Amico Capriolo Area del Capriolo di Galati Mamertino Parco dei Nebrodi Nome e cognome: Parco naturale regionale dei - Ne brodi. data di nascita: 4 agosto 1993. ente gestore: Ente Parco dei Nebrodi. Localizzazione: Situato sui Monti Nebrodi, nella par nord-orientale della Sicilia, tra le province di sina, Catania ed Enna. estensione: 86.000 ettari, di cui 24.600 in zona A (zona di riserva integrale). altitudine massima: Monte Soro (m. 1847 s.l.m.). ambiente: Massiccio montuoso solcato da valli lon gitudinali, ricco di rilievi, le cui vette - appai cemente arrotondate. Fa parte della d appenninica siciliana. Sono presenti diversi ambienti naturali: -boschi, terie, laghi, fiumare, grotte e rupi calcaree. comuni del parco: 23 di cui 18 in provincia -di Mes sina (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, C Cesar , Floresta, Galati Mamertino, - Longi tello Rosmarino, Mistretta, S. Agata Milite Domenica Vittoria, S. Fratello, S. Marco d Alunz Stefano di Camastra, S.Teodoro, Tortorici, Ucria in provincia di Catania (Bronte, Maniace, Randaz 2 in provincia di Enna (Cerami, Troina). Progetto ideato e realizzato dall’area “Promozione e fruizione sociale” dell’ente Parco dei nebrodi - 2010 “Progetto caPriolo” Nel territorio di Galati Mamertino, in contrada Miserella, a pochi chilometri dal centro abitato, è stata individuata un’area di circa cinque ettari nella quale sono ospitati, dal 15 dicembre 2001, degli esemplari di capriolo. L’area ha delle caratteristiche particolari: è fittamente boscata, con ampie radure soleggiate; molti degli alberi presenti (come le querce ed i castagni) perdono in autunno le foglie; infine, vi è un ricco sottobosco di rovi, rosa canina, ginestra e citiso che hanno tenere foglioline di cui i caprioli sono ghiotti. Questi arbusti molto ramificati sono anche ottimi nascondigli per trascorrere la notte al riparo, oppure per non farsi vedere durante il giorno, quando rumori e pericoli li spaventano. I caprioli sono oggetto di studi e ricerche: tutti i dati raccolti durante le osservazioni formano una grande banca dati che consentirà a zoologi e ricercatori di poter stabilire se la specie potrà essere reintrodotta nel territorio del parco. Ma i motivi del progetto vanno oltre la ricerca scientifica: il capriolo, infatti, è anche l’occasione per invitare a conoscere il parco, a visitare gli ambienti che lo caratterizzano ed a stimolare, attraverso la conduzione di apposite attività didattico-educative, comportamenti rispettosi e responsabili. 3 conosciamo il caPriolo Il Capriolo è un cervide di medie dimensioni con il corpo robusto e slanciato. Il suo nome scientifico è Capreolus capreolus. E’ alto circa 65 cm. al garrese; la lunghezza, invece, è di circa 105 centimetri. Il suo peso arriva a circa 25 chili. La testa ed il collo misurano circa 30 centimetri. Le orecchie sono grandi e rivestite di peli all’interno; si muovono in continuazione per percepire qualsiasi segnale di pericolo. Sulla fronte il maschio ha palchi che si sviluppano a partire da un anello di base ed in genere hanno tre punte; la crescita avviene durante l’inverno e si conclude a primavera. I maschi li strofinano allora contro il tronco degli alberi e li liberano da un rivestimento detto “velluto”. Si definiscono “palchi” e non “corna” perché sono costituiti da un prolungamento dell’osso frontale e, quindi, da tessuto osseo vero e proprio, anche se annualmente cade e ricresce. Il capriolo assume, nel corso dell’anno, due mantelli che si alternano con due “mute”: una autunno-invernale di colore tipicamente grigio-bruno, che mette in risalto la zona perianale caratterizzata dalla presenza di un’area di pelo 4 bianco cangiante, detta “specchio”, a forma di rene nel maschio ed a forma di cuore nella femmina; l’altra primaverileestiva, con sostituzione del pelo invernale con mantello a colorazione giallo-arancione vivo. Il capriolo può raggiungere un’età massima di 12-18 anni. Vita e segreti Il capriolo è un animale territoriale e solitario, che forma piccoli gruppi familiari. Ha abitudini crepuscolari e notturne; infatti, è attivo al buio quando si spinge nelle zone più aperte in cerca di arbusti e specie erbacee. Durante il giorno, invece, rimane spesso nascosto nella folta vegetazione e si nutre di piante del sottobosco. lo sfregamento Il capriolo maschio delimita il proprio territorio strofinando le ghiandole della testa contro il tronco degli alberi e dei cespugli. Questa tecnica serve a lasciare sugli alberi segnali olfattivi che vengono percepiti dagli altri caprioli ed è anche importante per la perdita del “velluto”, rivestimento della cute che protegge i palchi. Una volta liberati dal rivestimento, i palchi si sviluppano rapidamente e diventano ben visibili le punte. Le tracce dello sfregamento lasciate sui tronchi degli alberi prendono il nome di “fregone”. richiamo Il capriolo emette un latrato simile a quello del cane; quando è spaventato, emette strida molte acute. alimentazione Il capriolo è un animale erbivoro; si ciba, cioè, di foglie di giovani alberi, di foglioline tenere tra i rami più bassi degli arbusti e bruca numerose specie di erbe, selezionando quelle più nutrienti e digeribili. Quando trova un cespuglio di rovo, rosa canina, ginestra o citiso, preferisce mangiare le foglioline più tenere ed i germogli che si trovano alla giusta altezza rispetto alla bocca e tralasciare le altre più dure o troppo alte. salti Il capriolo è particolarmente adatto alla corsa e le sue 5 zampe posteriori sono sviluppate per questo scopo. Di fronte ad un pericolo si allontana velocemente a grandi balzi e riesce a superare gli ostacoli in modo spettacolare, con virate rapide, sicure e precise. Riesce a saltare cespugli ed ostacoli di oltre due metri di altezza e con oltre sette metri di lunghezza. all’erta Le grandi orecchie del capriolo si muovono continuamente per percepire qualsiasi rumore o segnale di pericolo. Parimenti all’odorato ed alla vista, ha, infatti, un udito molto sviluppato. la riProduzione La stagione degli amori avviene tra luglio ed agosto. Dopo l’accoppiamento e la fecondazione, l’uovo non si impianta subito nell’utero, ma viene protetto da una sostanza chiamata “latte uterino”. Qualche mese più tardi, a dicembre, l’uovo si impianta nell’utero e riprende la crescita, in modo che la gestazione e la nascita dei piccoli avvengano in primavera, quando sono migliorate le condizioni climatiche e c’è maggiore disponibilità di cibo. Questo interessante fenomeno è detto “gestazione differita”. Il piccolo nasce dopo sei mesi e rimane nascosto tra le erbe, mentre la madre continua a girare nei dintorni in cerca di cibo senza mai allontanarsi troppo. Molte volte al giorno, la madre raggiunge il piccolo per allattarlo ed accudirlo, poi si allontana di nuovo, restando, comunque, sempre guardinga nei dintorni. i cuccioli I caprioli neonati sono coperti da una pelliccia marrone punteggiata di bianco sul dorso ed hanno gli occhi aperti. Vengono allattati per circa due mesi e, nel frattempo, imparano gradualmente a nutrirsi da soli. Le macchie bianche sul mantello iniziano a svanire dopo sei settimane e spariscono completamente in autunno, quando il capriolo muta il mantello. I giovani raggiungono la maturità sessuale a 14 mesi circa. 6 come aVVistarlo Timido e solitario, il capriolo non è un animale facile da avvistare in un ambiente naturale, perché di giorno preferisce rimanere nascosto tra la vegetazione, accovacciato tra i folti cespugli. Per poterlo avvistare, ti suggeriamo di stare in assoluto silenzio e di guardare attentamente, magari con un adeguato binocolo, nelle zone centrali dell’area di semicattività, dove i cespugli di rovi e ginestre sono più fitti. Gli operatori dell’area, che ti accompagneranno durante la visita, ti daranno, comunque, gli opportuni consigli. Tu non avvicinarti troppo alla recinzione ed evita di fare movimenti bruschi perché, anche se tu non lo vedi, il capriolo vede te. Se saprai conquistarti la sua fiducia, avrai sicuramente la possibilità di vederlo. abbigliamento ed equiPaggiamento consigliato L’area del capriolo si trova a circa 1.000 metri sopra il livello del mare. Per fare una escursione è consigliabile, pertanto, un abbigliamento adeguato. Durante la stagione fredda, oltre al giaccone, raccomandiamo di portare guanti e berretto di lana, mentre d’estate suggeriamo l’abbigliamento “a cipolla”, con tanti strati da togliere e mettere con facilità. Indispensabili un paio di scarponcini robusti e calzettoni di cotone (meglio evitare fibre sintetiche). Porta sempre con te uno zaino con ogni materiale utile per l’esplorazione degli ambienti naturali (block-notes, matita, 7 colori, bussola, macchina fotografica) e non dimenticare la borraccia dell’acqua ed il binocolo per l’avvistamento degli animali selvatici. Per Visitare l’area del caPriolo Per visitare l’Area del capriolo bisogna prima raggiungere il centro abitato di Galati Mamertino, grazie ad una comoda strada di fondovalle che si origina da Rocca di Caprileone, lunga la strada statale 113. Giunti nella piazza principale del paese (piazza S. Giacomo), si continua a salire, per poco più di 2 chilometri, verso l’area protetta. In contrada Rafa, vicino agli impianti sportivi, si svolta a sinistra e si segue la strada che porta in contrada Miserella. Dopo circa un chilometro, segnalata da cartelli in legno, si arriva all’area del capriolo. L’area è visitabile a piedi ed i sentieri, comodamente percorribili da chiunque, hanno uno sviluppo complessivo di 2 chilometri circa. La visita è supportata da un gruppo di operatori che effettuano servizi di guida, accompagnamento ed attività di animazione. le attiVità di fruizione Le attività di supporto alla gestione faunistica dell’area del capriolo, nonché quelle di fruizione didattico-educativa, sono gestite dalla Associazione “Amici della Terra/Nebrodi”, che aderisce al progetto “Nebrodi Outdoor”, circuito coordinato dall’Ente parco, che aggrega soggetti che offrono servizi di turismo sostenibile. 8 i serVizi Per la fruizione dell’area, le attiVita’ didattico-educatiVe e le ProPoste escursionistiche La fruizione dell’Area del capriolo, sin dal momento del suo avvio, ha dato risultati significativi sia dal punto di vista numerico, che dal punto di vista della qualità dei servizi offerti: dalle escursioni alle attività laboratoriali, dalle iniziative di sensibilizzazione ai corsi di formazione. I servizi offerti, infatti, non sono limitati al solo accompagnamento durante la visita, ma integrati da ulteriori attività e prestazioni: attività laboratoriali tematiche per le scuole di ogni ordine e grado, degustazioni di prodotti tipici, proposte escursionistiche verso mete di grande valenza naturalistica del parco, servizi informativi con possibilità di acquisto di gadget e materiale di approfondimento sull’area protetta. 9 10 Per informazioni e prenotazioni di visite all’area del capriolo amici deLLa terra cLub Nebrodi oNLuS Sede Legale Via F. Lo Sardo, 9 98071 Capo d Orlando (ME) Tel e Fax 0941 911270 Sede operativa Area del Capriolo C/da Miserella 98070 Galati Mamertino Tel 339 4596672 [email protected] www.bibliotecheinrete.it Soggetto adereNte aLLa rete Nebrodi outdoor eNte Parco dei Nebrodi Sede LegaLe C/da Pietragrossa SS 113 98072 Caronia (ME) Tel 0921 333015 Fax 0921 335794 Sede uFFici e SerViZi Via U. Foscolo, 1 98070 Alcara Li Fusi (ME) Tel 0941 793904 Fax 0941 793240 uFFicio PeriFerico Via Bellini (Pal. Zito), 79 98033 Cesar (ME) Tel e Fax 095 7732061 uFFici e SerViZi Piazza Duomo (Pal. Gentile), S. Agata Militello (ME) Tel 0941 702524 Fax 0941 723088 www.parcodeinebrodi.it - info@parcodei brodi.it