La determinazione degli organici di
istituto dei docenti per l’a.s. 20122013
Centro nazionale FLC CGIL
Aprile 2012
I riferimenti normativi
(principali)
• PERSONALE DOCENTE:
 bozza DM e CM n.25 del 29 marzo 2012
 D.lvo n. 59/2004 (norme su infanzia e primo ciclo) attuativo
L. 53/03
 Legge n. 169/08 (scuola primaria, modello 24 ore)
 DPR n. 81/09 (regolamento su rete ed efficace utilizzo delle
risorse) con i nuovi parametri sulla formazione delle classi
DPR n. 89/09 (su infanzia e primo ciclo)

 DM n. 37/09
grado)
(sull’ordinamento della scuola secondaria di primo
 DPR n. 87, 88 e 89 del 2010 (su professionali, tecnici e licei)
 D.I. (su riduzione oraria nelle classi intermedie dei tecnici e
professionali)
 Intesa conferenza unificata del 16/12/2010 (su
istruzione professionale e IeFP)
 Art. 19 c. 7 legge n. 111/2011
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La procedura
• Formalmente si dovrebbe sempre
attendere la circolare del MIUR, con
allegata la bozza del D.I. e le relative
tabelle organiche
• Nei fatti (spesso informalmente) le Direzioni
Regionali, gli Usp, i DS si attivano già
prima (non appena sono chiuse le iscrizioni) per
iniziare a definire le ipotesi di classi,
organici e cattedre connesse
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Ogni anno si gioca una sorta di partita a
“ping - pong”!
• Le direzioni regionali ricevono dal MIUR una
ipotesi di tabella organica complessiva
regionale, suddivisa per gradi, + la dotazione di
sostegno
• Questa dotazione va ripartita (interloquendo con
i sindacati regionali sui criteri) alle varie
province
• Fermo restando il contingente complessivo
regionale, sono possibili compensazioni tra gradi
di scuola e province
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… poi:
• Le scuole, nel frattempo, hanno già chiesto classi
e posti agli USP
• Gli USP verificano la legittimità delle richieste,
informano a loro volta i sindacati provinciali
rispetto al quadro complessivo e danno conferma
o meno alle scuole (prima sulle classi, poi sui
posti) rispetto a quanto da loro richiesto
• Si definisce quindi l’organico di diritto entro i
termini definiti dall’ordinanza sulla mobilità (e
fermo restando poi un possibile adeguamento in
organico di fatto)
• Si riaprono i termini per le domande dei perdenti
posto
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Le regole e … le contraddizioni!
• Per la formazione delle classi le regole da
rispettare (in teoria) sono quelle dei nuovi
regolamenti (DPR 81/09)
• Per la definizione dei posti, oltre alle regole
(teoriche) per i vari ordinamenti, si debbono poi
fare i conti
• con l’obbligo delle cattedre a 18 ore
• ma soprattutto con la dotazione organica complessiva
(DOP) che non può essere “superata”
• E qui “casca l’asino”: cioè i diritti, molto spesso,
si vanno a far benedire perché si deve stare nel
tetto. Da questi vincoli derivano le “classi pollaio”
e la sicurezza che, spesso, è ignorata!!
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Il ruolo della RSU
• La formazione delle classi, la determinazione
dell’organico del personale docente, educativo e
Ata, non è materia di contrattazione integrativa
di scuola, ma di “relazioni sindacali”
• La RSU ha diritto:
 di informazione preventiva, attraverso appositi incontri
(meglio se regolati nel contratto di scuola)
 alla consegna di tutta la relativa documentazione
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La corretta procedura nelle scuole
• Il DS, sulla base:
 dei criteri definiti dal collegio docenti per la
costituzione delle classi e dell’organico dei docenti
 dei criteri generali definiti dal C.d’I. e del POF (su
classi, tempo scuola, orario di funzionamento, …)
 dei criteri della giunta esecutiva per gli assistenti
tecnici
 dell’informazione e del confronto con la RSU
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…,
• si assume la responsabilità delle scelte e
delle richieste da inviare alla Direzione
Regionale (o all’USP delegato),
innanzitutto sulla formazione delle classi,
e poi sulla predisposizione dell’organico
sia dei docenti che degli Ata
• Il DS è tenuto a darne copia sia alla RSU
che al sindacato provinciale
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Nel frattempo la RSU:
• verifica e controlla l’applicazione corretta
delle norme e delle procedure
• rappresenta al DS “formalmente” tutte le
esigenze di organico e tutte le richieste
sia dell’utenza che del personale
• informa per tempo il sindacato
provinciale in merito ai vari problemi
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Alcune raccomandazioni!
• E’ bene verbalizzare sempre tutte le richieste
che si fanno al DS
• E’ importante rappresentare per tempo al
sindacato territoriale tutte le situazioni e fornire
tutti i dati e le informazioni utili raccolte, in vista
del confronto che questi avrà con
l’amministrazione
• Occorre tenere “viva” la mobilitazione contro le
politiche del precedente governo sugli organici,
e quindi sulla qualità del servizio
• E’ molto importante curare il rapporto con i
genitori (informandoli) e con il territorio
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Un’ultima riflessione
(ma non ultima per importanza!!)
• Nella partita “organici” (cioè qualità, efficienza
ed efficacia del servizio), il sindacato, i docenti,
gli Ata, i genitori, ecc…, ma anche (NB!!) i
Dirigenti Scolastici sono tutti “alleati” contro le
politiche del governo sulla scuola e sulle risorse
• Per cui la nostra controparte non sono i Dirigenti
Scolastici, ma i Direttori Regionali, il Ministro e il
Governo
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Le norme sulla formazione
delle classi e degli organici
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SCUOLA DELL’INFANZIA
• Formazione sezioni. Le sezioni sono formate:
 di norma con 26 bambine/i per sezione (con i resti fino a 29
se non ci sono scuole vicine)
 minimo per sezione 18
 in presenza di handicap tendenzialmente a 20, evitando
comunque di andare oltre 25 per sezione e, sulla base della:
 natura e gravità
 esigenze formative dell’alunno disabile
 situazione generale della classe
 presenza di più di un alunno handicappato, solo come fatto
residuale e se si tratta di handicap lieve
 nella CM si raccomanda di non superare 20.
• PROCEDURA:
 si formano prima le sezioni con alunni con disabilità
 si divide poi il restante numero per 26
 gli eventuali resti si ripartiscono tra le diverse sezioni fino ad
un massimo di 29
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Esempio di calcolo
• Si veda il caso di un plesso con un numero di iscritti pari a
78, di cui 1 con disabilità grave.
 Innanzi tutto si forma 1 sezione con l’alunno con grave disabilità
con 20 alunni massimo (mai costituire in partenza una sezione
con un numero superiore).
 Gli alunni rimasti sono: 78 - 20 = 58
 Il numero residuo si divide per 26, per cui 58 : 26 = 2 classi
con resto di 6.
 Con il resto di soli 6 alunni, non si forma un'altra sezione,
perché si potrebbe arrivare in queste 2 sezioni fino a 29
ciascuna.
 Se il resto fosse superiore a 6, allora si potrebbe formare una
quarta sezione considerando che la distribuzione nelle due
sezioni di tale resto comporterebbe un numero di alunni
superiore al tetto massimo di 29. In presenza di disabilità non
grave, si potrebbe decidere di costituire 2 sezioni da 29 e una
con un numero di alunni compreso tra 20 e 25. Una situazione
da evitare (con sezioni numerose in presenza di disabilità), ma
non illegittima.
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Determinazione dell’ORGANICO FUNZIONALE
• Entro il limite dell'organico regionale il Direttore
Scolastico Regionale (o l’USP delegato)
determina l'organico funzionale di ciascun
circolo o istituto comprensivo.
• L'organico funzionale è costituito da un organico
base composto da:
 N. 2 posti per ogni sezione con orario di
funzionamento di 8/10 ore al giorno
 N. 1 posto per ogni sezione con orario di
funzionamento soltanto antimeridiano (NB:
tale funzionamento ridotto è comunque da
considerarsi residuale in base al D.P.R.
275/99)
 + altro per progetti (se compatibile con la
Dop provinciale)
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SCUOLA PRIMARIA
• La formazione delle classi: le prime classi sono formate:
 di norma con 26 alunni per classe (fino a 27 con i resti)
 il numero minimo è di 15 alunni per classe (10 nelle zone di
montagna)
 le pluriclassi sono costituite con non più di 18 e non meno di 8 alunni
(da evitare pluriclassi dalla 1° alla 5°)
 le classi con alunni in situazione di disabilità vanno costituite “di
norma” con 20 alunni in presenza di handicap grave (nella CM si
raccomanda di non superare 20). La riduzione a 20 del numero, infatti,
deve tenere conto:
- della natura e gravità dell’handicap
- delle esigenze formative dell’alunno disabile
- della situazione generale della classe
• La presenza di più di un alunno in situazione di disabilità nella
stessa classe può essere prevista solo in termini residuali, solo in
presenza di classe unica e solo se si tratta di handicap lievi
• Le classi con alunni disabili in situazione di disagio e difficoltà di
apprendimento particolarmente gravi possono essere costituite
anche con meno di 20 alunni
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PROCEDURA
• Si sommano tutti gli alunni iscritti alla
prima classe (senza distinzione tra tempo
normale e tempo pieno).
• Si formano le classi con l’inserimento
degli alunni con disabilità, rispettando i
criteri di cui sopra.
• Il restante numero degli alunni si divide
per 26 (con i resti fino a un massimo di
27).
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Determinazione dell’ORGANICO FUNZIONALE
• Entro il limite dell'organico regionale il Direttore
Scolastico Regionale, o l’USP delegato, determina
l'organico funzionale di ciascun circolo o istituto
comprensivo.
• Criteri:
Somma classi 1°, 2°, 3° e 4° a TN x 27 : 22 = ___
Somma classi 5° a TN x 30 : 22 = ____
Somma delle classi a TP x 2 = ____
Specialisti L2 in via eccezionale e residuale
Insegnante di religione aggiunto, se necessario
In presenza di ore residue pari a 12, o più, chiedere che siano
arrotondate a posto intero (è un diritto solo in presenza di
esubero provinciale)
 NB: le risorse che si perdono, rispetto allo scorso anno, con il
calcolo delle 4° a 27 ore (e non a 30) “devono” rimanere
sempre alla scuola! Vanno richieste.

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



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Utilizzo dell’organico funzionale
• Tutte le 1°, 2°, 3° e 4° classi hanno diritto alle
27 ore
• Tutte le classi 5° hanno diritto a 30 ore
• Anche le classi 1°, 2°, 3° e 4° possono
funzionare a 30 ore, se richiesto, utilizzando (se
ci sono):
 le ore in più delle classi eventuali a 24 ore
 le ore di compresenza per la presenza dello specialista
o di posti aggiunti per la religione
 le 4 ore delle classi a tempo pieno
 i posti eventualmente assegnati in più dall’Usp (se
compatibile con la DOP), anche in restituzione delle 3
ore sottratte alle 4°
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Sostegno
• La norma è comune per tutti i diversi gradi
• Per i posti di sostegno in organico di diritto
è confermata la dotazione organica
complessiva dello scorso anno
• Anche la quota aggiuntiva successiva (nel
fatto) è confermata
• Poi si dovranno attivare, sempre nel fatto,
tutti i posti necessari e documentati in
attuazione della sentenza della Corte
Costituzionale
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Scuola secondaria di primo grado e
formazione delle prime classi
• Il divisore comune per la formazione delle classi
nella media è pari a 27 alunni per classe (18 il
numero minimo). Le eccedenze vanno ripartite
fino a 28 alunni per classe. In presenza di una
sola classe non si sdoppia fino a 30.
• In presenza di alunni con disabilità grave il
numero è “di norma” 20 (se compatibile con la
dotazione assegnata), evitare di superare i 25.
Nella CM si raccomanda di non superare 20.
• In situazioni di montagna, disagiate, piccole isole
il numero minimo scende a 10.
• Il numero massimo per le pluriclassi è passato da
12 a 18 alunni.
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Le cattedre nel TN
• Nel tempo normale si avranno tutte cattedre a 18
ore.
• Nel dettaglio, questo è il quadro (DM n. 37/09):
1 c. di italiano, storia e geografia ogni 2 classi (9+9);
“ di matematica ogni 3 classi;
“ di inglese ogni 6 classi;
“ di seconda lingua comunitaria, tecnologia, arte e
immagine, scienze motorie e sportive e musica ogni 9 classi.
 “ di religione ogni 18 classi.
 L’ora di approfondimento per lettere, storia e geografia, non
costituisce cattedra in organico di diritto. Solo in fase
residuale, e solo se nella scuola ci sono spezzoni sempre di
lettere, storia e geografia da abbinare (sia nel tempo
normale che prolungato), l'ora di approfondimento può
contribuire a costituire cattedra.




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Strumento musicale
• Sei ore settimanali per classe o gruppo di
alunni per ognuno dei quattro strumenti.
• Un posto per ogni corso (18 ore
settimanali) per ciascuno dei quattro
strumenti. Con l’obbligo d’insegnamento
nelle classi di un corso completo.
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Le cattedre nel TP
• Anche nel tempo prolungato si avranno tutte cattedre a 18
ore e cioè:
 ogni 6 classi, cioè 2 corsi interi, 5 cattedre di italiano, storia e
geografia (due cattedre da15+3, 2 cattedre da 12+6 e 1
cattedra da 9+9)
 ogni 2 classi, 1 cattedra di matematica
 ogni 6 classi (2 corsi), 1 cattedra di inglese;
 ogni 9 classi (3 corsi), 1 cattedra rispettivamente di seconda
lingua comunitaria, tecnologia, arte e immagine, scienze
motorie e sportive e musica (abrogato di fatto il potenziamento
dell’inglese);
 ogni 18 classi, 1 cattedra di religione.
 una o due ore (da 38 a 40) potranno essere assegnate, se
richieste dalla scuola. Non possono però costituire da sole
cattedra, ma possono contribuire a costituire cattedre interne
nella materia scelta dalla scuola in presenza di altri spezzoni
della stessa materia.
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SCUOLA SECONDARIA 2° GRADO:
formazione delle classi
• Le prime classi saranno costituite, di regola, con 27 alunni.
Eventuali eccedenze dovranno essere distribuite nelle classi della
scuola fino ad un massimo di 30 alunni.
• Si costituisce sempre una sola classe quando le iscrizioni non
superano le 30 unità. Si terrà conto anche della serie storica dei
tassi di ripetenza.
• Solo nelle istituzioni scolastiche comprendenti ordini di studio di
diverso tipo, le classi si costituiscono separatamente per ogni
ordine (licei, tecnici, professionali) o sezione di liceo musicale e
coreutico. In tutti gli altri casi il numero delle classi prime si
determina sulla base del numero complessivo di alunni iscritti e
indipendentemente dai diversi indirizzi presenti nell’istruzione
tecnica, professionale e nei diversi percorsi liceali.
• Le classi iniziali dei cicli successivi al primo biennio saranno
costituite con i parametri delle prime classi ed il numero delle
classi viene determinato sulla base sempre del numero
complessivo degli alunni iscritti, indipendentemente dagli indirizzi
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Casi particolari
• Le prime classi di sezioni staccate, scuole coordinate, sezioni di
diverso indirizzo o di specializzazione funzionanti con un solo corso
si attiveranno solo se il numero minimo è pari a 25 iscritti
• E' possibile la costituzione di classi articolate purché il numero
complessivo non sia inferiore a 27 alunni e con un minimo di 12
alunni per il gruppo minore
• Deroghe: in situazioni particolari (aule piccole, laboratori
complessi, ecc…) è possibile costituire classi con meno di 27
alunni
• Classi intermedie: si procede alla loro ricomposizione se il numero
medio per classe scende sotto a 22 alunni
• Classi terminali: sono costituite in numero pari alle penultime
classi a condizione che siano costituite, di norma, da almeno 10
alunni.
• Educazione fisica: le cattedre verranno costituite esclusivamente
per classi e non per squadre. Rimane ferma la possibilità per le
scuole di ricostituire l'insegnamento per squadre, ma solo con le
risorse (posti) assegnate.
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Costituzione delle cattedre
• Le cattedre sono diventate, di fatto, tutte orario
interno (non esistono più le cattedre ordinaarie)
• Sono obbligatorie a 18 ore per tutti (ove
possibile)
• Quando ci sono spezzoni da 15 ore a 17 si
costituisce ugualmente il posto nel diritto
• Se si sono spezzoni inferiori a 15 ore si possono
costituire cattedre con più di 18 ore (se 18 non
è possibile) al fine di salvaguardare la titolarità,
prima dentro la stessa scuola e, poi, anche fuori
(senza superare, di norma, le 20 ore)
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Assegnazione degli insegnamenti
delle classi I°, II° e III°
alle classi di concorso
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Un provvedimento tampone
• In assenza della revisione delle classi di
concorso (che deve riprendere l'iter dalla
prima lettura in consiglio dei Ministri), il
Miur ha dovuto indicare le vecchie classi
di concorso da assegnare agli
insegnamenti delle classi attivate
secondo i nuovi ordinamenti:
attualmente I, II e III
• Il provvedimento sarà adottato insieme
alla circolare sugli organici come
avvenuto nei due anni precedenti
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I contenuti della nota
• Gli insegnamenti che trovano confluenza in più
classi di concorso del pregresso ordinamento
devono essere trattati come insegnamenti
"atipici"
• L'assegnazione alle classi di concorso deve
prioritariamente mirare a:
 salvaguardare la titolarità dei docenti presenti
nell’istituzione scolastica
 la ottimale determinazione delle cattedre
 la continuità didattica.
• Nella scelta della classe di concorso dovrà farsi
riferimento all’indirizzo presente nella scuola,(per
esempio le attività laboratoriali dei licei artistici,
gli specifici indirizzi degli istituti professionali per
l'industria, ecc)
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La procedura da seguire (1)
• Acquisite le atipicità presenti nelle tabelle
allegate alla nota ministeriale occorre
innanzitutto verificare che:
 L'eventuale presenza nell'istituto di titolari di
classi di concorso (che insegnavano
precedentemente una determinata disciplina)
non prospettate dal Sistema informativo come
classi atipiche, i Dirigenti scolastici, al fine di
evitare la creazione di posizioni di
soprannumero, segnaleranno la particolare
situazione ai referenti provinciali in materia di
organici, che provvederanno alla rettifica
manuale al Sistema informativo.
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La procedura da seguire (2)
• In presenza, nella scuola, di più di un titolare di
insegnamenti "atipici", (dopo aver rispettato il
criterio dell'indirizzo presente nella scuola) si darà
la precedenza a coloro che, in relazione al
numero dei posti, risulteranno collocati con il
maggior punteggio nella graduatoria di istituto
unificata incrociando la varie graduatorie, nel
rispetto delle precedenze di cui all’art. 7 del CCNI
sulla mobilità.
• In assenza di titolari da "salvaguardare"
l’attribuzione dovrà avvenire prioritariamente,
previa intesa con l’Ufficio scolastico territoriale,
scegliendo le classi di concorso in esubero a
livello provinciale.
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La procedura da seguire (3)
• In mancanza delle citate situazioni (non ci sono titolari da
salvaguardare né nella scuola né a livello provinciale), il
dirigente scolastico, sulla base del parere del collegio dei
docenti, provvederà ad attribuire la classe di concorso in
coerenza con il POF (con il tipo di insegnamento e le
relative indicazioni nazionali/linee guida)
• Da quest'anno è anche previsto che tale assegnazione vada
fatta assicurando una adeguata assegnazione dei posti alle
classi di concorso al fine di venire incontro alle aspettative
dei docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento
evitando di assegnare tutte le ore ad una classe di concorso
a scapito di altre
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Riduzione orarie nelle classi successive
a.s. 2012/2013
• Riduzione a 32 ore nelle IV e V degli
istituti tecnici
• La riduzione coinvolge spesso anche ore
in compresenza e quindi oltre a ridurre le
ore di lezione si riduce anche il monte ore
dei docenti
• Dovrebbe essere analoga a quella
operata lo scorso anno
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Come avviene la riduzione
• Il sistema informativo applica le riduzioni
complessive sulle classi di concorso
• Se la classe di concorso comprende più
insegnamenti, il Dirigente scolastico,
sentito il Collegio dei Docenti, individua
gli insegnamenti per i quali ridurre le ore
settimanali
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Maxisperimentazioni
• Poiché per le classi maxisperimentali non esiste
al sistema un quadro orario prestabilito la
riduzione delle ore sarà effettuata dal USR,
d’intesa con il Dirigente scolastico, facendo
riferimento alle riduzioni previste nel D.I. per il
corrispondente o similare indirizzo di
ordinamento
• Analoga procedura dovrà essere seguita nei casi
in cui risultino mancanti taluni indirizzi perché
riferiti a singole istituzioni scolastiche.
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Percorsi di istruzione e formazione
professionale (IeFP)
• I percorso triennali per l’acquisizione delle
qualifiche sono realizzati dalle regioni.
• Possono essere realizzati dagli Istituti
Professionali, in regime di sussidiarietà, secondo
due distinte modalità (Vedi linee guida e intesa in conferenza unificata)
 Offerta sussidiaria integrativa
(gli alunni si iscrivono per un indirizzo
quinquennale, ma chiedono di acquisire anche la qualifica triennale)
 Offerta sussidiaria complementare
(gli alunni si iscrivono direttamente
per avere solo la qualifica triennale)
• In ogni caso l’organico assegnato alla scuola non
è separato e l’assegnazione alle classi IeFP sarà
effettuata dal DS sulla base di criteri contrattati
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