Istituto d’Istruzione Superiore “M. Amari” Giarre Liceo Scientifico e Linguistico Linguaglossa 2 Progetto UNESCO “Costruiamo sentieri di Pace” A.S. 2014 - 2015 Ralleio High School for girls Piraeus Grecia IIS “AMARI” Giarre Liceo Scientifico e Linguistico Linguaglossa Scuola associata UNESCO Scuola associata UNESCO II A Scientifico Ms Bia Kaneletopoulou Ms Anastasia Keskesiadou Prof.ssa Leonardi Elena ASP SEA PEA (Associated Schools Project) (Système des Ecoles Associées) (Programa de Escuelas Asociadas) Il nostro progetto: “Tra Sicilia e Grecia: sentieri di Pace” “per far crescere la Pace” Cultura: radici comuni Scambio e confronto Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere elevate le difese della pace. (Dal Preambolo dell’Atto Costitutivo dell’UNESCO) 3 Il nostro percorso • • • Quest’anno il nostro progetto Unesco “Costruiamo sentieri di pace” ha preso spunto dall’iniziativa siglata dal 1° Vice Presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, che si propone di stimolare e promuovere “ ogni tipo di iniziativa e azione che siano indirizzate a favorire processi di pace intesa nella sua più universale accezione”( Dichiarazione di Intenti). Nostro punto di partenza e di forza è stata la possibilità di realizzare uno scambio a livello internazionale con una scuola greca , la Ralleio High school for girls di Atene. Opportunità che ha messo subito in moto la nostra memoria storica alla ricerca delle radici comuni, legate alla creazione delle prime colonie greche in Sicilia e alle alterne vicende dei territori della Magna Grecia. Il nostro non voleva essere uno studio esclusivamente storico, anche se era difficile prescindere da alcuni fatti fondamentali quali la fondazione delle prime importanti colonie, i rapporti tra le popolazioni, il loro ruolo da un punto di vista agricolo e commerciale, gli scontri e successivi conflitti per l’egemonia. E neanche prettamente di interesse archeologico vista la straordinaria ricchezza di monumenti, sculture, ceramiche che ancora oggi testimoniano come le popolazioni volessero eternare la loro cultura attraverso i segni dell’arte. In sintonia con il concetto di “sentieri di pace” abbiamo voluto portare avanti una riflessione che tenesse conto di alcuni ideali fondanti del mondo classico: quali l’importanza dell’accoglienza, l’ospitalità e il rispetto per l’altro e la tendenza alla filantropia. Ecco perché tutto è scaturito da una domanda che ci siamo posti pensando al nostro viaggio e momento di incontro ad Atene “ Ma i nostri ospiti conoscono il profondo legame che unisce la Sicilia alla Grecia?" Our project • • • • This year for our production for the Unesco project “ Creating paths for peace” we have taken the initiative signed by the 1° Vice President of the European Parliament , Mr Gianni Pittella, as our starting point. Its aim is to support any type of plan or actions that try to pledge any process of peace. Our starting point was the chance of organizing an international exchange with a Greek school, the Ralleio High School for girls of Athens. This opportunity made us go back to our memories connected to the history of our origins and made us think about our common roots linked to Magna Grecia . We didn’t want to study it from an historical point of view, although we needed to take into account some fundamental events such as the fundations of the first colonies, the relationship among the populations, our function for the development of agriculture and commerce and all the contrats and conflicts to gain the hegemony. We didn’t want to focus all our attention on archeology either. Although we still have an extraordinary amount of monuments, sculptures, pottery that continue to be a witness of how the populations wanted to eternize their culture through art. In line with our effort for peace, our reflection wanted to take into account some of the fundamental ideas and ideals of the classical world as the importance given to hospitality, the welcoming and respect shown to the strangers and the tendency to philanthropy. This is the reason why everything started from a question that came to our mind thinking about our future voyage and meeting in Athens : What do our hosts really know about the close ties that unite Sicily and Greece ? Pensando al nostro viaggio • Nelle nostre case i bambini cominciano a leggere le favole di Esopo, i ragazzi vivono le avventure di Ulisse, Ettore, Achille, gli studenti scoprono la filosofia di Platone e Aristotele, figure che per noi non sono espressione di una cultura straniera ma l’inizio della nostra. • Anche il nostro paesaggio parla greco, non ci riferiamo ai noti resti di città fondate da coloni greci come Agrigento e Siracusa ma a luoghi peculiari della nostra zona. Sapete cosa si racconta di queste rocce vulcaniche che si trovano nel mare della piccola cittadina di Acitrezza? • La leggenda narra che il ciclope Polifemo, adirato con Ulisse che lo aveva accecato, scagliò questi massi contro di lui; persino il nostro vulcano Etna, simbolo della Sicilia orientale, nonché patrimonio dell’Unesco, nella mitologia è l’officina di Efesto che con il fuoco forgiava le armi degli eroi greci. Tutto questo per dimostrarvi quanto le nostre culture abbiamo in comune. What do our hosts really know about the close ties that unite Sicily and Greece ? In our houses children start reading discovering Aesop’s fables; at school boys and girls find out and share either Ulysses’ s adventures or Achilles and Hector’s great deeds; the students study the philosophy of Plato and Aristotle, important figures that we don’t consider as “strangers”, expression of a foreign civilization but as the starting point of our own culture. Where he forged the weapons For the Greek heroes using the fire And magma coming out of the Volcano! Non solo radici comuni La storia, i miti ci portano lontano ma come dimenticare che non solo il nostro paesaggio, con le sue arse colline a ridosso delle strette fasce di pianura lungo la costa, ci accomunano ma soprattutto la cosiddetta “triade mediterranea”: frumento, ulivo e vite. E ci piace pensare che proprio dalle piante possiamo imparare un percorso di pace, leggiamo infatti che “le strategie che le specie mediterranee hanno sviluppato per sopravvivere possono essere classificate in due grandi categorie: strategie di ‘resistenza’ e strategie di ‘tolleranza’ e che la loro coltivazione è basata sulla complementarità: i cereali crescono tra i filari di viti e le piante di ulivo. Tale forma di interrelazione riesce particolarmente efficace e vorremmo che fosse un insegnamento che ci permettesse di superare il senso di diversità, di non appartenenza facendoci rendere conto che spesso anche tra popoli diversi sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci separano. Our history, the miths can led us far away but we shouldn’t forget that not only our landscape, with its dry hills by the narrow plains along the coast, unite us but especially the so called “ Mediterrenean triade” : made up of wheat, olive and vine. We like thinking that the plants themselves can teach us something important to build and pledge the peace, we found out that the mediterrenean plants have developed two main ways to survive: resistence and tollerance and that their cultivation is based on their complementary action: cereals grow among the vines and the olive trees. We would like to take example from this form of interaction to learn how to overcome the feeling of diversity, of not belonging , to realise that, even when we take into account different populations, uniting elements are further more than the dividing ones. Sia nell’agricoltura Greca che in quella Siciliana vengono coltivati tre prodotti fondamentali per la cucina mediterranea: il vino, le olive e il frumento. La produzione agricola è dunque un altro settore in cui la Sicilia e la Grecia hanno radici comuni. Both in Greek and Sicilian agriculture there are three essential produce: wine, olives and wheat. So agricultural production is another sector in which Sicily and Greece have common roots. In Sicilia 2000 ettari di superficie sono coltivati a grano duro mentre in Grecia sono 948 soprattutto in Macedonia. La varietà di grano prodotta in maggiore quantità in entrambe le aree è il Simeto. In Sicily 2000 hectars of lands are grown with wheat whereas in Greece they are 948 especially in Macedonia. In both areas «Simeto» is the type of wheat which is most produced. In Sicilia il 50% della superficie investita in colture arboree è dedicata all’ulivo, in Grecia è il 60% che comprende il Peloponneso, Creta, le isole dell’Egeo e dello Ionio. L’Italia e la Grecia sono rispettivamente al 5° e al 3° posto della produzione mondiale di olive. Le varietà di olive prodotte maggiormente in Sicilia sono la Nocellara del Belice e la Nocellara Etnea. In Grecia vengono prodotte per lo più olive nere e Koroneiki. In Sicily 50% of surface destined to arboreal cultivation is used for the olive trees, in Greece it is the 60% that included Peloponnese, Crete, Aegean and Ionian islands. Italy and Greece are at the fifth and the third position of the worldwide production of olives. In Sicily the most produced types of olives are Nocellara del Belice and Nocellara Etnea. In Greece black olives and Koroneiki are mainly produced. Il vino nasce nell’antica Grecia con il nome di «bevanda di Dioniso» e successivamente viene diffuso nelle colonie greche. Sia in Sicilia che in Grecia vengono prodotti molti vini diversi, bianchi, rosati e rossi. Tra i più famosi siciliani troviamo il Marsala, il Malvasia e il Sambuca di Sicilia, mentre in Grecia assolutamente rinomati sono il Retsina prodotto dall’uva Savatiano, il Moscato di Patrasso e il Visanto. The wine was born in Ancient Greece and was called «Dioniso’s drink» subsequently it was exported to the Greek colonies. Both in Sicily and in Greece different types of wine are produced: white, rosè and red. Among the most famous Sicilian wines we can find Marsala, Sambuca of Sicily and Malvasia, instead in Greece the most famous are Retsina, produced with Savatiano grapes, Muscat of Patrasso and Visanto. Il momento di condivisione • • Il nostro incontro è avvenuto una soleggiata mattina di Aprile ed ha visto studenti e insegnanti delle due scuole impegnati in un momento di scambio e condivisione. Le nostre ragazze hanno presentato la propria scuola e il proprio lavoro attraverso una presentazione in power point ma soprattutto grazie alla loro spiegazione in lingua inglese, la scuola ospitante ha dunque presentato se stessa con una introduzione storica del Pireo e del suo sviluppo e ruolo nei secoli. Un momento di riflessione sulla lingua ha evidenziato come il greco moderno sia totalmente differente da quello antico soprattutto per quanto concerne la pronuncia e un gruppo di ragazzi appartenenti al liceo classico della nostra scuola hanno letto alcuni passi tratti dall’Odissea in greco antico tra lo stupore delle ragazze greche. Gli studenti sono stati quindi lasciati liberi di interagire come meglio preferivano mentre le insegnanti visitavano parte della scuola e condividevano informazioni e curiosità sui diversi sistemi scolastici, i libri di testo, i metodi di insegnamento e le future prospettive di lavoro comune. Momento che i ragazzi hanno vissuto con grande intensità, spirito di apertura e scoperta dell’altro mettendo inoltre in gioco le proprie competenze linguistiche e la propria capacità di utilizzare la lingua per comunicare in una situazione reale e di grande impatto emotivo. Our meeting • • • • • Our meeting took place in April on a sunny morning involving students and teachers in a moment of exchange and mutual sharing. Our girls gave a power point presentation about our school and the Unesco project they had been working on using English as the common language of communication, our hosts introduced themselves, their school and their area, that is: Pireus, explaing how it had changed throughout the centuries. Then we discussed about the language and how different modern Greek is from the ancient one especially regarding pronunciation and some students from our grammar school read a passage from the Odyssey in ancient Greek provoking great ! Later all the students were free to interact as they preferred while the teachers visited part of the school and shared information and curiosity about the differences in the two school systems, school books, methologies talking also about future perspective for a common work. All the students were emotionally involved and ready to find out more about the others using their linguistic skills to communicate in a real situation. … the meeting … We could go on with our stories for a long time… But we stop to stress once again how the roots of our mutual culture can be the basis for our common effort to pledge peace. Si ringraziano per la collaborazione al progetto • Il tecnico di laboratorio Sig. Salvatore Cavallaro • Le alunne della classe II A : Ramona e Roberta Giacca per l’impegno, l’attenzione e responsabilità profuso nel portare avanti questo lavoro. • Altri studenti della stessa classe. • Thanks to our ITC technician and to my students.