Nati per potare www.tree-climbing.net - [email protected] n.1 Gennaio - Febbraio 2014 Mensile di approfondimento gratuito, abbonamento on-line In queste pagine ! Illustrazioni e spiegazioni di una tecnica maestrale ! ! Potature in quota ! Quando e perché ! ! ne!! o i z n Atte o il te r n All’in i sconto l on d coup ngresso a i ’ 14 per l AT 20 N I M SE I nodi del tree climbing ! Alcuni nodi fondamentali per la tecnica di arrampicata ! ! Attrezzature per potare in quota ! Esempi di attrezzature Focus: tree climbing, stile italiano nell’arrampicata Nella foto: i due esperti americani Bryan Noyes e Mark Chisholm insieme al nostro Italianissimo Antonio Murelli Responsabile amministrativo! Daniele Fagnoni! Produttore esclusivo! G.P.I. group - Ecologia & Servizi! Protagonisti intervistati! Antonio Murelli, Viola Martino! Assistenti di produzione! Stefania Solari, Mattia Tansini! Ringraziamenti! Antonio Murelli, Brian Noyes, Mark Chisolm, VIola Martino, Ugo Fiorini, Marco Carlesi, Carla Cavanna, Stefania Solari, Mattia Tansini, Andrea Patto, Scuola Agraria del Parco di Monza.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Per scrivere e per suggerire: !! !! ! [email protected] [email protected] 2 SERVIZI ! 05 Tree climbing, cos’è la potatura in arrampicata ma soprattutto perché sceglierla ! 06 Potature in quota, lavorare in quota con imbracature e funi a corda doppia! 23 Donne e funi… ! FOCUS! 09 Il nodo Bellunese! 11 Il nodo a otto! 12 Esempi di… Attrezzature per potare in quota ! PENSIERI ! 04 Altezze ! 08 Capitozzature! 10 L’ulivo millenario 14 Appesi a un filo ! !! SPAZIO A:! 16 Rudimenti di base per progettare un giardino.! 19 Il frutteto familiare. 21 Concorso: l’ortovolante. ! RUBRICHE:! 17 Il tempo giusto per.… 18 Il nostro inserto di oggi: IL CILIEGIO.! 3 E tu? Quanto in alto pensi di arrivare?! ! Fai la differenza,! Scegli la natura. 4 Italian! Tree Climbing ! Cos’è la potatura in arrampicata, ma soprattutto perché scegliere questo metodo. La tecnica di “tree climbing” è una tecnica di arrampicata eseguita per le potature e le operazioni in quota su pianta. L’operatore lavora in quota legato con imbracatura e funi a corda doppia; in questo modo è possibile accedere ed operare all’interno della chioma per le operazioni di sfrondata e pulizia che il normale utilizzo di piattaforme elevatrici non consente. Operare con autoscala o piattaforme elevatrici riduce la possibilità di operare correttamente su di una pianta; se pensiamo a piante ad alto fusto con chiome larghe e sviluppate, diventa problematico (se non impossibile) poter lavorare in sicurezza ed in modo adeguato per pulire l’interno della pianta, o anche solo per rimuovere rami spezzati. 5 ! Potature in quota ! lavorare in quota con imbracature e funi a corda doppia Le potature in quota possono avvenire principalmente in due modi. Il primo e più tradizionale è il noleggio della piattaforma aerea quale la classica autoscala su mezzo gommato o il più piccolo ragno. Il secondo metodo, è il tree climbing. Per queste operazioni non necessita il noleggio della piattaforma aerea (a meno di alcuni casi particolari quali ad esempio l’abbattimento controllato). Ci sono diversi vantaggi nell’operare con questa tecnica, il primo fattore da considerare è quello economico. 6 ! Potature in quota ! lavorare in quota con imbracature e funi a corda doppia Oltre al fattore economico, aspetto non trascurabile soprattutto per le tasche dei sempre più attenti committenti, restano alcune considerazioni che superano la mera pecunia. Una considerazione generale, riguarda la salute della pianta; anche il meno avvezzo alle potature può subito capire come sia difficile pulire l’interno della chioma girandogli attorno con una piattaforma; e non è certo complesso concludere che la piattaforma non ha alcuna possibilità di penetrare all’interno delle ramificazioni, vuoi per limiti imposti dalla statica, vuoi per le dimensioni dei cestelli. Tutti questi limiti dimensionali e statici non valgono per il tree climber professionista che può raggiungere agevolmente la porzione interna e sfrondare rami secchi o morti per consentire il passaggio di luce ed aria che ridoneranno salute e splendore alla pianta. Un’altra considerazione importante che deve indirizzarci all’impiego di questa tecnica di potatura è il contatto diretto con l’albero e la possibilità di osservare da vicino i nodi e le ramificazioni; in questo modo è possibile procedere a tagli precisi e meno invasivi, al fine di garantire alla pianta la miglior statica e la maggior longevità che madre natura possa consentirle. Senza dilungarci in infinite considerazioni ed addurre innumerevoli motivazioni favorevoli a questa tecnica, resta un fattore che ritengo imprescindibile; potare in tree climbing significa avere un contatto fisico con la pianta, accarezzarla, conoscerla ed aiutarla a mantenersi in salute; c’è magia nel lavoro in quota ed un fascino che trascina anche gli osservatori che, immancabilmente, circondano sempre i tree climbers quando sono all’opera. 7 Se ami le piante, unisciti a noi e urla: STOP ALLA CAPITOZZATURA! 8 I nodi del tree climbing professionale Esempi di… ! Fasi di esecuzione del nodo Il nodo bellunese (Blake’s hitch)! Nodo di frizione, affidabile, compatto e facile da imparare. Si utilizza un cordino di pari diametro della corda di arrampicata, realizzabile anche con il capo della medesima corda avvolta. Viene usato come sicura nella calata. Nodo fondamentale anche nelle manovre di soccorso alpino. Ecco come si presenta il nodo finito. Non è l’uomo la creatura più longeva! ! Tu, placido, pallido ulivo, non dare a noi nulla; ma resta! ma cresci, sicuro e tardivo, nel tempo che tace! ma nutri il lumino soletto dell’ultima pace! G.Pascoli, la canzone dell’Ulivo. 10 I nodi del tree climbing professionale Esempi di… ! Fasi di esecuzione del nodo Il Nodo a otto. (figure of eight knot)! Questo nodo viene normalmente impiegato per la legatura all’imbrago; nasce come nodo di arresto, ovvero per evitare che una cima si sfili dalla sua asola. E’ un modo piuttosto semplice per realizzare un cappio che non necessita di entrare in un anello, ma che può agganciarsi ad un moschettone (connettore). Ecco come si presenta il nodo finito. Attrezzature per potare in quota Esempi di… ! Imbracatura ! Longe da lavoro! A cosa serve l’imbracatura:! Cos’è la longe?! Stare sospesi a decine di metri da terra può essere un’esperienza molto piacevole, ma solo se siamo in assoluta sicurezza. Senza un’imbracatura adeguata è difficile pensare di non cadere… La longe è un D.P.I. (acronimo di Dispositivo di Protezione Individuale) utilizzato anche in alpinismo e speleologia; è costituita da uno spezzone di corda e da uno o più moschettoni. 12 Corda da lavoro.! La corda da lavoro è indispensabile per le operazioni di arrampicata in pianta e di messa in sicurezza dell’operatore mediante gli appositi ancoraggi.! Moschettoni e connettori.! il moschettone, oggi denominato per modernità “connettore”, serve per unire due elementi in maniera rapida e sicura; può essere a ghiera o disporre semplicemente di una leva sul lato apribile.! Il sagolino.! Certamente una delle più curiose attrezzature del tree climbing; in realtà il suo ruolo nella tecnica ad arrampicata è fondamentale; senza di esso non è possibile procedere all’ancoraggio in quota delle funi. Le tecniche di lancio necessitano di pratica e sono molteplici; tutte però mirano al medesimo risultato… ARRIVARE IN ALTO! 13 Corda doppia! Corda da lavoro per la sicurezza in arrampicata Il sagolino Segaccio! Strumento manuale per il taglio dei rami 14 15 I rudimenti di base per progettare un giardino.! L’acqua. Il primo pensiero che si deve avere prima di procedere alla progettazione di un giardino è l’irrigazione. E’ necessario sincerarsi della possibilità di poter dissetare le nostre piante ed il nostro manto erboso; senza acqua tutti i nostri sforzi saranno vani. L’impianto di irrigazione potrà essere automatico o manuale; l’impianto automatico una volta programmato ci toglierà il pensiero di dover dissetare il nostro verde ed allontanerà il pericolo delle dimenticanze: in caso di pioggia, se installato, il sensore adatto provvederà ad interrompere la programmazione in modo che non vada sprecata acqua inutilmente; l’apparato manuale, ci permetterà di risparmiare il costo per l’acquisto di centraline con programmatore, ma dovremo sempre fare attenzione e ricordare il nostro dovere! Il sole. Il secondo pensiero fondamentale per posizionare piante, arbusti e anche il semplice manto erboso, è l’orientamento e l’esposizione ai raggi solari. Senza Sole, le nostre piante non possono procedere con la fotosintesi e quindi sono destinate ad una fine infausta. Il manto erboso posizionato in luoghi ombreggiati non sarà mai rigoglioso e facilmente tenderà a morire. Il vento. Un altro temibile avversario per le nostre piante e per i nostri fiori è il vento; particolarmente sensibili al fenomeno del vento freddo sono le piante da frutta ed anche alcuni tipi di siepe, soprattutto se giovani. Ma in generale ricordate di temere il vento. 16 Gennaio e Febbraio, il momento giusto per… In giardino è opportuno pulire il fogliame e mantenere un minimo di concimazione; in febbraio se il tempo lo permette, si può procedere all’arieggiatura ed alla eventuale risemina; periodo buono anche per la semina, sempre se le temperature non sono particolarmente rigide!! Si può procedere alla potatura degli arbusti e dei roseti; a febbraio si possono piantare rose e arbusti da fiore.! Nel vostro frutteto è ora di procedere alle potature! Un po’ di concime e qualche trattamento al propoli non può che far solo del bene alle vostre piante. Se dovete ancora realizzare il vostro frutteto è il momento di preparare il terreno e di piantumare.! Negli orti completate le vangature ed arricchite il terreno con sostanze organiche; è tempo di semina, attenti alla luna calante ed alla luna crescente, che può influire positivamente sui vari ortaggi (ad esempio con luna calante cicoria, radicchio e lattuga, mentre con luna crescente cetriolo, melanzana e peperone; carote all’aperto con luna calante!). 17 L’inserto del mese, da tagliare e conservare: il ciliegio. ! Il Frutteto Familiare ! cenni introduttivi e orientamenti. Frutta biologica? Utile per migliorare la qualità della nostra vita e la nostra salute. Perché una persona dovrebbe dedicare il proprio tempo libero alla coltivazione di piante da frutto? La risposta non è certo il reddito, ma la gioia e la soddisfazione di lavorare all’aria aperta, di produrre e consumare frutta fresca, sana e soprattutto gustosa. In queste poche righe, cercherò di esporre i consigli su come realizzare un frutteto familiare biologico, lasciando ai prossimi articoli le analisi specifiche e tecniche delle singole operazioni. L’ideale di un frutteto familiare è un buon corredo di biodiversità, necessario per un equilibrio ecologico all’interno dell’appezzamento che consentirà alle piante di aiutarsi e proteggersi scambievolmente, confondendo le “idee” dei parassiti che altrimenti sarebbero facilitati nel trovare il loro ospite ideale (possiamo pensare ad esempio a piantumare un po' di rosaceae come PERO, MELO, PESCO, SUSINO, CILIEGIO). Un terreno sano è un terreno ricco di microrganismi: funghi, alghe, batteri, insetti ecc.; la sostanza organica, nei terreni argillosi, migliora la struttura del suolo, favorendo l’ossigenazione e garantendo un più efficiente drenaggio dell’acqua; diverso per quelli sabbiosi, in quanto ne attenua la porosità, riducendo di fatto la necessità idrica. E’ importante sapere che la somministrazione di concimi chimici non aumenta la fertilità del suolo anzi, con il tempo, tendono ad impoverirlo rendendolo incapace di rigenerare un adeguato substrato e rendendolo di fatto dipendente dalle sostanze chimiche stesse. In base alla tipologia di pianta scelta, il terreno potrebbe richiedere un livellamento, ma si sconsigliano comunque grandi ed importanti movimenti di terreno, in quanto affiorerebbe una terra particolarmente vergine, in cui le piante per diversi anni vegeterebbero a stento. Quando si scava è consigliabile mantenere gli strati originari senza mescolarli dissennatamente. 19 La messa a dimora, può essere realizzata sia manualmente che con l’impiego di mezzi meccanici; è sempre fondamentale ricordare quanto al paragrafo precedente, ovvero che lo scavo deve essere realizzato a strati, che andranno poi correttamente riposizionati; si dovrà considerare anche l’eventualità di realizzare un drenaggio, soprattutto in presenza di terreni particolarmente argillosi, altrimenti le radici rischiano di marcire. Un’altra operazione molto importante è la palificazione, fondamentale per sostenere le piante. Gli elementi principali che costituiscono la palificazione sono: pali, fili e tendifilo; ancore, collari, poggiapali e copripali. La potatura di allevamento deve formare le piante più similmente al naturale portamento, cercando di favorire l’equilibrio e la staticità, mantenendo una corretta superficie fogliare e una corretta areazione; tuttavia alcune piante, come ad esempio il ciliegio, non amano particolarmente essere potate, e quindi serve attenzione e rispetto delle varie specie. Gli obiettivi prefissi nelle coltivazioni “industriali” sono un rapido raggiungimento della fase di maturità, ossia della piena fruttificazione, e favorire la meccanizzazione delle cure colturali, inoltre si tende a consentire che gran parte delle operazioni di potatura e raccolta avvengano da terra. Nel caso di un frutteto familiare, l’obbiettivo è consentire alla pianta di crescere sana e di avere una longevità importante, fattore che non collima con la produttività; pertanto dovremo avere pazienza, poiché sino a 8/10 anni di vita, la nostra pianta potrebbe produrre poco, e addirittura, talvolta, anche nulla. Per ovviare a questo limite, possiamo scegliere di impiantare alberi già avanti con gli anni, sempre che non ci spaventi troppo il fattore economico. Tutto questo non significa che non mangeremo frutti per lunghi anni, ma solamente che potremmo doverci accontentare; d’altronde, se vogliamo mangiare frutti sani, senza pesticidi o trattamenti chimici, dobbiamo pagare un piccolo pegno. Alla prossima… ! 20 Donne e funi… ! La nostra Viola al seminario “Lavori in quota con funi - Attività su albero: tecnica, attrezzature e sicurezza. Stato dell'arte e prospettive" In foto, da sinistra: il noto esperto americano Brian Noyes, la nostra Viola Martino, il tre volte campione del mondo Mark Chisolm. Al seminario “Lavori in quota con funi - Attività su albero: tecnica, attrezzature e sicurezza. Stato dell'arte e prospettive” tenutosi giovedì 3 ottobre 2013 presso la Villa Reale di Monza, curato ed organizzato dalla scuola Agraria del Parco di Monza, la nostra Viola ha incontrato due “padri” istruttori e campioni mondiali di tree climbing; Mark Chisolm e Bryan Noyes.! Una bella occasione per approfondire tematiche importanti e confrontarsi con esperti internazionali del settore.! Non sono tante le ragazze che si cimentano in questa tecnica e che volteggiano sulle chiome dei nostri alberi; l’arrampicata è a tratti faticosa, ma la tecnica che si apprende con l’esperienza ed un po' di scuola, unita alla passione per il verde, possono mitigare molto la durezza di questo mestiere, rendendolo adatto a tutti.! La speranza è quella che le donne si avvicinino a questo mondo con maggior presenza poiché la sensibilità del tocco femminile manca senza dubbio a noi uomini… 23 Dove trovarci: ! ! Sede principale e deposito: Sede uffici di Piacenza: Pontenure (PC), via Enrico Fermi n.1 Piacenza (PC), via Egidio Gorra 53/55 Tel.0523517584 - Fax.0523511084 Sede uffici di Ponte dell’Olio: Ufficio di Ponte dell’Olio Sede di Ponte dell’Olio: Piazza Fornaci 19 Ufficio e deposito di Pontenure Sede principale e deposito: Pontenure (PC), via Enrico Fermi n.1 tel. 0523 517584 - fax. 0523 511084 via E. Fermi n.1 - 29010 Pontenure (PC) telefono: 0523 517584 Sede di Piacenza: via Egidio Gorra 53-55 G.P.I. group - servizi integrati ai privati ed alle imprese Ufficio di Piacenza tel. 0523 517584 - fax. 0523 511084 - mail: [email protected] Ponte dell’Olio (PC), Piazza Fornaci 19