Riflessioni sui risultati
(rielaborazione e sintesi
presentazione EMMA del 30-11-10 )
Imparare a leggere analiticamente i dati della propria
classe e a confrontarli , in gruppi disciplinari , con i
risultati di altre classi ( al fine di capire se alcune
tendenze sono specifiche della classe o dovute a
determinate scelte didattiche o piuttosto legate a
situazioni di partenza o a scelte curricolari dell’intera
scuola : a questo proposito può essere utile il “ Rapporto
di scuola “).
Questo è un modo particolarmente efficace per mettere in
comune le buone pratiche e modificare quelle meno
buone .
 Sottoporre
alla classe le prove Invalsi,
degli anni precedenti , NON con lo scopo
di fare una verifica a cui assegnare un
voto , nè per mero “ADDESTRAMENTO”,
ma con lo scopo di discutere con gli alunni
al fine di far emergere le motivazioni delle
loro scelte . Al fine di attivare nei nostri
alunni i processi METACOGNITIVI , così
importanti per migliorare l’ apprendimento.
GLI INSEGNANTI POSSONO :
 Analizzare
le domande per comprendere
bene i processi sottesi ( si può utilizzare
anche la griglia e la guida alla lettura
predisposta dall’ Invalsi ).
 Analizzare la scelta di determinati
distrattori , soprattutto quando questa
scelta è stata fatta da numerosi alunni ,
per capire come hanno ragionato .
 Leggere
quesiti e risultati , di un
determinato ambito (es. i numeri ), in
VERTICALE : dalla classe seconda e
quinta della S. Primaria e proseguire con la
prima e terza classe di S. Sup. di I° Grado.
 Questo
può essere utile alla costruzione di
un COERENTE curricolo verticale
Individuare gli ambiti tematici in cui i nostri alunni hanno conseguito i
risultati MIGLIORI.
 Individuare gli ambiti tematici in cui i nistri alunni hanno conseguito i
risultati PEGGIORI .
 Questo può stimolare in modo POSITIVO
una riflessione sulle nostre SCELTE DIDATTICHE:
Privilegiamo alcuni ambiti rispetto ad altri ?

QUALI CONTENUTI ?
Proponiamo ai nostri alunni esercitazioni ripetitive?
QUALI METODOLOGIE ?
La valutazione in matematica
.
L’ analisi dei risultati delle prove nazionali ci
può aiutare a definire e a migliorare i criteri
e gli obiettivi della valutazione degli alunni
nei vari ambiti tematici.
Il confronto

Promuovere un sereno confronto tra le prove
interne e quelle nazionali e dei rispettivi risultati .
Sappiamo bene che le prove preparate
dall’insegnante possono avere dei limiti :
esercitazioni ripetitive: che implicano la ripetizione
di copioni standard da parte degli alunni ,
uso di un linguaggio condiviso ,
attese reciproche , che possono condizionare i
risultati della prova e la loro valutazione .
 Se
la prova è esterna questi limiti cadono
e si aprono nuovi scenari .
L’alunno è posto in una situazione
completamente nuova :
scarsa abitudine a risolvere quesiti a scelta
multipla ,
scarso riconoscimento delle metodologie,
scontro con un linguaggio non condiviso.
 Tutto
ciò può essere un’ occasione per
promuovere una cultura della valutazione ,
che veda gli insegnanti e le scuole
PROTAGONISTI e non “ oggetti “ di
valutazione ; attraverso processi di ricerca
e riflessione , focalizzati soprattutto sui
quadri concettuali sottesi alle prove e sulle
pratiche didattiche coerenti al
miglioramento dell’apprendimento.
GRAZIE
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