P.O.F. 2014-2015 Scuola primaria paritaria VITTORIO POLACCO 1 PREMESSA Il mondo della scuola è oggi chiamato ad assolvere molteplici funzioni e ad interagire nel percorso formativo degli alunni in modo ampio, attraverso l’uso di strumenti e strategie didattiche innovative che permettano a tutti gli studenti di avvicinarsi alla conoscenza con curiosità, interesse, creatività. La scuola Polacco continua a porsi all’avanguardia poiché offre una proposta educativa assolutamente rispondente ai dettami della legislazione attuale, utilizza le nuove tecnologie sia per lo studio della lingua ebraica che in maniera interdisciplinare , affronta ogni apprendimento con un atteggiamento di ricerca e di sperimentazione che conduce i bambini alla scoperta quanto più originale e critica dei contenuti delle discipline di studio. Viene attribuita grande importanza alla sfera dei linguaggi non verbali, che guidano ad una migliore consapevolezza delle proprie attitudini e liberano la personalità di ciascuno, affinché si acquisisca autostima e sicurezza in se stessi e si riescano a superare le difficoltà dei rapporti con gli altri. Si lascia un notevole spazio all’espressione comunicativa del corpo, alla mimica, alla danza,all’attività di recitazione e di teatro perché gli alunni imparino ad esprimere, ad accettare, a riconoscere le manifestazioni dell’animo con le sue innumerevoli forme di estrinsecazioni, compresa l’ironia, l a metafora , le sfumature della gioia e del dolore. Le attività manuali, quali la pittura, il disegno tecnico ed artistico, la manipolazione plastica, la lavorazione di materiali diversi vengono ugualmente incentivate ed esercitate, non solo nell’ambito dell’apprendimento dell’arte e immagine, ma anche attraverso l’uso di uno specifico Laboratorio artistico utilizzato con sistematicità a supporto della trasmissione culturale della Bibbia, delle festività e della storia ebraica ed un Laboratorio musicale al quale accedono regolarmente tutte le classi, in cui i bambini si confrontano con un insieme di percezioni ed abilità che concorrono positivamente allo sviluppo armonico e funzionale dalla personalità. Le capacità di fruizione vengono poi gradualmente connesse a quelle di produzione, arricchendo la formazione musicale in un largo contesto di esperienze. È previsto inoltre un laboratorio di recupero per la lingua ebraica. 2 Lo studio della lingua inglese affianca quello della lingua ebraica fin dalla prima classe; l’ascolto, la comprensione , la conversazione occupano un posto di rilievo, insieme alla lettura e alla scrittura, offrendo numerosi spunti per spaziare tra diversi argomenti, rafforzare ed esercitare le doti espressive e linguistiche presenti già nell’uso della lingua madre. Il contesto nel quale intende operare la scuola Polacco è dunque di tipo interculturale ed interdisciplinare delle conoscenze e delle esperienze del mondo umanistico e scientifico, conducendo gli alunni a cogliere l’arricchimento insito nel vissuto di ogni cultura ed insieme valorizzando le caratteristiche di ciascuno perché ad ognuno sia possibile sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Ed in modo consistente si intendono vivere appieno le atmosfere di ebraicità , perché la propria identità, le radici, le motivazioni siano condivise ed interiorizzate con entusiasmo, orgoglio, capacità di ulteriore, futura trasmissione. La “Vittorio Polacco” è situata al centro storico di Roma, come unica scuola primaria ebraica nel territorio, accoglie i bambini provenienti da tutte le zone della città. Il presente Piano dell’offerta formativa vuol tener conto delle differenti realtà socio-culturali, dei diversi modi di vivere la religione ebraica, dei vari minaghim ( riti e usanze religiose), delle esigenze degli allievi e delle famiglie e della disponibilità delle risorse,per poter soddisfare i propri iscritti attingendo alla lunga esperienza della scuola nel territorio . Il nostro progetto , tra i vari obiettivi , intende veicolarsi in modo interdisciplinare fra tutti gli ambiti , mettendo in rilievo i valori della tradizione , della religione ,della cultura e della legge ebraica per fornire agli studenti una chiara e consapevole coscienza della propria identità. Tutto questo andrà analizzato contestualmente ai vissuti del popolo ebraico e alla sua antica presenza nel quartiere, nella città e nella nazione. 3 La consapevolezza di quanto gli ebrei di Roma siano radicati nel territorio, ci spinge ad attivare un confronto e il dialogo con le altre scuole e con le altre realtà culturali e religiose presenti, per arrivare, progressivamente, a mettere a confronto la cultura ebraica con quella italiana europea, cogliendo le matrici e le caratteristiche comuni ed evidenziando come sia perfettamente inserita nella storia degli altri popoli. Per poter attuare un progetto educativo così impegnativo e articolato che comprenda gli insegnamenti curriculari attuali e l’apprendimento della nostra particolare cultura grazie all’autonomia decisionale organizzativa e didattica offerta dalla nuova legislazione, la scuola attuerà un orario obbligatorio più lungo del minimo previsto (34 ore per le classi I per potenziamento lingua inglese, – 31 ore per le classi II , 34 ore per le classi III – IV – V o tempo pieno a seconda della scelta dei genitori). L’intento di questo POF è di formare dei cittadini preparati, autonomi, critici, responsabili, consci dei propri diritti e doveri nel contesto in cui vivono e nello stesso tempo di far acquisire loro validi strumenti per vivere consapevolmente la vita e la cultura ebraica. 4 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Per raggiungere i vari traguardi la scuola intende rendere il più possibile trasparenti le responsabilità, gli obiettivi e gli impegni,istituendo con le famiglie rapporti improntati alla collaborazione e al rispetto reciproco. I genitori, data l’atmosfera ebraica da cui la scuola è connotata, sono invitati a partecipare attivamente all’organizzazione e alla riuscita di manifestazioni relative alle varie festività: si desidera conservare ogni tradizione vivendo insieme i momenti più caratteristici e solenni. La collaborazione investe ogni ambito culturale proposto dalla scuola che è aperta a suggerimenti e ad attività ideati o richiesti dall’utenza. 5 FISIONOMIA DELLA SCUOLA La “Vittorio Polacco” è una scuola PARITARIA e quindi, salvaguardando la sua specificità, segue le direttive dello Stato italiano per quanto riguarda i programmi, gli orari e i diritti e i doveri dei docenti e degli alunni. L a scuola primaria, come quelle secondarie di primo e secondo grado, è gestita dalla Comunità Ebraica di Roma, attraverso il suo Consiglio. Il corpo docente è didatticamente autonomo ed opera le sue scelte programmatiche attraverso regolari Collegi, è affiancato dal Consiglio di Istituto, previsto dai Decreti delegati, formato dal Coordinatore delle attività didattiche educative, dalla segretaria e da rappresentanti dei genitori,delle insegnanti e del corpo non docente, eletti con una votazione ogni tre anni. I docenti della scuola abilitati, garantiscono continuità didattica, professionalità e preparazione sia generale che ebraica, grazie anche agli aggiornamenti, indispensabili per essere al passo con i tempi. 6 SVILUPPO DELLO STABILE PIANO TERRA Destinato alla direzione, alle attività amministrative, ai laboratori, alla mensa scolastica. Segreteria amministrativa Direzione Segreteria Laboratorio informatica Laboratorio musicale Bagni Cucina Mensa Sifrià (biblioteca materiale ebraico) Il primo ed il secondo piano sono interamente destinati alle attività didattiche PRIMO PIANO Undici aule dotate di LIM (lavagna interattiva multimediale) Aula servizio psico-pedagogico Palestra (spazio riservato alle scienze motorie e sportive) Aula di sostegno Bagni 7 SECONDO PIANO Nove aule dotate di LIM (lavagna interattiva multimediale) Bagni Aula di sostegno Laboratorio artistico Lo stesso edificio ospita le altre scuole ebraiche: le secondarie di primo e di secondo grado. Elementi divisori rendono indipendenti le diverse strutture scolastiche pur condividendo spazi specifici quali il cortile, il laboratorio audio visivi ed una biblioteca. Anche gli ingressi sono differenziati. La scuola, come richiesto dalla legge per i diversamente abili, dispone di pedane e strutture adeguate per l’accesso all’edificio, di un ascensore e di bagni per disabili. 8 Risorse Interne Insegnanti: di classe Specialisti Sostegno Servizio di psicologia scolastica composto da un’equipe di due psicologhe e da una neuropsichiatra infantile, coordinatrice del servizio Personale non docente: Segretaria Collaboratori Scolastici Cuoca Portiera Servizio sorveglianza: Genitori volontari Organi Collegiali: Consiglio d’Istituto Esterne Territoriali: comune di Roma Culturali: musei. Associazioni Ufficio giovani C. E. R Associazioni sportive esterne 9 SPAZI ADIBITI A: Laboratorio di arte e immagine Palestra Laboratorio Musicale Laboratorio di Informatica Sifrià (Biblioteca di lingua e cultura ebraica) Biblioteca Mensa Kasher Aula servizio psicologia scolastica 10 ATTIVITÀ LABORATORIALI Nella scuola funzionano regolarmente i seguenti laboratori : 1. 2. 3. 4. INFORMATICA (con il supporto di specialisti) ARTISTICO (con il supporto dello specialista) EBRAICO RAPPRESENTAZIONE TEATRALE MULTIDISCIPLINARE IN OCCASIONE DI PURIM (a cura delle classi IV) 5. SIFRIÀ: recupero e potenziamento della lingua ebraica Tutte le aule della scuola sono dotate di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) 11 FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI LA SCUOLA Luogo di incontro Sviluppo delle relazioni interpersonali Luogo di esperienza Sviluppo delle competenze Luogo di vita Sviluppo emotivo attraverso l’esperienza • Maturazione dell’identità • Sviluppo competenze • Conquista dell’autonomia Promuovendo l’identità ebraica 12 segue FINALITÀ E OBIETTIVI GENERALI Intervento formativo per favorire le competenze dell’alunno in termini di conoscenze e abilità Valorizzare l’esperienza Conoscere e utilizzare vari linguaggi Conquistare il mondo delle categorie formali attraverso quello delle categorie empiriche Educare all’impegno e al senso di responsabilità Favorire lo sviluppo della personalità in modo armonico, originale e creativo Riconoscere come ricchezza la diversità delle persone e delle culture Obiettivi generali per guidare il bambino Educare alla solidarietà, alla convivenza civile e alla spiritualità Maturazione dell’identità ebraica Infondere un costante atteggiamento di ricerca utilizzando strumenti sempre diversi Agire in modo critico e autonomo Rafforzare la consapevolezza della propria identità ebraica Stimolando la conoscenza della propria storia Utilizzando la lingua ebraica come lingua viva Studio, analisi ed interpretazione dei testi sacri 13 CULTURA EBRAICA L’Ebraico nella nostra scuola ha una posizione rilevante per rafforzare l’identità Ebraica di ogni alunno. Il programma si estende nell’arco dei cinque anni con una cadenza quotidiana. IDENTITÀ: - Torà (Bibbia) - Dinim (regole di vita ebraica). - Tefillà (preghiere quotidiane). - Confronto con le altre realtà. STORIA - individuazione dei più rilevanti periodi storici. LINGUA - conversazione attraverso semplici strutture di immediato utilizzo, lettura e scrittura. In tutte le classi la lingua viene insegnata secondo il nuovo progetto didattico, denominato TAL-AM, per l’acquisizione della lingua attraverso il metodo comunicativo che attiva l’apprendimento utilizzando un ampio raggio di attività per tutte le forme della comunicazione e lo integra con lo sviluppo di concetti e valori ebraici e con la tecnica della lettura e della scrittura. Crea un contesto visivo e orale ebraico, nella classe, con materiale che comprende poster, cd, libri e giochi. 14 OBIETTIVI Rafforzare la consapevolezza Della propria identità ebraica Stimolare e conseguire la conoscenza della propria storia, inserita nella storia degli altri popoli. TORÀ: Lettura, spiegazioni e commenti dei Rabbanim e dei bambini relativi alle Parashot di Bereshit STORIA: individuazione dei più rilevanti periodi storici DINIM: Conoscere e applicare le regole della vita quotidiana in famiglia e nella società , con particolare riferimento ai Moadim e alle festività TEFILLÀ: Conoscenza di alcune preghiere quotidiane e Berachot (benedizioni) Lingua – conversazione, lettura e scrittura Metodologia: Gli obiettivi delle lezioni sono quelli di offrire a tutti gli alunni di vivere l’apprendimento della lingua in modo attivo e creativo Lingua- FINALITÀ 1) Aiutare ad arricchire lo sviluppo cognitivo 2) La lingua straniera serve con le altre discipline ad ampliare le conoscenze in ambiti culturali sempre più estesi 3) Utilizzare la lingua ebraica come strumento di comunicazione con gli altri ebrei nel mondo. 4) Attraverso la lingua ,avviare l’alunno alle conoscenze e alla comprensione delle fonti 15 tradizionali ebraiche PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO Promozione del successo formativo A T T I V I T À P R O G E T T U A L I Programmazione individuale Discipline Interazione Integrazione 16 INTEGRAZIONE/INTERAZIONE Integrazione/interazione Rispetto per gli altri e per le loro idee Rispetto e valorizzazione della cultura di provenienza Percorsi mirati per alunni stranieri Percorsi mirati per alunni diversamente abili Attività integrate con il territorio Iniziative per favorire la partecipazione delle famiglie Integrazione tra culture diverse Relazione insegnanti - genitori -Attività di consulenza -Corsi di formazione e aggiornamento alunni -Interiorizzazione delle regole come valore non come obbligo o divieto -Favorire la pratica della solidarietà -Progettare percorsi per sviluppare le abilità sociali -Strutturare spazi/tempi/modalità per il lavoro collaborativo 17 ORGANIZZAZIONE CLASSI Classi a tempo pieno 37 ore settimanali 2 insegnanti + laboratori Orario dal lunedì al giovedì 8:30 - 16:30 Orario venerdì 8:30 – 13:00 Classi con insegnante prevalente + specialisti e laboratori Classi I 34 ore settimanali con tre prolungamenti 8:30 – 16:30 Due giorni a settimana 8:30 – 13:10 Classi II 30 ore settimanali con due prolungamenti 8:30 – 16:30 Tre giorni a settimana 8:30 – 13:10 Classi III , IV e V 34 ore settimanali con tre prolungamenti 8.30 – 16.30 Due giorni a settimana 8:30 – 13:10 18 ATTIVITÀ NON OBBLIGATORIE TALMUD TORA’ Per le seconde, le terze le quarte e le quinte • Approfondimento brani di Torà • Commenti dal Midrash e di Rashì • Studio della Mishnà • Studio delle Haftarot 19 DISCIPLINE INFORMATICA E TECNOLOGIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TEFILLA’ STORIA SCIENZE STORIA EBRAICA INGLESE GEOGRAFIA Ed. alla convivenza civile MATEMATICA TORA’ ARTE E IMMAGINE MUSICA DINIM LINGUA EBRAICA LINGUA ITALIANA 20 VALUTAZIONE 21 CLASSI PRIME Al loro ingresso nella scuola Primaria i bambini hanno già vissuto un gran numero di esperienze, alle quali hanno dato un personale significato che attraverso l’attuazione del presente P. O. F, cercheremo di valorizzare in attività e situazioni didattiche unitarie. Vogliamo promuovere e sviluppare il ricco potenziale umano che caratterizza il bambino e accompagnare gli alunni nel passaggio di una visione del mondo legato ad un patrimonio di cultura e di comportamenti connessi all’esperienza ad una consapevolezza dei concetti presenti nelle discipline di studio che danno significato a ciò che si apprende. La nostra proposta vuole sviluppare un percorso di lavoro, centrato su tematiche che consentano di svolgere attività ed esperienze significative che diano risvolto ai diversi aspetti della realtà, questo per facilitare il processo di apprendimento. 22 CLASSI PRIME PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO ATTIVITÀ DI CLASSE ATTIVITÀ DI LABORATORIO Per sviluppare Capacità di socializzazione -Giochi specifici -Lavori di gruppo -Giochi di squadra -Gite -Attività motoria con la musica Capacità di orientamento -Acquisizione del sé corporeo e sua rappresentazione -Collocare sé stessi nel tempo e nello spazio -Relazionarsi all’ambiente -Lavori di gruppo -Giochi di squadra -Gite -Attività motoria con la musica LABORATORIO ATTIVITÀ MOTORIE La corporeità e la motricità sono considerate come dimensioni fondamentali dello sviluppo psico-fisici e relazionale e mediatori della maturazione complessiva 23 CLASSI PRIME Capacità logico matematiche Scoperta della realtà Matematica-scientifica e Tecnologica. Rapporti causalità e funzionalità . Stabilire relazioni classificare,sperimentare, risolvere verificare. Sviluppare capacità di usare linguaggi multimediali informatici. Capacità Linguistiche ed espressive ITALIANO Comunicare oralmente, ascoltare, leggere, comprendere, riflettere, organizzare la comunicazione. La scrittura: scrivere rispettando le convenzioni . Leggere immagini e produrle. Lavori sul testo narrativo, sul testo descrittivo e sul testo poetico (filastrocche) EBRAICO Lingua Ebraica come facilitatore e mediatore dell’apprendimento della cultura ebraica LABORATORI Laboratorio attività espressive; modellaggio pittura SCIENZE MOTORIE Acquisizione degli schemi motori posturali e delle modalità espressive che utilizzano il linguaggio corporeo. Il gioco e le sue regole CULTURA EBRAICA Acquisizione e consapevolezza dell’identità ebraica attraverso lo studio della propria storia e dei testi sacri. INGLESE A partire dall'anno scolastico 2014-2015 verrà attivato per le classi prime un progetto di potenziamento della lingua inglese che prevede 4 ore di lezione settimanali. Gli obiettivi prefissati sono l'acquisizione di capacità comunicative, l'abilità di ascolto, la comprensione, la produzione e l'interazione orale. Dal mese di gennaio 2015 verrà impartito l’insegnamento di una materia curricolare 24 Processo educativo di apprendimento per le classi seconde e terze attuato attraverso interventi formativi multidisciplinari FINALITÀ: Promuovere la formazione integrale degli alunni, stimolandoli all’autoregolamentazione ed autorinforzo cognitivo e di personalità. Attivare le risorse di cui sono dotati attraverso l’esercizio dell’autonomia personale, della responsabilità intellettuale morale e sociale e della creatività FINALITÀ PIANO DI STUDI INDIVIDUALIZZATO Competenze ed apprendimenti verranno periodicamente valutati ed autovalutati in una documentazione INGLESE EDUCATIVE: Acquisizione delle capacità di pensiero. Effettuare relazioni affettive, assumere atteggiamenti collaborativi e di convivenza. CULTURALI. Acquisizione dei linguaggi espressivi specifici e il loro impiego in contesti significativi MUSICA EBRAICO Attività di classe Attività di laboratorio ARTE E IMMAGINE INFORMATICA TECNOLOGICA 25 CLASSI SECONDE E TERZE DIDATTICA DELLE DISCIPLINE ITALIANO Capire e produrre correttamente testi semplici di varia funzione, adeguati alle diverse situazioni comunicative e espressive. Acquisire le conoscenze sulla struttura e sul funzionamento della lingua e della comunicazione MATEMATICA Sviluppare le capacità di associare, classificare, confrontare, ordinare, analizzare e di elaborare una strategia risolutiva attraverso l’uso degli strumenti matematici STORIA Conoscere le realtà del passato attraverso metodi di ricerca adeguati. Uso degli indicatori temporali. Conoscere la storia della terra e riconoscere quella degli uomini come successione dei loro modi di vivere rispetto agli avvenimenti e agli ambienti. GEOGRAFIA Conferire il senso dello spazio e saperlo rappresentare. Sviluppare l’educazione ambientale. Distinguere diversi tipi di paesaggio nei suoi elementi fondamentali. Conoscere l’origine , gli aspetti, la flora , la fauna , le risorse e le attività umane SCIENZE Osservare, sperimentare e verbalizzare la conoscenza dei fenomeni fisici, degli ambienti, dei cicli naturali e degli organismi viventi. rapporto uomo- natura SCIENZE MOTORIE Acquisizione degli schemi motori posturali e delle modalità espressive che utilizzano il linguaggio corporeo. Il gioco e le sue regole CULTURA EBRAICA Acquisizione e consapevolezza dell’identità ebraica attraverso lo studio e l’analisi della propria storia e dei testi sacri. 26 CLASSI QUARTE E QUINTE LINEE EDUCATIVE Interculturalità Come arricchimento reciproco di ogni cultura Differenziare la proposta educativa ed Istruttiva per permettere a ciascuno di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Integrazione Come formazione, ricerca, sperimentazione, strategie di intervento per valorizzare le caratteristiche di ciascuno Interdisciplinarità Come percorsi didattici integrati per favorire l’unitarietà del sapere Riconoscere la Rilevanza democratica Per lo sviluppo sociale, affettivo, cognitivo sia del gruppo classe che della comunità Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio Associazioni culturali e professionali, biblioteche, organismi ricreativi e sportivi, allo scopo di ampliare l’offerta formativa oltre le attività culturali 27 AREA DELLA COMUNICAZIONE LINGUA ITALIANA LINGUA EBRAICA Memoria storica Riflessioni sulla Shoà Avvenimenti che hanno coinvolto il popolo ebraico Visite guidate ai luoghi della memoria Lettura di articoli e di testi, proiezioni LINGUA INGLESE Invito alla lettura Allestimento biblioteca di classe Individuale Collettiva Lettura quotidiano: analisi delle strutture Produzione testi con lessico appropriato alle finalità Acquisizione ed uso del linguaggio specifico Arricchimento lessicale 28 AREA DEL RAPPORTO CON L’ARTE Corpo e movimento: la mimica e il teatro Scienze motorie e sportive Studio di opere d’arte Laboratori Artistico Musicale Espressione pittorica e manuale Sviluppare la musicalità con ritmi diversi 29 AREA DELL’IDENTITA’ E DELLA CULTURA EBRAICA STORIA Il popolo ebraico nel contesto degli avvenimenti mondiali LINGUA Utilizzare la lingua come strumento di studio DINIM E TEFILLA’ Riaffermare la consapevolezza della propria identità ebraica attraverso lo studio delle preghiere e le ricorrenze annuali delle festività TORA’: BERESHIT Lettura ed analisi di un testo Lettura, conversazione Testi, audiovisivi, documentari Comprensione e rielaborazione di testi brevi Coinvolgimento dei bambini e delle famiglie alle principali norme di vita ebraica Comprensione dei contenuti e commento 30 AREA STORICO GEOGRAFICA Collocare nello spazio e nel tempo gli eventi; scoprire le radici antiche, classiche ed ebraiche nella realtà storica Studio del territorio italiano con i più significativi elementi fisici e antropici 31 AREA NATURALISTICO-SCIENTIFICA Studio dei fenomeni naturali degli ecosistemi, dell’ecologia e difesa dell’ambiente Il mondo vegetale ed animale. Il corpo umano. 32 AREA LOGICO-MATEMATICA Il pensiero razionale ed astratto: confrontare, ordinare, rappresentare, verificare, quantificare uso dei linguaggi specifici AREA TECNOLOGICO-INFORMATICA Estendere l’uso della tecnologia multimediale e adoperare le procedure più elementari dei linguaggi di rappresentazione grafica e iconica Applicare le conoscenze informatiche alle varie discipline 33 PROGETTO EDUCATIVO DI LINGUA INGLESE CLASSE PRIMA PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO • Acquisire il lessico relativo • Saper leggere, • Interagendo con i ai colori, ai numeri (1-10), ed agli animali domestici attraverso canzoni e filastrocche • Comprendere semplici istruzioni e comandi utilizzando giochi di ruolo •Presentarsi, congedarsi e saper ringraziare comprendere e ripetere parole e semplici frasi • Saper utilizzare il lessico adeguato all’interno di una semplice conversazione relativa a oggetti, numeri, animali e persone • Sapersi presentare e saper rispondere a semplici domande su se stessi compagni e l’insegnante, rispondere a domande relative al proprio stato di salute, al tempo libero, alle abitudini/attività giornaliere, alle attività didattiche etc. e porre domande simili rispettando la pronuncia e l’intonazione • Essere in grado di scrivere brevi espressioni e frasi che riguardano se stessi, la propria routine, la propria famiglia, i gusti e le preferenze. 34 SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Attività rivolte ad insegnanti, alunni e genitori Attività didatticocliniche: prove di screening di ingresso nelle Classi Prime della Scuola Primaria; prove di Lettura / Comprensione del testo e di Scrittura (Cornoldi) per tutte le Classi Elementari. Attività di consulenza per insegnanti e genitori sulle caratteristiche dello sviluppo nei bambini dai 5 anni ai 12: caratteristiche dell’apprendimento scolastico; modalità di comportamento nella relazione con i pari e con gli adulti; confronto sull’organizzazione e sviluppo delle autonomie in ambito familiare e sociale. Valutazione clinica dello sviluppo psicoaffettivo e delle abilità cognitive e di apprendimento dei bambini in termini di prevenzione e promozione della salute: valutazioni neuropsicologiche, valutazioni psicodiagnostiche, colloqui clinici e somministrazione testistica con funzione diagnostica ( previo consenso informato dei genitori). Interventi con il gruppo classe: lavoro non formalizzato e/o semistrutturato su temi di particolare rilevanza ( rapporto con il gruppo dei pari, rapporto con gli insegnanti, solitudine, aggressività, relazione tra nuove tecnologie ed apprendimento...). 35 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i 36 docenti. Segue: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La nostra scuola, non essendo di quartiere, accoglie alunni provenienti da diversi ambienti socio-culturali. I nuclei familiari, anche quando si dimostrano attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli, hanno comunque, talvolta, la necessità di trovare un ambiente inclusivo per i propri bambini che presentano situazioni di difficoltà. A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui alcuni alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli e, in rari casi, atteggiamenti di aggressività fisica e verbale. 37 Segue: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque: • alunni con disabilità • alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) • alunni con deficit del linguaggio • alunni con disturbo oppositivo provocatorio • alunni con disturbo della condotta in adolescenza • alunni con disagio socio-culturale • alunni stranieri non alfabetizzati 38 Obiettivi di incremento dell’inclusività Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il coordinatore delle attività didattico educative coordina le attività e promuove un’attività di sostegno per rispondere ai bisogni di tutti gli alunni. I docenti rilevano situazioni di disagio all’interno delle classi, si confrontano con l’equipe psicologica scolastica, concordano interventi specifici e si attivano per elaborare i PEI e PDP e per mettere in atto le strategie di intervento programmate Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Partecipazione di tutti i docenti a corsi di formazione su tematiche inclusive, sulle varie problematiche degli alunni BES I corsi saranno: -organizzati da Enti e Associazioni sul territorio -organizzati dall’equipe psicologica interna alle Scuole Ebraiche Inoltre si proporranno discussioni e confronti all’interno dei Collegi dei Docenti. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; 39 Segue: Obiettivi di incremento dell’inclusività La valutazione degli alunni con problematiche che sono segnalate nella certificazione sanitaria viene svolta tenendo conto dei punti di partenza, degli obiettivi raggiunti e non perde di vista le diverse opportunità che questi alunni hanno potuto cogliere nel corso dell’anno scolastico. Si tiene conto degli obiettivi specifici personalizzati. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Gli insegnanti di sostegno seguono gli alunni certificati all’interno della classe diversificando l’intervento in momenti di didattica personalizzati (rapporto 1:1), altre volte programmano momenti di apprendimento cooperativo per sviluppare collaborazione tra pari, rispetto reciproco e per veicolare abilità e conoscenze. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti La Scuola è disponibile ad incontri con il personale dei servizi socio sanitari presenti sul territorio come ASL, Servizi Sociali, centri di riabilitazione. Obiettivo di questi incontri è di pianificare al meglio le strategie didattiche per promuovere il successo scolastico degli allievi BES. 40 Segue: Obiettivi di incremento dell’inclusività Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie partecipano alla elaborazione e all’attuazione dei BES o dei PDP. Con modalità di condivisione si svolgono incontri periodici con famiglie ed eventuali terapisti per incrementare la collaborazione. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Nella nostra Scuola si è attenti alla: Identificazione precoce delle difficoltà per interventi tempestivi, ciò è possibile grazie alla presenza all’interno della Scuola di un TEAM di professionisti formato da neuropsichiatra infantile e due psicologhe esperte in problematiche dell’età evolutiva. Elaborazione dei PEI e PDP Insegnamento che procede tenendo conto delle caratteristiche e delle pluralità dei soggetti. 41 Segue: Obiettivi di incremento dell’inclusività Valorizzazione della vita sociale Sostegno ampio e diffuso Organizzazione di attività laboratoriali Verifiche e valutazioni in itinere e finali. Valorizzazione delle risorse esistenti Valorizzazione della vita sociale Sostegno ampio e diffuso Organizzazione di attività laboratoriali Verifiche e valutazioni in itinere e finali Le risorse disponibili in organico saranno assegnate in modo di favorire un’azione didattica efficace per l’integrazione e l’inclusione dei BES utilizzando sia docenti di sostegno che docenti di classe. I suddetti Docenti dovranno anche essere in grado utilizzare le attrezzature tecnologiche e multimediali (LIM presente in tutte le classi) o di software specifici . Ad inizio anno sarà formato anche il personale ATA sui bisogni degli alunni per pianificare interventi di collaborazione. 42 Segue: Obiettivi di incremento dell’inclusività Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Momenti di confronto e di progettazione con personale specializzato interno ed esterno. Collaborazione con Servizi della Comunità Ebraica di Roma che offrono supporto in orario extrascolastico come la Deputazione Ebraica di Assistenza e Servizio Sociale, Ufficio Giovani e Centro Comunitario “Pitigliani”. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Le attività in continuità vengono svolte regolarmente per tutti gli alunni che passano da un ordine di scuola all’altro con una maggiore attenzione per quanto riguarda i Bisogni Educativi Speciali. Queste consistono in incontri con i Docenti ed il Preside della Scuola Secondaria di I° grado “Angelo Sacerdoti” sia all’inizio dell’anno che durante l’anno scolastico. Collaborazione da parte dei Docenti della Scuola Primaria nell’organizzazione 43 dell’accoglienza e nel suggerire obiettivi perseguibili