Con le ciaspole lungo
le antiche strade dei pastori
GRAZIE AL CUS PERUGIA DI ENZO MORETTI 400 PERSONE
HANNO DATO VITA ALLA 29° EDIZIONE DELLA NOTTURNA
DI CASTELLUCCIO LUNGO L’IMPERVIA TRAVERSATA
Artemio Carra, Antonio Dima ed altri delegati.
Francesco Franceschetti, delegato del Cusi.
L’assemblea dello sport per tutti (CPS)
Riunite a Roma le associazioni (CPS) per il riconoscimento da parte dello Stato
L
e Società sportive, e per loro gli
Enti di Promozione Sportiva,
hanno a suo tempo denunciato
le loro “crescenti difficoltà a
promuovere ed organizzare lo sport per
tutti, che pure rende un servizio
encomiabile al Paese in termini di tutela
della salute, educazione informale,
contrasto al disagio, agevolazione alla
integrazione e coesione sociale”, e
concludevano: “È necessaria una nuova
politica pubblica dello sport per tutti, e
ciò anche istituendo un organismo
nazionale di coordinamento che,
inserito a pieno titolo nel quadro
dell’ordinamento sportivo italiano, guidi
lo sviluppo di questa forma di sport”. In
tale prospettiva il CPS ha valutato
positivamente l’insediamento, ad opera
del Ministero, del Tavolo di
coordinamento tra i soggetti pubblici e
quelli sportivi, quale sede di confronto
paritario sulle problematiche dello sport
e quindi sul tema della riforma.
Il lavoro, per giungere alla riforma
complessiva del sistema, va coniugato
con un governo dell’esistente che faccia
fronte alle emergenze in atto, alcune
delle quali possono trovare soluzione in
iniziative e provvedimenti immediati in
accordo con tutti gli Enti di Promozione
Sportiva del Coordinamento.
Queste, in sostanza, le premesse
all’Assemblea programmatica del 18
novembre, durante la quale il
rappresentante del Cusi si è così
espresso: “Occorre vedere l’attività
motoria e sportiva come un fenomeno
sociale complesso ma unitario, che non
può né deve essere fatto a fette.
Non sono in contrasto tra loro lo Sport
agonistico e quello amatoriale, l’attività
dilettantistica Federale e quella ludica
degli Enti. Sono tutte facce dello stesso
poliedro.
Occorre rimanere uniti pur mantenendo
la propria specificità: partecipare ad un
progetto di Governo che ricomponga il
puzzle del rapporto delle attività motorie
e sportive con l’uomo e per tutto l’arco
della sua vita. L’attività motoria e
sportiva non appartiene più al
voluttuario, ma è diventata necessaria
per contrastare i guasti di una sempre
di Francesco Franceschetti
maggiore sedentarietà e disuso del
corpo, nonché utile alla integrazione
sociale e concorrente alla formazione
ed educazione del cittadino.
Queste sono le motivazioni che
animano gli Enti di Promozione Sportiva
quando parlano di Sport per tutti e, se
tutto ciò ha un valore sociale, occorre
un riconoscimento, da parte dello Stato,
della figura giuridica dell’“Ente
Nazionale di Promozione Sportiva”, alla
stregua delle “ONLUS” e delle
“Associazioni di Promozione Sociale”,
ambiti in cui molti Enti sono già
riconosciuti.
In sostanza è necessario che si
forniscano i mezzi per raggiungere
l’obiettivo.
32
N
ell’incanto di Castelluccio,
sabato scorso si è svolta
ancora una volta un’edizione
fiabesca della tradizionale
Notturna. Senza luna e senza stelle, ma
con “omne tempo”, quasi 400 persone al
seguito dei provetti maestri e guide del
CUS-CAI di Perugia, al tramonto si sono
avviate negli antichi percorsi dei pastori
con rinnovata emozione; tanti studenti
anche stranieri, inglesi, scozzesi,
tedeschi, brasiliani, moldavi e giapponesi.
Imponente l’organizzazione che ogni
anno si arricchisce e gareggia nell’essere
presente e dare il meglio di sé.
Che bello arrivare sulla Piazza gremita: il
CUS al gran completo con bandiera e
scudetti;
– la Provincia schierata con uomini e
mezzi; il comune di Norcia, con
l’assessore Pierluigi Altavilla e i Vigili
Urbani e le navette;
– il Corpo Forestale dello Stato
coordinato dal Comandande schierato in
massa con camionette, motoslitte e
uomini;
– i Carabinieri di Norcia con motoslitte, la
Pro-loco in festa, con tutti i consiglieri
all’opera ha offerto vin brulè e castagne a
tutti; Gruppo Volontari della Protezione
Civile di Foligno, coordinato dal
Maresciallo Pinna con ponti radio e
organizzazione perfeta,
– la Sicurezza sulle piste, la Croce Verde
e il Soccorso Alpino presenti in massa;
– almeno in teoria non potevano esserci
margini di rischio. Conclusa felicemente
l’avventura con generale soddisfazione si
pensa già alla prossima edizione
“storica”: la XXXª, da migliorare ancora:
luna e stelle, partecipazione allargata per
far godere queste bellezze a far
conoscere questa terra incantata a più
persone possibili. Si pensa anche,
sull’esempio della favolosa Grifonissima
di arrivare ad un criterium nazionale
universitario di ciaspole e sci
escursionismo coinvolgendo le varie
università, soprattutto quelle limitrofe.
Sulla scia del successo, con il prezioso
aiuto del CAI (doveroso un
ringraziamento alle bravissime guide) si
programmano anche escursioni estive in
sinergia con la Pro-loco per ammirare la
natura e riscoprire gli antichi sapori ad
opera degli ultimi pastori locali.
SPORT & CULTURA
Cus Foggia, sport lights mind
Stare in curva e sognare di volare
di Michele Tonti
F
oggia in festa per la manifestazione
sportiva e culturale “Cus days”,
promossa dal locale Centro
Universitario Sportivo, che ha visto
Università ed Enti Locali unirsi ancora in sinergia
in favore della crescita sociale, morale e culturale
dell’intero territorio di capitanata attraverso il
linguaggio universale dello sport. L’intento
principale dei dirigenti del CUS Foggia, che è
presieduto dal professor Giacomo Zanni, è stato
quello di offrire agli studenti del nostro ateneo e
alla città intera l’occasione per incontrarsi e vivere
una piacevole esperienza di aggregazione sociale
all’insegna dello sport, dello spettacolo, della
cultura e del divertimento, affinché, come recita lo
slogan della manifestazione “Sport lights Mind”, si
diffonda il legame inscindibile tra la cultura del
corpo e la cultura della mente. La manifestazione,
organizzata in collaborazione con le Istituzioni
locali, Università di Foggia, Provincia di Foggia,
Comune di Foggia e E.DI.S.U. di Foggia, ha
ospitato, quale unica tappa in Puglia, “Casa
Universiade”, la struttura itinerante promozionale
dell’Universiade Invernale di Torino 2007, che ha
riunito nel mese di gennaio i più forti atleti
universitari di tutto il mondo. Principali protagonisti
della tre giorni sono stati gli stessi studenti
dell’Ateneo foggiano, impegnati nelle tante
iniziative previste e coinvolti anche sotto l’aspetto
organizzativo (un sentito ringraziamento va a tutte
le associazioni studentesche presenti), oltre alle
tante scuole medie inferiori e superiori di Foggia e
provincia invitate a partecipare e alle numerose
famiglie accorse per l’occasione. L’evento è stato
ufficialmente aperto dal taglio inaugurale del
nastro, all’ingresso dell’igloo di Casa Universiade,
da parte del Magnifico Rettore dell’Ateneo, Prof.
Antonio Muscio, alla presenza di tutte le autorità e
i mass media locali. La principale vetrina della
manifestazione è stato il piazzale antistante lo
Stadio Comunale “P. Zaccheria” suddiviso per
l’occasione in diverse aree per permettere a tutti
di provare le varie iniziative sportive amatoriali (tiri
In anteprima alla serie A al Palalido
le finaliste del Trofeo Unibasket-ASU
Si è svolta presso la Sala di rappresentanza
dell’Università degli Studi di Milano la conferenza stampa per la presentazione del torneo di
basket universitario Trofeo Unibasket promosso
dalla A.S.U. in collaborazione con il Cusi, il Cus
Milano e quello dei Laghi.
Pier Luigi Marzorati, presidente A.S.U., ha introdotto i lavori citando la convenzione siglata un
anno fa tra il Cusi e l’A.S.U. (Associazione Sport
Universitari), al fine di organizzare un nuovo
campionato di basket universitario tra le squadre delle università italiane affiliate ai Cus.
La convenzione prevede che in preparazione
del campionato vero e proprio, che avrà inizio
inell’autunno 2007, vengano svolti alcuni tornei
promozionali in diverse città italiane coinvolgendo le università locali.
In quest’ambito Pier Luigi Marzorati ha presentato non solo il primo torneo svoltosi a Milano,
ma anche la filosofia di lavoro e le sinergie che
A.S.U. ha allacciato con partner di assoluta professionalità al fine di creare le migliori condizioni per poter attribuire al basket universitario un
ruolo di primaria importanza nello sviluppo di
tutto il movimento cestistico italiano e nella crescita culturale e sportiva dei giovani talenti.
Alla conferenza hanno partecipato, in rappre-
sentanza del Cusi, il prof. Eugenio Meschi, presidente del Cus dei Laghi e l’ing. Vincenzo
Sabatini, presidente del Cus Milano, che hanno
sottolineato l’importanza e la validità che il progetto A.S.U. attribuisce al basket universitario.
Un riconoscimento particolare verso il significato del torneo è stata espressa dalla Armani
Jeans Milano, presente con l’amministratore
delegato dr. Edoardo Ceola, che ha concesso
l’opportunità di giocare la finale sul campo del
Palalido nel pre-partita di giovedì 29 tra AJ
Milano e Siviglia Teramo. Nell’intervallo poi si
svolgeranno le premiazioni delle squadre vincenti. Emanale Fini, amministratore delegato di
DOL, ha spiegato l’importanza di affiancare al
progetto A.S.U. una community che sta nascendo sulla rete nel sito WWW.UNIBASKET.IT.
In qualità di testimonial è stata scelta la bellissima Laura Ghislandi, volto e voce di Italia Uno,
che ha intrattenuto la platea con un simpatico
intervento.
La squadra dell’Olimpia-Armani Jeans Milano,
ha collaborato alla premiazione dei vincitori del
torneo universitario di Milano le cui finali si sono
svolte sul campo del Palalido prima della partita
del campionato di serie A di giovedì 29 marzo
2007.
di basket, calcetto, calcio balilla vivente,
equitazione, pattinaggio, scherma, corso di guida
sicura) proposte dal CUS Foggia e Casa
Universiade, anche con la collaborazione di
alcune associazioni sportive convenzionate CUS.
Anche la prevenzione della salute è stata oggetto
di promozione con l’allestimento di una
postazione mobile per lo svolgimento di test per la
valutazione funzionale dell’atleta, a cura
dell’Ambulatorio di Cardiologia dello Sport
dell’unità operativa universitaria di Cardiologia
degli Ospedali Riuniti di Foggia e della cattedra di
Fisiologia Umana della Facoltà di Medicina e
Chirurgia di Foggia. I palazzetti sportivi adiacenti
lo Stadio comunale hanno invece ospitato una
serie di dimostrazioni sportive di arti marziali,
ballo, fitness, rugby (con l’illustrazione agli
studenti più piccoli delle regole di gioco di base) e
di alto spettacolo con la partecipazione speciale
del contorsionista “Manolo” del circo
internazionale “Du Soleil”. Le tre sezioni
agonistiche del CUS Foggia sono state impegnate
inoltre in incontri amichevoli di basket (tra CUS
Foggia e CUS Caserta), rugby (tra CUS Foggia e
una rappresentativa pugliese di Rugby) e atletica
leggera con il 1° Campionato dei CUS pugliesi in
programma presso il bellissimo impianto
comunale “N. Mondelli”. Hanno partecipato
all’evento anche l’Area Orientamento e l’Area
Diritto allo Studio dell’Università di Foggia
rispettivamente per la promozione dell’attività
formativa universitaria e dell’attività sportiva degli
studenti diversamente abili, con una
dimostrazione del basket in carrozzina e di alcune
specialità dell’atletica leggera. Lo spettacolo e
l’intrattenimento è stato inoltre garantito
dall’esibizione del gruppo Sbandieratori e Musici
di Torremaggiore (Fg), dagli artisti del Teatro di
Strada e dalla serata musicale conclusiva dei
deejay di RTL 102.5, presenti in capitanata per la
tappa pugliese di Casa Universiade.
34
Domenica
al crepuscolo.
In fondo al pozzo
della casa
sola la voce
di un bambino
che pedala
nel suo grigio universo
sotto l’ala
del mantello
che vola.
È musica di stanze
tra le vuote specchiere
delle porte
la partita
che s’ascolta
alla radio,
è già finita.
Restano
voci immote.
Alfonso Gatto
35
LA PASSIONE DEL POETA ALFONSO GATTO
PER IL CALCIO ED IL CICLISMO
IN UN LIBRO CURATO DAL NIPOTE FILIPPO TROTTA
“I
l quattro è rosso”, è un
suo verso, un ricordo di
scuola. Da studenti
faceva simpatia, perchè a
chi abitava i banchi non suonava strano
e nemmeno ermetico, il quattro rosso si
abbatteva inesorabile e dunque
familiare” scrive Elisa Chiari sulla
bellissima rivista Club 3 delle Edizioni
Paoline.
Da qualche settimana, a trent’anni
abbondanti dalla morte, Alfonso Gatto è
tornato ad abitare le librerie, con pagine
che a molti sembreranno inconsuete:
pagine di calcio, senza versi perchè fra
le tante cose, Gatto faceva il giornalista
sportivo.
Erano anni proficui quelli per lo sport di
penna, gran lusso di scrittori veri:
Buzzati,Arpino, Pratolini. E poi lui, il
poeta, ben inserito nel clichè che voleva
gli intellettuali niente affatto sportivi nel
senso pratico del termine. Hanno
chiamato il libro La palla al balzo, quella
che Gatto, destro solo con le parole,
probabilmente non avrebbe saputo
afferrare. Aveva anche la passione per i
ritratti ed oggi le sue opere si trovano al
Centro manoscritti dell’Università di
Pavia assieme alle sue carte, donate
per sua volontà. Il Gatto che emerge
dalle pagine di calcio
però, pur innocente non
sembra ingenuo, alla
fine il suo sguardo
poetico sul pallone (non
per niente il sottotitolo è
Un poeta allo stadio) coglie attimi di
disincanto non solo sul calcio ma anche
sul carattere arruffone di questo Paese
che sopravvive alle sue tempeste
sempre uguale a se stesso”.
Dice il nipote Filippo Trotta: “Non è
chiaramente una cronaca sportiva, sono
tante piccole bellissime note di costume
su un calcio che non c’è più e che molti
rimpiangono. È un preludio al calcio di
oggi, come la società. In alcuni articoli si
leggono gli stessi nomi di oggi a
conferma dell’immobilità di una società
che non sa cambiare : l’ingegnosità nel
Belpaese continua a vincere sul merito,
si continua a giocare e a vivere
all’italiana, da furbetti assortiti”.
La prefazione al libro è di Gianni Mura.
LA PARTITA DELL’ADDIO
di Nello Governato
Nello Governato, calciatore della Lazio,
giornalista a Tuttosport nella redazione
degli anni ’60, ha scritto un altro libro
che conferma la sua vocazione
giornalistica. Stavolta il soggetto
“Cartavelina” Sindelar, il fuoriclasse
ebreo del calcio austriaco che rifiutò il
saluto nazista facendo imbestialire Hitler
e la sua banda
LA RIVOLTA DEI TERZINI
(Il mio nome è Nedo Ludi)
di Pippo Russo
Sul Foglio, Camillo Langone lo descrive
come “il miglior romanzo della prima
metà del 2006”. Si tratta di Il mio nome
è Nedo Ludi (Baldini Castoldi Dalai, pag.
455, 17 €, di Pippo Russo, docente
universitario e giornalista sportivo per
diletto. La storia è questa: nel 1989, un
gruppo di calciatori, tutti difensori,
comandati da Nedo Ludi dell’Empoli,
sabota la nuova marcatura “a zona” per
reinstaurare quella “a uomo”. Non ne
avete mai sentito parlare? È normale
perchè la storia è inventata. “Il nome del
protagonista – spiega l’autore – viene
da Ned Ludd, l’operaio tessile inglese
che nel 1779 fece a pezzi i telai simbolo
della tecnologia che “tagliava” i posti di
lavoro da cui prese il nome di luddismo.
Nedo incarna il giocatore di una volta
quello che non si lasciava corrompere
da nulla. Quelli di oggi, invece, mollano
tutto per ingaggi da nababbo all’estero.
Il 1989 fu un anno memorabile, la
caduta del muro di Berlino, l’invasione di
Panama, la rinuncia del Pci all’aggettivo
“comunista”.
Come eravamo
Immagini del passato, Cnu e Universiade.
Dall’alto, da sinistra a destra: la Nazionale di sci di
Pirovano a Cortina: con lui, Rimoldi, Alberto Menardi,
Ancillotto, Sandro Menardi, Nordio, Mantovani,
Gilera, Coletti, Zappi ed il tecnico della squadra Cusi.
Gli hockeysti del Cagliari a Merano ’49 si ristorano
nell’intervallo della finale poi persa col Pisa 1-0.
Trieste 1946: le finaliste del giavellotto. 1° Gandolfi
(Bologna), 2° Ferlito (Padova), 3° Venturi (Firenze).
Una curiosa immagine di Nebiolo e Coiana alla prima
Universiade di Torino. Smetterà di piovere? sembra
chiedersi Nebiolo. Mennea sotto la pioggia e allo
sprint ai Cnu di Viareggio anni ’70. Rino Tommasi
agli universitari di tennis. Lojacono, durante la sua
presidenza, premia a Trieste alcune atlete.
Ancora Piero Jaci col mitico arbitro Lo Bello.
Sheffield, Edmonton, Fukuoka, estremità del mondo col Cusi sempre in
prima linea. In alto, da sinistra, Coiana e Cornini a Edmonton 1983.
L’omaggio di Bordi a Nebiolo all’Universiade inglese. Rugby a Firenze ’49:
cosa ci fa in campo il signore con l’impermeabile? La festa ’92 per l’ingresso
di Nebiolo nel Cio. Ancora un flash sulla festa per Nebiolo con Melai,
Gualtieri e Meschi. Sfilano a Fukuoka ’95 Dolfi, De Introna, Coiana e Dima.
A Sheffield un barbuto D’Elicio ed il sorridente Nasciuti.
Infine, Fukuoka ’95, oro nel volley.
36
37
L’arte della difesa
e del combattimento
DUE STORIE DI DONNE: MARGHERITA GRANBASSI E LA LAUREA. IL MINISTRO BOY SCOUT.
La carabiniera d’oro
e Giovanna Marmotta
Q
uasi quasi si stenta a
riconoscere la portabandiera
all’Universiade turca in questa
“vamp” che posa per la rivista da
milioni di copie (Vanity Fair) assieme ad una
collega dello sport, pur lei uscita da un
palcoscenico hollywodiano. In effetti è
proprio Margherita Granbassi, medaglia
d’oro ai mondiali di scherma a Torino 2005
ed argento all’Universiade di Smirne dello
stesso anno. La compagna è Rita Dravucz,
ungherese di nascita, ma toscana
d’adozione e campionessa mondiale di
pallanuoto. Nella sua sacca da gara, ha
raccontato Margherita, c’è una tasca per i
portafortuna. “Un guanto su cui mio padre ha
disegnato un elefante con la proboscide
puntata verso l’alto, dei braccialetti che mi ha
inviato un fan dal Messico e tante lettere di
amici” dice la reginetta del fioretto che la
rivista Marie Claire America ha inserito tra le
atlete più belle di Atene 2004. “La prima volta
che sono salita in pedana ero piccolissima.
L’ho fatto per imitare i miei fratelli maggiori
che tiravano tutti di scherma. Loro hanno
smesso, io sono arrivata fin qua. A 9 anni
sognavo di diventare Lady Oscar. Ci sono
andata vicino: come lei tiro di fioretto, sono
bionda e pure militare nell’Arma dei
carabinieri. Mi mancano soltanto gli occhi
azzurri. Con la scherma riesco a mantenermi
da sola, grazie ai rimborsi e allo stipendio dei
carabinieri. In caserma ci sono stata un
mese nel 2004 per addestramento. Eravamo
le prime dieci atlete dell’Arma. Ci
guardavano tutti, invidiando le nostre
scarpette da ginnastica al posto degli anfibi...
L’Università? Frequento poco per pigrizia ma
voglio laurearmi in Scienze e tecnologie della
produzione artistica. Adoro l’arte, soprattutto
quella italiana del Novecento”.
Il ministro Giovanna Melandri ha svelato al
Magazine del Corriere della Sera il suo
passato da... boy scout. “Con padre Ernesto
Balducci, il sacerdote che seguiva noi scout,
mi sono avvicinata all’interesse per
l’ecologia, per la salvaguardia del mondo
naturale. È lui che mi ha aperto gli occhi
sulle “trame invisibili”: il battito d’ali di una
farfalla può generare un tornado in Texas,
ricordava sempre”.
La più giovane ministro dell’ultimo governo ha
un imperativo categorico: dare un futuro alla
generazione degli sprecati, ha scritto Mirella
Serri. “New look in seta vintage e capelli
biondi e boccoluti, tra Glenn Close e Jean
Harlowe, Giovanna D’Orléans, Pulzella
battagliera, disegna un nuovo profilo e un
nuovo destino alla generazione degli incerti,
dei precari e degli sfiorati. E se l’ex ministro
dei beni culturali promette, manterrà. La sua
è parola che conta, di boy scout o giovane
marmotta. La sua educazione politicaculturale affonda le sue radici nel quartiere
dove da ragazzina passava dalla gonnellina
blu di allieva delle suore a quella dello stesso
colore delle guide scout della Balduina.
“Frequentavo la Falconieri, scuola di
religiose. Ero allergica al contesto, ma ho
avuto la fortuna di incontrare grandi
professori, come padre Bernando Antonini. Il
sacerdote che seguiva noi scout era il più
di Davide Gandolfi
J
anticlericale dei preti italiani, Ernesto
Balducci. Da lui ho imparato che il pacifismo
è un valore fondamentale. All’Università ho
avuto Federico Caffè poi Ezio Tarantelli,
vittima delle Br. e Antonio Pedone col quale
mi sono laureata. Caffè era un grande
umanista che mi ha insegnato la passione
per l’ambiente. Oggi per i giovani è normale
un’esperienza all’estero, allora non lo era
affatto. Io andai a Berlino, preparavo gli
esami mentre studiavo il tedesco. L’unica
donna assieme a 12 turchi. Successivamente
sono tornata a New York per respirare un pò
l’aria della mia città natale...”.
Eletta deputata, restituì al mittente l’elezione
di Miss Parlamento. Lo sport cui si dedica
maggiormente? “Correre dietro a mia figlia”.
38
Giovanna boy-scout
39
udo che passione. Le benemerite
Edizioni Mediterranee hanno
dato alle stampe quattro nuovi
volumi sulle Arti Marziali. I primi
due, “L’Arte di colpire” e “Combattimento
con le Armi”, sono redatti dallo stesso
Autore, Marc Tedeschi, Cintura Nera 5°
grado di Hapkido ed esperto in altre
discipline marziali; nel primo volume
l’autore fornisce esaustive indicazioni e
tecniche sui modi marziali di colpire
utilizzando le varie parti del corpo
umano; nel secondo troviamo un ampia
panoramica dell’approccio alla difesa
contro le armi quali coltello, bastone
corto e lungo, pistola e persino corda.
Dalla lettura di entrambi si arguisce
immediatamente il grande lavoro di
ricerca del M° Tedeschi con interessanti
approfondimenti quali le differenti
risposte nelle varie arti marziali ad
un’offesa disarmata e non, nonché
l’ottima esposizione fotografica di
accompagnamento per ogni tecnica
esposta. Entrambi i volumi sono di
assoluto interesse non solo per i
praticanti di Hapkido ma anche per
qualsiasi praticante di tecniche di auto
difesa.
Il M° Rinaldo Orlandi 7° Dan, notissimo
esponente del Ju-Jitsu e fondatore della
International Ju-Jitsu Federation pubblica
il volume “Ju-Jitsu Moderno” nel quale
esprime senza alcun dubbio la sua
passione e dedizione a questa arte
marziale che lo ha accompagnato nella
vita; l’opera evidenzia le caratteristiche di
coordinamento, armonia ed efficacia di
questa disciplina sia nel combattimento
che nell’autodifesa rivolgendosi sia al
principiante per l’apprendimento dei
principi fondamentali, sia all’esperto per
l’approfondimento delle tecniche
apprese. L’accompagnamento di un Dvd
allegato con l’esposizione filmata di ogni
tecnica rende ancora più preziosa l’opera
di sicuro interesse per ogni praticante.
L’ultimo volume, “Takemusu Aikido –
Kokyunage”, quarto di una serie di sei
(“Takemusu Aikido vol. V” e “Budo” di
prossima pubblicazione), presenta il
nome di un grande autore, Morihiro Saito
Shihan 9° Dan, allievo diretto di O
Sensei Morihei Ueshiba fondatore
dell’Aikido; Saito Shihan ha voluto
dedicare una specifica trattazione delle
tecniche di Kokyunage, considerandole
le più numerose ed importanti di questa
Arte ed esortandone lo studio
approfondito al praticante. L’opera
originale prevedeva la pubblicazione in
10 volumi ma l’improvvisa scomparsa di
Saito Shihan non ha reso possibile la
prosecuzione dell’opera, vero tesoro da
studiare per chi ama l’Aikido tradizionale
di O Sensei.
ULTIM’ORA
BIZZARRI PRESIDENTE
DEL CUS AQUILA
Dopo l’uscita di Iuliano
L’assemblea del Cus
L’Aquila a Centi Colella
ha eletto il nuovo
presidente del Cus
L’Aquila nella persona del
professor Francesco
Bizzarri del dipartimento
di Scienze Chirurgiche a
Coppito. Ha avuto la
meglio sull’altro
candidato, Carlo Sandolo,
dirigente della Gran Sasso Acqua.
Dopo quasi 25 anni, Italo Iuliano ha lasciato la
guida del centro per la concomitanza con impegni
dello stesso movimento a livello nazionale e
internazionale. Classe 1949, Iuliano ha lavorato
per anni alla promozione dello sport in città, a
partire dal 1958 quando ha iniziato a giocare a
calcio nelle file dello Sporting Club Tof. È stato
anche arbitro e commissario speciale della Figc,
ma è grazie al rugby che Iuliano si è avvicinato al
Cus, giocando come estremo nelle file giallo-neroverdi dal 1968 ed entrando ininterrottamente, a
partire dall’anno successivo, nel consiglio direttivo.
La carica di presidente è arrivata nel 1983, quando
è subentrato a Franco Hostiè. Sempre negli anni
ottanta, ha iniziato a collaborare con il CUSI
(centro universitario sportivo italiano), ricoprendo
prima la carica di presidente regionale e poi
entrando a far parte del consiglio federale nel
1987. Dal 1990 è anche direttore amministrativo
dell’ente che gestisce tutte le nazionali
universitarie. Ha partecipato numerose edizioni di
campionati internazionali studenteschi, oltre a 15
Universiadi (olimpiadi universitarie) in tutto il
mondo, guidando la delegazione italiana in tre
occasioni (Catania, Palma de Mallorca, Pechino).
Iuliano è rimasto nel Cusi come responsabile del
reparto amministrativo.
Verso Bangkok
PROGRAMMA AGOSTO
Apertura
Atletica
Basket
Scherma
Ginnastica artistica
Ginnastica ritmica
Nuoto
Tuffi
Pallanuoto
Tennis
Pallavolo
Calcio
Judo
Tennis tavolo
Badminton
Golf
Softball
Taekwondo
Tiro a segno
Cerimonia Chiusura
7
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8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
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Il 2007 sarà importante per la Thailandia
in quanto coinciderà con la
celebrazione dell’80° anniversario del
Re, sua maestà Bumibol Adulyadej che
festeggerà il regno più longevo
dell’epoca. Sono in programma
numerosi festeggiamenti ed
avvenimenti culturali, compresa
l’Universiade di Bangkok. Il presidente
del Comitato organizzatore ha
sottolineato ripetutamente che il popolo
thailandese intende contribuire perchè
questa sia l’Universiade più bella fra
quelle organizzate. Grazie al maggior
numero di discipline, l’Universiade di
Bangkok (dal 7 al 18 agosto) batterà
ogni record di partecipazioni.
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Con le ciaspole lungo le antiche strade dei pastori