IL TRATTAMENTO A DOMICILIO
E PRESSO I MEDICI DI MEDICINA GENERALE
Giulio Corgatelli
S.I.M.G. Firenze
IL TRATTAMENTO DOMICILIARE (TD)
Ser.T.: l’affidamento degli stupefacenti al paziente è variabile sia tra
diverse strutture che tra i professionisti
• Le scelte sono condizionate da:
• Approcci culturali differenti (pregiudizi?)
• Responsabilità medico-legali derivanti da norme equivocabili
• Comportamento dell’affidatario non affidabile
• E’ necessario:
• Definire indicazioni, limiti e procedure
• Condividere tra operatori e pazienti
TD: NORME ESISTENTI
• Esistono esperienze che dimostrano applicazioni pratiche diverse da regione
a regione
• Ser.T.: definizione dei programmi di trattamento con modalità, dosaggi e
criteri di controllo
• Legislazione attuale: disomogeneità comportamentali differenti degli operatori
e discussioni con i pazienti
• No farmaci a minori o infermi mentali
• Sostanze stupefacenti: solo per uso terapeutico
• A causa dei comportamenti correlati alla dipendenza (craving e impulsività)
l’affidamento è complesso
PRATICA DELL’AFFIDAMENTO
• Benefici attesi:
• Miglioramento della “qualità” di vita del paziente
• Non “dipendere” dalla struttura
• Migliorare la compliance
• Facilitare la ricostruzione cognitiva del vissuto
• Essere accettati dai famigliari e dal gruppo
• Evitare incontri “spiacevoli” con altri utenti
• Approcci culturali differenti (pregiudizi?)
• Rischi :
• Mercato illegale degli stupefacenti
• Uso improprio del farmaco
• Non adeguata custodia del farmaco
TD: CRITERI PROPOSTI PER L’AFFIDAMENTO
• Valutazione specifica per l’affidamento
• Tre modalità di consegna:
• Consegna diretta da parte del Ser.T. al paziente
• Consegna del farmaco ad un terzo referente (familiare e no)
• Prescrizione del farmaco da parte del MMG su programma del Ser.T.
TD: COINVOLGIMENTO DEL MMG
• La cooperazione con il MMG può:
Facilitare il processo riabilitativo
Migliorare il controllo sull’abuso di ansiolitici ed ipnotici
• Valutazione costo/beneficio perché il paziente deve recarsi settimanalmente al
Ser.T. per i controlli
• Consenso del paziente e disponibilità del MMG al programma
• Concordare funzioni gestite dal MMG
• MMG e Medico Ser.T. possono interrompere l’affidamento previa comunicazione
o incontro
• Periodiche verifiche alla prosecuzione sia da parte del MMG che del Ser.T.
TD: RESPONSABILITÀ DEL MMG
• La contemporanea presa in carico del paziente da parte del Medico Ser.T. e del
MMG non riduce le responsabilità di entrambi
• Al MMG spetta la responsabilità della valutazione “attuale” del paziente al
momento della prescrizione dello stupefacente
• In questo caso è necessario contattare il Ser.T., oppure attuarla sotto la
propria responsabilità
• Il MMG o il Medico del Ser.T. non sono responsabili di usi inappropriati del
farmaco correlati a stili di vita familiari o sociali.
COSA SUCCEDE IN FAMIGLIA
• Non si parla (o quasi mai) di sostanze stupefacenti
• Le droghe: considerate tabù
• Scarsa sensibilizzazione dei ragazzi
• Non si parla perché: non si sa come, non si vuole, non lo si ritiene compito proprio
• Inadeguate conoscenze sull’argomento
• Scuola elementare: età di inizio al dialogo
• Solo da giovanissimi si lasciano indirizzare dai genitori e dai divieti espliciti
• Le regole fanno bene, solo se spiegate!
• Negli adolescenti sono utili gli esempi concreti: genitori date il “buon esempio”
UN CONCETTO IMPORTANTE IN CASA E FUORI
• Chi soffre di una qualsiasi dipendenza (da farmaci o da
comportamenti)
è un malato a tutti gli effetti.
• È importante non emarginarlo, ma
convincerlo a farsi aiutare.
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• La “tolleranza zero”, non supportata da una educazione, non serve ad arrestare
il fenomeno.
• L’impegno di una famiglia moderna è la condivisione, da parte dei genitori, di
un progetto di vita finalizzato a strutturare nei figli un senso critico orientante.
• Sono la presenza di qualità da parte di entrambi i genitori, il dialogo e la
partecipazione reale e autentica che aiutano a mantenere monitorate le
situazioni “a rischio”.
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Giulio Corgatelli