d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o luglio/agosto2006 p e r i o d i c o 4 Per Danese (Margherita) un po’ meno federalismo e più “regia” 11 Taxi. L’accordo è fatto ma i problemi restano 18 Porti turistici: i nuovi progetti, i benefici, le contestazioni 20 L’informazione turistica nel Lazio? Un percorso irto di ostacoli Poste Italiane SPA- Spedizione in abbonamento postale70% - DCB Roma - N° 4-2006 Supplemento al numero 24 del periodico bimestrale Roma & Provincia in cifre Notte bianca, nuovo palcoscenico per il turismo romano Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio esperienza purtroppo insegna che in Italia le cosiddette grandi opere o nascono già vecchie, dopo esser rimaste anni e anni sulla carta, o lo diventano in corso d’opera a causa dei tempi biblici necessari per la loro realizzazione, dunque è con un certo timore scaramantico che celebriamo oggi un’altra importante tappa di quello che potremmo definire “il nuovo rinascimento di Roma”. Dopo anni di ordinaria amministrazione, che ha fatto conoscere alla città anche momenti di declino, la capitale è un brulicare di opere, già terminate o avviate: dall’Auditorium della musica, all’apertura dei cantieri per la nuova linea metropolitana, dalla terza corsia del raccordo alla Nuova Fiera di Roma, che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato l’inizio delle attività. Inoltre il Nuovo Centro Congressi e il recupero dell’area del Velodromo all’Eur, l’ampliamento del porto di Civitavecchia e la realizzazione di quello di Fiumicino e via elencando Si tratta di opere necessarie, anzi vitali, per la città e il Lazio ma che sicuramente avranno anche una grande e positiva ricaduta sul turismo perché consentiranno di diversificare il target – fino a ieri solo arte, storia e archeologia, da domani anche affari, commercio, sport, eventi – e quindi L’ IL TURISMO IN CIFRE Editoriale Orfeo Cecchini affrontare meglio le ricorrenti oscillazioni del mercato. Con le opere però, occorre pensare alla programmazione e al marketing, per inserirle nel circuito internazionale e trasformare ciò che oggi è un enorme potenziale, in nuovi arrivi, camere occupate, maggiori entrate per gli esercizi commerciali, più occupazione. Occorre insomma pensare al turismo come ad un qualsiasi altro settore macroeconomico, che ha bisogno di investimenti, ricerca, formazione, regole e innovazione; tutte cose che fino ad oggi sono state negate nella falsa convinzione che l’Italia, e Roma, sono uniche e tanto basta. Ma la ricetta non funziona senza un altro ingrediente: la concertazione; altro concetto, guarda caso, già presente da anni nel vocabolario macroeconomico. Concertazione, ovvero quella “cabina di regia”, quel luogo di dialogo e decisioni condivise tra politici, amministratori, imprenditori e lavoratori che in tanti chiedono e che forse nel Lazio, per alcuni versi, si è anche realizzato ma che ancora non ha dato i frutti sperati. Forse qualcosa sta cambiando e Roma guida il cambiamento. Alcuni interventi del sindaco Veltroni e della vicesindaco Mariapia Garavaglia hanno vergato lo spartito: speriamo la musica non cambi. foto di copertina... Notte bianca: concerto all’Eur Provincia di Roma Assessorato al Turismo Comune di Roma Assessorato al Turismo Sommario Intervista Notiziario 4 Per Danese (Margherita) un po’ meno federalismo e più “regia” 24 Japanitaly news 25 Come utilizzare al meglio una regina delle tavole estive: la maionese Maria Letizia Crescenzi Osservatorio Giuseppe Aiello Interventi 10 A fine settembre la Conferenza sul turismo. Un test per il Governo Gabriele Stabile 11 Taxi. L’accordo è fatto ma i problemi restano Roberto Coramusi Direttore responsabile: Pietro Licciardi Direttore: Giancarlo Mulas Coordinatore Editoriale: Orfeo Cecchini Alessandro Circiello 26 Marriott Park Hotel, la cittadella dell’ospitalità alle porte di Roma 6 Roma caput mundi, anche a luglio e agosto 9 Fiumicino ad agosto ha fatto il pieno di stranieri Ente Bilaterale Turismo Regione Lazio COMITATO SCIENTIFICO O.C. 14 Notte Bianca, nuovo palcoscenico per il turismo romano Valeria Manno 16 Fitoterapia: guarire con le erbe 30 Rassegna stampa a cura di Global tourist management Federica Mazzuca 18 Con Marevivo e Comune di Roma il Tevere in 24 pannelli Giovanna Sfragasso 18 Porti turistici. I nuovi progetti, i benefici, le contestazioni Filippo Celata, Gianluigi Salvucci 20 L’informazione turistica nel Lazio? Un percorso irto di ostacoli Attilio Celant Giovanni Peroni Giuseppe Aiello Guido Improta Franco Paloscia Maurizio Fantaccione Antonio Calicchia 28 Mostre, musica, teatro, eventi. Roma&Lazio da vivere COMITATO DI REDAZIONE: Tribuna del lavoro Coordinatore: Bartolo Iozzia Giuseppe Aiello Guido Improta Orfeo Cecchini Caterina Saccaro Marcello Marzi Giuseppe Zazzara 31 Manovra fiscale bis, conversione del decreto Maurizio Fantaccione 33 Massimario del diritto tributario Produzione: Impatto srl 35 Cantieri edili e prevenzione degli infortuni Progetto grafico e impaginazione: Format Roma srl Stampa: Arti Grafiche Srl - Pomezia finito di stampare: settembre 2006 A.S. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 3 IL TURISMO IN CIFRE Maria Letizia Crescenzi Luca Danese Per Danese (Margherita) un po’ meno federalismo e più “regia” uca Danese è il responsabile del turismo per la Margherita, che con le altre forze politiche fa parte dell’attuale maggioranza di governo; con lui cerchiamo di capire se l’avvenuto cambio di guida porterà al settore quelle novità e quelle spinte che da più parti si attendono e si auspicano. L Quali sono i programmi del suo partito per il turismo che - inutile sottolinearlo - è forse la principale risorsa del nostro paese? «Innanzitutto rilanciare l’Enit e investire nel turismo come gli altri Paesi già fanno e tutto sarà possibile con il supporto di un governo centrale più forte. L’Enit di recente si è molto impegnato grazie anche alla sua autonomia operativa; resta l’esigenza però di una cabina di regia che co«E’ stato un errore ordini coerentemente le bandire il Ministero iniziative turistiche deldel Turismo, le varie regioni. Inoltre poiché in Italia c’è il brand regionale è da rafforzare. Molti cittal’esigenza costante dini e visitatori infatti di un coordinamento conoscono le varie citunificato» tà d’arte, come Roma o Venezia, ma sentono poco nominare il Lazio. Vanno inoltre colmate le carenze delle compagnie aeree: Alitalia ha abolito molte rotte internazionali e se si può andare all’estero senza problemi un cinese, ad esempio, che vuole venire in Italia ha delle difficoltà proprio a causa di questi tagli». «Sono da incentivare anche i porti 4 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L turistici e gli ostelli della gioventù che sono ancora in gran voga. In Italia, ma anche a livello regionale, siamo anche carenti di aree attrezzate per il parcheggio dei pullman, mentre all’estero ve ne sono molte e a costi decisamente abbordabili. I nostri obiettivi riguardano pure la creazione di nuove opportunità; ad esempio con il marketing aereoportuale, sebbene alcune compagnie low cost stiano lavorando molto in questa direzione. Non dimentichiamo poi la questione della velocizzazione dei visti turistici, che vogliamo ottenere mediante l’aumento degli organici del personale di ambasciata all’estero. Ricordiamoci che in altri Paesi i visti vengono consegnati dagli stessi tour operator. Un altro elemento che nel nostro programma non intendiamo sottovalutare è l’uniformità della qualità nell’accoglienza: un albergo tre stelle a Venezia non è lo stesso tre stelle di altre città o località italiane e questo va a scapito del turista, che di fronte a certi riconoscimenti vuole un certo stile e un certo livello del servizio» Linda Lanzillotta, ministro degli Affari Regionali, intervenendo nel corso di un convegno che si è tenuto a Roma qualche mese fa ha detto che l’attuale assetto federalista nella promozione turistica rappresenta oggi un elemento di forza, perché in grado di «valorizzare meglio le nostre mille Italie», ma d’altro canto rappresenta anche una grande debolezza. Secondo lei è il s u l l ’ a n d a m e n t o d e l caso di tornare a un Ministero del Turismo, capace di promuovere l’Italia nel suo complesso oppure bisogna proseguire sulla strada della regionalizzazione? «E’ indubbio che il federalismo valorizzi meglio i nostri tanti piccoli borghi come Todi, Ravello, Capri… Ma secondo il mio punto di vista la regionalizzazione può solo scoordinare il programma di governo. E’ stato un errore bandire il Ministero del Turismo, poiché in Italia c’è l’esigenza costante di un coordinamento unificato. La promozione di più regioni in contemporanea, come avviene in certi stand espositivi in occasioni di manifestazioni dedicate al settore, è spontanea ma a volte poco organizzata, lasciata al caso e non gestita con la dovuta accortezza. Un maggiore centralismo credo possa evitare ad esempio certe controproducenti sovrapposizioni» L’attuale governo, almeno nelle intenzioni manifestate prima del voto, vorrebbe apportare profonde modifiche alla legge Biagi. Questo non rischia di ridare al mercato del lavoro quella rigidità che in ultima analisi hanno causato negli anni passati disoccupazione a due cifre? Ciò soprattutto nel turismo, dove una certa flessibilizzazione è ritenuta necessaria per far fronte alle periodiche oscillazioni nel mercato. In altri termini: verso quali misure si orienterà il Governo per rendere meno precario il lavoro e allo stesso tempo non vanificare i rico- t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o Nei programmi per il rilancio del turismo anche il riallineamento dell’IVA nosciuti benefici della cosiddetta legge Biagi? «Le eventuali modifiche alla Legge Biagi sono ancora in fase di elaborazione, le posso dire comunque che nel turismo c’è l’esigenza di personale qualificato: il turista ha bisogno di esser accolto da persone competenti che conoscano il loro lavoro. E’ importante quindi una selezione del personale adeguata e supportare l’impresa a gestione familiare degli Hotel nel territorio. Bisogna anche evitare anche l’eccessiva stagionalità dei lavori cercando di puntare sul marketing. Ad esempio in Spagna sono riusciti a valorizzare Bilbao dal punto di vista turistico puntanto sul solo museo, che attira turisti tutto l’anno e non solo per una stagione. E’ diventato un vero polo di attrazione p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L turistica grazie all’operazione di marketing che è stata realizzata». Il mondo della politica dice sempre un gran bene del turismo, riconoscendone potenzialità e meriti ma poi, all’atto pratico, si lesinano risorse all’Enit (oggi in via di trasformazione) che dovrebbe promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, non si provvede ad abbassare l’Iva, che è causa di un pesante gap delle imprese italiane rispetto alla concorrenza estera, e a suo tempo è stato abolito il ministero del turismo. Quale è in merito la posizione del suo partito? «In effetti ritengo anch’io che non siamo affatto competitivi a livello fiscale e l’Iva deve essere riallineata a quella degli altri Paesi. Lo sgravio fis u l l ’ a n d a m e n t o d e l scale è un passo importante che rientra nel nostro programma». «Bisogna evitare l’eccesiva stagionalità dei lavori cercando di puntare sul marketing» Il turismo cresce se l’impresa è capace di fare marketing e di adeguarsi al mercato; il turismo cresce se enti locali e pubblica amministrazione fanno una buona politica, il turismo cresce se c’è programmazione e concertazione tra pubblico e privato. Con quale di queste frasi è più d’accordo e perché? «Ho già sottolineato l’importanza che io e la Margherita attribuiamo al concetto di marketing ma ritengo che per un turismo vincente e al passo con gli altri paesi siano necessari tutte e tre le sinergie; contemporaneamente». t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 5 IL TURISMO IN CIFRE OSSERVATORIO Giuseppe Aiello Roma caput mundi, anche a luglio e agosto Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi della Provincia di Roma • Luglio - Agosto 2006 rosegue a buoni ritmi il trend positivo della domanda turistica negli hotel di tutto il territorio provinciale sia sul fronte degli arrivi, sia su quello delle presenze. L’analisi dei dati sull’andamento della domanda turistica negli alberghi della provincia di Roma nel quarto bimestre dell’anno in corso conferma che il turismo a Roma e provincia continua a vivere, un buon ciclo lungo, grazie al forte appeal della destinazione che, come abbiamo più volte detto, è costituito non solo da ciò che Roma stata, ma anche per ciò che Roma ed il suo hinterland sono oggi e, alla luce delle diverse iniziative intraprese, continueranno ad essere in futuro. Nel periodo luglio-agosto 2006 gli alberghi della provincia di Roma hanno registrato 1.527.911 arrivi e 3.730.297 presenze, con una crescita del 9,97% e del 10,39% rispetto allo stesso bimestre dell’anno precedente. Ancora una volta, in un quadro generalmente P positivo, è la domanda estera a crescere di più (tabelle 1 e 2). La domanda italiana ha registrato negli alberghi dell’intera provincia 529.903 arrivi (+6,53%) e 1.194.038 presenze (+7,91%). La domanda estera ha registrato 998.008 arrivi) (+11,90%) e 2.536.259 pre- Tabella 1 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze 2 STELLE Arrivi Presenze 1 STELLA Arrivi Presenze TOTALE Arrivi Presenze Totale 106.248 281.402 652.038 1.488.594 520.641 1.337.425 202.354 507.187 46.630 Italiani 12.692 24.491 174.219 336.375 188.215 463.092 125.997 299.990 28.780 115.689 1.527.911 3.730.297 70.090 529.903 1.194.038 Stranieri 93.556 256.911 477.819 1.152.219 332.426 874.333 76.357 207.197 17.850 45.599 998.008 2.536.259 Tabella 2 - Provincia di Roma (Totale) - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze 2 STELLE Arrivi Presenze 1 STELLA Arrivi Presenze TOTALE Arrivi Presenze Totale 32,51 27,35 12,23 12,89 7,47 8,89 3,68 3,35 -3,98 -3,98 9,97 Italiani 16,68 22,34 6,69 8,29 7,07 10,51 7,50 5,84 -4,92 -4,59 6,53 7,91 Stranieri 35,00 27,85 14,40 14,30 7,70 8,05 -2,05 -0,05 -2,44 -3,03 11,90 11,61 10,39 Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze 2 STELLE Arrivi Presenze 1 STELLA Arrivi Presenze TOTALE Arrivi Presenze Totale 105.018 279.031 529.439 1.274.599 408.371 1.051.991 148.879 365.654 26.002 68.740 Italiani 12.264 23.829 124.190 242.028 113.406 247.754 77.559 169.546 9.385 25.430 336.804 Stranieri 92.754 255.202 405.249 1.032.571 294.965 804.237 71.320 196.108 16.617 43.310 880.905 2.331.428 6 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a 1.217.709 3.040.015 e n e l 708.587 L a z i o IL TURISMO IN CIFRE OSSERVATORIO Prosegue con buon ritmo il trend positivo Fig. 2 - Arrivi e presenze negli alberghi di Roma Luglio - Agosto 2006 senze (+11,61%) (tabelle 1 e 2). L’analisi della domanda per categoria di esercizi alberghieri evidenzia, anche in questo bimestre, la diffusione della crescita della domanda in tutte le categorie di esercizi alberghieri, con la sola eccezione degli hotel a una stella. Sul fronte della domanda estera, prosegue la continua ed apprezzabile crescita di quella europea (426.144 arrivi con +12,48% e 1.187.789 presenze con +13,26%); in particolare della domanda proveniente dalla Germania, dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Spagna. Continua a crescere a buoni ritmi anche la domanda turistica proveniente dagli Usa. (275.428 arrivi con +16,29% e 677.598 con +13,04%) e dal Giappone (72.898 arrivi con +9,27% e 170.966 presenze con +13,45%). La continua crescita della domanda Usa, ma anche di quella giapponese, non è dovuta solo – come abbiamo già detto in altre occasioni – ai meccanismi spontanei del mercato, ma sopratutto grazie a sapienti ed efficaci politiche di marketing degli operatori privati e dei soggetti pubblici. Ribadiamo ancora una volta però che, proprio perché si tratta di dati molto incoraggianti, non bisogna abbassare la guardia, ma occorre avere sempre chiaro che la principale sfida di marketing per gli uomini d’impresa e per i soggetti pubblici con competenze nel turismo consiste nel recuperare e potenziare le quote di mercato dei principali segmenti di mercato, ma anche nell’apertura ai nuovi segmenti ad elevato potenziale di sviluppo. Questa strada, certamente è lunga e laboriosa, è stata intrapresa con decisione. Come appare dalle tabelle da 3 a 6, la crescita ha riguardato sia Roma sia il suo hinterland. A Roma vi è stata una buona crescita degli arrivi com- Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze 2 STELLE Arrivi Presenze 1 STELLA Arrivi Presenze TOTALE Arrivi Presenze Totale 32,41 27,26 13,21 12,36 5,98 6,90 4,95 Italiani 14,84 21,43 6,97 7,74 4,82 5,61 5,67 4,94 9,35 7,43 10,91 5,66 27,72 28,94 6,68 Stranieri 35,14 27,83 15,27 13,50 6,43 7,31 4,17 7,52 4,33 1,13 -2,15 12,61 11,49 10,54 Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze 2 STELLE Arrivi Presenze 1 STELLA Arrivi Presenze TOTALE Arrivi Presenze Totale 1.230 2.371 122.599 213.995 112.270 285.434 53.475 141.533 20.628 46.949 310.202 690.282 Italiani 428 662 50.029 94.347 74.809 215.338 48.438 130.444 19.395 44.660 193.099 485.451 Stranieri 802 1709 72.570 119.648 37.461 70.096 5.037 11.089 1.233 2.289 117.103 204.831 Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Luglio - Agosto 2006 - Var. % su anno precedente PAESI 5 STELLE Arrivi Presenze 4 STELLE Arrivi Presenze 3 STELLE Arrivi Presenze Totale 41,87 39,06 8,21 16,16 13,28 16,89 0,31 -0,54 -16,78 -16,90 6,46 Italiani 115,08 67,59 6,00 9,73 10,68 16,75 10,56 6,08 -15,38 -16,89 6,26 8,48 Stranieri 20,06 30,46 9,79 21,79 18,86 17,30 -46,95 -42,66 -33,92 -17,16 6,80 12,91 L a z i o 7 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l 2 STELLE Arrivi Presenze t u r i s m o a R o m a 1 STELLA Arrivi Presenze e n e l TOTALE Arrivi Presenze 9,76 IL TURISMO IN CIFRE OSSERVATORIO Fig. 1 - Arrivi e presenze negli alberghi dell’hinterland di Roma • Luglio - Agosto 2006 plessivi (+10,91%) e delle presenze complessive (+10,54%). In particolare la domanda straniera a Roma ha registrato una buona crescita nel bimestre sia negli arrivi (+12,61%) sia nelle presenze (+11,49%). La domanda italiana con +6,68% negli arrivi e +7,52% nelle presenze ha avuto anche essa una performance decisamente positiva. Come si vede dalle tabelle 3 e 4, la crescita a Roma ha riguardato, seppure in misura diversa, tutte le categorie di esercizi alberghieri (a parte la flessione delle sole presenze straniere negli eserci- zi a una stella). Prosegue anche negli alberghi dell’hinterland la buona crescita della domanda italiana e straniera (+6,46% di arrivi e + 9,76% di presenze). La domanda italiana è cresciuta del +6,26% negli arrivi e del +8,48% nelle presenze. La domanda proveniente dall’estero è cresciuta del +6,8% negli arrivi e del +12,91% nelle presenze (tabelle 5 e 6). Anche in questo caso la crescita è dovuta all’accresciuta capacità di marketing degli operatori dell’hinterland rispetto al passato: l’hinterland diviene sempre più competitivo anche grazie a strategie di marketing che non lo presentano come ricettività complementare e più a buon mercato della capitale, ma lo propongono come specifica destinazione dotata di sue attrattive peculiari e, quindi, adatta a specifici segmenti di mercato. MUNICIPI DI ROMA Roma - Distribuzione degli arrivi e delle presenze negli alberghi per Municipi - AGOSTO 2006 Valori assoluti Municipi Variazione % su stesso mese a.p. Arrivi Presenze Permanenza media Arrivi Presenze Arrivi Presenze Municipio 1 333.852 849.788 2,55 59,75% 59,96% 31,56% 31,87% Municipio 2 30.193 77.198 2,56 5,40% 5,45% -1,27% -0,87% Municipio 3 16.908 38.744 2,29 3,03% 2,73% 42,72% 27,97% Municipio 4 6.877 17.435 2,54 1,23% 1,23% 8,18% 8,41% Municipio 5 6.071 13.651 2,25 1,09% 0,96% 8,02% -3,53% Municipio 6 726 1.243 1,71 0,13% 0,09% 10,33% -25,70% Municipio 7 1.676 3.752 2,24 0,30% 0,26% 6,75% -2,01% Municipio 8 8.799 32.736 3,72 1,57% 2,31% -29,30% 4,53% Municipio 9 3.297 8.111 2,46 0,59% 0,57% 8,53% 5,08% Municipio 10 5.417 14.384 2,66 0,97% 1,01% 4,78% 12,79% Municipio 11 6.215 15.048 2,42 1,11% 1,06% 29,21% 17,45% Municipio 12 23.184 45.371 1,96 4,15% 3,20% -17,54% -37,51% Municipio 13 12.129 27.035 2,23 2,17% 1,91% 4,16% -8,80% Municipio 15 3.852 7.369 1,91 0,69% 0,52% -56,28% -67,08% -68,01% Municipio 16 6.425 18.495 2,88 1,15% 1,30% -71,86% Municipio 17 34.430 83.915 2,44 6,16% 5,93% 24,21% 18,78% Municipio 18 32.459 90.179 2,78 5,81% 6,36% -24,95% -18,36% Municipio 19 14.496 44.419 3,06 2,59% 3,13% -15,66% 2,76% Municipio 20 11.791 28.609 2,43 2,11% 2,02% 8,35% 6,57% 558.797 1.417.482 2,54 100,00% 100,00% 10,37% 10,18% Totale 8 Composizione % p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE OSSERVATORIO G.A. Fiumicino ad agosto ha fatto il pieno di stranieri della domanda estera evidenziano ancora il primato della domanda proveniente dagli Usa (44% circa della domanda estera), seguita da quella proveniente dal Regno Unito (5,44%), dalla Germania (1,93%), dalla Francia (2,9%) e dal Giappone (2,12%). L’analisi dei tassi d’occupazione di camere e letti (tabella 2) continua a evidenziare l’esistenza di buoni margini di quote di mercato da conquistare. La via maestra per raggiungere quest’obiettivo consiste nel rendere sempre più articolata, ricca, attraente e competitiva – sotto tutti i profili - la proposta di soggiorno nel territorio. Ciò significa puntare alla diversificazione dei segmenti di mercato, all’allungamento della durata media del soggiorno e all’arricchimento e diversificazione dell’offerta. rosegue anche nel mese di agosto la crescita della domanda turistica complessiva negli hotel di Fiumicino, in particolare sul fronte della domanda estera. La domanda complessiva negli hotel di Fiumicino è stata, infatti, pari a 34.029 arrivi e 55.186 presenze, pari ad un tasso d’occupazione medio del 69,64% per le camere e del 68,73% dei letti (tabelle 1, 2, 3) e variazioni negli arrivi e nelle presenze rispettivamente di +11,24% e +10,15%. La crescita ha coinvolto sia la domanda italiana (+6,58% di arrivi e +4,86% di presenze), sia la domanda estera (+15,19% di arrivi e +17,09% di presenze). La composizione della clientela continua a vedere il prevalere la domanda estera rispetto a quella italiana (tabella 1). I dati per singole nazionalità di provenienza P Tab 1 – Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri – agosto 2006 Valori % Diff% agosto 2005 Paesi Arrivi Presenze Totale Agosto 2006 Perm. media Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Totale 34.029 55.186 1,62 100,00 100,00 11,14 10,15 30.591 50.101 Italiani 14.966 29.811 1,99 43,98 54,02 6,58 4,86 14.042 28.429 Stranieri 19.063 25.375 1,33 56,02 45,98 15,19 17,09 16.549 21.672 Francia 647 735 1,14 3,39 2,90 29,66 28,05 499 574 Germania 341 490 1,44 1,79 1,93 31,15 6,75 260 459 Regno Unito 900 1.381 1,53 4,72 5,44 15,24 17,53 781 1.175 8.571 11.043 1,29 44,96 43,52 13,54 15,83 7.549 9.534 462 537 1,16 2,42 2,12 32,38 -2,19 349 549 Usa Giappone Tab 2 – tasso di occupazione camere e letti negli hotel. Agosto 2006 Agosto 2005 Categoria Agosto 2005 Tab 2 bis – Capacità ricettiva Valori assoluti 2005 Tab 3 - Quote di mercato per categoria di hotel. Agosto 2006 Hotel, camere, letti (anno 2006) Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Camere Letti Camere Letti 4 stelle 70,75 54,50 65,43 48,67 4 stelle 2 704 1.430 4 stelle 32,46 18,14 78,59 73,90 58,30 43,78 3 stelle 75,92 86,87 65,76 73,50 3 stelle 11 434 911 3 stelle 54,58 61,48 20,27 24,45 35,35 44,46 2 stelle 46,67 91,44 61,70 96,05 2 stelle 7 90 173 2 stelle 8,43 15,64 0,58 0,95 4,03 8,89 1 stella 36,96 67,44 35,92 69,25 1 stella 3 44 76 1 stella 4,53 4,74 0,56 0,70 2,32 2,87 Totale 69,64 68,73 64,39 61,33 Totale 23 1.272 2.540 Totale 100,00 Tab 4 N. Hotel Camere Letti Categoria 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Fiumicino – Arrivi, presenze e permanenza media per categoria di hotel. Agosto 2006 Italiani Categoria 4 e 3 stelle Arrivi Presenze P e r m . m e d i a Arrivi Stranieri Totale Presenze P e r m . m e d i a Arrivi Presenze Perm. media 13.026 23.735 1,82 18.844 24.958 1,32 31.870 48.693 2 stelle 1.262 4.662 3,69 111 242 2,18 1.373 4.904 3,57 1 stella 678 1.414 2,09 108 175 1,62 786 1.589 2,02 Totale 14.966 29.811 1,99 19.063 25.375 1,33 34.029 55.186 1,62 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l 1,53 L a z i o 9 IL TURISMO IN CIFRE Da Pescara un’autentica politica nazionale del turismo italiano? Gabriele Stabile INTERVENTI A fine settembre la Conferenza sul turismo. Un test per il Governo a Conferenza nazionale del turismo, annunciata dal coordinatore degli assessori regionali al turismo Enrico Paolini, si svolgerà a Pescara dal 29 settembre al primo ottobre. Al grande summit del mondo del turismo parteciperanno il vice Presidente del Consiglio Francesco Rutelli, vari ministri e forse lo stesso capo del governo Romano Prodi. Tra i protagonisti della Conferenza ci saranno i rappresentanti di tutta la galassia del turismo, pubblica e privata, dall’Enit, ormai trasformata in Agenzia nazionale del turismo, alle grandi organizzazioni imprenditoriali del settore. Come di consueto si tratta di una convention di particolare importanza che avviene all’indomani della costituzione del nuovo Governo, il quale ha voluto affidare le competenze del turismo direttamente al Ministero dei beni culturali. I punti più sensibili del dossier sul turismo che saranno all’attenzione del ministro alla Conferenza dovrebbero essere i seguenti. Innanzitutto l’organizzazione del settore turistico nell’ambito del Ministero dei beni culturali. L’attuale dotazione finanziaria, strumentale e di personale della Direzione generale del turismo dovrebbe passare al Ministero dei beni culturali. È stato proposto che il nuovo ministero si chiami “ministero dei beni culturali e del turismo” ma il ministro Rutelli ha opposto che un provvedimento del genere comporterebbe un costo elevato per il rifacimento delle targhe ministeriali. In secondo luogo il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) fa un preciso accenno al turismo ed ha ottenuto l’apprezzamento delle categorie; ma ora gli impegni L 10 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L sono attesi alla prova nelle prossime finanziarie 2007-2008, soprattutto per quanto riguarda l’ammontare delle risorse attraverso le quali il Governo intende dare nuovo impulso al ciclo di sviluppo dell’industria turistica, ormai dal 2001 sostanzialmente fermo, salvo i primi accenni di ripresa dei primi mesi del corrente anno. Si parlerà anche del Comitato nazionale del turismo: dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha accolto i ricorsi di illegittimità costituzionale delle regioni, Rutelli e le regioni sono intenzionati a fare il punto della situazione per non privarsi di uno strumento di indirizzo e di coordinamento riconosciuto come indispensabile cabina di regia del turismo italiano. Naturalmente parte dell’attenzione sarà riservata all’avvio della nuova Agenzia nazionale del turismo. Con la nomina del presidente del Comitato consultivo, l’assessore al turismo della Calabria Donnici, si è fatto un passo in avanti nell’avvio dell’Agenzia, ma è necessario procedere sul piano concreto alla trasformazione dell’Enit come richiesto ormai da tempo dalle regioni e dalle categorie. Nell’agenda anche la presentazione che il ministro Rutelli ha fats u l l ’ a n d a m e n t o d e l to agli operatori di viaggio tedeschi, dei nuovi “progetti interregionali di sviluppo turistico”, che daranno impulso a forti investimenti promozionali e ad una serie di richiami turistici trasversali alle nostre regioni. A questo tema si affiancherà anche un problema non nuovo per Rutelli: Promuovi Italia: società di consulenza e servizi che dopo il ricorso al TAR si è vista sospendere i decreti con i quali sono stati assegnati alla società prima 5 milioni di euro nel 2005 e poi 6,5 milioni nel 2006, senza gara. La società è stata costituita nel 2004 dall’ Enit (70% del capitale) e dall’Isnart per fare da supporto ad una promozione turistica mirata alla destagionalizzazione dei flussi. Sempre per quanto riguarda il marketing e la promozione il ministro Rutelli ha sul tavolo un rapporto sul portale Italia.it, voluto dall’ex ministro Stanca per implementare la comunicazione e operare sul piano delle vendite on line dei nostri prodotti turistici. Si deve indagare soprattutto sui 20 milioni stanziati per costituire l’infrastruttura tecnica appaltata da Innovazione Italia a un raggruppamento formato da Ibm, Its e Tiscover. Infine l’Osservatorio nazionale del turismo: la sua costituzione è prevista dal decreto istitutivo dell’Agenzia nazionale del turismo dove c’è un’autentica giungla statistica. Rutelli e gli assessori al turismo ritengono che debba essere operativo al più presto per fare chiarezza sulle statistiche e sulle analisi del settore. La Conferenza nazionale del turismo segna un test della volontà del Governo e delle regioni di procedere in piena sintonia nel definire un’autentica politica nazionale del turismo italiano. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI Roberto Coramusi Taxi. L’accordo è fatto ma i problemi restano Sostituti facoltativi alla guida e 2.500 licenze in più per potenziare il servizio uando si hanno a disposizione pochi giorni per visitare una città ricca di monumenti e musei come Roma. Il turista occasionale paga sulla propria pelle le disfunzioni del trasporto pubblico. In questa ottica, l’argomento taxi è uno dei più delicati perché, come recentemente dimostrato dalla querelle scatenata dal cosiddetto decreto Bersani, investe questioni irrisolte e tocca interessi di categoria che in Italia si pensava potessero essere mai messi in discussione. Gli strali delle liberalizzazioni volute dal governo Prodi, si sono abbattuti anche sui tassisti romani che han- Q p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L no risposto con veemenza attraverso blocchi del traffico, scioperi ed una serrata trattativa con l’amministrazione comunale. Il Ministro allo sviluppo economico infatti, sotto la pressione delle categorie interessate, ha demandato ai Comuni l’applicazione della parte del decreto dedicata alle “ex vetture gialle”. La Giunta Veltroni, nella persona dell’Assessore alla mobilità Mauro Calamante, che da tempo aveva espresso quantomeno la volontà di aumentare ancora il numero delle licenze, ha concluso una negoziazione con i rappresentanti dei tassisti che ha prodotto un accordo caratterizzato da elementi nuos u l l ’ a n d a m e n t o d e l vi ma che non realizza in pieno la rivoluzione auspicata in materia da Palazzo Chigi. La questione è antica e certo non è facile da risolvere. Quello dei taxi è un servizio di pubblica utilità e per questo lo Stato ha la discrezione per intervenire con l’intento di tutelare i cittadini, sia coloro che usufruiscono della prestazione d’opera sia quelli che vorrebbero entrare nel mercato e trovano difficoltà a causa delle barriere esistenti. Le prescrizioni in tal senso (blocco delle licenze in primis) sembrano non garantire la funzionalità del servizio, almeno secon- t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 11 IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI do quanto emerso in uno studio della Federal Trade Commission statunitense che è arrivata alla conclusione che «non esiste un principio economico convincente» per la maggior parte delle regolamentazioni che interessano questo settore. Anche in Italia l’Autorità Garante della Concorrenza aveva segnalato al Governo e al Parlamento il 3 marzo 2004 che «il mercato del servizio taxi risulta generalmente caratterizzato, a livello locale, da una insufficiente apertura alla concorrenza, che si manifesta in una domanda da parte dei consumatori non pienamente soddisfatta dall’attuale offerta del servizio da parte dei conducenti di taxi». In questo studio si mette in evidenza inoltre come il servizio sia penalizzato dall’elevato costo delle tariffe e da un mancato controllo sul rispetto delle stesse, ma anche dalla staticità delle vetture italiane che, a differenza di quanto succede all’estero, sostano nelle piazzole adibite in attesa che l’avventore li trovi o li raggiunga telefonicamente. In altre parti del mondo invece i taxi sono facilmente rintracciabili per via della loro mobilità, di fatto vanno alla ricerca del cliente e non viceversa come succede da noi. E come se non bastasse si registrano con una puntualità deprecabile casi di truffe ai danni soprattutto dei turisti, raggirati con facilità da falsi tassisti o da conducenti senza scrupoli che non rispettano le regole sulle tariffe vigenti. Il caso specifico di Roma risente anche di un grande deficit per quel che concerne il numero di vetture autorizzate al servizio taxi (5860 prima dell’accordo) rispetto a qualsiasi altra capitale europea: a Parigi sono 17mila e a Londra addirittura 25mila. Spostando il raffronto al rapporto taxi/residenti, la situazione peggiora visto che a Roma ci sono 2.1 taxi ogni mille residenti, mentre nelle capitali 12 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L francese e inglese, rispettivamente, 2.4 e 8.3. Nel concreto l’attività di concertazione dell’amministrazione comunale si è incentrata sull’aumento delle licenze, sulla tariffa fissa per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e sull’introduzione dei turni integrativi. Il 30 agosto la trattativa della commissione consultiva del Comune di Roma, associazioni dei tassisti e sindacato di categoria, ha subito una svolta, approvando alcune modifiche rilevanti al contenuto del testo stilato in luglio. E’ stato stabilito che l’impiego dei sostituti diviene facoltativo, quindi il titolare della licenza po- trà decidere se assumere dipendenti, incaricare sostituti temporanei o estendere il proprio turno, e che si aumenteranno le vetture in circolazione rilasciando 2500 licenze aggiuntive. Per quanto riguarda la predeterminazione delle tariffe per gli scali aeroportuali della Capitale le corse ammontano a 40 euro per Fiumicino e 30 per Ciampino. Il tutto però è partito in via sperimentale perché le parti si sono date appuntamento a febbraio, dopo sei mesi, per verificare la bontà dell’accordo. In quella occasione i tassisti ritorneranno alla carica chiedendo l’aumento delle tariffe, al quale non sembrano voler rinunciare. «Sono complessivamente soddisfatto perché abbiamo ottenuto le precisazioni che volevamo», ha dichiarato Loreno Bittarelli, presidente dels u l l ’ a n d a m e n t o d e l l’Uri e di Radiotaxi 3570, le sigle più battagliere nella trattativa conclusa. «Si tratta di un grosso passo avanti per noi e per i cittadini. E’ importante che si parli di numero medio di taxi e della possibilità, e non dell’obbligo, di usufruire dei sostituti alla guida». Il Campidoglio ha dovuto inoltre fronteggiare delle accuse, trasformatesi in richieste, da parte della maggior parte dei rappresentanti dei tassisti che riguardano la viabilità in senso stretto, quindi il controllo delle corsie preferenziali e lo smaltimento del traffico urbano, ma anche la questione delle licenze delle cooperative dei noleggi con conducente. Secondo la categoria, quella delle Ncc è una vera e propria piaga, perché ha diminuito notevolmente il lavoro, e di conseguenza i guadagni, dei taxi romani. Queste cooperative acquistano la licenza in altri comuni e poi vengono a prendere le corse a Roma, dove peraltro si accordano spesso con i portieri dei grandi alberghi del centro, contravvenendo ad una disposizione regionale che le vincola alla sola conclusione del tragitto in un territorio diverso dalla propria competenza. Un’altra questione da risolvere, anche se di portata sicuramente più circoscritta, è quella del futuro delle colonnine per la chiamata dei taxi in sosta che, è il caso di piazza dei Giuochi Delfici, è stato disattivato senza preavviso. Il Comitato di tassisti che è sorto spontaneamente circa un anno fa ne chiede il ripristino perché, denuncia, «è un disservizio che penalizza il cittadino, ma anche il conducente non legato ad una cooperativa di Radio Taxi». Tutto questo mette in evidenza come si debba fare ancora molto per migliorare il servizio del trasporto privato nella Città Eterna e come quasi sempre succede sono coloro che usufruiscono del servizio ad essere penalizzati; turisti in primis. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o INTERVENTI IL TURISMO IN CIFRE Aumenteranno le corse ma a Roma ci sono 2.1 auto pubbliche ogni mille residenti, a Londra 8.3 Parla l’assessore alla mobilità Calamante L’aumento delle licenze dei taxi è stato un obiettivo anche della prima giunta Veltroni, come si è arrivati ora all’accordo stipulato con tutti i rappresentanti di categoria? «Bisogna precisare che l’accordo siglato il 30 agosto si aggiunge a quello del luglio 2005 che aggiornava un precedente accordo del 2004. A fine agosto abbiamo deciso di aumentare il servizio sfruttando gli strumenti offerti dalla legge Bersani, mentre le nuove 450 licenze che stiamo rilasciando facevano parte dell’intesa del 2005. In entrambi i casi il metodo seguito è stato quello della concertazione ma anche della fermezza nelle decisioni, con una categoria che alla fine si è dimostrata disponibile ad accogliere le richieste del Campidoglio». In questo accordo e in previsione futura, ci sono particolari iniziative studiate per il turismo capitolino che utilizza i taxi? «La più importante, a mio avviso, è quella della tariffa predeterminata per i trasferimenti dagli aeroporti all’area interna alle Mura Aureliane e viceversa. E’ un’iniziativa sperimentale, prevista dalla legge, ma che contribuirà alla lotta all’abusivismo e a tutti quei fenomeni irregolari che spesso offuscano l’immagine di Roma». La sperimentazione che è stata concordata quanti margini di trattativa lascia alle parti quando saranno chiamate a confermare i contenuti dell’accordo? «Nella mobilità in genere e quindi anche nel settore taxi non c’è una verità predeterminata. Di certo ora c’è uno strumento normativo nuovo che è la legge Bersani e che comunque dovrà essere un punto di riferimento per tutti. L’obiettivo come sempre è quello di fornire un servizio migliore ai cittadini e ai turisti ma anche quello di dare impulso al settore taxi agendo soprattutto sulla velocità commerciale dalla quale dipende il costo del servizio». Dopo aver compiuto il primo passo verso una liberalizzazione del servizio, seppur ancora embrionale, quali sono le strategie collegate all’abbattimento del traffico viario a Roma (es. creazione e controllo delle corsie preferenziali)? «Bisogna premettere che nella legge Bersani non si parla di liberalizzazione, bensì di aumento di offerta ai cittadini. Questo significa più auto in strada ma anche p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o più conducenti che possano guidare lo stesso veicolo e una maggiore velocità delle auto attualmente presenti. Per farlo puntiamo sicuramente sulle preferenziali, con una maggiore protezione di quelle esistenti e con la creazione di nuovi tratti, ma anche sulle opere che abbiamo messo in cantiere per limitare l’uso dell’automobile e mi riferisco soprattutto alle metropolitane e ai corridoi della Mobilità. A questo si aggiungeranno, a breve, i poteri speciali in materia di traffico che il Governo conferirà al Sindaco. Con questo nuovo strumento contiamo di intervenire in modo sostanziale per migliorare la viabilità in tutta la città». Roma non ha un elevato numero di licenze per taxi, ma ha visto notevolmente incrementare di recente quello dei noleggi con conducente (Ncc). Anche questa tipologia di servizio vuole essere liberalizzata? «Il servizio del noleggio con conducente è complementare a quello taxi ma negli ultimi anno abbiamo assistito ad un mescolamento delle carte che, a volte, rende difficile una distinzione. Il tema soprattutto dal punto di vista normativo, sfugge però al controllo dei singoli Comuni e va affrontato a livello provinciale e regionale. Certo è che non è accettabile che un piccolo Comune del Lazio o, come spesso avviene, di un’altra Regione abbia rilasciato centinaia di autorizzazioni Ncc e che queste auto vengano poi ad operare stabilmente a Roma. Qui però entra in ballo il tema dei controlli. Ci vorrebbe un vigile urbano per ogni automobile e questo non è possibile. L’accordo, voluto fortemente dal Prefetto Serra, per intervenire sulla situazione di Fiumicino sta dando buoni risultati, ma nel resto della città la situazione rimane complessa. Personalmente ho provato a mettere nuove regole varando una delibera comunale per cercare di mettere ordine ma l’atto è stato immediatamente impugnato e annullato dal Tar». Più di un anno fa è stato presentato un progetto che prevedeva la creazione di vetture adibite a taxi collettivi, a che punto è questa iniziativa e quali risultati ha prodotto? «L’esperienza del taxi collettivo esiste ormai da anni e al di là che doveva essere limitata nel tempo, sinceramente non ha dato i frutti sperati. Attualmente sono poco più di una ventina i soggetti che svolgono questo servizio tra mille difficoltà». (r.c.) d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 13 IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI Valeria Manno Notte Bianca, nuovo palcoscenico per il turismo romano a Notte Bianca di Roma, manifestazione promossa congiuntamente dal Comune di Roma e dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Lazio, è arrivata alla sua quarta edizione, trasformandosi in un fenomeno culturale con una straordinaria carica di enerLe cifre: gia. La città ha vissuto 2 milioni e mezzo ancora una volta quedi persone in strada, sta festa come un granun fatturato de evento internazionadi 94 milioni le e di grande richiamo e un giro d’affari turistico, ma anche codi 131 me ulteriore occasione di incontro con la cultura nelle sue più diverse espressioni. Tuttavia possiamo dire sia diventato anche una calamita per il turismo nazionale e internazionale e dunque un volano per l’economia capitolina? Roma&Lazio, senza alcuna pretesa di scientificità ha svolto un mini sondaggio domandando qua e là a cittadini, turisti, negozianti e albergatori di Roma. Alla Galleria Colonna scopriamo ad esempio che Angela S. e L 14 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L Rosanna P., rispettivamente di 27 e 35, anni sono arrivate da Crotone appositamente per partecipare alla Notte Bianca e alloggiano in albergo; lo stesso un gruppo di amici, più o meno tutti cinquantenni, che da Venezia sono a Roma ospiti di parenti non solo per ammirare i suoi tesori ma anche per “immergersi” in questa serata così speciale. Da Perugia invece Carla G. (33 anni) e il marito Riccardo (35), sono qui per la mostra su Raffaello alla Galleria Borghese e hanno approfittato della Notte per passeggiare tra le sale dei tantissimi musei aperti. Avrebbero voluto ascoltare anche qualche concerto, ma «l’enorme folla di persone è un reale ostacolo. A Perugia, che organizza una sua Notte Bianca, i concerti sono a pagamento, sia pure a modico prezzo. In questo modo si seleziona il pubblico e si evita la grande confusione». Un suggerimento che giria- hi scrive ha partecipato alla Notte Bianca 2006, mescolandosi nel mare di folla che ha festosamente invaso la Capitale dall’imbrunire all’alba, con il desiderio di provare in diretta l’emozione di un grande evento. E in effetti proprio di questo si tratta, di una manifestazione che, prima nel suo genere, cattura e affascina per la varietà di proposte e di opportunità; in uno scenario unico come può essere Roma di notte. Tuttavia se l’eccezionalità della kermesse ci fa essere indulgenti e tacere di buon grado su qualche inevitabile disagio – e come può essere altrimenti quando si è in compagnia di un paio di milioni di persone? – almeno due suggerimenti ci sentiamo di darli. Il primo riguarda la mobilità. Ro- C s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE mo al sindaco Veltroni… In cima ad una lunga fila di persone in attesa di visitare “La casa di Goethe”, Elisabetta R. (38 anni) e Luca D. (40 anni), romani della periferia, lamentano la poca pubblicizzazione delle innumerevoli iniziative, «perché è molto facile disperdersi». Per quanto riguarda alberghi e bed&breakfast le prenotazioni sono aumentate rispettivamente del 15 e 20% rispetto al 2005 ma l’afflusso, in buona sostanza, sembra essere dovuto soprattuto agli italiani arrivati nella capitale appositamente per la Notte Bianca, piuttosto che agli stranieri, già nella Capitale per la loro vacanza e che partecipano alla festa notturna come ad un piacevole fuoriprogramma. Sedute sulle scalinate di Piazza di Spagna, le poco più che ventenni svizzere Sehira e Hasha, confermano: «Siamo qui solo di passaggio e per pochi giorni. La nostra idea è quella di fare un tour dell’Italia, toccando le località più note e le città più importanti artisticamente». Anche tre teutoniche signore cinquantenni, intente a far incetta nei negozi di via Condotti – per antonomasia la “via della moda” a Roma – erano nella Capitale già da qualche giorno ma apprezzano ugualmente la Notte Bianca, che, secondo loro, sta comunque assumendo sempre di più una portata internazionale. Il sondaggio prosegue e all’uscita del Disney store di via del Corso moglie, marito e la figlioletta di 9 anni, tutti danesi, neppure erano al corrente che a Roma esistesse questo tipo di manifestazione. Lo stesso per una coppia di sessantenni provenienti da Amsterdam, che spiegano di trovarsi in città solo per un convegno di lavoro. In cerca di ulteriori informazioni ci rechiamo all’’Hotel Plaza, sempre in via del Corso, dove il direttore ci comunica che per il week end della Notte Bianca c’è stato il pienone di turisti, per lo più italiani, provenienti dal nord e sud; «L’afflusso di stranieri», spiega poi un addetto alla reception, «è dovuto all’alta stagione, poiché per loro il periodo di settembre è ideale per le vacanze». Dopo i turisti e gli albergatori è la volta dei commercianti. Quelli del INTERVENTI Manifestazione ormai capace di attirare visitatori da tutta Italia. Ancora un piccolo sforzo invece per gli stranieri centro storico dichiarano di non aver avuto un incremento delle vendite: «La gente c’è, guarda ma non compra. La Notte Bianca è di per sé una bella iniziativa ma non ha una grande influenza sulle vendite», commenta una commessa di un negozio di ottica, alla Galleria Colonna. Secondo una ricerca commissionata dalla Camera di Commercio l’iniziativa ha portato nelle strade di Roma circa 2.500.000 persone generando un fatturato di 94 milioni di euro per un giro d’affari complessivo di 131milioni di euro, di cui 24 destinati a incrementare il gettito fiscale per lo Stato, il che rappresenta senza dubbio un grosso risultato. Per quanto riguarda invece il versante turistico la Notte Bianca romana sembra funzionare di più per i nostri connazionali e non è un caso che l’evento capitolino vanti ormai numerose città “concorrenti”. Per gli stranieri occorre forse attendere ancora un po’, quando il passa parola e una più incisiva politica di promozione avranno fatto conoscere meglio l’evento all’estero. E magari non guasterebbe anche un ritocco alla data, che potrebbe essere sposta un po’ più avanti nel calendario; quel tanto che basta per allungare la stagione evitando sovrapposizioni con un periodo già di punta per il turismo internazionale. Notte Bianca, un paio di suggerimenti per l’uso ma è l’unica capitale d’Europa ad avere quasi tre milioni di abitanti e solo due linee metropolitane e il fatto è drammaticamente noto, specialmente ai pendolari. Com’ è possibile allora organizzare uno spettacolo all’Eur di musica e fuochi artificiali, cui hanno partecipato almeno cinquemila persone, senza prevedere corse supplementari di mezzi pubblici di superficie? E infatti, sparato l’ultimo botto e suonata l’ultima nota la folla si è ordinatamente riversata nelle stazioni di Fermi e Palasport nella speranza di raggiungere il centro e dar seguito al proprio programma di divertimento notturno. Ma ahimè la metro è andata immediatamente in tilt, mandando in malora la personale scaletta, con orari e appuntamenti. Più di un’ora in banchina e finalmente il servizio riparte. Pigiati come sardine si arriva alla bell’e meglio a Colosseo, dopo aver lasciato a piedi svariate centinaia di persone lungo il percorso, esp e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l sendo la compenetrazione dei corpi un concetto ancora sconosciuto alla natura. Lo spettacolo del monumento simbolo di Roma superbamente illuminato ci rinfranca ma appena inizia la passeggiata su via dei Fori l’occhio va ai cestini dell’immondizia, straripanti e alla distesa di rifiuti che li circonda. Encomiabile l’educazione degli innumerevoli che ancora si ostinavano a depositare lattine e rimasugli vari presso i punti di raccolta. Perchè l’AMA non ha provveduto ad istituire un servizio continuo di svuotamento dei cestini e di pulizia in questo che è uno dei salotti buoni della città? Quale immagine di efficienza, di ordine e pulizia avrebbe dato ai romani e ai numerosi turisti! Post scritto: né all’Eur, né dal Campidoglio a Circo Massimo è stata notata la presenza di taxi… Pietro Licciardi t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 15 IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI Giovanna Sfragasso Con Marevivo e Comune di Roma il Tevere in 24 pannelli n corso d’acqua straordinario, pieno di vita e con una storia antichissima da raccontare. Alla sua foce è arrivato Enea, sulle sue sponde è nata la civiltà romana, nelle sue acque si è specchiata la Roma dei Papi, intorno ad esso è cresciuta la metropoli che conosciamo, con le sue luci e le sue ombre. In un millenario intrecciarsi di storia e leggenda il Tevere, ancora oggi, nella sua rinnovata veste di ambiente fluviale urbano, esprime una forte volontà di “dire altro”. A dargli voce le associazioni ambientaliste che da anni sono impegnate nella tutela e nella salvaguardia di questo prezioso patrimonio. Testimonianza più evidente l’esperienza di Marevivo che con la sua sede galleggiante, ancorata allo Scalo de Pinedo, nel cuore di Roma, “vive” sul Tevere, partecipando quotidianamente alla sua esistenza. In collaborazione con l’assessorato alle Politiche ambientali e agricole del Comune di Roma, e da quest’anno con la società MP Mirabilia, l’associazione Marevivo porta avanti l’iniziativa “Valorizzazione dell’ecosistema fluviale del Fiume Tevere a Roma”, il cui obiettivo è promuovere e rilanciare questo storico corso d’acqua. A dare seguito a quanto già fatto in questi anni, un nuovo progetto di ampliamento e di restyling dei 24 pannelli informativi collocati sui ponti della città nel tratto urbano; un piano di lavoro che sarà completato nel corso dell’anno con la realizzazione di ulteriori 24 pannelli, che arricchiranno gli accessi di entrambe le sponde del fiume. Romani e turisti potranno così avere a disposizione indicazioni su ciascun ponte, sulle sue vicende storiche e sulle sue trasformazioni nei secoli. Ma potranno anche godere di un invito ad osservare gli aspetti naturalistici del fiume all’interno della città. U p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L Tre, dunque, i temi affrontati: storico, naturalistico e idraulico. Anzitutto la storia dei ponti, dai più antichi, Milvio, Fabricio e Cestio, ai più moderni, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele e Sublicio; poi notizie su fatti, vicende o strutture scomparse ad essa legate: i porti di Ripetta e Ripa Grande, Tor di Nona e i fiumaroli; e ancora il racconto di ciò che è tuttora visibile come la funzione della Diga a Castel Giubileo o le rapide di Ponte Milvio e dell’Isola Tiberina, infine informazioni sulla vegetazione e sulla fauna acquatica. «Un progetto a costo zero per l’amministrazione comunale», ha commentato l’assessore capitolino alle Politiche ambientali e agricole, Dario Esposito, «che si inserisce in un quadro di interventi volti a far conoscere più e meglio ai romani il Tevere». L’iniziativa permetterà di divulgare informazioni puntuali su quel grande e ricco patrimonio che popola il Tevere, facendo acquisire una maggiore consapevolezza di questa ricchezza, di questo corridoio biologico che attraversa la città. Anche l’esperienza di navigazione del fiume avviata dal Comune di Roma, che riporta la memoria alle soglie dell’Ottocento, accompagna l’attività di promozione e valorizzazione messa in atto dalle associazioni ambientaliste. «I risultati ottenuti sono straordinari», ha spiegato Dario Esposito, che prosegue: «I romani possono non solo camminare sulle banchine ma hanno anche la possibilità di prendere il battello. Senza dimenticare», ha precisato ancore l’assessore, «il forte sostegno dato al rilancio delle sponde dalla pista ciclabile». Per Esposito il Tevere «non è più quello di una volta, quando lo utilizzava solo chi faceva canottaggio o le meritorie associazioni ambientaliste. Oggi numerose iniziative stanno s u l l ’ a n d a m e n t o d e l cambiando la sua storia». Uno sguardo più puntuale al fiume non lascia dubbi sul grado di purezza delle sue acque. «Varie le filosofie, contrastanti le analisi in proposito», ha dichiarato l’assessore; «una cosa però è certa: dobbiamo ancora lavorare, evitando anzitutto gli scarichi abusivi. Un primo obiettivo è completare il sistema fognario che però, rispetto ad altre città, è molto avanzato: oltre il 90% dei cittadini è già munito di allaccio. Un secondo punto riguarda l’Aniene, che contribuisce in maniera notevole all’inquinamento del Tevere. A testimoniarlo i risultati completamente diversi dei prelievi fatti a monte e a valle dell’immissione di questo fiume». Nonostante questi piccoli nei, il Tevere mostra di essere un organismo vivo e funzionante il cui progressivo risanamento può e deve essere sostenuto da un intervento comune tra le amministrazioni. «Se ci sono situazioni in cui si è riusciti ad ottenere risultati anche straordinari, come è successo a Londra con il Tamigi», ha puntualizzato Esposito, «dobbiamo guardare a quel livello di qualità e continuare a migliorare, forti del fatto che il nostro fiume non è morto, come testimonia la presenza di tanti pesci e uccelli». A dare un ulteriore contributo alla conoscenza del Tevere una guida tascabile realizzata dall’associazione Marevivo e sostenuta dall’assessorato alle politiche ambientali del Comune di Roma, “Il Tevere a Roma: un fiume tra natura e storia”. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 17 IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI Filippo Celata, Gianluigi Salvucci Porti turistici: i nuovi progetti, i benefici, le contestazioni qualche anno dall’inaugurazione del nuovo porto di Ostia si moltiplicano le proposte per la costruzione di nuovi porti turistici sulla costa laziale e per l’ampliamento di quelli esistenti. Questi progetti sono fortemente invocati da amministratori regionali e locali e da diportisti nautici, ma sono anche seriamente contestati da associazioni ambientaliste e forze politiche radicali. E’ necessario quindi valutare con attenzione quali sono gli effettivi costi e i benefici connessi alla realizzazione di un infrastruttura portuale. I temi critici sono essenzialmente tre: l’effettiva necessità di costruire nuovi porti e quindi il confronto tra l’offerta attuale e la domanda potenziale; il benefico economico connesso al porto turistico, a fronte di un impegno finanziario notevolissimo, e infine l’impatto ambientale dell’infraRicerche effettuate struttura e le modalità dall’UCINA e dal per contenere gli inneCensis a livello gabili effetti negativi complessivo italiano sull’ambiente costiero. stimano che a ogni In questo articolo si nuovo posto barca cercheranno di analizcorrisponde zare tutti e tre gli aspetun posto di lavoro ti. creato. Una breve premessa può aiutare a comprendere qual è la posta in gioco. Il Piano Regionale della Mobilità, approvato dalla Giunta Regionale nello scorso mese di febbraio, prevede di incrementare la capacità portuale di più del doppio portando il numero di posti barca dagli attuali 7.500 a 17.500. Sono previsti nuovi porti e approdi per un totale di circa 7.000 posti barca, e l’ampliamento di molte strutture esistenti. Questo enorme sforzo costruttivo si spal- A 18 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L ma in maniera più o meno omogenea su tutti i 360 Km di costa della regione, in un numero impressionante di progetti più o meno grandi. Il progetto più imponente è previsto a Fiumicino-Isola Sacra, con un nuovo porto turistico che dovrebbe contenere 1.500 posti barca, a cui si aggiunge il progetto di ampliamento del Canale dei Pescatori di Ostia (da 80 a 300 posti barca). Diversi i progetti anche a Gaeta, per un totale di circa 800 nuovi posti barca e un nuovo porto turistico da 400 posti. A Formia esistono almeno cinque progetti alternativi per un nuovo porto di cui si parla da vent’anni. Il progetto definitivo prevede 630 posti barca per un costo di 66 milioni di euro. A Terracina è stato proposto l’ampliamento del Porto di Levante (fino a 800 posti barca), e di Porto Badino (da 150 a 800 posti). A Tarquinia un nuovo porto presso la Foce del Marta, con 500 posti. 500 nuovi posti sono previsti anche a Minturno, con un nuovo approdo alla foce del Garigliano. Progetti più contenuti, tra i 300 e 400 nuovi posti barca, sono previsti a Ladispoli, al Fosso di Pratica di Mare, a Fondi lungo il Canale S. Anastasia, a Sperlonga, con il nuovo approdo di Lago Lungo, per l’ampliamento del porto di S. Marinella e a Civitavecchia, al molo Matteuzzi e a La Frasca. Progetti particolarmente controversi e contestati, perché di grande impatto o che insistono su aree ambientali di pregio, sono i nuovi porti previsti sulle isole a cominciare da quello previsto a Cala dell’Acqua a Ponza, con 500 posti barca; ma anche il raddoppio del porto del Circeo, all’interno di un’area protetta già vittima di fenomeni di abusivismo edilizio; il nuovo porto turistico di Anzio per il quale si denuncia l’effetto s u l l ’ a n d a m e n t o d e l disastroso che avrebbe sui processi di erosione delle spiagge; il nuovo porto di Montalto di Castro previsto alla Foce del Fiora, un’area umida di particolare interesse naturalistico; e anche il Porto di Fiumicino, per le sue imponenti dimensioni. Questo enorme sforzo progettuale è giustificato dalla domanda? L’offerta attuale sembra effettivamente molto al di sotto della sua domanda potenziale. Resta da vedere quanti diportisti scelgano di stazionare la propria barca in altre regioni perché non trovano posto nei porti locali, e quanti invece per scelta. Il litorale laziale è per la gran parte estremamente compromesso e inquinato, e quindi poco attrattivo dal punto di vista turistico. Ne discende che i diportisti in transito difficilmente si fermano presso le coste della regione, se non per necessità, e i porti esistenti funzionano più che altro come parcheggi. I periodi di sosta sono di durata molto breve e di conseguenza si attenua il possibile beneficio del porto per l’economia locale, che è a volte limitato al solo pagamento delle tariffe portuali e delle relative tasse. Bisogna comunque distinguere da caso a caso. All’approdo di Fiumara Grande, a Fiumicino, a fronte di una capacità di 1.500 posti stazionano abitualmente 4.000-5.000 imbarcazioni. A Formia invece, che vanta progetti per 750 nuovi posti barca, l’attuale porto turistico è sottoutilizzato, per ammissione degli stessi promotori. La domanda di posti barca è poi nella gran parte dei casi fortemente stagionale, in particolare sulle isole, con il rischio di creare strutture che rimangono quasi vuote per la gran parte dell’anno. C’è da dire che il mercato della nautica è in questi anni in fortissima cre- t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE scita. Secondo il Ministero dei Trasporti si è passati tra il 1981 e il 1996 ad un rapporto di una barca ogni 100 abitanti ad una barca ogni 70 abitanti. E’ quindi prevedibile per il 2010 un aumento di imbarcazioni che necessitano di un posto barca pari a circa 50.000 unità. I progetti di costruzione o ampliamento di porti turistici implicano un grosso sforzo finanziario che, sulla base di una stima grossolana, si può quantificare tra i 50.000 e i 100.000 Euro per posto barca. Quali sono quindi i benefici economici di un’operazione di questo tipo? Quali sono gli effettivi ritorni in termini di reddito, di posti di lavoro creati e in generale per lo sviluppo economico locale? Una stima di questo tipo deve basarsi su un’analisi non solo dell’impatto economico e occupazionale direttamente attivato dal porto, e quindi nei servizi portuali e nelle attività di rimessaggio, ma anche dell’impatto indiretto e indotto su attività economiche più o meno collegate. Il porto turistico è innanzitutto luogo di scalo, ma a questo abbina una serie di servizi di gestione, manutenzione, rifornimento e sicurezza. Sostando presso il porto il diportista diventa turista e usufruisce degli esercizi commerciali, dei ristoranti, delle attività ricreative e di altro tipo. Il porto determina poi un indotto di attività che ruotano intorno alla nautica: l’industria cantieristica, per la quale l’Italia occupa una posizione di primo piano a livello mondiale, i servizi di noleggio, rimessaggio, ecc. Ricerche effettuate dall’UCINA e dal Censis a livello complessivo italiano stimano che ogni nuovo posto barca corrisponda ad un posto di lavoro creato. La gran parte di questo impatto è dovuto non tanto alle attività portuali in senso stretto, quanto all’indotto. Risulta complessivamente che ogni Euro investito nel settore determini un aumento di reddito pari a 5 Euro. Una ricerca effettuata dagli autori a scala maggiormente locale, presso il Porto di Riva di Traiano, ridimensiop e r i o d i c o d e l l ’ E B T L na in parte questa stima. Se ci si riferisce infatti al beneficio economico che si determina nell’area dove si localizza il porto risulta un nuovo posto di lavoro creato ogni 3 posti barca. Il nuovo porto previsto a Fiumicino, per esempio, determinerebbe 500 nuovi posti di lavoro, e la piena attuazione del piano regionale comporterebbe un impatto occupazionale tra le 3000 e le 6000 unità di lavoro in più. A prescindere dall’effettivo impatto economico, la domanda è: chi ci guadagna? L’enorme sforzo finanziario viene sopportato quasi sempre attraverso il ricorso a forme di cofinanziamento tra enti pubblici e soggetti privati, ai quali in molti casi viene affidata la gestione dell’infrastruttura. I tempi della concessione raggiungono in genere i 50 anni, e la sua lunga durata è giustificata dall’ampiezza dell’investimento iniziale che richiede moltissimi anni per essere ammortizzato. Il soggetto pubblico si trova in molti casi in una situazione di debolezza, vista la necessità di ottenere in ogni modo finanziamenti privati. Ne consegue, secondo alcuni, che i costi di realizzazione, i ricavi di gestione e i relativi rischi non siano sempre equamente ripartiti. Chi si oppone alla realizzazione di questi progetti denuncia in generale come questi beneficino solo una ristretta cerchia di danarosi costruttori e diportisti, e molto poco l’economia locale. Ma sono soprattutto preoccupati delle conseguenze sull’ambiente. Il problema di maggior rilievo è l’erosione delle coste e delle spiagge, che interessa già moltissima parte del litorale regionale, dal Circeo a Ostia. L’erosione è determinata dai minor apporti di detriti da parte dei fiumi (per prelievi di sabbie, sbarramenti, minori afflussi idrici, ecc.), ma soprattutto dall’urbanizzazione delle coste e in particolare dalla realizzazione di opere rigide protese verso il mare: porti, moli, scogliere artificiali. Si impedisce così la normale circolazione delle correnti che laddove si infrangono sullo sbarramento des u l l ’ a n d a m e n t o d e l INTERVENTI A qualche anno dall’inaugurazione del porto di Ostia si moltiplicano le proposte per la costruzione di nuovi approdi terminano accumuli di sabbia, mentre aldilà portano alla riduzione della fascia sabbiosa e alla scomparsa delle dune, anche per decine di chilometri. Sono dinamiche complesse ma ormai note e prevedibili, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Appare per questo estremamente irresponsabile il comportamento di progettisti e ingegneri che a volte finiscono per sottovalutare questi effetti, o perfino negarli, come nel caso del nuovo porto commerciale di Fiumicino. Sono preoccupanti inoltre gli apporti inquinanti delle barche in una condizione drammatica di qualità delle acque, il disturbo agli ecosistemi costieri, l’inserimento dei porti in aree naturalistiche vulnerabili e di pregio, l’artificializzazione del panorama e i problemi relativi alla viabilità nell’entroterra. Molti di questi impatti sono riducibili solo in misura limitata. Bisogna quindi scegliere attenLe opere portuali tamente il progetto mihanno sempre un gliore, non solo dal pungrosso impatto to di vista finanziario. sull’ambiente. Per Ma soprattutto bisogna questo è importante scegliere attentamente scegliere il progetto la localizzazione del migliore. Non solo porto. dal punto di vista Bisogna in definitiva finanziario saper scegliere, distinguere, valutare. Sembra invece che, nella situazione attuale, si contrappongano due opposte visioni. Da una parte chi rifiuta aprioristicamente qualsiasi intervento per preservare un presunto equilibrio naturale, che è in realtà compromesso da tempo, e dall’altra chi si impegna a produrre sempre nuovi progetti sempre più ampi e ambiziosi nella speranza forse di giungere ad un compromesso, che almeno qualcuna di queste proposte venga effettivamente realizzata. Vent’anni di proposte, dibattiti, e poche realizzazioni concrete dimostrano comunque che gli ambientalisti possono dormire sogni tranquilli. In questo caso è più che mai vero che, tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare… t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 19 Federica Mazzuca Dalla natura un vasto repertorio di “farmaci”, da usare però con giudizio L’ Che cosa è la fitoterapia? Parlare di erbe medicinali vuol dire parlare di fitoterapia. La fitoterapia è intesa come «cura e prevenzione delle malattia mediante la somministrazione di farmaci vegetali» (fitomedicina nella definizione della Organizzazione mondiale della sanità) ed è basata sull’osservazione dei benefici di erbe provate e sperimentate per centinaia di anni. La fitoterapia é una medicina a tutti gli effetti ed è regolata dalle stesse leggi di rigore scientifico che regolano la medicina ufficiale. È opportuno ricordare che molti farmaci oggi in uso derivano dalle piante; come la digitale, che per anni è stata estratta dalla digitalis purpurea, tra i più attivi farmaci nella cura dello scompenso cardiaco. p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L Altri esempi di medicine non convenzionali o alternative sono l’agopuntura, l’iridologia, l’aromaterapia, la cromoterapia, la cristalloterapia, l’omotossicologia, la musicoterapia e altre ancora. Come appare evidente dalla semplice lettura dell’elenco delle diverse discipline che costituiscono questa complessa realtà, molto diversi sono i presupposti culturali, le conferme sperimentali e le applicazioni pratiche di queste “altre medicine”. Ci limiteremo ad alcune brevi considerazioni sulla fitoterapia. Quali sono le figure professionali nello scenario fitoterapico? La prescrizione delle erbe medicinali dovrebbe essere effettuata solo da professionisti della salute. Anche se le erbe in se stesse contengono una grandissima varietà di sostanze chimiche che fanno bene all’organismo, l’indicazione al loro impiego deve essere posta da una figura competente (medico o farmacista o erborista), che prescrive e dispensa le erbe, dopo una attenta valutazione complessiva. L’uso irragionevole di una certa pianta basata su tradizioni popolari e la credenza che le erbe non possono essere dannose, in quanto naturali («al massimo non fa niente»), ha fatto aumentare i casi di allergie ed intolleranze, intossicazioni da abuso, automedicazioni scorrette ed effetti collaterali per interazioni tra prodotti naturali e fars u l l ’ a n d a m e n t o d e l INTERVENTI Oncologia Medica, Università di L’Aquila guarire con le erbe Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che circa 4 miliardi di persone (l’80% della popolazione mondiale) attualmente fa uso di erbe medicinali, le più antiche cure naturali utilizzate nel corso della storia dell’uomo in tutte le culture. Anche nel nostro Paese si è registrato un rinnovato interesse per le sostanze naturali ed una significativa crescita al ricorso di prodotti di origine vegetale, considerati buoni rimedi naturali e pertanto preferiti ai farmaci in senso stretto. IL TURISMO IN CIFRE Fitoterapia: maci assunti dal paziente, alcune volte con complicanze molto gravi. Da evitare dunque come primo approccio a questa medicina alternativa una terapia “autogestita” con l’acquisto di prodotti a base di erbe, disponibili al supermercato, su internet, vendita porta a porta, svincolato dal controllo di persone specializzate in grado di dare indicazioni adeguate all’acquisto. L’importanza di garantire conformità al prodotto. Per poter garantire i benefici attesi, i fitofarmaci devono provenire da piante, che rispettino i criteri GAP (Good agricoltural practices) di coltivazione, raccolta, essiccamento e conservazione. Soltanto la preparazione da parte di persone specializzate potrà garantire inoltre di preservare i principi attivi inalterati tali da fornire una materia prima adeguata da cui estrarre una fitomedicina definita dall’Organizzazione mondiale della Sanità come «prodotto medicinale finito, provvisto di etichetta, che contiene come principi attivi esclusivamente delle piante o delle associazioni di piante allo stato grezzo sotto forma di preparato». Cosa dire in conclusione di questo metodo alternativo di cura? Le conoscenAnche la ze odierne non possono prescrizione delle trascurare l’importanza e erbe medicinali l’attualità d’impiego delè di competenza la fitoterapia, cosi come del medico non possono essere sottovalutati i problemi generati da una dispensazione autogestita di farmaci o sostanze attive vegetali. Per utilizzare queste piante con la maggiore probabilità di ottenere benefici, e non tossicità, dai loro principi attivi, è bene rivolgersi al proprio medico curante, farmacista oppure alla erborista di fiducia; persone quindi che conoscano approfonditamente i farmaci vegetali dal punto di vista fitochimico, farmacologico, clinico, tossicologico e posologico. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 21 IL TURISMO IN CIFRE INTERVENTI A.S. L’informazione turistica nel Lazio? Un percorso irto di ostacoli el giugno dello scorso anno il Sole 24 Ore pubblicava con grande evidenza i risultati di un’inchiesta che metteva a nudo i punti critici e l’inefficienza del sistema di promozione turistica del nostro paese. L’intento dell’articolo era sondare e successivamente mettere a confronto la qualità del servizio offerto dai vari uffici di promozione turistica attivi nel territorio italiano, valutandone i tempi medi di risposta e la completezza dell’informazione fornita al turista. Il metodo usato era semplice ed efficace: i giornalisti del quotidiano economico hanno contattato con e-mail e telefono gli uffici turistici di dieci località montane e di venti marine, dislocate da Nord a Sud, facendosi passare per potenziali turisti e chiedendo informazioni precise per Lunghe attese organizzare la vacanza nelle risposte, di una famiglia comporecapiti sbagliati sta da quattro persone. e poca informatica Le risposte e i mancati i nodi critici riscontri sono stati atdell’informazione tentamente monitorati turistica pubblica e, alla fine dell’inchiesta, sono emersi dei risultati rilevanti. A distanza di un anno, stuzzicati da un verdetto deludente abbiamo voluto ripetere l’esperimento, andando a scoprire in che modo funzionano gli uffici di informazione e promozione della nostra regione. In particolare ci siamo rivolti ai vari APT e IAT attivi nelle province. Nel far ciò abbiamo adottato più o meno lo stesso copione del Sole 24 Ore: una coppia giovane, senza figli, alla ricerca per il mese di agosto di una sistemazione in agriturismo o in altre strutture ricettive che, oltre a praticare dei prezzi contenuti, accettassero cani di grossa taglia. In più abbiamo chiesto informazioni su itinerari da seguire N 22 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L nelle località più suggestive delle province laziali, a contatto con la natura. Gli uffici sono stati contattati a partire da lunedì 19 giugno; la maggior parte di essi via e-mail, altri via telefono, sulla base dell’accessibilità da loro stessi segnalata su Internet (si veda la tabella riassuntiva). Ecco, provincia per provincia, ciò che abbiamo verificato. La provincia di Roma ha destato qualche perplessità. La risposta dell’APT (ufficio di Roma) è giunta solo dopo la seconda e-mail e un esplicito sollecito: in più, ad una prima mail di risposta ne è giunta dopo due giorni una seconda con oggetto la medesima richiesta. Al di là dei tempi d’attesa (7 e 9 giorni) c’è stata una lieve difformità nell’ informazione, per cui una risposta risultava meno chiara ed esaustiva dell’altra. Per quanto riguarda gli uffici informativi dislocati nel territorio della provincia, gli IAT di Subiaco e Civitavecchia hanno risposto esaurientemente ai nostri quesiti, sia pur con tempi e modalità diverse: dopo quattro giorni Subiaco, dopo due settimane Civitavecchia. Lo IAT di Subiaco in particolare ha fornito un elenco di indirizzi e contatti utili; dunque una modalità d’informazione efficace, che purtroppo però non si è ripetuta, se non sporadicamente, nel corso della rilevazione. Gli uffici di Anzio, Albano Laziale, Frascati, Velletri e Tivoli non hanno mai risposto, dicendo di non aver ricevuto alcuna e-mail; comunque una volta alzato il telefono e interpellati “a voce” hanno sopperito indicando alcuni siti internet e cataloghi telematici da consultare. Impresa assai ardua è stata invece entrare in contatto telefonico con lo IAT di Santa Marinella, che risultava avere un recapito non raggiungibile e, probabilmente, sbagliato. Per quanto riguarda Frosinone, se la s u l l ’ a n d a m e n t o d e l risposta dell’APT non è mai giunta al nostro computer, quella degli IAT della provincia è stata in linea di massima tempestiva; solo lo IAT di Cassino si è fatto attendere (circa due settimane), ma la sua risposta era ben documentata e oltre all’indicazione del sito da consultare conteneva alcuni riferimenti a strutture ricettive. Molto bene Atina che ha risposto con tempismo e cordialità il giorno successivo all’invio della e-mail. Promossi dunque per i tempi d’attesa, ma qualche dubbio è rimasto sul resto del servizio. La tendenza comune, salvo il caso di Atina, è infatti quella di richiedere al potenziale turista l’indirizzo di posta ordinaria per inviare materiale informativo in formato cartaceo e questo nell’era di Internet… Nel caso di Fiuggi addirittura l’operatore, in prima battuta, ha risposto unicamente chiedendo il recapito postale, senza neanche considerare i siti internet, che pure sono numerosi ed efficienti. Solo dopo nostra esplicita richiesta, in una seconda mail, ci ha fornito l’ indicazione di un sito da consultare. Di fronte a ciò ci chiediamo perplessi: perché, soprattutto i piccoli e modesti IAT di provincia, continuano ad usare un canale lento e dispendioso come la posta ordinaria? Soprattutto in tempi di magri bilanci. Un’altra riflessione: l’invio di opuscoli e depliant non necessariamente assicura il soddisfacimento del fabbisogno informativo. Davanti ad una richiesta precisa non sarebbe, forse, il caso di dare una risposta altrettanto precisa, predisponendo così un servizio più a misura di utente? Proseguendo nella disamina, la provincia di Latina è risultata essere la meno orientata alla tecnologia e all’uso della rete come veicolo d’informazione. Lo IAT di Formia, così come quello di Scauri – Minturno e di Ter- t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE racina non disponevano neppure di un indirizzo di posta elettronica. Se il primo lamentava un guasto alla rete gli altri due, confessando la pressoché totale mancanza di mezzi elettronici, hanno suggerito di usare il fax o di inoltrare la mail all’APT di Latina. Di fatto avevamo anticipato il suggerimento, ma la risposta dell’APT, purtroppo, è stata tutt’altro che tempestiva (attesa: venti giorni). Il rapporto con lo IAT di Gaeta è stato molto più tormentato, con tentativi di chiamata a vuoto e una ignara signora che lamentava l’ennesimo errore telefonico. Viterbo e provincia, invece, non hanno risposto a nessuna delle nostre email e a niente è servita l’ulteriore mail di sollecito all’APT di Viterbo. Inizialmente non abbiamo escluso una qualche disfunzione della rete ma il dubbio è stato fugato dal messaggio di avvenuto recapito e visualizzazio- ne del nostro messaggio elettronico da parte del destinatario (per ben due volte!). E non finisce qui. Composto il numero ha subito risposto un operatore cordiale che però, di fronte al reclamo delle mail andate a vuoto, ha replicato così: «Probabilmente la collega non ha risposto perché è andata in ferie»: risposta sincera ma sconcertante. Oltre ad uno scarso utilizzo della tecnologia agli operatori, a volte, manca l’ABC della cura dell’utente! Lo IAT di Viterbo invece, una volta contattato telefonicamente, ha svelato l’arcano: l’indirizzo di posta a cui era stata spedita l’ e-mail non era più in uso, per cui il rimando era alla segreteria dell’APT. Benché si trattasse di un ufficio informazioni c’erano al momento grosse difficoltà nel reperire l’elenco aggiornato degli alberghi della provincia. Esito negativo anche per l’ufficio informazioni di Tarquinia: l’ope- Uffici contattati, modalità e tempi di risposta ROMA APT Prov. Roma: sta IAT Santa Marinella: IAT Anzio: IAT Subiaco: IAT Civitavecchia: IAT Tivoli: IAT Frascati Tuscolo: IAT Velletri: e-mail, 7/9 giorni d’attesa, due risposte diverse alla stessa richienessuna risposta all’e-mail, numero di telefono errato nessuna risposta all’e-mail, contattati via telefono e-mail, 4 giorni d’attesa, risposta completa e-mail, 2 settimane d’attesa nessuna risposta all’e-mail, contattati via telefono nessuna risposta all’e-mail, contattati via telefono nessuna risposta all’e-mail, contattati via telefono FROSINONE APT Frosinone: IAT Atina: IAT Cassino: IAT Fiuggi: nessuna risposta all’e-mail, contattati via telefono e-mail, 1 giorno d’attesa, risposta completa e-mail, 2 settimane d’attesa ma risposta ben documentata 2 e-mail, 1 giorno d’attesa, informazione incompleta RIETI APT Rieti: IAT Rieti: IAT Terminillo: e-mail, 5 giorni d’attesa, risposta completa non dispongono di un indirizzo e-mail, rimandano ad un nuovo numero telefono, nessuna risposta VITERBO APT Viterbo: Tarquinia: IAT Viterbo: 2 e-mail, nessuna risposta. Forniscono informazioni via telefono indirizzo e-mail non più attivo, rimandano ad un nuovo indirizzo di posta indirizzo e-mail non più attivo, rimandano all’APT per le informazioni LATINA APT Latina: e-mail, 20 giorni d’attesa, risposta cordiale e completa IAT Scauri-Minturno: no e-mail, rimandano all’indirizzo dell’APT di Latina IAT Formia: non dispongono di un indirizzo e-mail, forniscono informazioni via telefono IAT Terracina: no e-mail, chiedono invio di un fax IAT Gaeta: no e-mail, numero di telefono errato, tentativi di chiamata a vuoto p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l INTERVENTI Ad un anno di distanza da una analoga inchiesta del Sole 24 Ore siamo riandati a vedere come funzionano gli IAT e le APT ratore ha rimandato ad un nuovo indirizzo di posta comunicandoci che quello da noi utilizzato non era più attivo. Promosso l’APT di Rieti che in tempi più brevi (cinque giorni) ha risposto alle richieste con cortesia e professionalità. Meno bene gli IAT di Terminillo e Rieti poiché il primo non ha risposto ad alcuni tentativi mediante telefono, il secondo – si trattava più propriamente un ufficio “relazioni esterne” – ci ha rimandato in maniera piuttosto frettolosa ad un altro numero telefonico al quale comunicare l’ indirizzo postale e avere, ancora una volta, brochure e materiale cartaceo. L’impressione che ci siamo fatti al termine della nostra semplice indagine è che l’informazione (e la promozione) pubblica del turismo laziale è in difficoltà. Difficoltà nella comunicazione, disomogeneità del servizio tra realtà territoriali a volte contigue e scarsissimo utilizzo delle nuove tecnologie sembrano essere i nodi critici e l’immagine che si ha è di un sistema informativo troppo “pigro” (l’eccessivo tempo trascorso dal momento della richiesta alla risposta, quando c’è stata) che mal si concilia con il nostro tempo, in cui impera internet e il last minute. Perplessità anche sull’utilizzo delle risorse economiche, che si lamentano essere sempre più scarse. Com’è infatti possibile ignorare uno strumento come il computer e la posta elettronica, che consentono risposte immediate, a costo zero ed estremamente personalizzate, e ricorrere ancora a brochure e depliant, necessariamente generici e il cui invio è oltremodo oneroso? Pur senza la pretesa di aver rappresentato in maniera univoca ed esauriente la realtà regionale degli IAT e APT del Lazio, ci sembra che il nostro esperimento abbia comunque evidenziato una grossa lacuna, resa ancor più grave dal fatto che proprio gli IAT e le APT dovrebbero essere una sorta di reception, protesa al pubblico, di tutto il sistema turistico regionale e locale. Nei prossimi numeri della rivista raccoglieremo testimonianze dirette sul tema, cercando di costruirne un quadro più completo. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 23 TURISMO & IL IN CIFRE Japanitalynews www. japanitalytravel.com 24 A ottobre voli strapieni con destinazione Italia I turisti giapponesi che visitano l’Italia sono in consistente aumento, sopratutto a partire dalla settimana d’oro (nove giorni consecutivi di vacanza) a cavallo tra fine aprile ed i primi di maggio. Secondo la JAL i passeggeri dei voli da Tokyo per Roma o Milano nel mese di agosto sono aumentati del 20 % rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Per il mese di settembre l’aumento è del 10%, mentre i voli con destinazione Europa sono generalmente in relativo calo. Secondo uno dei più grandi tour operator giapponesi l’Italia è sempre stata la destinazione europea tra le più gettonate ma tale preferenza sembra essersi accentuata proprio quest’anno. I clienti dei pacchetti aumentano ogni anno del 10%, mentre quelli del FIT (fai-da te) aumentano del 40% e il loro più grande problema è ormai quello di trovare posti liberi sui voli, che nei mesi di luglio e agosto erano strapieni. Difficoltà per i T.O. nipponici anche nella ricezione alberghiera, poiché sia a Firenze che a Milano gli hotel faticano a sistemare i gruppi in arrivo nel periodo settembre-ottobre. Anche secondo “Tutta Italia”, l’operatore turistico specializzato nei viaggi nella Penisola, le attenzioni per il Belpaese sono in forte aumento, specialmente da parte dei cosiddetti repeater, che intendono organizzare il viaggio secondo il made to order. Secondo uno dei responsabili di “Tutta Italia” la destinazione più ricercata è il Sud, con Napoli e Capri in testa tra le località più amate. La tendenza poi non è più quella di trascorrere solo qualche ora a Capri per visitare Grotta Azzurra e qualche altra cosa in fretta e furia, ma passare due o tre giorni sull’isola per godersi la vita, l’ambiente , il mare, bere qualche bicchierino di limoncello con calma e p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L tranquillità. Interessante il fatto che fino a marzo le tariffe aeree sono quelle della bassa stagione; inoltre ogni anno i prezzi dei biglietti aerei e dei pacchetti turistici per i gruppi si dimezzano, pertanto è prevedibile un ulteriore boom di giapponesi in viaggio verso l’Italia. Nel turismo esplode l’e-commerce Secondo il METI, il potente Ministero dell’Economia, Commercio e Industria giapponese, il mercato e-Commerce del settore turismo in Giappone è pari al 3,7% sul totale delle vendite al dettaglio nel comparto (359 miliardi di yen) mentre quello negli Stati Uniti risulta pari a 2,4% (535 miliardi di yen). Le cifre so- s u l l ’ a n d a m e n t o d e l no contenute nel Rapporto relativo all’ indagine sul mercato e-commerce in Giappone effettuato dal METI per l’anno 2005, reso pubblico nei primi giorni di luglio. Per la prima volta è stata effettuata anche una indagine sul mercato americano per capire meglio comparare le due situazioni. Secondo il Rapporto, dunque, nel mercato globale la dimensione del mercato e-commerce americano è circa 15,9 mila miliardi di Yen mentre quello giapponese è circa 3,5 mila miliardi di yen. La quota del mercato online sulla vendita totale in Giappone risulta pertanto del 1.2%, mentre negli Stati Uniti è del 2.4%. Ma per quanto riguarda il settore turismo, considerando che il mercato online statunitense è più grande, la quota delle vendite giapponesi risulta maggiore. Il rapporto indica il settore turismo, insieme all’informatica (digital contents, pc, ecc.), come quello che dimostra uno sviluppo continuo e consistente negli ultimi anni. Ciò si deve senz’altro all’ ulteriore aumento degli abbonamenti alla banda larga (930.000 nuovi utenti solo per il periodo gennaio-marzo 2006) che incrementa la platea degli utilizzatori di internet per acquistare prodotti turistici. Di conseguenza, essendo 23.3 milioni gli abbonamenti al 31 marzo 2006 - secondo i dati del Ministero della Comunicazione giapponese - si conferma ancora il ruolo dominante di internet nella scelta delle destinazioni e nell’acquisto dei viaggi da parte dei giapponesi. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE Alessandro Circiello on i primi caldi (da inizio primavera a tutta l’estate) cresce la voglia di cibi freschi, leggeri, e colorati. Non c’è dubbio che in questo periodo una regina delle tavole è la maionese, ingrediente quasi indispensabile per guarnire una grande varietà di piatti freddi. Si tratta di una salsa assai delicata, frutto di un processo noto come emulsione che – come noto – è una dispersione, più o meno stabile, di un liquido sotto forma di minutissime goccioline (fase dispersa) in un altro liquido non miscibile; infatti gli ingredienti principali necessari alla preparazione della maionese, olio e acqua, sono destinati a non mescolarsi. Perché parlo di olio e acqua? Perché nella maionese si aggiunge olio al tuorlo d’uovo, all’aceto e al succo di limone; il tuorlo d’uovo è composto per metà da acqua e l’aceto ed il limone ne contengono per la maggiore. In altre parole la maionese è un matrimonio impossibile tra acqua e olio. A questo punto vale la pena spendere qualche parola per spiegare il processo che porta a quel delicato e saporito prodotto che tutti conosciamo: il tuorlo contiene proteine che si dispongono sulla superficie delle gocce d’olio e lo stabilizzano nell’acqua, quindi avviene l’emulsione.Di solito l’olio usato è di semi, il quale deve necessariamente essere di ottima qualità, dato che rimane completamente nella salsa, ma si può adoperare anche quello d’oliva. Per ottimizzare il risultato è importante unire ai tuorli d’uovo, del succo di limone bollente con poco aceto bianco, da versare mentre si miscelano energicamente i tuor- C p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L li, in modo da non farli bruciare; in questo modo oltre a garantire una maggiore igiene si evita di far strappare la maionese durante il passaggio successivo, l’ aggiunta d’olio a filo. Ecco così pronta la nostra maionese; ottima da provare con pesto o clorofilla di erbe aromatiche. A questo punto non resta che lasciare libero sfogo all’estro e alla fantasia per guarnire, condire, insaporire…Tuttavia la maionese è anche estremamente delicata e deve essere “trattata” con estrema attenzione, data la facilità con cui essa deperisce. Dunque, onde evitare spiacevoli conseguenze, ecco qualche consiglio e accorgimento su come conservare e utilizzare la nostra salsa: importante come tutti i prodotti a ba- NOTIZIARIO Come utilizzare al meglio una regina delle tavole estive: la maionese se di uova tenerla in fresco, coperta da pellicola alimentare ben aderente alla stessa salsa, in modo da non farla ingiallire a causa del processo di ossidazione. Riguardo all’utilizzo è senz’altro ottima l’idea di aggiungere un trito di erbe aromatiche, cetriolini, capperi, in modo da ottenere una salsa verde, per accompagnare del pesce o carni bollite; interessante nella versione estiva addizionata a pesti leggeri, ottenuti ad esempio con basilico, olio e ghiaccio. Quest’ultimo ingrediente è importante per non far surriscaldare il basilico durante il pestaggio, in modo da non far perdere colore e aroma. Lo chef Alessandro Circiello è coordinatore della Federazione Italiana Cuochi regione Lazio (www.cuochilazio.it) www.alessandrocirciello.com Cilindro di parmigiana di melanzane INGREDIENTI PER 4 PERSONE: Due melanzane grandi pomodori ramatig. 300 mozzarella di bufala g. 150 olio extra vergine d’oliva g. 30 parmigiano g. 200 basilico g. 20 sale q.b. Procedimento: tagliare la melanzana a metà per il senso della lunghezza, appassirle in forno con solo olio e sale; a cottura ultimata scavare per metà della sua profondità e unire del pomodoro privo di pelle e semi, tagliato a cubetti, la mozzarella a cubetti, s u l l ’ a n d a m e n t o d e l il parmigiano grattugiato, il basilico, alternare gli ingredienti e cuocere in forno. A cottura ultimata unire uno spicchio di mozzarella e del basilico, concludere con un giro di pesto leggero al basilico, ottenuto con del basilico, olio e ghiaccio frullato. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 25 IL TURISMO IN CIFRE NOTIZIARIO L’hotel è una vera e propria corazzata dell’hotellerie romana, con 601 camere e un centro congressi da 3.500 e 2.100 posti Marriott Park Hotel, la cittadella dell’ospitalità alle porte di Roma l Rome Marriott Park Hotel è una imponente struttura da poco inaugurata che, in posizione strategica nella zona a sud della capitale, diventerà sicuramente uno dei più importanti poli alberghieri, anche grazie all’eccezionale ricettività – 601 tra camere e suite – e alla capacità di ospitare due congressi in contemporanea per 3.500 e 1.200 persone. Una vera e propria cittadella dell’ospitalità a dieci minuti dall’aeroporto di Fiumicino e a 14 chilometri dal Vaticano, circondata da un parco mediterraneo di 7 ettari e costruita su un colle dal quale si domina un suggestivo paesaggio; il Marriott è pensato per una clientela internazionale, non soltanto “business”, cui offrire il massimo del confort e della tecnologia. I 26 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L La struttura è moderna e funzionale tuttavia, nonostante gli immensi spazi, riesce a comunicare un certo calore; merito della cura con cui sono stati scelti gli arredi e i colori delle camere e dei servizi comuni, o l’uso del legno per realizzare l’altissima copertura a volta della hall. Una curiosità: proprio nel vastissimo atrio campeggia il più grande ed esteso dipinto d’Italia, una suggestiva riproduzione dell’Impero Romano e dello Stato della Chiesa commissionato alla pittrice ufficiale della Città del Vaticano. Per quanto riguarda l’ospitalità il Rome Marriott park Hotel mette a disposizione 436 camere matrimoniali, 165 camere doppie, 24 junior suite di 45 mq, 14 suite di 60 mq e 3 appartamenti presidenziali di 90 mq; s u l l ’ a n d a m e n t o d e l inoltre: un business center aperto 24 ore, il servizio di baby sitter, concierge, room service 24 ore, connessione internet ad alta velocità con sistema wireless e fibra ottica, navetta da e per il centro città e un parcheggio da 380 posti. L’Hotel offre ai suoi ospiti anche la scelta tra 8 tra ristoranti e bar: il Brasserie, con 300 posti, è aperto tutto il giorno con vista sul parco per offrire menu tipici della cucina mediterranea ed internazionale; il Lobby Bar and Lunge, con 180 posti, offre menù leggeri con ampia scelta di snack e bevande, té pomeridiano all’inglese e cocktail con piano bar fino alle due di notte; il Wine Bar, capienza 150 posti, ha una gran varietà di aperitivi regionali e una vasta gamma di prestigiosi vini italiani ed internazionali. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE Nella bella stagione entrano in funzione anche il Pool bar, per distensivi snack a bordo piscina e il Pool reastaurant, ove pasteggiare all’aperto. L’immenso centro congressi dispone anch’esso di due bar, aperti su richiesta, in prossimità dei due saloni principali. Gli sportivi e i salutisti hanno invece il loro Wellness bar, con snak e bevande energetiche e dietetiche. Ovviamente tra i servizi non può mancare il Centro fitness, le cui dimensioni, 1700 mq, sono adeguate alla capacità dell’intero complesso. Al suo interno vi sono la sauna, il bagno Turco, la bio-sauna, mentre il trattamento Kneipp con idromassaggio plantare, il percorso romano e le docce emozionali sono solo alcune delle possibilità offerte. L’acqua, elemento forte e simbolo di vita, accompagna l’ospite in ogni angolo del Centro: dalle Fontane di ghiaccio alla spettacolare piscina coperta con talassoterapia che si estende come un abbraccio nel parco esterno. Le dotazioni per lo sport e la cura del corpo sono completate da un circuito per il jogging di circa un chilometro entro il perimetro del parco e da campi di tennis e calcio. Alla propria clientela il Rome Marriott Park Hotel riserva lussuose camere dotate di veri piumini d’oca, due bagni in marmo con vasca da bagno e doccia separati, doppia linea telefonica con servizio di casella vocale, accesso internet con linea veloce, aria condizionata e riscaldamento regolabile individualmente, serrature elettroniche, finestre insonorizzate, cassaforte, minibar, rilevatore di fumo e sistema antincendio, TV satellitare con schermo al plasma, pay-TV. Una dotazione chiaramente all’altezza della categoria e che tiene conto anche del fatto che il Marriott si rivolge ad un target non solo turistico, includendo, come sopra accennato, un imponente centro congressi formato da ben 40 sale riunioni, che si affiancano ai due auditorium principali: il Salone Michelangelo, con una capienza fino a 2.360 persone e allestimento a teatro, estendibile fino a 3.500, e la p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L Sala Tiziano, anch’essa con allestimento a teatro e una capienza per 1.200. Lo spazio espositivo e congressuale ha una superficie totale di 11.000 mq, per eventi cui possono partecipare fino a 7.000 persone. In più vi sono sale “multifunzionali” per banchetti e una sala panoramica al sesto piano ove possono banchettare fino a 800 persone. La struttura inoltre è vicina alla Nuova Fiera di Roma, il nuovissimo polo espositivo romano che rilancerà la città e la regione nel business commerciale nazionale e internazionale, e in posizione ideale per intercettarne il flusso di visitatori ed operatori. Al di là comunque dei servizi e del tipo di ospitalità che il nuovo arrivato della catena Marriott potrà offrire, l’hotel in qualche modo conferma il fatto che il panorama ricettivo capitolino sta sensibilmente cambiando. La saturazione del centro città e il conseguente decentramento delle opere infrastrutturali, nonché la presenza di piani di sviluppo costieri e della portualità regionale stanno infatti sempre più spostando l’asse turistico s u l l ’ a n d a m e n t o d e l NOTIZIARIO O.C. verso sud-ovest, il che renderà possibile l’apertura di nuovi alberghi con un elevato numero di camere e ciò rappresenta una sfida per l’imprenditoria nostrana, la quale o inizierà a percorrere la strada della crescita aziendale, magari ricorrendo a fusioni e alleanze; un po’ come avvenuto per altri settori che in virtù della globalizzazione si sono trovati a doversi misurare con la concorrenza internazionale, o dovrà spingere con maggior decisione e determinazione sulla via della qualità. Una via che presuppone comunque investimenti, forse non altrettanto cospicui ma certamente sostanziali, nel campo della formazione professionale dei propri dipendenti, dai quali dipende innanzitutto la buona immagine dell’albergo e la presenza o meno di quell’atmosfera di accoglienza e ospitalità che forse più degli arredi colpisce favorevolmente il cliente. Non ci sembra troppo avveniristico pensare fin da adesso ad una sorta di marchio di qualità e distinzione, che contribuisca a mantener alta la buona fama dell’hotellerie romana. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 27 IL TURISMO IN CIFRE ROMA Musica Classica ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO 5 Novembre 2006 Robert Choen, violoncello; Daniele Giorgi, direttore. Musiche di Bartholdy, Britten e Haydn 12 Novembre 2006 Davide Formisano, flauto; Misha Damev, direttore. Musiche di Taglietti, Nielsen e Sostakovic 19 Novembre 2006 Ilya Gringolts, violino; Lu Jia, direttore. Musiche di Schumann e Beethoven Habemus Papam 25 Novembre 2006 Lu Jia, direttore; O.R.L. quartetto di fiati. Musiche di Mozart Annibale Carracci Dipinti e disegni, per un totale di centosessanta opere, dell’autore bolognese - per molti anni attivo a Roma, ma anche a Napoli, in Toscana e a Venezia - che perpetua i dettami del Rinascimento italiano, realizzando opere fortemente realistiche caratterizzate da un cromatismo deciso. CHIOSTRO DEL BRAMANTE via della Pace Dall’1 febbraio all’1 giugno 2007 Mariangela Vacatello, pianoforte; Giordano Bellincampi, direttore. Musiche di Schumann, Faurè e Schubert Un allestimento assolutamente straordinario, che vede per la prima volta l’Appartamento Pontificio di Rappresentanza del Palazzo Apostolico del Laterano accogliere una mostra. Quattro le sezioni, all’interno delle quali ammireremo reperti di diverso tipo: stampe, cimeli, abiti, ritratti, fotografie e quadri. Un totale di centoquaranta opere, provenienti da musei romani, vaticani e italiani, per conoscere da vicino una figura emblematica come quella del pontefice. 10 Dicembre 2006 Il genio di Leonardo In esposizione le macchine, perfettamente funzionanti, realizzate dai progetti e dai disegni di Leonardo. Circa cinquanta i pezzi in mostra, costruiti in legno, metallo e stoffa, in scala e a grandezza naturale, per avvicinarsi alla genialità creativa del pensiero leonardesco. Palazzo apostolico del Laterano Appartamento Pontificio Di Rappresentanza Dal 7 dicembre 2006 al 9 aprile 2007 TEATRO NAZIONALE “La Gitana” Roberto Abbondanza, baritono; Lu Jia, direttore. Musiche di Petrassi, Ravel e Manuel de Falla Auditorium Parco della Musica Sala Sinopoli www.orchestradellazio.it Danza Balletto romantico in tre atti di Beppe Menegatti, elaborato su libretto di Filippo Taglioni. Musica di Daniel F. E. Auber e Johannes Schmidt. Elaborazione musicale di Francesco Sodini. Coreografia di Paul Chalmer e coreografia ispanica di José Antonio. Scene e costumi di Luisa Spinatelli. Con la partecipazione di Gaia Straccamore, Igor Yebra, Fabio Grossi p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L TEATRO DELL’OPERA «Tristan und Isolde» Dramma musicale in tre atti, rappresentato in lingua originale e con sovratitoli in italiano. Musica e Libretto di Richard Wagner. Maestro concertatore e direttore: Gianluigi Gelmetti. Scene: Ezio Toffolutti. Personaggi e interpreti: Tristan - David Rendall / Richard Decker; Isolde - Janice Baird / Anna Katharina Behnke; Brangane - Marianne Cornetti. Regia: Pier’Alli. Eventi EUR Visite guidate all'Eur SALE DEL BRAMANTE Fino al 20 novembre 2006 Riapertura dell’Aula dei Mercati di Traiano I lavori di restauro della Grande Aula dei Mercati di Traiano, iniziati nel febbraio 2005, hanno riguardato l’intero edificio concentrandosi soprattutto sulla volta. Il complesso riaprirà completamente al pubblico nella primavera del prossimo anno, ma potremo godere anticipatamente della Grande Aula, già visitabile dal 9 settembre, in occasione della Notte Bianca MERCATI DI TRAIANO via Quattro Novembre Fino al 31 dicembre 2007 Dal 22 al 26 novembre 2006 28 La nuova idea teatrale di Comix, che ha sorpreso e catturato nelle stagioni precedenti con le interpretazioni dell'erotismo e della forza fisica Lo spettacolo di quest'anno viaggia su binari assolutamente surreali e le sue coordinate sono a misura di fumetto... Regia di Emiliano Pellisari. Dal 14 al 21 novembre 2006 17 Dicembre 2006 Ramin Barhani, pianoforte; Lu Jia, direttore. Musiche di Mozart TEATRO PARIOLI Comix Dal 24 ottobre al 12 novembre 2006 3 Dicembre 2006 Le elezioni pontificie da S.Pietro a Benedetto XVII Il seguente programma è provvisorio e la redazione non è responsabile di eventuali variazioni Teatro Mostre s u l l ’ a n d a m e n t o d e l Un nuovo, emozionante percorso turistico all'interno di Roma, alla scoperta del volto più moderno della città: il quartiere dell'Eur, modello unico di grande urbanistica, architettura monumentale, arredi e design, opere d'arte e curiosità storiche. Il Tour consiste nella visita del Palazzo degli Uffici, del bunker antiaereo realizzato negli anni 1937-'39, e in un percorso pedonale che include il palazzo della Civiltà del Lavoro, il Palazzo delle Poste, la chiesa di San Pietro e Paolo e il parco centrale. La visita tende a dare una visione generale dell'urbanistica e dell'architettura del verde del quartiere, oltre alla possibilità di accedere al primo dei palazzi realizzati per l'Esposizione Universale del 1942, poi mai tenutasi a causa della seconda guerra mondiale. Tutti i gruppi sono accompagnati da Guide autorizzate del Comune di Roma. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o roma&lazio da vivere Mostre, musica, teatro, eventi LAZIO Viterbo Vallerano 14/10/2006 - 15/10/2006 Sagra della castagna e della caldarrosta. Durante queste giornate sarà possibile degustare piatti a base di prodotti tipici all'interno di alcune splendide cantine allestite per la manifestazione Canino 2/12/2006 - 10/12/2006 Sagra dell'olio. Manifestazione che prevede degustazioni per celebrare il famoso olio d'oliva prodotto a Canino. La Sagra rappresenta senz'altro l'evento più importante del calendario delle iniziative di Canino. È un omaggio ultradecennale (dal 1939) alla produzione del pregiato olio extravergine di oliva, organizzato ogni anno nella prima decade di dicembre. Accanto alla distribuzione della tradizionale “bruschetta”, viene allestito un ricco cartellone di manifestazioni folkrostiche, culturali e gastronomiche. Rieti Canepina 14/10/2006 - 15/10/2006 Giornate della castagna. Durante la manifestazione si terranno conferenze su temi legati al castagno; rappresentazioni teatrali; il palio degli asini; giochi popolari; esibizioni di bande musicali e gruppi di sbandieratori. Per il programma visitare il sito http://web.tiscali.it/lapposatoo/. Castiglione in Teverina 10/11/2006 – 12/11/2006 Sagra di San Martino Funghi e Vino. In occasione della giornata di San Martino, Castiglione festeggia i suoi prodotti tipici. Gli stand gastronomici danno la possibilità di degustare funghi e vino. Per gli appassionati verrà allestita una mostra sui prodotti tipici come olio, peperoni, dolci, e soprattutto il pregiato e poco conosciuto tartufo della Valle del Tevere 04/12/2006 Fiera di Santa Barbara. Rieti festeggia la sua Patrona, protettrice dei vigili del fuoco, degli artiglieri, dei marinai, dei minatori, dei muratori e di tutti quelli che esercitano professioni legate ai cantieri (ingegneri, architetti, geologi e geometri). In tutta la città si susseguono le celebrazioni religiose e quelle civili: concerti, cerimonie e premiazioni. Soprattutto le vie della città si riempiono per chilometri delle variopinte bancarrelle che partecipano alla grande fiera, appuntamento attesissimo da tutta la città. 16/12/2006 - 17/12/2006 Mostra mercato dell'antiquariato. La piazza del Comune e le vie circostanti, cuore storico e culturale di Rieti, sono lo scenario che ospita la Mostra Mercato. Passeggiando tra i banchi è possibile trovare manufatti antichi e curiosi, alcuni da collezionismo; oggetti preziosi e oggetti per tutte le tasche. d e l l ’ E B T L Greccio 8/12/2006 - 10/12/2006 Mostra Mercato dell'artigianato e dell'oggettistica per il Presepio. Ottava edizione della iniziativa culturale annuale, legata all'arte presepiale, progettata dall'amministrazione Comunale con lo scopo di conservare e promuovere l'antica tradizione del Presepio, la mostra sarà allestita nella suggestiva cornice di Piazza Roma. Latina Sabaudia 1/10/2006 – 10/10/2006 Sabaudia's Cup (lago di Sabaudia) - Campionato mondiale a vela per disabili (Info: Comune, 07735141). Sermoneta 8/10/2006 Rievocazione storica del ritorno dei vincitori della Battaglia di Lepanto e Palio della Madonna della Vittoria (Info: Comune, 0773-30151). Priverno 5/11/2006 Andar per stalle e caseifici alla scoperta della Bufala (Piazza del comune). Degustazione prodotti tipici privernesi (info Comune 0773.913063) Marcetelli 1/11/2006 XXX edizione della Sagra della Castagna Rossa. La manifestazione avrà inizio alle ore 9.00 e si protrarrà fino a tarda sera. Stand per la vendita di prodotti e piatti tipici locali (castagne, marmellata di castagne, gelato di castagne, amaro di castagna, amaro al fungo porcino, formaggi locali). Distribuzione gratuita di caldarroste. Canti popolari. Per informazioni: Proloco 339-7777974 p e r i o d i c o Amatrice 4/11/2006 - 5/11/2006 Festa d'Autunno. La festa si apre con la Mostra Mercato dei Prodotti Autunnali e dell'Artigianato, prosegue con la distribuzione di farro, polenta, caldarroste, salsicce, vino novello e brulè. Tutta la giornata è allietata da musica e spettacoli. Il tutto nel cuore del Parco dei Monti della Laga: montagne incontaminate e una natura selvaggia, regno incontrastato delle acque con i suoi torrenti, i fiumi, le sorgenti purissime. s u l l ’ a n d a m e n t o d e l SS. Cosma e Damiano Sagra delle castagne e Festa di San Martino (loc. Ventosa) quinta edizione (Info: Pro Loco, 0771607822). t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 29 TURISMO & IL IN CIFRE Management Global Tourist rassegna stampa 30 Al Wtm si parlerà della crescita del turismo cinese In Thailandia il 67° Congresso Mondiale di Skal International Nel corso della conferenza stampa focus su investimenti, novità di prodotti turistici e di destinazioni La Cina tra i protagonisti dell’edizione 2006 del World Travel Market di Londra, in programma dal 6 al 9 novembre. Al Paese è infatti dedicato uno degli appuntamenti di apertura con la conferenza stampa del 6 novembre, dal titolo China the future of travel. Quest’ultima sarà l’occasione per trattare la crescita del turismo cinese ed il suo impatto in Europa, per Nicola Bulgari presidente onorario Enit Paolucci, «Punteremo su risorse umane, condivisione di strategie comuni e coordinamento con autorità statali ed autonomie» Umberto Paolucci è il nuovo presidente Enit, e sarà affiancato da Nicola Bulgari nella nomina di presidente onorario. Paolucci ha commentato così il suo nuovo incarico: «Sono entusiasta della nomina, darò una mano in una sfida avvincente, perchè l’Italia torni al top e affinché il contributo del turismo alla crescita del Pil nazionale sia più sostanzioso e soprattutto più ra- parlare del futuro del settore nel Paese asiatico, oltre ad affrontare altre tematiche quali le opportunità di investimento, le novità in fatto di prodotti turistici e di destinazioni. pido. Ancora non sono in grado di poter parlare delle politiche turistiche che adotteremo ma posso esporre quello che sarà il mio metodo, un metodo basato sulla valorizzazione delle risorse umane, sulla condivisione di strategie comuni e sul coordinamento con autorità statali ed autonomie, un metodo che sia in grado di catalizzare tutte quelle capacità di cui siamo già portatori». Il ministro Francesco Rutelli ha aggiunto: «Confidiamo che l’Enit ci aiuti, vogliamo introdurre capitoli dedicati al turismo nel bilancio dello stato e garantire dunque più fondi alla stessa agenzia. La partita è aperta, vogliamo risorse aggiuntive». Business&turismo, Roma punta sulla nuova Fiera Roma l’aspettava da tempo. E finalmente la nuova Fiera ha aperto i battenti. Un avvio non ancora a pieno regime, è vero, con soli 8 padiglioni attivi su 22 complessivi. Sufficiente però a far sorridere tutti per l’obiettivo raggiunto. La struttura ha infatti l’ambizione di diventare un generatore di sviluppo per la Capitale e un importantissimo volano economico e promozionale del made in Italy. Si parte con l’esposizione Orocapital che coinvolge circa 300 aziende, ma il fitto calendario prevede da qui a marzo ben 21 appuntamenti (solo altri otto si terranno nella vecchia Fiera fino a dicemp e r i o d i c o d e l l ’ E B T L bre). Ben 14 nuovi padiglioni saranno completati entro il 2007 e il polo fieristico lavorerà a regime completo nel 2009. Progettata dallo studio dell’architetto Tommaso Valle, l’avveniristica struttura è situata sulla RomaFiumicino in posizione strategica, a due passi dall’aeroporto Leonardo da Vinci e agilmente raggiungibile via auto, treno e bus. La superficie complessiva è di circa 920mila mq, di cui 302mila di verde pubblico. Lo spazio coperto è invece di 186mila mq, di cui 101mila espositivi e 19mila per i servizi. Tutti i padiglioni sono cablati e il polo prevede 12mila posti auto, s u l l ’ a n d a m e n t o d e l L’evento è in programma dal 16 al 20 ottobre al Royal Cliff Beach Resort di Pattaya Skal International, l’organizzazione internazionale di professionisti di viaggi e turismo, si riunisce per il 67° Congresso Mondiale al Royal Cliff Beach Resort di Pattaya, in Tailandia, dal 16 al 20 ottobre prossimi, sotto la guida del presidente Jan Sunde. «Quest’anno manteniamo il nostro slogan Doing Business Among Friends», dichiara il presidente Sunde, «apporteremo invece alcuni cambiamenti al Tourism Forum. Oltre ad alcuni importanti discorsi su argomenti di grande interesse, organizzeremo un momento Business to Business, dove ogni rappresentanza nazionale di Skalleagues avrà un tavolo a disposizione per promuovere viaggi e turismo nel proprio paese». Nei giorni del congresso avrà luogo una lotteria in favore del Florimond Volckaert Fund; in premio voucher offerti da alberghi e tour operator. Florimond Volckaert è stato il fondatore dello Skal Club e il fondo a lui intitolato fornisce assistenza ed aiuto ai soci che necessitano di aiuto. un Centro direzionale e un Centro convegni di 4mila posti, modulabile anche per eventi di portata inferiore. Nello sforzo di accrescere la propria capacità espositiva, Roma si dota finalmente di un polo fieristico degno delle grandi metropoli europee. Protagoniste dell’iniziativa le istituzioni locali e le imprese private, coordinate dalla Camera di commercio capitolina. L’investimento complessivo di 355milioni (con un pay-back di 3-4 anni) fa capo alla società “Fiera di Roma Spa”, partecipata al 47,4% dalla stessa Camera di Commercio, al 27,6% dal Comune e al 24,8% dalla Regione. La Città Eterna punta così a diventare un “ponte” economico e culturale tra est e ovest con un occhio di riguardo al Mediterraneo. Senza dimenticare le importanti ricadute sul settore del turismo congressuale, nel quale la Capitale sta recuperando un ritardo storico attraverso diverse opere ambiziose. t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o IL TURISMO IN CIFRE Maurizio Fantaccione Manovra fiscale bis, conversione del decreto stata pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale la legge 248/2006, in vigore dal 12 agosto 2006, con cui è stato convertito il decreto legge 223/2006, contenente disposizioni per il rilancio economico e sociale, il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica e interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale. Le modifiche hanno interessato le imposte dirette ed indirette. È 1. Imposte dirette Dall’1 gennaio 2007 sono detraibili ai fini irpef i compensi corrisposti agli intermediari immobiliari in relazione all’acquisto dell’abitazione principale, per un importo massimo di 1.000 euro per ciascuna annualità (nuovo art. 15, co. 1, lett, b-bis), Dpr 917/1986). Ai fini della deducibilità dei canoni relativi a contratti di leasing aventi ad oggetto autovetture e mezzi di trasporto a deducibilità limitata (art. 164, co. 1, lettr b, D.P.R. 917/1986) la durata del contratto dovrà essere almeno pari al periodo di ammortamento (in genere 4 anni). Con riferimento all’indeducibilità della quota di ammortamento relativa ad aree sottostanti o pertinenziali a fabbricati strumentali, il valore di queste aree deve risultare da apposita perizia di stima (redatta da soggetti iscritti agli Albi degli ingegneri, architetti, geometri e periti industriali edili) p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L e comunque non deve essere inferiore al 20% o al 30% (per fabbricati industriali) del costo complessivo. E’ stata rivisitata la norma in base alla quale non concorre a formare reddito di lavoro dipendente la differenza tra il valore delle azioni al momento dell’assegnazione e l’ammontare corrisposto dal dipendente; tale criterio può continuare ad applicarsi solo se le azioni offerte al dipendente non sono cedute né costituite in garanzia prima di 5 anni dalla data dell’assegnazione e se il valore delle azioni assegnate non è superiore, nel periodo d’imposta, alla retribuzione lorda annua del dipendente relativa al periodo d’imposta precedente. Nel calcolo degli acconti sia Ires che Irap dovuti per il periodo d’imposta in corso al 4 luglio 2006, si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata applicando le disposizioni del decreto legge 223/2006. I professionisti sono obbligati a tenere dei conti correnti bancari o postali. Questi possono devono essere destinati al prelievo di somme destinate al pagamento di spese inerenti all’attività e al versamento dei compensi riscossi, possono non essere dedicati esclusivamente all’attività professionale in quanto, possono essere utilizzati anche per operazioni non afferenti all’attività. Nel reddito di lavoro autonomo ass u l l ’ a n d a m e n t o d e l sumono rilevanza le plusvalenze e minusvalenze realizzate con l’estromissione di beni strumentali nell’ambito dell’attività di lavoro autonomo; il professionista non può rateizzare la plusvalenza realizzata in quanto il criterio di imputazione dei redditi di lavoro autonomo é fondato sul principio di cassa. 2. Imposte indirette Le locazione e cessioni di immobili abitativi sono esenti da Iva comprese quelle finanziarie al sensi dell’art. 10, n. 8, Dpr 6331/972. Unica eccezione alla regola anzidetta riguarda il caso di cessione di immobili abitativi ultimati o ristrutturati da non più di 4 anni e ceduti dalle imprese di costruzione o di ristrutturazione. Il regime di imponibilità Iva, previsto per le cessioni di immobili di tipo residenziale, interessa quindi le sole imprese che hanno costruito i fabbricati stessi o le imprese che vi hanno eseguito interventi di recupero edilizio. Stesso regime si applica anche alle imprese che eseguono gli interventi di recupero edilizio affidando i lavori a terzi mediante contratto di appalto ed alle imprese che realizzano direttamente i fabbricati ma si avvalgono di imprese terze per l’esecuzione dei lavori. Per le cessioni di immobili di tipo residenziale l’imposta di registro nonché, le imposte ipotecarie e catastali continuano ad essere appli- t u r i s m o a R o m a e L a z i o 31 IL TURISMO IN CIFRE TRIBUNA DEL LAVORO Novità in materia di cessioni e locazioni immobiliari cate in misura fissa in caso di cessioni soggette ad Iva e proporzionale in caso di Cessioni esenti. Le cessioni dei fabbricati strumentali sono esenti da Iva ex art. 10, n. 8ter, D.P.R. 633/1972, salvo le eccezioni indicate nelle lett. a), b), c) e d) del medesimo articolo. In altri termini sono assoggettate ai fini Iva: • le cessioni effettuate da imprese costruttrici e di ristrutturazione per gli immobili ceduti non oltre i 4 anni dall’ultimazione dei lavori; • le cessioni a soggetti passivi d’imposta che hanno diritto ad una detrazione dell’Iva sugli acquisti in misura non superiore ai 25%; • le cessioni effettuate nei confronti di soggetti che non agiscono nel l’esercizio d’impresa, arti o professioni; • nel caso rii opzione per il regime di imponibilità da parte dei soggetti interessati alla cessione, da far constare nell’atto di vendita. L’imposta di registro e applicabile nella misura fissa di ? 168, sia per le cessioni assoggettate ad Iva che per quelle esenti; in entrambi i casi si applicano le imposte ipotecarie del 3% e catastale dell’1%. Le locazioni di immobili strumenta- li, ai sensi dell’art. 10, co. 1, n. 8, Dpr 633/1972, si applica un regime Iva pressoché analogo a quello stabilito per le cessioni. La compensazione infrannuale per subappaltatori si applica se il volume d’affari relativo all’anno precedente è costituito per almeno l’80% da prestazioni rese in esecuzione di contratti di appalto; il limite massimo annuale per la compensazione è fissato in 1.000.000 euro E’ abrogato l’art. 33 co. 3 legge 388/2000 che prevede, per i trasferimenti di immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati, l’applicazione dell’imposta di registro dell’1% e di imposte ipotecarie e catastali in misura fissa (168 euro), ad eccezione che per i trasferimenti di terreni in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione di programmi prevalentemente di edilizia residenziale convenzionale pubblica in accordo con le amministrazioni comunali per i prezzi di vendita e i canoni di locazione. L’obbligo di presentazione della dichiarazione o della comunicazione Ici (soppresso dal 2007) rimane comunque in vigore fino alla data di effettiva operatività del sistema di cir- colazione e fruizione dei dati catastali da accertare con apposito provvedimento dell’Agenzia del Territorio. L’omesso versamento dell’Iva realizza un reato penalmente rilevante quando l’importo è superiore a 50.000 euroe che l’omesso versamento dell’Iva dovuta in base alla dichiarazione si protragga fino al 27 dicembre dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento. In materia di ristrutturazioni edilizie: le disposizioni che prevedono, per il periodo 1 ottobre 2006-31 dicembre 2006, l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 10% e la riduzione della misura della detrazione Irpef al 36% sugli interventi di recupero edilizio seno correlate; pertanto, le detrazione Irpef del 41% può essere fruita solo per lavori fatturati con aliquota Iva del 20%, mentre su quelli fatturati con aliquota Iva del 10% deve essere applicata la detrazione Irpef del 36%. Elenco clienti-fornitori: per l’anno 2006 nell’elenco devono essere indicati solo i soggetti titolari di partita Iva da cui sono effettuati acquisti rilevanti ai fini Iva e, pertanto, non rilevano gli acquisti fuori campo Iva. A Umberto Paolucci la presidenza dell’Agenzia per il turismo arà Umberto Paolucci il nuovo presidente dell’Enit-Agenzia nazionale del turismo, che prende il posto di Amedeo Ottaviani, per undici anni alla guida dell’Enit. La nomina è stata annunciata dal Ministro con delega al turismo Francesco Rutelli, il quale ha anche precisato che la scelta è stata compiuta di concerto con le Regioni e servirà «a rafforzare un rapporto di collaborazione tra governo e enti locali per rimettere in pista il turismo nazionale». Paolucci eredita una situazione un po’ più favorevole rispetto al passato, poiché esiste una cabina di regia rappresentata dal consiglio di amministrazione dell’Agenzia, cui siedono tutti i principali attori del sistema tu- S 32 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L ristico; tuttavia il neopresidente dovrà affrontare il non facile nodo dei finanziamenti all’Agenzia, la quale erediterà l’affato cospicuo budget dell’Enit, specialmente se paragonato con quelli a disposizione dei nostri competitori sul mercato turistico internazionale. Il Ministro Rutelli ha comunque detto che si batterà affinché nella Finanziaria ci sia un incremento delle disponibilità, anche perché l’attuale governo ha tutta l’intenzione di rilanciare il settore turistico. Umberto Paolucci, che non proviene dal mondo del turismo, ha un curriculum di tutto rispetto, con un passato di senior chairman alla Microsoft e di vicepresidente a Microsoft Corporation. Al nuovo presidente le congratulazioni dell’Ente bilaterale per il turismo del Lazio e gli auguri di buon lavoro. s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o Sentenza n. 19114 del 27 giugno 2005 (dep. il 29 settembre 2005) della Corte Cass., Sez. tributaria - Pres. Saccucci, Rel. Marigliano Imposte sui redditi - Avviso di accertamento - Accertamento induttivo - Inattendibilità della contabilità aziendale - Risposte a questionari dei clienti - Rilevanza - Insufficienza - Analitico esame della contabilità - Necessità – Art 39 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 – Art 75 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 Massima - In tema di tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è legittimo l’avviso di accertamento notificato dal comune ad un contribuente, per il caso di denuncia infedele o incompleta delle superfici tassabili, a seguito della nuova misurazione delle superfici dell’immobile posseduto, eseguita dai funzionari comunali anche senza la formale comunicazione del giorno di accesso che, ai sensi dell’art. 73 del D.Lgs. n. 507 del 1993, il comune deve dare con il preavviso di almeno cinque giorni, atteso che tale irregolarità costituisce vizio procedimentale non sanzionato dall’art. 73 del D.Lgs. n. 507 del 1993 e che l’attività amministrativa di accertamento dei tributi, pur dovendo svolgersi nel rispetto delle previste cautele, non è retta dal principio del contraddittorio. In applicazione di tale principio la Corte di cassazione ha respinto il ricorso di una società che si era limitata alla contestazione dell’irregolarità procedimentale senza alcuna censura riguardante le superficie accertate attraverso la nuova misurazione. Svolgimento del processo - La società A.F. S.r.l., corrente in La Spezia, ha impugnato l’avviso di accertamento relativo alla tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani per gli anni dal 1998 al 2001, emesso dal comune di La Spezia a seguito di nuova misurazione delle superfici, contestandone la legittimità per mancata formale comunicazione della data di accesso dei funzionari comunali per l’effettuazione delle misurazioni. La Commissione tributaria regionale della Liguria, nel confermare, con sentenza 23 ottobre 2003, la sentenza di primo grado, ha affermato che «nessuna norma impone la comunicazione formale con indicazione del giorno di accesso» e che comunque il consenso del contribuente aveva sanato il mancato preavviso, anche perché, in ipotesi di totale mancanza di collaborazione da parte del contribuente - come nella specie - l’ufficio avrebbe potuto procedere in base a presunzioni. La società A.F. S.r.l. chiede la cassazione di tale sentenza sulla base di due motivi, senza resistenza del comune intimato. Motivi della decisione - Col primo motivo di ricorso, adducendo la violazione degli artt. 71 e 72 del D.Lgs. n. 507/1993; 3 della L. n.241/1990; 3, 24, 25 e 97 della Costituzione la ricorrente sostiene che il mancato preavviso all’accesso dei funzionari comunali ai locali, ha viziato il procedimento amministrativo e la legittimip e r i o d i c o d e l l ’ E B T L IL TURISMO IN CIFRE Massimario del diritto Tributario tà dell’imposta richiesta, essendo l’accesso avvenuto con violazione di norme procedurali e in dispregio della trasparenza amministrativa. Col secondo motivo, adducendo vizio di motivazione della sentenza impugnata la ricorrente censura la sentenza impugnata per non avere motivato in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa e della condotta della Pubblica Amministrazione, che non può legittimamente accedere alla proprietà privata, senza rispettare l’iter amministrativo legislativamente stabilito. Il ricorso è infondato. L’art. 71 del D.Lgs. n. 507/1993, che la ricorrente assume violato, prevede che il comune emetta avviso di accertamento in caso di denuncia infedele o incompleta delle superfici tassabili. Nella specie, l’avviso impugnato era originato da dati incompleti o infedeli forniti dalla contribuente, la quale non si era mostrata collaborativa, rispetto alle richieste di nuove misurazioni (art. 73, comma 1, del D.Lgs. n. 507/1993). Premesso che la contribuente non ha in alcun modo contestato tale circostanza - che, ai sensi dell’art. 73, comma 3, avrebbe consentito al comune di procedere anche a mezzo di presunzioni - il mancato preavviso alla contribuente «almeno cinque giorni prima della verifica», previsto dall’art. 73, comma 2, del citato decreto legislativo costituisce vizio procedurale, non sanzionato dal citato art. 73 (Cass. n. 5093/2005) e che i giudici tributari, con valutazione in fatto, hanno comunque ritenuto superato dal successivo consenso della contribuente all’accesso, conclusione che può condividersi posto che l’attività amministrativa di accertamento in tema di tributi, pur dovendo svolgersi nel rispetto delle previste cautele per evitare arbitri e violazione dei diritti fondamentali del contribuente, non è retta dal principio del contraddittorio (cfr. Cass. n. 6232/2003), per cui l’accertamento svolto non viene inficiato di nullità soltanto perché l’Amministrazione non ha invitato o convocato il contribuente ad assistere alle operazioni di verifica; in ogni caso anche se il consenso non fosse stato prestato dal contribuente, il regolare svolgimento del procedimento amministrativo può essere censurato avanti al giudice tributario soltanto ove infici il risultato dell’atto che ne deriva; nel caso in esame, non vengono invece contestate né le superfici accertate né il tributo, ma solo le modalità di verifica, il che non consente di ritenere nulla la pretesa dell’ente locale, che si era preoccupato di richiedere, ai sensi del decreto legislativo citato, nuove misurazioni e che aveva anche facoltà a procedere, in senso molto meno garantistico per la contribuente, senza contraddittorio e mediante presunzioni. Il ricorso deve pertanto essere rigettato, senza addebito di spese, non essendosi controparte costituita. P.Q.M. - la Corte rigetta il ricorso s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o 33 IL TURISMO IN CIFRE TRIBUNA DEL LAVORO Sent. n. 18820 dell’8 giugno 2006 (dep. il 30 agosto 2006) della Corte Cass., Sez. tributaria - Pres. Favara, Rel. Sotgiu Imposte sui redditi - Società di persone Reddito dei soci - Responsabilità dei soci non amministratori per omessa denuncia - Sussistenza - Art. 5 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 - Art. 46 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 Massima - Il socio di una società di persone, ancorché non amministratore della società stessa (nel caso di specie socio accomandante di una S.a.s.), ha il potere di procedere alla verifica ed al controllo dell’operato degli amministratori. Di conseguenza, ove l’Amministrazione contesti maggiori redditi a carico della società, tutti i soci, oltre al pagamento del supplemento di imposta Irpef loro spettante, sono tenuti anche al pagamento delle pene pecuniarie per infedele dichiarazione, dal momento che tali sanzioni sono applicabili per la semplice volontarietà della condotta. Fatto e Diritto - Atteso che: la Commissione tributaria regionale del Lazio ha rigettato, con sentenza 6 novembre 2001 l’appello proposto dall’Ufficio delle imposte di Formia avverso la sentenza di primo grado, che aveva annullato le sanzioni pecuniarie irrogate per infedele dichiarazione in relazione ad Irpef 1990 imputata a M.B., socia non amministratrice della società “G.F. s.a.s di G.M.”, quale reddito societario conseguente ad accertamento effettuato nei confronti della società; la Commissione regionale ha motivato il proprio assunto affermando che il socio non è nelle condizioni di verificare le dichiarazioni dell’amministratore, per cui, se chiamato a rispondere di omessa o infedele dichiarazione, si creerebbe un caso di responsabilità oggettiva; l’Amministrazione finanziaria ha chiesto la cassazione di tale sentenza sulla base un unico motivo, col quale, nel contestare la violazione da parte della sentenza impugnata degli artt. 5 del D.P.R. n. 597/1973, 5 del D.P.R. n. 917/1986 e 46 del D.P.R. n. 600/1973, sottolinea l’irrilevanza dell’estraneità dei soci accomandanti all’amministrazione della società, non essendo loro impedito di verificare l’effettivo ammontare degli utili conseguiti; la costante giurisprudenza di questa Corte si è conformata alla sentenza n. 125/1993 delle Sezioni Unite che afferma che il socio di società di persone che non abbia dichiarato, per la parte di sua spettanza, il reddito societario, nella misura risultante dalla rettifica operata dall’Amministrazione finanziaria a carico della società a fini Ilor, è tenuto, oltre che al pagamento del supplemento d’imposta, alla pena pecuniaria per infedele dichiarazione, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 600 del 1973, dovendosi tener conto che la pena viene applicata per la semplice volontarietà della condotta, indipendentemente dalla sussistenza di dolo o colpa (conf. Cass. n.7549/2004; n.3890/1995; n.2554/1997; n.9461/2002), e ciò anche nel caso di società in accomandita, permanendo il diritto di controllo del socio nei confronti dell’operato dell’amministratore (Cass. n.2699/2002; n.2899/2002; n.17492/2002; n.21570/2005), nonché ovviamente il diritto del socio a contestare il maggior reddito accertato nei confronti della società di cui è partecipe; il ricorso deve essere pertanto accolto, con conseguente cassazione della sentenza impugnata, e rigetto del ricorso introduttivo della contribuente ai sensi dell’art. 384 del codice di procedura civile, potendo la causa essere decisa nel merito in quanto non abbisognevole di ulteriori accertamenti. Possono essere compensate le spese dell’intero giudizio, stante il diverso orientamento interpretativo seguito dai giudici di merito, di cui alla sentenza n. 1560/1991, che ha dato luogo al citato arresto delle Sezioni Unite di questa Corte. P.Q.M. - la Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata, e decidendo nel merito, rigetta il ricorso introduttivo della contribuente. Compensa le spese dell’intero giudizio. inviando una mail all’Ebtl di Roma: [email protected] Oppure telefonando al numero la rivista 06.48.90.70.20 GRATIS a casa vostra o in ufficio inviando un fax al numero 06.48.90.68.28 Nella richiesta specificare il proprio nome, cognome e l’iindirizzo completo cui si vuole far recapitare i numeri di Roma&Lazio il turismo in cifre e (facoltativo) la qualifica, la professione, il settore turistico in cui si opera. I dati saranno trattati in osservanza del D.Lgs. n° 196 del 30.06.2003 in materia di privacy 34 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o Daniela Carbone Avvocato Cantieri edili e prevenzione degli infortuni sul lavoro CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE, 21 giugno 2006 N. 21417. Presidente: De Grazia; Estensore: Marzano;Parti: Imp. Clemente ed altro. In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, gli obblighi di osservanza delle norme antinfortunistiche, con specifico riferimento all’esecuzione di lavori in subappalto all’interno di un unico cantiere edile predisposto dall’appaltatore, grava su tutti coloro che esercitano i lavori, quindi anche sul subappaltatore interessato all’esecuzione di un’opera parziale e specialistica che ha l’onere di riscontrare ed accertare la sicurezza dei luoghi di lavoro, pur se la sua attività si svolga contestualmente ad altra, prestata da altri soggetti, e sebbene l’organizzazione del cantiere sia direttamente riconducibile all’appaltatore, che non cessa di essere titolare dei poteri direttivi generali. CM e GP, il primo quale subappaltatore ed il secondo quale appaltatoreresponsabile sicurezza cantiere, venivano condannati, nei due gradi di giudizio di merito, per l’imputazione di cui all’art. 590, comma 1 e 3 C.p., per avere cagionato lesioni gravi ad un lavoratore, dipendente del subappaltatore, a seguito di violazione delle norme antinfortunistiche. Ricorrendo in Cassazione lamentano, il CM che il rispetto delle norme sulla prevenzione non rientri tra i precetti cui un subappaltatore è tenuto ad osservare, dovendosi solo limitare allo svolgimento dell’opera commissionata: l’obbligo di verificare p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L che il cantiere sia a norma spetta all’appaltatore; il GP che non può ritenersi responsabile perché al momento del sinistro egli aveva già dimesso la funzione di garanzia precedentemente delegatagli. La Suprema Corte rigetta i ricorsi, confermando la condanna. I giudici della quarta sezione penale di Cassazione riprendono il dibattito dottrinale, non del tutto sopito, afferente al tema delle posizioni di garanzia e relativa delega di funzioni. La tematica ha visto, infatti, fiorire varie e contrastanti teorie; l’adesione l’una piuttosto che alle altre comporta conseguenze applicative diverse sul piano dell’accertamento della responsabilità penale del titolare degli obblighi di protezione. La Corte di legittimità ha, pertanto, dovuto optare per un indirizzo teorico comune ad entrambi i temi succitati. Nel caso di specie la posizione di garanzia attineva alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Difatti l’art. 590 C.p. punisce il fatto di chi cagiona lesioni personali colpose, e al terzo comma prevede la circostanza aggravante di chi commette il fatto in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. La giurisprudenza di legittimità ha, nel tempo, precisato che per la configurazione dell’aggravante de qua non occorre che sia integrata la violazione di specifiche norme antinfortunistiche, essendo sufficiente che l’evento dannoso si sia verificato a causa dell’omessa adozione di quelle misure imposte dall’imprenditore dall’art. 2087 C.c.; disposizione, questa, da considerarsi a pieno titolo come norma di chiusura dell’intera legislazione specias u l l ’ a n d a m e n t o IL TURISMO IN CIFRE Anche al subappaltatore l’onere di accertare la sicurezza d e l le e dalla quale derivano, in capo al datore di lavoro, precisi obblighi di protezione dei beni individuali, in primis quello della integrità fisica dei lavoratori. Attesa la citata posizione di garanzia – la cui titolarità spetta, ex lege o ex contractu, ai soggetti di vertice delle organizzazioni complesse – la mancata osservanza dei connessi obblighi rileva ai sensi degli artt. 40 e 41 C.p.. Infatti, la fattispecie in cui si è imbattuta la corte di piazza Cavour presenta i caratteri tipici del reato omissivo improprio, tra gli altri quello della condotta omissiva intesa quale mancato compimento dell’azione volta all’impedimento dell’evento, in presenza della c.d. posizione di garanzia. E’ necessario, comunque, un effettivo rapporto tra garante e bene da proteggere. Alla stregua di tali presupposti teorici i giudici estensori hanno concluso per la responsabilità del socio responsabile sicurezza atteso che, in concreto, egli continuava ad interagire con il bene oggetto della funzione affidatagli con delega; a nulla rilevando le sostenute, ma non provate, dismissioni formali. Tra le righe, in parte motiva della sentenza, si legge il favore mostrato dall’odierna Corte per la teoria che riconosce il soggetto responsabile penalmente in colui che, anche a prescindere dalla qualifica formale rivestita, sia però nella possibilità concreta di impedire il cagionarsi dell’evento dannoso, tenuto conto delle norme che presiedono alla struttura organizzativa. Va soggiunto che la tesi de qua è l’unica prospettabile da una Corte chiamata a giudicare in materia antinfortunistica: la teoria ha ricevuto il suo massimo consenso proprio con quella lex specialis, ove viene definito datore di lavoro qualunque soggetto che, secondo il tipo e l’organizzazione dell’impresa, ha la responsabilità della stessa in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. Non potendosi sottrarre a simili applicazioni teoriche, i giudici nomofilattici concludono nel riconoscer in capo all’imputato l’obbligo di osservare le nor- t u r i s m o a R o m a e L a z i o 35 IL TURISMO IN CIFRE TRIBUNA DEL LAVORO me antinfortunistiche. Né può esimersi dal rispettarle sul presupposto di una delega di funzioni conseguente al contratto di subappalto: l’imputato, oltre che responsabile cantiere, era socio della ditta appaltatrice. E’ tesi giurisprudenziale quella per la quale nell’appalto- subappalto, il committente non è esonerato dall’obbligo di osservare le disposizioni della lex specialis qualora, ex contractu o in concreto, si riservi il potere di ingerirsi nell’esecuzione dei lavori. Oltretutto, imperversando il principio di non delegabilità delle funzioni, la Corte ritiene non sussistente una delega qualora, avvalendosi il titolare della collaborazione di altri soggetti operanti anche in autonomia, sia riscontrabile un rapporto concreto tra titolare della posizione e bene da tutelare. Lo stesso imputato, in qualità di appaltatore dei lavori del cantiere, può dirsi responsabile dell’infortunio occorso al dipendente della ditta subappaltatrice, alla stregua di altra autorevole tesi: giurisprudenza costante vuole che, in presenza di violazione di norme antinfortunistiche, non assume rilievo il rapporto di dipendenza degli infortunati, in quanto l’obbligo di garantire la sicurezza nei cantieri sussiste non solo nei confronti dei dipendenti dell’im- presa appaltatrice, ma anche nei riguardi di tutti coloro che, a qualsiasi titolo si trovino ad operare nel cantiere.E’ dato di giurisprudenza che il committente detiene sempre sempre il controllo dell’organizzazione dell’impresa, tanto che risponderà per culpa in vigilando qualora non abbia svolto le opportune verifiche sul corretto svolgimento delle attività, ad altre attribuite. Vale il principio espresso nel brocardo latino “vigilantibus iura succurrunt”. La peculiarità cui è connotato il casus deciso è la presenza di un contratto di subappalto. Ci si è domandati, quindi, se ed in che misura, il subappaltatore sia tenuto ad osservare le disposizioni sulla prevenzione infortuni. Sul tema, pacifico è l’assunto che l’obbligo di osservanza della lex specialis siano tenuti tutti coloro che esercitano i lavori, quindi anche il subappaltatore; egli ha l’onere di accertare e predisporre tutte le misure di sicurezza dei luoghi di lavoro, ancorché la sua attività si svolga concomitatamente ad altre, prestata da altri soggetti. L’obbligo del rispetto delle disposizioni antinfortunistiche, non può venir meno per il mero fatto dell’affidamento sull’opera preventiva di altri soggetti: il principio dell’affidamento non opera quando colui che i affida sia in colpa per avere violato norme precauzionali o per avere omesso comportamenti idonei a prevenire l’evento. L’inerzia di quanti hanno omesso di attivarsi costituisce antecedente causale dell’occorso. D’altronde il subappaltatore, tenuto ad eseguire un’opera parziale e specialistica, non può giustificare il comportamento inerte tenuto, ritenendo esaurito il proprio compito nell’esecuzione dei lavori commissionati. Egli è comunque responsabile della posizione di garanzia, nonostante l’ingerenza e la supervisione dell’appaltatore, al quale è pure addebitabile l’evento dannoso. Il rapporto di “garanzia” che lega appaltatore-committente al subappaltatore viene a mancare, tale che un solo soggetto possa dirsi responsabile, qualora l’attività dell’altro rivesta i caratteri di anormalità, atipicità ed eccezionalità da fare ritenere interrotto il nesso eziologico tra l’vento e la condotta inosservante, da sola sufficiente a produrre l’evento. Del resto, precisa la corte, le leggi antinfortunistiche sono norme di diritto pubblico non derogabili da pattuizioni diverse ed eventuali clausole di trasferimento del rischio non possono trovare rilevanza applicativa. Regime Iva per autoveicoli aziendali dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea. al 1979 in Italia non è riconosciuto il diritto a detrarre interamente l’Iva sull’acquisto e sulle spese relative ai mezzi aziendali diversi da quelli strumentali per natura, come ad esempio autoveicoli e motocicli. La Corte di Giustizia Europea, nella sentenza del 15 settembre scorso ha statuito che le limitazioni imposte dalle norme italiane non sono più ammissibili. La conseguenza è che i contribuenti hanno diritto a detrarre l’Iva sull’acquisto dei veicoli aziendali e sulle spese accessorie (carburante, manutenzioni, etc.), secondo la percentuale con cui il veicolo stesso viene utilizzato ai fini propri dell’attività (ad esempio, per i professionisti la percentuale sarà del 50%). Inoltre, sempre in forza della predetta sentenza, i con- D 36 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L tribuenti possono far valere il loro diritto alla detrazione Iva sulle auto aziendali a partire dall’1 gennaio 2003. Il Governo però, con un Decreto legge varato il 15 settembre 2006, ha deciso che promulgherà apposite disposizioni con cui fisserà le modalità per la richiesta dei rimborsi per gli anni precedenti. Ciò al fine di impedire eventuali ed arbitrari recuperi IVA attraverso la procedura delle compensazioni. Ne discende che i contribuenti per far valere i loro diritti dovranno attendere che l’Agenzia delle Entrate metta a punto (entro la fine di ottobre) un apposito modello con cui richiedere l’Iva non detratta e procedere nelle eventuali correzioni per imposte dirette ed Irap. Il modello dovrà essere inviato solo telematicamente entro il 15 dicembre 2006. s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o 24 gennaio 2006 – n. 1307 Condotta antisindacale – Legittimazione attiva a proporre il ricorso ex art. 28 l. 20 maggio 16970, n. 300 – Organismo locale dell’organizzazione sindacale nazionale – Requisiti. (Art. 18, l. 20 maggio 1970, n. 300) L’organizzazione sindacale nazionale il cui organismo locale è legittimato a proporre il ricorso per la repressione della condotta antisindacale ai sensi dell’art. 28 l. 20 maggio 1970, n. 300, è quella non solo diffusa su tutto il territorio del Paese ma che anche in concreto svolge un’attività sindacale a livello nazionale. Condotta antinsindacale – Legittimazione attiva a pro porre il ricorso ex art. 28 l. n. 300 del 1970 – R.s.a. e r.s.u. – Esclusione. (Artt. 19 e 28, l. 20 maggio 1970, n. 300) Né la R.s.a. costituita ex art. 19 l. n. 300 del 1970, né la R.s.u. costituita in forza dell’accordo interconfederale 20 dicembre 1993, sono legittimate a proporre ricorso per la repressione della condotta antisindacale ai sensi dell’art. 28 l. n. 300 del 1970. 24 marzo 2006 – n. 6572 Categorie e qualifiche – Danno da demansionamento e dequalificazione – Domanda per il risarcimento del danno – Specifica allegazione – Necessità – Danno professionale, biologico ed esistenziale – Configurabilità – Condizioni – Prova per presunzioni – Ammissibilità. (Art. 115 c.p.c.) In tema di demansionamento e di dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale, che asseritamente ne deriva – non ricorrendo automaticamente in tutti i casi di inadempimento datoriale – non può prescindere da una specifica allegazione, nel ricorso introduttivo del giudizio, sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio medesimo; mentre il risarcimento del danno biologico è subordinato alla esistenza di una lesione dell’integrità psicofisica medicalmente accertabile, il danno esistenziale – da intendere come ogni IL TURISMO IN CIFRE Massimario del diritto del lavoro pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore, ma oggettivamente accertabile) provocato sul fare reddituale del soggetto, che alteri le sue abitudini e gli assetti relazionali propri, inducendolo a scelte di vita diverse quanto alla espressione e realizzazione della sua personalità nel mondo esterno – va dimostrato in giudizio con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, assumendo peraltro precipuo rilievo la prova per presunzioni, per cui dalla complessiva valutazione di precisi elementi dedotti, (caratteristiche, durata, gravità conoscibilità dell’interno ed all’esterno del luogo di lavoro della operata dequalificazione, frustrazione di precisate e ragionevoli aspettative di progressione professionale, eventuali reazioni poste in essere nei confronti del datore comprovanti la avvenuta lesione dell’interesse relazionale, effetti negativi dispiegati nelle abitudini di vita del soggetto) – il cui artificioso isolamento si risolverebbe in una lacuna del procedimento logico – si possa, attraverso un prudente apprezzamento, coerentemente risalire al fatto ignoto, ossia all’esistenza del danno, facendo ricorso, ex art. 115 c.p.c. a quelle nozioni generali derivanti dall’esperienza, delle quali ci si serve nel ragionamento presuntivo e nella valutazione delle prove. 10 gennaio 2006, n. 141 Controversie di lavoro e previdenziali – Licenziamento illegittimo – Tutela reale – Requisiti dimensionali dell’or ganizzazione aziendale – Onere della prova – Incombe sul datore di lavoro. L’articolo 18, comma 1, della l. 20 maggio 1970, n. 300, modificato dall’articolo 1 della l. 11 maggio 1990, n. 108 nel subordinare l’ordine giudiziale di reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato a determinate dimensioni dell’organizzazione produttiva datrice di lavoro commisurate al numero delle persone occupate, richiede al datore di lavoro convenuto in giudizio la prova negativa del non raggiungimento di tali dimensioni. Massime tratte a cura della rivista “Massimario di Giurisprudenza del Lavoro” inviando una mail all’Ebtl di Roma: [email protected] Oppure telefonando al numero la rivista 06.48.90.70.20 GRATIS a casa vostra o in ufficio inviando un fax al numero 06.48.90.68.28 Nella richiesta specificare il proprio nome, cognome e l’iindirizzo completo cui si vuole far recapitare i numeri di Roma&Lazio il turismo in cifre e (facoltativo) la qualifica, la professione, il settore turistico in cui si opera. I dati saranno trattati in osservanza del D.Lgs. n° 196 del 30.06.2003 in materia di privacy p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o d e l t u r i s m o a R o m a e L a z i o 37 IL TURISMO IN CIFRE Formazione obbligatoria EBTL INFORMA per gli addetti al settore merceologico alimentare on il DgrL. n. 230 del 21/04/2006 anche la Regione Lazio ha disposto la sospensione del rilascio e rinnovo del libretto di idoneità sanitaria e il conseguente incremento della formazione del personale nell’ambito della produzione e somministrazione alimentare. Pertanto, l’Ebtl sta promuovendo le seguenti attività formative, in conformità con quanto previsto dal DgrL n. 282 del 08/03/02, rivolte a: 1) i responsabili della qualità e/o responsabili dell’industria alimentare (20 ore); 2) il personale qualificato della ri- C storazione – capi reparto, responsabili di settore (14 ore); 3) personale non qualificato (8 ore). Il decreto prevede altresì che «gli operatori che abbiano svolto attività nello stesso settore merceologico per un congruo periodo di tempo e ai quali sia stato certificato dal datore di lavoro il rispetto della buona prassi igienica di lavorazione» possano ef- fettuare corsi di formazione di durata inferiore, e nello specifico: 1) i responsabili della qualità e/o responsabili dell’industria alimentare (12 ore); 2) il personale qualificato della ristorazione – capi reparto, responsabili di settore (8 ore); 3) personale non qualificato (4 ore). I corsi verranno realizzati con un numero minimo di 20 allievi e massimo di 30. Di seguito un facsimile del modello di iscrizione da inviare debitamente compilato all’Ebtl (fax 06.48906828 e-mail [email protected]). Per iscrizioni e informazioni: Ebtl – Dipartimento Formazione. Responsabile: Maria Vittoria Ramogida; Organizzazione e gestione: Francesca Sofia e Cristiana Tito Roma, lì ………………………… Spett.le EBTL - Dipartimento Formazione Fax 0648906828 Scheda di iscrizione al corso di formazione per: Parte riservata all’azienda Categoria Figura professionale 1 Responsabili 2 Personale qualificato Denominazione Azienda _______________________________________ Località __________________________ Tel. _______________________ Fax __________________________ E-mail ________________________ Referente ____________________________________________________ 3 Personale non qualificato Durata 20 12 14 8 8 4 Timbro e firma ________________________________ Parte riservata al lavoratore Nome e cognome del richiedente _________________________________________________________________________________ Residente in Via/Piazza ___________________________________________________________ n. ______ C.A.P. _______________ Città ________________ Pr. _____ Tel _____________ Cellulare _________________ E-mail _______________________________ Conosce l’EBT? SI NO Conosce i servizi dell’EBT? SI NO Come è venuto a conoscenza dell’EBT? ____________________________________________________________________________ INFORMATIVA I dati rilasciati verranno utilizzati ai soli fini statistici e per offrire un miglior servizio in futuro. I dati saranno trattati solo all’interno della nostra struttura e non saranno comunicati a terzi né diffusi. In qualsiasi momento l’interessato avrà diritto a conoscere la provenienza e l’utilizzo dei suoi dati e avrà la possibilità di aggiornarli o cancellarli dalle nostre banche dati. Il mancato rilascio dei dati personali identificativi non permetterà lo svolgimento di un servizio personalizzato. “Autorizzo ai sensi del D. Lgs. 196/03 e successive modifiche e deroghe il trattamento dei miei dati personali”. SI NO Firma ______________________________ “Do il consenso ad essere informato, tramite la Newsletter dell’E.B.T., di tutti i nuovi servizi e le attività organizzate dall’Ente”. SI 38 p e r i o d i c o d e l l ’ E B T L s u l l ’ a n d a m e n t o NO d e l Firma_______________________________ t u r i s m o a R o m a e n e l L a z i o Serietà e competenza al servizio degli albergatori Ristrutturazione Preventivi gratuiti Certificazione 46/90 Azienda certificata SOA “Chiavi in mano” Az. con elementi di qualità Progettazione Consulenze Arredamento Manutenzioni 24 ore Finanziamenti e leasing Impiantistica Sicurezza 626/94 Pagamenti personalizzati Sicurezza 494/96 Antincendio Hotel Royal Santina ALCUNI NOSTRI LAVORI Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Hotel Adriano Alpi Archimede Aretusa Aris Garden Atlante Star Centro Eden Ercoli Floridia Gioberti Lazio Luce Milani Noto Oxford Pomezia President Regno Ripa Residence Royal Santina San Remo Siracusa Sping House Stromboli Universo Hotel Regno Hotel Alpi Hotel Universo ProgectaCostruzioni s.r.l. 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