OPEN DAY PER IL MIGLIORAMENTO SNV
MIUR Nota n.7904, 1 sett. 2015 –
RAV e primi orientamenti per il Piano di Miglioramento
PdM - Risultati nelle prove standardizzate nazionali
di Anna Maria Benini & Giovanna Chiricosta
4 novembre 2015 ore 14,00 – 18,00 presso il Liceo Sabin di Bologna
introduzione ai lavori
7904.01-09-2015
A partire dall'inizio dell'anno scolastico 2015/16 tutte le scuole (statali e paritarie) sono
tenute a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi
connessi alle priorità indicate nel RAV.
Responsabile
del processo il
DS
RAV-UVA
PdM-Nucleo
Interno di
Valutazione
PdM-Nucleo
Interno di
Valutazione
• favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica
• valorizzare le risorse interne
• incoraggiare la riflessione dell'intera comunità scolastica e promuovere percorsi di
innovazione
• promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento
Orientamenti per la predisposizione del PdM
A -Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento
RAV
punti di forza/debolezza
(4 aree ) esiti e (7 aree) processo
1/2 priorità su una o due aree per il miglioramento
obiettivi di processo (osservabili e/o misurabili)
traguardi da raggiungere
Nessi
processi / traguardi
impatto / fattibilità di ogni processo
ottimizzazione risorse umane e finanziarie per il miglioramento
B - Pianificare le azioni
Obiettivi
pianificazione delle azioni
quadro di riferimento per definire le risorse
umane e finanziarie
dettagli delle azioni/tempi/risultati attesi/indicatori per
monitoraggio (stato di avanzamento e sul raggiungimento dei risultati previsti)
C- Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM
Nucleo Interno di Valutazione
verifiche periodiche PdM,
aggiornare il loro RAV
D - Documentare l'attività del nucleo di valutazione
Documentazione Nucleo Interno di Valutazione
Dirigente scolastico
comunità scolastica.
LE 4 sezioni del PdM
1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità
individuate nella sez. 5 del RAV
•
•
•
Verificare la congruenza tra gli ob. di processo e priorità/traguardi
Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Ridefinire l’elenco degli ob. di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del
processo e le modalità di misurazione dei risultati
2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti
•
•
Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo
termine
Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati
•
•
•
Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
Definire i tempi di attuazione delle attività
Programmare il monitoraggio periodico dello stati di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di
processo
4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo
Interno di Valutazione
•
•
•
•
Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Descrivere le modalità di diffusione dei risulati del PdM sia all’interno si all’esterno dell’organizzazione
scolastica
Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Valutazione
Le prove standardizzate all’interno del RAV e del PdM
Le priorità e quindi i traguardi del PdM vanno individuati nelle aree di esito degli
studenti; del resto il criterio di qualità per la scuola è «garantire il successo
formativo» degli alunni, cioè il raggiungimento dei livelli essenziali di competenza
Prove esterne standardizzate – sono relative a lettura/grammatica e matematica,
competenze di base che hanno riflessi sull’apprendimento delle altre discipline
- poggiano su Quadri di Riferimento preventivamente resi noti
- garantiscono univocità di lavoro per gli studenti e risultati confrontabili (validità e
attendibilità della rilevazione, sotto la responsabilità dei docenti)
- presentano livelli di difficoltà diversi – esplicitamente dichiarati – e sono
classificati per temi e per processi prevalenti di apprendimento
- sono costituiti da prove chiuse (con distrattori calibrati su errori e misconcetti più
diffusi) e da prove aperte
- l’analisi degli item commentati, con le varie caratteristiche e i risultati ottenuti,
consente di discriminare diversi livelli di competenza (anche trasversale o
motivazionale) e avere indicazioni per un ritorno didattico
La restituzione dei dati, molto ricca, dovrebbe essere analizzata da un piccolo
gruppo di docenti, anche di altre discipline e presentata alla collegialità come
contributo alla rielaborazione di un curricolo di scuola per competenze
Dai dati restituiti verso l’individuazione di traguardi e
obiettivi di processo correlati
Risultati nelle prove di Italiano e di Matematica
Punteggi:
della scuola,
delle classi,
differenze
rispetto a scuole
con ESCS simile
Condivisione curricolo di scuola per
competenze
Condivisione criteri di valutazione
Condivisione metodologie e progetti
Valorizzazione dipartimenti disciplinari
Formazione delle classi
Assegnazione docenti alle classi
Formazione dei docenti
Documentazione e diffusione
……………
Risultati nelle prove di Italiano e di Matematica
Cheating
Alunni stranieri
(1° 2° generaz.)
Alunni ripetenti
Formazione, motivazione docenti
Formazione classi –
Integrazione/individualizzazione –
Italiano L2 – Raccordo territorio e
servizi - Condivisione competenze
essenziali - Formazione docenti
Condivisione competenze essenziali,
criteri e valenza formativa valutaz.ne –
Attività laboratoriali – Recupero –
Formazione classi – Formazione
docenti
Risultati nelle prove di Italiano e di Matematica
Singoli item (per
temi e processi)
Serie storica
(tendenze)
Valorizzazione dipartimenti disciplinari
– Analisi QdR e processi
apprendimento – progettazione
disciplinare e pluridisciplinare continuità orizzontale e verticale
Orientamento in ingresso – Continuità
verticale – Raccordi col territorio –
Accoglienza docenti in ingresso –
Condivisione metodologie e
progettazioni - Documentazione e
diffusione
……………
Livelli di apprendimento degli studenti in Italiano e Matematica
Distribuzione
studenti nei livelli
(da 1 a 5)
Numerosità
studenti nei livelli
1-2, 3, 4-5
Variabilità esiti
Varianza dei
risultati fra e nelle
classi
Valorizzazione dipartimenti disciplinari
– Revisione progettazione anche per
competenze – Potenziamento e
recupero anche motivazionale –
apprendimento fra pari – gruppi di
lavoro - Formazione delle classi –
Assegnazione docenti alle classi
Rapporti con territorio e famiglie –
Formazione classi – Orientamento in
ingresso e continuità – Condivisione
curricolo di scuola per competenze,
metodologie, progettazioni e criteri
valutazione
CONDIVISIONE DEI SIGNIFICATI
CAF - TQM
PdM RAV
obiettivi, attori, tempi,
indicatori, procedure,
schede di controllo,
rapporti con altri
processi, snodi
organizzativi
Processi
Processo
centralina
fondano il miglioramento sull’analisi
dettagliata di ciò che avviene, su
misure con indicatori, analisi delle
cause e azioni di cambiamento mirate
(analisi di processo)
azioni (o sequenze di
azioni) che riguardano
la didattica e
l’organizzazione
contenuti
sono descritti (punti
deboli e punti forti) sono
valutati – le azioni di
cambiamento si fondano
su azioni intuitive e
dettate dall’esperienza
ELEMENTI INNOVATIVI NEI PROCESSI E
NELLE AZIONI:
CURRICOLARI
DISCIPLINARI
GESTIONE DELLA CLASSE E DEI GRUPPI
ORGANIZZATIVI
IN PARTENARIATO
nota 0007904.01-09-2015
tabella 2: Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio
dei risultati
In questa tabella vengono riportate dal sistema in modo automatico le priorità per il miglioramento individuate dalla scuola nella
sezione 5 del RAV e i relativi traguardi (v. tabella Priorità e Traguardi). La tabella va completata registrando al termine di ciascun
anno scolastico, il risultato effettivamente raggiunto a quel momento, misurato con gli specifici strumenti che la scuola ha
utilizzato per il monitoraggio interno, in modo da controllare se e in quale misura si sta progredendo in direzione dei traguardi
preventivati.
Esempio
Esiti degli
studenti
Priorità n. 1
Risultati nelle Riduzione della
variabilità tra le
prove
standardizzate classi e dentro ad
una stessa classe
(in riferimento alle
forti differenze di
risultati tra alunni
italiani e stranieri)
Traguardi
Migliorare del 12-3% le
performance in
matematica e
italiano nelle
prove
Risultati
Risultati
Primo anno Secondo
anno
Risultati
Terzo anno
nota 0007904.01-09-2015
tabella 3: Relazione tra obiettivi di processo, aree di processo e priorità di
miglioramento
La tabella del RAV relativa agli obiettivi di processo contiene la descrizione di quest'ultimi (qui integralmente
riportata) e indica le connessioni con le rispettive aree di processo. La presente tabella richiede di esplicitare,
apponendo una "X" nelle apposite colonne, anche le connessioni con le priorità individuate, in modo da
evidenziare le relazioni tra gli obiettivi di processo, le aree coinvolte e le direzioni strategiche di miglioramento
scelte.
Esempio
Aree di processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Obiettivi di processo
Priorità
(Revisionare,Progettare,Programmare,
Predisporre, Ripensare, Organizzare….)
1
1 Rielaborare una struttura di
x
programmazione e valutazione in
verticale e in orizzontale per facilitare la
definizione dei singoli piani di lavoro
2
3
4
2
Aree di processo
Obiettivi di processo
(Revisionare,Progettare,Programmare,
Predisporre, Ripensare, Organizzare….)
Ambiente di
apprendimento
1
2
3
4
Inclusione e
differenziazione
1
2
3
4
Continuità e
orientamento
1
2
3
4
Priorità
1
2
Aree di processo
Obiettivi di processo
Priorità
1
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
1
2
3
4
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
1
2
3
4
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
1
2
3
4
2
nota 0007904.01-09-2015
tabella 4: Pianificazione operativa e monitoraggio dei processi
elementi innovativi nei processi e nelle azioni: curricolari, disciplinari, gestione della classe e dei gruppi,
organizzativi, in partenariato
Il raggiungimento di ciascun obiettivo di processo richiede la previsione e la realizzazione di una serie di azioni tra loro connesse e
interrelate, oltre all'individuazione dei soggetti responsabili dell'attuazione e delle scadenze. La tabella, replicata per ciascun obiettivo
di processo, riassume in modo sintetico chi-dovrebbe fare- che-cosa-entro-quando, in base alla pianificazione stabilita nel PdM.
Le azioni vanno indicate a un livello di dettaglio tale da esplicitare i compiti assegnati a ciascun soggetto coinvolto. Per la definizione
delle azioni attribuite alla specifica responsabilità operativa del dirigente scolastico ci si potrà avvalere del Repertorio DS/RAV
predisposto da un apposito gruppo di lavoro dell'INVALSI. I dati da riportare nella quarta, quinta e sesta colonna sono funzionali al
monitoraggio e alla regolazione in itinere dei processi, mediante il confronto tra i valori di risultato attesi e quelli effettivamente rilevati.
Esempio
Priorità : Riduzione della variabilità tra le classi e dentro ad una stessa classe (in riferimento alle forti differenze di risultati tra
alunni italiani e stranieri)
Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione
Obiettivo di processo: Rielaborare una struttura di programmazione e valutazione in verticale e in orizzontale per facilitare la
definizione dei singoli piani di lavoro
Azioni
previste
Soggetti
responsabili
dell’attuazion
e
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi
per ciascuna
azione
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti per
ciascuna
azione
Incontri collegiali
e di sintesi
Responsabili di
dipartimento, di
classi parallele e
dell’area alunni
stranieri (ex FS)
2 mesi/un anno
Programmazioni
e valutazioni
comuni
confrontabili con
IN e INVALSI
Rendere più
flessibile il
curricolo e la
valutazione
……
Dati
confrontabili
all’interno e
all’esterno su
due dimensioni
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PdM Risultati nelle prove standardizzate nazionali