ISTITUTO LOMBARDO - ACCADEMIA di SCIENZE e LETTERE ADUNANZA SOLENNE PER L’INAUGURAZIONE DEL 211° ANNO ACCADEMICO Salone napoleonico del Palazzo di Brera 20 febbraio 2014 Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere MILANO 2014 Estratto dai Rendiconti dell’Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere Parte gen. e Atti Uff. - V ol. 142 - 2011 GRAPHICA DEI F.LLI VAGHI - CESANO MADERNO (MI) 4/2014 SOMMARIO Inaugurazione del 211ë Anno Accademico. Relazione del Á dell'AccadePresidente Gianpiero Sironi sull'attivita mia svolta nel 2013 e programma iniziative per il 2014 . . . . . . . . . . pag. 7 Á nella fisica dei Il riduzionismo di fronte alla complessita nuovi materiali. Prolusione del m.e. Carlo Enrico Bottani . . . . . . . . . » 33 4 Tavolo della Presidenza durante la seduta solenne del 20 febbraio 2014, da sinistra a destra: Prof. Leone Corradi Dell'Acqua - Segretario della Classe di Scienze matematiche e naturali; Prof. Carlo Enrico Bottani - Oratore ufficiale; Prof. Gianpiero Sironi - Presidente; Prof. Angelo Stella - Vice Presidente; Prof. Giuseppe Frasso - Segretario della Classe di Scienze morali. 5 6 Veduta della sala con alcune autoritaÁ INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO Relazione del Presidente Gianpiero Sironi sull'attivita Á dell'Accademia (Adunanza solenne del 20 febbraio 2014) AutoritaÁ, Cari Colleghi, Signore e Signori, Á cordiale saluto agli intervenuti a desidero anzitutto rivolgere il piu questa cerimonia inaugurale della nostra Accademia. Siamo davvero onorati di avere ricevuto per l'occasione un messaggio del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, accompagnato dal dono di una medaglia del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ne daÁ lettura il prof. Giuseppe Frasso, Segretario della Sezione di Scienze Morali. Á pervenuta altresõÁ una lettera del Sindaco di Milano, Giuliano E Á lettura il prof. Leone Corradi Dell'Acqua, Segretario Pisapia, di cui da della Classe di Scienze Matematiche e Naturali. Á, Sono pervenuti molti messaggi di adesione, da parte di Autorita Istituzioni culturali, Istituti bancari. Tra questi menziono: On.le. Pietro Grasso ± Presidente del Senato; On.le Laura Boldrini ± Presidente della Camera dei Deputati; Card. Angelo Scola ± Arcivescovo di Milano; Dott. Rossana Rummo ± Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d'Autore ± Ministero per i Beni e le AttivitaÁ Culturali e il Turismo; Avv. Filippo Del Corno ± Assessore alla Cultura del Comune di Milano; Dott. Ada Lucia De Cesaris ± Vice Sindaco Comune di Milano; Dott. Cristina Tajani ± Assessore alle Politiche 8 RELAZIONE DEL PRESIDENTE per il Lavoro, Sviluppo economico, UniversitaÁ e Ricerca del Comune di Á ± Presidente della Provincia di Milano; Milano; On.le Guido Podesta Gen. C.A. Giorgio Battisti ± Comandante Corpo d'Armata di Reazione a Rapida; Gen. S.A. Mario Renzo Ottone ± Comandante 1 Regione Aerea; Cap. Elio Raimondi ± Capitano di Fregata della Marina Militare di Milano; Avv. Laura BertoleÁ Viale ± Avvocato Generale presso la Procura Generale della Repubblica alla Corte d'Appello di Milano; Avv. Francesco Mariuzzo ± Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale di Milano; Prof. Gianluca Vago ± Rettore dell'UniversitaÁ degli Studi di Milano; Prof. Franco Anelli ± Rettore dell'UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore, Milano; Prof. Andrea Sironi ± Rettore dell'UniversitaÁ Commerciale Luigi Bocconi, Milano; Prof. Giovanni Puglisi ± Rettore IULM Milano; Prof. Gian Antonio Danieli ± Presidente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Venezia; Dott. Kyle R. Scott. ± Console GeÈ el Meyer ± Console nerale degli Stati Uniti d'America a Milano; Dott. Jo Generale di Francia a Milano; Avv. Giuseppe Guzzetti ± Presidente Fondazione Cariplo; Dott. Piero Melazzini ± Presidente Banca Popolare di Sondrio; Dott. Franco Polotti, Presidente UBI Banca Milano; Dott. Giuseppe Vita ± Presidente UniCredit Group Milano; Dott. Giovanni De Censi ± Presidente del Credito Valtellinese di Sondrio; Dott. Piero Fassati ± Presidente Cariparma; Dott. Anna Crespi ± Presidente Amici della Scala di Milano. Desidero poi rivolgere un saluto particolare alle AutoritaÁ civili e militari presenti. L'adunanza di oggi prevede: una sintesi delle attivitaÁ del nostro Istituto svolte durante l'Anno Accademico compiuto, un programma delle iniziative previste per l'Anno Accademico che inizia, la cerimonia Á con la di conferimento dei premi e delle borse di studio. Si chiudera prolusione del m. e. prof. Carlo Enrico Bottani. Á doRiguardo alle vicende dell'anno che si eÁ appena concluso, e veroso menzionare anzitutto i nomi dei membri dell'Istituto che ci hanno lasciato: - m. e. BAZZARELLI Eridano (dec. 8 aprile 2013) Professore ordinario di Lingua e Letteratura russa, UniversitaÁ di Milano - m. e. BOGNETTI Giovanni (dec. 16 luglio 2013) Emerito di Diritto pubblico comparato, UniversitaÁ di Milano INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO - 9 m. e. GABBA Emilio (dec. 12 agosto 2013) Emerito di Storia romana, UniversitaÁ di Pavia - Á Professore s.c. GRAMACCIOLI Carlo Maria (dec. 14 ottobre 2013) gia ordinario di Chimica fisica, UniversitaÁ di Milano - m. e. CASTELFRANCHI Giuliana (dec. 21 ottobre 2013) Emerito di Storia dell'arte medievale, UniversitaÁ di Milano - s.c. LOMBARDINI Siro (dec. 25 ottobre 2013) Emerito di Economia politica, UniversitaÁ di Torino - m.s. BOEDER Heribert (dec. 4 dicembre 2013) Emerito di Filosofia, È ck. UniversitaÁ di Osnabru Á un elenco di personalitaÁ eminenti, che hanno lasciato traccia E permanente nei rispettivi campi della ricerca scientifica. La loro memoria resteraÁ ben viva nel tempo e negli annali dell'Istituto Lombardo. In apposite cerimonie sono state ricordate le figure di illustri membri scomparsi e precisamente: - - Cardinale Arcivescovo di Milano) da Mons. Franco Buzzi (Prefetto della Biblioteca Ambrosiana) e Mons. Pier Francesco Fumagalli (Dottore della Biblioteca Ambrosiana Á degli Studi di Pavia) da Giorgio Alberto GIGLI BERZOLARI (Universita V. Goggi (IUSS Pavia) Giuseppe GRANDORI (Politecnico di Milano) da Giannantonio Sacchi Landriani (Politecnico di Milano). Carlo Maria MARTINI ( Diamo ora notizia dei Nuovi Eletti, cooptati nell'Adunanza del 27 giugno 2013, per le diverse Sezioni: Membri Effettivi Sezione di Chimica e Fisica: FIORINI Ettore Sezione di Ingegneria e Architettura: SILVESTRI Andrea Sezione di Scienze Naturali: PREMOLI SILVA Isabella Sezione di Filologia e Linguistica: D'AGOSTINO Alfonso Sezione di Scienze Storiche e Filosofiche: SINI Carlo, MAZZARELLO Paolo Sezione di Scienze Giuridiche, Politiche ed Economiche: FROSINI Benito Vittorio 10 RELAZIONE DEL PRESIDENTE Soci Corrispondenti Residenti Sezione di Scienze Matematiche: BAMBUSI Dario Paolo Sezione di Chimica e Fisica: PAGANI Giorgio Sezione di Ingegneria e Architettura: CASTELLO Rinaldo Sezione di Scienze Naturali: DI FRANCESCO Dario Sezione di Filologia e Linguistica: GASPARI Gianmarco, MENEGHETTI Maria Luisa Sezione di Scienze Giuridiche, Politiche ed Economiche: FALIVA Mario, FERRARI Silvio Soci Corrispondenti non Residenti Sezione di Ingegneria e Architettura: VESTRONI Fabrizio Sezione di Filologia e Linguistica: FEDELI Paolo Membri Stranieri Sezione di Scienze Naturali: NOBLE Denis Sezione di Filologia e Linguistica: ASCOLI Albert Russell, LEÂVY Carlos. A loro il benvenuto dell'Istituto Lombardo e l'augurio di un feconda collaborazione nel suo ambito. Composizione L'aver fatto menzione dei nuovi eletti mi daÁ l'occasione di segnaÁ oggi costituita da 129 lare che la comunitaÁ dell'Istituto Lombardo e membri effettivi e 111 soci corrispondenti residenti, ai quali si aggiungono 115 soci corrispondenti non residenti e 78 membri stranieri. Complessivamente 433 membri e soci, ripartiti in due classi: la classe di Scienze matematiche e naturali, che comprende le sezioni di Scienze matematiche, di Chimica e Fisica, di Ingegneria e Architettura, di Scienze naturali, di Medicina; e la Classe di Scienze morali, che comprende le sezioni di Filologia e Linguistica, di Scienze storiche e filosofiche, di Scienze giuridiche, politiche ed economiche. 11 INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO Tale composizione fa sõÁ che all'interno dell'Istituto avvengano con regolaritaÁ contatti e scambi tra studiosi di diversi ambiti culturali e di diversa provenienza, facilitando cosõÁ un approccio interdisciplinare ai problemi, caratteristica questa di notevole e crescente importanza. AttivitaÁ scientifiche e culturali svolte nell'anno 2013 Á di diversa natura. Si eÁ trattato di attivita Si sono tenute n. 14 Adunanze ordinarie, in cui sono state pre- sentate, discusse e approvate per la stampa 29 note originali. Sono state inoltre presentate all'Assemblea dei membri e soci parecchie opere edite di recente, interessanti dal punto di vista storico, scientifico, letterario e culturale. Un argomento di interesse generale e di particolare rilievo cultuÁ stato affrontato nella prolusione per l'inaugurazione dell'Anno rale e Accademico, tenutasi il 21 febbraio 2013. Il m. e. Alberto Quadrio Curzio, professore ordinario di Economia politica all'UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha trattato il tema L'Europa e l'Italia nella crisi economica internazionale. Ogni anno l'Istituto Lombardo organizza i cosiddetti l'Accademia, Incontri con aperti ai cittadini, che consistono in cicli di conferenze dedicati a temi di carattere scientifico o letterario. Per l'anno 2012-2013 eÁ stato scelto il tema: il presente e il futuro del pianeta. L'energia: il passato, Il tema eÁ stato scelto anche in considerazione del fatto che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato l'anno 2012 ``Anno Internazionale dell'Energia Sostenibile per Tutti'', con lo scopo di suscitare consapevolezza sull'importanza di accrescere l'accesso sostenibile all'energia, l'efficienza energetica e le energie rinnovabili a livello locale, nazionale e mondiale. Il ciclo di conferenze ha affrontato il problema energetico da diversi punti di vista, considerando sia aspetti generali sia particolari tecnologie specifiche, segnatamente quelle di maggior contenuto scientifico e tecnologico, di possibile interesse per un pubblico non necessariamente introdotto al problema specifico. Si eÁ pensato di contribuire 12 RELAZIONE DEL PRESIDENTE in questo modo a quell'opera di accrescimento della consapevolezza sui Á profonde implicadiversi aspetti di un tema che ha e avraÁ sempre piu Á dell'ambiente, in sostanza zioni sullo sviluppo, l'economia e la qualita sulla vita dell'uomo e del pianeta che lo ospita. Le 12 conferenze sono state tenute da: - Carlo SOAVE (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano): buranti; - Fuel or food: la sfida dei biocar- Emanuela COLOMBO (Politecnico di Milano ± Delegato del Rettore per la cooperazione e lo sviluppo ± Ingegneri senza Frontiere): all'energia per tutti dopo il 2012; - Andrea SILVESTRI (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Milano): - L'accesso Piccola storia dell'energia; Jonathan CRAIG (Head of Regional Studies & Exploration Opportuni- Can we keep the lights on? Energy, hydrocarbons and climate change in the 21st century; Lucio Claudio ANDREANI (UniversitaÁ degli Studi di Pavia): Energia solare da fotovoltaico; ties Selection at ENI Exploration & Production Division): - - Ruggero BERTANI (ENEL Green Power Italy ± Vice President IGA): - Michele POLO (UniversitaÁ Luigi Bocconi di Milano ± Direttore IEFE, Geotermia, da un remoto passato sino ai giorni nostri... e oltre!; Center for Research on Energy and Environmental Economics and Policy): Europa; Il processo di liberalizzazione dei settori energetici in Celle a combusti- - Giorgio SPINOLO (UniversitaÁ degli Studi di Pavia): - Vincenzo BALZANI (UniversitaÁ degli Studi di Bologna): - Carlo LOMBARDI (Politecnico di Milano): - Marzio GALEOTTI (UniversitaÁ degli Studi di Milano): bile e accumulo elettrochimico; problemi: l'energia; nucleare; Il problema dei Aspetti peculiari dell'energia Crescita ed energia nei paesi emergenti: problemi economici e ambientali; INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO - 13 Ennio MACCHI (Politecnico di Milano ± Direttore del Dipartimento di Energia): Fonti di energia per il futuro. Ai relatori va il nostro vivo ringraziamento. Ogni relazione eÁ stata seguita con grande interesse da un vasto pubblico, che eÁ intervenuto al termine di ogni esposizione, suscitando una animata discussione. Durante l'anno 2013 sono stati organizzati, secondo una consolidata tradizione, Convegni, Seminari, Giornate di studi, destinati ad affrontare e approfondire argomenti specifici. Convegni e Giornate di studio - Il 25 gennaio 2013 si eÁ tenuto, nel Ridotto dei Palchi ``Arturo Un duplice anniversario: Giuseppe Verdi e Richard Wagner (1813-2013), sotto l'Alto Patronato Toscanini'' del Teatro alla Scala, il Convegno del Presidente della Repubblica. L'Istituto ha inteso onorare il bicentenario della nascita dei due grandi della musica lirica e il Teatro alla Scala ha volentieri messo a disposizione la sua sede per lo svolgimento del Convegno. Á chiuso con la presentazione di esecuzioni d'eIl Convegno si e poca dell'Orchestra della NBC, diretta da Arturo Toscanini. Comitato scientifico: Ilaria Bonomi, Franca Cella, Luciano Martini, Antonio Padoa Schioppa, Giorgio Pestelli, Gianpiero Sironi, Maurizio Vitale. Relatori: Emilio Sala (Direttore Scientifico Istituto Nazionale Stu- Verdi e il Lohengrin in Italia (Bologna 1871, Milano 1873); Stefano Baia Curioni (UniversitaÁ Bocconi di Milano) Fare musica tra i giganti: percorsi nell'Opera italiana nell'epoca di Verdi e Wagner; Fabrizio Della Seta (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Pavia) ``Ma infine nella vita tutto eÁ morte!''. Cosa ci racconta ``Il Trovatore''?; Antonio Rostagno (UniversitaÁ Sapienza di Roma) Wagner e il ``movimento germanico'' nella cultura italiana; Ilaria Bonomi (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano) Lingua e drammaturgia nei libretti verdiani; Franca Cella (Critico Musicale) Verdi e di Verdiani di Parma) 14 RELAZIONE DEL PRESIDENTE il salotto milanese di Clara Maffei; Giorgio Pestelli (UniversitaÁ degli Studi di Torino) Il significato del bicentenario; Luciano Martini (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi Presentazione di esecuzioni dell'Orchestra della NBC diretta da Arturo Toscanini. di Milano) - Il 28 febbraio 2013 si eÁ svolto il Convegno Quante equitaÁ, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il Convegno si eÁ proposto di contribuire a disegnare una mappa Á : un confronto interdisciplinare che ha offerto chiarimenti di dell'equita metodo e suggerimenti operativi per le scienze dell'uomo e della socieÁ , aperto all'opinione pubblica, a studiosi, studenti e dottorandi di ta filosofia, economia, diritto. Comitato Scientifico: Dario Mantovani, Antonio Padoa Schioppa, Alberto Quadrio Curzio, Gianpiero Sironi, Salvatore Veca. Relatori: Mario Vegetti (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Pavia) un rompicapo aristotelico; EquitaÁ senza eguaglianza: Dario Mantovani (Istituto Lombardo Acca- demia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Pavia) Aequitas diritto romano; e Antonio Padoa Schioppa (Istituto Lombardo Accade- mia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano) medioevale e moderna: spunti sulla dottrina; EquitaÁ Gustavo Zagrebelsky (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Torino) EquitaÁ nel diritto odierno; Giorgio Lunghini (Istituto Da Moore a Keynes: ``La filosofia sociale cui potrebbe condurre la Teoria generale''; Luigi Campiglio (UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore di Milano) EquitaÁ e welfare state europeo; Salvatore Veca (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Pavia) L'idea di equitaÁ nelle teorie della giustizia sociale. Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± IUSS di Pavia) - Nei giorni 14 e 15 marzo 2013 si eÁ tenuto il Convegno Il sapere scientifico in Italia nel secolo dei lumi, organizzato in collaborazione con l'Accademia delle Scienze di Torino e l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Il Convegno ha inteso esaminare il contributo di pensatori e scienziati italiani nel contesto del grande movimento di pensiero e di INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 15 indagine scientifica che, in particolare nel corso del XVIII secolo, orienÁ l'atteggiamento di scienziati e filosofi nei confronti della conoscenza, to che si volle ispirata dai ``lumi della ragione''. Á voluto, con questa manifestazione, evidenziare la grande Si e tensione culturale che ha caratterizzato il Settecento italiano, tracciando anche una suggestiva galleria di ritratti di grandi protagonisti, contemporanei e spesso interlocutori degli ``illuministi''. Quasi una celebrazione, nel bicentenario della scomparsa degli insigni protagonisti, della cultura scientifica italiana durante quel grande secolo. A parte alcune eccezioni, i ``naturalisti'' esercitarono il loro sapere in discipline oggi distinte, come la medicina e il complesso delle scienze naturali; i cosiddetti ``matematici'' si occuparono di geometria e analisi, di fisica, d'ingegneria, astronomia, topografia. Testimoniarono tutti un marcato interesse ``enciclopedico''. Comitato Scientifico: Gianpiero Sironi, Giannantonio Sacchi Landriani, Alberto Conte, Pietro Rossi, Gian Antonio Danieli, Manlio Pastore Stocchi. Relatori: Paolo Casini (UniversitaÁ Sapienza di Roma) Il ``moto delle scienze'' tra Italia e Europa; Ugo Baldini (UniversitaÁ degli Studi di Padova) Luoghi e istituzioni di ricerca; Marta Cavazza (UniversitaÁ degli Studi di Bologna) La scienza al femminile; Ferdinando Abbri (UniversitaÁ degli Studi di Siena) La struttura della materia; Ezio Vaccari (UniversitaÁ degli Studi dell'Insubria, Varese) La scienza della Terra; Luigi Pepe (UniversitaÁ degli Studi di Ferrara) Lagrange tra meccanica e analisi; Elio Antonello (INAF, Osservatorio Astronomico di Brera) L'esplorazione del cosmo; Cesare Maffioli (AcadeÂmie Internationale d'Histoire des Sciences) La sperimentazione in campo idraulico: Giovanni Poleni e Francesco Domenico Michelotti; Marco Piccolino Á animale tra Galvani e (UniversitaÁ degli Studi di Ferrara) L'elettricita Volta; Maria Teresa Monti (UniversitaÁ degli Studi del Piemonte Orientale, Vercelli) Il problema della generazione: scritture e parole nella tradizione galileana fra Barocco e Lumi; Paolo Mazzarello (UniversitaÁ degli Studi di Pavia) Viaggi scientifici nel Settecento: il caso Spallanzani; Vincenzo Ferrone (UniversitaÁ degli Studi di Torino) Le reazioni alla scienza. - Convegno Istituto Lombardo e Politecnico dal XIX secolo protagonisti milanesi dello sviluppo culturale (15 maggio 2013). 16 RELAZIONE DEL PRESIDENTE I duecento anni di vita dell'Istituto Lombardo interessano una vita culturale milanese densa di legami con l'Istituto Tecnico Superiore di cui Francesco Brioschi fu dal 1863 fondatore e Rettore. Dal 1868 al 1869 e nel biennio 1872-1873 Brioschi fu anche Presidente dell'Istituto Lombardo. Una parte considerevole della produzione scientifica del Á espressione pubblica nelle sedute dell'Istituto, che Politecnico trovo con i suoi Rendiconti affidoÁ alle stampe i contributi di molti scienziati del Politecnico. Basti ricordare i nomi di Giuseppe Colombo, Luigi Cremona, Bruno Finzi, Luigi Amerio, Arnaldo Masotti, Giulio Natta e di molti altri insigni che a un tempo onorarono il Politecnico e l'Istituto Lombardo. Comitato Scientifico: Amedeo Bellini, Sergio Bittanti, Leone Corradi dell'Acqua, Carlo Pagani, Giannantonio Sacchi Landriani, Andrea Silvestri. Relatori: Carlo G. Lacaita (UniversitaÁ degli Studi di Milano) La cultura tecnico-scientifica e il Risorgimento economico; Andrea Silvestri (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Per una storia di due secoli del Lombardo e di 150 anni del Politecnico; Leone Corradi Dell'Acqua (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Milano) Il consolidamento del tiburio del Duomo negli anni '70 del XX secolo; Alfio Quarteroni (Istituto Milano) Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Milano) Modellistica numerica: il paradigma e le esperienze al Politecnico di Milano; Amedeo Bellini (Istituto Lombardo Accademia di Scienze Á e tradizione, complessitaÁ e e Lettere ± Politecnico di Milano) Novita attualitaÁ del restauro architettonico nel pensiero e nell'opera di Liliana Grassi; Carlo Ghezzi (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere - Politecnico di Milano) Il contributo del Politecnico allo sviluppo dell'Informatica; Orazio Svelto (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Milano) Dai millisecondi agli attosecondi e oltre; Italo Pasquon (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± Politecnico di Milano) Il 50ë anniversario del Nobel a Giulio Natta. - Convegno XVIII e XIX ``... con italiani inchiostri'': l'Eteroglossia nei secoli (17 ottobre 2013). Il Convegno ha esposto un quadro generale sui principali aspetti storici e metodologici dell'eteroglossia a base italiana, dedicando spa- INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 17 zio all'analisi di autori francesi, spagnoli, tedeschi e inglesi che hanno Á stato impiegato la lingua italiana a scopo letterario e paraletterario. E promosso congiuntamente dall'Istituto Lombardo e dal Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'UniversitaÁ degli Studi di Milano. Comitato Scientifico: Elena Agazzi, Gabriella Cartago, Alfonso D'Agostino, Anna Maria Finoli, Giovanni Iamartino, Silvia Morgana, Gianpiero Sironi. Relatori: Furio Brugnolo (UniversitaÁ di Padova) L'italiano in Europa e l'eteroglossia letteraria: uno sguardo sulle traduzioni (e le autotraduzioni) poetiche; Laura Colombo (UniversitaÁ di Verona) L'italiano dei francesi nei primi anni dell'Ottocento; Anne Schoysman (UniversitaÁ di Siena) Lingua italiana e modelli di lingua nella Grammatica classica della lingua francese di Boudet de Montesquieu; Maurizio Fabbri (UniversitaÁ di Bologna) Manuel Lassala (1738-1806) scrittore ``italiano''; Giovanni Gentile G. Marchetti (UniversitaÁ di Bologna) Francisco Javier Clavijero (1731-1778) e la sua Storia antica del Messico; Elena Agazzi (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Let- Tra dilettantismo ed erudizione. Il viaggio in Italia di Johann Caspar Goethe (1740); Gabriella Catalano (UniversitaÁ di Roma Tor Vergata) Un prussiano a Roma: le lettere italiane di Winckelmann; Francesco Rognoni (UniversitaÁ Cattolica, Milano) ``CosõÁ vestiva in barbari accenti il vero affetto a un ausonio''. Gli scritti in italiano di P.B. Shelley; Gabriella Cartago (UniversitaÁ degli Studi di Milano), D. Gibbons L'italiano di Jessie White Mario; tere ± UniversitaÁ di Bergamo) Giovanni Iamartino (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano) sia a base italiana. Prospettive di ricerca sull'eteroglos- - Convegno internazionale Antonio Genovesi maestro degli economisti lombardi nell'etaÁ dell'illuminismo (14 novembre 2013), promosso dall'Istituto Lombardo, dall'UniversitaÁ di Milano-Bicocca, dall'Istituto Universitario Sophia e dall'Istituto Luigi Sturzo in occasione dell'anniversario dei trecento anni dalla nascita di Antonio Genovesi (1713-1769), il fondatore napoletano della scuola italiana di Economia civile. Il contributo della tradizione dell'economia civile sta nell'aver dato grande rilevanza alle dinamiche di riconoscimento dell'altro, alla creazione di legami di fiducia e alla reciprocitaÁ, ponendo quel patrimo- 18 RELAZIONE DEL PRESIDENTE nio di valori immateriali che oggi definiremmo social capital al cuore del discorso economico. Gli economisti dell'Illuminismo lombardo hanno mostrato rara efficacia nel recepire e interpretare prontamente il messaggio di Genovesi. Á stato l'occasione per mettere in luce nuovi, inediti Il Convegno e aspetti di quella importante vicenda. Comitato Scientifico: Alberto Brugnoli, Luigino Bruni, Mauro Magatti, Pier Luigi Porta, Renato Ruffini, Stefano Zamagni. Relatori: Pier Luigi Porta (Istituto Lombardo ± UniversitaÁ di Mi- Dalla economia civile alle Scienze camerali: Genovesi e Beccaria a confronto; Luigino Bruni (I.U. Sophia e UniversitaÁ di Roma Lumsa) Genovesi e Dragonetti: echi e influenze della Scuola napoletana in Italia; Vincenzo Ferrone (UniversitaÁ di Torino) Economia civile e diritti dell'uomo in Antonio Genovesi; Antonio Trampus (UniversitaÁ di Venezia) La genesi della edizione milanese delle Lezioni di Antonio Genovesi; Cosimo Perrotta (UniversitaÁ di Lecce) Evoluzione e sviluppo in Antonio Genovesi; Roberto Scazzieri (Istituto Lombardo ± UniversiÁ di Bologna), Adrian Pabst (University of Kent) Public Virtue, Instita tutions and the Politics of Trade: Antonio Genovesi's Political Economy; Sophus A. Reinert (Harvard Business School) La ricchezza delle nazioni nella concezione di Genovesi; Stefano Zamagni (Istituto Lomlano-Bicocca) bardo ± UniversitaÁ di Bologna), Francesca Dal Degan (IU Sophia ± UniversitaÁ di Losanna) Considerazioni conclusive. Seminari - Tavole Rotonde - Il 31 gennaio 2013 Giulio Guderzo ha presentato: A un crocevia della storia: Giovanni Battista Montini tra la grande guerra e il fascismo (presentazione del Carteggio 1914-1923) a cura di Xenio Toscani con la collaborazione di Renato Papetti e Caterina Vianelli, Brescia, Istituto Paolo VI, 2012, con interventi di Gianpiero Sironi e Angelo Stella. Á stata avviata l'iniziativa - E L'Accademia per la Scuola, con lo scopo di offrire agli Studenti e ai Docenti delle Scuole di secondo grado  della Lombardia gruppi di lezioni su temi rilevanti di attualitaÁ, nonche su applicazioni delle discipline scientifiche oggetto dei loro studi. 19 INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO L'Ufficio Regionale Scolastico della Lombardia eÁ prezioso nel far conoscere l'iniziativa. Un primo gruppo di lezioni La fisica in medicina, in collabora- zione con il Dipartimento di Fisica dell'UniversitaÁ di Pavia, si eÁ tenuto il 20 febbraio 2013, con larga partecipazione di studenti e docenti. Organizzazione: Ferdinando Borsa, Attilio Rigamonti, Giovanna Guslini. Le lezioni sono state tenute dai professori: Elio Giroletti, Domenico Scannicchio, Rinaldo Cubeddu, Alessandro Lascialfari. Almum Studium Á Papiense. Storia dell'Universita di Pavia. Dalle origini all'etaÁ spagnola, a cura di Dario Mantovani. Milano, Cisalpino-Istituto Editoriale UniÁ stato presentato il volume - Il 6 giugno 2013 e versitario, 2012, con il Coordinamento di Angelo Stella e Interventi di Giulio Guderzo, Claudia Storti Storchi, Giuseppe Frasso. - Si sono tenuti eventi per onorare colleghi illustri in occasione di un momento significativo della loro vita. Tra questi: Gigliola Soldi RonÁ stato dedicato il volume dinini (19 dicembre 2013), alla quale e cronaca estravagante di Galvano Fiamma. La Nell'ambito delle attivitaÁ in collaborazione: - L'Istituto, in collaborazione con l'Accademia Nazionale dei Lincei, ha I Lincei per la Scuola (18 marzo 2013), sul tema: La crisi economica e la posizione dell'Italia, organizzata dal partecipato all'iniziativa prof. Giorgio Lunghini, accademico dei Lincei e dell'Istituto Lombardo. - In collaborazione con l'Osservatorio Astronomico di Brera si eÁ svolto il V Ciclo di Conferenze I cieli di Brera (aprile- dicembre 2013), dedicato a vari argomenti di astronomia. - Nell'ambito dell'accordo tra il Ministero dell'Istruzione, dell'UniversitaÁ e della Ricerca e l'Accademia dei Lincei, finalizzato alla innovazione didattica nelle scuole, che prevede la istituzione di Poli Regionali per la sua attuazione, era stato attivato presso l'Istituto Lombardo, e inaugurato il 20 novembre 2012, il Polo di Milano. 20 RELAZIONE DEL PRESIDENTE Nell'anno 2013 si eÁ svolta una intensa attivitaÁ, relativa all'insegnamento della Matematica, delle Scienze e dell'Italiano, con la partecipazione di molte centinaia di insegnanti. Á di questo progetto sono state rese possibili da un finanLe attivita ziamento di Fondazione Cariplo, che desidero ringraziare sentitamente per l'importante contributo concesso per questo fine. Mostre Il continuo lavoro di un Maestro, dedicata a Maurizio Vitale, (20 dicembre 2012 - 1 marzo 2013), ha ripercorso, in un continuum temporale, dalle origini al Novecento, in una esplorazione se- La Mostra o quenziale, il nostro divenire linguisticamente italiani. Nelle bacheche sono state esposte, accanto ai volumi che raccolgono le opere di Maurizio Vitale, edizioni rare e preziose, dai classici del Trecento, all'Umanesimo, all'Illuminismo, a Manzoni, a Leopardi, a Bacchelli, talune appartenenti alla Biblioteca dell'Istituto, altre rese disponibili dalla cortesia di chi, queste opere, ha lette e rilette con passione interpretativa. - La Mostra I diamanti sono stelle. Giulio Manfredi incontra il genio della scienza (26 settembre - 28 novembre 2013) eÁ stata allestita, nelle sale di palazzo Landriani, con il concorso dell'artista orafo Giulio Manfredi. La Mostra, curata da Arnaldo Colasanti e Adele Robbiati Bianchi, ha promosso le eccellenze e le preziositaÁ scientifiche e letterarie che l'Istituto custodisce da gran tempo, accanto alle creazioni dell'artista. Á stata visiLa Mostra, che ha incontrato un notevole successo, e tata da soci di Rotary Club, da gruppi di studenti e, complessivamente, da molte centinaia di persone. Ha avuto il patrocinio e il sostegno di Fondazione AEM, di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo. Á svolta con il patrocinio di: Ministero dei Beni e delle AttivitaÁ Si e culturali e del Turismo, Ministero degli Affari Esteri, Pontificium Consilium de Cultura, Haut Patronage de l'Institut de France, Provincia di Milano, Comune di Milano. Comitato scientifico: Gianpiero Sironi, Elio Antonello, Giuseppe Caglioti, Arnaldo Colasanti, Fiorenza De Bernardi, Stefano Maiorana, INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 21 Paolo Mazzarello, Giovanni Pareschi, Antonio Paolucci, Giannantonio Sacchi Landriani, Andrea Silvestri, Angelo Stella, Maurizio Vitale. Pubblicazioni - Volume relativo alla Mostra I diamanti sono stelle. Giulio Manfredi incontra il genio della Scienza. - Volume La cronaca estravagante di Galvano Fiamma, a cura di Sante Ambrogio Cengarle Parisi e Massimiliano David. Casa del Manzoni 2013. In collaborazione con Centro Nazionale Studi Manzoniani e Biblioteca Ambrosiana. - Fascicolo dell'Adunanza solenne di inaugurazione dell'anno accademico 2013. - Sono stati pubblicati online gli Atti di convegni organizzati dal- l'Istituto. Progetti - Continua l'opera di studio e catalogazione de Le illustrazioni nella Storia di Milano della Fondazione Treccani degli Alfieri. Á Il progetto coinvolge i laureandi in Storia dell'Arte della Facolta di Lettere e Filosofia dell'UniversitaÁ degli Studi di Milano, che hanno scelto come tesi argomenti d'arte legati al territorio milanese. I tesisti sono stati seguiti dalla dott. Benedetta Brison, che ha redatto su questi Á argomenti la sua tesi di dottorato. Nell'ambito del progetto sono gia Á altresõÁ provveduto all'attivazione state concluse 7 tesi di laurea e si e della convenzione Stage. Biblioteca e Archivio La Biblioteca costituisce un patrimonio essenziale del nostro Istituto e per essa viene svolta una continua intensa attivitaÁ. 22 RELAZIONE DEL PRESIDENTE Á proseguito l'inventario dei periodici in ingresso, frutto dello E scambio con pubblicazioni dell'Istituto. Á altresõÁ proseguito il riordino, nonche  la catalogazione, inventaE riazione e messa in rete del Lascito Belloni, l'enorme lascito dedicato soprattutto alla Storia della medicina, ricco di preziosi libri antichi, strumenti e curiositaÁ fotografiche. Á proseguita la catalogazione e messa in rete delle monografie E correnti. Donazioni - da parte di Antonio Nogara: la corrispondenza e numerosi ma- noscritti del padre Bartolomeo Nogara, per molti anni Direttore dei Musei Vaticani. - da parte del prof. Edoardo Rovida: numerosi volumi e materiale d'archivio. Riconoscimenti Sono assai numerosi. Ne menziono alcuni. - Á stato nominato Fellow della Ameris.c. Giacomo Mauro D'ARIANO e can Physical Society - s.c. Elena CATTANEO eÁ stata insignita dello ``Stem Cell Person of the Year 2013 Award'' da parte della University of California - m.e. Silvia MORGANA ha ricevuto da parte dell'Accademia dei Lincei il Premio Internazionale Luigi Tartufari per la Lingua Italiana nel Mondo - s.c. Carlo RUBBIA e s.c. Elena CATTANEO sono stati nominati dal Presidente Giorgio Napolitano Senatori a vita della Repubblica Italiana (agosto 2013). INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 23 Patrocini e Prestiti L'Istituto ha concesso il proprio patrocinio a: - Dies Academici della Biblioteca Ambrosiana (7 Classi) - Giornata di studio - I Longobardi a Pavia Settimana MPE (Mathematics Planet Earth) 2013 presso il Dipartimento di Matematica dell'UniversitaÁ di Milano - Costantino a Milano. L'Editto e la sua storia (313-2013) Convegno Pietro Pedeferri e la scuola di corrosione e protezione dei materiali al Politecnico di Milano Pubblicazione dei lavori di Gabrio Piola (The Complete Works). Convegno Diamo ora uno sguardo ad attivitaÁ in programma per l'anno 2014 Oltre alla odierna Adunanza solenne, sono previste 14 Adunanze accademiche ordinarie, in occasione delle quali saranno presentate note originali. Sono inoltre in programma: Á stato programmato In relazione agli Incontri con l'Accademia, e per il 2013-2014 il Ciclo di conferenze su: futuro dell'utopia. Mondi possibili: passato e Á strettamente legata a una vasta gamma di tenL'idea di utopia e tativi di immaginare e tratteggiare i lineamenti di mondi possibili, alternativi a quello attuale. La costruzione di utopie ha messo a fuoco, nella sua lunga storia, modi differenti di convivere, ideali di societaÁ ed esperimenti di vita individuali e collettivi. Molti frammenti del variegato discorso utopico hanno riguardato la politica e l'economia, l'etica e le pratiche sociali. Altri frammenti hanno chiamato in causa i linguaggi dell'arte e i modi del comunicare. Questo ciclo di lezioni si propone sia di illustrare e discutere, in una dimensione storica, alcuni modelli influenti di utopia che stanno alle nostre spalle, sia di saggiare lo spazio contemporaneo in cui sembrano prendere forma nuove utopie, con il loro inevitabile corteo di 24 RELAZIONE DEL PRESIDENTE luci e di ombre. Un'esplorazione dello spazio dai confini mutevoli del desiderio ricorrente di mondi possibili. Á tenute: Le prime sei conferenze si sono gia - Salvatore VECA (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere IUSS, Pavia): - Utopia: istruzioni per l'uso; Mario VEGETTI (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Pavia): all'utopia progettata di Platone; - Dall'utopia realizzata di Clistene Alessandro GHISALBERTI (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Il millenarismo cristiano: dall'utopia all'escatologia; Luciano PATETTA (Politecnico di Milano): Le utopie rinascimentali; Gian Mario BRAVO (UniversitaÁ degli Studi di Torino): Marx, Engels e l'utopia; Remo BODEI (University of California, Los Angeles): Il pensiero dell'utopia nel Novecento: Bloch. Lettere ± UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore, Milano): - - Le successive conferenze saranno tenute da: - - - - Gian Piero PIRETTO (UniversitaÁ degli Studi di Milano): Utopie tra arte, totalitarismi e propaganda sugli schermi novecenteschi; Carlo FORMENTI (UniversitaÁ degli Studi di Lecce): La Rete tra utopia e disincanto; Á ideali. Utopie archiMarco BIRAGHI (Politecnico di Milano): Le citta tettoniche tra Ottocento e Novecento; Antonello NEGRI (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano): pittura tra Otto e Novecento; - - Il mito dell'etaÁ dell'oro nella Luigi CAMPIGLIO (UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore, Milano): topia dello sviluppo illimitato; L'u- Antonio PADOA SCHIOPPA (Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere ± UniversitaÁ degli Studi di Milano): dall'Europa al governo mondiale. L'utopia della pace: 25 INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO In occasione dell'Anno Internazionale della Cristallografia (2014), Á un gruppo di conferenze relative a diversi il 20 marzo 2014 si terra aspetti scientifici e applicativi della Cristallografia. Coordinatore scientifico: Martino Bolognesi. Relatori: Martino Bolognesi, Francesco Demartin, Alessandro Pavese, Raffaella Soave, Stefano Valdo Meille, Andrea Mattevi. Á proseguita l'iniziativa E L'Accademia per la Scuola, con lo scopo di offrire agli Studenti e ai Docenti delle Scuole di secondo grado della Lombardia gruppi di lezioni su temi rilevanti di attualitaÁ, nonche su applicazioni delle discipline scientifiche oggetto dei loro studi. cina, Á svolto l'incontro Il 19 febbraio 2014 si e La Nanofisica in Medi- che ha inteso offrire una chiara descrizione di tecniche e meto- dologie fisiche utilizzate in diversi campi scientifico-applicativi, anche Á consapevole la scelta universitaria. al fine di rendere piu Progettazione e organizzazione: Ferdinando Borsa, Attilio Rigamonti, Bruna Baggio. Le lezioni sono state tenute da: Paolo Milani, Alessandro Lascialfari, Paola Taroni. Hanno partecipato circa 300 studenti e insegnanti. Il 27 marzo 2014 avraÁ luogo un evento in omaggio ad Anna Maria Á Finoli, giaÁ ordinario di Storia della Lingua Francese presso l'Universita degli Studi di Milano. Nel mese di luglio 2014 avraÁ luogo la Mostra Mind and Smile. Caricatura e Neuroscienza (da Leonardo alla PubblicitaÁ), in occasione del Convegno Internazionale della Federation of European Neuroscience Societies (5-9 luglio 2014). Il ciclo di lezioni per l'anno 2014-2015 saraÁ connesso con la tematica prevista per EXPO 2015: vita. Una Nutrire il pianeta. Energia per la apposita Commissione ne sta approntando il programma. In relazione alle tematiche connesse con EXPO 2015 si stanno altresõÁ programmando alcuni eventi rivolti al pubblico. Altre iniziative sono attualmente allo studio. 26 RELAZIONE DEL PRESIDENTE Per quanto riguarda le attivitaÁ in collaborazione citiamo: - L'Istituto, in collaborazione con l'Accademia Nazionale dei Lin- I Lincei per la Scuola (14 marzo 2014), sul Teorie economiche e storia dell'economia italiana, organizzata cei, partecipa all'iniziativa tema: dal prof. Giorgio Lunghini, accademico dei Lincei e dell'Istituto Lombardo. - In collaborazione con l'Osservatorio Astronomico di Brera si svolgeraÁ il VI Ciclo di Conferenze I cieli di Brera (aprile-dicembre 2014), dedicato a vari argomenti di astronomia. Sono previste 7 conferenze. - AttivitaÁ del Polo di Milano nell'ambito dell'accordo MIUR ± Accademia dei Lincei. In questo ambito proseguiranno le numerose attivitaÁ indirizzate agli insegnanti delle scuole e rivolte all'innovazione della didattica relativa all'Italiano, alla Matematica e alle Scienze naturali. Lezioni frontali relative all'Italiano sono programmate per il 12 e 26 marzo, e il 9 aprile. Conferenze relative alle Scienze sono programmate per il 19 marzo e il 10 aprile 2014. Queste attivitaÁ, come altre analoghe svolte nel recente passato, sono rivolte ai giovani e ai giovanissimi, o sono comunque svolte nel loro interesse. L'Istituto sente infatti come una importante necessitaÁ e anzi un dovere quello di dedicare una parte non secondaria del suo impegno alle giovani generazioni, una risorsa preziosa per il nostro Paese. Pubblicazioni Saranno pubblicati i Rendiconti della Classe di Scienze e della Classe di Lettere, nonche gli Atti di Convegni tenutisi in anni precedenti, per i quali eÁ prevista la pubblicazione online. INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 27 Ringraziamenti Á grato ringraziamento a tutti i membri Desidero ora rivolgere il piu e soci che dedicano con passione le loro energie al nostro Istituto e a Á . Ringrazio in particolare i Colleghi del Comiorganizzare le sue attivita tato di Presidenza, il Vice Presidente Angelo Stella, Leone Corradi Dell'Acqua e Giuseppe Frasso, Segretari, rispettivamente, della Classe di Scienze Matematiche e Naturali e della Classe di Scienze Morali, i membri effettivi Maurizio Vitale, Conservatore della Biblioteca per la Classe di Scienze Morali e dell'Archivio, e Giannantonio Sacchi Landriani, Conservatore della Biblioteca per la Classe di Scienze Matematiche e Naturali. Inoltre i membri effettivi Roberto Ruozi, Silvio Beretta e Arnaldo Mauri, membri del Collegio dei Revisori. Rivolgo altresõÁ un sentito ringraziamento al nostro personale in servizio, in particolare al Cancelliere dott.ssa Adele Bianchi Robbiati,  alle cinque unitaÁ di personale stabile, essenziali per portare nonche Á dell'Istituto. Anche le unitaÁ di personale a contratto avanti le attivita e volontarie danno all'Istituto un apporto significativo. Finanziamenti Vorrei ora esprimere la gratitudine dell'Istituto Lombardo alle Á, Istituzioni e agli Enti che contribuiscono a sostenere le nostre attivita e, prima ancora, la nostra esistenza, nonche a programmare con ragionevole fiducia le nostre attivitaÁ a venire. Si tratta del Ministero per i Beni e le AttivitaÁ Culturali, del Ministero per l'Istruzione, l'UniversitaÁ e la Ricerca, del Comune di Milano, che ospita la nostra Accademia in Palazzo Landriani, l'UniversitaÁ degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano, l'UniversitaÁ degli Studi di Á degli Studi di Pavia, l'UniversitaÁ Bocconi, Milano Bicocca, l'Universita Á degli Studi dell'Insul'UniversitaÁ Cattolica del Sacro Cuore, l'Universita bria, lo IULM. Á essenziale per le nostre attivita Á Il sostegno di queste Istituzioni e e mi eÁ quindi gradito rivolgere il nostro ringraziamento ai Ministri Massimo Bray e Maria Chiara Carrozza, al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ai Rettori Gianluca Vago, Giovanni Azzone, Marcello Fontanesi e Cristina Messa, Angiolino Stella e Fabio Rugge, Andrea Sironi, Franco 28 RELAZIONE DEL PRESIDENTE Anelli, Alberto Coen Porisini, Giovanni Puglisi. Ancora, un ringraziamento molto sentito e un pensiero riconoscente ai compianti membri e soci dell'Istituto che, con i loro lasciti, hanno dato all'Istituto Lombardo Á. risorse preziose per sostenere le sue attivita Edilizia e spazi Desidero rinnovare il ringraziamento al Comune di Milano, che ospita l'Istituto in Palazzo Landriani, contiguo al Palazzo di Brera, e che ha recentemente provveduto al restauro delle facciate esterne e interna, restituendo l'originario decoro al palazzo, inizialmente un'antica residenza privata milanese. Al tempo stesso desidero far presente che vi eÁ attualmente mancanza di spazi per accogliere e collocare convenientemente i magnifici fondi librari della Biblioteca dell'Accademia. Lo spazio attualmente diÁ infatti sufficiente. sponibile non e Una possibile soluzione consiste nella ristrutturazione di seminterrati di Palazzo Landriani, via Borgonuovo o del Palazzo di Brera. L'Istituto cercheraÁ di ottenere il finanziamento necessario almeno per una parte di tali ristrutturazioni. Alcune considerazioni di carattere generale Credo che l'elencazione che mi sono permesso di fare delle attivitaÁ svolte da parte dell'Istituto e di quelle in programma sia una testimonianza della funzione che la nostra Accademia desidera svolgere, analogamente peraltro al ruolo svolto in passato. Desidero ricordare che siamo depositari di un grande patrimonio culturale, che tra l'altro si concreta nel conservare nelle nostre biblioteche e archivi e nel rendere accessibile a chiunque lo richieda opere che racchiudono le conoscenze del passato e del presente, utili per la nostra vita di oggi e di domani. Á parti riaffermare l'importanza In questo periodo si sente da piu del ruolo della conoscenza, della ricerca e dell'innovazione per superare la difficile situazione in cui si trova l'Italia, per certi versi ancor Á seria di quella di altri Paesi. piu INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO 29 Á L'Istituto Lombardo, mentre condivide questo modo di pensare, e certamente disponibile, essendo naturalmente ben conscio dei limiti delle sue possibilitaÁ, a contribuire e a operare in questa direzione. Mi piace pensare che, anche in relazione a tale opportuna prospettiva, le istituzioni culturali, e tra queste la nostra Accademia, possano godere nel prossimo futuro di una maggiore attenzione, in particolare da parte delle Istituzioni pubbliche, in relazione ai compiti di rilievo che hanno svolto e che vogliono continuare a svolgere anche per il futuro. E ora, a conclusione della relazione, ci dedichiamo al Conferimento dei Premi e Borse di studio 2013 Prima di iniziare, vorrei tuttavia far presente che la gran parte dei Premi e in ogni caso le Borse di studio sono destinate a giovani, a ricercatori e studenti. Anche con questa importante attivitaÁ l'Istituto, in unitaÁ d'intenti con chi ha istituito i Premi e le Borse, si rivolge, come richiamavo poc'anzi, alle giovani generazioni. - Premio Bruno Finzi di A 5.000, da attribuirsi a uno studioso italiano di etaÁ non superiore ai 45 anni che abbia ottenuto rilevanti risultati nel campo della Meccanica razionale o di altre discipline teoriche strettamente affini. Il premio viene attribuito al prof. Massimiliano BERTI, professore Á Federico II di Napoli. associato presso l'Universita Il prof. Berti ha dato contributi rilevanti allo studio della diffusione di Arnold e all'estensione della teoria KAM all'equazioni a derivate parziali. I suoi lavori si distinguono per rigore e contenuto innovativo. Le sue ricerche hanno portato a sostanziali progressi nella teoria KAM applicata alle equazioni a derivate parziali. - Premio Luigi e Wanda Amerio: da attribuirsi a un matematico italiano che abbia dato contributi di particolare rilievo nel dominio dell'Analisi matematica. Il premio consiste in una medaglia d'oro e viene attribuito al Prof. Nicola FUSCO, professore ordinario di Analisi matematica presso l'UniÁ Federico II di Napoli, autore di oltre un centinaio di pubblicaversita 30 RELAZIONE DEL PRESIDENTE zioni nell'ambito del Calcolo delle Variazioni ed Equazioni alle Derivate Parziali, per l'ampiezza della produzione scientifica, l'ottimo livello dei risultati e la sua fama internazionale. Le sue ricerche sono rivolte principalmente alla semicontinuitaÁ di integrali variazionali, regolaritaÁ di estremali, problemi con discontinuitaÁ libera, simmetrizzazione e disuguaglianze isoperimetriche. Di particolare interesse sono i suoi risultati che permettono di estendere la teoria classica di Morrey sulla semicontinuitaÁ dei funzioÁ recenti risultati di Teoria Geometrica della nali quasi convessi e i piu Misura riguardanti la nozione di perimetro e la forma ottimale delle disuguaglianze perimetriche continuative. Á coautore della monografia E and Free Discontinuity Problems Functions of Bounded Variation (pubblicata nel 2000 in Oxford Ma- Á uno dei testi di rifethematical Monographs, Clarendon Press), che e rimento nella letteratura internazionale su problemi che coinvolgono le funzioni a variazione limitata e i relativi problemi variazionali. - Premio Gian Giacomo Drago e Fausta Rivera Drago: di da assegnarsi a uno studioso di non oltre 40 anni per rilevanti ricerche relative alle applicazioni della fisica per la salute dell'uomo. A 5.000 per l'anno 2013, Il premio viene attribuito al Dott. Ing. Davide CONTINI, ricercatore confermato presso il Politecnico di Milano, che ha svolto rilevanti ricerche nel campo della Fisica per la salute dell'uomo, riguardanti lo sviluppo e l'applicazione di metodi di sull'uso di sistemi laser imaging ottico-funzionale, basati pulsati nel vicino infrarosso, con applicazioni cliniche interessanti sull'attivitaÁ metabolica muscolare e sul cervello. - Premio Edoardo Kramer: di A 20.000 per l'anno 2013 da assegnarsi a un ingegnere italiano che abbia dato un apporto di significativi contributi allo studio della Fluidodinamica e turbolenza. Il premio viene attribuito al Prof. Alessandro BOTTARO, laureato in Ingegneria meccanica presso l'UniversitaÁ di Genova e attualmente professore ordinario (per chiara fama) di Ingegneria meccanica presso la medesima UniversitaÁ. Á ampia e diverLa produzione scientifica del professor Bottaro e sificata e si caratterizza soprattutto per i contributi nei settori del flusso di controllo attivo, per gli studi sulla recettivitaÁ e amplificazione su 31 INAUGURAZIONE DEL 211ë ANNO ACCADEMICO vortici in vicinanza di parete, e per lo studio di strutture coerenti nei processi di transizione per regimi di flusso laminare-turbolento. Di particolare rilievo e attualitaÁ sono gli studi recenti nel settore della fluidodinamica bio-ispirata, con interesse agli aspetti idrodinamici dei processi di propulsione ciliare. Il professor Bottaro eÁ un ricercatore molto attivo nello scenario europeo e internazionale. Le sue ricerche sono di altissimo livello, come testimoniato anche dalle numerose e qualificate citazioni dei suoi lavori e dalla risonanza che esse hanno avuto sia nel mondo scientifico sia in quello della ricerca industriale. - Premi Fondazione don Bartolomeo Grazioli: n. 8 premi di per laureati in UniversitaÁ lombarde, nel periodo 1o settembre 2012 - 30 ottobre 2013. laurea di A 2.000 ciascuno, I premi sono attribuiti come di seguito specificato: - n. 1 premio per la Classe di Scienze Morali: Dott.ssa Elisa BASSI; n. 7 premi per la Classe di Scienze Matematiche e Naturali: Dott. Ing. Alessandro ACERBIS; Dott.ssa Maria Cristina BAGLIO; Dott. Alberto BIELLA; Dott. Alessio LISSONI; Dott. Ing. Lucia MESSALI; Dott.ssa Eleanna PAPA; Dott. Fabio SAVOLDI. - Borsa di studio Nilo Cova: di A 1.500, per un giovane di cittadinanza italiana di etaÁ non superiore ai 19 anni iscritto a uno degli ultimi quattro anni di corso delle Scuole Medie secondarie superiori della cittaÁ di Milano. La borsa di studio viene assegnata alla Sig.na Francesca PAVESI. Vengono inoltre attribuiti n. 2 premi di incoraggiamento di A 1.000 ciascuno al Sig. Damiano ALIVERTI PIURI e alla Sig.na Chiara CALGARO. - Borsa di studio Ettore Levis: di A 3.000 a favore di studenti, nati nelle provincie di Milano e Pavia, iscritti in corso alle lauree specialistiche che rientrano nelle aree scientifiche relative ai corsi di laurea in Ingegneria Elettrotecnica, in Ingegneria Elettrica, in Ingegneria Elettronica, in Ingegneria Informatica, in Ingegneria delle Telecomunicazioni. La borsa di studio viene attribuita al Sig. Massimo CARVANI. 32 RELAZIONE DEL PRESIDENTE - Borse di studio Carlo ed Enrichetta Salvioni: di A 4.000 a favore di studenti del Canton Ticino iscritti in Istituti universitari italiani. ciascuna, Una borsa di studio viene assegnata alla Sig. Valentina Giovanna GALLI. Vengono inoltre attribuiti n. 2 premi di incoraggiamento di A 2.000 ciascuno ai Sig. Andrea FIGUNDIO e Francesca RICCIARDI. Esauriti questi adempimenti, sono lieto di dare la parola al m. e. Il riduzionismo di fronte alla complessitaÁ nella fisica dei nuovi materiali. prof. Carlo Enrico BOTTANI, per la prolusione dal titolo: Á IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITA NELLA FISICA DEI NUOVI MATERIALI Prolusione del m. e. CARLO ENRICO BOTTANI (Adunanza solenne del 20 febbraio 2014) Infine quei corpi che appaiono duri Entia non sunt multiplicanda praeter necese compatti bisogna che d'atomi sitatem (William of Ockham) adunchi sian fatti e quasi ramosi insieme costretti saldi all'interno: tra questi per primo figura il diamante [...] (Tito Lucrezio Caro) [...] noi dobbiamo [... essere preparati ad accettare il fatto che una spiegazione completa di una stessa questione possa richiedere diversi punti di vista che non ammettono una descrizione unitaria. (Niels Bohr) The naming of cats is a difficult matter, It isn't just one of your holiday games; you may think at first I'm as mad as a hatter when I tell you, a cat must have THREE DIFFERENT NAMES. (Thomas S. Eliot) Divide et impera Senatores boni viri, senatus mala bestia (motto latino attribuito a Filippo il Macedone) (Marco Tullio Cicerone ?) Premessa Viviamo in un'epoca destabilizzante di grande crisi economica, politica, sociale, etica. La scienza e la tecnologia sembrano costituire un'eccezione. La prima, per quanto riguarda la fisica e la chimica, eÁ, per dirla con Thomas Kuhn, in un periodo normale ma molto fruttuoso, 34 CARLO ENRICO BOTTANI sostanzialmente stabile dopo il periodo straordinario dei primi trent'anni dello scorso secolo. Fa eccezione l'astrofisica sperimentale, ricca di novitaÁ affascinanti ed enigmi come la materia oscura e l'energia oscura. La biologia molecolare (per fare solo un altro esempio) eÁ invece in un periodo straordinario, di grande innovazione. I progressi tecnologici, penso soprattutto al settore ITC (Information and Communication Technology), ma anche a quello dei nuovi materiali e delle nanotecnologie, sono sotto gli occhi di tutti e stanno ulteriormente contribuendo a trasformare la societaÁ in modo radicale e non facilmente prevedibile. Cadute le grandi ideologie olistiche, la tentazione di associare all'assenza di crisi della scienza un substrato profondo di solida certezza basata su veritaÁ assolute acquisite una volta per tutte eÁ forte. Forte, ma non per tutti consolatorio. Si assiste infatti a un atteggiamento schizofrenico: per alcuni la scienza e la tecnologia sono onnipotenti, per altri sono (soprattutto la tecnologia) il male assoluto. Per evitare questi eccessi, che fraintendono profondamente il significato e la reale collocazione della ricerca scientifica nel contesto generale della cultura, occorrerebbe migliorare la qualitaÁ della formazione e dell'informazione scientifica, evitando il sensazionalismo e narrando sobriamente, e con assoluta trasparenza, la storia e la prassi della scienza, storia di donne e uomini che non appartengono ad alcuna razza speciale. Questo saggio vuol dare un piccolo contributo esaminando le cause del successo del segmento di scienza che conosco: la fisica dei materiali solidi e delle relative applicazioni tecnologiche. Tra queste cause predomina decisamente il riduzionismo microscopico fondato sulla meccanica quantistica. Del riduzionismo (e, soprattutto, del conseguente costruzionismo che pretende di spiegare tutte le proprietaÁ macroscopiche a partire dalle leggi fondamentali della fisica microscopica) esamineroÁ anche i limiti. Il limite principale ha un nome: complessitaÁ. Traendo sempre piuÁ ispirazione dalla natura, siamo oggi in grado di produrre nuovi materiali con un grado di complessitaÁ strutturale che spesso supera le attuali capacitaÁ interpretative: le loro inedite proprietaÁ non sono sempre semplicemente riconducibili ai comportamenti elementari indipendenti degli enti microscopici oggi noti mediante un'unica teoria unificante svincolata dalle strutture gerarchiche di scala. Altra tematica fondamentale eÁ quella delle transizioni di fase accompagnate da rottura spontanea di simmetria. I sistemi complessi sono la sfida del futuro non solo per la fisica della materia e dei IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 35 materiali, ma per tutta la scienza. Una riflessione in questo campo richiede la rischiosa audacia di guardare oltre le barriere interdisciplinari. Vi eÁ poi un limite estrinseco che riguarda la forma della narrazione possibile di tutta la fisica contemporanea. L'attuale riduzionismo quantistico, per essere efficace non solo nella fisica delle particelle elementari, dove eÁ nata la teoria quantistica dei campi, ma anche in quella dei solidi, si eÁ sempre piuÁ basato su modelli microscopici che segnano un grado formidabile di astrazione e di distanza dagli iniziali modelli atomistici che erano almeno parzialmente intuitivi. CioÁ costituisce un obiettivo problema di comunicazione al grande pubblico che non richiede solo competenza, ma anche, come giaÁ ricordato, trasparenza e sobrietaÁ. SobrietaÁ assente non solo nella comunicazione ma anche nelle congetture di alcune forme di riduzionismo estremo su cui, malgrado esulino in senso stretto dal tema specifico qui trattato, anche basandomi sull'autoritaÁ di Philip Anderson (1), mi permetteroÁ di concludere. (1) Philip W. Anderson, More and Different, World Scientific (2011). 36 CARLO ENRICO BOTTANI La rivoluzione quantistica e il relativo riduzionismo Anche se si usa convenzionalmente fissare la nascita della fisica moderna nel XVII secolo con l'avvento del metodo sperimentale galileiano, i grandi successi interpretativi e le straordinarie conquiste tecnologiche che ne sono seguite nel settore della fisica della materia e della scienza e ingegneria dei materiali hanno riscontrato un'impressionante accelerazione solo a partire dal XX secolo con l'avvento della meccanica quantistica (2), e la sua applicazione alla comprensione della struttura della materia. Tra le cause principali di tale accelerazione (e dei relativi successi) deve ritenersi cruciale la seguente: la nuova meccanica ha, per la prima volta, consentito di ricondurre in modo convincente, efficace e pragmatico una nuova visione degli oggetti macroscopici all'esotico comportamento, talvolta corpuscolare, talvolta ondulatorio, di un enorme numero di enti elementari microscopici raggruppabili, almeno per quanto riguarda la fisica dei solidi, in poche diverse tipologie. Questi enti, sino a tempi recenti invisibili, appartengono alla scala degli atomi o a quelle immediatamente inferiore (3) e superiore. Non a caso ho citato il pragmatismo, qualche volta addirittura spregiudicato e opportunistico, ma sempre fecondo. Nessuna teoria epistemologica descrive adeguatamente questo periodo magmatico di grande creativitaÁ. Forse solo Paul Feyerabend ne ha colto, pur all'interno di una visione paradossale, alcuni aspetti cruciali. La sua frase: DifficoltaÁ iniziali causate dal mutamento sono eliminate per mezzo di ipotesi ad hoc, le quali risultano cosõÁ occasionalmente avere una funzione positiva; esse concedono alle nuove teorie una pausa di (2) Anche della teoria della relativitaÁ (di Einstein, soprattutto della relativitaÁ speciale). Tra l'altro P.A.M. Dirac mostreraÁ come il nuovo concetto di spin derivi naturalmente da una meccanica quantistica relativistica. Tuttavia, limitatamente alla Fisica dello stato solido, si puoÁ ritenere che la meccanica quantistica non relativistica di Schroedinger, che puoÁ includere lo spin in modo semi-empirico, secondo un'idea di W. Pauli, rappresenti il vero elemento di svolta. (3) Gli elettroni, in quanto particelle, sono ancora individualmente invisibili, ne si conosce la loro dimensione. In quanto onde, la microscopia a scansione a effetto tunnel, per es., riesce a vederne la distribuzione spaziale di probabilitaÁ di presenza con risoluzione atomica. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 37 riflessione, e indicano la direzione della futura ricerca (4), si attaglia perfettamente al contributo seminale di Niels Bohr che mette le basi per una nuova teoria plastica e adattiva. Il nuovo riduzionismo quantistico sarebbe peroÁ stato applicabile solo a un numero esiguo di casi elementari, di nessun interesse pratico sino a tempi recentissimi (5), se non fosse stato rapidamente corredato da drastiche ed essenziali approssimazioni, spesso inizialmente suggerite piuÁ dal geniale intuito dei fisici di quel periodo d'oro che da un impeccabile percorso logicodeduttivo. Anzitutto, a causa delle forti interazioni che correlano i moti delle diverse particelle che compongono la materia allo stato solido, l'equazione fondamentale della meccanica quantistica, l'equazione di Schroedinger per un sistema macroscopico, rappresenta un problema matematico a molte particelle assolutamente intrattabile. Nella fisica dei materiali a questo stadio il riduzionismo basato sulla struttura atomica della materia avrebbe addirittura peggiorato lo stato dell'arte ottocentesco basato su una visione dei materiali come corpi continui. Tuttavia, in moltissimi casi, le particelle si comportano, con buona approssimazione, come effettivamente indipendenti, come in una sorta di gas quasi-perfetto, anche se in un modo assolutamente non ovvio (6). CioÁ rende la teoria applicabile a sistemi realistici quali moleco(4) Paul K. Feyerabend, Contro il Metodo, Milano, Universale Economica Feltrinelli/ Saggi, 2013, sesta ed. (5) Con l'avvento delle nanotecnologie la soluzione di alcuni casi quantistici estremamente semplici, relativi a sistemi a bassa dimensionalitaÁ contenenti elettroni liberi, eÁ assurta a strumento di prima indagine e progetto di nuovi dispositivi a partire da quello di caso di scuola di interesse puramente didattico. (6) Quando eÁ possibile considerare le interazioni tra le particelle, per esempio la repulsione tra gli elettroni, solo come media spaziale indipendente dal tempo, si ha un comportamento sostanzialente a particelle indipendenti (equazioni di Hartree-Fock). Tuttavia la media va considerata in modo assolutamente peculiare. In meccanica quantistica le particelle identiche si dividono in fermioni (con spin semi-intero) e bosoni (con spin intero o nullo), obbedendo, rispettivamente, a leggi statistiche radicalmente diverse (Fermi-Dirac e Bose-Einstein) che possono condurre a comportamenti collettivi specifici non riscontrabili in ambito classico. Un progresso essenziale fu compiuto da Lev Landau che introdusse in modo fenomenologico nella fisica della materia la nuova idea di quasiparticella, formalizzata successivamente nella teoria quantistica dei campi che rese abbordabile una soluzione perturbativa, che va ben oltre l'approssimazione di Hartee-Fock (ricordo solo i celeberrimi diagrammi di Feynman) del problema quantistico a molti corpi. PiuÁ recentemente, in base a un teorema di Kohn e Hohenberg sul cosiddetto fun- 38 CARLO ENRICO BOTTANI le, cristalli, superfici, nanoparticelle ecc. Dovrebbe quindi essere possibile, utilizzando il principio del riduzionismo quantistico, derivare (processo inverso al ricondurre) le proprietaÁ degli oggetti macroscopici (per esempio di molti materiali solidi) dal comportamento dinamico statistico di detti enti microscopici semplici, identici e indistinguibili (in particolare gli elettroni). In questo modo si identificherebbe, e si confonderebbe, il riduzionismo (come vedremo difficilmente negabile nelle scienze fisiche, chimiche e biologiche) con il costruzionismo, che non sempre eÁ possibile (ha successo), a causa dei problemi di struttura gerarchica a scala multipla e di complessitaÁ della natura. Il riduzionismo, quando eÁ basato su pochi enti elementari, eÁ anche un principio di economia intellettuale, certamente non nuovo alla speculazione sul mondo, in accordo con il rasoio di William of Ockham cui, mi azzardo a ritenere, questo schema non sarebbe dispiaciuto anche se il doctor invincibilis potrebbe dispiacersi dell'abbandono, da parte della meccanica quantistica, di un celeberrimo principio logico classico: tertium non datur (7). Per rendere il principale concetto di cui voglio trattare in questa prolusione ho scelto di mantenere e privilegiare il termine riduzionismo anche se nella nostra lingua questo vocabolo viene solitamente limitato all'ambito biologico con implicazioni a un tempo di grande speranza e di grande inquietudine (si pensi all'ingegneria genetica e alle neuroscienze). Il Dizionario di Filosofia di Nicola Abbagnano ignora il termine e assegna invece un significato piuÁ ampio al termine riduzione. L'Abbagnano recita, sotto la voce riduzione: ``La spiegazione che consiste nel considerare certi ordini di fenomeni come soggetti alle leggi, meglio stabilite o piuÁ precise, di un altro ordine di zionale densitaÁ di carica, si eÁ anche reso disponibile uno schema computazionale, esatto in linea di principio (si veda tuttavia la nota 20). (7) PoicheÂ, in un dato esperimento, puoÁ manifestarsi solo una delle due nature di una particella come l'elettrone, non eÁ affatto ovvio che il dualismo ondulatorio-corpuscolare collida direttamente con il tertium non datur. EÁ invece il postulato di Born, che assegna al modulo quadrato della funzione di stato complessa w (ampiezza di probabilitaÁ, soluzione dell'equazione di Schroedinger) un significato probabilistico, assieme al principio di sovrapposizione degli stati, a generare una logica a piuÁ di due valori attraverso l'interferenza di diverse ampiezze di probabilitaÁ. In realtaÁ l'idea di una logica a piuÁ di due valori (in particolare a tre valori) eÁ molto piuÁ antica, anche se posteriore a Ockham. Secondo Anthony Kenny (Nuova Storia della Filosofia Occidentale, vol. II, Torino, Einaudi, 2012) la si deve a Pietro del Rivo (circa 1465) della scuola di Lovanio. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 39 fenomeni; per es. [...] i fenomeni organici soggetti alle leggi dei fenomeni fisici e questi ultimi come soggetti alle leggi dei fenomeni meccanici''. Ha prevalso in me nella scelta di riduzionismo l'uso piuÁ specifico (tecnico) che ha fatto della parola inglese reductionism Philip W. Anderson, nella recente raccolta di saggi More and Different, cui devo alcuni spunti alle riflessioni qui riportate in un ambito che mi eÁ familiare. Lo stesso Anderson eÁ stato tra i primi a distinguere acutamente tra reductionism e constructionism, evidenziando i limiti del secondo (8). Anderson, quest'uomo burbero (il sottotitolo del saggio eÁ notes from a thoughtful curmudgeon: note di un pensoso caratteraccio), premio Nobel per la fisica 1977, mi colpõÁ in modo indelebile negli anni 1980 per una invited lecture, tanto trasandata quanto geniale, cui ebbi la fortuna di assistere. Con qualche importante eccezione (per es. l'atomismo di Leucippo (9) che conosciamo attraverso Democrito e Tito Lucrezio Caro) il riduzionismo (a partire da enti microscopici) eÁ un'attitudine moderna di cui poche tracce potrebbero essere rinvenute prima del XVII secolo. Con Galileo e Newton (10), e poi Dalton (atomismo), tanto per citare tre giganti del pensiero, prevale inoltre un'attitudine analitica rispetto a una sintetica e olistica, piuÁ frequente nell'antichitaÁ. Si comincia anche a privilegiare il come (11), usando il linguaggio della matematica esistente o costruendo una nuova matematica ad hoc (di nuovo Newton e anche Leibnitz), rispetto al perche che aveva incluso la fisica nella filosofia. Critiche al riduzionismo sono presenti nella filosofia contemporanea: ne ho trovate, per esempio, in Emanuele Severino (12), che arriva a confutare il riduzionismo come 1966. (8) Philip Warren Anderson, More is different, Science 177 (1972), 393. (9) Giorgio De Santillana, Le origini del pensiero scientifico, Firenze, Sansoni, (10) Anche per la sua concezione corpuscolare della luce, Newton puoÁ ritenersi un riduzionista atomistico ante litteram, soprattutto dove spiega le interazioni gravitazionali tra corpi estesi. (11) Il celeberrimo ``Hypotheses non fingo'' (Newton) seconda edizione dei Principia - Scolium generale (1713) eÁ uno degli elementi cruciali per la nascita della fisica moderna. Bohr si inseriraÁ in questa linea aggiungendo un nuovo elemento di rottura: la perdita di unitarietaÁ/univocitaÁ della spiegazione teorica che, proprio grazie a questa perdita, puoÁ avere successo predittivo dove le precedenti teorie monolitiche avevano fallito. (12) Emanuele Severino, La tendenza fondamentale del nostro tempo, Milano, Adelphi, 1988. 40 CARLO ENRICO BOTTANI contraddizione logica. Del resto critiche alla fisica sul mero piano della logica sono arrivate anche riguardo a estrapolazioni indebite dell'incontestato metodo sperimentale. Cito solamente Imre Lakatos che, in una sua lezione alla London School of Economics, sostenne ``che una teoria si possa provare con i fatti si puoÁ smontare semplicemente con l'analisi logica''. Per questo dovremmo esaminare le tesi di Duhem, fisico-chimico egli stesso, ma cioÁ ci porterebbe troppo lontano dal nostro tema, verso le sabbie mobili dei vari metodi sperimentali effettivamente utilizzati sino all'estremo dell'anarchia epistemologica di Fayerabend. Anche tra i fisici non sono mancati gli anti-riduzionisti. Particolarmente profonde, anche se molto diverse, le posizioni di Percy Bridgman (premio Nobel per la fisica delle altissime pressioni) e del giaÁ citato Pierre Duhem. Ma si tratta di posizioni tanto profonde quanto minoritarie. Un riduzionista convinto e assoluto eÁ stato Richard Feynman che, nello stracitato There's Plenty of Room at the Bottom - An Invitation to Enter a New Field of Physics (13), sostiene che anche i piuÁ complessi fenomeni bio-chimici possono essere spiegati a partire dalle leggi quantistiche che governano il moto degli atomi e degli elettroni. EÁ tuttavia innegabile che in fisica, dove bisognerebbe parlare di un riduzionismo interno, ma anche in chimica (chimica quantistica) e in biologia (biologia molecolare), il riduzionismo ha mietuto, e continua a mietere, straordinari successi. Si tratta qui specificamente dell'attitudine a ricondurre la spiegazione dei fenomeni fisici complessi (generalmente alla scala macroscopica) a poche leggi universali quantistiche che governano, alla scala microscopica, le interazioni tra le cosiddette particelle elementari, i mattoni fondamentali di cui si ritiene sia costituita la materia. Poiche non voglio uscire troppo dal mio ambito di competenza, mi limiteroÁ qui, come fa Anderson, all'analisi dell'uso, specifico e circoscritto, del metodo riduzionistico nella fisica dei solidi e nella scienza e ingegneria dei materiali dove il paradigma eÁ: ogni proprietaÁ macrosopica (meccanica, elettrica, ottica ecc.) puoÁ essere ricondotta a interazioni elettromagnetiche tra i seguenti enti microscopici: ioni (atomi privati di uno o piuÁ elettroni di valenza), elettroni e fotoni. Come si (13) Il testo dell'intervento, tenuto in occasione del convegno annuale della American Physical Society presso il California Institute of Technology, eÁ stato pubblicato per la prima volta nel numero di febbraio 1960 della rivista Caltech's Engineering and Science. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 41 vede le particelle ``elementari'' della fisica della materia condensata non sono tutte ``elementari'' in senso stretto, in particolare non lo sono gli ioni. Per evitare una trattazione astratta procederoÁ per esempi concreti. Questi mostreranno, spero, come, nella fisica dello stato solido, l'ingenua idea iniziale di limitare la spiegazione a tre diversi tipi di particelle abbia dovuto progressivamente lasciare il passo a una profluvie di altri enti piuÁ esotici, entitaÁ fittizie (centauri per metaÁ campi e per metaÁ particelle o per metaÁ campi e per metaÁ quanti), divise in quasi-particelle, cui giaÁ ho accennato, ed eccitazioni collettive (14), dalle stravaganti e, spesso, anti-intuitive proprietaÁ: quasi-elettroni e quasi-buche, fononi, plasmoni, magnoni (absit iniuria verbis), ecc. Sono queste nuove entitaÁ a comportarsi come se fossero quasi indipendenti per tempi abbastanza lunghi, semplificando di molto la trattazione. A questo punto il francescano Ockham non approverebbe piuÁ, ma il trucco (mutuato dalla teoria quantistica dei campi) ha funzionato e continua a funzionare egregiamente, avendo il corrispondente costruzionismo retto il confronto con i dati sperimentali ed essendo, dal successo interpretativo di questi ultimi, giustificato. Seguono alcuni esempi significativi dove il riduzionismo, in assenza di un eccessivo grado di complessitaÁ, eÁ stato coronato da successo scientifico e/o tecnologico, soprattutto, ma non esclusivamente, quando si eÁ potuto usare uno schema a singole quasi-particelle. Seguendo Anderson, concluderoÁ mostrando anche i limiti di quest'approccio il cui superamento, sicuramente necessario per comprendere fenomeni complessi a livello di fisica della materia condensata (per esempio la superconduttivitaÁ e le proprietaÁ dei materiali gerarchici multiscala), non ha invece ancora trovato, in generale, una terza via convincente (15) ne una soddisfacente definizione di complessitaÁ. Ma veniamo alla scienza dei materiali. Il tipico approccio riduzionistico sopra citato, di cui tutti i fisici dello stato solido si servono, eÁ risultato assolutamente indispensabile per comprendere le proprietaÁ termodinamiche dei materiali a bassa tempe- (14) Richard D. Mattuck, A Guide to Feynman Diagrams in the Many Body Problem, New York, Dover Publ., 1992, 2nd ed. (15) Personalmente non ritengo tale quella proposta da Fritjof Capra (il Tao della Fisica, Milano, Adelphi, 1982) in quanto, a tratti, confusamente spiritualistica. L'opera di Capra eÁ tuttavia ricca di stimoli interessanti. 42 CARLO ENRICO BOTTANI ratura (per esempio il calore specifico) e gran parte delle proprietaÁ optoelettroniche. Per quanto riguarda le proprietaÁ meccaniche, malgrado i successi della teoria dei difetti di punto e delle dislocazioni (vedi oltre), l'approccio tradizionale, che considera i materiali solidi come corpi continui dotati di proprietaÁ fenomenologiche misurabili, intercorrelate da equazioni empiriche, trascurandone la struttura atomica/molecolare, mantiene gran parte della sua valenza pratica. Il motivo sta, con la sola eccezione dell'elasticitaÁ, nella complessitaÁ delle proprietaÁ meccaniche, un concetto su cui torneroÁ piuÁ avanti. Prima di addentrarci nel riduzionismo intrinsecamente quantistico nella fisica e scienza dei materiali, esaminiamo forse il caso piuÁ importante di riduzionistico classico: la meccanica newtoniana dei punti materiali. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 43 Masse puntiformi (particelle) nel vuoto L'universo newtoniano eÁ un contenitore vuoto (16) in cui idealmente i corpi macroscopici possono essere concepiti come l'aggregazione di punti materiali dotati di massa costante. I punti materiali giocano qui il ruolo riduzionistico degli atomi (o delle molecole) nella moderna struttura della materia. Ogni coppia di punti materiali interagisce a distanza tramite forze interne attrattive la cui intensitaÁ eÁ inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra i due punti e direttamente proporzionale al prodotto delle due masse gravitazionali (solo molto piuÁ tardi verraÁ sperimentalmente provata l'equivalenza, di fatto postulata da Newton, tra massa gravitazionale e massa inerziale). Tre semplici principi dinamici, strettamente legati alla simmetria di uno spazio euclideo (il contenitore vuoto), governano universalmente i loro moti rispetto alle stelle fisse (osservatore assoluto) o a un osservatore in moto rettilineo uniforme rispetto a esse. Principi sufficienti per spiegare l'orbita della luna attorno alla terra ma anche la crescita anomala di un cristallo in un veicolo spaziale in assenza effettiva di gravitaÁ. La sensazione di un risultato acquisito in modo definitivo, come eÁ realmente nella maggior parte dei casi di interesse pratico, porteraÁ all'ingenuo determinismo assoluto di Laplace. E tuttavia Einstein spazzeraÁ via quel fantasma dell'osservatore assoluto e Ernst Mach inoculeraÁ piuÁ di un dubbio riguardo alla perfezione logica di tutta la superba costruzione newtoniana. Sempre Einstein mostreraÁ che, quando la velocitaÁ si avvicina a quella della luce, l'inerzia di una particella tende a diventare infinita. Oggi poi sappiamo che anche la meccanica newtoniana, nel suo ambito di validitaÁ, non eÁ rigidamente deterministica: si pensi al caos deterministico generato dagli attrattori strani nei sistemi non lineari (17). Non va poi dimenticato che l'azione gravitazionale a distanza nel vuoto, per noi cosõÁ familiare, ai tempi di Newton puzzava un po' di magia (18). Oggi ci siamo abituati all'idea, anche in presenza di un (16) Completamente diversa eÁ la nuova concezione del vuoto nella teoria quantistica dei campi: un vuoto... pieno di quanti e campi. (17) Giovanni Gallavotti, The Elements of Mechanics, Berlin-Heidelberg-New York, Springer-Verlag, 1983. 44 CARLO ENRICO BOTTANI modello piuÁ complesso in cui particelle con inerzia non piuÁ costante si correlano non piuÁ istantaneamente, anche a distanze immense, senza contatto. La moderna teoria quantistica dello entanglement non appare in confronto cosõÁ strana... Inoltre recenti studi sulla distribuzione spaziale della materia mostrano che un'enorme quantitaÁ di massa visibile (normale) manca all'appello ed eÁ sostituita da massa invisibile (materia oscura). Particelle-onde nei cristalli. Masse efficaci e cariche positive in un reticolo periodico Poiche la moderna meccanica in uso nel riduzionismo della fisica della materia condensata eÁ quella quantistica, a partire dal 1926, data di nascita dell'equazione di Schroedinger (19), vige una versione dualistica, corpuscolare-ondulatoria, del concetto di particella. Questa visione, dovuta inizialmente a de Broglie, sostenuta fortemente da Bohr e inestricabilmente legata al principio di indeterminazione di Heisenberg, ha consentito enormi e indiscutibili successi sia nell'interpretazione microscopica delle proprietaÁ (20) della materia sia, piuÁ recentemente, nel progetto di dispositivi che hanno cambiato il volto della nostra societaÁ basata sull'informazione (si pensi solo al ruolo della fisica quantistica dei semiconduttori e lo sviluppo del transistor, all'elettronica quantistica e alla scoperta del LASER). In anni piuÁ recenti questa chiave 1983. (18) Si veda lo stupendo Studi Newtoniani di Alexandre KoyreÂ, Torino, Einaudi (19) Erwin SchroÈdinger, Quantization as an eigenvalue problem, Annalen der Physik 79, 4 (1926), 361. (20) Utilizzando le piuÁ moderne tecniche computazionali, basate sul funzionale densitaÁ di carica, l'accordo tra teoria e dati sperimentali eÁ assolutamente soddisfacente quando la proprietaÁ macroscopica dipende dallo stato microscopico di minima energia (stato fondamentale). Quando invece la proprietaÁ macroscopica dipende dalle transizioni microscopiche quantistiche (sono coinvolti gli stati eccitati, come nel caso dell'intero spettro di assorbimento ottico o delle proprietaÁ elettrochimiche) l'accordo puoÁ essere talora, parzialmente o assolutamente, insoddisfacente. In questo caso intense ricerche per descrivere meglio le interazioni di scambio-correlazione sono ancora in corso; vedi, per es., Yuan Ping, Dario Rocca e Giulia Galli, in Chem. Soc. Rev. 42 (2013), 2437. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 45 interpretativa ha dato luogo alle nanotecnologie. Proprio in quanto convinto seguace di questa impostazione, peraltro oggi maggioritaria e indubitabilmente efficace, segnalo qui le criticitaÁ che pure inevitabilmente ne conseguono e i limiti di elevatissima e inedita astrazione concettuale che le sono propri nella versione attuale. Solo alcune sono una diretta conseguenza del citato dualismo. Il caso del trasporto di carica elettrica nei cristalli eÁ paradigmatico. L'elevatissima conducibilitaÁ elettrica dei metalli sarebbe inspiegabile senza la meccanica quantistica. Da un lato un elettrone, in quanto onda, supera senza alcuna difficoltaÁ gli ioni reticolari disposti in modo perfettamente periodico (teorema di Bloch), dall'altro gli urti elettrone-elettrone sono limitati drasticamente dal principio di esclusione di Pauli. Il risultato eÁ che il libero cammino medio a bassa temperatura in un cristallo quasi privo di difetti reticolari puoÁ raggiungere il centimetro, fatto assolutamente inspiegabile con la fisica classica. 46 CARLO ENRICO BOTTANI Tuttavia il tentativo di ridurre l'essenza della spiegazione a un semplice insieme di elettroni liberi (o quasi-liberi) indipendenti costringe all'introduzione di un nuovo modo di concepire gli elettroni nella materia. Per ottenere questo risultato il concetto iniziale di elettrone nel vuoto si eÁ evoluto surrettiziamente in quello di un nuovo oggetto che, quando si muova nel potenziale periodico di un reticolo cristallino sotto l'azione di un campo esterno, cambia natura assumendo una massa diversa, detta massa efficace. Nel caso dell'assorbimento ottico poi, per limitare la descrizione a un numero ridotto di enti (di nuovo il rasoio di Ockham), questo nuovo elettrone si associa, nell'eccitazione da parte di un fotone, a una nuova particella, detta buca (in inglese hole) con carica e quantitaÁ di moto opposte e massa ancora diversa. L'analisi di Feynman mostreraÁ poi che tutto va come se le buche risalissero a ritroso la freccia del tempo, dal futuro al presente! In realtaÁ una buca rappresenta il comportamento collettivo di tutti i numerosissimi elettroni rimasti, come si dice, nella banda di valenza. In sintesi: per ricondurre la spiegazione al comportamento di un numero limitato di oggetti semplici microscopici (gli onesti elettroni scoperti da Thomson nel 1897) questi ultimi perdono il loro iniziale rassicurante aspetto intuitivo e si trasformano in esotici nuovi enti dalle proprietaÁ non comparabili con alcunche di noto nel mondo macroscopico direttamente accessibile e la comprensione dei fenomeni diventa una faccenda dei pochi iniziati alla criptica teoria quantistica dei campi. Anche in questo caso l'inerzia delle particelle mostra delle anomalie: le masse possono diventare enormi ma anche... negative e una differenza di potenziale costante puoÁ, almeno in linea di principio in un cristallo perfetto, produrre una corrente alternata! Elettroni superveloci nel grafene (fermioni di Dirac) I quanti di luce (fotoni) si muovono nel vuoto con velocitaÁ costante pari a circa 300.000 km/s. CioÁ implica una massa nulla e che l'onda elettromagnetica cui sono associati abbia una relazione di dispersione lineare, cioeÁ una frequenza inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda. Gli elettroni liberi nel vuoto hanno invece una relazione di dispersione quadratica, cioeÁ l'onda di ampiezza di probabilitaÁ IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 47 a essi associata ha una frequenza inversamente proporzionale al quadrato della lunghezza d'onda. CioÁ comporta una velocitaÁ variabile con la lunghezza d'onda e una mobilitaÁ nella materia che dipende dalla loro massa efficace, se si muovono in un reticolo cristallino, diversa da quella nel vuoto ma, normalmente, non nulla. Ebbene nel grafene, un materiale bidimensionale costituito da un reticolo esagonale di atomi di carbonio, quando gli elettroni si propagano lungo specifiche direzioni di simmetria, essi si muovono quantisticamente come fotoni: la velocitaÁ eÁ inferiore a quella della luce ma la massa eÁ praticamente nulla e la mobilitaÁ enorme, promettendo, per il futuro, eccezionali proprietaÁ optoelettroniche. I fisici teorici parlano di fermioni di Dirac, espressione difficile da tradurre per il grande pubblico. ProprietaÁ meccaniche Nel caso dei metalli le proprietaÁ elastiche possono essere grossolanamente spiegate con un modello a elettroni liberi. Se si vuole peroÁ un accordo quantitativo con i dati sperimentali bisogna tenere conto esplicitamente di complesse correlazioni che si manifestano solo alla scala macroscopica. Se poi vogliamo spiegare pienamente fenomeni come la plasticitaÁ, diventa indispensabile abbandonare l'approccio atomistico e partire con nuovi enti elementari interagenti alla scala mesoscopica: le dislocazioni. La genesi e la dinamica di questi oggetti mostra effetti di memoria e di non linearitaÁ tali da costituire una vera sfida per un approccio microscopico semplicemente riduzionistico. Il ruolo delle correlazioni e la fisica della complessitaÁ. La ``rottura spontanea della simmetria'' microscopica provoca l'``emergenza'' di fenomeni qualitativamente nuovi a livello macroscopico (more is different). L'approccio riduzionistico a quasi-particelle indipendenti, o soggette a deboli perturbazioni che non alterino la natura qualitativa del problema iniziale (21), funziona quando il sistema non eÁ eccessivamente 48 CARLO ENRICO BOTTANI complesso. La comprensione dei sistemi complessi eÁ la vera sfida per il futuro. Sempre secondo Anderson esiste una minoritaria ma non trascurabile frazione di fisici che are engaged in an entirely different type of fundamental research: research into phenomena that are too complex to be analyzed straightforwardly by simple application of the fundamental laws. These physicists are working at another frontier between the mysterious and the understood: the field of complexity. Sfortunatamente una definizione definitiva di complessitaÁ non esiste. EÁ tuttavia possibile servirsi di un'analogia tra la decifrazione di un nuovo testo antico, appena scoperto, e sul cui contesto nulla eÁ noto, mediante un dizionario incompleto e l'investigazione della natura operata dalla fisica (in generale, dalle scienze). Seguendo il fisico Tito Arecchi potremmo chiamare complessitaÁ il fatto che l'informazione globale non eÁ la somma delle informazioni (polivoche) che il dizionario assegna alle singole parole; infatti esiste una mutua informazione che emerge dalla struttura del testo e dalla memoria semantica richiamata dai termini e, se lo si conoscesse, dal contesto. In fisica i limiti del riduzionismo si manifestano dove non eÁ possibile trascurare (o non si eÁ in grado di tenere in conto adeguatamente) la complessitaÁ dei problemi a molti corpi sottesi dal comportamento complessivo della materia: more is different (22). Un esempio molto rilevante eÁ quello della superconduttivitaÁ dei metalli. Feynman dichiaroÁ nei primi anni 1950 di non essere in grado di comprenderla: usava un approccio riduzionistico semplice. La superconduttivitaÁ era giaÁ nota come fatto sperimentale dal 1911 per merito del fisico olandese Heike Kamerlingh Onnes che aveva misurato la resistivitaÁ elettrica del mercurio (e di altri metalli) mostrando come questa si annullasse bruscamente in prossimitaÁ dello zero assoluto. In seguito Bardeen, Cooper e Schrieffer nel 1957 usarono un approccio quantistico innovativo che tiene conto di specifiche correlazioni a tre corpi grazie a cui due elettroni con spin opposti possono formare una coppia legata da un quanto di energia vibrazionale (un'eccitazione collettiva chiamata fonone). La loro teoria (BCS) divenne il prototipo del nuovo approccio ai fenomeni complessi che tiene conto del more is (21) CioÁ non si verifica nei passaggi di stato, per esempio solido-liquido, e in altre transizioni di fase. (22) Philip W. Anderson, More is different, Science 177 (1972), 393. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 49 different anche attraverso l'emergenza di una funzione d'onda coerente per tutto il superconduttore che rompe le simmetrie microscopiche soggiacenti. Il nuovo modo di affrontare il problema emerse poi in modo molto piuÁ consapevole grazie a Nambu e a Jona-Lasinio (23). Un altro esempio eÁ l'introduzione del bosone di Higgs nella teoria standard delle particelle elementari. Tra l'altro Anderson (premio Nobel nel 1977 per la teoria dell'antiferromagnetismo), in uno dei saggi inclusi in More and Different, rivendica il suo contributo concettuale, pienamente riconosciuto da Higgs, all'idea del nuovo bosone dispensatore della massa (1962) nel contesto, completamente diverso, della fisica dei solidi. Si potrebbero poi esaminare i vetri di spin, cui ha dato un contributo fondamentale il nostro Giorgio Parisi, dove la simmetria rotta eÁ l'ergodicitaÁ (cioeÁ la coincidenza delle medie temporali con le medie statistiche su molte repliche dello stesso sistema). Poiche sto scivolando nell'eccessivamente tecnico, ricordo che i latini dicevano senatores boni viri, senatus mala bestia. Se, con una certa spregiudicatezza, ai senatori sostituiamo i singoli elettroni e al senato un materiale complesso che contiene molti elettroni, la tesi di Philip Anderson, secondo cui non eÁ possibile ricondurre nuovi fenomeni qualitativamente diversi, dovuti alla complessitaÁ, alla somma delle proprietaÁ di semplici enti indipendenti, diventa, per analogia, comprensibile a chiunque. Qui la proprietaÁ di bontaÁ e mitezza del singolo senatore viene spontaneamente rotta dalla sua presenza nell'assemblea e l'insieme dei senatori puoÁ diventare malvagio se si raggiunge il valore critico di un parametro di controllo. Nel caso dei superconduttori questo parametro eÁ la temperatura. Nel caso del senato lascio al lettore immaginare quale potrebbe essere (un tema non privo di attualitaÁ). Potremmo anche citare la psicologia delle masse, cosõÁ diversa da quella dei singoli, mirabilmente descritta da Manzoni nell'episodio dell'assalto al forno del pane, dove il parametro di controllo eÁ il grado di indigenza (anche questo un tema di grande attualitaÁ: si pensi alle violenze ad Atene). Con una certa superficialitaÁ e approssimazione non priva di efficacia, si potrebbe dire che i fisici chiamano transizione di fase cioÁ che i sociologi e gli storici chiamano rivoluzione. (23) Yoichiro Nambu, Giovanni Jona-Lasinio, Dynamical Model of Elementary Particles Based on an Analogy with Superconductivity, Physical Review 122 (1961), 345-358. 50 CARLO ENRICO BOTTANI Per concludere mi addentro brevemente nei campi minati dei riduzionismi forte e fortissimo. Chiamo forte il riduzionismo, di cui nessuno puoÁ negare oggi l'utilitaÁ (24), in campo biologico e in quello delle neuroscienze. Consideriamone peroÁ i due fenomeni principali di emergenza: la nascita della vita e dell'autocoscienza. A differenza, per esempio, della superconduttivitaÁ in fisica, non abbiamo a disposizione per essi alcuna spiegazione convincente. PuoÁ sembrare oggi superato e retrivo accettare, anche solo come stimolo intellettuale, la provocatoria omologazione di Feyerabend tra scienza e mito (25), e domandarsi se il tentativo di spiegazione riduzionistica forte dell'autocoscienza non sia un tipico esempio di t% bqi|, di arroganza tracotante. Mi sembra opportuno ricordare che si tratta di un termine quasi tecnico della tragedia greca, teorizzato nella Poetica di Aristotele. Qui si tratta di una colpa conseguente a un'azione che viola le immutabili leggi divine e che genera la me*leri|, vendetta degli dei, derivante dall'ira provocata dall'arroganza umana. Potranno quindi stupire le recenti parole di Anderson (sempre in More and Different), moderno scienziato ateo, strenuo sostenitore (come chi scrive) della libertaÁ di ricerca: ``Physicists - and scientists in general, love to do two things; (a) to take apart, to analyze into simple components; (b) to mystify: to say it's not simply this, it's that; what you see is not what there is. The scientist has taken upon himself the role of the Shaman or the mullah. Everything comes from a First Cause the First Equation - and only he can investigate this with his very expensive equipment, and understand it with his abstruse theories. The arrogance this attitude fosters is to be experienced to be believed.'' Anderson considera poi anche quello che io chiamo riduzionismo fortissimo e ne stigmatizza la presenza nelle cosiddette teorie del tutto, riguardo alle quali l'unico fatto sperimentale certo eÁ che fanno vendere moltissimi libri che quasi nessuno capisce. In particolare Anderson se la prende con alcuni passaggi del recente best seller (26) di S. (24) Basti pensare agli straordinari successi della biochimica molecolare. (25) Paul K. Feyerabend, Contro il Metodo, Milano, Universale Economica Feltrinelli/Saggi, 2013, sesta ed. IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 51 Hawking, professore lucasiano emerito di matematica a Cambridge e genio fisico-matematico, dove la cosmologia, parte dell'astrofisica, degenera in una scienza non sperimentale (non verificabile) e rischia di diventare una nuova, cattiva, filosofia. A onor del vero Hawking ha giaÁ fatto ammenda, dichiarando recentemente, pare influenzato dal teorema di incompletezza di GoÈdel: Alcune persone si arrabbierebbero molto se non dovesse esistere una teoria definitiva, che possa essere formulata come un numero finito di principi. Io appartenevo a quel gruppo di persone, ma ho cambiato idea. A me, fisico e ingegnere, quando una nuova, per quanto affascinante, idea non sperimentalmente verificabile si affaccia nelle scienze viene in mente lo sprezzante giudizio di Wolfgang Pauli: das ist nicht einmal falsch (27) (non eÁ neanche sbagliata). Come ricercatori che utilizzano risorse pubbliche, oggi non possiamo piuÁ permetterci la me* leri| da parte della societaÁ e dell'ambiente in cui viviamo. Una societaÁ, ci si augura, sempre piuÁ consapevole e in grado di scoprire quando il re eÁ nudo. Una societaÁ cui oggi la scienza deve saper spiegare correttamente la propria natura (metodi, fini e costi). Un'alta divulgazione diventa quindi un obiettivo primario, di cruciale valenza democratica, tenendo sempre presente il rischio di cadere nella superficialitaÁ e nel sensazionalismo. Fa riflettere l'ammonimento di Mach che ci avverte che talvolta riteniamo intuitivo e comprensibile un concetto quando l'inconsueta incomprensibilitaÁ diventa una comune incomprensibilitaÁ. La tentazione di scrivere un'edizione aggiornata del Newtonianismo per le dame dell'Algarotti eÁ sempre presente. Il riduzionismo eÁ un metodo vincente della scienza moderna. Considerandone i successi in fisica, chimica e biologia, va ritenuto irrinunciabile. Tuttavia non si tratta di una panacea. Rimanendo nell'ambito stretto delle scienze dure vi sono fenomeni complessi la cui comprensione ne richiede il superamento: more is different. Se poi estendiamo lo sguardo alla biologia e alle neuroscienze, dove il grado di complessitaÁ aumenta, mi permetto di ritenere che saraÁ sempre piuÁ (26) Stephen Hawking, Leonard Mlodinow, The Grand Design, New York, Bantam Books, 2010 [trad. it. Il grande disegno, Milano, Mondadori, 2011]. (27) Riportato da Peter Woit, Not Even Wrong: the Failure of String Theory & the Continuing Challenge to Unify the Laws of Physics, New York, Basic Books, 2006. 52 CARLO ENRICO BOTTANI indispensabile tentare di conciliare il riduzionismo con un approccio di sistema. Quando la complessitaÁ eÁ estrema ritengo che le scienze umane possano suggerire alle cosiddette scienze esatte (aggettivo infelice) utili percorsi di indagine senza ritornare a un'anacronistica confusione di campi. EÁ tempo di uno scambio fertile di idee e di metodi, eÁ tempo di unire le forze, senza pregiudizi, senza barricate e, soprattutto, senza quell'arroganza che i greci chiamavano t% bqi|. Michel Eyquem de Montaigne ha scritto: Non vi eÁ desiderio piuÁ naturale di quello della conoscenza. Battiamo tutte le strade che possano darcela. Quando la ragione ci viene meno lasciamoci assistere dall'esperienza... che pure eÁ un mezzo meno sicuro e meno nobile. Ma la veritaÁ eÁ un valore cosõÁ alto che non dobbiamo respingere aiuto che vi ci possa condurre. Abbiamo visto come la fisica abbia spesso fatto propria la prima parte di questa esortazione. Possiamo applicare anche l'ultima frase di Montaigne alla fisica? Merleau-Ponty, riflettendo del significato della mec- IL RIDUZIONISMO DI FRONTE ALLA COMPLESSITAÁ NELLA FISICA ECC. 53 canica quantistica, si eÁ posto il problema: Possiamo avere la tentazione di liberarci del problema della veritaÁ. La fisica non dovrebbe essere concepita come una ricerca della veritaÁ, dovrebbe rinunciare a determinare un reale fisico: essa sarebbe soltanto un sistema di misure, collegate fra loro mediante equazioni, che permetterebbero di prevedere il risultato delle misurazioni future. La fisica formalista riceve ogni libertaÁ, ma perde il suo contenuto ontologico. Non esprime nessun modo di essere, nessuna realtaÁ (28). Niente di piuÁ nominalistico: il cerchio si chiude e si ritorna a Ockham? Niels Bohr sembrerebbe d'accordo: there is no quantum world. There is only an abstract physical description. It is wrong to think that the task of physics is to find out how nature is. Physics concerns what we can say about nature (29). La scienza ha ottenuto i maggiori successi quando si eÁ di fatto concentrata sulla descrizione quantitativa del come: hypotheses non fingo. La celeberrima dichiarazione di Newton eÁ perfettamente coerente con la sua trattazione dei principi matematici della fisica. In termini moderni Newton introduce di fatto il concetto di modello fisico-matematico della realtaÁ per spiegare i fenomeni. Sulla realtaÁ fisica in se non si pronuncia. In questa linea Herman Weyl ha elaborato una semplice figura, qui riportata, che, piuÁ di mille parole, rappresenta il rapporto intercorrente tra modello e realtaÁ: una visione convincente, assolutamente priva di arroganza. Non si puoÁ tuttavia negare che il movente psicologico dei ricercatori sia stato, e sia, quasi sempre tentare di rispondere alla domanda che abbiamo tutti scritta dentro: percheÂ?