Progettazione ex ante
Provincia di Frosinone
www.provincia.fr.it
[email protected]
Comune di Frosinone
www.comune.frosinone.it
www.distrettosocialefrosinone.it
Perché occorre differenziare i diritti delle donne
rispetto ai diritti umani in generale?
Perché se parliamo di “diritti umani” ci riferiamo a
UOMINI E DONNE
Se parliamo di “diritti delle donne” ci riferiamo a
DISCRIMINAZIONI SOCIALI E CULTURALI
INTEGRAZIONE MULTI-CULTURALE E DONNE
IMMIGRATE NELLA PROVINCIA DI FROSINONE
La ragazza pakistana uccisa
nel bresciano dai familiari:
“VOLEVA VIVERE ALL’OCCIDENTALE”!
Hina Saleem
Molte discriminazioni sono cadute
• grazie all’impegno delle Nazioni Unite
•con la Universale dei diritti umani
•patti attuativi sui diritti civili, politici, economici e sociali.
Molte forme di violenza si manifestano nella sfera privata
Convention for the Elimination of all forms of
Discrimination aganist women
La carta mondiale dei diritti delle donne ha
stabilito gli standard di uguaglianza a cui si
riferiscono le donne del mondo;
Essa impegna gli Stati membri ad eliminare ogni
forma di discriminazione
Sotto la spinta di movimenti culturali, si sta riducendo quel livello di
assuefazione, accettazione e convivenza riguardo le violenze ai danni
delle donne nella sfera domestica che un tempo veniva considerata
normale, o comunque appartenente solo alla sfera “privata”.
Per la creazione di una rete di interventi a sostegno
delle donne in provincia di Frosinone
occorre:
1. un’attenta analisi del territorio
2. migliorare la coesione e l’integrazione dei servizi alla persona
3. fornire risposte concrete alle seguenti domande:
•
•
•
Quali sono i luoghi e le forme con le quali si manifesta la violenza
di genere?
Il quadro economico - produttivo locale ha influenze sulle modalità
di affermazione del fenomeno?
Qual è l’atteggiamento culturale e la risposta dei servizi pubblici
locali?
Le fasi del progetto
Il progetto Vega è articolato in tre AZIONI:
azione 1
ricerca – intervento / focus group
azione 2
azione di sistema sui servizi
azione 3
formazione / diffusione risultati
In maniera trasversale alle tre azioni
m
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n
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g
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interno
C
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PM
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N
E
esterno
torna
L’azione 1 nel dettaglio
fase operativa di analisi e ricerca capillare sul territorio dei distretti, propedeutica
alla individuazione di strategie di intervento e linee di sviluppo.
ricerca - intervento
livelli
modalità
risultati
norme e
riferimenti
legislativi
mappatura di:
percezioni e
atteggiamenti best practice, progetti
sostenuti, attori
sul fenomeno
strategici
- web
- accesso
diretto
alle fonti
questionario
verifica
accoglimento
direttive
comunitarie,
nazionali ,
regionali
- estensione
fenomeno
- livello del
sommerso
Osservatorio
provinciale
Focus group
sui distretti
Servizi
sociali
- segnali
anticipatori
Linee di
intervento
-individuazione
soggetti chiave
- attività e progetti
“donne
vittime”
“donne a
rischio”
torna
L’azione 2 nel dettaglio
Traduce gli elementi di analisi territoriale in una programmazione
di politiche ed interventi.
Azione di sistema
Livello istituzionale
Livello di servizi
Percorsi di
uscita
lavoro
attenzione, programmi e
destinazione di risorse
accoglienza
counselling
orientamento
Integrazione delle
ospitalità
Bilancio
competenze
occupabilità
protezione
mediazione
sociale
imprenditorialità
<
Primo
intervento
 condividere
politiche e dei servizi
degli enti locali
Sistema
impresa
Governance
Servizi pubblici
territoriali
Terzo settore
Sicurezza
Found raising
torna
L’azione 3 nel dettaglio
Attività di formazione e seminari per gli operatori del settore, plasmata sugli esiti
delle azioni precedenti,
1 corso di formazione - 80 ore
Front line
accoglienza
ascolto
sicurezza
socio
sanitari
Dirigenti terzo settore
MODULO 1) Conoscenze giuridiche, normative , aspetti burocratici
MODULO 2) Procedure di rete e relazioni con enti ed istituzioni
MODULO 3) Gestione relazione d’aiuto
Conoscenze competenze e capacità :
- ascolto attivo, comunicazione e feed back
- maltrattamento (segnali e disagio)
-empatia ,conduzione tecnica del colloquio
- burn out
MODULO 3) managerialità
 individuazione, accesso
gestione dei finanziamenti
Pianificazione strategica
Sviluppo risorse umane
Modalità
didattiche
 modalità
classiche
metodi attivi
formazione
esperienziale
lavori di
intersessione
2 Seminari
attori comunali
contenuti
Progetti in atto enti territoriali
Istituzioni parlamentari e governative in Italia e Europa, sistemi di
governance
Piano di comunicazione
target
esterno
vademecum dei servizi del territorio
campagna pubblica di sensibilizzazione
CD Rom (materiale informativo e di sensibilizzazione)
obiettivi
conoscenza dei servizi del territorio
visibilità dei servizi
nuove consapevolezze e conoscenze sul fenomeno
risultati
tono
messaggio
argomentazione
stile linguistico
Media mix
Stampa ,t.v. e radio (iniziative)
opuscoli
Servizi:
luoghi strategici
brochure
 mailing
Ind. efficacia
aggiornamento
informazione
formazione condivisione
sinergie operative
standardizzazione metodologica
feed back tempestivi
Target disomogeneo
caratteristiche
canali
domanda di servizi /
tipologia materiale creato
numero e tipologia di luoghi strategici
raggiunti sul territorio.
Azione 1
interno
numerosità
tono
argomentazione
stile linguistico
Azione 2
Target omogeneo
localizzazione
internet
News letters
Down load di materiali
c.d. rom sito provincia e
strutture partecipanti
Per il sito internet:
numero degli accessi
iscrizione news letter
down load effettuati
direct mailing
relazione diretta
Azione 3
livello di condivisione operativa
puntualità di feed back
tempestività di trasferimento info
Le fasi del progetto
Il progetto Vega è articolato in tre AZIONI:
azione 1
ricerca – intervento / focus group
azione 2
azione di sistema sui servizi
azione 3
formazione / diffusione risultati
In maniera trasversale alle tre azioni
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interno
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esterno
Scarica

Progetto VEGA - Distretto Sociale "B"