architettura 1
Diesel Headquarter
Breganze (Vicenza)
Studio Ricatti
Vicenza
Breganze
In apertura, PierPaolo
Ricatti (foto di Giovanni
De Sandre)
1 Vista del prospetto
meridionale
2 Vista dalla strada
provinciale che delimita
il lotto di terreno lungo
il margine orientale
3 Assonometria di
insieme dei nuovi Diesel
Headquarters
Vicenza
1
Una Diesel a impatto zero
Un volUme compatto e rigoroso verso l’esterno, ricco
di sUggestioni al sUo interno, ospiterà la nUova sede
di Uno dei marchi di moda più giovane e commercialmente
aggressivo, con Un’attenzione particolare agli spazi
collettivi ed alla sostenibilità ambientale
di Valeria Marsaglia, foto di Daniele Domenicali
Il volume appare fortemente
compatto e unitario, in contrasto
con la creatività esplosiva del
marchio della moda che ospita
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progettare
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L’edificio è impostato a quota
inferiore rispetto al piano stradale
ed il terreno circostante, modellato
sinuosamente, media il rapporto col
paesaggio
Il paesaggio circostante è la zona
pedemontana veneta, territorio
misto di campagna e città
SCHEDA
Diesel Headquarter, Breganze (Vi)
Committente
Diesel
Progetto architettonico
Studio Ricatti
Responsabile Progetto
Marco Chilese
Progetto ingegneria
Jacobs Italia
Progetto spazi aperti e verde
Land Milano (Andreas Kipar, Leonardo
Oprandi, Shirly Mantin)
Progetto interior design
Diesel Creative Team
Direzione artistica
Studio Ricatti
Direzione Lavori, Sicurezza e prevenzione
incendi
Jacobs Italia
Jacobs Italia Project Manager
Gianpietro Monfredini
Diesel Project Manager
Alessandro Giannavola
General contractor strutture, opere civili,
facciate
Carron Cav. Angelo
Involucro edilizio
Schüco-Avz
Impianti meccanici ed elettrici
Gelmini Cav. Nello; Termigas Bergamo
Building automation system
Siemens Ente Certificatore
Politecnico di Milano, Giuliano Dall’O’
Il volume dell’auditorium,
semi-ipogeo, emerge isolato
dal corpo principale
2
Progettista e committente provengono dalla stessa terra e si
conoscono da tempo, riservato il primo, esuberante il secondo. Già nel 2004,
a pochi chilometri di distanza dai nuovi headquarters, l’architetto Ricatti aveva
felicemente ultimato un volume di 51mila metri cubi per ospitare due società
del gruppo Diesel che vende jeans e “filosofia” in tutto il mondo, fatturando
annualmente 1,3 miliardi di euro.
A sei anni di distanza, Renzo Rosso, fondatore del celebre marchio, ha inaugurato
in settembre nel giorno del proprio cinquantacinquesimo compleanno una nuova
sede situata a Breganze, ai fini di raggruppare in un unico sito tutte le principali
funzioni aziendali del gruppo. Si tratta di un villaggio globale di 350mila metri
cubi, realizzato in 30 mesi su un lotto di terreno di quasi 90mila metri quadrati,
ove un tempo sorgevano le storiche officine della moto Laverda, con una superficie
coperta di 27mila metri quadrati e un investimento di circa 120 milioni di euro.
Collocato ai margini della pedemontana veneta, il nuovo edificio respira l’aria
dei piccoli-medi centri della provincia vicentina e allo stesso tempo ospita giovani
talenti creativi provenienti da mezzo mondo: così, come avviene spesso nel tessuto
imprenditoriale operoso di queste zone, tra borghi murati, ville, villette, campi e
aree industriali, sorge ora una vera e propria fabbrica della creatività, per un totale
a regime di circa 700 dipendenti e un buon potenziale espansivo.
Dalla strada provinciale, punto di vista obbligato per chi vi giunge in automobile,
ciò che colpisce immediatamente è un lungo prospetto in rame affacciato su due
campi da calcetto, paralleli alla carreggiata. Il volume principale appare fortemente
Magazzino
Archivio Storico
(“Museo”)
Centrale tecnologica/
Guardiania
Reception
Parcheggi inerbati
Uffici
Magazzini
Fitness center
Accesso carraio
Asilo nido
3
Dal prospetto sud si imbocca
l’ingresso pedonale che, in discesa,
porta alla prima corte interna,
caratterizzata dalla presenza di due
grandi vasche d’acqua
Accesso
pedonale
Auditorium
Strada provinciale
che perimetra ad
est il lotto
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La certificazione in cLasse energetica a
architettura 1
Diesel Headquarter
Breganze (Vicenza)
Studio Ricatti
4 Pianta piano terra (-3.5
m dalla quota zero) con
la hall-reception a tutta
altezza e l’ampia zona
porticata in prossimità
della prima corte interna
5 Vista da sud dell’asse
che divide in due parti
funzionali la cittadella
6 Disegno del fronte est
che si percepisce dalla
strada provinciale
Il Politecnico di Milano ha rilasciato per l’intero villaggio la certificazione di classe A per il risparmio
energetico, grazie alla progettazione attenta degli aspetti “green” sin dalle prime fasi del progetto,
in base a una precisa volontà della committenza.
Il terreno era già stato industrializzato, quindi non sono stati strappati terreni vergini alla campagna.
Due vasche di raccolta dell’acqua piovana (circa 450 mc ciascuna) permettono il riutilizzo della
stessa a scopo irriguo e per gli sciacquoni.
Le facciate opache e trasparenti hanno coefficienti di trasmissione termica inferiori ai limiti di legge
validi dall’1/01/2010, in particolare le chiusure trasparenti con infissi hanno prestazioni superiori al
20 per cento rispetto a quelle richieste e sono realizzate con una struttura in alluminio preverniciato
e vetrocamera. I sistemi frangisole sono svariati: dalle lamelle fisse in rame collocate sul fronte
sud, a quelle in alluminio rivestito in legno delle corti interne, ai tendaggi a rullo automatizzati del
fronte est e della corte grande.
Data l’estensione del complesso, il sistema centrale è dotato di un software dedicato alla gestione
energetica, finalizzata all’ottimizzazione delle risorse che sono fornite da caldaie a condensazione,
gruppi frigoriferi raffreddati ad acqua di torre, sistemi di cogenerazione e trigenerazione, energia
solare fornita dai 5mila metri quadrati film fotovoltaico di silicio amorfo integrato sulla copertura
pari a 200 kWp. Per quanto riguarda i locali interni, l’acqua calda sanitaria è fornita per il 50 per
cento del fabbisogno da 60 metri quadrati di pannelli solari sottovuoto, il sistema a travi fredde attive
controlla le condizioni termo-igrometriche e l’illuminazione, qualora artificiale, adotta soluzioni per
il risparmio energetico (sensori di presenza e di illuminazione naturale, interruttori a tempo).
4
Ristorante aziendale e cucina
Fitness center
con palestra e
campi squash
Seconda corte interna
(Corte grande)
Parcheggi privati coperti e scoperti
Hall-reception
a tutta altezza
Prima corte interna
con vasche d’acqua
Portici
comuni
Auditorium
Accesso Carraio
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Accesso pedonale
Una struttura pensata ad hoc
accoglie il verde rampicante che,
nel tempo, occulterà il parcheggio
areato e il fronte cieco dei
magazzini logistici
La manica degli uffici è sospesa
nell’aria, leggera e con un
bellissimo panorama sul paesaggio
circostante, luogo ideale per
stimolare la creatività
I tendaggi a rullo sono automatizzati
per ottimizzare la disponibilità luminosa
naturale all’interno degli ambienti
Il volume del ristorante
fuoriesce da quello principale,
caratterizzando la funzione
collettiva e movimentando il
prospetto interno
Asse nord-sud
5
Il senso di leggerezza dell’edificio,
lungo 143 metri, è determinato
dall’alternanza dei pieni e dei vuoti,
dall’uso attento dei materiali e dalla
sezione semi-ipogea
Auditorium
Uffici
Fitness center
6
compatto e unitario, sia per l’attenta
composizione spaziale sia per il
raffinato uso dei materiali che ha
come denominatore comune il rame
aggraffato per la zona degli uffici ad
est e il vetro per la zona della logistica
e dello stoccaggio ad ovest. Dal terreno
circostante invece emergono come corpi
isolati il parallelepipedo dell’auditorium
ad est, il cuneo della centrale termica
a sud e l’asilo ricavato in un edificio
esistente lungo il confine nord.
A prima vista stupisce il contrasto tra
la filosofia ispiratrice del marchio e
il rigore dell’architettura della nuova
sede: sembra quasi che il “pianeta
Diesel”, ovvero il pianeta dove ognuno
è libero di esprimere se stesso, abbia
avuto bisogno di razionalizzare la
propria creatività esplosiva, a volte
indisciplinata, in un contenitore
rigoroso, razionale, meditato.
Forse perché, anche la creatività più
spinta, nasce dall’armonia, dallo studio
e dall’emozione: cosa che un ufficio
standard non poteva assicurare.
Dopo queste prime sensazioni a
distanza, imboccando in discesa l’asse
sud-nord lungo il quale si dispone il
volume principale, si è come risucchiati
dal vuoto del patio su cui si protende il
primo corpo di uffici, attratti dalla luce
naturale che inonda la corte interna e
dalle vasche d’acqua che regalano un
tocco esotico al luogo.
Bella infatti l’intuizione progettuale di
adagiare l’edificio a quota -3.5 metri
rispetto alla strada, consentendo in tal
modo di contenere le altezze assolute
entro i vincoli urbanistici e proteggendo
al contempo le aree comuni che
consistono ora nelle corti all’aperto, ora
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7
La luce naturale filtra
attraverso la copertura
di vetro che fa della
hall-reception una serra
luminosa
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Diesel Headquarter
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Studio Ricatti
nei ponti di collegamento tra una zona
e l’altra, ora negli spazi che affacciano
sui patii.
Di qui in avanti, i vuoti si succedono
ritmicamente ai pieni in una successione
di percorsi e spazi collettivi che fanno di
questo complesso una “cittadella della
gioia” più che un palazzo per uffici:
oltre a questi ultimi, un auditorium
multifunzionale, una palestra, campi
da squash e calcetto, un ristorante ed
un asilo con scuola materna sono gli
ingredienti a disposizione della grande
famiglia Diesel per trasmettere un modo
positivo di vivere e lavorare.
«L’estetica e la funzionalità degli spazi
lavorativi erano gli elementi di attrattività
richiesti dalla committenza per fare della
propria organizzazione uno dei migliori
“great place to work” - sottolinea il
progettista PierPaolo Ricatti -. Creatività
in azienda sia nel prodotto sia nel luogo
7 Vista della hallreception a tutta altezza,
cuore della cittadella
Diesel, con parete di
verde verticale.
8 Disegno della sezione
nord-sud che attraversa
le due corti interne
Asilo nido
Uffici
9 Dettaglio dell’angolo
tra le facciate est e nord
10 Dettaglio scorciato del
prospetto nord dedicato
alla zona uffici
11 Sezione verticale della
facciata est con dettagli
esecutivi
Seconda corte interna
(corte grande)
Attraverso i candidi
ballatoi, gli uffici
si affacciano sulla hall
centrale
All’interno della hall-reception
a tutta altezza è stato
realizzato un giardino verticale
di 25 m, caratterizzato da
una ricca varietà di specie
arbustive tropicali
Ufficio direzionale di
Renzo Rosso, fondatore
di Diesel
Hall-reception
a tutta altezza
Prima corte interna
Accesso pedonale
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9
Pacchetto di facciata
con vetrocamera
(vetrocamera
smaltato, pannello
sandwich 60 mm,
pannello ignifugo
12mm, lana minerale
100 mm, doppia
lastra in cartongesso)
Tende motorizzate
per protezione solare
in tessuto filtrante
per applicazione
inclinata con guide
laterali in cavo
d’acciaio
Vetrocamera
temperato a controllo
solare, camera con
gas argon 90 %,
k=1,1 W/mqK
Rivestimento esterno
in lamiera di rame
aggraffato sp. 7/10,
con sottostruttura in
tubolare zincato
«Il trattamento delle pareti
coinvolge un’articolazione
di materiali per rivestimenti
con rapporto tra pieni e
vuoti a formare una forte
fluidità e ampie vetrate»
PierPaolo Ricatti
Profilo di facciata
in estruso di
alluminio verniciato,
costruzione a moduli
apribili a sporgere
con limitazione di
apertura
Pacchetto di facciata
con finitura esterna
in rame aggraffato
Pavimento
galleggiante per
alloggiamento
impianti tecnologici
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Diesel Headquarter
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Studio Ricatti
Paesaggio e architettura
«La mediazione tra il contesto e la nuova architettura è definita da un ampio margine verde realizzato con una articolata modellazione del terreno che genera una morfologia collinare dai profili
ininterrotti che si raccordano con la quota ribassata di accesso all’edificio.
I nuovi rilevati, completati da una ricca vegetazione arboreo-arbustiva, si succedono definendo un
articolato sistema di visuali tra l’interno e l’esterno del Diesel Village.
La presenza dell’edificio viene dunque mitigata, ma non occultata, attraverso una sequenza di colline
e schermature vegetali che possono essere percepite dalle strade adiacenti e definiscono un sistema
protetto nei confronti della viabilità adiacente.
Tutte le scelte delle specie arboree ed arbustive sono state effettuate in continuità con il paesaggio
di riferimento, con l’utilizzo di specie autoctone o storicamente presenti nei parchi delle sontuose
ville venete della zona».
Land Milano
12
in cui il prodotto viene concepito. E
l’attenzione riposta dalla committenza
in questo progetto è sottolineata
da tutti quelli che hanno lavorato al
cantiere. È stato creato appositamente
un team interno alla Diesel con cui ci
siamo costantemente confrontati, dalla
dimensione delle unità funzionali, alla
scelta dei materiali, alla interdipendenza
tra le varie attività, fino allo sviluppo del
concept del progetto degli interni».
Nulla è per caso: a monte dell’intero
progetto, basilare è stato un dettagliato
studio delle esigenze della Diesel che
si è spinto a definire piani industriali
e orizzonti temporali di riferimento,
organigrammi, spazi, fabbisogni,
aree di lavoro, aree ausiliarie insieme
a criteri d’uso dello spazio, standard
d’occupazione e criteri funzionali e
relazionali, quali adiacenze, schemi di
flusso, eccetera. Un flusso imponente
di dati personalizzati che hanno portato
a determinare, in maniera vincolante,
persino il modulo dimensionale
progettuale dello standard d’uso dello
spazio, fissato in 135x135 centimetri,
in particolar modo per gli uffici, tutti
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La smaterializzazione dell’ultimo
piano, ai fini di un effetto dissolvenza,
avviene con l’uso attento dei materiali
Sistemi di ombreggiamento
attraverso l’uso di tendaggi
automatizzati a rullo
Sistemi frangisole orientabili
in alluminio rivestito di legno
All’interno delle vasche
d’acqua si trovano sei isole
di diverso diametro che
ospitano grandi corbezzoli
e palme con specie da
sottobosco alla base
14
12 Vista dell’ingresso
sud al tramonto
13 Sezione
paesaggistica
sull’ingresso pedonale
sud
14 Prima corte interna,
caratterizzata dalla
presenza di vasche
d’acqua, dai frangisole
in legno e dai portici
collettivi.
15 Seconda corte interna
(corte grande), con uno
scorcio della sistemazione
paesaggistica
Sala vip del ristorante, connotata dal
volume prominente e dal contrasto dei
materiali utilizzati
studio ricatti
Lo Studio, con sede a Vicenza, svolge attività
professionale sia nel campo dell’edilizia pubblica che privata. Incaricato della progettazione di
numerose scuole, organizza la propria struttura
in forma associata (sbr progetti) dal 1976 al 1982.
Conduce esperienze di pianificazione tra cui il
Piano di Sviluppo della C.M. Leogra-Timonchio
(Vi), segnalazione Inu 91/92. Ha progettato alcuni
insediamenti industriali per il Gruppo Diesel Spa
e lavorato in Rtp con l’architetto U. Riva di Milano su alcuni progetti e concorsi: primo premio
nel concorso per la sistemazione di Piazza della
Farnesina a Roma, realizzata e il cantiere navale
Fincantieri a Castellammare di Stabia, realizzato,
opera premiata nel 2003 dalla Triennale di Milano
con la Medaglia d’oro.
Le corti interne sono studiate, dal
punto di vista architettonico e
paesaggistico, per essere luoghi di
relazione, fulcri energetici e insieme
spazi contemplativi
15
organizzati in open space.
Al di là dello studio razionale che c’è alle
spalle, anche l’emozione trova spazio
nell’architettura di questo luogo, già al
primo entrare nella hall della reception:
un volume alto 20 metri fasciato dai
candidi ballatoi degli uffici ai vari piani,
definito dalla luce naturale che filtra
attraverso la copertura in vetro e che
fa di questo spazio interno una serra
luminosa, intelligentemente sottolineata
da una parete di verde verticale
impostata lungo tutta l’altezza.
© RIPRoDUzIoNE RISERVATA
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