Istituto Comprensivo Statale Giovanni XXIII-Piazzi Scuola Secondaria di I Grado - Via Mario Rutelli , 50- 90143 Palermo - tel. 091/343733 fax 091/347505 - C. F. 97279060822 – Cod. Mecc. PAIC8AL00X Direzione Didattica: Via Sampolo , 63 – 90143 Palermo - tel. 091/6251601 - fax 091/6251640 Pec: [email protected] - e-mail: [email protected] - Sito: www.icgiovanni23piazzi.it Dirigente Scolastico Prof.ssa Aurelia Patanella Anno scolastico 2014/2015 1 PRESENTAZIONE Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della Scuola. È il risultato dell’analisi del contesto, svolta dal Collegio dei Docenti che ha considerato la cultura pregressa dell’istituto relativa all’organizzazione e al sistema di competenze, le macro tendenze socio-culturali della società odierna, i bisogni e le risorse locali nelle loro componenti storico-sociali. Su tali basi, esso delinea l’insieme dei bisogni formativi degli alunni e definisce i servizi generali che l’Istituto eroga, evidenziando le scelte educative curricolari, didattiche e organizzative che si intendono realizzare nell’anno scolastico 2014/2015. Il seguente schema grafico ne propone i punti salienti. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO delibera GLIINDIRIZZI E LE SCELTE GENERALI DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE GLI ORGANISMI E LE ASSOCIAZIONI DI GENITORI E STUDENTI esprimono PROPOSTE E PARERI IL COLLEGIO DEI DOCENTI definisce L’ELABORAZIONE DEL PIANO IL CONSIGLIO DI ISTITUTO adotta IL P.O.F. L’UFFICIO DI SEGRETERIA consegna IL P.O.F. ALLE FAMIGLIE 2 1. L’ Istituto Comprensivo 1.1 La scuola e la sua storia L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi nasce dalla fusione di due prestigiose istituzioni scolastiche: la scuola dell’infanzia e primaria Giovanni XXIII già denominata Trieste e la scuola secondaria di I grado Giuseppe Piazzi. La scuola Giovanni XXIII, nata come scuola per il reggimento Trieste, da cui prese la prima denominazione, è stata costruita a metà del ‘900. Alla fine degli anni ‘50, fu trasformata in “scuola speciale”, perché accoglieva gli alunni in situazione di disabilità provenienti da tutta la città. Abolite le “classi speciali”, la scuola ha mantenuto un’apertura particolare alle problematiche dell’integrazione. La Secondaria di I grado Giuseppe Piazzi vanta più di 140 anni di storia: fu, infatti, istituita nell'anno scolastico 1868/69 come Scuola Tecnica Parallela alla scuola "regia". Nel 1876 l'istituto prese il nome del celebre astronomo Giuseppe Piazzi. La Scuola Tecnica "Giuseppe Piazzi" fu premiata con medaglia d'argento per il disegno all'Esposizione Scolastica di Palermo nel 1888, con medaglia di bronzo all'Esposizione Universale di Parigi nel 1900. Di questa lunghissima tradizione tecnico-scientifica, si conserva memoria nel museo interno, che custodisce alcuni antichi strumenti realizzati nelle sue officine. Con l'istituzione della "Scuola Media Unica" (1962), la "Piazzi" diventa scuola media e negli anni ‘70 viene trasferita in via Libertà. Dall'anno scolastico 1997/98, si trova in via Mario Rutelli n. 50, nel luogo dove furono uccisi il giudice Cesare Terranova ed il maresciallo Lenin Mancuso, dei quali si conservano memoria e testimonianza, non solo con una lapide sul muro di recinzione, ma soprattutto attraverso una costante attività di educazione alla legalità. L’ Istituto Comprensivo, forte delle proprie tradizioni culturali, crea le condizioni per ricondurre in un unico percorso strutturante i molteplici apprendimenti che il mondo contemporaneo offre. Ciò per favorire un processo formativo verticale, in grado di durare lungo tutto l’arco della vita. 3 2. Contesto 2.1 Contesto e risorse L’Istituto opera in una zona residenziale in cui sono presenti negozi, uffici e banche, Istituzioni religiose come l'Istituto Don Bosco Ranchibile, la chiesa di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Luigi. Nelle zone limitrofe ci sono strutture sportive private, sale cinematografiche e teatri. La Scuola intrattiene rapporti con la VIII Circoscrizione, il Consultorio familiare, l’ASP con servizio di Medicina scolastica-Neuropsichiatria infantile, l’Associazione dei genitori (AGE) i Boy scout, i rappresentanti dei distaccamenti di Pubblica Sicurezza. L’interazione col territorio è costante. Il quartiere pur avendo un'alta densità abitativa e commerciale soffre la mancanza di spazi verdi adeguati, per il traffico intenso e la difficoltà di posteggio. La popolazione scolastica è eterogenea dal punto di vista socio-culturale; vi sono famiglie di professionisti, impiegati, commercianti, operai ed artigiani. L’Istituto fornisce un’offerta formativa e didattica personalizzata. Tutto il personale da tempo si impegna affinché i bisogni individuali e del gruppo di appartenenza si incontrino con quelli della comunità. Le famiglie hanno un atteggiamento positivo nei confronti della scuola, vista come luogo di crescita e di formazione culturale. Alta è la partecipazione agli incontri scuola-famiglia. 4 2.2 Integrazione con il territorio La scuola interagisce con il territorio collaborando con associazioni ed enti pubblici e privati. Partendo da un’attenta analisi dei bisogni recepisce o elabora iniziative per: Accordi di rete con altre scuole di ogni ordine e grado appartenenti a diversi contesti territoriali della città di Palermo e dei Comuni della provincia. Convenzioni e protocolli d'intesa con enti pubblici o privati. Supporto agli alunni disabili e in situazione di svantaggio socioculturale. Messa in sicurezza e miglioramento delle strutture. Autovalutazione. Progettazione e realizzazione dei PON e POR con Fondi strutturali Europei. Formazione del personale. Supporto al lavoro dei docenti. Nel corso dell’anno scolastico, le classi della scuola organizzano iniziative di solidarietà e partecipano a quelle proposte, tra gli altri, da UNICEF, TELETHON, Associazione AIL, Telefono Azzurro, Associazione Cutino (talassemia infantile). 2.3 Rapporti scuola-famiglia e condivisione del progetto formativo La famiglia entra nella scuola quale rappresentante dei bisogni dei figli e come tale partecipa del contratto educativo, condividendone responsabilità e impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. È compito della scuola: Realizzare e valutare proposte educative e didattiche fornire informazioni chiare e leggibili Informare periodicamente sugli apprendimenti dei singoli alunni e sul loro progredire in ambito disciplinare e relazionale individuare e realizzare iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di disabilità, svantaggio, disagio, difficoltà. La famiglia, chiamata a stipulare il contratto formativo di corresponsabilità (allegato n. 3), si impegna a: intervenire alle assemblee e alle riunioni di plesso o di circolo che si ritenga necessario indire; tenersi informata delle iniziative della scuola e contribuire alla loro realizzazione; sostenere i propri figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola; partecipare ai colloqui individuali; 5 cooperare perché a casa i bambini e i ragazzi ritrovino atteggiamenti educativi coerenti con quelli della scuola (pur consapevoli e rispettosi dell'assoluta specificità della relazione inter-parentale). L'informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni è garantita da: colloqui strutturati e adeguatamente calendarizzati; eventuali ulteriori colloqui individuali, su richiesta delle famiglie; colloqui individuali su richiesta dei docenti. Ai colloqui individuali si attribuisce una funzione primaria: per scambiare informazioni sulla crescita relazionale e cognitiva degli alunni; per costruire con le famiglie possibili itinerari per il superamento delle difficoltà. L'organizzazione che la scuola si è data richiede il ricorso ad adeguati strumenti di informazione esterna e di comunicazione interna. Da un lato, è necessario costruire una fitta rete di comunicazione interna all'istituzione scolastica, per far in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano; dall'altro, è opportuno affinare strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. Si tratta di: garantire la massima informazione possibile agli utenti; favorire la circolazione delle informazioni all' interno della scuola; documentare l'attività didattica e non svolta nel corso del tempo; rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico"; dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno. contribuire a far crescere nella scuola stessa la coscienza dell'importanza dell'identità dell'istituto e del suo Piano dell'Offerta Formativa; informare i visitatori sulle attività della scuola; favorire la documentazione e lo scambio di esperienze di apprendimento e didattiche. Si prevede di effettuare indagini rivolte alle famiglie tramite questionari per raccogliere elementi utili al miglioramento del servizio erogato. Nel concreto è previsto l’uso di: avvisi rivolti alle famiglie per illustrare le iniziative di volta in volta attuate dalla scuola; 6 un sito WEB rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti funzioni: La scuola dall’anno scolastico 2014/2015 è dotata di registro elettronico. 2.4 Risorse professionali. L’Istituto ha una lunga tradizione come scuola particolarmente sensibile e attenta alle esigenze formative del territorio e alle trasformazioni strutturali e metodologiche della scuola. La scuola può contare su un gruppo stabile di docenti. La mobilità del personale è molto ridotta e questo aspetto garantisce continuità nell’azione didattica e nel lavoro collegiale. La formazione costituisce una leva strategica, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, al miglioramento e ampliamento dell’Offerta Formativa e all’innalzamento della qualità del servizio. Un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane garantisce altresì stimoli per lo sviluppo professionale del personale. I docenti hanno partecipato e partecipano ad iniziative di aggiornamento e di formazione, scelte autonomamente o concordate in sede collegiale. Un gruppo di docenti vanta un percorso formativo sulla didattica meta cognitiva. Molti sono applicatori e formatori del programma di arricchimento strumentale del professore Feuerstein. Annualmente viene predisposto un programma interno di formazione e di aggiornamento che risponde al fabbisogno formativo del personale. Per l’anno scolastico 2014/2015 il piano di formazione prevede: 1) Corso di aggiornamento sulla Sicurezza (collegiale) 2) Corso di formazione sull’uso del registro elettronico 3) Incontri di formazione su tematiche specifiche, promossi da enti esterni durante il corso dell’anno esaminati e selezionati dalle funzioni strumentali area 3. 7 3. Offerta formativa 3.1 Principi Guida L’Istituto Comprensivo crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base, attraverso la realizzazione e la verifica continua del curricolo verticale progettato. La scuola prende in carico i bambini dall’età di quattro/cinque anni e li guida fino al termine del primo ciclo d’istruzione. La missione della scuola è quella di garantire il successo formativo per mezzo di un percorso progressivo, continuo, orientativo ed inclusivo. L’orizzonte di riferimento per progettare i percorsi per la promozione delle competenze è quello delle otto competenze-chiave raccomandate dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 2006): Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Gli obiettivi prioritari dell’Istituto afferiscono ai seguenti ambiti: Comunicazione nella madrelingua Competenza matematica Imparare ad imparare. E’ compito peculiare del primo ciclo di istruzione porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità. 8 4. Accoglienza, inclusione e continuità educativa 4.1 L’accoglienza L’Istituto Comprensivo presta molta attenzione all’accoglienza. Nella Scuola dell’Infanzia accogliere significa facilitare l’approccio del bambino alla nuova realtà scolastica, promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici. L’ingresso nella scuola primaria è momento fondamentale dell’integrazione sociale e culturale del bambino. Tutta l’organizzazione deve favorire un’esperienza importante per la costruzione di identità sicure ed aperte allo scambio con gli altri. L’accoglienza, quindi, si manifesta come relazione educativa lungo tutto il percorso di apprendimento, pregnante e umanamente ricca, fondata sulla valorizzazione delle diversità, percepite come opportunità di sviluppo e di costruzione dell’autostima. Le attività didattiche - pur presentando elementi di peculiarità, in ordine ai contenuti ed alla metodologia, a seconda che si tratti della scuola dell’infanzia, della primaria o secondaria di primo grado - risultano unitarie nella loro valenza formativa e sono personalizzate rispetto ai bisogni formativi di ciascuno. La scuola realizza percorsi di lingua italiana per studenti stranieri. 4.2 Inclusione degli alunni e promozione del successo formativo L’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII-Piazzi” si prefigge la realizzazione del successo formativo per tutti gli alunni attraverso azioni didattiche personalizzate, volte a favorire gli apprendimenti con l’utilizzo di metodologie e strumenti mirati. La progettazione delle attività didattiche tiene conto dei Bisogni Educativi Speciali o dei Disturbi Specifici di Apprendimento. Tutto il personale scolastico si impegna ad essere inclusivo e, tenuto conto della normativa sulle linee guida per l’Integrazione scolastica degli alunni con disabilità, si adopera per trovare e dare una risposta concreta ai bisogni degli alunni in difficoltà, tale da rendere significativa la loro presenza nel contesto scolastico. L’Istituto si propone di creare le condizioni adatte perché ogni alunno possa sentirsi protagonista di un’esperienza pensata e realizzata in funzione della sua crescita affettiva, cognitiva, relazionale, sociale. Grazie alla presenza di risorse umane e professionali qualificate, l’Istituto ha sviluppato nel tempo esperienze metodologiche e didattiche alternative per affrontare tutte le problematiche in situazione di disagio, avvalendosi, finanche, della collaborazione dell’Osservatorio Distretto 13 - Palermo. 9 L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi, inoltre, si avvale di Gruppi di Lavoro operativi, i quali si riuniscono, di norma tre volte all’anno in presenza degli specialisti dell’ASP, progettando e verificando il PEI (Piano Educativo Individualizzato) dei singoli alunni. Le metodologie adottate sono orientate a potenziare le risorse di cui ciascuno dispone e si basano sul concetto di “vantaggio reciproco”, in una dinamica di interazioni e di rapporti, da cui tutti gli alunni possono trarre maturazione. Un’analisi attenta degli elementi qualificanti l’Integrazione ha permesso di individuare una serie di parametri e di procedure che assicurano un monitoraggio continuo e un controllo puntuale dell’Integrazione scolastica, la quale viene realizzata attraverso: La programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, culturali, sportivi; La rimozione di tutte le barriere architettoniche; I rapporti continui con le famiglie (sportello di ascolto); I rapporti con le scuole di provenienza; La dotazione di attrezzature tecniche e sussidi didattici specifici in collaborazione con Enti Territoriali; I rapporti con Comune di Palermo, Regione, Enti Locali; L’ Orientamento scolastico in collaborazione con le Strutture Sanitarie territoriali; Le attività laboratoriali in orario curricolare ed extracurricolare. I docenti Specializzati su Sostegno, con i docenti di classe, si impegnano ad attuare metodologie come il tutoring, il cooperative learning, che permettono di valorizzare una risorsa di inestimabile valore, sia sul piano cognitivo sia su quello relazionale-umano: i compagni di classe. L’intera comunità scolastica, dunque, è coinvolta nel processo di inclusione. 4.3 Continuità e orientamento La continuità educativa è indispensabile per garantire all’alunno un percorso graduale e regolare, privo di traumi e frammentazioni. Essa valorizza ed integra le esperienze pregresse attraverso la progettazione di: Obiettivi coordinati tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Stretta collaborazione tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di I grado. Microprogetti comuni tra le classi ”ponte” (Progetto Lettura, Lingua Francese, Progetto Musicale, Progetto Ambiente). Attività di orientamento inteso come percorso triennale che nell’ultimo anno comporta anche la collaborazione con le scuole superiori. Collaborazione con le scuole presenti nel territorio. 10 5. Curricolo, progettazione e valutazione 5.1 L’organizzazione del Curricolo Il curricolo verticale è stato predisposto dai gruppi disciplinari verticali avendo come riferimento i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali 2012. I docenti si sono confrontati, hanno riflettuto e hanno individuato i campi del sapere e gli obiettivi di apprendimento che rispondono ai bisogni formativi degli alunni. Nella scelta degli obiettivi di apprendimento si è tenuto conto di indicatori comuni dei processi cognitivi che i saperi essenziali di ogni disciplina mobilitano. INDICATORI DI PROCESSO DESCRITTORI Percepire individuare, riconoscere, ricavare le informazioni, implicite ed esplicite, in testi verbali, iconici, musicali, grafici. Confrontare esplorare, individuare, organizzare, classificare, ordinare, gerarchizzare, rappresentare, porre in relazioni informazioni e dati. Formulare ipotesi formulare ipotesi per scegliere tecniche, regole, procedure adatte alla comprensione e alla produzione di testi, prevedere sviluppi, operare inferenze, porsi domande utili ad attivare percorsi di ricerca, pianificare il proprio lavoro. Risolvere problemi saper scegliere ed utilizzare le strategie più adatte a risolvere problemi, comprendere ed interpretare testi di varia complessità, produrre testi (verbali e non verbali) adeguati agli scopi. I docenti hanno definito inoltre il curricolo trasversale in cui viene individuato un complesso di obiettivi e atteggiamenti non direttamente esplicitati nei curricoli disciplinari, che la scuola contribuisce a promuovere. Il curricolo trasversale ha una relazione con le competenze chiave per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea (Raccomandazioni del 18 dicembre 2006). Gli obiettivi formativi trasversali afferiscono all'area socio-affettiva, all'area meta cognitiva e a quella cognitiva. 11 I docenti scelgono i contenuti, le situazioni ed i contesti di apprendimento, effettuano le scelte metodologiche per l'attivazione dei processi di apprendimento, aderendo ad una didattica partecipata, attiva, meta cognitiva centrata sullo studente. La scuola dell’infanzia promuove: il consolidamento dell’identità lo sviluppo dell’autonomia l’educazione alla cittadinanza l’acquisizione delle competenze in rapporto ai campi di esperienza: - Il sé e l’altro - Il corpo e il movimento - Immagini, suoni e colori - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo La Scuola Primaria Promuove l’alfabetizzazione culturale di base. Offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose della persona. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, indispensabili per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La scuola secondaria di primo grado: Realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà, come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Favorisce l’organizzazione delle conoscenze nella prospettiva di un sapere integrato e padroneggiato. Promuove lo sviluppo in senso ampio e trasversale delle competenze acquisite nell’ambito delle singole discipline. Elabora percorsi dipartimentali per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. 5.2 La progettazione didattica I docenti elaborano una programmazione comune per classi parallele nella scuola primaria e per dipartimenti nella scuola secondaria di I grado. Utilizzano criteri comuni di valutazione e prove strutturate di italiano e matematica per classi parallele nella scuola secondaria di I grado. La scuola progetta e realizza progetti didattici di ampliamento dell’offerta formativa. 12 In orario curricolare Lettura e biblioteca Psicomotricità Laboratorio Manipolativo – Espressivo Prevenzione e recupero della dispersione scolastica e promozione del successo formativo Inclusione alunni disabili Inclusione alunni stranieri Continuità Scuola al cinema Il “Massimo” della scuola Educazione musicale Educazione ambientale Educazione alla salute Educazione stradale Educazione alla legalità e alla cittadinanza AddioPizzo Gare di matematica Intercultura e laboratori L2 Sport a scuola Sicurezza Progetti PON 2007/2013 FESR “Un avventura in classe con il notebook” “Se faccio capisco” – scienze ”Impariamo in modo nuovo” – informatica ”L’Inglese intorno a noi” Laboratorio musicale “Una LIM per tutti” Attività alternative alla religione cattolica Scopriamo l’arte Leggiamo insieme Attività musicali In orario extracurricolare SCUOLA PRIMARIA Laboratorio Piccoli esploratori Laboratorio per l’inclusione Laboratorio di scienze Laboratorio Creatività Laboratorio “Io disegno e creo” Attività sportiva (ginnastica ritmica) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Laboratori di latino/greco Laboratorio musicale Laboratori per l’inclusione Laboratori per il recupero e il potenziamento della lingua italiana. Laboratori di scienze Attività sportiva (Pallavolo, ginnastica ritmica). Progetti PON 2014/2020 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave in Lingua italiana Matematica Lingua Inglese Scienze Musica La Scuola organizza visite guidate in Città e Provincia, viaggi d’istruzione in Sicilia. 13 5.3 Progetto Sicurezza La Scuola ha redatto un documento di Valutazione dei rischi, con il relativo piano di miglioramento e di evacuazione in caso di emergenza (normativa sulla sicurezza Legge 81/2008). In tutti gli ambienti è esposta una piantina che mostra la via di fuga ed il percorso per raggiungere il luogo di raccolta. Almeno due volte l’anno, viene simulata l’evacuazione dell'edificio che impegna tutto il personale e gli alunni. Le attività relative alla sicurezza confluiscono in un “Progetto Sicurezza” che coinvolge l’intero personale in azioni a tutela della salute e sicurezza degli allievi, dell’utenza e dei lavoratori. Il piano ha una significativa ricaduta sulle attività didattiche ed educative, in quanto i docenti non si limitano a far esercitare gli alunni nelle procedure di evacuazione dall’edificio, ma sollecitano apprendimenti relativi: all’autocontrollo, oltre che alla perizia, in situazioni di rischio; alla corretta interpretazione dei simboli, delle piantine e dei percorsi di fuga; alla stesura di regolamenti necessari per la sicurezza; alla conoscenza di fattori di rischio e di norme di comportamento in vari contesti di vita. La scuola predispone ogni anno un piano per la formazione del personale sulla sicurezza. 5.4 Criteri per la partecipazione degli studenti alle attività laboratoriali A tutti gli allievi deve essere offerta la possibilità di accedere ad almeno una delle attività dei laboratori. Pertanto, in caso di richieste più numerose della capienza di ciascun laboratorio, il Collegio dei docenti ha adottato i seguenti criteri per la selezione dei partecipanti: Ogni alunno potrà frequentare un solo laboratorio su richiesta della famiglia e su parere dei docenti. Se le richieste per il medesimo laboratorio supereranno il numero massimo consentito, si procederà al sorteggio. I laboratori che prevedono uscite coinvolgeranno, per la sicurezza e una migliore organizzazione, le classi dei docenti che gestiscono il laboratorio stesso. 5.5 Visite guidate e viaggi d’istruzione L’Istituto riconosce alle attività inter-para ed extra scolastiche, grande valenza culturale, didattica e formativa. Tali attività hanno le seguenti finalità: conoscere e salvaguardare il patrimonio storico, artistico e ambientale del territorio regionale. approfondire conoscenze e rielaborare esperienze vissute. 14 L’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione deve rispettare i criteri generali espressi dai Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione. Nella scuola dell’infanzia e primaria si prevedono uscite e visite guidate nell’ambito della provincia o delle province vicine della durata massima di un’intera giornata. Per la scuola Secondaria di primo grado sono previste uscite nel territorio regionale che possono prevedere fino ad un massimo di tre o quattro pernottamenti. 5.6 Progetti PON –FSE-FESR Coni Fondi Strutturali Europei PON/FESR 2007/2013 “Ambienti per l’apprendimento” la scuola ha realizzato i seguenti ambienti per l’apprendimento: PLESSO “GIOVANNI XXIII”: B-1-FESR-2007-1586 Laboratorio mobile per l’insegnamento delle scienze sperimentali “Se faccio capisco”, fondi FESR annualità 2007/2008; A-1-FESR-2008-797 Laboratorio di informatica “Impariamo in modo nuovo” B-1.B-FESR-2008-741 Laboratorio linguistico “L’inglese intorno a noi”; C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1180, C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-735 Asse II “Qualità degli ambienti scolastici” “Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti” che prevede la sostituzione degli infissi e alcuni adattamenti edilizi antincendio; A-1-FESR-06 POR SICILIA 2012-1188 “Una LIM per tutti”; E-1-FESR-2014-1713 “Potenziamento degli ambienti per l’autoformazione degli insegnanti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche”. PLESSO ”GIUSEPPE PIAZZI”: B-1.C-FESR-2008-741 - Laboratorio musicale A-1-FESR-06 POR SICILIA 2012-1188 “Una LIM per tutti”. E-1-FESR-2014-1713 “Potenziamento degli ambienti per l’autoformazione degli insegnanti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche”. Progetti PON-FSE 2014-2020 Al fine di migliorare l’efficacia formativa e la qualità delle strutture scolastiche, la scuola promuove strategie di rafforzamento delle attività di insegnamento/apprendimento, in funzione dell’innalzamento dei livelli di competenza degli studenti. Tali strategie saranno realizzate attraverso: l’attivazione di percorsi laboratoriali per gli alunni; la formazione del personale; la sperimentazione di metodologie didattiche innovative; 15 il miglioramento della funzionalità delle strutture e delle attrezzature. La scuola, accogliendo le spinte innovative promosse dal Ministero e in linea con gli obiettivi della conferenza di Lisbona, aderisce ai Programmi Operativi Nazionali 2014/2020 “Competenze per lo sviluppo” ed “Ambienti per l’apprendimento”, attraverso la redazione dei Piani Integrati al POF. 5.7 Valutazione come processo La valutazione è un processo che accompagna costantemente l’esperienza didattica. Essa è: Diagnostica, mediante i test d'ingresso, da parte dei singoli docenti e del CdC, per adattare la programmazione alla fisionomia della classe. Formativa, successiva ad una verifica sia nei riguardi degli alunni sia dell'azione docente, tesa alla rimozione di situazioni di disagio ed alla promozione del potenziamento di capacità ed attitudini. Sommativa quadrimestrale, al cui interno si provvederà alla valutazione espressa in decimi, con riferimento ai livelli raggiunti rispetto agli obiettivi disciplinari. Finale, in cui il CdC terrà presenti i dati della valutazione formativa, insieme ai processi attivati e alle competenze raggiunte. Inoltre, si tiene conto dei progressi registrati in relazione alla situazione di partenza, di eventuali difficoltà, dell'impegno, dell'interesse mostrato. 16 Secondo quanto previsto dal D.P.R. 122/2009, alla fine della classe quinta primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado, viene redatta la certificazione delle competenze progressivamente acquisite dall’alunno. I docenti della scuola - in sede di consiglio d’interclasse, nella scuola primaria, e di dipartimento disciplinare, nella scuola secondaria adottano criteri comuni di valutazione e anche nella correzione delle prove strutturate per classi parallele. La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato. Per l’esame conclusivo del primo ciclo, possono essere predisposte prove di esame differenziate comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti. Dette prove hanno valore equivalente a quelle ordinarie ( art.9, D.P.R. 122/2009). Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento, la valutazione effettuata in sede di esame conclusivo del primo ciclo deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive. A tal fine, vengono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (art. 10,D.P.R. 122/2009). Nella scuola secondaria eventuali insufficienze, in una o più materie, se ritenute dal C.d.C. passibili di recupero, comporteranno l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato con la dicitura in nota sulla scheda “6voto di consiglio” ed un’ulteriore informazione alle famiglie mediante lettera. La legge 30 ottobre 2008 n. 169 ha reintrodotto nella scuola primaria e secondaria di primo grado la valutazione delle materie espressa in voti numerici ed il voto di comportamento, espresso attraverso un giudizio sintetico nella scuola primaria e il voto in decimi in quella secondaria. Per la valutazione del comportamento si tiene conto dei seguenti INDICATORI: livello di integrazione nella classe e nella scuola, inteso soprattutto come modalità di interazione con i pari e con gli adulti rispetto delle regole gestione e cura del materiale, degli arredi, degli attrezzi, dei locali scolastici partecipazione, attenzione, impegno ed interesse regolarità della frequenza. 5.8 Criteri di valutazione per gli esami di fine ciclo Per formulare i giudizi di ammissione agli esami conclusivi, il Consiglio di Classe valuta il livello di maturazione raggiunto nel triennio, lo sviluppo di capacità logiche ed espressive, l’acquisizione dei contenuti anche a livello multidisciplinare, le capacità operative, nell’ottica dei ritmi di apprendimento, della situazione iniziale e delle reali possibilità di ciascun alunno. 17 Negli anni scorsi sono stati elaborati dai gruppi disciplinari i seguenti criteri orientativi di valutazione relativi alla conduzione dell’esame di Stato: a) Prova scritta di Italiano Le tracce dei compiti indicativamente riguarderanno: Esperienze di vissuto personale o fantastico, in forma discorsiva oppure di lettera, diario o racconto. Proposta di redazione di un testo argomentativo o di un articolo di cronaca. Esperienze maturate a scuola (tematiche interdisciplinari, attività svolte o percorsi di approfondimento e/o ricerca) sotto forma di relazione. Criteri di valutazione: Coerenza con la traccia. Completezza espositiva ed eventuale originalità creativa. Correttezza ortografica e morfosintattica, ricchezza lessicale. Prova scritta di Matematica Algebra: equazioni di 1° Problemi di geometria solida Probabilità Quesito di tecnologia Criteri di valutazione: Correttezza formale. Scelta della strategia risolutiva. Applicazione delle tecniche di calcolo. Rappresentazione grafica. b) Prove scritte di lingua inglese e di lingua francese • Comprensione di un brano. • Stesura di una lettera. • Redazione di un dialogo. Criteri di valutazione: • Conoscenza lessicale e morfosintattica. • Padronanza ortografica. • Comprensione del contenuto e organizzazione del testo. • Scioltezza del linguaggio. • Efficacia della comunicazione, pertinenza e coerenza. • Scioltezza del linguaggio. 18 In riferimento alla Prova Nazionale INVALSI, i docenti delle discipline coinvolte da tempo utilizzano prove strutturate di verifica quadrimestrale per tutte le classi, ed effettuano esercitazioni/simulazioni per le classi terze. c) Criteri per il colloquio d’esame Per le prove orali, allo scopo di aiutare i ragazzi a superare l’impatto emozionale e per creare un clima disteso che possa mettere a proprio agio, si inizierà chiedendo un argomento particolarmente approfondito, oppure un itinerario di collegamenti a livello multidisciplinare. Saranno oggetto del colloquio anche le esperienze didattiche realizzate durante il corso dell’anno, specie quelle riguardanti le attività di laboratorio. Nel corso del colloquio si privilegerà la visione d’insieme, evitando l’accertamento puntiglioso dei singoli contenuti disciplinari . Durante il colloquio orale si dovranno accertare: I livelli di conoscenza dei contenuti. La capacità di rielaborare ed operare collegamenti. La chiarezza espositiva e la proprietà dei linguaggi. 5.9 L’autoanalisi d’Istituto e il Monitoraggio POF Come stabilito dalla Direttiva MIUR n. 11 del 18 settembre 2014 sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16, la Scuola è dotata di un nucleo di autovalutazione, composta dalla Dirigente, dalle docenti referenti per la valutazione e da alcuni docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti, con il compito di compilare un Rapporto di autovalutazione (RAV). Nel RAV saranno forniti i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie). L’Unità di valutazione inserirà i dati in una piattaforma. Gli stessi dati verranno restituiti con valori di riferimento esterno definiti "benchmark", per confrontarli con le altre istituzioni scolastiche e avviare il processo di autovalutazione e miglioramento. Individuate le aree forti o deboli, verranno elaborate le priorità strategiche con i relativi obiettivi di miglioramento. Successivamente il RAV dovrà essere pubblicato sul portale "Scuola in chiaro", con la situazione fotografata e il piano di miglioramento. L’Autoanalisi d’Istituto rappresenta dunque l’assunzione di responsabilità di tutti i soggetti che operano nella scuola, nell’ottica del miglioramento e del confronto continuo con i bisogni del territorio e della società e con quanto indicato nel Piano dell’Offerta Formativa. 19 Per il corrente anno scolastico l’Istituto comprensivo continuerà ad applicare il modello di autovalutazione FARO. La valutazione esterna è effettuata dall’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione) per mezzo di: prove standardizzate per la misurazione dell’apprendimento degli studenti. Questionari di sistema per l’analisi della qualità del servizio scolastico. 20 6. Ambiente di apprendimento 6.1 Dimensione metodologica I docenti utilizzano oltre alla lezione frontale, la metodologia della ricerca, della mediazione in particolare il metodo Feuerstein, la didattica metacognitiva e quella laboratoriale. In particolare, la didattica laboratoriale contribuisce ad accrescere la motivazione, a favorire la socializzazione, l’interscambio, il confronto e la collaborazione. L’utilizzo delle strumentazioni tecnologiche, L.I.M. e computer è funzionale al processo di apprendimento-insegnamento. Il ruolo del docente si configura, dunque, come mediatore e facilitatore del processo di conoscenza, stimolatore dell’iniziativa, dell’autodecisione, del senso di responsabilità personale, dell’autonomia del processo di apprendimento. 6.2 Dimensione organizzativa PLESSO “Giovanni XXIII” SCUOLA DELL’INFANZIA Il plesso “Giovanni XXIII” è la sede della scuola Primaria e dell’Infanzia, gli alunni sono 667 Classi n. classi Alunni n. classi Alunni Prime 4 100 1 20 Seconde 6 150 Terze 6 140 Quarte 6 137 Quinte 5 130 TOTALE 27 657 1 20 PLESSO “Giuseppe Piazzi” Il plesso G. Piazzi è la sede della Scuola Secondaria di I grado, vi sono ubicati la presidenza e gli uffici della segreteria. Gli alunni sono 520 Classi numero Alunni Prime 7 170 Seconde 7 177 Terze 7 173 TOTALE 21 520 21 Organizzazione del tempo scuola Le attività didattiche si svolgono in 5 giorni settimanali per 33 settimane con inizio il 17 settembre 2014 e termine il 12 giugno 2015, secondo la seguente articolazione: PLESSO “GIOVANN I XXIII” Sezione infanzia 25 ore settimanali Scuola primaria 27 ore settimanali PLESSO “GIUSEPPE PIAZZI” Secondaria di I grado 30 ore Da lunedì a venerdì Da lunedì a giovedì Il venerdì Da lunedì a venerdì INGRESSO USCITA 8.30 13.30 8.30 14.00 8.30 13.30 8.00 14.00 La scuola primaria adotta una suddivisione oraria flessibile delle discipline: Religione: 2 ore per tutte le classi Musica: 1 ora per tutte le classi Arte e Immagine: 1 ora per tutte le classi Educazione Fisica: 2 ore per tutte le classi Tecnologia: 1 ora per tutte le classi Scienze: 2 ore per tutte le classi Matematica: 6 ore Italiano: 8/7 ore per le classi I e II; 6 ore per le classi III, IV e V Lingua inglese: 1 ora per le classi I; 2 ore per le classi II; 3 ore per le classi III, IV e V Storia e geografia: 3 ore per tutte le classi. 22 La scuola secondaria di I grado adotta il seguente piano di studio: Piano di studio scuola secondaria di primo grado Italiano 5 Approfondimento disciplinare 1 Storia 2 Geografia-Cittadinanza e Costituzione 2 Matematica 4 Scienze 2 Inglese 3 Francese 2 Tecnologia 2 Educazione Musicale 2 Arte e immagine 2 Scienze motorie 2 Religione 1 Il plesso “Giovanni XXIIIè dotato di: 1 aula adibita a palestra - Aula d’Informatica - Apparecchi televisivi Fotocopiatrici- Macchine fotografiche digitali- Videocamere - Registratori – Videoregistratori- videoproiettore - N. 11 postazioni in aula informatica - n. 3 postazioni in auletta multifunzionali– Stampanti –Scanner Episcopio – Biblioteca - Videoteca - Impianto stereo HI-FI - Laboratorio scientifico mobile (microscopi, sismografo, kit per esperimenti di fisica) N. 23 Lavagne Interattive Multimediali fisse Il plesso “G. PIAZZI” è dotato di: Auditorium - Palestra coperta - Museo storico tecnologico e biblioteca di antichi volumi – biblioteca scolastica – Videoteca - Centraline mobili di postazione multimediale - Collegamento da ogni aula ad internet - Sala di registrazione professionale con sistema integrato digitale (due computer macbook, un banco di regia, un parco microfoni ad alta sensibilità, due tastiere multimediali e un pianoforte) N. 21 Lavagne Interattive Multimediali fisse - Apparecchi televisivi – Fotocopiatrici - Macchine fotografiche digitali - Videocamere - Registratori - Videoregistratori Videoproiettori. 23 Organigramma e Funzioni Dirigente scolastico: Prof.ssa Aurelia Patanella DOCENTI n. 111 “Giovanni XXIII” 52 docenti Docente di scuola dell’infanzia Docenti di scuola primaria Docente di lingua inglese specialista Religione cattolica Docenti di sostegno scuola primaria 1 36 1 3 11 “G. Piazzi” 59 docenti Docenti di Lettere Docenti di lingua inglese e francese Docenti di matematica e scienze Docenti di tecnologia Docenti di musica Docenti di arte Docenti di scienze motorie Docenti di religione Docenti di sostegno 13 7 7 3 3 3 4 2 17 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Dr.ssa Loredana Pizzullo Personale Ata Assistenti amministrativi Assistente tecnico Docenti utilizzati in assistenza amministrativa e didattica Collaboratori scolastici statali Collaboratori delle COOP Assistenti H del Comune 6 1 2 12 5 5 Staff Dirigenziale Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico: Doc. Rosalba Sciascia Doc. Margherita Bonanno 24 Funzioni strumentali Area 1 Coordinamento della progettazione Doc. Rosalia Faia generale di istituto e delle Doc. Claudia Alessandro programmazioni curricolari e curricolo verticale Gestione e coordinamento degli strumenti di valutazione. Autoanalisi di istituto. Area 2 Doc. Paola Catalano Doc. Vincenza Maltese Area 3 Formazione ed aggiornamento Doc. Andrea Fossati Organizzazione e gestione delle comunicazioni multimediali e delle attività informatiche della scuola Area 4 Integrazione e recupero degli alunni Doc. Tiziana Rita Caruso disabili, con D.S.A. e con B.E.S. Doc. Concetta Matilde Caruso Sostegno agli alunni - sportello genitori - supporto ed orientamento alle famiglie. Area 5 Doc. Angela Maria Sapienza Coordinamento delle attività di progettazione e realizzazione delle Doc. Maria Oliva Caldarella attività inter-para-extra scolastiche (viaggi e visite d’istruzione). Responsabile organizzativo Plesso “Giovanni XXIII” : Ins. Tiziana Caruso Responsabile Sito WEB: Ins. Giulia Bruno Sportello di ascolto Nel plesso Giovanni XXIII è attivo uno Sportello d’ascolto per i docenti e i genitori al fine di prevenire le diverse fenomenologie di dispersione scolastica e promuovere il successo formativo. Lo sportello, è tenuto dalle docenti Margherita Bonanno, nei giorni di : - Lunedì dalle 11,00 alle 13,00 - Mercoledì dalle 10,00 alle 11,00 - Giovedì dalle 7,30 alle 8,25 Tiziana Caruso, il venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13,00 previo appuntamento. 25 Organigramma funzionale Del POF fanno parte integrante i seguenti allegati: 1. Piano delle attività Docenti (all. 1) 2. Piano delle attività ATA (all. 2) 3. Contratto formativo scuola famiglia (all. 3) 4. Protocollo d’Accoglienza (all. 4) 5. Informativa privacy (all. 5) 6. Curricolo Verticale (all.6) 26 Indice Presentazione Pag.2 1. L’ Istituto Comprensivo Pag.3 2. Contesto Pag. 4 2.1 Contesto e risorse Pag. 4 2.2 Integrazione con il territorio Pag. 5 2.3. Rapporti scuola-Famiglia e condivisione del progetto Pag.5 formativo. 2.4 Risorse professionali Pag.6 3. Offerta formativa Pag.8 3.1 Principi Guida Pag.8 4. Accoglienza, inclusione e continuità educativa Pag. 9 4.1 L’accoglienza 4.2 Inclusione degli Alunni e promozione del successo formativo 4.3 Continuità e orientamento Pag. 9 Pag.9 5. Curricolo, progettazione e valutazione Pag. 11 5.1 L’organizzazione del Curricolo 5.2 La progettazione didattica 5.3 Progetto Sicurezza 5.4 Criteri per la partecipazione degli studenti alle attività laboratoriali 5.5 Visite guidate e viaggi d'istruzione 5.6 Progetti PON-FSE-FESR 5.7 La valutazione come processo Pag. 11 Pag. 12 Pag. 14 Pag.14 Pag. 10 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16 27 5.8 Criteri di valutazione degli esami di fine ciclo 5.9 L'autoanalisi d'Istituto e il monitoraggio del POF Pag.17 Pag.19 6. Ambiente di apprendimento Pag. 20 6.1 Dimensione metodologica 6.2 Dimensione organizzativa Pag.20 Pag. 20 28