PARLIAMO DI... ATTUAZIONE DELLA LEGGE 10/2013 Per un verde di qualità 27 La Relazione annuale 2013 del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico illustra i benefici ambientali, e non solo, derivanti da questo patrimonio, auspicando un aumento di infrastrutture verdi all’insegna di una pianificazione sostenibile, ed evidenziandone gli effetti attesi pag. 20. Una corretta progettazione e una gestione attenta del verde pubblico, dunque, sono cure previdenti e necessarie. Vengono qui presentate le principali tecniche di manutenzione dei vari elementi vegetali pag. 27. Il vivaio è, inoltre, la culla delle piante del verde urbano di qualità: se cresciute secondo gli indici tecnici e botanici definiti e condivisi secondo le procedure redatte dall’European nurserystock association, le piante acquisiscono caratteristiche come l’assenza di difetti e l’autosufficienza manutentiva sul breve periodo pag. 41. Punto di partenza L’istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, Prevista dalle “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, assicura garanzie sull’attuazione della legge stessa. Tra i primi risultati la delibera sulle coperture a verde e la Relazione 2013 The establishment of the Committee for the development of public green spaces, included in the “Standards for the development of urban planted areas”, ensures the implementation of the law. Among the first results, the resolution on green roofs and the 2013 Annual Report Testo di Giorgio Boldini, ingegnere, componente del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico e presidente Aivep. Foto di Diego Dehò 41 ACER 4/2014 • 20 ANNA PISAPIA ESTRATTO DA ACER © IL VERDE EDITORIALE MILANO Milano: a sinistra, i giardini pubblici Indro Montanelli, al centro, verde pensile visto dal 39° piano di Palazzo Lombardia. Sopra, aiuole a Verbania. Milan: left, Indro Montanelli public gardens, centre, green roofs from the 39th floor of Palazzo Lombardia. Above, flowerbeds in Verbania. U 21 • ACER 4/2014 opposizione dinanzi al Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio da parte del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati. Con sentenza n. 3024, depositata il 19 marzo 2014, il Tar ha validato tutte le decisioni assunte dal ministro per la costituzione del Csvp. Coperture a verde Una prima azione ha voluto ribadire il potere deliberativo del Csvp, con la formulazione della Delibera 1/2014 sulle coperture a verde. Con essa, si pone in evidenza agli operatori del verde pensile e ai cittadini gli sgravi fiscali ottenibili per la trasformazione di un lastrico solare in un giardino pensile: • detrazione Irpef del 65% se l’intervento è inquadrabile nel risparmio energetico invernale (D.P.R. 59/2009). La detrazione è ottenibile sulla base di un atto di certificazione energetica redatto da un professionista regolarmente abilitato; • detrazione Irpef del 50%, considerando la trasformazione del lastrico solare in giardino pensile quale intervento di ▼ na caratteristica della Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 1° febbraio 2013, è l’istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico (Csvp), contenuta nell’art. 3. Mentre molte leggi sono prive degli atti e delle azioni che conducono alla loro attuazione, ciò non può accadere con la Legge 10/2013, perché il legislatore ha assegnato al Csvp il compito primario di promuoverne l’attuazione stessa. Decreti del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare prevedono che il Csvp sia composto da 11 membri scelti a livello nazionale, integrando varie competenze. Tre di essi sono previsti di diritto: uno designato dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), uno nella figura del capo del Corpo forestale, uno nella figura del presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf). Tali designazioni, in particolare quella del Conaf, sono state oggetto di ▼ ristrutturazione edilizio, in considerazione del fatto che uno dei D.M. attuativi del D.P.R. 59/2009 inserisce le coperture a verde nell’involucro edilizio. La Relazione annuale 2013 Una seconda azione, portata a termine nel rispetto degli obblighi di legge entro il 30 maggio 2014, si è concretizzata nella Relazione annuale 2013, consegnata alle Commissioni ambiente e ai presidenti di Camera e Senato. Il Csvp ha riferito al Parlamento sulle attività svolte e ha fornito un quadro complessivo sulle tematiche del verde urbano, partendo da una premessa: la Legge n. 10/2013 è un punto di partenza, non di arrivo. La Relazione al Parlamento è divisa in cinque sezioni: • parte prima - la Legge 10/2013; • parte seconda - il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico; • parte terza - i benefici ambientali, sociali ed economici del verde pubblico aspetti tecnici; • parte quarta - pianificazione sostenibile e urbanistica verde; • parte quinta - best practices. La Legge 10/2013 La prima parte analizza la Legge 10/2013 nel suo dettato, inquadrandola nel contesto della normativa esistente all’entrata in vigore e correlandola con espressioni giudiziarie di vari organi della magistratura. In rilievo sono posti il rapporto con gli strumenti urbanistici e i regolamenti di gestione del verde pubblico, e gli effetti connessi con l’attuazione dell’art. 4 “Misure per la salvaguardia e la gestione delle dotazioni territoriali di standard previste nell'ambito degli strumenti urbanistici attuativi Dall’alto, aree verdi a differente naturalità in ambito urbano, lungo uno dei canali generati a Treviso dal fiume Botteniga e nella piazza Virgiliana a Mantova. From the top, planted areas in urban environments, along one of the canals generated in Treviso by the river Botteniga and in piazza Virgiliana, Mantua. dal Decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444” sul piano sia della sussidiarietà orizzontale che del partenariato pubblico-privato connesso anche con azioni di sponsorizzazione. Il Comitato La seconda parte si concentra sul Csvp. Oltre a una nota storica sulle vicende giudiziarie che ne hanno accompagnato l’avvio operativo, vengo- Summary THE IMPLEMENTATION OF ACT 10/2013 / Starting point ne feature of Act 10/2013 “Standards for the development urban planted areas”, published in the Official Gazette dated 1 February 2013, is the establishment of the Committee for the development of public green spaces (CSVP), included in art. 3. While many laws remain without the deeds and actions that lead to their implementation, this cannot O no analizzati i vari compiti che la legge gli attribuisce. Tra di essi, la Relazione pone in risalto la criticità di quanto previsto dalla lett. d) dell’art. 3 “Verificare le azioni poste in essere dagli enti locali a garanzia della sicurezza delle alberate stradali e dei singoli alberi posti a dimora in giardini e aree pubbliche e promuovere tali attività per migliorare la tutela dei cittadini”. I rischi connessi con la rottura o cadu- happen with Act 10/2013 since the legislator assigned the Csvp the main task to promote the implementation of the law. According to Ministerial Decrees, the Csvp consists of 11 members selected in the whole of Italy, three of whom are included by right: one appointed by National Association of Italian Municipalities (Anci), one is the head of the State Forestry Corps, and one is the President of Council of the Professional Register of Agronomists and Forestry Experts (Conaf). A first action was the drafting of Resolution 1/2014 on green ACER 4/2014 • 22 ESTRATTO DA PARLIAMO DI... ACER © IL VERDE EDITORIALE MILANO Sul piano comunale è rilevato il livello nazionale di impiego e sviluppo degli strumenti di governo del verde: Piani, Regolamenti e Censimenti del verde. I benefici del verde pubblico La terza parte prende in considerazione gli aspetti tecnici relativi ai benefici ambientali, sociali ed economici del verde pubblico. Assunto come riferimento l’alto indice di urbanizzazione (peraltro in crescita) della popolazione italiana, si analizzano i risultati di una recente indagine condotta dai ricercatori dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sulla “Qualità dell’ambiente urbano”. Vengono quindi “valorizzati” i benefici ottenibili per la vita nelle città da un’estesa crescita del verde urbano in generale e di quello architettonico in particolare. Ampia evidenza è data alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico e acustico, all’effetto di termoregolazione con riduzione dell’isola di calore urbana, alla più efficace gestione del ciclo delle acque meteoriche. Best practices Non è ancora possibile rilevare delle best practices di attuazione della Legge 10/2013. Si è voluto comunque inserire questa quinta parte nella Relazione 2013, confidando che nell’edizione 2014 sarà possibile dare ampio rilievo alle azioni di Comuni “virtuosi”. A titolo puramente esemplificativo, sono state citate nella Relazione 2013 il “caso di Palermo” quale grossa città dotata di piano, regolamento e censimento del verde e il “caso di Milano” per la piattaforma di parternariato sviluppata per favorire la partecipazione dei privati nella manutenzione e nel miglioramento del verde pubblico. Decreti attuativi Nella Relazione viene inoltre fornito un quadro dei Decreti attuativi previsti dalla Legge 10/2013: “Sovente, il fallimento o il successo di una legge dipende dallo stato dei decreti attuativi da essa previsti. Nel caso della Legge n. 10/2013, è stata prevista l’adozione di quattro decreti ministeriali di attuazione. Di questi, uno è già stato adottato (art. 3, comma 1), uno è di ormai imminente adozione (art. 7, comma 2), uno è in fase avanzata di istruttoria (art. 5), e l’ultimo (art. 1, comma 2), infine, è in fase di avvio dell’istruttoria. Nel lavoro istruttorio in corso, il Comitato - ancorché la legge non gli riservi un ruolo formale nell’iter perfezionativo dei decreti anzidetti - sta realizzando una partecipazione attiva, attraverso contributi, spunti, elementi di conoscenza e di valutazione critica”. ▼ ta degli alberi sono analizzati con ampio dettaglio tecnico e normativo, arrivando a delineare un primo quadro degli “Aspetti critici da superare”. Anche le aiuole spartitraffico rientrano nella dotazione di verde pubblico. Traffic islands belong to public green areas. 23 • ACER 4/2014 provided an overall picture on the issues of urban green spaces, starting from an assumption: Act 10/2013 is not an end in itself but a starting point. The Report was broken down into five sections: section one - Act 10/2013; section two – the Committee for the Development of public green spaces; section three – environmental, social and economic benefits of public green spaces – technical aspects; section four – sustainable planning and green urban planning; section five - best practices. It also provides an overview of the four Implementation decrees ▼ roofs in which the Csvp explains to professionals of green roofs and citizens the tax allowances available for the transformation of a roof into a roof garden: 65% deduction on Income Tax if the project falls within the framework of winter energy saving; 50% deduction on Income Tax if the change of the roof into a roof garden is to be seen as building renovation project. A second action, carried out in compliance with legal obligations by 30 May 2014, was the 2013 Annual Report to Parliament where the Csvp reported on the activities carried out and ANNA PISAPIA Pianificazione sostenibile e urbanistica verde La quarta parte risulta strettamente correlata con la precedente, in quanto evidenzia gli effetti attesi da una maggiore estensione del verde urbano. Vengono approfonditi gli effetti sulla biodiversità urbana e sulle reti ecologiche locali, arrivando a proporre una correlazione tra la Legge 10/2013 e le altre normative (esistenti o in via di definizione) in grado di promuovere complessivamente la realizzazione di infrastrutture verdi comunali. ESTRATTO DA PARLIAMO DI... ACER © IL VERDE EDITORIALE MILANO Diffondere la conoscenza L Arredo tramite l’impiego di fioriere in piazza Castello a Torino. Flower pots used as street furniture in piazza Castello, Turin. ▼ Le collaborazioni L’Ispra affianca il Csvp per gli aspetti scientifici e di ricerca. Appare infatti importante evidenziare scientificamente il valore del verde per la vita. La collaborazione si è concretizzata nella redazione dei capitoli 3 e 4 della Relazione annuale 2013 da parte dei ricercatori di Ispra. Con l’Anci si sta lavorando per il coinvolgimento delle amministrazioni comunali. Una linea particolare di collaborazione è stata individuata nella possibilità che la procedura di Riduzione dell’impatto edilizio (Rie), sviluppata dal Comune di Bolzano, sia resa disponibile anche ad altri comuni italiani. Per ragioni varie, l’iniziativa non è però ancora arrivata a compimento. Costringendo i costruttori a edificare con adeguati coefficienti di verde architettonico, la Rie ha prodotto importanti benefici per il capoluogo altoatesino: • oltre il 50% delle nuove edificazioni (sia civili che industriali) hanno la copertura a verde; ▼ described in Act 10/2013. Among the various partnerships that have been set up, Ispra works with Csvp on scientific and research issues. Work with Anci is focused on the involvement of municipal administrations. A specific collaboration project was defined for the opportunity that the procedure for the Reduction of the • le aree di nuova edificazione sono più verdi rispetto alla situazione anteedificazione. Con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si sta operando per creare una “raccolta” delle leggi e delibere che riguardano il verde in generale e quello urbano in particolare. La maggior parte dei cittadini è portata a pensare che in Italia manchino normative dedicate al verde, laddove i regolamenti, le norme e le delibere sono molte. Riuscire a fare sintesi, rendendo più ordinata e condivisa la normativa del verde costituirebbe un beneficio sia per le amministrazioni che per i cittadini. I testi della Legge 10/2013, della Delibera 1/2014 sulle coperture a verde e della Relazione 2013 sono disponibili su: http://www.minambiente.it/pagina/comitato-il-verde-pubblico. ■ Per saperne di più: www.ilverdeeditoriale.com/ricerche_R.aspx Building Impact (Rie) developed by the Municipality of Bolzano, is made available also to other Italian cities. For various reasons, however, this project has not been completed yet. A “collection” of laws and resolutions that deal with green spaces in general and with urban green spaces in particular is under creation together with the Conference of a volontà di diffondere sempre di più la conoscenza della Legge 10/2013 si è concretizzata nella partecipazione di alcuni componenti del Comitato a numerose iniziative, tra cui: • convegno “Vestire il paesaggio”, 26-28 giugno 2013, Pistoia, “La nuova legge per il verde urbano: la norma che fa verde la città; • seminari “Incontri con il paesaggio 2013-2014”, 5 dicembre 2013, Torino, “Più verde per legge: attuazione della Legge 10/2013 - Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”; • convegno “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani: applicazione Legge 14 gennaio 2013, n. 10”, 13 febbraio 2014, Trapani; • convegno “...in una selva oscura. Il futuro della foresta urbana: evoluzione e gestione sostenibile”, 14 marzo 2014, Modena; • conferenza “Il respiro verde della città. Attuazione a Treviso della Legge 10/2013 - Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, 23 aprile 2014, Treviso; • convegno “Gli alberi monumentali della Sicilia. Applicazione della Legge 10/2013”, 23 maggio 2014, Palermo; • 1° convegno nazionale “Alberi in città: alle radici del futuro. Prospettive di sviluppo degli spazi verdi urbani in Italia”, 21 novembre 2013, Roma, prima Festa dell’albero dopo l’entrata in vigore della Legge n. 10/2013. • 2° convegno nazionale “Il futuro verde delle città italiane. Attuazione della Legge 10/2013 - Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, 3 luglio 2014, Roma. Regions and Autonomous Provinces. Most citizens think that in Italy there are no regulations dedicated to green spaces, while instead there are numerous regulations, standards and resolutions. Being able to summarize the situation, by better arranging and sharing regulations on green spaces, would be beneficial for administrations and citizens. ACER 4/2014 • 24