostantivi. Come fare per la parola "YHWH"? É stato sufficiente uno stratagemma: anziché inserire le vocali giuste hanno inserito quelle del sostantivo Adonay, creando una "forma verbale con la vocalizzazione di un sostantivo", praticamente illeggibile. A questo punto si sarebbe ottenuto il termine "YAHOWA", che con il nome "YAHWEH" ha in comune le prime tre lettere "YAH" (che è anche un suffisso usato per riferirsi al nome di Dio - per esempio nella parola "Alleluyàh", il nostro "alleluia"). Un'ulteriore modifica della vocale iniziale ed ecco il nome "Yehowah", che traslitterato in italiano risulta appunto "Geova". Il nome che i Testimoni di Geova attribuiscono a Dio non è quindi quello che Egli ha rivelato, ma il risultato di due manipolazioni che gli ebrei hanno apportato per evitare, leggendo le Sacre Scritture, di nominare il nome di Dio: Yahwèh. Anche i Testimoni di Geova ammettono che questo non è esattamente il nome di Dio, ma è il risultato - dicono - di "un errore di pronuncia" fatto dagli Ebrei e che pertanto è lecito usarlo perché e il nome più diffuso (cfr. "Vivere per sempre...", pagg. 43 e 44). In questa affermazione ci sono due inesattezze: innanzi tutto gli Ebrei conoscono il nome di Dio e usano questo stratagemma per poter leggere "Adonay" (non Geova) quando in un testo trovano questa parola senza senso; inoltre il nome "Geova" non è il più diffuso nome di Dio, per averne una conferma basta chiedere in giro o sfogliare qualche libro che aiuta a leggere la Bibbia. Nel Nuovo Testamento il nome "Yahwèh" non viene mai usato. Con la rivelazione di Gesù i discepoli e la prima Chiesa si sono sempre rivolti a Dio chiamandolo Padre e questo termine, negli scritti neotestamentari, riferito a Dio, ricorre 257 volte; altri versetti lo chiamano semplicemente "Dio" e il sostantivo "Signore" è prevalentemente riservato alla persona di Gesù. I soli riferimenti al nome Yahwèh presenti nel Nuovo Testamento, si trovano nel capitolo 8 del Vangelo di Giovanni, ma Gesù li attribuisce a se stesso: "se non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati" (Gv. 8,24); "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono" (Gv. 8,28); "prima che Abramo fosse, Io Sono" (Gv. 8,58); i Giudei avevano capito bene questa allusione, infatti dopo queste parole volevano lapidare Gesù: è la punizione per chi bestemmia Dio (Lv. 24,16).(N.B.: I Testimoni di Geova, contrariamente a quanto risulta negli scritti del Nuovo Testamento, non credono che Gesù sia Dio. Sulla base di che? Avremo occasione di approfondire anche questo argomento.) Sac. Fernando Chi sono realmente i Testimoni di Geova (di Giuseppe De Rosa, S.J.), tratto da La civiltà Cattolica, 7-21 agosto 1999) Nello scorso autunno giunsero alla nostra redazione, inviatici da alcuni abbonati, alcuni volantini, in cui si diceva che perfino La Civiltà Cattolica era favorevole ai Testimoni di Geova (TdG), per aver lodato nell'editoriale del 18 febbraio 1984 sia il loro attaccamento alla Bibbia, sia la buona condotta morale dei loro aderenti. Si trattava evidentemente di un falso, perché in quell'editoriale si diceva che la Bibbia che i TdG "tengono sempre in mano" non è la Bibbia cristiana, ma una bibbia adulterata e corretta, in modo da farle enunziare le dottrine geoviste, quindi una bibbia falsificata volutamente in punti essenziali; e perché le poche cose buone che si trovano anche tra i TdG, e che era onesto da parte nostra riconoscere, erano accompagnate da pesanti critiche alle moltissime cose riprovevoli della dottrina e dell'organizzazione geovista. Ma di queste critiche nei volantini non c'era traccia. Perciò dopo quindici anni, conviene tornare sui TdG, non per ripetere cose già dette circa la storia e la dottrina di tale organizzazione, ma per dare una breve informazione sulla vita e sulle attese dei TdG. La direzione dei TdG è "teocratica" Anzitutto, quanti sono i TdG? Non è facile dirlo, perché le adesioni all'organizzazione geovista sono controbilanciate da un notevole numero di "dissociazioni", vale a dire di abbandoni. Nel 1991 le statistiche davano, per tutto il mondo, 4.017.213 "proclamatori", cioè membri attivi, con una crescita del 6% rispetto al 1990, e 9.950.058 presenti alla commemorazione della Cena del Signore, che si tiene una volta all'anno e a cui partecipano anche simpatizzanti e curiosi. In Italia, nello stesso anno, gli "evangelizzatori", cioè quelli che fanno proselitismo di porta in porta, erano 160.000, mentre i partecipanti alle riunioni di culto (che in pratica è soltanto la celebrazione annuale della Cena) erano 355.000 [Prendiamo questi dati da M. Introvigne, I testimoni di Geova, Milano, Mondadori, 1991. Raccomandiamo questo testo ai lettori per la sua precisione e completezza, pur nella sua brevità. L'opera più ampia sui TdG è quella di G. Marinelli, I Testimoni di Geova. Storia, dottrina, problemi e prassi. Tip. Cartogr. Artigiana, Ferrara, 1988 (via Fabbri 410)]. Probabilmente l'Italia è il Paese che ha la maggiore percentuale di TdG sul totale della popolazione. Il cammino per ottenere in Italia il riconoscimento giuridico è stato per i TdG molto lungo: nel 1976 fu riconosciuta la personalità giuridica all'americana Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, in forza del Trattato di amicizia italo-americano del 1948; ma solo nel 1986 l'organizzazione geovista fu riconosciuta dallo Stato italiano come Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Questo riconoscimento tardivo — che attende di tramutarsi in Intesa con lo Stato italiano — è dovuto al fatto che i TdG vedono nello Stato il "mondo di Satana" che si oppone al "pacifico governo di Geova" e, quindi, rifiutano il voto, il servizio militare (anche in forme sostitutive), il saluto alla bandiera, il canto dell'inno nazionale, la partecipazione alle feste nazionali: in pratica non riconoscono la legittimità dello Stato e tendono a porsi "al di fuori" di esso. Ma l'ostacolo più grave al riconoscimento giuridico dei TdG è stata la questione della trasfusione del sangue, in caso di malattie o di incidenti, che i TdG rifiutano assolutamente per sé e per i loro figli, anche minori, che in mancanza di essa, in molti casi, andrebbero incontro a sicura morte: ciò che è in evidente contrasto con la legge italiana. La congregazione dei Testimoni di Geova ha una direzione teocratica. È detto nel volume Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca (1990), stampato in 93 lingue e in 47 milioni di copie [Da questo volume sono tratte tutte le citazioni riportate in seguito con l'indicazione delle pagine. Trattandosi di un testo "ufficiale", ce ne siamo serviti ampiamente, allo scopo di esporre esattamente la dottrina e il modo di vivere dei TdG]: "La visibile organizzazione di Dio [cioè, i TdG] è guidata e diretta in modo teocratico. Alla sede centrale dei TdG a Brooklyn (New York) c'è un Corpo Direttivo che soprintende alle attività mondiali del popolo di Dio. Questo Corpo Direttivo è composto da membri dello "schiavo fedele e discreto". Serve quale portavoce di questo "schiavo fedele". I membri del Corpo Direttivo sono guidati teocraticamente" (p. 195), cioè da Dio stesso. Perciò quello che stabilisce il Corpo Direttivo, in materia sia dottrinale, sia organizzativa, ha un valore divino, perché è voluto da Geova. Quindi tutti i TdG devono sottomettersi alle sue decisioni, pena l'esclusione dalla "visibile organizzazione di Dio". Gli organi ufficiali dell'organizzazione geovista in Italia sono le due riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi. Esse riportano le decisioni del Corpo Direttivo e quindi sono parola di Geova. Una delle cinque adunanze settimanali, che si tengono nella Sala del Regno di ogni Congregazione geovista (che è l'unità di base dei TdG: ce ne sono 60.000 in tutto il mondo), è dedicata all'esame di uno degli "articoli di studio" della Torre di Guardia. Lo dirige un "anziano" nominato appositamente dal Corpo Direttivo per mezzo dei "Sorveglianti viaggianti", e nel corso di esso i partecipanti all'adunanza sono invitati a rispondere alle domande poste in calce all'articolo, ripetendo le risposte che si trovano nell'articolo stesso, senza poter fare domande diverse. In realtà, non si tratta di uno studio, ma di un indottrinamento, secondo un "programma unificato di istruzione biblica seguito in tutte le congregazioni dei TdG" (p. 200). Gli "unti" e le "altre pecore" La "visibile organizzazione di Dio" è divisa in due classi: quella degli "unti", che fanno parte del "piccolo gregge", e quella delle "altre pecore". La classe degli "unti" è composta da 144.000 persone, destinate a salire in cielo per regnare eternamente con Cristo. La loro selezione è cominciata nel giorno di Pentecoste, ma sono saliti in cielo soltanto nel 1918. Infatti, nel 1914 — quando è terminato il "tempo dei gentili", durato 2.520 anni —, Gesù è venuto sulla terra in modo invisibile e "ha cominciato a dominare come re del celeste governo di Dio" (p. 141). Dopo quattro anni, impiegati per purificare l'organizzazione dei TdG, nel 1918 Gesù sale nel suo tempio celeste e insieme con lui salgono gli "unti" che sono morti tra la risurrezione di Gesù e il 1918. Gli "unti" che muoiono dopo il 1918 non "dormono" più nelle tombe, ma vanno direttamente in cielo. Attualmente c'è da pensare che gli "unti" che ancora sono sulla terra siano pochi (circa 8.000), per cui la fine del mondo è vicinissima. Ad ogni modo c'è un "resto degli unti" — il cosiddetto "unto rimanente" — che forma "lo schiavo fedele e discreto", chiamato a garantire l'interpretazione corretta della Bibbia e a provvedere il cibo spirituale di cui hanno bisogno i fedeli di Geova: da questo "resto degli unti" sono tratti i membri del Corpo Direttivo. Tutti gli altri fedeli di Geova, che non fanno parte degli "unti", formano la classe delle "altre pecore", destinate non a salire in cielo per regnare con Cristo, ma a vivere per sempre su una terra paradisiaca: "Nel paradiso che Dio ha in serbo per gli uomini ci sarà ogni motivo per essere felici. La terra produrrà buon cibo in abbondanza. Nessuno soffrirà più la fame. Guerre, criminalità, violenze, perfino odio ed egoismo saranno cose del passato. Sì, saranno sparite per sempre" (p. 14). Ma, per "vivere per sempre su una terra paradisiaca", bisogna essere Testimoni di Geova, perché soltanto ad essi è riservata la perfetta felicità sulla terra paradisiaca. Ma che cosa significa e che cosa comporta essere Testimoni di Geova? Significa, anzitutto, "separarsi dal mondo corrotto e dai suoi affari", perché "il governatore del mondo è Satana, il Diavolo" (p. 188). Infatti per il geovismo tutte le realtà mondane — i Governi, gli Stati, le organizzazioni politiche, economiche, culturali e sociali — fanno parte del "mondo di Satana", che è "l'organizzata società umana al di fuori dell'organizzazione visibile di Dio o distinta da essa. È questo il mondo da cui i veri cristiani [TdG] devono tenersi separati" (p. 209). Quindi gli elementi del mondo di Satana sono i Governi politici, e perciò i TdG si astengono da ogni azione di carattere politico, anche la più semplice, come il saluto alla bandiera; e tale è "l'avido e oppressivo sistema commerciale" (ma la Watch Tower Society di Brooklyn, con filiali in molte parti del mondo, non è una floridissima e ricchissima società commerciale?). In ogni caso l'elemento più caratterizzante del mondo "malvagio e corrotto" di Satana è la "falsa religione". Con questo termine si intende "un impero mondiale religioso" (p. 209), alleato con i regimi politici e le forze economiche e radicalmente corrotto. Di questo impero mondiale religioso la parte più importante è la Chiesa cattolica, dalla quale perciò bisogna "uscire", secondo il comando di Dio nell'Apocalisse (per i geovisti l'Apocalisse è "la" Rivelazione): "Uscite da essa [da Babilonia la Grande], o popolo mio". E, "per uscire da Babilonia la Grande, l'impero mondiale della falsa religione, non basta troncare con le false organizzazioni religiose. Bisogna non aver nulla a che fare con le feste religiose del mondo" (p. 212). Per tale motivo i TdG non celebrano il Natale, perché è una festa di origine pagana; non celebrano la Pasqua, perché "ha avuto origine da usanze non cristiane" (p. 213); hanno in orrore la croce, perché Gesù non sarebbe stato crocifisso, ma legato a un palo; non rendono onori a molti oggetti di metallo, di legno o di stoffa, come la bandiera, perché sarebbe idolatria; condannano come realtà "sataniche", contrarie alle leggi di Geova, i rapporti sessuali tra persone non sposate, l'ubriachezza, "l'uso voluttuario di droghe come la marijuana e l'eroina, come pure l'uso del tabacco. Queste cose fanno male al fisico e sono impure. Il fumo danneggia anche la salute altrui" (p. 216). In particolare, per i TdG, "la Parola di Dio vieta di mangiare sangue. Che dire delle trasfusioni di sangue? Alcuni possono pensare che ricevere una trasfusione di sangue sia diverso dal "mangiarlo". Ma non è forse vero che quando un paziente non è in grado di mangiare per bocca, spesso il medico prescrive di alimentarlo con lo stesso sistema con cui si somministrano le trasfusioni di sangue? La bibbia dice di astenersi dal sangue (Atti 15,2029). Che cosa significa questo? Se un medico vi dicesse di astenervi dall'alcool, significherebbe semplicemente che non dovete prenderlo per bocca, ma che potete trasfonderlo nelle vostre vene? Naturalmente, no! Così, "astenersi dal sangue" significa non immetterlo affatto nel proprio corpo" (p. 216). Infine, il TdG si astiene dal celebrare il compleanno, ricordando che nella Bibbia si parla soltanto di due compleanni: quello del faraone d'Egitto e quello di Erode Antipa, che si concluse con l'uccisione di Giovanni Battista. In tal modo il TdG si estrania da tutti coloro che non fanno parte dell'"organizzazione visibile di Dio", anche se sono membri della sua famiglia: egli vive solamente con quelli che sono "sotto il governo di Dio" e hanno rotto con il "mondo di Satana". Anche se è costretto a vivere nel mondo di Satana, non ne fa parte, e perciò, "essendo a favore del nuovo sistema di Dio, evita la cattiva compagnia dei sostenitori del mondo di Satana" (p. 212), "non ama le loro azioni malvagie, non ne adotta i modi di pensare e di agire e non ne condivide le aspirazioni. Non partecipa affatto alla loro religione e alla loro politica corrotta" (ivi). Infatti egli passa buona parte del suo tempo con i membri dell'"organizzazione visibile di Dio" nella Sala del Regno, dove si svolge il "culto" pubblico. Questo consiste in cinque adunanze, della durata di un'ora, che si tengono ogni settimana. Due si tengono alla domenica: in una, detta "Discorso pubblico", un anziano pronuncia una conferenza, però su uno "schema di discorso" non preparato da lui, ma dal Corpo Direttivo; nell'altra si fa lo "Studio Torre di Guardia", nella maniera che si è detto. La terza adunanza — "Scuola di Ministero Teocratico" — è presieduta da un membro del Corpo degli Anziani appositamente incaricato dal Corpo Direttivo ed è consacrata a preparare quelli che dovranno andare di porta in porta (i "proclamatori") a presentare nella maniera più efficace la stampa geovista, usando il giusto tono della voce e avendo l'aspetto più gradevole possibile. La quarta adunanza, detta "adunanza di servizio", serve a preparare i TdG all'offerta della letteratura, suggerendo loro le presentazioni da usare per una distribuzione più efficace. La quinta adunanza, detta "Studio di libro di congregazione", è tenuta da un membro del Corpo degli Anziani ed è dedicata allo studio di una delle tante pubblicazioni della Società Torre di Guardia, che è la struttura legale e finanziaria di cui si serve il Corpo Direttivo. Come si vede, il Corpo Direttivo, per mezzo dei Sorveglianti di Circoscrizione e di Distretto e del Corpo degli Anziani, esercita un controllo ferreo sul modo di pensare e di comportarsi di ognuno dei TdG. Chi non accetta tale rigido "controllo" o non segue le direttive del Corpo Direttivo, comunicate dagli Anziani, viene "disassociato", cioè espulso dalla congregazione dei TdG con un provvedimento stilato da un "comitato giudiziario". Chi invece abbandona volontariamente l'organizzazione oppure viene espulso, perché ha prestato servizio militare, è andato a votare o è passato alla religione cattolica o a un'altra religione, viene considerato "dissociato". Si tratta di fatti molto gravi, perché il "disassociato" e il "dissociato", avendo precedentemente rotto tutti i legami umani con la propria famiglia e con i propri amici e conoscenti quando è divenuto Testimone di Geova, viene a trovarsi nell'abbandono più totale e trova estremamente difficile reinserirsi nella società, tanto più che i suoi ex fratelli lo trattano con estrema durezza, come un rinnegato, gli fanno attorno terra bruciata e lo diffamano gravemente, come afferma di se stesso R. Franz, di cui parleremo più avanti. Il "servizio di campo" Il compito più importante di un TdG è il "servizio di campo". Esso consiste nel compiere opera di proselitismo casa per casa e per le strade. Tale opera è compiuta dai "pionieri", i quali sono Testimoni che si impegnano a dedicare un certo numero di ore mensili al "servizio di campo". Il pioniere "regolare" deve dedicarvi 1.000 ore l'anno; il pioniere "speciale", al quale viene elargito un "dono", cioè una somma di denaro che gli permette di vivere, perché non gli è consentito nessun lavoro, deve dedicarvi 140 ore al mese; il pioniere "ausiliario", che svolge il servizio di campo per uno o più mesi, deve dedicarvi in tale periodo di tempo non meno di 60 ore. Mensilmente ogni "proclamatore" deve consegnare all'Anziano, che ha la responsabilità del piccolo gruppo di cui fa parte, un "Rapporto", in cui devono essere registrate le ore dedicate al "servizio di campo" e il numero delle riviste distribuite, nonché il numero delle visite ulteriori. In realtà, il "servizio di campo" si svolge in tre fasi. Nella prima il pioniere bussa alla porta e, se è fatto entrare, inizia una conversazione religiosa, apparentemente spontanea, ma accuratamente preparata in precedenza secondo il tipo e le reazioni della persona che ha di fronte, e poi lascia alcune copie delle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! invitando a leggerle. Torna poi periodicamente col pretesto di portare i numeri successivi. Se la persona ha letto le riviste, il pioniere ne fa oggetto di ulteriori conversazioni con ampie citazioni di passi biblici ben selezionati. La seconda fase consiste nel fare con la persona contattata un "gratuito studio biblico" a domicilio. Il pioniere si recherà a visitarla settimanalmente per circa un'ora e la inviterà ad aprire la sua Bibbia e a prendere in considerazione alcuni versetti particolari, che servono al pioniere per annunziare le dottrine geoviste, anzitutto la certezza che chi ha un'accurata conoscenza di Dio non morirà, ma vivrà eternamente su una terra paradisiaca e che questo accadrà subito, perché la fine del mondo è imminente. La terza fase consiste nel mostrare alla persona diventata ormai "studente" le difficoltà che essa incontrerà nel cammino religioso iniziato, perché il Diavolo, che è il "nemico della vita eterna", si servirà dei suoi parenti, amici e conoscenti per distoglierla dallo studio della Bibbia con i TdG; consiste in particolare nel demolire la fiducia della persona nella Chiesa e nei preti e nel farle acquistare la "vera" Bibbia, che non è quella della Chiesa cattolica, ma quella dei TdG e che si chiama Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Compiuti questi passi, la persona è invitata a partecipare alle adunanze nella Sala del Regno: se la persona accetta diviene TdG; se rifiuta — ma spesso ormai è troppo tardi per rifiutare — lo "studio" viene interrotto e la persona viene abbandonata. L’escatologia dei TdG Il carattere distintivo dei TdG è la loro escatologia. Essi, ricorrendo ad astruse speculazioni numerologiche, credono che nel 1914 si sono compiuti i "fissati tempi delle nazioni", cioè il periodo di 2.520 anni, in cui Satana ha regnato sul mondo in maniera incontrastata, servendosi della "falsa religione" (in particolare, della Chiesa cattolica) e dei poteri politici. Perciò nel 1914, con la venuta "invisibile" di Cristo sulla terra, è cominciato il periodo della fine del "presente malvagio sistema di cose". La fine sarebbe dovuta avvenire, secondo i TdG, prima nel 1925, poi nel 1975, ma, con grande delusione dei TdG, siamo nel 1999 e non è ancora avvenuta. Ma — dicono i TdG — è assolutamente imminente, perché essa deve avvenire, secondo la parola di Gesù, quando ancora saranno in vita persone che nel 1914 erano già persone "vive e coscienti". Poiché di tali persone ne sono restate poche e presto moriranno tutte, è segno che la fine del mondo è vicinissima. Ma come avverrà la fine del presente sistema malvagio? Geova — dicono i TdG — nella grande battaglia di Armaghedon distruggerà "tutti quelli che volontariamente rifiutano di ubbidire alle sue giuste leggi" (p. 155), cioè tutti quelli che avranno rifiutato di divenire TdG. Per sterminare i malvagi, Geova si servirà di forze angeliche comandate da Michele-Gesù. Tra i malvagi distrutti ci saranno tutti i regni della terra con i loro governanti e tutti i seguaci della "falsa religione". I TdG superstiti dovranno per sette mesi purificare la terra dai cadaveri dei "malvagi" sterminati. Trascorsi i sette mesi, comincerà il "millennio", cioè un periodo di mille anni, in cui Satana sarà "legato" e Gesù Cristo avrà il governo del mondo. Nel millennio non ci saranno guerre, corruzione, fame, malattie; non si morirà più e gli uomini sopravvissuti ad Armaghedon potranno continuare ad avere figli. Alla fine del millennio, Satana sarà slegato e cercherà di tentare di nuovo gli uomini. Quelli che seguiranno Satana saranno distrutti insieme con lui. Invece quelli che saranno stati fedeli a Geova nell'ultima prova vivranno per sempre su una terra paradisiaca. Su questa terra paradisiaca, nessuno sarà malato, nessuno invecchierà — e chi è vecchio tornerà giovane — e nessuno morrà. Anche gli animali pericolosi diventeranno pacifici: "Come sarà bello fare una passeggiata nei boschi e camminare per un po' con un leone, e poi forse con un grande orso! Anche persone che ora sono morte (naturalmente TdG) potranno vivere nella terra paradisiaca. Torneranno in vita! Perciò a quel tempo, anziché annunzi funebri, ci saranno annunzi gioiosi circa quelli che saranno risuscitati [...]. La bellezza della terra paradisiaca non sarà deturpata da agenzie di pompe funebri, cimiteri e tombe" (Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, cit., 164 s). Chi sono "realmente" i TdG? Ecco come si presentano i TdG. Ma chi "realmente" sono? Fondandoci sia sulla letteratura geovista (che, pur essendo tremendamente ripetitiva, non manca di chiarezza), sia sulle opere migliori di specialisti sulla storia, sulla dottrina e sulla vita quotidiana dei TdG, vogliamo ora darne un giudizio, che sia il più possibile sereno e obiettivo. La prima cosa da dire è che i TdG non sono cristiani, anche se si dichiarano gli unici veri cristiani. Essi negano infatti i due essenziali dogmi cristiani, senza i quali il cristianesimo non esiste: la Trinità e la divinità di Gesù, Figlio di Dio incarnato. Affermano, infatti, che "la Trinità non è un insegnamento biblico", ma "babilonico": in effetti, "molto prima che Gesù venisse sulla terra, triade o trinità di Dio erano anticamente adorate in Paesi come l'Egitto e Babilonia" (ivi, p. 40 s). Affermano che Gesù non è Dio, ma è la prima creatura di Dio e lo identificano con l'arcangelo Michele, per cui parlano di Michele-Gesù. Gesù fu anche l'unica creatura di Dio, perché tutto il resto della creazione venne alla luce per mezzo di lui quale "principale Agente di Geova". Il 14 Nisan dell'anno 33, Gesù, che Geova aveva fatto incarnare per compensare col suo sacrificio il peccato di Adamo, fu messo a morte dai suoi nemici: non però crocifisso, ma appeso a un palo di tortura, a un "legno" (di qui l'odio dei TdG per la croce, simbolo, a loro avviso, precristiano e pagano, che non può essere associato alla missione redentrice di Gesù). Gesù risuscitò, non col suo corpo, che fu eliminato da Geova, bensì con un corpo spirituale. Gesù è ora in cielo non col suo corpo fisico. Egli è "unto" come re del regno di Dio, ma non è ancora venuto il tempo in cui eserciterà la sua dignità regale. Tale tempo però è imminente. Invece, lo Spirito Santo non è Dio, ma "è la forza attiva di Dio" (ivi, 40). In secondo luogo, i TdG hanno una propria Bibbia (Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture), che non è quella ebraico-cristiana, perché in molti punti essenziali è stata tradotta dall'ebraico e dal greco in maniera da confermare la dottrina geovista. Cioè non sono i TdG che si conformano alla Sacra Scrittura, ma è questa che viene adattata alla dottrina stabilita dal Corpo Direttivo. Questo perciò ha la grave colpa di aver falsificato la Sacra Scrittura in cose essenziali, per farle dire cose che essa non dice o per farle dire il contrario di quello che essa dice. Inoltre i TdG interpretano la Sacra Scrittura in senso letterale e fondamentalista, senza tener conto delle regole minime dell'ermeneutica, che sono necessarie per la comprensione di qualsiasi testo. In tal modo si fanno dire alla Sacra Scrittura non solo cose false, ma cose infantili e assurde. I TdG, per esempio, affermano in base alla Sacra Scrittura che Dio creò l'uomo nell'autunno del 4026 avanti Cristo; che il Diavolo, per ingannare Eva e insegnarle la falsa dottrina dell'immortalità dell'anima — "sarete come dei, non morrete" —, si servì letteralmente di un serpente, facendolo parlare come fa un ventriloquo. In terzo luogo, i TdG non hanno una vita propriamente religiosa. È raccomandata la preghiera personale a Geova, necessaria per ricevere da lui l'aiuto per vincere le tentazioni e comportarsi come Geova desidera; ma il vero culto che si rende a Geova è lo studio biblico fatto nelle adunanze settimanali e l'appartenenza all'"organizzazione visibile di Geova". Nel geovismo non ci sono pratiche religiose né vita sacramentale. C'è soltanto il battesimo, che non è un sacramento, ma è il segno, dato agli altri, che si è presa la decisione di servire Geova. Esso perciò viene amministrato nei grandi raduni geovisti soltanto agli adulti che mostrino un'adeguata conoscenza delle dottrine geoviste. E solamente una volta all'anno si fa un'adunanza per commemorare la morte di Gesù: la cerimonia comprende una preghiera solenne, un canto, una rievocazione di quanto compì Gesù nell'Ultima Cena, e il "passaggio degli emblemi", cioè del pane e del vino, che però assumono non tutti, ma soltanto coloro che sentono di far parte del "rimanente" dei 144.000 "unti", per aver ricevuto il "battesimo con lo Spirito". Se non c'è nessun "unto", gli "emblemi" non vengono assunti da nessuno. Alla cerimonia però assistono anche "lietamente milioni in veste di osservatori", che, invece di avere la speranza di una vita celeste con Cristo, "si rallegrano alla prospettiva di vivere per sempre sulla terra paradisiaca" (ivi, 201 s). "Questi milioni fanno parte delle "altre pecore" di cui parlò Gesù". È un fatto abbastanza strano che i continui spostamenti di date della fine del "sistema malvagio di cose" — dal 1874 al 1914, dal 1914 al 1925, dal 1925 al 1975, dal 1975 a una data imminente, non specificata — non abbia provocato nel movimento geovista crisi che avrebbero dovuto dargli un colpo mortale, perché il fatto che le profezie dei presidenti e del Corpo Direttivo non si avverano era segno evidente che il movimento geovista poggiava sul falso. In realtà, dopo che la data del 1925 si dimostrò falsa, ci fu nel movimento geovista una "grande delusione", perché parecchi membri di esso avevano abbandonato il lavoro, rinviato operazioni necessarie per la salute, interrotto la coltivazione dei campi e distribuito i loro beni ai poveri. Ma la crisi fu ben presto assorbita e il movimento, opportunamente riorganizzato dal presidente J. E. Rutherford, crebbe. Una nuova "grande delusione" si ebbe quando anche nel 1975 — altra data della "fine" del presente "sistema di cose", profetizzata da N. H. Knorr — non avvenne nulla; ma anche questa volta l'organizzazione subì danni contenuti. Invece una crisi grave scoppiò all'interno del Corpo Direttivo, quando nel 1979, partendo dal fallimento della profezia del 1975, si pose in questione la data del 1914, che è la data cardine su cui poggia tutto il geovismo. Il Corpo Direttivo ribadì con durezza che tale data non doveva essere mutata. Un membro del Corpo Direttivo — Raymond Franz — che mosse gravi obiezioni venne espulso e più tardi disassociato: la vicenda è narrata nel volume Crisi di coscienza [Cfr R. Franz, Crisi di coscienza, Atlanta, 1983 (tr. it., Napoli, Ed. Dehoniane, 1988). Raymond Franz era nipote di Frederick Franz, terzo presidente dell'organizzazione geovista (dopo J. F. Rutherford e N. H. Knorr), e per nove anni è stato membro del Corpo Direttivo. La sua opera è di estremo interesse, perché non solo mette in rilievo che all'interno stesso del Corpo Direttivo c'erano divergenze su due punti fondamentali della dottrina geovista — la data del 1914 e la distinzione tra gli "unti" e le "altre pecore" —, ma mostra il modo in cui agisce il Corpo Direttivo, che è ignorato dalla massima parte dei TdG. Scrive R. Franz: "La verità è che perfino tra i TdG pochissimi hanno un'idea precisa sul modo in cui funziona il centro dell'organizzazione. Essi non sanno come si prendono le decisioni su questioni dottrinali, né sanno come il Corpo Direttivo porti avanti le sue discussioni, se le decisioni siano conformemente unanimi o cosa accada quando sorgono dissensi. Tutto questo è coperto dalla riservatezza in cui si svolgono le sessioni a porte chiuse del Corpo Direttivo [...]. Eppure le decisioni prese da quel piccolo gruppo di uomini che formano il Corpo Direttivo possono riguardare, e accade spesso, la vita dei Testimoni negli aspetti più intimi" (p. 50 s)], che, se ha mostrato che gravi dubbi esistono anche all'interno del Corpo Direttivo, ha ricordato anche, che nonostante tutte le crisi e tutte le delusioni, il movimento geovista tiene bene ed è in crescita. Come si spiega questo fatto? Probabilmente, la spiegazione va ricercata nell'estrema rigidità dell'organizzazione dei TdG e nella sua capacità di plagio degli aderenti [Cfr M. Castiglione, I testimoni di Geova: ideologie e consenso sociale, Torino, Claudiana, 1981; l'Autore, parlando di ciò che avviene all'interno di questa organizzazione, afferma che essa è "il più rilevante esempio di coercizione psicologica e di manipolazione di massa mai partorito dal protestantesimo statunitense" (p. 65)]. Da una parte, essi sono sottoposti a un'estrema vigilanza, per cui ogni minimo dissenso da quanto ha stabilito il Corpo Direttivo viene immediatamente stroncato e punito con la disassociazione; dall'altra, al TdG non è permesso di pensare in maniera autonoma: egli deve "evitare lo spirito indipendente, mettendo in dubbio i consigli della visibile organizzazione di Dio"; non deve avere contatti e scambi di idee con persone estranee al movimento, che potrebbero insinuargli dubbi circa i dogmi ufficiali; è scoraggiato dal seguire i programmi televisivi o leggere libri e riviste che possono influenzare il suo modo di pensare, che deve essere soltanto quello del movimento geovista ["L'istruzione superiore — scrive R. Franz — viene generalmente disapprovata, perché può comportare la perdita della fede e può introdurre in ambienti che espongono al rischio di commettere immoralità" (Crisi di coscienza, cit., p. 66, s.n., 6)]. L'unica verità è quella che gli è insegnata con un continuo e implacabile martellamento psicologico nelle adunanze settimanali, in cui è sottoposto a un totale asservimento mentale. "Ecco perché non c'è un solo Testimone di Geova al mondo al quale sia consentito scrivere. Per quanto incredibile possa sembrare, in tutta la loro storia nessuno di loro ha mai prodotto nulla che fosse frutto delle sue riflessioni. È assolutamente vietato loro scrivere libri, saggi, articoli o altro, che contengano il frutto di una loro ricerca, di un loro pensiero. Quei pochissimi che hanno osato farlo sono stati puniti con la disassociazione" [S. Pollina, "Viaggio nel mondo dei Testimoni di Geova", in G. Bellia (ed.), Discernere oggi. Le vie, i problemi, le esigenze, Reggio Emilia, San Lorenzo, 1998, 161. Nel 1982 fu "disassociato" C. Olof Jonsson, TdG da 25 anni, per aver scritto il volume I tempi dei Gentili. La profezia senza fine dei Testimoni di Geova, Roma, Ed. Dehoniane, 1989, nel quale mostrava l'infondatezza della data del 607 a.C. come anno della distruzione di Gerusalemme da parte del re Nabucodonosor II: in realtà, il fatto che il re babilonese non distrusse Gerusalemme nel 607 fa crollare la data del 1914, su cui poggia la dottrina geovista. È storicamente certo che Nabucodonosor II distrusse Gerusalemme 20 anni dopo, nel 587/586]. Questo ci fa concludere che l'"organizzazione visibile di Dio" esercita sui suoi adepti una sorta di plagio mentale, per cui perdono ogni senso critico e sono disposti a credere e ad accettare come parola di Dio qualunque cosa che sia loro proposta dal Corpo Direttivo, anche quando questo fa affermazioni che poi si dimostrano false, come le date (1878, 1914, 1925, 1975) della fine del presente "sistema malvagio", e anche quando la traduzione della Bibbia dal greco è manifestamente erronea. Possibile — ci si chiede — che i TdG non si rendano conto di essere ingannati da false profezie e da traduzioni volutamente erronee della Sacra Scrittura? Siamo di fronte all'aspetto maggiormente deprecabile del geovismo: la distruzione che esso opera di ciò che nell'uomo è più propriamente "umano": la sua capacità di pensare autonomamente, di ragionare e di esercitare la facoltà critica, la sua libertà. C'è un secondo aspetto, anch'esso assai deprecabile, del geovismo che non possiamo non segnalare; ed è che esso induce a rompere ogni rapporto "umano" e a considerare estranei e da evitare tutti coloro che non appartengono ai TdG, siano essi non solo parenti stretti e amici un tempo carissimi, ma anche il marito, la moglie e i figli, per cui nelle famiglie che non sono tutte formate da TdG avvengono rotture e scissioni crudeli e inumane. Il TdG trova calore affettivo e amicizia soltanto all'interno del movimento geovista — le prime volte che frequenta la Sala del Regno ne è addirittura "soffocato"! — e i suoi veri "fratelli" sono solo gli altri TdG. Tutte le altre persone, in primo luogo i cattolici, sono estranee e nemiche e con esse non bisogna avere nulla a che fare. Questo spirito "settario" rende estremamente difficile ogni dialogo con i TdG. Tuttavia ciò che rende più deprecabile il geovismo è la sua concezione di Dio. Geova non è il Padre e l'Amico di tutti gli uomini. Egli riconosce come "suoi" soltanto i TdG e solamente per essi ha preparato la "terra paradisiaca", nella quale potranno vivere eternamente felici. Per tutti gli altri uomini c'è la distruzione e lo sterminio nella prossima battaglia di Armaghedon. Un Dio sterminatore di milioni di uomini! Che cosa c'è di più contrario a una retta concezione di Dio? C'è di più: come può Dio — che sia il vero Dio! — volere che non si debba praticare una trasfusione di sangue a un bambino che, senza di essa, è condannato a morire? Eppure è questo che, secondo i TdG, Geova vuole e comanda, pena l'espulsione dal movimento geovista. Un Dio che vuole una simile cosa può essere veramente Dio? LE DONNE CHE DEVONO RECUPERARE GLI ANNI PERSI NELLA "TORRE DI GUARDIA" (di Randall Watters traduzione di Fabio Gianelli) L’amore non è ciò che fa girare il mondo. L’amore è ciò che fa valer la pena di farlo girare. (F. P. Jones) Quanto maggiore è il tempo trascorso in un gruppo come la Società Torre di Guardia, tanto più, probabilmente, si avranno certe caratteristiche del culto radicate nella propria personalità. La più comune di queste caratteristiche è la mentalità del "bianco o nero" che ipersemplifica le questioni morali della vita quotidiana. Inoltre, si crea in questo caso una "mentalità dell’assedio", cioè viene enfatizzata la battaglia della luce contro le tenebre, di Dio contro il diavolo, della verità contro l’errore. Dal momento che l’intero universo è spettatore delle scelte che il singolo compie ogni giorno, l’appartenente alla setta viene caricato di una massiccia dose di pressione e senso di colpa per impedirgli di contrariare Dio e i suoi angeli. Si farà attenzione a quali film il fedele va a vedere, a quali abiti indossa e a quali persone frequenta. Occasionalmente la Società Torre di Guardia traccia delle linee-guida da seguire per prendere le giuste decisioni in questi campi. Queste linee-guida non sono mai espresse nella forma di regole, ma piuttosto in quella di frasi del tipo: ‘Sarebbe cosa saggia portare la barba ...’, o altre che, apparentemente, mostrano la scelta che la persona dovrebbe compiere in merito a certe questioni morali, mentre invece le stesse frasi indicano implicitamente una nuova legge che i Testimoni di Geova dovranno seguire. Per dare forza a queste leggi implicite si fa uso della paura della punizione da parte di Dio o dell’Organizzazione. Superare la sfiducia e il sospetto Le sette tollerano solo un certo grado di lealtà verso la propria cerchia familiare, superato il quale tenteranno di dividere la famiglia . Esse realizzano questo enfatizzando al massimo il dovere di lealtà assoluta verso l’Organizzazione. Un familiare che viene sorpreso a fumare o a leggere pubblicazioni pornografiche, deve essere denunciato agli Anziani (responsabili di Congregazione n.d.r.), se egli stesso non si presenta a confessare spontaneamente i suoi peccati. Una donna Testimone di Geova che abbia avuto un aborto segreto deve essere denunciata, anche se questa denuncia va contro la legge civile. Dato che i membri delle congregazioni locali potranno guadagnare punti (cioè mettersi dalla parte 'giusta’, quella degli Anziani) denunciando i loro ‘fratelli’ (di fede n.d.r.) che infrangono qualche regola, fra i membri più deboli esiste la forte tentazione di rafforzare la loro posizione usando questo metodo. Sarà un vantaggio ottenuto a buon mercato. E’ precisamente questa tendenza alla sfiducia e al sospetto, così come il sentirsi dalla ‘parte giusta’, che devono essere riconosciute nella personalità costruita nella setta, affinché si possa uscirne. Si deve imparare a fidarsi degli altri e a mostrare disponibilità verso coloro che ancora sono immaturi, come lo era l’ex-aderente. Farsi nuovi amici Si può dire che, in una setta, si hanno poche persone con cui si tratta da pari a pari. Si è o insegnanti o studenti. Spesso si assumono entrambi i ruoli, dato che si ha sempre qualcuno più potente sopra di sé, e qualcuno meno potente da istruire o correggere. E’ difficile che i membri della setta trattino su un piano di uguaglianza, proprio a causa di questo clima di sfiducia e sospetto. Nessuno oserà divenire troppo intimo di qualcun altro, o rivelargli di sé troppe cose, dato che l’altro potrebbe usare certe informazioni contro di lui, in futuro. In una setta le relazioni interpersonali sono piuttosto mantenute in un rapporto di insegnante-studente o, tra pari grado, su un livello superficiale. Tuttavia, per coloro che lasciano una setta, acquisire nuovi amici di cui fidarsi può essere l’esperienza più meravigliosa della propria vita. All’inizio può essere piuttosto difficile imparare a fidarsi di un nuovo amico. Questo significa scommettere sulla fedeltà di questo amico e sulla sensibilità verso ciò che si ha dentro. Può essere più facile avvicinare persone conosciute tramite amici di più vecchia data, allargando così il circolo di amicizie e, contemporaneamente con il vantaggio di incontrare altre persone già raccomandate da conoscenti (una sorta di affidabile ‘servizio di referenze’). Affrontare la propria famiglia Se una donna abbandona la Torre di Guardia, questo avvenimento investe la sua famiglia sotto vari aspetti, in relazione alle circostanze. Una donna divorziata che era stata nell’organizzazione per due anni e, che aveva cercato di allevare da sola suo figlio di otto anni, mi confessò un giorno, che aveva intenzione di disassociarsi (allontanarsi volontariamente dall’Organizzazione n.d.r.). Suo figlio di otto anni era in macchina con noi al momento in cui ella stava dicendomi questo; subito gli occhi del bambino si illuminarono. Cominciò a enumerare a VOCE ALTA le ragioni per le quali egli era contento della decisione della madre! Per la famiglia di questa donna si trattava di una buona notizia. Per qualcuno lasciare la setta è un evento della vita felice e positivo. Se il marito è d'accordo Se vostro marito o compagno comunica bene con voi in materia di religione e fede, esiste la possibilità che scopriate insieme a lui il gioco sporco della Torre di Guardia. Le sette vivono sull'ignoranza e sulla paura e, i loro metodi possono essere messi in chiaro attraverso il dialogo e la documentazione. Se il vostro compagno vi ascolterà e prenderà in considerazione le prove, esiste una fortissima probabilità che egli si renda conto l'organizzazione non viene da Dio. Questo non significa necessariamente che sceglierà di abbandonare la Torre di Guardia, specialmente se saprà che la sua famiglia lo allontanerà nel caso anch'essa sia composta da Testimoni di Geova. Nel caso decida di restare nella Torre di Guardia solo per ragioni di famiglia, mentre voi scegliete di disassociarvi, può darsi che il matrimonio non abbia a soffrirne molto. In certi casi, sia il marito che la moglie possono decidere di restare nell'Organizzazione, allo scopo di persuadere altri ad uscire assieme. Se il marito si oppone Altre donne che decidono di lasciare la setta non sono così fortunate. Se i loro mariti sono Testimoni di Geova e rifiutano di prendere in considerazione qualunque documento che vada a discapito della Torre di Guardia, o se rifiutano di discutere su materie che possono far sorgere dubbi nelle loro menti, le donne vanno incontro a forti frustrazioni e delusioni. Se questa è la vostra situazione assicuratevi di avere amici non Testimoni di Geova su cui contare e cominciate a crearvi una vostra nuova vita sociale. Se vi fa bene andare in chiesa, fate in modo che altri preghino con voi per ottenere la forza di iniziare una nuova vita, non preoccupatevi se vostro marito resta o meno dalla vostra parte. Se in fondo egli vi ama abbastanza da rimanervi al fianco e trattarvi con dignità e rispetto, alla fine avrete abbastanza forza per superare la tempesta. Se sceglie di trattarvi con la consueta sufficienza che gli uomini Testimoni di Geova mostrano verso le proprie mogli, o diventa freddo verso di voi, allora potete almeno rifugiarvi nel vostro senso di individualità e nel rispetto di voi stesse, nonostante l'inevitabile dispiacere e il distacco che ne seguiranno. Se, d'altro canto, non avete sviluppato nessuna vera individualità nella vostra vita e la vostra identità è del tutto compenetrata in quella di vostro marito, soffrirete di un'amarezza devastante e di un forte risentimento verso di lui. Cercate, se potete, di prepararvi per tempo a una tale eventualità. Il rapporto con i figli I figli molto giovani (pre-adolescenti) possono non trovare difficile interrompere la frequentazione degli incontri cultuali, se spiegate loro che cosa sono in realtà queste organizzazioni umane e come in esse serpeggi continuamente la disonestà e l’inganno. (Per aiutarvi a discutere l’argomento, consultate l’articolo a tergo). Per i ragazzi più grandi, già adolescenti, la vita da Testimone di Geova è straordinariamente dura e li fa sentire ghettizzati tra i loro coetanei. Ciò fa sviluppare in essi dei meccanismi di auto-difesa, come l’assunzione di atteggiamenti orgogliosi ed elitari, al fine di sopravvivere a questi anni delicati. Quando si capisce che la mamma ‘ha sbagliato’ e che la Torre di Guardia non è affatto cosa di Dio, di solito vostro figlio sarà, presto o tardi, assalito dalla rabbia. Questo perché? La rabbia si fa sentire quando il ragazzo si accorge che tutto l’isolamento, lo scherno e il dispiacere che ha sofferto per questa religione era del tutto inutile. A questo punto gli tornano in mente tutte le cose che lui (o lei) ha sempre sognato di fare, ma che non gli sono mai state permesse. Fare sport, essere competitivi nella scuola, andare a ballare, cercare di essere belli e ammirati; tutti quei progetti che il giovane poteva solo sognare (e non fate finta di ingannarvi: li sognava davvero!), ora gli tornano in mente e lo ossessionano. La rabbia verso di voi, che lo avete allontanato da quelle cose, può manifestarsi in forme di ribellione verso di voi o verso ogni tipo di religione, specialmente la Cristianità. Come potete affrontare, ora, questa rabbia diretta contro di voi? Prima di tutto non perdete la testa! Siate malleabili, sedetevi e condividete con i vostri figli la vostra stessa frustrazione, causata dagli anni perduti. Fate un elenco di tutte le cose che avete sacrificato e incoraggiateli a fare essi stessi un elenco. Prestate attenzione a ciò che essi si sentono di dire in questa fase e chiedete il loro perdono. Se in precedenza non avete mai avuto questa disponibilità al dialogo con i vostri figli, ebbene, ora è il momento di cominciare ad averlo. All’inizio ciò potrà farvi sentire impreparati ed imbarazzati, ma contribuirà moltissimo ad attenuare la loro rabbia e vi porterà probabilmente ad instaurare un rapporto più profondo con i vostri figli. Date loro la vostra disponibilità per aiutarli a ricominciare e fate progetti per il vostro e per il loro futuro. Fissate un momento ben preciso per fare questo e non cominciate a rimandarlo. Essi hanno bisogno di constatare che siete sincere e che veramente li amate e cercate il loro bene. Se i figli si ribellano In certi casi i vostri figli esprimeranno la loro rabbia ribellandosi contro di voi. Improvvisamente essi si porranno dalla parte della Torre di Guardia e contrasteranno la vostra decisione di abbandonare il gruppo. Il risentimento per i sacrifici che hanno dovuto fare per anni, per seguire la ‘vostra' religione può manifestarsi in questa forma: essi sono più che mai convinti di essere nel giusto e desiderano punire voi per aver abbandonato la verità. Per la prima volta nella loro vita le parti si invertono ed ora voi siete viste come il Testimone ‘debole’, mentre loro si sentono spiritualmente forti. Questo dà loro un’inaspettata euforia e si comporteranno in questa situazione traendone tutti i vantaggi possibili, compresa la soddisfazione di punirvi e di sentirsi la coscienza a posto di fronte a Geova, per la prima volta in vita loro. In realtà essi stessi sono vittime di una manipolazione che, momentaneamente dà loro soddisfazione. Ma voi non state al gioco! Qui viene messa alla prova la vostra maturità, ovvero la vostra capacità di essere disponibili e sensibili, al tempo stesso impedendo ai vostri figli di approfittarsene. Per rendere innocua la manipolazione è sufficiente spesso discutere su di essa, dato che nessuno, nemmeno ai bambini, piace prendere parte a manipolazioni. I suoceri Sia che vostro marito decida di rimanere o meno un Testimone, i suoi genitori, se sono Testimoni di Geova, costituiranno un problema per voi (a meno che non ci sia fra voi una buona comunicazione!). I suoceri sono spesso pronti a punirvi per la vostra debolezza nella fede e per aver inflitto al loro caro figlio Testimone di Geova così tanto dolore ed imbarazzo. Facilmente vi chiameranno apostata e vi rifiuteranno a causa della vostra decisione. Anche questa è una manovra; non state al loro gioco! Spiegate loro che la vostra decisione di lasciare la Torre di Guardia è ottima, perché BASATA SULLA VOSTRA AUTONOMA INDAGINE, e fate loro presente che disponete di una esauriente documentazione, che essi potranno vedere, se lo vorranno (la loro risposta sarà: no!). Fate inoltre presente che qualsiasi tentativo di punirvi per l’abbandono di questo culto non avrà effetto, poiché voi avete la coscienza pulita di fonte a Dio e agli uomini, e che il vostro amore per vostro marito (loro figlio) non è cambiato. Essi dovranno sapere che la vostra decisione è ferma e che, prima di prenderla, avete trascorso molto tempo a riflettere sulla questione. Se essi avvertiranno esitazione o debolezza spirituale da parte vostra, perderanno ogni rispetto verso di voi. Come evidenziato nell’edizione di Settembre/Ottobre 1993 del Free Minds Journal (Rivista delle menti libere, n.d.t.), i culti spesso agiscono come una droga nella vita di una persona, aiutandola a fuggire da qualcosa di indesiderabile presente nella loro vita e cercando una forma fittizia di autostima. Questo, tuttavia, si realizza a spese della propria personalità naturale, che finisce per essere sepolta sotto la personalità costruita dal culto, come se fosse qualcosa di cui vergognarsi e da tenere nascosta. Assieme alla perdita della personalità naturale, la persona può subire la perdita dei sentimenti e della sessualità. Anche se nella maggior parte delle sette la sessualità è ammessa nell’ambito della coppia sposata, ci sono comunque certe proibizioni all’interno della camera da letto. Durante gli anni ‘70 non poche donne Testimoni di Geova divorziarono dai loro mariti dopo essersi rifiutate di praticare sesso orale. Ai giovani Testimoni, generalmente, non era permesso frequentare i non Testimoni e spesso essi sposano altri Testimoni, senza in realtà provare vero amore per loro, soltanto perché questo è l’unico modo per fare sesso e uscire di casa. Ho ricevuto personalmente moltissime chiamate da donne ex-Testimoni di Geova che avevano sposato ‘il peggior esemplare di uomo che si possa trovare’. I testimoni di Geova sono spesso particolarmente carenti di amore fisico, poiché fra di loro vengono molto enfatizzati i pericoli del contatto fisico, potendo esso condurre alla fornicazione. Alcune donne tuttavia trovano un marito che amano, solo però, talvolta per vederlo diventare un ‘anziano’ di congregazione e perdere la sua naturale gentilezza e tenerezza. Si rendono conto amaramente di quanto un uomo dell’organizzazione sia sentimentalmente ‘sterile’. Pensare a nuove relazioni? Come è stato già detto, ai Testimoni viene proibito di frequentare i nonTestimoni e gli appuntamenti fra i Testimoni devono svolgersi sotto sorveglianza, in modo che i due non restino soli. Molte donne Testimoni di Geova dopo aver considerato la disponibilità di uomini presenti nelle locali Sale del Regno, si sono rivolte al di fuori della loro religione, per trovare soddisfazione sentimentale e sessuale, attirandosi così una massiccia dose di colpa. In tal modo, nella vita di alcune donne Testimoni di Geova si è creato un circolo vizioso, innescato con uomini non-Testimoni, seguite da sensi di colpa, punizione, successivo abbandono di queste relazioni, per finire poi per commettere nuovamente il peccato. Disgraziatamente esse non hanno mai conosciuto la GIOIA di una storia amorosa a causa della colpa e dell’ostracismo di cui i loro ‘fratelli’ le hanno caricate. Ricominciare vi fa paura ora che sono passati gli anni? Pensate di non essere più tanto giovani o desiderabili? Le mie osservazioni mi dicono che donna deve essere veramente BRUTTA per non attirare un buon uomo di cui innamorarsi. Ora, se è così brutta, esiste la chirurgia plastica per curare deformità facciali. Se vi sentite troppo grosse, rendetevi conto che a molti piacciono le donne robuste (donna grassa = donna bella) e spesso uomini del genere sono piuttosto attraenti. Oppure potete cominciare una buona dieta dimagrante. Qualsiasi cosa sia necessaria per farvi star bene con voi stesse deve essere presa in considerazione, finché è compatibile con la vostra salute e con le vostre tasche. Perché permettere alla Torre di Guardia di rovinare anche il resto della vostra vita? Spesso gli uomini si innamorano di una donna per il suo carattere, per esempio, per la sua personalità estroversa, il suo umorismo, ecc., più che per la sua giovinezza. Se osservate voi stesse sotto una luce negativa gli altri percepiranno questo atteggiamento e vi osserveranno allo stesso modo. Se invece cominciate a considerarvi sotto un aspetto più positivo, vi mettete in evidenza in modo da risultare più attraenti per gli altri. Le donne che hanno un buon senso della spiritualità e della profondità della vita sono comunque più attraenti! Vi siete risposate? Molte donne che hanno lasciato la Torre di Guardia sono ora risposate con uomini non Testimoni. In molto casi esse sembrano felici con i loro mariti, ma spesso trovano che questi non possano capire a fondo la loro esperienza passata nella Torre di Guardia; a questi uomini sembra così irreale che qualcuno possa essere coinvolto in un culto tanto strano. Se vi trovate in questa situazione, potrebbe essere utile, per voi e per i vostri mariti, leggere il testo di Steven Hassan Combatting cult mind control (‘Combattete il dominio dei culti sulla mente’ n.d.t.), oppure il mio stesso libro Understanding mind control (‘Comprendere il controllo sulla mente’, n.d.t.). Il lento e deliberato processo di indottrinamento di un culto è molto raffinato e in circostanze opportune, può sopraffare le persone più intelligenti. I vostri mariti vi rispetteranno molto di più se capiranno questo processo di indottrinamento. Poche cose, nella vita sono più gratificanti del rispetto del vostro compagno verso voi e la vostra intelligenza. Convinceteli, dunque, a leggere questi libri! Un’altra buona ragione per far leggere questi libri ai vostri mariti sussiste quando essi non vogliono che voi finiate ‘risucchiate’ in un’altra setta. Essi non sanno che se un ex adepto è INFORMATO sulla dinamica di un culto e su come esso funziona, egli corre meno pericolo di chiunque altro. Questi mariti necessitano di capire che le loro mogli possono ancora avere un’attrazione verso le cose dello spirito e che ci sono molte chiese cristiane che non sono settarie. Non dovete rassegnarvi a soffocare la vostra spiritualità solo perché i vostri mariti non si fidano di voi; la fiducia verrà attraverso la continua e reciproca informazione sul fenomeno dei culti. La confidenza con altri ex adepti è di grande aiuto per il superamento delle paure residue e della timidezza nell’incontrare nuovi amici! Riscoprire la spiritualità Penso che ci siano certe tappe attraverso le quali un ex-Testimone deve passare per riaversi dalla esperienza passata nella setta e per godersi la sua nuova vita. Le tappe sono le seguenti: 1. La scoperta : Per ‘scoperta’ intendo: soffermarsi ad esaminare la Torre di Guardia da un punto di vista esterno. Ponetevi le stesse domande che vi porreste di fronte a una qualunque altra religione che pretenda di essere la sola verità. E’ stata onesta con i suoi seguaci? Rivendica di essere il solo tramite tra Dio e la terra? Cos’è che la rende così speciale? Ha coperto o addolcito il suo passato? Si insiste che voi dovete credere a qualunque cosa essa dica, rivendicando un’autorità su di voi senza ammettere di avere predicato il falso se più tardi i suoi insegnamenti cambiano? L’umiltà è la caratteristica dei servi di Dio, mentre l’arroganza è la caratteristica dei falsi profeti. Come giudicano loro la propria importanza nell’ordine delle cose? Mantengono i loro adepti disinformati con la paura della scomunica, del senso di colpa in conseguenza di una loro critica all’organizzazione? Chi agisce in questo modo è un lupo travestito da pecora. Esiste un gran numero di libri e cassette disponibili presso di noi, provenienti da un’ampia varietà di fonti, che possono esaurientemente esporre i metodi ingannatori della Torre di Guardia. Trovate il tempo di fare questa indagine! 2. La decisione Come impiegherò questa conoscenza? Come affronterò la rabbia che sento per essere stata ingannata per tutti questi anni? E come mi comporterò con la mia famiglia che ancora crede a questa assurdità? Riuscirò mai più a metter piede in una Sala del Regno, ora che so tutto? Che farò per il resto della mia vita? Andrò in una chiesa? Queste sono decisioni difficili. E’ di grande aiuto parlare con altre persone che hanno avuto la stessa esperienza. Trovate altri ex-Testimoni con cui parlare di questi argomenti. Individuare un gruppo di supporto è ancora meglio. 3. Pianificazione pratica Dato che i culti come la Torre di Guardia agiscono come droghe che aiutano il soggetto a fuggire dai propri problemi, è il momento, ORA, di affrontare la questione. Iniziare un nuovo lavoro, avere una relazione sentimentale, farsi una cultura, prendere parte a eventi sportivi o sociali, o comunque partecipare alla vita comunitaria o nazionale, sono alcune delle molte possibilità che potreste aver preso in considerazione da anni, se la vostra permanenza nella setta non ve l’avesse impedito. FATELO ORA,PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! Non amareggiatevi per il resto della vostra vita. Quando, fra un paio d’anni, guarderete i progressi che avrete fatto, ne sarete stupite e felici! Alcuni scelgono di impegnarsi ad aiutare gli altri ad uscire dalle sette. Se per molti questo è interessante e di grande aiuto, voi d’altronde siate sicure di aver VERAMENTE terminato il processo di guarigione, o almeno di averlo sufficientemente portato avanti. Se così non fosse, farete bene a tenervi al di fuori da faccende religiose per un certo periodo. Pensate piuttosto alla vostra vita! Non fatevi conoscere da TUTTI come un ex-Testimone di Geova. 4. Questioni di Fede Dovrebbe esser chiaro che la Torre di Guardia è una contraffazione della Cristianità. Ma non fate di ogni erba un fascio. Molti ex-Testimoni trovano una nuova chiesa alla quale unirsi e vivono felici nella conoscenza del Signore. Ma ce ne sono molti altri che ancora non sono pronti per praticare formalmente una qualunque religione, poiché ci sono diversi punti critici nella Bibbia che possono indurli a tornare tra i Testimoni! Se questo vale anche per voi, forse avete bisogno di tempo per pregare e/o meditare, e per fare in modo che le cose si adeguino alle vostre esigenze. Non vi sentite obbligate a leggere la Bibbia. Se veramente amate Dio, ci arriverete a tempo debito. SE invece è il contrario, non vi ci potete costringere, e quindi perché provarci a tutti i costi? Vivete la vita per un po’, e col passare del tempo desiderate qualcosa di più profondo. Un giorno potrete riprendere in mano la Bibbia e ritrovare Gesù a modo vostro. Se voi credete che,"se c’è un Dio, Lui avrà cura di me", questa sarà per Lui un invito a lavorare con discrezione per voi nella vostra vita, senza che siate obbligate a servirlo per paura. Prima che cominciate a frequentare le chiese locali, dovete saper riconoscere ciò che è dannoso. Per cominciare, raccomando di leggere il libro "Chiese che abusano" di Ron Enoth. Non fate il mio stesso errore, cioè farsi coinvolgere in ogni movimento eclettico che la Cristianità offre. Potreste rimanere scottate! Siate conservatrici. Non vi aspettate di trovare in una qualunque chiesa lo stesso livello di cameratismo che trovate tra i Testimoni. Un tale grado di stretto cameratismo si può ottenere SOLTANTO con l’accettazione forzata di certi dettami e con l’indottrinamento di massa (controllo sulle menti). Cercate invece l’amore per quegli altri che sono diversi da voi, che non insistono che voi dobbiate essere come loro, ma ugualmente vi accettano come una sorella. Imparate il significato della Grazia, imparate che Dio vi ama e che inoltre, ora, voi potete liberamente amare gli altri. Randall Watters è stato Testimone di Geova per molti anni, occupando anche alti livelli dell’Organizzazione. Ha realizzato molte ricerche sulla storia e sulla sociologia della Società Torre di Guardia ed ha pubblicato moti lavori sulla descrizione delle attività manipolatorie dei leaders di particolari gruppi religiosi, politici o terapeutici. Attualmente dirige la Free Mind Inc., un’associazione no-profit impegnata ad offrire informazioni sulla Società Torre di Guardia. Gestisce inoltre il sito FreeMind all’indirizzo http://www.freeminds.org -------------------------------------------------------------------------------- Torna alla Home Page Pagine a cura di don Giovanni Benvenuto Per commenti o suggerimenti scrivi a [email protected] Queste pagine sono gentilmente ospitate da Geocities Get your own Free Home Page Adesione al gruppo dei TdG: come e perché di Lorita Tinelli (membro del GRIS) Negli ultimi anni si sta assistendo, nei paesi occidentali, al proliferare di nuove forme di culto. Anche nella cattolica Italia, esse sono in vorticoso aumento. La maggior parte di questi nuovi gruppi incentra il proprio fulcro dottrinale sulla profezia dell’imminente fine del mondo, coincidente con la fine del secondo millennio. Purtroppo, pur proponendosi ai propri adepti come unica fonte di salvezza, questi gruppi sempre più spesso sono coinvolti in episodi di cronaca nera. Qualcuno di voi certamente ricorderà che: nel 1978, circa 900 seguaci, tra adulti e bambini, della setta Il Tempio del Popolo del reverendo Jim Jones, si suicidarono assumendo del cianuro a Jonestown, nella Guyana. Tra i suicidi vi furono lo stesso Jones, sua moglie e suo figlio; nel 1986, nelle Filippine, 300 seguaci della setta dei Cristiani benevolenti, armati di coltello, assaltano il villaggio di S. Antonio, nell’isola di Mindanao. Vengono messi in fuga dalla polizia dopo uno scontro in cui 15 adepti rimangono uccisi; nel 1993 a Waco, in Texas, dopo 51 giorni di assedio, 83 aderenti alla setta di Davidi Koresh morirono nell’incendio del deposito in cui si erano asserragliati, dopo l’assalto della polizia: qualche mese prima 4 poliziotti erano rimasti uccisi mentre indagavano sulla setta; nel 1995, vengono ritrovati i corpi bruciati di 16 adepti della setta del Tempio del sole, in Francia. Essi erano sicuri di poter approdare, così facendo, alla Loggia Bianca della stella Sirio, allo scopo di raggiungere altri 51 confratelli, che alcuni mesi prima si erano suicidati con lo stesso metodo. Casi come questi ed altri, che la cronaca ci riporta di tanto in tanto, rappresentano sicuramente casi estremi di una paranoia collettiva, ma sono sintomatici di quanto possa essere forte, in determinate condizioni, l’influenza di particolari forme di organizzazione sugli individui. Si tratta quindi di casi estremi, ma è inevitabile a questo punto pensare ad altre notizie che sfortunatamente leggiamo sui giornali a proposito della morte di Testimoni di Geova a causa del rifiuto delle emotrasfusioni. Ecco alcuni esempi tratti dalla stampa: 1. (La Sicilia, 15/6/90) Genitori rapiscono la loro bimba leucemica: A Londra una bambina di 2 anni, affetta da leucemia, è stata rapita dai suoi genitori entrambi TdG, dall’ospedale in cui era ricoverata, per evitare che fosse trasfusa. Tale atto è stato motivato soprattutto dalla dichiarazione di affidabilità della bambina effettuata dal giudice dei minori, affinchè fosse sottoposta alla terapia anche senza il consenso dei genitori. 2. (Trieste Oggi, 4/6/92) Lussino, muore dissanguata: Una bambina di 9 anni, Doris Glava, malata di leucemia milelinica, perde la vita perché sua madre, TdG, ha proibito ai medici di sottoporla alla trasfusione di sangue, che forse avrebbe potuto salvarla. Viene aperta un’inchiesta giudiziaria. 3. (Corriere della sera, 27/1/94) Geova, medici nei guai: a Messina un pensionato 65enne TdG perde la vita pur di non sottoporsi ad un intervento chirurgico e alla conseguente trasfusione sanguigna. La Magistratura mette sotto inchiesta i medici per non essersi opposti all’estrema volontà del paziente. 4. (La Repubblica, 30/12/98) No alla trasfusione, muore di parto: A Barletta morti madre e neonato a causa di una trasfusione di sangue rifiutata dal marito TdG. Non è solo il problema del sangue ad aver preoccupato i TdG nell’arco della loro storia, ma anche l’accettazione o meno dei trapianti d’organo. Anche in questo caso, nei periodi in cui era bandita l’accettazione di organi altrui per volere divino, i TdG ne hanno tenuto fede ed hanno preferito perdere la vita! Cosa hanno dunque in comune questi tragici fatti con le stragi che abbiamo evidenziato prima? Sicuramente un suicidio collettivo dal punto di vista emotivo ci colpisce maggiormente per il numero dei morti nello stesso arco di tempo. Le morti dei TdG al contrario ci appaiono sporadiche. Esiste un sito su Internet intitolato Memoriale delle vittime della Watchtower, dedicato a tutti i TdG che sono morti a causa dei decreti del CD a capo della Società Torre di Guardia, a proposito dei trapianti d’organo, delle vaccinazioni, trasfusioni e accettazioni di cure psichiatriche o psicologiche (che in quest’ultimo caso sono stati determinati da suicidi od omicidi per crolli depressivi). I nomi delle vittime, elencate sul sito sono diversi, e ciascuno riporta una storia drammatica del soggetto deceduto. Cosa spinge dunque un uomo ad affidare la propria vita ad gruppo? Che valore ha in questi casi la vita umana? Si parla tanto della proverbiale forze sovraumana che la madre esterna quando vede i suoi figli in difficoltà, cosa spinge dunque una madre a sacrificare le proprie creature in nome di una ‘fede’? Perché dunque alcuni uomini si rinnegano al punto di far decidere ad altri come e quando devono morire? Una ricerca da me realizzata sul gruppo dei TdG, che trova conferma in altri studi scientifici sul tema, ha evidenziato l’esistenza di una serie di tecniche di coinvolgimento utilizzate da questi gruppi organizzati per far proseliti e per far sì che essi restino fedeli per sempre alle regole del gruppo (Tecniche di persuasione tra i Testimoni di Geova, Città del Vaticano, 1998, p. 309). Le tecniche di coinvolgimento non necessariamente prevedono modalità violente e fisiche, ma spesso sono sottili e incidono a livello psicologico di chi ne cade vittima. Gli stessi TdG, fanno uno studio particolareggiato di queste tecniche, all’interno della scuola di Ministero Teocratico, al fine di far sempre più proseliti. Durante le ore di lezione, difatti, essi vengono seguiti da un Anziano ed acquisiscono le differenti di approccio attraverso simulazioni e giochi di ruolo. I proclamatori poi sperimentano quanto hanno imparato, durante l’attività di servizio di porta in porta. Difatti, durante le loro visite, dopo aver appurato che l’individuo visitato è recettivo al messaggio del Regno, si prefiggono lo scopo di farlo diventare un nuovo proclamatore TdG, ovvero un nuovo venditore delle riviste Svegliatevi e Torre di Guardia: proprio quello che avviene nelle attività commerciali di multilivello! Perché ciò possa accadere, è necessario demolire le sue vecchie credenze, i suoi vecchi schemi comportamentali, la sua vecchia personalità. Questo è sicuramente un processo graduale che si avvale di una serie di strategie. Ne elenco alcune: Stabilire un legame empatico. Ciò significa stabilire con la preda argomenti di condivisione, che tocchino la sua attuale situazione emotiva. Es. Esiste un libro a cui i TdG fanno riferimento per iniziare le conversazioni e/o rispondere alle eventuali obiezioni. Esso è Ragioniamo facendo uso delle Scritture. La coppia dei TdG alla nostra porta potrebbe quindi dirci: ‘Stiamo parlando con persone a cui interessa sapere come si possono affrontare in modo più efficace i problemi delle famiglie di oggi. Tutti cerchiamo di fare del nostro meglio, ma se ci fosse qualcosa in grado di aiutarci ad avere ancora più successo ci interesserebbe, non è vero?… La Bibbia ci pone dinanzi la speranza di un vero futuro per le nostre famiglie… (da Ragioniamo pag. 11). Con molta sicurezza ci sentiremo coinvolti da un simile argomento di discussione e daremo spazio alla loro propaganda. Levitare il suo grado tensionale allo scopo di creargli timore nei confronti del mondo esterno. Non è raro che al neofita vengano rivolte ingiunzioni di questo tipo: "Se vogliamo ricevere la vita eterna dobbiamo acquistare conoscenza di Dio, del suo Figlio e del suo Regno. Potete essere certi che Satana il Diavolo non vuole che acquistiate tale conoscenza e che farà di tutto ciò che è in suo potere per impedirvelo. Come? Un metodo è quello di fare in modo che incontriate opposizione, forse sottoforma di scherni. La Bibbia dice: - Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati – (2 Timoteo 3:12) Può darsi che perfino intimi amici o parenti vi dicano che non sono d’accordo che voi esaminiate le Scritture. Gesù stesso avvertì: - In realtà, i nemici dell’uomo saranno quelli della sua propria casa. Chi ha più affetto per suo padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha più affetto per figlio o figlia che per me non è degno di me (Matteo 10: 36, 37)" (da Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, pp.22-24). Risultato di questo martellamento è che molti si allontanino da amici e partenti che sono visti strumenti di Satana per deviarli dalla fede. Love bombing o bombardamento d’amore, rivolto a chi si affaccia per la prima volta nella Sala del Regno. Tutti si presentano al nuovo arrivato, gli offrono il posto più bello e la sedia più comoda, gli prestano la propria bibbia e la propria rivista di studio,… quando però qualcuno fuoriesce dal gruppo non viene neppure più salutato! Fargli credere che solo il gruppo lo ama e perciò incentivare la frequentazione. Al neofita viene fatto credere che solo il gruppo possiede la Verità, fuori c’è guerra, ingiustizia, malvagità, pertanto per mantenersi puri è bene frequentare quanto più è possibile i fratelli, da cui si può imparare molto per rimanere nella fede. Attribuirgli un ruolo; ognuno nel gruppo possiede il proprio ruolo (Anziano, Proclamatore, Sorvegliante, Usciere, …). Il riconoscimento di un ruolo, esaltato di tanto in tanto dai superiori, con i rispettivi diritti e doveri, fa vivere felici e tranquilli! Ripetere fino all’ossessione i discorsi a contenuti dottrinali "Qualsiasi vera trasformazione deve includere un rinnovamento radicale della mente. Come si può dunque rinnovare questa forza in modo da inclinare la propria mente? … gli scienziati spiegano che nel cervello le informazioni, sotto forma di segnali elettrici o chimici codificati, viaggiano da un neurone all’altro, attraverso molte giunzioni chiamate sinapsi … quando lo stesso segnale ripassa un’altra volta, la cellula nervosa lo riconosce e reagisce più rapidamente. Col tempo questo crea nell’individuo un nuovo modello di pensiero" (da La Torre di Guardia del 1° marzo 1993, p. 16, 17) Impegnarlo in uno studio sistematico dei libri della società: i TdG non studiano la Bibbia, come ci fanno credere, ma sono perennemente impegnati nello studio della rivista La Torre di Guardia, perché settimanalmente devono essere sottoposti ad interrogazioni collettive, su alcuni articoli imposti dal Corpo Direttivo (CD) a capo di tutti i TdG, e del libro di Congregazione, di volta in volta scelto dal CD. Limitare l’uso dell’informazione, visto che il mondo esterno è governato da Satana. Anche la stampa è strumento di Satana per deviare dalla Verità, quindi i TdG leggono esclusivamente quello che passa la Società Torre di Guardia. Indurre timore: chi trasgredisce sa che deve essere sottoposto ad un Comitato Giudiziario, presieduto da 3 Anziani di Congregazioni, che indagano sul presunto peccatore, senza che gli sia data la possibilità di difendersi. Per i TdG di seconda generazione le modalità di indottrinamento sono più semplici, ma ugualmente distruttive. Il bambino già piccolissimo viene sottoposto ad un programma di addestramento teocratico che include non solo l’assidua frequentazione di tutte le adunanze, ma lo studio a casa, con i propri genitori, di alcuni libri opportunamente scritti per lui (Ascoltate il grande insegnante; Il mio libro di racconti biblici). Quando egli sarà adolescente studierà Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza e I giovani chiedono, …risposte pratiche alle loro domande. Ogni aspetto della sua vita sarà pianificato. Riguardo alla frequentazione delle manifestazioni religiose dei TdG, i fuorusciti di seconda generazione denunciano l’insofferenza vissuta dal bambino nello stare fermo, per due ore, ad ascoltare argomenti che non sempre lo interessano, a rispondere alle domande durante lo studio della Torre di Guardia e a prendere appunti che poi a casa saranno controllati dai propri genitori, che vorranno verificare il suo grado di attenzione. Per effettuare la mia ricerca ho assistito alle varie adunanze e alle assemblee. Le assemblee durano giornate intere, e durante la frequentazione di una di esse, ho potuto verificare come l’irrequietezza dei bambini piccolissimi, venisse punita in modo piuttosto severo, spesso fisicamente, perché ogni genitore deve dimostrare che la propria famiglia è estremamente attenta alle parole di Geova. Tale educazione autoritaria viene incitata dalle stesse pubblicazioni della società affinché i propri figli diventino un giorno pionieri, missionari, o volontari alla Betel. L’atteggiamento esigente dei genitori nei confronti dei loro figli, quindi, non corrisponde più ad un’accettazione delle loro potenzialità. Infatti tale modo coercitivo di educazione tende a ridurre al minimo l’espressione dei bisogni del minore. L’effetto è ravvisabile nei bambini più grandicelli della congregazione in cui ho effettuato la ricerca, che mostravano un atteggiamento mite, poco litigioso, ma nel contempo poco affettuoso e privo di curiosità, di iniziativa e di spontaneità. Essi sembravano aver investito il ruolo di adulti responsabili, con la loro copia della Bibbia e la valigetta di piccole dimensioni, proprio a loro misura. Al contrario, i loro compagni di classe hanno evidenziato aspetti importanti nella loro interazione con gli stessi bambini TdG, quali la difficoltà a controllare i propri impulsi e la propria aggressività, probabilmente dovuti alla continua presa di coscienza dell’impossibilità di partecipare ad ogni momento dell’attività scolastica, com’è previsto dai dettami del CD, che possono minare il processo di crescita spirituale, e dalla visione negativa che egli stesso ha dei suoi compagni di classe, frutto del continuo indottrinamento. Tutto ciò produce un senso di inadeguatezza nel bambino, che man mano si isola dai suoi compagni, finendo per essere ghettizzato. Che fare dunque? Credo che tutti dobbiamo imparare ad essere consumatori oculati. Quindi quando ci viene proposto di aderire a qualsiasi gruppo, impariamo a fare domande sulla sua storia, dottrina, … e soprattutto soffermiamoci ad ascoltare i fuorusciti, i tanto nemici delle sette, per capire cosa li ha portati a venir fuori dal gruppo. Questa indagine ci porterà via un po’ di tempo, ma sicuramente sarà utile per preservarci da brutte sorprese. 18 Febbraio 1999 Dr.ssa Lorita Tinelli Membro del G.R.I.S. (Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle Sette) autrice del libro Tecniche di persuasione tra i Testimoni di Geova, Città del Vaticano, 1998, p. 309 -------------------------------------------------------------------------------Pagine a cura di don Giovanni Benvenuto Per commenti o suggerimenti scrivi a [email protected] Queste pagine sono gentilmente ospitate da Geocities Get your own Free Home Page Dalla disperazione al Battesimo... passando per Città del Vaticano Santità, voglia accogliere i miei più profondi ringraziamenti per avermi concesso di ricevere dalla Sua persona i sacramenti dell'iniziazione cristiana degli adulti il 18 aprile scorso. Dopo esser vissuto, dalla nascita, nella setta dei Testimoni di Geova fino a circa due anni fa, ho avuto modo di godere, finalmente, durante la celebrazione della Veglia Pasquale, la liberazione completa dalle tenebre in cui la mia anima smarrita aveva vagato solitaria, nella disperazione, dopo la mia dissociazione dalla setta. E' mio desiderio segnalarLe la decisiva presenza di sacerdoti che dedicano molto del loro tempo per recuperare i fuousciti dalle setee: con la loro presenza discreta e sapiente hanno atteso che il Signore entrasse nel mio cuore, per agire pi al momento opportuno e arricchire la mia fede che era ormai completamente deteriorata. L'esperienza che ho vissuto dimostra che con la pazienza e la saggezza si possono recuperare le pecore smarrite cadute preda delle micidiali sette; ma i danni e l'amarezza patiti mi fanno desiderare un'accurata opera di prevenzione, a favore di tanti disinformati fratelli. Fiducioso che la Sua paterna ombra cada con sempre amggiore intensità anche verso questo problema, e ringraziandoLa per la benigna attenzione mostratami Le rivolgo i miei più rispettosi saluti, chiedendoLe di cuore la Sua benedizione. Umberto Misso -------------------------------------------------------------------------------- Pagine a cura di don Giovanni Benvenuto Per commenti o suggerimenti scrivi a [email protected] Queste pagine sono gentilmente ospitate da Geocities Get your own Free Home Page