Istituto Comprensivo Statale
Giovanni XXIII-Piazzi
Scuola Secondaria di I Grado - Via Mario Rutelli , 50- 90143 Palermo - tel. 091/343733
fax 091/347505 - C. F. 97279060822 – Cod. Mecc. PAIC8AL00X
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Pec: [email protected] - e-mail: [email protected] - Sito:
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Dirigente Scolastico
Prof.ssa Aurelia Patanella
Anno scolastico
2014/2015
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PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale dell’identità
culturale e progettuale della Scuola. È il risultato dell’analisi del contesto,
svolta dal Collegio dei Docenti che ha considerato la cultura pregressa
dell’istituto relativa all’organizzazione e al sistema di competenze, le macro
tendenze socio-culturali della società odierna, i bisogni e le risorse locali nelle
loro componenti storico-sociali. Su tali basi, esso delinea l’insieme dei bisogni
formativi degli alunni e definisce i servizi generali che l’Istituto eroga,
evidenziando le scelte educative curricolari, didattiche e organizzative che si
intendono realizzare nell’anno scolastico 2014/2015.
Il seguente schema grafico ne propone i punti salienti.
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
delibera
GLIINDIRIZZI E LE SCELTE
GENERALI DI GESTIONE E DI
AMMINISTRAZIONE
GLI ORGANISMI E LE
ASSOCIAZIONI DI GENITORI
E STUDENTI
esprimono
PROPOSTE E PARERI
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
definisce
L’ELABORAZIONE DEL
PIANO
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
adotta
IL P.O.F.
L’UFFICIO DI SEGRETERIA
consegna
IL P.O.F. ALLE FAMIGLIE
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1. L’ Istituto Comprensivo
1.1
La scuola e la sua storia
L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi nasce dalla fusione di due
prestigiose istituzioni scolastiche: la scuola dell’infanzia e primaria Giovanni
XXIII già denominata Trieste e la scuola secondaria di I grado Giuseppe Piazzi.
La scuola Giovanni XXIII, nata come scuola per il reggimento Trieste, da cui
prese la prima denominazione, è stata costruita a metà del ‘900. Alla fine degli
anni ‘50, fu trasformata in “scuola speciale”, perché accoglieva gli alunni in
situazione di disabilità provenienti da tutta la città. Abolite le “classi speciali”,
la scuola ha mantenuto un’apertura particolare alle problematiche
dell’integrazione.
La Secondaria di I grado Giuseppe Piazzi vanta più di 140 anni di storia: fu,
infatti, istituita nell'anno scolastico 1868/69 come Scuola Tecnica Parallela alla
scuola "regia". Nel 1876 l'istituto prese il nome del celebre astronomo
Giuseppe Piazzi. La Scuola Tecnica "Giuseppe Piazzi" fu premiata con
medaglia d'argento per il disegno all'Esposizione Scolastica di Palermo nel
1888, con medaglia di bronzo all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900. Di
questa lunghissima tradizione tecnico-scientifica, si conserva memoria nel
museo interno, che custodisce alcuni antichi strumenti realizzati nelle sue
officine. Con l'istituzione della "Scuola Media Unica" (1962), la "Piazzi"
diventa scuola media e negli anni ‘70 viene trasferita in via Libertà. Dall'anno
scolastico 1997/98, si trova in via Mario Rutelli n. 50, nel luogo dove furono
uccisi il giudice Cesare Terranova ed il maresciallo Lenin Mancuso, dei quali
si conservano memoria e testimonianza, non solo con una lapide sul muro di
recinzione, ma soprattutto attraverso una costante attività di educazione alla
legalità.
L’ Istituto Comprensivo, forte delle proprie tradizioni culturali, crea le
condizioni per ricondurre in un unico percorso strutturante i molteplici
apprendimenti che il mondo contemporaneo offre. Ciò per favorire un
processo formativo verticale, in grado di durare lungo tutto l’arco della vita.
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2. Contesto
2.1 Contesto e risorse
L’Istituto opera in una zona residenziale in cui sono presenti negozi, uffici e
banche, Istituzioni religiose come l'Istituto Don Bosco Ranchibile, la chiesa di
Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Luigi. Nelle zone limitrofe ci sono
strutture sportive private, sale cinematografiche e teatri. La Scuola intrattiene
rapporti con la VIII Circoscrizione, il Consultorio familiare, l’ASP con
servizio di Medicina scolastica-Neuropsichiatria infantile, l’Associazione dei
genitori (AGE) i Boy scout, i rappresentanti dei distaccamenti di Pubblica
Sicurezza.
L’interazione col territorio è costante. Il quartiere pur avendo un'alta densità
abitativa e commerciale soffre la mancanza di spazi verdi adeguati, per il
traffico intenso e la difficoltà di posteggio.
La popolazione scolastica è eterogenea dal punto di vista socio-culturale; vi
sono famiglie di professionisti, impiegati, commercianti, operai ed artigiani.
L’Istituto fornisce un’offerta formativa e didattica personalizzata.
Tutto il personale da tempo si impegna affinché i bisogni individuali e del
gruppo di appartenenza si incontrino con quelli della comunità.
Le famiglie hanno un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, vista
come luogo di crescita e di formazione culturale. Alta è la partecipazione agli
incontri scuola-famiglia.
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2.2 Integrazione con il territorio
La scuola interagisce con il territorio collaborando con associazioni ed enti
pubblici e privati. Partendo da un’attenta analisi dei bisogni recepisce o
elabora iniziative per:
 Accordi di rete con altre scuole di ogni ordine e grado appartenenti a
diversi contesti territoriali della città di Palermo e dei Comuni della
provincia.
 Convenzioni e protocolli d'intesa con enti pubblici o privati.
 Supporto agli alunni disabili e in situazione di svantaggio
socioculturale.
 Messa in sicurezza e miglioramento delle strutture.
 Autovalutazione.
 Progettazione e realizzazione dei PON e POR con Fondi strutturali
Europei.
 Formazione del personale.
 Supporto al lavoro dei docenti.
Nel corso dell’anno scolastico, le classi della scuola organizzano iniziative di
solidarietà e partecipano a quelle proposte, tra gli altri, da UNICEF,
TELETHON, Associazione AIL, Telefono Azzurro, Associazione Cutino
(talassemia infantile).
2.3 Rapporti scuola-famiglia e condivisione del progetto formativo
La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bisogni dei figli e
come tale partecipa del contratto educativo, condividendone responsabilità e
impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli.
È compito della scuola:
 Realizzare e valutare proposte educative e didattiche
 fornire informazioni chiare e leggibili
 Informare periodicamente sugli apprendimenti dei singoli alunni e sul
loro progredire in ambito disciplinare e relazionale
 individuare e realizzare iniziative tese al sostegno e al recupero dei
soggetti in situazione di disabilità, svantaggio, disagio, difficoltà.
La famiglia, chiamata a stipulare il contratto formativo di corresponsabilità
(allegato n. 3), si impegna a:
 intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso o di circolo che si
ritenga necessario indire;
 tenersi informata delle iniziative della scuola e contribuire alla loro
realizzazione;
 sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a
scuola;
 partecipare ai colloqui individuali;
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
cooperare perché a casa i bambini e i ragazzi ritrovino atteggiamenti
educativi coerenti con quelli della scuola (pur consapevoli e rispettosi
dell'assoluta specificità della relazione inter-parentale).
L'informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado
complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni è garantita da:
 colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati;
 eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie;
 colloqui individuali su richiesta dei docenti.
Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria:
 per scambiare informazioni sulla crescita relazionale e cognitiva degli
alunni;
 per costruire con le famiglie possibili itinerari per il superamento delle
difficoltà.
L'organizzazione che la scuola si è data richiede il ricorso ad adeguati
strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna.
Da un lato, è necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna
all'istituzione scolastica, per far in modo che tutti gli operatori siano
pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano; dall'altro, è
opportuno affinare strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere
correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che
viene offerto e proposto dalla scuola.
Si tratta di:
 garantire la massima informazione possibile agli utenti;
 favorire la circolazione delle informazioni all' interno della scuola;
 documentare l'attività didattica e non svolta nel corso del tempo;
 rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico";
 dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.
 contribuire a far crescere nella scuola stessa la coscienza
dell'importanza dell'identità dell'istituto e del suo Piano dell'Offerta
Formativa;
 informare i visitatori sulle attività della scuola;
 favorire la documentazione e lo scambio di esperienze di
apprendimento e didattiche.
Si prevede di effettuare indagini rivolte alle famiglie tramite questionari per
raccogliere elementi utili al miglioramento del servizio erogato.
Nel concreto è previsto l’uso di:
 avvisi rivolti alle famiglie per illustrare le iniziative di volta in volta
attuate dalla scuola;
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
un sito WEB rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti
funzioni:
La scuola dall’anno scolastico 2014/2015 è dotata di registro elettronico.
2.4 Risorse professionali.
L’Istituto ha una lunga tradizione come scuola particolarmente sensibile e
attenta alle esigenze formative del territorio e alle trasformazioni strutturali e
metodologiche della scuola.
La scuola può contare su un gruppo stabile di docenti.
La mobilità del personale è molto ridotta e questo aspetto garantisce
continuità nell’azione didattica e nel lavoro collegiale.
La formazione costituisce una leva strategica, per il necessario sostegno agli
obiettivi di cambiamento, al miglioramento e ampliamento dell’Offerta
Formativa e all’innalzamento della qualità del servizio. Un’efficace politica di
sviluppo delle risorse umane garantisce altresì stimoli per lo sviluppo
professionale del personale.
I docenti hanno partecipato e partecipano ad iniziative di aggiornamento e di
formazione, scelte autonomamente o concordate in sede collegiale.
Un gruppo di docenti vanta un percorso formativo sulla didattica meta
cognitiva. Molti sono applicatori e formatori del programma di arricchimento
strumentale del professore Feuerstein.
Annualmente viene predisposto un programma interno di formazione e di
aggiornamento che risponde al fabbisogno formativo del personale.
Per l’anno scolastico 2014/2015 il piano di formazione prevede:
1) Corso di aggiornamento sulla Sicurezza (collegiale)
2) Corso di formazione sull’uso del registro elettronico
3) Incontri di formazione su tematiche specifiche, promossi da enti esterni
durante il corso dell’anno esaminati e selezionati dalle funzioni
strumentali area 3.
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3. Offerta formativa
3.1 Principi Guida
L’Istituto Comprensivo crea le condizioni perché si affermi una scuola
unitaria di base, attraverso la realizzazione e la verifica continua del curricolo
verticale progettato. La scuola prende in carico i bambini dall’età di
quattro/cinque anni e li guida fino al termine del primo ciclo d’istruzione.
La missione della scuola è quella di garantire il successo formativo per mezzo
di un percorso progressivo, continuo, orientativo ed inclusivo.
L’orizzonte di riferimento per progettare i percorsi per la promozione delle
competenze è quello delle otto competenze-chiave raccomandate dal
Parlamento europeo (Raccomandazione del 2006):
 Comunicazione nella madrelingua
 Comunicazione nelle lingue straniere
 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
 Competenza digitale
 Imparare ad imparare
 Competenze sociali e civiche
 Spirito di iniziativa e imprenditorialità
 Consapevolezza ed espressione culturale
Gli obiettivi prioritari dell’Istituto afferiscono ai seguenti ambiti:
 Comunicazione nella madrelingua
 Competenza matematica
 Imparare ad imparare.
E’ compito peculiare del primo ciclo di istruzione porre le basi per
l’esercizio della cittadinanza attiva, costruire il senso di legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità.
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4. Accoglienza, inclusione e
continuità educativa
4.1 L’accoglienza
L’Istituto Comprensivo presta molta attenzione all’accoglienza.
Nella Scuola dell’Infanzia accogliere significa facilitare l’approccio del
bambino alla nuova realtà scolastica, promuovendo la conoscenza di sé,
dell’altro e degli spazi scolastici.
L’ingresso nella scuola primaria è momento fondamentale dell’integrazione
sociale e culturale del bambino.
Tutta l’organizzazione deve favorire un’esperienza importante per la
costruzione di identità sicure ed aperte allo scambio con gli altri.
L’accoglienza, quindi, si manifesta come relazione educativa lungo tutto il
percorso di apprendimento, pregnante e umanamente ricca, fondata sulla
valorizzazione delle diversità, percepite come opportunità di sviluppo e di
costruzione dell’autostima.
Le attività didattiche - pur presentando elementi di peculiarità, in ordine ai
contenuti ed alla metodologia, a seconda che si tratti della scuola
dell’infanzia, della primaria o secondaria di primo grado - risultano unitarie
nella loro valenza formativa e sono personalizzate rispetto ai bisogni
formativi di ciascuno.
La scuola realizza percorsi di lingua italiana per studenti stranieri.
4.2 Inclusione degli alunni e promozione del successo formativo
L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII-Piazzi” si prefigge la realizzazione del
successo formativo per tutti gli alunni attraverso azioni didattiche
personalizzate, volte a favorire gli apprendimenti con l’utilizzo di
metodologie e strumenti mirati.
La progettazione delle attività didattiche tiene conto dei Bisogni Educativi
Speciali o dei Disturbi Specifici di Apprendimento.
Tutto il personale scolastico si impegna ad essere inclusivo e, tenuto conto
della normativa sulle linee guida per l’Integrazione scolastica degli alunni con
disabilità, si adopera per trovare e dare una risposta concreta ai bisogni degli
alunni in difficoltà, tale da rendere significativa la loro presenza nel contesto
scolastico.
L’Istituto si propone di creare le condizioni adatte perché ogni alunno possa
sentirsi protagonista di un’esperienza pensata e realizzata in funzione della
sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale. Grazie alla presenza di
risorse umane e professionali qualificate, l’Istituto ha sviluppato nel tempo
esperienze metodologiche e didattiche alternative per affrontare tutte le
problematiche in situazione di disagio, avvalendosi, finanche, della
collaborazione dell’Osservatorio Distretto 13 - Palermo.
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L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi, inoltre, si avvale di Gruppi di
Lavoro operativi, i quali si riuniscono, di norma tre volte all’anno in presenza
degli specialisti dell’ASP, progettando e verificando il PEI (Piano Educativo
Individualizzato) dei singoli alunni. Le metodologie adottate sono orientate a
potenziare le risorse di cui ciascuno dispone e si basano sul concetto di
“vantaggio reciproco”, in una dinamica di interazioni e di rapporti, da cui
tutti gli alunni possono trarre maturazione.
Un’analisi attenta degli elementi qualificanti l’Integrazione ha permesso di
individuare una serie di parametri e di procedure che assicurano un
monitoraggio continuo e un controllo puntuale dell’Integrazione scolastica, la
quale viene realizzata attraverso:
 La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari,
culturali, sportivi;
 La rimozione di tutte le barriere architettoniche;
 I rapporti continui con le famiglie (sportello di ascolto);
 I rapporti con le scuole di provenienza;
 La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici in
collaborazione con Enti Territoriali;
 I rapporti con Comune di Palermo, Regione, Enti Locali;
 L’ Orientamento scolastico in collaborazione con le Strutture Sanitarie
territoriali;
 Le attività laboratoriali in orario curricolare ed extracurricolare.
I docenti Specializzati su Sostegno, con i docenti di classe, si impegnano ad
attuare metodologie come il tutoring, il cooperative learning, che permettono di
valorizzare una risorsa di inestimabile valore, sia sul piano cognitivo sia su
quello relazionale-umano: i compagni di classe. L’intera comunità scolastica,
dunque, è coinvolta nel processo di inclusione.
4.3 Continuità e orientamento
La continuità educativa è indispensabile per garantire all’alunno un percorso
graduale e regolare, privo di traumi e frammentazioni. Essa valorizza ed
integra le esperienze pregresse attraverso la progettazione di:
 Obiettivi coordinati tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola
secondaria di primo grado.
 Stretta collaborazione tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e
primaria e della scuola secondaria di I grado.
 Microprogetti comuni tra le classi ”ponte” (Progetto Lettura, Lingua
Francese, Progetto Musicale, Progetto Ambiente).
 Attività di orientamento inteso come percorso triennale che
nell’ultimo anno comporta anche la collaborazione con le scuole
superiori.
 Collaborazione con le scuole presenti nel territorio.
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5. Curricolo, progettazione e
valutazione
5.1 L’organizzazione del Curricolo
Il curricolo verticale è stato predisposto dai gruppi disciplinari verticali
avendo come riferimento i traguardi per lo sviluppo delle competenze
previsti dalle Indicazioni Nazionali 2012.
I docenti si sono confrontati, hanno riflettuto e hanno individuato i campi del
sapere e gli obiettivi di apprendimento che rispondono ai bisogni formativi
degli alunni.
Nella scelta degli obiettivi di apprendimento si è tenuto conto di indicatori
comuni dei processi cognitivi che i saperi essenziali di ogni disciplina
mobilitano.
INDICATORI DI PROCESSO
DESCRITTORI
Percepire
individuare, riconoscere, ricavare le
informazioni, implicite ed esplicite, in
testi verbali, iconici, musicali, grafici.
Confrontare
esplorare, individuare, organizzare,
classificare, ordinare, gerarchizzare,
rappresentare, porre in relazioni
informazioni e dati.
Formulare ipotesi
formulare ipotesi per scegliere
tecniche, regole, procedure adatte alla
comprensione e alla produzione di
testi, prevedere sviluppi, operare
inferenze, porsi domande utili ad
attivare percorsi di ricerca, pianificare
il proprio lavoro.
Risolvere problemi
saper scegliere ed utilizzare le
strategie più adatte a risolvere
problemi, comprendere ed
interpretare testi di varia complessità,
produrre testi (verbali e non verbali)
adeguati agli scopi.
I docenti hanno definito inoltre il curricolo trasversale in cui viene
individuato un complesso di obiettivi e atteggiamenti non direttamente
esplicitati nei curricoli disciplinari, che la scuola contribuisce a promuovere.
Il curricolo trasversale ha una relazione con le competenze chiave per
l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell'Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006). Gli obiettivi
formativi trasversali afferiscono all'area socio-affettiva, all'area meta cognitiva
e a quella cognitiva.
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I docenti scelgono i contenuti, le situazioni ed i contesti di apprendimento,
effettuano le scelte metodologiche per l'attivazione dei processi di
apprendimento, aderendo ad una didattica partecipata, attiva, meta cognitiva
centrata sullo studente.
La scuola dell’infanzia
promuove:
 il consolidamento dell’identità
 lo sviluppo dell’autonomia
 l’educazione alla cittadinanza
 l’acquisizione delle competenze in rapporto ai campi di esperienza:
- Il sé e l’altro
- Il corpo e il movimento
- Immagini, suoni e colori
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo
La Scuola Primaria
 Promuove l’alfabetizzazione culturale di base.
 Offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive,
affettive, sociali, corporee, etiche e religiose della persona.
 Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici
di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi,
indispensabili per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.
La scuola secondaria di primo grado:
 Realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà, come
modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del
mondo.
 Favorisce l’organizzazione delle conoscenze nella prospettiva di un
sapere integrato e padroneggiato.
 Promuove lo sviluppo in senso ampio e trasversale delle competenze
acquisite nell’ambito delle singole discipline.
 Elabora percorsi dipartimentali per il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.
5.2 La progettazione didattica
I docenti elaborano una programmazione comune per classi parallele nella
scuola primaria e per dipartimenti nella scuola secondaria di I grado.
Utilizzano criteri comuni di valutazione e prove strutturate di italiano e
matematica per classi parallele nella scuola secondaria di I grado.
La scuola progetta e realizza progetti didattici di ampliamento dell’offerta
formativa.
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In orario curricolare
 Lettura e biblioteca
 Psicomotricità
 Laboratorio Manipolativo –
Espressivo
 Prevenzione e recupero della
dispersione scolastica e
promozione del successo
formativo
 Inclusione alunni disabili
 Inclusione alunni stranieri
 Continuità
 Scuola al cinema
 Il “Massimo” della scuola
 Educazione musicale
 Educazione ambientale
 Educazione alla salute
 Educazione stradale
 Educazione alla legalità e alla
cittadinanza
 AddioPizzo
 Gare di matematica
 Intercultura e laboratori L2
 Sport a scuola
 Sicurezza
Progetti PON 2007/2013 FESR
 “Un avventura in classe con il
notebook”
 “Se faccio capisco” – scienze
 ”Impariamo in modo nuovo” –
informatica
 ”L’Inglese intorno a noi”
 Laboratorio musicale
 “Una LIM per tutti”
Attività alternative alla religione
cattolica
 Scopriamo l’arte
 Leggiamo insieme
 Attività musicali
In orario extracurricolare
SCUOLA PRIMARIA
 Laboratorio Piccoli
esploratori
 Laboratorio per l’inclusione
 Laboratorio di scienze
 Laboratorio Creatività
 Laboratorio “Io disegno e
creo”
 Attività sportiva
(ginnastica ritmica)
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
 Laboratori di latino/greco
 Laboratorio musicale
 Laboratori per l’inclusione
 Laboratori per il recupero e
il potenziamento della
lingua italiana.
 Laboratori di scienze
 Attività sportiva (Pallavolo,
ginnastica ritmica).
Progetti PON 2014/2020
 Interventi per lo sviluppo
delle competenze chiave in
 Lingua italiana
 Matematica
 Lingua Inglese
 Scienze
 Musica
La Scuola organizza visite guidate
in Città e Provincia, viaggi
d’istruzione in Sicilia.
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5.3 Progetto Sicurezza
La Scuola ha redatto un documento di Valutazione dei rischi, con il relativo
piano di miglioramento e di evacuazione in caso di emergenza (normativa
sulla sicurezza Legge 81/2008). In tutti gli ambienti è esposta una piantina che
mostra la via di fuga ed il percorso per raggiungere il luogo di raccolta.
Almeno due volte l’anno, viene simulata l’evacuazione dell'edificio che
impegna tutto il personale e gli alunni.
Le attività relative alla sicurezza confluiscono in un “Progetto Sicurezza” che
coinvolge l’intero personale in azioni a tutela della salute e sicurezza degli
allievi, dell’utenza e dei lavoratori.
Il piano ha una significativa ricaduta sulle attività didattiche ed educative, in
quanto i docenti non si limitano a far esercitare gli alunni nelle procedure di
evacuazione dall’edificio, ma sollecitano apprendimenti relativi:
 all’autocontrollo, oltre che alla perizia, in situazioni di rischio;
 alla corretta interpretazione dei simboli, delle piantine e dei percorsi di
fuga;
 alla stesura di regolamenti necessari per la sicurezza;
 alla conoscenza di fattori di rischio e di norme di comportamento in
vari contesti di vita.
La scuola predispone ogni anno un piano per la formazione del personale
sulla sicurezza.
5.4 Criteri per la partecipazione degli studenti alle attività laboratoriali
A tutti gli allievi deve essere offerta la possibilità di accedere ad almeno una
delle attività dei laboratori.
Pertanto, in caso di richieste più numerose della capienza di ciascun
laboratorio, il Collegio dei docenti ha adottato i seguenti criteri per la
selezione dei partecipanti:
 Ogni alunno potrà frequentare un solo laboratorio su richiesta della
famiglia e su parere dei docenti.
 Se le richieste per il medesimo laboratorio supereranno il numero
massimo consentito, si procederà al sorteggio.
I laboratori che prevedono uscite coinvolgeranno, per la sicurezza e una
migliore organizzazione, le classi dei docenti che gestiscono il laboratorio
stesso.
5.5 Visite guidate e viaggi d’istruzione
L’Istituto riconosce alle attività inter-para ed extra scolastiche, grande valenza
culturale, didattica e formativa.
Tali attività hanno le seguenti finalità:
 conoscere e salvaguardare il patrimonio storico, artistico e ambientale
del territorio regionale.
 approfondire conoscenze e rielaborare esperienze vissute.
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L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione deve rispettare
i criteri generali espressi dai Consigli di Classe, di Interclasse e di
Intersezione. Nella scuola dell’infanzia e primaria si prevedono uscite e visite
guidate nell’ambito della provincia o delle province vicine della durata
massima di un’intera giornata.
Per la scuola Secondaria di primo grado sono previste uscite nel territorio
regionale che possono prevedere fino ad un massimo di tre o quattro
pernottamenti.
5.6 Progetti PON –FSE-FESR
Coni Fondi Strutturali Europei PON/FESR 2007/2013 “Ambienti per
l’apprendimento” la scuola ha realizzato i seguenti ambienti per
l’apprendimento:
PLESSO “GIOVANNI XXIII”:
B-1-FESR-2007-1586 Laboratorio mobile per l’insegnamento delle scienze
sperimentali “Se faccio capisco”, fondi FESR annualità 2007/2008;
A-1-FESR-2008-797 Laboratorio di informatica “Impariamo in modo nuovo”
B-1.B-FESR-2008-741 Laboratorio linguistico “L’inglese intorno a noi”;
C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1180, C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-735
Asse II “Qualità degli ambienti scolastici” “Incrementare la qualità delle
infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici;
potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili
e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti” che prevede la sostituzione
degli infissi e alcuni adattamenti edilizi antincendio;
A-1-FESR-06 POR SICILIA 2012-1188 “Una LIM per tutti”;
E-1-FESR-2014-1713 “Potenziamento degli ambienti per l’autoformazione
degli insegnanti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e
scientifiche”.
PLESSO ”GIUSEPPE PIAZZI”:
B-1.C-FESR-2008-741 - Laboratorio musicale
A-1-FESR-06 POR SICILIA 2012-1188 “Una LIM per tutti”.
E-1-FESR-2014-1713 “Potenziamento degli ambienti per l’autoformazione
degli insegnanti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e
scientifiche”.
Progetti PON-FSE 2014-2020
Al fine di migliorare l’efficacia formativa e la qualità delle strutture
scolastiche, la scuola promuove strategie di rafforzamento delle attività di
insegnamento/apprendimento, in funzione dell’innalzamento dei livelli di
competenza degli studenti. Tali strategie saranno realizzate attraverso:
 l’attivazione di percorsi laboratoriali per gli alunni;
 la formazione del personale;
 la sperimentazione di metodologie didattiche innovative;
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 il miglioramento della funzionalità delle strutture e delle attrezzature.
La scuola, accogliendo le spinte innovative promosse dal Ministero e in linea
con gli obiettivi della conferenza di Lisbona, aderisce ai Programmi Operativi
Nazionali 2014/2020 “Competenze per lo sviluppo” ed “Ambienti per
l’apprendimento”, attraverso la redazione dei Piani Integrati al POF.
5.7 Valutazione come processo
La valutazione è un processo che accompagna costantemente l’esperienza
didattica. Essa è:
Diagnostica, mediante i test d'ingresso, da parte dei singoli docenti e del
CdC, per adattare la programmazione alla fisionomia della classe.
Formativa, successiva ad una verifica sia nei riguardi degli alunni sia
dell'azione docente, tesa alla rimozione di situazioni di disagio ed alla
promozione del potenziamento di capacità ed attitudini.
Sommativa quadrimestrale, al cui interno si provvederà alla valutazione
espressa in decimi, con riferimento ai livelli raggiunti rispetto agli obiettivi
disciplinari.
Finale, in cui il CdC terrà presenti i dati della valutazione formativa, insieme
ai processi attivati e alle competenze raggiunte. Inoltre, si tiene conto dei
progressi registrati in relazione alla situazione di partenza, di eventuali
difficoltà, dell'impegno, dell'interesse mostrato.
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Secondo quanto previsto dal D.P.R. 122/2009, alla fine della classe quinta
primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado, viene
redatta la certificazione delle competenze progressivamente acquisite
dall’alunno.
I docenti della scuola - in sede di consiglio d’interclasse, nella scuola primaria,
e di dipartimento disciplinare, nella scuola secondaria adottano criteri comuni
di valutazione e anche nella correzione delle prove strutturate per classi
parallele.
La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano
Educativo Individualizzato. Per l’esame conclusivo del primo ciclo, possono
essere predisposte prove di esame differenziate comprensive della prova a
carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti. Dette prove
hanno valore equivalente a quelle ordinarie ( art.9, D.P.R. 122/2009).
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento, la valutazione
effettuata in sede di esame conclusivo del primo ciclo deve tener conto delle
specifiche situazioni soggettive. A tal fine, vengono adottati gli strumenti
metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (art.
10,D.P.R. 122/2009).
Nella scuola secondaria eventuali insufficienze, in una o più materie, se
ritenute dal C.d.C. passibili di recupero, comporteranno l’ammissione alla
classe successiva o all’esame di Stato con la dicitura in nota sulla scheda “6voto di consiglio” ed un’ulteriore informazione alle famiglie mediante lettera.
La legge 30 ottobre 2008 n. 169 ha reintrodotto nella scuola primaria e
secondaria di primo grado la valutazione delle materie espressa in voti
numerici ed il voto di comportamento, espresso attraverso un giudizio sintetico
nella scuola primaria e il voto in decimi in quella secondaria.
Per la valutazione del comportamento si tiene conto dei seguenti
INDICATORI:
 livello di integrazione nella classe e nella scuola, inteso soprattutto
come modalità di interazione con i pari e con gli adulti
 rispetto delle regole
 gestione e cura del materiale, degli arredi, degli attrezzi, dei locali
scolastici
 partecipazione, attenzione, impegno ed interesse
 regolarità della frequenza.
5.8 Criteri di valutazione per gli esami di fine ciclo
Per formulare i giudizi di ammissione agli esami conclusivi, il Consiglio di
Classe valuta il livello di maturazione raggiunto nel triennio, lo sviluppo di
capacità logiche ed espressive, l’acquisizione dei contenuti anche a livello
multidisciplinare, le capacità operative, nell’ottica dei ritmi di apprendimento,
della situazione iniziale e delle reali possibilità di ciascun alunno.
17
Negli anni scorsi sono stati elaborati dai gruppi disciplinari i seguenti criteri
orientativi di valutazione relativi alla conduzione dell’esame di Stato:
a) Prova scritta di Italiano
Le tracce dei compiti indicativamente riguarderanno:
 Esperienze di vissuto personale o fantastico, in forma discorsiva
oppure di lettera, diario o racconto.
 Proposta di redazione di un testo argomentativo o di un articolo di
cronaca.
 Esperienze maturate a scuola (tematiche interdisciplinari, attività
svolte o percorsi di approfondimento e/o ricerca) sotto forma di
relazione.
Criteri di valutazione:
 Coerenza con la traccia.
 Completezza espositiva ed eventuale originalità creativa.
 Correttezza ortografica e morfosintattica, ricchezza lessicale.





Prova scritta di Matematica
Algebra: equazioni di 1°
Problemi di geometria solida
Probabilità
Quesito di tecnologia





Criteri di valutazione:
Correttezza formale.
Scelta della strategia risolutiva.
Applicazione delle tecniche di calcolo.
Rappresentazione grafica.
b) Prove scritte di lingua inglese e di lingua francese
• Comprensione di un brano.
• Stesura di una lettera.
• Redazione di un dialogo.
Criteri di valutazione:
• Conoscenza lessicale e morfosintattica.
• Padronanza ortografica.
• Comprensione del contenuto e organizzazione del testo.
• Scioltezza del linguaggio.
• Efficacia della comunicazione, pertinenza e coerenza.
• Scioltezza del linguaggio.
18
In riferimento alla Prova Nazionale INVALSI, i docenti delle discipline
coinvolte da tempo utilizzano prove strutturate di verifica quadrimestrale per
tutte le classi, ed effettuano esercitazioni/simulazioni per le classi terze.
c) Criteri per il colloquio d’esame
Per le prove orali, allo scopo di aiutare i ragazzi a superare l’impatto
emozionale e per creare un clima disteso che possa mettere a proprio agio, si
inizierà chiedendo un argomento particolarmente approfondito, oppure un
itinerario di collegamenti a livello multidisciplinare.
Saranno oggetto del colloquio anche le esperienze didattiche realizzate
durante il corso dell’anno, specie quelle riguardanti le attività di laboratorio.
Nel corso del colloquio si privilegerà la visione d’insieme, evitando
l’accertamento puntiglioso dei singoli contenuti disciplinari .
Durante il colloquio orale si dovranno accertare:
 I livelli di conoscenza dei contenuti.
 La capacità di rielaborare ed operare collegamenti.
 La chiarezza espositiva e la proprietà dei linguaggi.
5.9 L’autoanalisi d’Istituto e il Monitoraggio POF
Come stabilito dalla Direttiva MIUR n. 11 del 18 settembre 2014 sulle priorità
strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici
2014/15,2015/16, la Scuola è dotata di un nucleo di autovalutazione,
composta dalla Dirigente, dalle docenti referenti per la valutazione e da alcuni
docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti, con
il compito di compilare un Rapporto di autovalutazione (RAV).
Nel RAV saranno forniti i dati informativi e statistici sugli aspetti
fondamentali del funzionamento (livelli di apprendimento, organizzazione
didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie). L’Unità di
valutazione inserirà i dati in una piattaforma. Gli stessi dati verranno restituiti
con valori di riferimento esterno definiti "benchmark", per confrontarli con le
altre istituzioni scolastiche e avviare il processo di autovalutazione e
miglioramento. Individuate le aree forti o deboli, verranno elaborate le
priorità strategiche con i relativi obiettivi di miglioramento. Successivamente
il RAV dovrà essere pubblicato sul portale "Scuola in chiaro", con la
situazione fotografata e il piano di miglioramento.
L’Autoanalisi d’Istituto rappresenta dunque l’assunzione di responsabilità di
tutti i soggetti che operano nella scuola, nell’ottica del miglioramento e del
confronto continuo con i bisogni del territorio e della società e con quanto
indicato nel Piano dell’Offerta Formativa.
19
Per il corrente anno scolastico l’Istituto comprensivo continuerà ad applicare
il modello di autovalutazione FARO.
La valutazione esterna è effettuata dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la
Valutazione del Sistema d’Istruzione) per mezzo di:
 prove standardizzate per la misurazione dell’apprendimento degli
studenti.
 Questionari di sistema per l’analisi della qualità del servizio scolastico.
20
6. Ambiente di apprendimento
6.1 Dimensione metodologica
I docenti utilizzano oltre alla lezione frontale, la metodologia della ricerca,
della mediazione in particolare il metodo Feuerstein, la didattica metacognitiva e quella laboratoriale.
In particolare, la didattica laboratoriale contribuisce ad accrescere la
motivazione, a favorire la socializzazione, l’interscambio, il confronto e la
collaborazione.
L’utilizzo delle strumentazioni tecnologiche, L.I.M. e computer è funzionale
al processo di apprendimento-insegnamento.
Il ruolo del docente si configura, dunque, come mediatore e facilitatore del
processo di conoscenza, stimolatore dell’iniziativa, dell’autodecisione, del
senso di responsabilità personale, dell’autonomia del processo di
apprendimento.
6.2 Dimensione organizzativa
PLESSO “Giovanni XXIII”
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il plesso “Giovanni XXIII” è la sede della
scuola Primaria e dell’Infanzia, gli alunni
sono 667
Classi
n. classi
Alunni
n. classi
Alunni
Prime
4
100
1
20
Seconde
6
150
Terze
6
140
Quarte
6
137
Quinte
5
130
TOTALE
27
657
1
20
PLESSO “Giuseppe Piazzi”
Il plesso G. Piazzi è la sede della Scuola Secondaria di I grado, vi sono
ubicati la presidenza e gli uffici della segreteria. Gli alunni sono 520
Classi
numero
Alunni
Prime
7
170
Seconde
7
177
Terze
7
173
TOTALE
21
520
21
 Organizzazione del tempo scuola
Le attività didattiche si svolgono in 5 giorni settimanali per 33 settimane
con inizio il 17 settembre 2014 e termine il 12 giugno 2015, secondo la
seguente articolazione:
PLESSO
“GIOVANN
I XXIII”
Sezione
infanzia
25 ore
settimanali
Scuola
primaria
27 ore
settimanali
PLESSO
“GIUSEPPE
PIAZZI”
Secondaria di
I grado
30 ore
Da lunedì a
venerdì
Da lunedì a
giovedì
Il venerdì
Da lunedì a
venerdì
INGRESSO
USCITA
8.30
13.30
8.30
14.00
8.30
13.30
8.00
14.00
La scuola primaria adotta una suddivisione oraria flessibile delle discipline:
 Religione: 2 ore per tutte le classi
 Musica: 1 ora per tutte le classi
 Arte e Immagine: 1 ora per tutte le classi
 Educazione Fisica: 2 ore per tutte le classi
 Tecnologia: 1 ora per tutte le classi
 Scienze: 2 ore per tutte le classi
 Matematica: 6 ore
 Italiano: 8/7 ore per le classi I e II; 6 ore per le classi III, IV e V
 Lingua inglese: 1 ora per le classi I; 2 ore per le classi II; 3 ore per le
classi III, IV e V
 Storia e geografia: 3 ore per tutte le classi.
22
La scuola secondaria di I grado adotta il seguente piano di studio:
Piano di studio scuola secondaria di primo grado
Italiano
5
Approfondimento disciplinare
1
Storia
2
Geografia-Cittadinanza e Costituzione
2
Matematica
4
Scienze
2
Inglese
3
Francese
2
Tecnologia
2
Educazione Musicale
2
Arte e immagine
2
Scienze motorie
2
Religione
1
 Il plesso “Giovanni XXIIIè dotato di:
1 aula adibita a palestra - Aula d’Informatica - Apparecchi televisivi Fotocopiatrici- Macchine fotografiche digitali- Videocamere - Registratori
– Videoregistratori- videoproiettore - N. 11 postazioni in aula informatica
- n. 3 postazioni in auletta multifunzionali– Stampanti –Scanner Episcopio – Biblioteca - Videoteca - Impianto stereo HI-FI - Laboratorio
scientifico mobile (microscopi, sismografo, kit per esperimenti di fisica) N. 23 Lavagne Interattive Multimediali fisse
 Il plesso “G. PIAZZI” è dotato di:
Auditorium - Palestra coperta - Museo storico tecnologico e biblioteca di
antichi volumi – biblioteca scolastica – Videoteca - Centraline mobili di
postazione multimediale - Collegamento da ogni aula ad internet - Sala di
registrazione professionale con sistema integrato digitale (due computer
macbook, un banco di regia, un parco microfoni ad alta sensibilità, due
tastiere multimediali e un pianoforte) N. 21 Lavagne Interattive
Multimediali fisse - Apparecchi televisivi – Fotocopiatrici - Macchine
fotografiche digitali - Videocamere - Registratori - Videoregistratori Videoproiettori.
23
 Organigramma e Funzioni
Dirigente scolastico: Prof.ssa Aurelia Patanella
DOCENTI n. 111
“Giovanni XXIII” 52 docenti
Docente di scuola dell’infanzia
Docenti di scuola primaria
Docente di lingua inglese specialista
Religione cattolica
Docenti di sostegno scuola primaria
1
36
1
3
11
“G. Piazzi” 59 docenti
Docenti di Lettere
Docenti di lingua inglese e francese
Docenti di matematica e scienze
Docenti di tecnologia
Docenti di musica
Docenti di arte
Docenti di scienze motorie
Docenti di religione
Docenti di sostegno
13
7
7
3
3
3
4
2
17
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Dr.ssa Loredana Pizzullo
Personale Ata
Assistenti amministrativi
Assistente tecnico
Docenti utilizzati in assistenza amministrativa e
didattica
Collaboratori scolastici statali
Collaboratori delle COOP
Assistenti H del Comune
6
1
2
12
5
5
 Staff Dirigenziale
Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico:
Doc. Rosalba Sciascia
Doc. Margherita Bonanno
24
 Funzioni strumentali
Area 1
Coordinamento della progettazione Doc. Rosalia Faia
generale di istituto e delle
Doc. Claudia Alessandro
programmazioni curricolari e
curricolo verticale
Gestione e coordinamento degli
strumenti di valutazione.
Autoanalisi di istituto.
Area 2
Doc. Paola Catalano
Doc. Vincenza Maltese
Area 3
Formazione ed aggiornamento
Doc. Andrea Fossati
Organizzazione e gestione delle
comunicazioni multimediali e delle
attività informatiche della scuola
Area 4
Integrazione e recupero degli alunni Doc. Tiziana Rita Caruso
disabili, con D.S.A. e con B.E.S.
Doc. Concetta Matilde Caruso
Sostegno agli alunni - sportello
genitori - supporto ed orientamento
alle famiglie.
Area 5
Doc. Angela Maria Sapienza
Coordinamento delle attività di
progettazione e realizzazione delle
Doc. Maria Oliva Caldarella
attività inter-para-extra scolastiche
(viaggi e visite d’istruzione).
Responsabile organizzativo Plesso “Giovanni XXIII” : Ins. Tiziana Caruso
Responsabile Sito WEB: Ins. Giulia Bruno
 Sportello di ascolto
Nel plesso Giovanni XXIII è attivo uno Sportello d’ascolto per i docenti e i
genitori al fine di prevenire le diverse fenomenologie di dispersione scolastica
e promuovere il successo formativo. Lo sportello, è tenuto dalle docenti
Margherita Bonanno, nei giorni di :
- Lunedì dalle 11,00 alle 13,00
- Mercoledì dalle 10,00 alle 11,00
- Giovedì dalle 7,30 alle 8,25
Tiziana Caruso, il venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,00 previo appuntamento.
25
 Organigramma funzionale
Del POF fanno parte integrante i seguenti allegati:
1. Piano delle attività Docenti (all. 1)
2. Piano delle attività ATA (all. 2)
3. Contratto formativo scuola famiglia (all. 3)
4. Protocollo d’Accoglienza (all. 4)
5. Informativa privacy (all. 5)
6. Curricolo Verticale (all.6)
26
Indice
Presentazione
Pag.2
1. L’ Istituto Comprensivo
Pag.3
2. Contesto
Pag. 4
2.1 Contesto e risorse
Pag. 4
2.2 Integrazione con il territorio
Pag. 5
2.3. Rapporti scuola-Famiglia e condivisione del progetto
Pag.5
formativo.
2.4 Risorse professionali
Pag.6
3. Offerta formativa
Pag.8
3.1 Principi Guida
Pag.8
4. Accoglienza, inclusione e continuità educativa
Pag. 9
4.1 L’accoglienza
4.2 Inclusione degli Alunni e promozione del successo
formativo
4.3 Continuità e orientamento
Pag. 9
Pag.9
5. Curricolo, progettazione e valutazione
Pag. 11
5.1 L’organizzazione del Curricolo
5.2 La progettazione didattica
5.3 Progetto Sicurezza
5.4 Criteri per la partecipazione degli studenti
alle attività laboratoriali
5.5 Visite guidate e viaggi d'istruzione
5.6 Progetti PON-FSE-FESR
5.7 La valutazione come processo
Pag. 11
Pag. 12
Pag. 14
Pag.14
Pag. 10
Pag. 14
Pag. 15
Pag. 16
27
5.8 Criteri di valutazione degli esami di fine ciclo
5.9 L'autoanalisi d'Istituto e il monitoraggio del POF
Pag.17
Pag.19
6. Ambiente di apprendimento
Pag. 20
6.1 Dimensione metodologica
6.2 Dimensione organizzativa
Pag.20
Pag. 20
28
Scarica

Piano dell` Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Giovanni XXIII