“Approccio clinico all’asma in rapporto ai diversi fenotipi: come controllare i sintomi e ridurre le le riacutizzazioni.” Dott. S. Macciò L’Asma è una malattia eterogenea L’asma è una malattia eterogenea con un ampio ventaglio di forme cliniche e una grande variabilità individuale nella risposta al trattamento. Oggi cominciamo a intuire la numerosità e la variabilità dei genotipi che sottendono i diversi fenotipi dell’asma: quelli che guariscono con l’età quelli che sono e quelli che non sono atopici. In uno studio di coorte, A. Martinez ha potuto stabilire che: • quasi un b. su due “fischia”entro i sei aa. di vita (un terzo nei primi tre anni); • che il “fischio” rappresenta condizioni cliniche che differiscono profondamente sia nell’eziologia che nella prognosi; • che più della metà di questi b. smettono di fischiare prima dei sei anni e l’80% prima dei 10 aa. Martinez FD et al.Asthma and wheezing in the first six years of life. Engl J Med 1995 Fenotipi principali di wheezing (respiro sibilante) Martinez F. Pediatrics 2002; 109:362-367 Fenotipi principali di wheezing (respiro sibilante) • • • RESPIRO SIBILANTE TRANSITORIO - TRANSIENT EARLY WHEEZING Respiro sibilante, indotto da infezioni virali. Condizione transitoria priva di conseguenze a lungo termine, soprattutto nel bambino non allergico, denominata bronchite asmatiforme. RESPIRO SIBILANTE NON ATOPICO - NON ATOPIC WHEEZING Episodi broncostruttivi in bambini non allergici, in cui l’evento patogenetico determinante è l’infezione da virus respiratorio sinciziale con sviluppo di bronchiolite. Questi episodi si continuano a presentare fino all’età di 11-13 anni. RESPIRO SIBILANTE ATOPICO - IgE ASSOCIATED WHEEZING/ASTHMA In una minoranza dei casi ed in particolare nei soggetti geneticamente predisposti è comunque possibile che l’infezione virale diventi l’evento scatenante la comparsa d’asma allergico persistente. Adattata da Boner A, Gli antileucotrieni nel wheezing ricorrente di origine virale Pneum Ped 2005; 17:10-14 La Bronchite asmatiforme La bronchite asmatiforme è la forma più comune di “fischio” in età pediatrica. Gli episodi broncostruttivi ricalcano l’andamento delle infezioni virali di quell’età, perché in queste riconoscono la loro causa. RESPIRO SIBILANTE RICORRENTE • L’85% dei sintomi respiratori ricorrenti e delle riacutizzazioni asmatiche nei bambini sono causati dalle infezioni virali, soprattutto dal virus del raffreddore (62%); questo spiega anche la scarsa sintomatologia infettiva degli episodi. Bisgaard H et al AJRCCM 2005; 171:315-322 Decorso clinico delle B.A. Le BA iniziano a settembre e finiscono a giugno e sono anticipate nei b. con fratelli maggiori. Come le infezioni virali respiratorie riconoscono la loro massima frequenza tra i due e i quattro anni e diminuiscono rapidamente nell’età della scuola. Il b. presenta in successione un po’ di raffreddore, poi la tosse secca e quindi il fischietto con più o meno evidente dispnea. Forme di B.A. Esistono due forme di BA che si dividono più o meno a metà la diagnosi: 1. La BA del b. atopico 2. La BA del b. non atopico. In entrambe l’elemento fondamentale è costituito dall’iperreattività bronchiale che permette allo stimolo infettivo di produrre il broncospasmo. Prognosi a distanza Il decorso clinico e soprattutto la prognosi a distanza potranno risultare diversi: Nel b. atopico, soprattutto in rapporto al grado di sensibilizzazione allergica, si verificherà un infiammazione bronchiale eosinofila persistente con progressivo peggioramento clinico. Decorso clinico e Prognosi distanza Il 20% di questi b. presenterà il progressivo peggioramento dei disturbi respiratori anche in benessere, con comparsa della tosse e/o del”fischietto”quando il b. corre o suda o anche in coincidenza di una risata e magari sarà disturbato nelle ore notturne con necessità di utilizzo del broncodilatatore. Il “ Remodelling” Alla fine dell’età prescolare alcuni di questi bambini, quelli affetti dalle forme più gravi di asma mostrano alla spirometria alterazioni ostruttive persistenti, il cosiddetto “remodelling”; tali alterazioni, come ha dimostrato Martinez e coll.*, non sono presenti nel primo anno di vita e sono quindi secondarie o parallele alla malattia asmatica. * Martinez FD et al. Asthmaand wheezing in the first six yearsof life. Engl J Med 1995 Il Remodelling Il “remodelling” che costituisce l’alterazione strutturale della parete bronchiale sotto forma di ispessimento fibrotico della membrana basale, si stabilsce nei primissimi anni di malattia dell’asmatico. Come dimostrato da un importante studio australiano (The Melbourne Asthma Study) *le alterazioni strutturali del “remodelling”rimangono stabili per tutto il resto della vita. *Oswald H et al.Childhood asthma and lung fuctionin mid-adult life. Pediatr Pulmonol 1997. Andamento clinico della BA del bambino non allergico Il bambinio con BA non allergica continua ad essere completamente asintomatico tra un episodio e l’altro, quando guarisce è completamente guarito e sicuramente non svilupperà alterazioni strutturali bronchiali. La differente evoluzione è determinata dall’assenza di un’infiammazione ad eosinofili. Andamento clinico della BA Gli episodi acuti di BA sono scatenati anche nel b. allergico dalle infezioni respiratorie per cui non potrà mai essere comunque evitato il ricorrere degli episodi di broncospasmo. Nell’età della scuola l’evoluzione delle due forme si differenzia decisamente nel senso che nel b. non allergico le riacutizzazioni asmatiche andranno progressivamente diminuendo per finire con la fine delle infezioni respiratorie. Il b. allergico presenterà, al contrario, la maturazione completa della sua costituzione atopica e delle manifestazioni allergiche in senso stretto Il “Transient Early Wheezer” I b. che iniziano a “fischiare”già nel primo anno di vita presentano generalmente un meccanismo patogenetico diverso: si tratta di una particolare ristrettezza costituzionale dei bronchi e quindi di una diminuita funzionalità polmonare. La causa di questa condizione non dipende da una predisposizione atopica o da una familiarità asmatica, ma è legata a fattori prenatali come il fumo di sigaretta nella madre che determinano l’iposviluppo bronchiale. Questa categoria di b. presenta la tendenza a guarire rapidamente entro i tre anni. Quando dobbiamo iniziare i farmaci antiasmatici? Quando trattare l’asma A questa domanda non possiamo rispondere in modo univoco, ma dobbiamo considerare se ci riferiamo all’ asma ben consolidata, quella del bambino dell’età scolare, oppure a quella del b. dei primissimi anni di vita. Nel primo caso il trattamento sarà sintomi, mentre nel b più piccolo il essere fatto anche con l’obiettivo modificare la storia naturale della ostruttivo irreversibile. volto a controllare i trattamento potrebbe preventivo di poter malattia e il danno Studio CAMP (Childhood Management Program) Gli studi clinici più recenti hanno dimostrato che nessun trattamento farmacologico è in grado di modificare stabilmente l’asma anche se eseguito per molti anni o iniziato precocemente all’esordio dell’asma. Uno studio fondamentale a questo riguardo è quello svolto dal CAMP Group (Childhood Asthma Management Program) che aveva lo scopo di verificare se il trattamento a lungo termine con Budesonide fosse in grado di migliorare la funzionalità respiratoria dei b. asmatici. Studio CAMP Trattamento Placebo Budesonide Nedocromile Numero Bambini 418 311 312 Durata Terapia (4-6 anni) Risultati: Nessuna differenza nella funzionalità respiratoria; 4 mesi dopo la sospensione del trattamento la reattività bronchiale era uguale nei 3 gruppi. Il controllo dei sintomi e degli outcome clinici era migliore nel trattamento con Budesonide Alterazioni ostruttive permanenti delle vie aeree Recentemente è stato dimostrato che le alterazioni ostruttive delle vie respiratorie si producono molto precocemente entro i primi 3-6 anni di vita* e che si mantengono invariate per tutto il resto della vita °. Nello studio CAMP i bambini trattati avevano tutti un’età comprese tra i 5 e i 12 anni ed erano affetti da una forma di asma ben strutturata, per cui il sostanziale fallimento del trattamento preventivo poteva essere dipeso da questo fattore. Oswald H.Phelan PD, Lanigan A.Childhood asthma and lung function in mid-adult life. Pediatr Pulmonol 1997 °Sears MR, GreeneJM, Willian AR.A longitudinal, population-based, cohort studyof childhood asthma followedto adulthood. N.Engl J Med 2003. Prognosi a distanza dei bambini che fischiano nell’età prescolare Solamente una minoranza dei b. che iniziano a fischiare nei primi anni di vita è destinata ad andare incontro ad un’infiammazione allergica ad eosinofili ed alla persistenza dell’asma nelle età successive. Per cercare di distinguere i b. dell’età prescolare in cui vi sarà persistenza di asma sono stati recentemente identificati alcuni criteri distinti in maggiori e minori che configurano il mAPI (modified Asthma Predictive Index). Fattori di rischio per asma (2-4 anni) > 4 episodi di wheezing nell’ultimo anno PIU’ Un criterio maggiore Due criteri minori • un genitore con asma • dermatite atopica • sensibilizzazione ad inalanti • sensibilizzazione ad alimenti • wheezing al di fuori di episodi infettivi • eosinofilia (>4%) OPPURE Castro-Rodriguez modificato, AJRCCM 2000 Studi clinici randomizzati controllati(2006) Sono stati realizzati quattro studi clinici randomizzati e controllati, che prevedevano la somministrazione di steroidi inalatori entro i tre anni di vita, subito dopo l’inizio dei primi episodi di “viral wheezing”. Gli studi sono stati etichettati con gli acronimi: PEAK ( Guilbert et al, 2006), IFWIN (Murray et al, 2006), PAC Bisgaard et al., 2006), ASTERISK (Shokker et al, 2007) Studio Peak (Guilbert et al.) 285 bambini Criteri selezione Prev fam asma 64% Skin prick test +59% Derm Atopica 54% Età media 36 mesi Farmaco e dose Durata dello studio Fluticasone 176 mcgr/die 2 anni 1 anno di osservazione Studio Peak Risultati Durante il trattamento >giorni senza sintomi (+35 giorni) Riduzione di: crisi, uso altri farmaci, reattività bronchiale, diminuzione della velocità di crescita staturale(-1,1cm); No effetto su eosinofilia. Durante < uso di Fluticasone l’osservazione Recupero staturale (-0,7 cm) No effetti su altri parametri Studio IFWIN (Murray et al. 2006) n.bambini 200 Criteri selezione Età media 1Genitore 20,4 atopico + 2 episodi >24 h o 1 episodio>1 mese Prevalenza fam asma: 62% Prick test e D.A. non valutata Farmaco e dose Durata dello studio Inizialmente Variabile da 0,1 Fluticasone e 4,5 anni di età 100mcgr x2/die Modificato fino Con follow up alla dose fino a 5 anni di minima età Studio IFWIN: Risultati •Nessuna differenza nella prevalenza di asma e nella funzionalità respiratoria polmonare a 5 anni di età, • no effetto su: giorni liberi da sintomi di asma (86,8 vs 85,9%), prevalenza broncospasmo (52% vs 47%), necessità di farmaco “open label”( 66%vs66%), tasso di riacutizzazioni . Lieve seppur significativo miglioramento dello score dei sintomi e riduzione delle visite non programmate nel gruppo attivo, relativamente al terzo mese di terapia. • rallentamento significativo velocità di crescita fino a 12 mesi di terapia, scomparso a 5 anni; • possibile interferenza dei CCSSi sullo sviluppo del polmone. Studio PAC (Bisgaard et al.) n. bambini 294 Criteri di selezione Età media(mesi) Farmaco e dose Madre asmatica + 1episodio asmatico di almeno 3 giorni 10,7 Prevalenza familiarità asma: 100% PRICK pos: 6% D.A: 27% Modalità e durata terapia Budesonide Intermittente x3 400 mcgr/die x2 anni. settimane Intermittente x3 anni in occasione di wheezing della durata di almeno3 giorni 2 settimane in occasione di ogni episodio di wheezing della durata di almeno 3 giorni Studio PAC: Risultati Risultato Nessuna differenza nella evento primario percentuale di giorni liberi da episodi di broncospasmo(83 vs 82%) Risultato Nessuna differenza su: giorni senza Principali eventi sintomi, n. crisi, necessità di farmaco “open- label”, intervallo secondari tra 2 episodi, durata dei sintomi, funzionalità respiratoria (3° anno), altezza e densità ossea (3° anno) Studio Asterisk( Schokker et al 2007) Criteri di selezione n. Bambini ed Prevalenza età media familiare (mesi) asma: no valutata Sintomi respiratori ricorrenti nelle 2 settimane precedenti 96 bambini PRICK pos: Di età media: 19% 31,2 D.A: 33% Farmaco e dose; Durata della terapia Fluticasone 200mcgr/die Sei mesi Studio ASTERISK: risultati Non effetto su : • score clinico; • giorni senza sintomi; • eventi avversi • uso di altri farmaci • funzionalità respiratoria I sintomi clinici diurni e notturni migliorano nel periodo di studio in entrambe i gruppi a dimostrazione che tosse e broncospasmo sono transitori nella maggior parte dei bambini che fischiano in epoche precoci della vita Conclusioni sull’uso degli steroidi nel controllo del broncospasmo del lattante e del bambino dell’età prescolare Sulla base di questi ed altri studi sembra quindi inutile intraprendere trattamenti a lungo termine con steroidi inalatori nel bambino dell’età prescolare confidando sul presupposto che il controllo dell’infiammazione fin dal suo esordio possa modificare la storia naturale della malattia asmatica e in ultima analisi impedire il rimodellamento delle vie aeree. Utilizzo degli steroidi nel broncospasmo del bambino dell’età prescolare Questi farmaci sono utili nel controllare i sintomi, ma è indispensabile verificare la presenza di: • fattori di rischio come la presenza di asma nei genitori e di atopia nell’anamnesi personale; • categorie di bambini che non risentono del loro effetto, come quelli con broncospasmo associato a ridotto calibro bronchiale preesistente, quelli esposti a fumo passivo in gravidanza o correlati ad infezioni virali. • effetti collaterali come la dimostrata riduzione della velocità di crescita. Esistono dei farmaci alternativi a quelli somministrati per via inalatoria per trattare il broncospasmo ricorrente del lattante e del bambino dell’età prescolare ? Una categoria di farmaci che sembrano ideali per l’età pediatrica sono gli antileucotrieni che si somministrano per os, hanno azione prolungata e pochi effetti collaterali MONTELUKAST NEL RESPIRO SIBILANTE RICORRENTE • “I leucotrieni sono importanti mediatori dell’infiammazione in tutti i fenotipi di respiro sibilante (asma allergico, respiro sibilante non allergico e respiro sibilante transitorio) bronchiolite inclusa”. • “Tale fenomeno rende potenzialmente utile l’impiego di farmaci inibitori in tutte queste condizioni ed in particolare nel wheezing d’origine virale, situazione nella quale la terapia con steroidi si è dimostrata di scarsa efficacia”. Adattata da Boner A, Gli antileucotrieni nel wheezing ricorrente di origine virale Pneum Ped 2005; 17:10-14 Studio Clinico con Montelukast sull’Asma Cronico in Bambini dai 2 ai 5 Anni di Età • Studio clinico controllato verso placebo su 689 bambini dai 2 ai 5 anni di età • Obiettivo primario • Valutare il profilo di tollerabilità in 12 settimane di trattamento in doppio cieco • Obiettivi secondari • Valutare parametri esploratori di controllo dell’asma (efficacia) • Valutare gli effetti del trattamento sulla conta totale degli eosinofili nel sangue periferico Studio Clinico con Montelukast sull’Asma Cronico in Bambini dai 2 ai 5 Anni di Età Disegno dello Studio Periodo I Run-in Singolo cieco Periodo II Trattamento Attivo (12 settimane) Doppio cieco Montelukast 4 mg* (n=461) Placebo Placebo (n=228) 0 2 14 Settimane I numeri rappresentano i pazienti randomizzati. I beta-agonisti sono stati assunti al bisogno in entrambi i gruppi di trattamento. * 1 compressa masticabile una volta al giorno, prima di andare a dormire Studio Clinico con Montelukast sull’Asma Cronico in Bambini dai 2 ai 5 Anni di Età Profilo di Tollerabilità di Montelukast Comparabile al Placebo nelle 12 Settimane di Trattamento Eventi Avversi con Incidenza >10% Eventi Avversi Montelukast 4 mg* (n=461) Peggioramento dell’asma Febbre Infezioni delle vie aeree superiori Vomito Tosse Faringite Dolore addominale 29.7** 27.1 26.7 16.3 12.6 11.7 11.1 * 1 compressa masticabile una volta al giorno, prima di andare a dormire ** Differenza tra gruppi di trattamento pari all’ 8% (IC 95% 0.18-16.36) Placebo (n=228) 37.7 26.8 27.6 19.7 11.4 15.4 9.2 Studio Clinico con Montelukast sull’Asma Cronico in Bambini dai 2 ai 5 Anni di Età Montelukast ha Ridotto il Ricorso ai Corticosteroidi per Via Orale p=0.008 30 28 25 Pazienti che hanno richiesto 20 il ricorso ai 15 corticosteroidi per via orale (%) 19 0 5 0 Placebo (n=228) Montelukast 4 mg* (n=461) I beta-agonisti a breve durata d’azione sono stati assunti al bisogno in entrambi i gruppi di trattamento. * 1 compressa masticabile una volta al giorno, prima di andare a dormire Studio Clinico con Montelukast sull’Asma Cronico in Bambini dai 2 ai 5 Anni di Età Sintesi dei Risultati In uno studio clinico controllato, in doppio cieco, della durata di 12 settimane, in bambini dai 2 ai 5 anni di età, Montelukast 4 mg (1 compressa masticabile una volta al giorno, prima di andare a dormire): • • • è stato ben tollerato ha ridotto la conta degli eosinofili nel sangue periferico ha fornito miglioramenti clinicamente importanti dei parametri di controllo dell’asma punteggi dei sintomi asmatici diurni e notturni ricorso ai corticosteroidi per via orale numero di giorni senza asma PREvention of Viral-Induced Asthma Prevenzione dell’Asma Indotto da Virus Studio Clinico a Lungo Termine con Montelukast sulla Prevenzione degli Episodi di Riacutizzazione Asmatica in Bambini dai 2 ai 5 Anni Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. Montelukast nella Prevenzione degli Episodi di Riacutizzazione Asmatica in Bambini dai 2 ai 5 Anni Obiettivo Principale dello studio • Valutare l’effetto del trattamento per 12 mesi con Montelukast, rispetto al placebo, sulla frequenza degli episodi di riacutizzazione in bambini asmatici di età compresa tra 2 e 5 anni Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. Episodio di Riacutizzazione Asmatica Definito come: • 3 giorni consecutivi con: - Sintomi diurni (punteggio medio delle risposte a 4 domande giornaliere sui sintomi diurni 1 ogni giorno) e - 2 trattamenti con beta-agonisti ogni giorno oppure • Ricorso ai corticosteroidi per via inalatoria (3 giorni consecutivi) o ai corticosteroidi per via orale (1 giorno) oppure • Ospedalizzazione per asma Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. Disegno dello Studio Periodo I Periodo II Placebo Placebo (run-in) Montelukast 4 mg (o 5 mg a seconda dell’età)* Settimana Visita -3 -2 0 8 16 24 36 48 1 2 3 4 5 6 7 8 *Se i pazienti compivano il 6° anno di età durante lo studio veniva loro somministrato Montelukast 5 mg (compresse masticabili) Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. Montelukast ha Ridotto ignificativamente la Frequenza delle Riacutizzazioni p0.001 3 32% 2.34 2 Frequenza di riacutizzazioni (numero/anno) 1 0 1.60 Montelukast 4 mg (n=265) Placebo (n=257) Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. Montelukast ha Allungato il Tempo di omparsa della Prima Riacutizzazione • Tempo medio alla prima riacutizzazione: 206 giorni con Montelukast, 147 giorni con il placebo 100 Montelukast (n=265) Placebo (n=257) 80 Percentuale di pazienti 60 senza riacutizzazioni p=0.024 40 20 0 0 2 Stima di Kaplan-Meier. Analisi Intention-to-Treat 4 6 8 10 Mesi Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. 12 Montelukast ha Ridotto le Riacutizzazioni da Autunno fino a Primavera Montelukast 4 mg 15 Inverno Primavera Placebo Estate Autunno % Pazienti con 10 riacutizzazione 5 0 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV Mesi (Emisfero Nord) Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. DIC Montelukast ha Significativamente Ridotto il Ricorso ai Corticosteroidi (Inalatori+Orali) 2.5 Montelukast 4 mg (n=265) p=0.024 Placebo (n=257) 32% 2.0 Cicli di trattamento 1.5 con corticosteroidi p=0.027 1.74 40% 1.19 1.10 1.0 0.66 p=0.368 0.53 0.64 0.5 0.0 Totali Via Inalatoria Via Orale (via inalatoria e via orale) Bisgaard H. et al. Montelukast reduces asthma exacerbations in 2- to 5- year-old children with intermittent asthma. Am J Respir Crit Care Med, 2005; 171: 315-22. PREVIA - Conclusioni • Ha ridotto del 32% il numero di riacutizzazioni (p0.001) e del 40% i cicli di trattamento con corticosteroidi per via inalatoria (p=0.027) • Eosinofilia periferica (-4%) • % di pazienti con episodi di asma (-11%) • Aumento dell’intervallo tra inizio terapia e 1° crisi (+2 mesi) • No effetto su: gravità della crisi, durata media della crisi, % di pazienti che hanno perso giorni di scuola Rilevanza dello Studio PREVIA per la Popolazione Pediatrica • PREVIA è il primo studio su larga scala e di lunga durata che ha dimostrato come i bambini dai 2 ai 5 anni di età con infezioni da virus del raffreddore comune e da altri agenti virali comuni nell’infanzia abbiano presentato un numero significativamente inferiore di riacutizzazioni asmatiche se trattati con Montelukast Studio PRE-EMPT (Robertson et al 2007) Disegno dello studio: Trattamento intermittente con Montelukast per 12 mesi in 202 bambini di età compresa tra i 2 e i 14 anni (81% tra 2-e 5 anni) . I bambini reclutati dovevano aver avuto durante il precedente anno almeno tre, ma non più di sei, episodi di broncospamo. Il protocollo dello studio prevedeva la somministrazione di 4 mg/die di Montelukast al manifestarsi dei primi sintomi di infezione delle prime vie respiratorie e doveva essere continuato per un minimo di 7 giorni o fino a 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi. Studio PRE-EMPT Criteri di selezione Asma intermittente Anno precedente(3-6 crisi) Con necessità di ricovero o di visita medica Prevalenza familiarità asma 69% Prevalenza eczema 56% Dose e modalità terapia Durata della terapia 4 mg/die ad 12 mesi ogni episodio di flogosi respiratoria, per almeno 7 giorni O fino a 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi Studio PRE-EMPT; risultati Riduzione di: • ricorso non programmato ad assistenza per asma (-28,5%) • punteggio clinico giornaliero (-14%) • giorni di assenza da scuola (-37%) • giorni di assenza dal lavoro dei genitori (-33%) No effetto su: • durata episodi • eventi avversi • utilizzo beta-agonisti o prednisolone Dall’esame di questi studi risulta come il Montelukast sia un farmaco interessante per i bambini come pure la modalità di somministrazione non continuativa e limitata al periodo di durata degli episodi di flogosi delle vie respiratorie superiori che spesso si complicano con il broncospasmo. Trattamento dell’Asma in bambini da 0-2 anni( a PRACTALL consensus report) • Prendere in considerazione una diagnosi di asma se sono stati documentati 3 episodi di ostruzione bronchiale nei precedenti 6 mesi; • L’uso intermittente di beta2 agonisti costituisce la prima scelta, malgrado evidenze contradditorie; • LTRA come terapia di fondo per asma-virus-indotto, per trattamenti a breve e a lungo termine; • ICS come terapia di fondo per asma persistente specialmente se di grado severo o che richiede l’uso frequente di CS orali; • L’evidenza di atopia/allergia abbassa la soglia per l’uso di ICS che possono essere la prima scelta in questi casi; •Uso di CS orali (1-2 mg/Kg di Prednisone) per 3-5 giorni durante gli episodi ostruttivi acuti e frequenti. Trattamento dell’asma in bambini di 0 - 3 • ICS sono i farmaci di prima scelta, Budesonide 100-200 mcg x 2 o Fluticasone50-125mcg x 2 • Beta2-agonisti a breve durata d’azione (Salbutamolo 0,1 mg/dose o Terbutalina 0,25mg/dose, 1-2 puffs ogni 4 ore se necessario • LTRA possono essere usati in monoterapia al posto dei ICSse asma intermittente o persistente lieve • Se il controllo non è completamente raggiunto, aggiungere LTRA, Montelukast 4 mg • Se il controllo non è ancora raggiunto considerare le opzioni seguenti ( non sequenziali): 1. aggiungere LABA almeno salturiamente ( no dati pubblicati sull’uso in qs fascia di età) 2. aumentare la dose di ICS, 3. Aggiungere Teofillina Conclusioni Cio’ di cui si sente la mancanza è la possibilità di discriminare tramite uno o più tests diagnostici tra forme di respiro sibilante virusindotte e forme atopiche Conclusioni Le ricadute pratiche delle nuove conoscenze sulla terapia del wheezing ricorrente nel lattante e nel bambino piccolo impongono di rivedere gli schemi terapeutici più aggressivi, quelli troppo prolungati o quelli con intenti preventivi come nell’asma all’esordio