dimensione GEOMETRA N. 10 2005 Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA EDITORIALE L’accatastamento è sempre d’attualità di Bruno Razza 7 SICUREZZA Il fascicolo tecnico di manutenzione: questo sconosciuto di Antonio Tieghi 9 AMBIENTE Disciplina in materia di infrastrutture per la telefonia mobile di Livio Lacosegliaz 15 CULTURA I Geometri e la gnomonica di Eraldo Zadro 25 Visita alla “Fàrie di Checo” di Bruno Razza 27 INTERVISTE GEOMETRA 4 dimensione Indice Il Geometra Romeo Namor racconta il suo amore per la professione di Elisa Canciani 32 CASSA DI PREVIDENZA La Commissione Legislativa studia novità di Renzo Fioritti 34 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI TRIESTE Preparazione all’esame di Stato di Livio Lacosegliaz 35 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE Conferenze riservate ai praticanti di Elio Miani 36 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONE Corso propedeutico all’esame di abilitazione di Tiziano Fior ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIA Un Collegio attivo, sempre pronto ad operare per la formazione dei futuri Geometri di Pier Giuseppe Sera 10/2005 37 Editoriale L’accatastamento è sempre d’attualità di Bruno Razza 10/2005 dimensione GEOMETRA Il direttore di DG Bruno Razza Il Governo, come al solito, si è accorto denza, peraltro sinonimo di grande ci- della enorme mole di tributi che può viltà e senso civico, è stata quasi com- essere ancora recuperata dall’erario, at- pletamente delegata a noi Geometri, traverso l’aggiornamento catastale e co- alla nostra figura professionale e mol- me ormai tutti certamente sapranno, il to raramente i Comuni Italani hanno comma 336 della legge finanziaria, ha avuto la possibilità o in certi casi anche avviato ulteriori procedure obbligato- la voglia, di andare a scoperchiare que- rie in questa direzione. sta pentola. E naturalmente, l’ente coinvolto in pri- Ora, la mancanza di denaro, affina il fiu- ma persona è il Comune, che essendo to del fisco, che ancora una volta si avvi- più vicino ai cittadini ed alla loro real- cina agli immobili, sollecitando i Comu- tà immobiliare, è anche quell’ente che ni, fruitori del tributo dovuto per ICI, a dovrebbe vigilare sull’attività edilizia e verificare ancora e più a fondo. che dovrebbe garantirne la legittimità e In caso di immobili non dichiararti al conseguentemente, la perequazione fi- Catasto o non coerenti con i classamenti scale collegata. catastali per intervenute variazioni edili- Ma noi non possiamo dimenticare che, zie, il Comune deve richiedere ai citta- alla stessa stregua del Comune nel coin- dini interessati la presentazione dei ne- volgimento di cui sopra, ci siamo certa- cessari atti di aggiornamento catastale mente noi Geometri e c’è il nostro lavo- entro novanta giorni. ro. Ora come si sa, la legge 47/85 (Con- Decorso il termine infruttuosamente, dono Edilizio) ha fissato una pietra mi- il Comune incarica l’Agenzia del Terri- liare della legalità del costruire, fissando torio di provvedere alla redazione del- l’obbligatorietà del cosiddetto triangolo l’atto tecnico, addebitando le spese e della corrispondenza delle costruzioni. le conseguenti penali, al cittadino ina- L’edificato deve corrispondere all’assen- dempiente. tito ed all’accatastato; in altre parole, Da ciò risulta evidente la convenienza quello che abbiamo costruito, deve esse- per i cittadini che hanno gli immobili re stato interamente autorizzato e deve nelle condizioni di cui si è detto sopra, essere correttamente accatastato. a rivolgersi alla nostra categoria, ai no- Per ora, la garanzia di questa corrispon- stri colleghi, per commissionare gli ac- 4 Per altro, è impensabile che l’Agenzia il Comune dovrà far rendere finalmen- del Territorio possa disporre dei mezzi te obbligatori. e delle potenzialità anche umane, suf- E noi, che oltretutto siamo i più grandi ficienti per coprire la quantità di acca- conoscitori di questa realtà, che sappia- tastamenti che si dovranno fare in tut- mo dove esistono i casi di mancato acca- to il territorio nazionale, per cui è ulte- tastamento e/o dove sia stato costruito riormente evidente che in questa opera- qualcosa che alla fine non è stato acca- zione, dobbiamo e possiamo ancora una tastato, siamo di fatto i primi che pos- volta, essere i protagonisti. sono e devono parlare con i proprietari E’ di questi giorni l’iniziativa del Comu- di quegli immobili. ne di Torino, che assieme al Collegio dei Al solito, adempiremo ancora ad un gran- Geometri, ha avviato una grande cam- de ruolo sociale e sarà nostro il compi- pagna conoscitiva sull’argomento, nella to di convincere tutti questi cittadini a quale si cerca di stimolare l’attivazione provvedere, ad accatastare il loro im- dell’accatastamento, promettendo in ca- mobile in conformità del costruito ed so questo venga realizzato entro otto- in conformità dell’assentito. bre, una sostanziosa riduzione dell’ICI Sembra grossolana ed al di fuori di ogni per gli anni pregressi. possibile realtà, la scelta di affidare al- Molte città stanno studiando iniziative l’Agenzia del Territorio la responsabi- in questo senso, anche se sono convinto lità dell’esecuzione materiale degli ac- che l’impopolarità delle norme mirate catastamenti necessari, seppur in mora ad aumentare le spese dei cittadini, fa- dei proprietari ed a prezzi abbastanza rà si che al sud il comma 336 non sarà alti, ma la norma lo prevede come una applicato con tanta semplice facilità, ma minaccia da ultima spiaggia ed io credo laddove i Comuni si attiveranno, dob- che i nostri clienti non vorranno aspet- biamo vigilare e non possiamo lasciarci tare fino a tanto. sfuggire questa grande occasione. 10/2005 dimensione GEOMETRA catastamenti di cui hanno bisogno e che Il centro storico a Tricesimo 6 La manutenzione in edilizia di Antonio Tieghi Seconda parte Come già accenna- lizia di elementi strutturali ed archi- to nell’articolo pre- tettonici. cedente il proble- Per affrontare meglio le tematiche della ma della manuten- manutenzione è opportuno suddividere zione del patrimo- in più macrocategorie gli appalti in fun- nio edilizio si sta zione delle diverse destinazioni che pos- ponendo in modo sempre più pressan- sono avere. te, man mano che ci si rende conto che Semplificando si può ipotizzare la seguen- gli edifici e le opere in generale non sono te suddivisione: eterne. Non solo per le loro peculiarità in- • infrastrutture, opere di genio civile; trinseche, ma anche per elementi indotti • edifici pubblici e privati aperti al pub- dalla mano dei proprietari o dei condut- dimensione Il fascicolo tecnico di manutenzione: questo sconosciuto GEOMETRA Sicurezza blico; tori, non a caso alcuni anni fa si parlava • edifici produttivi; della carta d’identità dell’edificio, proprio • edifici storici; per registrarvi tutti gli eventi che riguar- • edifici plurifamiliari; davano lo stesso, in modo da avere sotto • edifici unifamiliari. controllo le modifiche introdotte, soprat- Per la prima categoria i problemi di ma- tutto a livello statico. È evidente che il mantenimento prestazionale, dell’opera, riguarda i diversi aspetti, che sono propri della stessa: • le strutture, in primis, in quanto hanno un risvolto assolutamente prioritario per la sicurezza di chi ne usufruisce; to, e le coibentazioni che riguardano gli aspetti connessi all’abitabilità; • gli impianti, che garantiscono la vivibilità della stessa; Il parapetto sulla volta già costruito in origine in funzione della manutenzione nutenzione riguardano soprattutto il mantenimento degli aspetti prestazionali dell’opera, che deve risultare sempre affida- • gli elementi architettonici e le finitu- bile e adatta all’uso cui è preposta, di con- re interne ed esterne, ma anche la pu- seguenza, la manutenzione riguarderà so- 7 10/2005 • le “impermeabilizzazioni”, in senso la- prattutto il mantenimento dello status quo della stessa. Discorso diverso per le seconde due categorie, in quanto le problematiche di manutenzione, (tranne che per gli impianti) in alcuni casi, hanno addirittura una durata inferiore alla funzione cui il bene è destinato (centri commerciali, cinema multisala, banche, ecc..), o le continue necessità di adeguamento tendono a stravolgerne continuamente le caratteristiche (ospedali, scuole, uffici pubblici, ecc..). 10/2005 dimensione GEOMETRA Questo fa sì che la manutenzione, molto spesso, è collegata ad interventi edilizi di Impianto tecnologico oggetto di manutenzione portata più complessa, che richiedono una esterna che interna, che però è a carico dei progettazione ad hoc, inoltre bisogna ag- singoli conduttori. Gli edifici unifamiliari giungere che sia l’innovazione tecnologi- sono un’isola felice per quanto riguarda la ca, che l’evoluzione delle normative ren- manutenzione, essendo la stessa comple- dono spesso obsoleti gli impianti tecno- tamente a carico del proprietario e mol- logici, prima che siano giunti al normale to spesso eseguita dallo stesso, tranne per decadimento. Per gli edifici storici i risvol- i vizi occulti. Fatta questa disamina, si ri- ti sono diversi, in quanto possiamo avere tiene utile ricordare come nel lessico tec- una manutenzione pre o post ristruttura- nico tutti gli aspetti di degrado del patri- zione, è evidente che nel primo caso ci si monio edilizio si possano definire con il trova in una situazione di vacatio legis e, temine “patologia edilizia”. pertanto gli elementi che concorrono alla È opportuno specificare che per “patolo- stessa spesso sono indeterminati e lasciati gia edilizia” si intende quel processo de- alle decisioni del committente. generativo più o meno grave ed evidente Nel secondo caso la complessità degli in- che si manifesta quando il deterioramen- terventi, sopratutto strutturali, che in mol- to, lo scadimento prestazionale di un de- ti casi mantengono una commistione tra terminato componente o sistema si mani- vecchio e nuovo, comportano, da parte del festa con tempi, non in linea con le atte- tecnico preposto alla definizione degli in- se medie di durata. Da qui trae necessità terventi, una sensibilità del tutto speciale, quello che si definisce il “programma” di sia in fase di rilievo che in fase di valuta- manutenzione, che assume nomi diversi a zione dello stato di consistenza delle strut- seconda dell’importanza dell’opera. ture che restano in essere. Per gli edifici plurifamiliari i problemi della manutenzione sono dovuti più a problemi economici e alle dispute tra i condomini ad essi connessi, che alla reale essenza del lavoro. Anche se a causa di speculazioni, molto spesso la qualità dagli immobili lascia a Anche la pulizia delle finestre va prevista nelle opere di manutenzione desiderare ed oggettivamente sono gli immobili più bisognosi di manutenzione sia 8 Edificio produttivo a cui necessita la manutenzione Disciplina in materia di infrastrutture per la telefonia mobile Regolamento di attuazione della Legge Regionale n.28 del 6.12.2004 dimensione di Livio Lacosegliaz Terza parte Titolo III – Capitolo I: Caratteristiche Modulistica e geografiche del sito Documentazione - Coordinate del sito: piane Gauss-Boa- A) L’installazione ga est. o la modifica del- - Altezza s.l.m. del sito di installazione le strutture o del- riferibile alla Carta Tecnica Regionale. la tipologia delle apparecchiature per - Estratto del P.R.G.C. impianti fissi di telefonia mobile o pon- - Planimetrie in scala 1:5000 e 1: 500 ti radio (art. 5 della L.R. al rilascio della concessione o autorizzazione edilizia; gli impianti mobili per telefonia mobile (art. 6 della L.R. 28/04) sono invece condizionati all’ottenimento del nulla osta preventivo; tutti e tre i documenti abilitativi, rilasciati dal Comune sul cui territorio vengono installati, necessitano, in allegato alla relativa domanda, dei pareri vin- (come ingrandimento del- Nella predisposizione degli elaborati per l’ottenimento dell’autorizzazione o concessione, risulta essenziale la Carta Tecnica Regionale eventualmente integrata con i fabbricati mancanti colanti emessi dall’ARPA la precedente) estratte da Carta Tecnica Regionale, con estensione almeno pari alla proiezione in pianta del volume di analisi dell’impianto in esame, completa di aggiornamento con eventuali edifici di recente costruzione. Sulle planimetrie dovranno essere indicati: • la localizzazione della nuova stazione da installare; • le direzioni di massimo irraggiamento delle anten- e dall’Azienda Sanitaria competente per ne da installare ed i volumi di rispet- territorio. Alla richiesta dei pareri vinco- to a 3 V/m, 6 V/m, 20 V/m; lanti deve essere allegata l’analisi di im- • gli eventuali impianti preesistenti; patto elettromagnetico, che per essere ri- • tutti gli edifici e le aree, ricadenti lasciato dovrà contenere, organizzate per nella proiezione in pianta del volu- capitoli le seguenti informazioni: me di analisi, in cui vi sia una per- 9 10/2005 28/04) sono condizionati GEOMETRA Ambiente manenza non inferiore alle quattro meno 1:100, con visualizzazione delle ore al giorno, mediante numerazio- antenne da installare. ne progressiva; • segnalazione di nuove costruzioni o Capitolo III: Caratteristiche per settore del modifiche rispetto a quanto riportato sulla CTR. - Tabella riportante: • numero identificativo per ciascun edificio sopra individuato; • altezza in gronda s.l.m. degli edifici individuati riferibile alla Carta tecnica regionale; • altezza degli edifici ri- I punti di misura preventiva e per i successivi controlli, verranno indicati con la quota s.l.m. riferibile alla C.T.R. e la sua altezza rispetto alla quota della base dell’impianto • destinazione d’uso dell’edificio; • segnalazione di nuove costruzioni o modifiche rispetto a quanto riportato sulla CTR. - Numero di antenne trasmittenti. - Tabella nella quale per ogni antenna trasmittente viene specificato: • coordinate Gauss Boaga fuso est del centro elettrico dell’antenna (nel caso in cui differiscano di più di 1 metro dalle coordinate del centro dell’impian- spetto alla quota base dell’impianto da installare; nuovo impianto to); • direzione di massima irradiazione rispetto al nord cartografico; • altezza del centro elettrico dal suolo e dall’altezza in gronda dell’edificio in caso di installazione su edificio; Capitolo II: Caratteristiche • singolo valore del tilt meccanico per geometriche del nuovo il quale si richiede il rilascio del pa- impianto rere; - Progetto in pianta dell’installazione, in • singolo valore del tilt elettrico per il scala almeno 1:100, con visualizzazio- quale si richiede il rilascio del parere; ne delle antenne da installare. - Prospetto dell’installazione, in scala al- • bande di frequenza utilizzate (downlink); • potenza totale al connettore d’antenna; • guadagno in dBi caratteristico dell’antenna per la banda di frequenze utilizzata in downlink; 10/2005 dimensione GEOMETRA • polarizzazione; • marca e modello antenna. Capitolo IV: Elaborati cartografici - Sezioni orizzontali della distribuzione di campo elettrico generato dal nuovo impianto e dagli impianti preesistenti (estratti dall’ultimo database delle SRB Antenna in Via Cumano - Trieste 10 realizzate o da realizzare trasmesso dal- - Numero di sezioni da presentare: le sezioni devono essere eseguite a diver- dettagli grafici significativi, e riportare: • La localizzazione della nuova stazio- se altezze, a partire dal punto più basso del volume di analisi che non sia sotto il suolo, fino alla intersezione posta a quota più alta del volume di analisi con edifici o pertinenze esterne o con il suolo, con un passo minimo di 1 m nel volume di controllo e di 3 m al di fuori di tale volume. - Le sezioni di cui sopra dovranno essere so- ne da installare; Essenziale risulta essere la dichiarazione del professionista qualificato che attesti il rispetto dei limiti di cui al D.P.C.M. 08.08.03 e che nelle planimetrie siano riportati tutti gli edifici vrapposte a planimetrie • la localizzazione degli eventuali impianti preesistenti; • l’isolinea a 0,6 V/m della simulazione singola (colore blu); • le isolinee a 1 – 3 – 4,5 (quattrovirgolacinque) – 6 – 15 – 20 V/m della simulazione complessiva (rispettivamente colori: verde, giallo, arancione, rosso, viola, nero); • dovranno essere evidenziati tutti gli edifici, situa- estratte da Carta Tecnica Regionale, com- ti nel volume di analisi, la cui altezza plete di aggiornamento con eventuali in gronda è tale che l’edificio venga edifici di recente costruzione, adeguata- intersecato dalla sezione eseguita; GEOMETRA mente riscalate in modo da apprezzare dimensione l’ARPA ai gestori). • i punti di misura (di cui al capitolo m di altezza dal piano di calpestio) ri- V) eseguiti alla quota corrisponden- feribile alla Carta tecnica regionale; te a quella della sezione qualora ve • altezza del punto di misura rispetto ne fossero. alla quota della base impianto; • valore di campo elettrico misurato. Capitolo V: Punti di misura - Copia del certificato di taratura dello Le misure di fondo dovranno essere ese- strumento utilizzato per le misurazioni, guite dal richiedente all’interno del volu- conformemente alla norma CEI 211-7 me di analisi e secondo le procedure ri- e sue eventuali successive modifiche. portate nell’allegato 5, nonché nei siti di cui all’articolo 8 della legge, ricadenti nel Capitolo VI: Tabella volume di analisi. riassuntiva - Planimetria di cui al capitolo I, adegua- - Tabella dei valori di campo riportante: tamente riscalata in modo da apprezza- • indicazione del punto di misura; re dettagli grafici significativi, riportan- • indicazione dell’edificio nel quale è te: stata effettuata la misura (numero • proiezione in pianta del volume di individuato nel capitolo I); analisi dell’impianto; • indicazione dei punti di misura eseguiti. - Tabella dei punti di misura riportante: • valore misurato del campo elettrico di fondo; • valore del campo elettrico calcolato generato dal nuovo impianto e dagli • indicazione del punto di misura; impianti preesistenti alla massima po- • descrizione che permetta di identifica- tenza; re univocamente il punto di misura; • valore del campo elettrico totale co- • indirizzo del punto di misura; me somma quadratica del valore mi- • piano dell’appartamento in cui vie- surato e di quello calcolato. ne effettuata la misura (per misure all’interno di edifici); • data della misura; Capitolo VII: Dichiarazioni - Dichiarazione di un professionista qua- • ora della misura; lificato attestante che: • quota s.l.m. del punto di misura (a 1,5 • la nuova installazione rispetta i limiti di cui al D.P.C.M. dell’8 luglio 2003, articoli 3 e 4; • il rispetto dei limiti è stato verificato 10/2005 dimensione GEOMETRA mediante l’applicazione delle procedure riportate nell’allegato 5; • le planimetrie presentate riportano tutti gli edifici all’interno del volume di analisi, già costruiti alla data del documento, e che le relative altezze di gronda dichiarate sono riferibili alla Carta Tecnica Regionale. - Eventuali dichiarazioni sottoscritte da Antenna e luci campo sportivo - Tarcento 12 un professionista qualificato relative al- la praticabilità o alla destinazione d’uso - Pianta e prospetto dell’installazione, in di parti di edifici, pertinenze esterne o scala almeno 1:100, con visualizzazio- aree accessibili: ne delle antenne da installare. • dichiarazioni di non praticabilità con - Planimetria del locale di installazione tempi di permanenza superiori a 4 nel caso di installazione in ambienti ore giornaliere per parti di edificio confinati. o pertinenze esterne, poste sopra gli ingombri teorici degli edifici; • dichiarazioni che parti di edificio o pertinenze esterne o aree accessibili sono - Caratteristiche della parete di installazione in relazione ai valori di attenuazione per il campo elettromagnetico (nel caso di installazione a parete) adibite ad uso esclusivo della società di telefonia mobile che gestisce l’im- Caratteristiche tecniche pianto e, pertanto con accesso esclu- dell’impianto sivamente riservato al personale pro- - Numero di antenne trasmittenti. fessionalmente esposto. - Tabella nella quale per ogni antenna trasmittente viene speci- B) L’installazione di impianto mobile di telefonia mobile per periodi inferiori a quindici giorni viene attivata dalla comunicazione preventiva; l’installazione di ponti radio su strutture esistenti e di microcelle viene attivata mediante Denuncia di inizio attività. Alle due tipologie di attivazione so- Per tutte le antenne trasmittenti deve essere specificato il centro elettrico dal suolo, le bande di frequenza e la potenza totale al connettore d’antenna ficato: • direzione di massima irradiazione rispetto il nord geografico; • altezza del centro elettrico dal suolo ovvero dall’altezza in gronda dell’edificio in caso di installazione su edificio; • altezza del centro elettrico dal piano di calpestio (solo per microcelle e ponti radio); pra riportate, presentate al Comune di competenza devono es- • singolo valore del tilt meccanico per il sere allegate le caratteristiche tecniche quale si richiede il rilascio del parere; dell’impianto complete delle seguenti • singolo valore del tilt elettrico per il indicazioni: quale si richiede il rilascio del pare- 10/2005 dimensione GEOMETRA re; Descrizione del sito di installazione - Coordinate del sito: piane Gauss-Boaga est. • bande di frequenza utilizzate (downlink); • potenza totale al connettore d’antenna; - Altezza s.l.m. del sito di installazione • guadagno in dBi caratteristico dell’an- riferibile alla Carta Tecnica Regionale. tenna per la banda di frequenze uti- - Descrizione del posizionamento degli lizzata in downlink; impianti e della presenza di eventua- • polarizzazione; li barriere protettive per l’accesso da • marca e modello antenna; parte della popolazione. • dimensioni dell’antenna. 14 di Eraldo Zadro Presentazione Il nostro Collega Eraldo Zadro, che è sta- ne della tredicesima edizione del Semi- to anche uno dei primi redattori di Di- nario Nazionale di Gnomonica che si è mensione Geometra, è un grande esper- svolto quest’anno nella nostra Regione, to di Gnomonica. il collega Zadro ha scritto un bel saggio Non si tratta di una parolaccia, ma del- sull’argomento, che noi abbiamo ritenu- l’arte e delle tecniche di fabbricazione de- to meritevole di una cassa di risonanza gli orologi solari e quindi, di una scienza più grande della nostra rivista. o di una materia che studia le meridiane Per questo, abbiamo mandato il mate- e gli orologi solari in genere. In occasio- riale alla redazione di Geocentro, rivi- dimensione I Geometri e la gnomonica GEOMETRA Cultura sta nazionale dei Geometri, che viene aprile a Lignano Sabbiadoro (Udine), stampata in 120.000 copie e viene spe- presso il Villaggio GETUR. dita agli iscritti di tutta Italia. All’importante convegno hanno parte- Ora sul numero 2 del 2005, Geocentro cipato gnomonisti e appassionati pro- ha pubblicato il saggio di Zadro e quin- venienti da tutta Italia e alcune rappre- di crediamo così di aver dato il giusto ri- sentanze estere. salto all’impegno, al lavoro ed alla pas- Tra loro era presente una nutrita schiera sione del nostro collega. di Geometri (circa un terzo) che si so- Ciò nonostante, siccome il Seminario si no alternati al tavolo dei lavori in quali- è svolto nella nostra regione e Zadro è tà di relatori e impegnati studiosi, non- un nostro collega, iscritto nel Collegio di ché di progettisti e costruttori di meri- Pordenone, abbiamo chiesto allo stesso diane, affrontando in dettaglio gli argo- Zadro, di voler riformulare e modificare menti sulla scienza, sulla tecnica e sul- con un “taglio” più regionale il suo scrit- l’arte di progettare e costruire le meri- to, perché abbiamo ritenuto interessante diane e gli orologi solari, in sintesi, ap- diffondere questo argomento anche at- punto, sulla gnomonica. traverso “Dimensione Geometra”. Gnomonica deriva da gnomòne, dal gre- Così, la redazione, dando spazio alla co gnomon ‘indicatore’, semplice og- Gnomonica di Zadro, anche se in più getto d’antica origine usato per indica- puntate, ha deciso non di pubblicare un re il tempo con la sua ombra che varia doppione, ma di dare un nuovo e diver- in lunghezza e direzione, con lo scor- so risalto ad un argomento culturalmen- rere del tempo, secondo il percorso del te interessante e con il quale tanti Geo- Sole in cielo. metri in ambito locale, hanno la possi- Sono stati trattati gli aspetti storici, i bilità e l’occasione di confrontarsi, an- principi fisici e astronomici di base, il che professionalmente, nei borghi rura- calcolo (anche con strumenti informa- li, nei centri storici e non solo, ma ovun- tici) del tracciato sui quadranti solari, la que si voglia e si possa costruire un mi- creazione di modelli decorativi, la tec- suratore del tempo solare, magari sul- nologia della costruzione e del restau- le murature delle costruzioni che proget- ro delle meridiane, i motti, le citazioni tiamo e vediamo realizzarsi con soddi- e le frasi celebri immortalate su questi sfazione. strumenti di misura del tempo d’antichissima origine che ancora oggi, nonostante la superba tecnologia degli oro- 10/2005 dimensione GEOMETRA Prima parte logi atomici, sono i misuratori di temIl Friuli Venezia po più affidabili, perché basati sui mo- Giulia, quest’an- vimenti della Terra con tutte le loro ir- no ha ospitato il regolarità. XIII SEMINA- Nulla nel Cosmo sta fermo; la posizione RIO NAZIONA- del Sole sulla volta celeste varia ad ogni LE DI GNOMO- ora del giorno, mentre l’altezza del suo NICA, per lo studio delle meridiane e percorso in cielo cambia col trascorre- degli orologi solari. re dei giorni dell’anno. I lavori si sono svolti nei giorni 8, 9 e 10 La conoscenza preliminare delle leg- 16 GEOMETRA dimensione La monumentale ‘Meridiana ad ora Vera Locale’ di Aiello del Friuli (Udine), opera del geom. Aurelio Pantanali gi che regolano i movimenti della Ter- leste, per una data località geografica, è ra rispetto al Sole e quindi dei parame- la base fondamentale per la progetta- tri di posizione del Sole sulla volta ce- zione e costruzione, con qualsiasi me- todo, d’ogni tipo di meridiana od oro- zione è invece l’arco, misurato sul piano logio solare. polare contenente il Sole, compreso tra Ogni posizione solare può essere indi- l’equatore celeste e l’astro, ed è negativa viduata, per una data località d’osserva- se l’astro si trova sotto l’equatore. zione, con diversi sistemi di riferimen- L’equatore celeste è semplicemente il to a coordinate spaziali. piano dell’equatore terrestre prolunga- Il più elementare è il sistema di coor- to sulla volta celeste, mentre la decli- dinate altazimutali, con coordinata al- nazione solare rappresenta sostanzial- tezza misurata tra l’orizzonte e l’astro mente la distanza angolare tra il Sole e e con coordinata azimut data dall’ar- l’equatore celeste. Questa varia conti- co posto sull’orizzonte compreso tra la nuamente nel corso dell’anno determi- direzione sud e il piano verticale locale nando il ciclo annuale delle stagioni per passante per l’astro, che può avere se- effetto della variazione dell’inclinazione gno algebrico negativo se l’astro è a est dell’asse terrestre rispetto alla direzio- del meridiano locale. ne dei raggi solari. Per esempio, conside- La posizione del Sole può anche esse- rando che la latitudine media del Friu- re individuata con il sistema di coordi- li e della Venezia Giulia è di circa 46° nate orarie in cui la coordinata angolo Nord, possiamo notare che il Sole, quan- orario è l’arco di equatore celeste, mi- do passa sul meridiano locale, al solsti- surato tra il meridiano locale ed il pia- zio estivo raggiunge l’altezza massima no passante per i poli contenente l’astro, di 68° sull’orizzonte, mentre al solsti- con verso orario come il moto apparente zio invernale la sua elevazione rispetto degli astri sulla volta celeste; la declina- all’orizzonte si riduce a 20°. Agli equinozi il Sole giace sul piano equatoriale che, alla nostra latitudine e in direzione sud, si trova alto 44° sull’orizzonte, costantemente; la stella Polare, che è assai vicina al polo nord celeste, ha invece un’altezza di 46° sull’orizzonte, valore sempre uguale alla latitudine. Meridiana, nell’accezione più comune, nel significato più popolare e diffuso di questo termine, è sinonimo d’orologio 10/2005 dimensione GEOMETRA solare in senso generale. Con ‘meridiana’, infatti, intendiamo, comunemente seppure impropriamente, qualunque oggetto, naturale o realizzato dall’uomo, usato come strumento per misurare il tempo in base alle successive posizioni dell’ombra solare, prodotta da uno gnomone, su una superficie ricevente. XIII SEMINARIO NAZIONALE DI GNOMONICA di Lignano Sabbiadoro (Udine), 8, 9 e 10 aprile 2005: Gnomonista alle prese con un grafo del ‘600 per l’individuazione della lunghezza del giorno e della notte mediante applicazione dell’analemma di vitruviana memoria 18 La meridiana in generale riproduce a rovescio il cammino apparente del Sole sulla volta celeste e per questo si di- so opposto tra loro’. dire il mezzogiorno solare del meridia- La superficie su cui si sviluppa l’inte- no locale, istante ben diverso dalle ore ra meridiana con tutti i suoi elemen- dodici di tempo civile, segnate dai mo- ti grafici, epigrafici, decorativi e croma- derni orologi. tici si chiama quadrante, similmente a La storia degli orologi solari è quanto quello degli orologi a lancette; per que- mai lunga e antica; è piuttosto fram- sto le meridiane sono chiamate anche mentaria e sovente fatta di supposizio- quadranti solari. ni ed ipotesi basate su citazioni e noti- In ambito gnomonico-specialistico, il zie, spesso fantasiose; ma è anche una nome “meridiana” (dal latino medius storia che seduce e coinvolge. ’mezzo’ e dies ‘giorno, dì’) è però riser- L’idea dello gnomòne, strumento sem- vato più propriamente a quel partico- plice ma scientificamente importante lare strumento, più semplice e general- per l’osservazione delle ombre, risale mente più grande e preciso, che segna, alla preistoria. al momento opportuno, il mezzogior- In epoche assai remote (IV millennio no solare, ossia quel preciso istante della a.C.), in Egitto e nel Medio ed Estremo giornata in cui, il centro del disco solare Oriente, lo gnomone fu usato per stu- transita sul meridiano locale. diare l’astronomia ed orientare a mez- La meridiana ‘pura’ è lo strumento più zogiorno gli edifici. puntuale tra tutti i tipi d’orologi sola- Già a partire dal ventesimo secolo avan- ri, perché indica l’istante più particola- ti Cristo, per tutto l’arco dell’età farao- GEOMETRA re ed importante della giornata, vale a dimensione ce che ‘luce e ombra viaggiano in sen- ne degli orologi solari. Nella sua opera Egizi innalzarono gli obelischi: grandi De Architectura si trova la più antica monoliti alti 10-20 metri, usati come scrittura di gnomonica (Liber nonus) gnomoni, che i Romani trasportarono giunta fino a noi. anche a Roma. Dopo la caduta dell’Impero Romano, Gli orologi solari del mondo antico, gre- l’uso degli orologi solari si fece più ra- co e romano, erano in gran parte formati ro. da una ciotola emisferica scavata in un Verso la metà del 1200 iniziarono a dif- blocco di pietra, chiamata hemicyclium fondersi gli orologi meccanici, che pe- excavatum o scaphé, scafo. rò non soppiantarono gli orologi sola- Verso la fine del I secolo a.C., Marco ri; questi, anzi, continuarono ad essere Vitruvio Pollione, architetto e scrittore utilizzati e divennero mezzo di regola- latino, cataloga ben tredici tipi d’orolo- zione delle nuove macchine, non anco- gi solari d’Italia, Grecia e Asia Minore e ra sufficientemente precise. descrive il famoso ‘analemma’, utilizza- La gnomonica uscirà da un millena- to fino al XVII secolo per la costruzio- rio torpore per merito dei popoli arabi, 10/2005 dimensione GEOMETRA nica, in onore del dio Sole, gli antichi ‘Cortile delle Meridiane’ di Aiello del Friuli: 20 ci, gli studiosi daranno inizio ad una del- nosciute e da studiare. le più grandi rinascite intellettuali del- Con gran maestria si dedicarono alla co- la storia, dedicandosi alla traduzione e struzione di orologi solari molto curati divulgazione di tutte le opere traman- e precisi, noti come ‘meridiane islami- date dagli antichi Greci. che’, la cui precisione fu superata in oc- Gli Arabi, abili navigatori sui mari, cono- cidente soltanto nel XVIII secolo. scevano bene anche la scienza del cielo. Durante il Rinascimento, la necessità di La fedeltà ad Allah, che impone loro di regolare lo scorrere del tempo sugli oro- pregare giornalmente in istanti particola- logi meccanici con sempre maggior pre- ri dipendenti dalla posizione del Sole, li cisione, specie per gli usi civili e scien- spinse ad interessarsi approfonditamen- tifici, fece assumere grande importan- te di astronomia e di gnomonica. za alla gnomonica. Scrissero, tra il IX ed il XIV secolo, ben Il XV e il XVI secolo videro risvegliarsi quindici trattati di gnomonica; opere che l’interesse degli scienziati verso gli oro- rimasero insuperate fino al Rinascimen- logi solari e nascere una folta schiera di GEOMETRA to e che ancora oggi sono in parte sco- dimensione quando, con Maometto ed i suoi segua- 21 10/2005 partecipanti al XIII Seminario Nazionale di Gnomonica di Lignano Sabbiadoro (Udine) 8, 9 e 10 aprile 2005 costruttori di molti tipi di meridiane. Terre di confine, coinvolte in grandi tra- Tra il XVI ed il XVIII secolo iniziò a gedie, assoggettate ad incursioni e oc- diffondersi la moda di abbellire palaz- cupazioni straniere, hanno subìto le in- zi, ville e giardini con meridiane di tut- fluenze culturali e spirituali delle diver- ti i tipi. Cominciarono a diffondersi an- se popolazioni che le hanno attraversa- che gli orologi solari a riflessione, forma- te e invase. ti da uno specchietto che riflette la luce Su queste alterne vicende storiche si del Sole su quadranti posti all’interno di basano le attuali identità culturali, lin- edifici o su pareti esterne, non diretta- guistiche e letterarie dei nostri territo- mente investite dai raggi solari. ri, sintesi originali della civiltà mediter- Il Friuli e la Venezia Giulia, tipiche ter- ranea e della tradizione mitteleuropea. re di frontiera, fin dal Neolitico (V mil- Su questi ineluttabili eventi si sono ba- lennio a.C.), sono stati un importante sati l’avvicendarsi e l’accavallarsi, nella punto di snodo delle vie commerciali, nostra regione, di diversi sistemi di mi- conteso da imperatori e sovrani. sura del tempo. Nell’antichità, gli orologi solari indicavano semplicemente le parti (solitamente dodici) del giorno di luce, tra il sorgere e il tramontare del Sole, e non consideravano l’ineguaglianza di durata dovuta ai cambiamenti di stagione e di latitudine. Verso il XIII-XIV secolo, col diffondersi degli orologi meccanici collocati sui campanili e sulle torri civiche, s’iniziò, soprattutto in Italia, nel Friuli e nella Venezia Giulia, a suddividere il giorno in ventiquattro ore di uguale durata, partendo sempre dal tramonto del Sole o dall’Avemaria serale. Naturalmente con questo sistema ogni indicazione di ora era vaga e non rappresentava gli stessi istanti in giorni diversi, a causa del mu- 10/2005 dimensione GEOMETRA tare delle stagioni. L’intensificazione dei viaggi e degli scambi commerciali e il conseguente accorciamento delle distanze tra i popoli, unitamente all’esigenza di una maggior uniformità di misura del tempo tra i paesi del mondo civile, portarono, a partire dalla metà del XVIII secolo, all’adozione del sistema orario moderno, ad Orologi emisferici d’epoca romana custoditi presso il Museo Archeologico di Aquileia (Udine) 22 ore uguali. Con le invasioni napoleoniche d’inizio 10/2005 dimensione GEOMETRA Rari esemplarid’orologi solari a ore Italiche, usate in Friuli e nella Venezia Giulia fino al XVIII secolo. A sinistra, in alto: Percoto (Udine), Palazzo Pozzo. In basso: Sesto al Reghena (Pordenone); lo stilo necessita di una messa a punto. A destra: Socchieve (Udine), Pieve di Castoia, l’orologio solare, datato 1840, ha i tracciati sia delle ore Italiche sia delle ore d’Oltralpe o Moderne Ottocento, per gli stessi motivi, fu ripri- fondersi dei più pratici, precisi ed ele- stinato, anche nella nostra regione, il me- ganti orologi da taschino e da polso; ven- todo romano di contare le ore partendo ne meno anche la moda dell’abbellimen- dalla mezzanotte, considerata come quel to architettonico con orologi solari; le particolare istante del giorno che cade meridiane, di ogni tipo, divennero im- nel momento intermedio tra due mez- provvisamente e immeritatamente stru- zogiorni consecutivi, rispettivamente do- menti obsoleti e dimenticati. dici ore dopo e dodici ore prima. Ci volle, paradossalmente, il progresso Da allora, la misura del tempo divenne scientifico e tecnologico della seconda più facilmente controllabile e il nuovo metà del XX secolo (ormai i moderni sistema orario fu denominato ad ore orologi atomici raggiungono precisione d’Oltralpe o anche ad ore Moderne; ed infinitesimale!) per ridestare l’interesse è il sistema delle ore ‘civili’, attualmen- verso quegli antichi ed affascinanti stru- te usato in tutto il mondo. menti che hanno scandito per millenni Agli inizi del XX secolo la funzione de- il tempo nel mondo civile, presso tutti gli orologi solari come strumento di mi- i popoli della Terra. sura del tempo venne meno per il dif- 24 (continua nel prossimo numero) I componenti della redazione di “Dimeneseguiva le lavorazioni un tempo indisione Geometra”, con gli abituali collabospensabili ed utilissime per tante attiviratori e le rispettive famità umane ed un campioglie, durante le ferie estinario delle antiche attrezve, hanno trascorso una zature artigianali e degli Anche in piccoli giornata agostana insiestorici macchinari, attivacentri della me in Carnia, approfittanti in gran parte con la fornostra Carnia si do dell’invito del collega za dell’acqua, vero motoLivio Lacosegliaz che ha re di tutta la “Fàrie”. possono ritrovare voluto ospitare tutti nel E tutto è ancora funziointeressantissimi suo “buen ritiro” di Ravanante; le dimostrazioni spunti delle scletto. pratiche del Signor Canattività lavorative Ma la redazione, non podido, erede fisico e morateva permettere che si trale dell’attività del famodi un tempo scorresse un’intera giornasissimo “Checo”, risultata nella sola convivialità, no affascinanti e per cerper cui ha approfittato per trarne anche ti versi incredibili. un risvolto culturale ed istruttivo. Con assoluta perizia ed abilità, muove E l’occasione si è presentata grazie alla macchine enormi ed antichissime con disponibilità del Signor Candido Silverio, erede della vecchia “Fucina del Checo” di Cercivento, dove è stato possibile vedere cose antiche, storiche ed interessantissime. La cosiddetta “Fàrie di Checo”, è oggi un museo della Fucina, ristrutturato parzialmente dalla Comunità Montana della Carnia con il contributo della Regione nel 1987. L’edificio della “Fàrie” è un mulino con officina e laboratorio di fabbro, sito lungo una roggia d’acqua derivata dal torrente But, con due fucinali in muratura, un mantice, un maglio, una mola per affilare e due incudini. All’interno si può vedere dove il fabbro Il gruppo dei partecipanti 25 dimensione di Bruno Razza 10/2005 Visita alla “Fàrie di Checo” GEOMETRA Cultura 10/2005 dimensione GEOMETRA Veduta dell’esterno una semplicità disarmante, facendo comprendere immediatamente come venivano eseguite tutte le lavorazioni ed apprezzarne il valore. I congegni della fucina, tutti grandissimi: mantice, maglio, mola, sono mossi dall’energia idraulica. L’acqua appositamente convogliata dalla roggia, scorre in canalizzazioni di legno situate all’esterno, che per caduta, aziona le ruote a cassettoni collegate con l’albero rotante e con tutti i meccanismi interni. Il mantice che fornisce l’aria necessaria per alimentare il fuoco della fucina, il maglio per battere il ferro incandescente, la mola per affilare e rifinire gli attrezzi e gli oggetti metallici, sono strumenti che oggi non si vedono in nessun luogo e probabilmente di loro, molti nostri giovani non ne conoscono neppure l’esistenza. Dalla “Fàrie di Checo” sono usciti oggetti ed attrezzi tra i più diversi, utilizzati per anni e per secoli nelle case, nelle officine, 26 nei lavori agricoli, nell’allevamento del bestiame, dai falegnami, dai carpentieri, dai calzolai, dagli scalpellini, dai muratori e per ogni altra attività umana. Inoltre, il mulino produceva la farina e questa attività produttiva legava la “Fàrie” irreversibilmente al mondo agricolo, rendendo l’intero immobile fondamentale per l’economia dell’intera zona. Veder funzionare in tutti i suoi componenti il vecchio opificio del fabbro, è stato certamente interessante ed emozionante, non foss’altro per l’origine e l’originalità dell’intera struttura, che risale al 1426. A seguito di varie vicissitudini, l’officina in parola è stata acquistata da Francesco Dessi (detto Checo) nel 1902, che vi ha lavorato fino al 1955. L’opera del Checo è stata poi continuata dal figlio Francesco (detto Checùt) e dal nipote Candido Silverio fino al 1966, quando una tremenda alluvione spazzò via tutte le derivazioni e rese impossibile l’erogazione dell’acqua e quindi inservibile l’opificio. In conclusione, si è trattato di una visita interessantissima, da consigliare a tutti coloro che passano per Cercivento e che vogliono riscoprire un’antica attività del vecchio Friuli, che tanto ha dato alla nostra gente ed ora è purtroppo soltanto ricordo o meglio, storia, ma di quella che non possiamo dimenticare. Un particolare dell’interno Il Geometra Romeo Namor racconta il suo amore per la professione Maestro e punto di riferimento del Cividalese Cividale, ore sedici. Il geometra Namor ci due giorni dopo eccomi a casa sua. Ci se- aspetta presso il portone di casa, fermo diamo nel salotto del 1700, le poltrone so- e alto, un Patriarca. Ci accoglie al piano no verde acqua, ai muri sono appesi qua- terreno della casa in Via dei Longobardi dri e fotografie dei famigliari, accostato al- 1. Il Geometra contattato al telefono ave- la parete d’ingresso il pianoforte ci ascolta va motivato con educata fermezza di non silenzioso. Namor ci racconta con passio- gradire una intervista, non ritenendo op- ne il suo viaggio professionale e sorride e portuno apparire sulla rivista e ancora racconta. E dopo aver trascorso tre piace- molte altre argomentazioni. - Certo e so- volissime ore, senza accorgerci del tempo lo per modestia -. trascorso, ci dice: “Se proprio volete scri- Ma alla nostra richiesta di un incontro si vere qualcosa, potrebbe servire di stimo- era mostrato subito disponibile tant’è che lo e monito ai giovani Geometri”. 27 10/2005 dimensione di Elisa Canciani GEOMETRA Interviste me per accedere alle superiori. Poi frequentai per quattro anni la scuola Geometri in Piazza Garibaldi. Nel contempo scoppiò la guerra. Mi diplomai, assieme a 26 studenti, nell’anno scolastico 19411942. Il Preside ingegner Rocella nel salutarci ci disse “Ragazzi, nella professione bisogna essere: umili, semplici, pratici e possibilmente enciclopedici”. Poi nel luglio 1943 frequentai la Scuola Allievi Ufficiali di artiglieria a Pesaro. Poi, all’armistizio, rientrai nella mia Cividale. E’ stato a bottega per imparare la professione? Come no e da quale Maestro! Dal 2 maggio 1945 sono stato a bottega presso il geometra Lorenzo Gujon di Cividale, che aveva lo studio attaccato alla casa di mio papà. “Se te ga’ freddo porta un braccio di legna” mi diceva d’inverno al mio arrivo in studio e mi diceva spesso “Bisogna essere possibilmente precisi e puntuali” e con questi insegnamenti ricevuti dal mio Maestro e dal Preside Rocella ho esercitato la professione. Posso afferIl monumento a Giulio Cesare e il sagrato del Duomo a Cividale del Friuli mare di aver chiuso lo studio in bellez- 10/2005 dimensione GEOMETRA za, con il vanto di non aver lasciato in soGeometra Namor com’è nata la sua pas- speso neanche una pratica. Gujon tratta- sione per la professione? va con i clienti che parlavano “natisone- Mio papà aveva una trattoria con allog- se” e così imparai la professione e pene- gio a Cividale in Stretta Monte di Pietà, travo pian piano nell’arduo mestiere di era l’esercizio pubblico della vallata. La mettere d’accordo le persone. Feci il ti- mamma era di Trinco di Drenchia e mio rocinante per cinque anni e poi nel 1951 papà di Clabuzzaro di Drenchia e pro- aprii lo studio per conto mio a Civida- prio in paese, da ragazzo, vidi per la pri- le al piano terra della abitazione in Via ma volta i canneggiatori che misuravano; 9 Agosto fino al 1971. Poi trasferi lo stu- quella visione mi colpì e mi affascinò a dio in Piazza San Francesco al piano ter- tal punto che dopo la quinta elementa- ra del Palazzo Brosadola e infine nell’uf- re e dopo aver frequentato le tre com- ficio nuovo al primo piano di Via Duca plementari presso il Convitto Nazionale Degli Abruzzi “Condominio Cavarzera- di Cividale, d’accordo con il papà, andai ni-Nicolausig.” a Udine in collegio al Bertoni, dove fre- Che cosa le ha dato la professione? quentai un ulteriore anno e superai l’esa- Grandi soddisfazioni personali con un 28 modesta pensione. lenze tecniche. Però ho assaporato spesso la gioia dona- Ci racconta del suo impegno per la sua tami dalla varietà dell’esperienza pro- Città e per gli altri? fessionale. Dal 1958 al 1960 sono stato nomina- Ho acquisito inoltre una grande espe- to Giudice Conciliatore di Cividale dal- rienza umana durante ogni giornata del la Corte d’Appello di Trieste. Ho svolto mio lavoro. per quattro anni il compito di Assessore Cosa consiglierebbe ai giovani Geome- ai lavori pubblici nella mia Città di Ci- tri? vidale, affiancando l’Avvocato Senatore Ai giovani dico di avere pazienza, per- Guglielmo Pelizzo, allora Sottosegreta- ché all’inizio non è una professione fa- rio alla Difesa; amichevolmente Pelizzo cile, ma con la perseveranza e lo studio diceva che ero “Il suo bastone”. Insomma ritengo che anche oggi si possano racco- per 20 anni o Consigliere o Capogruppo gliere dei buoni frutti. o Assessore, sempre al servizio della mia Mi piace ricordare una frase che spesso gente. Sono stato anche Consigliere Pro- cito “Il Geometra è il Parroco della tecni- vinciale a Udine per due legislature, dal ca nella società”, espressione raccolta da 1964 al 1975. Per la Categoria dei Geo- Alcide De Gasperi. metri ho svolto con vera passione il com- Quali sono stati i suoi lavori professio- pito di Consigliere nel Consiglio Direttivo nali? del Collegio della Provincia di Udine per Ho curato molte misurazioni di monta- venticinque anni dal 1963 al 1988, sotto gna, confinazioni, divisioni familiari, ho la Presidenza dell’indimenticabile geome- collaborato a complessi di condominio. tra Santo Persello e in fine del “Presiden- Ho eseguito rilievi e curato lo sviluppo tissimo” geometra Giovanni Sello. della zona del Fortino Castello. Ho ese- Ritiene che il fatto di possedere una pre- guito le prime lottizzazioni nel 1966, e parazione tecnica abbia facilitato il suo collaborato con l’architetto Adelsi Bulfo- compito, durante lo svolgimento degli ni per la costruzione del complesso di ca- impegni amministrativi, nell’individuare se canadesi nel 1974. Inoltre tra le lottiz- i problemi e riuscire a realizzare opere zazioni più importanti non posso dimen- pubbliche utili alla sua zona? ticare quella di Via Piave, traversa di Via Senza dubbio l’esperienza professionale 4 Novembre e la lottizzazione di Rualis, di Geometra mi ha fornito la possibili- a cavallo della Via Divisione Julia e Via tà di affrontare i vari compiti che si pre- dei Longobardi in cui è sorto un nuovo sentavano, unita alla passione per il mio GEOMETRA quartiere. Ho espletato diverse consu- dimensione sacrificio enorme ed oggi purtroppo una IL COLLEGA Il collega Namor è un poeta. Ai vari incontri sia di aggiornamento professionale che di convivialità Namor sfila dalla tasca della giacca un appunto scritto e noi assistiamo compiaciuti a una lezione poetica-morale. Aneddoti, insegnamenti professionali ed umani e qualche volta anche amenità. Per Cividale è un modello di bravura e signorilità, per la Categoria un esempio. 29 10/2005 geom. Elio Miani di Cividale territorio. Elenco alcune opere pubbliche del Consigliere ingegner Leopoldo Fran- che sono state eseguite a seguito delle mie covig, di recente deceduto -, la strada di richieste durante la mia permanenza in Vernasso, San Giovanni d’Antro, Tarcet- Comune: Ponte di Carraria, Scuole ele- ta, la strada panoramica Castelmonte-Tri- mentare e materna di Rualis, asfaltatura bil, Montemaggiore, Clodig-Cras, Prepot- di strade frazionali e sopratutto sono or- to-Oborza. E ancora l’allargamento del- goglioso della realizzazione dello smus- la strettoia pericolosa all’inizio della sali- so davanti al monumento a Giulio Cesa- ta di Carraria per Castelmonte, con l’ab- re, di fronte al sagrato del Duomo, per in- battimento di un fabbricato. Tutte que- canalare l’uscita e l’entrata in Città pro- ste opere sono state realizzate senza fare veniente dal Ponte del Diavolo, tutt’og- alcuna pubblicità. gi funzionale. Mi dispiace invece di non aver potuto Durante lo svolgimento della mia funzio- realizzare un’opera dalla importanza vi- ne di Consigliere Provinciale ho ottenu- tale, a cui ho dato per anni la mia costan- to la provincializzazione delle strade di te attenzione: la superstrada Udine-Civi- Fornalis e quella di Carraria fino al con- dale con doppia corsia, passante esterna- fine con il Comune di San Pietro al Na- mente a Remanzacco, per la quale era già tisone e in Comune di Remanzacco. La stato individuato il tracciato e trovata la Provincia di Udine tramite la Presiden- disponibilità finanziaria. za del prof. Luigi Burtolo aveva ottenu- La Provincia inoltre ha accettato con fa- to dalla Regione appena nata – 1965 – la vore la mia proposta di potenziare il Va- legge delle strade turistiche; ecco allora a lico di Stupizza con la costruzione di una seguito della mia richiesta la realizzazio- caserma adeguata per il soggiorno dei ne delle strade a favore dei Comuni del- responsabili del servizio di quella mis- le Valli del Natisone: San Pietro al Nati- sione. sone, Stregna, Savogna, Prepotto e Dren- E qualcosa delle altre sue passioni? chia, nonché la strada turistica della Roc- La famiglia, la lettura, il giardinaggio e ca Bernarda-Premariacco - con l’assenso la montagna. 10/2005 dimensione GEOMETRA LA SCHEDA Fotografia del geometra Romeo Namor del 1973 - Diplomato nel 1942 presso il Regio Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Antonio Zanon” di Udine - Tirocinante presso lo studio del geometra Lorenzo Gujon dal 2 maggio 1945 al 30 settembre 1950 - Nel 1945 è fra i fondatori del Collegio dei Geometri della Provincia di Udine, già Periti Agrimensori - Libero professionista in Cividale per 49 anni dal 1950 al 1999 - Giudice Conciliatore di Cividale per 2 anni dal 1958 al 1960 - Membro del Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri della Provincia di Udine per 25 anni dal 1963 al 1988 inoltre ha svolto ulteriori incarichi pubblici: - Assessore e Consigliere Comunale del Comune di Cividale - Consigliere Provinciale della Provincia di Udine dal 1964 al 1975 - Revisore dei Conti dell’Acquedotto Poiana per 9 anni 30 Cassa di Previdenza La Commissione Legislativa studia novità di Renzo Fioritti 10/2005 dimensione GEOMETRA geom. Renzo Fioritti Dopo due riunioni la Commissione Per quanto riguarda le modifiche al Legislativa Ristretta ha presentato, al- D.P.R. n. 328/2001, la Cassa ha inol- la Commissione Allargata, le ipotesi trato al Consiglio Nazionale Geome- di modifica ai Regolamenti sulle Pre- tri le proprie considerazioni, che tra stazioni e sulle Contribuzioni, con il l’altro prevedono un ampliamento del parere in merito anche del Prof. In- numero delle classi universitarie per torcia. l’accesso all’Albo, ivi compresa la 30^ Il Presidente Savoldi ha illustrato gli (che contiene topografia informati- sviluppi della proposta di unificazio- ca, estimo, architettura ed archeolo- ne degli Albi dei Tecnici Intermedi e gia), che potrebbe proprio assurgere della conseguente possibile unificazio- a classe dei Geometri, in quanto non ne delle Casse, che avrebbe una no- darebbe accesso ad alcuna altra pro- tevole incidenza sul mercato, e ricor- fessione. da che la necessità di un incremento Ma passando allo specifico dei lavori da del contributo obbligatorio (come ri- trattare in Commissione ed in partico- badito in un incontro anche dal Sot- lare dell’aumento della contribuzione tosegretario al Ministero del Lavoro), sempre il Presidente Savoldi, ha quan- deriva dalla opportunità di adeguarsi tificato la necessità dell’aumento dal via via al livello di contribuzione dei minimo del 10% al 20% e ciò signifi- lavoratori autonomi. Rende nota al- cherebbe che il contributo soggetti- tresì l’esigenza di un fondo INPS, che vo obbligatorio dovrebbe passare dal preveda una percentuale contributiva 10% al 11 o 12%, ma tenuto conto da destinarsi alla formazione ed alla che degli attuali circa 85.000 iscritti, quale la Categoria e la Cassa potreb- ben 50.000 dichiarano un reddito (€. bero partecipare, anche se questo si- 15.000,00) inferiore al corrispondente gnificherebbe legarsi in certo modo minimo del contributo (€. 1.500,00) al pubblico, in contrasto con l’esorta- e di questi ben 12.000 a reddito ze- zione, all’autonomia delle Casse, tanto ro, sarà opportuno aumentare anche auspicata dal Presidente dell’AdEPP. l’importo minimo soggettivo (o forse (Associazione degli Enti Previdenzia- solo quest’ultimo). li Privatizzati). Proprio su quest’ultimo argomento 32 quaranta anni di effettiva iscrizione e bio sarà oggetto di discussione nei va- contribuzione alla Cassa, oltre al re- ri Comitati Regionali; andrà svilup- quisito di età anagrafica di almeno 60 pata un’azione di sensibilizzazione anni ed un pari periodo utile di anni e cultura previdenziale, al fine di far per i quali è stato raggiunto un limite comprendere che l’evasione porta ad di volume di affari professionale non un grosso danno per la futura pen- inferiore a €. 7.000,00 (rivalutato ai sione, tenuto conto che verrà conteg- sensi dell’art. 5 del Regolamento sul- giata, ad oggi, sui migliori 22 anni di la contribuzione). Però il trattamento contribuzione sugli ultimi 27, per an- pensionistico sarà determinato secon- dare a regime nel 2008 con i miglio- do il sistema di calcolo contributivo di ri 25 anni su 30. cui all’art. 1 della Legge 8.8.1995, n° Altro argomento di discussione è la “fa- 335 nel rispetto del principio del pro- migerata” pensione di anzianità (ano- rata in relazione alle anzianità già ma- malia italiana), tenuto conto che la turate alla data di approvazione delle nostra Cassa è stata fondata nel 1955 presenti modifiche. (quest’anno ricorre il 50°), ma è sta- Per quanto riguarda la pensione di ta resa obbligatoria nel 1967, pertanto vecchiaia si propone di conservare il nel 2006 molti colleghi (oltre 2.000) compimento dei 65 anni di età, però avranno versato per almeno 40 anni, di portare il minimo da trenta a trenta- minimo, che se con età di almeno 58 cinque anni di effettiva contribuzione, anni, consente di andare in pensio- ai fini del raggiungimento dei 35 anni ne di anzianità, se pur con la penali- si dovrebbe però applicare la seguen- tà per quest’ultimo parametro (25% te tabella riferita all’anno di matura- per 58 anni, 20% per 59, 15% per 60, zione del diritto a pensione: 10% per 61, 5% per 62, 2% per 63 e 31 anni per il 2006-2007 0 per 64), con l’obbligo della cancel- 32 anni per il 2008-2009 lazione dall’Albo. Pertanto si è ipotiz- 33 anni per il 2010-2011 zato di bloccare detto tipo di pensio- 34 anni per il 2012-2013 ne, salvo per chi al 1 gennaio 2006 o 35 anni per il 2014.- più probabilmente al 1 gennaio 2007, Ora è aperto il dibattito fra i Delega- abbia già maturato almeno 35 anni di ti, che sentiranno il parere dei Con- effettiva iscrizione e contribuzione al- sigli dei Collegi e per quanto possi- la Cassa, che continuerà ad applicar- bile dell’intera Categoria, per appro- si la normativa previgente sino al rag- fondire gli argomenti in occasione del giungimento dei 40 anni di anzianità Congresso dal 17 al 22 a Palermo, nel contributiva. Comitato Delegati di novembre, per In alternativa alla pensione di anziani- giungere alla discussione e decisione tà, anche per consentire al Geometra finale al Comitato di maggio 2006. di continuare l’attività e non perdere Il dibattito è aperto dunque in tutti tali professionalità, è stata ipotizzata la i Collegi, dove sono graditi i suggeri- possibilità della pensione di vecchiaia menti i consigli e le proposte di tut- anticipata, che verrebbe corrisposta a ti i colleghi. 33 GEOMETRA to tra i commissari e che senza dub- dimensione coloro che abbiano maturato almeno 10/2005 si è acceso un approfondito dibatti- Attività del Collegio di Trieste Preparazione all’esame di Stato di Livio Lacosegliaz Praticanti al corso 10/2005 dimensione GEOMETRA geom. Livio Lacosegliaz Anche quest’anno il Collegio dei Geo- insegnano; di loro va detto che sono stati metri ha organizzato il corso di prepa- molto motivati e hanno trasmesso le loro razione all’esame di Stato per i diciot- conoscenze con molto impegno, passio- to candidati. ne e, gratuitamente. Il corso, per i candi- Il corso ha avuto principalmente lo scopo dati, è stato a costo zero, ha spaziato su di rinfrescare la memoria dei candidati tutte le materie argomento d’esame per sulle nozioni teoriche acquisite a scuola cui si è raccomandato Loro, di frequen- ma, con metodo diverso, più pratico e ac- tarlo e seguirlo con attenzione. cessibile che deriva dalla lunga esperien- Le materie che sono state trattate du- za dei docenti. I docenti sono tutti liberi rante le 63 ore del corso vengono di se- professionisti, esperti nelle materie che guito elencate: Urbanistica ed edilizia geom. Alessandro Gerdina Progettazione edilizia geom. Stefano Decolle Calcoli strutturali e tecnologia dott. ing. Marco Spalletti Contabilità e direzione lavori geom. Guglielmo Visintin Sicurezza nei cantieri L. 626 e L. 494 geom. Giorgio Bailo Legge 10 ed impianti tecnologici dott. ing. Giulia Vendrame Catasto terreni e fabbricati geom. Pasquale Bucci Libro fondiario e diritto geom. Piero Borme Estimo e redazione parcelle geom. Lucio Lippi Rilievi topografici (teoria) geomm. Giovanni Meng, Flavio Snider, Pasquale Bucci Deontologia professionale geom. Antonino Papa Espropri geom. Flavio Snider Rilievi topografici (pratica) geomm. Livio Lacosegliaz, Giovanni Meng, Flavio Snider Visita cantieri edili geom. Giorgio Bailo Apertura, riepilogo e chiusura geomm. Livio Lacosegliaz, Stefano Decolle, Pasquale Bucci 34 Conferenze riservate ai praticanti dimensione di Elio Miani Praticanti al corso eventuali carenze formative e alla mancata possibilità di aver svolto in due anni di praticantato una preparazione sufficientemente ampia. Quest’anno il numero degli iscritti a sostenere la prova di esame è di 74 persone ed è stata costituita una sola commissione. Alla prima conferenza, che ho avuto il piacere di tenere all’inizio del ciclo, hanno partecipato 48 praticanti, partecipazione alquanto numerosa, che spesso però scema nel prosieguo del ciclo. Le conferenze sono totalmente gratuite e non vi è l’obbligo di presenza anche se si consiglia di presenziare il più possibile proprio per il loro carattere informativo pratico. Il messaggio che personalmente ho sempre cercato di trasmettere è quello di considerare il futuro collega come un professionista con cui, si confrontarsi, ma sempre in un ambito di rispetto reciproco ed in un’ottica più di collaborazione che di contrapposizione. Con l’esperienza, maturata quale componente di diverse commissioni d’esame, comprendo perfettamente che spesso l’aspetto emotivo può giocare brutti scherzi ai candidati, ma se esiste la preparazione di base questa, prima o poi viene fuori. E’ la nostra professione, svolta sul campo della quotidianità, che costituisce la continua prova d’esame che deve sempre trovarci preparati e competenti. 35 geom. Elio Miani 10/2005 Il Collegio e l’Associazione dei Geometri, con inizio lunedì 12 settembre e presso la sede dell’E.S.M.E.A. a Udine, hanno promosso un ciclo di conferenze riservato ai praticanti Geometri candidati all’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra - sessione 2005. La durata complessiva è di 44 ore che si articolano in 11 pomeriggi (Lunedì e Venerdì) dalle 15,00 alle 19,00, per concludersi lunedì 17 ottobre, alcuni giorni prima della prima prova scritta prevista per il 27 ottobre. Il Collegio dei Geometri di Udine ha promosso questa iniziativa fin da quando, nell’anno 1987, è entrata in vigore la nuova normativa che prevede l’attuale esame di Stato. Come ben sanno coloro che negli anni passati vi hanno preso parte, le conferenze sono tenute da colleghi esperti nei vari settori in cui si articola l’ampia attività della libera professione di Geometra. Spesso sono nozioni estremamente pratiche, anche con spunti di discussione con alcuni praticanti, magari non più giovanissimi, che vengono da altre esperienze lavorative e con cui magari ci si è trovati dall’altra parte della scrivania. Nelle poche ore che alla fine si hanno a disposizione, si cerca di fornire ai praticanti elementi utili per affrontare la prova d’esame con spirito più sereno, ben sapendo che non si potrà, in così breve tempo, sopperire alle GEOMETRA Attività del Collegio di Udine Attività del Collegio di Pordenone Corso propedeutico all’esame di abilitazione di Tiziano Fior ne di preparazione che si è tenuta nel me- tive esperienze maturate negli anni prece- se di giugno, ha trattato esclusivamente la denti con i migliori auspici ha preso il via progettazione edilizia, che è materia cer- lo scorso 19 settembre la seconda parte del ta per la prima prova d’esame. La seconda ciclo di preparazione per i praticanti candi- sessione invece i raggrupperà un po’ tut- dati all’esame di abilitazione alla professio- te le materie proprie della nostra profes- ne di Geometra. L’iniziativa si tiene pres- sione, topografia, estimo, diritto con cenni so l’Istituto Tecnico per Geometri “Sandro sull’ordinamento, etica, previdenza, tarif- Pertini” di Pordenone, volendo così sottoli- fa professionale ecc. Per entrambe le ses- neare lo spirito di collaborazione che con- sioni si sono registrate circa una quaranti- tinua anche dopo l’avvicendamento che ha na di adesioni, proprio a sottolineare l’in- visto l’ingresso del nuovo dirigente scolasti- teresse che l’iniziativa determina mentre è co Prof. Vincenzo De Tullio in luogo della apprezzabile come anche per le iscrizioni Prof.ssa Nelia Roncarati cui vanno ancora all’esame, si siano superate le problemati- i nostri ringraziamenti per l’intensa attivi- che originatesi con l’anticipo del calenda- tà profusa a sostegno della nostra categoria. rio delle prove d’esame rispetto ai perio- Come è ormai tradizione, la prima sessio- di precedenti. 10/2005 dimensione GEOMETRA geom. Tiziano Fior Anche quest’anno sulla scorta delle posi- Praticanti al corso 36 Un Collegio attivo, sempre pronto ad operare per la formazione dei futuri Geometri tori, e verificare così il livello di preparazione raggiunto nel periodo del praticantato. Per l’organizzazione dei corsi, la maggiore difficoltà del Collegio è da sempre risultata quella di reperire colleghi disponibili a svolgere (gratuitamente) le docenze nella varie materie d’esame. Fortunatamente da qualche anno, il nostro piccolo Collegio (260 iscritti), grazie all’apprezzato impegno ed alla serietà professionale di un consolidato gruppo di iscritti e di docenti esterni, riesce a svolgere, in maniera continua e proficua il programma di lavoro annualmente prefissato. E’ inevitabile dunque ricambiare l’impegno di queste persone almeno con un “Grazie”, ricordando a tutti quanto sia prezioso ed importante per la categoria avere vicino qualcuno che dedica ad essa un po’ del suo tempo. geom. Pier Giuseppe Sera Alcuni partecipanti al corso 37 10/2005 Alla fine del mese di ottobre inizieranno i consueti esami di abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra. Due saranno le prove crittografiche che determineranno, per i più bravi e come sempre anche più “fortunati”, la possibilità di accedere alla prova orale. La sede d’esame, indicata dal Ministero dell’Istruzione, è l’istituto Nicolò Pacassi di Gorizia. I candidati che hanno fatto richiesta di iscrizione all’esame sono 42, provenienti in numero di 22 dalla Provincia di Gorizia, ed in numero di 20 dalla Provincia di Trieste. Come ormai consuetudine, il Collegio organizza per i candidati una serie di incontri-lezione, allo scopo di trattare tutti i possibili argomenti d’esame. Gli incontri si sviluppano in un calendario di ventiquattro ore durante le quali, esperti professionisti diplomati e laureati, trattano, con puntuale impegno, materie relative all’urbanistica, alla progettazione edilizia, alle procedure edilizie amministrative, alla sicurezza, alle strutture e all’impiantistica e, non ultimi, gli argomenti finalizzati alle tematiche del Catasto, del Tavolate dell’estimo e del diritto urbanistico. Nella giornata introduttiva, di norma condotta dal Presidente del Collegio, vengono illustrate le modalità d’accesso all’esame e trattate, se pur in maniere molto soft, la deontologia professionale, le tariffe e le parcelle. Al termine del periodo di formazione, ai partecipanti è anche offerta la possibilità di cimentarsi in un libero colloquio con i rela- dimensione di Pier Giuseppe Sera GEOMETRA Attività del Collegio di Gorizia IN COPERTINA S. Maria di Sclaunicco - La foto riproduce la “mappa napoleonica” custodita presso l’Archivio di Stato di Udine dimensione GEOMETRA ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO REGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DIRETTORE RESPONSABILE BRUNO RAZZA COMITATO DI REDAZIONE PIER GIUSEPPE SERA (Go) ANTONIO TIEGHI (Pn) LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts) GIOVANNI PIETRO BIASATTI (Ud) COORDINATORE DI REDAZIONE ELISA CANCIANI (Ud) PROPRIETÀ COMITATO REGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA EDITORE, DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI UDINE per conto del Comitato Regionale dei Collegi dei Geometri del Friuli Venezia Giulia Via Grazzano 5/b 33100 Udine Tel 0432 501503 Fax 0432 504048 e-mail: [email protected] STAMPA GraphicLinea print factory Via Buonarroti, 41 33010 Feletto Umberto (Ud) Tel 0432 570182 Fax 0432 573861 PUBBLICITÀ EURONEWS SRL Piazza 1° maggio, 4 33100 Udine Tel 0432 512270 Fax 0432 512271 e-mail: [email protected] AUTORIZZ. 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