Focus Sisal, quando il gioco dà occupazione Una “spinta responsabile” alla ripresa. di Elisa Agostini Emilio Petrone Q uello del gioco è un settore che, nonostante la crisi, ha resistito alle difficoltà del mercato, ed è stato capace di attrarre investimenti esteri e di dare occupazione. Abbiamo incontrato Emilio Petrone, Amministratore Delegato del Gruppo Sisal, un comparto che muove 17 miliardi ed ha un indotto di centinaia di migliaia di persone. Tutto ciò avviene, però, mediante l’approccio strategico ai progetti per la sicurezza, la formazione e l’educazione verso un gioco sempre più responsabile e sostenibile nel tempo. 13 TF Lotterie, entertainment, giochi digitali e servizi, Sisal ha registrato un volume d’affari complessivo pari a circa 14 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente. A cosa è dovuta, secondo Lei, questa evidente anticiclicità del settore? Credo sia più corretto sottolineare che, a differenza di quanto riportato dai media, la grave crisi congiunturale che ha colpito il Paese ha influito anche sul nostro mercato, in particolare nel settore dei giochi e delle lotterie. I servizi di pagamento per il nostro Gruppo, al contrario, sono in costante crescita: merito certamente di una strategia fondata sull’ascolto delle esigenze dei clienti, sull’innovazione e sullo sviluppo tecnologico. La Sisal nasce nel lontano 1946 con il gioco, più che storico, del Totocalcio. A distanza di anni, e con un’agguerrita concorrenza, questo gioco tiene ancora testa? Qual è il suo successo? Nel 1946, l’anno in cui Sisal è stata fondata proprio con il lancio della “Schedina Sisal”, poi divenuta Totocalcio, l’Azienda investiva, infatti, i propri proventi per contribuire alla ricostruzione degli stadi di calcio. Uno stimolo importante allo sviluppo dell’Italia e dello sport nel Paese. E il suo successo lo si deve al fatto che è semplice, intuitiva, attraente e divertente. Il debutto della Schedina, fiore all’occhiello nella storia di Sisal, crea le fondamenta del moderno mercato dei concorsi a pronostico. Negli anni abbiamo rinnovato e ampliato l’offerta dei giochi, rafforzando prodotti consolidati e rispondendo alle richieste dei consumatori con progetti innovativi di intrattenimento. In oltre 65 anni di storia, Sisal, è diventata parte del tempo libero degli italiani, costruendo una relazione di fiducia e credibilità con oltre 20 milioni di consumatori, progettando e gestendo giochi con competenza ed elevati standard di integrità, trasparenza e sicurezza. Caratteristiche imprescindibili per chi opera in un settore fortemente regolamentato e delicato, che impone un’attenzione specifica alla tutela dei clienti. Come Gruppo, però, avete anche diversificato nel capo dei servizi, dalla monetica ai pagamenti. Quanto influiscono questi servizi nel business totale? Cinque anni fa i servizi di pagamento valevano per Sisal circa 1 miliardo di euro di transato. Oggi, attraverso il percorso strategico avviato, questo business vale oltre 6 miliardi di euro: rappresentando circa il 40% del volume d’affari del Gruppo. Attraverso l’ascolto 14 Focus dei bisogni e delle richieste di clienti e rivenditori, siamo stati in grado di avviare un processo virtuoso, introducendo un nuovo approccio ai micropagamenti, più comodo e veloce, con un risparmio notevole di tempo, evitando file e lungaggini burocratiche. Dalle ricariche carte prepagate alla biglietteria ferroviaria, dal pagamento delle bollette e dei tributi, dal Telepass ai ticket sanitari: un nuovo modo di pagare, comodo, semplice e sicuro, per un totale di circa 400 servizi con oltre 100 partner, che oggi rappresenta senza dubbio un best case nel panorama italiano. Un risultato raggiunto investendo anche su un nuovo brand, SisalPay, fortemente identificabile dal consumatore e massimizzando l’asset rappresentato da una presenza capillare sul territorio nazionale, che oggi conta oltre 40mila punti vendita. A questi si aggiungerà, nei prossimi quattro anni, una rete di 8mila nuovi punti dedicati ai soli servizi di pagamento che disporranno di un terminale innovativo, di ridotto ingombro e con design e tecnologia italiana. Dal 2014, infine, sarà possibile effettuare tutti i pagamenti utilizzando carte di credito, debito e bancomat. Un “piccola rivoluzione tecnologica” che raggiungeremo attraverso un investimento di 10 milioni di euro per realizzare l’infrastruttura dedicata all’accettazione di moneta elettronica. Oggi peraltro è già disponibile la piattaforma digitale (www.sisalpay.it) per la gestione e organizzazione delle operazioni di pagamento, fruibile 7 giorni su 7, 24 ore su 24, con servizi personalizzati quali la pianificazione delle scadenze e l’archivio elettronico delle ricevute fino a 10 anni. Nel futuro, prevedete di crescere nei servizi o nel settore dei giochi in senso classico? Il settore dei giochi resterà sempre il nostro core business. Su questo fronte siamo impegnati a garantire un’offerta diversificata e sempre più innovativa, in grado di soddisfare l’interesse di una clientela sempre più qualificata ed esigente. Una strategia che ha avuto un impatto molto positivo anche sui servizi di pagamento. Un business che oggi rappresenta circa il 40% del volume d’affari e nel quale contiamo di continuare a crescere. Dopo tanto successo raggiunto in Italia, la strategia di sviluppo si concentrerà su mercati esteri? Come ogni grande azienda vagliare le opportunità che il mercato, nazionale ed internazionale, offre è un elemento imprescindibile in ottica di crescita e sviluppo. Certamente stiamo guardando anche all’estero e tenendo conto delle peculiarità di due settori, altamente regolamentati, come il gioco e i sistemi di pagamento procederemo valutando con attenzione tutte le occasioni. Non possiamo dimenticare, però, l’aspetto etico che accompagna il Vostro settore. Cosa state facendo al riguardo? Sisal è da anni impegnata in un percorso di responsabilità sociale d’impresa. Già nel 2009 abbiamo messo a punto un programma di Gioco Responsabile, ispirato alle best practices internazionali e che ha ricevuto la certificazione di prestigiosi organismi internazionali come la European Lotteries Association e la World Lottery Association. Volto a garantire un modello di gioco sicuro e consapevole, si pone principalmente tre obiettivi: vietare l’accesso al gioco dei minori; prevenire l’eccesso di gioco e orientare i giocatori problematici fornendo assistenza alle fasce più deboli. Inoltre ci siamo dotati di precise linee guida per garantire una comunicazione commerciale corretta e responsabile e, in questa direzione, siamo stati i promotori di un percorso che ha portato all’inserimento, nel Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, di un nuovo articolo dedicato al tema da parte dello IAP. Inoltre abbiamo lavorato sulla formazione estendendo il tema del Gioco Responsabile a tutti i dipendenti e alla rete Sisal. E continuiamo a realizzare ricerche di mercato per fronteggiare con misure sempre più idonee i casi di gioco problematico. Quest’anno, infine, abbiamo avviato la prima iniziativa di sistema, insieme con Lottomatica e FeDerSerD. Si tratta della prima helpline a livello nazionale (www.giocaresponsabile.it), completamente gratuita, per fornire un sostegno immediato ai giocatori e alle loro famiglie attraverso informazioni approfondite, orientamento verso i servizi di cura e un percorso di trattamento assistito con il supporto di terapeuti esperti. Il servizio è gestito da professionisti che, nel rispetto dell’anonimato, offrono una consulenza specializzata alle persone che hanno manifestato fragilità e sviluppato problematiche psicologiche, relazionali e legali legate all’eccesso di gioco. 15