dimensione
GEOMETRA
N. 10
2005
Organo ufficiale del
Comitato Regionale
dei collegi dei
geometri del
Friuli Venezia Giulia
Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA
EDITORIALE
L’accatastamento è sempre d’attualità
di Bruno Razza
7
SICUREZZA
Il fascicolo tecnico di manutenzione: questo sconosciuto
di Antonio Tieghi
9
AMBIENTE
Disciplina in materia di infrastrutture per la telefonia mobile
di Livio Lacosegliaz
15
CULTURA
I Geometri e la gnomonica
di Eraldo Zadro
25
Visita alla “Fàrie di Checo”
di Bruno Razza
27
INTERVISTE
GEOMETRA
4
dimensione
Indice
Il Geometra Romeo Namor racconta il suo amore
per la professione
di Elisa Canciani
32
CASSA DI PREVIDENZA
La Commissione Legislativa studia novità
di Renzo Fioritti
34
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI TRIESTE
Preparazione all’esame di Stato
di Livio Lacosegliaz
35
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE
Conferenze riservate ai praticanti
di Elio Miani
36
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONE
Corso propedeutico all’esame di abilitazione
di Tiziano Fior
ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIA
Un Collegio attivo, sempre pronto ad operare
per la formazione dei futuri Geometri
di Pier Giuseppe Sera
10/2005
37
Editoriale
L’accatastamento
è sempre d’attualità
di Bruno Razza
10/2005
dimensione GEOMETRA
Il direttore di DG
Bruno Razza
Il Governo, come al solito, si è accorto
denza, peraltro sinonimo di grande ci-
della enorme mole di tributi che può
viltà e senso civico, è stata quasi com-
essere ancora recuperata dall’erario, at-
pletamente delegata a noi Geometri,
traverso l’aggiornamento catastale e co-
alla nostra figura professionale e mol-
me ormai tutti certamente sapranno, il
to raramente i Comuni Italani hanno
comma 336 della legge finanziaria, ha
avuto la possibilità o in certi casi anche
avviato ulteriori procedure obbligato-
la voglia, di andare a scoperchiare que-
rie in questa direzione.
sta pentola.
E naturalmente, l’ente coinvolto in pri-
Ora, la mancanza di denaro, affina il fiu-
ma persona è il Comune, che essendo
to del fisco, che ancora una volta si avvi-
più vicino ai cittadini ed alla loro real-
cina agli immobili, sollecitando i Comu-
tà immobiliare, è anche quell’ente che
ni, fruitori del tributo dovuto per ICI, a
dovrebbe vigilare sull’attività edilizia e
verificare ancora e più a fondo.
che dovrebbe garantirne la legittimità e
In caso di immobili non dichiararti al
conseguentemente, la perequazione fi-
Catasto o non coerenti con i classamenti
scale collegata.
catastali per intervenute variazioni edili-
Ma noi non possiamo dimenticare che,
zie, il Comune deve richiedere ai citta-
alla stessa stregua del Comune nel coin-
dini interessati la presentazione dei ne-
volgimento di cui sopra, ci siamo certa-
cessari atti di aggiornamento catastale
mente noi Geometri e c’è il nostro lavo-
entro novanta giorni.
ro. Ora come si sa, la legge 47/85 (Con-
Decorso il termine infruttuosamente,
dono Edilizio) ha fissato una pietra mi-
il Comune incarica l’Agenzia del Terri-
liare della legalità del costruire, fissando
torio di provvedere alla redazione del-
l’obbligatorietà del cosiddetto triangolo
l’atto tecnico, addebitando le spese e
della corrispondenza delle costruzioni.
le conseguenti penali, al cittadino ina-
L’edificato deve corrispondere all’assen-
dempiente.
tito ed all’accatastato; in altre parole,
Da ciò risulta evidente la convenienza
quello che abbiamo costruito, deve esse-
per i cittadini che hanno gli immobili
re stato interamente autorizzato e deve
nelle condizioni di cui si è detto sopra,
essere correttamente accatastato.
a rivolgersi alla nostra categoria, ai no-
Per ora, la garanzia di questa corrispon-
stri colleghi, per commissionare gli ac-
4
Per altro, è impensabile che l’Agenzia
il Comune dovrà far rendere finalmen-
del Territorio possa disporre dei mezzi
te obbligatori.
e delle potenzialità anche umane, suf-
E noi, che oltretutto siamo i più grandi
ficienti per coprire la quantità di acca-
conoscitori di questa realtà, che sappia-
tastamenti che si dovranno fare in tut-
mo dove esistono i casi di mancato acca-
to il territorio nazionale, per cui è ulte-
tastamento e/o dove sia stato costruito
riormente evidente che in questa opera-
qualcosa che alla fine non è stato acca-
zione, dobbiamo e possiamo ancora una
tastato, siamo di fatto i primi che pos-
volta, essere i protagonisti.
sono e devono parlare con i proprietari
E’ di questi giorni l’iniziativa del Comu-
di quegli immobili.
ne di Torino, che assieme al Collegio dei
Al solito, adempiremo ancora ad un gran-
Geometri, ha avviato una grande cam-
de ruolo sociale e sarà nostro il compi-
pagna conoscitiva sull’argomento, nella
to di convincere tutti questi cittadini a
quale si cerca di stimolare l’attivazione
provvedere, ad accatastare il loro im-
dell’accatastamento, promettendo in ca-
mobile in conformità del costruito ed
so questo venga realizzato entro otto-
in conformità dell’assentito.
bre, una sostanziosa riduzione dell’ICI
Sembra grossolana ed al di fuori di ogni
per gli anni pregressi.
possibile realtà, la scelta di affidare al-
Molte città stanno studiando iniziative
l’Agenzia del Territorio la responsabi-
in questo senso, anche se sono convinto
lità dell’esecuzione materiale degli ac-
che l’impopolarità delle norme mirate
catastamenti necessari, seppur in mora
ad aumentare le spese dei cittadini, fa-
dei proprietari ed a prezzi abbastanza
rà si che al sud il comma 336 non sarà
alti, ma la norma lo prevede come una
applicato con tanta semplice facilità, ma
minaccia da ultima spiaggia ed io credo
laddove i Comuni si attiveranno, dob-
che i nostri clienti non vorranno aspet-
biamo vigilare e non possiamo lasciarci
tare fino a tanto.
sfuggire questa grande occasione.
10/2005
dimensione GEOMETRA
catastamenti di cui hanno bisogno e che
Il centro storico a Tricesimo
6
La manutenzione in edilizia
di Antonio Tieghi
Seconda parte
Come già accenna-
lizia di elementi strutturali ed archi-
to nell’articolo pre-
tettonici.
cedente il proble-
Per affrontare meglio le tematiche della
ma della manuten-
manutenzione è opportuno suddividere
zione del patrimo-
in più macrocategorie gli appalti in fun-
nio edilizio si sta
zione delle diverse destinazioni che pos-
ponendo in modo sempre più pressan-
sono avere.
te, man mano che ci si rende conto che
Semplificando si può ipotizzare la seguen-
gli edifici e le opere in generale non sono
te suddivisione:
eterne. Non solo per le loro peculiarità in-
• infrastrutture, opere di genio civile;
trinseche, ma anche per elementi indotti
• edifici pubblici e privati aperti al pub-
dalla mano dei proprietari o dei condut-
dimensione
Il fascicolo tecnico di manutenzione:
questo sconosciuto
GEOMETRA
Sicurezza
blico;
tori, non a caso alcuni anni fa si parlava
• edifici produttivi;
della carta d’identità dell’edificio, proprio
• edifici storici;
per registrarvi tutti gli eventi che riguar-
• edifici plurifamiliari;
davano lo stesso, in modo da avere sotto
• edifici unifamiliari.
controllo le modifiche introdotte, soprat-
Per la prima categoria i problemi di ma-
tutto a livello statico.
È evidente che il mantenimento prestazionale, dell’opera, riguarda i diversi aspetti, che sono propri della stessa:
• le strutture, in primis, in quanto hanno
un risvolto assolutamente prioritario per
la sicurezza di chi ne usufruisce;
to, e le coibentazioni che riguardano gli
aspetti connessi all’abitabilità;
• gli impianti, che garantiscono la vivibilità della stessa;
Il parapetto sulla volta già costruito in origine in
funzione della manutenzione
nutenzione riguardano soprattutto il mantenimento degli aspetti prestazionali dell’opera, che deve risultare sempre affida-
• gli elementi architettonici e le finitu-
bile e adatta all’uso cui è preposta, di con-
re interne ed esterne, ma anche la pu-
seguenza, la manutenzione riguarderà so-
7
10/2005
• le “impermeabilizzazioni”, in senso la-
prattutto il mantenimento dello status quo
della stessa. Discorso diverso per le seconde due categorie, in quanto le problematiche di manutenzione, (tranne che per gli
impianti) in alcuni casi, hanno addirittura una durata inferiore alla funzione cui il
bene è destinato (centri commerciali, cinema multisala, banche, ecc..), o le continue necessità di adeguamento tendono a
stravolgerne continuamente le caratteristiche (ospedali, scuole, uffici pubblici, ecc..).
10/2005
dimensione GEOMETRA
Questo fa sì che la manutenzione, molto
spesso, è collegata ad interventi edilizi di
Impianto tecnologico oggetto di manutenzione
portata più complessa, che richiedono una
esterna che interna, che però è a carico dei
progettazione ad hoc, inoltre bisogna ag-
singoli conduttori. Gli edifici unifamiliari
giungere che sia l’innovazione tecnologi-
sono un’isola felice per quanto riguarda la
ca, che l’evoluzione delle normative ren-
manutenzione, essendo la stessa comple-
dono spesso obsoleti gli impianti tecno-
tamente a carico del proprietario e mol-
logici, prima che siano giunti al normale
to spesso eseguita dallo stesso, tranne per
decadimento. Per gli edifici storici i risvol-
i vizi occulti. Fatta questa disamina, si ri-
ti sono diversi, in quanto possiamo avere
tiene utile ricordare come nel lessico tec-
una manutenzione pre o post ristruttura-
nico tutti gli aspetti di degrado del patri-
zione, è evidente che nel primo caso ci si
monio edilizio si possano definire con il
trova in una situazione di vacatio legis e,
temine “patologia edilizia”.
pertanto gli elementi che concorrono alla
È opportuno specificare che per “patolo-
stessa spesso sono indeterminati e lasciati
gia edilizia” si intende quel processo de-
alle decisioni del committente.
generativo più o meno grave ed evidente
Nel secondo caso la complessità degli in-
che si manifesta quando il deterioramen-
terventi, sopratutto strutturali, che in mol-
to, lo scadimento prestazionale di un de-
ti casi mantengono una commistione tra
terminato componente o sistema si mani-
vecchio e nuovo, comportano, da parte del
festa con tempi, non in linea con le atte-
tecnico preposto alla definizione degli in-
se medie di durata. Da qui trae necessità
terventi, una sensibilità del tutto speciale,
quello che si definisce il “programma” di
sia in fase di rilievo che in fase di valuta-
manutenzione, che assume nomi diversi a
zione dello stato di consistenza delle strut-
seconda dell’importanza dell’opera.
ture che restano in essere. Per gli edifici
plurifamiliari i problemi della manutenzione sono dovuti più a problemi economici e alle dispute tra i condomini ad essi
connessi, che alla reale essenza del lavoro. Anche se a causa di speculazioni, molto spesso la qualità dagli immobili lascia a
Anche la pulizia delle finestre
va prevista nelle opere di
manutenzione
desiderare ed oggettivamente sono gli immobili più bisognosi di manutenzione sia
8
Edificio produttivo a cui necessita la manutenzione
Disciplina in materia
di infrastrutture
per la telefonia mobile
Regolamento di attuazione della Legge Regionale n.28 del 6.12.2004
dimensione
di Livio Lacosegliaz
Terza parte
Titolo III –
Capitolo I: Caratteristiche
Modulistica e
geografiche del sito
Documentazione
- Coordinate del sito: piane Gauss-Boa-
A) L’installazione
ga est.
o la modifica del-
- Altezza s.l.m. del sito di installazione
le strutture o del-
riferibile alla Carta Tecnica Regionale.
la tipologia delle apparecchiature per
- Estratto del P.R.G.C.
impianti fissi di telefonia mobile o pon-
- Planimetrie in scala 1:5000 e 1: 500
ti radio (art. 5 della L.R.
al rilascio della concessione o autorizzazione edilizia; gli impianti mobili per telefonia mobile
(art. 6 della L.R. 28/04)
sono invece condizionati
all’ottenimento del nulla osta preventivo; tutti
e tre i documenti abilitativi, rilasciati dal Comune sul cui territorio vengono installati, necessitano, in allegato alla relativa
domanda, dei pareri vin-
(come ingrandimento del-
Nella
predisposizione
degli elaborati
per l’ottenimento
dell’autorizzazione
o concessione,
risulta essenziale
la Carta Tecnica
Regionale
eventualmente
integrata con
i fabbricati
mancanti
colanti emessi dall’ARPA
la precedente) estratte da
Carta Tecnica Regionale, con estensione almeno pari alla proiezione in
pianta del volume di analisi dell’impianto in esame,
completa di aggiornamento con eventuali edifici di
recente costruzione. Sulle
planimetrie dovranno essere indicati:
• la localizzazione della
nuova stazione da installare;
• le direzioni di massimo
irraggiamento delle anten-
e dall’Azienda Sanitaria competente per
ne da installare ed i volumi di rispet-
territorio. Alla richiesta dei pareri vinco-
to a 3 V/m, 6 V/m, 20 V/m;
lanti deve essere allegata l’analisi di im-
• gli eventuali impianti preesistenti;
patto elettromagnetico, che per essere ri-
• tutti gli edifici e le aree, ricadenti
lasciato dovrà contenere, organizzate per
nella proiezione in pianta del volu-
capitoli le seguenti informazioni:
me di analisi, in cui vi sia una per-
9
10/2005
28/04) sono condizionati
GEOMETRA
Ambiente
manenza non inferiore alle quattro
meno 1:100, con visualizzazione delle
ore al giorno, mediante numerazio-
antenne da installare.
ne progressiva;
• segnalazione di nuove costruzioni o
Capitolo III: Caratteristiche
per settore del
modifiche rispetto a
quanto riportato sulla CTR.
- Tabella riportante:
• numero identificativo per ciascun edificio
sopra individuato;
• altezza in gronda s.l.m.
degli edifici individuati riferibile alla Carta
tecnica regionale;
• altezza degli edifici ri-
I punti di misura
preventiva e per i
successivi controlli,
verranno indicati
con la quota s.l.m.
riferibile alla
C.T.R. e la sua
altezza rispetto
alla quota della
base dell’impianto
• destinazione d’uso dell’edificio;
• segnalazione di nuove costruzioni o
modifiche rispetto a quanto riportato sulla CTR.
- Numero di antenne trasmittenti.
- Tabella nella quale per
ogni antenna trasmittente viene specificato:
• coordinate Gauss Boaga
fuso est del centro elettrico dell’antenna (nel caso
in cui differiscano di più
di 1 metro dalle coordinate del centro dell’impian-
spetto alla quota base
dell’impianto da installare;
nuovo impianto
to);
• direzione di massima irradiazione rispetto al nord cartografico;
• altezza del centro elettrico dal suolo
e dall’altezza in gronda dell’edificio
in caso di installazione su edificio;
Capitolo II: Caratteristiche
• singolo valore del tilt meccanico per
geometriche del nuovo
il quale si richiede il rilascio del pa-
impianto
rere;
- Progetto in pianta dell’installazione, in
• singolo valore del tilt elettrico per il
scala almeno 1:100, con visualizzazio-
quale si richiede il rilascio del parere;
ne delle antenne da installare.
- Prospetto dell’installazione, in scala al-
• bande di frequenza utilizzate
(downlink);
• potenza totale al connettore d’antenna;
• guadagno in dBi caratteristico dell’antenna per la banda di frequenze utilizzata in downlink;
10/2005
dimensione GEOMETRA
• polarizzazione;
• marca e modello antenna.
Capitolo IV: Elaborati
cartografici
- Sezioni orizzontali della distribuzione
di campo elettrico generato dal nuovo
impianto e dagli impianti preesistenti
(estratti dall’ultimo database delle SRB
Antenna in Via Cumano - Trieste
10
realizzate o da realizzare trasmesso dal-
- Numero di sezioni da presentare: le sezioni devono essere eseguite a diver-
dettagli grafici significativi, e riportare:
• La localizzazione della nuova stazio-
se altezze, a partire dal
punto più basso del volume di analisi che non
sia sotto il suolo, fino alla intersezione posta a
quota più alta del volume di analisi con edifici
o pertinenze esterne o
con il suolo, con un passo minimo di 1 m nel
volume di controllo e
di 3 m al di fuori di tale volume.
- Le sezioni di cui sopra dovranno essere so-
ne da installare;
Essenziale
risulta essere la
dichiarazione
del professionista
qualificato che
attesti il rispetto
dei limiti di cui
al D.P.C.M.
08.08.03 e che
nelle planimetrie
siano riportati
tutti gli edifici
vrapposte a planimetrie
• la localizzazione degli
eventuali impianti preesistenti;
• l’isolinea a 0,6 V/m della simulazione singola (colore blu);
• le isolinee a 1 – 3 – 4,5
(quattrovirgolacinque)
– 6 – 15 – 20 V/m della simulazione complessiva (rispettivamente colori: verde, giallo, arancione, rosso, viola, nero);
• dovranno essere evidenziati tutti gli edifici, situa-
estratte da Carta Tecnica Regionale, com-
ti nel volume di analisi, la cui altezza
plete di aggiornamento con eventuali
in gronda è tale che l’edificio venga
edifici di recente costruzione, adeguata-
intersecato dalla sezione eseguita;
GEOMETRA
mente riscalate in modo da apprezzare
dimensione
l’ARPA ai gestori).
• i punti di misura (di cui al capitolo
m di altezza dal piano di calpestio) ri-
V) eseguiti alla quota corrisponden-
feribile alla Carta tecnica regionale;
te a quella della sezione qualora ve
• altezza del punto di misura rispetto
ne fossero.
alla quota della base impianto;
• valore di campo elettrico misurato.
Capitolo V: Punti di misura
- Copia del certificato di taratura dello
Le misure di fondo dovranno essere ese-
strumento utilizzato per le misurazioni,
guite dal richiedente all’interno del volu-
conformemente alla norma CEI 211-7
me di analisi e secondo le procedure ri-
e sue eventuali successive modifiche.
portate nell’allegato 5, nonché nei siti di
cui all’articolo 8 della legge, ricadenti nel
Capitolo VI: Tabella
volume di analisi.
riassuntiva
- Planimetria di cui al capitolo I, adegua-
- Tabella dei valori di campo riportante:
tamente riscalata in modo da apprezza-
• indicazione del punto di misura;
re dettagli grafici significativi, riportan-
• indicazione dell’edificio nel quale è
te:
stata effettuata la misura (numero
• proiezione in pianta del volume di
individuato nel capitolo I);
analisi dell’impianto;
• indicazione dei punti di misura eseguiti.
- Tabella dei punti di misura riportante:
• valore misurato del campo elettrico
di fondo;
• valore del campo elettrico calcolato
generato dal nuovo impianto e dagli
• indicazione del punto di misura;
impianti preesistenti alla massima po-
• descrizione che permetta di identifica-
tenza;
re univocamente il punto di misura;
• valore del campo elettrico totale co-
• indirizzo del punto di misura;
me somma quadratica del valore mi-
• piano dell’appartamento in cui vie-
surato e di quello calcolato.
ne effettuata la misura (per misure
all’interno di edifici);
• data della misura;
Capitolo VII: Dichiarazioni
- Dichiarazione di un professionista qua-
• ora della misura;
lificato attestante che:
• quota s.l.m. del punto di misura (a 1,5
• la nuova installazione rispetta i limiti
di cui al D.P.C.M. dell’8 luglio 2003,
articoli 3 e 4;
• il rispetto dei limiti è stato verificato
10/2005
dimensione GEOMETRA
mediante l’applicazione delle procedure riportate nell’allegato 5;
• le planimetrie presentate riportano
tutti gli edifici all’interno del volume di analisi, già costruiti alla data
del documento, e che le relative altezze di gronda dichiarate sono riferibili alla Carta Tecnica Regionale.
- Eventuali dichiarazioni sottoscritte da
Antenna e luci campo sportivo - Tarcento
12
un professionista qualificato relative al-
la praticabilità o alla destinazione d’uso
- Pianta e prospetto dell’installazione, in
di parti di edifici, pertinenze esterne o
scala almeno 1:100, con visualizzazio-
aree accessibili:
ne delle antenne da installare.
• dichiarazioni di non praticabilità con
- Planimetria del locale di installazione
tempi di permanenza superiori a 4
nel caso di installazione in ambienti
ore giornaliere per parti di edificio
confinati.
o pertinenze esterne, poste sopra gli
ingombri teorici degli edifici;
• dichiarazioni che parti di edificio o pertinenze esterne o aree accessibili sono
- Caratteristiche della parete di installazione in relazione ai valori di attenuazione per il campo elettromagnetico
(nel caso di installazione a parete)
adibite ad uso esclusivo della società
di telefonia mobile che gestisce l’im-
Caratteristiche tecniche
pianto e, pertanto con accesso esclu-
dell’impianto
sivamente riservato al personale pro-
- Numero di antenne trasmittenti.
fessionalmente esposto.
- Tabella nella quale per ogni antenna
trasmittente viene speci-
B) L’installazione di impianto mobile di telefonia
mobile per periodi inferiori a quindici giorni viene attivata dalla comunicazione preventiva; l’installazione di ponti radio
su strutture esistenti e di
microcelle viene attivata mediante Denuncia di
inizio attività. Alle due tipologie di attivazione so-
Per tutte
le antenne
trasmittenti deve
essere specificato
il centro elettrico
dal suolo, le bande
di frequenza e
la potenza totale
al connettore
d’antenna
ficato:
• direzione di massima irradiazione rispetto il nord
geografico;
• altezza del centro elettrico dal suolo ovvero dall’altezza in gronda dell’edificio in caso di installazione su edificio;
• altezza del centro elettrico dal piano di calpestio (solo per microcelle
e ponti radio);
pra riportate, presentate
al Comune di competenza devono es-
• singolo valore del tilt meccanico per il
sere allegate le caratteristiche tecniche
quale si richiede il rilascio del parere;
dell’impianto complete delle seguenti
• singolo valore del tilt elettrico per il
indicazioni:
quale si richiede il rilascio del pare-
10/2005
dimensione GEOMETRA
re;
Descrizione del sito di
installazione
- Coordinate del sito: piane Gauss-Boaga est.
• bande di frequenza utilizzate
(downlink);
• potenza totale al connettore d’antenna;
- Altezza s.l.m. del sito di installazione
• guadagno in dBi caratteristico dell’an-
riferibile alla Carta Tecnica Regionale.
tenna per la banda di frequenze uti-
- Descrizione del posizionamento degli
lizzata in downlink;
impianti e della presenza di eventua-
• polarizzazione;
li barriere protettive per l’accesso da
• marca e modello antenna;
parte della popolazione.
• dimensioni dell’antenna.
14
di Eraldo Zadro
Presentazione
Il nostro Collega Eraldo Zadro, che è sta-
ne della tredicesima edizione del Semi-
to anche uno dei primi redattori di Di-
nario Nazionale di Gnomonica che si è
mensione Geometra, è un grande esper-
svolto quest’anno nella nostra Regione,
to di Gnomonica.
il collega Zadro ha scritto un bel saggio
Non si tratta di una parolaccia, ma del-
sull’argomento, che noi abbiamo ritenu-
l’arte e delle tecniche di fabbricazione de-
to meritevole di una cassa di risonanza
gli orologi solari e quindi, di una scienza
più grande della nostra rivista.
o di una materia che studia le meridiane
Per questo, abbiamo mandato il mate-
e gli orologi solari in genere. In occasio-
riale alla redazione di Geocentro, rivi-
dimensione
I Geometri e la gnomonica
GEOMETRA
Cultura
sta nazionale dei Geometri, che viene
aprile a Lignano Sabbiadoro (Udine),
stampata in 120.000 copie e viene spe-
presso il Villaggio GETUR.
dita agli iscritti di tutta Italia.
All’importante convegno hanno parte-
Ora sul numero 2 del 2005, Geocentro
cipato gnomonisti e appassionati pro-
ha pubblicato il saggio di Zadro e quin-
venienti da tutta Italia e alcune rappre-
di crediamo così di aver dato il giusto ri-
sentanze estere.
salto all’impegno, al lavoro ed alla pas-
Tra loro era presente una nutrita schiera
sione del nostro collega.
di Geometri (circa un terzo) che si so-
Ciò nonostante, siccome il Seminario si
no alternati al tavolo dei lavori in quali-
è svolto nella nostra regione e Zadro è
tà di relatori e impegnati studiosi, non-
un nostro collega, iscritto nel Collegio di
ché di progettisti e costruttori di meri-
Pordenone, abbiamo chiesto allo stesso
diane, affrontando in dettaglio gli argo-
Zadro, di voler riformulare e modificare
menti sulla scienza, sulla tecnica e sul-
con un “taglio” più regionale il suo scrit-
l’arte di progettare e costruire le meri-
to, perché abbiamo ritenuto interessante
diane e gli orologi solari, in sintesi, ap-
diffondere questo argomento anche at-
punto, sulla gnomonica.
traverso “Dimensione Geometra”.
Gnomonica deriva da gnomòne, dal gre-
Così, la redazione, dando spazio alla
co gnomon ‘indicatore’, semplice og-
Gnomonica di Zadro, anche se in più
getto d’antica origine usato per indica-
puntate, ha deciso non di pubblicare un
re il tempo con la sua ombra che varia
doppione, ma di dare un nuovo e diver-
in lunghezza e direzione, con lo scor-
so risalto ad un argomento culturalmen-
rere del tempo, secondo il percorso del
te interessante e con il quale tanti Geo-
Sole in cielo.
metri in ambito locale, hanno la possi-
Sono stati trattati gli aspetti storici, i
bilità e l’occasione di confrontarsi, an-
principi fisici e astronomici di base, il
che professionalmente, nei borghi rura-
calcolo (anche con strumenti informa-
li, nei centri storici e non solo, ma ovun-
tici) del tracciato sui quadranti solari, la
que si voglia e si possa costruire un mi-
creazione di modelli decorativi, la tec-
suratore del tempo solare, magari sul-
nologia della costruzione e del restau-
le murature delle costruzioni che proget-
ro delle meridiane, i motti, le citazioni
tiamo e vediamo realizzarsi con soddi-
e le frasi celebri immortalate su questi
sfazione.
strumenti di misura del tempo d’antichissima origine che ancora oggi, nonostante la superba tecnologia degli oro-
10/2005
dimensione GEOMETRA
Prima parte
logi atomici, sono i misuratori di temIl Friuli Venezia
po più affidabili, perché basati sui mo-
Giulia, quest’an-
vimenti della Terra con tutte le loro ir-
no ha ospitato il
regolarità.
XIII SEMINA-
Nulla nel Cosmo sta fermo; la posizione
RIO NAZIONA-
del Sole sulla volta celeste varia ad ogni
LE DI GNOMO-
ora del giorno, mentre l’altezza del suo
NICA, per lo studio delle meridiane e
percorso in cielo cambia col trascorre-
degli orologi solari.
re dei giorni dell’anno.
I lavori si sono svolti nei giorni 8, 9 e 10
La conoscenza preliminare delle leg-
16
GEOMETRA
dimensione
La monumentale ‘Meridiana ad ora Vera Locale’ di Aiello del Friuli (Udine), opera del geom. Aurelio Pantanali
gi che regolano i movimenti della Ter-
leste, per una data località geografica, è
ra rispetto al Sole e quindi dei parame-
la base fondamentale per la progetta-
tri di posizione del Sole sulla volta ce-
zione e costruzione, con qualsiasi me-
todo, d’ogni tipo di meridiana od oro-
zione è invece l’arco, misurato sul piano
logio solare.
polare contenente il Sole, compreso tra
Ogni posizione solare può essere indi-
l’equatore celeste e l’astro, ed è negativa
viduata, per una data località d’osserva-
se l’astro si trova sotto l’equatore.
zione, con diversi sistemi di riferimen-
L’equatore celeste è semplicemente il
to a coordinate spaziali.
piano dell’equatore terrestre prolunga-
Il più elementare è il sistema di coor-
to sulla volta celeste, mentre la decli-
dinate altazimutali, con coordinata al-
nazione solare rappresenta sostanzial-
tezza misurata tra l’orizzonte e l’astro
mente la distanza angolare tra il Sole e
e con coordinata azimut data dall’ar-
l’equatore celeste. Questa varia conti-
co posto sull’orizzonte compreso tra la
nuamente nel corso dell’anno determi-
direzione sud e il piano verticale locale
nando il ciclo annuale delle stagioni per
passante per l’astro, che può avere se-
effetto della variazione dell’inclinazione
gno algebrico negativo se l’astro è a est
dell’asse terrestre rispetto alla direzio-
del meridiano locale.
ne dei raggi solari. Per esempio, conside-
La posizione del Sole può anche esse-
rando che la latitudine media del Friu-
re individuata con il sistema di coordi-
li e della Venezia Giulia è di circa 46°
nate orarie in cui la coordinata angolo
Nord, possiamo notare che il Sole, quan-
orario è l’arco di equatore celeste, mi-
do passa sul meridiano locale, al solsti-
surato tra il meridiano locale ed il pia-
zio estivo raggiunge l’altezza massima
no passante per i poli contenente l’astro,
di 68° sull’orizzonte, mentre al solsti-
con verso orario come il moto apparente
zio invernale la sua elevazione rispetto
degli astri sulla volta celeste; la declina-
all’orizzonte si riduce a 20°. Agli equinozi il Sole giace sul piano equatoriale
che, alla nostra latitudine e in direzione sud, si trova alto 44° sull’orizzonte,
costantemente; la stella Polare, che è assai vicina al polo nord celeste, ha invece
un’altezza di 46° sull’orizzonte, valore
sempre uguale alla latitudine.
Meridiana, nell’accezione più comune,
nel significato più popolare e diffuso di
questo termine, è sinonimo d’orologio
10/2005
dimensione GEOMETRA
solare in senso generale. Con ‘meridiana’, infatti, intendiamo, comunemente
seppure impropriamente, qualunque oggetto, naturale o realizzato dall’uomo,
usato come strumento per misurare il
tempo in base alle successive posizioni
dell’ombra solare, prodotta da uno gnomone, su una superficie ricevente.
XIII SEMINARIO NAZIONALE DI GNOMONICA di Lignano Sabbiadoro (Udine), 8,
9 e 10 aprile 2005: Gnomonista alle prese con un grafo del ‘600 per l’individuazione della
lunghezza del giorno e della notte mediante applicazione dell’analemma
di vitruviana memoria
18
La meridiana in generale riproduce a
rovescio il cammino apparente del Sole sulla volta celeste e per questo si di-
so opposto tra loro’.
dire il mezzogiorno solare del meridia-
La superficie su cui si sviluppa l’inte-
no locale, istante ben diverso dalle ore
ra meridiana con tutti i suoi elemen-
dodici di tempo civile, segnate dai mo-
ti grafici, epigrafici, decorativi e croma-
derni orologi.
tici si chiama quadrante, similmente a
La storia degli orologi solari è quanto
quello degli orologi a lancette; per que-
mai lunga e antica; è piuttosto fram-
sto le meridiane sono chiamate anche
mentaria e sovente fatta di supposizio-
quadranti solari.
ni ed ipotesi basate su citazioni e noti-
In ambito gnomonico-specialistico, il
zie, spesso fantasiose; ma è anche una
nome “meridiana” (dal latino medius
storia che seduce e coinvolge.
’mezzo’ e dies ‘giorno, dì’) è però riser-
L’idea dello gnomòne, strumento sem-
vato più propriamente a quel partico-
plice ma scientificamente importante
lare strumento, più semplice e general-
per l’osservazione delle ombre, risale
mente più grande e preciso, che segna,
alla preistoria.
al momento opportuno, il mezzogior-
In epoche assai remote (IV millennio
no solare, ossia quel preciso istante della
a.C.), in Egitto e nel Medio ed Estremo
giornata in cui, il centro del disco solare
Oriente, lo gnomone fu usato per stu-
transita sul meridiano locale.
diare l’astronomia ed orientare a mez-
La meridiana ‘pura’ è lo strumento più
zogiorno gli edifici.
puntuale tra tutti i tipi d’orologi sola-
Già a partire dal ventesimo secolo avan-
ri, perché indica l’istante più particola-
ti Cristo, per tutto l’arco dell’età farao-
GEOMETRA
re ed importante della giornata, vale a
dimensione
ce che ‘luce e ombra viaggiano in sen-
ne degli orologi solari. Nella sua opera
Egizi innalzarono gli obelischi: grandi
De Architectura si trova la più antica
monoliti alti 10-20 metri, usati come
scrittura di gnomonica (Liber nonus)
gnomoni, che i Romani trasportarono
giunta fino a noi.
anche a Roma.
Dopo la caduta dell’Impero Romano,
Gli orologi solari del mondo antico, gre-
l’uso degli orologi solari si fece più ra-
co e romano, erano in gran parte formati
ro.
da una ciotola emisferica scavata in un
Verso la metà del 1200 iniziarono a dif-
blocco di pietra, chiamata hemicyclium
fondersi gli orologi meccanici, che pe-
excavatum o scaphé, scafo.
rò non soppiantarono gli orologi sola-
Verso la fine del I secolo a.C., Marco
ri; questi, anzi, continuarono ad essere
Vitruvio Pollione, architetto e scrittore
utilizzati e divennero mezzo di regola-
latino, cataloga ben tredici tipi d’orolo-
zione delle nuove macchine, non anco-
gi solari d’Italia, Grecia e Asia Minore e
ra sufficientemente precise.
descrive il famoso ‘analemma’, utilizza-
La gnomonica uscirà da un millena-
to fino al XVII secolo per la costruzio-
rio torpore per merito dei popoli arabi,
10/2005
dimensione GEOMETRA
nica, in onore del dio Sole, gli antichi
‘Cortile delle Meridiane’ di Aiello del Friuli:
20
ci, gli studiosi daranno inizio ad una del-
nosciute e da studiare.
le più grandi rinascite intellettuali del-
Con gran maestria si dedicarono alla co-
la storia, dedicandosi alla traduzione e
struzione di orologi solari molto curati
divulgazione di tutte le opere traman-
e precisi, noti come ‘meridiane islami-
date dagli antichi Greci.
che’, la cui precisione fu superata in oc-
Gli Arabi, abili navigatori sui mari, cono-
cidente soltanto nel XVIII secolo.
scevano bene anche la scienza del cielo.
Durante il Rinascimento, la necessità di
La fedeltà ad Allah, che impone loro di
regolare lo scorrere del tempo sugli oro-
pregare giornalmente in istanti particola-
logi meccanici con sempre maggior pre-
ri dipendenti dalla posizione del Sole, li
cisione, specie per gli usi civili e scien-
spinse ad interessarsi approfonditamen-
tifici, fece assumere grande importan-
te di astronomia e di gnomonica.
za alla gnomonica.
Scrissero, tra il IX ed il XIV secolo, ben
Il XV e il XVI secolo videro risvegliarsi
quindici trattati di gnomonica; opere che
l’interesse degli scienziati verso gli oro-
rimasero insuperate fino al Rinascimen-
logi solari e nascere una folta schiera di
GEOMETRA
to e che ancora oggi sono in parte sco-
dimensione
quando, con Maometto ed i suoi segua-
21
10/2005
partecipanti al XIII Seminario Nazionale di Gnomonica di Lignano Sabbiadoro (Udine) 8, 9 e 10 aprile 2005
costruttori di molti tipi di meridiane.
Terre di confine, coinvolte in grandi tra-
Tra il XVI ed il XVIII secolo iniziò a
gedie, assoggettate ad incursioni e oc-
diffondersi la moda di abbellire palaz-
cupazioni straniere, hanno subìto le in-
zi, ville e giardini con meridiane di tut-
fluenze culturali e spirituali delle diver-
ti i tipi. Cominciarono a diffondersi an-
se popolazioni che le hanno attraversa-
che gli orologi solari a riflessione, forma-
te e invase.
ti da uno specchietto che riflette la luce
Su queste alterne vicende storiche si
del Sole su quadranti posti all’interno di
basano le attuali identità culturali, lin-
edifici o su pareti esterne, non diretta-
guistiche e letterarie dei nostri territo-
mente investite dai raggi solari.
ri, sintesi originali della civiltà mediter-
Il Friuli e la Venezia Giulia, tipiche ter-
ranea e della tradizione mitteleuropea.
re di frontiera, fin dal Neolitico (V mil-
Su questi ineluttabili eventi si sono ba-
lennio a.C.), sono stati un importante
sati l’avvicendarsi e l’accavallarsi, nella
punto di snodo delle vie commerciali,
nostra regione, di diversi sistemi di mi-
conteso da imperatori e sovrani.
sura del tempo.
Nell’antichità, gli orologi solari indicavano semplicemente le parti (solitamente dodici) del giorno di luce, tra il
sorgere e il tramontare del Sole, e non
consideravano l’ineguaglianza di durata dovuta ai cambiamenti di stagione e
di latitudine.
Verso il XIII-XIV secolo, col diffondersi degli orologi meccanici collocati sui
campanili e sulle torri civiche, s’iniziò,
soprattutto in Italia, nel Friuli e nella Venezia Giulia, a suddividere il giorno in
ventiquattro ore di uguale durata, partendo sempre dal tramonto del Sole o
dall’Avemaria serale. Naturalmente con
questo sistema ogni indicazione di ora
era vaga e non rappresentava gli stessi
istanti in giorni diversi, a causa del mu-
10/2005
dimensione GEOMETRA
tare delle stagioni.
L’intensificazione dei viaggi e degli scambi commerciali e il conseguente accorciamento delle distanze tra i popoli, unitamente all’esigenza di una maggior uniformità di misura del tempo tra i paesi del mondo civile, portarono, a partire dalla metà del XVIII secolo, all’adozione del sistema orario moderno, ad
Orologi emisferici d’epoca romana custoditi presso il Museo Archeologico di Aquileia
(Udine)
22
ore uguali.
Con le invasioni napoleoniche d’inizio
10/2005
dimensione GEOMETRA
Rari esemplarid’orologi solari a ore Italiche, usate in Friuli e nella Venezia Giulia fino al XVIII secolo. A sinistra, in alto: Percoto (Udine), Palazzo
Pozzo. In basso: Sesto al Reghena (Pordenone); lo stilo necessita di una messa a punto. A destra: Socchieve (Udine), Pieve di Castoia, l’orologio
solare, datato 1840, ha i tracciati sia delle ore Italiche sia delle ore d’Oltralpe o Moderne
Ottocento, per gli stessi motivi, fu ripri-
fondersi dei più pratici, precisi ed ele-
stinato, anche nella nostra regione, il me-
ganti orologi da taschino e da polso; ven-
todo romano di contare le ore partendo
ne meno anche la moda dell’abbellimen-
dalla mezzanotte, considerata come quel
to architettonico con orologi solari; le
particolare istante del giorno che cade
meridiane, di ogni tipo, divennero im-
nel momento intermedio tra due mez-
provvisamente e immeritatamente stru-
zogiorni consecutivi, rispettivamente do-
menti obsoleti e dimenticati.
dici ore dopo e dodici ore prima.
Ci volle, paradossalmente, il progresso
Da allora, la misura del tempo divenne
scientifico e tecnologico della seconda
più facilmente controllabile e il nuovo
metà del XX secolo (ormai i moderni
sistema orario fu denominato ad ore
orologi atomici raggiungono precisione
d’Oltralpe o anche ad ore Moderne; ed
infinitesimale!) per ridestare l’interesse
è il sistema delle ore ‘civili’, attualmen-
verso quegli antichi ed affascinanti stru-
te usato in tutto il mondo.
menti che hanno scandito per millenni
Agli inizi del XX secolo la funzione de-
il tempo nel mondo civile, presso tutti
gli orologi solari come strumento di mi-
i popoli della Terra.
sura del tempo venne meno per il dif-
24
(continua nel prossimo numero)
I componenti della redazione di “Dimeneseguiva le lavorazioni un tempo indisione Geometra”, con gli abituali collabospensabili ed utilissime per tante attiviratori e le rispettive famità umane ed un campioglie, durante le ferie estinario delle antiche attrezve, hanno trascorso una
zature artigianali e degli
Anche in piccoli
giornata agostana insiestorici macchinari, attivacentri della
me in Carnia, approfittanti in gran parte con la fornostra Carnia si
do dell’invito del collega
za dell’acqua, vero motoLivio Lacosegliaz che ha
re di tutta la “Fàrie”.
possono ritrovare
voluto ospitare tutti nel
E tutto è ancora funziointeressantissimi
suo “buen ritiro” di Ravanante; le dimostrazioni
spunti
delle
scletto.
pratiche del Signor Canattività lavorative
Ma la redazione, non podido, erede fisico e morateva permettere che si trale dell’attività del famodi un tempo
scorresse un’intera giornasissimo “Checo”, risultata nella sola convivialità,
no affascinanti e per cerper cui ha approfittato per trarne anche
ti versi incredibili.
un risvolto culturale ed istruttivo.
Con assoluta perizia ed abilità, muove
E l’occasione si è presentata grazie alla
macchine enormi ed antichissime con
disponibilità del Signor Candido Silverio, erede della vecchia “Fucina del Checo” di Cercivento, dove è stato possibile vedere cose antiche, storiche ed interessantissime.
La cosiddetta “Fàrie di Checo”, è oggi un
museo della Fucina, ristrutturato parzialmente dalla Comunità Montana della Carnia con il contributo della Regione nel 1987.
L’edificio della “Fàrie” è un mulino con
officina e laboratorio di fabbro, sito lungo una roggia d’acqua derivata dal torrente But, con due fucinali in muratura,
un mantice, un maglio, una mola per affilare e due incudini.
All’interno si può vedere dove il fabbro
Il gruppo dei partecipanti
25
dimensione
di Bruno Razza
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Visita alla “Fàrie di Checo”
GEOMETRA
Cultura
10/2005
dimensione GEOMETRA
Veduta dell’esterno
una semplicità disarmante, facendo comprendere immediatamente come venivano eseguite tutte le lavorazioni ed apprezzarne il valore.
I congegni della fucina, tutti grandissimi: mantice, maglio, mola, sono mossi
dall’energia idraulica. L’acqua appositamente convogliata dalla roggia, scorre in
canalizzazioni di legno situate all’esterno,
che per caduta, aziona le ruote a cassettoni collegate con l’albero rotante e con
tutti i meccanismi interni.
Il mantice che fornisce l’aria necessaria
per alimentare il fuoco della fucina, il
maglio per battere il ferro incandescente, la mola per affilare e rifinire gli attrezzi e gli oggetti metallici, sono strumenti che oggi non si vedono in nessun
luogo e probabilmente di loro, molti nostri giovani non ne conoscono neppure
l’esistenza.
Dalla “Fàrie di Checo” sono usciti oggetti
ed attrezzi tra i più diversi, utilizzati per
anni e per secoli nelle case, nelle officine,
26
nei lavori agricoli, nell’allevamento del
bestiame, dai falegnami, dai carpentieri,
dai calzolai, dagli scalpellini, dai muratori e per ogni altra attività umana.
Inoltre, il mulino produceva la farina e
questa attività produttiva legava la “Fàrie”
irreversibilmente al mondo agricolo, rendendo l’intero immobile fondamentale
per l’economia dell’intera zona.
Veder funzionare in tutti i suoi componenti il vecchio opificio del fabbro, è stato
certamente interessante ed emozionante,
non foss’altro per l’origine e l’originalità
dell’intera struttura, che risale al 1426.
A seguito di varie vicissitudini, l’officina
in parola è stata acquistata da Francesco
Dessi (detto Checo) nel 1902, che vi ha
lavorato fino al 1955.
L’opera del Checo è stata poi continuata dal figlio Francesco (detto Checùt) e
dal nipote Candido Silverio fino al 1966,
quando una tremenda alluvione spazzò
via tutte le derivazioni e rese impossibile l’erogazione dell’acqua e quindi inservibile l’opificio.
In conclusione, si è trattato di una visita interessantissima, da consigliare a tutti coloro che passano per Cercivento e
che vogliono riscoprire un’antica attività
del vecchio Friuli, che tanto ha dato alla
nostra gente ed ora è purtroppo soltanto ricordo o meglio, storia, ma di quella
che non possiamo dimenticare.
Un particolare dell’interno
Il Geometra Romeo Namor racconta
il suo amore per la professione
Maestro e punto di riferimento del Cividalese
Cividale, ore sedici. Il geometra Namor ci
due giorni dopo eccomi a casa sua. Ci se-
aspetta presso il portone di casa, fermo
diamo nel salotto del 1700, le poltrone so-
e alto, un Patriarca. Ci accoglie al piano
no verde acqua, ai muri sono appesi qua-
terreno della casa in Via dei Longobardi
dri e fotografie dei famigliari, accostato al-
1. Il Geometra contattato al telefono ave-
la parete d’ingresso il pianoforte ci ascolta
va motivato con educata fermezza di non
silenzioso. Namor ci racconta con passio-
gradire una intervista, non ritenendo op-
ne il suo viaggio professionale e sorride e
portuno apparire sulla rivista e ancora
racconta. E dopo aver trascorso tre piace-
molte altre argomentazioni. - Certo e so-
volissime ore, senza accorgerci del tempo
lo per modestia -.
trascorso, ci dice: “Se proprio volete scri-
Ma alla nostra richiesta di un incontro si
vere qualcosa, potrebbe servire di stimo-
era mostrato subito disponibile tant’è che
lo e monito ai giovani Geometri”.
27
10/2005
dimensione
di Elisa Canciani
GEOMETRA
Interviste
me per accedere alle superiori. Poi frequentai per quattro anni la scuola Geometri in Piazza Garibaldi. Nel contempo
scoppiò la guerra. Mi diplomai, assieme
a 26 studenti, nell’anno scolastico 19411942. Il Preside ingegner Rocella nel salutarci ci disse “Ragazzi, nella professione
bisogna essere: umili, semplici, pratici e possibilmente enciclopedici”.
Poi nel luglio 1943 frequentai la Scuola Allievi Ufficiali di artiglieria a Pesaro. Poi, all’armistizio, rientrai nella mia
Cividale.
E’ stato a bottega per imparare la professione?
Come no e da quale Maestro!
Dal 2 maggio 1945 sono stato a bottega
presso il geometra Lorenzo Gujon di Cividale, che aveva lo studio attaccato alla
casa di mio papà. “Se te ga’ freddo porta
un braccio di legna” mi diceva d’inverno
al mio arrivo in studio e mi diceva spesso
“Bisogna essere possibilmente precisi e puntuali” e con questi insegnamenti ricevuti dal mio Maestro e dal Preside Rocella
ho esercitato la professione. Posso afferIl monumento a Giulio Cesare e il sagrato del Duomo a Cividale del Friuli
mare di aver chiuso lo studio in bellez-
10/2005
dimensione GEOMETRA
za, con il vanto di non aver lasciato in soGeometra Namor com’è nata la sua pas-
speso neanche una pratica. Gujon tratta-
sione per la professione?
va con i clienti che parlavano “natisone-
Mio papà aveva una trattoria con allog-
se” e così imparai la professione e pene-
gio a Cividale in Stretta Monte di Pietà,
travo pian piano nell’arduo mestiere di
era l’esercizio pubblico della vallata. La
mettere d’accordo le persone. Feci il ti-
mamma era di Trinco di Drenchia e mio
rocinante per cinque anni e poi nel 1951
papà di Clabuzzaro di Drenchia e pro-
aprii lo studio per conto mio a Civida-
prio in paese, da ragazzo, vidi per la pri-
le al piano terra della abitazione in Via
ma volta i canneggiatori che misuravano;
9 Agosto fino al 1971. Poi trasferi lo stu-
quella visione mi colpì e mi affascinò a
dio in Piazza San Francesco al piano ter-
tal punto che dopo la quinta elementa-
ra del Palazzo Brosadola e infine nell’uf-
re e dopo aver frequentato le tre com-
ficio nuovo al primo piano di Via Duca
plementari presso il Convitto Nazionale
Degli Abruzzi “Condominio Cavarzera-
di Cividale, d’accordo con il papà, andai
ni-Nicolausig.”
a Udine in collegio al Bertoni, dove fre-
Che cosa le ha dato la professione?
quentai un ulteriore anno e superai l’esa-
Grandi soddisfazioni personali con un
28
modesta pensione.
lenze tecniche.
Però ho assaporato spesso la gioia dona-
Ci racconta del suo impegno per la sua
tami dalla varietà dell’esperienza pro-
Città e per gli altri?
fessionale.
Dal 1958 al 1960 sono stato nomina-
Ho acquisito inoltre una grande espe-
to Giudice Conciliatore di Cividale dal-
rienza umana durante ogni giornata del
la Corte d’Appello di Trieste. Ho svolto
mio lavoro.
per quattro anni il compito di Assessore
Cosa consiglierebbe ai giovani Geome-
ai lavori pubblici nella mia Città di Ci-
tri?
vidale, affiancando l’Avvocato Senatore
Ai giovani dico di avere pazienza, per-
Guglielmo Pelizzo, allora Sottosegreta-
ché all’inizio non è una professione fa-
rio alla Difesa; amichevolmente Pelizzo
cile, ma con la perseveranza e lo studio
diceva che ero “Il suo bastone”. Insomma
ritengo che anche oggi si possano racco-
per 20 anni o Consigliere o Capogruppo
gliere dei buoni frutti.
o Assessore, sempre al servizio della mia
Mi piace ricordare una frase che spesso
gente. Sono stato anche Consigliere Pro-
cito “Il Geometra è il Parroco della tecni-
vinciale a Udine per due legislature, dal
ca nella società”, espressione raccolta da
1964 al 1975. Per la Categoria dei Geo-
Alcide De Gasperi.
metri ho svolto con vera passione il com-
Quali sono stati i suoi lavori professio-
pito di Consigliere nel Consiglio Direttivo
nali?
del Collegio della Provincia di Udine per
Ho curato molte misurazioni di monta-
venticinque anni dal 1963 al 1988, sotto
gna, confinazioni, divisioni familiari, ho
la Presidenza dell’indimenticabile geome-
collaborato a complessi di condominio.
tra Santo Persello e in fine del “Presiden-
Ho eseguito rilievi e curato lo sviluppo
tissimo” geometra Giovanni Sello.
della zona del Fortino Castello. Ho ese-
Ritiene che il fatto di possedere una pre-
guito le prime lottizzazioni nel 1966, e
parazione tecnica abbia facilitato il suo
collaborato con l’architetto Adelsi Bulfo-
compito, durante lo svolgimento degli
ni per la costruzione del complesso di ca-
impegni amministrativi, nell’individuare
se canadesi nel 1974. Inoltre tra le lottiz-
i problemi e riuscire a realizzare opere
zazioni più importanti non posso dimen-
pubbliche utili alla sua zona?
ticare quella di Via Piave, traversa di Via
Senza dubbio l’esperienza professionale
4 Novembre e la lottizzazione di Rualis,
di Geometra mi ha fornito la possibili-
a cavallo della Via Divisione Julia e Via
tà di affrontare i vari compiti che si pre-
dei Longobardi in cui è sorto un nuovo
sentavano, unita alla passione per il mio
GEOMETRA
quartiere. Ho espletato diverse consu-
dimensione
sacrificio enorme ed oggi purtroppo una
IL COLLEGA
Il collega Namor è un poeta. Ai vari incontri sia di aggiornamento professionale che
di convivialità Namor sfila dalla tasca della giacca un appunto scritto e noi assistiamo compiaciuti a una lezione poetica-morale. Aneddoti, insegnamenti professionali ed umani e qualche volta anche amenità.
Per Cividale è un modello di bravura e signorilità, per la Categoria un esempio.
29
10/2005
geom. Elio Miani di Cividale
territorio. Elenco alcune opere pubbliche
del Consigliere ingegner Leopoldo Fran-
che sono state eseguite a seguito delle mie
covig, di recente deceduto -, la strada di
richieste durante la mia permanenza in
Vernasso, San Giovanni d’Antro, Tarcet-
Comune: Ponte di Carraria, Scuole ele-
ta, la strada panoramica Castelmonte-Tri-
mentare e materna di Rualis, asfaltatura
bil, Montemaggiore, Clodig-Cras, Prepot-
di strade frazionali e sopratutto sono or-
to-Oborza. E ancora l’allargamento del-
goglioso della realizzazione dello smus-
la strettoia pericolosa all’inizio della sali-
so davanti al monumento a Giulio Cesa-
ta di Carraria per Castelmonte, con l’ab-
re, di fronte al sagrato del Duomo, per in-
battimento di un fabbricato. Tutte que-
canalare l’uscita e l’entrata in Città pro-
ste opere sono state realizzate senza fare
veniente dal Ponte del Diavolo, tutt’og-
alcuna pubblicità.
gi funzionale.
Mi dispiace invece di non aver potuto
Durante lo svolgimento della mia funzio-
realizzare un’opera dalla importanza vi-
ne di Consigliere Provinciale ho ottenu-
tale, a cui ho dato per anni la mia costan-
to la provincializzazione delle strade di
te attenzione: la superstrada Udine-Civi-
Fornalis e quella di Carraria fino al con-
dale con doppia corsia, passante esterna-
fine con il Comune di San Pietro al Na-
mente a Remanzacco, per la quale era già
tisone e in Comune di Remanzacco. La
stato individuato il tracciato e trovata la
Provincia di Udine tramite la Presiden-
disponibilità finanziaria.
za del prof. Luigi Burtolo aveva ottenu-
La Provincia inoltre ha accettato con fa-
to dalla Regione appena nata – 1965 – la
vore la mia proposta di potenziare il Va-
legge delle strade turistiche; ecco allora a
lico di Stupizza con la costruzione di una
seguito della mia richiesta la realizzazio-
caserma adeguata per il soggiorno dei
ne delle strade a favore dei Comuni del-
responsabili del servizio di quella mis-
le Valli del Natisone: San Pietro al Nati-
sione.
sone, Stregna, Savogna, Prepotto e Dren-
E qualcosa delle altre sue passioni?
chia, nonché la strada turistica della Roc-
La famiglia, la lettura, il giardinaggio e
ca Bernarda-Premariacco - con l’assenso
la montagna.
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dimensione GEOMETRA
LA SCHEDA
Fotografia del geometra
Romeo Namor del 1973
- Diplomato nel 1942 presso il Regio Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri
“Antonio Zanon” di Udine
- Tirocinante presso lo studio del geometra Lorenzo Gujon dal 2 maggio 1945 al 30
settembre 1950
- Nel 1945 è fra i fondatori del Collegio dei Geometri della Provincia di Udine, già
Periti Agrimensori
- Libero professionista in Cividale per 49 anni dal 1950 al 1999
- Giudice Conciliatore di Cividale per 2 anni dal 1958 al 1960
- Membro del Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri della Provincia di Udine
per 25 anni dal 1963 al 1988
inoltre ha svolto ulteriori incarichi pubblici:
- Assessore e Consigliere Comunale del Comune di Cividale
- Consigliere Provinciale della Provincia di Udine dal 1964 al 1975
- Revisore dei Conti dell’Acquedotto Poiana per 9 anni
30
Cassa di Previdenza
La Commissione Legislativa
studia novità
di Renzo Fioritti
10/2005
dimensione GEOMETRA
geom. Renzo Fioritti
Dopo due riunioni la Commissione
Per quanto riguarda le modifiche al
Legislativa Ristretta ha presentato, al-
D.P.R. n. 328/2001, la Cassa ha inol-
la Commissione Allargata, le ipotesi
trato al Consiglio Nazionale Geome-
di modifica ai Regolamenti sulle Pre-
tri le proprie considerazioni, che tra
stazioni e sulle Contribuzioni, con il
l’altro prevedono un ampliamento del
parere in merito anche del Prof. In-
numero delle classi universitarie per
torcia.
l’accesso all’Albo, ivi compresa la 30^
Il Presidente Savoldi ha illustrato gli
(che contiene topografia informati-
sviluppi della proposta di unificazio-
ca, estimo, architettura ed archeolo-
ne degli Albi dei Tecnici Intermedi e
gia), che potrebbe proprio assurgere
della conseguente possibile unificazio-
a classe dei Geometri, in quanto non
ne delle Casse, che avrebbe una no-
darebbe accesso ad alcuna altra pro-
tevole incidenza sul mercato, e ricor-
fessione.
da che la necessità di un incremento
Ma passando allo specifico dei lavori da
del contributo obbligatorio (come ri-
trattare in Commissione ed in partico-
badito in un incontro anche dal Sot-
lare dell’aumento della contribuzione
tosegretario al Ministero del Lavoro),
sempre il Presidente Savoldi, ha quan-
deriva dalla opportunità di adeguarsi
tificato la necessità dell’aumento dal
via via al livello di contribuzione dei
minimo del 10% al 20% e ciò signifi-
lavoratori autonomi. Rende nota al-
cherebbe che il contributo soggetti-
tresì l’esigenza di un fondo INPS, che
vo obbligatorio dovrebbe passare dal
preveda una percentuale contributiva
10% al 11 o 12%, ma tenuto conto
da destinarsi alla formazione ed alla
che degli attuali circa 85.000 iscritti,
quale la Categoria e la Cassa potreb-
ben 50.000 dichiarano un reddito (€.
bero partecipare, anche se questo si-
15.000,00) inferiore al corrispondente
gnificherebbe legarsi in certo modo
minimo del contributo (€. 1.500,00)
al pubblico, in contrasto con l’esorta-
e di questi ben 12.000 a reddito ze-
zione, all’autonomia delle Casse, tanto
ro, sarà opportuno aumentare anche
auspicata dal Presidente dell’AdEPP.
l’importo minimo soggettivo (o forse
(Associazione degli Enti Previdenzia-
solo quest’ultimo).
li Privatizzati).
Proprio su quest’ultimo argomento
32
quaranta anni di effettiva iscrizione e
bio sarà oggetto di discussione nei va-
contribuzione alla Cassa, oltre al re-
ri Comitati Regionali; andrà svilup-
quisito di età anagrafica di almeno 60
pata un’azione di sensibilizzazione
anni ed un pari periodo utile di anni
e cultura previdenziale, al fine di far
per i quali è stato raggiunto un limite
comprendere che l’evasione porta ad
di volume di affari professionale non
un grosso danno per la futura pen-
inferiore a €. 7.000,00 (rivalutato ai
sione, tenuto conto che verrà conteg-
sensi dell’art. 5 del Regolamento sul-
giata, ad oggi, sui migliori 22 anni di
la contribuzione). Però il trattamento
contribuzione sugli ultimi 27, per an-
pensionistico sarà determinato secon-
dare a regime nel 2008 con i miglio-
do il sistema di calcolo contributivo di
ri 25 anni su 30.
cui all’art. 1 della Legge 8.8.1995, n°
Altro argomento di discussione è la “fa-
335 nel rispetto del principio del pro-
migerata” pensione di anzianità (ano-
rata in relazione alle anzianità già ma-
malia italiana), tenuto conto che la
turate alla data di approvazione delle
nostra Cassa è stata fondata nel 1955
presenti modifiche.
(quest’anno ricorre il 50°), ma è sta-
Per quanto riguarda la pensione di
ta resa obbligatoria nel 1967, pertanto
vecchiaia si propone di conservare il
nel 2006 molti colleghi (oltre 2.000)
compimento dei 65 anni di età, però
avranno versato per almeno 40 anni,
di portare il minimo da trenta a trenta-
minimo, che se con età di almeno 58
cinque anni di effettiva contribuzione,
anni, consente di andare in pensio-
ai fini del raggiungimento dei 35 anni
ne di anzianità, se pur con la penali-
si dovrebbe però applicare la seguen-
tà per quest’ultimo parametro (25%
te tabella riferita all’anno di matura-
per 58 anni, 20% per 59, 15% per 60,
zione del diritto a pensione:
10% per 61, 5% per 62, 2% per 63 e
31 anni per il 2006-2007
0 per 64), con l’obbligo della cancel-
32 anni per il 2008-2009
lazione dall’Albo. Pertanto si è ipotiz-
33 anni per il 2010-2011
zato di bloccare detto tipo di pensio-
34 anni per il 2012-2013
ne, salvo per chi al 1 gennaio 2006 o
35 anni per il 2014.-
più probabilmente al 1 gennaio 2007,
Ora è aperto il dibattito fra i Delega-
abbia già maturato almeno 35 anni di
ti, che sentiranno il parere dei Con-
effettiva iscrizione e contribuzione al-
sigli dei Collegi e per quanto possi-
la Cassa, che continuerà ad applicar-
bile dell’intera Categoria, per appro-
si la normativa previgente sino al rag-
fondire gli argomenti in occasione del
giungimento dei 40 anni di anzianità
Congresso dal 17 al 22 a Palermo, nel
contributiva.
Comitato Delegati di novembre, per
In alternativa alla pensione di anziani-
giungere alla discussione e decisione
tà, anche per consentire al Geometra
finale al Comitato di maggio 2006.
di continuare l’attività e non perdere
Il dibattito è aperto dunque in tutti
tali professionalità, è stata ipotizzata la
i Collegi, dove sono graditi i suggeri-
possibilità della pensione di vecchiaia
menti i consigli e le proposte di tut-
anticipata, che verrebbe corrisposta a
ti i colleghi.
33
GEOMETRA
to tra i commissari e che senza dub-
dimensione
coloro che abbiano maturato almeno
10/2005
si è acceso un approfondito dibatti-
Attività del Collegio di Trieste
Preparazione all’esame di Stato
di Livio Lacosegliaz
Praticanti al corso
10/2005
dimensione GEOMETRA
geom. Livio Lacosegliaz
Anche quest’anno il Collegio dei Geo-
insegnano; di loro va detto che sono stati
metri ha organizzato il corso di prepa-
molto motivati e hanno trasmesso le loro
razione all’esame di Stato per i diciot-
conoscenze con molto impegno, passio-
to candidati.
ne e, gratuitamente. Il corso, per i candi-
Il corso ha avuto principalmente lo scopo
dati, è stato a costo zero, ha spaziato su
di rinfrescare la memoria dei candidati
tutte le materie argomento d’esame per
sulle nozioni teoriche acquisite a scuola
cui si è raccomandato Loro, di frequen-
ma, con metodo diverso, più pratico e ac-
tarlo e seguirlo con attenzione.
cessibile che deriva dalla lunga esperien-
Le materie che sono state trattate du-
za dei docenti. I docenti sono tutti liberi
rante le 63 ore del corso vengono di se-
professionisti, esperti nelle materie che
guito elencate:
Urbanistica ed edilizia
geom. Alessandro Gerdina
Progettazione edilizia
geom. Stefano Decolle
Calcoli strutturali e tecnologia
dott. ing. Marco Spalletti
Contabilità e direzione lavori
geom. Guglielmo Visintin
Sicurezza nei cantieri L. 626 e L. 494
geom. Giorgio Bailo
Legge 10 ed impianti tecnologici
dott. ing. Giulia Vendrame
Catasto terreni e fabbricati
geom. Pasquale Bucci
Libro fondiario e diritto
geom. Piero Borme
Estimo e redazione parcelle
geom. Lucio Lippi
Rilievi topografici (teoria)
geomm. Giovanni Meng, Flavio Snider, Pasquale Bucci
Deontologia professionale
geom. Antonino Papa
Espropri
geom. Flavio Snider
Rilievi topografici (pratica)
geomm. Livio Lacosegliaz, Giovanni Meng, Flavio Snider
Visita cantieri edili
geom. Giorgio Bailo
Apertura, riepilogo e chiusura
geomm. Livio Lacosegliaz, Stefano Decolle, Pasquale Bucci
34
Conferenze riservate ai praticanti
dimensione
di Elio Miani
Praticanti al corso
eventuali carenze formative e alla mancata possibilità di aver svolto in due anni di praticantato una preparazione sufficientemente ampia. Quest’anno il numero degli iscritti a sostenere la prova di
esame è di 74 persone ed è stata costituita una sola commissione. Alla prima conferenza, che ho avuto il piacere di tenere
all’inizio del ciclo, hanno partecipato 48
praticanti, partecipazione alquanto numerosa, che spesso però scema nel prosieguo del ciclo. Le conferenze sono totalmente gratuite e non vi è l’obbligo di
presenza anche se si consiglia di presenziare il più possibile proprio per il loro
carattere informativo pratico. Il messaggio che personalmente ho sempre cercato di trasmettere è quello di considerare
il futuro collega come un professionista
con cui, si confrontarsi, ma sempre in un
ambito di rispetto reciproco ed in un’ottica più di collaborazione che di contrapposizione. Con l’esperienza, maturata
quale componente di diverse commissioni d’esame, comprendo perfettamente che spesso l’aspetto emotivo può giocare brutti scherzi ai candidati, ma se esiste la preparazione di base questa, prima
o poi viene fuori. E’ la nostra professione, svolta sul campo della quotidianità,
che costituisce la continua prova d’esame che deve sempre trovarci preparati
e competenti.
35
geom. Elio Miani
10/2005
Il Collegio e l’Associazione dei Geometri,
con inizio lunedì 12 settembre e presso la
sede dell’E.S.M.E.A. a Udine, hanno promosso un ciclo di conferenze riservato ai
praticanti Geometri candidati all’esame di
Stato per l’abilitazione all’esercizio della
libera professione di Geometra - sessione
2005. La durata complessiva è di 44 ore
che si articolano in 11 pomeriggi (Lunedì e Venerdì) dalle 15,00 alle 19,00,
per concludersi lunedì 17 ottobre, alcuni giorni prima della prima prova scritta
prevista per il 27 ottobre. Il Collegio dei
Geometri di Udine ha promosso questa
iniziativa fin da quando, nell’anno 1987, è
entrata in vigore la nuova normativa che
prevede l’attuale esame di Stato. Come
ben sanno coloro che negli anni passati
vi hanno preso parte, le conferenze sono
tenute da colleghi esperti nei vari settori in cui si articola l’ampia attività della
libera professione di Geometra. Spesso
sono nozioni estremamente pratiche, anche con spunti di discussione con alcuni
praticanti, magari non più giovanissimi,
che vengono da altre esperienze lavorative e con cui magari ci si è trovati dall’altra parte della scrivania. Nelle poche
ore che alla fine si hanno a disposizione,
si cerca di fornire ai praticanti elementi
utili per affrontare la prova d’esame con
spirito più sereno, ben sapendo che non si
potrà, in così breve tempo, sopperire alle
GEOMETRA
Attività del Collegio di Udine
Attività del Collegio di Pordenone
Corso propedeutico all’esame
di abilitazione
di Tiziano Fior
ne di preparazione che si è tenuta nel me-
tive esperienze maturate negli anni prece-
se di giugno, ha trattato esclusivamente la
denti con i migliori auspici ha preso il via
progettazione edilizia, che è materia cer-
lo scorso 19 settembre la seconda parte del
ta per la prima prova d’esame. La seconda
ciclo di preparazione per i praticanti candi-
sessione invece i raggrupperà un po’ tut-
dati all’esame di abilitazione alla professio-
te le materie proprie della nostra profes-
ne di Geometra. L’iniziativa si tiene pres-
sione, topografia, estimo, diritto con cenni
so l’Istituto Tecnico per Geometri “Sandro
sull’ordinamento, etica, previdenza, tarif-
Pertini” di Pordenone, volendo così sottoli-
fa professionale ecc. Per entrambe le ses-
neare lo spirito di collaborazione che con-
sioni si sono registrate circa una quaranti-
tinua anche dopo l’avvicendamento che ha
na di adesioni, proprio a sottolineare l’in-
visto l’ingresso del nuovo dirigente scolasti-
teresse che l’iniziativa determina mentre è
co Prof. Vincenzo De Tullio in luogo della
apprezzabile come anche per le iscrizioni
Prof.ssa Nelia Roncarati cui vanno ancora
all’esame, si siano superate le problemati-
i nostri ringraziamenti per l’intensa attivi-
che originatesi con l’anticipo del calenda-
tà profusa a sostegno della nostra categoria.
rio delle prove d’esame rispetto ai perio-
Come è ormai tradizione, la prima sessio-
di precedenti.
10/2005
dimensione GEOMETRA
geom. Tiziano Fior
Anche quest’anno sulla scorta delle posi-
Praticanti al corso
36
Un Collegio attivo, sempre pronto
ad operare per la formazione
dei futuri Geometri
tori, e verificare così il livello di preparazione raggiunto nel periodo del praticantato.
Per l’organizzazione dei corsi, la maggiore
difficoltà del Collegio è da sempre risultata
quella di reperire colleghi disponibili a svolgere (gratuitamente) le docenze nella varie
materie d’esame. Fortunatamente da qualche anno, il nostro piccolo Collegio (260
iscritti), grazie all’apprezzato impegno ed
alla serietà professionale di un consolidato
gruppo di iscritti e di docenti esterni, riesce a svolgere, in maniera continua e proficua il programma di lavoro annualmente
prefissato. E’ inevitabile dunque ricambiare
l’impegno di queste persone almeno con un
“Grazie”, ricordando a tutti quanto sia prezioso ed importante per la categoria avere
vicino qualcuno che dedica ad essa un po’
del suo tempo.
geom. Pier Giuseppe Sera
Alcuni partecipanti al corso
37
10/2005
Alla fine del mese di ottobre inizieranno i
consueti esami di abilitazione all’esercizio
della libera professione di Geometra. Due
saranno le prove crittografiche che determineranno, per i più bravi e come sempre
anche più “fortunati”, la possibilità di accedere alla prova orale. La sede d’esame, indicata dal Ministero dell’Istruzione, è l’istituto Nicolò Pacassi di Gorizia. I candidati che
hanno fatto richiesta di iscrizione all’esame
sono 42, provenienti in numero di 22 dalla
Provincia di Gorizia, ed in numero di 20 dalla Provincia di Trieste. Come ormai consuetudine, il Collegio organizza per i candidati
una serie di incontri-lezione, allo scopo di
trattare tutti i possibili argomenti d’esame.
Gli incontri si sviluppano in un calendario
di ventiquattro ore durante le quali, esperti
professionisti diplomati e laureati, trattano,
con puntuale impegno, materie relative all’urbanistica, alla progettazione edilizia, alle procedure edilizie amministrative, alla sicurezza, alle strutture e all’impiantistica e,
non ultimi, gli argomenti finalizzati alle tematiche del Catasto, del Tavolate dell’estimo e del diritto urbanistico. Nella giornata introduttiva, di norma condotta dal Presidente del Collegio, vengono illustrate le
modalità d’accesso all’esame e trattate, se
pur in maniere molto soft, la deontologia
professionale, le tariffe e le parcelle. Al termine del periodo di formazione, ai partecipanti è anche offerta la possibilità di cimentarsi in un libero colloquio con i rela-
dimensione
di Pier Giuseppe Sera
GEOMETRA
Attività del Collegio di Gorizia
IN COPERTINA
S. Maria di Sclaunicco - La foto riproduce la
“mappa napoleonica” custodita presso l’Archivio
di Stato di Udine
dimensione
GEOMETRA
ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO
REGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRI
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
DIRETTORE RESPONSABILE
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COMITATO DI REDAZIONE
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PROPRIETÀ
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DEI COLLEGI DEI GEOMETRI
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EDITORE, DIREZIONE,
REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE
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dei Geometri del Friuli Venezia Giulia
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