VALENTINA ROMEO GENERAL TRANSLATION (English to Italian) That’s handsome: good-looking do better in exams Beauty may be more than skin deep after all. New research suggests that good-looking people do better in exams, and thus probably in later life, than the plain or downright ugly. In the study, better looking students achieved superior results in both oral and written exams - the latter marked anonymously - suggesting that success is not just down to teachers favouring attractive students but to superior natural ability. Debate has raged for years among sociologists and economists over "the beauty factor". The significance of the new research is that, even where testing is "blind", good-looking people do better. One reason for this, the researchers suggest, is that attractive children get more attention from their parents. Even more important is that good looks lead to higher self-esteem. "Physical appearance has a significant and economically meaningful effect on the performance of students," said the authors of the study, led by Giam Pietro Cipriani, associate professor of economics at the University of Verona in Italy. The study presented to the annual conference of the European Society for Population Economics in Verona will reignite the debate on whether good-looking people get on in life through talent or beauty. Previous research has shown that better looking people have more success at job interviews and in finding a spouse. Cipriani and Angelo Zago, his colleague, looked at the exam results of 885 economics students at an unidentified Italian university over three years from 2001. A close-up facial photograph of each student was assessed by five professors, who rated them on looks ranging from 5 (beautiful or handsome) through to 1 (homely). Their results were then merged to produce one beauty grade for each student. Matching the ratings against the exam results, they found that those graded 4 for looks achieved a 36% better performance than those graded 2. Cipriani and Zago concluded that the reasons for the results could be twofold: "The higher productivity of attractive people could be the result of pure discrimination because of parental (and teacher) solicitude or of social stereotypes that affect self-esteem and motivation and hence productivity via a self-fulfilling prophecy." Even if good-looking students do not have their marks boosted by doting teachers and lecturers, they may still be benefiting from educational discrimination in their favour. The authors do not discount the possibility that teachers make a beeline for the lookers in their classes and devote more attention to them. Other studies have found that looks can directly affect success. A survey last year of 11,000 33year-olds by London Metropolitan University found that unattractive men earned 15% less than those who were deemed attractive, while plain women earned 11% less than their prettier colleagues. A recent study from the University of Florida and the University of North Carolina found that tall people earned £400 more a year than their shorter colleagues. Research suggests that tall people do better in life because they are more likely to be chosen for positions of authority prefects, head boys and head girls when at school. A Norwegian study has found that good looks can be an advantage in escaping the long arm of the law. Good-looking students got lighter sentences. This applied even when they were tried in absentia as long as words such as "handsome" or "pretty" were used in describing their appearance. "We put in a simple word and found that the attractiveness stereotype was activated," said Professor Per Schioldborg of the University of Oslo, who carried out the research. That’s handsome: good-looking do better in exams La bellezza può essere molto più di una caratteristica superficiale dopotutto. Una nuova ricerca suggerisce che le persone di bell’aspetto risultano migliori agli esami e probabilmente anche nel corso della vita, rispetto a coloro che sono meno attraenti o decisamente brutti. Secondo lo studio effettuato, gli studenti più attraenti hanno raggiunto risultati superiori sia in esami scritti sia in quelli orali. Questi ultimi, valutati in modo anonimo, hanno dato la conferma che il successo ottenuto non sia stato dovuto agli insegnanti che favorivano i più belli, ma alla naturale e notevole abilità degli stessi studenti. Per anni, tra economisti e sociologi si è scatenato il dibattito sul cosiddetto “fattore bellezza”. Il significato di questa nuova ricerca è, infatti, che, anche in casi in cui la valutazione e’ stata ”cieca”, le persone attraenti risultano comunque le migliori. La ricerca dimostra, infatti, che una delle ragioni per questo risultato è che i bambini più belli ricevono una maggiore attenzione da parte dei genitori. Ancora più notevole è che l’avere un bell’aspetto porta ad avere un’autostima maggiore. “ L’aspetto fisico ha un effetto importante e rilevante in termini economici sulle performance degli studenti”, hanno detto gli autori dello studio condotto da Giam Pietro Cipriani, professore associato di Economia presso l’Università di Verona. Lo studio, presentato alla conferenza annuale della Società Europea per l’Economia della Popolazione tenutasi a Verona, andrà a riaccendere il dibattito che valutera’ se le persone attraenti se la cavano nella vita grazie al talento o alla bellezza. Una precedente ricerca ha dimostrato, inoltre, che le persone più attraenti hanno maggior successo ai colloqui di lavoro e nella ricerca di un coniuge. Cipriani e il collega Angelo Zago hanno osservato i risultati degli 885 studenti di Economia di un’università italiana non definita nel corso di tre anni dal 2001. Cinque professori andavano a valutare le fotografie in primissimo piano di ogni studente, disponendole in base al loro aspetto su una scala da 5 ( bellissima/o oppure bello/a) ad 1 ( brutto). Unendo i risultati si è potuto così creare un grado di bellezza per ogni studente. Abbinando ogni valutazione con i risultati dell’esame, i ricercatori hanno scoperto che chi aveva ricevuto 4 come voto per l’aspetto garantiva una performance migliore del 36% rispetto a coloro che avevano ricevuto solo 2 come voto. Cipriani e Zago giunsero alla conclusione che le ragioni di tale risultato potevano essere duplici: “ La maggiore produttività delle persone attraenti potrebbe essere il risultato di una semplice discriminazione dovuta alla sollecitudine di genitori o insegnanti, oppure a stereotipi di tipo sociale che colpiscono l’autostima e la motivazione e quindi anche il proprio rendimento tramite una profezia auto avverante”. Anche se gli studenti di bell’aspetto non ricevono voti più alti insegnanti e professori che stravedono per loro, potrebbero comunque trarre beneficio da questa discriminazione educativa. Gli autori della ricerca non escludono la possibilità che gli insegnanti puntino dritti ai più belli della classe dando loro maggiore attenzione. Altri studi sull’argomento hanno valutato quanto avere un bel look influisca direttamente sul successo personale. Un sondaggio dell’anno scorso effettuato dalla London Metropolitan University su 11.000 33enni, ha rivelato che gli uomini poco attraenti guadagnano il 15% in meno di coloro considerati attraenti, le donne meno piacenti invece guadagnano l’11% in meno delle colleghe più carine. Uno studio recente condotto dall’Università della Florida e dell’Università Carolina del Nord ha scoperto che le persone di statura alta guadagnano 400 sterline all’anno in più rispetto ai colleghi più bassi. La ricerca suggerisce che le persone alte fanno meglio nella vita perché è più probabile che siano scelti per ricoprire posizioni autorevoli ad esempio, venendo eletti capiclasse o rappresentanti degli studenti quando vanno a scuola. Uno studio norvegese ha scoperto che avere un bell’aspetto può essere anche un vantaggio per fuggire dal lungo braccio della legge. Ciò accade agli studenti più attraenti poiché ricevono sentenze di grado più leggero. Inoltre, ciò succede anche quando sono processati in contumacia fin tanto che nel descrivere il loro aspetto vengano usate parole come “ bello “ o “carino”. “ Bastava una semplice parola per attivare lo stereotipo della bellezza”, ha detto il Professor Per Schioldborg dell’Università di Oslo che ha condotto la ricerca.