TERRRITORIO, REGIONI E SPAZIO – L’ASI e la finanza integrativa: strategie
nazionali e per lo sviluppo dei sistemi locali
Agg: ottobre 2015
A cura di Giacomo P.Sciortino – Resp. Finanza Integrativa - Unità PEC
1
INTRODUZIONE
Le attività a “finanza integrativa” di ASI, si collegano necessariamente alle istanze economiche e sociali del territorio e
della comunità delle Imprese e della Ricerca. Infatti, nel loro intento dichiarato di procurare risorse (in denaro o in kind),
aggiuntive rispetto alle dotazioni ordinarie di budget pubblico, mettono in atto, come delle leve, quel ruolo “proattivo”
richiesto all’Agenzia per lo sviluppo di sistemi “spaziali”, partecipati nazionali o locali. Dati e informazioni utilizzate per
questo report sono originati dal portale del Distretto Virtuale, che riunisce ad oggi circa 200 imprese e circa 100 altri
soggetti quali Regjoni, EE.LL, Istituzioni finanziarie, Ministeri, Centri di ricerca, Associazioni industriali.
La finanza integrativa è per ASI “ ..qualsiasi risorsa aggiuntiva al budget proveniente dal contributo MIUR, al di fuori di
contesti normativi o similari … “. In linea di principio essa è sempre collegata ad un obiettivo di cooperazione integrata,
ovvero caratterizzata da una forte relazione funzionale con altri soggetti su un dato progetto. E’ quindi una attività utile
anche,a prescindere dagli aspetti finanziari perché crea opportunità di aggregazione organizzativa, verso il superamento
della “autoreferenzialità” dell’Ente. In questa chiave i programmi che originano in contesti legislativi o similari (vedi
Accordi internazionali), quindi ispirati alla “ragion di Stato”, non ricadono strettamente nell’ambito della finanza
integrativa. Essi sono infatti meno caratterizzati dai negoziati con e per il Territorio. Lo stesso dicasi per Accordi o
Convenzioni che prevedono mere pianificazioni congiunte di spese, ma prive di una vera interdipendenza progettuale.
Ricadono invece, in base alla nomenclatura ASI, nelle iniziative a finanza integrativa anche quelle di
commercializzazione di prodotti e servizi, ovvero quelle che prevedono la stipula dei cosiddetti “contratti attivi” con
committenti esterni; a questi sono assimilati le entrate da dividendi o royalties, connesse a partecipazioni societarie,
compartecipazioni in marchi, brevetti e simili. Su quest’ultimo aspetto, si consideri il particolare interesse alla
valorizzazione del “Portfolio” dei prodotti sviluppati negli anni dalle imprese con contratti di ricerca e co-finanziamenti
dell’’Agenzia.
Le attività in oggetto si sono strutturate in ASI a partire dal 2000 e sono state codificate in Procedure gestionali univoche.
Si riconoscono quindi quattro tipologie di “finanza integrativa”: co-finanziamenti diretti, co-finanziamenti paralleli,
compartecipazioni societarie di terzi e entrate commerciali (vedi capoverso precedente).
Tornando ai co-finanziamenti veri e propri, quelli cosiddetti “diretti” comportano entrate in bilancio ASI: gli esempi più
consistenti sono le risorse impegnate dal Ministero della Difesa per la realizzazione dei sistemi Cosmo SkyMed e Athena
Fidus, ma vanno citate anche le entrate più contenute derivanti da numerosi progetti a bando su fondi nazionali ed
europei.
I co-finanziamenti “paralleli” sono invece quelli che non comportano entrate in bilancio ASI. Essi prevedono infatti che il
partner svolga in autonomia – con propri fondi – la sua componente di progetto o di programma. Tra gli esempi più
rilevanti in questo senso si registrano gli apporti di enti scientifici nazionali nello sviluppo di missioni e progetti di ricerca e
le componenti autofinanziate dalle imprese sui bandi ASI di sviluppo tecnologico. Tale sistema, ispirato al “parallel cofinancing” delle Istituzioni Finanziarie Internazionali, è sempre più utilizzato in quanto permette di gestire programmi di
grande importo limitando lo “stress” ’organizzativo interno, per esempio sul piano amministrativo e contabile bilancistico. Ciò non significa che il co-finanziamento diretto non sia perseguito, solo che si cerca di subordinarne
l’utilizzo alla presenza di obiettivi quantitativi consistenti (alcuni M€ per singola iniziativa); o in alternativa, lo si prende in
considerazione se è funzionale al conseguimento di finanziamenti “paralleli” di livello consistente, come per esempio
accade nelle partecipazioni ASI con piccoli “pacchetti” istituzionali all’interno di progetti finanziati da Horizon 2020 o dai
Programmi PON e POR nazionali a valere sui fondi di Coesione UE. In questi ultimi casi infatti i pacchetti di supporto
istituzionale di ASI sono sottesi a più importanti realizzazioni “in parallelo” da parte dei partners italiani delle cordate.
Assimilata al co-finanziamento parallelo, e a sua volta in crescita, è la pratica di innescare partecipazioni societarie
esterne in nuovi soggetti strategici promossi da ASI. Tale sistema, pur non ancorato strettamente ad un progetto a
termine, presenta sul piano sostanziale effetti analoghi: si aggregano importanti risorse private e pubbliche e si porta
all’esterno lo “stress” gestionale. L’esempio più rilevante, sinora, è stata la partecipazione maggioritaria assunta in eGeos da Telespazio. Il rilievo di queste operazioni, ai fini della finanza integrativa, non termina subito dopo l’avvio della
nuova società. L’azione “volano” prevede che l’Agenzia, pur nel rispetto del suo ruolo di promotore strategico e del
carattere non lucrativo delle sue partecipazioni, prosegua nell’affiancamento della nuova società fino al suo pieno
inserimento sul mercato. In questa fase ASI è anche, e legittimamente, interessata a recuperare dividendi da riimmettere virtuosamente nel ciclo di investimenti per la Ricerca e Sviluppo.
Il perseguimento di entrate “commerciali” infine, è inteso in seno ad una diversificata azione di marketing, diretta a
percepire dividendi (vedi sopra) , royalties da marchi o brevetti (vedi la valorizzazione del cosiddetto Portfolio ASI),
1
remunerazioni per servizi, ecc. Tali entrate rientrano nell’area “finanza” poiché ASI non opera con fini lucrativi e tutto
quello che può introitare deve essere necessariamente reinvestito a beneficio del settore.
2
L’ITALIA, IL SUO TERRITORIO E IL SETTORE SPAZIALE
Il settore spazio italiano è considerata una “terza forza” nella UE ed è pertanto una realtà rilevante, anche per i benefici
per l’intero sistema produttivo nazionale, verso il rafforzamento tecnologico. Nel 2013, secondo i dati provvisori del
Distretto Virtuale ASI, il “turnover” è stato di circa 1500M€, in tenuta per il quarto anno consecutivo anche dal punto di
vista occupazionale. Il tasso di concentrazione è elevatissimo (gruppo Finmeccanica). Il turnover riferibile alle PMI si
conferma nello stesso anno molto inferiore ai 100M€ e in flessione sia per incidenza sul totale che in termini di
produttività. Il comparto è ad alta intensità di R&ST, intesa sia nel senso dell’investimento autonomo delle aziende, sia
di quella contrattualizzata: il rapporto R&ST / turnover è superiore alla media EU (quest’ultima è circa il 10%) e
particolarmente elevato per le PMI (ben oltre il 20%). Il turnover è fortemente influenzato dalla spesa pubblica in area
EU: essa assomma a ben oltre il 50% degli ordinativi ed è da ricollegarsi in massima parte alle commesse ASI ed ESA,
sia dirette (a prime contractors) che indirette (subcontracts). L’Italia ha una vasta gamma di competenze, dalle
comunicazioni al posizionamento (Galileo, infomobilità per sicurezza, salute, trasporti), all’osservazione della terra
(Cosmo SkyMed e relativi servizi per il territorio), all’esplorazione e trasporto spaziale (ISS, missioni ESA / NASA,
sistemi di trasporto Vega – Lyra, robotica, logistica di volo, ecc.). A tali competenze corrispondono sistemi produttivi
integrati, dalla progettazione, alla produzione di materiali speciali, alla realizzazione di prodotti e servizi, alla gestione,
sviluppo e distribuzione di dati, articolati nei segmenti di terra, trasporto e orbita/volo.
Le crescenti restrizioni del budget pubblico rischiano di compromettere il buon andamento del settore e perciò la
“finanza integrativa” diventa cruciale. Questa pratica non ha preclusioni quanto alla tipologia di partner attivabili, anche
se nei fatti c’è una ampia prevalenza di soggetti pubblici. Tutte le iniziative che vengono portate all’attenzione di ASI
confluiscono in un “pipeline” virtuale che ne traccia l’evoluzione fino all’auspicato buon esito finale. Queste iniziative
sono in crescita, anche in relazione all’aumentata domanda di tecnologie spaziali per applicazioni terrestri. C’è
soprattutto un forte interesse da parte delle Regioni a sviluppare proprie competenze produttive costituendo o
rafforzando i cosiddetti “Distretti” a valenza spaziale, e in particolare i “clusters” di PMI. La finanza integrativa viene
vista, così, come un modo per arricchire tutto il tessuto locale di alte tecnologie.
Le imprese spaziali non seguono infatti, ancora, aggregazioni ottimali per competenze sul territorio, ancorchè vi siano in
effetti rilevanti concentrazioni di imprese e ricerca in alcune Regioni, come nel Lazio (il Distretto spazio italiano più
grande), nel Piemonte, e in misura minore in Puglia, Campania, Toscana. L’attività di mappatura e raccordo di queste
competenze svolta nella Comunità del Distretto Virtuale, è una precondizione fondamentale per le attività di finanza
integrativa e marketing. L’azione pubblica mira a integrare i territori per aree specialistiche coordinando le attività di
grandi imprese, PMI e soggetti di ricerca (Università, Enti), valorizzando lo specifico ed insostituibile ruolo di ogni
stakeholder. Si possono così delineare linee di intervento, coordinato a livello nazionale e regionale (quest’ultimo di
recente ha crescenti budgets), che massimizzano l’efficienza della spesa, le sinergie e la sussidiarietà degli
investimenti in ottica nazionale.
Sul piano operativo la mappatura favorisce soprattutto una selezione delle proposte, sinergica e senza sovrapposizioni.
La tavola seguente, pur non dovendosi ignorare la presenza di un coordinamento ASI su programmi trasversali
nazionali (Athena Fidus, Galileo, Cosmo SkyMed), indica i principali distretti regionali così come risultano da vari fattori:
il riconoscimento di Regioni o Governo, la presenza di sedi o compartecipate ASI, accordi con ASI, ecc.
Per quanto riguarda gli accordi con ASI merita una particolare menzione, nel 2013, l’avvio della Associazione
denominata Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA), alla quale si sono progressivamente federati i soggetti
rappresentativi dei Distretti aerospaziali di Piemonte, Lombardia, Lazio, Puglia, Campania, Toscana, Emilia Romagna,
Umbria, Sardegna, nonché il Gruppo Finmeccanica, con l’obiettivo di assicurare, in una ottica “metadistrettuale”,
l’ottimizzazione delle risorse spese, quantomeno sugli assi cruciali di sviluppo del settore spazio: il sistema produttivo
per la propulsione e il sistema di produzione e distribuzione dei dati satellitari. A questo proposito il CTNA, dotato di un
organo di governance permanente, è risultato aggiudicatario a valere sui fondi MIUR “Clusters” (bando 2012) di un
importante finanziamento.
Nel quadro di tale finanziamento, il programma spazio (denominato SAPERE), vale circa 11M€ da spendersi fino alla
fine del 2015; è sotteso al rafforzamento delle competenze in tema di propulsione (Vega e simili) e della produzione e
trattamento dei dati spaziali con connotati di sicurezza (PRS), collegati alla costellazione Cosmo SkyMed, a Galileo e
altri assets tecnologici nazional quali le missioni di esplorazione dell’Universo.
A parte l’iniziativa CTNA, ASI sta anche mettendo in atto una serie di nuovi Accordi (già finalizzati quelli con Lombardia
e Puglia) coordinati con le varie Regioni, finalizzati soprattutto a orientare verso obiettivi spaziali coordinati a livello
nazionale i fondi di Coesione disponibili per le stesse in base all’Accordo di Partenariato con la UE nel periodo 2014-20.
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Fig.1 – Mappa fornita ad OCSE - Space Economy Committee “Local clusters of space related competencies in
Italy, as recognised by the regional governments (Regioni)”
Piedmont
Distretto Torino wireless: wireless technologies
Piemonte Aerospace : Galileo timing tech.,space e
exploration tech., ASI-Regione Agreement
Subscriber of CTNA entity (National Tech.Aerospace Cluster):
EO and EoU onboard and ground data processing
ASI equity in ALTEC Spa with Thalesaleniaspace Italy
and local entities : space mission control (ISS, NASA),
environmental monitoring, SST
Tuscany
Distretto FORTIS : photonics, optoelectronics,
TLC, computer science and space
Subscriber of CTNA
Lombardy
Bioscience : space mission data exploitation
Subscriber of CTNA :
Lombardia Aerospace Cluster : onboard and ground tech
New ASI – Regione Space Protocol: space exploration
and industrial dev., SST, stratosphere blimps, mini sat, EO sensors
Veneto
Distretto Padova nanotech
Emilia Romagna
Distretto hi-mech – Subscriber of CTNA
Molise
Geosat Molise entity : center for space services for
environmental monitoring and sustaibable transportation
Umbria
Aerospace hub: hi mech for space
Subscriber of CTNA
Puglia
Distretti hi-tech – infoscience, nanotech
Distretto AeroSpazio (DAP) and Distretto
Tecnologico AeroSpaziale (DTA): EO on
board and ground data processing, user
applications, international training, UAV
Subscribers of CTNA
ASI – Regione Protocol: EO small sat, EO data
Sardinia
Distretto AeroSpazio DASS: human life in space
tech, Sardinia Radio Telescope, railway satellite management,
space environment simulation test bed, SST, SSA
Subscriber of CTNA
Lazio ASI Headquarters
DTA (Distretto Tecnologico Aerospaziale): national PRS / Galileo
Hub, EGNOS positioning for air and sea transport, space transport, payloads,
stratospheric platforms, SST, minisat
ASI equity in ELV Spa with Avio: space propulsion systems (VEGA, VERTA)
ASI – BIC Lazio Center: space R&D and business incubator
ESA – ESRIN Headquarters: space DBs
Subscriber of CTNA
Campania
ASI equity in CIRA with CNR: space transport, R&TD hub
Distretto Aerospaziale Campania: CIRA – Region Agreement
Distretto Materiali Speciali: special materials
Distretto Tecnologico AeroSpazio: space transportation,
Satellite ATM, UAV, EO sensors, re-entry
telemedicine
Subscribers of CTNA
New ASI Regione Space Protocol: small satellites, re-entry, etc.
2.1
2.1.1
Basilicata
ASI – Base Matera: EO data processing, fusion
supply, training, SST
ASI equity in e-Geos with Telespazio: distribution
marketing of EO Cosmo SkyMed imagery and
and terminals worldwide
Distretto protezione ambientale (TERN): environment
monitoring and protection
Calabria
TLC Center: Agreement with ASI (fires and transport apps)
Sicily
Distretto micorelettronica: microelectronics components
Distretto Biomedico: diagnostics and operational satellite
Le iniziative a finanza integrativa
I risultati conseguiti
La casistica delle “finalizzazioni” conseguite, monitorata a partire dal 2000, evidenzia un risultato importante, pari ad una
media annua di circa 50M€ di risorse procurate, anche se sono fortemente concentrate nei due programmi satellitari
(Cosmo SkyMed e Athena Fidus) congiunti con Mindifesa. Si rileva peraltro, oltre a questo nucleo dominante, un
consistente numero di iniziative (circa 50) di importo minore in vari settori, alcune cospicue (co-finanziamenti su
missioni e progetti scientifici, progetti di sviluppo tecnologico, project financing, ecc.).
E’ opportuno analizzare separatamente i risultati secondo le tipologie di “finanza integrativa” descritte dianzi. Per quanto
riguarda i co-finanziamenti diretti prevalgono come numero i contributi da strumenti agevolativi a bando, quali le
facilitazioni MIUR (FIRB, FISR, ecc.) o di altri Ministeri (MISE, MAE) e dalla Unione Europea (V, VI e VII Programma
Quadro, Horizon 2020). Peraltro, sul piano degli importi, due operazione a carattere negoziale (e quindi non a bando),
con Mindifesa per il sistema Cosmo SkyMed (1° e 2° generazione), sono assolutamente preponderanti (118 e 120M€),
come già detto.
Per quanto riguarda i co-finanziamenti paralleli e assimilati prevalgono, sia a livello quantitativo (poco meno di 150M€),
che come numero di iniziative finalizzate, quelli relativi ad apporti di risorse (effort, assets, altro) da enti centrali ed enti
di ricerca; spiccano qui con un trend particolarmente positivo negli ultimi tempi, le collaborazioni nell’area di
esplorazione e osservazione dell’Universo. Un altro blocco di iniziative quasi altrettanto importante in termini quantitativi
interessa le compagini societarie (volano) partecipate da ASI, e si sostanzia sia di acquisizioni di quote di “equity”
provenienti da partners esterni (imprese ma anche enti nazionali, locali e università), sia di capitale finanziario orientato
al progetto (project financing). Dopo le esperienze iniziate già prima del 2000 – vedi Altec, ELV – si registrano infatti
3
negli anni successivi iniziative di più modesta entità (consorzi scientifici e locali), e infine la rilevante partecipazione di
Telespazio in e-Geos, compagine preposta alla distribuzione e commercializzazione dei dati Cosmo SkyMed, finalizzata
nel 2010. L’ultimo blocco riguarda apporti di risorse (effort, assets, prestazioni, altro) da parte di imprese, anche in
associazione con enti pubblici. Ricadono qui i co-finanziamenti raccolti nel corso degli anni su bandi di sviluppo
tecnologico per le imprese, e si vedano da ultimi i bandi riservati alle PMI finalizzati nel 2010, nel 2013 e 2015, ma
anche sviluppi fuori da questi contesti quali collaborazioni su progetti FP o PON e negoziazioni dirette per sviluppi
tecnologici congiunti fino alla soglia della competitività. A questo proposito vale la pena sottolineare che gli apporti
possono anche non essere in sincronia con la realizzazione della componente a carico di ASI. Si possono per esempio
verificare casi di sviluppo precompetitivo co-finanziato con investimenti privati successivi a studi pilota o dimostratori
realizzati con le risorse dell’Agenzia. L’ASI in questi casi si può porre in posizione di “patronage” o con forme di “silent
partnership”, in quanto comproprietaria del know how.
E’ utile analizzare le caratteristiche delle iniziative finalizzate anche suddividendole per periodi e con i dati di importo e
caratteristiche delle varie tipologie di operazioni. Nel triennio 2000-02 è stata finalizzata solo una piccola quota (7
iniziative) di co-finanziamenti diretti, per poco più di 2M€. Sono stati invece finalizzati co-finanziamenti paralleli o
assimilati (4 iniziative) per circa 75M€.
Nel triennio successivo 2003-05, i co-finanziamenti diretti sono stati 7 per un totale di circa 120M€. 4 iniziative hanno
interessato l’osservazione della Terra (il già citato accordo con Mindifesa per Cosmo SkyMed e 3 di finanza a bando
nazionale e europea); le altre 3 iniziative, a loro volta con finanza acquisita su bandi Framework Programme UE e
MIUR, si riferiscono rispettivamente al portale europeo sui dati planetari “EuroPlaNet”, alla costituzione di una cordata
italiana sulla propulsione LOx/Hc e infine alla fase di sperimentazione avanzata del Distretto Virtuale. I co-finanziamenti
paralleli sono stati 4. 3 iniziative per un totale di 31 M€ sono state condotte per programmi di osservazione
dell’Universo, con CNR, INFN, ecc. Esse hanno riguardato la realizzazione dello spettrometro per la missione DAWN,
del telescopio e relativi complementi per la missione GLAST e una serie di altri programmi minori (Itasel, SHARAD,
ecc.). La restante iniziativa è molto importante nonostante il modesto importo, in quanto ha fornito un modello che
l’Agenzia sta cercando di replicare in altri ambiti (nanotecnologie, materiali speciali, softwares, ecc.); si tratta del
progetto “Fissatore osseo”, ovvero dello sviluppo, dopo un positivo studio pilota su commessa ASI, di una
sperimentazione pre-competitiva di una apparecchiatura per la cura delle fratture di derivazione spaziale. Partner
dell’iniziativa è una cordata di imprese e centri di ricerca ospedalieri. Va osservato che il “fissatore” è anche oggetto di
un brevetto congiunto tra ASI e DTM Srl per cui eventuali futuri sviluppi commerciali dell’iniziativa potranno portare a
“royalties” per l’Agenzia.
Nel triennio 2006-08 li co-finanziamenti diretti sono stati 4 per un totale di 36M€: 3 iniziative nel campo
dell’Osservazione della Terra tra cui spicca il contribuito negoziato con Mindifesa (35M€) per la realizzazione del “space
segment” del satellite duale Athena – Fidus, dedicato alla infomobilità per la difesa e la sicurezza, a cui si aggiungono le
iniziative su bandi FP7, GENESI-DR (co-finanziamento 0,29M€ per un’azione europea di coordinamento dati) e LinkER
(co-finanziamento di 0,1M€ nell’ambito di una cordata a guida italiana per la sperimentazione di un sistema operativo di
difesa ambientale basato su GMES). L’altra iniziativa, sempre su FP7, è STAVE, volta al coordinamento di competenze
europee nel campo della propulsione (co-finanziamento di 0,12M€). Per quanto riguarda i co-finanziamenti paralleli e
assimilati si registrano altre 5 iniziative per un totale di 40,4M€. 3 sono nel campo dell’Osservazione della Terra: due
integrazioni rispettivamente per i progetti GENESI-DR e LinkER a carico dei partners italiani delle cordate (complessivi
2M€) e l’apporto di partners esterni per una iniziativa di valorizzazione della base di Matera (2,59M€); una riguarda la
sottoscrizione di partners esterni nella compagine locale Impresambiente Scmpa, supportata da ASI per l’avvio di un
soggetto attuatore del Distretto lucano del monitoraggio ambientale, esempio importante di come da un concorso
limitato di ASI (un mero effort supervisionale), si siano potuti mobilitare in “parallelo” investimenti esterni rilevanti.
L’ultima iniziativa riguarda il preponderante apporto (35M€) di INAF per la realizzazione del Sardinia Radio Telescope,
al quale ASI ha partecipato con una componente secondaria del valore di circa 15M€.
Nel periodo 2009-11 si registrano 4 iniziative a co-finanziamento diretto, tra cui predomina quella per Cosmo SkyMed
2nd generation con Mindifesa del valore di 120M€ (il più importante “deal” di co-finanziamento mai realizzato da ASI); le
altre iniziative riguardano finanziamenti del VII Framework Programme (2° e 3° call Spazio-GMES, call Security). Per
quanto riguarda le calls GMES si tratta di pacchetti ASI di coordinamento istituzionale all’interno dei consorzi europei
DORIS e BIO_SOS, rispettivamente dedicate alle applicazioni satellitari per il “ground deformation” e per la tutela della
biodiversità nelle aree naturali. Rispetto alla call Security si tratta di un pacchetto ASI (0,9M€) di supporto per le
tecnologie spaziali in un dimostratore (BLUEMASS MED) di rete di monitoraggio marittimo europea, di intuibile grande
attualità. Per quanto riguarda i co-finanziamenti paralleli e assimilati le finalizzazioni sono 5, per un importo complessivo
di 92,1M€, Le voci più rilevanti riguardano il già citato apporto di Telespazio nella “equity” della società e-Geos (31M€),
l’ampliamento del Ground Segment di Cosmo SkyMed (2nd generation) in carico a Minidifesa (48,5M€ per il cosiddetto
MUSIS) e l’apporto di autofinanziamento obbligatorio per le PMI aggiudicatarie dei bandi riservati ASI in materia di
sviluppo tecnologico (10M€). Per la precisione si tratta dell’autofinanziamento certificato dalle aziende vincitrici dei primi
due bandi tematici emessi nel 2010 (sviluppi generali e OT). Figurano poi la mobilitazione di risorse dei partners italiani
(Governativi, Università, Imprese ed Enti di ricerca), nelle cordate finanziate da UE descritte sopra: DORIS (1,4M€) e
BIO_SOS (1,2ME).
Infine, dal 2012 ad oggi, In materia di “diretto”, sono stati acquisiti 5 altri co-finanziamenti a bando: da MAE (vedi fondi
L.401 sulla Cooperazione scientifica internazionale) una modesta disponibilità (0,1M€) per un programma congiunto con
l’Agenzia spaziale israeliana; da FP VII (Programma Sicurezza) altri due pacchetti inseriti in progetti internazionali: un
pacchetto di coordinamento istituzionale per il programma SCOUT (0,1M€) dedicato alla sicurezza delle stazioni di
controllo spaziale internazionali (test bed Matera e Malindi), con la partecipazione di partners italiani in cordata, e
4
l’estensione, tramite il progetto COOPERATION EUCIPE del supporto ASI alla rete Mediterranea di monitoraggio e
sicurezza marittima (0,18M€); da Horizon 2020, infine, circa 0,4M€ ciascuno per supporto ASI relativo alle reti di
coordinamento europeo fino al 2018, in materia di robotica (PERASPERA) e propulsione elettrica. In materia di
“parallelo”, si sono finalizzate altre 6 iniziative. Sono state accertate risorse su missioni scientifiche (vedi osservazione
dell’Universo) da parte di enti quali CNR, INAF, INFN, Università, ecc. per poco meno di 30M€; questo dato peraltro
contiene acquisizioni datate precedentemente, mentre quelle relative al solo 2012 assommano a poco meno di 10M€,
che diminuiscono un po’ nel 2013 e 2014, rispettivamente a 2,85 e 3,1M€. Sempre nell’area del “parallelo” vanno poi
segnalati 10M€ di co-finanziamenti obbligatori acquisiti dalle PMI vincitrici dei bandi tematici TLC (2013) e Navigazione
(2015). Infine va menzionato l’apporto conseguito dal CTNA (vedi a inizio paragrafo) grazie al bando “Clusters” del
MIUR (11M€ disponibili dal 2013).
Per concludere, circa l’ultima categoria di risorse assimilate alla finanza integrativa, quella delle “entrate commerciali”, il
2010 è stato l’anno in cui si sono conseguite per la prima volta. Si è trattato dell’introito di dividendi e voci simili
(royalties da e-Geos per lo sfruttamento delle immagini CSM) da partecipate deliberato dai CdA di ALTEC e e-Geos.
ALTEC ha corrisposto tali somme solo nel 2010 e nel 2011 (0,55M€ complessivi), e-Geos ha corrisposto ogni anno a
partire dal 2010 e fino al 2013 un importo totale di 9,65M€ prevalentemente costituito da royalties. Nel 2014 e 2015, a
chiusura dei bilanci 2013 e 2014, e-Geos ha proseguito le corresponsioni (comprensive stavolta di dividendi) per un
importo rispettivamente di 3,4 e 4,42M€. Infine nel 2014 si annovera un piccolo contratto commerciale per servizi resi
da Malindi alla norvegese KSat a sua volta diretti al satellite giapponese di comunicazioni ASNARO.
Nella tabella seguente, si riporta la lista completa delle iniziative finalizzate, con gli opportuni riferimenti alle implicazioni
nazionali o relative ai sistemi locali.
Tab. 2 – Il quadro delle iniziative di finanza integrativa e assimilate finalizzate da ASI (tratto dal Tableau de Bord di
Finanza Integrativa)
U.O.
Titolo iniziativa
Fonte
Imp.
Integr.
Tipo
Anno
ASI
(1)
(M€)
(M€)
ATN
Progetti Genesis- GAST VPQ
U
1
1
D
2000-02
IPC
(DT)
Sistema Athena - Fidus
MD
125
35
D
2008
Sistema nazionale di satcom
(infomobilità – sicurezza) di
potenziale interesse per centri
servizi di tutte le Regioni
MED
Fissatore osseo
I
0,366
0,366
P
2004
Sviluppato da impresa dello himech Emilia – Romagna .
Collegamenti con Associazioni
Industriali regionali
OST
GNDT Sismicità
I
OST
Dismar
U
0,106
0,053
D
2000-02 Sea pollution detection – Puglia,
Veneto
OST
Piattaforme abilitanti- FIRB
M
1,485
0,892
D
2000-02 Sperimentazione rete GRID per dati
OT Matera – Basilicata (sistema
della protezione ambientale), con
CNR
OST
Agenzia 2000
E
0,037
0,018
D
2000-02 Vedi sopra
OST
Grid computing 2000
M
0,541
0,353
D
2003
Basilicata e Mezzogiorno (vedi
sopra)
OST
TOUGH
U
0,1
0,056
D
2003
Basilicata e Mezzogiorno (vedi
sopra con particolare riferimento a
studi segnale GPS per indagine
atmosferica meteo)
OST
CERGOP II
U
0,600
0,3
D
2003
Vedi sopra
OST
(OST)
GENESI - DR - bis (2)
U
0,2975
0,2857
D
2007
Coordinamento europeo per dati di
OT da Matera – Basilicata e rete
Sud Italia. Interesse per l’aspetto
dei db spaziali del Lazio
OST
LinkER - bis (2)
U
0,09
0,09
D
2008
Supervisione a dimostratore
0,01 D
0,02
Interessi regionali
2000-02
5
(OST)
avanzato “emergency response”
GMES da parte di cordata europea
OST
TESTA - PON
M
0,21
0,18
D
2000-02 Alta formazione – Edizione 2002
del Master in Telerilevamento
dell’Università di Bari - Distretto
OT Basilicata – DTA Puglia
OST
(OST)
DORIS - bis (2)
U
0,105
0,08
D
2010
Consorzio europeo per le
applicazioni GMES di Ground
Deformation. Valore del wp ASI
all’interno del finanziamento UE (VII
Framework Programme) . Capofila
CNR – IRPI. Di interesse specifico
per i previsti Centri sismologia a
vulcanologia + frane e alluvioni in
Campania e Calabria
OST
(OST)
BIO_SOS - bis (2)
U
0,072
0,05
D
2010
Consorzio europeo per le
applicazioni GMES di tutela delle
biodiversità. Valore del wp ASI
all’interno del finanziamento UE (VII
Framework Programme). Capofila
CNR – ISSIA. Intetesse per i
previsti Centri di tutela ambientale e
monitoraggio costiero in Molise e
Puglia
OST
(OST)
GENESI - DR
I,E
1
1
P
2007
Investimento parallelo della cordata
Italia extra ASI sull’omonimo
progetto di cui sopra
OST
(OST)
LinkER
I,MV
1
1
P
2008
Apporto cordata italiana in LinkER:
Protezione Civile e imprese italiane
(a loro volta finanziate da UE)
OST
(OST)
DORIS
I, E
1,425
1,425
P
2010
Apporto integrativo “in parallelo” da
parte dei partecipanti italiani alla
cordata di cui sopra (CNR, TERN,
Uni Firenze, ecc.), sia con fondi UE
che propri. Di interesse di
Campania e Calabra (vedi sopra).
OST
(OST)
BIO_SOS
I, E
1,2118
1,21177
P
2010
Apporto integrativo “in parallelo” da
parte dei partecipanti italiani alla
cordata di cui sopra (CNR,
Planetek, UniBari, Uni Bicocca,
ecc.). Di interesse di Molise e
Puglia (vedi sopra).
OST
(OST)
Valorizz. CdC Matera-PON
I,E
2,59
2,59
P
2007
Investimento parallelo da parte di
enti vari per la valorizzazione /
utilizzo dati di OT (Cosmo SkyMed)
del nodo di Matera e della rete di
competenze al Sud (Puglia,
Campania, Calabria) – ad esso
collegate
OSU
(EOS)
Europlanet - nuova prop.
U
0,04
0,04
D
2004
Coordinamento europeo e
implementazione di portale demo
per l’osservazione planetaria.
Interesse del Lazio nel campo dei
db spaziali (vedi anche ASDC)
OSU
(EOS)
Spettrometro DAWN
E
6,00
6,00
P
2003
Componente missione +dati (CNR)
per strumento posto su omonima
missione NASA.
OSU
(EOS)
Missioni varie 2003
E
5,43
5,427
P
2003
Componenti missioni e dati di vari
programmi nel corso dell’anno,
svolte da parte di enti di ricerca
6
EOS
PERASPERA – Robotics
U
0,52
0,45
D
2014
Supporto ASI in rete Agenzie
europee finanziate da H2020 per
coordinamento comparto UE
EOS
Missioni varie 2010-12
E
21,70
21,70
P
2012
Componenti come sopra. Contiene
ricognizione contratti pregressi al
2010. Quota 2012 pari a 10M€
circa.
EOS
Missioni varie 2013
E
2,85
2,85
P
2013
Vedi sopra per il 2013
EOS
Missioni varie 2014
E
3,1
3,1
P
2014
Vedi sopra per il 2013
OSU
(EOS)
GLAST
E
19,39
19,39
P
2003
Componente missione e dati (INAF,
INFN) per lo strumento montato
sulla omonima missione ASA
SKY
(SKY)
Cosmo SkyMed
MD
504
118
D
2003
Co-finanziamento diretto
conseguito da Mindifesa per la
realizzazione di componenti
sicurezza del sistema Cosmo Sky
Med. Avvenuti lanci primi 3 satelliti
(inizio 2007). Interessa base Matera
- Basilicata
SKY
(SKY)
Cosmo SkyMed 2a
generazione
MD
555
120
D
2009
Vedi sopra relativo a 2 nuovi
satelliti
SKY
(SKY)
Cosmo SkyMed MUSIS
MD
48,5
48,5
P
2009
Vedi sopra relativo a investimento
parallelo Mindifesa per
ampliamento Segmento Terra
TRS
Propulsione a liquido- FIRB
M
0,028
0,02
D
2004
Primo nucleo di una rete italiana (
Re. Svi . P.S.I. ) per la propulsione
spaziale innovativa (LOx/Hc)
destinata alla nicchia dei piccoli
lanciatori (vedi Programma ASI
Vega – Lyra). Interesse di società
russe (Energomash) e delle Regioni
Piemonte , Lazio (e Campania) ai
fini di un rifinanziamento volto a
stimolare la formazione di un polo
produttivo macroregionale. Primo
nucleo partecipato da Gruppo Avio,
CIRA, Uniroma1, PMI, Federlazio)
TRS
Sviluppo Vega P80
I
63
63
P
2000-02 Componente del propulsore
omonimo realizzata da imprese in
autonomia (con fondi L.808/85)
TST
(GBA)
Sardinia Radio Telescope
E
35
35
P
2008
Investimento INAF per la
componente preponderante
dell’infrastruttura. Interesse
Sardegna
GBA (PI)
SCOUT-Sicur.basi spaziali
bis(2)
U
0,23
0,16
D
2013
Multitech Security Systems for
Interconnected Space Control
Ground Stations (Test bed
Malindi e Matera). Progetto FP7
Call Security insieme a CNIT
(leader) e Vitrociset e vari
partners UE. WP ASI Interesse
Basilicata
GBA (PI)
SCOUT-Sicur.basi spaziali
E,I
1,4868
1,4868
P
2013
Vedi sopra: quota dell’investimento
afferente i partners italiani nel
progetto (CNIT e Vitrociset).
7
SNI
Distretto virtuale
M
1,29
0,77
D
2004
Avvio piattaforma web sperimentale
per la comunità spaziale. Interesse
di tutte le Regioni per la
tracciatura dei relativi clusters
SNI
(RNI)
STAVE- Rete EU Trasporto
Spaziale
U
0,125
0,125
D
2008
Ricognizione e coordinamento dei
centri propulsione di UE e Stati di
nuovo accesso. Azione collegabile
al benchmarking della rete itliana
Re.Svi.P.S.I. (vedi sopra) di
interesse di Piemonte, Lazio e
Campania
RNI (SPE)
Laboratorio Italia - Israele
ME
0,108
0,108
D
2012
Fondo L.401 per la Cooperaz.
Scientifica internazionale
SNI
Formazione Argentina
ME
0,24
0,11
D
2000-02 Progetto di formazione
internazionale su centro OT di
Matera – Basilicata. Collegato a
progetto italo – argentino SIASGE
SNI
(RNI)
Co-fin.(PMI) su prototipi - bandi
1e2
I
10
10
P
2010
Importo max di co.fin. reveniente da
apporto obbligatorio delle imprese
agguidicatarie. Prototipi di tipo
sensori e OT (bando 2)
SNI (RNI)
Co-fin (PMI) prototipi-bando 3
I
5
5
P
2013
Vedi come sopra ma bando TLC
SNI (RNI)
Co-fin (PMI) prototipi – bando 4
I
5
5
P
2015
Vedi come sopra ma bando NAV
RNI (SPE)
Finanziamento CTNA da parte
MIUR
I,E
11
11
P
2013
Risorse ottenute da
Ass.partecipata Cluster
Tecnologico Aerospaziale da
parte di enti, aziende
(Finmeccanica, PMI) progetto
SAPERE - tech propulsive e dati
spaziali forti e sicure e
promozione clusters nazionali
SIC
BLUEMASS MED
U
0,9
0,9
D
2009
Dimostratore monitoraggio
marittimo sicurezza. Interesse
Sicilia, Puglia, ecc.
SIC
COOPERATION EUCIPE
U
0,24
0,18
D
2013
Estensione come sopra
TEC
Electric propulsion Coord.
U
0,5
0,4
D
2014
Support action settoriale H2020
in collab.con altre Agenzia
spaziali UE
Varie
Bandi Scienze Ingegneria
I
2
2
P
2000-02 Componenti di progetti co-fin.
dagli aggiudicatari
Varie
Bandi Innovative
I
9,29
9,29
P
2000-02
Vedi sopra
Sezione investimenti societari (3)
OST
GEIE- avvio
E
0,9
0,9
IN
2000-02
Quote di partners italiani nel
raggruppamento “Geophysica”
(esplorazione e sperimentazioni
con aereo stratosferico M55)
OST
Impresambiente Scmpa avvio
I,E
0,8125
0,8125
IN
2008
Quote di partners italiani nella
società per la valorizzazione
della rete di CdC sull’ambiente
nel Sud Italia (vedi polo di
Matera, Università della Puglia,
competenze Campania e
Calabria)
OST
(SAS)
e-Geos
I
31
31
IN
2010
Quota dei partners industriali
italiani nella società per la
distribuzione e
commercializzazione dati del
nuovo sistema di telerilevamento
8
Cosmo SkyMed. Coinvolge polo
di Matera e rete competenze di
tutto il Sud Italia.
Sezione entrate commerciali (MKT)
SAS (SOP)
Dividendi e simili da tutte
partecipate (nuova rilev.unica)
n.a.
1,1
+1,5
2014
Dividendi e-Geos destinazione
utile 2013 (+1,5 royalties fisse)
SAS
Dividendi da ALTEC
n.a.
0,435
0,121
2010
2011
Dividendi liquidati (parte del
risultato di competenza è stato
invece imputato a riserva utili a
nuovo da esercizi precedenti
(relativi ai bilanci 2009 e 2010)
SAS
Dividendi da e-Geos
n.a.
0,256
0,194
2010
2011
Idem come sopra
GBA PN
Utilizzo comm.le Malindi (Ksat
ASNARO)
n.a.
0,035
2014
Assistenza per norvegese Ksat
da Malindi per satellite Japan
Comunicazioni ASNARO
N.B.- In corsivo le finalizzazioni 2000-02, in neretto corsivo quelle 2003-05, in neretto quelle 2006-08, in blu quelle 2009-11, in
rosso le successive
- Se necessario (per iniziative in corso) viene riportato tra parentesi l’acronimo dell’Unità ASI come modificato in base alla
Macroorganizzazione 2010
(1) M = MIUR; MA = Min..AAPP, MD = Mindifesa, ME = MAE, MV = Ministeri vari, U = UE, E= Enti di ricerca, I = Imprese, R =
Regioni e simili
(2) Se l'iniziativa di co-finanziamento diretto o parallelo è denominata "bis" è collegata in modo funzionale ad analoga
iniziativa sul fronte parallelo o diretto, rispettivamente
(3) Tale fattispecie non è del tutto assimilabile alla finanza integrativa per la sua natura non strettamente progettuale e
quindi la difficile quantificazione dell’obiettivo conseguito (l’integrazione di risorse alle attività ASI)
Per completezza, circa il fenomeno quantitativo delle risorse disponibili per ASI oltre al budget ordinario assegnato da
MIUR, si riporta una tabella con gli impegni finalizzati relativi a norme (e per assimilazione Accordi internazionali). Come
detto in apertura, tali allocazioni esulano dalla finanza integrativa per le modalità operative (assenza di relazioni negoziali
con e per il territorio). Dopo le importanti finalizzazioni a inizio anni 2000, collegate alla L.10 per il sistema Galileo e agli
Accordi F-DUGS con la Francia relativi a Cosmo SkyMed, spicca negli ultimi anni il conseguimento di fondi “premiali” da
MIUR (ex DLgs 213/09 art.4.2) pari a 22,35M€ nel 2012 (selezione 2011), 21,07M€ + 22,35M€ nel 2014 (relative alle
selezioni 2012 e 2013), ovvero per progetti di particolare interesse che hanno superato una selezione annuale. Poi nel
2013, 2014 e 2015 si è sbloccata un’altra importante integrazione finanziaria, quella relativa ai progetti “Bandiera” indicati
nel PNR, con un importo annuale di 27M€ destinati all’upgrade di Cosmo SkyMed (2nd generation).
Tab. 3 – Il quadro degli impegni integrativi finalizzati derivanti da norme o simili (tratto dal Tableau de Bord di
Finanza Integrativa)
Sezione Norme
Carattere integrazione
Importo
Finalizzazione
Contributo di legge per componente del
programma Galileo
Contributo di legge 10/01 per
finanziamento ground segment e servizi di
terra di Galileo (35M€ sono vincolati al
coordinamento ENAV per le applicazioni
relative alla aviazione civile – EGNOS)
0,166
2000-02
80
2005
Utilizzo Malindi ESA - ESOC
Contratti I-PAF I-PAC con ESA
Convenzione per logistica satellitare
Convenzione con ESA per remunerazione
servizi dati OT. Ora ceduta a E.Geos
0,882
5,2
2012
2005
SKY (SKY)
Accordo F-DUGS
38,3
2005
TST (PIN)
Utilizzo Malindi CLTC (China e
CNES)
Fondi premiali DLgs 213/09
Convenzione Italia-Francia per fondi
integrativi a Cosmo SkyMed (parte difesa)
Convenzione internazionale per utilizzo
base di lancio in Kenya
Selezione progetti presentati per le
reintegrazioni di budget 2011
Selezione progetti presentati per le
reintegrazioni di budget 2012
Selezioni progetti presentati per le
7,45
2006
22,35
2012
21,07
2014
22,35
2014
UO ASI
Titolo integrazione
ATN
Artes 9 - ENAV
ATN
Galileo (1)
GBA (PIN)
OST
Fondi premiali DLgs 213/09
Fondi premiali DLgs 231/09
9
Fondi progetti Bandiera (FOE)
2013
Fondi progetti Bandiera (FOE)
2014
Fondi progetti Bandiera (FOE)
2015
reintegrazioni di budget 2013
Approvazione fondi integrativi MIUR
previsti per Cosmo SkyMed 2nd
Generation
Approvazione annuale come sopra
Approvazione annuale come sopra
27
2013
27
2014
27
2014
N.B. Vedi la legenda della tabella di sopra circa il significato dei caratteri
(1) L’importo conseguito con la L.10/01 si è molto ridimensionato rispetto a quello iniziale in quanto le disponibilità sono state stornate
ai rifinanziamenti italiani di Galileo a beneficio di ESA. L’ASI ha inoltrato domanda per una integrazione compensativa il cui esito è
incerto
2.1.2
Le iniziative aperte e le prospettive di finalizzazione
Per quanto riguarda il reperimento di nuove risorse, in coordinamento con il PTA 2015 – 2017 ASI, la funzione Finanza
Integrativa si concentra su un certo numero di iniziative proposte dal Distretto Virtuale e selezionate sia sul piano
quantitativo (soglia minima in termini di M€), sia sul piano qualitativo (garanzia di un presidio operativo da parte di U.O.
ASI, corrispondenza a priorità evidenti, collegamento a programmi di investimenti pregressi o espressi nel PTA). Con
l’avvertenza che, trattandosi di ipotesi, il quadro può variare secondo l’andamento delle negoziazioni, si riporta qui di
seguito una pianificazione (il cosiddetto “pipeline”) riepilogativa delle finalizzazioni perseguite nel triennio in corso.
Figurano in questa lista 13 iniziative, più 3 a carattere di “entrate commerciali” (escludiamo ovviamente quelle a
carattere normativo), con un potenziale di integrazione di risorse valutabile in circa 500M€ quasi esclusivamente
rappresentato da risorse in “parallelo”, il che potrebbe permettere, anche considerando un fisiologico tasso di
insuccesso, di contribuire molto positivamente sul gap tra le risorse disponibili e quelle che ASI dovrebbe avere secondo
la pianificazione strategica ottimale. Va detto comunque che la stragrande maggioranza di queste risorse sono ad un
unico grande progetto in ipotesi, la realizzazione del nuovo sistema TLC a banda ultralarga SIGMa URBIS (che da solo
potrebbe valere 450M€ nella sua configurazione più conservativa).
Su 16 progetti effettivi (escludendo quelli normativi non negoziali) a finanza integrativa, 9 hanno importanti valenze
regionali in quanto orientati a valorizzare riconosciute competenze territoriali o clusters da promuovere. Essi sono
evidenziati dal colore rosa delle ultime colonne. Si tratta quindi di iniziative sulle quali vi è l’interesse ad “integrare”
risorse da parte delle Regioni, il che è previsto in tutti i casi mediante operazioni in “parallelo”, quasi sempre con
integrale copertura da parte delle stesse o di loro enti preposti. L’apporto di ASI potrebbe quindi essere di semplice
supervisione istituzionale ad “effort” minimo.
Tab. 4 – Il “pipeline” delle iniziative in ipotesi – dal “Tableau de Bord” di Finanza Integrativa ASI – vedi pag.
successiva
10
Sezione co-finanziamenti
UO
T itolo iniziativa
Fonte Importo
Integr.
Prev.
ASI
(1)
M€
finalizz.
M€ (2)
(4)
2015
Resp.
Dir.
LSR
Centro
Basilicata
MV,R,I
(Centro base data fusion /
,E
interpretation)
10
10
2015 P
0,5
LSR
Centro
Sardegna MV,R,I
(multipurpose)
,E
10
10
2014 P
0,3
UTI
Bando Reg. Lombardia ASI per R&ST spazio e R
ricadute industriali
2
2
2016 P
0,7
LSR
Public Private Partnership
per realizzazione sistema
nazionale TLC SIGMa
URBIS - Componente di
I,R
capitale finanziario per la
vehicle company (vedi per
la parte "equity" la sezione
investimenti societari)
300
300
2016 P
0,7
EOS
Missioni varie 2015
3
3
2015 P
0,8
NAV
Servizi Galileo e ATM rel.
E,I
aviaz..(EGNOS)
10
10
2016 P
0,5
NAV
Galileo Centre - Lazio
13
13
2016 P
0,6
PRS
E
R
Centro Nazionale PRS MV
Galileo
15
15
2015 P
Centro già compreso in programma SINTONIA per servizi
base di data / fusion and interpretation. Integrazione dati OT
e NAV. Vedi anche CIDOT. Sinergico (vedi sotto) al Centro
Puglia analogo (servizi innovativi). Ricorso parzialmente
conseguito a fondi FAS o POR in Accordo ASI Regione
(7M€ sinora impegnati da Regione ma a condizione di
inv.ASI).
Centro - rete promosso da DASS Sardegna Scarl con utilizzo
fondi UE POR FAS + fondi regionali. Interesse a protocollo
con ASI per supporto temi: form. / oper. X remote sensing,
nav ferrov., SRT, robotics, exploration
In discussione nel quadro del recente Accordo ASI Regione Lombarida, la proposta di un bando congiunto sui
temi caratteristici della R&ST spaziale in base alle
competenze regionali e alle ricadute industriali. Valore
complessivo 4M€, finanziato dai partner al 50% e gestito da
Reg.Lombardia
Sistema satellitare per TLC banda Q/ V dedicato a utenze
professionali fiber like in zone di digital divide (anche a
fallimento di mercato) nonchè istituzionali e commerciali.
Lancio inizialmente previsto nel 2017, fine missione 2032. Il
data relay permette continuità del servizio (su EDRS e
KaSat2 + Athena Fidus). Iniziativa localizzabile quanto a
Ground Segment in Abruzzo (MCC) e 7 Gateways in
altrettante Regioni (Lazio, ecc. SCC) con relative
sottoscrizioni di equity o finanza da queste Regioni, oltre che
da Banche e Imprese. Soggetto realizzatore sarà una
purpose company sottoscritta da ASI.
Finalizzazioni presunte di risorse parallele certificate per
progetti di ricerca sc. congiunti con enti di ricerca università
ecc.
Cofin. parallelo da neonato DTA Scarl Campania in cui ASI
partecipa x tramite CIRA (fondi FAS, POR, PON, BEI, ecc.)
per test bed aerop. Capua: sistemi sat tipo Galileo
(v.EGNOS) x aviazione, UAV. Op.possibile anche con DTA
Puglia Scarl su aerop. Grottaglie Taranto
Stimolo per autonome prod. Hw, sw e app Gallileo da parte
Regioni. Iniziativa principale è della Regione Lazio: fase A +
affitti e gestione per fase B. Investimento congiunto di ASI
LSR
Centri
Campania
E,I
(microsatelliti e ambiente)
14,6
14,6
2015 P
LSR
Centri
sistemi
Puglia
innovativi data fusion /
E,I
interpr.
(monitoraggio
costiero e oil spill,
10
10
2015 P
0,8
Centro Calabria (SIGRI
Incendi,
monitoraggio E,I
trasporti) .
10
LSR
Centro
Telemedicina
TOTALI
Sicilia
E,I
10
1
1
398,6
398,6
2016 P
2015 P
2016
Parall. Dir.
2017
Parall. Dir.
Parall.
10
10
2
300
3
10
13
da formalizzare con protocollo ad hoc (Tecnopolo Roma).
Iniziativa del PdCM con risorse in parallelo. Firmato tra ASI,
MIUR, PCdM APQ. L'Agenzia svolge studio e fase di avvio
0,6
(5M€ ca.). Non interessante ai fini coinvolgimento Regioni.
Aspetti classificati.
Costituito da soggetto DTA Scarl con supporto ASI e
protocollo CIRA: MISTRAL microsatelliti aviolanciati 10,5M€,
0,7 + Hyplane minivelivolo suborbitale 3,6M€ ma su H2020,
NINFA studio in orbit IRENE 0,5M€ H2020 + appl. sismi,
eruzioni, frane, alluvioni
Impegno parallelo da protocollo con ASI di DTA Scarl (a sua
LSR
Integr. attese (non probabilizzate)
Azioni in corso o in programma (bm termine)
(3)
15
14,6
volta titolare fondi PON Distretti) per realizzazione pacchetti
10
formativi e operativi per CDF (OST e EOS ground/ onboard
processing) e monitor ambiente (coste oil spill, ecc.)
Impegno parallelo in prot. finanziario con ASI da parte futura
Scarl (a sua volta titolare fondi POR, PON Distretti o altro)
0,3
per realizzazione pacchetti formativi e operativi sottesi a
10
centro incendi con uso SIGRI
Impegno parallelo in prot. finanziario con ASI da parte Scarl
Distretto Biomed (a sua volta titolare fondi POR, PON
0,8
Distretti o altro) per realizzazione pacchetti formativi e
operativi sottesi a sistema telemed. satellitare
1
0,00
53,6
0
345
0
0
SEGUE
11
Sezione investimenti societari
DT
Public Private Partnership
I,R
SIGMa URBIS
130
130
2016 IN
0,7
Acquisizione quote partners privati (maggioritarie) per
vehicle company titolare della realizzazione e gestione del
nuovo sistema TLC SIGMa. Già costituita purpose company
iniziale ASITEL con capitale minimo dell'Agenzia
Sezione commerciale (MKT )
SAS
Dividenti e royalties varie
I
da partecip.da 2015
n.a.
12
2015 PR
EOS
Supporto da Malindi per
I
programmi SpaceX
n.a.
0,4
2015 PR
PIF
Supporto
scientifico
Apulia Space
n.a.
0,6
2015 PR
100
100
2015 N
Fondi premiali Dlgs 213/ 09 M
20
20
2015 N
Fondi progetti
(FOE 2016)
27
27
2016 N
a
I
Ritorni previsti a variol titolo dalle partecipazioni in compagini
societarie (e-Geos, ALTEC, ecc.). Compr.royalties e-Geos.
0,8
La proiezione di basa in primis su e-Geos e riporta l'obiettivo
anche per il 2016 e 2017
Contratto in ipotesi con SpaceX. Già firmato TTA e svolta
missione SpaceX in loco. Interesse per 10 campagne anno
0,5
relative a programmi Falcon, Dragon e altri. Supporto
logistico e comunicazioni.
Contratto in ipotesi con DTA Scarl Puglia per supporto
scientifico e istituzionale del programma Apulia Space
0,8 nell'ambito del Progetto Esecutivo per la realizzazione del
Distretto Tecnologico Aerospazio Puglia: on board and
ground data processing
Sezione norme
NAV
Galileo rifin.
MV
bandiera
0,2
Rifinanziamento della L.10/ 01 - Parte dedicata ai servizi
nazionali
Progetti presentati al processo selettivo per la riattribuzione di
0,8 fondi 2014 in quanto svolti in collaborazione con altri Enti di
ricerca o comunque per progetti particolarmente rilevanti
Allocazione aggiuntiva decisa da MIUR a valere sul FOE
(Fondo Ordinario Enti) 2016, per enti che hanno in carico
0,8 progetti di particolare impatto. ASI interessata al
riconoscimento anche per quest'anno della dotazione già
avuta per il 2013-15 e integralmente utilizzata
Note:
(1) Acronimi delle fonti primarie di co-finanziamento: M = MIUR, MA = Min.AAPP, MD = Mindifesa, ME = Minesteri, MV = Min.vari
e PdC, U = UE, E = Enti di ricerca, I = Imprese, R = Regioni o simili
(2) Nel pipeline, a differenza degli altri fogli di lavoro, questa colonna contiene il costo complessivo del progetto anche se c'è cofinanziamento parallelo su separata componente
(3) D = co-fin diretto, P = co-fin parallelo, IN = acquisizione di investimenti societari, PR = introiti per prestazioni, N = integrazioni
da norme o assimilate
(4) Indice probabilistico (max = 1) per effettuare una previsione di entrata a fronte del potenziale complessivo dell'iniziativa
N.B. I colori esprimono gradazione di priorità. Arancio = alta; giallo = intermedia
Per completezza, l’ultimo riquadro indica anche le risorse reperibili “non negoziali” ovvero ottenibili da norme e simili, si
segnalano 3 iniziative nel triennio di Piano: innanzitutto la possibilità di avere il rifinanziamento sui fondi “premiali” ex
DLgs 213/09 art.4.2., di una congrua somma per progetti cruciali, in base alla selezione 2014. Nella selezione 2011,
2012 e 2013, ASI aveva ottenuto sulla stessa linea un replenishment rispettivamente di 22,35M€, 21,07M€, e ancora
22,35M€; inoltre si persegue la conferma anche per il 2016 della annualità dai fondi “bandiera” (FOE 2015) pari a 27M€
da destinare a Cosmo SkyMed 2nd Gen.; qualche possibilità sembra esserci infine per la proposta di rifinanziamento
della L.10/01 (100M€) per i sistemi nazionali Galileo, in modo da compensare gli storni del fondo operati, in regime di
urgenza, per le crescenti sottoscrizioni richieste da ESA, anche se limitatamente alle necessità collegate al progetto di
un Centro nazionale PRS.
Tornando alla finanza integrativa vera e propria, sono in crescita le proposte a carattere “metadistrettuale”. Ovvero si è
alla ricerca, stante le limitate dimensioni del comparto spazio e l’onerosità degli investimenti ad esso collegati, di
ottimizzare gli stessi creando “massa critica” tra più Regioni per temi trasversali. Da questa impostazione potrebbero
derivare più efficaci ricadute economiche, occupazionali e sociali sia interne al comparto, con un maggiore impulso del
cosiddetto “downstream” per l’utenza terrestre e una migliore competitività internazionale che esterne: trasferimento
tecnologico e spillover delle tecnologie spaziali verso l’intero settore produttivo industriale e dei servizi (componenti di
navigazione, posizionamento, cartografie e mappature, materiali speciali, software), pervasive ricadute positive sull’intero
contesto socio-economico nazionale. L’innesco di questa riflessione è stato nel nuovo Accordo di Partenariato Italia UE,
che ha messo a disposizione i fondi europei 2014-20 da destinare alla Coesione, ovvero alla riduzione delle disparità di
competitività e organizzazione dei territori della UE. Tali fondi, destinati in primis alle Regioni (PON, POR, FAS), con
delle premialità evidenti per quelle con i parametri socio-economici più arretrati (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria,
Sicilia), ammontano a circa 42 miliardi di € per l’Italia, comprensivi della corrispondenza obbligatoria in ragione 1:1 che lo
Stato deve allocare in base alla L.183/87. Senza considerare ulteriori risorse che potrebbero essere catalizzate da detti
fondi: ulteriori risorse pubbliche dal Fondo Speciale Coesione, investimenti privati, investimenti con propri budgets delle
Regioni o di altre Istituzioni pubbliche o finanziarie, in kind messo a disposizione da enti pubblici interessati.
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Per quanto riguarda lo specifico dello spazio, così come per molti altri settori e per corrispondere alla richiesta di una
forte “governance” pubblica sulla spesa regionale, formalizzata dalla UE, è stato avviato, in seno alla Cabina di Regia
Spazio, un Piano Strategico Space Economy (PSSE) con la partecipazione di ASI e il coordinamento di MISE. Si tratta di
un esercizio previsionale per l’individuazione delle linee di intervento con questi fondi e della loro quantificazione, onde
evitare spese “a pioggia” e massimizzare sussidiarietà e sinergie delle Regioni. Le stesse in un documento accessorio al
PSSE dedicato all’uso dei Fondi di Coesione, dichiarano, con Delibera della Conferenza Regioni, priorità su obiettivi in
chiave metadistrettuale e per aree di maggiore impatto socio economico (sistemi di osservazione della terra e di
telecomunicazioni in banda larga, esplorazione spaziale e ricadute industriali). Ciò interessa sia il fondo più consistente
(il FESR) con il suo obiettivo tematico 1 (OT1) dedicato alla R&ST e alla Innovazione, ma anche altri fondi (FSE,
FEOGA, ecc.) ed altri OT (sono 11 in tutto) in chiave di servizi per i comparti (vedi agricoltura, risorse marine, trasporti),
formazione, supporto PMI, capillarità della comunicazione, inclusione sociale, ecc. Lo spazio può infatti come è noto
essere un fattore abilitante formidabile in molteplici ambiti economici e sociali.
L’esercizio condotto dalla Finanza Integrativa ASI in occasione del PSSE ha portato ad una prima stima provvisoria di
incidenza dello “spazio” sul complesso dell’investimento pluriennale di Coesione di circa il 2-2,5% del budget globale.
Ciò sembra sostenibile nonostante la ridotta incidenza sul PNL (circa lo 0,1%) del settore, in virtù della sua crucialità per
la ricerca - sviluppo e per l’innovazione tecnologica, con le sue ricadute dirette, o come “spillover” invisibile, sull’intero
sistema produttivo nazionale. Conseguentemente si può ipotizzare ottimisticamente un budget di “Coesione” di circa
1000M€ in favore dello spazio nel periodo 2015-20, comprensivo dell’integrazione di Stato. Il tutto è da ricondursi non
solo allo OT1 (Obiettivo Tematico Ricerca e Innovazione) ma, come detto, a tutti gli OT suscettibili di “inglobare” spazio.
Questo obiettivo sembra poi ampiamente conservativo se confrontato con un piano di possibili investimenti settoriali ben
più vasto (oltre 5Mld) contenuto nel PSSE, che tiene conto di tutte le altre risorse catalizzabili - Fondo Speciale di
Coesione, budgets pubblici integrativi, investimenti privati – basato su alcune assunzioni (investimenti ordinari di 6mld,
aumento del “downstream” al 35%).
Incrociando le valenze e competenze messe in evidenza dalle Regioni (e già tracciati nel Distretto Virtuale), con i grandi
temi di sviluppo nazionali descritti nel PSSE e nei connessi documenti della Conferenza Regioni, e in particolare quelli
condivisi già con ESA e UE e i relativi budgets (in primis Copernicus, GNSS, SST, Horizon 2020), si possono delineare
una serie di “temi” di intervento, con le indicazioni di interesse per investimenti sia a valere sui predetti fondi di Coesione
(ad esaurire l’obiettivo di budget sopra esplicitato fino al 2020) sia con altre risorse pubbliche e private sole o addizionali.
Ovviamente tali “temi” diventano interessanti per la finanza integrativa nella misura in cui possono portare le Regioni a
destinare le loro risorse a questi tipi di iniziative congiunte con ASI, il che sembra assai probabile dato l’importante ruolo
di “architetto di sistema” affidato all’Agenzia. Molte sono le modalità, come descritto nella Introduzione, con la quale la
“finanza integrativa” può essere mobiliata da ASI insieme alle Regioni, per fare degli esempi: bandi regionali per
ottenimento di contributi a fondo perduto per R&ST supervisionati da ASI (con specifici protocolli di supporto istituzionale
parallelo dell’Agenzia) o anche dalla stessa co-finanziati, realizzazione di infrastrutture di test, prova, simulazione,
piattaforme produttive realizzate in coordinamento come sopra, promozione congiunta di PPP o di altri strumenti
promozionali adattabili al mercato e alle esigenze delle aziende e della ricerca (incubatori, premi tecnologici, iniziative
formative, credito agevolato, seed capital, venture capital, ecc.).
I “temi” in questione, e le loro dotazioni “tentative”, si agganciano operativamente con l’urgente definizione che le Regioni
devono formalizzare verso la UE in termini di allocazioni specifiche su progetti settoriali, tra i vari fondi di Coesione e OT
dell’Accordo di Partenariato. Quasi tutte le Regioni (in ritardo il Sud) hanno infatti oramai già ufficializzato i loro POR e
PRS (Programmi Operativi Regionali e Programmi Regionali di Sviluppo Rurale) tra i vari OT a livello generale. Ciò
interessa anche le allocazioni di fondi eventualmente residuati dal precedente Accordo (2007-13) prima della perenzione
e relativa confisca da parte UE, entro fine 2015. Ulteriori indicazioni vengono dalle allocazioni dei Ministeri titolari di PON
(Programmi Operativi Nazionali), i quali seguono in modo deciso le traiettorie di sviluppo regionali.
Si può tentare di riassumere questi temi e le loro proiezioni fino al 2020 in modo assolutamente tentativo derivante
dall’incrocio delle informazioni e previsioni su esposte. Il tema più importante in termini di risorse attese è quello dei
sistemi di Osservazione della Terra il che comprende anche la tematica più generale delle comunicazioni in banda
ultarlarga e dei piccoli satelliti. Questo si aggancia anche ad una piena valorizzazione produttiva del sistema CSM anche
in termini di offerta commerciale nazionale e internazionale, con lo sviluppo delle tecnologie iperspettrali (vedi il
precursore PRISMA), infrarosso, hi res. Si richiamano inoltre le prospettive commerciali dei piccoli satelliti (fino a 500kg)
ai fini di una piattaforma produttiva nazionale, in coordinamento con i sistemi di lancio basati su Vega e sue evoluzioni e
integrazioni. A questo proposito si registrano gli interessi di Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia, Campania,
Basilicata per un investimento iniziale stimato di “Coesione” di circa 500M€ e possibili integrazioni esterne: contributi
separati regionali, di enti scientifici, di fondi privati e commerciali collegati ad aspettative di ritorno della vendita del dato
OT a livello nazionale e internazionale, nonché dei servizi TLC in banda ultralarga basati su nuovi sistemi satellitari
tradizionali o di piccoli satelliti. Allo sviluppo del sistema industriale non potrà mancare un parallelo programma per lo
sviluppo di applicazioni finali per l’utente dei servizi spaziali: servizi OT per monitoraggio e protezione ambientale, servizi
catastali e simili, mappe turistiche, geognostica, agronomia, ecc., sistemi combinati di posizionamento, TLC e quant’altro
configuri una offerta matura e sostenibile verso utenze istituzionali o private, basata su tecnologie spaziali, quali
assistenza in comunicazione e localizzazione per scopi turistici, sanitari, sicurezz ad esse connessa come fleet
management, gestione trasporti aerei (ATM) ferroviari, marittimi. e quant’altro. Questo tema, per la sua genericità, riveste
un interesse potenziale per tutte le Regioni, per lo sviluppo di applicazioni che seguano le peculiarità territoriali e le
specifiche competenze locali. In questo senso si rimanda alla Tab.4 di pag.11 (Pipeline di Finanza Integrativa) in cui le
Regioni hanno già registrato 9 progetti di interesse da sviluppare con ASI per circa 180M€ di investimenti, e non solo con
Fondi di Coesione.
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Altro tema estremamente rilevante è quello dell’accesso allo spazio, dei lanciatori, dei sistemi di rientro e recupero, dei
sistemi di sperimentazione e simulazione dell’ambiente spaziale. E’ innanzitutto il tema degli investimenti sinergici e
sussidiari per il consolidamento dell’Italia come sistemista leader europeo nei vettori della classe medio piccola (Vega) e
secondariamente sulle componenti, anche per la classe Ariane 5/6 (motore P120 e sue evoluzioni), e di tutta la ricerca e
sviluppo di nuove soluzioni per adattarsi al crescente mercato dei piccoli satelliti: aviolanci, propulsione elettrica,
multipayload e riusabilità. Sono coinvolte Piemonte, Lombardia, Toscana. Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia. Si possono
stimare iniziali investimenti pari a 210M€ che però le Regioni non vedono sui fondi di Coesione o quanto meno non
prioritariamente. Si dovrebbe quindi in questo caso con maggior forza puntare su budgets istituzionali propri, contributi in
kind di enti, budgets privati. Al più vasto tema dell’accesso (e della frequentazione) dello spazio si collegano poi tutte le
iniziative volte a consolidare una rete italiana di sperimentazione e simulazione sul “near space” e la cosiddetta NEO
(Near Earth Orbit). Tale rete interessa enti di ricerca, imprese, astrofili, studiosi, turisti spaziali e si basa su piattaforme
sperimentali di vario tipo, anche delle tecnologie per il supporto della vita umana in altri pianeti. Si possono citare palloni
e dirigibili stratosferici, sounding rockets, sistemi di volo parabolico e suborbitale, la stessa ISS, sistemi SST - Space
Surveillance and Tracking, e poi telescopi test beds fisici su mare e terra. Circa la vita umana in altri pianeti, si integrano
la sperimentazione, produzione e collaudo di tecnologie robotiche (vedi Exomars), biotech, ecc. Numerose sono le
competenze e le eccellenze diffuse sul Territorio in Italia ma probabilmente manca una visione complessiva e di scala
per migliorarne l’efficienza e il grado complessivo di utilizzo, anche in termini di offerta all’estero. Il tema è sotteso anche
alle attività preparatorie e facilitative per l’uso della ISS, in particolare da parte dell’utenza industriale. Sono interessate a
questa area si attività un gran numero di Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia R., Lazio, Abruzzo, Campania,
Basilicata, Sardegna. Si possono stimare in 200M€ gli investimenti necessari, che però le Regioni non vedono sui fondi
di Coesione o quanto meno non prioritariamente. Si dovrebbe quindi in questo caso con maggior forza puntare su
budgets istituzionali propri, contributi in kind di enti, budgets privati.
Un tema trasversale importante che spesso non viene considerato a sufficienza per la sua capacità di fare “outreach”
spaziale a terra, è quello del Ground Segment. Il sistema del Ground Segment italiano deve essere inteso comprensivo
sia del controllo missione che della distribuzione dati (MCC e SCC), che della sperimentazione, comprendendo anche le
facilities duali e per la difesa, nonché dello hw utente (terminali) con il suo grande potenziale di scala. Il GS deve essere
visto come l’asset territoriale più cospicuo e stimolante sui territori e le sue competenze rese note e valorizzate anche
con azioni di formazione avanzata. Deve inoltre essere oggetto di investimenti per il suo upgrade e networking con focus
sulla qualità / integrativa dei dati, sicurezza, relay, ecc. Infine, non c’è solo l’obiettivo del GS già esistente, ma anche
quello di auspicata realizzazione – vedi il GS relativo al nuovo sistema di comunicazioni satellitari a banda larga di
qualità e affidabilità (MCC e SCC) ovvero l’evoluzione commerciale del vecchio progetto SIGMa. Il project financing
pensato per questa operazione potrebbe comprendere anche (come backup e data relay) Athena Fidus, portando anche
qui ad una realizzazione finanziata dal mercato, di un GS italiano orientato ai servizi PRS. E’ intuibile come l’apertura di
questa concezione possa interessare, a corollario degli investimenti imprenditoriali, un elevato numero di Regioni che
potranno creare network formativo e di supporto secondo principi di sussidiarietà e di sinergia. Considerando tutti i centri
di terra previsti dal sistema (Ground Segment e Gateways) sono interessate 7 Regioni: Piemonte, Lombardia, Toscana,
Lazio, Abruzzo, Puglia, Sardegna. Oltre al GS SIGMa URBIS gli interessi più estesi a vare tipologie di GS coinvolge
Campania, Basilicata, Sicilia. Al netto degli investimenti ingenti che potrebbero essere inseriti nella operazione
principale per il finanziamento di SIGMa URBIS, gli altri investimenti, alla portata dei sistemi regionali di GS, possono
essere stimati in 160M€, da alimentarsi con i fondi di Coesione, supportati in alcuni casi da integrazioni proprie e dirette
(Abruzzo, Lazio) laddove vi possono essere localizzazioni di infrastrutture significative, per il MCC e SCC di SIGMa
URBIS. Anche in questo caso si possono perseguire contributi in kind di enti scientifici.
Per concludere, si deve citare il tema delle Tecnologie abilitanti, che si collega all’esplorazione spaziale. Non è
altrettanto semplice, considerando il campo prettamente scientifico, a differenza dei precedenti domini, localizzare
connessioni di spesa integrative con stakeholders territoriali in grado di mobilitare Fondi di Coesione, anche se in
qualche modo sta crescendo una percezione dei centri di ricerca, al pari delle aziende, in chiave di asset territoriale che
caratterizza un contesto competitivo in senso lato. L’accoppiamento con le valenze dei territori è sicuramente più
semplice nel campo delle tecnologie abilitanti. Temi industriali sono già stati posti da gruppi di Regioni e dai loro clusters
meta-connessi: robotica, propulsione elettrica e power storage, sensoristica radar (banda P) e ottica evoluta (vedi esiti
del programma OPSIS), materiali, minisatelliti. La vastità dei domini scientifici nonché di quelli tecnologici e industriali, è
tale che questi temi siano si interesse potenziale per tutte le Regioni. Si ipotizzano al momento investimenti iniziali del
tenore di 120M€ da coprirsi con fondi di Coesione.
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