“ALLEGATO 6”
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO:
Ares 2014
SETTORE e Area di Intervento:
A08
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’obiettivo generale di questo progetto è forse il più semplice ed immediato: colmare
quel vuoto lasciato dalle richieste inevase e iniziare fin da subito a fronteggiare il
costante aumento del numero di soggetti che richiedono servizi come quelli
evidenziati e svolti dalle sedi.
Trattandosi di un progetto in rete è naturale che ogni sede concorrerà al
raggiungimento dell’obiettivo sotto indicato in modo coordinato con le altre, per
questo non c’è un obiettivo per ogni sede, ma uno generale che con l’impegno e la
dedizione tipica delle Pubbliche Assistenze verrà certamente raggiunto.
Abbiamo analizzato come il processo demografico stia incidendo fortemente sulla
quantità e qualità dei servizi sia di Emergenza Urgenza, sia protetti, che ogni giorno
vengono richiesti.
Si deve infatti parlare non solo di quantità, che sicuramente è un elemento di grande
rilevanza in quanto il rischio a cui si va incontro è quello di trovare una grande fetta di
cittadini che potrebbero vedersi rifiutare il servizio richiesto, ma anche di qualità.
E’ infatti noto come sempre maggiore sia l’attenzione da parte delle Regioni in ambito
sanitario e assistenziale, e come questa attenzione sia sempre più concentrata sulla
qualità sia del personale addetto a questi servizi (inteso come formazione tecnica) sia
sotto l’aspetto umano e di capacità di rapportarsi (relazionale).
Resta inteso, ma di questo affronteremo successivamente l’argomento, che
importantissimo in questo settore è anche l’aspetto delle attrezzature idonee allo
svolgimento dei servizi.
Questa ricerca innata della qualità del servizio svolto ben si sposa con l’obiettivo
principe che il legislatore ha dato al Servizio Civile, ossia una “palestra” in cui imparare
facendo. Quando però parliamo di imparare è importante farlo bene, consapevoli che
l’anno dedicato a questa esperienza possa eventualmente divenire una vera esperienza
per la vita e, perché no, in ottica di eventuale sbocco professionale e/o lavorativo.
Possiamo quindi evidenziare per il progetto 3 tipi di “obiettivi”:
- Obbiettivi per i VOLONTARI IN SERVIZIO:
Come sopra esposto l’obiettivo per i ragazzi che prenderanno servizio presso le sedi di
attuazione sarà in primis quello di imparare, formarsi, conoscere aspetti che, avendo
solo ora i primi approcci autonomi con il mondo esterno, erano poco o per nulla
conosciuti. Questo elemento esperienziale permetterà loro quindi non solo di crescere
sotto l’aspetto della conoscenza delle tecniche di base, ma di poter “vivere” e quindi
percepire emozionalmente il disagio dei più deboli e meno fortunati, con la speranza che
questo possa far emergere in loro un forte spirito di appartenenza ad una unica società.
Questa esperienza, inserita in un settore in forte crescita e costantemente alla ricerca di
personale qualificato, potrà inoltre permettere loro di crearsi quel bagaglio formativo
curricolare adatto alla partecipazione a selezioni di personale in analoghe associazioni.
Bisogna infatti evidenziare come il settore no profit e del volontariato sia sempre più
indirizzato al reperimento di personale (anche se in minima parte rispetto al numero di
volontari) dipendente che possa essere riferimento sia nell’attività ordinaria dei servizi
da svolgere, sia nell’attività di coordinamento del personale volontario in servizio. E’
oramai appurato che circa il 4% dei volontari in servizio civile dei progetti ANPAS trova
poi una sistemazione definitiva o a tempo determinato/temporaneo in associazioni che
svolgono questi servizi, siano esse sempre aderenti ad ANPAS o di altri movimenti.
Si deve infatti sottolineare che il percorso formativo a cui gli stessi Giovani
parteciperanno è RICONOSCIUTO dalle Istituzioni Regionali come percorso obbligato
per effettuare attività di soccorso ed assistenza in ambulanza, pulmini per trasporti
sanitari e autovetture sempre nei trasporti sanitario/assistenziale.
Ciò permetterà loro di poter subito accedere a bandi o assunzioni dirette una
volta terminata l’esperienza come Servizio Civile per eventuali assunzioni.
Per finire, ma non per questo di minore importanza, i volontari in servizio avranno la
possibilità di provare a svolgere una attività che non è mirata a fare qualcosa per avere
in cambio qualcosa d’altro, ma fare perché in questo modo è possibile portare sollievo.
- Obbietti per la CITTADINANZA:
L’obiettivo che ci si pone con questo progetto è quello di poter offrire alla cittadinanza
quel servizio, quella assistenza, quella vicinanza che oggi più che mai le strutture della
Pubblica Amministrazione a vari livelli faticano a poter mantenere ed erogare vista
inoltre la consistenza della crisi economica finanziaria che ha colpito la nostra Nazione e
l’Europa intera. A questo proposito è utile evidenziare che grazie all’attività combinata
tra Giovani in Servizio Civile e volontari che svolgono gratuitamente questa attività
destinando alla collettività le ore del tempo libero, i servizi sono spesso gratuiti e questo
permette a tutti di potervi accedere senza distinzione di ceto economico.
Questo insieme di attività permette inoltre di far percepire lo Stato e le Pubbliche
amministrazioni più vicine al cittadino, percezione che per diversi motivi storici,
economici e di accadimenti recenti, è sfumata negli ultimi anni.
- Obbiettivi per l’ASSOCIAZIONE
L’Associazione potrà, attraverso l’inserimento dei Giovani in Servizio Civile, rispondere
in modo più idoneo alle richieste che provengono dal territorio, e si precisa ancora dal
territorio. Questa è la naturale evoluzione delle Pubbliche Assistenze, come visto anche
nel punto precedente. Queste realtà nascono infatti come risposta dei cittadini alle
esigenze del territorio e quindi ogni attività inserita nelle sedi è volta a soddisfare queste
richieste.
L’inserimento di personale che per 12 mesi si dedicherà a “specializzarsi” nelle attività
previste dal progetto genererà un livello qualitativo superiore del servizio.
Per comprendere al meglio questi obiettivi è però necessario affrontare anche le criticità
dei settori specifici in cui i Giovani in Servizio Civile opereranno:
- Servizi 118
Questa tipologia di servizio ha la peculiarità di NON essere preventivabile sia sotto
l’aspetto della quantità di servizi da svolgere, sia sotto l’aspetto qualitativo. Ciò è dovuto
al fatto che si tratta dei servizi di Emergenza Urgenza e quindi le richieste di intervento
sono determinate dalla gravità dell’evento occorso al cittadino.
Precisiamo che si tratta di un servizio INDISPENSABILE e che il cittadino percepisce
come “dovuto” in quanto sostenuto dal SSN. Detto questo è determinante che restino
fermi 2 aspetti in questo tipo di servizio: la tempestività nella risposta alla richiesta di
intervento e la professionalità nell’esecuzione dell’intervento/servizio stesso.
Questi due elementi si sposano benissimo con l’attività svolta dai Volontari in Servizio
Civile in quanto gli stessi potranno acquisire tutte quelle competenze che il tipo di
servizio richiede, ma inoltre, essendo questa attività specifica effettuata da personale
altamente qualificato, potranno interfacciarsi e operare a stretto contatto con
professionisti fino al ruolo di medico.
Ciò comporterà quindi il raggiungimento dei 3 sotto-obiettivi preposti:
– Crescita formativa per il volontario
– Soddisfazione per il cittadino in termini di prestazioni ottenute
– Maggiore capacità per l’Associazione in termini di risposta alla domanda del
territorio
- Dialisi
Questa terapia così importante per il paziente, è indispensabile che venga effettuata 3
volte la settimana. Si tratta di una terapia “salvavita” in quanto deve essere effettuata
senza tenere conto di feste o ferie, senza interruzione e per tutta la vita quando si ha a
che fare con dei pazienti “cronici”.
Comporta ovviamente un impegno considerevole che viene organizzato in
collaborazione con le strutture sanitarie locali da cui arriva la richiesta stessa di presa in
carico del paziente per la terapia continuativa.
Trattandosi di un servizio non-urgente, ma di tipo continuativo, di una terapia,
importantissimo è l’approccio con il paziente, la capacità da parte dell’accompagnatore
di alleviare l’inevitabile disagio che comporta il dover affrontare tutte le settimane della
propria vita questa estenuante terapia, non dimenticando però che nel tragitto di
ritorno il paziente potrebbe essere soggetto a delle crisi o emorragie e quindi essere in
grado, attraverso idonea preparazione, di affrontare questo inconveniente.
- Servizi Sanitari Semplici, Sociali e secondari non urgenti
Questa tipologia di attività, che racchiude una quantità altissima di tipi di servizi, nel
genere che nella tipologia di strumenti e automezzi utilizzare. Si tratta dell’area forse più
critica in quanto stiamo parlando di servizi che si svolgono quasi prevalentemente in
orari diurni e quindi in fasce che si sovrappongono a quelle in cui il personale volontario
è al lavoro.
L’attività è quella di trasportare i pazienti per trasferimenti da casa a strutture sanitarie
e viceversa, trasporti per visite, terapie, riabilitazioni, ecc.
In questo settore è di altissimo valore aggiunto quindi l’affiancamento all’organico del
personale in Servizio Civile che permette con equipaggi misti a volontari di offrire una
più rapida ed efficace risposta alle richieste dei cittadini. Il personale di servizio Civile,
grazie alla quotidianità del servizio, genera anche un ottimo livello qualitativo, in quanto
“fare” tutti i giorni determinate operazioni permette anche di impararle bene.
In questo tipo di attività, come nel servizio dialisi, oltre alla preparazione tecnica è
comunque importante il sapersi rapportare con il paziente e saper instaurare rapporti
umani che fanno ovviamente crescere il Volontario in Servizio.
Ora, attraverso un grafico andremo a proiettare quelle che saranno le prospettive di
crescita in termini di richiesta di servizi e la proiezione dei servizi in più che le sedi
potranno soddisfare grazie all’apporto dei Giovani in Servizio tenendo come riferimento i
servizi già svolti l’anno scorso da parte delle sedi.
Previsione incremento servizi
Previsione servizi con
SCN
50000
40000
30000
20000
Servizi svolti
autonomamente dalle
sedi
Previsione incremento
richieste
Domanda non coperta
10000
0
Servizi effettuati 2013
Possiamo così vedere come il contributo di questi Volontari in Servizio Civile può essere
di grande utilità per la collettività in quanto concorre a migliorare la risposta che
l’Associazione può dare alle richieste del territorio.
Il conteggio di questi servizi è assolutamente di tipo prudenziale i quanto calcolato su un
solo servizio ad equipaggio (2 persone) e quindi se si tolgono le giornate dedicate alla
formazione specifica, quelle alla formazione generale e quelle di affiancamento per il
tutoraggio all’avvio del servizio, possiamo definire che questo progetto si propone di
aumentare di circa 4.500 i servizi effettuati. Questo è l’obiettivo minimo, in quanto la
maggiore capacità di risposta e le dinamiche sociali potrebbero far crescere con
maggiore velocità le richieste di servizi e l’Associazione si troverebbe così pronta ad
eventi di questo tipo.
Formazione a preparazione ad eventi maggiori
Gli eventi accaduti in Emilia relativi al sisma hanno sensibilizzato notevolmente la
popolazione dell’intera Lombardia. Già ANPAS ed in particolare ANPAS LOMBARDIA
sono sempre attive in eventi catastrofici come questi, ma la rilevanza e la relativa
vicinanza di quest’ultimo evento sismico ha fortemente inciso sulle coscienze delle
persone che vivono in zone limitrofe.
Si precisa inoltre che proprio in questa provincia è molto attivo un Gruppo di Protezione
Civile e lo stesso Resp. Regionale Battista Santus è il presidente della Croce Blu di
Gromo.
Esperienze come questa appena passata ha posto la PERSONA al centro delle attenzioni.
Le Pubbliche Assistenze intervengono immediatamente con supporti tecnici e umani a
far fronte a queste situazioni e si può pensare quanto possa essere utile per la crescita
della nostra società, sapere che per un anno questi ragazzi potranno avere una
formazione che li potrà mettere a disposizione della collettività in caso di maxiemergenze se si dovessero verificare nuovamente in futuro.
ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEI VOLONTARI
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
I volontari di Servizio Civile manterranno, soprattutto nei primi mesi del progetto, un
ruolo di collaborazione con il personale Volontario e/o Dipendente di ciascuna
Associazione nello svolgimento delle attività sotto specificate.
Con il completamento dei diversi percorsi formativi e il conseguimento delle relative
certificazioni oltre che con il crescere dell’esperienza maturata sul campo (learning by
doing) potranno acquisire una maggior autonomia.
Nel corso del periodo potranno svolgere le seguenti attività:
a) emergenza-urgenza
b) servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.)
c) servizi sociali (trasporto disabili, assistenza anziani, consegna pasti a domicilio,
telesoccorso)
d) centralino
e) promozione della cultura dell’emergenza attraverso la partecipazione attiva a
momenti di formazione verso le scuole e la cittadinanza.
Attività
Servizio
Soggetti coinvolti
Descrizione
Vedi anche punto 8.2
Intervento in situazioni di emergenza
che mettono in immediato pericolo la
vita dei pazienti. Es. Incidenti stradali,
malori di varia natura ecc.
–
Emergenza
–
Volontari Servizio
Civile
Autisti c/brevetto
Il servizio è svolto da 1 autista
Soccorritore e da 2 Soccorritori
Esecutori certificati. Può essere
inserito un quarto componente
dell’equipaggio (soccorritore o in
formazione). L’attività prevalente a cui
saranno chiamati sarà quella di terzo
a)
Urgenza
–
soccorritore 118
Soccorritori
certificati 118
in equipaggio, quindi faranno sempre
riferimento al Capo Servizio ed
all’autista. Prima di poter diventare
terzi dovranno però superare un
periodo come quarti (osservatori) in
cui
l’equipaggio
cercherà
di
comprendere lo stato di crescita dei
Volontari. Si tratta di interventi in
Emergenza, quindi è necessario che la
preparazione tecnica sia portata ai
massimi livelli.
Gli interventi sono coordinati dalle
Centrali Operative 118 provinciali.
b)
Servizi
Secondari
–
–
–
–
c)
Servizi Sociali –
–
Sono trasporti sanitari non urgenti, si
tratta di trasportare pazienti da o
presso ospedali o altre strutture per
ricoveri, dimissioni, somministrazione
Servizio
di terapie, esami clinici, ecc.
Volontari
Civile
Autisti
servizi
secondari
Accompagnatori
servizi di ambulanza
I servizi sono svolti da 2 o 3 Volontari
Soccorritori o da Operatori di
ambulanza. I Volontari in Servizio
opereranno sia da autisti che da
soccorritori. Inizialmente con il ruolo
di osservatore. Questi servizi devono
coniugare in modo coerente la parte
tecnica con quella umana.
Oltre ai servizi sanitari le Associazioni
svolgono anche altri servizi di utilità
sociale non sempre direttamente
afferenti alle tematiche sanitarie. Si
Volontari
Servizio
tratta di servizi a favore della
Civile
cittadinanza che possono andare dal
Autisti
servizi
trasporto di portatori di handicap
secondari
verso istituti scolastici, o luoghi di
Accompagnatori
lavoro, alla consegna di pasti a
servizi di ambulanza
domicilio.
I servizi vengono svolti da 1-2 persone
a seconda del tipo.
Risposta telefonica per la ricezione dei
servizi dei punti a), b), c). Consiste nel
ricevere le chiamate, trasmettere i dati
secondo le procedure che verranno
date durante il percorso formativo
–
d)
e)
Centralino e
Telesoccorso
Promozione
cultura
emergenza
–
–
–
–
dedicato. Per quanto riguarda la
Volontari
Servizio gestione delle telefonate per il punto
a)
si
procede
all’attivazione
Civile
dell’equipaggio in stand-by presso la
Centralinisti
sede. Per quanto concerne i servizi del
punto b) e c) si tratta dell’accettazione
della
richiesta
servizi
e
dell’organizzazione del turno che
effettuerà gli stessi attraverso il
reperimento del personale attraverso
contatto telefonico. In questo tipo di
attività il Ragazzo in Servizio potrà
affinare elementi organizzativi.
Volontari Servizio
Civile
Formatori
dell’Associazione
Centro di
Formazione
Volontariato ANPAS
LOMBARDIA
Si tratta di portare ai cittadini –
persone comuni o bambini delle
scuole elementari, medie inferiori e
superiori informazioni su quelle che
sono le cose da fare e non fare, i
comportamenti da tenere in caso di
emergenza sanitaria. Questa attività
viene svolta in collaborazione con i
formatori dell’Associazione.
In queste occasioni i Volontari in
Servizio potranno anche esporre
quella che è la loro esperienza diretta
di attività all’interno delle Associazioni
al fine i promuovere l’interesse al
Servizio Civile.
a) L’emergenza urgenza è un servizio complesso che prevede l’intervento di mezzi
di soccorso con personale idoneamente preparato nel caso di circostanze di serio
pericolo per la vita di una persona legato ad un evento di tipo traumatico
(incidenti stradali, domestici e sul lavoro, incidenti sportivi e altre circostanze che
causino un trauma diretto ad un individuo) o i cosiddetti eventi di tipo medico
(entro questa categoria possono essere inserite tutte le patologie: cardiache,
neurologiche, dell’apparato respiratorio o che coinvolgano un qualsiasi apparato o
organo del corpo) che si presentino in forma acuta. Queste circostanze richiedono
in genere una rapida ospedalizzazione che avvenga con idoneo supporto delle
funzioni vitali (coscienza, respiro, circolazione).
Il servizio viene svolto in rete con le Centrali Operative 118 strutturate a livello
provinciale, che sono gli organismi deputati alla gestione delle emergenze
sanitarie per la ricezione delle chiamate, l’invio del mezzo di soccorso e di
eventuali mezzi con personale medico o infermieristico, la destinazione
ospedaliera del paziente.
Le Associazioni pertanto operano in questo settore fornendo una disponibilità
giornaliera che può variare da poche sino alle 24 ore continuative 365 giorni
l’anno.
I giovani del Servizio Civile saranno chiamati, al termine dell’intero percorso
formativo previsto (corsi “a”, “b” e “c”) dalle normative della Regione Lombardia
ad operare sui servizi di emergenza.
In questo settore sarà costante la collaborazione con personale Volontario o
Dipendente delle Associazioni in quanto sulla singola ambulanza devono essere
presenti minimo 3 – massimo 4 soccorritori (tra i quali 1 autista e 1 capo
equipaggio). I giovani potranno quindi essere il terzo o quarto componente
dell’equipaggio. Il progetto infatti non prevede che i giovani raggiungano le
qualifiche previste per il ruolo di autista e di capo equipaggio. Potranno essere
chiamati a questi ruoli solo coloro che all’avvio del progetto possiedano già le
predette qualifiche.
b) Per servizi secondari sanitari (nella nuova normativa trasporto semplice
sanitario) si intendono i trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie
(ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni,
visite mediche, effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche,
ecc.) o di terapie (chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). Questi servizi si
differenziano dai precedenti in quanto non sussistono le condizioni di emergenza
ed urgenza, ossia non vi è un immediato pericolo per la vita del paziente.
I servizi vengono ordinariamente svolti da 2 persone, anche se il numero è
suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si
presenta. I servizi si svolgono prevalentemente durante il giorno.
Compito dei giovani (al termine del corso “a” e “b”) sarà quello di operare in
collaborazione con il personale dell’Associazione nella gestione di questi trasporti.
Una seconda differenza dall’emergenza risiede nel fatto che in questo tipo di
servizi risulta più significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con
i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una
maggior sensibilità nel comprendere le condizioni delle persone trasportate ed
una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione, per
quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella
disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi
amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che sovente
diventano un ulteriore peso per la persona sofferente.
c) La terza categoria – servizi sociali sanitari e trasporto semplice– comprende
alcuni tipi di servizi che non hanno un preciso carattere sanitario ma che vanno a
coprire bisogni spesso non meno vitali. Per una persona anziana infatti il servizio
di telesoccorso riveste una grande importanza sia in termini di sicurezza che in
termini di possibilità di dialogo e di compagnia consentendo di rompere quei
circoli di solitudine che sovente attanagliano le persone anziane. Qui il compito
sarà quello di raccogliere le eventuali chiamate di emergenza ma soprattutto
quello di instaurare un rapporto di dialogo, di fiducia e di ascolto con gli utenti del
servizio.
Il trasporto disabili consiste invece nell’accompagnare gli utenti dalle abitazioni ai
luoghi di lavoro oppure in strutture socio-sanitarie. Si tratta di servizi con una
cadenza generalmente quotidiana i cui orari sono generalmente quelli diurni.
Anche in questo caso il rapporto con le persone trasportate assume una rilevanza
dominante sugli altri aspetti.
Le medesime considerazioni valgono anche per i servizi di assistenza agli anziani
e per la consegna dei pasti a domicilio.
Un ultimo fattore, comune a tutte le attività descritte, è quello della tutela della
dignità delle persone mantenendo un atteggiamento rispettoso verso la
condizione degli utenti ma anche attento a non far sì che si possa accentuare la
percezione di una condizione “anormale”. I giovani impareranno la capacità di
dare innanzitutto valore alla persona lasciando in secondo piano la condizione
sociale, fisica o mentale che ne determina la sofferenza.
d) Il servizio di centralino riveste un’importanza notevole nelle Associazioni di
Pubblica Assistenza. La figura del centralinista è la prima che viene in contatto
con gli utenti che chiamano le sedi delle Associazioni per esporre le loro
necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti (Centrali Operative,
strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto con le P.A..
Altro compito importante è quello della trasmissione delle informazioni ricevute
ai vari responsabili.
Attraverso l’istituzione del CUSS di cui abbiamo descritto le caratteristiche nella
sezione destinata alla descrizione territoriale di SOS Valbossa, è importante
sottolineare come questa tipologia di organizzazione sarà sempre più presente
sui territori Lombardi e anche se si tratta ancora di un progetto sperimentale,
sono già in cantiere degli ulteriori start-up su altre province. E’ importante a
questo proposito evidenziare che la professionalità nel gestire queste centrali è
altissima in quanto si deve avere una visione a più ampio raggio. Questa
esperienza, limitatamente per la sede di Azzate, permetterà ai volontari in
servizio di approfondire una tematica che sarà anche la gestione futura dei
servizi sanitari non-urgenti.
I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario
diurno.
e) La promozione della cultura dell’emergenza e della diffusione delle nozioni di
primo soccorso sono, come già ampiamente sottolineato, un elemento costitutivo
delle Associazioni. I giovani potranno essere chiamati a partecipare ad iniziative
di formazione e informazione rivolte alle scuole o alla cittadinanza in genere .
Altri elementi che caratterizzano l’attivita’ dei volontari
- Conduzione dei mezzi (ambulanze e vetture)
Tra le attività proposte dal progetto è prevista anche la guida dei mezzi delle
Associazioni – sedi locali che sono inseriti nel punto 23.
Tale attività non è da intendersi riservata a coloro che sono in possesso dei requisiti per
la guida come di seguito specificato:
TIPO MEZZO
Ambulanza
Automediche
Auto uso promiscuo
Altri mezzi (Fuoristrada, Pulmini, ecc.)
REQUISITO
Patente B, età maggiore di anni 21
Patente B, età maggiore di anni 21
Patente B
Patente B ove non diversamente previsto dal
Codice della Strada in funzione della
immatricolazione del veicolo
Il non possesso dei requisiti comporterà esclusivamente la non possibilità di guidare i
mezzi.
Per tutti comunque è prevista lo svolgimento di una prova interna di guida effettuata
sotto la supervisione di un responsabile dell’Associazione.
- Orario di servizio
In generale, rispetto all’impegno richiesto, i turni verranno distribuiti in 5 giorni di servizio
con una netta prevalenza dell’orario diurno.
I turni di servizio saranno gestiti generalmente come mattutini o pomeridiani.
In alcune sedi, come specificato nel punto 15, potranno essere contemplati anche turni serali
per imprescindibili esigenze di servizio.
Sistemi qualita’ e protocolli di controllo
Le Associazioni coinvolte nel presente progetto hanno da anni in essere dei protocolli di
controllo e gestione della sede e dei materiali, oltre ad avere in essere sistemi di verifica
periodica del livello di preparazione del personale, retraining e verifica dei risultati.
Questa metodica si interfaccia perfettamente con la necessità di controllo e coerenza nei
processi di raggiungimento degli obiettivi preposti.
Di seguito verranno elencate, per ogni sede, i processi adottati e la frequenza stessa di
controllo qualità generale.
C.V.A. ANGERA
Protocolli di controllo/manutenzione
dell’attrezzatura e periodicità di esecuzione
Protocolli di valutazione e verifica dello stato
formativo del personale
Momenti di confronto con il personale
dell’associazione per valutare le aree di
possibile approfondimento
Protocolli sulla PRIVACY
Protocollo disinfezione mezzi e protocolli
per controllo attrezzature e presidi sanitari
I mezzi vengono puliti giornalmente inoltre e’
prevista una disinfezione mensile e una
trimestrale più specifica.
Annualmente si provvede al controllo della
pompa siringa, del respiratore automatico,
del lifepack 12, delle barelle,delle sedie
cardiopatiche e degli estintori presenti in
sede.
Ci sono incontri dove si valutano i volontari e
il loro stato di formazione.
Semestralmente si valutano i passaggi per il
ruolo di capo-squadra e si effettuano della
prove di guida per vedere l’ idoneità del
volontario a guidare i mezzi.
Tutti gli anni ci sono gli aggiornamenti dae e
ogni due anni si tiene in sede il
riaddestramento
sulle
manovre
di
emergenza-urgenza.
Si, svolge l’ incontro del consiglio direttivo
ogni mese presso la sede dell’ Associazione.
E’ stato redatto il DPS.
Tutte le schede di
intervento
e
la
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
e frequenza
documentazione cartacea e’ riposta in luoghi
idonei accessibili solo a chi ne ha la facoltà.
Utilizzo divise ad alta visibilità, scarponi
antinfortunistici etc..
Tutto indicato nel documento valutazione
rischi.
Ogni anno corso gratuito di formazione al
primo soccorso aperto a tutti i cittadini, corsi
periodici per aziende (81/08), corsi di
formazione presso istituti scolastici quando
richiesto.
SOS VALBOSSA
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza e modalità d’attuazione
Incontri periodici per la valutazione dello
stato formativo del personale
Frequenza e modalità d’attuazione
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
indicandone anche la frequenza
Manutenzione sede. Impianto riscaldamento
e condizionatore. Attrezzature sanitarie
scadenza materiale sanitario e integrazione
dello stesso oltre alla disinfezione mezzi.
Mensile per attrezzature sanitarie, annuale
per attrezzature della sede.
Incontro con formatori.
Trimestrali
Incontri con il gruppo formatori.
Trimestrale o quando se ne presenta la
necessità.
Documento programmatico sulla sicurezza
Codice in materia di protezione dei dati
personali, art. 34 e Allegato B, regola 19, del
d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, successive
modifiche e integrazioni.
Redatto dal R.S.P.P. in osservanza del
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81
Sensibilizzazione della cittadinanza sulle
regole base di intervento in caso di necessità
sanitaria e calamità. Si svolgono più volte
durante l’anno in concomitanza con
manifestazioni e fiere comunali ma anche con
appositi corsi di formazione e
sensibilizzazione nelle scuole medie e
superiori e nelle aziende.
Corso 118 BIMBI – Progetto di
sensibilizzazione ed insegnamento ai più
piccoli di come comportarsi in situazioni di
emergenza.
SOS VALCERESIO
–
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
–
–
Manutenzione impianto ossigeno
ambulanze.
Manutenzione /test load DAE.
Controllo ambulanze, presidi ed
attrezzature in uso e DAE.
Frequenza e modalità
Frequenza annuale, eseguita da officina
autorizzata.
– Eseguita da centrale operativa, test load
con frequenza settimanale eseguita in
centrale operativa.
– Eseguiti ad ogni turno e dopo ogni
intervento secondo le diposizioni 118.
Il
gruppo
istruzione
dell’associazione
organizza dei corsi di aggiornamenti
(teorici/pratici) e corsi di retraining
BLSD/PBLSD.
Semestrale / all’occorrenza quando cambiano
i protocolli.
Il personale dell’Associazione all’occorrenza
può richiedere colloquio diretto con il
presidente e/o i membri del CDA.
Il personale volontario vede nella figura del
RCV il principale interlocutore per problemi e
suggerimenti.
A cadenza mensile di norma, su richiesta se
necessario.
Sì, nei registri in centralino non vengono
indicate le generalità del trasportato. I
documenti contenenti dati sensibili sono in
ambiente protetto.
Non vengono lasciate alla vista del personale e
dei volontari e degli eventuali visitatori
documenti recanti dati personali o sensibili
riguardo i servizi e gli utenti.
In linea con la legge 626.
L’associazione tutti gli anni tiene un corso di
formazione per volontari.
Sono
programmati
incontri
di
sensibilizzazione rivolti alla popolazione della
zona.
–
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Frequenza e modalità
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza e modalità
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
indicandone anche la frequenza
SOS DEL SEPRIO
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Manutenzione periodica attrezzature e
controllo situazione tramite schede valutative
che devono compilare i singoli responsabili di
settore.
Frequenza
Controllo semestrale attrezzature e annui per
le revisioni.
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Incontri periodici formativi e aggiornamenti.
Frequenza
Minimo trimestrali.
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Incontri con i singoli responsabili dei settori
tecnici anche mensilmente.
Frequenza
Variabili, ma almeno semestrali.
Protocolli sulla PRIVACY
Viene seguito quanto presente nel DL sulla
privacy.
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Viene seguito quanto previsto dalle norme
della sicurezza sul lavoro.
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione alla esterna (cittadinanza, scuole,
ecc) indicandone anche la frequenza
Vengono effettuate lezioni alla cittadinanza e
alle aziende su richiesta dei singoli enti nel
corso degli ultimi 12 mesi sono state eseguite
all'incirca 8 incontri di formazione esterna.
SOS TRE VALLI
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza e modalità
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Frequenza e modalità
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza e modalità
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Check-list di controllo per i presidi presenti in
ambulanza.
Check-list di controllo per defibrillatore
Liste di controllo scadenze per materiale
sanitario.
Per i presidi presenti in ambulanza e
defibrillatore il controllo è giornaliero.
Per le scadenze di materiale sanitario mensile.
Vengono organizzate delle serate di
formazione e viene pure prevista la presenza
ad alcune lezioni fondamentali del corso in
itinere.
I retraining vengono effettuati per utilizzo del
defibrillatore.
Gli incontri di formazione hanno scadenza
normalmente semestrale mentre il retraining
del dae viene effettuato come definito dalla
D.G.R. annualmente.
Abitualmente vengono organizzate dal
consiglio di amministrazione riunioni con i
dipendenti ed assemblee con i volontari.
Entrambe
normalmente
a
scadenza
semestrale.
Da anni è stilato a cura di un professionista
incaricato il Documento Programmatico sulla
Sicurezza, revisionato annualmente, ed è stato
incaricato il responsabile del trattamento dei
dati della nostra pubblica assistenza.
I dipendenti ed i consiglieri hanno ricevuto
incarico ufficiale per le mansioni a ciascuno
assegnate.
Da tempo è stato designato un Responsabile
del Servizio di Prevenzione e Protezione
Aziendale che si occupa come prevede la legge
della pianificazione sulla sicurezza del
personale.
Lo stesso ha anche organizzato corsi di
formazione specifici.
In collaborazione con la centrale operativa di
Varese sono stati organizzati dei momenti
formativi presso le scuole dei paesi limitrofi
indirizzati ai bambini delle scuole elementari.
Fiore all’occhiello dell’attività è sicuramente lo
svolgimento annuale del campo scuola estivo,
che Sos Tre valli organizza ormai da quasi un
decennio.
Lo stesso, destinato ai bambini della quarta
elementare, vuole essere una full immersion
della durata di 4/5 giorni all’interno della
quale i ragazzi ricevono formazione in tema
sanitario, protezione civile, ecologico, ecc.. .
Indicare le azioni fatte dall’associazione in
merito alla formazione esterna (cittadinanza,
scuole, ecc) indicandone anche la frequenza
CROCE VERDE COLZATE
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza
Incontri periodici per la valutazione dello
stato formativo del personale
Frequenza
Sì.
Check list dotazioni materiale sanitario
ambulanze
– Checklist defibrillatore n.1
– Checklist defibrillatore n.2
– Registro controllo materiale sanitario
magazzino
– Protocolli uso software Emmaweb,
gestionale emergenze urgenze sistema
118
– Checklist controllo apparati radio
veicolari
– Scheda controllo meccanica e struttura
ambulanze e mezzi.
Quotidiana
– Sono previsti momenti di incontro di
aggiornamento di tutto il personale in
funzione delle qualifiche con test finale di
apprendimento
– Sono previsti momenti di debriefing al
termine di servizi particolarmente
significativi con analisi e valutazione
finale dell’apprendimento da parte del
Capo equipaggio (team leader)
– Sono previsti incontri individuali con i
Team Leader dell’equipaggio e con gli
istruttori
– Sono previsti incontri di gruppo e
individuali con la psicologa
– Organizzazione Campo scuola Protezione
Civile e Sanità con esercitazioni pratiche
di maxiemergenze sul territorio e
valutazione finale
– Ogni 4 mesi circa
– Secondo le necessità
– Al termine di ogni turno di servizio
– Un incontro all’anno e individualmente
secondo le necessità
– Una volta l’anno
–
–
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
L’associazione si è dotata si di momenti di
incontro fisici (il gruppo istruzione si riunisce
mensilmente a porte aperte per valutare lo
stato di necessità formative) sia virtuali
(attraverso momenti di discussione su social
network e forum di discussione)
L’Associazione
adotta
un
documento
programmatico sulla sicurezza, approvato
ogni
anno
anche
dal
Consiglio
d’Amministrazione e dall’assemblea. Al fine
di assicurare l’integralità dei dati trattati ed
impedirne le comunicazione e diffusione non
autorizzata, l’Associazione ha elaborato una
precisa politica di sicurezza basata
sull’adozione di misure di tipo fisico, logico e
organizzativo. Tali misure avranno il compito
di garantire sia i minimi requisiti di sicurezza
previsti delle norme vigenti sia un livello
idoneo di sicurezza relativamente alle
tipologie di dati tratatti, alle modalità di
trattamento e agli strumenti utilizzati.
– Scheda Misura Sicurezza CUSTODIA
ARCHIVI
– Scheda Misura Sicurezza CUSTODIA
– SUPPORTI MAGNETICI
– Scheda Misura di Sicurezza RISCHIO
INCENDIO
– Scheda Misura Sicurezza GRUPPI
– CONTINUITA’
– Scheda Misura Sicurezza VERIFICA
BACKUP
– Scheda Misura Sicurezza
IDENTIFICAZIONe INCARICATI
– Scheda Misura Sicurezza CODICE
INDENTIFICATIVO E PASSWORD
– Scheda Misura Sicurezza BACKUP
– Scheda Misura Sicurezza ANTIVIRUS
– Scheda Misura Sicurezza FIREWALL
– Scheda Misura Sicurezza RISCHI E DPS
– Scheda Misura Sicurezza PIANO VERIFICA
– Schede Misura Sicurezza ISTRUZIONE
UTENTI
– Scheda Misura Sicurezza FORMAZIONE
INCARICHI
– Schede Misura DOCUMENTI CARTACEI
L’Associazione ha adottato un Piano per la
valutazione dei rischi e si è dotata di un
servizio di prevenzione e sicurezza.
– ISTRUZIONE OPERATIVA Trasporto su
strada Campioni Biologici
– ISTRUZIONE OPERATIVA Prelievi Ematici
– ISTRUZIONE OPERATIVA Gestione Rifiuti
– ISTRUZIONE OPERATIVA Utilizzo VDT
– ISTRUZIONE OPERATIVA Piano di
–
–
–
–
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
indicandone anche la frequenza
Emergenza
ISTRUZIONE OPERATIVA Utilizzo
corretto Detergenti e Disinfettanti
ISTRUZIONE OPERATIVA Gestione DPI
ISTRUZIONE OPERATIVA Tutela
Maternità
ISTRUZIONE OPERATIVA Modalità
raccolta campioni biologici
ISTRUZIONE OPERATIVA Lavaggio divisa
Corso di primo soccorso 40 ore, aperto alla
cittadinanza, annuale. Frequenza 60 persone.
Corso di primo soccorso 120 ore: frequenza
20 persone.
Corso Centralinisti e autisti auto/mezzi
speciali, 18 ore, due all’anno; 10 persone per
ciascun corso.
Corsi di “primo soccorso di base” presso
scuole elementari/medie: circa 10 all’anno
nel periodo settembre-luglio con una
frequenza di 30 ragazzi a corso
Corsi di primo soccorso presso aziende locali:
5 all’anno con una media di 5 lavoratori per
corso.
SOS DEI LAGHI
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza e modalità
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Frequenza e modalità
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza e modalità
Si utilizzano liste di controllo predisposte per i
mezzi sanitari (ambulanze e automobili), per il
materiale sanitario, per i defibrillatori e per
tutti i prodotti in uso con scadenza.
L’attrezzatura viene controllata secondo
protocolli fissati con cadenza giornaliera per
tutti i mezzi in uso e con cadenza settimanale
per il magazzino.
Vengono utilizzati moduli precompilati check
list che ogni responsabile del turno firma
anche dopo ogni servizio svolto.
- Aggiornamento Defibrillatore
- Aggiornamenti protocolli primo soccorso,
corsi di aggiornamento utilizzo radio, corsi per
centralini, corsi di guida.
Ogni anno per il defibrillatore con corso ed
esame finale.
Ogni sei mesi per utilizzo radio, centralini e
corsi di guida. Con aggiornamenti in aula e
prove pratiche con valutazione finale.
SI
Almeno due volte all’anno durante le
assemblee
dei
soci
dell’associazione
raccogliendo tutti i suggerimenti utili e
informando sulle novità che vengono fornite
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
indicandone anche la frequenza
da ANPAS o dal 118.
E’ stato redatto il DPS sulla protezione dei dati
che viene aggiornato annualmente ed
approvato come allegato al bilancio
dell’associazione esponendone copia in sede,
sul sito e spiegandone i contenuti durante le
riunioni.
SI.
Vengono svolti corsi di aggiornamento come
previsti dal Decreto 81/08 per i dipendenti,
per i volontari e informate le ditte esterne
attraverso la compilazione dei modelli DUVRI.
L’Associazione partecipa ai momenti formativi
per le scuole elementari e medie del territorio
provinciale sulla base dei progetti promossi
dal 118.
Con frequenza inoltre propone incontri a tema
nei comuni del territorio di competenza
sull’importanza della prevenzione sanitaria e
sul sistema di allertamento del servizio
Emergenza /Urgenza.
Frequenza 1 a trimestre
CROCE AZZURRA BUSCATE
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza e modalità
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Frequenza e modalità
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza e modalità
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Check-list di controllo ad ogni turno e registro
autotest mensile elettromedicali.
Ad ogni turno e mensile.
Il personale dell’Associazione e il gruppo
Istruttori sono sempre a disposizione dei
volontari per eventuali chiarimenti e
approfondimenti riguardanti l’organizzazione
e lo svolgimento delle attività.
Sono previsti incontri di defusing con i
volontari, ad esempio dopo un intervento
complesso o non ordinario. L’Associazione
incoraggia inoltre tutti i volontari che ne
avessero necessità ad accedere al servizio di
supporto psicologico messo a disposizione
dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, tramite
alcuni infermieri del 118 che facilitano
l’accesso al servizio.
Aggiornamento BLSD annuale
In base alle richieste dei volontari si organizza
un incontro per rispondere alle varie esigenze.
In base alle necessità
SI, rispecchiano il D.Lgs. 30 giugno 2003 nr.
196 (codice in materia di protezione dei dati
personali).
SI, rispecchiano le disposizioni del D.Lgs. 9
aprile 2008 nr. 81 (ex D.Lgs. 19 settembre
1994 nr. 626).
– incontri dedicati ai lavoratori: legge
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione alla esterna (cittadinanza, scuole,
ecc) indicandone anche la frequenza
–
–
81/2008 (bimestrali/trimestrali)
incontri progetto nelle scuole superiori,
ricordanti aspetti diversi: droga, trauma
della strada,ecc.
corsi di primo soccorso, annuali, aperti a
tutta la popolazione
CROCE VIOLA CESATE
Protocolli di manutenzione/controllo
dell’attrezzatura
Frequenza e modalità
Incontri periodici per la valutazione dello stato
formativo del personale
Frequenza e modalità
Momenti di confronto per valutare quali aree
possono essere approfondite con il personale
dell’associazione
Frequenza e modalità
Protocolli sulla PRIVACY
Protocolli sulla SICUREZZA DEL PERSONALE
Azioni fatte dall’associazione in merito alla
formazione esterna (cittadinanza, scuole, ecc)
indicandone anche la frequenza
Si utilizzano liste di controllo predisposte per i
mezzi sanitari (ambulanze e automobili), per il
materiale sanitario, per i defibrillatori e per
tutti i prodotti in uso con scadenza.
L’attrezzatura viene controllata secondo
protocolli fissati con cadenza giornaliera per
tutti i mezzi in uso e con cadenza settimanale
per il magazzino.
Vengono utilizzati moduli precompilati check
list che ogni responsabile del turno firma
anche dopo ogni servizio svolto.
- Aggiornamento Defibrillatore
- Aggiornamenti protocolli primo soccorso,
corsi di aggiornamento utilizzo radio, corsi per
centralini, corsi di guida.
Ogni anno per il defibrillatore con corso ed
esame finale.
Ogni sei mesi per utilizzo radio, centralini e
corsi di guida. Con aggiornamenti in aula e
prove pratiche con valutazione finale.
SI
Almeno due volte all’anno durante le
assemblee
dei
soci
dell’associazione
raccogliendo tutti i suggerimenti utili e
informando sulle novità che vengono fornite
da ANPAS o dal 118.
E’ stato redatto il DPS sulla protezione dei dati
che viene aggiornato annualmente ed
approvato come allegato al bilancio
dell’associazione esponendone copia in sede,
sul sito e spiegandone i contenuti durante le
riunioni.
SI.
Vengono svolti corsi di aggiornamento come
previsti dal Decreto 81/08 per i dipendenti,
per i volontari e informate le ditte esterne
attraverso la compilazione dei modelli DUVRI.
L’Associazione partecipa ai momenti formativi
per le scuole elementari e medie del territorio
provinciale sulla base dei progetti promossi
dal 118.
Con frequenza inoltre propone incontri a tema
nei comuni del territorio di competenza
sull’importanza della prevenzione sanitaria e
sul sistema di allertamento del servizio
Emergenza /Urgenza.
Frequenza 1 a trimestre
Considerazioni finali
Come è possibile vedere ogni sede ha già in essere dei protocolli di controllo e
valutazione dello stato di idoneità del personale e delle attrezzature utilizzate per i
servizi. Questa metodologia permette alle Associazioni del presente progetto di avere
sempre sotto controllo la direzione del progetto stesso per il raggiungimento
dell’obiettivo e dei sotto obiettivi enunciati al punto 7).
Questo è molto importante in quanto il continuo controllo non è fattibile solo ed
esclusivamente con un buon monitoraggio dell’attività svolta, ma tutti gli ingranaggi
della macchina che viene attivata dovranno incastrarsi in modo coerente per poter
funzionare correttamente.
CRITERI DI SELEZIONE
http://www.anpasnazionale.org/Allegati/Servizio%20civile/SCN_Selezione_sito.pdf
CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
1) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
monte ore annuo, per un minimo obbligatorio settimanale di 12 ore
2)
1400
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
3)
Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
1. Flessibilità
oraria
I servizi che sono la base dell’attività del progetto prevedono trasporti
presso strutture ospedaliere, residenziali, di lungodegenza/riabilitative.
Viene richiesta flessibilità dovuta alla variabilità dei tempi di
permanenza presso le strutture. Potranno essere richiesti
saltuariamente turni serali per imprescindibili esigenze di servizio
2. Utilizzo dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale)
A tutte le volontarie e i volontari sarà fatto obbligo di utilizzare, nei turni
di servizio ed in particolare per i servizi sui mezzi dell’ente i Dispositivi
di Protezione Individuale messi a disposizione dall’Associazione (divisa
completa, eventuali calzature ed altri dispositivi) ed a loro riservati oltre
che quelli di uso comune presenti sui mezzi di soccorso (guanti, caschi,
occhiali protettivi, ecc.) per questi ultimi in funzione della tipologia del
servizio e in relazione a quanto definito in fase di formazione e indicato
dal personale dell’Associazione.
3. Disponibilità agli spostamenti con mezzi dell’Ente
I servizi del progetto sono per la gran parte servizi di trasporto pertanto
viene richiesta la disponibilità allo spostamento (ed eventualmente alla
guida ove sussistano i requisiti) per effettuare i servizi stessi.
4. Materiale e sede
Ai giovani in servizio potrebbe essere richiesto di aiutare il personale
volontario nella gestione dell’ordine e pulizia dell’attrezzatura messa a
disposizione da parte dell’Ente e utilizzata per l’espletamento dei
servizi stessi previsti dal presente progetto.
SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI:
http://www.anpasnazionale.org/scn-progetti-anpas-attivi.html?limitstart9=0
I POSTI DI TUTTI I PROGETTI ANPAS SONO DA INTENDERSI SENZA
VITTO/VITTO E ALLOGGIO
CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
I volontari otterranno al termine del percorso formativo a), col superamento
della prova d’esame svolta da personale delle Centrali Operative S.S.U.Em. 118
territorialmente competenti (in ogni ambito provinciale), la qualifica di
Soccorritore Esecutore così come definita dalla D.G.R. VI/37434 e VI/45819 e
dalla DDG 7474 del 9 luglio 2008 della Regione Lombardia.
Questa CERTIFICAZIONE permette di poter accedere ai concorsi di Enti sul
territorio che necessitino di personale qualificato ad operare in
ambulanza in servizio di Emergenza-Urgenza.
ANPAS LOMBARDIA collabora, attraverso gli istruttori del Centro di
Formazione del Volontariato, con la Facoltà di Medicina dell’Università Statale
di Milano per la realizzazione del “ Corso di primo soccorso e sostegno delle
funzioni vitali di base”, che dà luogo all’acquisizione di crediti formativi
riconosciuti nell’ambito delle attività professionalizzanti per il Corso di Laurea
specialistica in Medicina e Chirurgia del Polo San Paolo e del Polo L. Sacco di
Milano
Eventuali tirocini riconosciuti :
L'Università di Pavia, in base a quanto previsto da apposita convenzione
stipulata e allegata al progetto, riconosce la partecipazione al presente progetto
quale tirocinio che porterà all’attribuzione da un minimo di 3 a un massimo di 9
crediti.
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Le conoscenze e le professionalità sono collegate ai corsi di “Formazione
specifica” che, come anche indicato nel box 42, avranno una durata ben superiore
ad una settimana.
CORSO
a) e b)
TIPOLOGIA
Operatore di
ambulanza
primo livello
Soccorritore
Esecutore
secondo livello
ENTE CERTIFICATORE
CFV ANPAS LOMBARDIA
Zona
Varese
Centrale
Operativa
Varese
118
Centrale
Operativa
Milano
118
c)
Zona
Milano
PERCORSO
FORMATIVO
RICONOSCIUTO DA
ASL Città di Varese e
ASL Città di Milano.
AREU – Azienda
Regionale
Emergenza Urgenza
(vedi anche lettera di
partnership allegata)
Il superamento dell’esame al termine del corso a) e b) porta all’abilitazione allo
svolgimento dei servizi di trasporto sanitario non urgenti come stabilito dalla
D.G.R. 9/893 della Regione Lombardia. Verrà rilasciato un attestato
dell’Associazione di superamento del corso.
Le Centrali Operative S.S.U.Em. 118 sono gli enti, dipendenti da Aziende
Ospedaliere, che la Regione Lombardia ha deputato a certificare i Soccorritori
Esecutori.
Il Soccorritore Esecutore (D.G.R. VI/37434 e VI/45819 Regione Lombardia) è
l’unico operatore abilitato a svolgere i servizi trasporto sanitario di Emergenza
Urgenza sul territorio della Regione Lombardia.
A tutti gli effetti si tratta quindi di un titolo riconosciuto dalla Regione e
certificato dal personale medico delle singole Centrali Operative S.S.U.Em. 118
provinciali.
Pertanto i volontari otterranno al termine del percorso formativo a), b) e c) col
superamento della prova d’esame svolta da personale delle Centrali Operative
S.S.U.Em. 118 territorialmente competenti (in ambito provinciale), la qualifica
di Soccorritore Esecutore.
Le competenze acquisite con i corsi di formazione specifici hanno anche la
finalità di consentire ai volontari essere in grado di fronteggiare situazioni di
emergenza in ambito famigliare e di trasmettere ad altri le nozioni basilari di
comportamento.
Queste competenze sono riconosciute dai seguenti Enti:
–
–
AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza – certificazione del
personale per l’ottenimento della qualificazione di Soccorritore
Esecutore attraverso la disponibilità di personale sanitario (medici,
infermieri) e tecnico e alla promozione del progetto.
Regione Lombardia Direzione Generale Sanità – collaborazione alla
formazione dei volontari.
Si ritiene importante descrivere brevemente AREU in quanto si tratta di
un importante interlocutore di ANPAS LOMBARDIA e di tutte le sedi di
attuazione dei progetti. Si allega al presente progetto la carta dei servizi
di AREU in cui vengono evidenziate le attività svolte.
Chi è AREU
Rapporto con Volontariato
L'AREU è un'Azienda
Sanitaria regionale attivata
il 2 aprile 2008 (delibera n°
VIII/6994 della Giunta
regionale) con il compito di
promuovere l'evoluzione
del sistema di emergenza e
urgenza sanitaria (SSUEm
118) sviluppando
l'integrazione a rete
dell'assistenza intra ed
extraospedaliera e
fornendo valore aggiunto
alla gestione delle patologie
acute e complesse (infarto
del miocardio, ictus, trauma
cranico,...). La sua mission è
quella di garantire,
implementare e rendere
omogeneo, nel territorio
della Regione, il soccorso
sanitario di emergenza
urgenza, anche in caso di
maxiemergenze; ha inoltre
il compito di coordinare il
trasporto di persone, organi
e tessuti, le attività
trasfusionali, di scambio e
compensazione di sangue
ed emocomponenti.
All' AREU afferiscono:
Il 3° settore è, da sempre parte attiva del Sistema di
Emergenza urgenza regionale e nel settore della
donazione di sangue, organi e tessuti. Nell'area del
soccorso e trasporto sanitario le articolazioni
regionali ANPAS Lombardia, Croce Bianca, Croce
Rossa Italiana, insieme ad altre numerose realtà
appartenenti al mondo del volontariato,
contribuiscono ad affinare percorsi gestionali,
amministrativi e formativi a valenza regionale; a
garantire modalità di collaborazione nei settori di
intervento in contesti attinenti l'attività di soccorso
e assistenza territoriale (gestione degli eventi
sportivi, manifestazioni, attività di soccorso in aree
cantieristiche ecc) a garantire adeguati livelli
qualitativi sia nelle attività di urgenza emergenza
quotidiana che in occasione delle maxiemergenze
nazionali e internazianali.
Nel settore della donazione di organi, le
Associazioni concorrono, insieme con i
Dipartimenti ospedalieri, al duplice obiettivo di
perseguire l'autosufficienza di sangue,
emocomponenti ed emoderivati all'interno della
Regione e di contribuire all'autosufficienza
nazionale e alla cooperazione internazionale.
Svolgono inoltre un'intensa attività divulgativa e
didattica sui temi della donazione di sangue ed
emocomponenti proprio in considerazione del fatto
che tali Associazioni sono interlocutori attivi e
propositivi nell'ambito dell'emergenza urgenza e
della donazione di sangue, all'interno dell'AREU è
prevista la costituzione della Consulta delle
Associazioni di Volontariato del soccorso e della
Consulta delle Associazioni di Volontariato del
Sangue, organi consultivi della Direzione aziendale
in cui sono rappresentati gli organismi del
volontariato.
Consulta del soccorso
* nell'area del soccorso: 12
Articolazioni Aziendali
territoriali (AAT) che per
ogni ambito di riferimento
(di norma il territorio
provinciale)
ricomprendono:- La
Centrale Operativa
dell'Emergenza Urgenza
(COEU) - Il sistema di
postazioni di soccorso
presenti sul territorio
afferente alla singola COEU
di riferimento (Bergamo,
Brescia Como, Cremona,
Lecco, Lodi, Mantova,
Milano, Monza, Pavia,
Sondrio, Varese).Il
personale che opera nelle
AAT riceve indicazioni
operative, obiettivi e
disposizioni organizzative
dalla Direzione dell'AREU,
pur rimanendo dipendente
dall'Azienda ospedaliera di
riferimento. L'AREU
organizza e coordina il
soccorso sanitario in
urgenza ed emergenza
sull'intero territorio
regionale anche attraverso
il servizio di Elisoccorso,
con cinque basi: Bergamo,
Brescia, Como, Milano e
Sondrio.
* nell'area trasfusionale; 15
Dipartimenti di Medicina
Trasfusionale ed
Ematologia (uno per ogni
provincia più 4 dell'area
della provincia di Milano).
Il Direttore Generale è il
Dott. Alberto Zoli
Le articolazioni regionali di ANPAS Lombardia,
FAPS - Croce Bianca Milano, Croce Rossa Italiana Lombardia, Federazioni Volontari Soccorso Onlus
Brescia e Soccorso Azzurro SCS Onlus sono
interlocutrici attive delle Articolazioni Territoriali
aziendali del SSUEm 118 e garantiscono la
copertura di circa il 95% degli interventi svolti sul
territorio dai mezzi di soccorso sanitario.
Come riconoscimento del ruolo importante che
svolgono nell'ambito dell'emergenza urgenza,
all'interno dell'AREU è stato costituito un
organismo consultivo della Direzione in cui sono
rappresentati gli organismi di volontariato. La
costituzione di tale organo è stata prevista dalla
Delibera di Consiglio Regionale del 4 dicembre
2007 (n VIII/471) che impegna la Giunta "affinché
l'AREU si avvalga, sulla base del principio di
sussidiarietà e per l'esercizio delle attività che le
sono proprie in tema di soccorso e di trasporto
sanitario , delle organizzazioni di volontariato e
delle cooperative sociali presenti sul territorio
lombardo, attraverso i loro organismi associativi
regionali; e che venga previsto nella struttura
dell'AREU un organo consultivo della Direzione, in
cui siano rappresentate le organizzazioni di
volontariato regionali più rappresentative".
La giunta di comunicazione
La Giunta di Comunicazione dell'AREU è un
organismo formato dai responsabili di ANPAS
Lombardia, FAPS - Croce Bianca Milano, Croce
Rossa Italiana - Lombardia e dalla responsabile
della Comunicazione dell'AREU. Tale organismo,
che si ritrova periodicamente, ha gli obiettivi di
creare collaborazione e momenti di confronto tra le
associazioni, impostare progetti comuni e avviare
strategie condivise nell'ambito della
comunicazione.
Queste indicazioni sono rilevanti per comprendere
come la Consulta del Volontariato sia a stretto
contatto con la Direzione Generale di AREU. A
questo
proposito
si
allega
stampa
dell’organigramma al fine di semplificare la lettura
dei ruoli.
La Stea Consulting, SRL (vedi allegato) certificherà e riconoscerà le competenze
acquisite dai volontari del
Servizio Civile Nazionale in virtù della loro
partecipazione e del superamento delle prove intermedie e finali previste nel corso
di formazione ed informazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro,
rilasciando un attestato valevole ai fini curricolari e spendibile in ambiti lavorativi.
FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI:
Destinatari
Contenuti della
formazione:
Obiettivi formativi
Docenti
Codifica corso
–
–
Corso (a) e (b)
Operatore di
ambulanza,
autovetture e
pulmino – primo
livello
–
Giovani
idonei
selezionati
–
–
Sensibilizzare alle
tematiche del primo
soccorso i discenti
Rilasciare l’attestato
per il personale
addetto al trasporto
sanitario
extra
ospedaliero
per
servizi non urgenti
Fornire gli elementi
di base sul primo
soccorso
agli
aspiranti
soccorritori
volontari
nonché
dipendenti
appartenenti
alle
associazioni ANPAS,
che
vogliono
proseguire
nel
percorso formativo
necessario per il
rilascio, ai sensi
della
D.G.R.
VI/37434 e della
DGR.
VI/45819
all.14,
della
certificazione
regionale
di
soccorritore
esecutore 118
Questo corso è stato
recentemente
rivisitato
sempre
dalla Deliberazione
9/893 (allegata) in
quanto si è voluto
dare un percorso
formativo di base
per i servizi svolti
con autovetture e
pulmini (prima non
regolamentati).
Questi servizi sono
di norma richiesti
da pazienti che non
presentano
particolari criticità e
con il primo corso di
base di 16 ore (a) è
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Balian Vruyr
Girola Edoardo
Boscolo Federico
Christiane
Deflandre
Tronconi Cristiano
Cattaneo Fabio
Taras Alberto
Marazzi Luisella
Pizzetti Alberto
Brusa Simone
Schiera Carlo
Licari Sabrina
Bertocchi Fabio
Gant Fabio
Madella Giuseppe
Contini Davide
Gervasini Angelo
Grandi
Isabella
Claudia
Bonzini
Maria
Teresa
Del Bosco Andrea
Papesso Francesca
Julia
Diego Baù
Ghirardello Giulia
Ciolaro Louis Luigi
Molinari Elisa
Casiraghi Ivano
Scazzosi Roberto
Schena Claudio
Piardi Sara
Corso (c)
Soccorritore
Esecutore –
secondo livello
Vedi corso (a)
–
quindi
possibile
affacciarsi
alle
prime esperienze.
Con il corso 26 ore
(b)
si
avranno
invece
quelle
nozioni un po’ più
approfondite per i
trasporti
in
ambulanza e quindi
per quei pazienti
che
presentano
patologie già più
gravi o necessitano
di
presidi
più
sofisticati.
Formare
il
candidato sul piano
teorico e pratico
perché
possa
sostenere l’esame
regionale
di
soccorritore
esecutore
118
obbligatorio ai sensi
della DGR. VI/45819
all.14
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Balian Vruyr
Girola Edoardo
Boscolo Federico
Christiane
Deflandre
Tronconi Cristiano
Cattaneo Fabio
Taras Alberto
Marazzi Luisella
Pizzetti Alberto
Brusa Simone
Schiera Carlo
Licari Sabrina
Bertocchi Fabio
Gant Fabio
Madella Giuseppe
Contini Davide
Gervasini Angelo
Grandi
Isabella
Claudia
Bonzini
Maria
Teresa
Del Bosco Andrea
Papesso Francesca
Julia
Diego Baù
Ghirardello Giulia
Ciolaro Louis Luigi
Molinari Elisa
Casiraghi Ivano
Scazzosi Roberto
Schena Claudio
Piardi Sara
–
Corso (d)
Centralino e
telesoccorso
Vedi corso (a)
–
Corso (e)
Guida mezzi
–
Corso (f)
Approfondimenti
specifici
Giovani
idonei
selezionati
(dove
previsto
nelle
mansioni e
con
autorizzazio
ne alla
guida)
Giovani
idonei
selezionati
(già in
possesso dei
requisiti dei
corsi a) b) c)
d)
–
–
Fornire le nozioni –
tecniche
di –
funzionamento degli
apparati
di
telecomunicazione
in
uso
nell’Associazione e
delle
procedure
operative
dei
centralini
prevedendo sia una
parte teorica che un
tirocinio pratico.
Fornire le nozioni necessarie
alla guida dei mezzi fornendo
una descrizione
delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo
di affiancamento
di autisti esperti nella
guida dei mezzi
Brusa Simone
Contini Davide
Fornire
approfondimenti
che
verranno
valutati da uno staff
di
formatori
in
accordo
con
il
Direttore Sanitario
della
sede
di
attuazione al fine di
offrire al Giovane in
Servizio un percorso
formativo che possa
farlo ulteriormente
crescere sia sotto
l’aspetto
tecnicoformativo che sotto
l’aspetto
di
autostima.
Balian Vruyr
Girola Edoardo
Boscolo Federico
Christiane
Deflandre
Tronconi Cristiano
Cattaneo Fabio
Taras Alberto
Marazzi Luisella
Pizzetti Alberto
Brusa Simone
Schiera Carlo
Licari Sabrina
Bertocchi Fabio
Gant Fabio
Madella Giuseppe
Contini Davide
Gervasini Angelo
Grandi
Isabella
Claudia
Bonzini
Maria
Teresa
Del Bosco Andrea
Papesso Francesca
Julia
Diego Baù
Ghirardello Giulia
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Girola Edoardo
Boscolo Federico
Tronconi Cristiano
Cattaneo Fabio
Pizzetti Alberto
Brusa Simone
Schiera Carlo
Bertocchi Fabio
Bertocchi Fabio
Gant Fabio
Madella Giuseppe
Ciolaro Louis Luigi
Molinari Elisa
Casiraghi Ivano
Scazzosi Roberto
Schena Claudio
Piardi Sara
–
–
–
–
–
–
Corso (g) D.Lgs.
81/08
–
Giovani
idonei
selezionati
–
Fornire
quelle –
nozioni di base che
sensibilizzino
i
Giovani
a
non
sottovalutare
i
rischi degli ambienti
lavorativi,
sia
generali
che
specifici
per
l’attività svolta.
Fila Marco
Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di
Servizio Civile
Indicazioni generali su L.81
FAD a cura di Anpas Nazionale
Informativa sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in Servizio
Civile nell’ambito delle attività previste
dal progetto
Durata
lezione/modulo
Cognome Nome
Formatore
4
Fila Marco
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo A e B
(Corso per operatore di TRASPORTO SEMPLICE e SEMPLICE SANITARIO)
Argomento
I dettagli dei contenuti dei 2 corsi sono riportati nell’allegato 2.1 e 2.2
sempre in Deliberazione 9/893 che è allegata al progetto. La Regione
Lombardia ha voluto, attraverso questo processo formativo di base di 42
ore dare anche delle importanti nozioni generali di sicurezza nel
trasporto delle persone con particolare attenzione alla guida in stato di
ebrezza, l’uso delle cinture di sicurezza e la guida con uso di telefoni
cellulari, e come già accennato precedentemente l’attenzione alle
problematiche di approccio psicologico e di relazione con il paziente,
oltre ovviamente a quelle nozioni tecniche legate all’attività da svolgere.
Si noti come alcuni argomenti sopra indicati siano di grandissima
attualità e interessano proprio i ragazzi nella fascia d’età dei candidati
per i Progetti di Servizio Civile.
Questo nell’ottica di perseguire una sempre maggiore attenzione alla
crescita morale dei cittadini che si offrono per l’espletamento di un
servizio così utile alla comunità.
Nei due allegati, oltre agli argomenti trattati è possibile trovare la linea
guida anche delle competenze acquisibili al termine del percorso
formativo
Totale ore modulo
Ore di corso
Disponibile in
delibera 9/893
(allegata) la
struttura,
vincolante per le
sedi
42
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo C
(Corso soccorritore esecutore – secondo livello)
Argomento
Introduzione al corso
Il soccorritore: ruolo e responsabilità
La Valutazione del paziente
La Valutazione del paziente
Il trattamento primario I
Il trattamento primario II
L’RCP
Valutazione e auto valutazione
Emergenze mediche I
Emergenze mediche II
Le emergenze mediche
Le emergenze mediche
Il trauma I
Il trauma II
Il trauma III
Trauma – test di valutazione sull’apprendimento delle lezioni teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle
nozioni teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle
nozioni teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle
nozioni teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle
nozioni teoriche
Urgenze ostetrico-ginecologiche
Urgenze pediatriche
Urgenze pediatriche– pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in
pratica delle nozioni teoriche
Emergenze legate all’ambiente
I disturbi del comportamento
Le Macroemergenze
Preparazione esame di certificazione regionale
Preparazione esame di certificazione regionale
Preparazione esame di certificazione regionale
Totale ore modulo
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo D
(Corso centralino e telesoccorso)
Argomento
Nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in
uso nell’associazione e delle procedure operative dei centralini
prevedendo sia una parte teorica che un tirocinio pratico
Totale ore modulo
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo E
Ore di corso
3
3
3
3
3 test
3
3
1 test
3
3
3
3 test
2
1
2
1 test
1 test
1
43
Ore di corso
5
5
(Corso guida mezzi)
Argomento
Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una
descrizione delle apparecchiature di bordo e gestire un periodo di
affiancamento di autisti esperti nella guida dei mezzi
In questo corso si è voluto aumentare le ore previste dalla
Deliberazione Regionale che prevede 4 ore di corso per Autista. Le
Pubbliche Assistenze sono sempre molto attente e sensibili a quanto
accade quotidianamente sulle strade, forse perché in primis
intervengono per prestare soccorso a sempre più ragazzi che nei fine
settimana sono coinvolti in incidenti spesso con conseguenze molto
gravi.
Per questo motivo il corso è ampliato a 10 ore.
Totale ore modulo
Ore di corso
10
10
Dettaglio contenuti corso F
Il corso verrà somministrato solo a coloro che sono in possesso dei corsi
precedentemente descritti. Si comporrà di un minimo di 50 ore articolate su più
percorsi formativi che verranno definiti in funzione del profilo formativo di ogni
singola persona.
Si può sino d’ora specificare che i corsi saranno di tre tipologie:
1.
Percorsi formativi di aggiornamento rispetto ai corsi già effettuati;
2.
Percorsi formativi specializzanti (es. corso Defibrillazione Precoce, corso
Istruttore ANPAS, corso Istruttore 118);
3.
Corsi su tematiche affini alle attività del progetto.
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo G
(Corso D.Leg. 81/08)
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Argomento
I principi generali del D Lgs 81/08 e s.m. – Testo Unico sulla
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
I vari soggetti aziendali (DDL, Preposto, Lavoratore) : diritti,
doveri e sanzioni previste
Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione e Protezione
L’organizzazione della prevenzione aziendale
I nominativi aziendali delle figure obbligatorie (RSPP, RLS, MC,
AAC, APS)
I rischi specifici presenti nella mansione del Soccorritore e le
misure di prevenzione e protezione adottate :
- Rischio di esposizione ad agenti biologici
- Rischio di esposizione a sostanze pericolose
- Rischio da movimentazione manuale carichi
- Rischio di esposizione a rumore
- Rischio meccanico, uso di attrezzature
I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) previsti
La tutela delle lavoratrici gestanti (lavorazioni vietate)
Ore di corso
4
- Test finale di apprendimento.
Totale ore modulo
4
A completamento degli aspetti legati alla formazione da intendersi però anche come
elemento di qualità e di formazione continua va rilevato che, nell’ambito del Cefra di
ANPAS LOMBARDIA, l’Associazione integra la formazione somministrata ai volontari,
dipendenti e altro personale eventualmente impiegato in servizio con l’utilizzo da poco
implementato della piattaforma FAD del CEFRA ANPAS LOMBARDIA.
Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA è lo strumento oggi di supporto alla formazione
di autisti/soccorritori, soccorritori/esecutori ed istruttori/esecutori. Il suo impiego
avviene sia nel processo formativo, quanto in quello di aggiornamento. Inizialmente il
sistema è stato concepito per i corsi autisti e sulla base di questi è stato eseguito un
affinamento di procedure ed una implementazione di attività per poi mettere a
disposizione di tutte le figure da formare questo utilissimo supporto.
Sarà aperta, all’inizio del progetto, una sezione SERVIZIO CIVILE, in cui i ragazzi
potranno avere SEMPRE, anche dopo i corsi un accesso ad una piattaforma di
interscambio con istruttori e altri Volontari del SC, ciò al fine di mantenere acceso
un interesse continuo per gli argomenti trattati, ma in special modo al fine di
creare tra di loro un FORUM che li mantenga in contatto, anche su realtà
differenti e poter così incentivare l’interscambio tra ragazzi che svolgono la
stessa attività e han scelto di fare la stessa esperienza ma che si trovano anche a
centinaia di Km di distanza.
In questo senso, il sistema FAD, non diventerà un sistema di formazione per questi
ragazzi, ma un sistema di supporto e socializzazione.
Il sistema concepito per ANPAS LOMBARDIA, permette di integrare la sempre valida
lezione di aula, attraverso la quale è possibile rapportarsi direttamente con il docente e
gli altri partecipanti al corso (con lezioni pratiche) alla piattaforma informatica che
serve per la fase vera e propria di studio e di confronto post-lezione. Il sistema FAD di
A.L. permette inoltre di comunicare con i docenti in 2 modalità:
- Real time: ossia la possibilità di comunicare come avviene nel chatting o nella
video conferenza
- Batch: ossia in tempo differito, come avviene nella posta elettronica
Questo sistema garantisce al soccorritore che deve affrontare l’iter formativo previsto,
un continuo sollecito alla partecipazione attiva attraverso anche l’inserimento di
giochi didattici proposti dai Tutor e dai formatori.
La piattaforma diventa così un campo con le seguenti finalità:
-
-
-
SCAMBIO: la velocità e la frequenza della partecipazione permette di velocizzare
lo scambio delle opinioni e delle esperienze con un elevato incremento dei
risultati attesi.
AGGIORNAMENTO CONTINUO: la gestione di questa piattaforma garantisce un
aggiornamento in tempo reale delle procedure e degli stati generali
contribuendo così ad un più veloce aggiornamento del personale a nuove
procedure.
IMPLEMENTABILITA’: il supporto informatico garantisce una impresentabilità
dei contenuti in delle aree tematiche in tempo reale ed in quantità pressoché
infinite. In questo modo si potrà elevare i campi di impiego della stessa
-
-
piattaforma, visto anche il costante incremento delle persone con accesso ad
internet. Non è inoltre da escludere la possibilità in futuro di poter disporre di
un sistema “App” che possa integrarsi per un utilizzo anche più dinamico della
stessa piattaforma attraverso i tablets.
CASE HISTORY: la piattaforma è studiata in modo da condividere
costantemente i casi particolari che vengono inseriti. Si tratta di casi reali e
quindi fortemente agganciati alla realtà. In questo modo è possibile ripercorrere
gli step dell’evento condividendone anche le opinioni differenti sulle soluzioni
adottate.
SUPPORTO ISTRUTTORI: la struttura è piramidale con sezioni verticali
tematiche. Quindi, a seconda del ruolo che si ricopre e per cui si è abilitati alla
formazione, si entra nell’area tematica appropriata per la quale è disponibile un
team di istruttori col ruolo di tutoraggio. Trasversalmente, è presente anche il
supporto di uno psicologo che ha l’accesso alla piattaforma al fine di monitorare
costantemente sia il grado di apprendimento quanto l’approccio dei partecipanti
agli argomenti trattati. L’impiego dello psicologo quale elemento di eccellenza è
stato inserito in quanto per la figura degli istruttori risulta di grande importanza
anche l’approccio psicologico e quali stati d’animo gli stessi istruttori sono in
grado di trasmettere ai discenti.
Il progetto FAD di ANPAS LOMBARDIA è strutturato per funzionare come sistema di
comunicazione formativa su 2 livelli: il primo livello è quello provinciale che coincide
con l’AAT, il secondo è regionale. Questo sistema permette di produrre delle efficaci
risposte a doppio senso come esemplificato nella tabella di seguito riportata,
permettendo così la capillarizzazione delle procedure in modalità quasi automatica.
Associazioni

AAT

Regione
Associazioni

AAT

Regione
CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI SUL SISTEMA FAD DI
ANPAS LOMBARDIA
Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA ha potuto negli anni evolversi, ma come per tutto
ciò che gravita attorno al mondo della comunicazione, continuerà a modificarsi ed
implementarsi di servizi.
Questo sistema ha permesso fino ad oggi di sviluppare anche prodotti formativi
“tradizionali” con la piena condivisione di tutte le sezioni CeFra di ANPAS LOMBARDIA.
Infatti la piattaforma è diventata anche un laboratorio in continua evoluzione, con
risultati di prodotti e materiali didattici di altissima qualità che hanno reso possibile un
ulteriore miglioramento dei risultati formativi.
Sotto si riportano 2 videate della FAD per evidenziare come è strutturata all’accesso
utenti.
Materiali didattici
Il CeFRA realizza anche materiali di supporto e divulgazione didattica cartacei che sono
a disposizione di tutto il personale impiegato
Il primo è il Volume “ PRIMO SOCCORSO – Manuale del Soccorritore” di 276 + 16 pagine
giunto alla quindicesima ristampa e di cui a settembre uscirà la nuova edizione.
Il secondo, snello nella forma, è il volumetto “Appunti di primo Soccorso” di 48 pagine.
Durata:
TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA: dalle 94 alle 104 ore
a) Corso per operatore di ambulanza – primo livello (42 ore)
b) Corso Soccorritore Esecutore – secondo livello (43 ore)
c) Corso centralino e telesoccorso (5 ore)
d) Corso guida mezzi (10 ore) questo corso, ovviamente, sarà seguito solo dai
volontari SCN in possesso di patente B
f) Corso di formazione sulle norme di sicurezza sul posto di attività(D.Lgs.
81/08 e s. m.) di 4 ore
Chi fosse già in possesso dei corsi di cui alle lettere a,b,c,d frequenterà corsi
ALTERNATIVI ai precedenti come dettagliato nel punto 40:
e) Corsi integrativi – specialistici – aggiornamento (75 ore)
La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non
oltre 90 giorni dall’inizio del progetto
Il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari in progetti di servizio civile sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del
progetto.
Contenuti della formazione:
Codifica corso
Corso (a) e (b)
Operatore di
ambulanza,
autovetture e
pulmino – primo
livello
Destinatari
- Giovani idonei
selezionati
Obiettivi formativi
 Sensibilizzare alle
tematiche del primo
soccorso i discenti
 Rilasciare l’attestato
per il personale
addetto al trasporto
sanitario extra
ospedaliero per
servizi non urgenti
 Fornire gli elementi
di base sul primo
soccorso agli
aspiranti
soccorritori
volontari nonché
dipendenti
appartenenti alle
associazioni ANPAS,
che vogliono
proseguire nel
percorso formativo
necessario per il
rilascio, ai sensi della
D.G.R. VI/37434 e
della DGR. VI/45819
all.14, della
certificazione
regionale di
soccorritore
esecutore 118
 Questo corso è stato
recentemente
rivisitato sempre
dalla Deliberazione
9/893 (allegata) in
quanto si è voluto
dare un percorso
formativo di base
Docenti

















Galbiati Giancarlo
Aloise Monia
Valeria Bramè
Morelli Ivano
Bertaia Daniele
Galluzzi Antonio
Perego Laura
Puglisi Adolfo
Ettore
Alquati Omar
Dayan Renée
Serina Andrea
Moretti Francesco
Ghioni Cristiano
Giancarlo Garavello
Finozzi Enrico
Noemi Sartore
Piardi Sara
per i servizi svolti
con autovetture e
pulmini (prima non
regolamentati).
Questi servizi sono
di norma richiesti da
pazienti che non
presentano
particolari criticità e
con il primo corso di
base di 16 ore (a) è
quindi possibile
affacciarsi alle prime
esperienze. Con il
corso 26 ore (b) si
avranno invece
quelle nozioni un po’
più approfondite per
i trasporti in
ambulanza e quindi
per quei pazienti che
presentano patologie
già più gravi o
necessitano di
presidi più
sofisticati.
Corso (c)
Soccorritore
Esecutore –
secondo livello
Corso (d)
Centralino e
telesoccorso
- Vedi corso (a)
- Vedi corso (a)
 Formare il candidato
sul piano teorico e
pratico perché possa
sostenere l’esame
regionale di
soccorritore
esecutore 118
obbligatorio ai sensi
della DGR. VI/45819
all.14








 Fornire le nozioni
tecniche di
funzionamento degli
apparati di
telecomunicazione in
uso nell’Associazione
e delle procedure
operative dei
centralini
prevedendo sia una
parte teorica che un
tirocinio pratico.
 Galbiati Giancarlo
 Galluzzi Antonio
 Ghioni Cristiano









Galbiati Giancarlo
Aloise Monia
Valeria Bramè
Morelli Ivano
Bertaia Daniele
Galluzzi Antonio
Perego Laura
Puglisi Adolfo
Ettore
Alquati Omar
Dayan Renée
Serina Andrea
Moretti Francesco
Ghioni Cristiano
Giancarlo Garavello
Finozzi Enrico
Noemi Sartore
Piardi Sara
Corso (e)
Guida mezzi
Corso (f)
Approfondimenti
specifici
Corso (g) D.Lgs.
81/08
- Giovani idonei
selezionati
(dove previsto
nelle mansioni e
con
autorizzazione
alla guida)
- Giovani idonei
selezionati (già
in possesso dei
requisiti dei
corsi a) b) c) d)
- Giovani idonei
selezionati
 Fornire le nozioni
necessarie alla guida
dei mezzi fornendo
una descrizione delle
apparecchiature di
bordo e gestire un
periodo di
affiancamento di
autisti esperti nella
guida dei mezzi
 Fornire
approfondimenti che
verranno valutati da
uno staff di
formatori in accordo
con il Direttore
Sanitario della sede
di attuazione al fine
di offrire al Giovane
in Servizio un
percorso formativo
che possa farlo
ulteriormente
crescere sia sotto
l’aspetto tecnicoformativo che sotto
l’aspetto di
autostima.
 Galbiati Giancarlo
 Morelli Ivano
 Puglisi Adolfo
Ettore
 Serina Andrea
 Finozzi Enrico
 Galluzzi Antonio
 Fornire quelle
nozioni di base che
sensibilizzino i
Giovani a non
sottovalutare i rischi
degli ambienti
lavorativi, sia
generali che specifici
per l’attività svolta.
 Fila Marco
Galbiati Giancarlo
Aloise Monia
Valeria Bramè
Morelli Ivano
Bertaia Daniele
Galluzzi Antonio
Perego Laura
Puglisi Adolfo
Ettore
Alquati Omar
Dayan Renée
Serina Andrea
Moretti Francesco
Ghioni Cristiano
Giancarlo Garavello
Finozzi Enrico
Noemi Sartore
Piardi Sara

















Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di
Servizio Civile
Indicazioni generali su L.81
FAD a cura di Anpas Nazionale
Informativa sui rischi connessi
all’impiego dei volontari in Servizio
Civile nell’ambito delle attività previste
dal progetto
Durata
lezione/modulo
Cognome Nome
Formatore
4
Fila Marco
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo A e B
(Corso per operatore di TRASPORTO SEMPLICE e SEMPLICE SANITARIO)
Argomento
Ore di corso
I dettagli dei contenuti dei 2 corsi sono riportati nell’allegato 2.1 e 2.2 sempre in
Deliberazione 9/893 che è allegata al progetto. La Regione Lombardia ha voluto,
attraverso questo processo formativo di base di 42 ore dare anche delle importanti
nozioni generali di sicurezza nel trasporto delle persone con particolare attenzione
alla guida in stato di ebrezza, l’uso delle cinture di sicurezza e la guida con uso di
Disponibile in
telefoni cellulari, e come già accennato precedentemente l’attenzione alle
problematiche di approccio psicologico e di relazione con il paziente, oltre
ovviamente a quelle nozioni tecniche legate all’attività da svolgere.
Si noti come alcuni argomenti sopra indicati siano di grandissima attualità e
interessano proprio i ragazzi nella fascia d’età dei candidati per i Progetti di
Servizio Civile.
Questo nell’ottica di perseguire una sempre maggiore attenzione alla crescita
morale dei cittadini che si offrono per l’espletamento di un servizio così utile alla
comunità.
Nei due allegati, oltre agli argomenti trattati è possibile trovare la linea guida anche
delle competenze acquisibili al termine del percorso formativo
Totale ore modulo
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo C
(Corso soccorritore esecutore – secondo livello)
Argomento
Introduzione al corso
Il soccorritore: ruolo e responsabilità
La Valutazione del paziente
delibera 9/893
(allegata) la
struttura,
vincolante per
le sedi
42
Ore di corso
3
3
La Valutazione del paziente
Il trattamento primario I
3
Il trattamento primario II
3
L’RCP
Valutazione e auto valutazione
Emergenze mediche I
3 test
3
Emergenze mediche II
3
Le emergenze mediche
1 test
Le emergenze mediche
Il trauma I
Il trauma II
3
3
Il trauma III
3
Trauma – test di valutazione sull’apprendimento delle lezioni teoriche
3 test
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni
teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni
teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni
teoriche
Trauma – pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle nozioni
teoriche
Urgenze ostetrico-ginecologiche
2
Urgenze pediatriche
1
Urgenze pediatriche– pratica sull’utilizzo dei presidi e sulla messa in pratica delle
nozioni teoriche
Emergenze legate all’ambiente
I disturbi del comportamento
Le Macroemergenze
Preparazione esame di certificazione regionale
1 test
Preparazione esame di certificazione regionale
1 test
Preparazione esame di certificazione regionale
1
2
Totale ore modulo
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo D
(Corso centralino e telesoccorso)
Argomento
Nozioni tecniche di funzionamento degli apparati di telecomunicazione in uso
nell’associazione e delle procedure operative dei centralini prevedendo sia una
parte teorica che un tirocinio pratico
Totale ore modulo
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo E
(Corso guida mezzi)
Argomento
Fornire le nozioni necessarie alla guida dei mezzi fornendo una descrizione delle
apparecchiature di bordo e gestire un periodo di affiancamento di autisti esperti
nella guida dei mezzi
In questo corso si è voluto aumentare le ore previste dalla Deliberazione
Regionale che prevede 4 ore di corso per Autista. Le Pubbliche Assistenze
sono sempre molto attente e sensibili a quanto accade quotidianamente sulle
strade, forse perché in primis intervengono per prestare soccorso a sempre
più ragazzi che nei fine settimana sono coinvolti in incidenti spesso con
conseguenze molto gravi.
Per questo motivo il corso è ampliato a 10 ore.
Totale ore modulo
43
Ore di corso
5
5
Ore di corso
10
10
Dettaglio contenuti corso F
Il corso verrà somministrato solo a coloro che sono in possesso dei corsi precedentemente
descritti. Si comporrà di un minimo di 50 ore articolate su più percorsi formativi che
verranno definiti in funzione del profilo formativo di ogni singola persona.
Si può sino d’ora specificare che i corsi saranno di tre tipologie:
4.
Percorsi formativi di aggiornamento rispetto ai corsi già effettuati;
5.
Percorsi formativi specializzanti (es. corso Defibrillazione Precoce, corso Istruttore
ANPAS, corso Istruttore 118);
6.
Corsi su tematiche affini alle attività del progetto.
Dettaglio contenuti e articolazione oraria modulo G
(Corso D.Leg. 81/08)
Argomento
I principi generali del D Lgs 81/08 e s.m. – Testo Unico sulla tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
j) I vari soggetti aziendali (DDL, Preposto, Lavoratore) : diritti, doveri e
sanzioni previste
k) Concetti generali di Rischio, Danno, Prevenzione e Protezione
l) L’organizzazione della prevenzione aziendale
m) I nominativi aziendali delle figure obbligatorie (RSPP, RLS, MC, AAC,
APS)
n) I rischi specifici presenti nella mansione del Soccorritore e le misure
di prevenzione e protezione adottate :
- Rischio di esposizione ad agenti biologici
- Rischio di esposizione a sostanze pericolose
Ore di corso
i)
4
- Rischio da movimentazione manuale carichi
- Rischio di esposizione a rumore
- Rischio meccanico, uso di attrezzature
o) I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) previsti
p) La tutela delle lavoratrici gestanti (lavorazioni vietate)
- Test finale di apprendimento.
Totale ore modulo
4
A completamento degli aspetti legati alla formazione da intendersi però anche come elemento di
qualità e di formazione continua va rilevato che, nell’ambito del Cefra di ANPAS LOMBARDIA,
l’Associazione integra la formazione somministrata ai volontari, dipendenti e altro personale
eventualmente impiegato in servizio con l’utilizzo da poco implementato della piattaforma FAD
del CEFRA ANPAS LOMBARDIA.
Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA è lo strumento oggi di supporto alla formazione di
autisti/soccorritori, soccorritori/esecutori ed istruttori/esecutori. Il suo impiego avviene sia nel
processo formativo, quanto in quello di aggiornamento. Inizialmente il sistema è stato concepito
per i corsi autisti e sulla base di questi è stato eseguito un affinamento di procedure ed una
implementazione di attività per poi mettere a disposizione di tutte le figure da formare questo
utilissimo supporto.
Sarà aperta, all’inizio del progetto, una sezione SERVIZIO CIVILE, in cui i ragazzi potranno
avere SEMPRE, anche dopo i corsi un accesso ad una piattaforma di interscambio con
istruttori e altri Volontari del SC, ciò al fine di mantenere acceso un interesse continuo
per gli argomenti trattati, ma in special modo al fine di creare tra di loro un FORUM che li
mantenga in contatto, anche su realtà differenti e poter così incentivare l’interscambio
tra ragazzi che svolgono la stessa attività e han scelto di fare la stessa esperienza ma che
si trovano anche a centinaia di Km di distanza.
In questo senso, il sistema FAD, non diventerà un sistema di formazione per questi ragazzi, ma
un sistema di supporto e socializzazione.
Il sistema concepito per ANPAS LOMBARDIA, permette di integrare la sempre valida lezione di
aula, attraverso la quale è possibile rapportarsi direttamente con il docente e gli altri
partecipanti al corso (con lezioni pratiche) alla piattaforma informatica che serve per la fase
vera e propria di studio e di confronto post-lezione. Il sistema FAD di A.L. permette inoltre di
comunicare con i docenti in 2 modalità:
- Real time: ossia la possibilità di comunicare come avviene nel chatting o nella video
conferenza
- Batch: ossia in tempo differito, come avviene nella posta elettronica
Questo sistema garantisce al soccorritore che deve affrontare l’iter formativo previsto, un
continuo sollecito alla partecipazione attiva attraverso anche l’inserimento di giochi didattici
proposti dai Tutor e dai formatori.
La piattaforma diventa così un campo con le seguenti finalità:
- Scambio: la velocità e la frequenza della partecipazione permette di velocizzare lo
scambio delle opinioni e delle esperienze con un elevato incremento dei risultati attesi.
- Aggiornamento continuo: la gestione di questa piattaforma garantisce un
aggiornamento in tempo reale delle procedure e degli stati generali contribuendo così ad
un più veloce aggiornamento del personale a nuove procedure.
- Implementabilita’: il supporto informatico garantisce una implementabilità dei
contenuti in delle aree tematiche in tempo reale ed in quantità pressochè infinite. In
questo modo si potrà elevare i campi di impiego della stessa piattaforma, visto anche il
costante incremento delle persone con accesso ad internet. Non è inoltre da escludere la
possibilità in futuro di poter disporre di un sistema “App” che possa integrarsi per un
utilizzo anche più dinamico della stessa piattaforma attraverso i tablets.
Case history: la piattaforma è studiata in modo da condividere costantemente i casi
particolari che vengono inseriti. Si tratta di casi reali e quindi fortemente agganciati alla
realtà. In questo modo è possibile ripercorrere gli step dell’evento condividendone anche
le opinioni differenti sulle soluzioni adottate.
- Supporto istruttori: la struttura è piramidale con sezioni verticali tematiche. Quindi, a
seconda del ruolo che si ricopre e per cui si è abilitati alla formazione, si entra nell’area
tematica appropriata per la quale è disponibile un team di istruttori col ruolo di
tutoraggio. Trasversalmente, è presente anche il supporto di uno psicologo che ha
l’accesso alla piattaforma al fine di monitorare costantemente sia il grado di
apprendimento quanto l’approccio dei partecipanti agli argomenti trattati. L’impiego
dello psicologo quale elemento di eccellenza è stato inserito in quanto per la figura degli
istruttori risulta di grande importanza anche l’approccio psicologico e quali stati d’animo
gli stessi istruttori sono in grado di trasmettere ai discenti.
Il progetto FAD di ANPAS LOMBARDIA è strutturato per funzionare come sistema di
comunicazione formativa su 2 livelli: il primo livello è quello provinciale che coincide con l’AAT,
il secondo è regionale. Questo sistema permette di produrre delle efficaci risposte a doppio
senso come esemplificato nella tabella di seguito riportata, permettendo così
la
capillarizzazione delle procedure in modalità quasi automatica.
-
Associazioni

AAT

Regione
Associazioni

AAT

Regione
Conclusioni e considerazioni sul sistema fad di anpas lombardia
Il sistema FAD di ANPAS LOMBARDIA ha potuto negli anni evolversi, ma come per tutto ciò che
gravita attorno al mondo della comunicazione, continuerà a modificarsi ed implementarsi di
servizi.
Questo sistema ha permesso fino ad oggi di sviluppare anche prodotti formativi “tradizionali”
con la piena condivisione di tutte le sezioni CeFra di ANPAS LOMBARDIA. Infatti la piattaforma è
diventata anche un laboratorio in continua evoluzione, con risultati di prodotti e materiali
didattici di altissima qualità che hanno reso possibile un ulteriore miglioramento dei risultati
formativi.
Sotto si riportano 2 videate della FAD per evidenziare come è strutturata all’accesso utenti.
Materiali didattici
Il CeFRA realizza anche materiali di supporto e divulgazione didattica cartacei che sono a
disposizione di tutto il personale impiegato
Il primo è il Volume “ PRIMO SOCCORSO – Manuale del Soccorritore” di 276 + 16 pagine giunto
alla quindicesima ristampa e di cui a settembre uscirà la nuova edizione.
Il secondo, snello nella forma, è il volumetto “Appunti di primo Soccorso” di 48 pagine.
Durata:
TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA: dalle 94 alle 104 ore
a) Corso per operatore di ambulanza – primo livello (42 ore)
b) Corso Soccorritore Esecutore – secondo livello (43 ore)
c) Corso centralino e telesoccorso (5 ore)
d) Corso guida mezzi (10 ore) questo corso, ovviamente, sarà seguito solo dai
volontari SCN in possesso di patente B
f) Corso di formazione sulle norme di sicurezza sul posto di attività(D.Lgs. 81/08 e s.
m.) di 4 ore
Chi fosse già in possesso dei corsi di cui alle lettere a,b,c,d frequenterà corsi
ALTERNATIVI ai precedenti come dettagliato nel punto 40:
e) Corsi integrativi – specialistici – aggiornamento (75 ore)
La formazione specifica sarà erogata per tutte le ore previste entro e non
oltre 90 giorni dall’inizio del progetto
Il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari in progetti di servizio civile sarà erogato entro 90 giorni dall’avvio del
progetto.
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scheda progetto per l`impiego di volontari in