Anemia
Anemia (globuli rossi emoglobina sideremia ferritina transferrina emocromo capacità ferro legante
folati Vitamina B12).
I sintomi
Facile affaticamento, mancanza di forze, mal di testa, nausea vertigini, depressione, difficoltà ad
addormentarsi o disturbi del sonno, ma anche tachicardia, palpitazioni, ipotensione ortostatica (mi
gira la testa se mi alzo di scatto), dispnea (fiatone con facilità) aumentata sensibilità al freddo, ma
ancora mancanza di appetito, pallore della cute e delle mucose, cute fredda e per finire sistema
immunitario in difficoltà, problemi mestruali, diminuzione della libido.
Sono tutti possibili sintomi della anemia.
Molte persone con una anemia lieve tuttavia non si lamentano ne’ sono a conoscenza del loro stato.
Altri invece si accorgono di avere il fiato corto o facile affaticamento specialmente durante uno
sforzo fisico, anche il salire semplicemente le scale.
Quando compaiono i sintomi di solito si osserva il pallore di cute e mucose, palpitazioni o aumento
della frequenza cardiaca - tachicardia – lieve soffio cardiaco, dispnea o fiato corto, sonnolenza e
facile affaticabilità.
Come mai l’anemia porta tutti questi sintomi:
Diminuzione dei Globuli rossi e dell’emoglobina à Diminuzione della capacità di trasporto
dell’ossigeno à Ipossia - mancanza di ossigeno nei tessuti à Cattivo funzionamento degli organi.
Definizione di Anemia
Si intende per anemia una diminuzione del numero dei globuli rossi del sangue misurati attraverso
un esame chiamato Emocromo o conta dei globuli rossi e la diminuzione del livello di Emoglobina
(Hb) che è la sostanza che come una pinza trasporta all’interno del globulo rosso l’ossigeno.
Possono esserci differenti gradi di anemia:
Grado di anemia
Anemia lieve
Anemia moderata
Anemia severa
Rischio di vita
Scala (livello di Hb in g/dl)
Hb uguale o minore di 10
Hb fra 8 - 10
Hb < 8
Hb < 7
I globuli rossi
I globuli rossi hanno dunque la funzione di trasportare l’ossigeno dai polmoni ad ogni singola
cellula dell’organismo e di riportare indietro la anidride carbonica che è il gas di scarico dei motori
delle cellule del corpo umano.
Sono dunque delle cellule che al loro interno hanno una sostanza colorata di rosso che come una
pinza speciale trattiene una molecola di ossigeno, e più è ossigenata più rosso diventa il suo colore.
E’ un trasporto delicato perché l’ossigeno è un elemento che “scotta”, capace di bruciare tutto ciò
che incontra (arrugginisce il ferro ad esempio). Il globulo rosso vive per circa 120 giorni e poi viene
catturato da cellule spazzino nel fegato e nella milza che lo distruggono.
La fabbrica dei globuli rossi è il midollo osseo. Se pensiamo che in una goccia di sangue siano
presenti dai 4 ai 5 milioni di cellule in circa 5 litri di sangue ne troveremo numeri incredibilmente
alti. Ogni giorno, dunque, nella fabbrica dei globuli vengono prodotte alcune centinaia di migliaia
di nuove cellule e, come è facilmente intuibile, i pezzi di ricambio (ferro e acido folico) necessitano
di cospicue scorte che arrivano attraverso la alimentazione.
Nelle donne in età fertile, al normale ricambio dei globuli rossi si aggiunge il rimpiazzo delle
cellule perse attraverso il ciclo mestruale.
Cause e classificazione delle Anemie
Anemie ipoproliferative, sono caratterizzate da una incapacità a produrre un adeguato numero di
eritrociti in risposta a stimoli adeguati.
Anemie iperproliferative, il midollo aumenta consistentemente la produzione dei globuli rossi ma
questi vengono distrutti in periferia in una quantità superiori alle capacità produttive del midollo.
Anemie da perdita di sangue, con la conseguente diminuita capacità di trasporto dell’ossigeno.
Ipoproliferative (ridotta attività del midollo)
Sindromi
Sostituzione midollare
aplastiche
Anemia aplastica
Metastasi
Mielodisplasia
Mielofibrosi
Tesaurismosi-malattie da
accumulo (Gaucher)
Insufficienza
nutrizionale o
ormonale
Mancanza di
ferro
Mancanza di
Folati /Vit.
B12
Mancanza di
Eritropoietina
Tossicità
Da Piombo
Infiammazione
cronica
Etanolo
Chemioterapia
Iperproliferative (accelerata distruzione dei globuli rossi)
Emolisi
Ipersplenismo
Lisi Osmotica
Anemia emolitica
Cirrosi
Inizio di affogamento
autoimmune
in acqua dolce
Anemia a cellule
falciformi
Sferocitosi
Perdita di sangue
Sanguinamento acuto
Ulcera dello stomaco/esofago
Malformazioni artero venose
Malaria
Sanguinamento cronico
Sanguinamenti intestinale
Perdite mestruali
Ci sono dunque diverse forme di anemia: qui ci soffermiamo sulla forma più comune.
Anemia da deficienze di ferro e vitamine
L’anemia da carenza di ferro o sideropenia è di gran lunga la forma più comune di anemia, in
genere dovuta a sanguinamento.
Nell’età fertile le donne possono facilmente soffrire di anemia sideropenica causata dalle perdite
mestruali particolarmente abbondanti o più frequenti. In questo caso il bilancio fra ferro introdotto
con l’alimentazione ed il reale fabbisogno è di segno negativo. Vale la pena di ricordare che negli
occidentali l’intestino mal assorbe il ferro dalle verdure, perché è abituato a sfruttare il lavoro fatto
dagli animali erbivori di assorbire il ferro dal mondo vegetale legandolo alle proteine dell’Eme
(emoglobina-mioglobina). L’intestino degli occidentali dunque assorbe facilmente il ferro
emoglobinico.
Questo dato significa che è necessario, in caso di aumentate predite ematiche, incrementare
l’assunzione giornaliera di carne e di acido folico.
Se questo non fosse possibile si deve ricorrere ad una implementazione con prodotti che contengano
il ferro e l’acido folico.
Nelle donne più anziane e negli uomini i sanguinamenti sono in genere dovuti a patologie
dell’intestino. In gravidanza e nel bambino il corpo umano richiede una quantità maggiore di ferro
quotidiano, quindi la sideropenia può essere semplicemente dovuta a una non sufficiente
assimilazione dalla alimentazione.
La mancanza di ferro può anche essere dovuta a diete estreme o a regimi vegani radicali (che
dimenticano il corredo genetico caucasico). Il trattamento in questi casi consiste nella
somministrazione di ferro e di acido folico.
Durante la gravidanza e nell’allattamento la donna si trova frequentemente in carenza di ferro
perché il feto prima ed il neonato dopo hanno un grande fabbisogno di ferro che assumono
direttamente dalla mamma. Per questo motivo durante la gravidanza e l’allattamento vengono
forniti alla donna integrazioni di ferro e di acido folico. L’abbinamento con l’acido folico è molto
importante altrimenti il midollo osseo produrrebbe globuli rossi più grandi ma non più numerosi,
con una perdita di efficacia del suo intervento.
La deficienza di vitamina B12 è un fatto più raro; più frequente viceversa un insufficiente apporto
di acido folico che si trova nelle verdure a foglia larga e negli agrumi. Al riguardo vale le pena
ricordare che il target della corretta alimentazione prevede cinque porzioni giornaliere di frutta e
verdura; in questo contesto si segnala l’altra regola d’oro per prevenire l’anemia con la
alimentazione ed è la regola dei tre colori a tavola: se frutta e verdura hanno almeno tre colori
(rosso verde giallo) possiamo stare certi di avere intercettato tutti i nutrienti e le vitamine necessari.
Esami del sangue per la diagnosi di anemia
Emocromo, che fornisce il conteggio dei globuli rossi, il valore della emoglobina, il valore
dell’ematocrito, lo spazio occupato dalle cellule rosse rispetto al plasma del sangue, e i cosiddetti
indici correlati che riguardano il volume dei globuli rossi MCV o il contenuto medio di emoglobina
dei globuli rossi MCH e infine ci fornisce indicazioni sui globuli rossi di nuova produzione, i
Reticolociti, che sono il segno che il midollo sta producendo nuovi globuli e, ad esempio, risponde
bene alle terapie con ferro acido folico e eventualmente la Vit. B12;
Sideremia che rappresenta il ferro di passaggio nel sangue;
Transferrina che è la proteina di trasporto del ferro; la transferrina insatura vuol dire che ha molti
posti liberi per il trasporto del ferro ed è tipica di una anemia da mancanza di ferro; un indice
correlato è la capacità totale di trasporto del ferro TIBC;
Ferritina che è di gran lunga l’esame più utile perché rappresenta le riserve di ferro e ci da quindi
indicazioni fondamentali sulla quantità di ferro da implementare.
In alcuni casi, specialmente nella popolazione anziana è utile dosare:
Acido Folico
Vit. B12
Fonti: 1. Zuckerman KS. In: Goldman L, Schafer AI, eds. Cecil Textbook of Medicine. 22nd edition
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