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GRATIS
www.estro-verso.net
N°18 - 1 giugno 2012
Nella foto: Museo della Città e del Territorio - Via di Porta Marchetta, 2 Vetralla (VT)
Kultura, il Bollettino elettronico gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso per la Promozione dell’Arte e della Cultura diffuso via email ad oltre 7000 utenti.
Per inviare articoli, iscriversi o cancellarsi dalla newsletter, scrivere a: [email protected]
Associazione Estro-Verso - Presidente: Giancarlo Bruschini [email protected]
Per associarti, visita il nostro portale e scarica lo Statuto: www.estro-verso.net
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REDAZIONALE
REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini
Cambiare nome, di questi tempi, è cosa facile e ce lo
insegnano i vari partiti (sic). Ma il nostro non è un
rimpasto (come spesso avviene), desideriamo semplicemente far uscire questo giornale elettronico fuori
dalle mura di “casa nostra”, dall’associazione EstroVerso, e renderlo un po’ di tutti, cioè offrirlo a quegli
esponenti del mondo della cultura che, attraverso di
esso, vogliano dar voce e visibilità alle proprie ed
altrui iniziative. Il suo nome lo identificava in modo
troppo univoco con noi, quindi da qui l’idea di ribattezzarlo, anche in vista del successo che sta vivendo e dei consensi che riceve quotidianamente. Anche
la sua non periodicità è motivata: non vogliamo intasare la posta dei nostri amici con invii continui e massicci: l’intento è quello di proseguire con lo stile di
sempre, entrando sottovoce, senza fare spam. Noterete subito la differenza: più articoli, più nomi, più
sostanza ed una impaginazione meno classica e più
elegante. Lo scopo del giornale è quello di offrire
maggiore visibilità e notorietà ad Autori ed Artisti, a
tutti coloro che hanno nel sangue e nel cuore l’Arte e
la Cultura, a coloro che intendono uscire allo scoperto ed approdare altrove. Vogliamo offrire spazi gratuiti anche alla media e piccola editoria, affinché
attraverso queste pagine possano proporre le loro
iniziative ad un maggior numero di potenziali autori.
Vogliamo offrire spazi a chi vive facendo musica, ai
musei (pubblici e privati) troppo spesso dimenticati,
agli operatori di cinema e teatro... Parlando ogni giorno con Editori ed Autori, ci rendiamo conto delle difficoltà intrinseche in cui versa il settore in questi ultimi
anni, mentre dall’altro lato, cioè dalla parte dei go-
vernanti, non arrivano risposte concrete ed aiuti. Se anche
voi, come noi, credete nella possibilità di unire le voci in un
coro unico e potente, squillante e diretto, aiutateci/vi a fare
da Eco, collaborando attivamente alla diffusione ed alla
realizzazione di queste pagine, inviando proposte ed articoli al nostro indirizzo e-mail: [email protected] Nessuno di
noi vi chiederà mai un centesimo, così come non vi sarà
chiesto, per partecipare, di aderire alla nostra associazione.
Ciò che invece chiediamo è solo di diffondere queste pagine a chi, come noi e voi, ha voglia di riceverle. La nostra
Costituzione tutela in modo straordinario le Associazioni
Culturali, ma spesso (troppo spesso) ogni associazione vive
le proprie attività in modo isolato. Cooperiamo insieme e
diffondiamo l’arte e la cultura italiana, unica vera forza che
ci rende fieri di appartenere a questo popolo.
Proponetevi, quindi, con le vostre rubriche, con i vostri
articoli, lettere, comunicati, recensioni, attività artistiche,
poesie e date sfogo alla vostra creatività.
INVIA LA FOTO DI
UNA TUA OPERA PER
LA COPERTINA DEL
PROSSIMO NUMERO
[email protected]
Giancarlo Bruschini è nato a Roma e vive nella Tuscia Viterbese. Ricercatore, Autore ed Artista ha
scritto 5 libri: “La pietra filosofale; Aloe, il giglio del deserto; Prossimo all’imbrunire, L’Anello mancante e D’imene in meglio. E’ il fondatore dell’Associazione no-profit Estro-Verso per la Promozione dell’Arte e della Cultura e della webTV Kultura, online dal 2008. Ideatore del Giornale web Estro
-verso, in seguito denominato Kultura, intende condividere e diffondere l’Arte e la Cultura Italiana
nel mondo. Giancarlo Bruschini è anche su Facebook - Per contatti: [email protected]
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Concorso di poesia “ELEGIE”
dalla Redazione di Estro-Verso
– REGOLAMENTO:
Estro-Verso, Associazione no-profit per la promozione
dell’Arte e della Cultura, per sostenere e promuovere gli
Autori contemporanei, organizza l’Antologia di Poesia a
tema libero in lingua italiana dal titolo: ELEGIE, invitando
gli Artisti contemporanei ad esprimersi attraverso la propria manifestazione artistica.
1 La partecipazione è gratuita, aperta a tutti e senza limiti
d’età. Per i minorenni si richiede liberatoria/
autorizzazione da parte di un genitore/tutore;
2 Gli Artisti dovranno inviare una sola poesia, via email,
all’indirizzo [email protected]
Una e-mail di conferma verrà inviata in modo automatico
a conferma dell’avvenuta ricezione ad ogni Autore;
3 NON saranno ammesse Poesie che possano essere considerate lesive o offensive alla morale, alla religione, alla
politica, che inneggino al razzismo, che diffamino persone, i valori della Costituzione, con contenuti osceni/
pornografici o ritenuti volgari, sessisti o discriminatori;
4 L’Autore dovrà inviare un solo componimento, inedito
ed in lingua italiana, non precedentemente inserito in
antologie, blog, siti o forum, il cui contenuto dovrà rientrare in un’unica pagina in formato A5, comprensivo di
titolo. Il file dovrà essere obbligatoriamente in formato
doc, docx, rtf o txt, con carattere Times New Roman dimensione 12 colore nero. I testi che conterranno errori
ortografici, che risulteranno illeggibili o che presenteranno un contenuto offensivo e/o ritenuto non idoneo, non
saranno inclusi nell’Antologia; Non verranno accettati
testi scritti a mano, in formato fotografico o pdf. Prima di
inviare il materiale, agli autori è richiesta di verificare
l’esatta ortografia, poiché non saranno ammesse variazioni o correzioni.
5 L’Autore dovrà riportare nella e-mail i propri dati personali: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo ed
e -mail, allegando la seguente dichiarazione:
Dichiaro che la poesia (titolo: ............................) è mia
opera originale inedita e mai premiata. Acconsento alla
sua eventuale pubblicazione e presentazione in pubblico
e alla utilizzazione dei miei dati personali ai sensi del
D.Lgs.n. 19 6 del 30 giugno 2003.
6 Le Poesie prive di titolo o con la dicitura “senza titolo”
non saranno consegnate alla Giuria del Premio;
7 Una volta inviata l’Opera con la liberatoria allegata, il
partecipante NON potrà richiedere l’esclusione dal Concorso o la correzione di dati o testi;
8 I tutori dei partecipanti che non avranno raggiunto la
maggiore età al momento della partecipazione al Concorso, dovranno allegare una liberatoria firmata, che
potrà essere inviata in formato pdf all’indirizzo email:
[email protected];
9 Le Poesie inviate per posta e in formato cartaceo non
saranno ammesse al Concorso;
10 La redazione declina ogni responsabilità sulla legittimità e la proprietà delle opere inviate;
11 L’Artista si assume la piena responsabilità del materiale inviato;
12 Fatta salva la proprietà intellettuale che rimane a
capo dell’artista, ESTRO-VERSO si riserva il diritto all’utilizzo esclusivo dei componimenti selezionati per la realizzazione di un’Antologia dal titolo “ELEGIE” e per la
diffusione attraverso la webtv, manifestazioni culturali,
siti Internet ed ogni altro possibile ausilio, anche esterno
all’associazione, atto a valorizzare e diffondere le opere
stesse ed i relativi Autori;
13 Le Poesie escluse dal Concorso non saranno utilizzate
per nessun altro fine;
14 Al termine della selezione a tutti i partecipanti verranno inviate, allo stesso indirizzo e-mail con cui hanno
inoltrato il materiale, comunicazioni sulle varie fasi del
Concorso;
15 L’opera inviata dovrà appartenere ad un singolo. Non
si accetteranno quindi opere i cui diritti apparterranno a
più persone;
16 Una giuria (composta da qualificati membri della nostra associazione - esclusi dal concorso) valuterà i lavori
e selezionerà le Poesie ritenute idonee a insindacabile
giudizio;
17 Le poesie dovranno pervenire ENTRO e NON OLTRE
il 17 GIUGNO 2012 —(segue a pagina 3)
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Concorso di poesia “ELEGIE”
dalla Redazione di Estro-Verso
I PRIMI TRE SELEZIONATI, oltre ad una copia gratuita del
libro e del Diploma di merito, riceveranno l’adesione
gratuita alla Community per un anno, comprensiva di un
sito Internet personalizzato e ubicato sul portale
www.estro-verso.net. A tutti i partecipanti selezionati
ed inclusi nell’opera che ne faranno richiesta, (tramite
l’indirizzo [email protected]) verrà inviata una
copia dell’Antologia ELEGIE in formato cartaceo, per il
contributo stampa di 12 Euro. (Nessun obbligo di acquisto ). Il Diploma di merito verrà altresì inviato gratuitamente ai partecipanti selezionati ed inclusi nell’opera
che lo richiederanno alla redazione.
ISTRUZIONI PER L’INVIO DELLA LIBERATORIA:
(Stampa la liberatoria, firmala e scansionala al computer
con uno scanner per trasformarla in formato elettronico
(immagine jpg o documento pdf) da inviare congiuntamente alla tua poesia, via email, alla Redazione del Concorso: [email protected] (attenzione: la poesia
non dovrà essere inviata in formato fotografico o pdf,
ma come file di testo) DOWNLOAD FILE LIBERATORIA
AI PARTECIPANTI:
Kultura è lo strumento che utilizziamo per inoltrare gli
esiti dei concorsi artistici e letterari.
Effettua il download dei prossimi numeri per aggiornarti sull’andamento del concorso ELEGIE
I dati personali per la partecipazione al Concorso sono
indispensabili per garantire la proprietà intellettuale
delle opere che vengono inviate alla Redazione di
Estro-Verso. Non diffonderemo mai i tuoi dati a terzi e
non intaseremo la tua posta elettronica con Spam.
TUTTI I COMPONIMENTI SELEZIONATI VERRANNO
INSERITI ANCHE SUL FORUM ARTIST, NELLA SEZIONE
CONCORSI.
ELE-MENTI DI VITA
Copertina di
Cristina Mauri (Bellagio CO)
Titolo:
“ENERGIA VITALE”
Tutti i nominativi degli Artisti selezionati ed inclusi nell’opera sono pagina 2 del numero
17 del nostro giornale pdf . Per il download, clicca qui
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NEL MONDO DEL WEB
News culturali a cura di Alberto Saso
La memoria dell'acqua a Viterbo 2 giugno 2012
La nuova “chiara e fresca” raccolta di Giovanna Iorio viene presentata nel Palazzo dei Papi, il 2
giugno alle 17.30, a Viterbo.
http://farapoesia.blogspot.it/2012/05/la-memoria-dellacqua-viterbo-2-giu.html
La poesia di Mauro Germani
La poesia non ha protezioni, è senza difesa: non può e non deve averne. La sua forza sta nella nuda parola, nella sua necessità e nella sua verità. Dove non c’è rischio non c’è scrittura ha affermato … segue >> http://maurogermani.blogspot.it/2012/05/sulla-poesia.html
Beghine, anime libere in una società che cambia
Donna, bigotta, ignorante. Nel linguaggio comune sono queste le tre caratteristiche di una beghina, una figura rimasta ai margini dell’immaginario europeo, per lo più connotata in senso negativo, limitato, superato. Chi erano, in realtà, le mulieres pacis, le religiosae viventes, le pauperes
virgines che affollavano a gruppi i quartieri più popolosi delle città delle Fiandre e del Belgio fra
XII e XIII secolo? Di loro sappiamo che si muovevano “a stormi”, abitavano dentro “recinti”, veri e
propri villaggi incuneati nel tessuto urbano, sfamavano i poveri, curavano i malati, raccoglievano i
bambini abbandonati, assistevano i moribondi, davano sepoltura ai condannati a morte. Guadagnavano di che vivere con il proprio lavoro e gestivano i propri soldi in piena autonomia, ma ne
facevano un uso minimo, limitato Segue>>: http://cartesensibili.wordpress.com/2012/05/21/
renata-salvarani-beghine-anime-libere-in-una-societa-che-cambia/
Lettera dalla crisi
Lavoro per una ditta da molti anni, tra alti e bassi, e ho già affrontato cassa integrazione, crisi sindacale e non rappresentanza dei lavoratori ormai ridotti a contare solo su se stessi e a guardarsi
da delazione, cattiveria spicciola e a fare ogni giorno i conti con il confino in reparti pesanti, da
dove non si esce più. Una volta li si chiamava reparti punitivi, anche per la nocività da cui non ci
salvano i controlli dell’ASL. Segue a pagina 6 >>
Alberto Saso vive a Roma. Direttore di RAI 3 Molise per circa trent’anni, attualmente è il direttore
della nostra web Tv Kultura e curatore delle news culturali sul bollettino elettronico dell’Associazione
Estro-Verso. Puoi trovare i suoi articoli anche sul Forum Artist . Per contatti: [email protected]
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NEL MONDO DEL WEB
News culturali a cura di Alberto Saso
Voce per poeti differenziati http://www.festivalpoesia.org/2012/
BREVE INTRODUZIONE PER POETI DA DISCARICA
la prima cosa che ha capito il vero poeta da discarica è l’umiltà, credere di essere il miglior rifiuto
della discarica è quantomeno ridicolo
la seconda cosa che ha capito è che non verrà capito
la terza cosa che ha capito è che deve smettere di fingere di essere normale
il vero poeta da discarica non assomiglia a nessuno degli altri poeti
il vero poeta da discarica ha sempre una buona dose di autoironia
il vero poeta da discarica non si atteggia, non cambia tono di voce, se proprio non è necessario, non si eleva sulla punta dei piedi e soprattutto non annoia
il vero poeta da discarica sa che scrivendo non guadagnerà, quindi non scriverà mai
per guadagnare
i poeti che arricciano il naso quando sentono parlare di discarica non saranno mai poeti
NELLA FOTO: il Team del Progetto “RIACCENDIAMO I SOGNI DEI
GIOVANI”. Da sinistra: Diego Polani, Abiel Mingarelli, Giancarlo
Bruschini e Giovanni Francola.
Continua la presentazione negli Istituti Superiori del progetto benefico “Riaccendiamo i sogni dei giovani”, Patrocinato da: Comune
di Roma – Provincia di Viterbo – Associazione Culturale Sei Tu –
Estro-Verso – Comitato Nazionale Italiano Fair Play – Radio Radio –
CSPAs.
RIACCENDIAMO I SOGNI DEI GIOVANI E’ ANCHE SU FACEBOOK,
VIENI A TROVARCI!
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NEL MONDO DEL WEB
News culturali a cura di Alberto Saso
Avendo cominciato a lavorare a quindici anni e dovendo restare in fabbrica fino ai 67 posso dire
di sentirmi trattato male e parlando coi colleghi, questo sentimento di essere abbandonati a noi
stessi e di pagare perché altri hanno sbagliato, lo sento molto diffuso e crea grande amarezza.
Segue >> http://poesia.blog.rainews24.it/2012/05/14/la-vostra-voce-lettera-dalla-crisi/
Ballata degli afflitti
La ballata di Manuel Alegre, scritta riprendendo una forma metrica della letteratura lusitana delle
origini, sta riscuotendo un enorme successo in Portogallo, dove la crisi impoverisce la popolazione al punto da spingere molti cittadini a emigrare per cercare fortuna nelle ex colonie o altrove.
Segue >> http://direpoesia.wordpress.com/
Festival di poesia in Italia
Dire Poesia Vicenza
http://direpoesia.wordpress.com/
Festival della mente Sarzana
http://www.festivaldellamente.it/
Festival Internazionale di Poesia di Genova http://www.festivalpoesia.org/2012/
Pordenone legge Pordenone
http://www.pordenonelegge.it/
Festivaletteratura Mantova
http://www.festivaletteratura.it/
Festival Parma Poesia
http://www.festivaldellapoesia.it/project/default.asp
BALADA DOS AFLITOS
Irmãos humanos tão desamparados
a luz que nos guiava já não guia
somos pessoas – dizeis - e não mercados
este por certo não é tempo de poesia
gostaria de vos dar outros recados
com pão e vinho e menos mais valia.
BALLATA DEGLI AFFLITTI
Fratelli umani così abbandonati
la luce che guidava più non guida
siamo persone – dite – e non mercati
questo di certo non è tempo di poesia
vorrei recare a voi altri messaggi
con pane e vino e meno plusvalore.
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ARTE DEL SUONARE
A cura di Maria Luisa Neri
PROSSIMI CONCERTI
DOMENICA 27-05-2012 ore 18.00 Daria Rossi Poisa e
Massimo Baiocco violoncello chitarra Musiche di B.
Marcello, Vivaldi, Pergolesi, Granados, Albeniz acquista on line—->http://www.eventbis.com/sabato-14-4
-2012
SABATO 02-06-2012 ore 21.00 Giulio Menichelli e
Francesco Ruocchio violino e pianoforte Concerto di
Mozart in Sol M e Concerto di Bruch in Sol m acquista
on line—->http://www.eventbis.com/sabato2-6-2012
DOMENICA 03-06-2012 ore 18.00 Paolo Caleffi e
Mancini Daniele Flauto e Pianoforte
SABATO 09-06-2012 ore 21.00 Laura Pistoi flauto
Sara Danti pianoforte acquista on line—->http://
www.eventbis.com/sabato-28-4-2012DOMENICA 10-06-2012 ore 18.00 DUO di Lucca
Camilla Ciari ed Elisa Marlia Musiche di Schumann Pianoforte a 4 mani acquista on line—>http://www.eventbis.com/domenica-10-6-2012
SABATO 16-06-2012 ore 21.00 Daniele Ingiosi Fisarmonica Musiche di Scarlatti, Albeniz e Rossini acquista on line—->http://www.eventbis.com/sabato-16-6
-2012
DOMENICA 17-06-2012 ore 18.00 Matteo Cavicchini
e Alberto Salsi pianoforte a 4 mani Musiche di Bach e
Mozart acquista on line—->http://
www.eventbis.com/domenica-17-6-2012
Maria Luisa Neri, Presidente dell'Associazione ARTE DEL SUONARE organizza concerti e corsi musicali presso il CENTRO
ALTA FORMAZIONE MUSICALE di via Calamide 57 Roma. Per contatti: [email protected]
Le vignette sono di Valte Giraudo– Per contatti: [email protected]
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SU IL SIPARIO...
A cura di Luana Trabuio
Re Lear a Milano:
Dal 03/05/2012 al 03/06/2012 al TEATRO OSCAR
Via Lattanzio, 58 (Zona Vigentina) 20137 Milano (MI)
METRO: Lodi T.I.B.B. - MM3 - BUS 90, 91, 92
INFO: Tel. 02 36503740
SCENAPERTA polo teatrale dell'altomilanese propone a Rho il seguente spettacolo:
9 giugno 2012, “Amleto avvisato mezzo salvato” di Giampiero Pizzol www.teatroscar.it
————————————————————————————————————————————
Centro aggregativo, Palestra di Via Sant'Ambrogio di Passirana, ore 21.00, evento speciale, ingresso gratuito Informazioni: Tel. 0331.548589 E-mail: [email protected]
————————————————————————————————————————————
Certaldo - Firenze : Mercantia - Festival Internazionale del Teatro di strada
dal 11/07/2012 al 15/07/2012 A Certaldo (FI) si svolgerà dall'11 al 15 luglio 2012 la XXV edizione,
di "Mercantia - Festival internazionale del teatro di strada", interessante manifestazione del
settore teatrale dove si esibiranno più di 80 tra gruppi e formazioni artistiche. Tema di questa 25à
edizione: Il V° Elemento ossia Il Gioco collettivo
Per maggiori info: http://www.digispace.it/teatro_a_firenze.asp
————————————————————————————————————————————————————-TEATRO SISTINA PRESENTA IL RITORNO DI MASSIMO RANIERI
Canto perché non so nuotarE.. da 500 repliche
di Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri
Anche questa volta Ranieri canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico....
da sabato 16 giugno 2012 a domenica 17 giugno 2012
Coreografie di Franco Miseria Arrangiamenti di Maurizio Fabrizio Costumi di Giovanni Ciacci
Scenografie di Massimo Ranieri Light Designer Maurizio Fabretti Regia di Massimo Ranieri
Luana Trabuio, scenografa, è nata a Roma. Laureatasi all’Accademia delle Belle Arti, ha discusso la tesi
sul concetto Alchemico delle opere di Marcel Duchamps. Tesoriere dell’Associazione Estro-Verso, ha
pubblicato una silloge di poesie dal titolo: “Avidamente, vivo” e “Le dis-avventure di Suzanne”.
Con Giancarlo Bruschini conduce la rubrica “POESIA E-LETTA”, in onda il venerdì sera a partire dalle
ore 21 su Kultura Web Tv. Per contatti: [email protected]
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DAVIDE GHALEB EDITORE
A cura di Davide Ghaleb
La Casa Editrice Davide
Ghaleb, pubblica ufficialmente dal 1998 in sinergia con il Museo della
Città e del Territorio di
Vetralla, fondato da Enrico Guidoni e diretto da
Elisabetta De Minicis. È
divenuta nell'ambito culturale uno dei maggiori
punti di riferimento e
mezzo principale di divulgazione e comunicazione di importanti studi
e ricerche sul territorio
della Tuscia e dal 2006
ha allargato il proprio
campo di interesse anche ai centri della provincia romana. La principale caratteristica della Casa Editrice
è quella di focalizzare l'attenzione sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico,
ambientale, dando così voce a iniziative culturali volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le amministrazioni locali verso una migliore gestione di queste risorse, a volte trascurate
o semplicemente ignorate.
VISITA IL SITO: www.ghaleb.it
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Quando nasce una donna
A cura di Alessandra Pompili
Sono lieto di aver letto il libro di Alessandra Pompili,
per due ragioni specifiche. La prima è quella che mi
conferma nella convinzione che l’Amore è fondamentalmente donna; infatti, se qualcuno ha voglia di leggere “De l’amour” del grande Stendhal, o le lettere di
Eloisa ad Abelardo, conferma il mio assunto. La seconda riguarda la psicologia degli uomini, vista e descritta dall’altro sesso. Nonostante io sia uomo, debbo riconoscere che alcune critiche dell’autrice a noi
sono giuste. Ho l’impressione che non solo per conoscere la psicologia femminile dobbiamo affidarci a
una Simone De Beauvoire, a una Dostoevskaja , a una
Tolstoja etc; ma anche per
vedere almeno come ci vedono le donne (e spesso nel
giusto), dobbiamo affidarci
al loro intuito e-se c’è alla
loro esperienza. Il proliferare, oggi, di autrici di romanzi di successo, italiane e
straniere si spiega bene con
il fatto che esse colmano un
vuoto nella letteratura, cioè
il mondo, la vita e l’amore visti “al femminile”. Di questo libro, segnalo soprattutto il bellissimo capitolo
intitolato “Nessun amore può essere celato quando
c’è, o nascosto a lungo quando non c’è più”. Nel prologo si legge una sorta di esergo, che trascrivo, e sul
quale invito lettori e lettrici a riflettere: “E’ duro e
doloroso non essere più amati quando si ama ancora,
ma è più triste e doloroso essere ancora amati quando non si ama più”. Formulo i migliori auguri di successo ad Alessandra Pompili. Con questo breve
“indirizzo” mi considero presente nella volontà e nel
cuore. (Professor Aldo Onorati)
La prima presentazione del libro si svolse ad Albano
Laziale presso park hotel “villa Altieri” alla presenza del
Presidente dell'Associazione "The Seagull", Giuseppe
Paolini, della psicoterapeuta Daniela Pompili, del Presidente della Bcc Castelli Romani, Domenico Caporicci, e
della rappresentante della casa editrice Albatros, Silvia
Fabbi, alla quale prese parte anche il dottor Francesco
Angelini, delegato provinciale della Lega italiana per la
lotta al tumore, alla quale sarà devoluta una parte del
ricavato della vendita del libro.
L’autrice in un’intervista dichiara:
«Sarà un momento molto importante per me perché è
un po’ come mettersi a nudo anche se non è una storia
totalmente autobiografica, ha sicuramente dei tratti che
sono stati la mia vita … è una storia che può essere la
storia di tutte quelle donne che come me, hanno dovuto affrontare una separazione non voluta. Uno scossone così forte nella vita di una donna, può essere l’inizio
tutto ciò che realmente una persona deve essere, se
stessa, essere entità a se stante, pur facendo parte di
una comunità, sia essa la famiglia, sia essa il luogo di
lavoro, e sapere che ce la può fare ad affrontare tutte le
cose, belle e brutte che la vita ti pone davanti, da qui
l’esigenza di divulgare tramite un libro che narra una
storia estremamente attuale, quanto di più sconvolgente per una famiglia può essere.
Successivamente viene presentato presso Palazzo Ruspoli in Nemi alla presenza del sindaco uscente
Alessandra Pompili nasce a Roma il 20 gennaio 1969, fin da bambina scrive per diletto impaginando i “suoi libri”. Nell’88 si diploma all’istituto d’arte, maturità di arte applicata, dove
apprende che dipingere e disegnare riesce a far emozionare oltre che se stessa anche le
persone che vedono i suoi lavori …. Ma la sua via è un'altra. Nel 1993 si diploma fisioterapista. Successivamente, in seguito a traumi personali di varia natura, riscopre l’arte di scrivere. Nel 2010 pubblica il suo primo libro “quando nasce una donna” edito da IL FILO Gruppo
Albatros, la cui copertina è un suo disegno, così come le illustrazioni al suo interno.
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Quando nasce una donna
A cura di Alessandra Pompili
on. Cinzia Cocchi. Il libro partecipa a concorsi letterari riportando
discreto successo: un 5° posto a Giardini Naxos per il premio
“Filippo Maria Tripolone”;
- un 7° posto a Savona per il premio “Insieme nel Mondo”
- una menzione di Merito a Bari per il premio “Nicola Martucci”
-una menzione di merito a Giardini Naxos per il premio il Convivio
- pre -finalista per il premio “città di Fucecchio” in provincia di
Firenze
Da un proverbio africano nasce il paradosso moderno
Un proverbio africano narra che:
«Ogni Mattina in Africa, quando una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in
fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, quando un leone si sveglia, sa
che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre.»
Ai giorni nostri, visto il costante aumento della benzina, possiamo dire che:
«Ogni Mattina in Italia, quando un automobilista si sveglia, sa che deve correre più
in fretta del benzinaio o si troverà l’aumento della benzina. Ogni mattina in Italia,
quando un benzinaio si sveglia, sa che deve correre più dell’automobilista, o morirà
di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un benzinaio o un automobilista: è
meglio che cominci a correre.»
Quindi… buona corsa! By Valterinik
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Presentando Mara Korisc
A cura di Katia Belloni
Oggi vorrei parlarvi di una bravissima attrice di teatro. Si chiama Antonella Liotta ma il suo nome d’arte
è Mara Korisc.
Ci parli della tua professione teatrale?
“Il mio approccio professionale col palcoscenico è
stato 10 anni fa al Teatro Zappalà di Palermo, ricordo
quando Nino Zappalà mi fece sedere su una sedia del
palcoscenico, spense le luci e mi fece ammirare la
magia del Teatro.
Successivamente ho avuto un ruolo importante nel
Teatro Integrato Internazionale con cui ho seguito un
laboratorio di teatro creativo ( danza movimento, uso
delle maschere, scrittura creativa). Ho instaurato anche un rapporto umano con grandi professionisti;
Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Sebastiano lo
Monaco.”
Che cos’è la danza Butoh?
“Il Butoh, così come il metodo Grotowsky, restituisce
l’integrità recitativa di gesti, suoni, parole, conferisce
profondità esistenziale, forza nelle difficoltà perché
veicola efficacemente l’energia positiva.
Ciò permette di interpretare un personaggio affondando con autenticità dentro il suo più profondo “io”
e di gestire con maestria le sue dinamiche più dolorose e nascoste ma anche solari e gioiose.”
La maschera che importanza ha nel ruolo del teatro?
“La maschera neutra ha la gestualità di renderla essenziale e coincisa a livello scenico: la maschera teatrale enfatizza ciò che un bravo attore è in grado di
esprimere a volto nudo. La maschera è un mezzo di
comunicazione nella scena.”
Che sentimento provi per il teatro?
“Il teatro per me è magia, è un mondo parallelo nel
quale si realizzano i sogni ma anche una realtà virtuale di valori e principi vitali che aiutano a superare le
difficoltà dell’esistenza terrena. Papà mi portava sin
da ragazzina alle tragedie greche di Segesta, e dalla
sua cultura umanistica incredibile che ha; mi sono da
sempre innamorata dei testi teatrali; mamma recitava da giovane nella realtà del paese ma aveva un
talento fuori dal comune.”
Antonella tu sei anche un’Autrice avendo scritto
racconti e poesie
“Si, tra i miei scritti inediti c’è un testo sul Tribunale
d’Inquisizione a Palermo dal titolo “confessioni inconfessabili” in cui è l’Inquisitore a confessare le sue colpe orribili.”
Com’entrata nella tua vita la poesia?
“Scrivevo poesie sin da adolescente con il tipico tocco
pessimista che è di questa età controversa, poi maturando le mie liriche son divenute più luminose tanto
da pubblicarne una silloge dal titolo “bagliori angelici”. “
Questa bravissima attrice e poetessa cii ha fatto capire quanto sia importante per lei il teatro e la poesia.
Ringraziamo Antonella e le auguriamo il successo che
merita per la sua carriera di attrice e poetessa.
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L’eccidio di Porzûs al Festival della Storia di Gorizia divide ancora
di Paolo Rausa
Paolo Mieli è stato chiamato a condurre la riflessione
storica sull’eccidio dalle Malghe di Porzûs sul confine
orientale, dove nel febbraio 1945 una formazione gappista di comunisti della Federazione di Udine attaccò il
comando delle formazioni “Osoppo” e passò per le armi
venti partigiani. Un episodio gravissimo di guerra fratricida, come si seppe poi purtroppo non isolato. Ad esaminare la triste e controversa vicenda sono stati chiamati Ugo Berti, Presidente della Fondazione “Biblioteca
del Mulino” e figlio di partigiano, Ernesto Galli Della
Loggia, storico, sociologo e opinionista del Corriere della
Sera, e Tommaso Piffer curatore del volume. L’argomento ha sempre suscitato interesse, riprovazione e
spinte contrapposte: da una parte il desiderio di togliere su quei fatti tragici il velo del silenzio e dell’oblio,
dall’altra la paura di vedere in quello scavo nella storia
un tentativo revisionistico di offuscare la portata politica della Resistenza. Dopo la fine della guerra è giusto
riflettere – chiosa Mieli – ma qui stiamo parlando di
un’altra storia: partigiani che uccidono altri partigiani!
Chiedendosi se si faccia maggiore chiarezza e si renda
omaggio e maggior merito alla Resistenza nascondendo
piuttosto che denunciando questi fatti. E’ l’intervento
successivo di Galli della Loggia a chiarire che Porzûs
non è un caso umano, ma un caso storico, ideologico e
politico, che ha bisogno finalmente di una parola di
chiarezza. Ancora oggi – dichiara con una smorfia di
fastidio – nell’Enciclopedia della Resistenza, edita da
Einaudi, si dice solo che alcuni partigiani arrestarono
altri… Invece la Resistenza è stata una guerra civile –
continua. La Resistenza non ha potuto avere un carattere
unitario e questo ha impedito che diventasse epos, base
unitaria della polis repubblicana. Perché? – si chiede. Il
Partito Italiano (PCI) non aveva il proposito di ristabilire
la democrazia parlamentare e in soprappiù era organizzato militarmente, l’unico, in formazioni militari autonome,
i gap. La sua politica fu di annessionismo nei confronti
delle altre formazioni politico/militari minori, anche con
l’esercizio della violenza e dell’annientamento. Chiude
l’intervento richiamando la svolta di Salerno del PCI con
la quale Togliatti trasmise le direttive di Mosca ai comunisti italiani delle regioni orientali di assoggettamento agli
ordini di Tito. Con queste aprì colpevolmente la strada
alle barbare esecuzioni della polizia titina, ormai a vittoria
conseguita, contro la popolazione civile e gli esponenti
del CNL (Comitato di Liberazione Nazionale), fatti letteralmente sparire. Il punto fondamentale è se si accetta o no
questo. Tommaso Piffer, curatore del volume presentato,
premette come sia necessario sfatare l’equivoco che
parlare di Porzûs sia parlare male della Resistenza e come sia importante la ricerca della verità storica, ponendo
attenzione al contesto internazionale. La precisazione di
Mieli sul fatto che non risulta esserci un solo caso di partigiani comunisti uccisi da cattolici scatena la reazione
incomposta di alcuni partecipanti, lì intervenuti probabilmente per impedire la necessaria chiarezza sulle responsabilità dei misfatti compiuti. E’ triste osservare come, a
distanza ormai di quasi 70 anni, sia difficile ancora giungere alla unanime condanna del tragico eccidio. Ecco
allora che il proposito del Presidente Napolitano di andare a Porzûs per rendere omaggio alle vittime, partigiani
come gli altri che hanno combattuto per la nostra libertà,
assume il significato di pieno riconoscimento del loro
valore e di condanna dell’eccidio ma ancor più della comune volontà di cambiar unanimemente pagina, per non
restare ancora prigionieri del passato. Porzûs – Violenza
e resistenza sul confine orientale, a cura di Tommaso
Piffer, il Mulino, 2012, B, € 15,00. Milano, 20 maggio 2012– Paolo Rausa
http://www.italia-express.it
15
FLASH
Le foto inviate alla redazione
Illustrazioni inviate dall’artista OSVALDO CROTTI. Grafico, Pittore e Poeta, Osvaldo Crotti vive e lavora ad Almenno
San Bartolomeo - BG Per contatti: [email protected]
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Salvatore Mastropasqua Anno pubblicazione: 2011
ISBN: 978-88-548-4721-7—Formato: 17 x 24 cm
Numero pagine: 108 / Pagine scelte per te Prezzo: 8,00 euro
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16
POETI IN VETRINA
Per l’invio delle poesie: [email protected]
SCOGLIO - di Andrea Ingemi
Scoglio sarò
là
nel desertico mare,
GIORGIO & RITA - di Gilbert Paraschiva
"Non ti ricordi più - diceva Rita quando, pazzo d'amore,
mi scrivevi così: "Tuo per la vita!"
fermo
a sole,
acqua
e vento,
Com'è spergiuro l'uomo e,
indifferente
scorrerà il tempo.
- rispondeva Giorgio e sogghignava -
Scoglio sarò,
roccia granitica
centimetri cinquanta e meno ancora!...
frangente
di scuri pensieri,
sventure vissute,
e la tua vita è quasi raddoppiata.
solido appiglio,
porto sicuro
in cui rifugiare.
per giunta, anche mentitore!..."
"La colpa non é mia, cara signora,
la tua vita in quel tempo misurava
Dopo ti sei ingrassata
Dunque sei tu che la promessa hai infranta,
che hai reso vani i giuramenti miei!..
Ero tuo per la vita di cinquanta
non per la vita di novantasei!..."
VISITA IL SITO DELLA ALBUS EDIZIONI: http://www.albusedizioni.it
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POETI IN VETRINA
Per l’invio delle poesie: [email protected]
Giorno d’Estate
di Angela Petriccione
Afa dilatata
AL VENTO DI PRIMAVERA
(E per Alda Merini, che era nata il 21 a Primavera…)
di Maria Cristina Nascosi Sandri
Da lunghi respiri
Aria sonnacchiosa
Al vento
che diverte i bambini.
Al refrigerio della penombra
E fuori il sole
Immenso immediato
Di luce e di calore
Appena un verde fruscio s’ode
E interminabile e continuo
Il palpito stridulo
Di verdi cicale
paghe di vivere
Solo l’estate
Invia la tua
poesia
Con un click
Al vento
che scompiglia i capelli
solo agli adulti
che ancora un po’
bimbi son rimasti.
Il vento
che infastidisce
quelli che adulti lo sono
di sicuro
anzi,
già lo erano
fin da piccoli.
Col vento di primavera,
che t’accompagna
in un viaggio a volte
senza tempo,
la tua vita.
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POETI IN VETRINA
Per l’invio delle poesie: [email protected]
IN QUESTO RIFLESSO DELL’ETERNO
(lettera) di Felice Serino
credimi vorrei dirti che quanto
avviene anche là avviene
oltre le galassie oltre
lo specchio dei tuoi occhi amore
anzi certamente è presente
da sempre in mente dèi
imbrigliati noi siamo in un tempo
rallentato
noi spugne del tempo
assediati da passioni sanguigne
credi mia cara che quanto
avviene semplicemente
lo rappresentiamo
sulla scacchiera del mondo
noi essenze incarnate
in questo riflesso dell’eterno
dove l’anima si specchia
mentre ci appare infinito
mistero la vita - miracolo
tutta questa luce amore
che ci attraversa
AMARE - di Gabriella Modica
Dimmi cos' è
è un odore e nebbia chiara
è il suono della tua risata buona
la tenerezza delle tue rughe
Ho musica tutt' intorno
sapiente, il tuo sospiro,
cascatella che brucia,
che attira.
Ascolta queste guance arrossate.
Carezza questo silenzio.
Mio.
E' mio.
Sorrido a questa fonte.
Ti porto un fiume di margherite
Una tazza di te.
Due sogni.
Tutto.
Tutto è perfetto, ora
Una linea dritta cui aggrapparsi e girare.
Ogni albero, ogni colore è un' anima.
Fluido.
Tutto è chiaro, adesso.
Ho visto tanto rosso, oggi.
Sarà la prossima passione.
Il prossimo tassello
per dimenticarmi.
Una casa nuova
Un sonno tranquillo.
Solitudine inesistente
Piena.
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Associazione Illustratori
AI ADERISCE ALL'APPELLO DEL QUINTO STATO
L' Associazione Illustratori ha deciso di aderire al QUINTO STATO con la piena consapevolezza della propria storia trentennale e dell'evoluzione interna in atto che la porterà ad essere Associazione Italiana AUTORI DI IMMAGINI, sempre con l'acronimo - AI - consolidato anche a livello internazionale. Una evoluzione a tutela di tutta la categoria degli autori che tramite la 'narrazione per
immagini' esprimono la propria creatività attraverso l'illustrazione, l'animazione, il fumetto e la
pubblicità.
Spesso si parla di 'cultura', di 'arte', di 'comunicazione per immagini' ma, ad oggi, e come succede
nei paesi piu' progrediti, nessun governo si e' preoccupato veramente di capire il significato di
questo medium e di tutelare i suoi creativi attraverso l'aggiornamento sistematico della legge sul
Diritto d'Autore (n* 633 del 22 aprile 1941).
Solo noi autori abbiamo la possibilità di rivendicare i nostri diritti, unica garanzia vitale delle nostre capacità, con la piena coscienza di ciò che siamo professionalmente, ma anche con la consapevolezza del nostro ruolo di 'cittadini' in una nazione regolamentata dalla Carta Costituzionale e
che sostiene di essere la quinta democrazia del mondo.
Il Direttivo dell'Associazione Illustratori
PER INFORMAZIONI:
http://www.ilquintostato.it/tv-commons/appello-delquinto-stato/
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Inutili stragi
Di Lea Mina Ralli
L'attentato alla scuola di Brindisi, mi ha angosciata perché non esiste una ragione che possa spiegare questo inqualificabile gesto preparato accuratamente allo scopo di fare una strage di giovani studentesse . Solo menti sconvolte
dalla follia e che odiano il mondo in genere, possono escogitare certe azioni violente contro adolescenti inermi e senza colpe ! Melissa, la giovane studentessa che ha pagato con la vita e le altre compagne ferite che si trovano ancora
fra la vita e la morte, sono la testimonianza che esistono cellule criminali che, nell'ombra, lavorano per annientare il
futuro progresso sociale per cui tanta gioventù si prepara con serietà e coscienza. Come madre e bisnonna, sono
vicina ai genitori che hanno perduto questa figlia unica e, studentessa esemplare, che aveva tanta voglia di prepararsi
serenamente alla sua futura vita di lavoro.
Nulla e nessuno potrà mai consolare il loro dolore.
INUTILI STRAGI
Martiri inermi e senza peccato
colpiti dall’odio premeditato
che esseri indegni han divulgato
E i Caduti sono innocenti
con vite serene e volti ridenti
e mai presagiscono i tragici eventi.
Il terrorismo con subdoli strali
annienta d’un tratto comuni mortali
e nulla resta dei loro ideali.
Come una guerra la più spaventosa
perché improvvisa serpeggia insidiosa
e non tiene conto di alcuna cosa.
E l’opera infame con tanto furore
distrugge la pace e spande terrore
e nelle stragi in molti si muore.
Cordoglio ricordi e semplici ceri
restano misti a cupi pensieri
pei cari Martiri di oggi e di ieri.
Grazie al Suo impegno culturale, Lea viene ricordata con
affetto da molti connazionali all’estero.
Lea Mina Ralli
alias Nonna Lea l’Estroversiana
Lea Mina Ralli vive a Roma . Fin da giovanissima ha iniziato a scrivere poesie, canzoni, aforismi
e racconti e i suoi libri in lingua e in dialetto romano sono fruibili anche via web. Fra gli oltre
trenta premi ricevuti, vi sono quelli del Comune di Roma: Campidoglio d’argento 1999 per la
Poesia Romana e quelli per l’Arte bianca e per la Creatività nell’Anziano 2000 e 2001 per la produzione Pro-Ecologia di bambole e oggettistica con la plastica morbida.
Ora, novantaduenne, Lea Mina Ralli, ha ancora una mente prolifica, tante idee da realizzare e
presta la sua collaborazione a svariati giornali cartacei romani. Lea è Estroversiana al 100%
Per contattare l’autrice: Lea Ralli
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Il volo del Gabbiano
Di Don Paolo Turturro
"La mafia teme più la scuola della giustizia.
L'istruzione toglie erba sotto i piedi alla
cultura mafiosa" (Antonino Caponnetto).
La nostra forza è la cultura della coscienza,
della legalità che agiscono soprattutto dentro il cuore di ogni uomo. A Palermo, a Piazza della pace, accanto al carcere Ucciardone
c’è ancora un presidio di cultura e di solidarietà che si chiama Dipingi la pace per ragazzi che crescono nel sapere della loro vita.
Riprendiamo il volo del Gabbiano Giustizia. Dinanzi alla
bomba, a Brindisi, su una scuola intitolata a Morvillo e
Giovanni Falcone, noi continuiamo ad agire, nel volo
della speranza e della cultura, come Il gabbiano Giustizia.
Giocavo sulle onde della spiaggia di Carini, assieme a
una decina di ragazzi che danzavano come pietre sfrecciate sulle onde del mare. I gabbiani picchiavano alghe
porose di pesci. A riva gli strati di fogli di roccia sagomavano diluvi e battaglie primordiali. Un gabbiano, dalle
ali più possenti, guidava uno stormo sui crepacci e sui
cavalloni biancastri impennandosi più alto, oltre, oltre il
punto estremo dell’orizzonte. “Come lo chiamiamo?”suggerii ai ragazzi che perdevano i sogni tuffandosi nei
muri d’onda. “ Lo chiamiamo “Gabbiano Giustizia”, per
il suo ardire il cielo, per il suo desiderio di trasparenza,
per le troppe stragi sui gabbiani. Volava alto, volava
oltre il nostro sguardo. Oltre il monte. Volava oltre le
visioni basse di ogni altro gabbiano. Volava oltre le barriere di ogni divieto, di ogni ostacolo alla libertà. Si perdeva nei sogni, appariva di nuovo sulle vele dei bastimenti, si impennava oltre il blu scavato nel mare. E un
ragazzo sfidando il vento sognò che il Gabbiano Giustizia scomparve lontano, sulle steppe dei pianeti, nell’entropia degli spazi e dei tempi. Il gabbiano Giustizia volava alto, non voleva assuefarsi al volere dell’atmosfera,
al volere del potere, al volere dei governi corrotti, al
volere dei potenti, al volere del denaro, al volere delle
mafie, al volere delle massonerie che usa comprare le coscienze per concedere poteri, impieghi, successi, onori e
posizioni. Quanto soffrire per volare libero. Quante umiliazioni per innalzarsi oltre le banali visioni umane. Ogni potere ha sempre una chiave blindata di misfatti. Il gabbiano
Giustizia volava alto, pur emarginato dai suoi stessi compagni, anzi esiliato dalle loro convivenze, volava in alto con la
chiave della sua coscienza per aprire quella blindata maledetta porta. Dentro quella cassaforte c’erano scritti tutti i
segreti del potere, persino quello assurdo di credersi Dio o
di divenire Dio. Il gabbiano Giustizia pigolava alto: ”Quis ut
Deus?” “Chi come Dio?” E in questo suo ardire picchiava
muri, raffiche di vento, incontri, convegni per svegliare la
coscienza della gente. E molti gli urlavano:” Chi sei tu per
vedere così in alto, per aprire le nostre coscienze assopite?” Stormivano gli altri gabbiani. Allora il gabbiano Giustizia decise di entrare nella politica della coscienza, libero da
tutti. Sembrava a molti una utopia, un’alienazione, un ritirarsi in convento, un segregato dal mondo, un abbattersi
da solo, un relegarsi nel mondo di una coscienza che nessuno sa leggere. Invece liberamente ardiva salire sul monte della sua coscienza, liberamente sul monte del discernimento, liberamente sul monte di ogni pensiero, liberamente sul monte di ogni decisione. Salire con lo spirito per
generare nella terra la politica della coscienza. Salire con i
piedi non è sempre difficile, si suda soltanto. Salire invece
sul monte dello spirito, sul monte dell’impegno, sul monte
della solidarietà, sulla sorgente della speranza, sul monte
dell’onestà è più ardo e si rischia il capogiro delle gelosie.
Saliva, volava sulla cima di un monte dove splendeva la
chiesa della verità. Pensò di riposarsi un po’ sul campanile
dell’orizzonte. Si posò sul nido dentro le bifore del convento, poi dentro la cupola, non delle mafie, non delle banche
del potere ma dentro una piccola cupola della moralità.
Spiccò il volo e abitò silenzioso in quell’eremo di coro eterno di frati. Nessun politico oggi chiede consiglio a un santo.
Non dirai mica che non ci sono più santi sulla terra? E padre Pio? E padre Puglisi? E padre Diana? E Oscar Romero? I
monaci oravano salmi e preci per i poveri. Salmodiavano
inni di giustizia. Oravano per il bene della valle delle me-
22
Il volo del gabbiano
Di Don Paolo Turturro
-tropoli. In quella piccola nicchia il nostro gabbiano
Giustizia scorse appollaiato sereno e mite un altro gabbiano: il gabbiano Misericordia. Volava sempre sullo
stesso colle, a chiede consigli a una croce. Beccava baci
a un Crocifisso e ora amava tutti quei gabbiani che lo
avevano spennato di sangue un tempo sulle scogliere
del male. Il gabbiano Misericordia amava sempre, dimentico del male ricevuto. Era nato per amare e basta.
Non posso qui, amici, nascondervi l’evento stupendo
che accadde in quella piccola nicchia del convento della
coscienza. Il gabbiano Giustizia s’innamorò del gabbiano Misericordia. Allora assieme volarono più in alto, più
alto dell’impossibile. Cercarono un convento più alto,
più silenzioso per sposarsi. Trovarono il cielo per letto.
Capì il gabbiano Giustizia che non si lotta da soli. Un
gabbiano solo è sempre in cattiva compagnia. S’innamorò e nel loro amore nacque il gabbiano Pace. Buon
volo gabbiano Pace nelle valli della terra. Buon volo
negli anfratti delle ingiustizie. Buon volo nel tuo ardire
giovane. Buon volo. Suo padre, il gabbiano Giustizia, gli
suggerì pochi consigli: “Non mollare mai. Conosci e
supera subito le difficoltà di ogni volo. Non essere superficiale. Fortificati con le ali della cultura. Ricordati che si vola
su due ali: cultura ed economia; salvezza e amore; giustizia
e misericordia. Spezzandone una si perde e si muore dentro. Abbi sempre nell’altro gabbiano, nell’altro che ti ostacola, un’ala di riserva. Non beccare insetti o lombrichi per
salire in alto. Non tuffarti sui vermi dell’immondizia dei
pensieri del potere. Il gabbiano Pace volò e vive tuttora nel
nido di ogni nostro cuore. Ci insegna che le ali della cultura
planano con quelle dell’economia. Ci insegna che le ali del
possibile planano con quelle dell’impossibile. Vive da sempre nel cielo della giustizia. Vive da sempre nelle utopie di
ogni giovane, nelle utopie dei nostri occhi. Vive da sempre
negli sguardi di ogni speranza. Vive da sempre nei milioni
di anni carichi di silenzi. Vive nella coscienza di ognuno di
noi. E’ il padre di ogni nostra speranza. E’ il padre di ogni
giorno. Apre in ogni mattina la politica della coscienza. Per
questo ogni vivente, se vuol far giustizia, deve volare sul
monte della propria coscienza. Là è il sapere giusto. Là è il
sapere vero. Là è amare il nemico. Là è perdonare chi ti ha
ucciso. Là è la fonte del vero amore. Là è la sorgente di
ogni bene. Là è la chiesa della coscienza.
Paolo Turturro
Ma Maison n'est pas grande
Mostra di arte
contemporanea a cura di Askosarte che inaugura domenica 27
maggio alle ore 19,00 presso il Project Space di Solarussa (OR).
Per l’evento, è stato chiesto ai 16 artisti invitati (8 scrittori e 8
artisti visivi che lavoreranno in coppia) di concepire il progetto
espositivo in connubio creativo, aprendosi affinché il testo e
l'opera visiva (performance, video, installazione, foto ecc) si
influenzassero e penetrassero fino a diventare un’opera unica.
La maison è intesa come quel cuore bianco dove tanto sapere
è scritto senza nemmeno un grammo d'inchiostro, ed è sia
tema per sviluppare i progetti, sia metafora (per il lavoro in
sinergia) dell'incontro con l'altro. La location è la casa campidanese di Askosarte adibita a spazio espositivo che ha già ospitato al suo interno diversi eventi. La mostra resterà aperta fino al
10 giugno e l'ingresso è libero. Cordiali saluti, Chiara Schirru (Askosarte)
I n f o : 3476654722—3407201761 [email protected] - www.askosarte.it
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Estro-Verso
A cura di Giancarlo Bruschini
Mentre ci accingiamo a restaurare il casale che ospiterà
la nuova sede della nostra Associazione, proseguiamo
le attività culturali con lo stesso fervore di sempre, anche se i lavori di cui sopra ci impegnano pesantemente.
Lo studio televisivo, molto ampio rispetto al precedente, ci permetterà di ospitare numerose persone per la
diretta e gli stessi eventi saranno teletrasmessi in streaming, via Internet quindi, per consentire agli amici, ai
disabili ed ai soci più distanti di seguirci senza doversi
spostare, partecipando con la diretta telefonica.
L’associazione Estro-Verso cresce, cresce, e attira piacevoli consensi grazie al suo impegno no-profit con il quale riusciamo a sopportare/supportare le spese di gestione. In tempi di crisi abbiamo ridotto le spese (cosa che
dovrebbero capire anche i governanti) e ci siamo concentrati sulla qualità dei servizi offerti. Tra le priorità:
una sede più grande, gradevole ed ospitale; uno studio
televisivo più capiente; un giornale più ricco ed efficace
che raccogliesse l’arte e la creatività di tutti. Tutto questo non è gratis, ovviamente, ma crediamo molto
nell’impegno assunto e non molliamo. Sia la sede che lo
studio televisivo, infatti, sono ubicati in un’area della
mia abitazione privata, permettendoci di limitare le
spese di gestione. Chi ci conosce da tempo sa che non
abbiamo mai esercitato pressioni affinché ci si associasse
o si rinnovassero le adesioni ad Estro-Verso.
A partire da quest’anno, inoltre, tutti i soci sostenitori in
regola con la quota di adesione riceveranno a casa, per
posta, l’annuale Agenda degli Artisti gratuitamente e
potranno usufruire di uno spazio web gratuito per un sito
personale ubicato sul nostro portale.
Paghiamo di tasca nostra, annualmente, un servizio hosting che ci consente di avere spazio illimitato e questo ci
consente la realizzazione di sottodomini da dedicare ai
soci. Tutti i soci, inoltre, godranno di una “corsia preferenziale” per l’inserimento di articoli su questo giornale.
La quota di adesione annuale ad Estro-Verso è di soli 30 €
Se sei interessato/a, leggi e scarica lo Statuto dal portale
www.estro-verso.net e decidi se ne vale la pena.
Gli artisti associati che intendessero pubblicare un libro,
poi, godranno di agevolazioni non indifferenti. I nostri
libri sono tutti dotati di codice ISBN, di registrazione sui
cataloghi e ricevono ampia pubblicità sui siti Internet di
librerie on-line. Per info: [email protected]
Con questo incredibile libro (anche in versione Ebook), frutto di anni di esperienze personali e di
ricerca interiore, l’Autore ci insegna che essere
positivi non significa semplicemente mancare di
realismo; infatti, mettendo a frutto tecniche semplici ed efficaci, impareremo a usare il potere dei
nostri pensieri per realizzare in breve tempo ciò
che desideriamo di meglio dalla vita. Accrescere
la propria autostima vuol dire ottenere successo,
amare se stessi e gli altri. Modificando il nostro
modo di pensare, otterremo benefici fisici e spirituali altrimenti difficili da raggiungere: benessere
fisico, armonia, autostima, prosperità, sessualità,
spiritualità miglioreranno se sapremo gestire in
modo corretto il nostro modo di pensare.
ISBN 978-8-8967162-6-7 Ed. Estro-Verso € 15
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LIBRI IN VETRINA
A cura di Luana Trabuio
Laura Margherita
Volante è nata ad
Alessandria e vive
ad Ancona, dove
svolge svariate attività culturali ed artistiche.
Docente
presso l’Università
Politecnica
delle
Marche, Pedagogista certificata Fiped, è impegnata in
ambito formativo
ed educativo presso Enti e Scuole, anche con
progetti di propria ideazione. Pubblicata su
Antologie, Riviste, Lettere della Facoltà, ecc…
emergono alcuni saggi: "La guerra che vorrei”
- Consulente Re MI -3° Premio internazionale
di giornalismo medaglia d’argento (2000) Pratola Peligna – Abruzzo; “I nostri figli: questi dispersi quale orienta?” V Biennale Internazionale sulla Didattica Universitaria “Quale
cultura e competenza per la formazione
dell’insegnante oggi?“ Atti della V Biennale
Internazionale sulla Didattica Universitaria”,
Pensa Multimedia Ed.s.r.l., 2006; Relatrice di
"Seminari formazione studenti presso Unifabriano con relazioni scritte e di "Corsi Mono-
grafici per Univpm-Facoltà Medicina e Chirurgia, con pubblicazioni su Lettere della Facoltà.
Pubblicazione di "Lineamenti di Scienze Sociopsicologiche fra Pedagogia e Antropologia" ed.
Nuove Scritture - Milano Ha pubblicato altresì
diversi testi poetici con note case editrici - Firenze e Milano - ottenendo numerosi riconoscimenti e premi.
[email protected]
Edizioni Nuove Scritture
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Sapori di Fivizzano
A cura di Rosanna Ercole Mellone
SAPORI di Fivizzano
Dall’1 al 3 giugno, la consolidata manifestazione enogastronomica della Lunigiana si consacra al biologico e ai temi ecosostenibili e “vuol
bene all’Italia”, diventando per un giorno la
capitale dei Piccoli Comuni della Nazione. Senza dimenticare quelli del territorio, colpiti
dall’alluvione, a favore dei quali mette in vendita “cesti solidali” di prodotti tipici.
Alla sua 11ma edizione, SAPORI, mostramercato dei prodotti tipici della Provincia di
Massa-Carrara, che si tiene a Fivizzano dall’1
al 3 giugno, assume una caratura nazionale e
si presenta con un concept del tutto nuovo e
originale. Dalla collaborazione del Comune e
della Pro-Loco con Legambiente e l’Associazione Lunigiana Amica della Coldiretti, nasce un
evento che alla promozione delle specialità locali abbina la difesa di valori ambientali, naturali e di solidarietà.
Ma le sorprese a Sapori non finiscono qui: per
un giorno, domenica 3 giugno, Fivizzano sarà la
capitale dei Piccoli Comuni Italiani la cui Festa,
“Voler bene all’Italia”, verrà ospitata nell’ambito della rassegna.
Durante l’evento, iI paese della lingua di terra
incuneata tra Toscana e Liguria, di per sé priva
di inquinamento, a buon diritto diventerà un
centro di riferimento per l’agricoltura biologica, per l’economia solidale, per la biodiversità
e per altre tematiche ecologiste, che verranno
discusse in convegni dedicati, al Museo di San
Giovanni, da autorità, esperti e addetti ai lavori, tra cui Franco Gabrielli, capo dipartimento
Protezione Civile, e Corrado Clini, Ministro
dell’Ambiente.
Nell’antico convento agostiniano di San Giovanni Battista, nel giardino dei frati, nelle piazze e nelle vie della località più estesa della zona
il pubblico potrà non solo andare alla scoperta
di eccellenze della tradizione del territorio, come l’agnello di Zeri, il fagiolo di Bigliolo, la mela
rotella e i due Dop, il miele e la farina di castagne, ma anche aggiornarsi sulla salute dell’ha-
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Sapori di Fivizzano
A cura di Rosanna Ercole Mellone
bitat, da cui dipende quella dell’uomo. Ma Fivizzano, anche nel periodo di maggior festa, non dimentica né trascura i paesi della Lunigiana, della
Val di Vara e delle Cinque Terre che sono stati colpiti dalla pesante alluvione del 25 ottobre 2011 e
che saranno rapprresentati all’evento da Comuni
e Parchi. In linea con la filosofia di quest’anno,
all’appuntamento ci sarà spazio, con l’organizzazione di Legambiete e di Lunigiana Amica, per l’iniziativa “Sapori che nutrono la cultura” che propone la vendita solidale di 1000 “Cesti di prodotti
del comprensorio”, ognuno al costo di 35 €, il cui
ricavato sarà devoluto alla ricostruzione della biblioteca di Aulla, sommersa dalle acque, e al ripristino di almeno una parte dei 40.000 volumi andati persi. Particolarmente soddisfatto dell’inedita
impostazione dell’avvenimento più importante e
seguito del suo Comune, il sindaco di Fivizzano,
cavalier Paolo Grassi, invita i visitatori e incontrare “i numerosi produttori che si impegnano, con
fatica e intelligenza, a riscoprire saperi antichi
sposandoli con le tecniche dell’agricoltura moderna”. In sintonia con il primo cittadino, il responsabile di Lunigiana Amica, Paolo Trentini, ha organizzato, reduce dal successo della produzione biologica locale a Spino Fiorito, a Massa, momenti di
conoscenza e di approfondimento in tema, come
il dibattito/tavola rotonda “Bio: la penso così” sul
futuro e lo sviluppo del settore, previsto per sabato 2 giugno alle ore 14. A cura dell’ente della Coldiretti, anche le “Degustazioni in piazza” dei prodotti senza chimica degli aderenti e della Filiera
Corta “Campagna Amica”, la “Merenda bio e a km
zero” per i ragazzi e la “Piazza Bio-sostenibile”,
stand con i produttori biologici, in associazione,
tra gli altri, con Legambiente che offre una degustazione pubblica delle acque, con il progetto MED Zero Emission Communities e con i
Parchi tosco-liguri-emiliani. Nel nutrito, gustoso e “verde” programma di Sapori, ai momenti
impegnati, come il convegno “Saperi del Paesaggio”, riservato al progetto di ricerca per la
creazione di un Centro di Formazione di eccellenza per Paesaggisti Europei in Lunigiana, si
susseguono quelli golosi, con assaggi di gastronomia del territorio, dalle frittelle di farina di
castagne ai testaroli con il pesto, dai panigacci
di Podenzana con salumi e formaggi alla polenta incatenata, e di intrattenimento.Nelle ore
della giornata e dopo cena, lo spettacolo verrà
garantito dalle esibizioni del Gruppo storico di
Fivizzano, da saggi di danza classica e moderna,
da gruppi folk, hard rock, sinfonic metal e da
bande musicali. Oltre alla visita guidata del
centro storico, con i Musei della Stampa, di San
Giovanni e del Lavoro, chi lo desidera potrà
prenotare quella alle grotte di Equi, complesso
carsico-paleontologico, con un percorso di 50
minuti tra stalattiti e stalagmiti, sale e laghetti.
n.b.: Per presentare anche Sapori nell’ambito
della “Piccola Grande Italia”, la Festa nazionale
dei Piccoli Comuni (che ha l’adesione della Presidenza della Repubblica), Legambiente ha indetto una conferenza-stampa a Firenze, per
venerdì 25 maggio, alle ore 12, all’interno della
27
Sapori di Fivizzano
A cura di Rosanna Ercole Mellone
manifestazione Terra Futura, alla Fortezza da
Basso, nel Padiglione Spadolini.
Associazione Lunigiana Amica,
tel/fax 0187/408015, piazza Castello,
Terrarossa (Ms),
e-mail [email protected]
www.lunigianaamica.itt
Per prenotare il cestino: Lunigiana Amica,
tel. 331/5448286
e-mail [email protected]
www.legambiente.it/legambiente/bazar
Per informazioni: Comune di Fivizzano,
tel. 0585/74711 www.comunefivizzano.it
Per la Stampa: Rosanna Ercole Mellone, tel/fax
0521/483988 – tel. 0187/495107 ,
cell 347/8161012 e-mail [email protected]
L’ANELLO MANCANTE
La storia andrebbe riscritta?
Esistono prove di civiltà prediluviane?
Il Vaimanika Sastra ed i Vimana
Foto Nasa e OOParts
Il libro che cambierà il vostro modo
di interpretare la Storia
IN TUTTE LE LIBRERIE
28
Pedagogia quotidiana
fra educazione e poesia
A cura di Laura Margherita Volante
PROGETTO “ARMONIA”
Una sperimentazione per favorire
una crescita globale e positiva dei bambini
parti, come quello umano, quel grande corpo che vediamo, di solito, sui cartelloni degli ambulatori medici, che
vive in salute se ogni organo è ben integrato all’altro,
dove l’armonia psico-fisica è indice di benessere.
E che dire del cervello, il quale se si spegne priva di vitalità l’essere stesso? E che dire del cuore, che, se non
pulsa più, nega la vita stessa? Allora “Armonia”- è il
caso di affermare- che può solo trovare il proprio senso
e la propria ragione di essere, in un progetto educativo,
quando affonda e cerca le radici in un humus (segue) >>
Premessa
“Armonia”, parola chiave per trovare la combinazione
dei rapporti umani, in una società i cui bisogni, in una
sorta di scollamento, di lacerazioni e di disagio, sono di
natura umana, visto che la tecnologia, ossia l’applicazione della scienza, ha raggiunto traguardi inimmaginabili, fino a qualche anno fa. Una tecnologia che ha fatto
perdere, però, il senso della lentezza, della riflessione,
della memoria e, quindi, il senso della persona, sia essa
bambino/a o adulto.
Ecco che il termine “Armonia” mi è sembrato coniare
bene l’esigenza primaria di un progetto rivolto alla persona “bambino/a, il quale deve crescere in armonia con
se stesso/a, con gli altri, in un contesto che solo dove
regna “armonia” può aiutarlo a crescere armoniosamente.
Il simbolo o la figura emblematica di tale progetto, nel
mio immaginario, prende forma in un corpo fatto di
Jan Van Eychn - particolare :
“I coniugi Arnolfini allo specchio”, 1434
Laura Margherita Volante - Pedagogista certificata , Docente Università Politecnica delle Marche,
Collaborazione Fondazione Maria Montessori - S.E. Chiaravalle (An)
Formazione docenti, alunni, genitori
[email protected] cell. 3427632290
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Pedagogia quotidiana
fra educazione e poesia
A cura di Laura Margherita Volante
scientifico, ma cresce trovando energia in quella linfa
vitale che passa e sgorga attraverso il cuore.
Questo per significare che non vi può essere alcun progetto educativo senza fondamento scientifico e, nello
stesso tempo, esso è sterile senza lo slancio vitale
dell’amore.
Finalità
L’utilizzo di alcuni interrogativi posti come stimolo al
lavoro individuale o di gruppo: per chi lavoriamo? chi è
il nostro utente? cosa ci chiede? quali motivazioni e
quali aspettative porta? quali sono i comportamenti e
gli atteggiamenti di fruizione? ha permesso ad operatori coscienti di esprimere le rappresentazioni reciproche
dei loro utenti e di confrontarsi riguardo alle richieste,
approfondendo le tematiche di un problema così complesso e per sua natura così minato.
Ad esempio prestare la propria professionalità “per il
bambino/a” si rivela carico di ombre, poiché gli educatori si rendono conto che la richiesta è in prima istanza
del genitore, rappresentante dell’istituzione e, quindi,
con una componente di controllo.
Di qui nasce l’esigenza da parte degli educatori, i quali
provano spesso un grande senso di solitudine e di frustrazione, di dare senso al loro “essere lì” “a fare che
cosa”.
Riuscire, quindi, a gestire un servizio che all’interno
valorizzi l’espressione professionale degli educatori e
insegnanti, promuove automaticamente la qualità della
risposta globale al bisogno del genitore/bambino.
Il progetto “Armonia” intende, quindi, promuovere la
conoscenza reciproca dei diversi ruoli e funzioni per
poter interagire in modo adeguato sul percorso predisposto per il bambino/a mediante correttivi e regole
per facilitare sia la comunicazione sia la comprensione
di un problema così ricco di sfaccettature.
Metodo
Passaggio fondamentale segnalato, per superare diffi-
coltà di diffidenza e di incomunicabilità tra i diversi attori
della situazione, è quello di stimolare un clima partecipativo per creare armonia fra le parti coinvolte al progetto, nel cui scenario tutti sono protagonisti, con un
ruolo diverso, ma non per questo meno importante.
Solo una ricerca costante e collaborativa, reinventando
continuamente azioni capaci di intraprendere, di volta in
volta, possibilità, se non risolutive, dotate di eventuali
soluzioni dei problemi emergenti, stimola la condivisione sviluppando sentimenti di fiducia reciproca.
Questo tipo di esperienza che tende a coordinare le dinamiche di gruppo, attraverso comportamenti di riflessione critica e costruttiva sulle conoscenze individuali,
competenze, aspettative reciproche incrementa sia la
stima fra le parti sia la sintonia/armonia all’interno del
gruppo, perché attiva meccanismi di rapporti positivi nel
momento in cui ognuno riesce ad intravedere un senso
comune di sforzo e di operatività.
Obiettivi
Gli obiettivi prefissati, prima di tutto, non devono mai
perdere di vista due principi cardine su cui si fonda tutto
il progetto “Armonia”, la centralità della persona e la
qualità del servizio, per cui con l’equazione “noi con voi,
noi per voi, noi come voi” intendo promuovere una filosofia di valori condivisi irrinunciabili per il raggiungimento di obiettivi attraverso “l’arrivare insieme”.
Una scelta forte, quindi, e poi un continuo guardarsi
dentro per educarsi con costanza, seppure faticosamente, con limiti e contraddizioni:
-Al valore dell’alterità
-Al valore del rispetto
-Al valore del servizio
La qualità umana si raggiunge e si perfeziona attraverso
un cammino iniziato con una scelta consapevole di servizio, di apertura all’altro, di accettazione dell’altro, di
centralità dell’altro. Un percorso che serve ad affinare la
propria umanità fino ad acquisire un atteggiamento sia
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Pedagogia quotidiana
fra educazione e poesia
A cura di Laura Margherita Volante
mentale sia comportamentale, che migliora attraverso
l’introiezione di norme etiche universali.
Essendo, infatti, il servizio costituito in gran parte da
“attività”, il suo esito è determinato dal comportamento, dall’atteggiamento e dall’impegno delle persone,
che devono pertanto sentire la responsabilità del proprio ruolo.
Pertanto l’avvio di interventi di miglioramento, siano
essi correttivi o preventivi, se supportati con adeguate
misure, consente di valutare l’esito delle procedure.
In generale va misurata in parallelo sia l’efficienza del
servizio, sia la sua efficacia.
Uno degli obiettivi fondamentali per realizzare la qualità è stimolare la comunicazione sia interna sia esterna;
comunicazione il cui messaggio non deve solo essere
ricevuto o decodificato in sintonia con il linguaggio
dell’emittente, ma deve anche generare la reazione di
accettazione o di rifiuto.
All’interno di tali obiettivi di impalcatura devono essere
raggiunti obiettivi intermedi, di volta in volta suggeriti
dal confronto e dalle problematiche emerse.
coordina i lavori di gruppo, attraverso l’osservazione,
l’ascolto, la raccolta delle informazioni, attivando il dialogo, il confronto, la motivazione del proprio lavoro con
interventi metodologici e strategie, scelti secondo difficoltà o problemi emersi.
A tal fine vengono definiti i tempi di incontro con momenti di aggiornamento e di formazione continua, per
non vanificare il lavoro di ricerca, di valutazione, di verifica in un contesto di scambio al fine di raggiungere un
livello più elevato di consapevolezza per lavorare anche
su se stessi.
Il lavoro del pedagogista deve, quindi, stimolare la crescita dei singoli individui senza classificarli in gabbie
strette che rischiano di comprometterne le potenzialità
di sviluppo.
Essendo una sperimentazione, i cui protagonisti sono
tutti coloro che concorrono alla realizzazione del progetto, il cui fine primario è il benessere del bambino, le
modalità di procedura verranno prese di comune accordo attraverso il confronto diretto intorno al problema
preso in esame, seguendo le linee del metodo di ricerca.
In questo processo concorrono diversi fattori:
La formazione/orientamento
Cosa si intende per formazione. Formare chi? Da dove
viene e qual è il suo oggetto?
La formazione è, con l’amore, un grande tema passionale: i suoi attori, le sue modalità, lo scopo finale.
Le persone
Le attrezzature
I materiali
I metodi
L’ambiente
L’importante è avere la visibilità dell’obiettivo, il punto
di inizio e di fine, le attività definite, ripetibili, prevedibili e misurabili, nonché tenendo presente la variabile
dell’imprevedibilità.
Tale sperimentazione e ricerca di gruppo per strumentarsi ad affrontare l’impegno assunto nel promuovere
qualità e, di volta in volta, evidenziare gli indicatori della qualità riferiti alla dimensione scelta, si avvale del
supporto del pedagogista, il quale a scadenze fisse
“Nella relazione del formatore e dell’essere in formazione, appare la passione che anima il problema stesso
dell’esistenza, del suo significato e della sua meta
estrema: che la formazione si presenta prima come un
rapporto di fede, di desiderio e di rischio”(R. Kaes).
La spinta a formare esprime anche e in un modo diverso
la lotta contro le tendenze distruttive, l’angoscia e il senso di colpa che esse provocano, la necessità di combattere la deformazione deprimente mediante la formazione riparatrice. Il formatore, vale a dire colui che è
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Pedagogia quotidiana
fra educazione e poesia
A cura di Laura Margherita Volante
preposto alla formazione, però, non è né un vasaio né
uno scultore, né un fabbro, né un taumaturco; forse ciò
che lo differenzia va ricercato nel fatto che il formatore
lavora con la persona che lo desidera: molti miti confermano che il desiderio del formatore-scultore, simile a
Pigmalione è di essere desiderato dalla creatura che
egli modella.
In quanto attività, la formazione non richiede solo una
tecnica, ma è per eccellenza la tecnica umana per garantire il passaggio più favorevole alle necessità vitali,
tra la realtà psichica e la realtà esterna.
L’attività di formazione presuppone, quindi, il ricorso a
tecniche e a strumenti più elaborati di quelli richiesti
semplicemente per mantenere la vita, poiché il fine
formativo non può limitarsi a priori a questo; essa deve
seguirne il dinamismo stesso, imprevedibile, come il
desiderio dell’uomo.
L’interesse principale della formazione, perciò, è la persona in quanto desidera, sollecitando in questo modo lo
slancio vitale e il sentimento del rischio, poiché si tratta
di renderla disponibile alla formulazione del desiderio e
alla conoscenza della realtà per mezzo dei quali l’essere
umano prende forma; se la formazione si riducesse ad
una pura tecnica per evitare il rischio e frenare la passione, essa perderebbe allora la sorgente stessa del suo
interesse per l’uomo, cesserebbe di essere così un’opera
di fantasia, di sogno e di desiderio, una poetica universale al cui centro c’è la persona. (tratto da Desiderio e fantasma in psicoanalisi e in pedagogia – R. Kaes)
(Libera elaborazione di Laura Margherita Volante)
FESTA DEL CAVATORE
L'evento si svolgerà dal 2 al 3 giugno 2012, all'aperto, a Capoliveri (centro storico-Isola d’Elba).
Durante i giorni di festa si svolgeranno manifestazioni ed eventi di diversa natura tutti dedicati al recupero della memoria e alla valorizzazione della cultura mineraria di Capoliveri.
PER IL PROGRAMMA COMPLETO, CLICCA QUI:
http://www.elbaeventi.it/it/eventi-isola-delba/2012/06/02/xvi-festa-del-cavatore-2146/
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Gilbert, l’Uomo della notte
A cura di Giancarlo Bruschini
GILBERT PARASCHIVA, eclettico personaggio dello spettacolo e Premio Cultura della Presidenza
del Consiglio dei
Ministri, nasce ad
Alessandria d’Egitto
nel 1940. Ha iniziato
la sua attività artistica a soli 14 anni, in
Eritrea, suonando
con i favolosi elementi che Renato
Carosone gli aveva
affidato nel lasciare
l’Asmara. Come Giornalista è stato inviato de “Il Quotidiano Eritreo” a San Remo ed ha suonato nelle migliori
orchestre di Napoli producendo altresì diversi artisti
con l’etichetta discografica che portava il suo nome
(Gilbert Record). Tra i suoi maggiori successi ricordiamo
le canzoni “Italia lontana”, la più venduta all’estero, e
“Terra straniera” di Marletta, ancor prima che Modugno presentasse la celebre “Volare”. Show-man, giornalista, presentatore, cantante e poeta, Gilbert alla fine
degli anni 70, con l’incalzare delle numerose emittenti
radiofoniche private, fu noto al pubblico con la trasmissione notturna da lui condotta, dal titolo “L’uomo della
notte” riscuotendo un notevole successo; infatti, dopo
aver esordito su Radio Monte Carlo con il suo programma “Un peu d’amour, d’amitié et des chansons” approda alla R.B.C di Napoli con il programma “L’uomo della
notte”. Questo favoloso personaggio, che si porta sulle
spalle oltre mezzo secolo di esperienza poetica e gior-
nalistica, continua a stupirci per la sua singolarità: in un’unica poesia riesce ad includere simultaneamente argomenti mistici, religiosi, satirici e pedagogici. Narratore ed attore, ha recitato “La Livella” assieme a Totò. In qualità di
autore ha realizzato il “Dizionario degli Artisti Italiani” e
l’ormai famoso “Cantanti in Paradiso”. Tra le sue liriche più
toccanti, vorrei citare: “Dammi”, “Dio per amico”, “Le lacrime del Bambinello”, “8 Dicembre: l’Immacolata” e tante
altre che vi invito a leggere sul suo sito internet e magari
conversare con lui su Facebook, richiedendogli l’amicizia
che sarà lieto di confermarvi. Gilbert è il Poeta che miscela
facilmente il sacro al profano, la cronaca rosa a quella
nera, va letto ed ascoltato con passione, gustando la musicalità del suo linguaggio a pieno ritmo.
E’ stato piacevole scrivere su di Te, caro amico Gilbert,
mentre ascoltavo il tuo ultimo CD dal titolo “OTTANTA
VOGLIA DI CANTARE”.
A presto su Facebook.
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L’AVVELENATA - Cronaca di una deriva
A cura di Claudio Metallo
L'avvelenata-cronaca di una deriva.
un documentario scritto diretto e montato
da Claudio Metallo
Trailer:http://www.youtube.com/watch?
v=r0uU4N8wYyY&feature=youtu.be
Sinossi.
L'avvelenata-cronaca di una deriva è una operazione di recupero della memoria collettiva:
Il 14 dicembre del 1990, la motonave Rosso si arena sulla spiaggia delle Formiciche, nel comune di Amantea, in provincia di Cosenza. Prima del suo ultimo
viaggio, la Rosso, con il nome di Jolly Rosso era stata affittata dal governo italiano per trasportare rifiuti
tossici dal Libano all'Italia ed era conosciuta come nave dei veleni. I cittadini vengono tranquillizzati sul carico della nave: non c'è niente di pericoloso. A distanza di vent'anni, nella valle del fiume Oliva, ad un paio di
chilometri dal luogo dello spiaggiamento, vengono ritrovati 90000 metri cubi di rifiuti nocivi, individuati dopo i
carotaggi ordinati dalla procura della Repubblica di Paola (Cosenza).
Negli anni molte altre procure e molti procuratori hanno indagato sull'affondamento in mare, di navi carretta
piene di rifiuti. Il capitano Natale De Grazia, sembrava essere molto vicino alla verità su questa questione,
ma è morto in circostanze poco chiare il 15 dicembre del 1995.
Il sito della valle del fiume Oliva non è il solo luogo inquinato in Calabria: ci sono le ferriti di zinco seppellite
nella sibaritide, le case e le scuole di Crotone costruite con veleni industriali.
Il 24 ottobre del 2009, i calabresi si ritrovano proprio ad Amantea a manifestare per chiedere con forza verità, giustizia e le bonifiche dei territori inquinati. Rifiuti smaltiti illecitamente significa tumori, che purtroppo
molti medici della zona devono diagnosticare ai loro pazienti, come il dottor Cosmo De Matteis, che ci parla
dello stato di salute degli abitanti del basso tirreno cosentino. Francesco Cirillo e Rosanna Grisolia ci guidano attraverso la vicenda degli affondamenti sospetti di navi piene di rifiuti nel mediterraneo che pare siano
diverse centinaia. Nel documentario si alternano, anche, l'intervista ad Elio Veltri (autore del libro Mafia Pulita), le immagini inedite della motonave Rosso alla deriva e del suo interno, ma anche delle bellezze dei
luoghi feriti dall'inquinamento e soprattutto ci sono le testimonianze audio e video della manifestazione di
Amantea che ci raccontano di una Calabria che si ribella.
Note sul documentario.
di Claudio Metallo.
Sono state realizzate molte inchieste sulla questione delle cosiddette navi dei veleni, quelle imbarcazioni
riempite di rifiuti nocivi fatte affondare nel mare Mediterraneo, ma anche sulle coste africane non bagnate
dal mare nostrum. Nel comune di Amantea, dove sono cresciuto, l'evento dello spiaggiamento della motonave Rosso non è stato dimenticato. Personalmente, ricordo di essere andato a vedere quel bestione rosso
in mezzo alle onde, accompagnato da mio padre (che ho intervistato nel documentario) e mio nonno. Avevo
solo 10 anni e ricordo poco altro, ma il fatto che ciclicamente il caso riesplodesse, ha fatto si che l'interesse
in questa vicenda non scemasse mai. Il dato di fatto che ci siano dei rifiuti vicino al fiume Olive ha confermato tragiche certezze.
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L’AVVELENATA - Cronaca di una deriva
A cura di Claudio Metallo
Visto che lavoro con le immagini e racconto storie attraverso di esse, ho pensato che dovevo raccontare
questa vicenda. Ho provato a cercare interlocutori che dessero alla vicenda un risalto nazionale, ma le risposte erano sempre le stesse: "E' una storia vecchia.". In effetti, in molti l'hanno raccontata, ma dovevo
liberarmi di questa storia e così ho deciso di girare un lavoro più personale, di non fare un'inchiesta, ma
mettermi dentro al film in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Ho pensato: "Ho girato dalla
Val di Susa a Napoli, passando per Afragola, Bologna, Roma e Lamezia Terme e proprio adesso che c'è da
raccontare una storia successa sotto casa mia non posso non mettermi in mezzo.". Così è nata l'idea di
recuperare la memoria storica dello spiaggiamento della
nave, ma anche di mettere
insieme le immagini del corteo di Amantea ad imperitura
memoria (speriamo) di quel
momento di ribellione. Anche
il titolo gucciniano, L'avvelenata, rispecchia questo percorso: siamo noi calabresi
avvelenati, arrabbiati, per
quello che è stato fatto alla
nostra terra, siamo avvelenati nel senso che viviamo in
mezzo a veleni che non abbiamo prodotto noi, ma anche la nave potrebbe esse
'avvelenata' e fonte dei nostri
problemi, com'è stato rivelato
sul Corriere della Calabria. Il
recupero delle testimonianze
non è stato facile, nonostante
tutto si ha ancora un certo timore a parlare di questa vicenda è d'obbligo, quindi, ringraziare Maurizio Marzolla, Maria Tarzia e Gabriele Morabito che mi hanno fornito le loro immagini chiedendomi solamente di
fare un bel lavoro, così come Carmine Senarcia che ha composto le musiche originali. Ringrazio anche chi
mi ha dato le immagine della nave, cioè uno dei miei zii e Amerigo Spinelli. Sarebbe stato un peccato non
rivedere quelle immagini come non raccontare manifestazione, anche per dirci: C' è stato un momento in
cui ci siamo ribellati, abbiamo portato le tv nazionali in Calabria. Abbiamo cacciato, dal corteo, i nostri politici ed abbiamo detto no alla 'ndrangheta: due degli elementi che contribuiscono a tenere la nostra terra in
una condizione di arretratezza. Ci siamo ribellati anche allo Stato che ci ha condannato ad essere una pattumiera, politicanti e 'ndranghetisti hanno solo fatto il lavoro sporco. Recuperare la manifestazione di Amantea è importante perché non siamo stati con il cappello in mano a chiedere. Abbiamo gridato che la verità,
la giustizia e le bonifiche sono un nostro diritto.
Claudio Metallo
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Museo della città e del Territorio
Via di Porta Marchetta, 2 - Vetralla (VT)
Il Museo della Città e del Territorio nasce nel 1991 su progetto
scientifico di Enrico Guidoni ed Elisabetta De Minicis come
sperimentazione di una nuova tipologia museale, proposta a
livello nazionale, regionale e locale, attuato (a partire dal 1992
nella sede di Piazza Don Pallini e dal 1995 nella sede attuale)
nel prototipo di Vetralla.
Il Museo di Vetralla con il suo particolare taglio territoriale esteso a tutti i centri storici della Tuscia, vuole essere uno strumento scientifico, informativo e didattico d’avanguardia, e si rivolge
in modo particolare agli addetti ai lavori (architetti, urbanisti,
restauratori, archeologi, storici, operatori culturali, studenti universitari, ecc.) ed ai singoli cittadini interessati alla cultura e alla
tutela del proprio patrimonio.
Inserito nel circuito dei musei a carattere demoantropologico
della Regione Lazio, è finalizzato a conservare la documentazione relativa a temi privilegiati come la storia dell’ambiente, del
territorio, dei centri antichi (con particolare attenzione per l’archeologia medievale e industriale), la storia dell’architettura e
dell’arte, la storia delle tecniche e dei mestieri tradizionali maggiormente legati all’edilizia.
L’edificio storico che ospita il Museo è l’antica Torre di Porta
Marina costruita nel XV secolo a difesa dell’angolo nordoccidentale delle mura medievali, ancora in parte visibile.
Si sviluppa su tre livelli, in parte scavati nella roccia tufacea,
destinati alle diverse Sezioni tematiche del Museo: Sala mostre e conferenze, Sezione Ceramica di Vetralla, Sezione Ceramica Lazio, Sezione Laterizi, Sezione Ferro-Metalli, Sezione
Legno e la Sezione del Muratore/Pietra.
Per finire, un cantinone, al piano inferiore e interamente scavato nella pietra tufacea, è stato allestito con strumenti per la lavorazione e conservazione del vino, con una ricca raccolta di
botti e una vetrina che contiene oggetti sul tema della vendemmia e del vino.
Nell’area d’ingresso troviamo una fossa granaria, utilizzata come “butto” nei tempi antichi, e alcuni platici in scala di architetture medievali (le mura di Vetralla, Barbarano Romano, Vitorchiano, Tarquinia) ed alcune restituzioni in scala di impianti urbanistici (Blera, Vetralla) a completare l’arredo del Museo.
Nella foto:
Giancarlo Bruschini ed Elisabetta De Minicis
Il Museo è diretto da Elisabetta De Minicis, Università della Tuscia di Viterbo, con la collaborazione di “Vetralla Città d’Arte”,
ospita le manifestazioni culturali della Casa Editrice Davide
Ghaleb e l’Associazione DivaCassia Onlus.
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Kleopatria Miramare
A cura di Matteo Fraterno
Note al racconto “Kleopatria Miramare…”
Il 26 marzo del 2012, sono stato invitato da Thomas Olkas, al villaggio di pescatori di Damuchari,
Mouresi, versante del Pilio che affaccia sul mare
Egeo. La mia amicizia con Thomas risale al
2005, quando per un breve periodo abitavamo
alla stessa casa a Makrijanni, quartiere di Atene
sotto all’Akropoli. Lui è nativo della regione della
Tessalia, la fotografia lo ritrae con suo nonno
materno Klèarxos Vainopoulos, ultimo dei cinque
figli di Apostolos, capitano della marina Britannica, marito di Keopatria Triantafyllidis,(Miramare).
Rimasto vedovo si risposa con Victoria Tsami,
sua governante di Mauresi, e dal matrimonio nascono Hlektra, Kleopatria, Nikias, Iasonas, Klearxos, nonno di Thomas. Il loro sguardo è sempre
intento a guardare le due donne che nel giardino
stanno a raccogliere erbe selvatiche: Ketty, moglie di Klearxos, con la loro figlia Victoria, mamma di Thomas. In seguito muore anche Apostolos, e Victoria Tsami si risposa con Stergios Parnos; ebbero una figlia, Barbara. Il racconto di
Kleopatria Miramare è parte di un progetto della
restituzione iconografica dell’albero genealogico
dei VainopoulosParnos di Damuchari, un luogo
ancora oggi malinconico, di grande fascino, dove
la pietra è protagonista insieme alle storie delle
persone.
Kleopatria Miramare…
Kleopatria giunse in nave nel golfo di Pagasitikos, all’alba, il 9 aprile del 1898, il paesaggio
del Pilio
le sembrò così malinconico e pigro...
A quegli anni l’Ingegnere Evaristo De Chirico
aveva da poco terminato anche il tratto ferroviario a
scartamento ridotto Volos – Milies, 28 km, un
paesaggio che ricorda più una favola che un
tragitto;
l’arrivo a Milies, le ricordò le foreste della Ro-
mania, Apostolos Vainopoulos, di Damouchari, le
aveva parlato delle sue origini, del paesaggio del Pilio, di Mouresi, e della sua
proprietà, Damuchari.
Il blu elettromagnetico dell’Egeo, spettro
del visibile, ostile anche ai greci antichi,
l’accompagnò
per tutto il viaggio e per la malinconia diventò cianotica.
Tutto era pronto al villaggio dei pescatori
di Damuchari. Apostolos, aveva preparato
le nozze ortodosse nei minimi dettagli. Al
porticciolo, insieme alla salsedine si respirava aria di festa: Kleopatria si ritrovo
in un luogo ostile alla sua indole cosmopolita di Bucarest e si domandò della sua
presenza in quel luogo cosi remoto e isolato. Per la comunità di Damuchari, le nozze di Apostolos Vainopoulos furono un
evento unico e particolare. La casa di pietra che dava sul mare le sembrò la sua
cella, non riuscì mai ad ambientarsi a
quella solitudine; trascorse quei pochi anni della sua vita a guardare il mare, e si
lasciò morire di
accidia…
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Oltre il tempo
A cura di Texfilart/ Iniziative Musicali Internazionali
INDIRIZZO · Via di San Giovanni in Laterano, 52 Roma (San Giovanni - Celio)
Ambasciata della Repubblica di Bulgaria presso la Santa Sede
Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia
FINO A QUANDO · 29 maggio 2012
Ingresso a pagamento
ORARI · Venerdi, sabato, lunedi
ore 09.00 -12.30/ ore 15.00 - 18.00;
Domenica ore 12.00 - 18.00
In occasione del 24 Maggio - Festa della
Cultura Bulgara e della Scrittura Slava e
Giorno dei Santi Fratelli Cirillo e Metodio
OLTRE IL TEMPO
Giovedi, 24 maggio alle ore 15.00, dopo la parte
ufficiale in onore dei due fratelli Cirillo e Metodio, sono state illuminate dal Presidente della
Repubblica di Bulgaria S. E. Rosen Plevneliev le
due installazioni Il Cammino della Speranza e Il
Fuoco della speranza delle sorelle Marussia Kalimerova e Tania Kalimerova. Presenti le alte cariche del Governo bulgaro, del Corpo Diplomatico
presso lo Stato Italiano e Presso lo Stato del Vaticano come numerosi rappresentanti della Comunità Bulgara in Italia e amici di Bulgaria. Alle ore
19.00 i festeggiamenti hanno cambiato la sede
con quella dell’Ambasciata di Bulgaria a Roma
sita nell’elegante quartiere Parioli.Gli abitanti
della Capitale hanno seguito il passaggio della
macchina del Presidente con la bandierina al vento salutandolo.
DOVE · Basilica San Clemente
www.basilicasanclemente.it
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38
Oltre il tempo
A cura di Texfilart/ Iniziative Musicali Internazionali
PER INFORMAZIONI - TEXfilART/ INIZIATIVE MUSICALI INTERNAZIONALI
V. le dei Quattro Venti, 96 00152 ROMA
Tel/ Fax 06/ 5895977 - Cell. 347/ 9412013
[email protected]
[email protected]
CHIUSURA MANIFESTAZIONE · Martedi, 29
maggio 2012, ore 18.00 ad’inviti con rinfresco
alle 19,15 offerto dall’Ambasciata di Bulgaria
presso la Santa Sede
PROMOSSA E ORGANIZZATA DA · Texfilart/
Iniziative Musicali Internazionali
IN COLLABORAZIONE · Ambasciata della Repubblica di Bulgaria presso la Santa Sede, Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia
CERIMONIA UFFICIALE, INAUGURAZIONE
e ILLUMINAZIONE SIMBOLICA DELLE INSTALLAZIONI Il Cammino della speranza e
Fuoco della Speranza di Marussia Kalimerova e
Tania Kalimerova
CARATTERISTICHE DELL’EVENTO La Bulgaria ha
celebrato nel 24 maggio la Festa Nazionale della
Cultura e la Scrittura dedicata ai Santi Cirillo e
Metodio, apostoli dell’Oriente cristiano e co patroni dell’Europa. In quel giorno il Papa riceve
in udienza in Vaticano la delegazione ufficiale
bulgara, mentre nella Basilica di San Clemente a
Roma si celebra il tradizionale moleben davanti
alla tomba del San Cirillo. In Bulgaria il 24 maggio
è una delle più sentite Feste Nazionali dove i
rappresentanti della cultura trovano spazi
per numerosi spettacoli e iniziative culturali.
CARATTERISTICHE EVENTO ARTISTICO · Le Associazioni Iniziative Musicali Internazionali e TEXfilART, Associazioni Culturali Interdisciplinari per la ricerca, nell’ambito delle loro attività intese a promuovere la
cultura, hanno programmato in occasione della Festa Nazionale della Cultura e la Scrittura
bulgara un evento unico e raro, particolarmente affascinante e suggestivo con il titolo
Oltre il tempo
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