Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Riferimenti storici: Riferimenti culturali: Completamento Unità d’Italia Crisi di fine secolo Governo Giolitti Prima Guerra Mondiale Ascesa del Fascismo Verismo Romanzieri russi Decadentismo: - estetismo (Huysmans, Wilde) - superuomo (Nietzsche, Wagner) - simbolismo (Mallarme) - preraffaelliti Altri riferimenti: Vita 1863 1875-1881 1881 1881-1891 1883 1891-1893 1893 1895-1905 1897 1898-1910 1900 1910 1915 1916 1918 1919-1920 1921 1938 il 12 marzo nasce a Pescara Gabriele Rapagnetta studia al Liceo Cicognini di Prato si stabilisce a Roma periodo romano sposa Maria Hardouin di Gallese, da cui avrà tre figli soggiorno a Napoli si trasferisce a Francavilla relazione con Eleonora Duse viene eletto al Parlamento nelle file dell’estrema destra, collegio di Ortona vive a Settignano, nella villa la Capponcina; relazioni amorose con la Duse ed altre donne si presenta alle elezioni nelle file della sinistra, ma non viene eletto esilio volontario in Francia (per sottrarsi ai creditori) torna in Italia, schierandosi con gli interventisti perde l’occhio destro febbraio: beffa di Buccari / agosto: volo su Vienna impresa di Fiume costretto ad abbandonare Fiume si ritira nella villa Il Vittoriale a Gardone Riviera dove vive con Luisa Baccara; relazioni amorose con altre donne 1° marzo muore nella villa di Gardone Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 1 Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Opere Le poesie 1879 1882 1883 1886 1912 esordisce con la raccolta di poesie Primo Vere pubblica Canto Novo e Terra Vergine pubblica Intermezzo di rime (uscito poi con la data 1884) pubblica le poesie Isaotta Guttadàuro (poi divisa in l’Isotteo e la Chimera) Esperimento di un libro per poesia ed immagini in collaborazione coi pittori del preraffaellismo pubblica le Elegie romane pubblica il Poema Paradisiaco- tematica della bontà pubblica i primi tre libri delle Laudi: Maia, Elettra, Alcione (Laudi del cielo del mare della terra degli eroi, incompiuto; quattro parti delle sette previste) pubblica il quarto libro delle Laudi, Merope Le prose 1882 1889 1892 1894 1895 1900 Terra vergine bozzetti poi confluiti nel 1912 in Novelle della Pescara pubblica il romanzo Il piacere pubblica il romanzo L’innocente pubblica il romanzo Il trionfo della morte pubblica Le Vergini delle rocce pubblica il romanzo Il fuoco Il teatro 1879-1914 1904 1907 Periodo di maggiore attività pubblica il dramma La figlia di Iorio, rappresentata con grande successo di pubblico, ispirata al verismo viene rappresentata la tragedia in versi La Nave 1892 1893 1903 Poetica Influenza di Carducci Primo Vere Influenza del Verismo La figlia di Iorio Decadentismo estetizzante (valore assoluto dell’arte e della bellezza) (vita come opera d’arte) - Elegie romane - Il piacere Simbolismo (ricerca del significato nascosto delle cose) (accostamenti di parole nuove attraverso l’analogia) Panismo (fusione tra uomo e natura) - Laudi Influenza di Tolstoj Fase della bontà - Poema paradisiaco influenza di Dostoevskij Fase dello Scavo psicologico - L’innocente influenza di Nietzsche Superomismo - Trionfo della morte Prosa autobiografica e frammentaria - Il notturno Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 2 Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Opere I romanzi maggiori Il Piacere - 1889 Personaggi principali: Andrea Sperelli, dei conti Fieschi d’Ugenta (protagonista ed alter ego dello scrittore), Elena Muti, Maria Ferres Tema principale: miseria del piacere, cioè dipendenza fatale del protagonista dal desiderio sessuale. Il Piacere, l’Innocente, Il Trionfo della Morte formano un ciclo: I romanzi della Rosa (la rosa simboleggia la lussuria) Manifesto dell’Estetismo Antecedente: Des Esseintes di Controcorrente, di Joris-Karl Huysmann (1884) Modello per: Il Ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde (1890) Ambientazione: Roma barocca dei papi e della nobiltà, segnata dal piacere di vivere, da corruzione spirituale, vivere la vita secondo parametri estetici Il Trionfo della Morte -1894 Personaggi principali: Giorgio Aurispa, discendente da antica famiglia abruzzese, alter ego dello scrittore, Ippolita Sanzio, sua amante , rappresenta la nemica Ambientazione: Roma, Guardiagrele Temi presenti: La morte (Il suicidio, presente nel corso del romanzo come ossessione del protagonista e come eredità genetica. Il romanzo si apre con il suicidio di un passante e termina con l’uccisione di Ippolita ed il suicidio del protagonista), l’inettitudine (l’uomo è inadeguato ed incapace di vivere) ed il fallimento (il fallimento del protagonista simboleggia la crisi dell’intellettuale nei decenni conclusivi dell’ottocento) Manifesto del Decadentismo Modelli letterari Naturalismo (Tare ereditarie, I Vicerè di De Roberto) - Estetismo (Andrea Sperelli, del Piacere) - Psicologia (lettura di autori soprattutto francesi) Nietzsche (superuomo) Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 3 Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Opere – da: B. Panebianco, C. Pisoni, L. Reggiani, M. Malpensa, Testi e scenari, Zanichelli Maia Il primo libro è un lungo poema autobiografico di 8400 versi liberi che fruiscono in strofe lunghe, senza uno schema fisso di rime, in corrispondenza con lo slancio vitalistico; il sottotitolo Lode della vita, richiama una concezione eroica della vita stessa, legata all’istinto e alla comunione con la natura. L’ulissismo - L’io lirico, novello Ulisse, ricerca nel mondo mitico dell’Ellade una vita sublime, fondata su valori di forza e di bellezza e contrapposta allo squallore della vita presente. Sotto l’influenza di Nietzsche, la ripresa dei miti rende il classicismo dannunziano dionisiaco e aperto oltre ogni limite a tutte le esperienze: il suo Ulisse non è attratto dalla patria e dalla famiglia come Omero, né dalla curiosità intellettuale come in Dante, né è afflitto da dubbi esistenziali come in Pascoli, ma è l’incarnazione del superuomo che tenta l’avventura fine a se stessa, libero da ogni legge morale (L’incontro con Ulisse, > C2T57). Le moderne città tentacolari - L’altro aspetto di Maia è il collegamento tra il passato e il presente, tra lo sterminio nei campi di battaglia greci e quello che si verifica nelle moderne “città terribili” dominate dalla “follia”: nell’era industriale le energie della natura sono imbrigliate nelle immense officine delle grandi città e gli uomini si affannano per la sopravvivenza. Sotto quell’orrido squallore quotidiano, il poeta riesce tuttavia a cogliere una nuova bellezza, un aspetto glorioso delle moderne metropoli, elevandole a nuovo mito (“da voi sorgere io vidi / non so quale orrida gloria. / Gloria delle città / terribili”). L’intellettuale e il rapporto contraddittorio con la borghesia – Quella realtà borghese moderna rifiutata sdegnosamente nelle Vergini delle rocce è ora rivalutata, in un’atmosfera da mito, e il poeta si propone suo vate. Piuttosto che isolarsi nel ruolo subalterno cui l’intellettuale era costretto, D’Annunzio aderisce agli ideali socio-economici di quella stessa classe borghese che disprezzava, filtrandoli attraverso la superiorità del proprio ruolo di cantore ufficiale della nazione. Elettra Nel secondo libro delle Laudi il mito lascia il posto all’oratoria e alla propaganda politica nazionalista di una super-nazione, sede ideale di un superuomo (la lirica Per la morte di un distruttore è dedicata a Nietzsche). Il poeta-vate – Diciotto componimenti celebrano artisti, poeti ed eroi della patria, visti come modelli da imitare (tra cui Dante, Verdi, Bellini, Garibaldi e i Mille, Victor Hugo) e come alter ego del poeta, sacerdote e vate della nazione, erede di Carducci. La “Città del silenzio” – La vasta selezione dei Canti della ricordanza e dell’aspettazione (57 componimenti) comprende 25 liriche dedicate alle Città del silenzio (Ferrara, Pisa, Ravenna, Rimini, Urbino, Padova, Lucca e altre) di cui il poeta celebra l’illustre passato, la bellezza artistica e le glorie guerriere, additandole come modelli per i futuri destini coloniali e imperiali d’Italia (Ferrara, > C2 T58). Alcyone Il grande talento della poesia dannunziana raggiunge il vertice nella musicalità e nella sperimentazione metrica di Alcyone. La tregua del superuomo come abbandono della natura – Nella raccolta, formata da 88 poesie, la celebrazione eroico politica lascia il posto al tema lirico della fusione panica con la natura (> Approfondimenti, p.534). L’io del poeta, dotato di un’eccezionale sensibilità, entra in comunione con le forze misteriose della natura e ne condivide l’anima segreta. Il proemio ha titolo La tregua, a indicare una pausa dell’attivismo energico del superuomo, che si concede un momento di abbandono alla natura e alla contemplazione della metamorfosi delle cose: la sera acquista i lineamenti di un misterioso e suggestivo volto femminile (La sera fiesolana, C2 T61), la donna si trasforma in fiore, pianta, frutto al cadere della pioggia (La pioggia nel pineto, A C2 T62). Nelle liriche domina, oltre alla suggestione dell’analogia e della musicalità, un senso malinconico della morte (La sabbia del tempo, > C2 T64, Nella belletta, C2 T65) e un ritorno a temi arcaici (I pastori, > C2 T66). Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 4 Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Opere – da: B. Panebianco, C. Pisoni, L. Reggiani, M. Malpensa, Testi e scenari, Zanichelli Merope Esaltazione dell’impresa di Libia – Il quarto libro raccoglie poesie, in terzine dantesche, celebrative della impresa coloniale di Libia, pubblicate tra il 1911 e il 1912 sul “Corriere della Sera” con il titolo Canzoni delle gesta d’oltremare. L’esaltazione superomistica, tesa alla gloria della conquista, assume toni esasperati di sopraffazione e di violenza, con esiti artistici assai poveri. Asterope Patriottismo nazionalista – Il quinto libro è una raccolta, edita nel 1934, di poesie, già apparse, che traevano spunto dalla Prima guerra mondiale: i Canti della guerra latina. Il titolo allude all’alleanza delle nazioni latine portatrici di civiltà (Italia e Francia) contrapposte al ceppo della barbarie (Austria e Germania). La retorica patriottico-nazionalista si unisce al superomismo, confermando il declino della vena poetica dannunziana. Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 5 Gabriele D’Annunzio - 1863 Pescara - 1938 Gardone Schema NIETZSCHE OLTRE UOMO D’ANNUNZIO UBER MANSCH SUPERUOMO INTERPRETAZIONE INESATTA DI TIPO RAZZISTA UOMO CHE VA OLTRE I PROPRI LIMITI FIGURA IDEALE UOMO CAPACE DI RICONOSCERE I PROPRI LIMITI ATTRAVERSO L’USO DELLA CONOSCENZA E DEL PENSIERO FILOSOFICO TRASCENDE I PROPRI LIMITI SUPERANDO SE STESSO IDEALE TRAGUARDO EVOLUTIVO DELLA SPECIE UMANA INDIVIDUALISMO VOLONTA’ DI POTENZA VITA COME OPERA D’ARTE VELLEITARISMO LETTERARIO VALORI LIBERAMENTE SCELTI DALL’UOMO Prof.ssa Grazia D’Auria - web: www.graziadauria.it - mailto: [email protected] Pag. 6