Luglio/Agosto 2013
Anno LXI - N. 6
EVENTI
Tutto il meglio
della SPS Italia
PNEUMATICA
La proposta Festo per
la process automation
s 4,50 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN 0005-1284
DIFESA
L’automazione per il
settore militare
COMUNICAZIONE
Soluzioni wireless
a tutto campo
Wireless I/O
Termocoppie,
Sensori di umidità
e temperatura,
PT100
Monitoraggio
wireless
temperatura
e umidità
ŘSistema wireless industriale
affidabile basato su una frequenza
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Spectrum)
ŘCustodia IP67 robusta e
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PP
ŘCollegabili in topologia a stella
fino a 56 Nodes per Gateway
e illimitati ID di rete (Gruppi di
nodi e Gateway ) nella stessa
locazione senza interferenze
ŘMassima distanza 3 km (linea
diretta) tra i Nodi e il Gateway,
con visualizzazione diretta
dell’intensità del segnale
ŘLe opzioni di alimentazione
includono alimentazione diretta
da 10 a 30 VDC, Batteria al litio
o pannello solare
ŘVita della batteria tipicamente
5 anni (dipendente
dall’applicazione)
ŘSemplice mappatura degli
I/O usando un tool software
liberamente scaricabile
ŘAccetta differenti tipi di segnale:
analogico (0-10 VDC, 4-20 mA)
e discreto (PNP, NPN, contatto
pulito)
ŘTre specifici tipi di temperature in
input sul nodo:
- 4 inputs per PT100
- 3 inputs per Termocoppie più
1 Termistore
- 2 inputs per sensori di
Temperatura e umidità
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INDUS
TECHNO
EFFICI
PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TEC
LA SESSIONE PLENARIA
Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo.
I SEMINARI
LE SOLUZIONI
L’agenda della giornata prevede una serie di seminari
tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle
aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori
e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento.
In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle
aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti,
tecnologie e sistemi attualmente disponibili.
Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione
tecnica ed economica non si può fare a meno di
passare per tutta quella serie di competenze e
tecnologie in ambito automazione, controllo e
supervisione, sia che si tratti di un grande impianto
siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di
una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia
negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano
da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti
“energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento,
chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più
svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile,
legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi
hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto
dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale
(business critical) nonché stimolo per l’innovazione
tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di
aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito
negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò
sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima
parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati
fondi per sostenere gli investimenti necessari.
Questo è l’obiettivo di Industrial Technology
Efficiency day 2013: offrire un quadro
quanto più completo possibile in relazione
all’offerta attualmente disponibile per la
realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza
energetica in ambito di impiantistica e
automazione industriale.
Per aderire
on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency
La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet
MEDIA PARTNER:
La giornata si rivolge ai protagonisti della
produttivi in ambito manifatturiero e di pro
• Uffici tecnici
• Direttori tecnici
• Progettisti
• Tecnici e responsabili di produzione
• Direttori di stabilimento
• Manager aziendali
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volume in applicazioni molto difficili
con formazione di depositi o di
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permette una mappatura
precisa della morfologia della
superficie del materiale.
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LUGLIO/AGOSTO 2013
sommario
Pagina 34
7
primo piano
EDITORIALE Isolarsi o collegarsi? Due facce della stessa medaglia di M. R. Meloni
BREAKING NEWS L’attualità in breve a cura della redazione
CLOUD Il ruolo della Nuvola per l’automazione di domani di A. Martin
11
12
18
MERCATI Le prospettive di Keba, dalle sponde
del Danubio ai mercati asiatici di M. Gargantini
CONTROLLO Advantech, trent’anni di informatica e automazione di F. Canna
AEROSPAZIALE La strumentazione che ispira l’innovazione di J. Di Blasio
PROCESSO Emerson punta su servizi e formazione di J. Di Blasio
Un approfondimento dedicato agli scenari futuri
e futuribili del binomio difesa-automazione: dai
componenti al software, dai robot ai mezzi mobili.
I vantaggi della pneumatica per l’automazione di processo di F. Canna
20
22
24
26
28
approfondimenti
DIZIONARIO Product Lifecycle Management di A. Martin
Pagina 40
DIFESA L’automazione per il settore militare di A. Martin
32
34
SOFTWARE Soluzioni cloud e virtuali per l’ingegneria,
l’esercizio e la manutenzione di A. Icardi
36
VISTI ALLA SPS ITALIA SPS IPC Drives Italia, i risultati e proposte
dell’edizione 2013 di F. Canna, J. Di Blasio, M. Gargantini, A. Martin
Tante le novità presentate all’ultima edizione
della SPS Italia. Vi proponiamo uno sguardo
d’insieme su quelle più interessanti.
40
applicazioni
TRASPORTI Un router wireless per servire il rifornimento aereo di M. Moretti
59
Pagina 60
speciale
WIRELESS Wireless industriale. Soluzioni e prospettive di A. Martin
Rassegna di prodotti e applicazioni a cura di F. Gornati
Lo speciale di questo mese è dedicato ai
dispositivi di campo e alle soluzioni di
infrastruttura dotati di connettività wireless.
60
62
novità
PRODOTTI E SOLUZIONI News a cura della redazione
76
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
8
sommario
rubriche
NOTIZIARIO ANIPLA
NOTIZIARIO AIS/ISA
AZIENDE E INSERZIONISTI
68
80
82
Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano
Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI)
tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976.570
contatti
Direzione
tel. 02 49976.515
fax 02 49976.570
Comitato Scientifico Luca Ferrarini (Presidente)
Leone D’Alessandro, Italo Di Francia, Mario Gargantini, Fausto Gorla
Michele Maini, Carlo Marchisio, Regina Meloni, Alberto Rohr, Alberto Servida,
Massimiliano Veronesi, Antonio Visioli
[email protected]
www.automazionestrumentazione.it
www.automazione-plus.it
www.tech-plus.it
www.fieramilanomedia.it
www.mostreconvegno.it
Redazione
Grafica e
produzione
Cristina Turra Progetto grafico - Impaginazione
[email protected] - tel: 02 49976.515
Franco Tedeschi Coordinamento grafici
[email protected] - tel: 02 49976.569
Alberto Decari Coordinamento DTP
[email protected] - tel: 02 49976.561
Prontostampa Srl uninominale Zingonia (BG) - Stampa
Nadia Zappa Ufficio Traffico - [email protected] - tel: 02 49976.534
Pubblicità
Giuseppe De Gasperis Sales Manager
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Vinicio Giampaoli tel: 02 55181842
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Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899
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USA: Huson International Media
Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669
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GERMANY - AUSTRIA: MAP Mediaagentur • Adela Ploner
Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829
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Tel +886 4 23251784 - Fax +886 4 23252967
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Abbonamenti
Advantech Italia SpA
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Tel. 02 9544961-Fax 02 95449650
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Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Antonio Greco Direttore Responsabile
Franco Canna Responsabile del Coordinamento
[email protected] - tel: 02 49976.502
Jacopo Di Blasio
[email protected] - tel: 02 49976.505
Cristina Turra Segreteria
[email protected] - tel: 02 49976.515
Collaboratori: Andrea Cattania, Angelo Corrieri, Giuseppe De Palma, Francesco Ferrari,
Daniela Garbillo, Mario Gargantini, Franco Gornati, Gian Carlo Lanzetti, Armando Martin,
Francesco Marri, Gabriella Oldani, Michele Orioli, Piero Pardini, Antonella Pellegrini,
Bruno Vernero, Stefano Viviani
ORGANO UFFICIALE DI
[email protected] - www.anipla.it
Aldo Brandirali Presidente
Antonio Greco Amministratore Delegato
N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti:
48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a:
Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano.
Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it)
Tel. 02 252007200 - Fax 02 49976.572
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Abbonamento annuale E 49,50
Abbonamento per l’estero E 99,00
Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00
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Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003.
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EDITORIALE
primo piano
Isolarsi o collegarsi?
due facce della stessa medaglia
‘
L’11 agosto 2012 una persona con accesso privilegiato ai
computer dell’azienda statale saudita Aramco ha scatenato un attacco informatico
(con un virus chiamato Shamoon) che ha cancellato i dati su tre quarti dei PC
aziendali. I file dei documenti, fogli di calcolo, e-mail sono andati persi e sostituiti
con un’immagine di una bandiera americana. Questo atto è considerato uno
dei sabotaggi più distruttivi fino ad ora conosciuti; Shamoon si è dimostrato più
virulento di Stuxnet, il famigerato virus utilizzato per distruggere le centrifughe in un
impianto nucleare iraniano nel 2010.
Immediatamente dopo l’attacco, avvenuto in un giorno festivo, Aramco fu costretta
– per impedire la diffusione del virus – a chiudere la rete aziendale interna, a
disabilitare l’e-mail dei dipendenti e gli accessi a Internet. Il blocco proseguì per
qualche settimana con grande disagio, ma… poteva andare peggio; infatti, grazie
alla segregazione dalla rete di comunicazione interna aziendale e la rete di
automazione degli impianti, la produzione petrolifera non fu colpita e l’estrazione
negli impianti è proseguita senza troppi intoppi*.
Questo è un esempio di fatti accaduti pochi mesi fa che, insieme ad altri accaduti
principalmente in Iran e in Canada, stanno pesando sulla progettazione e la
manutenzione dei sistemi di automazione industriale, soprattutto nell’area Medio
Orientale. La consapevolezza che le reti industriali possano essere bersaglio di
attacchi informatici è in crescita costante, anche se molti utenti e operatori del
settore sono ancora persuasi che il semplice impiego di generiche contromisure,
concepite e sviluppate per le reti di ufficio, possa rappresentare una soluzione
efficace al problema della sicurezza.
Reti informatiche “a isola” sono aperte a molte falle di sicurezza, sia per incuria,
sia per dolo, sia per errore umano, e possano generare un falso senso di sicurezza,
con la rinuncia all’integrazione del sistema con sistemi gestionali, amministrativi, o
sistemi di automazione di terze parti. Una rinuncia pesante che va a neutralizzare
i vantaggi legati all’impiego delle moderne tecniche di comunicazione: dal
monitoraggio remoto dei dati di produzione alla sincronizzazione tra produzione e
logistica.
È tuttavia vero che all’incremento di connettività e all’introduzione di tecnologie
standard e “aperte” corrisponde un incremento della vulnerabilità agli stessi tipi di
rischi e attacchi che da tempo affliggono le reti più convenzionali**.
Isolarsi quindi o collegarsi? Anche se la preoccupazione ad aprire la rete aziendale
è legittima, l’innovazione del mercato passa obbligatoriamente attraverso
l’apertura delle reti informatiche. L’apertura delle reti (in modo controllato e
intelligente) è indispensabile per l’evoluzione tecnologica. È impossibile fermarsi.
Un virus può fare ammalare, ma poi si guarisce. Internet, in fondo, ha le forze di
un giovane trentenne e le risorse per creare gli anticorpi.
Regina Meloni
Polo Tecnologico
per Sistemi Avanzati
Saipem
* http://www.nytimes.com/2012/10/24/business/global/cyberattack-on-saudi-oil-firm-disquiets-us.html?pagewanted=all&_r=1&
** “Cybersecurity delle reti industriali”, L. Durante, A. Valenzano, Giornata di studio Anipla
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
11
BREAKING NEWS
primo piano
12
NOMINE
A CURA DELLA REDAZIONE
MERCATI
Ulrich Spiesshofer
nuovo CEO di ABB
L’Europa delle
macchine utensili
Il consiglio di Amministrazione di ABB ha nominato all’unanimità il
nuovo Chief Executive Officer del Gruppo. Si tratta di Ulrich Spiesshofer, attuale responsabile della divisione Discrete
Automation and Motion (DM).
Succederà in questo ruolo dal 15 settembre 2013
al dimissionario Joe Hogan, che continuerà ancora
per qualche mese a lavorare per ABB in qualità di
Senior Advisor del Consiglio di Amministrazione.
Spiesshofer si è unito al Comitato esecutivo di ABB
nel 2005 ed è stato nominato capo della divisione
DM nel 2009. Ha raddoppiato i ricavi della Divisione attraverso operazioni di crescita organica e
inorganica. Tra i fatti principali, l’integrazione di
Baldor – l’acquisizione più ampia mai effettuata
da ABB – e l’aumento dei margini guidato da una svolta nel business
della robotica così come la crescita profittevole e l’innarestabile esecuzione operativa delle attività dei motori e dei drives.
“ABB ha sviluppato un forte patrimonio di talenti: sono estremamente
lieto che il nuovo CEO provenga dall’interno del Gruppo e che porti
dei solidi risultati da record, oltre a una profonda conoscenza del
portfolio”, ha dichiarato il presidente di ABB Ubertus von Grünberg.
“Ulrich ha costituito una forza fondamentale nella definizione e attuazione della strategia di ABB e l’integrazione di Baldor si distingue
come un punto di riferimento per grandi acquisizioni di successo”.
Spieffhofer ha anche avviato altre attività di crescita in DM basate
sulla crescita organica e sulle acquisizioni che hanno aiutato la Divisione a crescere più rapidamente del mercato e ad espandere nuove
aree di business come la eMobility e gli UPS (Uninterruptible Power
Supplies), così come a bilanciare meglio il business dal punto di vista
geografico.
“Sono entusiasta di avere l’opportunità di guidare ABB e di soddisfare
le richieste dei nostri clienti lavorando sul successo di Joe”, ha dichiarato Spiesshofer. “Non vedo l’ora di continuare a lavorare con tutti
i miei colleghi del Comitato Esecutivo e tutto il team di ABB. Insieme
continueremo a guidare la crescita profittevole e l’inarrestabile esecuzione dei processi di business del Gruppo”.
Prima di entrare in ABB, Spiesshofer ha lavorato tre anni in Roland
Berger Strategy Consultants e 11 anni per i consulenti di management
di A.T. Kearney, dove ha istituito attività di consulenza di successo in
comparti industriali che comprendono i settori oil and gas, utilities,
telecomunicazioni e automobilistico, in Europa, Asia e nelle Americhe. Ulrich ha conseguito un master in Business Administration e Ingegneria, oltre a un dottorato di ricerca in Economia, entrambi presso
l’Università di Stoccarda, Germania.
Nel 2012 la produzione europea di macchine utensili è cresciuta,
secondo le stime dell’associazione europea delle macchine utensili
Cecimo, del 6% raggiungendo i 22,2 miliardi di euro. Lo ha reso
noto l’associazione durante la propria assemblea generale tenutasi
a Villasimius (Cagliari): tenendo conto degli sviluppi economici globali, si prevede una stabilizzazione della produzione del comparto in
Europa, che dovrebbe raggiungere i 22,5 miliardi di euro nel 2013.
Tale prospettiva è sostenuta dall’aumento degli ordini del 15% registrato nell’ultimo trimestre del 2012 rispetto al trimestre precedente e
da un inizio d’anno moderatamente positivo.
Le macchine utensili europee sono richieste e spedite in tutto il mondo.
Nel 2012 le esportazioni Cecimo hanno raggiunto i 18,8 miliardi di
euro, un aumento del 9% rispetto al record stabilito nel 2008. Le macchine utensili europee sono altamente competitive sui mercati globali e
contribuiscono al commercio europeo con un bilancio positivo di 10,5
miliardi di euro.
Il declino della fiducia dei mercati in Europa lascia invece il segno sul
consumo interno che, rispetto all’anno precedente, nel 2012 è sceso
del 2%. Dalla crisi del 2008-2009 il settore della macchina utensile ha
sofferto a causa della diminuzione dei crediti disponibili e del sempre
più limitato accesso alle risorse finanziarie. Le incertezze economiche hanno un impatto negativo sugli investimenti delle aziende e, allo
stesso tempo, le istituzioni finanziarie applicano criteri di prestito che
escludono dal loro portfolio le piccole e medie aziende del settore
macchine utensili, a causa della natura ciclica delle loro attività.
I consumi deludenti in Europa stanno diventando un fenomeno preoccupante per i produttori di macchine utensili europei, malgrado il
successo del settore nei mercati emergenti. L’anno scorso il rapporto
export-produzione ha raggiunto il 100%, specialmente in alcuni paesi
dell’Europa meridionale.
“Un mercato domestico lento porta inoltre alla rottura di legami vitali
tra i fornitori e i loro clienti tradizionali, sconvolgendo il ciclo innovativo: l’innovazione prospera in un forte ecosistema dove i produttori
interagiscono in maniera serrata con i clienti” ha affermato Martin
Kapp, presidente di Cecimo. “Le PME, che rappresentano una spinta
importante per le innovazioni e che dipendono in maniera pesante
dai mercati europei, ne sono particolarmente colpite”. Ripristinare la
crescita dei consumi domestici sarà dunque di fondamentale importanza per assicurare che le future innovazioni continuino a essere sviluppate in Europa.
Per questo motivo, Cecimo vede di buon occhio la forte attenzione
rivolta all’industria degli impianti di produzione da parte della Commissione Europea nell’ultima Comunicazione sulle politiche industriali.
La Commissione ha indicato le “Tecnologie manifatturiere avanzate
per una produzione pulita” tra le sei priorità che guideranno la crescita in Europa. Cecimo sostiene la mobilitazione degli strumenti di
finanziamento europeo e dei prestiti della Banca Europea per gli
investimenti per aiutare i clienti a rinnovare le proprie linee produttive
con tecnologie di ultima generazione. “Nel settore manifatturiero, il
modo più diretto per fare fronte alla concorrenza globale è facilitare
la promozione e la diffusione di nuove tecnologie produttive tra gli
utilizzatori industriali” ha dichiarato Filip Geerts, Direttore Generale
di Cecimo. “Gli importanti miglioramenti di produttività, di risorse e
di efficienza energetica offerti dal settore della macchina utensile giocano un ruolo importante per la transizione verso un’industria europea a basso livello di carbonio, competitiva a livello mondiale”.
SAFETY
Le soluzioni di B&R
promosse dal TÜV
L’intera gamma di moduli di I/O e controllori di sicurezza X20 B&R
è stata promossa dal TÜV Süd ai sensi della normativa EN50156
“Materiali d’esercizio elettrici per camere di combustione” che si
applica, in particolare, ai sistemi di protezione utilizzati nelle fornaci
e nelle centrali elettriche.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
BREAKING NEWS
primo piano
IMPRESE
Nuova sede per Beckhoff Italia
La filiale italiana di Beckhoff Automation compie
quest’anno 10 anni di attività. Per supportare al meglio
il proprio sviluppo e le relazioni con la clientela, l’azienda ha cambiato sede a giugno e si è trasferita a
Limbiate, nella provincia di Monza e della Brianza.
Beckhoff Automation Srl ha iniziato la propria attività
nel 2003 sotto la direzione di Pierluigi Olivari, con un
piccolo team di 4 persone dotate di grande entusiasmo
e voglia di fare. Oggi l’azienda dispone di uno staff di
ben 24 unità che operano, oltre che nella sede centrale
di Limbiate, anche nelle due filiali dislocate a Bologna
e Padova.
L’azienda, basata sull’innovazione e la qualità dell’offerta, è cresciuta in maniera dinamica, significativa ed
armonica, di pari passo con i servizi di supporto e assistenza pre e post vendita e adeguando costantemente
il personale.
La scelta di Limbiate (MB) è stata dettata dall’esigenza
di stare vicino ai principali centri urbani e logistici.
Questo è l’indirizzo completo della nuova sede:
Beckhoff Automation S.r.l.,
Via L. Manara, 2 - 20812 Limbiate (MB)
Telefono: 02 9945311 - Fax: 02 99682082.
EVENTI
Industrial Technology Efficiency day
si terrà a Malpensa
Sono stati ufficialmente comunicati luogo e data di Industrial Technology Efficiency
day 2013, la nuova mostra convegno che Fiera Milano Media lancia per offrire un
quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile
per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza in ambito di impiantistica e
automazione industriale. L’evento si terrà il 15 ottobre a Volandia, nelle immediate
adiacenze dell’aeroporto di Malpensa.
La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano di progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero
e di processo: top manager, direttori tecnici, progettisti, tecnici e responsabili di produzione, direttori di stabilimento, energy manager, tecnici della manutenzione, buyer,
ricercatori, tecnici e responsabili R&S, OEM, system integrator, utilizzatori finali.
Le merceologie che saranno rappresentate nella manifestazione includono: motori
elettrici, inverter, azionamenti, avviatori, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di controllo , sistemi di supervisione, software di analisi
e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, trasmissioni meccaniche , elementi di accoppiamento meccanici, sistemi
di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo.
Grande risalto avrà la parte convegnistica curata dalle riviste di Fiera Milano Media
(Automazione Oggi, Automazione e Strumentazione, Progettare, Rivista di Meccanica Oggi, Energie e Ambiente) in collaborazione con le più rilevanti associazioni
del settore e con Business International, organizzatore di convegni e congressi parte
del gruppo Fiera Milano Media.
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Alcuni amano darsi ogni tipo di lustro – noi preferiamo farlo
con i risultati del nostro lavoro. Infatti, indipendentemente
che si tratti di soluzioni per codici a barre, codici 2D o
RFID, noi siamo impegnati a fornirvi sempre la soluzione
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Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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14
BREAKING NEWS
primo piano
INTELLIGENCE
Invensys investe nelle soluzioni
per il mobile reporting
Invensys ha acquisito SmartGlance mobile reporting, un prodotto
della società statunitense Sarla Analytics.
SmartGlance è un’app industriale per il mobile reporting, che
offre un accesso sicuro e on-demand a report grafici ricchi di
informazioni, da qualsiasi fonte dati e attraverso dispositivi mobili,
permettendo al personale di prendere le decisioni opportune in
modo più rapido, da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e da
qualsiasi dispositivo.
Il prodotto era già presente nel portfolio di prodotti software
Invensys Wonderware grazie a un accordo commerciale tra le
due società. Con questa acquisizione SmartGlance diventa una
tecnologia proprietaria Invensys.
“L’acquisizione di questa tecnologia accelera la capacità
di fornire soluzioni in grado di sfruttare le potenzialità di
dispositivi mobile e dei sistemi gestiti attraverso modelli cloud e
SaaS”, spiega Rob McGreevy, vice president of platform and
applications software solutions, Invensys. “Inoltre, rafforza la nostra
posizione di leadership nelle soluzioni di reportistica industriale su
dispositivi mobile per fornire l’accesso a informazioni, analisi e KPI
attraverso il dispositivo scelto dall’utente”.
SOFTWARE
LOGISTICA
Interroll apre una filiale in Italia
Interroll, azienda che produce trasportatori, rulli, azionamenti,
controlli e soluzioni per il settore della logistica, amplia la propria lista di società estere con l’Italia. A Rho (MI), Interroll potrà
contare sulla sua propria squadra, condotta da Maurizio Catino.
La decisione dell’investimento in Italia è stata supportata dalla
convinzione che il mercato sia ormai maturo per essere assistito
direttamente dall’esperienza globale di Interroll e dal suo team di
esperti altamente qualificati. Malgrado la crisi non accennasse
ad allentare la morsa, Interroll ha intrapreso quanto necessario
per l’avvio della propria sede italiana già da tempo ed è ora
pienamente in grado di sostenere la propria numerosa clientela
autonomamente. In breve tutta la tecnologia sintetizzata dal proprio marchio garantirà al consumatore finale gli alti standard
qualitativi e l’affidabilità dei prodotti e delle soluzioni.
Interroll guarda con particolare attenzione al settore del “food
and beverage”, sia per ciò che attiene la produzione sia la distribuzione, nel quale l’Italia vanta una leadership mondiale. Infatti,
ad esempio, nel mercato orto-frutticolo europeo, l’Italia è leader
con un fatturato di 11,5 miliardi di Euro. Anche nell’e-commerce
l’Italia mostra interessanti tassi di crescita.
NOMINE
Torna a Bologna
il Benchmark Forum
Di Marino presidente del
Comitato Elettrotecnico Italiano
La seconda edizione del Benchmark Forum Italia,organizzata
da CRIT Research ed ITQ, si terrà il15 ottobre 2013 presso
il Museo del Patrimonio Industriale a Bologna.
L’edizione di quest’anno prevede la partecipazione di Bosch
Rexroth, PTC, Lenze, Rockwell e Schneider Electric. Inoltre la
PMI Veripack, aderente al NFA di CRIT Research, spiegherà
perché l’azienda ha deciso di implementare un approccio meccatronico nel proprio processo di ingegnerizzazione e perché
questo permette di consolidare la sua posizione sul mercato di
riferimento.
Il costo di partecipazione è pari a 100 € (IVA esclusa) e a partire
dal 1 luglio sarà possibile iscriversi online.
Il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano, riunitosi in sede di
Consiglio lo scorso 12 giugno, ha eletto Eugenio Di Marino
nuovo Presidente Generale.
Abruzzese, 58 anni, dopo una laurea in Ingegneria Elettrotecnica
conseguita presso il Politecnico di Torino nel 1981, Di Marino
ha ricoperto diversi incarichi manageriali nel Gruppo Enel con
specifiche competenze nella progettazione, implementazione
e gestione di impianti e reti elettriche, nella realizzazione e
gestione dei sistemi di Work
Force Management e nella
Telegestione dei gruppi di
Misura. Dal 2007 al 2013 è
stato a capo della Funzione
Tecnica Centrale Ingegneria ed
Unificazione.
È stato Consigliere di
Amministrazione di Enel
Distribuzione Spa nel periodo
2007-2009, Consigliere di
Amministrazione dell’Istituto Italiano del Marchio di Qualità (IMQ)
nel periodo 2010-2012, e componente del Management Board
del progetto di ricerca europeo Address sull’active demand.
Attualmente è responsabile, per il Gruppo Enel, della Macroarea
Nord Est della Divisione Infrastrutture e Reti.
Eugenio Di Marino è, inoltre, componente della Commissione
Superiore Tecnica del CEI, e membro dello Strategic Group 3
“Smart Grid” dell’IEC – International Electrotechnical Commission.
NOMINE
Brancaleoni presidente di
ATI Lombardia
In occasione dell’ultima assemblea, Maurizio Brancaleoni è
stato nominato nuovo Presidente di ATI, Associazione Termotecnica Italiana – Sezione Lombardia, succedendo a Luigi Bressan,
attuale Presidente dell’ATI Nazionale.
Particolarmente attivo a livello associativo dagli anni ’80, Brancaleoni è anche membro del Consiglio Direttivo ATI Nazionale e
ha partecipato a numerose iniziative convegnistiche e a gruppi di
lavoro dedicati alla promozione della termotecnica e dell’automazione nelle centrali di produzione di energia nel nostro Paese.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
BREAKING NEWS
primo piano
AZIENDE
Fanuc, automazione e robotica
insieme in Italia
Dopo la fusione a livello europeo delle divisioni Robotics, Factory Automation e Robomachines, anche Fanuc FA Italia e
Fanuc Robotics Italia si sono riunite e opereranno sotto lo stesso
tetto nel sito di Arese, nelle immediate vicinanze di Milano. Per
festeggiare questa nuova realtà, che ha tutte le carte in regola
per affrontare con maggiore vigore le sfide dei mercati, lo
scorso 18 giugno clienti, utilizzatori e stampa specializzata
hanno avuto l’opportunità di visitare la nuova sede unificata.
Il week-end precedente, invece,
era stato dedicato alle famiglie
dei dipendenti.
Oggi Fanuc FA Italia e Fanuc
Robotics Italia sono ubicate su
una superficie totale di 3.500
metri quadri, tra magazzino,
uffici amministrativi e reparto
dedicato all’assistenza tecnica.
Sono circa novanta le persone
impiegate nella nuova struttura, composta da un team di professionisti attivi nel comparto dell’automazione e in grado di
seguire da vicino gli utilizzatori italiani. In questa fusione, ci tengono a sottolineare i manager dell’azienda, non è stato perso
alcun dipendente.
Nello show room erano esposti diversi prodotti dedicati all’automazione: dai robot antropomorfi ai tripodi fino ai CNC, motori
e azionamenti.
Alla cerimonia inaugurale era presente il top management al
completo: Marco Ceribelli, managing director di Fanuc FA, Duilio Tissino managing director di Fanuc Robotics e Olaf Gehrels,
presidente di Fanuc Europe, che hanno sottolineato come questa riunificazione consentirà alla società di essere ancora più
solida e di crescere ulteriormente. La riunificazione delle competenze di Fanuc Robotics e Fanuc FA permette oggi di dare un
supporto ancora più incisivo ai propri clienti, per migliorarne i
singoli prodotti. Inoltre, la rete mondiale di assistenza garantisce
la presenza di tecnici qualificati a livello globale.
STRUMENTAZIONE
E instruments distribuisce
Additel Calibrators
E instruments group ha siglato un accordo di distribuzione con
Additel Calibrators. Una partnership strategica che completa
la gamma di calibratori da processo, dai multifunzione alla
pressione e temperatura. Con più di 25 anni di esperienza
sul mercato si conferma leader nella strumentazione di misura
ed abbina a questi prodotti il marchio Maxical garanzia di
qualità. Additel è un azienda californiana specializzata in
Calibratori di pressione. Ha recentemente presentato sul mercato mondiale due prodotti altamente innovativi : ADT 761
calibratore automatico di pressione portatile ed ADT919 una
pompa per la generazione pneumatica fino a 140 bar, unica
al mondo.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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16
BREAKING NEWS
primo piano
ELETTRONICA
UTILITIES
Conrad: nuovo sito
e nuova sede a Milano
Acoset si aggiudica
l’Energy Saving Award
Conrad ha potenziato il suo impegno sul mercato italiano con
l’apertura di una nuova sede vicino a Milano e con il lancio di
un nuovo sito web.
Conrad Italy si rivolge sia ai clienti aziendali (B2B), sia ai
consumatori finali (B2C). Il maggiore impegno dell’azienda nel
campo dei componenti B2B ha già portato a un considerevole
aumento della gamma di prodotti disponibili dai principali
costruttori attivi in settori di mercato che comprendono
connettori, componenti attivi e passivi, sensori, commutatori e
altri dispositivi elettromeccanici. Mediamente sono oltre 10.000
i nuovi prodotti aggiunti al catalogo ogni mese e i termini di
consegna variano tra le 24, 48 o 72 ore dall’ordine.
L’e-commerce in Italia sta crescendo di un notevole 33%
anno su anno. “L’Italia è un mercato di fondamentale
importanza per Conrad e in particolare per le sue attività nella
componentistica”, ha commentato Massimo Valtorta, Managing
Director di Conrad Electronic Italy. “L’impatto combinato di un
sito web dedicato con la costante e diversificata crescita della
gamma dei prodotti, unita all’apertura di una nuova sede con
la presenza di personale estremamente qualificato, permetterà a
Conrad di garantire un livello di servizio senza precedenti a tutti
i clienti esistenti e nuovi in Italia”.
Ancora un volta un’utility del mondo dell’acqua si aggiudica
l’Energy Saving Award Omron: dopo Acegas-APS, che si era
aggiudicata la scorsa edizione, Acoset ha prevalso sulle altre
due finaliste Industrie Bitossi e Alto Calore. La giornata finale,
tenutasi mercoledì 12 giugno presso la sede di Omron Electronics, ha fatto registrare la presenza di Anie, Assocarta e FederlegnoArredo, oltre alle tre aziende finaliste, a testimonianza che
l’evento si configura sempre più come momento di confronto tra i
vari attori della filiera energetica.
Il progetto premiato è relativo alla captazione e distribuzione di
acqua nell’area etnea, che presenta numerose peculiarità, prima
tra tutte la inconsueta estrema profondità di taluni pozzi (si arriva
anche a -390 m). Anche il telecontrollo, in un’area montagnosa,
ha avuto un ruolo importante nella buona riuscita del progetto.
In particolare, i dati di energy saving presi in considerazione
per l’attribuzione del premio riguardano quattro pompe con 3
motori da 90 kW ciascuna e uno da 132, che presentavano un
consumo annuo di 3,34 MWh (dati 2010). Grazie all’intervento
di efficientamento, il consumo è calato a 2,13 MWh (2012), con
un risparmio di 1,21MWh pari a oltre 200.000 euro annui. Particolarmente contenuto risulta il periodo di payback, circa 4 mesi,
grazie anche al buon know how interno all’azienda.
L’evento, quest’anno, è stato anche l’occasione per presentare
una nuova struttura denominata
Environmental
Solution Business. Basato
sui principi di sostenibilità ambientale e sociale
di Omron, questo team si
concentrerà sulle soluzioni
per il monitoraggio e la
gestione energetica. Prima
espressione di questo progetto è la nuova sezione
del sito Omron dedicata
alla Green Automation:
un nuovo spazio per le tematiche di produzione alternativa e
gestione dell’energia. All’interno notizie, soluzioni e videointerviste agli esperti di Omron ed ai clienti che negli anni hanno
dimostrato di essere energeticamente virtuosi.
UTILITIES
ServiTecno e API partner
per l’acqua
ServiTecno ha siglato un accordo di partnership con la divisione
Industrial Automation di API per la fornitura di soluzioni di
telecontrollo dedicate al settore delle acque in Italia. Le due
aziende inizieranno a breve una serie di incontri/workshop
congiunti in diverse città italiane per illustrare le loro proposte in
termini di tecnologie e prodotti.
Le soluzioni di API risolvono problematiche di comunicazione
nei principali settori dell’automazione industriale d’impianto
sia industriali che delle utility. I Radiomodem prodotti da API
Industrial Automation sfruttano diversi protocolli di comunicazione
e possono coprire brevi e medie distanze, si contraddistinguono
per l’alto grado di robustezza e affidabilità e sono utilizzabili in
un ampio spettro di applicazioni, soprattutto negli ambienti con
forti criticità.
I Radiomodem di API trovano applicazione in tutti i settori
industriali: negli impianti per la distribuzione dell’acqua potabile e
di trattamento delle acque reflue, nelle centrali per la produzione
di energia – con particolare attenzione ai sistemi che sfruttano
le energie rinnovabili come l’eolico e il solare – nel settore
petrolchimico e del gas naturale. Sono progettati anche per
la trasmissione attraverso il suolo e l’acqua, per la gestione e
controllo delle reti di utility, per le rilevazioni ambientali e di
telemetria, nell’ambito dei processi industriali, dei trasporti e delle
applicazioni militari.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
MISURE
Topcon Europe Positioning
distribuisce CAM2
Topcon Europe Positioning distribuirà il Cam2 Laser Scanner
Focus3D e il software in Europa, Medio Oriente e Africa.
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18
CLOUD
primo piano
INTERNET OF THINGS E CLOUD AUTOMATION, COME CAMBIA L’AUTOMAZIONE
Il ruolo della Nuvola
per l’automazione di domani
Internet of Things (IoT) e Cloud Automation sono candidate a diventare le
tecnologie trainanti delle prossime trasformazioni industriali. Ad esse sono
legati nuovi standard di efficienza e produttività, i cui benefici saranno
particolarmente evidenti nei prossimi anni. Se ne è parlato in una tavola
rotonda nell’ultima edizione di SPS IPC Drives Italia.
Armando Martin
Un momento della tavola rotonda
alla scorsa SPS
A FIL DI RETE
La registrazione integrale della
tavola rotonda è disponibile in
rete all’indirizzo
http://new.livestream.com/triwu2/
internetofthings
Uno degli appuntamenti più seguiti all’SPS Italia
2013 è stata la tavola rotonda “Internet of Things
e Tecnologie Wireless / Cloud Computing e Automazione”. I punti di vista dei rappresentanti del
mondo della ricerca (Politecnico di Milano, Università di Genova, Consorzio CAN in Automation, Università di Bergamo), dei fornitori di automazione (Steute, Rittal, Balluff, Wiicom),
dei costruttori di macchine
(Fameccanica
Data, Ima) e degli EndUser (Ferrero, Merck
Sharp & Dome) hanno tratteggiato un quadro dinamico e ricco di
spunti.
Gli scenari
Secondo Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano
il connubio tra Internet of
Things e Wireless applicato alla produzione industriale rappresenta una riduzione significativa di costi, sia
in termini di manutenzione,
sia sulla possibilità di modificare rapidamente i layout
di per adattarsi alle esigenze
del cliente. Dotare di connettività wireless i sistemi industriali significa di poter gestire e controllare anche sistemi mobili all’interno del processo, come ad esempio le attività legate alla logistica e
all’approvvigionamento del-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
le linee di produzione.
In termini complementari all’IoT, la Cloud Automation – ha osservato Micaela Caserza Magro
dell’Università di Genova – declina le potenzialità del Cloud Computing (erogazione di servizi
IT attraverso il Web) nelle applicazioni industriali. Alla base dei sistemi Cloud si trovano il
datacenter, l’infrastuttura di comunicazione e la
virtualizzazione degli oggetti reali. Quest’ultima
si traduce nella creazione di componenti software
in cui le informazioni utili di un oggetto reale
cambiano a seconda della applicazione.
Sul versante dei fornitori di soluzioni, Alessio
Nava di Rittal ha espresso una visione olistica
sui cambiamenti in atto nell’industria. L’integrazione dell’Information Technology su oggetti,
materiali, apparecchiature e ambienti (sistemi
Interventi e relatori
“Nuove frontiere dell’automazione industriale: tecnologie per il Cloud e per l’IoT” Giambattista Gruosso
- Politecnico di Milano
“The business field ‘wireless’ is introduced the sWave® technology” Andreas Schenk - Steute Italia
“An empirical model for the evaluation of benefits of RFID implementation in tool management” Emanuele Dovere, Sergio Paganelli, Stefano Ierace - Balluff Automation, Università di Bergamo
“The improved CAN data link layer protocol and its impact on higher-layer protocols such as CANopen”
Oskar Kaplun - Can in Automation
“Industry 4.0 - Next level for Industry” Alessio Nava - Rittal
“Tecnologie WIFI e Cloud: modi d’uso dell’IOT per l’automazione industriale” Paolo Landolfo - Wiicom
“Profinet verso la cloud automation” Micaela Caserza Magro - Università di Genova - Dipartimento DITE
OEM e End-user intervenuti
Oronzo Lucia - Fameccanica Data
Eugenio Alessandria - Ferrero
Pierantonio Ragazzini - I.M.A.
Maurizio Mangiarotti - Mmd It - Merck Sharp & Dohme
CLOUD
primo piano
con un basso impatto sul territorio,
le reti sWave sono idonee all’IoT
in quanto permettono la coesistenza
di più reti e sensori nella stessa area,
assicurando la trasmissione di segnali
bidirezionali e con feedback di lettura.
Le aspettative di End-User
e OEM
Cosa ne pensano di queste innovazioni
OEM ed End-User, considerato che
saranno loro a beneficiarne nei prossimi anni? Per i costruttori di macchine
cyber-fisici) fornisce un’elevata rilevazione
automatiche di grandi dimensioni, come Famecspazio-tempo dello stato interno di apparecchi e
canica Data, l’interesse principale – ha puntualizmateriali, oltre alle condizioni esterne dell’amzato Oronzo Lucia – è rivolto alle tecnologie utili
biente reale. In questo quadro l’Internet of Things
a ottimizzare il funzionamento delle macchine e a
permette il collegamento univoco di oggetti fisici
predisporre l’integrazione dei dati produttivi a più
identificabili tramite rappresentazione virtuale di
alto livello. In quest’ottica il field wireless appliuna struttura simile ad Internet.
cato alle macchine e le potenzialità della Cloud
Automation sono molto inteIl ruolo del wireless nell’IoT
ressanti.
Uno dei fattori chiave che accoInteresse condiviso anche
Internet of Things
muna i fornitori di soluzioni è il
da Pierantonio Ragazzini di
L’Internet delle cose è un paradigma tecnoloruolo del wireless. La tecnologia
IMA, azienda costruttrice
gico in cui la comunicazione è estesa all’inteRFid proposta da Balluff Autodi macchine di confezionarazione tra uomini, dispositivi e sottosistemi.
mation e Università di Bergamo
mento, per il quale Internet
L’IoT è un insieme di tecnologie digitali che
in chiave IoT diventa uno strudelle cose e Cloud Automaspaziano dai tag RFId alle reti di sensori,
mento di gestione ottimizzata
tion possono risultare uno
dalle superfici touch alla realtà aumentata, dai
degli asset. Si tratta in sostanza
strumento molto efficace per
sistemi logistici integrati ai sistemi di costrudi cambiare approccio culturale,
le attività di manutenzione
zione di edifici, infrastrutture e intere città in
applicando i sistemi RFid alle
con dispositivi mobili, diachiave di sostenibilità e risparmio energetico.
macchine di produzione in modo
gnostica preventiva e analisi
intelligente e pervasivo, connetdei dati. A patto di persetendoli a supervisori e a database
guire una standardizzazione
aziendali. Lo scopo è quello di
delle tecnologarantire la corretta esecuzione dei cicli di produgie applicate e di sviluppare comzione programmati, così da aumentare la capacità
petenze aziendali adeguate.
Cloud Automation
di identificazione dei sistemi e di ridurre conteCloud Automation e Industry 4.0
La Cloud Automation è un approccio di
stualmente sprechi e fermi macchina.
rappresentano per Maurizio Mangestione dei dati basato su architetture web,
In modo più trasversale Paolo Landolfo di Wiigiarotti di Merck Sharp & Dohme
reti aziendali e virtualizzazione degli oggetti.
com ha sottolineato la facilità e la potenza con
importanti innovazioni anche
L’approccio Cloud non prevede l’uso di sofcui la tecnologia WiFi può abilitare sistemi, macper il settore farmaceutico. Sarà
tware specifico su macchine locali, mentre si
chine e prodotti nella rete Internet e la loro internecessario però mediare le opporaffida ad applicazioni sul lato server. I benefici
connessione. Il WiFi del resto è supportato da
tunità di integrazione tra processo
di un sistema Cloud (maggiore agilità, disponiinfrastrutture standard e compatibili con tecnoloproduttivo e infrastruttura IT con
bilità di operazioni rapide e riduzione dei costi
gie antecedenti. Inoltre permette di far transitare
le esigenze di sicurezza nella
hardware) sussistono a patto che l’architettura
i dati su infrastrutture che parlano gli stessi lingestione e nell’accesso ai dati.
di rete e il sistema di protezione siano adeguaguaggi del Web. Questi aspetti rendono la tecnoNel settore alimentare, l’aspettatamente progettati.
logia WiFi naturalmente predisposta all’impiego
tiva messa in evidenza dal gruppo
in ambito industriale.
Ferrero sta nel cogliere, secondo
Ma è possibile pensare alla connettività wireless
Eugenio Alessandria, le opportuanche come opportunità di efficienza e risparmio
nità delle tecnologie SOA (Serenergetico sul campo. La tecnologia sWave di
vice-Oriented Architecture) utilizzate nei sistemi
Steute permette infatti a sensori e interruttori di
Cloud per raggiungere una maggiore interoperaoperare in modalità energy harvesting. Senza
bilità a livello software, specialmente nei sistemi
l’ausilio di cavi di alimentazione e di segnale e
più complessi.
Q
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
19
MERCATI
primo piano
20
CRESCITA A DUE CIFRE E NUOVI SVILUPPI PER LA AUSTRIACA KEBA
Le prospettive di Keba
Dalle sponde del Danubio ai mercati asiatici
I risultati più significativi nell’automazione industriale e nella
Banking Automation; con soluzioni orientate a semplificare le
operazioni e aumentare l’efficienza dei robot e delle macchine
in genere. Nel futuro sempre più spazio al settore energetico.
Mario Gargantini
‘
Il focus sui settori
ci consente di
intercettare le
esigenze dei
rispettivi mercati e
di rispondere con
soluzioni ottimali
Gerrthard
Luftensteiner,
Ceo di Keba
Nell’anno finanziario 2012-2013 il Gruppo Keba
ha generato un fatturato di 150 milioni di euro,
con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Lo ha comunicato nella consueta conferenza stampa presso la sede di Linz il Ceo dell’azienda austriaca Gerrthard Luftensteiner, segnalando la buona posizione conquistata nel settore
Industrial Automation e l’incremento di quote di
mercato nella Banking Automation. L’analisi di
questi due ambiti rivela ancor meglio lo stato di
salute dell’azienda e la sua capacità di intercettare
le esigenze dei rispettivi mercati e di rispondere
con soluzioni ottimali.
Nell’Industrial Automation è significativa
l’acquisizione come clienti di importanti OEM
nell’ingegneria meccanica e nella robotica; in
particolare, le soluzioni Keba sono richieste nei
casi di applicazioni robotiche altamente dinamiche o di algoritmi di controllo complessi nell’ingegneria meccanica; ma anche nelle macchine
per il packaging, per lo stampaggio a iniezione e
nei sistemi di controllo con terminali mobili (sono
circa 22.000 gli apparecchi forniti annualmente).
Il settore Banking Automation ha visto crescere
considerevolmente il market share di Keba in
Germania e Austria grazie soprattutto agli sportelli automatici (ATM), moderni e funzionali, per
i quali il mercato riconosce i prodotti Keba come
un benchmark della qualità.
L’Asia e l’energia
Anche gli altri dati illustrati da Luftensteiner sono
di tutto rispetto: a partire dall’export, che si è
mantenuto sull’80%, di cui il 64% verso l’Europa
e il 16% nel resto del mondo. Significativo l’aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo,
passati da 21,3 a 24,3 milioni di euro; come pure
il costante incremento di dipendenti: erano 760
nel 2011, poi 790 nel 2012 e ora sono 810, distribuiti tra la sede centrale austriaca e le filiali in
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Un impianto di produzione Keba a Linz
Germania, Romania, Turchia, Italia, Repubblica
Ceca, Usa, Taiwan, Giappone e Cina, e le ultime
due arrivate Olanda e Corea del Sud.
L’accenno all’Olanda richiama subito uno dei
passi importanti dell’anno appena passato: l’acquisizione della società Delem, specializzata
nell’automazione degli impianti di produzione di
lamine metalliche e con una rilevante presenza
sui mercati asiatici.
Sempre per stare agli esempi locali, vale la pena
citare la situazione cinese, dove le quotazioni di
Keba, già elevate, sono state confermate ad una
recente importante fiera dell’ingegneria meccanica dove 24 espositori mostravano 43 macchine
dotate di sistemi di controllo Keba.
E nuovi sviluppi si preparano per l’immediato
futuro, sia nel campo dei controlli “all-in-one”
sia in quello dei terminali; tutto con l’obiettivo di
semplificare le operazioni e di aumentare l’efficienza dei robot e delle macchine in genere.
L’area più interessata alle novità sarà quella
dell’energy automation, settore dove Keba è
presente attivamente da un quinquennio. In particolare nei sistemi di e-mobility, dove l’azienda
di Linz ha fornito già 3.300 stazioni di ricarica
ormai operanti in diversi Paesi europei e in Usa.
Infine, sempre in campo energetico, tecnici ed
esperti Keba stanno studiando nuove soluzioni
per il risparmio e l’efficienza energetica e per
l’ottimizzazione dei controlli; sperimentando
sistemi alternativi di riscaldamento con le biomasse (pellet, cippato e legno log) e con le pompe
di calore.
Q
22
CONTROLLO
primo piano
DALLE ORIGINI DEI PC INDUSTRIALI ALL’INTERNET OF THINGS
Advantech, trent’anni
di informatica e automazione
Nata come system integrator, oggi Advantech è uno dei marchi di
riferimento dell’informatica industriale. Dopo aver contribuito agli
sviluppi di PC industriali, dispositivi di controllo e di interfacciamento
uomo-macchina, oggi l’azienda è sempre più concentrata sullo
sviluppo di soluzioni hardware e software per l’Internet delle cose.
Franco Canna
Fondata nel 1983 a Taiwan, Advantech è uno di
quei marchi che, nel corso degli anni, hanno maggiormente contribuito allo sviluppo dell’informatica industriale, soprattutto per quanto riguarda
l’interfacciamento uomo macchina, grazie
anche alla stretta partnership instaurata con
Intel nell’ambito della Embedded Communications Alliance (oggi Intelligent Systems Partner
Alliance).
Nell’anno del trentennale, la società ha organizzato una serie di eventi in tutto il mondo per sottolineare i valori e concetti fondamentali che hanno
guidato la crescita dell’azienda. “Abbiamo deciso
di lanciare un programma di attività su scala mondiale, dal titolo ‘Cycling with Advantech @ 30’,
che prevede una serie di eventi ciclistici destinati
a mettere in risalto il nostro patrimonio e i nostri
valori, ha dichiarato K.C. Liu, Presidente e CEO
di Advantech.
In Italia l’evento “Cycling with Advantech @ 30”
si è tenuto a fine giugno a Iseo, in provincia di
Brescia, e ha registrato la partecipazione dei principali clienti e partner della Casa taiwanese, tra
cui Intel.
Tra storia e futuro
Nata come system integrator ad opera di tre soci,
nel corso degli anni Advantech è cresciuta e si è
trasformata in uno dei più importanti produttori di
soluzioni informatiche per l’industria.
Come ha ricordato Marco Zampolli, Product Sales
Manager, Advantech Europe, secondo uno studio
di IMS Research pubblicato a inizio 2013, oggi
Advantech può vantare il primato mondiale tra
i produttori di PC Industriali, con una quota di
mercato pari al 26% su una “torta” che, nel 2011,
valeva complessivamente 2,5 miliardi di dollari.
Ma oggi Advantech è attiva sul mercato con un
portafoglio di prodotti e soluzioni complete che
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
spaziano dagli I/O remoti della famiglia Adam
(ora anche wireless) e dagli altri dispositivi di
campo ai Panel PC (oggi widescreen multitouch)
e ai PC embedded della famiglia UNO, fino
alle soluzioni software per la visualizzazione e la
supervisione.
L’espansione internazionale ha visto l’approdo
della società, oltre che negli Stati Uniti, in
Europa, dove oggi è presente con sedi in Germania, Francia, Italia, Olanda, Inghilterra e Polonia.
Complessivamente la società opera in 21 Paesi e
impiega oltre 5.300 dipendenti.
I primi trent’anni di Advantech li racconta efficacemente K.C. Liu: “Il primo decennio di
Advantech è stato come quello di tutte le altre
aziende: la speranza era semplicemente sopravvivere in un ambiente ostico. Entrati nel secondo
decennio, però, abbiamo saldato le nostre radici
e abbiamo iniziato ad espandere le nostre sedi
mondiali. Quindi, nell’approcciare la terza
decade, Advantech ha iniziato a vedere i risultati e a condividerli con centri educativi ed artistici, istituzioni benefiche e altre organizzazioni
assistenziali, allo scopo di offrire un contributo
attivo al progresso della società. Ora, guardando
al futuro, Advantech aspira a trasmettere questo
patrimonio e spirito imprenditoriale altruistico”.
In coerenza con queste parole, la corporate identity adottata nel 2010 è “Enabling an intelligent planet”. La Casa taiwanese, che negli anni
Ottanta e Novanta è stata pioniere nel mondo dei
PC e negli anni Duemila ha saputo indirizzare il
mercato dell’embedded e delle soluzioni webenabled, in questi anni, e per il prossimo futuro,
si propone come punto di riferimento per le tecnologie che abiliteranno la cosiddetta Internet
of Things: componenti e sistemi intelligenti in
grado di comunicare con altre macchine senza la
Q
mediazione umana.
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ambienti industriali, M0-XP è la soluzione
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24
AEROSPAZIALE
primo piano
A ROMA SI È SVOLTO L’NI AEROSPACE & DEFENCE FORUM 2013
La strumentazione che ispira
l’innovazione
Il Forum Aerospace & Defence 2013 di National Instruments è stato
l’occasione per disporre di un punto di vista privilegiato su molti nuovi
progetti e recenti applicazioni nell’ambito dei settori aerospaziale e difesa.
Il denominatore comune, dall’Europa agli USA, è l’utilizzo delle tecnologie
NI PXI e LabView.
Sistemi PXI/LabView sono utilizzati per i test
dell’innovativo Alenia Aermacchi M 346
Jacopo Di Blasio
I vettori spaziali e la capsula
recuperabile dell’americana SpaceX
utilizzano tecnologia NI PXI/
LabView nei sistemi di controllo
A FIL DI RETE
http://italy.ni.com/aerospace-defense-forum
Quest’anno si è tenuto a Roma la sesta edizione
del Forum organizzato da National Instruments
(NI) e dedicato ai settori dell’aerospaziale e della
difesa, che da sempre rappresentano i campi in
cui vengono sviluppate e applicate alcune delle
tecnologie più evolute e innovative, costituendo
quindi una palestra impegnativa in cui sviluppare
gli strumenti di test, misura e di collaudo.
NI, che è il produttore di molti dei sistemi di strumentazione modulare e del software di sviluppo
per le applicazioni di controllo e misura per i settori aerospaziale e difesa, è nella posizione ideale
per fornire una panoramica sullo stato dell’arte in
questi settori industriali di punta.
I contenuti
NI Aerospace & Defence Forum 2013 si è aperto
con l’intervento del gen. Pietro Finocchio, di
AFCEA, che ha spiegato come negli scenari
attuali della difesa, caratterizzati da minacce
difficili da identificare, la superiorità nel gestire
le informazioni sia da considerare più strategica di quella negli armamenti. Dal Forum è
emerso come gli strumenti di test e di sviluppo,
come quelli proposti NI, siano fondamentali per
implementare nuove tecnologie, permettendo di
ovviare al fatto che, in passato, erano necessari
dai 5 ai 15 anni per produrre un nuovo sistema.
Uno strumento che permette di velocizzare lo
sviluppo è LabView, un software per la progettazione di sistemi che utilizza un’interfaccia
grafica, basata su icone, oggetti e collegamenti.
LabView permette di semplificare lo sviluppo
di sistemi complessi, fornendo le interfacce e
i moduli software che permettono la configurazione e l’utilizzo della strumentazione e mettendo
a disposizione funzioni di programmazione avanzate, costituendo in pratica un ambiente di svi-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
luppo che permette di programmare attraverso
oggetti grafici, senza utilizzare necessariamente
la programmazione testuale. Nel campo dell’automazione, LabView, con la strumentazione
modulare PXI, permette di sviluppare e realizzare applicazioni complete di controllo e misura,
con l’utilizzo di interfacce utente estremamente
versatili, ma semplici da utilizzare.
Nel corso dell’NI Forum, Marco Lisi, della Commissione Europea, ha sottolineato l’importanza
di tre parole d’ordine per uscire dalla crisi: creatività, innovazione e spirito di servizio. Ignacio
Montel, European Defence Agency, ha identificato delle tecnologie critiche su cui industrie e
centri di ricerca europei dovranno concentrare
il loro impegno, queste comprendono i sensori
passivi, quelli adattativi e i network di sensori.
Ma Montel ha anche sottolineato come in futuro
avranno importanza crescente le tecnologie dei
radar cognitivi, capaci di gestire in maniera intelligente i canali su cui trasmettere e ricevere, e dei
sistemi in grado di operare nelle frequenze dei
TeraHertz, che permetteranno applicazioni di un
genere completamente nuovo e diverso rispetto ai
sistemi a microonde.
Franco Bernelli Zazzera, del Politecnico di
Milano, ha illustrato il progetto Pegasus, pensato per fare sistema tra università e industria, a
livello italiano ed europeo, valorizzando le competenze che esistono nel settore aerospaziale.
Da questo punto di vista, il Forum Aerospace &
Defence di NI si è dimostrato doppiamente utile,
in primo luogo perché ha permesso di approfondire problemi e soluzioni nell’ambito di settori
che hanno, nonostante l’attuale crisi economica,
un peso ancora rilevante nell’economia del nostro
Paese, dove l’alto costo della manodopera, tipico
delle nazioni industrializzate, richiede produzioni
AEROSPAZIALE
primo piano
ad alto valore aggiunto.
In secondo luogo, i settori aerospaziale e difesa
costituiscono un importante traino per lo sviluppo
di tecnologie innovative, le cui ricadute industriali
sono strategiche soprattutto per un Paese a forte
vocazione manifatturiera come il nostro.
Applicazioni evolute
La mostra congresso di NI a Roma ha permesso di
conoscere realizzazioni e progetti estremamente
evoluti, del settore aerospaziale e della difesa, che
si sono avvalsi della tecnologia di NI. A titolo di
esempio, è possibile citare due realizzazioni di
punta e due esempi di assoluta eccellenza di prodotti dell’industria aerospaziale, uno italiano e
uno statunitense, che hanno beneficiato della tecnologia software e della strumentazione modulare
di NI.
Il primo di questi è l’Alenia Aermacchi M 346,
un velivolo di ultima generazione per l’addestramento avanzato, particolarmente evoluto dal punto
di vista dell’avionica e dell’aerodinamica, caratterizzato dall’avere un sistema di guida e controllo
completamente fly by wire. In altre parole questo
veicolo ha dei comandi completamente elettronici
e il controllo delle superfici aerodinamiche, che
permettono il pilotaggio dell’aereo, è effettuato
attraverso attuatori elettrici; anche il controllo dei
due motori dell’aereo è completamente digitale e
l’avionica di bordo è modulare e riconfigurabile
da parte dell’utilizzatore.
Le caratteristiche estremamente innovative di
questo velivolo sono dimostrate dal successo
commerciale ottenuto anche all’estero con utilizzatori particolarmente esigenti, come per esempio
le aeronautiche di Singapore e Israele.
Grazie all’elettronica evoluta di cui dispone,
l’Alenia Aermacchi M 346 ha la possibilità di
simulare il comportamento in volo degli aerei da
caccia di ultima generazione. La messa a punto di
sistemi di controllo così sofisticati ha richiesto ad
Alenia Aermacchi e alle aziende che collaborano
con questo costruttore, come Teseo Clemessy
Italy che si è occupata dei test con PXI/LabView,
un notevole sforzo per realizzare dei sistemi che
consentissero il collaudo e la verifica della risposta degli azionamenti. Attraverso l’utilizzo di
LabView e della strumentazione modulare PXI
di NI è stato possibile rispondere alla necessità di
sviluppare un’attrezzatura che, in modo automatico, eseguisse tutti i test richiesti, sostituendo in
modo completo ed efficace tutti i sistemi ad hoc
che erano stati realizzati in forma di attrezzature
allo stato sperimentale, nel periodo di tempo in
cui Alenia Aermacchi stava procedendo allo sviluppo dei primi due prototipi del velivolo.
Con LabView e la strumentazione modulare PXI
di NI è stato possibile effettuare tutte le diverse
tipologie di prova necessarie per le operazioni
di assemblaggio finale e per quelle operazioni di
test e di misura che è necessario siano eseguite
anche da parte dell’utilizzatore finale del velivolo.
Infatti, i sistemi di strumentazione PXI controllati
attraverso LabView saranno utilizzati ben oltre
la fase di studio e di test del velivolo e saranno
impiegati anche per effettuare i diversi tipi di test
e le procedure di diagnosi svolte dagli utilizzatori
finali del velivolo, che potranno così contare su
dispositivi assolutamente standard e supportati
da NI.
Un secondo esempio delle capacità di LabView
e delle possibilità della strumentazione modulare
PXI è fornita dall’azienda americana SpaceX, che
ha utilizzato queste tecnologie non solo per i test,
ma anche per realizzare i sistemi di controllo di
Best Application in Aerospace
and Defense 2013
Nel corso del Forum Aerospace & Defence 2013, come nelle precedenti
edizioni, sono stati consegnati i premi “Best Application in Aerospace and
Defense”, un riconoscimento che National Instruments assegna alle applicazioni e ai progetti più innovativi basati sui suoi software e hardware.
I vincitori di quest’anno sono: O. Desenfans, di M3 Systems, con l’applicazione “Developing an open Multiconstellation GNSS receiver for
education”; S. Costanzo, F. Spadafora, G. Di Massa dell’Università della
Calabria con l’applicazione “Software defined radar using the NI USRP
2920 platform”.
Al termine del Forum tenutosi a Roma si è svolta la cerimonia di premia- La consegna delle targhe del
zione, introdotta da Matteo Bambini, Marketing Manager Italy & Spain di premio Best Application in
NI, che si è conclusa quando Fabrizio Nova, vice presidente di Fiera Milano Aerospace and Defense 2013
Media (partner di National Instruments per il Forum), ha consegnato le
targhe ai vincitori del premio.
una famiglia di vettori e veicoli spaziali tra i più
moderni al mondo, il piccolo Falcon 1, l’imponente Falcon 9 e la capsula spaziale recuperabile
Dragon. SpaceX, nel giro di pochi anni, ha sviluppato, sottoposto a test e rese operative un insieme
di tecnologie che le hanno permesso di condurre
con successo una missione di rifornimento per
la Stazione Spaziale Internazionale e che, molto
presto, potrebbero rendere possibili i primi vettori spaziali completamente recuperabili, il primo
vero passo in avanti dopo il ritiro dello Space
Shuttle. Una parte del merito di queste notevoli
imprese è certamente attribuibile a LabView, che
è utilizzato da SpaceX, oltre che per il comando
e la supervisione dei suoi veicoli spaziali, anche
per realizzare il sistema di controllo della base di
Q
lancio.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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26
PROCESSO
primo piano
EMERSON PROCESS MANAGEMENT HA AMPLIATO LE STRUTTURE A SUPPORTO DEI SERVIZI IN EUROPA
Emerson punta su servizi e formazione
Negli ultimi dodici mesi, Emerson Process Management ha ampliato le strutture europee
dedicate ai servizi e alla formazione, con sei nuovi centri di supporto e tre nuove strutture
di formazione. L’azienda, che ha anche aggiornato diverse strutture già esistenti, propone
un’ampia gamma di servizi destinati agli utilizzatori
dei suoi prodotti nell’ambito dell’industria di processo.
Jacopo Di Blasio
Diagnosi e manutenzione delle
valvole sono tra i servizi proposti
da Emerson in Europa e in Italia
A FIL DI RETE
www.emersonprocess.com
Emerson Process Management, un riferimento
per quanto riguarda il controllo e la strumentazione di processo, ha recentemente reso noto di
aver ampliato le sue strutture di supporto all’offerta di servizi e di formazione a livello europeo.
In questa iniziativa più ampia si può quindi inquadrare anche il potenziamento dei servizi proposti
da Emerson Process Management in Italia, dove
l’azienda aveva di recente divulgato i dettagli del
suo nuovo servizio di cura dell’intero ciclo vita
delle valvole, che l’azienda ha basato su strutture
create ad hoc nel nostro paese e su strutture preesistenti ma estesamente rinnovate.
A livello complessivo, in Europa, questa attività
di espansione nel settore dei servizi si traduce
nell’apertura di sei nuovi centri servizi e tre nuovi
centri di formazione negli ultimi 12 mesi. Come
in Italia, anche in ambito europeo l’iniziativa di
Emerson ha previsto anche l’estensione e l’aggiornamento di centri preesistenti.
Erik Lapre, Vice Presidente Service Europe di
Emerson Process Management, ha chiarito alcuni
dettagli che fanno capire meglio come si articola
l’iniziativa: “L’aspetto critico nel supportare i
nostri clienti è dato dalla possibilità di offrire
training localmente, e con la presenza di apparecchiature avanzate quali i simulatori. Le strutture
nuove e quelle ristrutturate sono parte di un’iniziativa globale volta ad aumentare le capacità di
supporto di Emerson”.
I nuovi centri creati da Emerson hanno lo scopo
di fornire un’ampia possibilità di scelta che spazia dai servizi essenziali e arriva a proporre i programmi “total care”, anche per esigenze specifiche. In ogni caso i corsi organizzati da Emerson,
per massimizzare l’efficacia della formazione, si
basano su attività effettuate localmente e rapidamente. In particolare, le strutture di formazione
hanno lo scopo di fornire competenze specifiche
per rendere gli operatori più efficaci nelle attività
di manutenzione e per fare in modo che la sosti-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Per l’industria di processo Emerson propone diversi servizi,
compresi i corsi per gli operatori
tuzione del personale esperto, che nell’industria
di processo è diventata una problematica pressante, sia meno complicata possibile.
Infatti, il problema di come reperire le competenze necessarie a mantenere operativi gli
impianti di processo è comune in diversi contesti:
nelle economie meno sviluppate esiste un problema di carenza di strutture, mentre nei paesi più
industrializzati spesso, per motivi demografici,
è molto difficile rimpiazzare il personale, che si
ritira per andare in pensione, con giovani formati
adeguatamente.
Nei nuovi centri servizi creati da Emerson, l’azienda si propone per risolvere questo tipo di
questione con un’attività di training incentrata su
un programma realizzato da operatori esperti e
certificati. Questi centri sono stati aggiornati con
nuove apparecchiature e ora, con l’introduzione
di corsi totalmente nuovi, possono offrire una più
vasta proposta formativa.
Ma l’offerta di Emerson va oltre la formazione
e comprende servizi che includono attività in
campo e diagnostica, gestione parti di ricambio, manutenzione, riparazione valvole e supporto logistico. Oltre che in Italia, i nuovi centri
servizi in grado di effettuare tutte queste attività
sono stati aperti in Germania, Olanda, Spagna,
Ungheria e Kazakistan.
Nell’ambito di questo impegno nell’ampliamento
dei servizi che è in grado di fornire, Emerson
PROCESSO
primo piano
Process Management ha anche creato una nuova organizzazione, denominata Flow Lifecycle Care, che consiste in
una struttura espressamente pensata per fornire supporto
nell’ambito delle misure di portata, per gli utilizzatori
dell’intera gamma di prodotti Emerson che sono in grado di
fare misure di questo tipo.
Anche per quanto riguarda la fornitura di servizi di progettazione, Emerson Process Management ha accelerato i
piani di ampliamento del personale responsabile di questa
attività e nel 2012 le persone con compiti di progettazione
hanno raggiunto le 4.600 unità. Basandosi sui dati di mercato che ha potuto rilevare fino ad oggi, Emerson prevede
che la richiesta delle competenze che è in grado di offrire sia
destinata ad aumentare in diversi settori, che comprendono:
controllo di processo, sistemi strumentati di sicurezza, componenti elettrici e strumentazione, reti, wireless e la gestione
delle operazioni.
Sistema Europa
Senza trascurare la sua forte base industriale e produttiva, Emerson Process Management ha fatto forti investimenti in base alla consapevolezza che i servizi di supporto
stanno acquisendo sempre maggiore importanza, soprattutto nell’ambito di una strategia di gestione e di ottimizzazione che comprende tutto il ciclo vita degli impianti e
delle attrezzature. Per rendersi conto dell’estensione dell’offerta di Emerson di servizi mirati all’industria di processo e,
soprattutto, per rendersi conto delle competenze disponibili
nelle realtà più vicine all’Italia, è utile esaminare cosa possono offrire i diversi centri europei.
Per gli utilizzatori di valvole è possibile accedere al centro
di formazione Europeo di Cernay, in Francia, una struttura
nuova che è stata dotata di un Flow Laboratory e che mette a
disposizione una vasta gamma di strumenti e di corsi. Il centro di Cernay, che è disponibile anche per utilizzatori provenienti da altre nazioni, è in grado di supportare le industrie
di processo offrendo programmi che prevedono di minimizzare le fermate non previste, di ridurre i costi di manutenzione e di ottimizzare la resa degli impianti.
Il Centro di Eccellenza Europeo di Emerson per le misure
di portata a Ede, in Olanda, è in grado di supportare le altre
sedi, effettua le attività di formazione, mette a disposizione
le apparecchiature e ha esteso i suoi programmi di formazione.
Per effettuare il supporto della gamma di prodotti Syncade
Suite, software MES per la gestione delle operazioni,
Emerson ha potenziato il Syncade Syncade Training Programmes di Herlev, in Danimarca. Il centro Danese è stato
utilizzato per formare gli operatori su come incrementare
le prestazioni operative, ridurre i costi di ingegneria, test e
manutenzione e supportare pratiche di produzione sostenibili riducendo gli scarti ed eliminando la carta.
Per realizzare un maggiore supporto alle attività nel Mare
del Nord e all’industria dell’Oil & Gas, Emerson ha potenziato il centro di supporto di Aberdeen, in Gran Bretagna,
che include servizi post vendita, formazione e funzioni di
ingegneria di progetto.
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Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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28
PROCESS AUTOMATION
primo piano
SEMPLICITÀ, COMPETENZA ED EFFICIENZA: LA PROPOSTA DI FESTO PER L’AUTOMAZIONE DI PROCESSO
I vantaggi della pneumatica
per l’automazione di processo
Negli ultimi anni, Festo ha esteso la propria proposta anche al mondo
dell’automazione di processo, con una proposta forte basata su soluzioni
standardizzate solide, testate ed efficienti. L’approccio orientato alla soluzione e
l’attenzione alla creazione di valore in tutte le fasi del ciclo di vita dell’impianto di
processo stanno decretando il successo delle applicazioni in settori come il trattamento
delle acque e gli impianti chimici.
Franco Canna
‘
La nostra
proposta punta
a massimizzare
efficienza di
macchine,
sistemi, persone e
organizzazioni
Ekhard Roos,
responsabile
Process
Automation
di Festo
Festo è una delle più importanti aziende familiari del settore dell’automazione. Il suo fatturato,
che nel 2012 ha toccato i 2,24 miliardi di euro, si
basa sul lavoro di 16.200 dipendenti. L’azienda
è conosciuta per la sua forte propensione all’innovazione e l’attenzione al capitale umano. Basti
pensare che il 7% del fatturato viene ogni anno
investito in ricerca e sviluppo e che un altro 1,5%
è destinato ad attività di education & training.
La fama di Festo nel mondo dell’automazione è
storicamente legata alle sue soluzioni pneumatiche che hanno trovato applicazione in quasi tutti i
settori del manifatturiero e non solo: automotive,
food & beverage, elettronica, pannelli solari, per
citarne alcuni.
Negli ultimi anni, la Casa tedesca ha deciso di
estendere la propria proposta anche al mondo
dell’automazione di processo, spostando il focus
dalla macchina all’impianto nel suo complesso,
con una proposta basata sui medesimi punti di
forza che ne hanno decretato il successo attuale:
sfruttare i vantaggi della standardizzazione.
Come ricorda Ekhard Roos, responsabile della
gestione dell’industry segment Process Automation di Festo, “Le soluzioni Festo nascono da una
sapiente miscela fatta di componenti, sistemi e servizi, ma anche formazione, consulenza e sistemi
di apprendimento. Questi ingredienti, nella declinazione di Festo, si fondono in una proposta che
punta a massimizzare efficienza di macchine,
sistemi, persone e organizzazioni”. Semplicità,
competenza ed efficienza per un mix di prodotti
e innovazione realizzato anche grazie alle numerose partnership di ricerca che Festo ha attivato e
che hanno permesso all’azienda di presentare, nel
corso degli ultimi anni, numerose proposte basate
su tecnologie derivate dalla bionica.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Le peculiarità dell’industria di processo
Festo non è una di quelle aziende che crescono
per acquisizioni. La società, per la sua peculiare
indole, privilegia dei percorsi di sviluppo e rafforzamento basati sui propri valori e sulle competenze maturate. Per questo, nella scelta di approcciare un mondo – quello della process automation
– apparentemente diverso dal suo tipico mercato
di riferimento, Festo lo ha fatto a modo suo: ha
scelto quei settori “ibridi” dove le sue soluzioni
erano già presenti per l’automazione di macchinari; ha costruito al proprio interno una solida
base di competenze relative a quei mercati; ha
sviluppato una proposta completa che, piuttosto
che partire dall’offerta di prodotti, mira a fornire
una soluzione per le esigenze dell’intera “catena
del valore”.
Del resto, l’industria di processo è spinta da driver
non molto differenti da quelli dell’automazione di
fabbrica: riduzione costi, desiderio di aumento
capacità produzione. A questi se ne aggiungono
altri più specifici: conformità agli standard,
soprattutto nei settori regolamentati; riduzione
degli shutdown imprevisti, miglioramento delle
attività di manutenzione e della gestione documentale.
Le soluzioni Festo sono fondate su quattro pilastri: efficienza, semplicità, competenza e sicurezza che vanno a essere declinate nell’intero
ciclo di vita dell’impianto: si parte quindi dalla
fase dell’engineering per affrontare quella del
procurement fino all’installazione, al commissioning, alla gestione operativa e alla manutenzione.
Festo si propone dunque come un interlocutore
unico in grado di assistere il cliente dall’esigenza
alla soluzione.
In questa ottica gli obiettivi della consulenza di
PROCESS AUTOMATION
primo piano
Festo sono l’ottimizzazione della disponibilità
dell’impianto e l’ottimizzazione dell’efficienza
energetica, il tutto tramite l’adozione di componenti di nuova generazione, soluzioni smart e progettazione del design mirata al processo.
La proposta di Festo, dunque, è rivolta all’intero
ciclo di vita dell’impianto Process Plant LifeCycle
La consulenza offerta al cliente punta soprattutto
su come migliorare l’efficienza energetica con
l’automazione pneumatica, senza dimenticare la
necessità, molto sentita in alcuni ambiti, di coniugare tecniche automatiche e possibilità di esecuzione manuale di alcune funzionalità di impianto.
Il cuore che garantisce la massima efficienza
della proposta Festo sono delle soluzioni standard preassemblate e pretestate che possono
essere combinate nella realizzazione di quadri di
comando che rispondano elle specifiche esigenze
del cliente.
Applicazioni concrete
Negli ultimi anni Festo ha potuto già collezionare
una lunga serie di interessanti applicazioni a dimostrazione di come questi convcetti possano tradursi nella realtà. Alcune di queste saranno presentate dettagliatamente nei prossimi numeri di
questa rivista.
Le applicazioni più interessanti sono state nel settore estrattivo (mining), in quello dell’acqua (per la
potabilizzazione o per il trattamento delle acque reflue), nel settore farmaceutico e in quello chimico,
che è anche – come ci ha confermato Gian Paolo
Arosio, presidente della Regione Europa di Festo
– uno di quelli più interessanti per Festo in Italia.
Mining
Nel settore mining, l’applicazione presentata da
Festo riguarda la miniera Fresnillo per l’estrazione di argento in Messico. In questo processo
l’efficienza delle celle di flottazione ha un grande impatto sul risultato e sulla produttività della
miniera: celle più efficienti significano maggiore
concentrazione di materiale estratto.
Finora gli attuatori utilizzati richiedevano molta
manutenzione e conseguentemente frequenti fermo impianto.
Dall’analisi del problema è emersa la necessità
di ridurre e rafforzare i componenti esposti agli
agenti corrosivi e migliorare l’efficienza dell’accoppiamento tra le soluzioni lineari adottate e gli
encoder rotativi. La proposta Festo ha quindi previsto l’impiego di attuatori DFPI che combinano un posizionatore integrato, un housing robusto con elevato grado IP, tubazioni pneumatiche
con terminal box in metallo, corpo in alluminio
e pistone in acciaio. Una soluzione preassemblata
e testata in grado di autoinizializzarsi per ridurre
il tempo di set up. Non occorrono
inoltre strumenti speciali per le simulazioni di lavoro eseguite dopo
l’autoinizializzazione. Dal 2009,
anno di installazione di questa soluzione, non si è reso necessario nessun intervento di manutenzione.
Settore chimico / cosmetico
Questa interessante applicazione si
proponeva l’ambizioso obiettivo di
ridurre tempo e costi nella preparazione di sapone liquido a partire
da diverse fragranze. Il problema
principale era lo spreco di materiale
dovuto alla pulizia dell’impianto
per il cambio ricetta.
La soluzione è stata messa a punto
da un team di persone esperte che hanno incon- La minera di argento Fresnillo in
trato il cliente sul campo e hanno prima dimen- Messico
sionato il progetto e poi sviluppato un prototipo
presso la Festo Fast Factory, un centro che si
trova nel complesso di Esslingen Berkheim dove
vengono usate le più avanzate tecniche di stampa
tridimensionale. Infine è stata sviluppata una
soluzione “Plug & Work” che ha garantito stabilità, sicurezza e riduzione del numero dei componenti, maggiore capacità, riduzione degli sprechi
e il payback in meno di un anno.
Biotech - Pharma
La B. Braun di Melsungen è un’azienda farmaceutica che utilizza la tecnologia infusion per la
produzione di sacche con camera singola o multipla. Anche in questo caso l’azienda aveva la necessità di ridurre le parti di ricambio, la complessità della manutenzione, il numero dei fornitori, le
necessità di formazione del personale e aumentare
la disponibilità dell’impianto.
Per questo cliente Festo ha sviluppato una propo-
Il gruppo di valvole per il dosaggio reale e il modello stampato nella Festo Fast Factory
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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30
PROCESS AUTOMATION
primo piano
Due cabinet equipaggiati da Festo
per la B. Braun
sta basata sui propri
concept di automazione pneumatica.
Sono stati creati tre
tipi di quadri di comando per le diverse
esigenze di automazione delle diverse
componenti dell’impianto. Il tutto comunque basato su
dimensioni, connettività e componenti
standard.
L’operazione è stata portata a compimento con
garanzia del rispetto dei tempi, fornendo una soluzione semplice basata sempre su una soluzione
integrata e preassemblata.
Trattamento acque e acque reflue
I casi di successo sono tanti. Citiamo i più interessanti. Per la città di San Pietroburgo, in Russia,
sono state sostituite pompe e apparecchiature di
processo e del sistema di gestione. Sono inoltre
state installate nuove tubazioni e ampliate le capacità degli impianti di trattamento con revamping
di quelli esistenti e costruzione di nuove strutture.
Per implementare un sistema di trattamento acque efficiente è indispensabile la massima precisione del controllo e l’adeguamento della velocità
del flusso. La proposta ingegneristica di Festo ha
dapprima dimostrato la convenienza economica
della tecnologia pneumatica rispetto a quella elettrica, tenendo conto anche dei minori investimenti, del minore assorbimento di corrente (10 kW vs
94 kW della soluzione con motori elettrici) e della
maggiore sicurezza. Successivamente è stata progettata e realizzata la rete di aria compressa e sono stati forniti dei quadri pronti all’installazione.
Un secondo caso di studio riguarda l’Arabia Saudita, dove si produce acqua potabile dal mare e la
si deve trasportare a lunga distanza. Qui la produzione di acqua potabile è una voce significativa
di spesa per lo Stato e, di conseguenza, sono stati
sviluppati progetti significativi per lo sviluppo di
impianti di desalinizzazione.
Festo ha dimostrato la convenienza del processo
di desalinizzazione con l’uso della tecnologia a
membrana, tramite processi di microfiltrazione
che separano batteri, virus e microorganismi e
poi la deacidificano, la induriscono e riducono il
manganese.
Il sistema di controllo dei filtri di Festo e Bamag
determina automaticamente anche quando è
necessario procedere al backwashing e assicura il
funzionamento della filtrazione anche in caso di
mancanza di corrente.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
La soluzione messa a punto è integrata in un cabinet completo con terminali CPX/VTSA, PLC
e display FED, attuatori lineari DLP e attuatori
oscillanti DAPS sul campo.
Un terzo caso riguarda il monitoraggio della fornitura delle acque nel distretto di Angeles City nelle
Filippine. In precedenza il controllo dei motori
delle pompe per la trasmissione dell’acqua dalle
stazioni remote era fatto a mano e le operazioni
di manutenzione richiedevano costose trasferte
sul campo. Inoltre si verificava di frequente la tracimazione dei serbatoi, con aggravio dei già elevati costi di manutenzione. L’obiettivo era quindi
un incremento di produttività ed efficienza del
sistema di trasmissione e una riduzione dei costi
operativi, con garanzia del servizio di erogazione
dell’acqua potabile.
In questo caso Festo ha messo a punto un sistema
di automazione completo in cui i Remote IO e
PLC presenti nelle stazioni locali passano i dati,
tramite access point wireless, alla control room
centralizzata. La comunicazione point-to-point
wireless sfrutta una banda dedicata e garantisce
continuità e sicurezza della trasmissione.
In questo modo è stato possibile approntare una
soluzione per la misura remota dello stato delle
valvole, della pressione, del flusso e del livello.
Un ultimo caso riguarda il trattamento delle acque
reflue a Leon in Messico. Anche in questo caso
occorreva ridurre i costi di manutenzione e riparazione degli attuatori elettrici, per lo più collocati
in aree a rischio di esplosione.
Un dettaglio della soluzione sviluppata da Festo per la città
di San Pietroburgo
La proposta Festo abbraccia l’intero problema,
dal campo all’automazione e alla supervisione:
si tratta di una soluzione completa con pretrattamento, trattamento chimico fisico, trattamento
biologico, disidratazione dei fanghi e digestione
anaerobica. I prodotti impiegati, che includono
Scada, PLC, HMI, Remote I/O, solenoidi, valvole
automatiche con attuatori pneumatici, sono stati
forniti come soluzione preassemblata e testata. Q
32
DIZIONARIO
approfondimenti
LE PAROLE CHIAVE DELL’AUTOMAZIONE
PLM
Per PLM (Product Lifecycle Management) si intende un modello di gestione
dei processi gestionali e industriali di impresa. Il PLM si può considerare una
sorta di nuova “frontiera” per una gestione integrata ed efficiente dei processi
tecnico-economici coinvolti nel ciclo di vita del prodotto industriale.
L’acronimo PLM fu originariamente introdotto
(anni ‘70 – ‘80) negli studi di compatibilità
ambientale dei prodotti industriali, per indicare
le diverse fasi del “ciclo di vita” del prodotto:
ideazione, progettazione, pianificazione, realizzazione, distribuzione, dismissione ed eventuale
recupero.
Il concetto di PLM si affermò a partire dagli anni
‘80 nell’industria automobilistica americana, per
poi diffondersi nei più svariati settori.
Verso la fine degli anni ‘90, rafforzando la visione
eco-compatibile, il concetto di PLM si estese
alla gestione e alla rintracciabilità dell’intero
“sistema prodotto” e di tutte le attività ad esso
collegate.
Il PLM è un approccio di business che, con l’ausilio delle tecnologie informatiche, realizza una
gestione integrata e collaborativa delle informazioni del prodotto, lungo le diverse fasi del suo
ciclo di vita.
In questo senso il PLM comprende un orientamento strategico alla creazione di valore, un
approccio cooperativo per la valorizzazione delle
core-competence di attori diversi, l’uso di un consistente numero di soluzioni IT per la gestione
La definizione che riportiamo in
integrata di tutte le informazioni necessarie alla
questa pagina è tratta e parzialcreazione del valore.
mente rielaborata dall’autore a
Oggi in molti casi con il termine PLM si fa riferipartire dal “Dizionario di Automamento sbrigativamente alle tecnologie informatizione e Informatica Industriale”,
che utilizzate per la gestione dei ciclo di vita del
a cura di Armando Martin, pagg.
prodotto. Nelle suite PLM vengono peraltro in288, Editoriale Delfino
clusi anche i software di authoring impiegati per
(www.editorialedelfino.it).
generare le informazioni di prodotto e processo
Ringraziamo autore ed editore per
che il PLM gestisce: CAD meccanici ed elettrila collaborazione.
ci, CAE/FEA (Computer Aided Engineering/Finite Element Analysis),
CAPE/CAPP (ComIl “Dizionario di Automazione e Informatica Industriale” è
puter Aided Programanche su facebook…
ming), CASE (Comhttps://www.facebook.com/groups/dizionario.automazione/
puter Aided Software
…e su automazione plus
Engineering), CAM
http://automazione-plus.it/focus/dizionario-di-automazione-e-informatica-industriale/
(Computer-Aided Ma-
Armando Martin
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
nufacturing), EDM (Electronic Document Management), PDM (Product Data Management) ecc.
I diversi ambienti PLM
L’ambiente PLM risulta diverso a seconda del
contesto produttivo. Nelle produzioni manifatturiere, il concetto di PLM si riferisce ai
beni fisici realizzati in sistemi produttivi predisposti ad hoc, distribuiti lungo reti di vendita e smaltiti o recuperati attraverso altre reti.
Nell’Engineering&Contracting, il PLM si riferisce agli impianti progettati e realizzati in cantieri appositamente dimensionati. Nell’ambito
dei servizi di impresa, il PLM riguarda il servizio
erogato attraverso apposite infrastrutture.
Sul mercato sono comunque presenti molteplici
ambienti e definizioni di PLM, anche in base alle
scelte di marketing dei vendor IT. In quest’ottica
il PLM può essere a seconda dei casi una componente tecnologica resa interoperabile con opportune soluzioni, un modulo software a sé stante,
un pacchetto aggiuntivo in una suite di ingegneria, un sistema di gestione digitale delle informazioni o altro ancora.
Le informazioni e i flussi che riguardano le piattaforme PLM vanno dai requisiti di prodotto provenienti dal marketing, alle specifiche tecniche di
prodotto, alle istruzioni di test e pre-serie, alle indicazioni per il sistema produttivo, ai dati provenienti dalla produzione day-by-day, alla raccolta delle informazioni dai servizi post-vendita, customer care e CRM.
La tendenza cui stiamo assistendo negli ultimi
anni vede i maggiori player nel campo dei software gestionali predisporre l’apertura e l’integrazione dei propri prodotti con i sistemi dell’ingegneria industriale, ricorrendo soprattutto
all’ausilio delle tecnologie web-based. In questo
scenario i fornitori di ERP ricorrono sia a sforzi
di innovazione e sviluppo, sia all’acquisizione di
competenze specializzate nelle tecnologie di integrazione.
Q
Il valore della precisione.
Quando si misurano risorse energetiche la precisione assume un grande valore economico.
Ad esempio, nelle applicazioni di tank gauge la precisione di 0,7mm sulla misura di livello significa conoscere
esattamente il valore della giacenza di prodotto. Oppure, nei trasferimenti fiscali di prodotti petroliferi, una precisione
dello 0,05% sulla misura di portata istantanea è garanzia di correttezza sia per chi vende che per chi acquista.
Gli strumenti Endress+Hauser sono dotati di certificazioni metrologiche nazionali ed internazionali.
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34
DIFESA
approfondimenti
INNOVAZIONE E TECNOLOGIE D’AUTOMAZIONE OLTRE IL SETTORE CIVILE
L’automazione per il
settore militare
Il settore della difesa ha spesso fatto da apripista nella ricerca e
nell’applicazione di nuove soluzioni tecnologiche. Ma anche l’automazione,
sia in termini di componenti tradizionali sia in termini di robot e mezzi
mobili, fornisce un contributo essenziale alle tecnologie militari. Con un
occhio rivolto agli scenari futuri e futuribili.
Le innovazioni tecnologiche sono spesso state
sperimentate e introdotte in primo luogo nel
mondo militare. Nelle comunicazioni, ad esempio, RFid, GPS e Internet si sono sviluppate inizialmente in ambito bellico. Non fanno eccezione
le tecniche legate all’automazione.
I sistemi automatici di allarme e di difesa contraerea, i sistemi di guida automatica dei missili,
i robot militari, i droni, i sottomarini automatici
e i sistemi di simulazione sono alcuni esempi di
applicazione dove sono richiesti requisiti prestazionali molto spinti in un ampio range di condizioni operative.
L’automazione dunque offre al (e trae allo stesso
tempo dal) settore della difesa molta della sua
linfa vitale. Per esempio, da più parti si è ipotizzato che le guerre del futuro saranno combattute
con sistemi di armamento automatici. In effetti
molte nazioni stanno investendo massicciamente
nella ricerca e nello sviluppo in questo settore
dove aspetti di segretezza non rendono noti tutti
i dettagli e gli obiettivi ultimi delle tecnologie
sperimentate. Già oggi però il quadro dei sistemi
di supporto alle operazioni militari è molto vasto
e per certi versi inquietante, anche per il fatto di
coinvolgere tecnologie satellitari e sistemi di racBig Dog, robot quadrupede da carico
colta dati su scala globale.
Armando Martin
Componenti di automazione
Sensori, attuatori, quadri elettrici, computer industriali, PLC, inverter, azionamenti, servosistemi,
sistemi di simulazione e supervisione: sostanzialmente tutti i tradizionali componenti di automazione sono presenti in ambito militare all’interno
di navi, aerei, sommergibili, sottomarini, mezzi di
terra, centri di controllo e intelligence, basi militari ecc.
In questi contesti i dispositivi devono soddisfare
requisiti superiori di robustezza, ridondanza e
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
PC rugged per uso militare
affidabilità, per cui sono dotati di protezioni contro polveri, vibrazioni, urti, umidità, interferenze
elettromagnetiche, atmosfere a rischio di esplosione ecc. Più che le caratteristiche strettamente
elettroniche è evidente che sono soprattutto gli
aspetti chimici, termici, meccanici e strutturali dei
componenti a fare la differenza. Ed è su questi che
si spingono la ricerca, le innovazioni e le soluzioni
tecnologiche ad hoc.
Discorso a parte è quello legato al trattamento
dei dati, alle reti di comunicazione e alla security. Le security policy militari richiedono sistemi
di classificazione delle informazioni strutturate
secondo livelli gerarchici e sistemi di accesso altamente protetti.
Robotica militare
L’impiego di mezzi mobili automatici e di robot
a fianco o in sostituzione degli esseri umani è
uno degli scenari di maggiore interesse. I robot
militari svolgono già oggi un gran numero di
compiti rischiosi, dalla sorveglianza armata allo
sminamento, dal pattugliamento di territori alla
ricognizione di miniere e fondali marini. I robot
offrono benefici evidenti in termini operativi: non
si distraggono, non si fanno prendere dal panico,
possono analizzare con cura una situazione prima
di far fuoco. Ma soprattutto l’impiego di robot nel
campo di battaglia mantiene l’operatore lontano
da aree contaminate o pericolose.
A differenza dei robot industriali, i robot militari
devono operare in un ambiente naturale non
adattabile e talvolta sconosciuto. Il robot militare deve inoltre rimanere ragionevolmente efficiente e controllabile anche in caso di contromisure o di attacco diretto.
Nei robot di vecchia generazione il problema del
controllo a distanza veniva affrontato con tecniche di telepresenza, sfruttando cioè sistemi di
DIFESA
approfondimenti
comunicazione radio con larga banda passante,
tempi di ritardo minimi e continuità del collegamento. A fronte di queste condizioni operative
difficili da riprodurre, le moderne generazioni di
robot militari, quando non sono totalmente autonomi, sono guidati da sistemi di controllo assisiti
CAT (Computer Aided Teleoperation) e da telecomandi. Con tali sistemi è consentito agli operatori di interfacciarsi al robot attraverso comandi
ad alto livello, lasciando all’intelligenza a bordo
del veicolo robotizzato la responsabilità del controllo degli attuatori e dell’esecuzione delle azioni
che possono svolgersi in modo automatico.
Eppure l’idea che i robot sostituiscano l’uomo
in combattimento resta controversa. Il gruppo
internazionale Icrac (International Community
for Robot Arms Control) sostiene che con la diffusione della robotica militare i combattimenti
sarebbero incentivati, a fronte di una diminuita la
capacità di assumere decisioni responsabili verso
le potenziali vittime civili: i benefici a breve termine sarebbero così superati dagli svantaggi a
lungo termine.
Alcuni ambienti militari invece insistono sul fatto
che sistemi di intelligenza artificiale possano
essere più adatti a prendere decisioni ponderate
(un robot non agisce per rabbia o paura) con
maggiore attenzione alle regole di ingaggio. Una
mix di intelligenza umana e artificiale si è d’altra
parte rivelato importante nei recenti conflitti in
Iraq e in Afghanistan: dai controlli dei veicoli ai
checkpoint, alla disattivazione di ordigni esplosivi. Ad ogni modo lo sviluppo dei sistemi prosegue con risultati sorprendenti, come nel caso
delle ricerche della società inglese Bae Systems,
la quale è a un passo dal produrre in serie carri
armati invisibili ai raggi infrarossi. L’obiettivo è stato raggiunto grazie a una serie di pannelli esagonali, composti da materiali in grado di
cambiare rapidamente temperatura, adattandola a
quella dell’ambiente circostante.
Interessante anche il caso di BigDog, robot quadrupede dinamico realizzato dalla Boston Dynamics e finanziato dall’agenzia per la difesa degli
Stati Uniti Darpa (Defense Advanced Research
Projects). BigDog è candidato ad accompagnare
i soldati su aree inaccessibili e terreni impervi per
i normali veicoli.
Targato Darpa è anche il quasi fantascientifico
progetto Avatar recentemente avviato con un
budget di 7 milioni di dollari. Il progetto prevede
la realizzazione di robot umanoidi controllati da
centinaia o migliaia di chilometri, utili per operazioni di ricognizione a terra.
Anche l’Italia gioca un ruolo di primo piano in
questa arena con società del gruppo Finmeccanica
(Alenia, Oto Melara, Agusta e Selex Elsag), con
società di ingegneria di altissimo profilo come
Ageotec (il cui robot telecomandato Perseo ha
contribuito al recupero della Costa Concordia) e
con gruppi di ricerca all’avanguardia come Pitom.
L’azienda dell’incubatore del Polo Tecnologico
di Navacchio ha realizzato piShip, un’imbarcazione robot capace di monitorare, registrare e
raccogliere campioni per indagini ambientali ed
esplorazioni.
Aeromobili
Le aeronautiche militari più avanzate fanno uso
di aeromobili a pilotaggio remoto noti con acronimi come RPAS (Remotely Piloted Air System),
UAV (Unmanned Aerial Vehicle) e altri. Si tratta di veicoli che
volano senza l’ausilio di un pilota
a bordo. Vengono anche chiamati
impropriamente droni, italianizzando la parola inglese drone che
richiama il “ronzio” emesso da
tali veicoli. Questi mezzi possono
essere completamente automatizzati, e quindi seguire un profilo di
volo pre-programmato, o essere
telecomandati a distanza da una
Velivolo subacqueo Cormorant, uno
stazione fissa o mobile.
A lungo i droni sono stati utilizzati come sistemi dei progetti più affascinanti e costosi
di addestramento per piloti, come operatori di portati avanti dall’agenzia Darpa
batterie antiaeree o come sistemi radar mobili.
Con l’evolversi delle tecnologie implementate
hanno fatto la loro comparsa anche i cosiddetti
UAV tattici, aerei senza pilota dotati di strumenti
di sorveglianza, intelligence e telecamere per il
controllo del territorio.
Uno degli esempi più interessanti è l’RQ-1 / MQ1
Predator, un aeromobile a pilotaggio remoto
attivo dal 1995 per la United States Air Force, con
diverse dotazioni. Attualmente il Predator include
una stazione di controllo a terra (GCS) ed è pilotabile da remoto anche oltre la linea dell’orizzonte,
grazie ad un sistema data link satellitare. È dotato
di dispositivi di ricognizione molto avanzati, quali
sensori a infrarossi e un radar ad apertura sintetica
(SAR, Sintetic Aperture Radar).
Ancora più futuristico è il progetto Cormorant
messo a punto dalla Darpa. Si tratta di un aereo di
4 tonnellate realizzato in titanio in grado di essere
sganciato da 50 metri di profondità. Il Cormorant
sarà lanciato attraverso un braccio meccanico,
fino a quando non si ritroverà a galleggiare sulla
superficie. A quel punto, accenderà i motori a reazione e spiccherà il volo. Una volta conclusa la
missione, riceverà le coordinate dal sommergibile
di appoggio, si poserà sulla superficie marina e
verrà riportato sott’acqua da un veicolo robotico
subacqueo.
Q
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
35
36
CLOUD
approfondimenti
APPLICAZIONI VIRTUALIZZATE PER GESTIRE LE RISORSE DEGLI IMPIANTI
Soluzioni cloud e virtuali
per l’ingegneria, l’esercizio
e la manutenzione
L’architettura cloud permette alle aziende e ai gestori degli impianti di usufruire di
sofisticate soluzioni software, indipendentemente dalla disponibilità in loco di risorse
fisiche per l’elaborazione e il calcolo. Endress+Hauser ha sviluppato soluzioni integrate
che negli impianti industriali permettono la gestione della manutenzione, il monitoraggio
dei consumi energetici e l’amministrazione delle risorse e della logistica.
Alessandra Icardi
A FIL DI RETE
http://it.endress.com/
L’ AUTORE
A. Icardi, Product Manager Digital
Communication & System Integration di Endress+Hauser Italia
S.p.A. Cernusco s/N, Milano
Il concetto di cloud computing, o semplicemente
cloud (nuvola), è entrato relativamente di recente
nel nostro linguaggio comune. D’altra parte,
come sempre avviene nel caso delle evoluzioni
tecnologiche, l’approdo all’uso quotidiano delle
innovazioni nasconde anni di ricerca e sviluppo,
anni di inventiva e di “beta versions”. Il mondo
dell’automazione naturalmente non è esente dallo
sperimentare e quindi applicare le innovazioni. Gli
operatori del settore seguono costantemente l’evoluzione delle tecnologie cercando le modalità più
appropriate per favorirne e giustificarne l’inserimento. È d’altra parte nota la fisiologica prudenza
che tale ambito richiede: ammortamento degli
investimenti, innovazione dei processi, aggiornamento del know-how. Pertanto già da anni le
aziende produttrici lavorano su soluzioni innovative che hanno fatto proprie le peculiarità del cloud
computing per trasferirne i benefici in ambito
industriale.
Endress+Hauser, azienda multinazionale attiva
nella fornitura di strumentazione di misura per
l’automazione di processo, da anni sviluppa soluzioni integrate che – a partire dalla strumentazione
da campo – consentono lo svolgimento di attività
specifiche come, ad esempio, il monitoraggio dei
consumi energetici di un impianto o il monitoraggio e la gestione delle movimentazioni di materiali
stoccati nei sili. In effetti l’azienda ha investito
molto, già a partire dagli anni ‘90, in nuove tecnologie, per la condivisione di dati e applicazioni,
ed in soluzioni per realizzare la cosiddetta Business Process Integration, integrazione verticale
incentrata sullo scambio fluido delle informazioni
distribuite sui diversi livelli aziendali, elaborate
e contestualizzate per i diversi scopi e le diverse
funzioni: dal controllo alla gestione dell’impianto,
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
dalla manutenzione alla logistica, dall’information
technology alla direzione generale. La stessa informazione, lo stesso dato, è necessario per diversi
scopi. La disponibilità del dato, la forma con cui
è reso disponibile, la rapidità, fanno la differenza
in termini di modalità ed efficienza di gestione dei
processi aziendali.
Condividere dati e strumenti software
Una delle parole chiave su cui vale la pena soffermarsi è “condivisione”. Concetto principe nel
mondo odierno del social networking, non desta
certo gran sorpresa ritrovarlo applicato in ambito
lavorativo. Lo è sempre stato, assieme al concetto
di “team”. La novità sta nelle tecnologie che oggi
hanno modificato il modo in cui si condivide: più
virtuale, si dice, certamente caratterizzato da un
transito rapidissimo delle informazioni e di tipo
“broadcast”, da uno a molti. Nel mondo professionale si sono sviluppati ambiti applicativi altamente
specializzati e di qualità, per rispondere ad esigenze che non sono solo la condivisione in real
Figura 1 - W@M Portal
υ
Utilizzare la tecnologia wireless qui o lì è una cosa.
Ma come è possibile estenderla a tutte le esigenze di processo?
Non c’è ancora una tecnologia
di cui mi posso fidare.
E’
IMPOSSIBILE
Vedere di più, fare di più ed essere più efficiente con Emerson – il partner
più affidabile nelle applicazioni wireless. Emerson è il partner ideale per quanto
riguarda la tecnologia Smart Wireless, grazie all’elevato numero di applicazioni e
di ore di lavoro, maggiore di chiunque altro nell’industria di processo. La soluzione
Smart Wireless include il più ampio range di tecnologie in grado di estenderne
l’utilizzo negli impianti. Grazie alla rete a mesh auto-organizzante, Smart Wireless
garantisce la massima affidabilità. Per capire come la tecnologia Smart Wireless
può aumentare le potenzialità degli impianti, è possibile visitare il sito
www.EmersonProcess.com/it/SmartWireless T: +39 0362 2285.1
Il logo Emerson è un marchio di proprietà di Emerson Electric Co. © 2013 Emerson Electric Co.
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CLOUD
approfondimenti
Figura 2 - MyEnergy Portal
time delle informazioni, ma sono anche e soprattutto la condivisione di applicazioni specifiche
che elaborano i dati e li presentano in forme già
differentemente fruibili per i diversi ruoli e task
aziendali.
Una delle applicazioni di maggior successo è
quella che Endress+Hauser presenta con il logo
W@M - Web Asset Management. La piattaforma W@M (υfigura 1) è un insieme di applicazioni web-based che in forma modulare consentono di usufruire di una soluzione articolata per la
gestione della manutenzione d’impianto. L’architettura, di per sé piuttosto complessa, realizza molteplici canali informativi che a partire dal campo,
raggiungono i sistemi ERP passando per “la nuvola”, ovvero server remotati che ospitano dati
e applicazioni utili a svolgere le attività tipiche:
start-up e commissioning, configurazione dei dispositivi, riparazione o sostituzione con ripristino
delle configurazioni precedenti, verifiche, tarature (anche per settori regolamentati e quindi sottoposti ad obblighi di tracciabilità e firma elettronica), manutenzione predittiva basata sulla diagnostica on-line della strumentazione; e ancora programmazione delle attività, gestione dei work-order, valutazione delle criticità, ottimizzazione delle modalità di intervento in campo e della gestione della ricambistica a magazzino. L’architettura
Cloud permette alle realtà aziendali più piccole
di usufruire di una soluzione di plant asset management di alto livello senza dover far fronte ad
investimenti troppo onerosi, specialmente per il
mantenimento delle infrastrutture; e permette invece alle aziende più grandi di integrare soluzioni
innovative nelle proprie infrastrutture già esistenti, poiché la piattaforma W@M utilizza tecnologie
di interfacciamento standard e allo stato dell’arte.
Endress+Hauser opera anche nell’attualissimo
ambito dell’Energy Management, offrendo anche in questo contesto soluzioni che - partendo
dalle misure in campo - confluiscono in applicazioni dedicate e altamente specializzate per l’analisi dei consumi energetici nei vari comparti azien-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
dali. Tutti i segnali (tipicamente misure di portata, pressione e temperatura su vapore, metano, aria
compressa, nonché misure elettriche), oggetto di
un sistema di Monitoring & Targeting (M&T) dei
consumi energetici, vengono raccolti localmente
all’interno di registratori videografici e rinviati a
database su server remotati, attraverso rete UMTS
per poi essere analizzati dal sistema M&T e visualizzati dall’utente tramite portale internet dedicato. Il servizio di data hosting, chiamato MyEnergy (υfigura 2), è naturalmente disponibile 24
ore al giorno, 7 giorni su 7, accessibile da qualsiasi postazione internet tramite un comune browser.
Ogni utente accede con sistema di autenticazione riservato e usufruisce dei dati elaborati in grafici, tabelle e report, con la possibilità di
eventuale esportazione, parziale o totale, nei formati standard. La lettura dei dati dal campo avviene con una periodicità prestabilita ed il sistema si occupa della verifica giornaliera del corretto
scarico e dell’integrità dei dati. Dal punto di vista
applicativo, il server nel cloud consente di operare pienamente con moduli matematici che combinano tra loro più ingressi, per calcolare ad esempio il fattore di potenza, per calcolare l’efficienza, per creare degli indici di produttività e per generare un vasto numero di formule matematiche;
consente di operare con moduli di analisi dei dati,
utilizzati per aggregare e presentare i dati raccolti
in una vasta gamma di grafici, tabelle e report come ad esempio aggregazioni Sec (Specific Energy
Consumption), Analisi di Regressione, Deviazione, Cumsum (Cumulative Sum), Base Load, KPI
(Key Performance Indicator). È parte integrante di
tali sistemi la configurabilità di notifiche e di invii
periodici di dati via e-mail.
Completa il panorama di applicazioni virtualizzate
sviluppate da Endress+Hauser una soluzione che
discende naturalmente dall’utilizzo dei moderni
sensori di livello per solidi e liquidi su serbatoi e
sili di stoccaggio e che, proprio per la natura del
servizio che deve espletare, si rivela essere quella che forse più di tutte sfrutta le potenzialità del
cloud. SupplyCare (υfigura 3) è la piattaforma
dedicata all’Inventory Management, sviluppata
per consentire l’ottimizzazione della gestione delle scorte e dei processi logistici correlati. L’idea
di sfruttare il cloud nasce spontanea se si pensa alla gestione delle materie prime in termini di scambio e interrelazione tra business partner, che siano interni ad una stessa azienda (per esempio una
multinazionale, distribuita in più regioni e/o continenti) o tra aziende diverse. Il concetto di Vendor Managed Inventory racchiude proprio questa
visione collaborativa che le nuove piattaforme di
cloud computing supportano in modo sostanziale. Il sistema si basa sull’applicazione di una mi-
CLOUD
approfondimenti
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sura di livello per serbatoio, collegata ad un modulo di telemetria che invia i dati al sistema di data hosting, in modo
cablato o wireless; ancora una volta il centro di raccolta è un
sistema di server remotati ove i dati, provenienti da qualsiasi
location comunque sparsa sul territorio, vengono memorizzati, elaborati e resi fruibili ad utenti o gruppi di utenti segmentati per unità di competenza.
Si pensi, per esempio, al compito di un fornitore nei confronti
del proprio cliente: entrambi gli utenti, pur con finalità complementari, possono condividere le medesime informazioni
e la medesima piattaforma applicativa; il sistema fornisce,
quindi, ai diversi utenti la possibilità di aggregare ed analizzare i dati in modo differente per gli scopi distinti (una fornitura puntuale, gestita in modo più efficiente da un lato, nessun
ammanco o esubero dall’altro); consente di innescare tutte le
attività a corredo: l’invio automatico di un ordine, l’attivazione di una transazione ERP, o semplicemente la notifica di
un’attività da svolgere, la programmazione delle movimentazioni su un calendario condiviso (per esempio col gestore del
vettore logistico). La distribuzione delle location, visibile su
mappa geografica, facilita il coordinamento delle movimentazioni; partner che collaborano da zone geografiche differenti
condividono database di informazioni consistenti seppur contestualizzate e personalizzate per fuso orario, lingua e unità
di misura. Un’applicazione di questo tipo, gestita tramite una
costellazione di tradizionali sistemi locali, richiede in media
molta manualità in più, quindi maggior tempo, con un rischio
d’errore più elevato. Un moderno sistema di Inventory Management, invece, consente un incremento in termini di efficienza e qualità, con la conseguente riduzione dei costi complessivi.
Per concludere è utile osservare inoltre che, in linea teorica, il
concetto di cloud computing può essere naturalmente applicato e gestito nel contesto “chiuso” di una rete aziendale,
ovvero utilizzando macchine e applicazioni condivise, non
necessariamente gestite da fornitori terzi. E di fatto, da un
punto di vista puramente tecnologico, il cloud computing è un
vero e proprio trend che investe ormai la gran parte di applicazioni software di mercato. Tuttavia, da un punto di vista più
orientato ai modelli di business e gestionali, un’ulteriore peculiarità delle soluzioni cloud è proprio costituita dal consentire
a chi le adotta di usufruire dei servizi di partner terzi specializzati, evitando così di disperdere le proprie risorse aziendali,
che restano preferibilmente dedicate alla gestione del core
business.
Q
R
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Le soluzioni ch
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
39
40
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
IL RILANCIO DELL’AUTOMAZIONE ELETTRICA IN FIERA A PARMA
SPS IPC Drives Italia
I risultati e le proposte dell’edizione 2013
Con oltre 18.000 espositori e 518 espositori, la manifestazione organizzata
da Messe Frankfurt Italia ha offerto tre giorni densi di partecipazione e
innovazioni tecnologiche. La parte espositiva è stata integrata da un ricco
programma di eventi congressuali, seminari e workshop.
Franco Canna
Jacopo Di Blasio
Mario Gargantini
Armando Martin
L’automazione industriale italiana ha trovato in
SPS IPC Drives Italia il proprio punto di riferimento espositivo. L’accresciuta partecipazione
di visitatori (+24%) ed espositori (+16%) ha
confermato la validità di una formula fieristica in
un settore strategico per l’economia nazionale.
Dal punto di vista del format fieristico, le novità
apportate in questa edizione, dal rinnovato layout, che ha mantenuto concentrati tutti gli espositori in un unico padiglione, alla diversa articolazione della parte convegnistica, hanno trovato un
riscontro positivo.
Sul piano dei contenuti, innovazione, focus verticali, interazione con i social network e start-up
hanno contraddistinto la terza edizione di SPS
Italia.
Le migliori innovazioni premiate con gli SPS
Award hanno toccato numerosi argomenti. A
Rockwell Automation e Prometeo è andato il
riconoscimento nell’ambito dei sistemi di simulazione e virtual testing. Sul tema caldo “Internet of Things e Cloud Automation”, al centro
di un’interessante tavola rotonda coordinata da
Automazione e Strumentazione (di cui parliamo
dettagliatamente in un altro articolo sempre su
questo numero), i premi per le migliori memorie
sono andati a Balluff Automation, Rittal e Università di Genova. Il premio IoTwitto per la tecnologia più commentata sui social network è stato
assegnato al sistema per il controllo macchine di
Omron, Sysmac Automation Platform.
Nell’edizione 2013 sono state rinnovate e
ampliate le iniziative speciali per End User,
Distributori, System Integrator e Università.
D’altra parte, oltre a essere una vetrina di soluzioni tecnologiche, SPS ha ribadito la propria
vocazione ad essere uno spazio di incontri, approfondimenti culturali e opportunità di business,
con un Made in Italy in posizione di primo piano.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Il numero di espositori e l’enorme quantità di
novità portate in fiera quest’anno ci hanno reso
di fatto impossibile una disamina capillare di tutta
l’offerta proposta. In queste pagine vi offriremo
quindi una selezione delle principali novità che
abbiamo effettivamente potuto vedere in fiera.
L’appuntamento per l’edizione 2014 è dal 20 al
22 maggio, sempre a Parma.
Controllo, motion e sicurezza
Una demo funzionante ha mostrato l’offerta
integrata di ABB per il motion control: nella
soluzione proposta come esempio, controllata
dal PLC AC500, operavano un robot IRB 360,
disponibile con portata fino a 8 kg, con sistema di
visione PickMaster integrato, servomotori e servoazionamenti, riduttori, motore brushless inox,
convertitore di frequenza ACS355, dispositivi per
la sicurezza macchine e UPS PowerVario.
Molte le soluzioni integrate proposte. Fra queste
il pacchetto SynRM, con un innovativo motore
sincrono a riluttanza che elimina le perdite resistive, abbinato ai convertitori di frequenza serie
ACS850. Per la prima volta il livello efficienza
IE4 è raggiunto da un intero pacchetto drivemotore; è possibile inoltre con la soluzione high
output garantire le stesse performance con motori
fino a 2 misure inferiori allo standard.
Il quadro AC500 Plug & Play consente il monitoraggio dei processi locale e da remoto, tramite
pc, smartphone o tablet. Grazie a soluzioni preingegnerizzate e pronte all’uso, il quadro offre
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
Il PLC AC500-S Safety di ABB
semplicità di installazione ed elevata possibilità
di personalizzazione per differenti settori applicativi, come impianti eolici, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, impianti di depurazione,
monitoraggio dei consumi energetici in ambienti
industriali e non. Cuore della soluzione è il PLC
AC500 che interagisce con parametri analogici e
digitali provenienti dal campo.
Quanto al capitolo sicurezza, ABB ha introdotto
il PLC AC500-S Safety, soluzione ottimale per
gestire applicazioni di sicurezza complesse senza
rinunciare all’efficienza e garantendo livelli elevati di affidabilità e flessibilità. L’offerta è studiata per segmenti diversi: turbine eoliche, gru,
argani e applicazioni robotizzate. Altra novità
è rappresentata dai convertitori di frequenza
ACS880 ”all-compatible”, adatti a qualsiasi tipologia di motore e a tutti i processi industriali. La
famiglia ha caratteristiche hardware e software
dedicate alla sicurezza, dal Safe Torque-Off integrato di serie al modulo opzionale che contiene
tutte le funzioni principali di sicurezza, tra cui ad
esempio la funzione safe speed senza encoder.
Infine Pluto, il PLC di sicurezza “All-master”
per l’applicazione in circuiti di sicurezza statici
o dinamici in cui i segnali d’ingresso e le altre
informazioni sono distribuiti attraverso un bus di
dati.
Tra i prodotti esposti, ABB ha anche presentato
il nuovo pacchetto Dodge per la trasmissione
meccanica di potenza: riduttori, giunti, cuscinetti
e altri prodotti per la movimentazione meccanica,
proponendosi come fornitore unico di soluzioni
per sistemi motorizzati non solo per la componentistica elettrica ma anche per quella meccanica.
HMI e teleassistenza
Numerose le novità presentate da Asem all’edizione 2013 di SPS Italia. L’elenco comprende le
nuove famiglie IPC fanless HT3000 con processori Ultra Low Voltage iCore i7, iCore i3 e Celeron dual core e HT2000 con processori Atom dual
core di terza generazione, la nuova famiglia di
HMI & Logic Control LP20, la famiglia di pannelli operatore entry level HMI25. In ambito sof-
tware sono state lanciate la piattaforma Premium
HMI 4 e l’App Premium HMI mobile integrate
in tutte le soluzioni HMI Asem. Spazio quindi
all’innovativa soluzione hardware+software
per la teleassistenza Ubiquity Router che sta
imponendosi come standard nella manutenzione
remota e nella comunicazione M2M, alla nuova
famiglia Industrial Monitor MH e ai frontali con
tecnologia Multitouch.
Tutti i nuovi Panel PC e monitor industriali sono
progettati in conformità ai “New
Asem Standards” che prevedono un
unico cut-out per ognuno dei diversi
size di LCD, l’intercambiabilità con
tutte le famiglie di prodotto, i materiali basati su alluminio (alluminio
true flat, inox true flat con touch
screen resistivo, alluminio true flat
con multi-touch capacitivo retroproiettato), l’alimentazione a 24 Vdc
isolata galvanicamente, con o senza
UPS integrato. Infine l’Asem System
Identity che permette di registrare
in una memoria non volatile i dati di
identificazione univoca e sicura dei
sistemi, i dati relativi al ciclo di vita
e i dati personalizzati gestiti direttamente dall’utilizzatore.
L’Ubiquity Router
Asem
PC industriali ed energy monitoring
A Parma B&R ha proposto tutte le principali
novità che la Casa austriaca ha messo a punto per
il 2013: la nuova versione di Automation Studio, i
PC con processori i3, i5 e i7 di terza generazione,
la soluzione Aprol EnMon per il monitoraggio
dei consumi energetici, pannelli multitouch fino
a 26" e motori con cavo ibrido e drive integrato.
Automation Studio 4 prevede la completa
modularizzazione del software e la configurazione grafica dell’hardware, l’apertura verso tutti
i sistemi e i dispositivi attraverso gli standard
OPC UA, l’interazione con vari software di simulazione e di progettazione CAD, tra cui Eplan
Electric P8, lo sfruttamento ottimale delle piattaforme multicore e il supporto per sistemi operativi multipli sulla stessa CPU. La nuova versione
di Automation Studio supporta la ridondanza per
le CPU della serie X20 con comunicazione realtime attraverso il bus standard aperto Powerlink.
Il PC industriale Automation PC910 è spinto dai
nuovi processori di terza generazione Intel Core i,
con la massima potenza di calcolo oggi possibile
con un PC industriale.
Per l’energy monitoring B&R introduce una
soluzione completamente nuova: Aprol EnMon.
Oltre a consentire agli utilizzatori di implementare la normativa ISO 50001 sui sistemi di
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
L’Automation PC910 di B&R
gestione dell’energia, questa innovazione fornisce anche una migliore
efficienza energetica, che si tramuta in
una riduzione dei costi e in una maggiore competitività.
Presente in fiera anche il motore ad
alte prestazioni con drive integrato,
AcoposMotor, con livello di protezione IP 65, con cavo ibrido per
segnale e alimentazione.
Allo stand B&R, inoltre, Comau
Robotics ha proposto una demo frutto
della partnership tra le due aziende:
il robot Smart5 Six in versione “Leonardo da Vinci”, alle prese con il disegno di alcuni dei capolavori del genio
toscano, interfacciati con Panel PC Touch di
nuova generazione B&R da cui si poteva selezionare l’opera da realizzare.
Il robot all’opera operava in perfetta sicurezza
grazie alle protezioni integrate nel sistema di
automazione attraverso il protocollo di sicurezza
openSafety. Connesso all’elettronica B&R tramite il bus Ethernet standard open-source ad
alte prestazioni PowerLink, il controllo C5G di
Comau Robotics consente di effettuare operazioni precise e complesse per soddisfare qualsiasi esigenza in ambito industriale. I muscoli
dei robot sono governati dai servo-azionamenti
modulari Acoposmulti di B&R, particolarmente
interessanti in fatto di prestazioni, compattezza,
raffreddamento, semplicità di manutenzione e
di installazione.
Nuovi HMI e terminale I/O con display
e contatore
Alcune delle principali proposte di Beckhoff
Automation alla fiera SPS Italia, soprattutto in
tema di sistemi di visualizzazione ed HMI, erano
incentrate sulla tecnologia CP-Link 4, il sistema
di connessione per pannelli di comando remoto
che consente di coprire distanze nell’ordine dei
100 m tra il sistema di visualizzazione, il pannello, e il PC industriale. Attraverso un unico
cavo Cat-7 standard sono trasmessi il segnale
video, la connessione USB 2 e l’alimentazione
elettrica. Questa tecnologia, che permette anche
l’impiego di sistemi di visualizzazione passivi,
è pensata per semplificare il cablaggio, ridurre i
costi di montaggio e manutenzione. CP-Link-4 è
supportata dalle nuove serie di pannelli Beckhoff
multitouch ad incasso, CP29xx-0010, e a braccio portante, CP39xx-0010.
La possibilità di disporre di un’interfaccia a costi
ridotti era un aspetto centrale anche di un’altra nuova proposta di Beckhoff: il sistema I/O
EtherCat costituito da un terminale con contaLuglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
tore di esercizio e schermo integrato a bordo.
Si tratta del nuovo EtherCat EL6090, dotato
di contatore di esercizio non resettabile e di un
display a bassa riflessione e illuminato. In particolare, il display può essere liberamente posizionato sulla guida di montaggio, nei punti più
adatti al tipo di applicazione da realizzare e può
essere collocato in posizione remota rispetto al
dispositivo di controllo. Sullo schermo verticale
del terminale è possibile visualizzare i messaggi
di stato o la diagnostica, direttamente dall’interno del sistema I/O EtherCAT inserito nel quadro, senza dover ricorrere ad interfacce esterne
aggiuntive, rendendo sempre visibile lo stato
del network. Con l’inserimento di EL6090 nel
Il terminale EL6090 con contatore e schermo integrati
quadro elettrico, montandolo sulla guida e collegandolo alla linea terminali, si può direttamente
disporre sia di uno schermo, con due righe da 16
caratteri gestibili dal programma PLC attraverso
EtherCat, sia di un contatore di esercizio non
resettabile, che permette di registrare la durata di
funzionamento del sistema, salvando i dati (con
una ritenzione garantita per un tempo di 20 anni)
o passandoli al sistema di controllo. Lo schermo,
quando vengono visualizzate stringhe di caratteri troppo lunghe, passa automaticamente nella
modalità di testo a scorrimento e permette di
inserire (con matrici 5x8) dei caratteri speciali.
La progettazione tra automazione e IT
Dopo aver vinto alla Fiera di Hannover il premio
internazionale Hermes Awards 2013, l’Open
Core Engineering di Bosch Rexroth è stata presentata come una delle più interessanti novità di
SPS/IPC/Drives Italia. Si tratta di una soluzione
completamente integrata che combina automazione PLC e IT. Oggi, l’engineering del software
per macchine e impianti pone i costruttori di
macchine di fronte alla nuova sfida della personalizzazione; d’altra parte l’engineering basato
IEC 61131-3 mostra i suoi limiti. Con Open
Core Engineering, Bosch Rexroth getta ora un
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ponte fra automazione PLC e IT, consentendo
maggiore libertà nell’engineering del software.
Open Core Engineering concilia i requisiti di
questi due mondi di engineering, finora separati,
in un’offerta di soluzioni generalizzata. Al cuore
di tutto ciò troviamo tool software e pacchetti
di funzioni integralmente basati su tecnologie
e standard aperti. La nuova interfaccia “Open
Core Interface” estende l’engineering del software per applicazioni basate su linguaggi ad
alto livello, finora focalizzato sull’automazione
PLC. Le numerose biblioteche di funzioni, adattate a numerosi ambienti di sviluppo, consentono l’accesso diretto alle funzioni, fino al core
di controllo. Ciò consente ai costruttori di macchine, tramite applicazioni basate su linguaggi
ad alto livello, di accedere flessibilmente al core
di controllo delle soluzioni di sistema IndraMotion MLC e IndraLogic XLC, realizzando in
autonomia soluzioni personalizzate in modo
più semplice ed economico.
Alcuni esempi concreti sono il collegamento
di tool di simulazione, oppure l’impiego di
smart device con applicazioni native. Il grande
successo di mercato degli smart device, combinato alle loro innovative e pratiche filosofie
di utilizzo, sta destando grande interesse fra i
costruttori e i gestori di macchine. Tale settore,
infatti, lascia presagire nuove possibilità nella
comunicazione fra uomo e macchina, per renderla in futuro più agevole, flessibile e intuitiva.
Open Core Interface supporta, con Apple iOS
e Google Android, i sistemi operativi più utilizzati per smartphone e tablet PC: i costruttori possono implementare programmi applicativi con
Java come applicazioni native, integrare smart
device nell’automazione senza soluzione di continuità e supportare gli operatori delle macchine
con nuove filosofie diagnostiche e d’esercizio;
le applicazioni native operano completamente
sullo smartphone o sul tablet PC, senza quindi
influire sul programma di macchina.
Open Core Interface consente inoltre di collegare
La Open Core Interface per un approccio integrato
IT-Automazione
funzioni e dati delle macchine di produzione da
applicazioni su base IT, quali ad esempio i Mes.
Moduli CPU
L’offerta presentata a SPS/IPC/Drives Italia da
Contradata si è articolata secondo quattro linee
di prodotto: PC industriali compatti e rackmount,
touch panel PC, soluzioni embedded e prodotti per
applicazioni Ethernet industriali. Da segnalare, in
particolare, nell’ambito dei processori ARM, le
soluzioni della tedesca TQ Components comprendenti i moduli CPU TQMa28, TQMa35,
TQMa53 e TQMa6X. Quest’ultimo, ad esempio, è stato sviluppato da TQ sfruttando la serie
di processori Freescale iMX6. Si tratta di una
soluzione eccellente per applicazioni quali dispositivi HMI e sistemi di controllo industriale grazie
alla varietà di interfacce, al basso consumo e alle
dimensioni estremamente ridotte di 74 x 54 mm.
TQMa6X offre supporto per display con risoluzioni fino a Full HD. La connessione simultanea
fino a 4 display e la possibilità di rappresentare
contenuti differenti sono ulteriori caratteristiche
chiave di questo nuovo modulo, che risulta perfetto in applicazioni multi-touch e multi-display
così come nelle applicazioni di puro controllo.
I 360 pin di connessione alla baseboard offrono
all’utente un set d’interfacce estremamente ricco
che include Gigabit Ethernet, USB Host / USB
OTG, 3 linee UART e 2 linee CAN 2.0B. Dal
punto di vista della connessione LCD, l’utente
può pilotare sia display paralleli che Single/Dual
LVDS. Una porta HDMI può, inoltre, essere utilizzata per la connessione monitor.
TQMa6X viene offerto con memoria DDR3L
fino a 2 GB, memoria Flash NOR SPI fino a 128
Mbyte e fino a 64 GB eMMC per programmi e
dati. Il modulo include, inoltre, una EEPROM, un
RTC e un Real Time Clock tamponato a batteria
dalla baseboard.
Tra le caratteristiche chiave del modulo va evidenziata la reperibilità di lungo periodo, fino a 15
anni. L’elevato livello di integrazione delle interfacce rende il modulo flessibile in applicazioni
quali controllo industriale, sistemi ferroviari,
automotive e medicali. La scalabilità offerta dalle
CPU Cortex A9 nelle versioni single, dual e quadcore consente di ottimizzare la scelta del modulo
in base all’applicazione, arrivando fino alla massima potenza della versione quad-core con clock
di 1.2 GHz. Il kit di sviluppo a corredo permette
all’utente di valutare immediatamente una serie
di possibili scenari applicativi con estrema semplicità. Per il modulo è disponibile un BSP Linux,
sono anche previsti e in fase di adattamento i BSP
per i sistemi operativi Windows Embedded Compact 7, Android, QNX e VxWorks.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
Il modello M800 (frame size 7)
della famiglia Unidrive M
Azionamenti per macchine
Al centro dell’attenzione, nello spazio di Control Techniques, del Gruppo Emerson, alla
SPS Italaia, c’era naturalmente la più recente
e fondamentale proposta di questa azienda per
l’automazione della produzione: la famiglia di
convertitori Unidrive M. Questi dispositivi sono
appositamente progettati per coprire una gamma
estremamente ampia di applicazioni, sia in termini di potenze, partendo 0,25 kW e arrivando
fino a 1,2 MW, sia in termini di prestazioni,
potendo gestire motori fino a 3.00 Hz di banda
passante dell’anello di corrente e 250 Hz di
banda passante dell’anello di velocità.
Il compatto modello base della gamma, denominato M 100, è in grado di effettuare il controllo
di motori a induzione tensione/frequenza o vettoriale in anello aperto. In più, i modelli superiori
possono effettuare il controllo del flusso rotorico, in anello aperto, ottimizzato per i motori
a induzione, fino ad arrivare, nei convertitori al
vertice della gamma, alla possibilità di gestire le
più sofisticate applicazioni in anello chiuso.
Per i modelli al vertice della gamma sono previsti dei moduli, dotati di un processore aggiuntivo, in grado di svolgere autonomamente le funzioni tipiche di un controllore programmabile,
quindi adatti a svolgere dei compiti di motion
control avanzato. Sul modello Unidrive M 800
è integrato il modulo controllore MCi200, con
capacità di programmazione Codesys e comunicazione ethernet attraverso un’interfaccia di
rete integrata nel convertitore. M800 è progettato per applicazioni che richiedano un controllo
dell’asse della macchina e un’interfaccia ad alta
velocità con altri dispositivi di controllo quali
PLC, I/O e HMI.
Invece, Unidrive M810 monta il modulo controllo macchina con il coprocessore MCi210,
con collegamento in rete ethernet a doppia
porta. Anche per questo modello è possibile la
programmazione in Codesys del modulo di controllo, che in questo caso è dotato di un’interfaccia switch ethernet direttamente sulla scheda, in
grado di gestire due porte e con una maggiore
memoria di programma (fino a 1 MB). Questo
amplia le prestazioni di controllo macchina,
aumentando la velocità di trasmissione dei dati
che, grazie alle due porte ethernet separate, può
anche contare sulla connettività simultanea di
due reti.
Lo Scada… mobile
La domanda di applicazioni per il controllo e il
monitoraggio della produzione tramite dispositivi
mobili è ancora relativamente modesto, si può
prevedere un trend di crescita in questa direzione.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Convinta di questo, Copadata ha presentato a
SPS Italia tutta una gamma di soluzioni mobili
per la ben nota linea Zenon, proponendole col
seguente messaggio: l’informazione giusta, al
momento giusto, nel posto giusto = ergonomia
con Zenon.
Già nel 1998, con il modulo Message Control,
Copadata aveva introdotto sul mercato uno strumento che premetteva di accedere alle informazioni importanti, indipendentemente dal luogo,
tramite l’invio di SMS. Quattro anni dopo ha
lanciato lo Zenon Web Server, che permette di
accedere da remoto ai progetti HMI/Scada con
qualsiasi browser.
Ora, con l’introduzione dei più moderni dispositivi mobili, quali Tablet e Smartphone e i loro
specifici sistemi operativi, le possibilità di creare
applicazioni sono aumentate considerevolmente.
Per i Tablet, che sia un iPad o su Windows RT o
su Android, si possono utilizzare con flessibilità
tutte le funzionalità native di Zenon tramite una
Terminal Server Solution, senza alcuno sforzo di
installazione sul client, con un setup semplice e
una facile manutenzione. Per gli Smartphone,
la nuova Everywhere App by Zenon, offre una
panoramica dell’impianto in qualsiasi momento
e ovunque. Si possono recuperare dati in tempo
reale dal sistema HMI/Scada direttamente sullo
Smartphone e quindi risparmiare tempo e fatica.
In ogni caso, mettendo al primo posto il problema
della sicurezza; consapevoli che le soluzioni
per i dispositivi mobili richiedono un sofisticato
concetto di sicurezza, particolarmente se usate
nell’automazione industriale: Copadata ha preso
in considerazione questi requisiti seriamente e
assicura che le nuove applicazioni sono equipaggiate con il massimo delle precauzioni e sono supportate da importanti funzionalità di sicurezza.
Ingegneria di progetto
Nel “core business” del CAD elettrico, Eplan
Electric P8 sfrutta l’integrazione interdisciplinare nell’ingegneria di progetto per consentire
al progettista di focalizzarsi appieno sul proprio
lavoro, lasciando al sistema l’onere di gestire in
maniera coerente ed efficiente tutti i dati di progetto.
Eplan Harness ProD, strumento professionale
3D per il cablaggio strutturato, ha ora i suoi maggiori punti di forza nell’automazione delle fasi di
lavoro.
Per l’ingegneria interdisciplinare, la proposta di
punta si chiama Eplan Pro Panel. Partendo dalla
costruzione in 3D dell’assieme, dalla definizione
della rete e dalle informazioni di connessione
derivanti dagli schemi circuitali elettrotecnici, la
soluzione calcola i percorsi ottimali per fili e cavi
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
Uno schema delle soluzioni Eplan
elettrici, verificando il grado di riempimento delle
canaline e ottimizzando la lunghezza dei cavi.
Eplan Fluid, con un’interfaccia utente moderna
e funzioni avanzate di disegno, agevola notevolmente l’impostazione iniziale di tutti i progetti.
Per gli impianti più grandi e complessi, il navigatore di Eplan Fluid garantisce un approccio
coerente all’intera applicazione, velocizzando
l’esplorazione di schemi distribuiti su più pagine
mediante riferimenti incrociati automatici.
HMI e controllore
Dal mondo ESA è arrivata la proposta Esaware,
una nuova generazione di HMI che unisce una
potente architettura a un design moderno. Con
Esaware si ha il pieno comando dell’applicazione, grazie alla tecnologia SoftPLC integrata e
a dispositivi I/O, che danno vita a una soluzione
di automazione completa. Grazie all’interfaccia
Ethercat integrata, è possibile infatti comandare o
controllare qualsiasi tipo di dispositivo che adotti
questo standard.
La soluzione Esaware
Il supporto alle funzionalità gesture per applicazioni multitouch, la teleassistenza da remoto con
la soluzione Everyware senza la necessità di hardware aggiuntivo, la gestione delle applicazioni
attraverso app multipiattaforma, sono le altre
importanti funzioni comuni all’HMI Esaware.
Monitoraggio e telecontrollo
Originale la presenza di eWon che insieme con
Efa Automazione, ha illustrato le grandi possibilità offerte dai suoi router, invitando Mario Di
Bacco, R&D di Rebernig Supervisioni, a illustrare i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei prodotti innovativi di eWon in applicazioni di controllo da remoto nel settore fotovoltaico e nell’illuminazione pubblica. Rebernig ha sviluppando
il software Janis appositamente per i dispositivi
eWon e dedicato al monitoraggio degli impianti
fotovoltaici attraverso la comunicazione con
inverter, contatori di energia e altri dispositivi.
Janis è in grado di dialogare con tutte le marche
di inverter, sensori di corrente i’Checker, numerosi contatori fiscali, dispositivi di interfaccia e
sensori e fa capo a una tecnologia come quella
di eWon, caratterizzata da apertura, semplicità e
utilizzo della rete Internet per la comunicazione.
Parallelamente alle soluzioni per la produzione
di energia, Rebernig si occupa anche di Led lighting, in collaborazione con la Pubblica Amministrazione. Anche se il background tecnologico
è molto diverso, concettualmente i due scenari
sono paragonabili: i router eWon servono sempre
da bridge tra il sistema centrale e il campo, fungendo da collettori di informazioni sul territorio,
compressione e trasferimento dei dati al sistema
centrale. In particolare Rebernig propone due
linee di lampioni Led: Luxio, telecontrollato in
radiofrequenza e dotato di profilo di illuminazione a bordo, funzionante anche in assenza di
comunicazione radio, pensato per l’illuminazione
di centri urbani, strade extraurbane, parcheggi,
centri commerciali, zone verdi, aree esterne di
edifici industriali; e Dolomiti, ideale per contrastare il problema degli sprechi della pubblica illuminazione, consentendo un risparmio energetico
pari almeno al 50% rispetto alle vecchie lampade
ad alta pressione, senza necessità di manutenzione. A questi si affianca la scheda di controllo
Island 3.0, per la regolazione del flusso luminoso
di alimentatori elettronici e moduli Led, configurabile attraverso un software dedicato e/o registri
Modbus e con profilo luminoso impostabile con
auto-time.
Non solo pneumatica
Festo ha partecipato alla SPS portando il suo
“Expotainer” nell’area esterna e presentando,
sia nello stand che all’aperto, delle interessanti
demo relative al progetto Bionic Learning Network (soluzioni tecnologiche ispirate alle forme
di vita).
I temi al centro della presenza Festo sono stati
efficienza e risparmio energetico, sicurezza a
bordo macchina, motion control e soluzioni per la
υ
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
presa adattiva nate proprio dallo studio di modelli
esistenti in natura.
Tra i prodotti esposti citiamo il modulo CTEU
con funzioni diagnostiche per unità di valvole
tipo VTUB e VTUG, un vero ‘risparmiatore di
rete’ che rende compatibili le unità di valvole
con i nodi fieldbus a costi non superiori a quelli
previsti per le soluzioni multipolari, aprendo economicamente al mondo di differenti protocolli,
quali Canopen, Profibus and Devicenet. Questa
interfaccia di comunicazione si basa su I-Port
Festo, lavora come connettore universale da M12
e può essere equipaggiato in modo flessibile con i
nuovi moduli bus tipo CTEU oppure configurato
a IO-Link. L’elevata protezione IP 65/IP 67 ne
consente l’impiego in ambienti gravosi.
Il modulo I/O CPX-L è invece una pratica soluzione nel mondo Festo CPX e di tutta la sua
gamma di unità di valvole e sistemi fieldbus. Gli
utilizzatori che chiedono di poter installare un terminale elettrico CPX per unità di valvole in tutta
sicurezza in un armadio di comando trovano in
questo affidabile modulo una perfetta risposta a
questa esigenza.
I CPX-L sono progettati per essere impiegati in
armadi di comando con I/O remoti a protezione
IP 20 ed integrati in unità di valvole. Il miglior
esempio è dato dall’unità Festo CPX-MPA. Gli
utilizzatori che necessitano l’impiego di un alto
numero di canali I/O apprezzeranno il risparmio
di costi garantito dai moduli CPX-L con ingressi
e uscite digitali. Le dimensioni del modulo sono
molto compatte, sia nella versione a 16 ingressi
che in quella mista con 8 ingressi e 8 uscite digitali. Apprezzate le applicazioni nel settore alimentare e nell’automazione di processo, data la
protezione antideflagrante, e in particolare per
l’industria del trattamento dell’acqua e acque
reflue.
Il convertitore TPD 32 EV di Gefran
Convertitori e sensori per applicazioni
industriali
Gefran, che alla SPS Italia aveva allestito un’area dedicata alle applicazioni nell’industria alimentare, presentava diversi nuovi prodotti. Tra
questi la nuova gamma di convertitori d’armatura
TPD32 EV, con un insieme di correnti e di tensioni di alimentazione più ampio e con versioni
adatte per impianti di grossa potenza. Per il controllo dei motori in corrente continua, TPD32
EV si propone con tecnologie a 2 e 4 quadranti
fino ad oltre 5.000 A con configurazioni a 6 e
12 impulsi serie e parallelo nonché una ampia
gamma di regolatori per il controllori di campi
esterni, magneti ed impianti galvanici. Il convertitore TPD32 EV è adatto al revamping, ma anche
per realizzare evolute architetture di regolazione
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
con convertitori in corrente continua, come
sistemi di laminazione, lavorazione lamiera, sollevamento industriale, banchi test ecc.
Per quanto riguarda i sistemi di controllo, la piattaforma di automazione GCube è stata potenziata
da Gefran con l’introduzione dei terminali operatori della serie GF Vedo SL, con schermi da 3.5 e
7 pollici, integrando in un unico prodotto un PLC,
con completo supporto dello standard 61131-3,
la gestione della grafica e la connettività ethernet
(sempre presente).
Nell’ambito della sensoristica, Gefran ha presentato i trasduttori di pressione industriale KS nella
nuova versione SIL 2, con certificazione emessa
dal laboratorio TÜV Rheinlad in conformità
allo standard EN 62061. Nuovo anche il sensore
Impact Performance Level c, un trasmettitore
fluid-free di pressione a elevate temperature conforme alla norma europea EN1114-1 relativa alla
sicurezza degli estrusori.
Da segnalare anche il nuovo trasduttore ONPPA, per la misura della posizione in applicazioni di
pneumatica. Questo trasduttore è basato sull’effetto magnetostrittivo ed è costrutito con una tecnologia brevettata, denominata Onda, che Gefran
ha applicato in tutta la serie di trasduttori magnetostrittivi a profilo MK4-A e a stelo IK4-A. La
gamma di sensori a stelo si è anche arricchita
della nuova serie SK4-A, che rispetto al modello
da cui deriva (IK4-A) presenta una drastica riduzione delle zone morte.
Misura per il movimento
Alla SPS Heidenhain ha portato il proprio bagaglio di competenze maturate nel mondo della
misura per il movimento. Tra i prodotti in mostra
i modelli EQN 1135 e EQN 1137,encoder assoluti multigiro con trasmissione dati full digital
EnDat22 e connessioni meccaniche “fault exclusion” per evitare la perdita di accoppiamento tra
albero e statore. Esposti anche gli encoder assoluti induttivi serie ECI/EQI 1300 generazione 3
e 2.5.
Processore di rete
Protagonista indiscusso dello stand HMS è stato
Anybus NP40, recentemente insignito da Frost
& Sullivan del premio come migliore processore
di rete. Anybus NP40 è il componente principale
della nuova gamma Anybus CompactCom serie
40, composta da famiglie di interfacce di comunicazione pronte all’uso, disponibili nei formati
Chip, Brick e Module in grado di gestire la comunicazione tra un dispositivo industriale e una
qualsiasi rete industriale.
La serie 40 di Anybus CompactCom, basata sul
processore di rete Anybus NP40, supporta tutte
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
Anybus NP40 di HMS
le principali reti industriali, ma è particolarmente
adatta alle reti Fieldbus ed Ethernet industriali
con prestazioni di alto livello. Poiché il processore NP40 assicura praticamente uno scambio
dati tra il dispositivo e la rete con un ritardo “pari
a zero”, la serie 40 è ideale per applicazioni ad
alte prestazioni, con cicli di rete veloci e richieste di sincronizzazione rapida, come i sistemi con
servoazionamenti.
Visione stereo
Image S ha portato alla SPS IPC Drives Italia
2013 soluzioni per la visione di grande interesse:
la telecamera 3D in stereovisione Ensenso N10
di IDS Imaging, innovativa e compatta, che
funziona secondo il principio della “stereovisione con texture proiettate”. Questa telecamera
è provvista di due sensori CMOS global shutter
e un proiettore di texture o pattern, che proietta
una matrice di punti casuali sull’oggetto da rilevare. Il vantaggio principale del pattern è che funziona anche in applicazioni con più telecamere
La telecamera stereo Ensenso N10
ed è ideale per catturare superfici non strutturate.
Grazie alla calibrazione di fabbrica, l’installazione della Ensenso N10 per la comparazione di
superfici 3D con l’interfaccia Halcon di MVTec
richiede meno di dieci minuti. Con l’interfaccia
software gratuita in dotazione, l’utente può inoltre integrare facilmente la telecamera nei propri
programmi applicativi. La solida custodia in alluminio misura solo 150 x 45 x 45 mm.
Controllo, programmazione
e supervisione
Presente in uno stand adiacente a quello della
Asem, società con cui ha avviato da un anno una
cooperazione che va al di là della semplice partnership, Keb ha proposto al pubblico della SPS
le proprie soluzioni dedicate al mondo del controllo: inverter, servosistemi, azionamenti, fino
alle soluzioni per la programmazione e la supervisione.
Tra i protagonisti dello stand, un ruolo chiave
era giocato dalla soluzione Combivis Studio 6
per la configurazione, la programmazione (con
i liguaggi standard previsti dalla normativa IEC
61131), la simulaizone e il debug, la gestione
della visualizzazione e delle comunicazioni per
tutte le soluzioni di automazione e visualizzazione Keb (controllori, PC, I/O remoti).
Il motore che si gestisce con una app
Lenze ha presentato per la prima volta in Italia, alla SPS di Parma, il suo nuovo motore con
elettronica a bordo: Lenze Smart Motor. Un
prodotto progettato per combinare la semplicità
di un motore in rete con i vantaggi tecnici di
un controllo di azionamento
elettronico. Tra i benefici di
questa soluzione, Lenze ha
stimato una riduzione che può
arrivare fino al 70% dei tipi
e delle varianti degli azionamenti necessari per coprire le
esigenze di un impianto. Lenze
Smart Motor è progettato per
essere in grado di coprire in
modo flessibile una gamma
di velocità da 500 a 2.600 giri al minuto con Il nuovo Lenze Smart Motor
coppia costante. Inoltre, questo nuovo prodotto
consente il comando attraverso uno smartphone,
con la possibilità di modificare le impostazioni
del motore tramite la tecnologia di comunicazione NFC (Near Field Communication). I nuovi
motori possono essere configurati per i propri
compiti con una app per smartphone di Lenze.
Semplificando la realizzazione di applicazioni
in rete e con avviatore, questi motori sono una
proposta particolarmente adatta per i costruttori
di macchine e impianti nel settore dei sistemi di
trasporto e movimentazione dei materiali.
Robot, controllori e PC integrati
Tra le molte soluzioni e prodotti presentati da
Mitsubishi Electric spiccano i PLC compatti
della serie FX3, che integra nuove funzionalità
avanzate e diventa ancor più versatile con i nuovi
modelli FX3GE e FX3S, presentandosi come
ideale per ogni linea produttiva.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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approfondimenti
I robot antropomorfi Mitsubishi
serie RV-F
Il modello FX3GE risponde all’esigenza di connettività anche in presenza di linee meno complesse e articolate. Rispetto a FX3G, il nuovo
PLC integra di serie ulteriori funzioni e ha caratteristiche innovative per la sua categoria. Si tratta
infatti di un PLC compatto dotato di porta di
comunicazione Ethernet di serie, 2 ingressi analogici a 12 bit, 1 uscita analogica a 12 bit, 1 porta
miniUSB e una seriale RS422, tutti integrati.
Tra le funzionalità standard di serie troviamo un
sistema di sicurezza molto elevato grazie a due
livelli di password. Precisione e velocità sono
garantite da semplici e potenti funzioni di posizionamento (fino a 3 assi), da contatori veloci
con ingressi a Interrupt, dal controllo analogico
integrato (2AD/1DA), dalla possibilità di collegamento diretto degli inverter Mitsubishi usando il
protocollo seriale proprietario (FreqRol Support)
o gestendo il protocollo Modbus RTU.
Le innovative dotazioni di serie di questo nuovo
modello di PLC compatto lo rendono ideale per
molteplici applicazioni, come ad esempio CPG,
Food&Beverage, LifeScience e Trattamento
Acque, consentendo di contenere sia i costi di
gestione sia gli ingombri.
L’altra novità, il PLC compatto FX3S, ponendosi nella fascia dei prodotti per la gestione di
applicazioni low end, rappresenta l’erede naturale dell’affermato FX1S. Potenziato grazie a una
riduzione drastica del tempo ciclo, ha raddoppiato
la memoria programma e aggiunto la possibilità
di gestire le schede di espansione della famiglia
FX3. Tra le sue caratteristiche principali c’è la
completa compatibilità con le soluzioni che lo
hanno preceduto; inoltre integra di serie una porta
miniUSB che garantisce un trasferimento del
programma molto rapido e una porta RS422 per
connettere l’eventuale HMI. È inoltre possibile
integrare FX3S in una rete Ethernet grazie al supporto del modulo opzionale FX3U-ENET-ADP.
Le molteplici funzioni avanzate, dal controllo in
treno di impulsi di 2 assi, agli ingressi di conteggio, al protocollo Modbus o FreqROL integrato,
lo rendono particolarmente adatto in svariati settori aggiungendo molte funzionalità che finora
erano prerogativa dei PLC di taglia superiore.
Mitsubishi Electric ha esposto a Parma per la
prima volta in una fiera italiana i nuovi robot
della serie RV-F, antropomorfi verticali a sei assi
flessibili e con elevata velocità pick&place. Naturale evoluzione della serie SD, questa gamma
offre tempi ciclo ridotti (0,32 s standard) con un
considerevole aumento della produttività. Altri
vantaggi si possono ottenere utilizzando l’innovativa struttura a doppio-braccio, che porta ad
avere maggiore libertà di movimento, migliore
stabilità e versatilità. La capacità di carico va da 2
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
a13 kg e l’area di lavoro varia da 504 a 1.400 mm
a seconda del modello. Inoltre, il design compatto di questi robot ne permette l’utilizzo in aree
ristrette e la possibilità di un montaggio a muro e
a soffitto. Infine, tutti i robot antropomorfi serie F
soddisfano gli standard di protezione IP 67.
La serie F arriva anche per i robot Scara con il
modello entry level RH-3FH con una portata
massima di 3 kg al polso e il modello RH-6FH
high performance che arriva a un massimo di 6
kg di payload. Con il tempo ciclo (test dei 12”)
di soli 0,29 s, i robot Scara presentano un’elevata
velocità di spostamento. Mitsubishi ha anche
aumentato l’angolo di lavoro utile dell’asse J1
(da ±127° a ±170°). Gli Scara sono disponibili sia
nella classica versione stand alone sia nella versione iQ.
Novità importanti anche sul fronte della iQ
Platform, la piattaforma capace di integrare
fino a quattro CPU ad alte prestazioni. Le nuove
CPU PLC QnUDV offrono tempi di esecuzione
ridotti, maggiore capacità di memoria, riduzione
dei tempi tra due eventi di interrupt, utilizzo di
interfacce standard di comunicazione come USB
ed Ethernet. Presentano inoltre funzioni integrate
per la tracciabilità, quali funzioni di data logging
che permettono di registrare e salvare dati in formato csv e binario all’interno di una memoria
standard SD/SDHC. Sono poi disponibili nuove
funzioni per la data security.
Proposto poi WinCPU, un PC industriale integrabile sulla piattaforma iQ in grado di gestire
applicazioni tipiche (Scada, gestione database,
visione ecc.) e allo stesso tempo di controllare i
moduli I/O e intelligenti presenti sul backplane.
Nonostante il suo frame ultra-compatto, WinCPU
è dotato di una capacità di calcolo elevata grazie
al processore Atom a 1,66 GHz e permette un
facile accesso ai registri/segnali tramite librerie
dedicate per Visual C++ / Visual Basic.
Altra novità è rappresentata dai C-Controller,
controllori programmabili in C che presentano
elevate velocità di elaborazione e comunicazione
per la gestione di un consistente volume di dati,
hardware affidabile e reperibilità a lungo termine,
moduli compatti e un sistema operativo (VX
Works) pre-installato.
Il motion control incontra l’aptica
Diverse le novità presentate da Moog al suo
stand. Su tutte citiamo il Moog Simodont Dental
Trainer, la Speed Controlled Pump Bike Demo e,
infine, un sistema di fustellatura azionato da un
attuatore Short Stroke.
Il Moog Simodont Dental Trainer è un esempio di come sia possibile applicare la tecnologia
aptica e le competenze di Moog nel motion con-
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
La Speed Controlled Pump Bike Moog
trol. Si tratta di una tecnologia che consente di
creare all’utente la sensazione realistica del tatto,
in un ambiente virtuale, affinchè possa sperimentare gli stessi stimoli che si verificano nella realtà.
L’effetto realistico è assicurato da un sensore di
forza posto nel simulatore, le cui vibrazioni sono
percepite dall’utilizzatore come avverrebbe nella
pratica. Anche dal punto di vista uditivo, vi è una
riproduzione fedele del rumore dello strumento
utilizzato, la cui intensità varia in funzione della
velocità e della forza esercitata dall’operatore. La
tecnologia aptica è stata utilizzata da Moog nella
realizzazione di vari prodotti per la simulazione
di volo e di guida ed ora, viene applicata ad una
serie di sistemi per training specifici anche nel
settore medicale.
La Speed Controlled Pump Bike è una demo
atta a illustrare il funzionamento di un sistema
con una pompa RKP Moog oleodinamica a
pistoni radiali e dimostrare l’effetto che si ottiene
sulla richiesta di coppia e velocità al lato motore,
attivando la funzionalità dual flow displacement,
per variare la cilindrata della pompa ed ottimizzare la potenza del motore, simulato dal ciclista
nelle varie condizioni di carico.
Presente anche un sistema di fustellatura, ad elevata performance, controllato da un servo attuatore elettrico Short Stroke, le cui caratteristiche
lo rendono ideale per ogni applicazione industriale dove sia necessaria alta precisione, come
le presse meccaniche, le macchine per soffiaggio
e stampaggio. In specifico, la sua robustezza unitamente ad un sistema di lubrificazione, garantiscono all’attuatore un funzionamento continuativo e costante nel tempo, per una manutenzione
minima.
Stazione per bus di campo
In occasione della fiera SPS IPC Drives di Parma,
Murrelektronik Italia ha festeggiato il suo
ventesimo anniversario e, oltre all’importante
traguardo del ventennio di presenza nel nostro
Paese, l’azienda ha ricordato, nel suo affollatissimo stand in fiera, il recente cambio di sede e
l’insieme di prodotti che in questi decenni ha reso
disponibili per il mercato italiano. La cerimonia
tenuta in fiera ha quindi segnato un ideale passaggio di consegne per la nuova sede di Murrelektronik, che ora si trova nel Parco Tecnologico
di Vimercate, nella zona designata Energy Park
(Building 03, Via Energy Park 6).
Tra le novità di prodotto di Murrelektronik, si
segnalano le soluzioni Cube per bus di campo
modulari per installazioni sia a livello di macchinario che di impianto. L’ultimo arrivato della
famiglia è Cube20S, una stazione per bus di
campo compatta, appositamente progettata per
l’armadio elettrico, che consente di collegare fino
a 64 moduli per ogni nodo. Cube20s, adatto al
montaggio su guida
DIN, è dotato di spie
LED che consentono
di verificare gli stati
dei canali ed è caratterizzato da tempi
di scansione su bus
locale fino a 20 μs.
I nodi per Cube20s
sono
disponibili
per bus Canopen,
Devicenet, Ethercat,
Modbus e Profibus/
Profinet.
L’affollato stand di Murrelektronik
Controllori riconfigurabili
alla fiera SPS Italia
National Instruments ha presentato i propri strumenti di sviluppo robusti ed efficaci, pensati per
permettere ai progettisti di “fare di più con meno”
e soluzioni efficaci in grado ridurre il costo dei
progetti, velocizzare i tempi di sviluppo e accorciare il time-to-market.
In evidenza allo stand la piattaforma hardware
NI Rio (I/O riconfigurabili) che, grazie alla combinazione di processori real-time, chip FPGA
riconfigurabili, I/O analogici e digitali e alla
programmazione con NI LabView, permette un
passaggio rapido dal prototipo alla produzione in
serie senza bisogno di riscrivere il codice.
NI CompactRio offre i vantaggi della customizzazione e la convenienza di una piattaforma
commerciale. Questo permette di risparmiare su
tempi di sviluppo, costi e di ridurre il time-tomarket. NI Single-Board Rio fornisce la stessa
architettura Rio in formato scheda per appli-
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
cazioni di controllo e monitoraggio embedded
OEM e interessate da volumi di produzione
in serie da qualche decina fino alle centinaia di
pezzi. Sfruttando gli stessi strumenti integrati di
CompactRio, permette una migrazione snella dal
prototipo alla produzione in serie senza bisogno
di riscrivere il codice.
Nel corso della Sps Italia, National Instruments
ha fatto trapelare le caratteristiche principali di un
nuovo dispositivo della famiglia CompactRIO
che sarà presentato nel corso di NI Week a Austin
ad agosto. Il controllore si baserà sulle più recenti
soluzioni elettroniche ‘all in one’ che portano su
un unico chip altamente integrato un micro Arm
e un FPGA, offrendo prestazioni elevate, prezzi
contenuti e soprattutto la possibilità di integrare
nel design di sistema anche funzionalità custom.
Il nuovo dispositivo sarà più aperto dell’attuale
(si parla di un nuovo sistema operativo) e potrà
far funzionare anche applicazioni scritte in linguaggio C.
Con questa soluzione National Instruments
intende sviluppare l’idea di controllore ‘software
defined’ che fa seguito all’introduzione recente
della strumentazione software defined.
I/O modulari Sysmac serie NX
Omron
Controllo integrato, sicurezza e visione
Al suo stand, Omron ha portato una demo delle
funzionalità Delta del sistema Sysmac. Tra le
tante novità presentate in fiera, a proopsito di
Sysmac citiamo il nuovo sistema di I/O modulari
Sysmac serie NX, che va ad ampliare e a integrarsi con il machine controller serie NJ.
Una caratteristica essenziale del sistema di I/O
Sysmac serie NX è l’uso della funzione di clock
distribuito della rete EtherCat per l’esecuzione
deterministica del controllo. Questo garantisce la
precisione e la ripetibilità della temporizzazione nell’anello di controllo.
I singoli moduli di I/O compensano
i ritardi di comunicazione con una
campionatura multipla del segnale nel
ciclo di comunicazione, consentendo
una precisione inferiore al microsecondo. Per raggiungere il livello di
prestazioni richiesto, Omron ha sviluppato un nuovo bus di interconnessione I/O con una velocità di trasmissione dei dati di 3 Gbit/s.
Per il controllo qualità e la tracciabilità Omron ha esposto il nuovo sensore di visione
FQ2 che combina telecamera e illuminatore in
un’unica custodia compatta, dotata di capacità di
elaborazione, eliminando la necessità di un controllore separato. Le dimensioni compatte e la
soluzione all-in-one rendono il sensore semplice
da montare anche in spazi ristretti. FQ2 supporta
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
tutti gli algoritmi di controllo e i filtri immagine
tipici dei sistemi di visione Omron, compresa la
ricerca basata sulla forma, il controllo colore, il
riconoscimento caratteri (OCR), la lettura e la
verifica di codici 2D e barcode.
In mostra anche il terminali touch screen serie
NB nei formati da 3,5”, 5,6”, 7” e 10”. I modelli
da 3,5” e 5,6” offrono una risoluzione 320 x 240
pixel, sono dotati di una porta seriale, di una di
porta Ethernet e una USB. La versione da 7” e
10” offrono una risoluzione da 800 x 480 pixel.
I modelli di punta sono dotati di porta Ethernet e
porta USB per semplificare l’aggiornamento del
progetto o lo scambio di dati in rete.
Un nuovo PLC con EtherCat
Panasonic Electric Works ha esibito alla fiera di
Parma due nuovi prodotti in anteprima europea: i
servoazionamenti Minas A5B, che costituiscono
la versione EtherCat della gamma A5, e il nuovo
PLC modulare FP7 con il bus di campo EtherCat. I nuovi prodotti saranno disponibili a livello
commerciale nella seconda metà dell’anno.
Il PLC FP7 è un controllore progettato per applicazioni ad alte prestazioni e per il controllo del
movimento avanzato, che nella più recente versione può utilizzare il bus di campo EtherCat.
Anche se caratterizzato da una forma compatta
(ha un frontale largo 40 mm e alto 90 mm), FP7
è un dispositivo di fascia alta, dotato di capacità
di connettività locale e remota, con la porta ethernet integrata nella CPU. Il collegamento ethernet
consente di effettuare in modalità remota il trasferimento del file log, il monitoraggio e la programmazione. Questo controllore può effettuare
il controllo sincronizzato di più assi e consente di
gestire il movimento e le traiettorie con interpolazione lineare, circolare e spirale.
FP7 incorpora diverse nuove funzioni e una
di queste, particolarmente interessante per i
costruttori di macchine, è pensata per la protezione della proprietà intellettuale e del copyright
in ambito industriale. Infatti questo nuovo controllore permette di scaricare programmi crittografati salvaguardando la proprietà intellettuale
incorporata nel programma stesso o nella macchina. In pratica, un programma può funzionare
solamente se si dispone della chiave di decriptazione, in modo da prevenire la duplicazione del
progetto. Il programma può essere caricato sul
PLC attraverso una SDHC card ed è possibile
memorizzare e tenere traccia di tutte le modifiche che sono state effettuate sul programma.
Dal punto di vista delle prestazioni, FP7 ha una
memoria di programma che arriva a 196.000
passi e il processore di cui è dotato è in grado
elaborare un passo in un tempo di 11 ns.
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approfondimenti
Panel PC
Tre i principali prodotti HMI lanciati in casa
Panel. Il modello PSG015 è un Panel PC estremamente compatto con TFT 15” retroilluminato
a led con risoluzione 1024x768. Grazie alla flessibilità di configurazione il PSG015 può essere
fornito con alimentazione 12/24 Vcc o 110/230
Vca e con CPU Atom N270, per sistemi fanless
e a basso consumo energetico, o con processori
Intel Core i5 e i7 di seconda generazione. Poi il
PDG012, domotic PC dal design super compatto
per montaggio da incasso muro o a pannello in
cartongesso, con TFT da 12” ed equipaggiato
con CPU Atom Z510P completamente fanless,
in grado di fornire ottime prestazioni per tutte
le applicazioni in ambiente domotico. Infine il
PSQ008, Panel PC estremamente compatto con
TFT 8.4” retroilluminato a LED e risoluzione
800x600. Il PC, completamente fanless e con alimentazione 12/24 Vcc, è equipaggiato con una
CPU Intel Atom Z510P in grado di fornire una
elevata potenza di calcolo con dei bassissimi consumi energetici.
Tre famiglie di sensori a ultrasuoni
Pepperl+Fuchs ha presentato a Parma tre nuovi
modelli di sensori ad ultrasuoni e un encoder
magnetico compatto. La prima delle nuove proposte, caratterizzata da una forte miniaturizzazione, è quella dei sensori ad ultrasuoni della
Serie F77, pensati per la rilevazione affidabile
degli oggetti indipendentemente dal tipo di materiale, con una portata di 800 mm e con tempi di
risposta brevi (la frequenza di commutazione è
di 100 Hz). La serie F77 ha un’elevata resistenza
alle interferenze.
Due ulteriori nuove proposte di Pepperl+Fuchs
sono costituite dai sensori a ultrasuoni serie
30GM70 e 30GM-IO, con alloggiamento M30
cilindrico, particolarmente adatti per le esigenze
dei costruttori di macchine. Nella serie 30GM70,
la distanza di commutazione dei sensori può
essere regolata tramite un potenziometro e i
I sensori a ultrasuoni 30GM-IO possono essere collegati
attraverso IO-Link
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sensori possono essere configurati, in funzione
dell’applicazione, utilizzando un’interfaccia a
infrarossi bidirezionale ad alta velocità. Invece, i
30GM-IO sono configurabili attraverso IO-Link
e la distanza di commutazione può essere regolata
con la pressione di un pulsante. È possibile regolare il cono di proiezione e la funzione dell’uscita
di commutazione, mentre IO-Link permette di
integrare il sensore in un sistema di controllo.
Infine sono anche da menzionare i nuovi encoder
rotativi assoluti monogiro di Pepperl+Fuchs,
che si basano su sensori Hall a due assi e possono essere trasformati in encoder rotativi assoluti multigiro attraverso l’aggiunta di un sensore
Wiegand. Questi encoder compatti possono avere
risoluzioni di 12 bit (mentre con le versioni multigiro è teoricamente possibile raggiungere risoluzioni fino a 39 bit) e basandosi su un principio
di funzionamento senza contatto hanno un’usura
ridotta.
Automazione in campo e in rete
Phoenix Contact ha esposto alla SPS Italia
diversi prodotti per l’automazione sul campo,
come il sistema I/O Axioline, o dedicati al networking industriale, con dispositivi come i nuovi
router con firewall della famiglia FL Mguard RS.
Il sistema I/O Axioline ha visto l’introduzione di
un insieme di prodotti, la Serie E, espressamente
pensati per l’installazione in campo, con robusti
I/O in custodia di metallo o
plasitica, che va a completare
i modelli dedicati all’installazione nel quadro elettrico. Il
sistema I/O Axioline ha anche
registrato l’introduzione di
nuove versioni con capacità
Profibus/Profinet e master IOLink.
Dal punto di vista del networking industriale, con i nuovi
FL Mguard RS, i router e
firewall pensati per l’industria
(operano con temperature da –20 a + 60 °C), è I nuovi router con firewall FL Mguard RS di
possibile proteggere le sottoreti di automazione Phoenix Contact
nei confronti di accessi non autorizzati. Gli FL
Mguard RS forniscono accessi sicuri da remoto
grazie all’utilizzo di tunnel VPN che consentono
una comunicazione crittografata attraverso una
rete esterna. I prodotti di questa famiglia di router
hanno una compatta custodia metallica (45 mm
su guida DIN), consentono la configurazione via
web browser e sono provvisti di una SD Card
per salvare i dati di configurazione. Il Firewall
integrato consente di gestire la comunicazione,
con l’opportuna configurazione, permettendo
o limitando lo scambio dati con l’impianto solo
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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approfondimenti
su determinate porte o solamente con dispositivi
determinati (specifica dell’indirizzo IP). Questi
router consentono di integrare più sottoreti (funzione di routing 1:1 Nat, Network Address Translation) con gli stessi indirizzi IP in una rete di
livello superiore, in quanto i router rimappano gli
indirizzi dei sottosistemi verso la rete superiore
risolvendo i conflitti di comunicazione.
Controlli e visione in sicurezza
Alla SPS IPC Drives Italia, Pilz ha esposto prodotti e servizi secondo il nuovo concetto che vede
un approccio verticale per mercati, cercando di
fornire indicazioni applicative con demo funzionanti come ad esempio: produzione di energia
eolica, controlli in ambito ferroviario, presse,
imballaggi e macchine utensili. Da segnalare,
tra le novità, le nuove funzioni (SLP e SLI) della
scheda di sicurezza PMCprotego S, che possono
ora essere usate per applicazioni di sicurezza del
moto per il controllo sicuro della posizione. Del
sistema di sicurezza configurabile PNOZmulti 2
è stata ampliata la gamma con nuove interfacce
per la gestione di segnali digitali di sicurezza e
per la comunicazione verso le più comuni reti
industriali basate su tecnologia Ethernet. Queste
nuove interfacce andranno ad agevolare ulteriormente gli utilizzatori e progettisti di automazione
sicura permettendo loro maggiore flessibilità di
impiego.
Durante i tre giorni della manifestazione, Pilz è
stata protagonista anche grazie alla tecnologia
di visione in 3 D. Nel padiglione d’ingresso la
società ha potuto infatti offrire un momento di
svago in una speciale applicazione robotizzata
dove era possibile confrontare le proprie abilità
di golfisti in tutta sicurezza. L’installazione, data
l’importanza dell’evento fieristico e la grande
affluenza di visitatori, è stato oggetto di notevole
interesse da parte del pubblico stupito di poter
avvicinare quei robot senza barriere fisiche e in
tutta sicurezza.
Infatti le prestanti telecamere di SafetyEYE
hanno permesso al pubblico di poter interagire
con i robot e giocare insieme a loro potendo contare su una protezione tridimensionale a tutela
della propria incolumità.
L’HMI va su tablet
In ambito HMI Pro-face ha presentato nuove app
per Android e iOS. Il Remote HMI è una app
che consente il monitoraggio e il controllo fino
a 100 HMI su un singolo smartphone o tablet.
L’app Remote HMI è disponibile per dispositivi
portatili basati su Google Android e Apple iOS,
in particolare iPhone e iPad. Il Remote HMI è
disponibile per i pannelli di serie GP4000 dotati
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
di porta Wthernet e collegabili in rete.
Pro-face ha puntato anche sulle nuove periferiche
USB della serie EZ che migliorano l’operatività
dei pannelli di serie GP4000 e GP4000M. Proface introdurrà presto altre nuove periferiche EZ
per accrescere le programmabilità e la flessibilità
dei pannelli operatore.
Accanto all’applicazione mobile Remote HMI e
ai nuovi accessori USB della serie EZ, Pro-face
ha rilasciato una nuova versione del software di
sviluppo GP-Pro EX. Grazie alle accresciute
potenzialità hardware dei pannelli della serie
GP4000, la versione GP-Pro EX 3.1 introduce
nuove e potenti funzionalità.
Supervisione interattiva
Pronto per l’uscita in Italia, il Movicon.NExT
di Progea si è presentato in fiera a Parma come
la nuova generazione di prodotto Scada/HMI,
in grado di ridefinire i concetti di supervisione
e controllo. Il Movicon.NExT si pone effettivamente come la nuova frontiera della tecnologia
Scada/HMI: non si tratta infatti di una normale
evoluzione della tecnologia Movicon ma di una
nuova piattaforma, completamente riprogettata
sulle tecnologie del futuro che mette a frutto i
venti anni di esperienza di Progea nel settore, creando un nuovo punto di riferimento.
Un workspace innovativo, un ambiente di lavoro
completamente integrato, un framework Progea
personalizzabile con tecnologia plug-in, una grafica rivoluzionaria con librerie di simboli studiate
da grafici, un modello di comunicazione aperto,
un’architettura di persistenza dati indipendente,
una tecnologia web performante e cross-platform:
sono le caratteristiche che riassumono la nuova
proposta di Progea.
La tecnologia di Movicon.NExT si basa su
codice .NET che sfrutta le potenzialità dei sistemi
a 64-bit, con un framework appositamente studiato per garantire affidabilità, apertura e performance. La piattaforma utilizza il modello “plugin” per garantire la completa personalizzazione
del sistema modulare e l’integrazione di nuovi
moduli personalizzati. Il framework di Movicon.
NExT offre una ricca suite di moduli funzionali
in grado di garantire soluzioni di supervisione ed
interfaccia utente ricche e complete, con la totale
apertura ed espandibilità.
Un nuovo concetto di interfaccia utente utilizza
l’accelerazione grafica dei sistemi DirectX di
ultima generazione per sfruttare le notevoli qualità grafiche vettoriali della tecnologia WPF/
XAML con supporto 2D e 3D, con ricche librerie
di oggetti e simboli di nuova generazione, integrando il supporto nativo alle più recenti tecnologie di interfaccia multitouch o Kinect e agli stili e
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approfondimenti
navigazione tipici di Windows 8.
Movicon.NExT si basa su una architettura client/
server che utilizza il modello di informazione
definito dallo standard OPC UA e sfrutta la tecnologia WCF nelle infrastrutture di comunicazione. Utilizza inoltre la tecnologia VFS (Virtual
File System) per rendere indipendente le applicazioni dal modello di persistenza dei dati: l’utente
può quindi connettersi liberamente ai database
relazionali, utilizzare il Cloud computing oppure
utilizzare i normali files XML su disco fisico per
archiviare i dati di processo o dei progetti.
Non solo cabinet
Oltre all’innovazione tecnologica, protagonista
nello stand Rittal ad SPS IPC Drives 2013 è stata
la presenza di Kiesling Maschinentechnik, una
nuova società del Friedhelm Loh Group, specializzata in soluzioni di automazione per costruttori di quadri elettrici e di comando.
I nuovi armadi modulari TS8 Rittal
Quanto ai prodotti Rittal, con il rinnovo della nota
serie di armadi TS 8, le innovazioni apportate
rendono più rapido il montaggio degli accessori,
consentendo ai costruttori e ai quadristi di risparmiare tempi e costi di allestimento.
La piattaforma Rittal – The System si arricchisce ulteriormente, grazie alla nuova gamma di
sistemi a braccio portante CP. Disponibili nelle
versioni 60/120/180 a seconda della caricabilità
del sistema espressa in kg, hanno in comune una
lunghezza dello sbraccio di 1.250 mm e un design
innovativo.
I requisiti per i sistemi di raffreddamento (chiller)
utilizzati nelle applicazioni industriali sono molto
complessi. Per rispondere al meglio alle necessità
dei vari settori industriali e soprattutto dell’impiantistica, Rittal ha sviluppato una nuova generazione di chiller TopTherm con tagli di potenza
da 8 a 40 kW. Per garantire la massima sicurezza
operativa, la normativa CEI EN 61439 richiede ai
costruttori dei quadri elettrici di fornire una documentazione dettagliata che attesti le caratteristiche costruttive e prestazionali del quadro.
La nuova versione 6.1 del software di configurazione “Power Engineering” di Rittal offre ai
costruttori un supporto completo per il dimensionamento e la verifica di progetto di Ri4Power
secondo le prescrizioni della nuova normativa
Rittal ha anche rilanciato il nuovo RiMatrix S,
il primo data centre personalizzato prodotto in
serie, lo zoccolo Flex-Block a montaggio rapido
senza attrezzi, la gamma di armadi SE 8 “freestanding” continua e Make IT easy”, il nuovo
armadio standard per tutte le applicazioni IT.
Motion control
Robox ha portato in fiera i suoi prodotti di punta:
il motion controller master Ethercat μRMC2
mosso dal processore Freescale Power PC
MPC5200 (400 MHz), dotato di due porte Ethernet (Ethercat, TCP/IP, UDP/IP), due Canbus
(Canopen), interfaccia Profibus slave; il motion
controller master Ethercat μRMC3, dotato di processore Freescale P2020 (dual core, 1,2 GHz), tre
porte Ethernet (Ethercat, TCP/IP, UDP/IP) e due
Canbus (CANopen), interfaccia Profinet slave;
lo Shuttle Drive SPIMD20, l’azionamento sviluppato da Robox e STMicroelectronics robusto, compatto e leggero che può essere montato
a bordo di motori brushless per realizzare, sulla
base di hardware standard, azionamenti specifici
per applicazioni di controllo multiasse.
Soluzioni midrange e base
Rockwell Automation, alla fiera SPS Italia, ha
concentrato la sua attenzione attorno ad alcune
categorie specifiche della propria offerta: le soluzioni di controllo midrange e la nuova architettura Connected Components, per l’automazione
delle macchine meno complesse. Le soluzioni
di controllo midrange di Rockwell Automation
sono progettate nell’ottica di ottenere una maggiore scalabilità e di incrementare le prestazioni
delle macchine, con la capacità di controllare
inverter e servoazionamenti attraverso Ethernet/IP. L’offerta midrange si articola attorno
ai controllori scalabili CompactLogix AllenBradley, ma comprende anche servoazionamenti
modulari, inverter, terminali di visualizzazione Un PLC Micro della nuova architettura
Connected Components di Rockwell
e relativo software. Mentre la nuova architettura
Connected Components, dedicata ad applicazioni più semplici ma fornita un’offerta completa di dispositivi, è incentrata attorno ai nuovi
PLC Micro 800, con interfaccia USB per la programmazione e porte di comunicazione seriali
RS232/485, associati ai pannelli operatore serie
Panel View Component. Tutti i dispositivi che
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
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fanno parte dell’architettura Connected Components sono programmabili attraverso un unico
software: Connected Components Workbench.
Piattaforme per l’automazione
della macchina e del processo
Schneider Electric era presente a SPS/IPC/Drives Italia con novità hardware e software che
si inquadravano nelle soluzioni integrate nella piattaforma dedicata all’automazione delle
macchine MachineStruxure e nella piattaforma per l’industria di processo e le infrastrutture
PlantStruxure.
Cominciando dall’automazione di macchina,
Schneider Electric ha presentato i nuovi controllori entry level della gamma PacDrive3
LMC101C/201C, progettati per aumentare la scalabilità in applicazioni fino a 8 servoassi. Nuovi anche gli azionamenti stand-alone Lexium
LXM52 e gli azionamenti integrati Lexium 32i,
con servo controllo e servo motore integrati in una
singola unità. Inoltre, Schneider Electric ha anche
annunciato i drives Lexium23 Plus, per applicazioni in macchinari relativamente semplici.
Le novità nell’ambito della piattaforma
PlantStruxure comprendevano il software MES
Ampla EOS, per il controllo della produttività e
del consumo di energia, e PlantStruxure PES, la
nuova piattaforma di automazione che riunisce in
un unico ambiente i controllori programmabili basati su architettura PC e i sistemi di controllo distribuiti, PAC e DCS. Inoltre ha esordito ePAC
“Ethernet Inside” Modicon M580, una piattaforma hardware di fascia medio-alta progettata per
essere un architettura aperta e flessibile.
Progetto elettrico
Novità primaria immessa sul mercato da SDProget Industrial è Spac Automazione 2013, sviluppato su tecnologia Autodesk OEM 2013. Tra le
prestazioni principali del nuovo CAD elettrico:
gestione centralizzata dei dati dei cartigli, collegamento diretto CAD – database anagrafica
prodotti, database dinamico anagrafica prodotti,
distinte materiali personalizzate in base a logica
costruttiva dell’impianto, cross-reference con
diagnostica dinamica on-line, aggiornamento e
implementazione delle librerie grafiche È stato
inoltre sviluppato ESApro P&ID, un insieme di
applicazioni integrate per la progettazione funzionale dell’impianto.
Telegestione in sicurezza
Seneca ha proposto novità nel campo della telegestione e dell’efficienza energetica. MyAlarm2,
l’avanzato terminale GSM/GPRS e datalogger
si arricchisce di nuove funzionalità. In particoLuglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
lare la versione Security consente la gestione di
allarmi vocali personalizzabili e comandi con toni
DTMF. Sulla versione base sono ora disponibili
anche la funzione contaore, la gestione allarmi di
controllo stringhe fotovoltaiche, un più ampio set
di comandi fast programmabili. Seneca ha anche
ampliato la serie T201, una famiglia di trasformatori di corrente AC/DC alimentati su loop di
misura, disponibili ora anche con effetto Hall,
oltre alla serie S203 composta da analizzatori di
rete trifase Modbus con versioni a display (LCD),
supporto TA, TV, trasduttori di Rogowsky e con
uscita impulsiva per la contabilizzazione energetica.
Soluzioni per il controllo del movimento
SEW Eurodrive ha posto l’accento su un’offerta
indirizzata sempre più alle soluzioni: una proposta articolata in tre formule: Variolution per chi
richiede una formula all-inclusive; Maxolution
dedicata a chi invece necessita di soluzioni customizzabili; e Funcionlution orientata agli aspetti
della sicurezza funzionale. Quest’ultima, novità
assoluta, è una soluzione studiata per semplificare la progettazione di macchine e impianti nel
rispetto delle nomative di sicurezza.
Sew ha poi proposto la propria gamma di
PLC, dal modello base DHP11B allo standard
DH.21B, all’advanced DH.41B fino ad arrivare
al top di gamma, il Movi-PLC Power UHX71B.
Questi controllori sono accomunati dall’avere
gli stessi tool di sviluppo e la identica modalità di programmazione mentre si differenziano
ovviamente per le loro caratteristiche tecniche.
Il Power riesce, tra l’altro, a processare fino a 64
assi in un millisecondo.
Presenti allo stand anche i nuovi motori in classe
di efficienza IE4.
Sensori e sicurezza motori
Sick era presente a SPS Italia 2013 con novità di
prodotto e una serie di applicazioni che fornivano
un esempio delle numerose possibili attraveso
l’utilizzo dei sensori che produce. In particolare,
i sensori fotoelettrici laser hanno visto il lancio
della nuova serie W4SL-3, sviluppata in versioni
in plastica o acciaio inox, e novità anche nell’ambito della serie W9L-3, già nota sul mercato
italiano, che è stata aggiornata e ha visto l’aggiunta di nuove versioni. I sensori di contrasto
miniaturizzati KT Mini, ulteriore novità Sick alla
SPS, sono contraddistinti da caratteristiche quali:
ingombro ridotto, accurata scala di grigi, migliore
stabilità in fase di rilevamento di contrasti ad elevata riflettenza e versioni IO-Link. Poi, la nuova
linea Easima (Easy to Mount in Applications)
costituisce per Sick una proposta di encoder
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
I sensori W9L-3 di Sick
incrementali, con le serie DBS36 e DBS50, ottimizzati per la compattezza delle dimensioni e per
la facilità d’installazione. Infine, oltre alle diverse
novità di Sick nell’ambito della sensoristica,
da segnalare anche il nuovo MOC3SA Speed
Monitor, per il monitoraggio in sicurezza della
velocità dei motori, che raggiunge il PLe per la
norma EN ISO 13849, il livello SIL3 in conformità alla norma IEC 61508 e SIL3CL come da
norma EN62061.
Efficienza, controllo, integrazione
Per la sua presenza in SPS, Siemens si è ispirata
al concept “Efficient Way” che riassume il concetto di efficienza e sostenibilità. Nel suo stand
di oltre 500 mq Siemens ha presentato il proprio
portfolio completo per l’intero workflow produttivo comprendente prodotti, soluzioni e sistemi
d’automazione industriale, fino ad arrivare ai servizi.
Nei tre giorni di fiera inoltre, in un’area esterna
di grande visibilità, è stato possibile visitare l’Energy Efficiency Truck di Siemens, lo showroom
su quattro ruote dedicato alle ultime novità in
tema di efficienza energetica che vanno dai servizi ai sistemi di gestione dell’energia, dai motori
ad alta efficienza, agli azionamenti con recupero
energetico, con obiettivi di riduzione dei consumi, di incremento della produttività e delle performance industriali.
Tra le novità esposte allo stand, da segnalare la
nuova versione di TIA Portal, fulcro dell’esposizione, che consente di estendere le funzionalità
di sicurezza della nuova generazione di controller Simatic S7-1500. Nella nuova versione del
framework del TIA Portal si trovano anche gli
aggiornamenti dei seguenti tool di progettazione:
Simatic Step 7 V12 per controllori Simatic, Simatic WinCC V12 per le interfacce uomo-macchina
(HMI Simatic) e Sinamics StartDrive V12, che
consente di configurare e mettere in servizio i
drive della famiglia Sinamics G120.
Ecco le altre novità in sistesi. Il nuovo PLC Sima-
tic S7-1500 per le macchine di fascia medio-alta
e per gli impianti è caratterizzato da elevate prestazioni ed efficienza. Tra le caratteristiche più
importanti: prestazioni del sistema eccezionali e
diverse funzionalità integrate di serie facilmente
implementabili, tra cui Motion Control, Security
Integrated per la massima sicurezza informatica,
e Safety Integrated per la sicurezza delle applicazioni. La maggiore efficienza è data dal progetto
innovativo, per un funzionamento semplice e una
messa in servizio sicura, dalle funzioni di diagnostica dello stato dell’impianto facilmente configurabili e dall’integrazione in TIA Portal che consente di ridurre i costi di progetto.
La nuova generazione di controllori Simatic
S7-1500 verrà lanciata sul mercato in più fasi.
Inizialmente, il portafoglio sarà costituito dai tre
tipi di CPU 1511, 1513 e 1516 per la fascia di
potenza media, ciascuna disponibile anche in versione F (fail-safe) per applicazioni sicure, e con
diverse caratteristiche prestazionali. Queste si differenziano, per esempio, nel numero di interfacce,
nella velocità nelle operazioni a bit e nella dimensione del display e della memoria dati. In base ai
compiti di automazione, le CPU possono essere
integrate con un massimo di 32 moduli di espansione nella struttura centrale. Ad
esempio con i
nuovi moduli di
comunicazione e
tecnologia o dai
moduli IO, nello
stesso formato
del Simatic ET
200MP di Siemens.
La nuova CPU per il controllo di processo Sima- Il PLC Simatic S7-1500 integrato
tic PCS 7 CPU410-5H copre tutte le applica- nel TIA Portal
zioni, gli ambiti e la gamma di prestazioni con
una singola piattaforma hardware e firmware.
La nuova CPU fornisce agli utenti del sistema di
controllo di processo Simatic PCS 7 un controllore dalle notevoli prestazioni con una capacità di
calcolo adatta alle elevate richieste dell’industria
di processo.
L’inverter Sinamics V20 è un nuovo azionamento monoasse per applicazioni basic, disponibile in quattro dimensioni che coprono una
gamma di potenza da 0,12 a 15 kW per azionare
pompe, ventilatori, compressori, sistemi di trasporto così come per eseguire compiti di azionamento nell’industria di processing e handling.
Proposti infine i relay di sicurezza Sirius 3SK1,
gli azionamenti a elevate performance della famiglia Sinamics S120 e i sistemi di motion control
Simotion altamente scalabili.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
57
58
VISTI ALLA SPS ITALIA
approfondimenti
Interruttori wireless
Con particolare attenzione al settore Wireless,
Steute ha presentato la nuova tecnologia sWave,
i cui prodotti hanno un range operativo da 450
a 700 metri. Gli interruttori industriali wireless
Steute lavorano senza l’ausilio di cavi di alimentazione e di segnale. Gli interruttori stessi
generano la poca energia necessaria al loro funzionamento autonomo, per esempio con batteria
ad alta capacità alimentata da una cella solare o
con un generatore elettrodinamico che trasforma
il movimento del pistone di azionamento in energia elettrica. I segnali radio vengono trasmessi
in banda 868 MHz o 915 MHz, consentendone
così l’utilizzo in tutto il mondo. Inoltre, la nuova
tecnologia sWave, tecnologia radio a due canali,
è caratterizzata da un’alta affidabilità e da un’ottima coesistenza con altri sistemi wireless, senza
interferenze.
I nuovi server industriali per la
connettività sicura di Weidmueller
Router per gestire gli accessi alle macchine
I nuovi router di Weidmüller, la famiglia di
dispositivi IE-SR-2GT, che erano tra le novità
che l’azienda ha esposto alla SPS di Parma, sono
dei dispositivi progettati per garantire la capacità
di connessione delle reti di comunicazione industriali e per migliorare il livello di sicurezza dei
dispositivi collegati con Industrial Ethernet. Questi router industriali hanno lo scopo di garantire
un’integrazione sicura delle macchine di produzione all’interno di una rete Gigabit-Ethernet,
Lan o Wlan, utilizzando lo standard IP Security
(IPsec), che garantisce la sicurezza dei collegamenti attraverso la creazione di una struttura
sicura a livello di rete, senza particolari richieste
a livello di applicazioni. IPsec garantisce la sicurezza attraverso il controllo dell’integrità dei pacchetti IP, l’autenticazione degli utenti e la cifratura
dei dati. Grazie alla loro capacità di interpretare
e tradurre gli indirizzi tra reti diverse, questi router possono operare in modo che gli indirizzi dei
dispostivi collegati risultino accessibili (1:1 Nat)
o siano mascherati. In pratica è possibile nascondere dietro a questi router tutti i dispositivi ethernet di una macchina, come i sistemi di controllo e
gli I/O remoti, in modo che siano protetti e invisibili a chiunque non sia autorizzato all’accesso.
I router di Weidmueller sono configurabili sia
come client che come server IPsec e l’autenticazione avviene tramite PSK, cioè attraverso l’inserimento dell’ID utente e della password, oppure
con certificati X.509. Il collegamento sicuro
utilizza una criptazione basata su componenti
dedicati di tipo hardware, che eseguono codifica
e decodifica, in modo da permettere una elevata
velocità nel trasferimento dei dati (algoritmi di
criptazione DES-56, 3DES-168, AES-128, AES-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
192, AES-256). In modalità sicura, il router permette fino a 64 collegamenti simultanei, da sottorete a sottorete o come server IPsec.
Moduli embedded WiFi
Tra le nuove soluzioni Wiicom in campo embedded e WiFi, Compact-CAN Bus è un modulo
particolarmente adatto alla realizzazione di interfacce su Tablet o su Web per monitorare e comandare segnali presenti sulla rete CAN Bus su WiFI.
Wiicom propone anche moduli embedded WiFi
che forniscono un’interfaccia per il trasferimento
dati per il settore automotive. Essi integrano un
trasmettitore RF con l’amplificatore di potenza
e di frequenza e un’antenna. Inoltre il protocollo
WLAN, la sua configurazione e lo stack di funzionamento della rete sono implementati nel
firmware. Sui moduli Wiicom è presente un’interfaccia seriale ad alta velocità (USDB) capace
di collegare elettricamente e fisicamente il CAN
Bus, attraverso gli standard di diagnostica OBD e
OBD2 usati dalle industrie automobilistiche.
Interfacce per il controllo
La presenza di Wonderware-Invensys alla SPS
era incentrata attorno a un nuovo modo di concepire la tecnologia HMI, intesa come una risorsa che non è più dedicata esclusivamente alla sala
di controllo, ma che invece si evalve in uno strumento utile per gli operatori di tutto l’impianto o
addirittura per le figure dei responsabili e dei dirigenti che necessitino di informazioni in tempo
reale su cosa accade negli impianti e a qualsiasi
livello dello stabilimento, visualizzando le informazioni su smart smartphone o tablet. Alla SPS
Italia, Wonderware ha anche
fornito un’anticipazione di come potrebbero essere le nuove
modalità di interazione per il
controllo delle macchine, in un
prossimo futuro, con delle applicazioni HMI comandate attraverso la voce o attraverso il
movimento della mano, ricorrendo alla tenocologia Kinect
di Microsoft.
I nuovi Operator Interface
Ma Wonderware ha presenta- Computer di Wonderware
to delle novità anche dal punto di vista hardware, con i nuovi pannelli operatore della serie Operator Interface Computer.
Questi nuovi dispositivi consentono di utilizzare Wonderware InTouch in applicazioni basate
su architetture PC che in precedenza utilizzavano
terminali proprietari chiusi. Collaudati, certificati
e pronti per essere utilizzati, i nuovi pannelli sono
pensati per ottimizzare le prestazioni del software preinstallato InTouch HMI.
Q
TRASPORTI
applicazioni
I ROUTER DI INSYS ICOM SONO UTILIZZATI NELLE PROCEDURE DI RIFORNIMENTO DEGLI AEROMOBILI
Un router wireless
per servire il rifornimento aereo
L’approvvigionamento di carburante agli aeromobili non è
un’operazione semplice: dalla raffineria agli aeroporti, dove i
volumi di traffico sono consistenti e le tempistiche strette. AFS ha
scelto di affidare la trasmissione dei dati di richiesta e controllo
carburante ai router Insys Icom, montati sui veicoli adibiti alle
operazioni di rifornimento.
I veicoli di terra adibiti al rifornimento, in diversi aeroporti
tedeschi, utilizzano i router di Insys Icom
Martina Moretti
PER SAPERNE DI PIÙ
Nell’applicazione di AFS Aviation
Fuel Services (www.afs.aero),
per supportare le comunicazioni
wireless e il collegamento dati,
sono stati utilizzati i router Moros
GPRS\UMTS\HSPA di Insys Icom
(www.insys-Icom-com), distribuiti in
Italia EFA da Automazione
(www.efa.it).
L’ AUTORE
M. Moretti, Comunicazione per
EFA Automazione
Fondata nel 1986 quale associata di Lufthansa
e BP, AFS è oggi il principale fornitore di servizi di rifornimento aeroportuali in Germania, di
gestione deposito carburanti e operational management. La sua moderna flotta di veicoli è composta da 165 veicoli per il rifornimento di cherosene (Jet A-1) e di carburante per aeromobili
(Avgas 100LL), tutti costantemente connessi con
la sala di controllo centrale e con i partner commerciali.
La flotta autoveicoli di AFS nel 2011 ha rifornito
più di mezzo milione di aeromobili erogando
oltre 6,14 milioni di metri cubi di cherosene.
Tutti i veicoli sono equipaggiati con computer di
bordo, schermi touch, stampanti, PLC e sistemi
di misura. AFS ha montato inoltre sulla sua intera
flotta i router mobili Moros HSPA 2.1 Pro di
Insys Icom, azienda attiva nella fornitura di soluzioni individuali nella comunicazione di dati e
nella tecnica M2M, distribuita in Italia da EFA
Automazione.
Il sistema di gestione del rifornimento carburante
(FHS) progettato da GlobeFuel, partner di AFS
nell’erogazione del servizio, comprende tutti gli
aspetti che riguardano la fornitura di combustibile, dalla raffineria fino agli oltre 150 aeroporti
che si avvalgono della preziosa collaborazione.
Grazie ai router Insys Icom, FHS è sempre collegato ai sistemi di pianificazione delle risorse di
impresa (ERP) delle compagnie aeree così come
ai tabelloni con le informazioni dei voli (FIDS)
presenti negli aeroporti; lo scheduler nella sala
di controllo di AFS è poi in grado di assicurare
il rifornimento tempestivo di tutti gli aeromobili,
anche di quelli segnalati come in ritardo; i piloti
degli aeromobili Lufthansa possono richiedere il
rifornimento direttamente dalla cabina di pilotag-
gio, e ricevere una ricevuta elettronica della trasmissione.
Il sistema di comunicazione mobile sviluppato
da AFS trasmette i dati relativi agli ordini, quali
ad esempio l’ID dell’aeromobile e la sua posizione, il tipo di combustibile richiesto, la quantità, la compagnia petrolifera, il tempo necessario al rifornimento. Tutto questo è reso possibile
dalle reti UMTS e dai servizi VPN di Telekom e
Vodafone, che garantiscono la comunicazione tra
il sistema FHS per la gestione dei rifornimenti e i
computer degli autoveicoli.
I router mobili programmabili Moros HSPA 2.1
Pro di Insys Icom montati sugli autoveicoli adibiti al rifornimento servono da gateway UMTS;
questi router, dotati di 4+1 porte switch, presentano due alloggiamenti per SIM card: uno per la
SIM Telekom e uno per la SIM Vodafone.
Ciascun autoveicolo arriva a trasmettere fino a
450 MB di dati al mese. L’impiego simultaneo
di due SIM card di due operatori di rete diversi
rende ridondante la comunicazione dati e consente di bilanciare il volume del traffico dati delle
due SIM. Qualora non fosse presente alcuna rete
HSPA/UMTS, la connessione viene automaticamente effettuata via GPRS o Edge.
“Questi dispositivi possono essere configurati
molto facilmente e rapidamente grazie alla loro
interfaccia web, in tutti i loro aspetti funzionali”,
spiega Jan Drömer, Information Systems Manager di AFS. Ulteriori fattori decisivi sono stati il
supporto fornito dai tecnici di Insys Icom, capaci
di suggerire la configurazione più adatta alle
necessità di AFS, così come la possibilità di implementare in un secondo momento delle estensioni
tramite l’interfaccia seriale e la presenza di una
sandbox Insys integrata.
Q
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
59
60
INDUSTRIAL WIRELESS
speciale
L’AVVENTO DEL WIRELESS NELL’INDUSTRIA CAMBIA IL MODO DI MONITORARE E PRODURRE
Wireless industriale
Soluzioni e prospettive
Diverse dinamiche tecnologiche e applicative
– su tutte la diffusione di Ethernet a livello
industriale – hanno favorito l’uso di apparati
wireless basati su Wi-Fi e altri protocolli.
Armando Martin
Esistono ormai numerose tecnologie in radiofrequenza consolidate. Grazie all’elevato livello
di integrazione dei componenti, alle tecniche di
modulazione sempre più sofisticate e alla lenta
ma persistente riduzione delle “barriere all’adozione” da parte degli utenti, i sistemi wireless
sono protagonisti anche in campo industriale.
Molte tecnologie wireless sono legate a infrastrutture e applicazioni specifiche. Le tecnologie Wi-Fi sono invece legate a infrastrutture
compatibili con gli standard IEEE 802.11, cioè
gli standard di fatto delle Wireless Lan. Sono
inoltre compatibili con lo scambio dati operato
da architetture web e TCP-IP. Il risultato è che
un’ampia offerta del mercato delle connessioni
è ormai rappresentata dagli apparati di rete
wireless.
Apparati di rete
La maggior parte delle soluzioni WLan industriali impiegano access point, gateway,
adattatori, ripetitori e bridge secondo gli
standard Ieee 802.11a/b/g/n. Tali apparati possono gestire collegamenti punto-punto, puntomultipunto e tunnel VPN tramite web. Per la
connessione in rete dispongono solitamente di
porte Ethernet 10/100 BaseT, supportano trasmissioni half e full duplex, includono meccanismi di sicurezza conformi allo standard IEEE
802.11, la crittografia dei dati tramite WPA
(WiFi Protected Access), AES (Advanced
Encryption Standard) e WEP (Wired Equivalent Privacy). Per diagnostica e configurazione,
prevedono di solito supporti come SNMP (Simple Network Management Protocol), Telnet,
CLI (Command Line Interface).
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
L’aspetto interessante della tecnologia Wi-Fi
è la disponibilità di una notevole ampiezza di
banda, con un bit rate massimo da 54 Mbps
(per Ieee 802.11g) a 150 Mbps (per Ieee
802.11n). Tipiche applicazioni Wi-Fi si ritrovano nei sistemi di acquisizione e misura
basati su Pc dove i collegamenti su fili sono difficoltosi e costosi. I dispositivi di acquisizione
Wi-Fi combinano la tecnologia wireless Ieee
802.11 e la comunicazione Ethernet, dirigono
la connettività dei sensori e la flessibilità del
software per il monitoraggio remoto dei segnali
acquisiti.
Un sistema Wi-Fi è normalmente configurato
secondo una topologia a stella con un access
point centrale e client fino a 100 metri dall’access point (senza uso di ripetitori). Le installazioni Wi-Fi standard supportano ripetitori
o router per aumentare la distanza e possono
essere configurati con topologia cluster o ad
albero.
Reti di sensori
Il funzionamento wireless di sensori e attuatori si accompagna non solo all’assenza di collegamenti fisici, ma anche all’assenza della rete
di alimentazione. A questo scopo i dispositivi
wireless sono dotati di sistema di alimentazione autonoma a batteria, algoritmi per l’allungamento della vita delle batterie dei sensori,
duty cycle molto minore di 1 e tecniche di cattura dell’energia di tipo “energy harvesting”.
A ciò si aggiungono modalità di funzionamento
energy saving, presenza di un “coordinatore”
(interlocutore remoto del sensore) che sceglie
il canale di comunicazinoe e rimane in ascolto,
INDUSTRIAL WIRELESS
speciale
architetture Mesh.
Le WSN (Wireless Sensor Network) e WSan (Wireless
Sensor Actuator Network) sono dunque reti ad hoc a basso
costo utilizzate per il rilevamento, l’elaborazione e la trasmissione dati. L’impiego delle reti wireless è in costante aumento
per la sostituzione di cablaggi e nell’installazione di microsensori usati per monitorare impianti civili e industriali.
Nelle realizzazioni indoor e outdoor, le WSan vengono realizzate per integrare sistemi di termoregolazione (HVAC,
temperatura, umidità), monitoraggio ambientale (terra, aria,
acqua), agrindustria (microclima, irrigazione, luce), misure
industriali (accelerometri, vibrazioni, pressioni), robotica
(sensori di posizione e coordinamento), monitoraggio strutturale (gallerie, dighe, ponti), domotica (sistemi di sicurezza e
controllo) e automazione edifici (interruttori, sonde, valvole,
comandi, allarmi).
Nel settore Oil & Gas le reti wireless sono costituite da
sistemi RTU (Remote Terminal Unit), dispositivi intelligenti
e sensori che contribuiscono a migliorare l’efficienza della
produzione, il monitoraggio delle emissioni ambientali, la
gestione tempestiva di allarmi e la raccolta di informazioni.
I fattori tecnologici che ne stanno favorendo lo sviluppo
sono la miniaturizzazione dei componenti elettronici e degli
apparati, i bassi consumi elettrici e l’introduzione di standard
interoperabili (WirelessHart, Isa SP100). Oltretutto i sensori
wireless rappresentano la soluzione ottimale per acquisire
dati in prossimità di pozzi e piping distribuiti su vaste aree,
dove è assente la rete di alimentazione elettrica. Collegati fino
a decine di kilometri a sensori alimentati a batterie, gli apparati RTU possono inviare dati ai centri di controllo tramite
ponti radio, reti GSM, GPRS o satellitari. Hanno così origine
sistemi territorialmente complessi e distribuiti, con architetture Mesh, in grado di realizzare comunicazioni in tempo
reale tra apparati periferici e centri di supervisione.
Altre tecnologie di comunicazione come ZigBee si usano in
applicazioni che necessitano di copertura a lunga distanza,
lunga durata di funzionamento, larghezza di banda inferiore.
Una WSN ZigBee può funzionare per anni con batterie alcaline standard e trasferire un numero di dati ridotto. ZigBee
può offrire opzioni fino a 1 km grazie al supporto di router.
Per quanto riguarda la topologia di rete, è necessario considerare il collocamento dei punti di accesso o dei gateway e la
distanza massima dall’infrastruttura di rete a un nodo finale o
dispositivo.
Nell’acquisizione dati wireless sono utilizzate anche altre tecnologie per le operazioni di networking, datalogging e rilevamento dati dal campo tramite sensori. Bluetooth, ad esempio,
è una tecnologia a basso consumo energetico che consente
la connessione di dispositivi a corto raggio e lo scambio di
dati con velocità massima raggiungibile uguale a 1 Mbps.
Molto interessante, soprattutto per gli adattatori per Pc e le
interfacce di sensori e datalogger, lo sviluppo della tecnologia
Wusb (Wireless Usb): un’estensione senza fili di Usb a corto
Q
raggio.
www.luchsinger.it
Più precisione
Sensori di misura
Estensimetri
Estensimetri elettrici a resistenza
Estensimetri elettrici
resistenza
mono-direzionali
o a arosetta
(2 e 3 direzioni)
mono-direzionali
o a annegabili,
rosetta (2 epre-cablate
3 direzioni)
Esecuzioni
saldabili,
Esecuzioni saldabili, annegabili, pre-cablate
Accelerometri
Piezoelettrici o MEMS
Monoassiali o triassiali
IEPE o charge
Opzioni alta temperatura, TEDS
Microfoni
;PWVMYLLÄLSKWYLZZ\YLVYHUKVT
Dimensioni 1, 1/2, 1/4 e 1/8 pollici
Versioni IEPE, TEDS, low noise, array
Sonde intensimetriche
Sensori laser
di spostamento
Campi di misura da 0,5 mm a 1.000 mm
m
Risoluzione a partire da 0,03 micron
R/a
-YLX\LUaLKPJHTWPVUHTLU[VÄUVHR/a
(KH[[PWLYTPZ\YLZ\X\HSZPHZP[PWVKPZ\WLYÄJPL
Termometri a infrarossi
Temperature da -50 a 2.200°C
Puntatore laser a doppio raggio
Tempo di risposta a partire da 1 msec
Uscite analogiche e digitali
Torsiometri
Flange torsiometriche con
trasmissione telemetrica
Coppie da 50 a 100.000 Nm
Ingombro assiale ridotto
Rilevazione del numero giri (RPM)
24035 CURNO (BG) - Via Bergamo, 25
Tel. 035 462 678 - Fax 035 462 790
[email protected] - www.luchsinger.it
5
1963 2013
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
61
BECKHOFF
Scambio wireless dei dati con bus terminal
Il terminale wireless KM6551 completa la famiglia di
bus terminal Beckhoff. Oltre a tutti i comuni sistemi bus
e segnali di I/O, il sistema universale di bus terminal
Beckhoff supporta anche la trasmissione dati via radio.
In particolare, il terminale wireless KM6551 permette
vari tipi di trasmissione, tutti basati sullo standard IEEE802.15.4. Dotato di struttura compatta, presenta una larghezza di 24 mm e una tecnologia di connessione semplice che constentono un risparmio di spazio e un montaggio rapido. Il KM6551 scambia i dati in modalità wireless
a una velocità di 250 kbit/s e risponde quindi ai requisiti
delle applicazioni industriali. La tecnologia radio Beckhoff
supporta lo scambio
dati bidirezionale
fra un master e uno
slave, un master e
fino a quattro slave,
e il trasferimento
dati monodirezionale da un master
a N dispositivi. La
trasmissione radio
avviene con 10 byte
di dati utente, indipendentemente dal
Il terminale wireless KM6551 di Beckhoff è conforme
sistema bus utilizallo standard IEEE-802.15.4
zato. Un sistema diagnostico integrato nel KM6551 permette il monitoraggio
della connessione radio. Il terminale di scambio dati utilizza la banda ISM a 2,4 GHz. Sono selezionabili un totale
di 16 canali per diverse trasmissioni nella stessa applicazione. I segnali provenienti da altri servizi radio, come
Dect, UMTS o GSM, non interferiscono con il sistema e
pertanto è garantita un’elevata affidabilità. Con una linea
visiva libera, è possibile trasmettere dati a distanze di 300
metri o anche superiori. KM6551 rende possibili applicazioni mobili veloci, a elevata flessibilità, che altrimenti
non potrebbero essere realizzate se non con costi elevati
legati alle connessioni via cavo. l’utilizzo di sistemi wireless consente inoltre di eliminare cavi e contatti striscianti
riducendo non solo l’usura e la relativa manutenzione, ma
anche i costi di materiali e servizi.
Monitoraggio ambientale senza fili
Carel progetta, produce e commercializza soluzioni di
monitoraggio ambientali proponendo dispositivi di energy
saving per il settore del condizionamento e della refrigerazione e che comunicano via radio a 2,4 Ghz con protocollo
ZigBee. L’offerta è composta da diversi moduli. Access
Point è un ricevitore/trasmettitore radio ZigBee alimentato
a 12 V AC/DC. È il punto di connessione tra i componenti radio del sistema rTM e la linea dati cablata di un
sistema di supervisione Carel o di un BMS, con protocollo
Modbus su RS-485. Il sensore BP, alimentato a batteria,
è per banchi frigo, con sensore di temperatura integrato e
contenitore stagno IP-65. Il sensore EP, alimentato a bat-
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
A CURA DI FRANCO GORNATI
teria, per celle, armadi refrigerati, è dotato
di 2 temperature, 2 ingressi digitali per
monitorare lo stato di sbrinamento, porta
aperta, luce accesa, allarme esterno, ecc.
Il sensore ambienti SA, alimentato a batteria, è per ambienti e rileva temperatura
e umidità. Il sensore per ambiente industriale SI, anch’esso alimentato a batteria,
rileva temperatura, umidità ambiente e
luce. Il sistema rTM prevede altri dispositivi, dotati di alimentazione esterna, che
integrano anche un Router. Il router sensore EP1 alimentato a 12…24 V AC/DC
è dotato delle stesse funzioni del sensore
EP, rileva 2 temperature con sonde NTC
Access Point,
ed è dotato di 2 ingressi digitali.
il ricevitore/trasmettitore
Il router-bridge, alimentato a 12…24 V radio ZigBee di Carel
AC/DC sostituisce totalmente un tratto di
cavo RS-485 utilizzando la trasmissione radio ZigBee tra
router-bridge e access Point. A un router-bridge possono
essere collegati dei generici dispositivi Modbus cablati alla
sottorete RS-485 del router-bridge stesso. Il router Plug è
alimentato a 230 V AC ed è dotato di misuratore di energia monofase con relè integrato per la gestione dei carichi
elettrici fino a 10 A - 2,5 kW. Gestisce qualsiasi carico
collegandolo o scollegandolo da remoto ed è disponibile
con vari attacchi a spina e un modello per universale.
Trasmettitore di pressione Smart Wireless
Il trasmettitore di pressione Rosemount 3051 wireless
di Emerson Process Management è una piattaforma per
le misure di pressione, livello e portata, che permette di
integrare, in ambiti industriali, nuove opzioni per il monitoraggio degli asset, la riduzione dei costi energetici e l’aumento dell’efficienza di processo, incrementando al tempo
stesso la sicurezza per gli addetti. Grazie ai 5 anni di stabilità e alla durata di 10 anni del power module, lo strumento non richiede manutenzione e permette di effettuare
un monitoraggio wireless degli asset con una soluzione
affidabile che riduce i tempi morti. I guasti delle apparecchiature incidono per circa il 50% sulle fermate inattese e
molti asset critici non possono essere monitorati a causa
delle restrizioni dei costi. Con il trasmettitore di pressione
Rosemount 3051 Wireless, gli utenti possono monitorare gli asset con un risparmio
compreso tra il 40% ed il 60%
rispetto ad analoghe installazioni
cablate. I costi operativi possono
aumentare significativamente
quando vi sono variazioni non
monitorate, che possono causare un degrado della qualità e
una riduzione della produttività.
L’aumento del numero dei punti
di misura permette di avere una
migliore visibilità del processo Il trasmettitore di pressione
e di ridurre le variazioni, ma i Rosemount 3051 wireless di Emerson
EMERSON PROCESS MANAGEMENT
speciale
CAREL
62
INDUSTRIAL WIRELESS
INDUSTRIAL WIRELESS
speciale
ENDRESS+HAUSER
Un nuovo standard per la strumentazione radar
Applicata nell’automazione di processo, la comunicazione
senza fili permette di approfittare di numerosi vantaggi
senza il rischio di perdere dati e integrità di sistema. Ad
esempio: il controllo dei punti di misura importanti, ma
tradizionalmente inaccessibili; le soluzioni di asset management; o il controllo d’inventario in siti lontani, non
dotati di infrastrutture elettriche. In questa prospettiva,
l’offerta wireless di Endress+Hauser comprende l’adattatore WirelessHart, il fieldgate WirelessHart, i file DTM e
DD per l’integrazione delle piattaforme WirelessHart e la
gestione e ingegneria dei progetti per la messa in opera dei
sistemi WirelessHart. All’interno di questa gamma d’offerta, Micropilot FMR5x rappresenta per Endress+Hauser
il nuovo standard per la strumentazione radar. La nuova
famiglia Micropilot FMR5x offre quanto serve per garantire misure precise e di sicurezza
nel settore chimico, nell’oil &
gas, nell’industria farmaceutica,
alimentare e nei primaries. Micropilot è disponibile con adattatore
WirelessHart in un range di configurazioni che vanno dal prodotto standard, per le applicazioni
di base, fino alle versioni ad alte
prestazioni, da utilizzare in applicazioni difficili, che prevedono
pressioni o temperature particolarmente elevate. Sono sicuri grazie
all’hardware e software sviluppati
secondo la norma IEC-61508 con
Micropilot FMR5x, di
livelli di sicurezza funzionale fino
Endress+Hauser, è disponibile
a Sil3. Implementa i maggiori
con adattatore WirelessHart
standard industriali, ha una grande
varietà di approvazioni Ex e l’esecuzione è a tenuta gas.
La precisione e l’affidabilità si appoggiano al nuovo software di valutazione echi Multi-Echo Tracking e agli algoritmi dinamici, per la massima sicurezza e accuratezza di
misura, che viene indicata in ± 2mm / ± 0,08”. Micropilot
è dotato di HistoROM per la gestione dei dati per messa
in servizio, oltre che per una manutenzione e diagnostica
semplici e rapide. L’uso intuitivo, guidato dal menu (in
loco o tramite il sistema di controllo) nelle lingue locali,
riduce i costi operativi, di addestramento e manutenzione aumentando la capacità di integrazione ottimale nei
sistemi di controllo o di asset management.
FLIR
WiFi e termocamere, un connubio produttivo
La termografia a infrarossi si basa sull’utilizzo di telecamere realizzate con speciali sensori che “vedono” l’energia termica emessa da un oggetto sotto forma di radiazioni
infrarosso. È uno strumento eccellente per le applicazioni
industriali, per le ispezioni edili, la ricerca e sviluppo e le
applicazioni nell’automazione. Viene anche impiegata nei
settori sicurezza e sorveglianza, marittimo, automotive,
antincendio e moltissime altre applicazioni. Flir Systems
riconosce che sono sempre più numerosi gli utenti che
richiedono la possibilità di connettere una termocamera a
infrarossi ad altri strumenti di misura. Dalla connettività
WiFi con un iPad o iPhone, portata sul
mercato per la prima volta con il lancio delle termocamere Flir Serie E e dei
modelli Flir T600, Flir ha quindi esteso
questa funzione anche ad altri modelli.
La compatibilità WiFi consente ora di
trasferire, tramite wireless, le immagini
ad infrarossi da una termocamera a uno
smartphone o tablet (iOS o Android)
. I vantaggi di questa funzione sono
diversi. Si può controllare a distanza i
parametri di visualizzazione e misura
della termocamera e su alcuni modelli
La videocamera Flir Serie E integra
anche la messa a fuoco. È possibile le funzioni di connettività WiFi
mostrare ciò che si osserva ad un collega o cliente a distanza e si rivela estremamente utile
quando è necessario effettuare rilievi in luoghi difficili da
raggiungere o in ambienti ostili. Inoltre, è possibile analizzare immagini termiche direttamente su un smartphone
o tablet con l’ausilio dell’applicazione Flir Tools Mobile,
un’applicazione che può essere facilmente scaricata.
Infine, si possono generare report completi e accurati e
inviare immediatamente i report di ispezione a colleghi o
clienti tramite email.
Un “ponte” senza fili
Anybus Wireless Bridge di HMS è un bridge wireless che
collega due punti della rete Ethernet industriale. Può anche essere utilizzato per collegare dei dispositivi a un’infrastruttura wireless già esistente. Collegando i dispositivi
industriali e le reti via wireless, Anybus Wireless Bridge
facilita gli integratori di sistemi e i progettisti di rete che
necessitano di stabilire connessioni
in zone pericolose,
luoghi difficili da
raggiungere o nello
spostamento di impianti dove i cavi
non sono necessari.
Il Wireless Bridge
è compatibile con le
principali reti Ethernet industriali stan- Anybus Wireless Bridge è il un bridge
dard, come Profi- wireless di HMS
HMS
costi e i tempi per l’implementazione possono essere un
ostacolo. Con gli strumenti Rosemount 3051 Wireless,
gli operatori possono installare punti di misura aggiuntivi,
economicamente e con rapidità, realizzando misure precise e stabili con cui ridurre la variabilità e massimizzare
la produttività. Con i trasmettitori di pressione Rosemount
3051 Wireless, è possibile monitorare portate e pressioni
di aria compressa, vapore ed acqua per analizzare i consumi di energia, identificare le opportunità di risparmio e
gestire i consumi.
63
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
speciale
net, EtherNet/IP e Modbus-TCP. Fornisce agli utenti un
collegamento wireless stabile e senza bisogno di manutenzione. Anybus Wireless Bridge consente ai dispositivi
industriali basati su rete Ethernet di connettersi via wireless e di comunicare tramite protocolli di rete come Profinet, EtherNet/IP, Modbus-TCP, ecc., su una distanza massima di 400 metri (in campo aperto). La trasmissione wireless avviene tramite tecnologia Bluetooth o WLan. Mentre
la soluzione WLan offre un’ampiezza di banda maggiore,
grazie ad una più ampia gamma di frequenza dei segnali
wireless trasmessi, la tecnologia Bluetooth offre una soluzione ancora più affidabile e immune ai disturbi poiché
il segnale è commutato tra differenti canali di frequenza.
Anybus Wireless Bridge è distribuito in Italia da EFA
Automazione.
INSYS ICOM
INHAND
Trasmissione dati affidabile
Telestar commercializza in Italia la gamma di gateway
e router/switch dell’azienda InHand Networks. InRouter
6x1 è la serie di gateway dal design compatto, progettati
per funzionare su rete cellulare. Sono utilizzati per trasmettere dati da dispositivi seriale/Ethernet ai server di
raccolta dati tramite reti mobili UMTS/GPRS. Pensati con
soluzioni hardware e software di rilevamento degli errori
e auto ripristino, gli InRouter serie 6x1 sono perfettamente
in grado di garantire l’affidabilità della trasmissione dei
dati dei clienti. Gli InRouter serie 6x1 supportano diverse
tecnologie VPN per garantire la sicurezza, compresi gli
standard IPSec, PPTP, L2TP
e GRE. Il gateway fornisce un
comodo sistema di gestione
remota via Cli e la pagina web,
riducendo significativamente i
costi di manutenzione. Inoltre,
grazie ai servizi di personalizzazione, gli utilizzatori possono beneficiare di un’elevata
scalabilità, servizi on demand
La serie Irouter di InHand è progettata per
e soluzioni di comunicazione
funzionare su rete cellulare
efficienti per applicazioni sul
campo non presidiate. Molteplici funzioni, come il filtro IP, sono utili per gestire il
comportamento su rete Internet. Oltre a InRouter serie
6x1, InRouter700 è una serie di robusti router/switch creati per la trasmissione seriale/Ethernet di dati ai clienti
attraverso reti mobili UMTS/GSM. I router sono leggeri e
compatti e in grado di offrire utili funzionalità. Gli InRouter700 sono in grado di lavorare anche in ambienti e condizioni difficili.
Modem-router-switch all-in-one
Il router industriale MoRoS (acronimo di Modem Router
Switch) è la proposta di Insys icom per la teleassistenza
e il telecontrollo. Questo dispositivo, distribuito in Italia
da Efa Automazione, combina di fatto le funzionalità di
un modem (analogico, GSM, GPRS, Edge, UMTS, ISDN)
a quelle di un router-switch con 4 porte Ethernet 10/100.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Oltre alla connessione remota in VPN (OpenVPN), il router industriale MoRoS supporta il protocollo di sicurezza
IPsec e consente di utilizzare fino a 3 canali di ridondanza
così da garantire sempre una connettività ottimale anche a fronte
di criticità della rete. Grazie alla
presenza del protocollo IPsec, il
trasferimento dei dati avviene in
totale integrità, i dati vengono
criptati per garantirne la sicurezza
e tutti i nodi vengono autenticati.
Inoltre, tutti i modelli MoRoS
sono equipaggiati con un’interIl router industriale MoRoS è la
faccia Lan addizionale esterna
proposta di Insys icom per la
che permette di eseguire le con- teleassistenza e il telecontrollo
nessioni ridondanti. Il MoRoS in
versione UMTS è inoltre dotato
di doppia Sim per la gestione di due provider telefonici
garantendo la massima continuità di servizio. Il firewall
protegge i dati dall’accesso non autorizzato. MoRoS di
Insys icom è disponibile in 5 versioni: ISDN (4+1 porte,
ridondanza, router dial-in e dial-out), MI (moduli per la
ridondanza, firewall e full Nat), Lan (4 porte con rete VPN
sicura e firewall), GPRS/HSPA (router Ethernet GPRS,
RS-232 con emulazione modem, fino a 230 Kbps), ADSL
Pro (fino a 25 Mbps, 4 porte). Facilmente configurabile
tramite browser web e provvisto di una sandbox Linux
per effettuare test e collaudare le diverse impostazioni,
MoRoS è il prodotto adatto per tutti gli OEM che necessitano di effettuare la manutenzione remota su dispositivi
Ethernet.
Kit di sviluppo per M2M
Il nuovo kit di sviluppo M2M di Kontron è composto da un
modulo Com nanoETXexpress-TT compatibile con Com
Express che utilizza il processore E640 operante a 1 GHz
della linea Atom di Intel e altre schede del sistema M2M
di Kontron alloggiate in uno chassis di dimensioni pari a
67 x 100 x 27 mm. La porta USB esterna semplifica l’uso
degli SDK M2M forniti dagli ISV. Per la memorizzazione
delle applicazioni dei servizi
M2M “intelligenti”, del middleware e del sistema operative è
disponibile una scheda MicroSD
interna da 4 GB. L’accelerometro integrato e il supporto audio
HDMI e HD del sistema M2M
di Kontron consentono ai progettisti di implementare funzionalità avanzate di rilevamento
del movimento e audio/video nei
servizi “smart”. L’M2M Developer Kit di Kontron supporta
connessioni WiFi operanti a 300
Mbps in conformità agli standard
802.11 b/g/n nella banda a 2.4 Il kit di sviluppo M2M di Kontron
GHz e a 802.11a nella banda a utilizza processori Atom
KONTRON
64
INDUSTRIAL WIRELESS
INDUSTRIAL WIRELESS
KORENIX
Access point flessibile e affidabile
Proposto in Italia da Contradata, JetWave 2800 con Tripla
RF è il prodotto wireless più recente di Korenix. La serie
JetWave 2800 supporta fino a 3 moduli IEEE-802.11a/b/
g/n RF sia a 2,4 GHz che a 5 Ghz, e fornisce soluzioni
wireless che garantiscono elevate prestazioni, flessibilità
e affidabilità.
L’access point wireless JetWave 2800 è stato progettato
per poter integrare reti cablate a reti wireless in modo
semplice e intuivo. L’access point può supportare fino a
3 moduli RF 802.11n, per soddisfare le differenti esigenze
dei diversi ambienti. I modelli a 2 o 3 RF offrono la RF
ridondante per high speed backhaul, multiple hopping ad
alta capacità e mesh wireless affidabile. La serie JetWave
2800 supporta le funzionalità avanzate della tecnologia
brevettata Korenix Super Roaming adatta ad applicazioni
mobili ad alta velocità, come ad esempio per la movimentazione di veicoli o elevatori in ambienti industriali.
Inoltre, caratteristiche importanti sono il supporto operativo di sicurezza wireless Wep a 64/128/152 bit, WPA/
WPA2/802.11i, la possibilità di abilitare/disabilitare trasmissioni SSID, Mac access control,
IEEE-802.11X/Radius. JetWave 2800
dispone di ingressi di alimentazione
PoE che sono stati progettati per essere
alimentati tramite switch PoE e cavo
Ethernet. L’involucro IP 67 con -35 ~ 70
°C di temperatura di funzionamento consente agli utenti di installare i dispositivi
nelle più severe condizioni ambientali.
La Serie Korenix JetWave 2800
Outdoor Idustrial Access Point/Bridge
con 1 ~ 3 moduli RF è un prodotto altamente flessibile.
La tecnologia 802.11n Mimo garantisce
alte prestazioni e la soluzione wireless
dual band ridondante ne assicura l’affidabilità. È pertanto la soluzione ideale
per ambienti industriali difficili come
le fabbriche, dove è necessaria una connessione da un edificio a un altro, da
L’access point wireless
isola a isola, in ambiti Power&Energy
JetWave 2800 di
e in tutti i luoghi in cui la connettività
Korenix integra reti
cablata non è possibile.
cablate a reti wireless
Network virtualizzato
Meru Networks ha avuto sin dagli esordi l’obiettivo di
realizzare reti WiFi che diano all’utente un’esperienza di
connettività sul wireless paragonabile a quella avuta finora
dal cavo di rete (“Wireless like Wire” è lo slogan utilizzato). Grazie ad un’architettura di sistema centralizzata, a
una filosofia di funzionamento che è sfociata in un numero
notevole di tecnologie brevettate, e all’esperienza acquisita negli ultimi dieci anni, fornendo a migliaia di clienti
infrastrutture wireless per esigenze spesso di tipo “mission-critical”, Meru Networks si pone come un punto di
riferimento importante del mercato WiFi per prestazioni,
qualità ed affidabilità del servizio. Meru Networks, le cui
soluzioni sono proposte inn Italia da Fiore, è in grado di
mettere a disposizione delle aziende,
e più in generale di
tutte le realtà professionali, sistemi per
poter implementare la
connettività dei propri
client di rete esclusivamente via radio
(Powering the All- I sistemi Meru Networks
Wireless Enterprise),
lasciando l’utilizzo del cavo alle Sale Ced/Data center o
dove eventualmente non ci sia nessuna esigenza. A differenza delle tradizionali reti wireless, in cui i dispositivi
“fluttuano” tra differenti access point, l’ambiente wireless Meru impiega una cella virtuale creando una LAN
wireless virtualizzata. Questo consente ai dispositivi di
vedere solo un unico access point per l’intera rete invece
di vederne decine, o addirittura centinaia. La rete Lan
wireless virtualizzata di Meru, creata su misura per essere
sempre più “mobile”, offre una copertura senza compromessi, con semplice scalabilità, per assicurare un’ottima
performance. Il network wireless virtualizzato riduce fino
al 30% il numero di access point necessari, riducendo i
costi di implementazione semplificando la gestione della
rete e risponde ad ogni esigenza, dalla voce al video.
Reti di sensori wireless affidabili
e a basso costo
La piattaforma NI WSN (Wireless Sensor Network), di
National Instruments, permette di monitorare un sistema
di riferimento grazie a nodi di misura alimentati a batteria e funzionalità di controllo e analisi locali. Un rete di
sensori wireless è composta da tre componenti: nodi, gateway e software. L’interfaccia dei nodi di misura distribuiti si interfacciano con i sensori per il monitoraggio; i dati
acquisiti sono trasmessi in wireless al gateway in grado di
operare indipendentemente o di connettersi a un sistema
host dove è possibile memorizzare, elaborare, analizzare
e presentare i dati di misura con il software. Nel sistema
WSN è possibile utilizzare gateway multipli, ognuno in
grado di comunicare su un differente canale wireless nonoverlapping selezionabile da software. NI 9792 è un con-
NATIONAL INSTRUMENTS
GHz. Un transceiver 802.15.4 WPan assicura il supporto
a una vasta gamma di protocolli e di topologie di rete (tra
cui 6LoPAN, WirelessHart, ZigBee e molti altri) utilizzando un’interfaccia per il livello Mac 802.15.4. Il sistema
M2M di Kontron include il supporto per il driver del
modulo 5521gw di Ericsson pre-certificato (è inoltre prevista la possibilità di aver questo modulo già preinstallato).
È inoltre possibile aggiungere altri moduli e driver 3G/4G
al sistema M2M per poter disporre di ulteriori opzioni di
connettività. Il kit di sviluppo M2M di Kontron sarà disponibile a livello mondiale all’inizio del terzo trimestre di
quest’anno.
MERU NETWORKS
speciale
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
65
speciale
PANASONIC ELECTRIC WORKS
Unità di comunicazione wireless configurabile
Il mercato richiede prodotti che siano in grado di far fronte
alle esigenze più diverse e che siano di facile ed immediato utilizzo. È perciò necessaria la scelta di una soluzione altamente flessibile e facilmente configurabile e, in
quest’ottica, Panasonic Electric Works propone KR20.
Questa unità di comunicazione wireless si caratterizza per
una serie di peculiarità particolarmente apprezzate dal mercato. Tra queste, la presenza di un unico modello che possa
essere configurato sia come Master sia come Slave, mantenendone contenuto il costo. Tra l’altro, l’unità può anche
essere configurata come repeater per un massimo numero
di stazioni intermedie pari ad 8. Ancora in evidenza, il
funzionamento del modulo entro le frequenze libere di 2,4
GHz, tra 2403,328 MHz e 2480,128 MHz, suddividendo
la banda in 76 canali di comunicazione; la possibilità di
eseguire un test di comunicazione completo e preciso verificando l’intensità del campo e classificandola tra bassa,
media ed elevata; la disponibilità di I/O a bordo dell’unità
che possono essere
facilmente configurati per acquisire e
pilotare dispositivi
di campo; la comunicazione mediante
protocollo standard
modbus RTU; e la
parametrizzazione
facile tramite il Configurator KR integrato nell’unità.
KR20 l’unità di comunicazione wireless di Panasonic
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Trasmissione dati sicure ad alta velocità
Con il nuovo modem 3G dell’Industrial Modem Line di
Phoenix Contact è disponibile anche un router UMTS per
usi industriali. Le funzioni di sicurezza integrate offrono
un’efficace protezione contro gli accessi non autorizzati
a macchine e impianti. Il firewall e le connessioni VPN
con codifica IPsec o OpenVPN proteggono il know-how
e impediscono tentativi di manipolazione. Sei ingressi
digitali configurabili consentono di segnalare gli stati
critici dell’impianto via SMS o email. Se necessario,
quattro uscite digitali integrate controllano le sezioni
dell’impianto mediante SMS protetti da password. Inoltre una seconda scheda Sim garantisce una copertura di
rete ridondante. Gli Industrial Modem-Line di Phoenix
Contact consentono un accesso remoto ottimale per ogni
applicazione: i modem analogici, wireless e SHDSL sono
particolarmente indicati per le applicazioni in ambienti
industriali critici e garantiscono connessioni dati affidabili
con macchine e impianti, ovunque nel mondo e in modo
indipendente dal controllore.
Per applicazioni wireless sicure, Phoenix Contact propone anche la famiglia di router/firewall di tipo industriale
FL MGuard RS, grazie alla quale è possibile proteggere
sottoreti di automazione contro accessi non autorizzati e
permettere un accesso da remoto sicuro attraverso l’utilizzo di tunnel VPN.
È possibile incrementare il numero di tunnel VPN contemporaneamente operativi e
i vari modelli garantiscono una buona scalabilità della soluzione
tecnica, potendo attingere a prodotti di base
o più completi. Tutti i
prodotti di questa famiglia prevedono una Il nuovo modem 3G dell’Industrial Modem Line
compatta custodia me- di Phoenix Contact integra un router UMTS
tallica, possono funzionare in un range di temperatura da –20 a +60 °C, prevedono la configurazione via web browser e sono provvisti
di una SD Card ove è possibile salvare la configurazione
del dispositivo. Il firewall integrato definisce le politiche
di comunicazione, consentendo o limitando lo scambio
dati da e verso l’impianto, solo su determinate porte o in
comunicazione con specifici dispositivi (definiti dall’indirizzo IP). Inoltre, i prodotti FL MGuard RS integrano la
funzione di routing 1:1 - NAT (Network Address Translation) che permette l’agevole integrazione di più sottoreti
con medesimi indirizzi IP in una rete di livello superiore.
PHOENIX CONTACT
troller LabView Real-Time
e gateway WSN ideale per
il data logging embedded
wireless. Per applicazioni
che richiedono una combinazione di monitoraggio wireless distribuito e I/O ad alta
velocità, è possibile utilizzare NI 9795 C Series WSN
Gateway. NI WSN-9791
Ethernet Gateway è un dispoLa piattaforma NI WSN di National
sitivo pass-through che deve
Instruments
essere connesso a un sistema
host. I nodi di misura NI WSN
offrono connettività diretta ai sensori, comunicazione affidabile e certificazioni industriali. Per esempio, il nodo di
misura NI WSN-3202 dispone di quattro canali di input
analogico a ±10 V con intervalli di ingresso selezionabili
e quattro canali digitali bidirezionali da programmare per
il controllo locale e il rilevamento eventi. È possibile utilizzare NI LabView e i moduli add-on per configurare e
programmare WSN. Con LabView WSN Module, per
esempio, è possibile sviluppare applicazioni su nodi di
misura WSN programmabili con l’ambiente di sviluppo di
LabView.
Gateway cavo-wireless
Il gateway WLan Ethernet (758-916) amplia la gamma di
prodotti di automazione Wago. Il nuovo gateway trasferisce i protocolli Ethernet (Profinet, ModBus/TCP o Ethernet/IP) con una comunicazione wireless. Il gateway viene
WAGO
66
INDUSTRIAL WIRELESS
INDUSTRIAL WIRELESS
speciale
WESTERMO
utilizzato al posto del
cavo per creare una
robusta connessione tra
due dispositivi di automazione. La custodia
con grado di protezione
IP-65 e l’antenna a
polarizzazione circolare interna permettono
un collegamento affidabile, anche in appliIl gateway WLan Ethernet (758-916) di Wago
cazioni in ambienti
con elevata presenza di
strutture metalliche. Il pulsante presente sul gateway semplifica l’accoppiamento wireless tra due gateway WLan
Ethernet. Sono necessari due gateway WLan Ethernet per
stabilire una connessione point-to-point.
Networking wireless
Westermo, distribuita in Italia da Piero Bersanini, offre
una vasta gamma di prodotti e soluzioni wireless, sia con
apparecchi Ethernet, sia con moduli GSM/GPRS/UMTS.
Questi prodotti forniscono una connettività sicura e ad
alta velocità in applicazioni industriali, negli impianti di
automazione e di processo. In particolare, i prodotti wireless Ethernet possono essere configurati per operare come
access point, client, bridge oppure router, praticamente
per ogni applicazione oggi esistente in cui siano richieste
prestazioni affidabili e di livello elevato. I moduli WiFi a
868 MHz e 2,4 GHz di banda, possono essere impiegati
con successo anche negli ambienti più perturbati e difficili in ogni parte del mondo. Anche per quanto riguarda
la trasmissione dati via GSM/GPRS, Westermo offre
diverse soluzioni affidabili ed economiche,
con i modem industriali, progettati appositamente in specifiche
applicazioni nei settori
ferroviario, nel trattamento acque, nelle
sottostazioni automa- Westermo offre una vasta gamma di prodotti e
tizzate, nel controllo soluzioni wireless per applicazioni industriali
stradale e delle gallerie. Tutti i modem Westermo hanno standard superiori
a quelli industriali, per assicurare delle comunicazioni
stabili, sicure, efficienti. Più recentemente, Westermo ha
realizzato un’ampia serie di router per uso industriale che
permettono comunicazioni con accesso remote utilizzando
gli standard ADSL o VDSL e il wireless 3G (UMTS,
HSDPA, HSUPA). Questi moduli permettono un accesso
remoto affidabile e resiliente. Inoltre, le tecnologie firewall e VPN distinguono i prodotti Westermo per la loro
sicurezza nella riservatezza dei dati.
Q
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
67
68
GIORNATA DI STUDIO
anipla
Modi e protagonisti dell’integrazione nei sistemi
di automazione e controllo
Milano, 16 Ottobre 2013
Politecnico di Milano
I progetti di automazione (il contenitore) e di controllo (il contenuto) richiedono sempre maggiore integrazione di sistemi e competenze differenti.
Questa compito è spesso demandato ad aziende che ne hanno fatto il
fulcro del proprio scopo di fornitura.
Si tratta di aziende, snelle e flessibili, che sono in grado di interpretare
al meglio le esigenze dei clienti finali, sia grazie alla loro familiarità
con i sistemi più diversi, che attraverso l’esperienza da loro maturata
in specifici ambiti applicativi; non di rado infatti il loro contributo a rendere l’automazione più avanzata ed efficace risulta fondamentale per la
competitività dell’End User. Sovente il System Integrator sa assistere ed
intervenire in tutte le fasi dello sviluppo del progetto, da quella iniziale di
design a quelle finali di collaudo e commissioning: viene resa così possibile quell’integrazione di funzionalità eterogee e distribuite che i clienti
finali ed i contractors richiedono sempre maggiormente nei vari ambiti,
dal controllo alla sicurezza, dal monitoraggio degli asset all’ottimizzazione delle prestazioni.
Ai system integrators è infine spesso affidato l’intervento migliorativo sui
sistemi in esercizio lungo il ciclo di vita del sistema di automazione.
Questa Giornata di Studio è dedicata alle applicazioni, alle problematiche, ai successi di questi piccoli grandi protagonisti dell’automazione
industriale.
Saranno particolarmente valutate testimonianze in merito all’integrazione e al collaudo integrato dei sottosistemi e della strumentazione intelligente, all’integrazione tra le funzionalità “di sistema” fornite dai fornitori e quelle “custom” richieste dagli utilizzatori (ad esempio in ambito di
Function Blocks o di HMI), all’integrazione delle conoscenze necessaria
per la sintonia dei parametri di regolazione e la valutazione delle prestazioni ottenute.
Coordinatori:
Ing. Fausto Gorla - Paneutec
([email protected])
Ing. Michele Maini - Consulente
([email protected])
Ing. Massimiliano Veronesi - Yokogawa
([email protected])
Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria
dell’associazione:
ANIPLA
P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano
Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192
E-mail: [email protected]
Le prossime iniziative
Convegno “Collaudi esaustivi e commissioning veloce:
la sfida dal progetto all’esercizio dei sistemi di automazione”
Cinisello Balsamo, 20-21 Novembre 2013
Milano, 16 Ottobre 2013
55 Convegno Nazionale “Motion Control”
GdS “Modi e protagonisti dell’integrazione nei sistemi
di automazione e controllo”
L’Aquila, 25 Novembre 2013
II Incontro “La figura professionale dell’ingegnere”
Veronafiere, 29-30 Ottobre 2013
SAVE: Mostra Convegno delle Soluzioni e Applicazioni Verticali
Sesto San Giovanni, Novembre 2013
di Automazione, Strumentazione, Sensori
Corso “La Direttiva ATEX 94/9/CE nel Progetto e nella gestione
Convegno “ Valvole: Protagoniste del controllo”
dei sistemi di Automazione”
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
INVITO AGLI AUTORI
anipla
Automazione per i Data
Center
COMPETENCE IN COMMUNICATION
Schede PC cifX
Tutti i protocolli
Milano, 2 ottobre 2013
Fino a poco tempo fa, i Data Center non erano considerati come un settore
industriale. Anche il termine è relativamente nuovo, le stesse strutture, fino
agli anni ’90, erano conosciute semplicemente come CED (Centri Elaborazione Dati). La rapida crescita delle dimensioni, il numero e la complessità
dei Data Center negli ultimi 20 anni è impressionante. Questo offre l’opportunità di rifocalizzare l’interesse dei maggiori fornitori di sistemi di automazione su questo nuovo settore di mercato.
I data center non sono semplicemente delle “Computer Room” su scala
più ampia ma sono impianti industriali altamente specializzati, non diversi
da impianti chimici o raffinerie di petrolio in termini delle loro particolari esigenze comunque classificate come “mission critical”.
A seguito di ciò, la giornata di studio proposta vuole approfondire quale è
l’impatto delle nuove soluzioni di automazione per i Data Center e verificare
lo stato dell’arte di possibili soluzioni integrate ad “alto valore aggiunto”.
Infatti, nei Data Center, occorre gestire problematiche di monitoraggio e di
automazione delle infrastrutture intese come utilities elettriche (trasformazione, generazione, UPS e distribuzione elettrica), condizionamento, sistema antincendio e monitoraggio CCTV.
In più occorre gestire contestualmente problematiche tipicamente IT quali ad
esempio la gestione e la distribuzione del carico di lavoro e di memoria dei
server e della rete dati, oltre a problematiche di efficienza energetica e di gestione degli assets, intesi come infrastrutture di IT, Reti e Server Mission Criticals.
Un altro aspetto rilevante è la gestione integrata e ottimizzata di più siti, ora
possibile grazie alle nuove tecnologie, in termini di massimizzazione dell’efficienza e riduzione dei costi di esercizio. La giornata svilupperà questi temi
attraverso case stories e testimonianze tenute da esperti del settore e da chi
può proporre soluzioni complete e integrate.
La proposta di interventi, con indicazioni degli autori, affiliazione e una sintesi dell’intervento proposto (massimo due pagine), devono essere inviati
entro il 15 luglio 2013 ([email protected]).
Entro il 6 settembre 2013 aspettiamo copia della presentazione e della relazione da inserire negli atti della manifestazione.
M. Banti: [email protected]
A.Giannini: [email protected]
Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria
dell’associazione:
ANIPLA - P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano
Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192
E-mail: [email protected]
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In folin e:
+ 39 02 25007068
in fo@h ilsch er.it
www.h ilsch er.it
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
69
CONVEGNO
anipla
INVITO AGLI AUTORI
MOTION CONTROL 2013
70
COMITATO SCIENTIFICO
Applicazioni,
metodologie
e strumenti
per il controllo
del movimento
55° Convegno Nazionale
20-21 Novembre 2013
Gianantonio Magnani
Paolo Rocco
(Presidenti)
Politecnico di Milano
Politecnico di Milano
Luca Bascetta
Ezio Bassi
Mauro Beduschi
Giacomo Bianchi
Antonio Bicchi
Politecnico di Milano
Università di Pavia
Omron
CNR ITIA
Università di Pisa
e Istituto Italiano di Tecnologia
Conductix Wampfler
Comau Robotica
Politecnico di Milano
ABB
Università di Modena e Reggio Emilia
ANIPLA
Schneider Electric
Università di Bologna
NUM
KEB
Beckhoff Automation
B&R Automazione Industriale
Rockwell Automation
Università di Napoli Federico II
Lenze
Università di Brescia
Luciano Bonometti
Aldo Bottero
Francesco Castelli Dezza
Paolo Conca
Cesare Fantuzzi
Carlo Marchisio
Antonio Marra
Claudio Melchiorri
Massimiliano Menegotto
Francesco Meroni
Stefano Monti
Lorenzo Passaglia
Marco Rizzi
Bruno Siciliano
Sergio Vellante
Antonio Visioli
COMITATO ORGANIZZATORE
Con l’adesione di:
Paolo Rocco
Carlo Marchisio
Bruno Maiocchi
Politecnico di Milano
ANIPLA
UCIMU - Sistemi per produrre
ANIPLA ringrazia UCIMU - Sistemi per produrre
per la concessione gratuita della sede del Convegno.
Sede:
UCIMU - Sistemi per produrre
Viale Fulvio Testi 128
Cinisello Balsamo (MI)
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
INVITO AGLI AUTORI
Il motion control (controllo del moto) è l’insieme delle tecnologie e dei
dispositivi che consentono di governare in modo rapido, affidabile e
preciso il movimento di parti meccaniche. Il contesto tipico in cui il
tema assume rilevanza è quello dei sistemi per produrre (macchine
utensili, macchine per il packaging, centri di lavoro per la lavorazione
di legno, pietra o altri materiali, robotica industriale), ma le metodologie progettuali e la componentistica sono di fatto comuni a scenari
applicativi ben più variegati (elettrodomestici, periferiche di computer,
veicoli elettrici, sistemi di guida drive-by-wire o fly-by-wire, sistemi di
puntamento). In tutti questi settori il controllo del movimento assume
primaria rilevanza sul piano tecnico ed economico. Dotare le macchine di soluzioni di motion control ad alte prestazioni offre al produttore una leva competitiva, che consente di guadagnare posizioni su
mercati connotati da forte concorrenzialità.
CONVEGNO
anipla
INFORMAZIONI PER GLI AUTORI
Gli autori sono invitati ad inviare la versione completa della memoria in formato PDF all’indirizzo e-mail [email protected].
Il testo deve essere di non più di 15 pagine dattiloscritte ad interlinea 1 (foglio UNI A4) carattere Times New Roman 12, una colonna per pagina e deve riportare in prima pagina: titolo, nomi degli
autori, affiliazione, recapiti di posta e telefonico, sommario (cento
- duecento parole) e fino a cinque parole chiave.
Le versioni definitive delle memorie accettate dal Comitato Scientifico e presentate al Convegno saranno pubblicate negli Atti.
Almeno uno degli Autori si impegna a versare la quota di partecipazione e a presentare la memoria al Convegno.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
€ 300,00* (importo non soggetto a iva), per i soci individuali o
dipendenti dei soci collettivi ANIPLA e per i soci delle Associazioni
che aderiscono. È possibile associarsi ad ANIPLA contestualmente all’iscrizione al Convegno.
*(inclusi 2 pasti presso il locale self-service)
SCADENZE
20 settembre 2013:
Invio delle relazioni finali
PER INFORMAZIONI
Signora Gabriella Porto
ANIPLA
Piazzale R. Morandi 2
20121 Milano
Tel. 0276002311
Fax 0276013192
E-mail: [email protected]
MOTION CONTROL 2013
Il Convegno ANIPLA Motion Control, giunto alla quarta edizione, è
un’importante vetrina a livello nazionale dello stato dell’arte e dei risultati più recenti e innovativi nel settore. Le tematiche di interesse
includono i motori coppia (ad accoppiamento diretto con il carico),
i motori lineari, le soluzioni di controllo basate su inverter, le piattaforme hardware di controllo modulari, i sistemi che utilizzano PC
con software real-time open source, le reti di comunicazione basate su Ethernet in versione industriale. Particolare risalto si vuole
dare anche alle tematiche legate all’efficienza energetica (sistemi
con recupero di energia in rete), alle metodologie strutturate di
progetto di sistemi di controllo del moto complessi e all’approccio
meccatronico alla progettazione.
Il Convegno si propone di mettere a confronto esperienze di chi
opera in ambito accademico e industriale, dando largo spazio a discussioni su tematiche di comune interesse.
Si invitano i potenziali autori a contribuire al successo del Convegno proponendo lavori, orientati al raggiungimento degli obiettivi
citati, su tutte le tematiche, concettuali, pratiche e applicative, del
controllo di movimento.
71
www.technopartner.it
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
72
WORKSHOP
anipla
Collaudi esaustivi e commissioning veloce:
la sfida dal progetto all’esercizio dei sistemi di automazione
30 Ottobre 2013
SAVE - Verona
OBIETTIVI
Nella realizzazione di un sistema di automazione, alle fasi di concezione e
progettazione seguono quelle non meno importanti di collaudo e messa in
servizio. Nonostante esse rappresentino la vera validazione del sistema ed
il primo momento di confronto con la sua reale applicazione, ad esse viene
riservata una attenzione non sempre proporzionata al rigore con il quale vengono affrontate ed alle ricadute in termini di costi e tempi.
Questa giornata intende mettere a fuoco i criteri e le procedure di collaudo,
l’impiego di strumenti hardware e software (simulatori) dedicati, relativamente
alle varie tecnologie implementate (tradizionale o bus di campo), gli accorgimenti ( es. prove indiciali) per il tuning dei parametri e la messa in servizio dei
loop critici, la formazione degli operatori, ed anche la delicata verifica delle
funzionalità ove più sistemi/sottosistemi sono coinvolti nell’anello; verranno
considerati con speciale attenzione i contributi riguardanti le delicate ed attuali
esigenze relative alla verifica dei requisiti di safety (SIL) e di cyber-security;
infine uno spazio potrà essere lasciato anche per le modalità di assistenza
remota alla messa in servizio (telecommissioning) e al successivo esercizio
(manutenzione remota).
I potenziali relatori interessati sono pregati di inviare, entro il 30/09/2013, titolo
ed abstract del contributo proposto a:
Michele Maini ([email protected])
Massimiliano Veronesi ([email protected])
Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria
dell’associazione:
ANIPLA
P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano
Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192
E-mail: [email protected]
VALVOLE:
Protagoniste del Controllo e delle Sicurezze!
30 Ottobre 2013
SAVE - Verona
OBIETTIVI
Nell’ambito della Mostra Convegno SAVE - Verona, ANIPLA organizza un convegno finalizzato ad approfondire alcuni aspetti di quell’elemento finale che è il
“cuore” del controllo e delle sicurezze: la VALVOLA.
L’obiettivo è quello di inquadrare la tematica della progettazione e dell’ingegnerizzazione delle valvole, sia ai fini della scelta, che del successivo utilizzo per il
controllo del processo e per l’esercizio.
La tecnologia consente ormai di integrare nei sistemi di controllo senza discontinuità i moderni attuatori “intelligenti”, estendendone la funzionalità sia in termini di prestazioni che di diagnostica.
I dati di funzionamento che vengono raccolti nella banca dati costituiscono una
conoscenza preziosa per la valutazione dell’affidabilità degli attuatori e per l’analisi dei guasti più ricorrenti.
I temi trattati riguarderanno molteplici aspetti:
- progettazione delle valvole, in particolare delle valvole di controllo, sulla base
delle condizioni operative, dei materiali e dei dati di processo;
- interazione attuatore-controllore: criteri di selezione per le esigenze di controllo, sia manuale sia automatico;
- monitoraggio nell’ambito della valutazione delle prestazioni degli anelli di conLuglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
trollo (loop performance assessment) o di sicurezza (parametri SIL);
- monitoraggio nell’ambito della diagnostica e delle politiche di manutenzione
predittiva.
Questo workshop, inserito in una manifestazione fieristica di settore, propone
contributi di tipo sia tecnologico che applicativo.
Gli utilizzatori finali, le società di ingegneria e i system integrator che volessero
partecipare illustrando la propria esperienza nel settore specifico sono pregati
di contattare i coordinatori:
Fausto Gorla ([email protected])
Alberto Servida ([email protected]).
Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria
dell’associazione:
ANIPLA
P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano
Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192
E-mail: [email protected]
INFORMAZIONE AZIENDALE
73
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
76
PRODOTTI E SOLUZIONI
novità
PROCESSO
CPU per l’industria di processo
La Divisione Industry Automation di Siemens ha ampliato la sua
famiglia di controllori Simatic con una nuova CPU più potente,
versatile e robusta appositamente studiata per l’industria di processo. Simatic PCS 7 CPU410-5H copre tutte le applicazioni con
una singola piattaforma hardware e firmware.
La nuova CPU fornisce agli utenti del sistema di controllo di processo Simatic PCS 7 un controllore con una capacità di calcolo adatta
alle richieste dell’industria di processo. Il controllore è progettato
per l’impiego industriale continuativo, per sopportare difficili condizioni di temperatura, vibrazione, urti e soddisfa i requisiti EMC
di compatibilità elettromagnetica. I
componenti elettronici sono dotati di un rivestimento aggiuntivo che
rende la Simatic PCS 7 CPU410-5H
conforme alle norme ISA-S71.04 livello G3, garantendo affidabilità in
presenza di condensazione e possibili fonti di corrosione.
La CPU rappresenta uno standard
L’unità PCS-7-CPU410-5H di Siemens
di fascia alta in termini di memoria,
potenza di calcolo e interfacce di
comunicazione. È utilizzabile in tutti gli ambiti: automazione standard, fault-tolerant e failsafe; è equipaggiata con tutte le funzioni
per le applicazioni relative alla sicurezza.
Tramite un sistema a card di espansione (SE card) le prestazioni
possono essere adeguate senza dover sostituire la CPU.
MISURE
Calibratore automatico di pressione
ADT761 è il nuovo calibratore automatico di pressione portatile
che E Instruments Group ha reso disponibile sul mercato internazionale. In grado di funzionare sia in laboratorio che in campo,
grazie al pacchetto batterie Li-Ion integrato, ADT761 non necessita di sorgenti di pressione esterne ma le genera autonomamente tramite la pompa elettrica ed il controllore integrato.
Questa soluzione permette di tarare trasmettitori di pressione in pochi minuti. Funziona
sia in modalità analogica 4-20 mA che digitale, con il protocollo Hart, alimentando direttamente a 24V il loop. È possibile inserire procedure di calibrazione per manometri,
trasmettitori, pressostati, convertitori IP diretIl calibratore automatico di
tamente o tramite PC.
pressione portatile ADT761
Attraverso il software è possibile scaricarle
sul computer, mantenendo un archivio e stampando i certificati in
Excel. L’interfaccia in Italiano è molto intuitiva con l’ampio display
da 7 pollici a colori. Campo di pressione da vuoto fino a 25 mBar
o 25 bar, con doppio sensore e classe di precisione 0,02%.
Al calibratore ADT761 è possibile collegare dei trasduttori esterni per pressioni fino a 700 Bar. Sviluppato per funzionare in ambienti gravosi, integra un filtro di protezione per le particelle solide
ed una trappola per i liquidi che possono essere rimossi tramite il
sistema di scarico.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
A CURA DELLA REDAZIONE
HMI
Monitor industriali
da 12 e 17 pollici
Advantech Industrial Automation Group ha
lanciato la nuova serie di monitor industriali
FPM-2000. Grazie agli schermi da 12” e 17”,
i nuovi monitor FPM-2120G, FMP-2150G (foto) e FPM-2170G di Advantech si adattano I nuovi monitor industriali
perfettamente all’utilizzo in spazi limitati.
entry level di Advantech
Il pannello frontale in alluminio, la certificazione IP 65 nella parte frontale e l’elevata affidabilità dei componenti, rendono i nuovi FPM-2000 ideali per l’utilizzo in ambienti gravosi.
Per evitare scollegamenti durante l’utilizzo, i nuovi monitor di
Advantech sono equipaggiati con connettori a ritenzione. La nuova serie FPM-2000 riprende il design dei TPC Advantech, rendendolo perfetto per l’impiego dove è necessario utilizzare hardware
industriale ottimizzando gli spazi.
PROCESSO
Ambiente software
per PAC e DCS
Schneider Electric ha presentato PlantStruxure Process Expert System (PES): una soluzione che riunisce le funzionalità dell’architettura PlantStruxure Electric con la piattaforma Software StruxureWare Process Expert (PE) in un unico ambiente software che integra il controllo di applicazioni, supervisione e dispositivi di campo
per configurare un intero sistema di controllo di processo o infrastrutture.
PlantStruxure PES consente di ottimizzare le operazioni di gestione dell’impianto e dell’energia attraverso un’unica infrastruttura
di comunicazione basata su Ethernet. PlantStruxure PES riunisce il
meglio dei controllori di automazione programmabili (PAC) e sistemi di controllo distribuito (DCS) per formare un unico innovativo
ambiente per gestire il sistema di automazione di processo in tempo reale con un’unica interfaccia operativa.
StruxureWare PE, il componente software di PES, sfrutta un unico
database per consentire agli utenti di interfacciarsi direttamente
con un elemento del processo, come un motore, in modo univoco
ed a tutte le sue caratteristiche (allarmi, diagnostica, help in linea
ecc.). Il software permette l’utilizzo di librerie di oggetti di processo che possono essere facilmente personalizzati per i singoli processi e utenti.
PlantStruxure PES supporta controllori modulari, scalabili e ridondanti
con la possibilità di aggiungere o rimuovere hardware on-line. I controllori supportano una gamma
completa di moduli di ingresso e di uscita, comunicazione e moduli bus di
campo, controllo di regolazione.
PlantStruxure PES attraverso ethernet supporta
diversi controllori con relativi moduli e bus di campo
PRODOTTI E SOLUZIONI
novità
PROCESSO
SimSci Suite 2013
Simulazione e gestione dell’impianto
Per aggiornare il suo pacchetto mirato alla gestione del ciclo vita dell’impianto, Invensys Operations Management ha proposto
SimSci Suite 2013, un DVD che contiene tutte le più recenti versioni dei software SimSci-Esscor di design, operator training, simulazione e ottimizzazione.
Riunendo tutti gli aggiornamenti software in un unico DVD, risulta più semplice e rapido riconoscere e implementare le versioni
più recenti.
SimSci Suite 2013 fornisce un aggiornamento di tutti i prodotti SimSci-Esscor, che supportano l’intero ciclo di vita
dell’impianto, dal design di processo alla simulazione
e training operatori, fino all’ottimizzazione di processo. SimSci Suite DVD verrà aggiornato ogni 12-18
mesi con le più recenti versioni di prodotto. Oltre alla
versione corrente, a seconda delle esigenze, verranno rilasciate anche patch dei singoli prodotti o service
SimSci Suite 2013
comprende tutti i
pack , fornendo così agli utenti un’implementazione
software SimSci-Esscor e manutenzione del software ancora più strutturata.
77
CONTROLLO
Moduli I/O misti
configurabili da web
La Serie Z-PC Seneca si arricchisce di
nuovi moduli I/O con interfaccia TCP-IP.
I nuovi moduli misti per segnali analogiI nuovi moduli per I/O analogici e
ci e digitali fanno coesistere i protocolli
digitali di Seneca
ModBus TCP-IP e ModBus RTU su bus o
morsetto. I moduli sono dotati di processore ARM 100 MHz e convertitore ADC a 16 bit. Il range esteso
per i canali in ingresso in tensione arriva fino a 30 V. Le prestazioni di maggiore rilievo comprendono la velocità di acquisizione configurabile da 5 a 300 ms, la frequenza massima degli ingressi digitali 5 kHz, il tempo di aggiornamento ingressi analogici sull’ordine di 1 ms. La configurazione, tramite porta integrata
mini USB, è semplice e immediata tramite il software di configurazione plug&play Easy Setup liberamente scaricabile dal sito
dell’azienda. I moduli I/O misti con interfaccia TCP-IP (ZE-2AI,
ZE-4DI-2AI-2DO) dispongono di un web server integrato per la
configurazione e la visualizzazione remota dei valori degli I/O,
con una gestione fino a 4 client TCP-IP. I nuovi moduli I/O misti
offrono una completa configurabilità da web server compatibile
con iPhone, iPad e sistemi Android.
SAFETY
Sicurezza e controllo assi
in un’unica architettura
Pilz ha ampliato la gamma di controlli di sicurezza PSSuniversal, introducendo dei nuovi modelli in grado di comunicare attraverso Profibus/
Profisafe. Si tratta del nuovo PSSuniversal Multi,
un prodotto progettato in modo che il suo utilizzo nelle architetture di controllo basate su CNC
consenta di semplificare la gestione della tecnica di sicurezza.
PSSu Multi con Profibus DP
La combinazione di sicurezza e controllo degli
e funzioni safety
assi è particolarmente interessante nelle applicazioni di sistemi multi-asse, come per esempio le macchine utensili.
Infatti è possibile collegare il controller di sicurezza PSSuniversal
Multi con un sistema CNC di sicurezza o Motion Control (MC) attraverso il bus di sicurezza Profisafe.
I dati relativi al feedback dei diversi assi vengono quindi rilevati dal sistema CNC o MC e trasmessi a PSSuniversal Multi per
la verifica di sicurezza. La configurazione e la programmazione
di tutte le funzioni di sicurezza delle macchine vengono eseguite tramite l’editor grafico di programmi PasMulti. Una libreria di
moduli standard e failsafe certificati contribuisce ad aumentare la
semplicità di gestione e rende possibile una maggiore riusabilità.
Con PSSuniversal multi è possibile collegare direttamente al sistema anche interfacce I/O standard. Se questi segnali non vengono utilizzati dal programma di sicurezza locale, possono essere semplicemente reindirizzati al sistema CNC tramite il collegamento fieldbus esistente per mezzo di una speciale “funzione
di bypass”.
Con PSSuniversal Multi è possibile coniugare la periferia standard e la periferia di sicurezza in un’unica infrastruttura. I sistemi
PSSuniversal Multi fanno parte del sistema di automazione PSS
4000 di Pilz.
MECCATRONICA
Controllo assi
per applicazioni elettroidrauliche
Le schede assi digitali Z-ME-KZ di Atos, specificamente progettate per applicazioni elettroidrauliche, eseguono controlli di posizione o di posizione/forza
alternati, in anello chiuso con
interfacce e funzionalità estese.
Questi controllori in formato Eurocard, sono particolarmente adatti per applicazioni che richiedono molteplici
interfacce I/O per il comando di dispositivi ausiliari remoti e per tutte quelle appliLe schede di controllo assi digitali Z-ME-KZ di Atos
cazioni in cui l’elettronica integrata non è utilizzabile a
causa di condizioni ambientali critiche.
L’interfaccia grafica del software Atos consente una facile programmazione e gestione della configurazione della scheda assi,
che comprende: selezione del trasduttore di posizione - potenziometrico, analogico, SSI ed encoder; 6 ingressi analogici configurabili in tensione/corrente (±10 Vcc, 0÷10 Vcc, 0÷20 mA, 4÷20
mA); 1 uscita analogica configurabile in tensione/corrente (±10
Vcc, 4÷20 mA); 2 uscite analogiche di monitor (±10 Vcc); 8 ingressi digitali configurabili + ingresso di Enable; 7 uscite digitali
configurabili + uscita di Fault.
Il pannello frontale equipaggiato con display alfanumerico, tasti
e led consente la regolazione dei parametri base e una rapida
diagnostica. Profibus DP e CANopen sono disponibili per una
programmazione e utilizzo attraverso bus di campo.
Automazione e Strumentazione Q Luglio/Agosto 2013
78
PRODOTTI E SOLUZIONI
novità
MISURE
Sensori a ultrasuoni
analogici e on-off
Baumer propone la nuova Serie 70 di sensori a ultrasuoni, ideati
per applicazioni in condizioni particolarmente gravose e disponibile in versione analogica e in versione on-off con due uscite
programmabili.
Grazie al campo di lavoro fino a 6 m, un cono sonico ristretto e
la compensazione di temperatura integrata, la serie 70 è in grado di fornire un segnale preciso e affidabile in ogni situazione.
Può essere utilizzata in svariate applicazioni: nel rilevamento sia di materiale solido
che liquido all’interno di silos, posti anche
all’esterno, con range di temperatura fino
a -25 °C e grado di protezione IP 67. Indipendentemente da colore, lucidità o trasparenza, i sensori sono in grado di rilevaI nuovi sensori a ultrasuoni
re o misurare ogni tipo di target, senza esSerie 70 di Baumer
sere influenzati sia dalla presenza di polvere e sporco che in ambienti con fluttuazioni di temperatura.
La dimensione e la concentrazione energetica del cono ultrasonico garantiscono una qualità del segnale alta, che ne permette il
corretto funzionamento anche nelle applicazioni più difficili, per
esempio in presenza di forte vento o di ostacoli che si interpongono al target.
TEST & MEASUREMENT
Multimetro TRMS
con collegamento Bluetooth
Contemporanea tripla visualizzazione dei valori rilevati con risoluzione da 310.000 digit, precisone 0,02% per tensione e 0,05%
per corrente, memoria da 300.000 valori e collegamento da remoto via Bluetooth sono le caratteristiche principali del nuovo
multimetro Metrahit Ultra BT. Il nuovo prodotto di Gossen Metrawatt (in Italia GMC Instruments) è stato ideato e costruito per
un uso altamente professionale ed è rivolto a tecnici qualificati
che richiedono accuratezza delle misure, affidabilità, sicurezza e
versatilità dell’analisi dei dati. Lo strumento può essere impiegato in tutti settori dell’ingegneria elettrica, nell’industria, nei reparti R&D, nei laboratori e negli enti di controllo e servizio. Metrahit Ultra BT dispone di più di 30 funzioni di misura e del sistema
brevettato ABS (interblocco della boccola non utilizzata), che impedisce l’errata inserzione dei puntali nello strumento. L’interfaccia di comunicazione Bluetooth consente il controllo e
la visualizzazione dei valori di misura da remoto mediante l’utilizzo di uno Smartphone o un Tablet PC.
Con un’App è possibile configurare Metrahit Ultra BT
e visualizzare in seguito i dati rilevati on-line oppure registrati direttamente sullo schermo per l’analisi
dei valori. Metrahit Ultra BT è dotato di una robusta
custodia di gomma che lo protegge da urti e cadute,
durante il funzionamento può essere alimentato sia
tramite rete elettrica oppure con batterie interne con
Il multimetro TRMS
durata di circa 200 ore. Metrahit Ultra BT è fornito
ad alta risoluzione
con certificato di calibrazione DAkkS (German AcMetrahit Ultra BT
creditation Body) e con 3 anni di garanzia.
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
TEST & MEASUREMENT
Oscilloscopio portatile
da 60 a 500 MHz
Fluke ha recentemente presentato il suo nuovo Fluke 190 Series II 500 MHz ScopeMe- Fluke 190 Series II
ter Test Tool, un oscilloscopio portatile, dalla ScopeMeter Test Tool
struttura robusta e a tenuta, in grado di raggiungere i 500 MHz con una velocità di campionamento reale di
5 GS/s. Questo strumento è stato progettato in modo che le prestazioni non abbiano ripercussioni su classe di sicurezza, resistenza o durata della batteria.
Il modello a due canali 190-502, l’ultimo arrivato della serie 190
II, offre una larghezza di banda da 60, 100, 200 e, ora, 500
MHz. La velocità di campionamento a 5 GS/s, o 200 pico secondi, consente di visualizzare forme d’onda sconosciute, come transitori, rumore e suoni indotti o riflessioni. Gli strumenti di misura
ScopeMeter della serie190 II comprendono funzioni innovative,
come ScopeRecord, TrendPlot, trigger avanzato e misurazioni automatiche, tipiche degli oscilloscopi ad alte prestazioni. La classe
di sicurezza della serie 190 II in base agli standard Iec 61010 è
1000 V Cat III/600 V Cat IV, per cui è possibile effettuare misurazioni da mV a 1.000 V in tutta sicurezza.
SOFTWARE
Un nuovo Teamcenter
per gestire i dati di prodotto
Siemens propone un’innovativa soluzione per la gestione dei dati
di prodotto (PDM) progettata per essere facile da implementare,
basata sul software Teamcenter, concepita per snellire il processo
di sviluppo dei prodotti consentendo alle aziende di trovare velocemente, condividere e riutilizzare le informazioni relative ai propri prodotti.
La configurazione Rapid Start
offre Teamcenter, il portafoglio PLM più diffuso al mondo per la gestione digitale del
ciclo di vita del prodotto, con
un’implementazione
PDM
Il PLM Teamcenter è alla base della
preconfigurata.
Teamcen- soluzione PDM Rapid Start
ter Rapid Start rappresenta il
passo successivo nell’evoluzione di Teamcenter Express, offrendo
alle aziende una soluzione rapida e priva di rischi per realizzare fin dal primo giorno i vantaggi del PDM, proteggendo al tempo stesso il loro investimento tecnologico. La soluzione utilizza lo
stesso codice sorgente di Teamcenter, così da proporre un agevole percorso di crescita verso un’implementazione PLM completa.
Teamcenter Rapid Start offre funzionalità per la gestione di dati
multi-CAD per gestire, controllare e condividere i dati di progettazione meccanica (CAD) lungo tutto il ciclo di sviluppo e la supply chain. Teamcenter Rapid Start è in grado di gestire i dati delle soluzioni CAD più diffuse, fornendo una vista unificata di tutte
le informazioni relative a un prodotto. Unite alle funzionalità di
visualizzazione, queste funzioni contribuiscono a ottimizzare la
collaborazione.
Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 - Fiera Milano Media SpA
Stato Patrimoniale
Stato Patrimoniale
segue
ATTIVO
(euro)
31-12-12
31-12-11
PASSIVO
(euro)
8) Debiti rappresentati da titoli di credito
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
-
-
(di cui già richiamati )
-
-
-
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
10) Debiti verso imprese collegate
I. Immobilizzazioni Immateriali
1) Costi di impianto e di ampliamento
1.787
2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno
4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre
Totale
5.329
-
-
1.242.920
1.510.581
768.809
832.282
2.792.083
2.997.083
-
-
31.224
32.644
4.836.823
5.377.919
1) Terreni e fabbricati
1.971
2.829
3) Attrezzature industriali e commerciali
5.061
12.168
4) Altri beni
92.748
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
Totale
151.800
-
-
417.892
992.550
417.892
992.550
- esigibili oltre l'esercizio successivo
12) Debiti tributari
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
14) Altri debiti
a) Verso consociate
- esigibili oltre l'esercizio successivo
- esigibili entro l'esercizio successivo
29.000
29.000
a) imprese controllate
-
-
b) imprese collegate
-
-
c) imprese controllanti
d) altre imprese
2) Crediti
-
-
29.000
29.000
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
a) verso imprese controllate
- esigibili oltre l'esercizio successivo
Totale debiti
-
-
-
144.611
214.056
144.611
214.056
-
-
224.820
249.041
224.820
249.041
-
-
497.352
695.548
23.477
46.777
23.477
- esigibili entro l'esercizio successivo
b) Verso altri creditori
III. Immobilizzazioni Finanziarie
1) Partecipazioni in:
-
-
136.803
99.780
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
2) Impianti e macchinario
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
11) Debiti verso controllanti
II. Immobilizzazioni Materiali
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
in locazione finanziaria
31-12-11
-
9) Debiti verso imprese controllate
B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse
31-12-12
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
46.777
-
-
473.875
648.771
473.875
648.771
-
6.748.067
4.755.449
E) Ratei e risconti
- aggio su prestiti
- vari
Totale ratei e risconti
Totale passività
Totale passività e patrimonio netto
273.606
584.303
273.606
584.303
7.081.830
9.775.264
12.186.924
14.752.907
b) verso imprese collegate
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
c) verso controllanti
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
CONTI D'ORDINE
(euro)
Fdejussioni bancarie rilasciate a terzi
Garanzie contrattuali rilasciate a terzi
Totale conti d'ordine
31-12-12
116.500
-
31-12-11
116.500
-
116.500
116.500
d) verso altri
3) Altri titoli
-
4) Azioni proprie (valore nominale complessivo )
Totale
-
-
-
29.000
29.000
Conto economico
(euro)
31-12-12
31-12-11
A) Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Totale immobilizzazioni
4.965.603
5.558.719
12.793.984
2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
-
3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione
-
4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
ATTIVO
(euro)
31-12-12
31-12-11
5) Altri ricavi e proventi:
C) Attivo circolante
- vari
- contributi in conto esercizio
I. Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
12.812
-
-
-
-
4) Prodotti finiti e merci
-
5) Acconti
Totale
-
-
-
12.812
26.101
II. Crediti
1) Verso clienti
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
2) Verso imprese controllate
3.743.756
5.999.227
3.743.756
5.999.227
-
-
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
-
-
3) Verso imprese collegate
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
4) Verso controllanti
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
4-bis) crediti tributari
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
4-ter) imposte anticipate
- esigibili entro l'esercizio successivo
- contributi in conto capitale (quote esercizio)
26.101
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3) Lavori in corso su ordinazione
Totale valore della produzione
524.346
524.346
-
-
6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) Per servizi
8) Per godimento di beni di terzi
a) Verso consociate
- esigibili entro l'esercizio successivo
873.843
1.104.545
258.164
-
d) Trattamento di quiescenza e simili
e) Altri costi
10) Ammortamenti e svalutazioni
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d) Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide
12) Accantonamento per rischi
38.204
391.055
-
Totale costi della produzione
Differenza tra valore e costi di produzione (A-B)
15) Proventi da partecipazioni:
1) Partecipazioni in imprese controllate
-
-
2) Partecipazioni in imprese collegate
-
-
3) Partecipazioni in imprese controllanti
-
-
4) Altre partecipazioni
-
-
5) Azioni proprie
-
-
6) Altri titoli
-
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
Totale
- altri
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
1) Depositi bancari e postali
2) Assegni
3) Danaro e valori in cassa
Totale attivo circolante
- disaggio su prestiti
- vari
-
418.535
326.553
-
-
2.964
494
421.499
327.047
7.174.007
9.093.755
-
-
47.314
Totale ratei e risconti
Totale attività
100.433
47.314
100.433
12.186.924
14.752.907
PASSIVO
31-12-12
-
-
-
-
- da controllanti
-
-
- altri
-
- da imprese controllate
2.803.300
II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni
-
-
III. Riserve di rivalutazione
-
-
42.823
42.823
-
-
- altri
- verso imprese controllate
VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio
VII. Altre riserve
VIII. Utili (perdite) di esercizi precedenti
IX. Utile (perdita)
-
-
2.130.834
3.433.858
686
686
127.451
- verso imprese collegate
- verso controllanti
- verso altri
17-bis) Utili e perdite su cambi:
Totale proventi e oneri finanziari
18) Rivalutazioni:
4.977.643
226.040
216.923
2) per imposte, anche differite
153.570
3) Altri
46.746
Totale fondi per rischi e oneri
172.961
448.542
426.356
838.426
1.626.419
1.604.468
D) Debiti
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
-
-
-
-
1.210.096
1.710.904
1.210.096
1.710.904
-
739.621
739.621
-
-
-
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
-
13.150
- esigibili entro l'esercizio successivo
-
13.150
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
2.259.249
2.133.197
2.259.249
2.133.197
-
-
-
40.211
2.896
11.574
-11
-357
-52.189
-40.273
-
-
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
-
-
-
-
-
a) di partecipazioni
-
-
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
-
c) di titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
-
-
-
-
-
-
E) Proventi e oneri straordinari
267.348
- plusvalenze da alienazioni
- imposte esercizi precedenti
5.420
-
-
267.348
5.420
-
-
- varie
21) Oneri:
-
- minusvalenze da alienazioni
-
- imposte esercizi precedenti
- varie
Totale delle partite straordinarie
22) Imposte sul reddito dell'esercizio
267.348
5.420
292.585
-1.230.695
165.134
137.640
-19.391
46.885
b) Imposte differite
c) Imposte anticipate
23) Utile (perdita)
127.451
72.329
222.438
-14.892
-135.217
-1.303.024
Prospetto di pubblicazione delle informazioni relative all'attività editoriale ai sensi dell'art. 11, comma 2,
nn. 1) e 2), della legge 5 agosto 1981, n. 416 e dell'art. 9 delibera 129/02CONS.:
Soggetto segnalante: FIERA MILANO MEDIA S.p.A.
C.F.: 08067990153
ANNO: 2012
-
1.429
1.429
-
-
52.831
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
a) Imposte correnti
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
11.869
51.785
a) di partecipazioni
-1.303.024
5.105.094
-
3.549
55.727
-
Totale rettifiche di valore di attività finanziarie
B) Fondi per rischi e oneri
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili
-
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E)
Totale patrimonio netto
-
-
20) Proventi:
IV. Riserva legale
V. Riserve statutarie
-
11.869
-
- da controllanti
-
-
3.549
-
- da imprese collegate
17) Interessi e altri oneri finanziari:
31-12-11
2.803.300
11.869
- da imprese collegate
d) proventi diversi dai precedenti:
A) Patrimonio netto
I. Capitale
-
3.549
-
19) Svalutazioni:
(euro)
-
- da imprese controllate
c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
-
-
D) Ratei e risconti
- esigibili entro l'esercizio successivo
-1.195.842
-
-
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni
IV Disponibilità liquide
- esigibili oltre l'esercizio successivo
77.426
-
- da controllanti
16) Altri proventi finanziari:
a) Verso imprese controllate
7) Debiti verso fornitori
392.454
18.948.061
-
III Attività finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni
6) Acconti
-
369.417
13.751.918
-
8.740.607
5) Debiti verso altri finanziatori
-11.498
-
6.739.696
Totale
- esigibili entro l'esercizio successivo
818.483
-
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
-
- da imprese controllate
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
86.771
13.289
11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
- da imprese collegate
216.138
4) Debiti verso banche
713.428
99.208
216.138
- esigibili entro l'esercizio successivo
564.578
99.208
-
- esigibili entro l'esercizio successivo
1.618.682
1.089
-
- esigibili oltre l'esercizio successivo
7.582
614.980
50.402
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
318.981
14.890
1.089
286.390
- esigibili entro l'esercizio successivo
- esigibili oltre l'esercizio successivo
3) Debiti verso soci per finanziamenti
219.117
10.455.261
c) Trattamento di fine rapporto
14) Oneri diversi di gestione
286.390
- esigibili oltre l'esercizio successivo
b) Verso altri debitori
2) Obbligazioni convertibili
136.862
8.141.284
C) Proventi e oneri finanziari
5) Verso altri
1) Obbligazioni
17.752.219
b) Oneri sociali
13) Altri accantonamenti
315.346
13.829.344
530.978
1.724.226
-
3.920.904
177.462
1.724.226
-
2.918.033
a) Salari e stipendi
177.462
287.479
653.806
5.352.012
1.926.913
-
1.035.360
372.952
156.525
1.926.913
653.806
4.064.930
9) Per il personale
156.525
- esigibili oltre l'esercizio successivo
-
1.035.360
B) Costi della produzione
-
625.023
625.023
17.098.413
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
Voci ricavo
Vendita copie
Pubblicità
--- Diretta
--- Tramite concessionaria
Ricavi da editoria online
--- Abbonamenti
--- Pubblicità
Ricavi da vendita informazioni
Ricavi da altre attività editoriali - Vendita Libri
Totale voci 01+02+05+08+09
Ricavi
72.855,12
4.790.368,01
4.790.368,01
0,00
397.975,38
0,00
397.975,38
0,00
0,00
5.261.198,51
NOTIZIARIO
80 ais/isa italy section
-
I principali eventi AIS e ISA Italy Section
Argomento
Status
Data
Luogo
Focal Point
Note
Partecipazione a O.M.C.
Effettuata
20/22 Marzo
Ravenna
[email protected]
Notizie in Segreteria
Riunione Distretto 12
Effettuata
10/11 Maggio
Lisbona
[email protected]
Notizie in Segreteria
Partecipazione a SPS/IPC/Drives
Effettuata
21/23 Maggio
Parma
[email protected]
Notizie in Segreteria
Automation to the Year 2020”
Effettuato
2/6 Giugno
St.Petersburg
[email protected]
Notizie in Segreteria
S & PI Sensor & Processing
Effettuata
26 Giugno
Milano
[email protected]
Notizie in Segreteria
G.D.S. su Package di Strumentazione
In preparazione
1 Ottobre
Milano
[email protected]
Notizie in Segreteria
Corso Base per Strumenisti
In preparazione
Autunno
Milano
[email protected]
Notizie in Segreteria
G.D.S. su Energie Alternative
In preparazione
7 Novembre
Milano
[email protected]
Notizie in Segreteria
Isa Automation Week
In preparazione
5/7 Novembre
Nashville (Tn)
[email protected]
Notizie in Segreteria
G.D.S. su Desurriscaldatori
In preparazione
3 Dicembre
Milano
[email protected]
Notizie in Segreteria
Forum Unesco” Trends in Global
Attività AIS e ISA Italy Section
Aggiornamento attività
- Giornata di Studio su Package di Strumentazione: il C.D. conferma la data del 1°
ottobre. Verrà fatto circolare al più presto il
call for paper che Mussone sta preparando,
così da avere entro luglio l’elenco dei relatori
ed i titoli delle presentazioni.
- Iniziativa ATI sulle Valvole: dopo la conferma della nomina di Maurizio Brancaleoni
a Presidente ATI Sez.Lombardia, Frigeri si
incarica di concordare un incontro fra Brancaleoni, Mussone e lui stesso per verificare la
disponibilità ad un’eventuale collaborazione.
- Iniziativa su Energie Alternative: per questa G.d.S. si conferma la data del 7 novembre. Mussone ha predisposto il call for paper
da far circolare al più presto, così da avere
per inizio ottobre i nomi dei relatori.
- Ripetizione G.d.S. su Desurriscaldatori:
la data prevista è il 3 dicembre. Vecchi,
coinvolto nell’organizzazione della G.d.S. ma
assente giustificato, riferirà nella prossima
riunione.
- Ripetizione Corso base per strumentisti:
il Corso è pronto ma si cerca qualche sponsor
per coprire una parte dei costi. Leni si attiverà
in questo senso. Mussone e Zani si stanno
muovendo con due Istituti per questa iniziativa e terranno aggiornati i C.D. sugli sviluppi
delle loro azioni.
- Verrà identificata una nuova persona che
possa prendersi cura in modo sistematico
del sito delle associazioni www.aisisa.it,
attualmente un po’ in sofferenza.
- Viene fissata per lunedì 15 luglio alle ore
18.00 in sede l’Assemblea delle Associazioni. I soci saranno regolarmente convocati
mediante apposita comunicazione.
Partecipazione a fiere 2013:
• SPS - Parma 21/23 maggio: la fiera ha
avuto un grande successo, sia di partecipanti
che di espositori. In segreteria è disponibile
un rapporto dettagliato.
• S&PI Sensor & Process Instrumentation
- Milano 26 giugno: Massimo Spica ha rappresentato le associazioni all’interno della
sessione plenaria del mattino con un intervento su Wireless.
• CHEM-MED - Milano 24/26 settembre:
abbiamo dato il patrocinio e verificheremo la
disponibilità di un piccolo uno spazio espositivo
• Mecha-Tronica - Milano 23/26 ottobre:
abbiamo dato il patrocinio e da parte del Dott.
Gaslini, Presidente di UCIMU incontrato a
Parma, ci è stato offerto un piccolo spazio
espositivo che abbiamo accettato
• SAVE - Verona 29/30 ottobre: Mussone
proporrà a EIOM due argomenti e si attenderanno poi notizie circa la nostra partecipazione.
• mcT 28 novembre: l’Ing.Meloni si è attivata
per trovare un numero adeguato di relatori,
rappresentativi delle varie tipologie del mercato, e aggiornerà nella prossima riunione.
Comunicazioni del Presidente ISA Italy
Section
- Meeting ISA D12 - Lisbona 10 e 11 maggio: la riunione è stata molto interessante.
Quasi tutte le sezioni del Distretto erano rappresentate. Anche le altre sezioni, come la
nostra, hanno difficoltà a mantenere il numero dei soci. Viene riconosciuta l’utilità di continuare a tenere la Conference Call fra le sezioni del Distretto con cadenza trimestrale. La
sig.a Sanzeni è stata riconfermata Membership Chair del Distretto 12. In segreteria è disponibile il rapporto completo. (V.foto)
- Nomina Vice President Distretto 12: nei
prossimi giorni provvederemo ad indicare la
scelta della nostra sezione per Jose Alexander Pererira, attuale Presidente della sezione
portoghese.
- Iniziativa ISA D12 e Sezione S.Pietroburgo
- Forum UNESCO “Trends in global automation to the year 2020” - 2-6 Giugno: Pino
Zani ha partecipato, anche in qualità di former
ISA President, a questo importante Forum con
un’ interessante presentazione sull’argomento.
Meeting ISA D12
Calendario prossime riunioni:
11 LUGLIO con assemblea
AIS Associazione Italiana Strumentisti • ISA Italy Section
Via Giulio Carcano, 24 • 20141 Milano • Tel. 02 54123816 - 335 1505973 • Fax 02 54114628 • [email protected][email protected] - www.aisisa.it
Luglio/Agosto 2013 Q Automazione e Strumentazione
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 - Gruppo Fiera Milano SpA
(migliaia di euro)
(migliaia di euro)
note
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
31/12/12
31/12/11
24.258
30.667
note
Prospetto di conto economico complessivo consolidato
27-42
2012
2011
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
263.408
278.000
Totale ricavi
263.408
278.000
ATTIVITA'
Attività non correnti
1
2
3
Immobili, impianti e macchinari
Immobili, impianti e macchinari in leasing
-
Investimenti immobiliari non strumentali
-
28
Costi per materiali
2.352
2.341
58.407
29
Costi per servizi
129.204
138.594
79
42
2.092
2.127
14.364
14.122
30
61.837
59.904
12.784
12.784
55.815
53.385
192
320
212.701
215.617
52.017
62.593
2.240
7.295
Avviamenti e attività immateriali a vita non definita
113.829
112.022
4
Attività immateriali a vita definita
60.015
5
Partecipazioni
43
Altre attività finanziarie
6
42
7
-
Crediti commerciali e altri
di cui vs parti correlate
Attività fiscali per imposte differite
Totale
Attività correnti
8
42
9
10
42
11
Crediti commerciali e altri
di cui vs parti correlate
Rimanenze
4.143
-
Attività finanziarie
- 3.451
19.400
19.865
75.560
87.897
Attività destinate alla vendita
Attività destinate alla vendita
288.311
49.121
53.295
32-42
Altre spese operative
6.986
6.651
249.500
260.785
4.025
13.702
441
10.702
-
10.342
17.933
30.917
8.373
8.132
Totale Costi Operativi
33
Proventi diversi
42
di cui: vs parti correlate
non ricorrenti
Margine Operativo Lordo (MOL)
34
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale
41.593
Riserva da sovrapprezzo azioni
13.797
Riserva da rivalutazione
41.248
-
-
35
Ammortamenti attività immateriali
5.841
5.912
36
Rettifiche di valore di attività
2.541
171
37
Svalutazione dei crediti e altri accantonamenti
-927
1.184
Risultato Operativo Netto (EBIT)
2.105
15.518
Proventi finanziari e assimilati
1.096
1.504
Oneri finanziari e assimilati
12.140
-
Altre riserve
5.905
Risultato netto di esercizi precedenti
-3.269
434
Risultato netto dell'esercizio
-2.024
4.927
56.002
68.210
Interessenze di minoranza
3.868
2.456
Totale Patrimonio netto
59.870
70.666
Totale Patrimonio netto di Gruppo
9.461
38-42
39-42
Obbligazioni in circolazione
40
-
Risultato delle società valutate con il metodo
del Patrimonio Netto
-
-
-1.764
12.716
Imposte sul reddito
Risultato netto dell'esercizio da attività destinate alla vendita
-
Debiti verso banche
15
Altre passività finanziarie
545
16
Fondi per rischi e oneri
2.023
27.226
15.324
Risultato netto dell'esercizio
1.327
Risultato netto dell'esercizio attribuibile a:
Soci della controllante
17
Fondi relativi al personale
8.707
7.727
18
Imposte differite passive
12.581
14.347
19
Altre passività
3.163
4.102
54.245
42.827
Totale
Interessenze di minoranza
Obbligazioni in circolazione
-
20
Debiti verso banche
70.982
60.212
21
Debiti verso fornitori
41.493
44.508
33.343
47.507
22-42 Acconti
23-42 Altre passività finanziarie
320
Fondi per rischi e oneri
3.546
25
Debiti tributari
4.296
3.666
Altre passività
20.216
27.147
1.457
4.135
174.196
190.021
288.311
303.514
di cui vs parti correlate
Totale
Passività destinate alla vendita
Passività destinate alla vendita
-
7.567
5.149
-
-
-1.936
5.149
-2.024
4.927
88
222
Differenze di conversione dei bilanci di imprese estere
Altre componenti del conto economico complessivo dell'esercizio
al netto degli effetti fiscali
-1.776
-501
-1.776
-501
Risultato netto complessivo dell'esercizio
-3.712
4.648
-3.432
4.540
-280
108
-0,0491
-0,0491
0,1193
0,1193
Risultato netto complessivo dell'esercizio attribuibile a:
6.981
26
172
-1.936
Altre componenti del conto economico complessivo
Passività correnti
Totale passivo
4.306
-
Risultato netto dell'esercizio da attività continuative
14
42
4.965
Valutazione di attività finanziarie
Risultato prima delle imposte
Passività non correnti
24
Ammortamenti immobili, impianti e macchinari
Ammortamenti investimenti immobiliari
303.514
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
13
di cui vs parti correlate
Costi del personale
50
Totale attivo
Costi per godimento di beni di terzi
31
- 3.256
di cui vs parti correlate
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
12
1.988
Lavori in corso su ordinazione
42
di cui vs parti correlate
Soci della controllante
Interessenze di minoranza
41
Risultato per azione (in euro)
Base
Diluito
aziende
82
ABB ................................. 12, 40
CEI-Comitato Elettrotecnico
HMS-Industrial Networks . 40, 63
Pepperl+Fuchs ........................40
Acegas-APS ...........................16
Italiano ...................................14
Icrac .......................................34
Phoenix Contact ............... 40, 66
Acoset ....................................16
Commissione Europea ............24
IDS Imaging............................40
Piero Bersanini ........................67
Additel Calibrators..................15
Conrad ...................................16
Ima .........................................18
Pilz .................................. 40, 77
Advantech ....................... 22, 76
Contradata ...................... 40, 65
Image S ..................................40
Proface ...................................40
AFCEA ...................................24
Control Techniques..................40
Industrial Technology
Prometeo ................................40
AFS Aviation Fuel
Copa-Data .............................40
Efficiency day .........................13
PTC.........................................14
Services ..................................59
CRIT Research .........................14
InHand Networks....................64
Rittal ................................ 18, 40
Ageotec ..................................34
E instruments Group......... 15, 76
Insys Icom ........................ 59, 64
Robox.....................................40
Agusta....................................34
Efa Automazione .40, 59, 63, 64
Interroll ...................................14
Rockwell Automation........ 14, 40
Alenia.....................................34
Emerson Process
Invensys Operations
Sarla Analytics........................14
Alenia Aermacchi ...................24
Management ............. 26, 40, 62
Management ................... 14, 77
Schneider Electric ....... 14, 40, 76
Alto Calore .............................16
Endress+Hauser ............... 36, 63
ITQ .........................................14
SDproget Industrial Software ...40
Anie .......................................16
Eplan Software & Service ........40
Keb ........................................40
Selex Elsag .............................34
Asem ......................................40
Esa Software...........................40
Keba ......................................20
Seneca ............................ 40, 77
Assocarta ...............................16
eWon .....................................40
Kiesling Maschinentechnik.......40
Servitecno ...............................16
ATI-Associazione
Fameccanica Data ..................18
Kontron ..................................64
Sew Eurodrive.........................40
Termotecnica Italiana ..............14
Fanuc .....................................15
Korenix...................................65
Sick ........................................40
Atos .......................................77
FederlegnoArredo...................16
Lenze ............................... 14, 40
Siemens ..................... 40, 76, 78
B&R Automazione
Ferrero....................................18
Merck Sharp & Dohme ...........18
Steute............................... 18, 40
Industriale ........................ 12, 40
Festo ................................ 28, 40
Meru Networks .......................65
STmicroelectronics...................40
Bae Systems............................34
Finmeccanica..........................34
Mitsubishi Electric....................40
Telestar Automation ................64
Balluff Automation ........... 18, 40
Fiore .......................................65
Moog Italiana .........................40
Topcon Europe Positioning ......16
Baumer...................................78
Flir Systems .............................63
Murrelektronik ........................40
Univ. di Genova .............. 18, 40
Beckhoff Automation .. 13, 40, 62
Fluke.......................................78
MVTec ....................................40
Univ. degli Studi Politecnico
Benchmark Forum...................14
Freescale Semiconductor .........40
National Instruments .. 24, 40, 65
di Milano ......................... 18, 24
Bitossi .....................................16
Frost & Sullivan .......................40
Omron Electronics............ 16, 40
Università di Bergamo.............18
Bosch Rexroth .................. 14, 40
Gefran....................................40
Oto Melara.............................34
Wago Elettronica ....................66
Boston Dynamics.....................34
Gerrthard Luftensteiner............20
Panasonic Computer Products .66
Weidmüller.............................40
Can In Automation..................18
GMC Instruments ....................78
Panasonic Electric Works ........40
Westermo...............................67
Carel Industries .......................62
Gossen Metrawatt...................78
Panel ......................................40
Wiicom ........................... 18, 40
Cecimo ...................................12
Heidenhain .............................40
Pegasus ..................................24
Wonderware-Invensys ..... 14, 40
Gli inserzionisti di questo numero
Advantech Europe ...........I Copertina
Keller .......................................... 10
Panasonic Electric Works ............. 17
Cognex International ................... 67
Leuze Electronic ........................... 13
Pneumax ....................................... 3
E Instruments Group .................... 15
Luchsinger ................................... 61
Stahl ............................. III Copertina
Emerson Process Management ..... 37
Magnetrol ..................................... 6
Tattile .......................................... 23
Endress Hauser............................ 33
Messe Frankfurt ............... 31, 46, 47
Technopartner ............................. 71
Hilscher....................................... 69
Motek - Bondexpo 2013 .............. 27
Teledyne Lecroy ........................... 21
Honeywell ..................................... 9
National Instruments ......IV Copertina
Turck Banner .................. II Copertina
Isoil Industria ............................... 39
Nuova A.S.P. .............................. 73
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