Con le ciaspole lungo le antiche strade dei pastori GRAZIE AL CUS PERUGIA DI ENZO MORETTI 400 PERSONE HANNO DATO VITA ALLA 29° EDIZIONE DELLA NOTTURNA DI CASTELLUCCIO LUNGO L’IMPERVIA TRAVERSATA Artemio Carra, Antonio Dima ed altri delegati. Francesco Franceschetti, delegato del Cusi. L’assemblea dello sport per tutti (CPS) Riunite a Roma le associazioni (CPS) per il riconoscimento da parte dello Stato L e Società sportive, e per loro gli Enti di Promozione Sportiva, hanno a suo tempo denunciato le loro “crescenti difficoltà a promuovere ed organizzare lo sport per tutti, che pure rende un servizio encomiabile al Paese in termini di tutela della salute, educazione informale, contrasto al disagio, agevolazione alla integrazione e coesione sociale”, e concludevano: “È necessaria una nuova politica pubblica dello sport per tutti, e ciò anche istituendo un organismo nazionale di coordinamento che, inserito a pieno titolo nel quadro dell’ordinamento sportivo italiano, guidi lo sviluppo di questa forma di sport”. In tale prospettiva il CPS ha valutato positivamente l’insediamento, ad opera del Ministero, del Tavolo di coordinamento tra i soggetti pubblici e quelli sportivi, quale sede di confronto paritario sulle problematiche dello sport e quindi sul tema della riforma. Il lavoro, per giungere alla riforma complessiva del sistema, va coniugato con un governo dell’esistente che faccia fronte alle emergenze in atto, alcune delle quali possono trovare soluzione in iniziative e provvedimenti immediati in accordo con tutti gli Enti di Promozione Sportiva del Coordinamento. Queste, in sostanza, le premesse all’Assemblea programmatica del 18 novembre, durante la quale il rappresentante del Cusi si è così espresso: “Occorre vedere l’attività motoria e sportiva come un fenomeno sociale complesso ma unitario, che non può né deve essere fatto a fette. Non sono in contrasto tra loro lo Sport agonistico e quello amatoriale, l’attività dilettantistica Federale e quella ludica degli Enti. Sono tutte facce dello stesso poliedro. Occorre rimanere uniti pur mantenendo la propria specificità: partecipare ad un progetto di Governo che ricomponga il puzzle del rapporto delle attività motorie e sportive con l’uomo e per tutto l’arco della sua vita. L’attività motoria e sportiva non appartiene più al voluttuario, ma è diventata necessaria per contrastare i guasti di una sempre di Francesco Franceschetti maggiore sedentarietà e disuso del corpo, nonché utile alla integrazione sociale e concorrente alla formazione ed educazione del cittadino. Queste sono le motivazioni che animano gli Enti di Promozione Sportiva quando parlano di Sport per tutti e, se tutto ciò ha un valore sociale, occorre un riconoscimento, da parte dello Stato, della figura giuridica dell’“Ente Nazionale di Promozione Sportiva”, alla stregua delle “ONLUS” e delle “Associazioni di Promozione Sociale”, ambiti in cui molti Enti sono già riconosciuti. In sostanza è necessario che si forniscano i mezzi per raggiungere l’obiettivo. 32 N ell’incanto di Castelluccio, sabato scorso si è svolta ancora una volta un’edizione fiabesca della tradizionale Notturna. Senza luna e senza stelle, ma con “omne tempo”, quasi 400 persone al seguito dei provetti maestri e guide del CUS-CAI di Perugia, al tramonto si sono avviate negli antichi percorsi dei pastori con rinnovata emozione; tanti studenti anche stranieri, inglesi, scozzesi, tedeschi, brasiliani, moldavi e giapponesi. Imponente l’organizzazione che ogni anno si arricchisce e gareggia nell’essere presente e dare il meglio di sé. Che bello arrivare sulla Piazza gremita: il CUS al gran completo con bandiera e scudetti; – la Provincia schierata con uomini e mezzi; il comune di Norcia, con l’assessore Pierluigi Altavilla e i Vigili Urbani e le navette; – il Corpo Forestale dello Stato coordinato dal Comandande schierato in massa con camionette, motoslitte e uomini; – i Carabinieri di Norcia con motoslitte, la Pro-loco in festa, con tutti i consiglieri all’opera ha offerto vin brulè e castagne a tutti; Gruppo Volontari della Protezione Civile di Foligno, coordinato dal Maresciallo Pinna con ponti radio e organizzazione perfeta, – la Sicurezza sulle piste, la Croce Verde e il Soccorso Alpino presenti in massa; – almeno in teoria non potevano esserci margini di rischio. Conclusa felicemente l’avventura con generale soddisfazione si pensa già alla prossima edizione “storica”: la XXXª, da migliorare ancora: luna e stelle, partecipazione allargata per far godere queste bellezze a far conoscere questa terra incantata a più persone possibili. Si pensa anche, sull’esempio della favolosa Grifonissima di arrivare ad un criterium nazionale universitario di ciaspole e sci escursionismo coinvolgendo le varie università, soprattutto quelle limitrofe. Sulla scia del successo, con il prezioso aiuto del CAI (doveroso un ringraziamento alle bravissime guide) si programmano anche escursioni estive in sinergia con la Pro-loco per ammirare la natura e riscoprire gli antichi sapori ad opera degli ultimi pastori locali. SPORT & CULTURA Cus Foggia, sport lights mind Stare in curva e sognare di volare di Michele Tonti F oggia in festa per la manifestazione sportiva e culturale “Cus days”, promossa dal locale Centro Universitario Sportivo, che ha visto Università ed Enti Locali unirsi ancora in sinergia in favore della crescita sociale, morale e culturale dell’intero territorio di capitanata attraverso il linguaggio universale dello sport. L’intento principale dei dirigenti del CUS Foggia, che è presieduto dal professor Giacomo Zanni, è stato quello di offrire agli studenti del nostro ateneo e alla città intera l’occasione per incontrarsi e vivere una piacevole esperienza di aggregazione sociale all’insegna dello sport, dello spettacolo, della cultura e del divertimento, affinché, come recita lo slogan della manifestazione “Sport lights Mind”, si diffonda il legame inscindibile tra la cultura del corpo e la cultura della mente. La manifestazione, organizzata in collaborazione con le Istituzioni locali, Università di Foggia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia e E.DI.S.U. di Foggia, ha ospitato, quale unica tappa in Puglia, “Casa Universiade”, la struttura itinerante promozionale dell’Universiade Invernale di Torino 2007, che ha riunito nel mese di gennaio i più forti atleti universitari di tutto il mondo. Principali protagonisti della tre giorni sono stati gli stessi studenti dell’Ateneo foggiano, impegnati nelle tante iniziative previste e coinvolti anche sotto l’aspetto organizzativo (un sentito ringraziamento va a tutte le associazioni studentesche presenti), oltre alle tante scuole medie inferiori e superiori di Foggia e provincia invitate a partecipare e alle numerose famiglie accorse per l’occasione. L’evento è stato ufficialmente aperto dal taglio inaugurale del nastro, all’ingresso dell’igloo di Casa Universiade, da parte del Magnifico Rettore dell’Ateneo, Prof. Antonio Muscio, alla presenza di tutte le autorità e i mass media locali. La principale vetrina della manifestazione è stato il piazzale antistante lo Stadio Comunale “P. Zaccheria” suddiviso per l’occasione in diverse aree per permettere a tutti di provare le varie iniziative sportive amatoriali (tiri In anteprima alla serie A al Palalido le finaliste del Trofeo Unibasket-ASU Si è svolta presso la Sala di rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano la conferenza stampa per la presentazione del torneo di basket universitario Trofeo Unibasket promosso dalla A.S.U. in collaborazione con il Cusi, il Cus Milano e quello dei Laghi. Pier Luigi Marzorati, presidente A.S.U., ha introdotto i lavori citando la convenzione siglata un anno fa tra il Cusi e l’A.S.U. (Associazione Sport Universitari), al fine di organizzare un nuovo campionato di basket universitario tra le squadre delle università italiane affiliate ai Cus. La convenzione prevede che in preparazione del campionato vero e proprio, che avrà inizio inell’autunno 2007, vengano svolti alcuni tornei promozionali in diverse città italiane coinvolgendo le università locali. In quest’ambito Pier Luigi Marzorati ha presentato non solo il primo torneo svoltosi a Milano, ma anche la filosofia di lavoro e le sinergie che A.S.U. ha allacciato con partner di assoluta professionalità al fine di creare le migliori condizioni per poter attribuire al basket universitario un ruolo di primaria importanza nello sviluppo di tutto il movimento cestistico italiano e nella crescita culturale e sportiva dei giovani talenti. Alla conferenza hanno partecipato, in rappre- sentanza del Cusi, il prof. Eugenio Meschi, presidente del Cus dei Laghi e l’ing. Vincenzo Sabatini, presidente del Cus Milano, che hanno sottolineato l’importanza e la validità che il progetto A.S.U. attribuisce al basket universitario. Un riconoscimento particolare verso il significato del torneo è stata espressa dalla Armani Jeans Milano, presente con l’amministratore delegato dr. Edoardo Ceola, che ha concesso l’opportunità di giocare la finale sul campo del Palalido nel pre-partita di giovedì 29 tra AJ Milano e Siviglia Teramo. Nell’intervallo poi si svolgeranno le premiazioni delle squadre vincenti. Emanale Fini, amministratore delegato di DOL, ha spiegato l’importanza di affiancare al progetto A.S.U. una community che sta nascendo sulla rete nel sito WWW.UNIBASKET.IT. In qualità di testimonial è stata scelta la bellissima Laura Ghislandi, volto e voce di Italia Uno, che ha intrattenuto la platea con un simpatico intervento. La squadra dell’Olimpia-Armani Jeans Milano, ha collaborato alla premiazione dei vincitori del torneo universitario di Milano le cui finali si sono svolte sul campo del Palalido prima della partita del campionato di serie A di giovedì 29 marzo 2007. di basket, calcetto, calcio balilla vivente, equitazione, pattinaggio, scherma, corso di guida sicura) proposte dal CUS Foggia e Casa Universiade, anche con la collaborazione di alcune associazioni sportive convenzionate CUS. Anche la prevenzione della salute è stata oggetto di promozione con l’allestimento di una postazione mobile per lo svolgimento di test per la valutazione funzionale dell’atleta, a cura dell’Ambulatorio di Cardiologia dello Sport dell’unità operativa universitaria di Cardiologia degli Ospedali Riuniti di Foggia e della cattedra di Fisiologia Umana della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Foggia. I palazzetti sportivi adiacenti lo Stadio comunale hanno invece ospitato una serie di dimostrazioni sportive di arti marziali, ballo, fitness, rugby (con l’illustrazione agli studenti più piccoli delle regole di gioco di base) e di alto spettacolo con la partecipazione speciale del contorsionista “Manolo” del circo internazionale “Du Soleil”. Le tre sezioni agonistiche del CUS Foggia sono state impegnate inoltre in incontri amichevoli di basket (tra CUS Foggia e CUS Caserta), rugby (tra CUS Foggia e una rappresentativa pugliese di Rugby) e atletica leggera con il 1° Campionato dei CUS pugliesi in programma presso il bellissimo impianto comunale “N. Mondelli”. Hanno partecipato all’evento anche l’Area Orientamento e l’Area Diritto allo Studio dell’Università di Foggia rispettivamente per la promozione dell’attività formativa universitaria e dell’attività sportiva degli studenti diversamente abili, con una dimostrazione del basket in carrozzina e di alcune specialità dell’atletica leggera. Lo spettacolo e l’intrattenimento è stato inoltre garantito dall’esibizione del gruppo Sbandieratori e Musici di Torremaggiore (Fg), dagli artisti del Teatro di Strada e dalla serata musicale conclusiva dei deejay di RTL 102.5, presenti in capitanata per la tappa pugliese di Casa Universiade. 34 Domenica al crepuscolo. In fondo al pozzo della casa sola la voce di un bambino che pedala nel suo grigio universo sotto l’ala del mantello che vola. È musica di stanze tra le vuote specchiere delle porte la partita che s’ascolta alla radio, è già finita. Restano voci immote. Alfonso Gatto 35 LA PASSIONE DEL POETA ALFONSO GATTO PER IL CALCIO ED IL CICLISMO IN UN LIBRO CURATO DAL NIPOTE FILIPPO TROTTA “I l quattro è rosso”, è un suo verso, un ricordo di scuola. Da studenti faceva simpatia, perchè a chi abitava i banchi non suonava strano e nemmeno ermetico, il quattro rosso si abbatteva inesorabile e dunque familiare” scrive Elisa Chiari sulla bellissima rivista Club 3 delle Edizioni Paoline. Da qualche settimana, a trent’anni abbondanti dalla morte, Alfonso Gatto è tornato ad abitare le librerie, con pagine che a molti sembreranno inconsuete: pagine di calcio, senza versi perchè fra le tante cose, Gatto faceva il giornalista sportivo. Erano anni proficui quelli per lo sport di penna, gran lusso di scrittori veri: Buzzati,Arpino, Pratolini. E poi lui, il poeta, ben inserito nel clichè che voleva gli intellettuali niente affatto sportivi nel senso pratico del termine. Hanno chiamato il libro La palla al balzo, quella che Gatto, destro solo con le parole, probabilmente non avrebbe saputo afferrare. Aveva anche la passione per i ritratti ed oggi le sue opere si trovano al Centro manoscritti dell’Università di Pavia assieme alle sue carte, donate per sua volontà. Il Gatto che emerge dalle pagine di calcio però, pur innocente non sembra ingenuo, alla fine il suo sguardo poetico sul pallone (non per niente il sottotitolo è Un poeta allo stadio) coglie attimi di disincanto non solo sul calcio ma anche sul carattere arruffone di questo Paese che sopravvive alle sue tempeste sempre uguale a se stesso”. Dice il nipote Filippo Trotta: “Non è chiaramente una cronaca sportiva, sono tante piccole bellissime note di costume su un calcio che non c’è più e che molti rimpiangono. È un preludio al calcio di oggi, come la società. In alcuni articoli si leggono gli stessi nomi di oggi a conferma dell’immobilità di una società che non sa cambiare : l’ingegnosità nel Belpaese continua a vincere sul merito, si continua a giocare e a vivere all’italiana, da furbetti assortiti”. La prefazione al libro è di Gianni Mura. LA PARTITA DELL’ADDIO di Nello Governato Nello Governato, calciatore della Lazio, giornalista a Tuttosport nella redazione degli anni ’60, ha scritto un altro libro che conferma la sua vocazione giornalistica. Stavolta il soggetto “Cartavelina” Sindelar, il fuoriclasse ebreo del calcio austriaco che rifiutò il saluto nazista facendo imbestialire Hitler e la sua banda LA RIVOLTA DEI TERZINI (Il mio nome è Nedo Ludi) di Pippo Russo Sul Foglio, Camillo Langone lo descrive come “il miglior romanzo della prima metà del 2006”. Si tratta di Il mio nome è Nedo Ludi (Baldini Castoldi Dalai, pag. 455, 17 €, di Pippo Russo, docente universitario e giornalista sportivo per diletto. La storia è questa: nel 1989, un gruppo di calciatori, tutti difensori, comandati da Nedo Ludi dell’Empoli, sabota la nuova marcatura “a zona” per reinstaurare quella “a uomo”. Non ne avete mai sentito parlare? È normale perchè la storia è inventata. “Il nome del protagonista – spiega l’autore – viene da Ned Ludd, l’operaio tessile inglese che nel 1779 fece a pezzi i telai simbolo della tecnologia che “tagliava” i posti di lavoro da cui prese il nome di luddismo. Nedo incarna il giocatore di una volta quello che non si lasciava corrompere da nulla. Quelli di oggi, invece, mollano tutto per ingaggi da nababbo all’estero. Il 1989 fu un anno memorabile, la caduta del muro di Berlino, l’invasione di Panama, la rinuncia del Pci all’aggettivo “comunista”. Come eravamo Immagini del passato, Cnu e Universiade. Dall’alto, da sinistra a destra: la Nazionale di sci di Pirovano a Cortina: con lui, Rimoldi, Alberto Menardi, Ancillotto, Sandro Menardi, Nordio, Mantovani, Gilera, Coletti, Zappi ed il tecnico della squadra Cusi. Gli hockeysti del Cagliari a Merano ’49 si ristorano nell’intervallo della finale poi persa col Pisa 1-0. Trieste 1946: le finaliste del giavellotto. 1° Gandolfi (Bologna), 2° Ferlito (Padova), 3° Venturi (Firenze). Una curiosa immagine di Nebiolo e Coiana alla prima Universiade di Torino. Smetterà di piovere? sembra chiedersi Nebiolo. Mennea sotto la pioggia e allo sprint ai Cnu di Viareggio anni ’70. Rino Tommasi agli universitari di tennis. Lojacono, durante la sua presidenza, premia a Trieste alcune atlete. Ancora Piero Jaci col mitico arbitro Lo Bello. Sheffield, Edmonton, Fukuoka, estremità del mondo col Cusi sempre in prima linea. In alto, da sinistra, Coiana e Cornini a Edmonton 1983. L’omaggio di Bordi a Nebiolo all’Universiade inglese. Rugby a Firenze ’49: cosa ci fa in campo il signore con l’impermeabile? La festa ’92 per l’ingresso di Nebiolo nel Cio. Ancora un flash sulla festa per Nebiolo con Melai, Gualtieri e Meschi. Sfilano a Fukuoka ’95 Dolfi, De Introna, Coiana e Dima. A Sheffield un barbuto D’Elicio ed il sorridente Nasciuti. Infine, Fukuoka ’95, oro nel volley. 36 37 L’arte della difesa e del combattimento DUE STORIE DI DONNE: MARGHERITA GRANBASSI E LA LAUREA. IL MINISTRO BOY SCOUT. La carabiniera d’oro e Giovanna Marmotta Q uasi quasi si stenta a riconoscere la portabandiera all’Universiade turca in questa “vamp” che posa per la rivista da milioni di copie (Vanity Fair) assieme ad una collega dello sport, pur lei uscita da un palcoscenico hollywodiano. In effetti è proprio Margherita Granbassi, medaglia d’oro ai mondiali di scherma a Torino 2005 ed argento all’Universiade di Smirne dello stesso anno. La compagna è Rita Dravucz, ungherese di nascita, ma toscana d’adozione e campionessa mondiale di pallanuoto. Nella sua sacca da gara, ha raccontato Margherita, c’è una tasca per i portafortuna. “Un guanto su cui mio padre ha disegnato un elefante con la proboscide puntata verso l’alto, dei braccialetti che mi ha inviato un fan dal Messico e tante lettere di amici” dice la reginetta del fioretto che la rivista Marie Claire America ha inserito tra le atlete più belle di Atene 2004. “La prima volta che sono salita in pedana ero piccolissima. L’ho fatto per imitare i miei fratelli maggiori che tiravano tutti di scherma. Loro hanno smesso, io sono arrivata fin qua. A 9 anni sognavo di diventare Lady Oscar. Ci sono andata vicino: come lei tiro di fioretto, sono bionda e pure militare nell’Arma dei carabinieri. Mi mancano soltanto gli occhi azzurri. Con la scherma riesco a mantenermi da sola, grazie ai rimborsi e allo stipendio dei carabinieri. In caserma ci sono stata un mese nel 2004 per addestramento. Eravamo le prime dieci atlete dell’Arma. Ci guardavano tutti, invidiando le nostre scarpette da ginnastica al posto degli anfibi... L’Università? Frequento poco per pigrizia ma voglio laurearmi in Scienze e tecnologie della produzione artistica. Adoro l’arte, soprattutto quella italiana del Novecento”. Il ministro Giovanna Melandri ha svelato al Magazine del Corriere della Sera il suo passato da... boy scout. “Con padre Ernesto Balducci, il sacerdote che seguiva noi scout, mi sono avvicinata all’interesse per l’ecologia, per la salvaguardia del mondo naturale. È lui che mi ha aperto gli occhi sulle “trame invisibili”: il battito d’ali di una farfalla può generare un tornado in Texas, ricordava sempre”. La più giovane ministro dell’ultimo governo ha un imperativo categorico: dare un futuro alla generazione degli sprecati, ha scritto Mirella Serri. “New look in seta vintage e capelli biondi e boccoluti, tra Glenn Close e Jean Harlowe, Giovanna D’Orléans, Pulzella battagliera, disegna un nuovo profilo e un nuovo destino alla generazione degli incerti, dei precari e degli sfiorati. E se l’ex ministro dei beni culturali promette, manterrà. La sua è parola che conta, di boy scout o giovane marmotta. La sua educazione politicaculturale affonda le sue radici nel quartiere dove da ragazzina passava dalla gonnellina blu di allieva delle suore a quella dello stesso colore delle guide scout della Balduina. “Frequentavo la Falconieri, scuola di religiose. Ero allergica al contesto, ma ho avuto la fortuna di incontrare grandi professori, come padre Bernando Antonini. Il sacerdote che seguiva noi scout era il più di Davide Gandolfi J anticlericale dei preti italiani, Ernesto Balducci. Da lui ho imparato che il pacifismo è un valore fondamentale. All’Università ho avuto Federico Caffè poi Ezio Tarantelli, vittima delle Br. e Antonio Pedone col quale mi sono laureata. Caffè era un grande umanista che mi ha insegnato la passione per l’ambiente. Oggi per i giovani è normale un’esperienza all’estero, allora non lo era affatto. Io andai a Berlino, preparavo gli esami mentre studiavo il tedesco. L’unica donna assieme a 12 turchi. Successivamente sono tornata a New York per respirare un pò l’aria della mia città natale...”. Eletta deputata, restituì al mittente l’elezione di Miss Parlamento. Lo sport cui si dedica maggiormente? “Correre dietro a mia figlia”. 38 Giovanna boy-scout 39 udo che passione. Le benemerite Edizioni Mediterranee hanno dato alle stampe quattro nuovi volumi sulle Arti Marziali. I primi due, “L’Arte di colpire” e “Combattimento con le Armi”, sono redatti dallo stesso Autore, Marc Tedeschi, Cintura Nera 5° grado di Hapkido ed esperto in altre discipline marziali; nel primo volume l’autore fornisce esaustive indicazioni e tecniche sui modi marziali di colpire utilizzando le varie parti del corpo umano; nel secondo troviamo un ampia panoramica dell’approccio alla difesa contro le armi quali coltello, bastone corto e lungo, pistola e persino corda. Dalla lettura di entrambi si arguisce immediatamente il grande lavoro di ricerca del M° Tedeschi con interessanti approfondimenti quali le differenti risposte nelle varie arti marziali ad un’offesa disarmata e non, nonché l’ottima esposizione fotografica di accompagnamento per ogni tecnica esposta. Entrambi i volumi sono di assoluto interesse non solo per i praticanti di Hapkido ma anche per qualsiasi praticante di tecniche di auto difesa. Il M° Rinaldo Orlandi 7° Dan, notissimo esponente del Ju-Jitsu e fondatore della International Ju-Jitsu Federation pubblica il volume “Ju-Jitsu Moderno” nel quale esprime senza alcun dubbio la sua passione e dedizione a questa arte marziale che lo ha accompagnato nella vita; l’opera evidenzia le caratteristiche di coordinamento, armonia ed efficacia di questa disciplina sia nel combattimento che nell’autodifesa rivolgendosi sia al principiante per l’apprendimento dei principi fondamentali, sia all’esperto per l’approfondimento delle tecniche apprese. L’accompagnamento di un Dvd allegato con l’esposizione filmata di ogni tecnica rende ancora più preziosa l’opera di sicuro interesse per ogni praticante. L’ultimo volume, “Takemusu Aikido – Kokyunage”, quarto di una serie di sei (“Takemusu Aikido vol. V” e “Budo” di prossima pubblicazione), presenta il nome di un grande autore, Morihiro Saito Shihan 9° Dan, allievo diretto di O Sensei Morihei Ueshiba fondatore dell’Aikido; Saito Shihan ha voluto dedicare una specifica trattazione delle tecniche di Kokyunage, considerandole le più numerose ed importanti di questa Arte ed esortandone lo studio approfondito al praticante. L’opera originale prevedeva la pubblicazione in 10 volumi ma l’improvvisa scomparsa di Saito Shihan non ha reso possibile la prosecuzione dell’opera, vero tesoro da studiare per chi ama l’Aikido tradizionale di O Sensei. ULTIM’ORA BIZZARRI PRESIDENTE DEL CUS AQUILA Dopo l’uscita di Iuliano L’assemblea del Cus L’Aquila a Centi Colella ha eletto il nuovo presidente del Cus L’Aquila nella persona del professor Francesco Bizzarri del dipartimento di Scienze Chirurgiche a Coppito. Ha avuto la meglio sull’altro candidato, Carlo Sandolo, dirigente della Gran Sasso Acqua. Dopo quasi 25 anni, Italo Iuliano ha lasciato la guida del centro per la concomitanza con impegni dello stesso movimento a livello nazionale e internazionale. Classe 1949, Iuliano ha lavorato per anni alla promozione dello sport in città, a partire dal 1958 quando ha iniziato a giocare a calcio nelle file dello Sporting Club Tof. È stato anche arbitro e commissario speciale della Figc, ma è grazie al rugby che Iuliano si è avvicinato al Cus, giocando come estremo nelle file giallo-neroverdi dal 1968 ed entrando ininterrottamente, a partire dall’anno successivo, nel consiglio direttivo. La carica di presidente è arrivata nel 1983, quando è subentrato a Franco Hostiè. Sempre negli anni ottanta, ha iniziato a collaborare con il CUSI (centro universitario sportivo italiano), ricoprendo prima la carica di presidente regionale e poi entrando a far parte del consiglio federale nel 1987. Dal 1990 è anche direttore amministrativo dell’ente che gestisce tutte le nazionali universitarie. Ha partecipato numerose edizioni di campionati internazionali studenteschi, oltre a 15 Universiadi (olimpiadi universitarie) in tutto il mondo, guidando la delegazione italiana in tre occasioni (Catania, Palma de Mallorca, Pechino). Iuliano è rimasto nel Cusi come responsabile del reparto amministrativo. Verso Bangkok PROGRAMMA AGOSTO Apertura Atletica Basket Scherma Ginnastica artistica Ginnastica ritmica Nuoto Tuffi Pallanuoto Tennis Pallavolo Calcio Judo Tennis tavolo Badminton Golf Softball Taekwondo Tiro a segno Cerimonia Chiusura 7 * * 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * + * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * Il 2007 sarà importante per la Thailandia in quanto coinciderà con la celebrazione dell’80° anniversario del Re, sua maestà Bumibol Adulyadej che festeggerà il regno più longevo dell’epoca. Sono in programma numerosi festeggiamenti ed avvenimenti culturali, compresa l’Universiade di Bangkok. Il presidente del Comitato organizzatore ha sottolineato ripetutamente che il popolo thailandese intende contribuire perchè questa sia l’Universiade più bella fra quelle organizzate. Grazie al maggior numero di discipline, l’Universiade di Bangkok (dal 7 al 18 agosto) batterà ogni record di partecipazioni.