COLLANA “GREY”
KICK BOXING LIGHT CONTACT:
Guida alla preparazione Tecnico-Tattica, Fisica e Nutrizionale per gli sport da combattimento a contatto leggero
di Alberto Zurma, Fulvio Marzatico, Massimo Negro
Collana GREY
Copyright © 2011 CIESSE Edizioni
KICK BOXING LIGHT CONTACT:
Guida alla preparazione Tecnico-Tattica, Fisica e Nutrizionale per gli sport da combattimento a contatto leggero
di Alberto Zurma, Fulvio Marzatico, Massimo Negro
Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione, anche parziale. Le richieste per la pubblicazione e/o l’utilizzo della presente opera o di parte di essa,
in un contesto che non sia la sola lettura privata, devono essere inviate a: IESSE Edizioni Servizi editoriali
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ISBN 978-88-97277-40-8
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BIOGRAFIA DEGLI AUTORI
ALBERTO ZURMA
Inizia la pratica marziale nel 1977 con il Karate Sankukai
del Maestro Yoshinao Nambu. Nel 1981 passa al Karate
Contact (come si chiamava allora la Kickboxing) presso il
club “Centro Sportivo Karate Moderno” del Maestro Ezio
Arrigoni di Corsico (MI).
Nel 1983 diventa Istruttore, parallelamente continua la
pratica agonistica nella FIAM-WAKO (Federazione Italiana Arti Marziali) come atleta di Semi e Light Contact fino
al 1988.
In quegli anni, e in quelli a seguire, partecipa a numerosi
Stages con i più grandi campioni della storia di questo
sport: Benny “the Jet” Urquidez, Jean Frenette, Ghert Lhemments, Bill Wallace, Dominique Valera, Jeremy Yau, Joe Lewis, Franz Haller, Marco Costaguta e Massimo
Liberati per il settore Kickboxing/Full Contact, mentre Kaopom Lek, Kaluhad Sor
Supawhan, Diego Calzolari e Faelli per la Muay Thai.
Pratica pugilato per 3 anni come amatore e Yoseikan Budo del Maestro Hiro Mochizuki per 1 anno.
Nel 2002 ottiene la Cintura Nera 4° grado FIKB (Federazione Italiana Kickboxing);
sempre in quell’anno diventa Istruttore di Maltese’s Close Combat con il Maestro
Maurizio Maltese. Nel 2003 diventa Istruttore livello B di Krav Maga e nel 2005 di
Shoot Boxe. Su questo argomento partecipa ad altri Stages con il francese Amorim
Florentin, il Maestro Rizzoli di Livorno, Claudio Alberton e Fabio Tumazzo di Milano. Dal 2011 è Aspirante Tecnico di pugilato per la FPI (Federazione Pugilistica
Italiana).
FULVIO MARZATICO
Farmacologo, dal 1981 è ricercatore presso l’Istituto di Farmacologia, ora Dipartimento di Medicina Legale, Scienze
Forensi e Farmaco-Tossicologiche, Sezione di Scienze Farmacologiche e Tossicologiche dell’ Università degli Studi
di Pavia.
Dal 1995 è componente del comitato scientifico e del consiglio di amministrazione del Centro interdisciplinare di
Biologia e Medicina dello Sport dell’Università degli Studi di Pavia. Presso la medesima Università dirige il Laboratorio di Farmacobiochimica, Nutrizione sportiva e Nutriceutica del benessere e ha
attualmente in affidamento diversi insegnamenti di Alimentazione e nutrizione
umana, Metodologie farmacologiche, Farmacologia e Tossicologia applicate allo
sport, Farmacologia e Doping. Docente del Master di Nutrizione umana dell’Univer-
sità di Pavia. Ha pubblicato più di 100 lavori su riviste scientifiche recensite. E’ componente dell’editorial board per il Journal of Sport Medicine and Physical Fitness;
è membro dell’International Society of Sport Nutrition (ISSN) e vicepresidente della Società Italiana di Nutrizione Sport e Benessere.
MASSIMO NEGRO
Dietista e Dottore in Scienze motorie, da più di 10 anni collabora con il Prof. Fulvio Marzatico occupandosi di nutrizione e dietetica applicate all’esercizio fisico e allo sport.
Co-autore di lavori scientifici, articoli e testi sull’argomento, dal 2006 al 2008 è stato docente di dietetica presso la
Scuola Interuniversitaria Lombarda per l’Insegnamento Secondario (SILSIS). Attualmente è docente al Master di Nutrizione umana dell’Università di Pavia e svolge attività
d’insegnamento nel campo della nutrizione sportiva per
conto di società scientifiche, enti di formazione, palestre e
associazioni sportive. Cura i regimi di alimentazione, integrazione e supplementazione di atleti professionisti e dilettanti impegnati in diverse discipline sportive. E’ coordinatore della commissione scientifica della Società Italiana di Nutrizione Sport e
Benessere (SINSEB).
a Patrizia e Mirko
senza i quali io non sarei quello che sono
a mia madre
RINGRAZIAMENTI
A mio fratello Daniele
per avermi introdotto nel mondo dello sport
Agli Istruttori Salvatore Parisi e Nicola Falivene
per l’aiuto che mi danno continuamente e per aver fatto da modelli
nelle fotografie
A Mauro Spadini
per il contributo sul capitolo Forza Veloce, per essersi prestato anch’egli
per le foto del testo e per avermi fatto da cavia nei suoi anni da agonista
Alla Dottoressa Gianfranca Corbellini
che ha revisionato il testo e per la pazienza con cui risolve
i pasticci che faccio al computer
Al Prof. Fulvio Marzatico e Massimo Negro
per il prezioso aiuto nella parte sull’alimentazione
A Marco Atzeni
per aver fatto le fotografie
A Fabrizio e Laura Quattrini
della Palestra Sport e Salute di Casorate Primo (Pavia)
A Carlo Santi della CIESSE Edizioni
per aver creduto nel mio lavoro
INDICE
Capitolo 1
Guardia e spostamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
La posizione di guardia
La guardia frontale; La guardia semi frontale
Spostamenti, semispostamenti, asse e distanza di combattimento
L’asse di combattimento; Lo spostamento in avanti, indietro, laterale a sinistra
e a destra, continuo a sinistra e a destra; I semispostamenti in avanti, indietro,
a sinistra e a destra; Lo spostamento in rotazione a destra e a sinistra; Lo spostamento in slittamento (trascinamento); La distanza di combattimento: lunga,
media e corta
13
Capitolo 2
I colpi di braccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Diretto sinistro (Jab); Diretto destro; Gancio sinistro; Gancio destro; Montante sinistro; Montante destro
25
Capitolo 3
I calci della kickboxing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Serie di colpi; Combinazione di colpi; Colpo doppiato; Traiettoria d’attacco dei
calci; Piede d’appoggio, perno e scivolamento (trascinamento); Calcio frontale
(Front kick); Calcio circolare (Low-Middle-High kick); Calcio laterale (Side kick);
Calcio indietro diretto o spinto (Spinning Back kick); Calcio indietro circolare (Spinning Hook kick); Calcio ad uncino frontale (Hook kick); Calcio ad ascia (Axe kick);
Calci saltati (Jumping kicks); Schemi di difesa, contrattacco e colpo d’incontro;
Spazzate e squilibri
31
Capitolo 4
La difesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Schivate, deviazioni, bloccaggi e parate
Schivata su diretto sinistro e destro in flesso torsione; Schivata circolare; Deviazioni; Bloccaggi e parate; Block; Difesa attiva; Contrattacco su attacco avversario; Contrattacco d’anticipo; Colpire d’incontro su attacco avversario; Colpire d’incontro su provocazione propria; Inviti; Finte; Difesa passiva
53
Capitolo 5
Tattica e strategia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Tattica; Strategia; Esempi di comportamento strategici e tattici; Tattica di combattimento con un avversario più alto o più basso
69
Capitolo 6
Gli attrezzi per l’allenamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Esercizi a carattere speciale: Tipi di sacco; Lo scudo; I pao; I guanti da maestro; La pera; La pera pesante; La palla tesa; Il bendaggio; La corda; Il vuoto
allo specchio (shadow boxing)
73
Capitolo 7
Lo stretching . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
87
Capitolo 8
La preparazione atletica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
La resistenza
I metodi per migliorare la resistenza
Metodi continui; Metodi alternati; Metodi intervallati
La resistenza anaerobico lattacida
Sviluppo della forza rapida e veloce
Metodi per migliorare la forza rapida
Metodo dei carichi dinamici; Metodo pliometrico; Metodo del circuito; Utilizzo del
carico naturale; Il massimale (come calcolarlo)
Velocità e rapidità
93
L’allenamento
Principi fondamentali; Principi generali
Supercompensazione
Il sovrallenamento
Principali indizi del sovrallenamento
Esercizi e carico di lavoro
Parametri dell’esercizio fisico; Il carico di lavoro; Caratteristiche del carico di lavoro; I mezzi di allenamento
Capitolo 9
La periodizzazione dell’allenamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
Principi generali; Esempio di programmazione
Capitolo 10
L’Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
I nutrienti nell’attività sportiva
Carboidrati; Proteine; Lipidi; Fibre; Vitamine; Acqua
Sport food, integratori e supplementi
Barrette energetiche; Barrette proteiche; Sport gel; Sport drink; Recovery meal
Integratori Alimentari
Principali integratori utilizzati; Integratori vitaminici e minerali; Oli di pesce; Glucosamina
Supplementi
Creatina; Aminoacidi a catena ramificata
Indicazioni alimentari per l’allenamento
Prima dell’allenamento; Durante l’allenamento; Dopo l’allenamento
Cosa mangiare il giorno della gara
Il recupero
Riduzione della massa grassa
Proteine; Carboidrati; Lipidi; Alcol
Le regole per dimagrire con la corsa
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
INTRODUZIONE
erché un libro sulla kickboxing a
contatto leggero?
La definizione “contatto leggero”
provoca spesso espressioni scettiche e di
supponenza negli Istruttori che si occupano prevalentemente di discipline a
Contatto Pieno (quali Boxe, Kickboxing,
ecc) che a volte considerano le “altre” discipline, quelle con minor rischio fisico,
minori, più facili.
In effetti, iniziare la pratica agonistica
con discipline di questo tipo, dà la possibilità ad un atleta di fare le proprie
considerazioni sul continuare o no la
propria carriera sportiva e/o agonistica e
in quale direzione.
A volte giovani e promettenti atleti vengono letteralmente ”buttati” sul ring,
vittime del loro stesso entusiasmo e di
Istruttori poco prudenti che poi difficilmente continuano la carriera sia sportiva che agonistica in quanto, non essendo adeguatamente preparati subiscono, a
volte, brutte sconfitte e di sicuro non offrono neppure un buon spettacolo dal
punto di vista tecnico.
Per chi conosce la realtà di questo settore sa benissimo che anche le discipline a
Contatto Leggero, a seconda dell’impor-
P
tanza del Torneo e delle Federazioni organizzatrici, tanto a contatto leggero
non sono, soprattutto quando un atleta
si avvicina alla fase finale dopo aver già
affrontato 2,3,4,5 incontri nella stessa
giornata.
Nelle discipline Light la richiesta energetica è enorme perché l’atleta deve essere
sempre in movimento; la frequenza dei
colpi è altissima e l’incontro viene giudicato non solo per i colpi portati a bersaglio ma anche per chi sfodera il bagaglio tecnico migliore; non a caso spesso
vi è la regola che un atleta deve portare
almeno 5 calci effettivi per ripresa.
Sono del tutto convinto che discipline
del genere debbano essere anche belle da
vedere dal punto di vista tecnico. Chi è
della mia generazione probabilmente si
ricorda quanta diffusione aveva il Full
Contact sia in Italia che all’estero. Gli
atleti e i Campioni di queste discipline
provenivano tutti o dalle Arti Marziali
classiche, dalla Savate o comunque da
discipline dove avevano avuto modo di
apprendere, nel tempo, quei colpi che
potevano rendere spettacolare un incontro, DominqueValera, Bill Wallace, Pennacchio, gli Italiani Liberati e Perreca e
12
INTRODUZIONE
tanti altri tanto per fare qualche esempio.
Adesso è raro vedere in un confronto
calci ad Ascia, Girati o Spazzate; si punta su quei 3/4/5 colpi di sicuro effetto,
su quel paio di soluzioni tattiche e via
sul quadrato di gara con magari l’Istruttore, come mi è capitato di vedere, che
all’allievo, in palese difficoltà, gli urla
“vai che vai bene!”.
Non mi stancherò mai di ripetere che un
buon bagaglio tecnico supportato da una
buona preparazione atletica, darà la possibilità ad un atleta di poter affrontare le
varie situazioni di gara con la consapevolezza di aver messo in campo tutte le
proprie risorse.
In questo testo, purtroppo, non si troverà la ricetta per diventare Campioni op-
pure Istruttori infallibili, quella è una
strada che ognuno dentro di sé deve percorrere, pagando gli errori con l’esperienza. Questo è il mio personale punto
di vista dettato da anni di esperienza sul
campo, come allo stesso modo questo testo che ho elaborato non ha la pretesa di
essere immodificabile, spero però che
possa servire da traccia a chi si vuole accostare a queste discipline, Atleta o
Istruttore che sia.
Alcuni amici, che ringrazio, mi hanno
dato una mano per la parte che riguarda l’alimentazione e l’utilizzo dei più comuni integratori alimentari: il Professor Fulvio Marzatico dell’Università di
Pavia, docente di Scienza dell’Alimentazione e il Dottor Massimo Negro Dietologo Sportivo di Pavia.
L’Autore
capitolo 1
GUARDIA E SPOSTAMENTI
LA POSIZIONE DI GUARDIA
er posizione di guardia si intende
la posizione che abitualmente si assume atta ad offrire il minor bersaglio utile ai colpi avversari e che permette le migliori possibilità di attacco,
difesa e contrattacco.
Quando parleremo di guardia si intenderà convenzionalmente una posizione per
“destrimani” quindi con piede sinistro
avanzato tenendo i colpi di destro (sia
calcio che pugno), i più potenti, caricati
indietro.
I mancini dovranno considerare le posizioni invertite.
Nel corso del testo faremo riferimento di
volta in volta alla guardia da utilizzare
nel LC (Light Contact) oppure nella KBL
(Kickboxing Light) essendo ambedue discipline a contatto leggero ma con colpi
differenti.
Per il LC utilizzeremo indifferentemente
sia la guardia frontale che quella semi
P
Guardia Frontale
frontale in quanto si avrà necessità di
avere una mobilità maggiore di attacco
e rientro utilizzando colpi come il calcio
Laterale, il calcio ad Uncino o il calcio
Circolare Indietro ma soprattutto perché
non utilizzando, quindi, non dovendo
stare attenti ai calci in linea bassa (Low
kick), potremo assumere una posizione
di guardia più idonea ad un tipo di combattimento che utilizzi una maggiore varietà di colpi.
LA GUARDIA FRONTALE
Troveremo la nostra posizione tenendo i
piedi alla larghezza delle anche, facendo
un normale passo di camminata, portando avanti il piede sinistro e ruotandolo
leggermente in dentro (sulle ore 13), quello dietro ruoterà al suo esterno, all’incirca sulle ore 14, i talloni saranno leggermente sollevati per permettere di muoversi rapidamente sia in attacco che in difesa, le ginocchia saranno leggermente fles-
Guardia frontale con baricentro spostato indietro
CAPITOLO 1
14
se, il baricentro cadrà in mezzo ai piedi
seguendo una linea che parte dalla sommità del capo e arriva a terra permettendoci di spostare il peso del corpo in avanti, indietro o di lato partendo sempre dal
centro e qui tornando.
Questo tipo di guardia è praticamente
l’unica utilizzata nella KBL alla quale
applicheremo una unica variante alla
posizione del piede avanzato; questo
avrà la punta leggermente rivolta all’esterno, il peso del corpo sarà appena
arretrato per poter alzare velocemente il
ginocchio sinistro permettendo l’esecuzione del bloccaggio dei Low kick diretti alla gamba avanzata che rappresenterà uno dei primi bersagli per il nostro
avversario.
Il tronco è leggermente incurvato con i
muscoli addominali in leggera contrazione, la spalla sinistra è un po’ più
avanti della destra per favorire i colpi col
braccio avanti, le braccia sono flesse in
leggera tensione, pronte a contrastare
l’arrivo dei colpi.
I gomiti sono a protezione del fegato e
della milza, quello destro
aderente al fianco, e il sinistro leggermente avanzato e
ambedue pronti a chiudersi
uniti per riparare il plesso solare in caso di colpi con traiettoria diritta come i calci
Frontali o pugni Diretti.
Le mani chiuse a pugno sono all’altezza degli zigomi
rivolte come gli avambracci
di taglio verso l’avversario,
anch’esse pronte a chiudersi
davanti al viso a protezione
dai colpi di pugno oppure a
posizionarsi a lato del capo
per proteggerci dai colpi con
traiettoria circolare come ad
esempio i ganci o gli High
kick.
Guardia semi Frontale
Il mento è appoggiato allo sterno, quando si va in chiusura con i guanti davanti al viso si fanno intervenire i muscoli
della schiena e del trapezio per contrastare i colpi.
LA GUARDIA SEMI FRONTALE
Questa guardia si colloca a metà strada
fra la guardia laterale (che non prenderemo in considerazione perché tipica di
un’altra disciplina, il Semi Contact o
Point Karate) e quella frontale in quanto permette, soprattutto ad un atleta
evoluto, di portare tutti i tipi di colpi sia
di braccia che di gamba, in attacco, difesa e contrattacco.
Parlando di atleti evoluti si intendono
atleti che hanno un grosso bagaglio tecnico acquisito praticando diverse discipline o che hanno maturato una lunga
esperienza agonistica e che, in virtù dei
colpi che stanno portando, o secondo la
situazione tattica del momento, riescono
a passare da un tipo di guardia all’altro
senza difficoltà, continuando così a por-
GUARDIA,
SPOSTAMENTI, ASSE DI COMBATTIMENTO
tare colpi senza interrompere l’azione.
Le evidenti differenze in questa guardia
le troveremo nella posizione del piede
avanzato che è decisamente rivolto all’interno, stessa cosa per il ginocchio,
questo per facilitare l’esecuzione del calcio Laterale con gamba avanzata sia in
fase di stop dell’avversario che in fase di
attacco in scivolata o trascinamento.
Anche il bacino è leggermente ruotato
verso l’interno, questo sia per offrire minor bersaglio utile avendo il tronco quasi di profilo, sia per metterci in una posizione che ci permetta di portare più facilmente i colpi girati sia di calcio (Indietro Diretto, Circolare Indietro etc.) e,
dove consentito, anche di pugno (Spinning Back fist).
Il braccio (porzione dall’articolazione
della spalla al gomito) avanti sarà tenuto aderente al fianco sinistro, l’avambraccio (dal gomito al polso) forma un
angolo di circa 90 gradi a protezione del
plesso solare, il mento sarà protetto ruotando la testa a sinistra contro la spalla
che verrà portata in avanti e leggermente più in alto della destra.
Il braccio dietro resta nella classica posizione con il gomito a proteggere il fegato e col guantone il mento a destra.
La caratteristica principale di questo tipo di guardia è la possibilità come abbiamo detto di poter passare velocemente da quella frontale a quella semi frontale secondo i colpi che abbiamo intenzione di portare o della scelta tattica effettuata.
Questo tipo di posizione, comunque, tende a penalizzare molto nella pratica di
discipline dove sono previsti i calci in linea bassa, dato che la parte laterale e posteriore della coscia risulteranno estremamente esposti; chi vorrà quindi utilizzare questo tipo di guardia dovrà porre
particolare attenzione a mantenersi
estremamente mobile e rapido nelle fasi
di uscita in difesa e di rientro in contrattacco.
15
SPOSTAMENTI,
SEMI SPOSTAMENTI,
ASSE E DISTANZA
DI COMBATTIMENTO
L’asse di combattimento
Due atleti in gara si fronteggeranno in
maniera tale da risultare allineati su un
unico asse di combattimento.
Questo asse, è una linea immaginaria che
passa in mezzo ai piedi e che congiunge
gli atleti in guardia uno di fronte all’altro. In questa posizione i due atleti hanno le stesse possibilità offensive e difensive, a parità di abilità tecnico-tattica.
L’atleta che si sposta lateralmente varierà il proprio asse di combattimento rispetto all’asse di combattimento avversario; questo può servire per difendersi
passivamente, per difendersi attivamente da un attacco avversario oppure iniziare un proprio attacco.
L’asse di combattimento
16
CAPITOLO 1
Asse di combattimento spostato a sinistra
Asse di combattimento spostato a destra
Asse di combattimento ruotato a sinistra
Asse di combattimento ruotato a destra
Ogni variazione dell’asse di combattimento dovrà quindi essere in chiave tattica.
Le variazioni dell’asse di combattimento
sono quattro: a sinistra, a destra, ruotato a sinistra, ruotato a destra.
Gli sport da combattimento sono considerati “ACICLICI e SITUAZIONALI” e si
svolgono prevalentemente in un quadrato di gara (ring o tatami).
Gli spostamenti che un atleta può svolgere in gara sono molti e dettati principalmente dall’andamento tattico del
combattimento.
È di fondamentale importanza che l’atleta, prima, durante e dopo i vari sposta-
GUARDIA,
SPOSTAMENTI, ASSE DI COMBATTIMENTO
menti, mantenga sempre una posizione
corporea atta a garantirgli l’equilibrio,
cercando di mantenere immutate le proprie possibilità offensive e difensive.
Descriveremo ora gli spostamenti completi, che prevedono cioè lo spostamento dei due appoggi (i piedi), i semi spostamenti che prevedono lo spostamento
di un solo appoggio, gli spostamenti in
rotazione o “perni” che prevedono rotazioni di varia entità, secondo ai casi, del
nostro corpo rispetto all’avversario.
Tutte le volte che si effettua uno spostamento, i talloni si sollevano da terra e il
piede è rasente il suolo, il movimento deve essere effettuato in maniera dinamica sfruttando principalmente la contrazione elastica dei muscoli posteriori della gamba opposta alla direzione in cui ci
sposteremo (se ci dobbiamo spostare in
avanti spingeremo con la gamba dietro
e viceversa). Una regola generale degli
spostamenti è quella che prevede di spostare per primo il piede sinistro (piede
avanti) per movimenti in avanzamento e
alla propria sinistra, e di spostare per primo il piede destro (piede dietro), per movimenti indietro e alla propria destra,
questo per non alterare la stabilità della
posizione di guardia incrociando i piedi.
Negli spostamenti avremo cura di mantenere il bacino sempre alla stessa altezza per non avere oscillazioni del baricentro. Una volta effettuato lo spostamento, i piedi ritornano all’ampiezza
originaria per non trovarsi in posizioni
troppo lunghe o ampie che limitano
equilibrio e/o mobilità.
Lo spostamento di ogni segmento (piede)deve essere di uguale entità, all’incirca di 20-30 cm.
Spostamento in avanti
spostamenti saranno di uguale entità in
modo che la posizione di guardia resti
immutata.
L’asse di combattimento e la divaricazione degli arti inferiori sono immutati.
SPOSTAMENTO INDIETRO
Dalla posizione di guardia si sposta indietro il piede destro seguito dallo spostamento di uguale entità del piede sini-
Gli Spostamenti si dividono in:
SPOSTAMENTO IN AVANTI
Dalla posizione di guardia si sposta in
avanti il piede sinistro seguito dallo spostamento in avanti del piede destro, i due
17
Spostamento indietro
18
CAPITOLO 1
stro, la posizione di guardia resta immutata.
L’asse di combattimento e la divaricazione degli arti inferiori non cambiano.
SPOSTAMENTO LATERALE
A SINISTRA
Dalla posizione di guardia si sposta lateralmente il piede sinistro seguito in
egual misura dal piede destro. La posizione risultante sarà di guardia con asse
di combattimento spostato a sinistra rispetto all’asse di combattimento dell’avversario. Distanza e divaricazione sono
immutate.
Spostamento laterale a destra
a destra rispetto all’asse di combattimento dell’avversario. Rimangono invariate
distanza e divaricazione.
Spostamento laterale a sinistra
SPOSTAMENTO LATERALE A DESTRA
Dalla posizione di guardia si sposta lateralmente verso destra il piede destro,
seguito dallo spostamento di uguale entità del piede sinistro.
La posizione risulta di guardia con il
proprio asse di combattimento spostato
SPOSTAMENTO CONTINUO
A SINISTRA
Lo spostamento continuo a sinistra si effettua mediante una successione rapida
di spostamenti laterali a sinistra, più comunemente, l’atleta si sposta in modo
continuo quando desidera o è costretto
a “girare” intorno all’avversario. Per effettuare questo spostamento continuo a
direzione circolare con aggiustamenti
della distanza in base alle esigenze tattiche, prima si sposterà il piede avanti
obliquamente a sinistra per poi usarlo
come asse di rotazione verso sinistra,
quando il piede destro è in fase aerea.
Nell’esecuzione di questi spostamenti è
normale che l’ampiezza sagittale della
posizione di guardia si riduca.
GUARDIA,
SPOSTAMENTI, ASSE DI COMBATTIMENTO
19
SPOSTAMENTO CONTINUO A DESTRA
L’esecuzione di questa successione di
spostamenti, prevede la stessa dinamica
degli spostamenti laterali a destra.
Per poter girare, durante la fase aerea del
piede sinistro, tutto il sistema ruoterà più
o meno ampiamente con asse di rotazione sul piede destro.
Questo tipo di spostamenti è più difficoltoso degli spostamenti continui a sinistra;
un assetto più frontale della guardia ed
una riduzione della divaricata sagittale
degli arti inferiori migliorano l’esecuzione. Evitare nel movimento stesso, di portare i piedi sullo stesso piano così da poter mantenere sia il corretto equilibrio che
le capacità massime di attacco e difesa.
I SEMISPOSTAMENTI
Per semispostamento si intende una variazione dell’assetto corporeo che avviene mediante lo spostamento di un solo
appoggio. Con questi movimenti, l’asse
di combattimento resta invariato. Dopo
aver effettuato l’azione sfrutteremo
l’azione elastica dell’arto che si è spostato per far ritornare il piede nella posizione di partenza.
L’utilizzo dei semispostamenti deriva dal
fatto che durante un’azione dinamica
non sempre si ha la possibilità di effettuare uno spostamento completo. Spesso, insieme ad un semispostamento, viene effettuata una flesso-torsione del
tronco più o meno ampia secondo le esigenze tattiche (schivata, colpo d’incontro, contrattacco con colpi corti).
In combattimento i semispostamenti servono principalmente ad eludere il primo
colpo di attacco avversario e propiziano
il colpo d’incontro o il contrattacco.
SEMISPOSTAMENTO IN AVANTI
Si effettua mediante lo spostamento in
avanti del piede sinistro, la distanza si
riduce, spesso viene eseguito contemporaneamente all’esecuzione di colpi diretti o schivate in flesso torsione.
Semispostamento in avanti
Semispostamento indietro
SEMISPOSTAMENTO INDIETRO
Avviene mediante lo spostamento del
piede destro indietro, con conseguente
spostamento all’indietro del baricentro
per via dell’accentuata flessione dell’ar-
20
CAPITOLO 1
to posteriore. La distanza di combattimento aumenta.
In questo semispostamento e in quello
precedente l’asse di combattimento non
cambia.
SEMISPOSTAMENTI A SINISTRA
Permettono lo spostamento a sinistra del
proprio asse di combattimento, e avvengono spostando il piede sinistro nei modi seguenti:
• a sinistra lateralmente (la distanza
non cambia)
• in senso obliquo avanti a sinistra (la
distanza si riduce)
Semispostamento laterale a sinistra
Semispostamento obliquo in avanti a sinistra
SEMISPOSTAMENTI A DESTRA
Consentono lo spostamento a destra del
nostro asse di combattimento, essi avvengono spostando il piede destro nei
modi seguenti:
a destra lateralmente (la distanza non
cambia)
in senso obliquo avanti a destra (la distanza si riduce)
in senso obliquo indietro a destra (la distanza aumenta)
Semispostamento a destra lateralmente (la distanza
non cambia)
GUARDIA,
SPOSTAMENTI, ASSE DI COMBATTIMENTO
21
L’esecuzione prevede una rotazione del
corpo, verso sinistra o destra, con asse
di rotazione sull’avampiede corrispondente (quello sinistro se dovremo spostarci a sinistra e viceversa).
La rotazione dovrà comunque permettere di tornare in posizione di guardia una
volta effettuato il movimento; questo
avviene spostando il baricentro sul piede che useremo come perno per poi ruotare il bacino nel senso opposto alla rotazione (verso destra per andare a sinistra, e viceversa).
Semispostamento in senso obliquo avanti a destra (la
distanza si riduce)
SPOSTAMENTI IN ROTAZIONE
A SINISTRA O DESTRA
Si effettuano principalmente a scopo difensivo dai colpi diretti avversari e possono permettere un’ efficace azione di
contrattacco oppure per colpire d’incontro.
Si possono effettuare anche dopo un
proprio attacco, per evitare un possibile
contrattacco avversario.
Semispostamento in senso obliquo indietro a destra
(la distanza aumenta)
SPOSTAMENTI IN ROTAZIONE
Per spostamenti in rotazione si intende
una serie di movimenti che permettono
di far assumere al proprio asse di combattimento una posizione angolare rispetto all’asse di combattimento avversario.
Spostamento in rotazione a sinistra
22
CAPITOLO 1
SPOSTAMENTO IN SLITTAMENTO
LA DISTANZA DI COMBATTIMENTO
Altro tipo di spostamento è quello in scivolata o slittamento che viene applicato
ai calci con traiettoria circolare o diretta (Frontali, Circolari, Laterali, ad Ascia)
portati con la gamba avanzata per e solo in attacco partendo da una distanza
di combattimento maggiore alla “lunga”.
Lo spazio percorso in questo tipo di spostamento, dipende dalle capacità elastiche e dall’abilità dell’atleta nell’eseguire
questo movimento: tanto più un atleta
riesce a spostarsi, tanto più sarà lontano
dai colpi avversario.
La dinamica di questo spostamento prende forma da una serie di movimenti: la
gamba che deve calciare alza il ginocchio
verso l’alto e contemporaneamente in
avanti, in modo da avere un movimento
di trascinamento da unire alla spinta della gamba posteriore che, pur mantenendo il contatto al terreno solleva il tallone e ruota la punta del piede all’esterno.
Gli spostamenti servono a variare la distanza di combattimento.
La distanza tra i due avversari è uno dei
fattori più importanti al momento di
sferrare un attacco; da essa dipendono le
tecniche da eseguire, il loro successo, la
loro possibilità di difesa e/o contrattacco. Ogni atleta ha una sua differente distanza in rapporto alla costituzione fisica ed al sistema di allenamento seguito
che influenzerà l’utilizzo di determinate
tecniche.
Fare entrare l’avversario nella propria
distanza di combattimento costituisce
una delle fasi primarie della strategia di
combattimento; a questo scopo si utilizzano finte, inviti, schivate e spostamenti che provocano rotture di ritmo creando i presupposti per una nostra eventuale azione.
La distanza non è fissa, ma ciascuno dei
contendenti cercherà di determinare lo
Caricamento del Side kick
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